illustrando le varie peculiarità

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illustrando le varie peculiarità
CITTA’ DI RONCADE
Provincia di Treviso
COPIA
Prot. N.
.
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 10 del 14-03-2016
OGGETTO:
ISTANZA EX ART.32 DELLA LEGGE REGIONALE N.35/2001 PROPOSTA
DALLA SOCIETA' CA' TRON REAL ESTATE S.R.L. DI RONCADE PER
LA REALIZZAZIONE DI UN DIGITAL CAMPUS. PRESENTAZIONE.
L'anno duemilasedici il giorno quattordici del mese di marzo alle ore 20:00, nella
residenza Comunale.
Convocato con appositi avvisi, il Consiglio Comunale si è radunato in sessione Ordinaria di
Prima convocazione sotto la Presidenza del Sindaco ZOTTARELLI PIERANNA e con l’assistenza
del Segretario Generale IACONO LUIGI. Alla trattazione dell’argomento in oggetto, risultano
presenti ed assenti:
ZOTTARELLI PIERANNA
TULLIO CHIARA
FAVERO GIORGIO
CROSATO LOREDANA
DANIEL GILBERTO
BIASETTO DANIELE
MORO VIVIANE
POSSAMAI IRENE
GUERRA CHRISTIAN
P
A
P
P
P
P
P
P
P
BERNARDI NICOLA
FAVARO MONIA
PIVETTA MARTINA
SARTOR IVANO
PAVAN MARIANNA
FUGA ANDREA
DANI KATIA
MASCIA BORIS
A
P
P
P
P
P
P
P
P=Presente, A=Assente
e pertanto complessivamente presenti n. 15 e assenti n.
2 consiglieri comunali
Il Presidente riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta e invita il Consiglio ad
esaminare l’argomento in oggetto.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 1 - COMUNE DI RONCADE
SINDACO-PRESIDENTE: “Nel precedente consiglio comunale del 15 febbraio avevo dato
comunicazione ai consiglieri, essere pervenuta il 9 febbraio da parte di Ca' Tron Real Estate alla
Regione Veneto e per conoscenza al Comune di Quarto d'Altino e al comune di Roncade l'istanza ai
sensi dell'articolo 32 della legge regionale 2001 per la conclusione di un accordo di programma
relativo alla realizzazione del progetto noto come H-Campus. Come avevo già premesso in
quell'occasione tutta la documentazione prodotta dall'istante è stata messa a disposizione dei
signori consiglieri ma abbiamo ritenuto opportuno, sempre nell'ambito della necessaria
trasparenza che è anche caratteristica peculiare di questa amministrazione, far presentare
direttamente da parte degli istanti, tutti i dati del progetto, tutte le osservazioni che hanno fatto
arrivare alla Regione Veneto e quindi questa sera sentiremo da Riccardo Donadon, dal professore
Carraro e dall'avvocato Barel e, per integrazioni di carattere tecnico, dall'architetto Leopoldo
Saccon l'illustrazione del progetto medesimo. Un progetto particolarmente rilevante, importante
per il nostro territorio e per la nostra comunità e che, per le sue caratteristiche, presenta anche
delle criticità su cui andremo a confrontarci e andremo a ragionare, valutare le osservazioni che su
questo l'amministrazione comunale dovrà presentare alla Regione. La Regione non ha infatti
ancora convocato la conferenza dei servizi ma semplicemente un tavolo tecnico, sta acquisendo le
comunicazioni da parte delle amministrazioni comunali, partiamo noi come Roncade che siamo
maggiormente interessati dall'intervento con questo consiglio comunale a cui seguiranno le altre
procedure dal punto di vista tecnico con commissione tecnica e successivo consiglio comunale per
le deliberazioni, nel frattempo punto anche al confronto con la popolazione e inizia da questa sera.
Abbiamo già detto nel consiglio precedente che quello era il primo passo, la prima volta che ci
incontravamo rispetto ad una domanda formalmente presentata e la stessa diviene adesso esposta,
quindi mi aspetto e mi sto rivolgendo nello specifico ai Signori consiglieri comunali, un contributo
in questo senso da parte dei consiglieri di maggioranza naturalmente e dai consiglieri anche di
minoranza. Darei subito la parola per iniziare l'illustrazione a Riccardo Donadon che è il legale
rappresentate, appunto di H-Farm e anche di Ca'tron Real Estate che ci illustrerà, inizierà
l'illustrazione del progetto medesimo.”
DOTT. RICCARDO DONADON: “Buonasera a tutti, sto seduto perché sennò non riesco
arrivare al microfono. Grazie di esservi riuniti oggi per questo consiglio straordinario. Vi racconto
molto velocemente il progetto di H-Farm per chi non lo conoscesse e poi entro nel vivo della
proposta che facciamo al Comune per illustrarvi le modalità del progetto e come l’abbiamo
pensato.
H-Farm è un progetto che nasce qui a Ca' Tron 11 anni fa, probabilmente ci siamo trasferiti proprio
a marzo a Ca' Tron, nasce da due precedenti esperienze che ho fatto io, io ho iniziato a lavorare su
questo mondo ancora nel'95 sono state due esperienze sempre nel digitale che sono andate bene poi
la fine della seconda abbiamo portato a casa un buon risultato, ero ancora molto giovane e ho
pensato che fosse giusto fare giving back e cercare di creare le condizioni per aiutare i giovani a
cogliere tutte le opportunità che si stanno generando in questo momento nel nostro settore. Quindi
creare una piattaforma che fondamentalmente finanziasse i giovani e creasse delle opportunità per
i giovani per premiare una buona idea, finanziarla e farla diventare una impresa. Siamo andati a
Ca' Tron perché è un luogo secondo me eletto, cioè un posto molto particolare, era un po’ nel mio
immaginario perché mi ricordavo quando ero più giovane che c'era stato questo pensiero di Disney
di fare lì il parco tematico e avevo cercato di capire di più perché avevano pensato di fare lì il
parco tematico avevo capito l'importanza della logistica, l'importanza del luogo, scoperto un po'
questa tenuta meravigliosa e poi ho scoperto anche la storia che sta dietro questa tenuta, una parte
di storia che sta dietro questa tenuta che ha sempre avuto una sua vocazione verso l'innovazione o
comunque verso lo sviluppo, per questo questa cosa qui mi ha affascinato moltissimo e ho preso
questo primo rustico lì in via Sile, con l'intento di creare lì il luogo. Farlo in mezzo ai campi aveva
anche una funzione di portare dei ragazzi che lavorano nell’ambito del digitale a fare quelle cose
che fanno nel digitale però non perdendo il contatto con la realtà, nel senso che quello che succede
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spesso nel nostro mondo è che si faccia un po' la gara di chi è più bravo tecnologicamente, e quindi
si eccede un po' nell'aspetto tecnologico. Il fatto di andare in mezzi campi e avere un contatto
quotidiano con le stagioni, con la natura, con le lepri che circolano per i campi, li riporta molto
alla realtà delle cose, gli fa capire che c'è una stagionalità su tutto ed è molto importante. Abbiamo
potuto misurare in questi anni nell'ambito delle cose che facciamo, che il fatto di non andare per la
tangente diciamo nell'ambito della tecnologia e mantenere i piedi per terra, ha una sua valenza
importante nell'ambito delle cose che facciamo. H-Farm fondamentalmente, adesso voi vedete me,
però è una comunità di persone che oggi credono nell'innovazione, nel senso in questi 10 anni la
società si è via via aperta, sono entrati una serie di soci investitori, dalla Cattolica assicurazioni
che è il nostro vicino di casa a dei grandi imprenditori del territorio da Renzo Rosso, ai Marzotto,
Dalla Rovere e tanti altri, e tanti altri non dalle nostre zone tipo Miroglio, che è uno dei più grandi
brand italiani nell'ambito del tessuto, piuttosto che per Casti che è uno dei più grandi retailer
italiani che abbiamo e che oggi sta portando in Italia Starbucks, ha portato Victoria Secret, fa Kiko
Cosmetics e tante altre cose, che hanno creduto su questo progetto in questi ultimi mesi, in questi
anni e credono sul fatto che si debba investire sull'innovazione e sui giovani per creare delle nuove
figure professionali che possano aiutare lo sviluppo. Come forse avete visto in questi ultimi 10 anni
H-Farm, è stato un po’ teatro di tantissimi momenti importanti e possiamo dire con orgoglio che
tutta la legislazione che riguarda il mondo del digitale è nata a Ca' Tron, io facevo parte di quella
task force che ha voluto Passera, però Passera è venuto qui a fare l'audizione, è tornato qui a
presentare il decreto crescita e, come forse qualcuno ha visto, sono passati tanti Ministri, il
Presidente del Consiglio è stato lì 2-3 volte, ci sono stati vari momenti di forte carattere
istituzionale, non solo italiano, nel senso che abbiamo avuto e abbiamo frequentemente visite
dell'ambasciatore israeliano, dell'ambasciatore americano che vedono in questo luogo un po’ un
punto di riferimento nell'ambito del digitale, e di questa cosa qua io credo che dobbiamo essere un
po’ orgogliosi tutti, aldilà di quello facciamo noi. In Italia esiste una competizione su questo fattore,
cioè ci sono dei luoghi che stanno cercando di diventare i luoghi dell'innovazione e credo il fatto di
aver portato questa cosa qui a Roncade di averla qui nel nostro territorio possa essere un motivo
d'orgoglio per tutti quanti, perché quello che stanno cercando di fare sull’aera expo, che non a caso
chiamano Human Tecno Poll, quindi ci stanno già soffiando la parola Human che abbiamo messo
ancora nel 2005, non è un qualcosa di che succederà solo li, stanno cercando di fare una cosa
analoga rafforzando Torino, la Apple l'hanno indirizzata verso Napoli, facendo aprire alla Apple un
grosso investimento su Napoli, su Roma ci sono molto ragionamenti, e si sta giocando un po' una
partita in questo momento per chi avrà il pallino dell'innovazione e sicuramente noi ci stiamo
giocando la partita con 10 anni alle spalle di storia quindi abbiamo la possibilità anche di far
convergere qui gran parte del pensiero di coloro che ragionano sull'innovazione per cui quello che
noi vorremo fare, vorremo creare adesso è proprio in virtù di non perdere questo vantaggio che
abbiamo acquisito in questi 10 anni e cercare di metterlo a terra tenendo un po’ la leadership su
questa cose. In questi 10 anni abbiamo fatto crescere molto il progetto, oggi ci sono 550 ragazzi da
H-Farm e direttamente impiegati da H-Farm saranno circa 250 stanno crescendo tantissimo, altri
300 sono impiegati in varie realtà che sono cresciute dentro H-Farm e che oggi alcune hanno
anche una loro traiettoria di business molto forte consolidata tipo H-Art che da sola raggiunge i 23
milioni di fatturato e adesso è circa a 210 persone e di cui 120 sono qui a Ca' Tron, ha fatto partire
più di 80 iniziative, ha formato oltre 2000 ragazzi in questi 10 anni e ha fatto anche tantissimo sui
bambini, non so chi di voi ha seguito, però abbiamo fatto questi camp estivi negli ultimi 5 anni che
stanno avendo una progressione pazzesca. Siamo partiti timidamente, siccome chiudevamo le aule
d'estate dopo i master e avevamo a disposizione degli spazi, facendo un po’ di attività con i bambini
adesso siamo arrivati, l’anno scorso eravamo a 300 bambini e abbiamo dovuto chiudere le
iscrizioni a maggio, quest'anno dovremo arrivare circa a 1500 bambini che è una cosa bellissima
da tanti punti di vista, nel senso che da una lato è bellissimo formare i bambini, perché hanno una
capacità di reagire a queste cose che è straordinaria, e insegnarli a non essere passivi nei confronti
degli strumenti tecnologici ma essere attivi e capire cosa hanno in mano e cambiargli proprio la
prospettiva dà veramente tanta soddisfazione, dall'altro lato stai mettendo un seme molto
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importante su di loro, per farli andare nella direzione di interpretare queste cose nell'ottica giusta,
e come vedrete più avanti, io adesso vi annoierò un attimo con qualche slide, è fondamentale che
noi insegniamo ai bambini l'importanza di queste cose qua perchè il mondo sta cambiando
veramente molto velocemente vista nell'ottica del nostro mondo e ci saranno moltissimi lavori di
quelli che facciamo e abbiamo sempre fatto e tantissime di quelle cose che noi riteniamo
inossidabili che non ci saranno più nel giro di 5-10 anni, per questo noi non formiamo
immediatamente i giovani, noi li rendiamo consapevoli delle opportunità che ci sono in questo
mondo, dove ci sono veramente tante opportunità rischiamo che loro si ritrovino ad avere una
preparazione che non è adeguata a quello che è il mondo che li aspetta. Vi faccio vedere un video
proprio velocissimo che fa il capello un po’ di quello che è H-Farm fino ad oggi.
**NELLA SALA CONSILIARE VIENE TRASMESSO UN VIDEO**
Fondamentalmente per chi non conosce bene H-Farm noi facciamo 3 cose, cioè da un lato siamo
una società che investe, ha investito appunto questi 20 milioni che vi dicevo e ne investiremo altri
20 adesso nei prossimi 5 anni, selezionando le migliori idee nell'ambito di quelle che sono le cose
che riteniamo possano funzionare e ascoltando un sacco di giovani. Vediamo circa 1000 proposte
all'anno, selezioniamo le 5 più interessanti nel primo semestre e le 5 più interessanti nel secondo
semestre e le finanziamo. Questa cosa qui ci fa arrivare ogni 6 mesi in Farm una cinquantina di
ragazzi, tra quelli che hanno avuto l'idea e quelli che collaborano nella realizzazione dell'idea, che
sono degli autentici talenti, e non è detto che tutti quanti riusciranno nella loro impresa però è
veramente tanto valore che portiamo qui in termini di capacità di sapere fare, che alla fine non
andrà sciupato, perché le altre 2 anime di Farm sono una creare servizi per le aziende, oggi Farm,
quest'anno che è il secondo anno che si è rimessa a fare queste cose andrà più sui circa di 30
milioni di fatturato su questo ambito qui e lavora con le più grandi aziende che abbiamo in Italia.
Lavoriamo con Vodafone, lavoriamo con Luxottica, lavoriamo con il gruppo Eni, lavoriamo con le
Generali, con Cattolica, con tutte quelle aziende che oggi hanno necessità di muoversi sul digitale
che stanno portando qui le loro esigenze e che ci stanno dicendo cosa gli serve e noi cerchiamo di
aiutarli e quei ragazzi che non riescono a fare quelle iniziative vanno a lavorare per questo tipo di
attività qui per cui gli diamo comunque subito un'opportunità di lavoro. Quelli che proprio hanno
attitudine invece per formare, per aiutare possono invece entrare nell'ambito della formazione, in
tutto questo progetto, che adesso con Carlo stiamo facendo diventare molto importante, che
consente di aiutare altri ragazzi ad entrare nell'ambito di quello che può essere il tema del digitale.
Poi facciamo - adesso vi salto il video perché non vorrei andare troppo lungo - ogni mese adesso lo
facciamo il prossimo fine settimana se avete voglia di passare molto bello da vedere, apriamo il
nostro ufficio per fare delle cose che noi chiamiamo hackathon - intanto che parlo lo lascio passare
così lo vedete - che sono dei momenti, siamo arrivati circa al ventottesimo ventinovesimo hackathon
in questo momento, che sono degli eventi dove fondamentalmente apriamo le porte di Farm e se
avete dei figli mandateli, perché è un'esperienza, è una 24 ore dove fondamentalmente noi diciamo
ai giovani, ti presentiamo due aziende, in questo caso qua in questo video c'era la Luxottica, che ti
racconta che cosa vorrebbe fare in termini d' innovazione e tu ti metti insieme ad altri ragazzi che
arrivano da tutta Italia e con loro provi a risolvere il problema, a mettere giù una soluzione e a
disegnare la soluzione, questa cosa qui per noi è un modo strepitoso per fare acquisizione di nuovi
talenti, per assumere nuove persone, per presentare ragazzi bravi alle aziende per creare una
situazione virtuosa che possa produrre del valore. Ogni mese facciamo un tema specifico, adesso
questo mese qui abbiamo il food quindi questo fine settimana qui avremo Autogrill e EcorNaturaSì,
che è l'azienda che lavora nell’ambito del food organico e probabilmente un'altro brief che
metteremo noi sul tema. I ragazzi si sfideranno in queste 24 ore a chi troverà la migliore soluzione,
è anche una cosa divertente, un po’ goliardica, parte sabato mattina e termina la domenica mattina
senza mai fermarsi, è un po’ una prova di forza per vedere quello che regge anche allo stress, che
sa fare le cose, una cosa che funziona molto bene, piace tantissimo alle aziende, piace tantissimo ai
ragazzi, li disinibisce, dopo 10 minuti si mettono tutti quanti a lavorare e viene fuori una cosa
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veramente molto bella, poi le aziende si prendono chiaramente i profili di quelli più interessanti e li
chiamano per proporgli qualcosa se vedono che hanno bisogno di persone così. Il nostro obbiettivo
è portare più talenti possibili, quello che crediamo sia veramente fondamentale in questo momento,
e lo dice in un libro molto bene un professore italiano che insegna a Berkley - si chiama Enrico
Moretti - e nel libro “La Nuova Geografia del Lavoro” vinceranno i territori che riescono ad
attrarre i talenti, la nuova sfida non è più su quelli che sono stati gli assi che hanno costituito lo
sviluppo imprenditoriale negli anni '70-'80 che erano il prezzo, che erano la capacità di intercettare
dei flussi di domanda e offerta in modo molto specifico, adesso la nuova sfida è veramente attrarre
i talenti, mettere i talenti in un luogo, in una tematica specifica lasciare che possano generare
valore. Tutte le nazioni che se la stanno giocando su questo piano, la Silicon Valley è il paese
principale, Israele sta giocando la sua partita in modo molto forte, Londra ha investito tantissimo
nella Tech City, ha creato un quartiere con le facilitazioni, Berlino ha giocato la sua partita in
questi ultimi anni portando tanti giovani lì, Parigi adesso sta provando prima, parlavamo con
Carlo, anche la Spagna si sta muovendo, Siviglia, in particolare il governo sta finanziando una
cosa proprio tipo H-campus, però - mi diceva Carlo - 10 volte più grande proprio per favorire la
creazione di luoghi di formazione e luoghi d'impresa per cui è una sfida che in questo momento tutti
i paesi stanno giocando ed è fondamentale se vogliamo rimanere nell'ambito dell'economia ed
essere competitivi. Vi rubo proprio 5 minuti solo per farvi capire perché noi siamo così convinti che
questa cosa sia così importante perché credo che sia fondamentale per tutti quanti comprendere
l'urgenza di questo momento. Noi quando facciamo le presentazioni in Farm, che incontriamo le
persone negli ultimi anni abbiamo sempre parlato che era l'anno, un anno era stato l'anno dei
cloud, un anno è stato l'anno dei big data, l'anno precedente abbiamo parlato che era l'anno di
tutte le tecnologie touch, abbiamo sempre usato una parolina che andava a rappresentare quel
momento specifico che si andava a vivere sulla tecnologia. Quello che sta succedendo adesso
quest'anno, ma già l'anno scorso era così è che non è più l'anno per qualcosa specifico, c'è stato
decisamente esplodendo tutto adesso ed era abbastanza pronosticatile trattandosi del 2016, cioè
già quando era il 2005 io pensavo che succedesse questo, infatti avevamo creato le condizioni con
Farm per cogliere questo momento, e negli anni abbiamo visto succedere queste cose perché
facebook ci ha cambiato il comportamento sociale portandoci tutti a fare sharing delle cose,
l'iPhone ci ha messo in tasca internet, noi tutti quanti lo usiamo senza nemmeno renderci conto
perché è semplicissimo, Airbnb ha cambiato tutto il mondo dello sharing e della condivisione delle
cose, soprattutto nella testa di giovani che oggi non ci pensano neanche ad andare in determinate
tipi di situazioni perché dicono che è più semplice fare in un altro modo. Adesso quello che sta
succedendo è che stanno arrivando tutta una serie di tecnologie in tantissimi settori che andranno a
cambiare completamente il modo di porci verso le cose. Il 75% dei bambini che oggi iniziano le
scuole elementari faranno dei lavori che noi oggi non sappiamo neanche descrivere perché oggi
non esistono, per cui si sta proprio modificando dal punto di vista sociale quello che sarà lo
scenario della società che vivremo nel giro di 5, 6, 10 anni e questa cosa qui è il tema che a noi ci
motiva in modo fortissimo a prendere la direzione che stiamo prendendo, perché l'abbiamo sempre
messa giù con un tema di responsabilità sociale, di consapevolezza e tutto quello che ci stava dietro
e crediamo che quello che facciamo adesso si debba completare con questa parte qui perché è un
tema di responsabilità. Per fare qualche altro esempio, per non sembrare troppo generico, vi sarete
accorti che parlano sempre più spesso di Google o di Apple quando parlano di automobili. Se voi
pensate alla cassa, proprio alla cassa fisica, che hanno queste società di software rispetto alla
cassa che hanno le società di automobili vi rendete conto di cosa può succedere nei prossimi anni.
La Apple oggi ha una potenza di cassa che non ha mai avuto nessuna società al mondo in termini di
liquidità e, se decide che vuole entrare in un settore, come quello automobilistico, dove intravede
delle grandi opportunità e dove ci saranno sicuramente delle opportunità straordinarie perché noi
pretendiamo di più dalla macchina, perché abbiamo di più in tasca, abbiamo un telefono che ci fa
fare delle cose straordinarie, ci dice se c'è posto in un ristorante, ci ha abituato a fare tante cose
molto importanti, pretendiamo che anche le macchine facciano quella cosa lì, e soprattutto le
macchine possono già fare molte più cose per cui, quello che sta succedendo, è che la Ford non
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presenta più l'automobile a Detroit, la va a presentare al centro di Las Vegas e poi al Mobile
Congress a Barcellona e molti altri stanno per fare la stessa cosa per cui la fusione con il nostro
mondo che questi produttori stanno facendo e quello che stanno facendo queste aziende del
software verso questi mondi determinerà una fortissima accelerazione per cui ci ritroveremo nel
giro di 5 6 anni, e questo impatta anche nelle altre decisioni che voi dovrete prendere - infatti
sarebbe simpatico un giorno spendere una mezza giornata a raccontarvi a voi tutte le cose che
vediamo noi - perché sono tutti temi anche di programmazione territoriale che adesso bisognerà
affrontare con una certa visione perché probabilmente le macchine guideranno da sole - già lo
fanno quella della Tesla ma nel giro di 5 6 anni lo faranno anche tutte le altre macchine - per cui i
giovani che già oggi, non hanno più quella stessa voglia di comprarsi la macchina come prima
spesa come abbiamo avuto noi nella nostra generazione, vedranno ancora diversamente questo
strumento perché sarà semplicemente un mezzo di trasporto come noi abbiamo visto i mezzi
pubblici al tempo e monteranno su quella che passa e si faranno portare dove devono essere
portati. Se le macchine guidano da sole non hanno neanche bisogno di parcheggiare perché
continuano a girare per cui anche le aree dove si parcheggiavano le macchine dovranno essere
ridisegnate e se la macchina è così intelligente ci da tante informazioni una volta che siamo a
bordo e ci informa di quello che c'è attorno a noi e di quello che ci può essere per noi, al limite può
anche portarci a casa le cose da sola se gli diciamo cosa deve fare, perché se tanto guida da sola,
guida da sola anche per fare le cose. Queste cose qua che sembrano futuribili o da pronipoti,
filmini cartoni animati che guardavamo quando eravamo tutti giovani non sono distanti, in
California ci sono già macchine che circolano così e cominciano a essere prodotte in larga scala da
altri produttori che non sono la Tesla, questa azienda californiana che è partita per prima, quindi
comincia ad esserci veramente un mercato di questo tipo di automobili. Per darvi un altro segnale
solo in termini numerici, immagino che molti di voi sappiano cos'è Airbnb questo sistema di own
sharing che consente di cercarsi un luogo dove andare a dormire, una casa quando si va in vacanza
invece di andare in albergo, che sta avendo una crescita importante, ma la cosa che fa impressione
è che, se noi andiamo a guardare adesso non ho gli occhiali e non vedo la mia slide, quanto tempo
ha impiegato la Hilton per raggiungere le 715 mila stanze e guardiamo quanto tempo ha impiegato
Airbnb per arrivare a un milione e 200 mila stanze gestite, vedete che c'è una differenza pazzesca,
una ci avrà impiegato, adesso non vedo, 5 o 6 anni, e Hilton ci avrà impiegato 30 anni, ma
soprattutto quanto ha investito Hilton per fare quella cosa rispetto ad Airbnb e questa cosa qui è
proprio la destruction che sta avvenendo nel mercato in questo momento, cioè questo cambiamento
velocissimo che sta avvenendo su cose che, secondo noi, non avremo mai immaginato potessero
essere messe in discussione. Io faccio parte dell’advisor di Unicredit e vi dico che i temi, oggi
quando si discute all'interno della banca su come cambierà, stanno diventando veramente
pesantissimi cioè ci sono dei problemi misurati ormai del fatto che la gente non va più in banca,
non usa i servizi classici dello sportello, che cominciano a essere non più episodici o circoscritti
alla grande città, oramai è diffusissima questa cosa qua e l'azione sarà sempre più forte cioè che
impone a dei modelli tradizionali una riconversione velocissima in termini di cose. Poi stanno
arrivando tantissime cose che entrano proprio sui settori che fino a ieri si pensava che non
potessero essere toccati, la realtà virtuale che adesso ha un po’ una (base world) di questi ultimi
mesi farà cambiare completamente l’esperienza di tantissima cose e lo farà su tantissimi temi. Noi
lavoriamo oggi con Luxottica e abbiamo esploso un famoso accordo che ha fatto Luxottica su
iGoogle glasses l'ha fatto li da noi negli uffici, poi non potevamo raccontarlo però è stato tutto fatto
in villa, quella che noi chiamiamo Villa Annia Digital Accademia, che è stata chiusa per tre giorni
con loro dentro, e tutta quella tecnologia, che è stata sviluppata e che continua a sviluppare Google
sul riconoscimento, è già oggi mercato in applicazioni industriali e sta cominciando ad uscire su
cose che - vedrete nel giro di due anni - useremo anche nelle attività più pratiche e più ripetitive
che si fanno in produzione o in altri ambiti per cui tante cose cambieranno davvero molto
rapidamente. Quello che noi diciamo in questo momento è che è importantissimo sapere che sta
succedendo tutto questo, è importantissimo essere consapevoli che siamo di fronte una fortissima
evoluzione che cambierà tantissimi scenari competitivi, è fondamentale capire che questa cosa qua
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non è solo relegata alle grandi aziende ma tocca tutti in qualsiasi ambito e in qualsiasi perimetro di
gioco e bisogna assolutamente formare le persone. Un tema che spesso si dice quando si guarda a
questo mondo è che porta via lavoro, che porta via posti di lavoro e che non ne crea di nuovi. E’
parzialmente vero, nel senso che è vero che la tecnologia muta gli scenari e porta dei nuovi lavori
eliminandone molti di quelli vecchi, ma è stato così anche agli inizi del ‘900 cioè quando sono
arrivate le macchine e tutti quelli che avevano i cavalli e le carrozze hanno dovuto abbandonare il
loro lavoro per reinventarsi su qualcosa. Probabilmente adesso succederà con i meccanici che
apriranno il cofano delle macchine e non ci sarà più il motore perché le macchine saranno
elettriche per cui, alla fine, non ci sarà più necessita di fare delle attività sui motori, però dall'altro
lato si stanno aprendo nuove professioni e fa parte un po’ dell'evoluzione che l'uomo sta portando
su se stesso a livello sociale per cui se ci prepariamo di più possiamo fare dei lavori che sono più
qualificanti e anche più interessanti dal punto di vista pratico senza però disdegnare quei lavori
che hanno caratterizzato il nostro mondo che ritorneranno violentemente fuori proprio per la loro
forte competenza artigianale, quindi si riesalteranno anche quelli con il tema della comunicazione.
Vi ricito questo tema di Moretti perché, se leggete questo libro vedete proprio l'impatto che hanno
questo tipo di interventi sui territori, è vero che questi talenti poi cercano altri tipi di servizi rispetto
ai tradizionali però generano un sacco di nuovi lavori attorno a loro per favorire lo sviluppo. Vi
faccio vedere un altro video che è importante, che è quello del nostro progetto del campus cioè
quello che ci piacerebbe realizzare.
**NELLA SALA CONSILIARE VIENE TRASMESSO UN VIDEO**
Qui vi faccio vedere qualche immagine, di come lo immaginiamo noi quindi quello che ci
piacerebbe vedere nel giro di qualche anno realizzato. Fondamentalmente - vi abbiamo distribuito
qualcosa - lo abbiamo diviso in due aree, c'è un area dedicata tutta al tema della formazione e
un'area che è dedicata a tutto il tema della crescita del polo di sviluppo delle nuove iniziative, delle
imprese e di tutto quello che gravita attorno al digitale. Il primo edificio che abbiamo qua sulla
destra sarà quello dedicato ai bambini, quello in alto sulla destra, ed è quella che sarà la Primary
Program quindi la formazione dei primi 5 anni delle elementari, quindi una formazione che sarà un
AB school, dove noi faremo un sacco di operazioni di borse di studio, di stimoli per poter portare
dentro i bambini che se lo meritano, non tanto i bambini che hanno i soldi per entrare in questa
scuola, e che fondamentalmente offrirà una formazione di A e B e quindi International School, noi
abbiamo acquisito, come forse saprete, la scuola internazionale di Olmi ed è qui che vorremo
trasferirla. Questa scuola qui implementerà tutto un tema di digitale, ma non solamente a livello di
strumenti, anche a livello proprio di contenuti per cui insegneremo ai bambini a diventare attivi nei
confronti della tecnologia e non subirla, quindi le cose che dicevo all'inizio. Insegneremo come si
deve ragionare di fronte a una stampantina 3D, cosa può permettere di fare una stampantina 3D.
Stampantine 3D che, nel giro di qualche mese, saranno vendute dalla Mattel, quindi non più dai
produttori di prodotti elettronici ma dalle aziende di giocattoli, perché i bambini si stamperanno i
loro pezzettini di lego nel giro di un po’, quindi dobbiamo assolutamente prepararli a questo tipo di
cose, perché da lì si scateneranno tutta una serie di pensieri nella loro testa di quello che si può
fare ed è fondamentale che li facciano, perché l'innovazione nasce proprio sul fatto che loro siano
abilitati a questo tipo di cose. A fianco abbiamo immaginato di darvi gli impianti sportivi in mezzo
al bosco, abbiamo immaginato la parte dei 5 anni delle medie, quindi tutta la parte delle medie
inferiori, e poi i due anni del diploma Program, quindi i 2 anni di liceo che ti consentono di finire la
parte delle superiori, perché il programma che abbiamo messo giù noi, dell’A e B, che abbiamo
scelto di sviluppare fa fare le superiori che terminano a 17 anni e quindi un anno prima rispetto
alle superiori di oggi e, secondo noi, non abbandonando minimamente l'aspetto umanistico della
formazione italiana, che sarà particolarmente forte - ma dopo lascio che lo spieghi Carlo -, io ho
fatto il classico, quindi ci tengo anche io a questo tipo di cosa, è un vantaggio non da poco, perché
consentiamo ai ragazzi di terminare un anno prima le superiori e, siccome sono veramente diversi
rispetto a come eravamo noi, sono molto più svegli se ingaggiati sul piano giusto, non è male il
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fatto che possano arrivare un po’ prima al tema di arrivare alla formazione superiore perché sono
già abbastanza preparati se fanno bene quel percorso. Poi di fianco c'è il tema della scuola, della
Digital Trasformation, che è molto importante e poi ci saranno tutta una serie di scuole, che però
lascio raccontare a Carlo, che saranno molto interessanti tipo la Big Rock che abbiamo portato lì,
sempre a Ca’ Tron, e che oggi è un tema di eccellenza. Faccio vedere qualche immagine e poi passo
la parola a Carlo perché penso che sia giusto se vi racconta lui. Queste sono un po’ le immagini di
come immaginiamo la scuola, questo potrebbe essere la parte formativa proprio destinata alle
medie, questi dovrebbero essere i nuovi moduli dell'ufficio. Tutto il progetto viene pensato, come
sapete, a cubatura 0, per cui non c'è nessun tipo di utilizzo di nuova cubatura; stiamo pensando di
implementare tutta un serie di situazioni e di ristorazione biologica, anche questo tema di accordo
con Econaturasì va in questa direzione. Stiamo facendo qualche ragionamento con alcuni operatori
molto importanti tipo l'Enel, queste aziende qui, per portare qui un tema di sperimentazione molto
forte su tutte quelle che possono essere le tecnologie anche a livello di energia; la stessa Tesla, che
citavo prima, dovrebbe aprire un qualcosa qui da noi se facciamo questo sviluppo e questi spazi qui
verranno raggiunti al di sotto di queste linee, che però andranno a lavorare su tutto il tema
energetico. Al centro, sul progetto non si nota facilmente, c'è quella struttura verde che è un
grandissimo auditorio dove di fatto andremo ad accentrare tutte le attività che devono sempre
essere messe al centro all'interno di un campus scolastico e universitario e sopra invece verrà
distribuito tutto il tema dell'auditorio, delle persone che riceveranno la loro laurea all'aperto un po’
come, Carlo faceva benissimo in piazza San Marco anche se non avrà lo stesso fascino. Abbiamo
immaginato di collegarci con il comune di Quarto d'Altino, il sogno di riuscire a creare un ponte
anche con il territorio che sta dalla parte di là, per cercare di risolvere un po’ tutti i temi anche
della viabilità, quindi cercare di lasciare prima di tutto le macchine al di fuori della tenuta. Io ho
sempre discusso anche con Bedoni, con tutte le persone che sono interessate un po’ allo sviluppo
della tenuta che secondo me dovrebbe essere completamente chiusa, se fosse possibile, e accessibile
solo con mezzi elettrici o con le macchinette che usiamo noi in questo momento per muoverci
all'interno, perché dovrebbe essere assolutamente tenuta come un area protetta dove si circola
solamente con dei mezzi che siano diversi o con le biciclette per cui, stiamo cercando in tutti i modi
di trovare delle soluzioni per portare il traffico al di fuori, perché sarebbe certamente più bello non
avere più il traffico che arriva e guidarlo tutto. Tenete conto che nel numero degli studenti che
stiamo immaginando la maggior parte di questi li potremo guidare, nel senso che li porteremo noi
con i pulmini e comunque potremo indirizzarli noi sul traffico che vogliamo. L'ultima parola è con
un immagine che ho usato spesso in queste ultime settimane nella chiacchierata. Io credo che oggi
ci siano veramente i presupposti per riuscire a far partire un effetto domino positivo su questo
progetto che possiamo far partire perché ci sono tutta una serie di congiunture astrali positive, nel
senso che abbiamo sicuramente le istituzioni a livello centrale che sono molto interessate a fare un
progetto di questo tipo. Il governo vuole assolutamente dar luogo a situazioni di questo tipo e
quindi è molto favorevole a interventi che vadano in questa direzione. Non hanno i soldi dal punto
di vista pratico per sostenerle come fanno in Spagna però sono favorevoli o comunque vogliono
dare una mano nel creare le condizioni perché accadano. La Regione in questo momento si sta
rendendo conto che anche le altre Regioni si stanno muovendo per cui anche lei è interessata a far
accadere questa cosa, ed è una cosa positiva perché non sono dalla stessa parte per cui il fatto che
riescano a trovare un punto di accordo su questo tema qui è molto importante. Un altro fattore
molto positivo, e qui lo dico principalmente al consiglio comunale, è il fatto che in questo momento
mi hanno chiesto di fare un favore, mi hanno chiesto all'inizio dell'anno se davo una mano con i
mondiali di sci di Cortina 2021 e mi hanno fatto fare questa cosa di fare il Presidente del Comitato.
Io arrivo da là oggi che sono stato su e ci stiamo dando un sacco da fare. Adesso è coinvolto anche
l'avvocato Barel, che mi sta aiutando a portare avanti questa cosa qui, per cui ci devono anche tra
virgolette dei favori perché glielo sto facendo a gratis questa tema di aiutarli e le persone con cui
dialogo sono tutte persone molto interessanti per quello che può ricadere anche nel nostro
territorio e io mi sento di dire che il nostro territorio, anche se abito a Sant'Elena, è che possano
aiutarci a portare uno sviluppo qui, in particolare sul tema della mobilità. Oggi abbiamo parlato
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 8 - COMUNE DI RONCADE
per gran parte della giornata di quello che è il treno che dovrebbe collegare tutto il tema di
Cortina, per cui a brevissimo mi devo trovare proprio con i vertici delle Ferrovie dello Stato per
ragionare su tutto questo tema del treno e questo è un tema interessante per quella fermata di
superficie perché sicuramente l'interlocutore è interessante per darci delle risposte; la stessa cosa
con l'amministratore dell'Anas perché per arrivare a Cortina bisogna fare degli interventi sulla
viabilità per cui sono degli interlocutori molto interessanti per far accadere le cose. Quello che io
ho detto anche nelle precedenti riunioni che abbiamo fatto è che, se facciamo partire un progetto di
questo tipo, possiamo innescare un effetto domino, cioè da questa cosa qua possono succedere tante
altre cose perché creiamo i presupposti per cui si scatenino altre situazioni molto interessanti. Io vi
chiederei di guardarlo con molta attenzione perché noi altrimenti, lo dico con molta onestà, siamo
quotati in borsa da novembre di quest'anno per cui noi non rispondiamo più solo a noi stessi per
cui per quanto io sia un innamorato di Ca’ Tron, cioè sono veramente il primo sponsor di questo
posto, noi dobbiamo rispondere ai nostri investitori per cui se non riusciamo ad avere la sicurezza
che possiamo realizzare questo progetto entro maggio di quest'anno dobbiamo per forza di cose
spostarci da un altra parte per realizzare il progetto perché non abbiamo nessuna possibilità di
ritardare il piano industriale, perché avendo preso un impegno nei confronti della borsa e gli
investitori, di chiunque abbia messo i soldi in H-Farm, dobbiamo per forza di cose attuare il
programma e fare tutto quello che abbiamo detto. Per cui al di là del romanticismo che mi tiene
fortissimamente legato al fatto di farlo in questo luogo qui è che anche dobbiamo entro maggio
avere una traiettoria definita, o lo facciamo o prendiamo un altra traiettoria.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Termine dell'intervento Riccardo Donadon, prende adesso la parola
il professor Carraro, prego.”
PROFESSORE CARLO CARRARO: “Volevamo lasciarvi parlare, avevamo detto un ora
parliamo noi e un ora voi e invece Riccardo si è preso già un ora perché quando racconta di HFarm, e un po’ come quelli che vanno al karaoke che non mollerebbero mai il microfono, per
raccontarvi le cose belle che fa ed ha ragione perché quello che ha raccontato lui è sicuramente un
bel progetto, però è un progetto che va condiviso e avere la vostra opinione, le vostre idee è
sicuramente molto importante quindi vi rubo 5 minuti per accentuare un pochino quello che
vogliamo fare a livello di formazione e poi l'avvocato Barel forse vorrà dire qualcosa e poi
cerchiamo di passare la parola invece a tutti quelli che sono qui. Il progetto educativo, il progetto
di formazione, il progetto di Riccardo è un progetto integrato, forse l'unico caso in Italia, uno dei
pochissimi casi in Europa di formazione che parte dalla scuola materna perché reitereremo un asilo
nido sino alla laurea e fino al livello post laurea con i master che avvieremo. E' un progetto che ha
un comune denominatore che è appunto il nuovo che sta arrivando, il digitale, per questa novità
che vi ha raccontato Riccardo, sia in termini di contenuti cioè di cose che i ragazzi piccoli e più
grandi impareranno ma anche in termini di metodi, cioè sarà un modo diverso di studiare, non ci
saranno più le cattedre, non ci saranno più le aule, le classi, i ragazzi sceglieranno le materie che
vorranno studiare con molta libertà fin da piccoli e useranno strumenti nuovi, la storia ad esempio
si farà con dei giochi in 3D, in cui potranno esplorare le piramidi d'Egitto piuttosto che la Firenze
rinascimentale; la geografia si farà andando a vedere la realtà dei posti che si studiano, perché
oggi è possibile andarli a vedere pur restando fisicamente nella stessa classe; la storia dell'arte
sarà fatta visitando i musei che una volta si studiavano sui libri e via di questo passo. Quindi sono
metodi, strumenti diversi e contenuti diversi e poi questo grosso vantaggio che nessun altra realtà
scolastica e università ha, che è la forte interazione tra la formazione e l'impresa, perché i ragazzi
che studiano affianco ai ragazzi che hanno appena creato la loro start up, la loro piccola impresa e
che lavorano con loro, faranno gli stage, l’internship, i periodi di lavoro durante il periodo di
studio e poi andranno a lavorare con loro magari successivamente e questa è un altra novità
interessante, si annulla questa distanza tra scuola e lavoro che molto spesso viene usata come
elemento di critica nei confronti della formazione tradizionale. Perché lo facciamo? Perché la
domanda di lavoro per questo tipo di compito e professioni è enorme ed esclusiva, i dati sono della
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 9 - COMUNE DI RONCADE
banca mondiale, sono lavori con cui poter leggere qualsiasi tipo di fonte statistica, il numero di
impieghi nel campo del digitale o dell'innovazione, come spiegava Riccardo prima, è crescente, è
enorme, addirittura negli Stati Uniti si stima una mancanza di più di 1 milione di persone che sono
oggi richieste e che non si trova. Abbiamo incontrato recentemente l'assessore ……. e
l'amministratore di Microsoft, Italia ovviamente, e tutti ci dicono: noi cerchiamo in continuazione
ragazzi da assumere e non ci riusciamo. Riccardo stesso in quella parte di H-Farm che fa
consulenza cerca persone tutti i giorni e tutti i giorni non riesce a trovare le persone da assumere.
Perché? Perché non ci sono oggi scuole che fanno questo tipo di formazione, ed è importante che
quindi noi creiamo questa capacità quindi nel territorio riusciamo a portare la capacità di fare
formazione, quella giusta e anche la capacità di creare impresa, perché creeremo imprese che poi
assumeranno questi ragazzi, con un effetto, che Riccardo chiamavano domino, ma credo di scala
molto grosso perché questa cosa si moltiplica e quindi avremo la capacità di non solo di avere l'HFarm come rete di imprese ma avremo molte altre imprese che si installeranno nel territorio
creando probabilmente ricchezza, occupazione e consumi, un indotto anche sui servizi e sulle
attività della città di Roncade, sicuramente molto importante. Vogliamo fare un campus con alcune
caratteristiche precise, sarà un campus sostenibile, sostenibile nel senso che non ci saranno le auto
nel campus, nel senso che sarà tutto alimentato con energia rinnovabile, nel senso che sarà ad
emissioni 0 in tutte le sue componenti, è una cosa sempre più importante, ci mancherebbe altro che
noi non fossimo in prima linea su questo fronte. Sarà un campus aperto tutti, ma non è una novità, i
campus americani sono sempre aperti a tutti ma questo vuol dire che la cittadinanza tutta può
andare a sentire le conferenze, può usare la biblioteca, quell'ideale edificio dove tu hai detto che
quello coperto dalla collina è l'auditorium ma è anche la grande biblioteca cuore del campus, gli
impianti sportivi saranno aperti, faremo spettacoli musicali, teatrali. Tutti questi eventi sono aperti
alla cittadinanza e quindi è anche un motore di cultura che oggi nel territorio non c'è e che invece
nasce e che nasce per, non soltanto per i ragazzi studenti del campus, ma per tutta la cittadinanza.
E' campus non elitario perché noi contiamo di avere almeno il 50% certamente in modo
progressivo, ma sono tra l'40% e il 50% di borse di studio. Anche qui non stiamo inventando niente
di strano, i posti migliori a livello mondiale dove si fa formazione hanno queste caratteristiche e
anche noi vorremo dare la possibilità almeno a metà degli studenti di arrivare anche senza essere
benestanti, tenendo conto che abbiamo già firmato un accordo, già operativo con la Banca
nazionale del lavoro, che permette a qualsiasi studente a qualsiasi livello di iscriversi alle nostre
scuole pagando 6 anni dopo, cioè ti iscrivi non paghi niente per 6 anni e cominci a pagare sei anni
dopo, che in molti casi è una chance interessante perché se 6 anni dopo hai già cominciato a
lavorare, questo vale soprattutto per i ragazzi più grandi, puoi ripagarti senza problemi il
finanziamento che hai ricevuto. E' un campus internazionale, non è pensato solo per studenti
italiani ma per creare una rete di studenti che vengono da tutto il mondo e anche da questo punto di
vista abbiamo già iniziato, quest'estate faremo i summer camp, arrivano questi 1500 ragazzi e
saranno ragazzi che vengono dalla Cina, che vengono dalla Francia, che vengono dall'est Europa.
Oggi stesso abbiamo firmato un accordo con …. quindi cerchiamo di portare ragazzi per creare
una comunità di persone che dialogano che conoscono culture diverse e che magari costruiscono
un mondo un po’ più pacifico di quello in cui viviamo oggi. E' un campus che ospita anche
iniziative pubbliche perché abbiamo già un accordo con Ca’ Foscari per metterci un corso di
laurea, un corso pubblico che si aggiunge a quello che avevamo già avviato assieme a Ca’ Foscari
4/5 anni fa, che era un master che tuttora continua ed era partito proprio come un master di Ca’
Foscari inserito nel campus. Quello era un master per 20 studenti adesso saliamo di scala e faremo
un vero e proprio corso di laurea. Questa dimensione pubblica sociale non è una novità per HFarm, tu hai citato per esempio gli hackathon ma hai citato quelli per generare Luxottica ma tu hai
fatto anche quelli sulle emigrazioni per esempio, per ideare dei nuovi strumenti per aiutare a
gestire meglio i flussi migratori, hai fatto quello con la Treccani sulla cultura per riuscire a portare
al grande pubblico la cultura raffinata della Treccani che ormai è rimasta per pochi e invece i
ragazzi sono sperimentati nel portare idee, per mettere a disposizione di tutti, cioè c'è un anima
sociale in H-Farm che noi vogliamo accentuare ancora di più, perché questo è il modo migliore per
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 10 - COMUNE DI RONCADE
fare un progetto come questo dove l'innovazione è una componente del business del futuro, ma
senza la sua dimensione sociale rischia di essere zoppa. Devo dire che se voi volete molto
concretamente venire a vedere queste cose, abbiamo due occasione il 2 aprile un sabato, giornata
aperta a tutti in cui facciamo un hackathon, una gara vivente, questa volta riservata ai ragazzini; il
tema è la scuola che vorrei e abbiamo chiesto ai ragazzini di tutta Italia di venire lì - e come
numero siamo già a 300 ragazzi/350 ragazzi che si sono iscritti - per proporre delle idee su come
loro, tra i 10 e i 16 anni, vorrebbero cambiare la scuola. Oppure il 16 aprile venite, è di nuovo
aperto a tutti, a vedere facciamo l'open day dei summer camps quindi dei corsi estivi e anche, si
beh quello non è aperto, però finalmente facciamo anche un corso per gli insegnanti, per aiutare gli
insegnanti a migliorare così come facciamo per il comune di Roncade, questi corsi all'interno delle
scuole di Roncade, per portare anche nella scuola pubblica locale le novità che vogliamo
introdurre. Quindi venite perché toccherete con mano queste idee. I benefici che vedo da questo
progetto sono innanzitutto benefici sociali, cioè aumenteremo il livello culturale del territorio
perché porteremo tante nuove iniziative, aumenteremo il livello occupazionale, ci sarà tanta gente
che lavora di più, che viene a vivere qui, che spenderà in questo territorio. Riccardo parlava di
investimenti, certo lui pensa di investire 20 milioni nelle nuove imprese che avvierà nei prossimi
anni ma in realtà quest'oggetto qui è un oggetto che, al di la dell'investimento, pagherà salari a
2000 persone che poi verranno spesi soprattutto nel territorio, avrà bisogno di beni e servizi per
realizzare le pulizie, piuttosto che le mense, piuttosto anche ristoranti e i ristoranti che realizzeremo
nel campus sono tutti aperti alla cittadinanza che potrà usufruirne così come gli impianti sportivi.
Si crea un indotto di attività economica che per un territorio come questo è sicuramente un volano
importante che si aggiunge alle sue caratteristiche tradizionali, il settore agricolo o agrituristico, di
food che è molto importante, una serie di imprese che si sono collocate nel territorio ma che sono
un po’ le imprese del passato e qui c'è un ricambio utilissimo perché si costruisce il futuro delle
generazioni che arriveranno, in 20/30 anni questa realtà sarà in grado di dare lavoro ai ragazzi
che oggi cominciano le scuole. Secondo me con un aspetto anche importante: i talenti migliori,
penso ormai ai figli di molti di voi che hanno studiato qui e se ne sono andati all'estero, tanti, potrei
citare anche molti assessori e consiglieri di questa città che hanno dei figli di talento che non sono
qui in Italia e sono costretti a lavorare all'estero. Questo è un modo per dare opportunità a tutti i
cittadini di questo territorio, ovviamente se vorranno potranno scegliere di andare a studiare anche
fuori però qui avranno la possibilità di fare dei lavori di alto livello, i più bravi potranno restare
qui perché le aziende che verremo a creare sono di altissimo livello internazionale e non soltanto
nazionale. Faremo non soltanto le scuole elementari, le scuole medie, le scuole superiori,
l'università e via, faremo anche delle scuole di specializzazione, come diceva Riccardo,
trasformeremo quella che oggi si chiama Big Rock in una grande scuola di animazione, tra le
migliori scuole di animazione, di disegni animati, di animazione pubblicitaria insomma fanno
animazione, faremo una scuola di quello che si chiama design esperienziale, cioè quel design che
serve per fare, che ne so, gli Apple Watch o gli altri oggetti di questo mondo digitale e abbiamo già
forse il talento migliore al mondo che ha accettato di venire, una signora inglese che verrà da noi a
fare questo progetto. Faremo una scuola per aiutare tutti i settori a trasformarsi, quindi non è
soltanto il mondo digitale, è il mondo dell'agricoltura, è il mondo dell'energia, è anche il settore più
tradizionale che può, attraverso il digitale, trovare nuove opportunità di crescita, di sviluppo, di
internalizzazione, ed è questo che puntiamo a fare in tutto il percorso dai piccoli fino al post laurea.
Ma mi fermo qua, forse un ultimo forse accenno di cui Riccardo non ha parlato, e che contiamo di
ospitare, cioè di far risedere nelle residenze che andremo a realizzare nella tenuta di Cattolica a
Ca' Tron una buona metà dei ragazzi, forse 1/3, dei ragazzi che verranno a studiare qui. Quindi
sarebbe una popolazione, una comunità, che sarà qui che vivrà qui e che ovviamente darà ulteriore
lancio e vita anche culturale a tutto il territorio, tra l'altro risolvendo anche il tema della viabilità
perché risiedendo lì dentro non dovranno spostarsi se non in bicicletta per cui il problema del
trasporto diventa fortemente diminuito. Avvocato voleva aggiungere qualcosa?”
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Entrano in aula i Consiglieri Tullio Chiara e Bernardi Nicola per cui risultano presenti n. 16
consiglieri oltre il Sindaco-Presidente;
SINDACO-PRESIDENTE: “Grazie professore. Passo la parola all’Avvocato Barel”
AVVOCATO BAREL: “Grazie buonasera, si sente? Aggiungo due cose una da leguleio e una da
persona normale, comincio con quella da persona normale. Prima il professor Carraro non ha
detto una cosa che penso vada detta, lui è un grande scienziato internazionale dei cambiamenti
climatici, quindi ha una sensibilità per l'ambiente, per il cambiamento in corso che lo fa diventare
un riferimento europeo. In questa vicenda ci mette la faccia non solo come essere il Rettore di Ca’
Foscari ma come scienziato internazionale e vuole realizzare anche i suoi sogni da scienziato. Mi
permetto di dirlo perché, lui elegantemente non ha voluto dirlo, ma secondo me qua va detto tutto
perché è il momento della verità e bisogna avere tutte le informazioni, quindi non sottovaluterei
quest'aspetto della grande innovazione ambientale di questa iniziativa, poi la parte del leguleio
sarà molto breve. Non è pensabile che un iniziativa di questa rilevanza internazionale cada nelle
pastoie degli anni di burocrazia italiana, non parlo di voi, parlo della normativa che tutti i giorni io
soffro sulla pelle, cioè ormai le cose si fanno più in fretta di quando si pensano collocate. Stiamo
arrivando alla follia burocratica, non è pensabile che queste cose si facciano in 16 mesi e che le
carte impieghino più di 16 mesi, ma la realtà è che le carte le fanno gli uomini, gli strumenti se si
vuole esistono, perché quel cambiamento che c'è in corso se si vuole si può. Abbiamo pensato di
usare lo strumento che la legislazione già conosce, già sperimentato, che è l'accordo di programma
strategico dove si fa un pacchetto unico di tutte le procedure, tutti vanno al tavolo e con due
decisioni, una dei consigli comunali e una regionale, si dice tutto. C'è un procedimento istruttorio
molto severo che controlla gli aspetti ambientali, urbanistici, ideologici eccetera eccetera però dal
punto di vista delle scelte tutto si risolve a un tavolo con l'accordo di programma, con le decisioni
dei consigli e della regione. Questa procedura è già sperimentata nel Veneto per le operazioni
strategiche, si può fare, è partita burocraticamente con l’informativa iniziale a Comuni e Regione,
la Regione deve dichiarare se c'è l'interesse pubblico, nella sua prassi lo chiede prima ai Comuni
rispettosamente e quindi la sequenza è questa: i consigli devono dire se secondo loro questa cosa
ha un interesse pubblico, la Regione aggiunge la sua dichiarazione d’interesse pubblico, apre una
procedura tecnica. I tempi sono legati dalla voglia di fare delle persone, dalla velocità di
elaborazione delle persone, possono essere anche di qualche mese quindi quello che ha anticipato
Riccardo, l'esigenza di poter dire al mercato del mondo a maggio si fa questa cosa a Roncade,
questa se si vuole è possibile tecnicamente. Aggiungo che, che io sappia, è la prima iniziativa del
genere in Italia, e naturalmente non c'è Presidente, neanche lontano nel Veneto. Allora la sequenza
procedimentale prevista dalla legge è la seguente: l’espressione della volontà dei consigli comunali
e, attenzione, non è la volontà sui dettagli, è semplicemente la volontà di far partire questo
procedimento cioè è la dichiarazione se si vede in tutto questo un interesse pubblico, dopodiché c'è
un secondo controllo finale nei dettagli di quello che è stato elaborato nella parte istruttoria
attraverso un lavoro tecnico sugli ambienti, urbanistica, tecnologia, ecc. ecc. quindi io consiglio in
una prima fase dare una valutazione generale di interesse, se si aggiunge quella della Regione
parte il procedimento tecnico, con ovviamente i tecnici comunali al tavolo e alla fine della fiera c'è
un pacchetto che è anche un contratto col territorio che viene riportato alla valutazione finale:
questo è il procedimento previsto da questo articolo 32 della legge sull'accordo di programma, e
tutto questo ripeto non ha tempi minimi, dipende tutto dalle persone, dalla velocità decisionale e
ovviamente dalla velocità istruttoria. Allora, quello che Riccardo coraggiosamente ma
motivatamente ha detto, è giuridicamente possibile, questo può essere il procedimento più veloce
che si fa in Italia oggi, e può essere anche un bel punto di vista giuridico, un modello, che quando
le cose hanno qualità in Italia possono accadere, da questo punto di vista il paese sta chiedendo
decisioni veloci e idee. Secondo me questo può essere un modello di un altro modo, un altra
velocità del paese, che accada nel Veneto mi rende, e in provincia di Treviso, mi rende da trevigiano
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particolarmente orgoglioso. Quindi avete notato una caratteristica comune di chi è qua, cioè tutti ci
stanno mettendo una grande passione e anche la faccia, pensando ci faremo volentieri dare la
pagella sui risultati chiedendo per fare una cosa devi fare gli esami e qua tutti li facciamo gli esami
alla fine, l'importante è che li faccino tutti i nostri figli, perché Riccardo iscrivi subito i miei due
figli intanto al prossimo evento, perché non lo sapevo ma mi prenoto. Vi consiglio se avete di figli
come me di 10 anni di prenotare subito e di farli partecipare perché i posti si esauriscono presto. Io
ho mandato i miei figli a 6 e 8 anni a fare i corsi alla Digital Accademy di iPad; adesso sono i miei
consulenti perché devo continuamente pregarli per farmi aiutare perché assolutamente non riesco a
fare quello che fanno loro, e devo dire che a parte l'entusiasmo, non è che abbiano imparato a
usare l'iPad, hanno imparato a fare cose usando l'iPad quindi una testimonianza anche da padre
entusiasta, ho visto cosa può fare tutto questo e vi ripeto se avete figli provate anche voi, poi se mi
sono sbagliato me lo dite in faccia altrimenti se no aspetto che mi offriate una spritz, perché vi ho
dato un buon consiglio.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Grazie Avvocato, noi a Roncade piace farle le cose con velocità ma
farle anche bene e siamo anche molto concreti. Quindi vorremo esaminare, anche perché per la
popolazione è la prima volta che ne viene a conoscenza, come si sviluppa il progetto medesimo.
Premetto che una delle considerazioni che noi, visto che la protagonista deve essere indubbiamente
la Regione, venivano citati i consigli comunali, ma veniva citata anche la Regione nella sua
espressione di interesse strategico di rilevanza quindi pubblica, ma anche sovra regionale del
progetto stesso, con la regione abbiamo già iniziato su uno di quelli che è un nodo critico per il
nostro territorio che è quello infrastrutturale, mi riferisco non soltanto alla Treviso mare e il nodo
di Vallio nello specifico ma anche per calare proprio nella realtà dell'intervento che è stato
illustrato come filosofia, come prospettiva, questa sera che è proprio il raggiungimento della
frazione di Ca' Tron, la problematica legata al sovrapasso o sottopasso a Ca' Tron e la
metropolitana di superficie. Su questo abbiamo avuto, sono stata con l'onorevole Rubinato e con il
vice sindaco, dall'assessore Berti nel mese di gennaio, e ho ottenuto l'assicurazione - siamo andati
il 22 gennaio – che con i suoi tecnici deve venire sul posto a constatare quali sono le reali
problematiche che noi viviamo quotidianamente, che voi soprattutto vivete quotidianamente,
frequentando e vivendo la frazione di Ca' Tron e le necessità dunque di un intervento in tempi più
veloci possibili per delle criticità che sono esistenti adesso e che indubbiamente con ogni possibile
sviluppo che la frazione può avere anche in relazione a questo tipo di proposta che ci è stata
presentata, come dicevo lo scorso 9 febbraio, a maggior ragione si rendono di assoluta
indispensabilità. Veniva citato poc'anzi come negli altri paesi i governi intervengono direttamente a
finanziare strutture di questo tipo e infrastrutture cogliendone tutte le potenzialità che devono
venire sul territorio, la stessa cosa se si vuole veramente voltare pagina, veramente passare dallo 0
virgola a qualcosa di più deve essere fatta anche dal governo regionale per quello che è di sua
competenza, qui ognuno deve fare la propria parte, il governo per quello che è la sua non può
limitarsi a fare da facilitatore, serve rimettere a bilancio nelle stabilità i soldi che a suo tempo sono
stati messi, mi riferisco nello specifico ai 100 milioni che erano stati messi nella legge di stabilità
2008 con l'allora governo Prodi a cui la Regione avrebbe dovuto aggiungere a sua volta altri 60
per realizzare la metropolitana di superficie, struttura strategica a livello non solo della provincia
di Treviso ma a livello regionale. Se era indispensabile nel 2008 lo è a maggior ragione adesso e,
in prospettiva, quindi tutti si devono muovere perché ai bei progetti e alle idee di carattere così
importanti, fondamentali per lo sviluppo di un territorio, si diano anche le gambe, si diano anche le
braccia perché si possano concretizzare, perché si possa accedere, come comunità in quel di
Ca'tron e nel suo sviluppo quale esso sarà, ma anche perché chi arriva a Ca'tron possa arrivare e
tenere quindi centrale il capoluogo e tutte le sue frazioni. Una struttura quindi che va ad
interfacciarsi con tutto il territorio, con tutto il tessuto e che viene vissuta lì perché si può andare lì,
secondo le proposte che ci sono state illustrate, ma lì appunto bisogna arrivarci e ci si arriva
ancora oggi con l'auto oltre che con la bicicletta o con motorini, moto e quant'altro. Ma anche che
chi da lì dove risiede in modo particolare, pensiamo anche bambini appunto gli studenti, gli
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universitari, i dottorandi o comunque coloro che frequentano il master, che possano arrivare nel
nostro territorio e beneficiare di strutture anche dal punto di vista residenziale del territorio. E
nuove attività economiche, di tipo commerciale e non solo si possono radicare lungo tutto il
territorio comunale. Una centralità quindi anche di Roncade e non un “enclave”, che si viene a
creare chiusa in una parte del suo territorio. Siccome i consiglieri appunto, rispetto ai signori del
pubblico, hanno già avuto modo di vedere le carte e quindi di leggersi nei dettagli la proposta che
qui è stata illustrata abbiamo a disposizione proprio perché hanno dato la loro piena disponibilità
nelle risposte e anche nel chiarire tutti i dubbi e le domande che ci fossero, anche l'architetto
Saccon, così come da parte comunale l'architetto Lillo, darei già sin d'ora la parola ai consiglieri
in modo tale che cominciamo ad entrare nel vivo nella disamina del progetto e nell'illustrazione
dello stesso. Avete anche delle slide relative al progetto per caso? No, Va bene ma penso che
l'architetto Saccon che è pratico se ne ricordi eventualmente, se servisse un qualche supporto. Chi
desidera prendere la parola? Consigliere Biasetto, prego a lei la parola.”
Consigliere BIASETTO Daniele (Lista civica A Roncade): “Buonasera. Io vivo vicino all'HFarm e quindi conosco bene la realtà. Sono un vostro vicino e devo dire che in quel meraviglioso
territorio che abbiamo, prima o dopo, qualcosa di grosso doveva insediarsi, ce lo aspettavamo
eccetera. Da parta mia devo dire che, piuttosto che il parco di Disney, piuttosto che un centro
commerciale, una zona industriale o che, una realtà del genere è sicuramente più gradita anche
perché, vedendo i progetti eccetera, sicuramente si integra molto bene con il paesaggio e con il
territorio. Però il mio dubbio e la mia perplessità rimane sulla viabilità, perché in questo momento
abbiamo grossi problemi perché con l'H-Farm le strade purtroppo sono quelle e c'è un traffico
elevato con qualche ragazzo un po’ col piede pesante e qualche pilota quindi va.. Dopo immagino,
che con un progetto così grande, il traffico sarà molto più grande. Io ho visto che voi avete la
soluzione di fare questo pezzo di strada che va dalla Triestina e quindi convogliare tutto il traffico
dalla Triestina a dentro, che arriva dietro il campus, però con un numero così elevato di persone
secondo me diventa difficile gestire tutti da quella parte là. Quindi sicuramente, come diceva il
sindaco prima, bisogna anche pensare ad altri sistemi che non siano solo quella via. Per esempio
anche la metropolitana di superficie, lei per esempio diceva che aveva parlato, aveva dei contatti
con quelli delle ferrovie eccetera. Per carità ben vengano queste cose, dobbiamo puntare tanto su
altre strade oltre che a quella, perché quella sicuramente è indispensabile, però se abbiamo solo
quella, secondo me, si crea un imbuto sulla triestina. Già vedo il ragazzo che parte da Treviso o il
dipendente che parte da Treviso fare il giro per la Treviso-mare, prendere la Triestina e tornare
indietro, l'allunga di circa 10 km, 10 all'andata e 10 al ritorno sono 20, cioè alla fine uno fa i conti
di queste cose, di perdite di tempo, di perdita di denaro eccetera. Quindi voi che avete le
conoscenze ma soprattutto gli argomenti per far forza su questi enti, secondo me è una cosa molto
importante puntare tanto su questo. Per quanto riguarda il campus, da quello che ho visto sembra
una bella cosa, anche per i ragazzi, il modo che avete di fare, però secondo me un grande problema
che va risolto è quello della viabilità perché giustamente se facciamo una cosa del genere, la
facciamo bene tutta, altrimenti rischiamo di fare un bel progetto servito male, ecco tutto qua.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Grazie consigliere, c'è prima il consigliere Sartor poi l'assessore
Daniel.”
Consigliere SARTOR Ivano (Lista civica Cittadini di Roncade): “In questa sede io ritengo
opportuno limitarmi a delle domande tecniche visto che abbiamo qui i principali protagonisti di
questo straordinario progetto. E' un progetto molto complesso che io ho già esaminato presso
l'ufficio tecnico e credo che quell'oretta che mi sono guardato le carte sia del tutto insufficiente
perché la mole della documentazione è tanta che si richiede ulteriore tempo e richiede soprattutto
una collegialità di valutazioni di tutti i componenti del consiglio comunale e dei tecnici del Comune
perché appunto si tratta di un progetto di grande impatto. L'investimento, se ben ricordo, è di oltre
60 milioni di euro, solo di investimento e quindi voi capite bene che qui non è il solito centro
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commerciale o l'Appiani di Treviso, è qualcosa molto di più, è di meglio si spera. Io, posso dire che,
così come è stato presentato, così come ho visto, il progetto è affascinante, nel senso che si va in
quella direzione dello sviluppo compatibile, dello sviluppo del futuro, la civiltà non si ferma, il
mondo non si ferma, c'è sempre la tentazione di dire "la storia è finita" dopo di noi non ci sarà più
nessuno ma questa arretratezza vediamo che viene smentita dai fatti perché probabilmente tra
qualche secolo fra qualche millennio, l'uomo esisterà ancora, ce lo auguriamo, magari digitale
magari replicanti ma insomma qualcosa ci sarà. E’ affascinante di per se ed è in linea, come si può
dire, anche con le speranze, le ipotesi che si facevano verso il 2000 o poco prima su quel territorio,
anche se nessuno aveva immaginato un'evoluzione di questo tipo, al massimo nel piano regolatore
avevamo previsto di superare la mera agricoltura e di andare verso l'agri-industriale e verso
l'agriturismo, perché in quei momenti, 15 anni fa, quelli erano i punti più avanzati del dibattito
culturale in tema urbanistico e in tema ambientale. Fatta questa premessa, che però voglio
successivamente sviluppare in questa sede quando avremo tutte le informazioni, io vorrei fare una
richiesta all'amministrazione e al sindaco e al presidente della commissione consigliare
permanente, di convocare velocemente, come giustamente dice l'avvocato Barel, dobbiamo fare
presto no? Chi ha operato, chi ha lavorato nel mondo del privato, sa che i tempi sono fondamentali,
la rapidità nelle scelte, nelle decisioni, ma rapidamente di convocare la commissione consigliare
permanente per un esame approfondito del progetto. A noi questa sera è stata presentata la finalità,
l'insieme organico di questa idea, H-Farm la conosciamo bene, tra l’altro sabato ho visto tutta
quell'ora che è stata dedicata a Treviso da Linea Verde e un buon quarto d'ora è stato dedicato
proprio a Riccardo Donadon, ma son cose che già si sapevano che noi conoscevamo
sostanzialmente, oggi abbiamo, conosciamo l'H-campus e abbiamo conosciuto in dettaglio l'oggetto
sociale di questa attività ma non abbiamo visto il progetto sostanzialmente, abbiamo visto delle
slide, delle idee, delle finalità da raggiungere. Noi che siamo qui chiamati dalla popolazione del
nostro comune a fare prima di tutto gli interessi dell'ente, cioè gli interessi del comune e quindi gli
interessi della popolazione che noi rappresentiamo, abbiamo il dovere di andare in dettaglio a
leggerci tutte le righe di quello che è scritto nel progetto, tutte le linee e tutte le righe, sapendo a
volte interpretare anche quello che non c'è scritto e che c'è nelle interlinee bianche. Nel senso che
vi sono problematiche che magari non sono state ancora affrontate delle quali, chi conosce il
territorio e credo tutti noi qui che abbiamo avuto la fiducia a diversi gradi da parte della
popolazione, appunto conosciamo. Allora la parte delle domande, io avrei una domanda di natura
tecnica a chiedere, dal punto di vista urbanistico legale, al mio carissimo amico Bruno Barel, ci
conosciamo da ragazzi, ma in questa sede non siamo amici, siamo parti interlocutrici appunto,
vorrei chiedere come mai non si è adottata la normale procedura della legge urbanistica, cioè i
famosi articoli 6 o 7 forse che è più appropriato, ma la 35 del 2001 che è intitolata “Nuove norme
sulla programmazione” e che prevede appunto all'articolo 42 mi sembra se non sbaglio, se non cito
male, alcune procedure e alcuni oggetti però io vedo che l’articolo 42 parla di opere di competenza
regionale non di interesse pubblico come mi ha citato l'avvocato. Non vorrei fare il sofista ma la
mia domanda è, avvocato Barel, siete sicuri come committenti di questo progetto, che questa sia la
strada più rapida per raggiungere l'obiettivo oppure vi esponete a quelle che sono le conseguenze
di, come si può dire, di una procedura inappropriata? Lei ha capito bene credo che questo
comporti, questa è la domanda. Perché si è scelta questa procedura che finora mi risulta, non è
vero che non è mai stata applicata, nel Veneto è stata utilizzata per due opere e cioè l'autostrada
viaggiante, i servizi di autostrada viaggiante e l'autostrada del mare, vituperata in questo territorio
e giustamente autostrada del mare, che è un esproprio di una struttura realizzata con i soldi
pubblici a favore di un privato, ma chiusa qui la parentesi, il comune ha battagliato contro questo,
cioè trasformare la Treviso mare a pagamento in sostanza per andare a Jesolo. Quindi è stata
utilizzata in questa legge, per queste due opere, una legge appunto che risale al 2001 ma se nei 15
anni successivi non è mai stata utilizzata da nessuno, come lei ha detto, ci sarà un motivo? Ecco,
questo è il mio quesito, siamo sicuri, se vogliamo arrivare all'obiettivo, che questa sia la strada più
veloce oppure è la strada di maggiore ostacolo che magari la strada normale non possa essere
piuttosto un po’ più lunga, è chiaro, non come quei tempi faraonici delle pubbliche amministrazioni
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 15 - COMUNE DI RONCADE
che ormai sono diventati insopportabili, ecco ma se c'è la volontà, abbiamo visto anche in altri
casi, per i quali noi non abbiamo dato il nostro parere favorevole, ma sulla Treviso mare
l'amministrazione è stata comunque rapida, quindi questa era la prima domanda. Seconda
domanda che io faccio ai tecnici che hanno redatto il progetto: si è tenuto conto del contenuto del
piano degli interventi del comune di Roncade circa le condizioni nel recupero della volumetria
esistente trasferimento in quel di Ca' Tron. Cioè noi abbiamo una norma che per il cittadino
normale stabilisce che si può recuperare da un certo edificio non più funzionale, anche tutto il
volume, però il 50% è a titolo gratuito fino ai 300 metri cubi poi ci sono due gradazioni di
perequazione fino ad arrivare al 40% del valore, cioè un normale cittadino che riutilizza un suo
immobile non più funzionale o lo trasferisce o lo cede eccetera, crediti edilizi mi pare che si chiami,
ma io non sono un tecnico su questo e non vorrei usare linguaggi inappropriati, il cittadino paga. Si
è tenuto conto in questi... che in vigenza di questa normativa comunale che conflitto si apre nel
caso in cui parte una procedura sovra comunale come quella della conferenza dei servizi che è in
contrasto con questa normativa? E’ una domanda tecnica per i progettisti. Voglio chiudere con una
chiosa, che è fuori dal progetto: sottopasso di Ca' Tron. Signor Sindaco, siccome nel nostro paese
di legulei, di scuole di avvocati, si ricorre sempre a richiamare la forza della legge, delle norme,
degli accordi eccetera, io vi ricordo anzi, bisogna ricordarlo fermamente sia a Ferrovie dello Stato
sia alla Regione, che c'è ancora vigente una convenzione che io ho firmato insieme ad altri sindaci
con la Regione del Veneto e con le Ferrovie dello Stato che prevede il ripristino della fermata di Ca'
Tron nel contesto della realizzazione della metropolitana di superficie. Quindi c'è questa norma, va
invocata, va ribadita sul tavolo delle trattative, c'è una cogenza di una convenzione sottoscritta
dalle parti e finché le parti concordemente non la revocano credo che rimanga vigente, non credo
possa essere una convenzione firmata bypassata unilateralmente da qualche ente, quindi bisogna
aver la forza di ricordare, era verso il 2000, il comune di Roncade aveva anche fornito un progetto
preliminare perché non pareva finanziata, dopo era finanziata fino a San Donà, poi è stato un certo
governo, che a me non era per nulla simpatico, si è razzolato via, insieme a tutta la lenzuolata di
finanziamenti, per finanziare il ponte di Messina e quindi è saltata, ma c'era addirittura il progetto,
quindi nel tavolo delle trattative, mi raccomando signor sindaco, di tirar fuori dall'archivio del
comune e far valere la cogenza di questa convenzione, questo è una chiosa, un suggerimento per
l'amministrazione per risolvere chissà finalmente quel problema grosso che è la viabilità nel nostro
territorio e che riguarda la frazione di Ca' Tron ma d'ora in avanti o presumibilmente un insieme di
popolazione molto più vasto. Grazie.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Prima di dare la parola all'avvocato Barel per la risposta, ricordo
che in un precedente consiglio comunale, l'avevo già detto, avevamo avuto un tavolo in prefettura
con i rappresentanti della regione, di Trenitalia ed Rfi per quanto riguarda l'attraversamento a Ca’
Tron e la possibilità di velocizzarlo valutando, in quella sede, tutta la documentazione in possesso
del comune. Quindi il riferimento che ha fatto è già arrivato, abbiamo già proceduto ancora diversi
mesi fa, quindi hanno già tutta la documentazione, le problematiche naturalmente vengono ripetute
perché ripeto sono problematiche esistenti già adesso e quindi ci stiamo muovendo già da mesi
prima ancora che giungesse la proposta. Avvocato Barel se cortesemente viene al tavolo così può
dare la risposta subito al consigliere Sartor e poi darei la parola al consigliere Daniel. Prego.”
AVVOCATO BAREL: “Le risposte: sì, è la procedura più appropriata, è pertinente in queste
caso, non ho detto che non si è mai applicato, su questo intervento mai, un tipo di intervento così.
La procedura si è applicata, non mi risulta per quel caso della Treviso-mare, si è applicata in altri
casi che conosco che sono stati circa 32/33 richieste alla regione Veneto, le trovate nel sito. Che io
sappia ne hanno passate 2 o 3, io ne ho seguita 1 o 2 di queste, ma pochissime perché la Regione è
molto severa nel definire l'interesse regionale che richiede che vada ben oltre le iniziative rispetto
alla dimensione locale, ma non sono incompatibili perché questa procedura particolare assorbe
l'altra, cioè rispetto a quella normale c’è l’accordo dell'articolo 6 della legge 11, quindi c'è sempre
un contratto con le comunità locali dentro la procedura, c'è sempre il passaggio comunale come da
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 16 - COMUNE DI RONCADE
variante al PI. La vera novità sta che la competenza urbanistica sovra comunale non è provinciale
ma è della regione, non entra fra quelle delegate e quindi che la Regione può venire al tavolo per
consentire le deroghe che possono rendersi necessarie anche al Pat. Ora in questo caso c'è un
problema tecnico perché la normativa vigente non ha immaginato cose di questo genere. Nessuno
sa dire con esattezza cosa significa fare una scuola in zona agricola, qualcuno dice è trasformarla
formalmente in zona edificabile, qualcuno dice no, è una zona f per attrezzatura di interesse
generale. Qualche altro dice: nella moderna urbanistica la presenza del territorio aperto di servizi
ricettività agriturismo e scuole è assolutamente compatibile con la concezione moderna del
territorio aperto rurale, la ruralità non è una periferia del sistema ma è un luogo dove avvengono
delle cose per esempio presenza dei giovani. Allora non esiste un precedente specifico nel
classificare una zona di questo genere, proprio perché non vogliamo infortuni abbiamo detto
scegliamo il massimo del controllo, la condivisione comunale e regionale per cui, siccome
vogliamo inventarci una cosa che non c'è, decidiamo insieme vogliamo chiamarla zona f, vogliamo
chiamarla zona e speciale. Chi viene al tavolo ha il potere di dirlo in questo caso e quindi
superiamo questi problemi. Ho già risposto anche alla domanda numero due, perché questa vostra
disciplina del …., che devo dire è molto innovativa rispetto ad altri comuni che conosco, ha
contemplato però una normalità, che ad un cittadino che elimina un rustico per fare un
appartamento, un ufficio, qui siamo di fronte a una cosa assolutamente nuova perché non conosco
nessun caso dove un cittadino dice demolisco la casa per fare una scuola, non so se voi ne
conoscete, io non ho precedenti anche se conosco molte realtà venete, non ho precedenti è una cosa
nuova quindi non è un limite per il PI, è che ogni regola fatta in base all'esperienza ma ogni tanto ti
capita un mondo nuovo con cui ti devi misurare ammettendo la diversità. In ogni caso il principio
del PI, che è modernissimo, vi dico che è accolto nella nuova legge regionale che sta per uscire. E’
in commissione regionale, sub-commissione ,la nuova legge sul risparmio di suolo, la quale dirà a
tutto il Veneto - se sarà approvata nel testo che io conosco - esattamente quello che state facendo
voi, perché dirà "basta occupare suolo aperto” e quando vi serve spostate volumi da altre zone,
recuperate, demolite, pulite il territorio, l'obbiettivo con gradualità dovrebbe essere somma
algebrica 0, cioè non è che si ferma il nuovo - da qualche parte servono edifici nuovi - l'importante
è pulire il territorio o come propone la proposta - che è innovativa, che anticipa la legge regionale , di prendere volumi già previsti da una parte del territorio e spostarli in un altro, perché uno degli
elementi innovativi di questa iniziativa è quello che noi abbiamo una somma algebrica zero, cioè
non si chiede nessun metro cubo in più perché si cerca di spostare metri cubi, o di edifici rustici
abbandonati se privi di pregio da demolire e puliamo la campagna, oppure di prendere cubature da
certe aree e dire: siete d'accordo che anziché usarla lì la spostiamo qui in questa forma diversa?
Notate bene, cubatura data per residenza o per direzionale che diventa cubatura per scuola, quindi
non è solo uno spostamento territoriale a somma algebrica 0, diventa anche una qualità diversa
dell'impatto sul territorio, servizi e non direzionali o centro commerciale o negozio. E questo è uno
degli elementi di grande interesse pubblico, perché nel Veneto diventa praticamente la prima
iniziativa in anticipo sulla legge che sta per venire. In qualche modo un modello dal punto di vista
anche giuridico e progettuale, e la seconda novità fondamentale è che stanno studiando un’edilizia
di tipo nuovo reversibile, cioè stanno studiando delle strutture che possano essere eliminate
riportando al territorio nella condizione di naturalità. Questa è una grandissima forza progettuale
e ovviamente ha dei costi, però è uno degli elementi caratterizzanti perché è il primo caso nel
Veneto dell’edilizia reversibile, ma data la qualità del luogo, è un elemento di forza questo di dire, è
così compenetrata con l'ambiente da essere parte dell'ambiente anche nella sua specificità quindi
avete detto bene, sono d'accordo con l'amico Sartor, noi siamo molto contenti che tutti vedano la
fatica fatta e se qualcuno ha idee migliori siamo molto contenti che ci vengano dette prime perché,
siccome l'obbiettivo è di puntare alto, tante teste vedono più di poche, allora il controllo da parte di
chi conosce e ama il territorio è prezioso perché queste cose vengono bene se ci sono, non 10
tecnici, ma se ci sono tantissime persone della comunità che dicono: ho un idea e ve la dico. Allora
l'invito di Riccardo non è solo venite a trovarci, è se qualcuno ha qualche suggerimento, ha qualche
idea, non siamo permalosi eh! L'innovazione è incompatibile con la permalosaggine, l'innovazione
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 17 - COMUNE DI RONCADE
è una sfida continua, un brainstorming fra noi per cercare di fare il meglio del possibile e chi
conosce il territorio su questo è molto prezioso. Allora è l’ultima annotazione tecnica, forse non mi
sono spiegato bene prima, ma la procedura prevede che prima si dica se ha senso andare al tavolo
a lavorare, se c'è un interesse che induce la gente all'andare al tavolo e dopo giudicate il prodotto
finale perché questo progetto dev'essere ancora sottoposto al vaglio di decine di tecnici. Allora non
è che il dettaglio che vedete sarà quello finale, quello vi sarà sottoposto dopo questo
approfondimento tecnico anche con la Regione e tornerà a noi nella relazione finale. Allora ben
venga un lavoro di approfondimento preventivo però siccome ci sono due puntate, la prima è per
dare la partenza e dopo ci sarà giudizio dell'arrivo, allora lì si potrà giudicare ovviamente l'ultimo
stadio del progetto avanzato, il che non toglie che non sia gradito qualche suggerimento anche di
dettaglio prima perché in questo lavoro che si va a fare a tambur battente, qualsiasi vissuto può
essere valorizzato al tavolo dei tecnici che ripeto sono i vostri tecnici comunali, i tecnici di Quarto
d’Altino, e dopo sono tutti i tecnici della Regione competenti nel settore. Non so se sono stato
chiaro, se c'è qualcosa rispondo.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Prego consigliere Dani.”
Consigliere DANI Katia (Movimento 5 Stelle): “Allora, fondamentalmente 3 settori un po’ meno
tecnici di quanto esposto adesso. Allora una la formazione e i bambini, ci lavoro da tantissimi anni
e non li vedo più svegli ultimamente, non li vedo affatto più svegli e mi preoccupa perché è un dato,
perché sono sì più tecnologici. Allora mi sono posta il dubbio perché con queste ampissime
possibilità non si svegliano? L'altro giorno ne ho, di nascosto seguito uno, ero in mezzo a tanta
gente ma volevo vedere cosa succedeva. Allora questo ragazzino della medie la mattina, prima di
entrare in classe, ha acceso uno smartphone e stava giocando ma la cosa per me triste, ma forse
sarà bellissima non lo so, è che fisicamente camminava assieme ad un amico, ma non l'ha mai
visto, non ci ha mai parlato, ha attraversato la strada con un semaforo che non sapeva se era rosso
o verde, è arrivato a scuola ma non ha visto niente della sua vita dal momento in cui è sceso o
dall'auto o dall'autobus, non lo so, finchè è entrato. Per cui quella vita vissuta non è stata vissuta, o
io così l'ho colta. Questo perché, sentendo le parole che sono state dette qua, magari è solo un mio
allarme personale, spero, spero veramente di essere smentita, ho sentito parlare di tecnologie
dall'asilo nido fino alla laurea e va bene, sta benissimo, ma non ho sentito parlare di pluralità della
conoscenza, di modi altri, di qualcosa che accompagna anche la digitalizzazione delle nostre vite.
Si parlava dello studio sì ma digitale per cui potremmo avere i suoni, i rumori ma non è la stessa
cosa, cioè un profumo o una cosa toccata con mano non è toccarla sullo smartphone. Quindi volevo
chiedere se accanto a questa extra digitalizzazione che potrebbe essere utilissima, ci renderà tutti
molto rapidi tra l'altro, non lo so se la cosa è positiva sempre essere rapidi quindi anche un po’ un
elogio alla lentezza a volte ci sta, dicevo, a questa digitalizzazione è prevista all'interno della
nostra proposta formativa anche qualcosa che espanda i saperi anche in altre direzioni, più o meno
questo. Poi un altra cosa che mi crea dei dubbi è che volevo dichiarare bellissima questa cosa che
state proponendo, questo progetto, per adesso riesco a percepirlo solo come un oasi nel deserto nel
senso dentro questa cosa è tutto fantastico, c'è l'auto elettrica, ci sono gli alberi, funziona tutto
benissimo ed è bellissimo, appena fuori c'è il deserto secondo me, c'è stata una trasmissione in cui
c'era, mesi fa adesso non ricordo, Roversi che è venuto a fare la trasmissione là, non so se è stato
un caso però ho detto “che bravo ha colto l'essenza”, perché ha fatto vedere quanto è bello dentro
e appena fuori ha incontrato un contadino che stava facendo diserbo, magari con il glysophate non
so, e ha chiesto “ma sa cosa succede dentro” e ovviamente la risposta è no e la sensazione era
proprio questa, almeno la mia sensazione, bellissimo dentro, grandissime cose dentro, collegati col
mondo ma appena un metro fuori il nulla. Poi un altro punto, mi è venuto un allarme enorme
quando ho sentito del fatto che vi siete quotati in borsa e quindi di conseguenza dovete ovviamente
rendere conto agli investitori. Anche qui ho sentito qualche giorno fa un programma, in cui
conduceva il giornalista Iacona, che parlava proprio di questo aspetto legato ai farmaci e diceva
come, proprio poiché con le case farmaceutiche, facevano riferimento a un farmaco specifico, un
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 18 - COMUNE DI RONCADE
super farmaco quotato in borsa, e quindi dovevano rendere conto poi, questi farmaci sono saliti di
prezzo e sono diventati inaccessibili per i malati. Allora sentir dir qua questa cosa mi fa sollevare
un campanellino, se tanto mi da tanto, può essere, spero sempre di essere smentita, che non sia
così positivo. Allora mi piacerebbe avere garanzia anche sotto questo aspetto. Poi per dare una
dimensione umana io vorrei leggere un trafiletto di Pier Paolo Pasolini, visto che l'anno scorso
abbiamo ricordato l'anniversario della morte, lui diceva questo, giusto perché c’è questa H-Farm
diamo un po’ di umanità anche in questa faccenda, allora lui diceva: “penso che sia necessario
educare le nuove generazioni al valore della sconfitta, alla sua gestione, all'umanità che ne
scaturisce, a costruire un identità capace di avvertire una comunanza di destino dove si possa
fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati, a non divenire uno
sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo, in questo mondo di
vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa
il potere, che scippa il presente figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire,
del diventare, a questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde, è un esercizio
che mi riesce bene e mi riconcilia col mio sacro poco, ma io sono un uomo che preferisce perdere
piuttosto che vincere con modi sleali e spietati, grave colpa da parte mia, lo so, e il bello è che ho
la sfacciataggine di difendere tale colpa e di considerarla quasi una virtù.” Ecco questo aspetto ho
paura, che con la quotazione in borsa e questo tipo di dinamiche che potrebbero insediarsi,
potrebbe capitare e secondo me avremo perso un bel po’ della nostra sostanza. Grazie.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Prima di dare la parola per la risposta, un intervento che mi sono
dimenticata, prima aveva chiesto la parola l'assessore Daniel.”
ASSESSORE DANIEL GILBERTO: “Si, buona sera, grazie della vostra spiegazione. Si è capito
ovviamente una cosa della portata dell'intervento proposto, e qua la richiesta che più volte
l’avvocato Barel ha fatto è: diteci se siete interessati a questa proposta o no. Allora io cerco di
rispondere non in maniera esaustiva però per mettere qualche paletto. Credo sia stupido e
superficiale dire che la cosa non è di interesse anche del nostro comune, e credo sia altrettanto
stupido e superficiale dire che va bene, ok, ci piace e la sposiamo in toto. E’ giusto e corretto che ci
siano tutti gli approfondimento del caso perché la materia è complessa, qua per chi non l'avesse
capito si tratta, semplifico un po’, di inserire un altra frazione nel nostro comune, e sono le cifre
che parlano, i metri cubi di edificato sono 96 mila e 792, gli ettari di superficie utile sono quasi 30,
il privato parla di 50/60 milioni di investimento e sono 1800 gli studenti previsti più 200 di
personale docente e non docente, più altri 1000/1500 nuovi addetti per l'ampliamento di H-Farm e
H-Campus. Il tema è complesso e proprio per questo deve essere meditato, una risposta si o no e
basta è stupida e superficiale. Quindi è necessario secondo me approfondirla, approfondirla anche
nel modo più corretto e mi viene in mente, da un lato, di approfondirla nominando quanto prima il
RUP, responsabile unico di procedimento, il quale non credo sia un tuttologo nè lo siamo noi e
quindi probabilmente sarà cosa buona che chieda a tecnici, a esperti del settore alcune valutazioni.
Questo è un aspetto e appunto noi avremo, secondo me come consiglio comunale, il dovere di
capire meglio la proposta perché anche noi non siamo tuttologi. Dall'altro lato credo sia giusto e
importante fare una serie di incontri con la cittadinanza e mi pare di capire che il proponente sia
disponibile a tutti gli incontri di cui noi necessitiamo, e quindi credo che valutare meglio anche con
la cittadinanza questa proposta, sia un aspetto molto importante. Credo che alla fine di questo
doppio percorso avremo più elementi, o tutti gli elementi sufficienti per analizzarlo meglio e quindi
appunto magari, come auspico, quello di dire sì l'accordo ci interessa, ma mettiamo dei paletti. Mi
viene in mente qualche spunto, il primo, ne dico pochi perché non voglio rubare troppo tempo. Il
primo: io credo che un progetto così importante per essere valutato al meglio abbia bisogno di una
visione strategica d’insieme che, oltre a questo progetto, vada a valutare anche le intenzioni che
non saranno così immediate ma che sappiamo esserci e l'altro attore così importante in quel
territorio che è appunto Cattolica. Ha senso capire quanto più possibile cosa ha intenzione di fare
Cattolica per riuscire a dare delle risposte o comunque mettere dei paletti a, non questo importante
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 19 - COMUNE DI RONCADE
progetto, ma a questo e all'altro. Quindi non sarebbe male appunto avere informazioni in più
dall'altro attore importante in quella zona. Un altra considerazione: nella vostra relazione
illustrativa dite che la struttura, leggo testualmente, organizza centinaia di eventi formativi e
partecipativi nel corso dell'anno, le presenze passeranno da 135 mila all'anno, dato del 2015, a 200
mila nel 2018 e saranno destinate necessariamente a crescere negli anni a venire. Poi quando
andate ad analizzare i flussi di traffico e la mobilità, andate a vedere, come appunto dal progetto
che voi proponete, le arterie principali di accesso sono la Triestina sud-est e poi sud-ovest
l'autostrada. Però negli spostamenti giornalieri sud-est prevedete 2000 o poco più spostamenti
giornalieri, sud-ovest 1400 quasi e nord-ovest, che è la parte che ci interessa, Roncade Treviso
Belluno Pordenone 2400. E’ evidente che, capisco che il monitoraggio del flusso veicolare che voi
proponete possa in qualche modo far da filtro e attenuare questo problema, però effettivamente alla
luce del fatto che i visitatori giornalieri oltre che gli studenti e gli addetti che appunto lì
lavoreranno, saranno destinati ad aumentare e non vengono dal veneziano, non vengono tutti dal
veneziano, anche se magari prevalentemente dal veneziano, io credo sia assolutamente necessario,
e lo accennava il sindaco poco fa, avere non, come dire, soltanto delle rassicurazioni informali da
parte della Regione ma avere qualcosa di più concreto circa il sottopasso, il sovrappasso di via
Longhin, circa la metropolitana di superficie; però, e lo accennava prima il sindaco, anche il tema
che è sempre stato un tema importante negli anni scorsi oltre ai due appena detti, anche il tema
della Treviso-mare e quindi la famosa rotatoria tra la Treviso-mare e la Zermanesa secondo me, a
maggior ragione con questo intervento, dev’essere un impegno che si va a concretizzare nel giro di
poco tempo, quindi il tema viabilistico è un tema assolutamente centrale. Avrei una domanda, ho
letto nelle vostre relazioni che per i sotto servizi, per esempio l'acquedotto e la fognatura, avete
sentito informalmente Piave Servizi, voi dite Sile-Piave, dal 1 gennaio 2016 dobbiamo abituarci a
chiamarla Piave Servizi perché si è fusa con SISP. Ho visto anche che per il discorso del trasporto
pubblico, la gestione degli studenti che appunto pensate di portar la, specie i minorenni, avete
bisogno, oltre che dei pulmini immagino che voi organizzerete, anche di un trasporto pubblico
potenziato e quindi avrete sentito anche qui “informalmente” MOM e ACTV. La domanda che vi
faccio è: siccome il tracciato della tratta romana di via Annia attraversa anche l'aerea di HCampus avete sentito anche la sovrintendenza magari informalmente, e poi l'altra cosa, e l'avete
anche illustrato brevemente qui, quando appunto pensate al parcheggio in quel di Quarto d'Altino e
quindi il collegamento con la passerella anche attraverso il Sile, avete sentito anche qua
informalmente l'Ente Parco del Sile, se si cosa vi hanno detto Sovrintendenza e Ente Parco del
Sile? Volevo solo terminare, no, perché voglio dire, temi ce ne sono e ... li butto là; rischio
idrogeologico è un tema mica da poco perché lì le aree d'intervento che loro propongono sono sotto
il livello del mare, in quel territorio il rischio è un rischio moderato dal punto di vista
idrogeologico, la struttura a cui loro pensano è una struttura che non è così tanto impattante però,
lo scrivete anche voi nelle vostre relazioni, il 10% di questa superficie utile sarà interessato da
appunto interventi di impermeabilizzazione, quindi io immagino che le contromisure le abbiate
prese e comunque dovremmo vederle. Altro tema: gli insediamenti residenziali. Qui ci sono
parecchie persone che stanzieranno, bene. Sarà importante capire dove, capire meglio anche se
qualche accenno è stato fatto. E poi altri temi mica da poco, il ruolo delle frazioni e il ruolo del
centro di Roncade, ci sarà un ruolo da giocare nelle frazioni e nel centro di Roncade. Non ultimo,
anche se so che l'avvocato Barel, come dire, è un po’ refrattario in questo tema, il beneficio
pubblico, occorerà trovare dei criteri per il beneficio pubblico. Certo ce ne sono e sono proprio per
il progetto insediato lì, noi possiamo immaginare quali, li abbiamo anche sentiti dai proponenti,
però effettivamente, come si diceva, la cubatura che si va a prendere da qualche parte, la
perequazione occorre che venga considerata, occorre che vengano considerati i criteri. Sono temi
che meritano un approfondimento e condivido, con quanto qualcuno ha detto prima, che bisogna
che ci leggiamo tutte le righe del pacco. Io l'ho fatto e adesso mi fermo là, avevo solo una curiosità:
quando voi nella relazione di pre-fattibilità ambientale parlate del traffico veicolare indotto dai
lavori, a proposito degli interventi di mitigazione, dite che fra le varie cose, per la campagna di
informazione all'utenza, e poi dite e questo non capisco “verificare la possibilità di programmare
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 20 - COMUNE DI RONCADE
l'apertura delle attività sciistiche dove in contrasto con il cronoprogramma con anticipi o ritardi
rispetto all'ora di punta, in particolare con l'impianto a stretto contatto con le aree di crisi della
viabilità”. Ora io capisco che lei è Presidente dei mondiali di Cortina, però questa francamente
non l’ho capita. Permettetemi l'ultima battuta, un’altra misura è quella di informare gli
automobilisti sul corretto utilizzo degli impianti di ventilazione degli autoveicoli in condizioni di
congestione del traffico. Cioè io quando sono in coda da tre ore perché è successo qualcosa, mi
vengono a dare un volantino per dire: guarda devi usare così l'impianto di ventilazione dell'auto?
Va beh, grazie.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Come avete visto c'è qualcuno che la documentazione l'ha letta.
Scusi un attimo consigliere. Le domande sono moltissime e i temi cominciano ad essere messi sul
tavolo e hanno necessità di risposte, così come c’è la necessità di poter far interloquire la
popolazione. Sarà necessario ripetere l'incontro con la popolazione in modo da dare la possibilità
a ciascuno di fare domande e di avere tutte le relative risposte. Se volete facciamo parlare il
consigliere Mascia e poi vi dò la parola per il primo gruppo di risposte seguito da altri interventi
dei consiglieri, grazie.”
Consigliere MASCIA Boris (Lista Rinnoviamo Roncade): “Buonasera, mi sa che abbiamo perso
un po’ la trebisonda, o meglio abbiamo perso un po’ il senso del consiglio comunale di questa sera.
Mi piacerebbe che qualcuno di maggioranza fosse altrettanto puntiglioso e altrettanto chiaro
quando presenta lui i progetti in questo consesso. Detto questo torniamo alle sensazioni e allo
spirito quasi bucolico nel quale c'eravamo immersi all'inizio con il dottor Donadon e il professor
Carraro che, ricordo qualche anno fa, quando era suo studente alla Ca Foscari, non di grande
costrutto a dire il vero, ho dovuto aspettare il successivo per passare l'esame e comunque, a parte le
battute, in questa sede credo sia stato importante prendere visione di un progetto che, qui ci sono
varie citazioni in inglese, mi viene in mente Beautiful Mind perché è una grande idea, una
bellissima idea, un qualcosa di probabilmente molto coraggioso e suggestioni avvincenti perché ti
portando aldilà della realtà, l'avete detto voi nella discussione nella presentazione, che portano a
vedere un qualcosa che non è oggi non è domani , ma probabilmente domani sarà già superato,
approvare e progettare il futuro e se ci siamo dentro noi giustissimo. Su una cosa sono d'accordo
con l'assessore Daniel, bellissima l'idea è ovvio che non possiamo prendere il pacchetto o tutto
subito o niente subito, ci dobbiamo ragionare, le cose sono molto belle e il progetto è sicuramente
ricco, l'hanno detto i miei colleghi, ci sono delle situazioni che ti fanno venir voglia di averlo subito
però ovviamente poi ci sono, come prima ricordava l'avvocato Barel, dei tempi da rispettare, dei
tempi dell'amministrazione, dei tempi degli atti e dei procedimenti amministrativi sui quali
dobbiamo essere attenti per evitare di perdere un occasione importante come questa, per evitare di
far perdere tempo ad un impresa, ad un idea imprenditoriale, che potrebbe essere importante per il
territorio, importante per tanta gente e importante per chi investe perché ovviamente non state
lavorando per il re di Prussia quindi ci dovrete avere il giusto tornaconto e quindi dobbiamo anche
calendarizzare le cose. Credo che bisogna dare il momento di partenza, sappiamo già che di fatto
forse quella è l'unica cosa come diceva anche la collega che è stata un attimo stridente rispetto
tutte a queste suggestioni positive e il video, le idee sui bambini e quant'altro, persino la storia
imparata vivendo, speriamo che non abbiano il contatto con un T-rex oppure vengano calati in
mezzo alla battaglia di Waterloo ma invece riescano a vivere la storia in modo sempre positivo,
però appunto dobbiamo prendere il punto di partenza dal quale dire: da qui abbiamo tempo per
ragionare sul progetto, per ragionare su i pro e i contro, per ragionare su tutti i vari strumenti di
mitigazione ambientale, i vari strumenti per implementare tutte le infrastrutture che saranno
necessarie per portare avanti tutto questo meraviglioso disegno e per concretizzarlo perché, anche
io sono d'accordo, un opportunità di questo genere difficilmente ci ricapiterà. Deve essere un
opportunità meditata, ponderata, adeguatamente correlata con le realtà che stiamo vivendo, anche
con le criticità che purtroppo subiamo da tanti anni. Io chiudo, sicuramente l'idea è bella,
sicuramente è affascinante tutto il progetto e altrettanto sicuro che dobbiamo ragionarci in modo
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puntiglioso e sviscerare tutto quello che c'è scritto, tutto quello che è pensato, tutto quello che non è
scritto, in modo concreto, in modo amministrativo. Mi viene in mente, qui faccio una chiosa, ma
ripeto concetti che ho sempre detto in queste situazioni, è una cosa positiva quella che è stata fatta
questa sera perché rispetto ad altri progetti, ad altre idee, ad altri interventi che furono pensati
nell'area di Ca' Tron, se non altro voi siete i primi che siete venuti ad interloquire con
l'amministrazione in forma istituzionale e con la popolazione perché questa sera finalmente non
siamo soli in consiglio comunale, c'è parecchia gente anche di Ca' Tron ma anche di Roncade che
sta ascoltando questo progetto in divenire, diversamente da quello che fecero prima altri soggetti
che hanno tentato di inventarsi qualcosa per il rilancio di Ca' Tron che però sono stati vissuti,
anche dalla popolazione, come un enclave chiusa in se stessa. Voi ci avete detto più volte prima, di
fatti sono stato attento su questo, che l'intervento dovrà essere un momento di sviluppo per il
territorio completo e di interscambio con le popolazioni locali e con il nostro territorio, non voglio
fare il partigiano di nessuno, però finalmente un piccolo passo di collaborazione e di dialogo tra
amministrazione, cittadinanza e investitori e imprenditori, sia un qualcosa di nuovo anche per noi
che fino adesso abbiamo sempre subito le idee, magari buonissime, ma momentanee e alla fine
vissute come limitate a se stesse di altri investitori, quindi questo da parte mia è sicuramente un
plauso di tributo, perché per primi siete venuti qui a dire: noi vogliamo fare questo, ce lo lasciate
fare? Adesso ci ragioniamo, carte alla mano, progetti alla mano, con positivo il discorso di dire
nominiamo subito il rup, con dei tecnici che abbiano competenza sulla questione in modo tale da
dire subito, nel più breve tempo possibile e ragionevolmente amministrativo possibile, per dire sì si
fa, no scusateci abbiamo pensato a qualcos'altro andate da un altra parte.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Bene, prima di dare la parola al professor Carraro per la risposta,
ricordo appunto che tutto questo percorso è stato organizzato dall'amministrazione comunale,
ringrazio per la disponibilità che ci hanno dato i componenti a venirlo a presentare anzitutto qui e
per quella, già ribadita, per presentarlo ulteriormente alla popolazione. Prego professor Carraro.”
PROFESSOR CARLO CARRARO: “Poche parole perché poi io vorrei sentire anche chi sta
dall'altra parte perché siamo venuti qui per dialogare, per ascoltare, per avere idee e suggerimenti
come è stato detto un po’ da tutti. Primo, sono molto orgoglioso del mio ex studente che dimostra
che gli esami universitari contano poco, conta molto meglio quello che si impara nel fare, un po’ è
la logica della scuola che vorremo fare adesso, cioè il perché mi sono messo in quest'avventura.
Perché penso che il modo in cui oggi facciamo l'università non funziona, probabilmente non
funziona nemmeno il modo in cui facciamo le altre scuole, non funziona perché non riusciamo a
formare dei ragazzi, poco svegli di sicuro, è un po’ così è vero, ma è proprio la scuola che non
riesce a generare quella scintilla in più, sviluppare quel talento che tutti hanno solo che è molto
diverso l'uno dall'altro mentre noi tendiamo a standardizzare e quindi l'idea di provare a fare una
cosa diversa, in cui insegniamo in modo diverso, in cui gli studenti arrivano a fare cose diverse. In
fondo non è la prestazione, il risultato, la competizione che vogliamo sviluppare, al contrario
vogliamo sviluppare queste competenze trasversali, la capacità di lavorare in team, la fiducia in se
stessi, cioè è questo il lavoro che vorremo fare in questa scuola ideale che un giorno magari
riusciremo a fare. Insomma le cose che lei ha detto mi sono sembrate le più sensate di tutti e volevo
dirglielo. Poi volevo passare a Pasolini, perché anche questa era un osservazione più interessante
di altre che abbiamo sentito. Il mondo delle start up è esattamente il mondo del fallimento, è il
mondo in cui i ragazzi stanno capendo che pochissimi di loro ce la faranno, i dati li hanno
pubblicati certamente sulle principali riviste, il 95% delle start up non ce la fa e i ragazzi lo sanno
quando partono e mettono in cantiere la possibilità di non vincere ed è per questo che collaborano,
tutti collaborano con l'altro, è il mondo della collaborazione non della competizione, è il modo in
cui ci si scambia i ruoli in continuazione, in cui le idee sono le mie ma sono anche le tue perché te
le metto a disposizione se ti possono servire e perché tutto questo, perché sanno pochissimi quelli
che ce la faranno e quindi il talento va condiviso, l'esperienza, la conoscenza, gli agganci, io
conosco tizio che ti può dire che tu potresti fare così, o che ti può dare quello strumento che magari
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ti serve per il tuo progetto, è questo il mondo delle start up. Quand’è che facciamo il prossimo a
hackathon? Sabato, se vieni sabato a vedere, vedi che funziona così, cioè tu vedi 200 ragazzi che
per 4 ore lavorano l'uno con l'altro, sembra che alla fine gareggiano per far vedere quanto è meglio
la loro idea, però si vede pure quello che succede quando le presentano e qualcuna viene scartata e
qualcuna no, nessuno invidia quello che ha vinto anzi tutti dicono “ma sai potremmo anche
migliorarlo facendo così”, cioè è un lavoro estremamente collaborativo per cui se c'è un mondo che
assomiglia a quello che descrive Pasolini, è esattamente questo qua. La fase che ha detto Riccardo
sulla quotazione in borsa, intanto l’ha detta alla fine di un ragionamento molto lungo e articolato
per cui, se prendi solo il pezzetto finale ti perdi l'altro 95%, ma la verità perché, e poi devo dire che
alcuni interventi l'hanno un po’ confermato, cioè se uno è miope e non guarda all'interesse
collettivo, alla fine è costretto ad andare da un altra parte, però lui ha anche detto che è l'ultima
cosa che vorrebbe fare, quindi in questo percorso in cui ci sono anche quel tipo di vincoli, quella di
Riccardo è comunque un impresa che deve stare nel mercato altrimenti questo mondo crolla da
solo, c'è anche un vincolo che è quello che la si deve fare e se non riesce a farla qua andrà a farla
da un altra parte, c'è poco da fare. Se qui i paletti diventano troppi oppure si guardano solo i paletti
e non si guarda il progetto nel suo complesso, cioè io capisco che il problema della viabilità è
fondamentale e capisco che faremo tutto il possibile per risolverlo per non creare disagio a quelli
che abitano lì, sono il primo tra l'altro, sono uno di quelli che soffrirebbero il problema di una
viabilità esagerata su quella via, però detto questo e tutto questo meccanismo si fa un po’ alla volta,
non è che possiamo trovare oggi in quel documento che è stato presentato, la soluzione, oggi vi si
chiedeva di condividere una visione, un progetto, vi sembra una bella idea? Vi sembra che questo
porti benefici importanti al territorio, beneficio pubblico altro che ragionamenti sul beneficio
pubblico, il beneficio pubblico qui c'è ed è enorme, poi potremo ragionare sui dettagli del beneficio
pubblico, ma il beneficio pubblico di questo progetto è gigantesco, quel territorio non cresce senza
progetto come questo, se possono dartene 10 o altri 100 magari, ma intanto è arrivato questo e
pigliatelo, dopodiché ci si lavora dentro, un passo alla volta, si migliora, si risolve il problema
della viabilità, che capisco essere più importante ed è importante per tutti i cittadini. Però stasera
deve esserci la scommessa su un progetto così, che è un progetto di questo territorio, di questo
comune non della Regione. E’ un progetto come per dire noi vogliamo questa cosa qui, la vogliamo
anche se la Regione ci rompe le scatole, la faremo lo stesso. Questa doveva essere la visione di
questa seduta comunale, senza togliere nulla a tutti i requisiti che il progetto deve rispettare, perché
li deve rispettare, dobbiamo essere i primi a farli rispettare, io stesso ci metto la faccia perché
questo progetto sia un progetto fatto come Dio comandi e non una speculazione edilizia ne una
speculazione industriale come tante ne abbiamo visto su questo territorio, non deve essere cosi,
deve essere un progetto che ha un enorme impatto pubblico, un beneficio pubblico in termini di
crescita, di occupazione, di innovazione, di capitale umano. Questi sono i veri benefici non “i
quattro palanchi” che vanno in tasca al Comune di Roncade, se uno non capisce queste cose qui
non ha capito il senso del progetto.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Prego assessore Tullio.”
ASSESSORE TULLIO CHIARA: “Proprio in relazione alle ultime cose che sono state dette, a
me come dire, lascia un po’ perplessa l'idea che un ambiente, la creazione di un ecosistema
innovativo dovrebbe essere una prerogativa dello Stato. Quel privato che dice questa cosa,
benissimo, mi scusi finisco il ragionamento, una degli ultimi a dire una cosa del genere è stata la
Mazzuccato, nel libro “Lo Stato innovatore” e parla proprio della Silicon Valley il ragionamento
che mi è venuto in mente proprio in relazione a quanto diceva Donadon prima. Lo Stato che ha
investito, allora la prima domanda è: lo Stato è investitore assieme a voi rispetto a questo progetto?
E questa potrebbe essere una domanda, intanto da chiedere e altro: la questione dell’interesse
pubblico. Io non credo che si possa dire il mio si nel momento in cui noi ci andiamo a tutela di una
collettività, ci domandiamo per i profitti provenienti da rischi collettivi, perché comunque è un
rischio collettivo quello di andare a edificare 30 ettari, 90 mila metri cubi avete detto, quindi forse i
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campi di terra quanti sono? 30 ettari, benissimo 60, se no non pensiamo a quantità, sono 3 ettari
costruiti e 27 di parco, va bene no no no. Allora il rischio collettivo di dire abbiamo 167, e qua non
dico nulla di nuovo, zone produttive in provincia di Treviso di cui 33 in questo momento sono attive
tutto il resto non è più attivo, abbiamo queste zone di edificato. Bene andiamo a edificare in una
zona nuova. Queste sono tutte domande, le apro perché sia giusto far riflettere la gente. Sabato
mattina ero a un convengo, stavo parlando di questo e come non fare una riflessione sul fatto che
lunedì sera sarei stata qui a parlare di qualcos'altro, che può avere tutto, come dire, il vantaggio in
prospettiva, in termini, possiamo dire occupazionali, di società, come lo vogliamo vedere, per certo
in questo momento noi andiamo a parlare di un aspetto anche urbanistico e che non è proprio così
sottile. L'avvocato diceva noi facciamo questo ragionamento perché voi comuni dovete dirci se
l'interesse è un interesse pubblico. Certo potrebbe essere un interesse pubblico ma qual è il rischio
per la collettività e qual è il beneficio per la collettività quando i soldi, comunque che sono proventi
da tutto questo iter, poi sono soldi privati e allora prima domanda è se c'è uno Stato che in qualche
modo è cofinanziatore della cosa, quindi c'è un progetto perché sarebbe interessante invece che una
cosa di questo genere avesse, come dire, una molto più alta …. la crisi finanziaria e la crisi
economica sono due cose diverse, ecco, però è interessante dire che lo Stato potrebbe finanziare un
progetto del genere proprio proprio perché laddove l’ha finanziato è lì dove è nata l'innovazione,
cioè un ecosistema innovativo e questa è la prima domanda. La seconda domanda è, bene, e andare
invece ad essere innovativi nel momento in cui io so rimettere in piedi invece di funzionalizzare
degli edifici che sono dismessi? Non sarà Ca’ Tron ma io non posso guardare come
amministrazione solo ed esclusivamente al mio pezzetto di territorio, devo guardare anche un po’
più in là e se c'è un territorio da non deturpare credo che si possa fare.”
PROFESSOR CARLO CARRARO: “I cittadini di Roncade prendono atto che l'assessore
propone di fare questa cosa lontano da qui perché in questo modo potremmo farlo...”
ASSESSORE TULLIO CHIARA: “Ho detto rifunzionalizzare zone industriali o artigianali che
in questo momento non sono attive; ce ne sono anche numerose nel nostro territorio.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Professore tutti i consiglieri fanno le loro considerazioni poi passo
la parola al consigliere Moro, oppure rispondete man mano a tutte le posizioni, anche perché
opposizioni, osservazioni eccetera, perché i consiglieri hanno potuto leggere, ribadisco, la
documentazione e il pubblico no. Pensavo che la proponesse anche questa sera con l'indicazione
della volumetria impegnata, della superficie utilizzata, della superficie agricola trasformata, tutti i
ragionamenti che sono anche di carattere tecnico ma anche visivamente mostrati danno un idea del
tipo di impatto che può avere l'opera e delle possibilità di realizzazione concreta sul territorio con
le ricadute di cui vorremo appunto ragionare, prego professore.”
Consigliere FUGA Andrea (Movimento 5 Stelle): “Posso? Così magari mi risponde, grazie.
Allora mi rivolgo ai miei colleghi, perché sinceramente non ho mai visto una battaglia così per un
progetto edilizio. Ho visto passare tante schifezze, anche qui in consiglio comunale, senza nessuna
opposizione in commissione, discusse e non discusse. Mi sento in dovere di dire che è un progetto
grande ma è anche un progetto che ha delle qualità, ok? Quindi perché tutto questo accanimento,
tutta questa ricerca alla perfezione, tutti questi soldini, in cerca di soldini, ma allora stiamo
parlando di un progetto che è un occasione unica, anche come ha detto professor Carraro prima.
Ci stiamo un po’ accanendo quando per Marchiol non abbiamo detto nulla, abbiamo concesso
l'outlet, no no no.. ho capito benissimo. Allora adesso non vorrei che fosse un teatrino qui messo in
piedi tanto per farsi vedere belli. Io vi dico: l'unica perplessità che ho, il progetto a me piace, non
posso dire di no, ed è una cosa stupenda per il territorio Roncadese, l'unica perplessità che ho, mi
dispiace dirvelo, ma è la ricaduta sul territorio. Secondo me la nostra realtà, che è una realtà
chiusa per natura, non ha nessuna ricaduta sul territorio, non crea nessun diciamo valore aggiunto
al territorio, perché la nostra è una realtà chiusa per quanto magnifica, ma non potrà mai
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interagire con quello che sta attorno, primo per collocazione geografica che è diciamo
notoriamente i fiumi sono .... quindi sono zone in cui non ci sono grossi centri abitati, e quindi è, un
po’ come diceva la collega, sul deserto. Non riesco a capire come intendete interagire con il
capoluogo o con le altre frazioni, non tanto Ca' Tron perché è una piccola frazione, e capire la
residenza degli studenti come avverrà, se avverrà solo all'interno o anche con una residenza diffusa
nel territorio. Grazie.”
ASSESSORE DANIEL GILBERTO: “Una velocissima precisazione professor Carraro. Io
quando dico “occorre ragionare sui criteri” non sto dicendo bisogna applicare quel tot per cento
per avere questi soldi, non sto dicendo questo, l'avrò accennato, forse mi sono spiegato male, ci
sono diversi tipi di benefici, non sono solo i soldi uno dei benefici, ci possono anche stare, occorre
ragionare sui criteri, i benefici so benissimo che sono i più diversi e quando dicevo ragioniamo sui
criteri dicevo appunto, andiamo a vedere laddove vi sono appunto dei metri cubi recuperati altrove,
se e come si possono perequare, ma non sto, non ho in mente di dire occorre che i soldi siano
questi, assolutamente, non sarò certo io, caso mai sarà il tecnico a fare questo tipo di ragionamento
e tra i benefici ,so benissimo, che ce ne sono di molti e di vario tipo, quindi non penso
assolutamente ai soldi e, comunque, non solo ecco.”
SINDACO-PRESIDENTE: “.. disciplinano anche la perequazione quindi è perfettamente
normale. E’ una procedura che questo comune tra l'altro conosce, conosce anche H-Farm perché è
stata già ampiamente praticata quindi hanno anche un esperienza proprio in questo senso. Voleva
rispondere professore o Riccardo? Prego Riccardo, no allora consigliere vada lei.”
Consigliere MORO Viviane (Lista civica A Roncade): “Io vorrei fare un attimo una precisazione
iniziale, cioè riportarci un attimo a quella che è la situazione perché mi sembra che qui si stiano un
po’ invertendo le parti e si stia facendo confusione. Prima di tutto bisogna mettersi nella logica che
questo tipo di progetto che è stato presentato questa sera, che è stato presentato solo nei suoi effetti,
come dire, di contenuto, nei suoi effetti di obbiettivo e di visione, è un progetto che 3/4 della sala
non ha mai neanche sentito, come dire vagamente nominare. Quindi questo è chiaro per voi che
avete la visione, che è da tanto che comunque ci lavorate e che ragionate in questi termini, siete
entusiasti di questo ed è giusto che sia così ma c'è tutto l'altro pezzo di chi poi deve vivere la
ricaduta di questo bel progetto, perché a mio avviso è un bel progetto, sul suo territorio, sulla sua
vita, sul suo quotidiano. Quindi è naturale che in qualche modo ci sia anche dello spavento, delle
perplessità, delle lecite domande. La parte che forse questa sera, come maggioranza, abbiamo fatto
non è quella del voler fare delle mere domande di tipo sulla macchina in più che circola o meno
rispetto a un progetto di grande visione, quanto quello di dire noi abbiamo già avuto modo di avere
una prima visione del progetto che non è quello di questa sera ma appunto il progetto più nello
specifico con lo studio dei flussi, la viabilità, e tutto quello che ci va intorno. Questo chiaramente
genera delle domande, ma genera delle domande non perché noi vogliamo metterci contro questa
cosa, ma perché noi vogliamo di fatto dire questo è un bel progetto, noi ne capiamo la valenza che
ha come progetto ma ne capiamo anche, come dire proprio perché a valenza come progetto, deve
avere una valenza anche per il territorio. Per far si che abbia questo tipo di valenza deve essere
fattibile, e con fattibile si va non solo ad enunciare quelli che sono gli obiettivi del progetto quanto i
dati, quelli concreti, quelli del questo progetto come si sviluppa negli anni, come si sviluppa giorno
dopo giorno nel territorio, quindi è naturale che in qualche modo ci sia da parte nostra questo
atteggiamento che forse è passato in maniera sbagliata questa sera, ok? Vorrei fare diciamo due
precisazioni veloci, la prima, ho ascoltato l'intervento del dottor Donadon, quando ha citato questa
frase "vinceranno i territori che riusciranno ad attrarre i talenti, mettere i talenti in luogo e
lasciarli creare valore”, e lo ha citato soprattutto all'inizio del suo intervento quanto H-Farm abbia
anche valore come azienda proprio per il posto in cui è. Quindi diamo la possibilità che questo
valore, che l'azienda riesce anche ad acquisire tramite il posto, come dire, continui anche ad averlo
perché questo posto venga preservato nelle sue qualità, non venga stravolto, quindi è naturale che
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ci sia questo genere di atteggiamento. Mi riservo anche di dire che probabilmente questa sera, noi
possiamo anche dare la parola per delle domande da parte del pubblico, ma temo che ci siano, al di
là delle perplessità, dell’orario, io penso che il progetto è chiaro che è un bel progetto, che
l'innovazione non si può fermare e io, che sono giovane, non posso non essere entusiasta per questo
progetto, è naturale che sia così però chiaramente direi che forse servirebbe una serata più nello
specifico del progetto in termini di numeri, grafici alla mano, e ci riaggiorniamo e svisceriamo
quelle che sono le questioni. Chiudo dicendo un ultima cosa e cioè che in questa ottica di dialogo,
di sinergia, riprendo sempre quello che ha detto, ho ascoltato bene, nell'intervento appunto del
dottor Donadon, a un certo punto lei dice che anche per il ruolo che sta facendo, insomma
praticamente, rispetto a quello che sono le olimpiadi di sci, i mondiali di sci, chiaramente metterà A
in campo una rete, o un ….. di relazioni abbastanza fondamentali. Si sa benissimo che le relazioni,
soprattutto a questi livelli, per dei progetti cosi ampi sono fondamentali ed è proprio in quest'ottica
che noi chiediamo, anche quando nel primo incontro che abbiamo fatto nel visionare il progetto le
dicevamo è indispensabile che ci siano anche la Regione, è indispensabile che ci sia anche lo Stato,
ed è quello che prima ha detto anche l'assessore Tullio, proprio in quest'ottica, perché è un progetto
così strategico e così importante, un progetto che non c'è in Italia, che può essere, voi mi avete fatto
riferimento spesso alla Silicon Valley, insomma è un modello mondiale, un progetto di questo
genere è giusto che abbia la visione, quanto è anche giusto che abbia però le gambe per correre,
quindi in questo senso cercate di capire magari anche il nostro atteggiamento che non vuole essere
critico quanto nel riuscire a capire e a sviscerare tutti i nodi.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Di noi con voi, significa che dobbiamo fare un percorso insieme per
dare riposte ad un esigenza fondamentale per il nostro territorio, per i nostri giovani E ad una
opportunità fondamentale che può calarsi su questo territorio al meglio, con grande soddisfazione
per il territorio e per tutti i proponenti che, come ricordavate prima, siete voi di H-Farm ed è anche
Cattolica quindi è già anche chi su questo territorio sta investendo. Se non ci sono altri interventi
da parte dei consiglieri, io dichiarerei chiusa la parte ufficiale diciamo a verbale e, sì naturalmente
dopo la sua risposta certo, dopo darei la possibilità anche al pubblico di far le domande e quindi
sempre a voi di dare le risposte poi chiaramente anche se gli altri consiglieri vogliono aggiungere
qualcos'altro però siamo fuori verbale. Ecco prego.”
DOTT. RICCARDO DONADON: “Vi dico onestamente che sono molto deluso e anche molto
spaventato dalle reazioni di questa sera, nel senso che francamente non mi sarei mai aspettato una
reazione di questo tipo da parte di coloro che devono approvare il progetto. Adesso fatta eccezione
per qualche intervento, l'ultimo intervento, un pochino francamente contavo sul fatto che voi foste
dalla parte nostra perché se io mi estraneo un attimo dal fatto che io sono la proponente ergo
ragiono da cittadino, da genitore o da imprenditore cioè veramente non vi comprendo, nel senso
che da cittadino non capisco perché non vogliamo portare nel territorio qualcosa che porta valore
e porta ricchezza, perché qui stiamo parlando di un investimento di 60 milioni nell'ambito edile e di
infrastruttura per costruire questa cosa, e avrà delle ricadute comunque nel territorio e
sicuramente in questo territorio la più parte, dall'altro lato come genitore non capisco perché non
vogliamo avvicinarci a una realtà di questo tipo perché ce l’avremmo a 10 minuti, a 5 minuti,
qualcuno addirittura in bicicletta per cui non capisco perché non vogliamo portarci vicini a una
struttura di questo tipo. Come cittadino mi sembra che si sia rovesciato il mondo, nel senso che,
fino a qualche mese fa eravamo veramente in crisi economica, tutti, adesso forse si vede un po’ la
ripartenza e sicuramente non avremmo guardato con questa traiettoria qualcuno che faceva un
investimento sul territorio, anzi si dice di fare le cose sul territorio. Francamente mi viene anche
voglia di girare la cosa, cioè dire ma perché non dovrebbe funzionare il mondo che io vengo qua e
vi chiedo cosa mi date voi per investire 60 milioni sul territorio; perché dovrebbe funzionare così il
mondo in una logica normale, cioè io vado nei territori, chiedo chi è il territorio più pronto ad
accogliere una cosa del genere? Perché alla fine non c'è nessun motivo che non mi porti ad andare
da altre parti, e vi giuro che ce ne sono tantissime realtà che in questo momento ci stanno
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chiedendo di fare questa cosa. Oggi per fino a Cortina mi han detto ma perché non provate tutto su
a Cortina e vi diamo tutte le infrastrutture che vi servono, immediatamente, per fare questa cosa
qua? Io lo vorrei fare qua perché questo credo che sia il territorio più giusto per fare questa cosa,
sono convinto che questo territorio ci ha dato delle cose, ma sono convinto anche che abbiamo
portato delle cose. Io non credo che il nostro sia un progetto chiuso, cioè mi dite quale altra
azienda esiste che abbia solo una sbarra di ingresso, cioè da noi si può entrare quando si vuole,
non c'è nessun freno all'ingresso, non c'è niente che impedisce di entrare. Ogni due settimane
facciamo un evento aperto al pubblico, questo fine settimana abbiamo ragazzi che vengono da tutta
Italia, ci sono pure i ragazzi di Roncade, cioè noi più di raccontare su tutti gli strumenti che
abbiamo e che stiamo facendo queste cose qui, non possiamo passare per il paese a coinvolgere i
ragazzi. Facciamo questa cosa della scuola che vorrei, e vengono i bambini da tutta Italia ed è un
evento aperto. L'anno scorso abbiamo fatto quasi 200 eventi, tutti aperti, ci sono stati raramente gli
eventi chiusi per cui non ci sono motivi per cui dissentiate al di fuori di questo progetto. Molti dei
ragazzi che lavoro in H-Farm arrivano dal territorio, cioè sono ragazzi che noi abbiamo pescato
sul territorio e continuiamo a pescare ragazzi sul territorio. Io credo che tutte le cose che voi
chiedete siano legittime, francamente interessano più a noi probabilmente che a voi, perché non
credo che a un cittadino del paese di Roncade, oggi, cambi sostanzialmente la vita prendere la
macchina e andare a Ca' Tron piuttosto che andare a Meolo, Quarto Altino per prendere al
metropolitana di superficie o la fermata del treno, non credo che gli cambi la vita in questo
momento, credo che cambierà la vita ai ragazzi che lavoreranno a Ca' Tron, la metropolitana di
superficie, perché migliorerà il traffico e permetterà loro di lavorare, per cui è nel mio interesse, in
primis, portare a casa questo progetto e farò di tutto per portarlo a casa perché ho tutti gli elementi
per portarlo a casa e per riuscire a materializzare questa cosa qua. Non capisco perché non
abbiamo giocato questa opportunità per ragionare sulle cose che potremmo ottenere a valle di
questa cosa e abbiamo fatto questo tipo di interventi critici, ironici, che francamente non è il caso
di fare di fronte a qualsiasi iniziativa imprenditoriale, perché va appunto premiata, nel senso che
imprenditoriale perché uno può tranquillamente fare a meno di farla, cioè non c'è nessuno che
obbliga noi a realizzare questa cosa in questo momento. Se ci prendiamo questo rischio per x anni
di ritornare questi investimenti, perché l'investimento statale in parte c'è, nel senso che noi stiamo
coinvolgendo due attori importantissimi per realizzare questa cosa, una è la Cattolica assicurazioni
che metterà in primo luogo e quindi di conseguenza investirà ulteriori soldi per rimodernare il suo
centro, due probabilmente potrebbe essere la Cassa Depositi e Prestiti che investe, ma non è che ci
regali i soldi, nessuno ci regala i soldi, loro mettono i soldi come investitori che noi pagheremo a 5
o 7 % di interesse, per cui non c'è lo Stato che interviene e non ci sarà lo Stato che interviene ma
non ci sono i soldi per cui non c'è nessun motivo per pensare che oggi lo Stato faccia un intervento
o lo fanno in aree completamente diverse dalla nostra, dove probabilmente ci son degli interessi di
rivalorizzare degli ambiti che oggi sono andati particolarmente in depressione. Francamente noi
abbiamo detto della borsa perché noi abbiamo un tema serissimo di attuazione di un piano
industriale, che non significa che io sono radiocomandato dalla borsa o che devo fare quello che mi
dice la borsa, io devo attuare un piano industriale perché ho preso un impegno nei confronti di
qualunque persona che c'è qua dentro che magari ha guardato il progetto H-Farm, è andato in
banca e ci ha messo 10 mila euro, perché magari crede in questo progetto ed è giusto che nei
confronti di queste persone attuiamo il piano e realizziamo quello che abbiamo promesso. Se qui
non ci sono i presupposti, francamente stasera di tornare a casa con la considerazione che non ci
sono i presupposti perché non credo che ci sia stato un segnale forte per fare questa cosa, tutt'altro.
Noi dobbiamo valutare assolutamente di farlo da un altra parte cioè questo significa disinvestire in
un luogo per investire su un altro luogo, e sono il primo a cui dispiace tantissimo perché credo
veramente che questo luogo di Ca' Tron sia un luogo eletto perché c'è una storia che l'ha reso già in
passato teatro di innovazione e poteva essere ancora teatro di innovazione, però se non ci sono le
condizioni è inutile sbatterci la testa oggi. Quello che vi era chiesto stasera non era entrare così
profondamente nel dettaglio, infatti anche la nostra presentazione non era, anche perché avevate
già il materiale, così dettagliata, era dare un consenso al passare la palla alla Regione per dire se
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effettivamente ritengono che questa cosa sia interessante, per poi ritornarla a voi per entrare in
profondità e guardare in profondità i temi. Noi con una partenza del genere, non possiamo neanche
pensare che sia fattibile fare questo andata e ritorno nei tempi che ci garantiscono di ragionare su
questa cosa, perché sappiamo che non è così e questa cosa qui non ce la possiamo permettere per
un tema fortissimamente di responsabilità. Per cui io credo che questo potrà essere un problema.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Allora, invece Riccardo, noi siamo abituati ad affrontare le
questioni e risolverle ed è questo che è stato detto questa sera. Per poter dare delle gambe ad un
ottima idea bisogna metterlo nelle condizioni di funzionare e funzionare al meglio. Non a caso, lo
ricordava proprio l'assessore Daniel, il punto nel quale avete interpretato in modo distorto quanto
ha detto anche in termini di benefici pubblici perché proprio i benefici pubblici sono di ampio
spettro ed è bene che siano valutati proprio per dare consistenza anche a quello che è il ritorno nel
territorio e sul territorio, ma le dicevo appunto che l'amministrazione ha già provveduto alla
nomina del rup, quindi noi stiamo già andando avanti nella fase concreta di esame del progetto e
desideriamo che questo progetto possa però dare il meglio anche attraverso quella che è anche la
vostra condivisione di raffronto con la popolazione e di comprensione quindi delle ricadute, delle
opportunità, perché per fare poi il marketing territoriale, ci pensiamo noi, sappiamo anche noi fare
la nostra parte e ci siamo appunto attraverso il rup organizzati per realizzare lo staff che a nostra
volta è necessario, perché occorre governare ogni fenomeno perché questo possa non fartene
vittima ma essere tu che appunto lo guidi anche in prospettiva degli anni futuri. Però è bene
conoscere e per deliberare una della prime massime che si insegna in giurisprudenza, messa anche
su bollettino della facoltà di giurisprudenza: “conoscere per deliberare” e quindi la prima cosa
che abbiamo voluto fare è stata proprio quella della conoscenza e noi siamo sempre a disposizione
per i confronti, per i dialoghi e per gli approfondimenti, E adesso, approfittando della vostra
disponibilità, darei la parola al consigliere Monia Favaro, e poi chiudo in modo da chiedere al
pubblico se hanno domande da fare. Prego consigliere.”
Consigliere FAVARO Monia (Lista civica A Roncade): “Buonasera, ci tenevo innanzitutto a dire
che non vogliamo essere i soliti demolitori di sogni. Il progetto è bellissimo, io sono docente di
comunicazione e marketing quindi ho subito apprezzato il progetto, il fatto che venisse fatto qua
ancor di più. Si chiedeva perché? La risposta è semplice: perché tutti amiamo il territorio,
soprattutto la zona di Ca' Tron. Sono convinta che molti cittadini l'hanno sentito per la prima volta,
e quindi ci devono ragionare, sarebbero disposti a perdere i benefici di un progetto del genere pur
di preservare la loro stradina a una corsia, alla quale non vorrebbero mai rinunciare quindi
bisogna anche dare tempo un attimino di assorbire questo progetto, di valutarlo, ripeto non
vogliamo demolire niente anzi vogliamo costruire insieme questa era la posizione nostra. E' stata
un po’ travisata nei vari discorsi però possiamo ancora camminare insieme in questa ottica. Altra
cosa, negli ultimi anni c'è stata un apertura verso il comune, siete più conosciuti, ci sono stati i
summer camp, anche io ho portato i miei figli, però effettivamente negli ultimi anni si è
concretizzata, quindi c'è ancora un po’ distacco tra quello che è il vostro agire e quello che è il
vissuto nel comune, quindi serve anche un attimo ricollegare e ricompattare questa cosa. Ad
esempio è vero che usate tutti i mezzi informatici nuovi, però a volte nel territorio non arrivano,
non siamo ancora così avanti come voi. La cosa della scuola che verrà ad esempio, della scuola
che vorrei, non ci era arrivata nel senso, anche io che sono più tecnologica rispetto ad altre
persone magari non sono sempre così aggiornata, e magari anche lavorare su questo e quindi
sicuramente si può arrivare al risultato che avete chiesto. Ripeto, i limiti nostri sono dovuti a quello
che avete anche voi, l'amore per il nostro grande territorio, che vogliamo preservare innanzitutto,
grazie.”
SINDACO-PRESIDENTE: “Bene, adesso dichiaro chiuso il consiglio formalmente e do la parola
al pubblico se qualcuno desidera intervenire naturalmente, prego.”
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 10 del 14-03-2016 - Pag. 28 - COMUNE DI RONCADE
PARERE
(Art.147 bis, comma 1, e art. 49 D. Lgs. n.267 del 18.08.2000)
Vista la proposta di deliberazione e la documentazione di supporto ed istruttoria, i sottoscritti esprimono il seguente
parere:
Il presente verbale viene così sottoscritto.
Il Presidente
f.to ZOTTARELLI PIERANNA
Il Segretario Generale
f.to IACONO LUIGI
PUBBLICAZIONE ALL’ALBO PRETORIO
(Art. 124 D. Lgs. n.267/2000 e art. 32 L.18/2009 n. 69)
Copia della presente deliberazione è affissa all’albo on line del sito comunale per 15 giorni consecutivi a
partire dal ______________________.
Roncade, li ____________
Il Responsabile Sett. Amministrativo
f.to Marcolongo Louiselle
Referto di Pubblicazione N. ____________ Reg.Pubbl. (art.124 D. Lgs. 18.08.2000, n.267)
ESECUTIVITA’
(art.134, 3° e 4° comma D.Lgs. n.267/2000)
La presente deliberazione:
 Trascorsi i dieci giorni di pubblicazione all’Albo Pretorio, è divenuta esecutiva il ____________________________
 In data
è divenuta immediatamente eseguibile a seguito di specifica dichiarazione.
Roncade, li ____________
Il Responsabile Sett. Amministrativo
Marcolongo Louiselle
COPIA CONFORME ALL’ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO
Roncade lì ____________________
Il Responsabile Sett. Amministrativo
Marcolongo Louiselle
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