Classe 5G_LICEO
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5^G LICEO DELLE SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016 COORDINATORE: PROF. ssa VALLIFUOCO ROSARIA 1 INDICE Prima parte Seconda parte Terza parte Quarta parte LA SCUOLA Presentazione dell’Istituto: dati e identità pag. 5 Finalità educative e principi ispiratori pag. 7 Presentazione del Liceo delle Scienze umane pag. 7 Liceo delle Scienze umane: profilo formativo in uscita e quadro orario pag. 8 LA CLASSE VG LICEO SCIENZE UMANE E IL SUO CONSIGLIO DI CLASSE Presentazione della classe pag. 10 Composizione e storia della classe - elenco candidati pag. 11 Curriculum della classe e continuità didattica pag. 12 LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE Intese programmatiche e obiettivi: trasversali cognitivi relazionali pag. 14 Organizzazione della didattica pag. 14 Valutazione degli apprendimenti: fattori che concorrono alla valutazione pag. 15 Valutazione degli apprendimenti: tipologia e quantità delle verifiche e simulazioni. pag. 15 Mezzi e spazi, metodi, tipologia lezioni, interventi di recupero pag. 15 Attività integrative PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA pag. 16 PREMESSA pag. 18 pag. 19 pag. 21 pag. 23 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA E CULTURA LATINA LINGUA E CULTURA INGLESE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE FILOSOFIA E STORIA SCIENZE UMANE SCIENZE NATURALI Quinta parte MATEMATICA E FISICA RELIGIONE CATTOLICA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ALLEGATI Indicatori e descrittori per la compilazione dei giudizi analitici Schede di valutazione disciplinari Schede di valutazione proposte dall’Istituto per le prove d’esame Criteri per l’integrazione del credito scolastico – scheda simulazioni. Copia delle simulazioni effettuate pag. 25 pag. 27 pag. 32 pag. 35 pag. 39 pag. 41 pag. 42 pag. 45 pag. 48 pag. 63 pag. 68 pag. 71 Firme I Docenti del Consiglio di Classe pag. 97 2 PRIMA PARTE LA SCUOLA 3 L’ISTITUTO Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” con Sezioni Associate: ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "CRISTOFORO MARZOLI" LICEO SCIENTIFICO DI STATO "GALILEO GALILEI" Via Levadello, 25036 Palazzolo S/O (BS) - Tel. 0307400391- Fax 0307407000 e-mail : [email protected] Dirigente Scolastica Prof. ssa Oliva Marella CLASSI LICEO Totale 36 CLASSI ITIS Totale 26 ALUNNI LICEO Totale 774 ALUNNI ITIS Totale 597 4 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” situato a Palazzolo s/O, città in posizione intermedia tra Brescia e Bergamo, accoglie oltre 1000 studenti che provengono da ben quarantacinque comuni delle due province. L’Istituto risponde alla richiesta di formazione scientifica, tecnologica, umanistica e culturale di un contesto socio-economico sempre più terziarizzato. L’Istituto comprende un Istituto Tecnico Industriale e un Liceo scientifico, ambedue quinquennali. L’Istituto Tecnico Tecnologico ha quattro indirizzi: Meccanica, Meccatronica ed Energia Chimica, Materiali e Biotecnologie Elettronica ed Elettrotecnica Informatica e Telecomunicazioni Il Liceo Scientifico offre quattro possibilità di scelta: Liceo Scientifico Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane La varietà delle proposte formative è sostenuta da una significativa dotazione strutturale (Laboratori Scientifici, Tecnologici, Informatici, Biblioteca, Sala Audiovisivi e Multimediale, Palestra, Sala pesi e macchine per il potenziamento muscolare, Bar/Mensa) che permette a studenti e docenti di utilizzare la struttura fino alle ore 18.00. L’attività curricolare è arricchita da un’ampia Offerta Formativa Integrativa proposta a tutti gli studenti sia in orario curricolare che extra-curricolare: Insegnamento integrativo di attività sportive, corsi in preparazione alla certificazione europea di lingua inglese e francese, possibilità di sostenere gli esami in Istituto che è Test Center ECDL accreditato ai fini del conseguimento della patente europea del computer, corsi di informatica avanzata, partecipazione alle Olimpiadi della Matematica e delle Neuroscienze. Nell’Istituto Marzoli si realizza l’alternanza scuola-lavoro in ambedue le sezioni. Nella sezione ITT è l’esito di una ricca rete di relazioni Scuola-Industria e hanno lo scopo di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro, agevolando le scelte professionali mediante una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Nella sezione Liceo tale attività si effettua presso istituti universitari, di ricerca, ASL, aziende del territorio, studi professionali. Nel Liceo delle Scienze Umane il tirocinio formativo è un’attività curricolare già adottata nella sperimentazione del Liceo delle scienze sociali, attivo nel nostro Istituto dall’anno scolastico 2002/2003.Esso viene effettuato con la sospensione dell’attività didattica ordinaria e si realizza presso le scuole dell’infanzia e primarie, servizi sociali e alla persona, servizi territoriali volti alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale, o in altri luoghi rispondenti ai percorsi di studio curriculari. L’esperienza di tirocinio poggia sulla progettazione didattica integrata multidisciplinare, si pone come mediazione tra saperi e territorio ed e volto ad affrontare problemi, più che contenuti disciplinari. Lo studente grazie alle metodologie dell’osservazione partecipante e della gradualità formativa, attraverso la vicinanza, l’osservazione e l’imitazione della pratica di chi e esperto in specifici ambiti professionali e guidato ad applicare le conoscenze acquisite e ad assumere atteggiamenti responsabili uniti ad un approccio problematico ed elastico nei confronti della realtà e una complessa attività di meta cognizione utile per l’orientamento post-secondaria. 5 Lo studente iscritto al Marzoli è sostenuto nel compito dell’apprendimento da molteplici iniziative: attività di accoglienza rivolte agli studenti neo iscritti alla classe prima, progetti per gli studenti non italofoni e per quelli diversamente abili, sportello help, corsi di recupero pomeridiani, attività di prevenzione del disagio, percorsi di orientamento post-diploma sia per l’Università che per il mondo del lavoro. 6 FINALITA’ EDUCATIVE E PRINCIPI ISPIRATORI L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Marzoli” considera l’alunno al centro dell’organizzazione, degli obiettivi e delle finalità dell’attività didattica e formativa, pertanto all’alunno vengono forniti gli strumenti perché sia messo in grado di leggere con chiarezza le linee educative dell’Istituto. Esse, recepiscono il dettato costituzionale, sono estesamente dichiarate nel PTOF e qui vengono sinteticamente richiamate. Finalità ultime dell’Istituto sono: formare cittadini onesti che sappiano volgere la propria cultura e le specifiche acquisizioni disciplinari a vantaggio di tutta la comunità, in un’ottica di partecipazione piena alla vita sociale e politica; mettere gli studenti in condizione di usare in modo efficace le risorse e le opportunità della cultura di cui fanno parte, rendendoli altresì capaci di affrontare un mondo in continua evoluzione; promuovere la dimensione europea per fondare il senso di una comune appartenenza, nella consapevolezza sia dell'identità nazionale, che di un comune impegno di cittadinanza, per una convivenza civile democratica e pluralista. acquisire la conoscenza e la pratica dei diritti e doveri dell’uomo e del principio di uguaglianza tra gli uomini, con particolare attenzione alla parità dei diritti e dei doveri tra uomini e donne; saper considerare la diversità di idee e di opinioni un’occasione per il confronto e la ricerca di valori condivisi, riconoscendo il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale; far riconoscere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e la salvaguardia dell'ambiente quale diritto fondamentale della persona e della collettività; formare uomini e donne capaci di saper valutare e autovalutarsi con senso critico. PRESENTAZIONE DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE Il percorso del Liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane. In linea con questo profilo e al fine di raggiungere i risultati di apprendimento di seguito indicati, indirizzati anche alla verifica degli apparati teorici nell’analisi della realtà sociale e alla loro applicazione nelle pratiche concrete, il nostro Istituto ha deciso di mantenere in questo indirizzo di studio l’esperienza di stage. Tale esperienza, già adottata nella sperimentazione del Liceo delle scienze sociali attiva nel nostro Istituto dall’anno scolastico 2002/2003, si pone come mediazione tra saperi e territorio ed è volta all’applicazione e all’approfondimento delle competenze apprese durante gli studi; mira a far costruire allo/a studente/ssa mappe di orientamento in alcuni settori della società complessa; consente una riflessione su di sé e sulle proprie capacità relazionali; orienta alle scelte future di studio o di lavoro. Durante lo stage è sospesa l’attività didattica ordinaria; esso viene svolto presso le scuole dell’infanzia e primaria, presso servizi sociali e alla persona, presso servizi territoriali volti alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale, o in altri luoghi rispondenti ai percorsi di studio curriculari. 7 PROFILO FORMATIVO IN USCITA E QUADRO ORARIO Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica; aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo; saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali; possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Discipline Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Latina Storia e Geografia Storia Filosofia Scienze Umane Diritto ed Economia Lingua e Cultura Inglese Matematica Fisica Scienze Naturali Storia dell’arte Scienze Motorie e Sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali Ore 1° Biennio 2° Biennio 5° Anno 1° 2° 3° 4° 4 4 4 4 4 3 3 2 2 2 3 3 2 2 2 3 3 3 4 4 5 5 5 2 2 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 8 SECONDA PARTE LA CLASSE VG E IL CONSIGLIO DI CLASSE 9 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V G delle Scienze Umane, è composta da 13 allievi (2 maschi e 11 femmine) di cui 12 regolarmente frequentanti. L’alunno Magni Cristian, inserito quest’anno nella classe, risulta assente da gennaio 2016. I 12 allievi di cui sopra sono tutti promossi e provenienti dalla IV G. Il clima di lavoro è sempre stato positivo, il comportamento corretto e le relazioni degli alunni tra loro e con i docenti sempre improntate alla collaborazione. La classe ha sempre mostrato in tutte le discipline senso di responsabilità e impegno adeguati pervenendo ad un buon livello di maturità umana e scolastica. In genere la scolaresca ha mostrato costante interesse per le varie attività didattiche proposte durante l’anno scolastico, anche se è stato necessario sollecitare la rielaborazione e riflessione personale nell’assimilazione di quanto proposto. Queste condizioni hanno permesso agli studenti nel complesso di approdare ad una discreta capacità di organizzazione, conseguendo, tuttavia, in modo diversificato gli obiettivi cognitivi, comportamentali e trasversali previsti dalla programmazione collegiale. Pochi alunni, anche se migliorati nel tempo, evidenziano ancora delle insicurezze, non completamente superate a causa forse di un metodo di studio non del tutto funzionale e/o da qualche difficoltà a gestire proficuamente la complessità degli impegni scolastici. Nella Maggior parte dei casi la classe ha conseguito gli obiettivi prefissati ad un livello soddisfacente, evidenziando in alcuni casi buone conoscenze, abilità e competenze. Si precisa che nel corso del triennio il percorso è stato per lo più lineare in tutte le discipline di studio, ma non è mancato l’avvicendarsi di diversi docenti, in particolar modo nelle Scienze Naturali. (In questa disciplina si precisa altresì che in quest’ultimo anno scolastico è stato svolto il CLIL dal 24/11/2015 al 06/04/2016 per un totale di circa 25 ore di lezione, incluse due verifiche scritte, le verifiche orali e la simulazione di terza prova). Nel complesso il livello di rendimento della classe può ritenersi apprezzabile. 10 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE Anno scolastico 2015/2016 Classe VG LICEO SCIENZE UMANE ELENCO CANDIDATI ALL'ESAME DI STATO Numero d’ordine Cognome Nome 1. Bracchi Nicole 2. Brescianini Giorgia 3. Brevi Claudia 4. Castrogiovanni Alessia 5. Giardini Miriam 6. Guerrini Claudia 7. Magni Cristian 8. Pedretti Elisa 9. Peri Daniela 10. Piantoni Erica 11. Signorini Gloria 12. Vezzoli Stefano 13. Zani Elisa 11 CURRICULUM DELLA CLASSE NUOVI ISCRITTI INSERIMENTI ANNO N° CLASSE SEZ. N° SCOL. M F M F 2013/2014 III G 0 0 1 18 2014/2015 IV G 0 0 1 11 2015/2016 V G 0 0 2* 11 * N.B. L’alunno Magni Cristian risulta assente da gennaio 2016 NON PROMOSSI N° M 0 0 - F 7 0 - CONTINUITA’ DIDATTICA ANNO SCOL. 2013/2014 CLASSE III G INSEGNANTE ANNO SCOL. 2014/ 2015 CLASSE IV G INSEGNANTE ANNO SCOL. 2015/2016 CLASSE V G INSEGNANTE COGNOME NOME COGNOME NOME COGNOME NOME Salvoni Tullia Salvoni Tullia Murro Maddalena La Rocca Antonella La Rocca Antonella La Rocca Antonella La Rocca Antonella La Rocca Antonella La Rocca Antonella Simonini Patrizia Simonini Patrizia *Simonini Patrizia MATERIA 1. 2. 3. 4. SCIENZE UMANE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINGUA E LETTERATURA LATINA LINGUA E CULTURA INGLESE 5. STORIA Riccadonna Gianluca Vallifuoco Rosaria Vallifuoco Rosaria 6. FILOSOFIA Riccadonna Gianluca Vallifuoco Rosaria Vallifuoco Rosaria 7. MATEMATICA Silvagni Mariafenice Rumi Franco Rumi Franco 8. FISICA Silvagni Mariafenice Rumi Franco Rumi Franco Corigliano Paolo Carmelo Pullara Luigino Lambruschi Marco Belotti Maria Chiara Belotti Maria Chiara Rossi Gian Andrea Avena Maria Grazia Agosti Fabio Francesco Vezzoli Giulia Maffioli Michela Maffioli Michela Mormile Antonio 9. 10. 11. 12. SCIENZE NATURALI STORIA DELL’ARTE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE *L’insegnante di lingua e cultura inglese Simonini Patrizia si è dovuta assentare, per motivi di salute, dalla metà circa del mese di aprile ad oggi ed è sostitutita dalla Prof.ssa Puerari Iside 12 TERZA PARTE LA PROGETTAZIONE COLLEGIALE 13 INTESE PROGRAMMATICHE E OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI e RELAZIONALI Il Consiglio di Classe promuove e consolida negli alunni la consapevolezza di essere parte di una comunità civile più ampia, regolata da norme che ne tutelano e garantiscono la funzionalità, perché l’adesione sia spontanea e responsabile. Pertanto il Consiglio di Classe, alla luce delle finalità precedentemente indicate, ha formulato gli obiettivi educativi di tipo comportamentale, quali lo sviluppo della socializzazione e l’acquisizione dei propri doveri. Enucleazione di obiettivi trasversali coerenti con la situazione del gruppo classe Obiettivi educativi comportamentali: Rispettare l’ambiente scolastico Rispettare i tempi prefissati nell’eseguire il lavoro Saper riflettere sulle proprie potenzialità e risorse Saper rispettare le opinioni degli altri e motivare le proprie Intervenire in modo pertinente e proponendo il proprio punto di vista al fine di stimolare e arricchire il dialogo didattico ed educativo Saper collaborare e lavorare in gruppo Coltivare la curiosità intellettuale anche attraverso proposte di approfondimenti tematici in classe e ricerche personali Obiettivi educativi didattici: Pianificare e ottimizzare il proprio tempo giornaliero e settimanale anche in vista di impegni scolastici ed extrascolastici Prendere appunti e rielaborarli con schemi riassuntivi e/o mappe concettuali Conoscere, comprendere e decodificare le informazioni utilizzando in modo appropriato le microlingue disciplinari Problematizzare, analizzare, rielaborare, sintetizzare i contenuti disciplinari costruendo modelli interpretativi Individuare relazioni ed effettuare collegamenti tra temi disciplinari e interdisciplinari Applicare le proprie conoscenze e abilità in contesti simili a quelli appresi e in contesti nuovi Sapere relazionare in modo chiaro, argomentando ed esprimendo coerenti giudizi di valutazione Approfondire specifici argomenti disciplinare anche all’interno di gruppi di lavoro utilizzando fonti di informazioni plurime ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Metodi concordati per favorire il raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi Lezione frontale Lezione dialogata Stimolo e sollecitazione al dialogo guidato Esercitazioni in classe Lavori di gruppo Approfondimento di temi specifici Utilizzo di strumenti audiovisivi Ricerche Eventuali interventi di specialisti esterni Attività di recupero e/o potenziamento 14 FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE Strumenti per la verifica formativa Osservazione e registrazione in itinere del processo di apprendimento degli studenti mediante le seguenti modalità: 1) Osservazioni del lavoro scolastico in classe 2) Valorizzazione dei contributi degli studenti durante le lezioni 3) Esercitazioni individuali o collettive 4) Analisi dei compiti a casa Strumenti per la verifica sommativa Per rendere il più possibile significativa la rilevazione degli esiti occorre che gli elementi di valutazione raccolti siano in numero congruo. Per le griglie di valutazione delle singole discipline si rinvia alle relative tabelle approvate all’interno dei relativi Dipartimenti Disciplinari. TIPOLOGIA E QUANTITA’ DELLE VERIFICHE E SIMULAZIONI In preparazione dell’Esame di Stato si sono effettuate: PRIMA PROVA: cinque prove proposte secondo le varie tipologie dell’Esame di Stato (analisi testuale, saggio breve, articolo di giornale, argomento storico, argomento generale). Una simulazione in data -/ 20/04/2016 in cinque ore. SECONDA PROVA: otto prove di cui quattro orali e quattro scritte composte da testo (letterario, socio-economico e di attualità) con domande di comprensione e composizione su argomenti affini. Delle quattro prove scritte due simulazioni secondo le modalità e i tempi previsti dall’Esame di Stato in data 25/11/2015 e 27/04/2016. TERZA PROVA: due simulazioni in data 29/01/2016 e 06/04/2016 - tipologia B: quesiti a risposta singola in dieci righe. Tempi: 2 ore e trenta. Numero discipline: quattro. Si è ritenuto che tale impostazione fosse la più adeguata alle caratteristiche ed alla epistemologia delle discipline studiate nell’indirizzo. MEZZI E SPAZI, METODI; TIPOLOGIA LEZIONI, INTERVENTI DI RECUPERO Spazi utilizzati nell’attività didattica: Laboratorio di scienze, laboratorio di disegno, biblioteca, aula audiovisivi, laboratorio di informatica, palestra potenziamento muscolare, palestra e spazi esterni attrezzati, piscina. Interventi di recupero: L’insegnante di classe di lingua e cultura inglese Simonini Patrizia, si è resa disponibile a effettuare gratuitamente un intervento di recupero/potenziamento che si è concretizzato in circa quattro incontri pomeridiani di circa un’ora e trenta ciascuno. Gli incontri erano stati programmati fino a fine maggio, ma sono stati interrotti poiché l’insegnante si è assentata per motivi di salute. Inoltre in questa disciplina è stato effettuato un potenziamento di un’ora a settimana dalla conversatrice Larkin Zoe Clare Bradbury da marzo e si concluderà a fine maggio 15 ATTIVITA’ INTEGRATIVE LUOGO-TEMA –EVENTO ATTIVITÀ Visite guidate Uscite didattiche Convegni/ Conferenze Centro Asteria di Milano-“La Banalità del male” di H. Arendt-Rappresentazione teatrale di Paola Bigatto (docente Vallifuoco Rosaria) Gardone Riviera: visita al Vittoriale di D’Annunzio (docente La Rocca Antonella) Casa della Musica di Palazzolo S/O: Zinnfigur- Soldatini di stagno- spettacolo teatrale sulla Prima Guerra Mondiale (docente Vallifuoco Rosaria) Casa della Musica di Palazzolo S/O: partecipazione Evento Premio Mosca 2016 (presentazione del premio Mosca A.S. 2015/16) Posa delle “Pietre d’Inciampo”: partecipazione della classe alla posa della “Pietra d’Inciampo” dedicata alla memoria di Renzo Sacerdoti, ebreo arrestato a Palazzolo S/O nel 1943 e deportato ad Auschwitz. Campionati/Tornei Attività sportive particolari Incontro con il Prof. Rolando Anni presso l’Istituto d’Istruzione Superiore di Palazzolo S/O “G. Falcone” sul tema “La questione ebraica in Italia e nel Bresciano” (docente Vallifuoco Rosaria) Casa della Musica di Palazzolo S/O: presentazione della ricerca storica realizzata dalla classe VG su Renzo Sacerdoti insieme alle altre scuole del paese partecipanti al progetto “Le Pietre d’Inciampo” (docente coinvolta nel progetto Vallifuoco Rosaria) Incontro presso la sala della biblioteca del Comune di Palazzolo S/O con le Autorità civili del Comune di Palazzolo e la cittadinanza palazzolese per l’accoglienza dei parenti di Renzo Sacerdoti rintracciati grazie alla ricerca storica realizzata dalla classe VG di cui sopra, giunti per la serata-evento da diverse Regioni d’Italia (docente Vallifuoco Rosaria ) Incontro con il Prof. Fabio Frettoli presso la sala Riunioni Ferrari del nostro Istituto dal titolo “Primavera araba: che fine ha fatto la primavera araba?” La Resistenza: incontro a scuola con il Prof. Bruno Mazza (organico potenziato) relativo alla Resistenza Italiana. Lettura Teatrale su Pasolini dal titolo “Una vita morale” (docente La Rocca Antonella ) Quattro lezioni di Tennis presso l’Accademia Vavassori di Palazzolo S/O 16 Attività di arricchimento Orientamento Progetto stage 2^biennio La classe ha usufruito del progetto Stage sia in classe terza che in classe quarta per complessive 60 ore (2 settimane curriculari complessive) . In classe terza il percorso ha previsto la partecipazione alle attività formative delle Scuole Primarie del territorio, al fine di conoscere le finalità e l’organizzazione della scuola di base partecipando attivamente alle attività didattiche proposte. In classe quarta gli studenti sono stati distribuiti presso vari enti del territorio come l’associazione L’impronta- Microeditoria di Chiari- le RSA dei comuni di Palosco, Coccaglio, Sarnico, il Comune di Palazzolo (Assessorato Servizi alla persona – Asilo Nido) Comune di Chiari (Assessorato Persona e servizi), Asilo nido di Rovato, Centro Migranti Brescia, Scuola Canossiane Brescia, Audiofonetica, Bottega dei Popoli Rovato, La scotta, cooperativa centro disabili Capriolo , Ospedale Fatebenefratelli Brescia, SVI Brescia, CPS Rovato, Ospedale Fatebenefratelli di Brescia. Attraverso tali esperienze aperte al territorio gli alunni si sono occupati di temi di interesse psico-sociale inerenti l’invecchiamento e alla cura delle persone, la pratica psico - ricreativa di varie forme di disabilità, l’integrazione Adesione al progetto “Le Pietre d’Inciampo”, nato dall’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig che ha portato alla realizzazione da parte della classe VG di una ricerca storica sull’ebreo veneto Renzo Sacerdoti, su cui si avevano scarsissime notizie, arrestato a Palazzolo S/O nel 1943 e deportato ad Auschwitz e alla posa della “Pietra” in sua memoria ( docente coinvolta nel progetto Vallifuoco Rosaria) Partecipazione della classe a nome dell’Istituto alla celebrazione del 25 aprile a Palazzolo S/O con lettura di una riflessione degli alunni della VG sulla Resistenza ( docenti coinvolti nel progetto Rossi Gian Andrea e Vallifuoco Rosaria) Olimpiadi delle neuroscienze Partecipazione ad attività di orientamento in uscita (visite alle Università, incontri di orientamento universitario) organizzate dalla scuola in relazione agli interessi delle studentesse. 17 QUARTA PARTE PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO PER DISCIPLINA PREMESSA Il Consiglio di Classe ha individuato per ogni disciplina obiettivi e contenuti attraverso i quali poter conseguire il raggiungimento delle competenze trasversali e disciplinari del curriculum. Per la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline si è tenuto presente che: - i contenuti delle singole discipline non sono fine dell’insegnamento, ma strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità generali dell’azione educativa e didattica; - i programmi ministeriali sono una cornice di riferimento all’interno della quale ogni docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato e al contesto formativo in cui opera; - la progettazione collegiale per un indirizzo sperimentale è un punto di riferimento indispensabile. Le intese sui criteri di valutazione sono state definite all’interno di: - Aree Disciplinari - Consigli di Classe - Collegio dei Docenti Di seguito sono indicate per ogni disciplina gli obiettivi disciplinari e i livelli raggiunti, le tecniche e la strumentazione didattica per l’insegnamento-apprendimento, i tempi, i contenuti per macroargomenti, i criteri di verifica e valutazione. 18 materia: docente libri di testo e altri strumenti didattici metodi nell’insegnamento l’apprendimento adottati e per e periodi storico-culturali, di movimenti, di autori, di opere. strategie di recupero ITALIANO ore settimanali: 4 La Rocca Antonella Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria “Il piacere dei testi” voll. 4,5,6 Paravia ed. Dante Alighieri, Il Paradiso, edizione a scelta Materiale integrativo in fotocopia - Lezione frontale - Lezione dialogata - Lavoro individuale - Letture personali La presentazione della letteratura dell’Ottocento e del primo Novecento ha privilegiato un approccio per generi. In gennaio, dopo aver concluso la presentazione di Neoclassicismo, Romanticismo e Manzoni, si è, infatti, lavorato sul profilo del romanzo “dall’ottocento al romanzo della crisi” focalizzando poetiche, tematiche, tecniche narrative e protagonisti nuovi del genere romanzo nella letteratura italiana ed europea, rinviando lo studio dei testi alla seconda parte dell’anno. Allo stesso modo, in febbraio, si è proceduto avviando lo studio del genere poesia con un’introduzione dedicata alla evoluzione del genere e lasciando un ampio spazio alla lettura estesa di Leopardi come padre della poesia moderna. Nel prosieguo dell’anno autori e testi, storicamente contestualizzati, sono stati sempre ricollocati nell’evoluzione della poesia e del romanzo tra ‘800 e ‘900. La conoscenza degli autori si è avvalsa della lettura e commento di testi esemplari, presenti in antologia, perché convinti che soprattutto dalla conoscenza diretta degli stessi sia possibile accedere alla conoscenza sia dell’autore che dell’ambiente culturale letterario italiano, e al confronto con le letterature europee. I testi sono stati letti e analizzati dal punto di vista tematico - stilistico. Studio autonomo CRITERI ADOTTATI PER Elaborazioni scritte: due nel primo quadrimestre (“quadrimestre breve”) e LA VERIFICA E LA tre nel secondo quadrimestre, di cui una simulazione di prima prova, strutturate in base alle quattro tipologie indicate per l’Esame di Stato. VALUTAZIONE Tempi: tre ore ciascuna; cinque ore per la simulazione effettuata nel secondo quadrimestre. Verifiche orali: almeno due interrogazioni orali, o una orale e una verifica scritta (quesiti a risposta singola) in sostituzione di una interrogazione o come supporto alle interrogazioni, in ogni quadrimestre. Obiettivi e livelli raggiunti Nella valutazione sono stati seguiti i criteri comuni stabiliti dal Dipartimento di Lettere, per cui si rinvia agli allegati. La classe 5G, composta da 11 ragazze e da 1 ragazzo, ha seguito sempre con motivato interesse le proposte didattiche, acquisendo una conoscenza mediamente adeguata della storia letteraria italiana e delle sue relazioni con il clima storico-culturale europeo tra l’Ottocento e il primo Novecento. L’impegno è stato positivo, continuo per la maggior parte della classe e per alcune studentesse anche tenace; di conseguenza gli obiettivi disciplinari sono stati nel complesso raggiunti in modo soddisfacente, anche se con diversi livelli di approfondimento. Il gruppo-classe presenta al suo interno qualche studentessa con un lieve grado di insicurezza metodologica e espositiva, particolarmente nella produzione scritta; il resto della classe 19 dimostra autonomia nello studio e nell’organizzazione del lavoro, capacità di sintesi e di rielaborazione personale, discreta o buona padronanza della lingua parlata e scritta. I rapporti con l’insegnante sono stati buoni. obiettivi disciplinari dipartimentali selezionati per la classe Consolidare le conoscenze metalinguistiche Potenziare la competenza di codifica e decodifica di tutte le tipologie testuali Consolidare la competenza degli studenti nella fruizione della lingua letteraria, finalizzata alla ricostruzione della “storia della letteratura” come sequenza ragionata di eventi e personaggi e all’apprezzamento e analisi del testo letterario Contenuti per macroargomenti Tempi di svolgimento L’età napoleonica: Neoclassicismo e Preromanticismo: Ugo Foscolo Settembre Ottobre L’età del Romanticismo: storia, società, cultura, idee Alessandro Manzoni: la centralità della storia nella produzione in versi e in prosa Novembre Dicembre Il genere romanzo tra ’800 e primo ’900: dal romanzo ottocentesco al romanzo della crisi. La poesia tra ’800 e primo ’900. La poesia romantica “Leopardi tra poesia e filosofia” Il romanzo nel secondo Ottocento: Naturalismo francese e verismo italiano. Giovanni Verga: la rivoluzione stilistica e tematica Gennaio Febbraio Marzo Reazione al positivismo, crisi di fine secolo. Simbolismo e Decadentismo. Evoluzione della poesia dal secondo Ottocento al Novecento: la Scapigliatura, D’Annunzio, Pascoli, Ungaretti, Montale Evoluzione del romanzo dal secondo Ottocento al Novecento: D’Annunzio, Pirandello, Svevo Aprile Maggio Giugno DANTE – Il Paradiso – Canti I, III, VI, XI, XV, XVII e XXXIII Nel corso dell'anno 20 MATERIA: LATINO ore settimanali: 2 DOCENTE La Rocca Antonella LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI Garbarino - Pasquariello - “veluti FLOS” vol. 2 Pearson ed. Materiale integrativo in fotocopia METODI ADOTTATI NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO - Lezione frontale - Lezione dialogata - Lavoro individuale Nel presentare la letteratura latina dalla crisi dell’età augustea alla letteratura cristiana, si è privilegiata la contestualizzazione storica, l’approccio per generi e l’analisi tematica. Per quanto riguarda le competenze linguistiche di traduzione, in considerazione del fatto che le ore curricolari di latino sono soltanto due a settimana e che la classe arriva al triennio con fragili competenze linguistiche, si è prevalentemente lavorato su testi con traduzione a fronte, senza dimenticare il riconoscimento e comprensione dei più importanti costrutti morfosintattici. Una lettura e traduzione estesa si è realizzata sul Mito di Narciso, dalle Metamorfosi di Ovidio. STRATEGIE DI RECUPERO Studio autonomo CRITERI ADOTTATI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI La disciplina viene valutata con voto unico pertanto si sono svolte le seguenti prove: primo quadrimestre: tre prove (due orali ed uno scritto di analisi del testo); secondo quadrimestre (un’orale ed uno scritto di analisi del testo; una simulazione di terza prova). Nella valutazione sono stati seguiti i criteri comuni stabiliti dal Dipartimento di Lettere, per cui si rinvia agli allegati. La classe 5G, composta da 11 ragazze e da 1 ragazzo, ha seguito le lezioni con interesse e impegno; gli studenti posseggono sufficienti competenze di comprensione del testo latino, discreta autonomia di rielaborazione dei contenuti, conoscenze discrete e in alcuni casi buone sugli autori studiati. Si può ritenere che l’obiettivo di avvicinare l’alunno al testo latino, capendo il valore della cultura antica, sia stato raggiunto. Permangono in tutti gli alunni le difficoltà nell’ambito prettamente traduttivo. Dal punto di vista del dialogo educativo la classe si è sempre presentata aperta, collaborativa e impegnata nel lavoro domestico. OBIETTIVI DISCIPLINARI DIPARTIMENTALI SELEZIONATI PER LA CLASSE Conoscere la Storia della letteratura latina dalla crisi dell’età augustea alla tarda latinità attraverso generi e temi Saper comprendere un testo latino individuando gli elementi sintattici morfologici lessicali Consolidare la consapevolezza del rapporto tra l’ italiano, le lingue romanze e il latino Leggere con consapevolezza, direttamente o in traduzione, passi e testi rappresentativi della latinità Consolidare la competenza degli studenti nella fruizione della lingua letteraria, finalizzata alla ricostruzione della “storia della letteratura” come sequenza ragionata di eventi e personaggi e all’apprezzamento e analisi del testo letterario 21 Contenuti per macroargomenti Tempi di svolgimento La crisi dell’età augustea. L’elegia, specchio di un mondo in crisi. Tibullo e Properzio. Settembre Ottobre Intellettuali e potere: Il caso Ovidio. Novembre Dicembre Narciso: da Ovidio a Freud. Metamorfosi: libro III, versi 339-555 Età Giulio – Claudia; Seneca e il potere. Epistulae ad Lucilium: la filosofia come ricerca di saggezza. Gennaio Febbraio L’imperialismo romano attraverso l’opera e il pensiero di Livio e Tacito. Marzo Il romanzo nel mondo antico: Petronio e Apuleio Aprile La letteratura latino-cristiana . Le Confessiones di Agostino. Maggio Giugno 22 MATERIA LINGUA E CIVILTA ’ INGLESE NUMERO ORE SETTIMANALI 3 DOCENTE Patrizia Simonini LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE “LITERARY HYPERLINKS” VOLUMES A , B , CIDEB BLACK CAT EDITORE, autori T. Graeme . S.Maglioni “GRAMMAR IN PROGRESS” , ZANICHELLI EDITORE, autori : S. Howell, L.Bonci Lezione frontale e dialogata, conversazione guidata, esercitazioni a coppie , supporti audiovisivi, analisi dei compiti assegnati, materiale prodotto dall’insegnante Nei mesi di marzo, aprile e maggio una conversatrice madrelingua ha affiancato la docente di classe , proponendo temi di attualità , scelti anche talvolta dalla classe , per rendere più efficace l’interazione orale Attività di recupero e di approfondimento un pomeriggio alla settimana , da febbraio a metà aprile , su argomenti a richiesta degli studenti Nel complesso la classe ha raggiunto livelli soddisfacenti , ma in alcuni casi permangono incertezze a causa di difficoltà nella rielaborazione personale e interiorizzazione dei contenuti presentati Per l’espressione scritta è stato scelto in prevalenza un test basato su due quesiti a risposta aperta, le verifiche orali vertevano sull’analisi testuale e la contestualizzazione degli autori presentati I criteri di valutazione adottati rimandano alle tabelle in uso al dipartimento di lingua inglese Per quanto riguarda la valutazione finale sono stati presi in considerazione interesse per la disciplina, partecipazione durante le lezioni – che più volte veniva sollecitata dall’insegnante – e il progresso che ciascun alunno ha mostrato nel corso dell’anno scolastico OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE - Saper prendere appunti in modo ordinato e corretto, Saper comprendere un testo letterario in lingua appartenente ai generi letterari trattati Saper rispondere a domande specifiche riferite al testo Saper comprendere testi orali autentici a difficoltà normale Conoscere gli argomenti di letteratura trattati e saperli esporre in modo sufficientemente corretto Saper comprendere ed interpretare prodotti culturali ….su temi di attualita’ Saper utilizzare il lessico e strutture grammaticali con sufficiente chiarezza e precisione 23 CONTENUTI PER MACROARGOMENTI OGNI PERIODO LETTERARIO E’ STATO CONTESTUALIZZATO A LIVELLO SOCIO-STORICO E DALLA BIOGRAFIA DI OGNI AUTORE ESAMINATO SONO STATI EVIDENZIATI SOLO GLI ASPETTI UTILI PER COMPRENDERNE L’OPERA THE ROMANTIC AGE : THE INDUSTRIAL REVOLUTION, THE AMERICAN REVOLUTION, THE FRENCH REVOLUTION LA PRIMA GENERAZIONE DI ROMANTICI : W. BLAKE“ The Lamb “ The Tyger “„“London„ W. WORDSWORTH, „I wandered lonely as a cloud „.S.T.COLERIDGE „The Rhyme oft he Ancient Mariner; 1) There was a ship 2 ) The ice was all around LA SECONDA GENERAZIONE DI ROMANTICI : P.B.SHELLEY „ Ode to the West Wind „ JANE AUSTEN „ Pride and Prejudice „ A TENNYSON „ Ulysses „ ART LINK : WILLIAM TURNER THE VICTORIAN AGE : THE AGE OF EMPIRE , DARWIN AND THE THEORY OF EVOLUTION THE VICTORIAN AGE : C. DICKENS,“ Hard Times „ O.WILDE „ The Picture of Dorian Gray „ „ I would give my soul for that „„The Importance of Being Ernest „ CHARLOTTE BRONTE „ Jane Eyre „ESTRATTI NR. 1 E 2 , R.L. STEVENSON : trattazione dei contenuti principali dell’opera „ Dr. Jekyll and Mr Hyde „ , nessuna analisi del testo -visione del film „ Alice in Wonderland „ e spezzoni del film „ Orgoglio e pregiudizio „ MODERNISM : THE AGE OF THE NOVEL ; A TIME OF WAR “ : J.JOYCE “ The Dubliners : The Dead “ e un racconto a scelta tratto dalla medesima raccolta 24 MATERIA Storia dell’Arte NUMERO ORE SETTIMANALI 2 DOCENTE Gian Andrea Rossi LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte Vol. 3°versione rossa STRATEGIE DI RECUPERO Lezione frontale e dialogata, Conversazioni, ricerche e approfondimenti, proiezione DVD Recupero individuale. Conoscenza di autori e correnti artistico-storiche di fine ‘700, 800. Fino al dopoguerra del secondo conflitto mondiale. OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE La classe coesa e ben socializzata ha mostrato interesse nei temi proposti, manifestando partecipazione ed impegno. Il gruppo è cresciuto in consapevolezza, sensibilità e competenza nei confronti del patrimonio storico artistico. La partecipazione si è espressa in contributi personali nella ricerca del materiale utile per gli approfondimenti disciplinari. Gli obiettivi sono stati raggiunti da tutta la classe con livelli diversificati: la stragrande maggioranza si attesta su quelli medio alti, un piccolo numero si attesta sulla sufficienza piena. Verifiche orali, scritte. Per la valutazione si è tenuto conto della partecipazione attiva all’insieme della disciplina. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE. CAPACITÀ DI SAPER LEGGERE E APPREZZARE I VALORI ESTETICI E CONTENUTISTICI DELL’OPERA D’ARTE. CONTESTUALIZZAZIONE NEL PERIODO STORICO DI APPARTENENZA. CONSAPEVOLEZZA DELL’IMPORTANZA DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO DEL PAESE …. 25 CONTENUTI PER MACROARGOMENTI L’Illuminismo e il Neoclassicismo in arte Esperienze pittoriche, architettoniche e scultoree dell’arte della rivoluzione francese. L’arte del Romanticismo Dai caratteri generali, alla presentazione conoscenza dei protagonisti e delle loro opere. La rivoluzione del Realismo Il fenomeno dei Macchiaioli L’Impressionismo e l’attimo fuggente: la società parigina della seconda parte dell’ottocento. Tendenze postimpressioniste: ripensare alla solidità della forma Dalla Belle Epoque alla prima guerra mondiale : il rinnovamento attraverso l’Art Nouveau. L’Espressionismo in pittura: il turbamento e l’angoscia nelle opere dei protagonisti. Il ‘ 900 delle Avanguardie storiche Arte fra provocazione e sogno: Dada e Surrealismo Oltre la forma: l’Astrattismo Tra Metafisica e ritorno all’ordine. L’arte fra la ricostruzione del dopoguerra e il ‘68 L’arte degli spazi urbani. Street Art e Graffitismo 26 MATERIA NUMERO ORE SETTIMANALI DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Filosofia 3 Vallifuoco Rosaria Domenico Massaro, La comunicazione filosofica”,volumi 2° e 3°, Paravia; appunti per integrazioni. I contenuti proposti sono stati presentati e sviluppati attraverso: -lezione frontale; -lezione partecipata mediante discussioni/riflessioni guidate e/o domande stimolo. Durante l’anno scolastico pochissimi sono stati i casi per i quali si è dovuto procedere con attività di recupero, le quali sono fondamentalmente consistite in un lavoro di consolidamento svolto in autonomia. La classe V G delle Scienze Umane di questo Istituto è stata seguita dalla sottoscritta insegnante a partire dalla classe quarta. Il percorso di filosofia di quest’anno ha mirato a consolidare le capacità di comprensione del discorso filosofico, le abilità argomentative e di analisi dei concetti e a guidare gli allievi nella conoscenza dei principali Autori dell’Ottocento/Novecento. La classe si è mostrata generalmente sempre interessata ai vari temi/Autori proposti e l’interesse mostrato a scuola è in genere sempre stato supportato a casa da impegno e studio adeguati e costanti. Alcuni alunni hanno raggiunto risultati discreti evidenziando un graduale miglioramento nel tempo, anche se talvolta qualche allievo mostra ancora qualche insicurezza per cui si rende necessario supportarlo nel colloquio orale. Un altro gruppo di alunni , invece, ha raggiunto un livello di conoscenze, abilità e competenze buono o più che buono , grazie ad uno studio accurato e motivato. Nel complesso, pertanto, ogni allievo ha reso sostanzialmente secondo le proprie capacità, la propria preparazione di base, le proprie attitudini , la propria motivazione e l’applicazione profusa nel tempo. Le verifiche sono state proposte sottoforma sia di prove orali, che di prove scritte. Relativamente a queste ultime è stata proposta la tipologia B ( quesiti a risposta aperta in 10 righe). La valutazione delle verifiche è stata effettuata sulla base delle griglie di valutazione elaborate dal Dipartimento e allegate al presente documento, ma tenendo anche conto dell’impegno profuso da ogni singolo allievo, della motivazione/interesse mostrati per la disciplina , nonché del livello di partenza degli alunni, quindi della progressione nell’apprendimento. 27 OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE. -Saper riconoscere, utilizzare ed esprimere con un lessico adeguato i concetti e e le categorie fondamentali del pensiero filosofico -Confrontare e contestualizzare le diverse risposte date dai filosofi allo stesso problema , individuando le ragioni -Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico e l’attitudine al confronto, al dialogo e alla discussione critico-costruttiva -Riflettere in chiave problematica su temi e Autori anche alla luce della propria esperienza personale -Saper argomentare una tesi CONTENUTI PER MACROARGOMENTI -L’Idealismo ( i critici di Kant e il dibattito sulla “cosa in sé”; la strada “battuta” dagli Idealisti -G.W.F.Hegel ( i capisaldi del sistema hegeliano; la Fenomenologia dello Spirito ;la Filosofia dello Spirito Oggettivo e la Filosofia della Storia; la Filosofia dello Spirito Assoluto ) -La Sinistra e la Destra Hegeliana: aspetti fondamentali -L. Feuerbach -K. Marx -A. Schopenhauer -H. Arendt ( “La banalità del male” ) -S. Kierkegaard -F. Nietzsche -S. Freud e la Psicoanalisi Si prevede altresì di proporre : H. Arendt (“Le Origini del totalitarismo “) 28 MATERIA NUMERO ORE SETTIMANALI DOCENTE LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI Storia 2 Vallifuoco Rosaria Valerio Castronovo, “MilleDuemila.Un mondo al plurale”,volumi 2 e 3, La Nuova Italia Editrice. I contenuti proposti sono stati presentati e sviluppati attraverso: -lezione frontale; -lezione partecipata mediante discussioni/riflessioni guidate e/o domande stimolo. -lavori di ricerca -lavori di gruppo ( Progetto “Le Pietre d’Inciampo” e celebrazione del 25 aprile ) Durante il corso dell’anno scolastico non sono emerse particolari situazioni che richiedessero la necessità di attivare attività di recupero particolari. E’ stato sufficiente da parte di qualche alunno/a consolidare alcuni argomenti attraverso uno studio autonomo. La classe V G delle Scienze Umane di questo Istituto è stata seguita dalla sottoscritta insegnante a partire dalla classe quarta. Relativamente al percorso di storia si precisa che la classe all’inizio della classe quarta aveva acquisito i contenuti di storia fino alla Riforma Protestante, per cui prima di procedere a sviluppare il programma di storia proprio della classe quarta si è ritenuto opportuno completare , anche se solo in parte, quello di terza ( Controriforma, Rivoluzione Inglese…) ciò ha condizionato lo sviluppo dell’intero programma che si è concluso con Napoleone Bonaparte. All’inizio della quinta si è ritenuto doveroso proporre agli alunni almeno i contenuti relativi ai Moti liberali del 1848 e al Risorgimento, anche se solo nelle linee essenziali. Questo necessariamente ha comportato un rallentamento nello sviluppo del programma di quinta. La classe , inoltre, avendo aderito al Progetto Comunale “Le Pietre d’Inciampo”, ha dovuto necessariamente dedicare del tempo alla realizzazione dello stesso e pertanto non è stato possibile proporre agli allievi tutti gli argomenti di storia previsti dalla programmazione stilata all’inizio dell’anno scolastico. La scolaresca durante l’anno scolastico si è mostrata interessata e attenta alle diverse tematiche relative alla storia europea e italiana , compresa tra la seconda metà del XIX secolo e l’avvento della Seconda Guerra Mondiale. L’applicazione è stata costante e quasi sempre approfondita, l’attenzione durante le attività proposte sempre adeguata. Gli alunni hanno mostrato in particolare molto entusiasmo nella realizzazione del progetto di cui sopra, che li ha visti motivati e tenaci nella ricerca storica effettuata e che si è conclusa con un chiaro “successo”, essendo la classe, con la guida dell’insegnante, riuscita a ricostruire la vicenda biografica dell’ebreo arrestato a Palazzolo Renzo Sacerdoti, di cui si avevano 29 scarsissime notizie, nonché a rintracciare i parenti viventi dello stesso che sono venuti così a conoscenza del Progetto delle pietre d’inciampo, nato dall’idea dell’artista tedesco Dumnig . La posa della “pietra d’inciampo” , in memoria di Renzo Sacerdoti, e l’incontro con i parenti di quest’ultimo , giunti da diverse regioni d’Italia ha visto gli alunni sinceramente coinvolti emotivamente, oltre che gratificati dal punto di vista culturale. Nel complesso ogni allievo, come in filosofia, ha reso secondo le proprie capacità, la propria preparazione di base, la propria motivazione, i propri interessi e impegno profuso. Non si sono rese necessarie attività di recupero particolari, anche se qualche allievo/a si mostra a tratti ancora un poco insicuro/a , anche se si è registrato quest’anno un miglioramento generale. Un piccolo gruppo ha conseguito un livello di preparazione generale discreto, un altro gruppo ha raggiunto un livello buono o più che buono in termini di conoscenze, competenze e abilità. METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Le verifiche sono state proposte sottoforma sia di prove orali, che di prove scritte. Relativamente a queste ultime è stata proposta la tipologia B ( quesiti a risposta aperta in 10 righe). La valutazione delle verifiche è stata effettuata sulla base delle griglie di valutazione elaborate dal Dipartimento e allegate al presente documento, ma tenendo anche conto dell’impegno profuso da ogni singolo allievo, della motivazione/interesse mostrati per la disciplina , nonché del livello di partenza degli alunni, quindi della progressione nell’apprendimento. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE. -Utilizzare concetti e termini storici in relazione agli specifici contesti storico-culturali -Saper ricostruire un periodo storico nella sua complessità operando nessi causali tra i diversi fattori che lo hanno determinato -Conoscere i principali eventi e trasformazioni di lungo periodo della storia italiana ed europea dalla Seconda metà del XIX secolo fino all’avvento della Seconda Guerra Mondiale -Acquisire, attraverso lo studio della storia, le conoscenze, le competenze e le abilità necessarie per comprendere le radici del presente ed essere cittadini consapevoli -Rielaborare in modo personale i contenuti appresi e operare semplici collegamenti interdisciplinari 30 CONTENUTI PER MACROARGOMENTI -Il difficile esordio del Nuovo Stato : la Destra e la Sinistra storica e il compimento dell’Unità d’Italia -La Sinistra di De Prestis e di crispi -Le matrici e i caratteri dell’Imperialismo -L’Italia nell’età Giolittiana -Progetto “le Pietre d’Inciampo”: la tormentata vicenda dell’ebreo veneto Renzo Sacerdoti ( ricerca storica realizzata dalla classe) -La Grande Guerra -La Rivoluzione Bolscevica -I Trattati di Pace -Il Dopoguerra in Europa -La Repubblica di Weimar -Il Dopoguerra in Italia -L’Italia e il Regime Fascista SI PREVEDE ALTRESI’ DI PROPORRE I SEGUENTI ARGOMENTI: -La Crisi del 1929 -Il Regime Nazista -Il Regime Staliniano 31 MATERIA Scienze umane NUMERO ORE SETTIMANALI 5 DOCENTE Murro Maddalena LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI Tassi R., Tassi S., Pedagogia nella storia. Il Novecento, Zanichelli, Bologna 2012. Aime M., Ciò che noi siamo. Manuale di antropologia, Loescher, Torino 2012. Matera V., Biscaldi A., Il manuale di scienze umane. Sociologia, Marietti, Novara 2012 Sono, inoltre, stati utilizzati: dispense ad integrazione del libro di testo, sussidi audiovisivi e informatici, brani antologici presenti nei libri di testo o forniti dall’insegnante. E’ stata proposta la lettura integrale del testo Montessori M., Il segreto dell’infanzia. TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO Lezione frontale, lezione dialogata, esercitazioni, lettura e commento di brani antologici. STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E La classe non ha necessitato di recuperi nel corso dell’anno, gli argomenti svolti sono stati ripetuti e schematizzati assieme all’insegnante alla fine di ogni modulo o autore di pedagogia. La classe è pervenuta ai seguenti obiettivi: Pedagogia. Competenze:- Divenire consapevole dell’apporto della cultura pedagogica moderna al dibattito educativo contemporaneo, in connessione con altre discipline delle Scienze Umane. - Riconoscere il valore della ricerca empirica al fine di potenziare la conoscenza multidisciplinare. Abilità: -Riflettere sul pensiero di autori significativi, potenziando la specificità lessicale. Esporre in modo chiaro, sintetico e pertinente conoscenze sempre più complesse . - Sperimentare una semplice ricerca empirica, utilizzando gli strumenti di base della metodologia della ricerca. Sociologia. Competenze: Riconoscere in maniera sistematica le principali teorie e temi trattati dagli autori classici e contemporanei. Abilità :Analizzare nozioni e concetti, riferiti a teorie e temi trattati, esporre ed argomentare in modo critico i temi trattati. - Per ogni tema sono previste letture significative di autori classici e contemporanei. Antropologia. Competenze: Riconoscere le nozioni fondamentali relative al significato del concetto di cultura. - Comprendere le diversità culturali e le ragioni che le hanno originate. Abilità: Analizzare nozioni e concetti secondo strategie sempre più sistematiche, anche attraverso la conoscenza dei metodi della ricerca antropologica. Verifica formativa 32 LA VALUTAZIONE Rilevazione in itinere del processo di apprendimento mediante: • osservazione del lavoro scolastico in classe; • valorizzazione del contributo degli studenti durante le lezioni; • esercitazioni individuali e collettive; • brevi test su singole abilità specifiche. Verifiche sommative • colloqui orali; • prove scritte. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Pedagogia: - Conoscere gli autori fondamentali del dibattito pedagogico nel Novecento, la connessione tra il sistema scolastico italiano e le politiche dell’istruzione a livello europeo, la formazione alla cittadinanza, i media, le tecnologie e l’educazione, l’educazione in prospettiva multiculturale,l’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva. Sociologia: Conoscere le tematiche proposte in particolare: -l’istituzione, la socializzazione, la devianza, la mobilità sociale, la comunicazione e i mezzi di comunicazione di massa, la critica alla società di massa, la società totalitaria, la società democratica,i percorsi di globalizzazione; - Il contesto socio-culturale in cui nasce e si sviluppa il modello occidentale del welfare state; - gli elementi essenziali dell’indagine sociologica sul campo, con riferimento all’ambito delle politiche di cura e di servizio alla persona (la scelta tra: politiche della salute,quelle per la famiglia e l’istruzione, l’attenzione ai disabili, soprattutto in ambito scolastico) Antropologia: Conoscere i temi presentati in correlazione con gli studi storici e con le altre discipline delle Scienze Umane, in particolare le teorie antropologiche e i diversi modi di intendere la cultura, le diverse culture e la loro specificità in merito a : l’adattamento all’ambiente/ tradizioni e pratiche rituali/ la dimensione religiosa/ l’organizzazione economica e la vita politica. 33 CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Pedagogia. Mod.1L’attivismo pedagogico europeo e americano: Alexander S. Neill; Anton S. Makarenko; Sergej Hessen; John Dewey e la scuola progressiva. Mod. 2. Nuovi scenari e proposte educative del Novecento in Italia: le sorelle Agazzi e l’educazione infantile <<materna>>; Maria Montessori, sperimentazione e psicologia individuale; l’esperienza pedagogica di don Lorenzo Milani; pedagogia e filosofia tra idealismo e pragmatismo: la pedagogia di Giovanni Gentile Mod. 3.Dimensioni socio-educative della modernità e post-modernità: Bruner e la visione psicopedagogica dell’educazione. Mod. 4. Nuove prospettive europee dell’educazione oggi. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, European qualification framework); scuola e intercultura: la "via" italiana per l'integrazione; pedagogia ed educazione interculturale: valorizzazione della differenza; presupposti teorici, le "buone pratiche" per fare intercultura: modelli educativi; strumenti, spazi e metodi. Sociologia Mod.1. Il cambiamento sociale. I concetti di struttura sociale e di mutamento sociale. Il tema della devianza sociale nella sociologia contemporanea. Il concetto di modernità e l’analisi della società di Marx, Weber, Pareto.La scuola di Francoforte e l’industria culturale. Mod.2 La comunicazione. Definizione sociologica di comunicazione. Analisi dei mass media. I new media e il loro impatto sociale. Interazionismo simbolico e teorie sulla comunicazione di massa. Mod. 3. Le dimensioni sociali della globalizzazione. La mondializzazione dei mercati. Le megalopoli delle periferie del mondo. Il multiculturalismo. Identità e consumo nella società post-moderna: consumatori desideranti. Il pensiero di Baumann intorno al tema della globalizzazione. Mod. 4. Le politiche sociali. Politica e politiche pubbliche. Il welfare state Antropologia Mod.1. Non di solo pane. De gustibus, tabù alimentari, la ricerca della purezza, cibo e identità, nutrire gli dei, cibi da terre lontane e cibi <<tradizionali>>, saper mangiare. Mod. 2. Conoscere e credere. Scienza o scienze? Miti e riti. Pregare, invocare, danzare. Magia e stregoneria. Un mito occidentale: sviluppo e progresso 34 MATERIA Scienza naturali NUMERO ORE SETTIMANALI 2 DOCENTE Marco Lambruschi Chimica organica VALITUTTI-TIFI-GENTILE Lineamenti di chimica -Zanichelli La chimica organica di base-Zanichelli (scaricabile dal sito) LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI Biochemestry (fotocopie tratte dai seguenti testi) Original materials CAMPBELL-REECE Biology (English edition)- 8th edition Pearson International Edition TAYLOR MARTHA R. Student Study Guide for Campbell-Reece Biology Pearson International Edition Adapted materials AA.VV. Biozone- Biology in English-Biochemestry and Biotecnology -Scienze Zanichelli FAZZINA-LEANTI CLIL for Science - Tramontana Biologia molecolare CAMPBELL, REECE, TAYLOR, SIMON, DICKEY Biologia molecolare ed evoluzione, metabolismo di base-Pearson TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO CLIL CLASS ACTIVITIES FOLLOW-UP ACTIVITIES lezione frontale discussione dialogata lettura del libro di testo o fotocopie (approfondimenti) osservazione e commento di immagini realizzazione di schemi e riassunti lezioni in lingua inglese secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) modellini molecolari tridimensionali eventuale visione filmati e materiali multimediali CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning che significa apprendimento integrato di lingua e contenuto. CLIL viene utilizzato come termine generico per descrivere tutti i tipi di provvedimenti nei quali la lingua è, nello stesso tempo, veicolo del processo di apprendimento e obiettivo del processo di apprendimento. L'insegnante CLIL non è un insegnante di lingua, ma un insegnante di disciplina con competenze nella lingua straniera; questi, pertanto, non si prefigge l'obiettivo di insegnare esplicitamente la lingua (grammatica, ortografia, sintassi etc.) ma di fare usare la lingua tramite attività comunicative di vario genere (lettura, scrittura, ascolto, produzione orale), inserendola in un contesto specifico che è quello della disciplina. Class activities brainstorming/review whole class lesson/interactive lesson/listening/reading while listening/reading activities (matching, cloze, labelling) post listening/reading activities (cloze, true/false, correct false 35 STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE CLIL ASSESSMENT EVALUATION AND statement, short answer, comprehension questions) scaffolding activities: Carroll diagram, mind map, flowchart, tree-diagram strategic use of L1: clarifying teacher's instruction, developing idea for curricular content, group negotiation, off-task social comments Follow-up activities short answer matching true/false cloze exercises c-maps/mind map correzione e commento delle verifiche studio autonomo con indicazioni personalizzate interventi pomeridiani in forma di sportello Help (solo per alcuni studenti che si sono avvalsi di questa possibilità) La classe ha dimostrato, in generale, interesse per gli argomenti trattati, specialmente per la parte di biologia molecolare. Le parti di chimica organica e biochimica sono quelle dove gli alunni hanno incontrato maggiori difficoltà, imputabili al fatto che il programma di classe IV non ha trattato le parti propedeutiche alla chimica organica e biologia molecolare (geometria dell'atomo di carbonio, legami chimici, forma delle molecole e forze intermolecolari). La mancanza di tali prerequisiti fondamentali ha creato difficoltà nelle spiegazioni e nell'apprendimento di significative parti di programma. Questa situazione ha spinto diversi alunni verso uno studio di tipo prevalentemente mnemonico che si è rivelato spesso infruttuoso o non completamente soddisfacente. La parte di scienze della Terra non è stata trattata perché si è voluto privilegiare l'acquisizione e il consolidamento dei contenuti di chimica organica e biochimica, che ha richiesto l'integrazioni di diversi contenuti non trattati nel programma di scienze di classe IV. È stata utilizzata la griglia di valutazione adottata dal Dipartimento di Scienze. Concorrono ai fini della valutazione le seguenti voci: conoscenza e comprensione degli argomenti fondamentali della disciplina padronanza dei contenuti e capacità di orientarsi nella discussione esposizione chiara e formalmente corretta padronanza della terminologia specifica della materia pertinenza delle risposte formative assessment contents review 36 homework checking mock test (carbohydrates/proteins) summative assessment written test carbohydrates and proteins: true/false (correct false), comparison, labelling, matching, c-map, multiple choices, interactive questions, comprehension questions, cloze written test lipids and nucleic acids: true/false (correct false), comparison, labelling, matching, c-map, multiple choices, interactive questions, comprehension questions, cloze oral test: 15 minutes presentation of culture/citizenship related contents (in pair). Comprehension questions. language assessment writing: spelling, grammar, syntax speaking: fluency, accuracy, pronunciation CLIL evaluation questionnairepersonal evaluation, strategies used and how often, problems, suggestions, criticisms OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE CHIMICA ORGANICA conoscere le principali proprietà del carbonio e il suo ruolo centrale nella costruzione delle molecole organiche riconoscere i diversi tipi di isomeria conoscere i principali gruppi funzionali e le relative proprietà chimiche distinguere tra polimeri di addizione e condensazione BIOCHIMICA capire come le grandi molecole organiche derivino dall'unione di molecole più piccole riconoscere i monomeri che costituiscono le biomolecole polimeriche conoscere la struttura e le funzioni principali di carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici comprendere in che modo le interazioni tra le varie molecole organiche guidano i processi biologici BIOLOGIA MOLECOLARE conoscere la struttura delle molecole di DNA e RNA comprendere il meccanismo della duplicazione del DNA comprendere come viene decodificata l'informazione genetica contenuta nel DNA comprendere come avviene la sintesi delle proteine conoscere i meccanismi con cui i virus infettano le cellule conoscere i principali meccanismi di regolazione genica nei procarioti e eucarioti sapere come viene effettuata la clonazione riproduttiva e terapeutica e le relative implicazioni etiche conoscere le principali tecniche utilizzate per produrre cloni di geni specifici sapere come vengono ottenuti gli individui geneticamente modificati e per quali scopi sono stati utilizzati conoscere i principali metodi di analisi del DNA 37 CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Chimica organica l'atomo di carbonio, ibridazione sp, sp2, sp3, legami sigma e pi greco idrocarburi: saturi (alcani), insaturi (alcheni e alchini), aromatici (benzene e derivati) reazioni degli alcani: combustione, sostituzione reazioni di alcheni e alchini: addizione al doppio legame, regola di Markovnikov isomeria: di struttura, steroisomeri gruppi funzionali: alogenuri, alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, eteri, ammidi, ammine. Critieri di classificazione e nomenclatura polimeri: di addizione e di condensazione Biochemestry (CLIL) Framework The molecular function relates to molecular structure: combining a small number of monomers or subunits into a unique sequence and three-dimensional structures create a huge variety of macromolecules. The diversity of molecular structures is the basis for the diversity of life Key concepts organic molecules are carbon-containing molecules and are central to living system biomolecules: small molecules (non-polymeric), macromolecules (polymers) carbohydrates serve as a fuel and building material functions and structures of monosaccharide (ketose and aldose, D and L configuration), disaccharides (sucrose, maltose, lactose, glycosidic bond), oligosaccharides, polysaccharides (cellulose, starch, glycogen). proteins have many structures, resulting in a wide range of functions functions, amino acids (structure, D-L configuration, R-group classification), peptide bond, primary, secondary, tertiary and quaternary structure lipids are a diverse group of hydrophobic molecules functions and structure of glycerol based lipids (triglycerides, phospholipids, fatty acids, ester bond) and non glycerol based lipids (waxes, fat soluble vitamins, steroids) nucleic acids store and transmit hereditary information. functions and structures of nucleotides (deoxyribonucleotides, ribonucleotides), DNA and RNA. Primary and secondary structures of nucleic acids Biologia molecolare struttura del materiale genetico duplicazione del DNA il passaggio dell'informazione genetica dal DNA all'RNA alle proteine genetica di virus e batteri controllo dell'espressione genica nei procarioti controllo dell'espressione genica negli eucariori clonazione di piante e animali clonazione genica organismi genenticamente modificati metodi di analisi del DNA 38 MATERIA MATEMATICA DOCENTE 2 ORE SETTIMANALI FRANCO RUMI LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO M.Bergamini,A.Trifone,G.Barozzi Matematica.azzurro volume 5 Zanichelli lezione frontale e dialogata esercitazioni guidate STRATEGIE DI RECUPERO recupero intracurricolare esercitazioni in classe sotto la guida del docente OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI Gli obiettivi previsti sono stati raggiunti da un buon numero di alunni; l’assimilazione delle nozioni, dei procedimenti, dei metodi di calcolo risulta diversificata. Sono presenti alunni con una discreta attitudine per la matematica, che, grazie ad un impegno costante, raggiungono livelli di profitto ampiamente sufficienti. E’ presente anche un gruppetto di studenti che hanno trovato difficoltà nell’assimilare i contenuti, sia per lacune pregresse, sia per un impegno non sempre costante; per questi il profitto non è pienamente accettabile in tutte le parti del programma. METODI, STRUMENTI E CRITERI PER Verifiche scritte monotematiche Verifiche orali con risoluzione di esercizi e problemi LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE possedere le nozioni e i procedimenti studiati e padroneggiarne l’organizzazione complessiva, soprattutto sotto l’aspetto concettuale; sapere individuare i concetti fondamentali ed applicarli nella risoluzione degli esercizi proposti; saper elaborare informazioni ed utilizzare con consapevolezza metodi di calcolo. CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Funzioni reali di variabile reale Il concetto di limite; calcolo di limiti; limiti notevoli La continuita' di una funzione La derivabilità' di una funzione Regola di de l’Hospital Studio completo di funzione L'integrazione indefinita, per la ricerca della primitiva di una funzione L’integrazione definita: calcolo di aree e di volumi 39 MATERIA FISICA DOCENTE 2 ORE SETTIMANALI FRANCO RUMI LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI S. MANDOLINI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO Lezione frontale e dialogata Risoluzione di esercizi applicativi delle leggi studiate Risoluzione di problemi di riepilogo dei contenuti studiati Recupero intracurricolare Esercitazioni guidate sotto la guida del docente STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE LE PAROLE DELLA FISICA VOLUME 3 ZANICHELLI Un buon gruppo di alunni ha assimilato in modo discreto gli argomenti proposti; il livello di rielaborazione personale e la correttezza dell’esposizione sono diversificati. Si distinguono alcuni alunni con discreta attitudine ed interesse per la materia, che grazie ad un costante impegno raggiungono livelli di profitto buono. Pochi alunni evidenziano un livello di profitto non pienamente accettabile in tutte le parti del programma. Verifiche orali volte a verificare la conoscenza dei contenuti, l’uso del lessico specifico e la capacità di correlare i diversi argomenti proposti. Verifiche scritte sia con risoluzione di esercizi sia con quesiti a risposta breve. OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE comprendere i procedimenti caratteristici dell’indagine fisica, il continuo rapporto tra costruzione teorica ed attività sperimentale; rendere consapevoli gli allievi della possibilità di riferire a principi unitari fenomeni apparentemente diversi, e di distinguere gli aspetti differenti di fenomeni apparentemente simili; far acquisire un linguaggio corretto e sintetico e rendere capaci di fornire e ricevere informazioni; contribuire a rendere gli allievi capaci di analizzare e schematizzare situazioni reali CONTENUTI PER MACROARGOMENTI - Forza elettrostatica e campo elettrico - Energia potenziale e potenziale elettrostatico - Sintesi formale delle proprietà del campo elettrostatico - Conduttori in equilibrio elettrostatico - La conduzione elettrica - Il campo magnetico e correnti in condizioni stazionarie - Sintesi formale delle proprietà del campo magnetico - La forza di Lorentz - Campi elettrici e magnetici dipendenti dal tempo 40 MATERIA RELIGIONE CATTOLICA NUMERO ORE SETT. 1 DOCENTE MORMILE ANTONIO LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO “RELIGIONE E RELIGIONI”. Audiovisivi, giornali, appunti forniti dall’insegnante. Dialogo interattivo, dibattito, visione di film, lavoro di ricerca, lezioni frontali, approfondimenti personali Data la natura dialogica e partecipativa della materia, non c’è stato bisogno di azioni di recupero. La materia si presta al coinvolgimento diretto degli alunni; il lavoro è stato svolto in prevalenza secondo questo metodo: una tematica proposta alla classe, la partecipazione degli alunni per identificare i punti salienti, le precisazioni OBIETTIVI E LIVELLI necessarie per collocare il tema, una identificazione dei RAGGIUNTI parametri di giudizio, laici e cristiani sulla questione. La classe ha dimostrato interesse e partecipazione alle attivitá proposte raggiungendo un livello piu’ che soddisfacente. Per la peculiarità della materia di IRC, si è voluta premiare la partecipazione attiva, l’interesse, rispettando la diversità METODI, STRUMENTI E personale e valorizzando la capacità di mostrare attenzione CRITERI PER LA anche in alunni timidi e riservati. Per quanto concerne la VERIFICA E LA valutazione si sono attuate prove orali e scritte. Essa e’ stata VALUTAZIONE espressa attraverso i giudizi: ottimo, buono, sufficiente, insufficiente OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Rispetto alla programmazione approntata in sede dipartimentale non e’ stata fatta alcuna selezione disciplinare. STRATEGIE DI RECUPERO CONTENUTI PER MACROARGOMENTI Modulo 1 – BIOETICA GENERALE E PARTICOLARE: coscienza, liberta’, legge morale e naturale, aborto, pena di morte, eutanasia, clonazione, sperimentazione clinica e comitati etici. Modulo 2 – LA SPERANZA: la speranza come virtù (Spe Salvi), Kierkegaard e “la malattia mortale”, la parusia, la morte mediatica, censurata e medicalizzata, la resurrezione cristiana, i tre stati di relazione, le esperienze pre-morte. Modulo 3 – MATRIMONIO E FAMIGLIA L’idea cristiana di amore e di famiglia, il matrimonio come vocazione e sacramento. 41 MATERIA Scienze motorie e sportive NUMERO ORE SETTIMANALI 2 DOCENTE Vezzoli Giulia LIBRI DI TESTO E ALTRI STRUMENTI DIDATTICI TECNICHE ADOTTATE NELL’INSEGNAMENTO E PER L’APPRENDIMENTO STRATEGIE DI RECUPERO OBIETTIVI E LIVELLI RAGGIUNTI METODI, STRUMENTI E CRITERI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Palestra Sala pesi Spazi aperti Piccoli e grandi attrezzi Accademia Tennis “Vavassori” Metodo diretto: vengono fornite esplicite informazioni dettagliate su come affrontare un compito motorio e quale strategia adottare Metodo a scoperta guidata: viene permesso agli alunni di scoprire in maniera autonoma ed attraverso domande le strategie che portano alla risoluzione del problema motorio Metodo globale: viene utilizzato per un primo approccio ad un nuovo gesto Metodo analitico: un gesto motorio complesso viene proposto spezzettato in gesti motori più semplici. Non previste Dall’analisi oggettiva di tutte le prove previste per la valutazione, si è ottenuto un livello che è stato completato in base alla valutazione dell’impegno, della partecipazione e della capacità di collaborare all’attività didattica di ogni singolo alunno (voto sull’osservazione sistematica). Per l’individuazione e la conoscenza del reale livello psicomotorio di ciascun allievo, che costituisce il punto di partenza e di riferimento al lavoro da svolgere, sono stati predisposti una serie di test ed esercizi tendenti all’accertamento di: velocità, forza, resistenza ed agilità. Inoltre, sono state proposte verifiche periodiche individuali e di gruppo al fine di valutare: Capacità cardio-respiratoria Forza esplosiva Forza resistente Rielaborazione degli schemi motori Atletica leggera OBIETTIVI DISCIPLINARI SELEZIONATI PER LA CLASSE Potenziamento fisiologico; Affinamento delle funzioni neuro-muscolari; Acquisizione delle capacità operative e sportive; Gestione e rispetto delle regole sportive e dei compagni; 42 CONTENUTI PERMACROARGOMENTI Potenziamento fisiologico Miglioramento degli schemi motori e delle capacità coordinative Ginnastica artistica: Capovolta, verticale, ribaltata, tuffo. Utilizzo dei macchinari isotonici per il miglioramento dell’efficienza muscolare Conoscenza e pratica dell’attività sportiva: Tennis, Pallavolo, Baseball: tecnica, tattica, regolamento Attività a ritmo di musica: Boxe: calci, pugni, parate e schivate. Attività di atletica leggera: Mezzofondo: 1.000 mt Salto in alto Salto in lungo “Corsa ad ostacoli”: tecnica di valicamento completo in corsa Attività ed esperienze in ambiente naturale: trekking. Primo soccorso Fisiologia del sistema aerobico e anaerobico 43 QUINTA PARTE ALLEGATI Indicatori e descrittori per la compilazione dei giudizi analitici Schede di valutazione disciplinari Schede di valutazione proposte dall’Istituto per le prove d’esame Criteri per l’integrazione del credito scolastico Copia delle simulazioni effettuate 44 INDICATORI / DESCRITTORI PER LA STESURA DEI GIUDIZI ANALITICI OBIETTIVI EDUCATIVI Interesse / partecipazione Livello Descrittori 1 DI DISTURBO 2 INCOSTANTE 3 RICETTIVA 4 ATTIVA 5 COSTRUTTIVA Declinazione interviene in modo non pertinente disturba e distrae i compagni è continuamente distratto e disinteressato non interviene si distrae e si lascia distrarre facilmente dai compagni segue solo se sollecitato interviene in modo opportuno anche se raramente è generalmente attento si dimostra disponibile a collaborare alle attività interviene in modo pertinente segue con interesse si dimostra disponibile a collaborare alle attività interviene in modo pertinente e propositivo segue con interesse vivo è collaborativo e di stimolo per i compagni Impegno Livello Descrittori 1 SCARSO Declinazione non esegue i compiti assegnati è spesso impreparato non rispetta le scadenze sottraendosi alle verifiche 2 DISCONTINUO 3 SUFFICIENTE 4 CONTINUO 5 TENACE non sempre esegue i compiti assegnati si prepara solo in prossimità delle verifiche sommative non sempre rispetta le scadenze e/o si sottrae ingiustificatamente ad alcune verifiche esegue i compiti con sufficiente regolarità generalmente rispetta le scadenze, ma va sollecitato generalmente risulta preparato alle verifiche formative e sommative esegue regolarmente i compiti rispetta le scadenze risulta preparato alle verifiche formative e sommative esegue regolarmente i compiti in modo ampio e preciso rispetta le scadenze ed è sempre preparato alle verifiche formative e sommative è motivato a migliorare costantemente il proprio profitto Progressione nell’apprendimento Livello Descrittori Declinazione 1 NEGATIVA Si mantiene su livelli carenti C’è stato un regresso 2 IRRILEVANTE 3 SUFFICIENTE Si mantiene su livelli insufficienti Fa registrare qualche minimo progresso Si mantiene su livelli sufficienti Ha migliorato il livello di partenza 45 4 DISCRETA 5 NOTEVOLE Si mantiene su livelli discreti o buoni Ha migliorato il livello di partenza Si mantiene su livelli ottimi Ha sensibilmente migliorato il livello di partenza OBIETTIVI COGNITIVI Conoscenze Livello 1 2 Descrittori FRAMMENTARIE PARZIALI 3 SUFFICIENTI 4 5 COMPLETE APPROFONDITE Livello Descrittori 1 MOLTO LIMITATE 2 GENERICHE Declinazione conoscenza frammentaria e lacunosa degli elementi essenziali conoscenza incompleta e superficiale degli elementi essenziali conoscenza completa, ma non approfondita, degli elementi essenziali conoscenze complete e corrette conoscenze complete, corrette, approfondite ed ampliate Abilità 3 DESCRITTIVE 4 ANALITICO SINTETICHE 5 INTERPRETATIVE Declinazione non sa cogliere il senso di un’informazione non è in grado di effettuare analisi non sa sintetizzare le conoscenze acquisite sa cogliere il senso di un’informazione in modo parziale o con superficialità è in grado di effettuare analisi e sintesi parziali e/o imprecise sa cogliere l’informazione, ma non sempre è in grado di organizzarla autonomamente sa effettuare analisi corrette, ma non approfondite sa sintetizzare solo se guidato ha autonomia nella comprensione ed organizzazione ha acquisito autonomia nell’analisi, ma restano incertezze non determinanti ha acquisito autonomia nella sintesi, ma restano incertezze non determinanti comprende, organizza e deduce autonomamente analizza in modo completo, stabilendo significative relazioni organizza in modo autonomo e critico le conoscenze e le procedure Competenze Livello Descrittori 1 NON STRUTTURATE Declinazione Usa un linguaggio improprio, confuso e formalmente scorretto Non sa applicare le conoscenze, nemmeno se guidato 2 POCO STRUTTURATE Usa con difficoltà ed in modo approssimativo il linguaggio specifico Applica le conoscenze in modo parziale ed impreciso 3 ESECUTIVE Usa un linguaggio semplice, ma chiaro e formalmente corretto Sa applicare le conoscenze in modo generalmente corretto, anche se necessita di aiuto 4 APPLICATIVE Usa un linguaggio chiaro e formalmente corretto Applica le conoscenze in modo autonomo e generalmente corretto 5 ELABORATIVE Utilizza con padronanza un linguaggio chiaro, rigoroso ed efficace Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto anche in contesti nuovi 46 CORRISPONDENZA FRA VOTI E LIVELLI LIVELLO VOTO 1 1-2-3 2 4-5 3 6 4 7-8 5 9 - 10 47 SCHEDE DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO INDICATORI DESCRITTORI Richieste non rispettate 1) Comprensione del testo o dell’argomento proposto: aderenza alla traccia e alla tipologia testuale richiesta 2) Sviluppo del testo: chiarezza dell’impostazione, coerenza logico- argomentativa, coesione, equilibrio tra le parti della comunicazione - espressione 4) Forme A) Organizzazione dei periodi:, sintassi e punteggiatura B) Lessico C) Grammatica, ortografia ordine esteriore VOTO NUMERICO Assolutamente insufficiente Grav. Insufficiente/ Insufficiente Sufficiente 1 1- 2 -3 2 4-5 3 6 Discreto/Buono 4 7–8 Ottimo/Eccellente 5 9 - 10 Logicamente molto sconnesso per coerenza e/o coesione e/o equilibrio tra le parti Assolutamente insufficiente 1 1- 2 -3 Logicamente piuttosto disorganizzato per coerenza e/o coesione e/o equilibrio tra le parti Grav. Insufficiente/ Insufficiente 2 4–5 Logicamente lineare Sufficiente 3 6 Ben strutturato Discreto/ Buono 4 7–8 Ben strutturato, ampio, organico Ottimo/Eccellente 5 9 – 10 1 1- 2 -3 2 4-5 Limitata aderenza / Parziale aderenza Complessiva aderenza Piena aderenza Rigorosa aderenza alla traccia e alla tipologia testuale Molto approssimativa 3) Qualità del contenuto e ricchezza degli apporti personali e/o multidisciplinari LIV GIUDIZIO SINTETICO Generica / Parzialmente significativa Assolutamente insufficiente Grav. Insufficiente/ Insufficiente Significativa Sufficiente 3 6 Significativa e con approfondimenti analitici Discreto/Buono 4 7–8 Significativa, con approfondimenti analitici e apporti personali e/o multidisciplinari Ottimo/Eccellente 5 9 – 10 Molto contorta Assolutamente insufficiente 1 1- 2 -3 2 4-5 3 6 Corretta e lineare Grav. Insufficiente/ Insufficiente Sufficiente Agile e di scorrevole lettura Discreto/ Buono 4 7- 8 Fluida e armoniosa Molto impreciso 5 1 9 – 10 1- 2 -3 2 4-5 Semplice, globalmente appropriato Appropriato Ottimo/Eccellente Assolutamente insufficiente Grav. Insufficiente/ Insufficiente Sufficiente Discreto/ Buono 3 4 6 7- 8 Appropriato, ricco e articolato Ottimo/Eccellente 5 9 – 10 Numerosi errori di grammatica e/o ortografia Assolutamente insufficiente 1 1- 2 –3 Errori di grammatica e/o ortografia Grav. Insufficiente/ Insufficiente 2 4-5 Sufficiente 3 6 Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 4 5 7- 8 9 - 10 Appesantita/Fragile e di faticosa lettura Generico/ Impreciso/ Ripetitivo Sporadici, lievi errori di grammatica e/o di ortografia Nessun errore Lavoro curato in ogni aspetto 48 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI LATINO INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI GIUDIZIO SINTETICO Assolutamente insufficiente Assolutamente insufficiente VOTO NUMERICO Comprensione frammentaria del testo con errori che per quantità e tipologia denotano gravi difficoltà nel riconoscere le strutture morfosintattiche e nella scelta del lessico Gravemente insufficiente 4 Comprensione parziale del testo con errori che per quantità e tipologia denotano incertezze nel riconoscere le strutture morfosintattiche e nella scelta del lessico Insufficiente 5 Comprensione globale del testo con alcuni errori e con alcune improprietà di tipo morfosintattico e/o lessicale Sufficiente 6 Comprensione quasi completa del testo con qualche errore e con alcune improprietà di tipo morfosintattico e/o lessicale Discreto 7 Comprensione quasi sempre precisa del testo, delle strutture morfosintattiche, del lessico Buono 8 Comprensione precisa del testo con rispetto dei funzionamenti morfosintattici, lessicali, semantici propri di ciascuna lingua, e interpretazione approfondita con attenzione verso le scelte stilistiche Ottimo 9 - 10 Richieste non rispettate Conoscenze - Competenze - Capacità - Uso del linguaggio specifico Incomprensioni del testo con molti e gravi errori sia di tipo morfosintattico sia di tipo lessicale 1 2-3 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEL VOTO ERRORE MOLTO GRAVE: si penalizza di un voto l'omissione di una frase (proposizione) l’ incomprensione sintattica di una frase (proposizione)tali da pregiudicare la comprensione del testo. ERRORE GRAVE: si penalizza di mezzo voto l'errore morfologico grave (per esempio tempo o diatesi verbale, errori di concordanza, confusione nell'uso dei pronomi, inversioni soggetto - complemento……..) l'omissione di un elemento del discorso la scelta lessicale inadeguata tali da pregiudicare la comprensione del testo. ERRORE LIEVE: si penalizza eventualmente di un quarto di voto, in rapporto al tipo e alle difficoltà generali del testo e alle caratteristiche della verifica l'errore morfologico la scelta lessicale inadeguata tali da non pregiudicare la comprensione del testo SI SOTTOLINEA CHE L'ENTITÀ DELL' ERRORE È STRETTAMENTE IN RAPPORTO ALL'INCIDENZA SULLA COMPRENSIONE GLOBALE DEL TESTO 49 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE ITALIANO - LATINO DESCRITTORI DEI LIVELLI DI INDICATORI APPRENDIMENTO Non disponibilità all’apprendimento. Non conoscenza dei contenuti essenziali. Conoscenze - Competenze - Capacita’ - Uso del linguaggio specifico Conoscenza frammentaria e superficiale dei contenuti (non supportata dalla comprensione, cioè dalla capacità di trasporre le conoscenze acquisite, di spiegare ,di selezionare e collegare in modo funzionale). Conoscenza dei contenuti essenziali. Competenza nel selezionare e collegare le conoscenze acquisite in rapporto alla richiesta dell'insegnante. Comprensione del testo letterario ( analisi dei principali elementi della comunicazione letteraria ; sintesi dei contenuti; giudizio motivato ). Capacità di analisi del codice linguistico. Uso consapevole del codice linguistico e del lessico specifico. Acquisizione dei principi fondamentali per la comprensione del testo latino. Comprensione approfondita del testo letterario (analisi dei principali elementi della comunicazione letteraria; sintesi funzionale; valutazione in termini di evidenza interna, utilizzando, cioè, i dati acquisiti attraverso l'analisi e secondo lo statuto epistemologico della disciplina; valutazione sulla base di criteri esterni, utilizzando, cioè, gli apporti della critica). Autonomia nei processi metodologici. Autonomia nell'uso del libro di testo. Autonomia nei processi di analisi, comprensione e traduzione del testo latino. Conoscenza completa dei contenuti. Conoscenza completa e approfondita del testo letterario (analisi di tutti gli elementi della comunicazione letteraria; sintesi funzionale; valutazione in termini di evidenza interna, utilizzando, cioè, i dati acquisiti attraverso l'analisi e secondo lo statuto epistemologico della disciplina; valutazione sulla base di criteri esterni, utilizzando, cioè, gli apporti della critica). Autonomia nell'avvalersi di strumenti e fonti. Capacità di apporti personali. Precisione ed eleganza delle forme della comunicazione. Autonomia nei processi di analisi, comprensione e traduzione del testo latino; capacità di riconoscere le peculiarità stilistiche e di stabilire riferimenti al contesto storico - letterario. LIVELLI GIUDIZIO SINTETICO Gravemente insufficiente Insufficiente VOTO NUMERICO 1- 2- 3 4-5 Sufficiente 6 Discreto 7 Buono 8 -10 Ottimo 50 LINGUE E LETTERATURE STRANIERE GRIGLIA PROVE SCRITTE COMPETENZE LINGUISTICHE CAPACITA’ ESPOSITIVA COMPRENSIONE DEL TESTO QUESTIONARIO VOTO APPLICAZIONE LESSICO ORTOGRAFIA STRUTTURE molto 1-3 molto scorretta limitato RICONOSCIMENTO INFORMAZIONI L’alunno riconosce le informazioni in modo: molto scorretta nullo occasionale 4 frequenti e gravi improprio ripetutamente errori 5 6 scorretta errori non gravi anche se impreciso frequenti insicura, con errori lievi anche se ricorrenti / che semplice non ostacolano la comprensione parziale spesso non corretta globalmente negli elementi essenziali corretta imprecisa, con 7 errori lievi / che adeguato per lo più corretta quasi completo RIASSUNTO CAPACITA’ FORMULAZIONE ANALISI SINTESI ARGOMENTARISPOSTE TIVA (coerenza/coesione) L’alunno sa cogliere gli L’alunno sa L’alunno formula le elementi di testo esporre in modo: L’alunno sa esporre le risposte in modo: in modo: conoscenze in modo: gravemente carente o quasi nullo nullo adeguato ma frammentario e limitandosi a riportando parti incoerente, disordinato, trascrivere parti del del testo infondato testo parziale e superficiale e elementare e poco riportando parti non sempre argomentato del testo coerente elementare ma semplice e limitato globale scarsamente ma corretto organico incoerente semplice ma corretto globale e personale e coerente esauriente e coerente non ostacolano la comprensione 8 errori sporadici adeguato e quasi sempre completo vario corretta 9 corretta ampio corretta 10 corretta e sicura specifico corretta TEMA ben strutturato chiaro e complessivament ordinato e e corretto e coerente personale efficace, chiaro, corretto, strutturato personale con logicamente ed varietà lessicale esauriente scorretto e lacunoso L’alunno organizza le proprie idee in modo: inesistente superficiale e appena accennata generico essenziale ma appena accennata poco organico accettabile, anche essenziale e se poco originale nel complesso e/o personale organico nel complesso organico e abbastanza pertinente originale ma accettabile, abbastanza personale pertinente ed personale e articolato documentata pertinente, articolato, ricco e approfondito pertinente, completo e dettagliato, chiaro, preciso, chiaro, efficace, ben articolato, anche negli elementi organico con apporti scorrevole, strutturato ricco, impliciti personali e critici personale con logicamente ed approfondito e varietà lessicale esauriente critico completo anche negli chiaro, preciso, elementi impliciti organico CAPACITA’ DI RIELAB CRITICA personale e documentata, con citazioni personale e documentata, con citazioni anche critiche e/o interdisciplinari 51 LINGUE E LETTERATURE STRANIERE GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE Acquisizione conoscenze Forma espositiva 1-3 Rifiuto di sottoporsi a verifica Non possiede alcuna conoscenza Commette errori che compromettono il significato della comunicazione 4 Conoscenze molto superficiali – limitate – frammentarie Commette gravi errori Si esprime in modo frammentario e necessita spesso di aiuto 5 Ha conoscenze non molto approfondite Commette qualche errore 6 Conoscenze di base adeguate Non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici 7 Conoscenze chiare e abbastanza approfondite Espone con proprietà di linguaggio in maniera adeguata 8 Conoscenze ampie, approfondite e con apporti personali Comunica in modo autonomo, chiaro e preciso 9 Conoscenze complete ed accurate con significative iniziative personali Usa la lingua in modo autonomo, scorrevole e corretto 10 Conoscenze complete, accurate, ampliate autonomamente con notevoli lavori Usa la lingua in modo autonomo, scorrevole e corretto Commette alcuni errori sostanziali nella comunicazione Usa generalmente termini imprecisi Non commette errori sostanziali nella comunicazione Usa generalmente termini appropriati L’esposizione è abbastanza chiara 52 VOTO 1 2 GRIGLIA DI STORIA E FILOSOFIA PROVA ORALE LIVELLO DI CONOSCENZE CAPACITA' APPRENDIMENTO Rifiuto nei Nullo confronti della Non evidenziate prova di verifica scritta e/o orale Molto Carente frammentarie Non evidenziate 3 Carente 4 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9 Ottimo 10 Eccellente Disarticolate Frammentarie. Presenza minima di informazioni riferibili ai saperi disciplinari Molto superficiali. Raccolta di informazioni minime a livello concettuale Selezione ordinata delle informazioni di base Pertinenti e contestualizzate Minimamente evidenziate COMPETENZE Non evidenziate Negative Prive di strutturazione minima Minimamente descrittive Poco strutturate Descrittive Generiche Descrittive Applicative Descrittivoanalitiche Applicative. Uso appropriato della terminologia disciplinare Adeguate e Analitico-sintetiche Argomentative. Uso coerentemente appropriato della organizzate in terminologia schemi concettuali disciplinare specifica Approfondite Sintetiche Argomentative. Uso nell’organizzazione rigoroso della e connessione terminologia sistematica dei disciplinare concetti Concetti Argomentative. Uso approfonditi ed Critico valutative rigoroso e articolato originali rielaborati della terminologia con apporti disciplinare personali ed autonomia critica- 53 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE DI MATEMATICA E FISICA Indicatori Descrittori Insignificante/Frammentario Svolgimento Parziale Completo Esecuzione con errori gravi Esattezza dei calcoli Esecuzione con qualche errore Esecuzione corretta Esecuzione corretta con padronanza Tentativi di risoluzione Padronanza delle procedure e degli strumenti Procedure risolutive contorte e approssimative Trattazione parzialmente corretta Trattazione corretta Trattazione rapida ed originale Nulla o gravemente lacunosa Conoscenza dei contenuti disciplinari indicati Incompleta Essenziale Adeguata Completa Impostazione e coerenza nella risoluzione Uso del lessico specifico Disorganica; lessico scorretto Ordinata; lessico adeguato Accurata; lessico rigoroso Sulla base degli indicatori e dei corrispondenti descrittori, il docente formulerà la valutazione espressa in decimi. 54 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI DI MATEMATICA E FISICA Acquisizione conoscenze Applicazione Rielaborazione e Comprensione Abilità linguistiche ed espressive Non sa riconoscere e gestire l’errore. Non è in grado di documentare il proprio lavoro. Non sa reperire informazioni. 1 Rifiuto ingiustificato di sottoporsi a verifica 2 Non possiede alcuna conoscenza Anche guidato non si orienta e non sa applicare le conoscenze elementari Si esprime in modo confuso e non pertinente 3 Conoscenze molto limitate frammentarie Non riesce ad applicare conoscenze nemmeno in situazioni note Commette errori che compromettono il significato della comunicazione 4 Ha conoscenze superficiali e incomplete Fragile autonomia nella elaborazione e nel ragionamento. Errori nella applicazione e nell’analisi Si esprime in modo frammentario e necessita di aiuto. Usa termini inadeguati 5 Ha conoscenze superficiali E’ parzialmente in grado di svolgere quanto assegnato. Commette qualche errore Non sempre è autonomo nell’esposizione e usa termini imprecisi 6 Conoscenze di base adeguate E’ in grado di svolgere quanto assegnato anche se con qualche errore Non commette errori sostanziali nella comunicazione. Usa termini generalmente appropriati 7 Conoscenze di base complete Sa applicare le conoscenze anche se con qualche imprecisione Espone in modo lineare con termini appropriati Conoscenze chiare e complete Applica le conoscenze con sicurezza ed effettua analisi in modo autonomo Comunica in modo autonomo, sicuro, chiaro e preciso Conoscenze complete ed approfondite Applica quanto sa in situazioni nuove. Sintetizza correttamente e/o stabilisce autonomamente appropriate relazioni Usa il linguaggio in modo del tutto autonomo e corretto. Comunica con chiarezza e precisione 8 9/10 55 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI SCIENZE NATURALI – PROVE ORALI CONOSCENZE Livello Voto 1 2 1 3 4 2 5 3 4 5 6 7 8 9 10 Descrittori Declinazione FRAMMENTARIE PARZIALI SUFFICIENTI COMPLETE APPROFONDITE - conoscenza assente degli elementi essenziali conoscenza lacunosa degli elementi essenziali conoscenza frammentaria degli elementi essenziali conoscenza incompleta degli elementi essenziali conoscenza superficiale degli elementi essenziali - conoscenza completa degli elementi essenziali - conoscenze complete e appropriate conoscenze complete, appropriate e ampie conoscenze complete e approfondite conoscenze complete, approfondite ed ampie ABILITÀ (comprensione, organizzazione, analisi e sintesi) Livello Voto 1 2 1 3 4 2 5 Descrittori Declinazione MOLTO LIMITATE - non sa cogliere il senso di un’informazione non sempre sa cogliere il senso di un’informazione sa cogliere il senso di un’informazione in modo parziale GENERICHE - sa cogliere il senso di un’informazione ma con superficialità è in grado di effettuare una parziale e/o imprecisa analisi e sintesi di un’informazione sa cogliere il senso dell’informazione, ma non sempre è in grado di organizzarla in autonomia sa effettuare analisi corrette, ma non approfondite sa sintetizzare solo se guidato ha autonomia nella comprensione, organizzazione e analisi ma restano incertezze non determinanti nella sintesi ha autonomia nella comprensione, organizzazione, analisi e sintesi - 3 4 6 DESCRITTIVE 7 8 ANALITICO SINTETICHE 9 5 INTERPRETATIVE 10 comprende, organizza, analizza e sintetizza in piena autonomia, stabilendo significative relazioni comprende, organizza, analizza e sintetizza in piena autonomia e in modo critico, stabilendo significative relazioni COMPETENZE (utilizzo linguaggio specifico, applicazione conoscenze) Livello Voto Descrittori - 3 competenze assenti usa un linguaggio improprio, confuso e formalmente scorretto e non sa applicare le conoscenze, nemmeno se guidato usa un linguaggio improprio, confuso e formalmente non corretto, non sa applicare le conoscenze, nemmeno se guidato 4 - 1 1 2 2 5 3 Declinazione 6 NON STRUTTURATE usa con difficoltà ed in modo approssimativo il linguaggio specifico e applica le conoscenze in modo parziale ed impreciso anche se guidato POCO STRUTTURATE usa in modo approssimativo il linguaggio specifico e applica le conoscenze in modo superficiale anche se guidato ESECUTIVE - usa un linguaggio semplice, ma chiaro e formalmente corretto e sa applicare le conoscenze in modo generalmente corretto, anche se necessita di aiuto - 8 usa un linguaggio chiaro e formalmente corretto e applica le conoscenze in modo autonomo e generalmente preciso usa un linguaggio chiaro e formalmente corretto e applica le conoscenze in modo autonomo e preciso 9 - 7 4 APPLICATIVE 5 ELABORATIVE 10 utilizza con padronanza un linguaggio chiaro, rigoroso ed efficace ed applica le conoscenze in modo autonomo e corretto anche in contesti nuovi utilizza con padronanza un linguaggio chiaro, rigoroso ed efficace ed applica le conoscenze in modo autonomo e corretto anche in contesti nuovi e complessi 56 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI SCIENZE NATURALI – PROVE SCRITTE strutturate e semistrutturate punteggio 0% 13% 18% 23% 28% 33% 38% 43% 48% 53% 58% 63% 68% 73% 78% 83% 88% 93% 98% - 12% - 17% - 22% - 27% - 32% - 37% - 42% - 47% - 52% - 57% - 62% - 67% - 72% - 77% - 82% - 87% - 92% - 97% - 100 voto in decimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 VOTO INTERESSE PARTECIPAZIONE AL DIALOGO DIDATTICO-EDUCATIVO CONOSCENZE Assente Rifiuto manifestato e reiterato Assenti Assente Passiva Assenti Scarso Passiva Frammentarie e confuse Destrutturate Parziali Destrutturate Ripetitive 4 Scoordinate Esecutiveacritiche 5 Applicative descrittive 6 Applicativeargomentative Descrittiveanalitiche 7 Saltuario Saltuaria Superficia le Saltuaria Accettabil e Recettiva Evidente Recettiva COMPETENZE CAPACITA' Aspecifiche Generiche FEED BACK NEGATIVO/ POSITIVO 1 Recupero motivazionale Superficiali, generiche, mnemoniche Selezione ordinata delle con. di base Pertinenti e contestualizzate 2 Ripetitive 3 Recupero individualizzato Recupero in itinere Stimolo al raggiungimento del/i livello/i successivo/i 57 Notevole Propositiva Approfondite ed organiche Argomentative Descrittivesintetiche 8 Profondo Propositiva Interdisciplinari Argomentativeinterpretative Criticovalutative 9 Oltre il lavoro scolastico Critica Interdisciplinari Interpretativepropositive Valutative10 comparative 58 DISEGNO E STORIA DELL'ARTE GRIGLIA DI VALUTAZIONE Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Assenti Non ha alcuna conoscenza e commette gravi errori Non riesce ad applicare le conoscenze in situazioni nuove e non è in grado di effettuare alcuna analisi Non sa sintetizzare le conoscenze e non ha autonomia di giudizio Commette errori che oscurano il significato della comunicazione Scarsi Ha conoscenze frammentarie e superficiali; commette errori nell'esecuzione di compiti semplici Applica le sue conoscenze commettendo errori e non riesce a condurre analisi con correttezza Non sa sintetizzare le proprie conoscenze e manca di autonomia di giudizio Commette errori che non oscurano il significato del discorso Normali Ha conoscenze non molto approfondite e commette qualche errore nella comprensione Commette errori non gravi sia nell'applicazione che nell'analisi Non ha autonomia nella rielaborazione delle conoscenze Commette qualche errore che non oscura il significato Normali Non molto approfondita, ma non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici Sa applicare le conoscenze ed è in grado di effettuare analisi parziali con qualche errore E' impreciso nell'effettuare sintesi e ha qualche spunto di autonomia Non commette errori nella comunicazione Discreto impegno e attiva partecipazione Conoscenze complete che gli consentono di non commettere errori nell'esecuzione di compiti complessi Sa applicare e sa effettuare sintesi anche se con qualche imprecisione E' autonomo nella sintesi e rielaborazione personale, ma non approfondisce troppo Espone con chiarezza Buoni con iniziative personali Possiede conoscenze complete ed approfondite e non commette errori né imprecisioni Applica senza errori né imprecisioni ed effettua analisi abbastanza approfondite e personali Sintetizza correttamente ed effettua valutazioni personali ed autonome Usa la lingua in modo autonomo Impegno e partecipazione Impegno assiduo e partecipazione di tipo collaborativo Elaborazione conoscenze 1 -3 Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze 4 Elaborazione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze 5 Elaborazione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze 6 Elaborazione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze 7 Elaborazione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Impegno e partecipazione Acquisizione conoscenze 8 9 -10 Elaborazione conoscenze 59 Acquisizione conoscenze Elaborazione conoscenze Autonomia nella rielaborazione critica delle conoscenze Abilità linguistico-espressive Ha conoscenze ampie, complete, coordinate e non commette imprecisioni di alcun tipo Sa applicare quanto appreso in situazioni nuove in modo personale e originale; ha padronanza della capacità di cogliere gli elementi di un insieme e di stabilire tra essi relazioni Sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure acquisite ed effettua valutazioni corrette, approfondite e complete senza alcun aiuto Usa la lingua in modo autonomo e corretto con stile personale 60 GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA PROFITTO CONOSCENZE CAPACITÀ COMPETENZE PARTECIPAZIONE INTERESSE IMPEGNO ottimo approfondite interpretative elaborative costruttiva vivo tenace buono complete analitiche applicative attiva evidente continuo sufficiente ordinate descrittive esecutive ricettiva alterno discontinuo insufficiente frammentarie generiche non strutturate incostante discontinuo inesistente 61 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE VOTO 10 PROFITTO eccellente CAPACITÀ MOTORIE CONOSCENZE COMPETENZE eccellenti approfondite elaborative INTERESSE / PART PROGRESSIONE ECIP APPRENDIMENTO AZIO NE IMPEGNO costruttiva notevole tenace attiva buona costante 9 ottimo ottime organiche 8 buono buone complete applicative collaborativa discreta continuo 7 discreto discrete adeguate esecutive interessata sufficiente sufficiente 5-6 sufficiente sufficienti parziali poco strutturate ricettiva irrilevante discontinuo 1-4 insufficiente non sufficienti frammentarie non strutturate incostante/ di disturbo negativa inesistente strutturate 62 SCHEDE DI VALUTAZIONE PROPOSTE DALL’ISTITUTO PER LE PROVE D’ESAME Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “CRISTOFORO MARZOLI” LICEO SCIENTIFICO DI STATO “GALILEO GALILEI” Via Levadello, 25036 Palazzolo s/O (BS) – C.F. 91011920179 – tel. 0307400391 fax 0307407000 e-mail : [email protected]. SCHEDA PRIMA PROVA SCRITTA Candidato/a Traccia INDICATORI COMPRENSIONE DEL TESTO O DELL'ARGOMENTO PROPOSTO: aderenza alla traccia e alla tipologia testuale richiesta SVILUPPO DEL TESTO: chiarezza dell'impostazione e coerenza dell'argomentazione QUALITA’ DEL CONTENUTO: DESCRITTORI PUNTI 0-1 Non rispettata/ minima Parziale 2 Piena 3 Sviluppo sconnesso e disorganico Organizzazione parziale o poco fondata Argomentazione coerente, organica e sufficientemente fondata Argomentazione ampia, organica e con significativa rielaborazione personale Minima 1 2 3 4 ricchezza degli apporti personali e Parzialmente significativa multidisciplinari Significativa 0-1 2 3 FORME DELLA COMUNICAZIONE - ESPRESSIONE: Minima/periodare elementare/numerosi e gravi errori Parziale/periodare lineare/sporadici e lievi errori 0-1 2 correttezza morfosintattica: organizzazione dei periodi, sintassi, punteggiatura piena /periodare articolato/nessun errore significativo 3 FORME DELLA COMUNICAZIONE - ESPRESSIONE: lessico generico e/o impreciso 0-1 lessico appropriato e/o ricco 2 PROPRIETÀ LESSICALE ...../15 VALUTAZIONE PRIMA PROVA Punteggio proposto Punteggio assegnato all’unanimità 2. a maggioranza Ulteriore proposta di punteggio Motivazione della proposta:………………………………………………..……. Punteggio assegnato all’unanimità a maggioranza 3. Punteggio assegnato OM 11.2.99 Art . 15 comma 6 …../15 63 Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “CRISTOFORO MARZOLI” LICEO SCIENTIFICO DI STATO “GALILEO GALILEI” Via Levadello, 25036 Palazzolo s/O (BS) – C.F. 91011920179 – tel. 0307400391 SCHEDA SECONDA PROVA SCRITTA Candidato ………………………………….. a) Classe …………… Conoscenza dei contenuti e/o sviluppo della tematica proposta dalla traccia Assenti Lacunosi, gravemente imprecisi e/o frammentari Incompleti e/o generici Superficiali, anche se sostanzialmente corretti Pertinenti e ben articolati Completi e approfonditi b) 0 1 2 3 4 5 Aderenza alla traccia proposta / rispetto delle consegne Completo fraintendimento della traccia e/o delle richieste proposte Sviluppo parziale in presenza di alcuni argomenti/aspetti non pertinenti e/o ripresa integrale di parti del testo Sviluppo pertinente e coerente Sviluppo coerente,completo Sviluppo coerente, completo, articolato 0 1 2 3 4 c) Applicazione delle strutture linguistiche, ricchezza lessicale e consapevolezza della forma testuale Presenza di numerose improprietà morfosintattiche e lessicali; registro incoerente con la tipologia testuale Applicazione accettabile delle strutture; registro non sempre adeguato alla tipologia testuale Applicazione corretta anche se non sempre appropriata delle strutture; registro coerente con la tipologia testuale Applicazione sicura delle strutture, chiarezza del discorso 0 1 2 3 d)Argomentazione in forma logica e coerente Assente Argomentazione poco coerente/limitata/ripetitiva Argomentazione logica con uso di alcuni connettori logici Argomentazione chiara e documentata; uso appropriato di connettori logici Totale 0 1 2 3 ………………………../quindicesimi 64 Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “CRISTOFORO MARZOLI” LICEO SCIENTIFICO DI STATO “GALILEO GALILEI” Via Levadello, 25036 Palazzolo s/O (BS) – C.F. 91011920179 – tel. 0307400391 SCHEDA TERZA PROVA SCRITTA Indicatori Conoscenze Descrittori Punti Nulle - non pertinenti 1 Frammentarie 2 Selezione ordinata delle conoscenze di base 3 Pertinenti e contestualizzate 4 Approfondite 5 basConnette base in maniera casuale le conoscenze 1 Procede per giustapposizione senza evidenziare i nessi o stabilendo nessi errati 2 Struttura coerentemente le conoscenze pur con qualche dispersione 3 Struttura coerentemente e organicamente le conoscenze 4 Generiche 1 Descrittive - analitiche 2 Sintetico - interpretative 3 Media Competenze Capacità Uso impreciso / scorretto Uso del Lingu aggio Uso generalmente corretto specifi co Uso appropriato e rigoroso 1 2 3 VALUTAZIONE TERZA PROVA /15 65 Punteggio assegnato all’unanimità 2. a maggioranza Ulteriore proposta di punteggio Motivazione della proposta: Punteggio assegnato all’unanimità a maggioranza 3. Punteggio assegnato OM 11.2.99 Art.15 comma 6 66 Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” con Sezioni Associate: ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "CRISTOFORO MARZOLI" LICEO SCIENTIFICO DI STATO "GALILEO GALILEI" Via Levadello, 25036 Palazzolo S/O (BS) - C.F. 91011920179 - Tel. 0307400391; Fax 0307407000 e-mail : [email protected]; http://web.tiscali.it/iismarzoli SCHEDA COLLOQUIO CANDIDATO/A ARGOMENTO INDICATORI Presentazione dell’argomento scelto nel tempo assegnato Utilizzo degli strumenti e del lessico specifici di ogni disciplina Conoscenza dei contenuti Argomentazione Elaborazione personale e/o presenza di apporti culturali multidisciplinari Qualità dell’esposizione DESCRITTORI PUNTI Presentazione esauriente, fluida Informazione insufficiente / sufficiente / ricca Originalità del lavoro non evidente / significativa Grav. insufficiente - insufficiente – incerto - superficiale Sufficiente Buono Ottimo Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreta Buona Approfondita Ottima Debole Coerente Articolata 1-2 1-2-3 1-2 1-2-3-4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 Insufficiente Sufficiente Buona Poco scorrevole Lineare Fluida Valutazione del colloquio 1 2 3 1 2 3 ……./30 Punteggio assegnato all’unanimità a maggioranza 2. Ulteriore proposta di punteggio Motivazione della proposta: ………………………………………………….. …………………………………………………………………………………….. Punteggio assegnato all’unanimità a maggioranza 3. Punteggio assegnato OM 11.2.99 Art.15 comma 6 …./30 67 CRITERI PER L’INTEGRAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico. Il credito scolastico viene attribuito, durante lo scrutinio finale, nel seguente modo: Dopo l'assegnazione collegiale dei voti finali e la decisione di promozione, la media dei voti determina la fascia di oscillazione del punteggio come indicato nella tabella di seguito riportata: MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO: PUNTI 3^ classe 4^ classe 5^ classe M<6 non previsto non previsto non previsto M=6 3-4 3-4 4-5 6 < M < =7 4-5 4-5 5-6 7 < M <=8 5-6 5-6 6-7 8 < M <= 10 6-8 6-8 7-9 Nell’attribuzione del punteggio all'interno della banda di oscillazione, il consiglio di classe può tenere conto dell’assiduità alla frequenza scolastica (ivi compresa la frequenza dell’area di progetto, dove prevista, e dello stage formativo per il Liceo delle Scienze Sociali), dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività di recupero e potenziamento, alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato, alle quali vengano anche riconosciuti canoni di qualità e quantità di impegno. Il credito formativo viene valutato dal Consiglio di classe, insieme agli altri elementi indicati in precedenza, all'interno della banda di oscillazione attribuita in base alla media dei voti finali. Al fine di garantire omogeneità e trasparenza di comportamento da parte dei singoli Consigli di Classe, i docenti del nostro Istituto hanno concordato i seguenti criteri per la possibile integrazione nell’ambito della banda di oscillazione: Media dei voti più vicina all’estremo superiore della banda di oscillazione; Assidua frequenza alle lezioni, alle aree di progetto e/o agli stages formativi del Liceo delle Scienze Sociali; Partecipazione attiva e positiva alle iniziative di recupero e potenziamento; Partecipazione ad attività e progetti dell’Istituto (deliberati dal Collegio Docenti), frequentate per almeno l’80% delle ore inizialmente previste, valutata positivamente dal referente del progetto; 68 Ammissione alla fase successiva a quella di Istituto in concorsi o gare provinciali, regionali o nazionali la cui partecipazione sia stata promossa dall’Istituto. Un ulteriore elemento di valutazione per l’assegnazione del punto di integrazione è il riconoscimento di crediti formativi quali: o Conseguimento della certificazione lingua straniera (PET, FCE, DELF); o Attività sportive agonistiche attestate da federazioni sportive riconosciute dal CONI per almeno 6 ore settimanali; o Superamento di almeno tre esami ECDL nel corso dell’anno scolastico; o Partecipazione a tirocini formativi e/o orientativi presso aziende e/o enti riconosciuti con un esplicito attestato valutativo del percorso formativo da parte dell’azienda/ente rilasciato a norma di legge; o Attività lavorative coerenti con il percorso scolastico, svolte in modo non saltuario e conformemente alle norme di legge, debitamente attestate dal datore di lavoro. o Volontariato attestato da associazioni/enti riconosciuti (svolto per almeno 30 ore nel corso dell’anno scolastico); o Altre esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e cognitivi del corso di studi frequentato, debitamente attestate dall’ente organizzatore e frequentate per non meno dell’80% delle ore complessivamente previste. 69 SIMULAZIONI PROVE SCRITTE Simulazioni di prima e seconda prova SIMULAZIONE PRIMA PROVA 20 aprile 2016 (tempo svolgimento: 5 ore) SIMULAZIONI SECONDA PROVA 25 novembre 2015 (tempo svolgimento: 6 ore) 27 aprile 2016 (tempo svolgimento: 6 ore) Simulazioni di terza prova Prima simulazione terza prova Tipologia B (10 quesiti singoli: righe 10 – 4 materie) 29 gennaio 2016 (tempo svolgimento: 2:30 ore) Materie: Storia -Fisica -Arte - Inglese Seconda simulazione terza prova Tipologia B (10 quesiti singoli: righe 10 – 4 materie) 6 aprile 2016 (tempo svolgimento: 2:30 ore) Materie: Filosofia – Scienze Naturali – Matematica - Latino Si propone copia dei testi in allegato 70 SIMULAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Indirizzo: Liceo delle Scienze Umane Tema di: Scienze Umane Uguaglianza e disuguaglianza PRIMA PARTE Il candidato, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura e dall’analisi del testo sotto riportato, tratti la questione del significato dell’uguaglianza e disuguaglianza in ambito pedagogico e sociale. <<Criticare la diseguaglianza e desiderare l’uguaglianza non è, come talvolta si sente dire, coltivare l’illusione romantica che gli uomini siano uguali per intelligenza e carattere. Significa che, a fronte della profonda differenza delle loro doti naturali, il compito di una società civilizzata è di eliminare quelle disuguaglianze che trovano la loro origine non nelle differenze individuali, bensì nell’organizzazione sociale>>. (R.H. Tawney, Equality) SECONDA PARTE Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti: 1. Qual è il rapporto esistente tra la (valorizzazione dell’)individualità e l’influenza sociale? 2. Come si giustifica la disuguaglianza all’interno delle diverse (moderne) organizzazioni sociali? 3. In ambito pedagogico e scolastico, quale significato hanno i concetti di diversità, disabilità e integrazione? 4. Quali sono state le innovazioni teorico-metodologiche in campo educativo tra Ottocento e Novecento? 71 Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” Via Levadello, 25036 Palazzolo S/O (BS) - C.F. 91011920179 – Tel. 0307400391 Fax 0307407000 e-mail: [email protected] LICEO DELLE SCIENZE UMANE Simulazione seconda prova Alunno ……………………………………………………Classe 5^G Data 27/04/2016 Prima parte “ Per i consumatori che vivono nella società dei consumi, essere in movimento – vedere, cercare, non trovare o, più precisamente, non trovare ancora – non è il problema, un segnale di malessere, ma la promessa del soddisfacimento, della gioia, o forse la gioia stessa.[…] Lo scopo del gioco del consumo non è tanto la voglia di acquisire e possedere, né di accumulare ricchezze in senso materiale, tangibile, quanto l’eccitazione per sensazioni nuove, mai sperimentate prima. […]Come tutte le società che conosciamo, la società postmoderna, dei consumi, è una società stratificata.[…] La misura che definisce quelli <<in alto>> da quelli <<in basso>> in una società di consumatori discende dal loro grado di mobilità, cioè dalla libertà di scegliere dove collocarsi. […]Per il primo mondo, il mondo di chi è mobile su scala globale [= turisti], lo spazio ha perduto la sua qualità di vincolo e viene facilmente attraversato sia nella sua versione <<reale>> che nella sua versione <<virtuale>>. Per il secondo mondo, quello di coloro che sono legati ad una località [= vagabondi], di coloro cui è vietato muoversi, costretti perciò a sopportare in modo passivo qualsiasi cambiamento che il luogo cui sono legati è costretto a subire, lo spazio reale si va rapidamente restringendo”. (Da: Z. Bauman, Dentro la globalizzazione; cap 4: Turisti e vagabondi) Il candidato rifletta criticamente sul pensiero sopra riportato e, utilizzando le conoscenze acquisite, evidenzi il problema della disuguaglianza e della stratificazione in relazione all’accesso ai consumi e alla mobilità globale: spostamenti spaziali (viaggi, vacanze, migrazioni) e virtuali. Seconda parte Il candidato risponda sinteticamente a due dei seguenti quesiti: 1. In che modo l’educazione potrebbe promuovere valori e stili di vita utili alla costruzione di uno “sviluppo sostenibile” della società? 2. Quali sono le trasformazioni che hanno reso le città da spazio delle libertà promesse a megalopoli simbolo del capitalismo globale? 3. Può l’affermazione di Pestalozzi “Educare i poveri alla povertà” inscriversi all’interno di una educazione attenta alle tematiche del welfare state? Motiva la risposta. 4. In che senso G. Agamben definisce oggi le democrazie occidentali in un perenne “stato di eccezione” alla luce delle trasformazioni economiche, politiche e culturali che hanno investito il mondo? 72 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “CRISTOFORO MARZOLI” con sezioni associate: Istituto Tecnico Industriale Statale “C. Marzoli” Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DI ITALIANO 20-04-2016 CLASSE V LSU TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO I Malavoglia , dal cap. I Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n'erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all'opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev'essere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all'Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull'acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Malavoglia di padron 'Ntoni, quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch'era ammarrata sul greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Cipolla. Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia, erano passate senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron 'Ntoni, per spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno chiuso - un pugno che sembrava fatto di legno di noce - Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro. Diceva pure: - Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo. E la famigliuola di padron 'Ntoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il dito grosso, che comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo, perché era grande e grosso quanto il San Cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città; e così grande e grosso com'era filava diritto alla manovra comandata, e non si sarebbe soffiato il naso se suo padre non gli avesse detto «soffiati il naso» tanto che s'era tolta in moglie la Longa quando gli avevano detto «pigliatela». Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, salare le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: 'Ntoni il maggiore, un bighellone di vent'anni, che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno, e qualche pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, «che aveva più giudizio del grande» ripeteva il nonno; Mena (Filomena) soprannominata «Sant'Agata» perché stava sempre al telaio, e si suol dire «donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio»; Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia (Rosalia) ancora né carne né pesce. - Alla domenica, quando entravano in chiesa, l'uno dietro l'altro, pareva una processione. Padron 'Ntoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi: «Perché il motto degli antichi mai mentì»: - «Senza pilota barca non cammina» - «Per far da papa bisogna saper far da sagrestano» - oppure - «Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai» - «Contentati di quel che t'ha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante» ed altre sentenze giudiziose. Ecco perché la casa del nespolo prosperava, e padron 'Ntoni passava per testa quadra, al punto che a Trezza l'avrebbero fatto consigliere comunale, se don Silvestro, il segretario, il quale la sapeva lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i Borboni, e che cospirava pel ritorno di Franceschello, onde poter spadroneggiare nel villaggio, come spadroneggiava in casa propria. Padron 'Ntoni invece 73 non lo conosceva neanche di vista Franceschello, e badava agli affari suoi, e soleva dire: «Chi ha carico di casa non può dormire quando vuole» perché «chi comanda ha da dar conto». Nel dicembre 1863, 'Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron 'Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don Giammaria, il vicario, gli avea risposto che gli stava bene, e questo era il frutto di quella rivoluzione di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. Invece don Franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barbona, e gli giurava fregandosi le mani che se arrivavano a mettere assieme un po' di repubblica, tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero presi a calci nel sedere, ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati alla guerra, se bisognava. Allora padron 'Ntoni lo pregava e lo strapregava per l'amor di Dio di fargliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'Ntoni andasse soldato, come se don Franco ce l'avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll'andare in collera. Allora don Silvestro il segretario si smascellava dalle risa a quei discorsi, e finalmente disse lui che con un certo gruzzoletto fatto scivolare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui, avrebbero saputo trovare a suo nipote un difetto da riformarlo. Per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora ad Aci Trezza, e il dottore della leva, quando si vide dinanzi quel pezzo di giovanotto, gli disse che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di ficodindia; ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte di una corazzata, in certe giornataccie; e perciò si presero 'Ntoni senza dire «permettete». La Longa, mentre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando trafelata accanto al passo lungo del figliuolo, gli andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l'abitino della Madonna, e di mandare le notizie ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città, che poi gli avrebbero mandati i soldi per la carta. Il nonno, da uomo, non diceva nulla; ma si sentiva un gruppo nella gola anch'esso, ed evitava di guardare in faccia la nuora, quasi ce l'avesse con lei. Così se ne tornarono ad Aci Trezza zitti zitti e a capo chino. Bastianazzo, che si era sbrigato in fretta dal disarmare la Provvidenza, per andare ad aspettarli in capo alla via, come li vide comparire a quel modo, mogi mogi e colle scarpe in mano, non ebbe animo di aprir bocca, e se ne tornò a casa con loro. La Longa corse subito a cacciarsi in cucina, quasi avesse furia di trovarsi a quattr'occhi colle vecchie stoviglie, e padron 'Ntoni disse al figliuolo: - Va a dirle qualche cosa, a quella poveretta; non ne può più. Il giorno dopo tornarono tutti alla stazione di Aci Castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a Messina, e aspettarono più di un'ora, pigiati dalla folla, dietro lo stecconato. Finalmente giunse il treno, e si videro tutti quei ragazzi che annaspavano, col capo fuori dagli sportelli, come fanno i buoi quando sono condotti alla fiera. I canti, le risate e il baccano erano tali che sembrava la festa di Trecastagni, e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di cuore che si aveva prima. - Addio 'Ntoni! - Addio mamma! - Addio! ricordati! ricordati! - Lì presso, sull'argine della via, c'era la Sara di comare Tudda, a mietere l'erba pel vitello; ma comare Venera la Zuppidda andava soffiando che c'era venuta per salutare 'Ntoni di padron 'Ntoni, col quale si parlavano dal muro dell'orto, li aveva visti lei, con quegli occhi che dovevano mangiarseli i vermi. Certo è che 'Ntoni salutò la Sara colla mano, ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si mosse. Alla Longa, l'era parso rubato a lei quel saluto; e molto tempo dopo, ogni volta che incontrava la Sara di comare Tudda, nella piazza o al lavatoio, le voltava le spalle. Poi il treno era partito fischiando e strepitando in modo da mangiarsi i canti e gli addii. E dopo che i curiosi si furono dileguati, non rimasero che alcune donnicciuole, e qualche povero diavolo, che si tenevano ancora stretti ai pali dello stecconato, senza saper perché. Quindi a poco a poco si sbrancarono anch'essi, e padron 'Ntoni, indovinando che la nuora dovesse avere la bocca amara, le pagò due centesimi di acqua col limone. Comare Venera la Zuppidda, per confortare comare la Longa, le andava dicendo: - Ora mettetevi il cuore in pace, che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto, e non pensarci più. 74 1.Comprensione complessiva 1.a. I nuclei tematici di questo episodio sono due. Identificali e riassumili brevemente. 1.b. Descrivi lo spazio (inteso sia come luogo geografico sia come ambiente umano) nel quale prende avvio la vicenda dei Malavoglia. 1.c. Quali riferimenti permettono di identificare il periodo storico in cui si svolgono i fatti? 2. Analisi e interpretazione 2.a. Individua nel brano i riferimenti a un passato non definito cronologicamente in cui affondano le radici i valori e i modelli di comportamento dei personaggi. 2.b. Spiega, contestualizzandola nel sistema di valori di padron ‘Ntoni, la seguente espressione: “Gli uomini sono fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo”. 2.c. Trova nella prima parte del testo le espressioni che tratteggiano le caratteristiche individuali dei membri della famiglia Toscano e quelle che evidenziano il carattere di padron ‘Ntoni. Individua nella seconda le relazioni esistenti fra i membri della famiglia. 2.d. I numerosi proverbi e le similitudini catturano l’attenzione del lettore fin da queste prime pagine. A quale ambito di esperienza fanno riferimento gli uni e le altre? Di quale mentalità sono segnale? Come si inseriscono nella narrazione? 2.e. Individua le caratteristiche del narratore e gli artifici che Verga utilizza in questo brano per realizzare il principio dell’impersonalità. In che senso è possibile parlare di “coralità” della narrazione? 3.Confronto e contestualizzazione 3.a. Rileva come le caratteristiche generali dell’opera ci permettano di ascriverla alla corrente letteraria del Naturalismo, ampliando poi il discorso su come Verga si inserisca in tale contesto storico-culturale. 3.b. Leggi il seguente passo, tratto dalla Prefazione ai Malavoglia. Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella luce gloriosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l'egoismo, tutte le passioni, tutti i vizi che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte le contraddizioni, dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto c'è di meschino negli interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l'attività dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotesto lavorio universale, dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate ambizioni, è legittimato dal solo fatto della sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando si conosce dove vada questa immensa corrente dell'attività umana, non si domanda al certo come ci va. Solo l'osservatore, travolto anch'esso dalla fiumana, guardandosi attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che levano le braccia disperate, e 75 piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d'oggi, affrettati anch'essi, avidi anch'essi d'arrivare, e che saranno sorpassati domani. Rifletti: ti pare che Verga condivida la “fiducia nel progresso” tipica dell’età del Positivismo? Prova ad argomentare la tua risposta. TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: “I poeti e il tempo” “Tu non chiedere, non è lecito saperlo, quale destino a me, quale a te gli dei hanno assegnato, o Leuconoe, e non cercarlo nei calcoli astrologici babilonesi. Quanto sarà meglio accettare tutto ciò che verrà! Sia che molti inverni ci abbia concesso Giove, sia che l’ultimo, che ora sta fiaccando contro gli scogli il mare Tirreno: sii saggia, mesci i l vino e in un breve spazio riduci una speranza troppo lunga. Mentre parliamo, sarà fuggito l’invidioso tempo: cogli l’attimo fuggente, confidando meno possibile nel domani.” (Orazio - Carmina I,1) “Fa’ così, caro Lucilio: renditi veramente padrone di te e custodisci con ogni cura quel tempo che finora ti era portato via o ti sfuggiva. Persuaditi che le cose stanno come ti scrivo: alcune ore ci vengono sottratte da vane occupazioni, altre ci scappano quasi di mano: ma la perdita per noi più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. Se badi bene la maggior parte della vita ci sfugge nel fare il male, una gran parte nel non fare nulla, tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo. Puoi indicarmi qualcuno che dia il giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com’egli muoia giorno per giorno?” ( Seneca Ad Lucilium I,1) …… Ecco è fuggito il dì festivo, e al festivo il giorno volgar succede, e se ne porta il tempo 76 ogni umano accidente. Or dov’è il suono di que’ popoli antichi? Or dov’è il grido de’ nostri avi famosi, e il grande impero di quella Roma, e l’armi, e il fragorio che n’andò per la terra e l’oceano? Tutto è pace e silenzio, e tutto posa il mondo, e più di lor non si ragiona. (Leopardi - La sera del dì di festa) “Ma quando niente sussiste d’un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l’immenso edificio del ricordo.” (Proust Dalla parte di Swann) “Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole; ed è subito sera” (Quasimodo- Erato e Apollion) Salvator Dalì – Persistenza del temp 77 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Valore e significato del denaro nella società contemporanea DOCUMENTI: U. GALIMBERTI, Il mito del mercato, Feltrinelli, Milano 2009 Il denaro, con la sua oggettività e impersonalità, è la prima macchina di liberazione dai vincoli dell’obbligazione perché, con 1’introduzione di questo strumento tecnico, il rapporto di dipendenza non riguarda più la persona di chi è investito dall’obbligo, e neppure il risultato del suo lavoro, né il prodotto in sé e per sé, ma solo quella rappresentazione dei valori produttivi che lascia la persona libera di muoversi come vuole, con l’unico vincolo di attenersi a quei patti che trovano la loro attuazione nello scambio. [...]. Attraverso questa progressiva oggettivazione dei rapporti, il mercato ha liberato gli uomini dalla sudditanza personale, anche se ha fatto pagare il conto della loro depersonalizzazione. Nelle relazioni umane, infatti, siamo diventati più liberi, ma insieme anche più impersonali, perché entriamo in relazione con i nostri simili non come persone, ma come titolari di interessi. Viene così in luce che, con il progressivo autonomizzarsi dell’economia dai valori simbolici che regolavano le relazioni sociali, ai rapporti di interdipendenza tra uomini si sostituiscono i rapporti di concorrenza mediati dallo scambio delle merci, alla gerarchia sociale espressa da valori qualitativi succede la stratificazione sociale misurata, in termini quantitativi, dalla ricchezza disponibile, all’universo dei simboli, da cui ciascun individuo era circondato dalla nascita alla morte, subentra quel processo di codificazione che riconduce tutto al codice monetario, che meglio risponde alle esigenze di calcolo proprie della razionalità del mercato. In questo modo il mercato non solo si rende autonomo dal sociale, ma imprime al sociale la sua forma, che è poi quella della ragione calcolante, in cui anche 1 individuo ha cittadinanza, ma solo come fattore di calcolo. V. ANDREOLI, Il denaro in testa, Rizzoli, Milano 2011 «I soldi non fanno la felicità», così recita un proverbio tra i più famosi. Questa semplice frase, in apparenza banale, non è più parte soltanto della saggezza popolare. Non è nemmeno una mia opinione personale, o l’ossessione di qualche psicologo. È una convinzione sempre più diffusa anche tra i politici e gli economisti, i grandi esperti in materia di denaro. [...]. Non basta quindi valutare il reddito di una persona, bisogna considerare anche le sue possibilità di vivere a lungo, di sottrarsi a malattie evitabili, di Pagina 6/10 trovare un impiego decente e di abitare all’interno di una comunità pacifica e libera dal crimine. Per questo motivo, occorre ragionare non in termini di interesse individuale, ma di scelta sociale. Lo stesso sviluppo economico non può coincidere quindi con un aumento del reddito (della quantità), ma con un miglioramento della qualità della vita. Per concludere queste riflessioni sui recenti sviluppi del pensiero economico, mi pare giusto citare un altro Nobel per l’economia: questa volta uno psicologo. Si tratta di Daniel Kahneman, premiato nel 2002 per aver integrato i risultati della ricerca psicologica nella scienza economica. Impegnato da decenni a dimostrare come i mercati non siano guidati da comportamenti razionali e pianificati, come si è a lungo sostenuto, Kahneman ha commentato così il successo dei suoi studi e di molte ricerche simili: «La chiesa dell’economia ha ammesso nelle sue fila e persino premiato alcuni studiosi che in passato sarebbero stati bollati come eretici». L’eresia di Kahneman e di molti altri studiosi si chiama «economia della felicità», un’economia basata sullo studio attento di emozioni, speranze e paure. È partita, insomma, dall’interno dell’economia una riflessione sul senso dell’uomo e sui suoi desideri, che potrà certamente cambiare il significato stesso dell’economia e in termini generali il ruolo del denaro nella vita dell’uomo. E sembra che si voglia delineare un nuovo umanesimo. 78 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G F. FERRAROTTI (sociologo), Lusso, moda, consumo onorifico, in Capitalismo: lusso o risparmio?, Donzelli, Roma 2008 Il lusso è anche, se non soprattutto, spreco. [...] Lo spreco deve essere visto da tutti; deve essere pubblico, coram populo. Ha almeno due funzioni precise: la prima è connessa con la distinzione sociale, segnala una persona o un gruppo dotati di particolare abilità di spendere e - importante - che non ha bisogno di lavorare e guadagnare per vivere; la seconda è una funzione essenzialmente economica in senso proprio; non è più «consumo onorifico»; il lusso può essere visto come fattore di sviluppo, occasione di ampliamento per il ciclo economico, addirittura matrice genetica del capitalismo e quindi della società industriale. [...]. È dunque possibile, nel fenomeno «moda», scorgere con nitidezza la compresenza e l’eventuale scontro di due modelli umani che però sembrano entrambi necessari alla costituzione dell’individuo e della società: homo ludens e homo faber, vale a dire il lusso come momento dell’involontarietà che però presuppone il momento della coercizione. Siamo probabilmente entrati ormai in un mondo in parte fatuo, in cui lo spreco sistematico esercita una paradossale, ma reale, funzione produttiva e, nello stesso tempo, in un mondo per gran parte ancora alle prese con i problemi della mera sussistenza, un mondo in cui lo sforzo dello sfarzo non copre la miseria endemica né l’apparenza appariscente può far dimenticare atroci sofferenze non necessarie. Muhammad Yunus (economista), Un mondo senza povertà, Feltrinelli, Milano 2010 È stata una donna di un villaggio (1) , Sufiya Begum, a farmi capire dove stava il problema. Come tante altre donne, Sufiya viveva con il marito e i bambini ancora piccoli in una fatiscente capanna di fango con il tetto di paglia pieno di buchi. Il marito lavorava a giornata per pochi penny, quando riusciva a trovare lavoro. Lei, invece, fabbricava con notevole abilità funzionali ed eleganti sgabelli di bambù nella fangosa aia della sua abitazione. Eppure, anche in questo caso per qualche ragione tutta la sua dura fatica non riusciva a tirar fuori la famiglia dalla povertà. Parlandole, finalmente riuscii a capire perché. Come quasi tutti nel villaggio, Sufiya si faceva anticipare dagli strozzini locali il denaro che le serviva per comprare il bambù per gli sgabelli, e lo strozzino le dava il denaro solo se lei acconsentiva a consegnargli tutta la produzione al prezzo che lui stabiliva. Grazie a questo infame accordo e agli alti interessi che doveva pagare sul prestito, tutto quello che le restava erano solo due penny per una giornata di lavoro. In questo modo per lei era praticamente impossibile uscire dalla povertà poiché era costretta a procurarsi gli anticipi che le servivano per lavorare, per quanto modesti fossero, a condizioni capestro. Tutto ciò non meritava il nome di prestito, nel senso comune della parola, ma piuttosto quello di riduzione in schiavitù. Che lezione, per un professore di economia come me! Mentre me ne stavo lì a parlare ai miei studenti del piano quinquennale di sviluppo del nostro paese, con i suoi ambiziosi investimenti di miliardi di dollari per la lotta alla povertà, nella realtà un abisso incredibile si spalancava fra quei miliardi promessi e la miserevole somma di cui quelle poche persone avevano bisogno per non morire di fame. Offrii di tasca mia l’equivalente di ventisette dollari pur di strappare quella gente dalle grinfie degli strozzini. L’entusiasmo che si propagò fra loro per questo piccolo aiuto mi convinse ad andare avanti: se potevo rendere felice tante persone con una somma così irrisoria perché non fare le cose in grande? […] Cominciai così a bussare alle porte degli uffici governativi per ottenere il permesso di costituire una banca speciale in deroga alla normativa vigente. Finalmente ci riuscii e nel 1983 la banca per i poveri vedeva la luce nel quadro di una legge varata apposta per renderla possibile. Decidemmo di chiamarla Grameen Bank. (1) di un villaggio: situato in Bangladesh; il colloquio è avvenuto durante la carestia del 1974-1975. 79 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G F. RAMPINI, La speranza indiana, Mondadori, Milano 2007 Viviamo nell’epoca del più grande spostamento dei confini tra ricchezza e povertà. [...] Metà del pianeta, in quell’emisfero Sud dove ancora è diffusa la miseria, guarda con speranza e ammirazione al decollo dei giganti asiatici che hanno conquistato un nuovo benessere per centinaia di milioni di persone. Un altro pezzo del mondo - soprattutto il vecchio continente europeo - è oppresso invece da paura e pessimismo. [...]. C’è nella lettura più catastrofista della globalizzazione una testarda battaglia di retroguardia. Si dimentica spesso che l'ultima spinta decisiva verso la globalizzazione negli anni Novanta 1’abbiamo voluta noi, europei e americani, l’abbiamo governata noi, abbiamo definito le regole del gioco, superando le resistenze di chi in Asia temeva di arrivarci impreparato e quindi di essere ricolonizzato dall’Occidente. La partita non ha seguito il copione previsto. I deboli si sono scoperti forti, i detentori della vecchia egemonia culturale si sentono incalzati. Non è una buona ragione per passare da una visione idilliaca della globalizzazione - il circolo virtuoso, il gioco a somma positiva, in cui vincono tutti - alla caricatura opposta di chi predica che stiamo tutti diventando più poveri. Stiamo vivendo una rivoluzione mondiale. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà DOCUMENTI Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991 «I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008 «Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di 80 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.» Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012 «I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.» Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco 81 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 Pag. 6/6 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Nel libro Liberi Tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso afferma che la mafia «non è solo un fenomeno criminale, ma un 82 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G sistema sociale e culturale ben radicato, che sembra offrire a chi ne fa parte protezione, aiuto economico e senso d’appartenenza». Che cosa può essere definito "mafia” o "mafiosità nel contesto sociale in cui vivi? Se la via principale per opporsi al dominio mafioso è la legalità, ossia la forza a cui i deboli possono ricorrere per opporsi ai soprusi, alla prevaricazione e alta corruzione, quali atteggiamenti possono contribuire alla costruzione di una cultura della legalità? Esponile tue riflessioni corredandole di opportuni esempi. TEMA STORICO "IL RUOLO DELL'ITALIA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE" Discuti e argomenta la posizione e l'azione dell'Italia nella Grande Guerra e le conseguenze che essa ebbe sul nostro Paese. Contestualizza l'avvenimento a livello europeo e mondiale. 83 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G Istituto di Istruzione Superiore “Cristoforo Marzoli” ESAMI DI STATO COMMISSIONE a. s. CLASSE V^G LSU Candidato/a Tipologia indicatori COMPRENSIONE DEL TESTO O DELL'ARGOMENTO PROPOSTO: ADERENZA ALLA TRACCIA E ALLA TIPOLOGIA TESTUALE RICHIESTA SVILUPPO DEL TESTO: CHIAREZZA DELL'IMPOSTAZIONE E COERENZA DELL'ARGOMENTAZIONE QUALITA’ DEL CONTENUTO: RICCHEZZA DEGLI APPORTI PERSONALI E PLURIDISCIPLINARI descrittori Non rispettata / minima punti 0-1 Parziale 2 Piena 3 Sviluppo piuttosto sconnesso e disorganico 1 Organizzazione parziale e poco fondata 2 Argomentazione coerente e organicità sufficientemente fondata 3 Argomentazione ampia, organica e con significativa rielaborazione personale Minima 4 0-1 Parzialmente significativa 2 Significativa 3 forme della comunicazione - Minima / periodare elementare / numerosi e gravi errori espressione: Parziale / periodare lineare / sporadici e lievi errori 2 Piena / periodare articolato / nessun errore significativo 3 CORRETTEZZA FORMALE: ORGANIZZAZIONE DEI PERIODI, MORFOSINTASSI, PUNTEGGIATURA, ORTOGRAFIA forme della comunicazione Lessico generico e/o impreciso - espressione: PROPRIETÀ LESSICALE Lessico appropriato e/o ricco 0-1 0-1 2 ...../15 VALUTAZIONE 1ª PROVA COMMISSARI ………………………………………………… ……………………………………………….. ………………………………………………... ……………………………………………….. ………………………………………………… ……………………………………………….. PRESIDENTE …………………………………… 84 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G Liceo delle Scienze Umane “Galileo Galilei” – Palazzolo Sull’Oglio Simulazione Terza Prova di Matematica – Classe 5G – 06.04.2016 ALUNNO: ………………………………………………………………………………………………………………………… …… Il candidato risponda, utilizzando al massimo 10 righe, ai seguenti quesiti: 1. Indicare in cosa consiste il significato geometrico della derivata di una funzione calcolata in un suo punto e ricavare l’equazione della retta tangente alla funzione nel suo punto di intersezione con l’asse y. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2. Fornire la definizione di punto di non derivabilità di una funzione e spiegare come si perviene alla classificazione dei punti di non derivabilità. Calcolare e classificare i punti di non derivabilità della funzione ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………..……………………………………………………………………………………………….……… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………….….. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 85 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G Liceo delle Scienze Umane “Galileo Galilei” – Palazzolo Sull’Oglio Simulazione Terza Prova di Fisica – Classe 5G – 29.01.2016 ALUNNO: ………………………………………………………………………………………………………………………… …… Il candidato risponda, utilizzando al massimo 10 righe, ai seguenti quesiti: 1. Due corpi costituiti da materiale isolante, all’inizio elettricamente neutri e poi elettrizzati per strofinio, dopo essere stati caricati vengono posti a breve distanza uno dall’altro. Senza necessariamente svolgere in dettaglio i calcoli, ma giustificando le affermazioni fatte in base alle opportune considerazioni fisiche, spiega cosa si intende per materiale isolante, perché dopo l’elettrizzazione i corpi assumono cariche di segno opposto e come è possibile, utilizzando le linee di forza, descrivere il campo elettrico creato dai due corpi carichi. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2. Un corpo costituito da materiale conduttore, caricato positivamente, si trova in una condizione di equilibrio elettrostatico: senza necessariamente svolgere in dettaglio i calcoli, ma giustificando le affermazioni fatte in base alle opportune considerazioni fisiche, individua come si distribuiscono le cariche positive sul conduttore, il valore del campo elettrico e del potenziale elettrico nei punti interni al conduttore e le caratteristiche del vettore campo elettrico nei punti della superficie del conduttore. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 86 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G 3. All’interno di una superficie chiusa posta in un mezzo avente costante dielettrica relativa sono presenti due cariche elettriche, poste alla distanza Sapendo che e che nel vuoto le due cariche si respingono con una forza calcolare il flusso del vettore campo elettrico uscente dalla superficie chiusa. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 87 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G Name______________________Surname_______________________ classe V G data 06/04/2016 Simulazione III prova-Science Describe the structure and the function of phospholipids ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Which are the differences, in terms of structure and functions, between DNA and RNA? ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ Describe the structure and the function of triglycerides ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 88 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 89 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G DISCIPLINA LATINO STUDENTE ………………………………. I QUESITO Iucundissima est aetas devexa et (...)illam iudico habere suas voluptates; (...)Quam dulce est cupiditates fatigasse ac reliquisse! Commenta il frammento di testo inserendolo nell'opera di Seneca Epistulae ad Lucilium. II QUESITO La nostra Pharsalia vivrà, e mai in alcuna epoca saremo condannati alle tenebre. Presenta il Bellum civile di Lucano a partire da questo verso tratto dal libro IX. 90 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G 91 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G I.I.S. MARZOLI PALAZZOLO SULL’OGLIO – SIMULAZIONE TERZA PROVA DI STORIA DELL’ARTE A.S 2015-16 CLASSE 5 G……………………………………… Descrivi l’opera riportata partendo dal titolo, autore e anno di esecuzione …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… Descrivi l’opera riportata partendo dal titolo, autore e anno di esecuzione ………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………........................................... …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………..……………………………………………. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 92 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G SIMILAZIONE TERZA PROVA DI FILOSOFIA ISTITUTO D’ISTRUZIONE “C.MARZOLI”- PALAZZOLO SULL’OGLIO(BS)LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSE V sez. G Alunno/a……………………………………………….. DATA: 6 APRILE 2016 DOCENTE: VALLIFUOCO ROSARIA I QUESITO Illustra in sintesi “La nascita della tragedia dallo spirito della musica” di Nietzsche, mettendo in evidenza la critica che in essa il filosofo rivolge alla cultura contemporanea, bollandola come “decadente”. II QUESITO Kierkegaard individua tre stadi, che sono tre possibilità esistenziali dell ’uomo . Dopo aver esplicitato che rapporto c’è tra essi, illustra lo stadio estetico. 93 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G III QUESITO Schopenhauer individua nell’ascesi la “terza via” di liberazione dal dolore. Spiega sinteticamente in cosa essa consiste e perché rappresenta il più alto grado del processo di liberazione dal dolore rispetto alle altre “due vie”. 94 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G SIMULAZIONE TERZA PROVA: STORIA Alunno/a…………………………………………… classe V SEZ.G- LSUData : 29/04/16 Docente: VALLIFUOCO ROSARIA 1) Spiega brevemente (max 10 righe) i motivi che resero possibile il decollo industriale dell’Italia durante l’Età Giolittiana e quali settori industriali si svilupparono in quegli anni …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… 2) Illustra sinteticamente (max 10 righe) le accuse che gli oppositori di Giolitti rivolgevano a quest’ultimo. …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… 3) Spiega brevemente (max 10 righe) perché ,alla vigilia della Prima Guerra Mondiale , i Balcani erano una “polveriera pronta ad esplodere”. …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… 95 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… 96 IIS “C. Marzoli” - Documento del 15 maggio – Liceo Scienze Umane – classe V G Consiglio di Classe V G MATERIA Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura inglese DOCENTE Prof.ssa La Rocca Antonella Prof.ssa Simonini Patrizia Supplente Puerari Iside Storia e Filosofia Prof.ssa Vallifuoco Rosaria Scienze umane Prof.ssa Murro Maddalena Matematica e Fisica Prof. Rumi Franco Scienze naturali Prof. Lambruschi Marco Disegno e Storia dell’Arte Prof. Rossi Gian Andrea Scienze motorie e sportive Prof. Vezzoli Giulia Religione cattolica Prof. Mormile Antonio Palazzolo s/O, 15 Maggio 2016 FIRMA Il Dirigente scolastico (Prof.ssa Oliva Marella) 97