Il 1990 vede proseguire le tendenze musicali già in atto alla fine

Transcript

Il 1990 vede proseguire le tendenze musicali già in atto alla fine
..:: ANNATA 1990 ::..
Il 1990 vede proseguire le tendenze musicali già in atto alla fine degli anni ’80, dalla house nata
nei club americani all’elettronica e ai primi dischi techno, oltre ai continui successi del pop.
I produttori italiani di musica dance proseguono sul solco della cosiddetta “spaghetti house” ( o
“italo house”, caratterizzata da vocal spesso presi da vecchi dischi, su una base house spesso
giocata sui giri di piano, o comunque legata alla melodia ); disco traino è stato certamente “Ride
On Time” dei Black Box del 1989: il gruppo, composto da Daniele Davoli, Mirko Limoni e
Valerio Semplici ( noti anche come Groove Groove Melody e poi come Bit Machine ), aveva
ripreso un campione vocale di Loleatta Holloway ( senza averne i diritti e per questo fu ricantata
e ristampata con la voce di Heather Small, poi voce degli M People ) e col suo groove
irresistibile era arrivata fra l’altro alla n.1 della classifica inglese dei singoli per 6 settimane (
risultando il disco più venduto dell’anno, con oltre 800 mila copie ), alla 5 in Germania e disco
d’argento in Francia ( oltre 200 mila copie ); l’immagine venne affidata alla francese ( ma
originaria delle Guadalupe ) Katrin Quinol ( pratica tipica di quegli anni, quando i produttori,
spiazzati da un imprevisto successo commerciale, erano chiamati in tv e negli spettacoli a
presentare le loro hits ); per i singoli successivi a “Ride On Time” usciti nel 1990 la voce venne
invece assegnata a Martha Wash, già corista di Sylvester e componente delle Two Tons of Fun,
e che contribuì a mantener saldo il grande successo del progetto all’estero: “Everybody
Everybody” rimase in vetta alla classifica dei club americani per 3 settimane, in top 10 nei
singoli in Usa, Italia e Irlanda e top 20 in Uk; “Fantasy” ( cover del pezzo degli Earth Wind & Fire
su base house downtempo ) arrivò alla n.2 in Australia, alla 3 in Irlanda, alla 5 in Gran Bretagna
e nella top 20 tedesca e italiana; “I Don’t Know Anybody Else” ( che chiuse la cosiddetta trilogia
partita da “Ride On Time ) giunse in vetta ancora alla club chart americana, alla 2 in Irlanda, alla
3 in Australia, alla 4 in Uk, nella top 20 in Germania e alla 23 nei singoli americani;
fortunatissima sorte anche per l’album “Dreamland”, n.1 in Australia, top 20 in Uk, in classifica
per un intero anno nella chart di Billboard, e dal quale verranno estratti ben 6 singoli su 9 tracce
( nel 1991 sarà la volta anche di “Strike It Up” e “Open Your Eyes” ).
Formula non dissimile anche per i 49ers, progetto di Pier Rossini e Gianfranco Bortolotti,
proprietario dell’etichetta Media Records: con la voce di Dawn Mitchell, il gruppo, dopo i singoli
“Die Walkure” ( 1988 ) e “Shadows” ( 1989 ), s’impone all’attenzione internazionale con “Touch
Me” ( che sfrutta un sample vocale da “Rock-A-Lott” di Aretha Franklin ), arrivando alla n.3 in
Inghilterra, alla 4 in Irlanda, nella top 20 australiana e tedesca, e restando in vetta alla chart
dance di Billboard per 2 settimane ( primi artisti dance italiani della nuova corrente a riuscirci );
bene anche le successive “Don’t You Love Me” ( che campiona l’omonimo pezzo di Jody
Watley e che arriva nella top 10 irlandese e nella top 20 inglese, n.1 nei club americani ), “Girl
To Girl” ( top 20 in Irlanda ) e “How Longer”. Dalla stessa scuderia tornano i
Cappella
coi successi da pista europei “Get Out Of My Case” e “Be Master In One’s Own House”, dopo i
grandi successi del 1988 di “Bauhaus ( Push The Beat )” e “Helyom Halib”, che hanno fatto
conoscere house music italiana in tutto il mondo.
Tra gli alfieri della dance italiana si rivelano anche gli FPI Project, i dj e produttori bergamaschi
Marco Frattini ( in arte Fratty ), Corrado Foresti ( in arte Presti ), Roberto Biffi ( in arte Intrallazzi
) e Luciano Bericchia: la loro “Rich In Paradise ( Goin’Back To My Roots )” , sfruttando dei
campionamenti presi da “Think ( About It )” di Lyn Collins e l’intro di “Goin’Back To My Roots” di
Lamont Dozier del 1977, arriva alla 5 in Germania e nella top 10 inglese, superando la soglia
del milione di copie; bene anche le successive “Risky” ( 500 mila copie ) e “Everybody ( All Over
1/9
..:: ANNATA 1990 ::..
The World )” ( top 10 in Italia), che sfrutta un sample da “Love And Understanding ( Come
Together )” di Kool & The Gang, e che per l’occassione vede l’arrivo della vocalist Tina Chris.
Altri protagonisti importanti del nostro panomara musicale dance dell’anno: Double Dee,
progetto di Claudio “Moz-Art” Rispoli ( poi anche Jestofunk ), di Angelino Albanese e di Davide
Domenella, che, avvalendosi della potente voce di Danny Losito, e fondendo sonorità house e
funk, sfornano “Found Love”, riempipista mondiale, e che arriva in vetta alle chart dance sia
inglesi che americane; il produttore e deejay di Radio 105
Stefano Secchi
( dietro a futuri successi come Co.Ro e G.E.M. ) che con l’aiuto del vocalist
Orlando Johnson
realizza un’autentica hit con “I Say Yeah” ( n.5 nei singoli in Italia ) e con la successiva “Flute
On”; fra gli altri successi in pista, da segnalare anche
New Beat Less
, progetto di Matteo Bonsanto, con l’omonimo medley delle canzoni dei Beatles “Get Back” –
“Drive My Car” – “Twist And Shout” – “Ticket To Ride” – “No Reply” ed “Help”, ritirato poi dal
mercato per problemi di copyright, e
Don Pablo’s Animals
( formati da Mauro Ferrucci, Paul Bisiach e Christian Hornbostel – poi dietro a progetti come
VFR e Virtualsmismo ) con “Venus”, cover in chiave house del pezzo omonimo di Shocking
Blue, e che arriva fino alla n.4 in Inghilterra.
Anche in Italia intanto si sviluppa l’aspetto più commerciale della dance, con influenze di
techno; primo, grande successo ( anche commerciale ) di questo genere nel nostro paese è
“Ultimo Imperio” degli Atahualpa, progetto di Claudio Collino, Riccardo Persi e Andrea
Gemolotto ( già autori del classico house “Sueno Latino” del 1989 ): il caratteristico flauto
andino lo porta alla n.2 nei singoli in Italia e conquista le piste europee, mentre meno fortunate
si riveleranno le successive “La Furia Y El Condor” e Luna De Sangre ( 1991 ); bene anche
Bit-Max
di Maurizio Pavesi ( alias anche Pavesi Sound ) con l’energica “Dig It” ( che riprende “Our
Darkness” di Anne Clark del 1984 ) e
Mato Grosso
, progetto di Marco Biondi, Graziano Pegoraro e Claudio Tarantola, con “Neverland”, solo la
prima di una fortunata serie di hits che metteranno a segno per tutta la prima metà degli anni
’90; curioso il fatto che in realtà il progetto inizialmente si chiamasse Neverland, mentre la track
fosse Mato Grosso, nome adottato ufficialmente dal progetto solo successivamente.
Intanto fra le produzioni estere prosegue e si consolida il successo della cosidetta “Hip House” (
o “Rap House”, quel filone che vede unirsi elementi rap e hip hop a quelli house ed elettronici,
nato nel 1988 da “Rock Da House” degli inglesi Beatmasters ( anche se per qualcuno il primo
disco di questo genere è invece “Get Busy” di Tyree feat. Kool Rock Steady ), e proseguito con
fortuna nei successivi dischi di S-Express, M/A/R/S/S ( “Pump Up The Volume” ), Bomb The
Bass ( “Beat Dis” ), Rebel MC & Double Trouble ( “Street Tuff” ); su questo filone avevano
ottenuto un enorme successo nel 1989 i Technotronic prodotti dai belgi Jo Bogaert ( aka
Thomas De Quincey ) e Patrick De Meyer con l’inno da club “Pump Up The Jam” ( n.2 fra l’altro
in America, Germania e Inghilterra, n.3 in Australia ), che si può a pieno diritto considerare fra i
padrini di quel genere euro-dance che esplose poi nel 1993/1994: dall’omonimo album,
2/9
..:: ANNATA 1990 ::..
vengono ora estratti altre fortunate hits che accompagnano tutto il 1990, fra cui “Get Up ( Before
The Night Is Over )” ( arricchita anche da remix di David Morales, e che arriva alla n.2 in
Germania e Gran Bretagna, n.3 in Australia, n.7 in Usa e in top 10 da noi ), “This Beat Is
Technotronic” ( top 10 in Germania, top 20 in Uk ), “Rockin’Over The Beat” ( top 10 in Inghilterra
e top 20 in Germania ) e la meno efficace “Turn It Up”; ora finalmente viene correttamente
nominata nei credits la rapper Ya Kid K ( Manuela Kamosi ) al posto della modella-immagine
Felly ( che invece compariva nella prima hit ); in totale il gruppo venderà oltre 14 milioni di dischi
in tutto il mondo.
Altri anticipatori dell’euro-dance ( rap maschile con ritornello melodico femminile ) sono i Twent
y 4 Seven
( Twenty 4th Street in America ), ossia il produttore tedesco Ruud van Rijen con la vocalist
Nance Coolen e il rapper Captain Hollywood ( Tony Dawson-Harrison, che intraprenderà dal
1992 una buona carriera solista ): la loro “I Can’t Stand It” ( ricantata da Captain Hollywood in
sostituzione del rap originale di Mc Fixx It – Ricardo Overman -, in pista anche con “Let’s Move”
) raggiunge la n.2 in Italia ( fra i tormentoni dell’estate ), la 3 in Germania e la top 10 in
Inghilterra; bene anche la successiva “Are You Dreaming”, top 10 da noi, top 20 in Uk e
Germania; in totale il gruppo ottiene 13 dischi d’oro e 6 di platino.
Rivelazione dance dell’anno sono certamente gli Snap!, prodotti dai dj di Francoforte Michael
Munzing ( aka Benito Benites ) e Luca Anzilotti ( in arte John Virgo Garrett III ); l’hip-house
downtempo di “The Power” ( che sfrutta un sample da “Love’s Gonna Get You” di Jocelyn
Brown e da “Let The Words Flow” di Chill Rob G ), grazie al rap di Turbo B ( l’americano Durron
Butler ) e alla vocalist Penny Ford, conquista il mondo, arrivando alla n.1 in Inghilterra e Olanda
( per 4 settimane ), la 2 in Germania e Usa, la 4 in Italia e la top 10 in Australia, oltre che
raggiungere la vetta della Dance Billboard Chart; dal fortunato album “World Power” verranno
estratte altre hits, come “Ooops Up” ( n.2 in Germania, 4 in Australia, 5 in Uk, top 10 da noi ),
“Cult Of Snap” ( 3 in Germania, top 10 in Gran Bretagna e Italia, top 20 in Australia - ripresa
anche dagli
Hi Power, ossia gli italiani
Fabrizio Gatto, Marcello Catalano e Claudio Ridolfi ), “Keep It Up” e “Mary Had A Little Boy” (
nel 1991 ), mentre nel 1992, tornati con l’album “The Madman’s Return”, piazzeranno una delle
più grandi hits di sempre della storia della dance, “Rhythm Is A Dancer”.
Successo internazionale anche per Dimples D, ossia gli americani Marley Marl ( Marlon
Williams ) e Andre Booth, che riprendono un loro pezzo hip hop uscito nel 1983 aggiungendoci,
con la supervisione del tedesco Ben Liebrand, una base house e un sample tratto dalla sigla
della sit-com “I Dream Of Jeannie” ( “Strega Per Amore” da noi ): il risultato, “Sucker Dj ( A
Witch For Love )”, raggiunge la prima posizione in Australia, la top 10 in Italia e la top 20 in
Germania e Inghilterra.
Ottimo esordio per i 2 In A Room, duo newyorkese di origini dominicane composto dal rapper e
produttore Rafael “Dose” Vargas e da Elvin “Floodlight” Ovalles, prodotti da George Morel: la
loro “Wiggle It”, esempio classico di hip-house, raggiune la n.3 in Inghilterra, la 5 in Australia, la
top 20 in Germania e Usa, oltre che restare per 2 settimane in vetta alla classifica dei clubs
americani, grazie anche a un remix dell’onnipresente Dave Morales.
Bene anche i Rob’n’Raz ( ossia gli svedesi Robert Watz e Rasmus Lindwall ) con la voce della
rapper
Leila K ( Leila El Khalifi, di origini marocchine ) con l’energica
“Got To Get” ( n.3 in Germania, top 10 in Inghilterra, anche con remix di Stonebridge ); ottimo
esordio anche per
Dr Alban ( Alban Nwapa, originario
della Nigeria e trapiantato in Svezia ), prodotto da Denniz Pop ( produttore pop di grandi nomi
3/9
..:: ANNATA 1990 ::..
come Backstreet Boys, Ace of Base, 5ive ): la sua euro-dance con influenze hip hop e raggae
ottiene buoni riscontri con “Hello Afrika” ( col supporto di Leila K, n.2 in Germania ) e con “No
Coke” ( top 10 in Olanda ); l’album venderà un milione di copie, fino alla consacrazione
definitiva nel 1992 con “It’s My Life” ). Dall’album “Cinema” il rapper
Ice Mc
( Ian Campbell, prodotto da “Robyx” Zanetti ), dopo il successo mondiale di Easy del 1989,
estrae anche “Scream” ( top 20 in Germania ), “Cinema” e “Ok Corral!”.
Ottimi risultati anche per gli inglesi The Adventures Of Stevie V ( il produttore Stevie Vincent,
la cantante Melodie Washington e Mick Walsh ) con “Dirty Cash ( Money Talk )”, che raggiunge
la n.1 in Olanda ( per 3 settimane ), la 2 in Gran Bretagna, la top 10 in Australia, la top 20
tedesca e la n.25 in Usa, oltre che conquistare la vetta della Dance Billboard Chart per 2
settimane ( grazie anche ai remix di Dave Morales ); risultati più modesti per la successiva
“Body Language”.
Fra gli altri successo hip-house, si segnalano Mantronix ( Kurtis el Khaleel – originario della
Giamaica e trasferitosi in America -, Bryce Wilson e Bryce Luvah, in pista già dal 1985 ) con
“Got To Have Your Love” ( n.4 in Inghilterra, top 20 in Germania ) e “Take Your Time” ( top 10
in Uk ),
Monie Love ( la britannica
Simone Johnson ) con “It’s A Shame ( My Sister )” ( top 20 in patria e in Germania, n.26 in Usa
),
The D.O.C. ( il
rapper texano Trey Curry, prodotto da Dr Dre ) con “Portrait Of A Masterpiece”,
Tony Scott
( Peter van der Bosch, da Amsterdam, con origini amazzoni-indiane, prodotto da Fabian
Lenssen ) con “Get into It” e “Gangster Boogie”,
Doug Lazy
( il produttore di Washington Douglas Finley ) con “Let The Rhythm pump” e “H.O.U.S.E.” ( con
remix di Morales, ed entrambe alla n.1 della Usa Billboard Dance Chart ),
Deskee
( Derrick Crumpley, prodotto da Klaus Jankhun e Maximilian Lenz – aka Westbam ) con “Let
There Be House” e “Dance Dance” ( entrambe alla n.1 nei club americani ),
Mc Miker G
( Lucien Witteveen, già noto per la hit “Holyday Rap del 1986 ) con “Show’M The Bass”,
Dr Mouthquake
( Jeremiah Healy, prodotto da E-Zee Posse ) con “Love On Love” ( con remix di Sasha –
Alexander Coe ),
Mc B
( Walfried Bocker, stessa produzione dei Technotronic ) con “Crazy” ( anche con la voce di
Daisy Dee ).
Gli inglesi rispondono a questo genere con Betty Boo, ossia Alison Moira Clarkson, già vocalist
per Beatmasters: dall’album “Boomania” vengono estratti “Doin’The Doo” ( n.2 in Australia, top
10 in Uk, usata anche nel videogioco “Magic Pockets” ), “Where Are You Baby ( n.3 in patria,
top 10 in Australia ) e “24 Hours”, che le valgono fra l’altro un brit award come “Best Pop Artist”;
anche i
KLF ( Kopyright Liberation Front,
già alla n.1 in patria nel 1989 con “Doctorin’The Tardis come The Timelords ), i britannici Jimmy
Cauty ( poi co-produttore degli Orb ) e Bill Drummond ( originario del Sud Africa ) aggiungono il
rap di Isaac Bello degli Outlaw Posse a “What Time Is Love?”, un pezzo uscito l’anno
precedente in formato “pure trance” ( come da loro stessa definizione ), qui riproposto invece
4/9
..:: ANNATA 1990 ::..
con sonorità pop-rock misto a musica rave, con effetti live ( sottotitolo infatti è “Live At
Trancentral” – il nome del loro studio di registrazione ) e una grande serie di samples presi da
altri dischi, prima parte della cosidetta “The Stadium House Trilogy” ( i successivi “3 A.M.
Eternal” e “Last Train To Trancentral” usciranno l’anno successivo ) contenuta nell’album di
enorme successo “White Room”; il singolo raggiunge la top 5 britannica e la top 10 tedesca.
Altro importante esponente dell’acid house inglese ( figlia del punk di fine anni ’70 ) si rivela Ad
amski
, ossia Adam Tinley ( in collaborazione col fratello Mark ): dall’album “Doctor Adamki’s Musical
Pharmacy” vengono estratti “Killer” ( uno dei classici degli anni ’90, ripresa successivamente da
vari artisti, n.1 in Inghilterra per 3 settimane e n.2 in Germania ) con la voce del giamaicano
Seal ( pronto a intraprendere una fortunata carriera solista ), “N-R-G” ( top 20 in Uk ) e “The
Space Jungle” ( dove Adamski canta “All Shook Up” di Elvis Presley, top 10 in patria ); altro
virtuoso della rave culture britannica è
Guru Josh
( Paul Walden ) con la classica “Infinity”, caratterizzata da un efficace giro di sassofono ( n.2 in
Germania, n.5 in Inghilterra, top 10 in Australia ) e la successiva “Whose Law ( Is It Anyway )?”
( top 20 in Germania ); grande successo anche per i
Beats International
, progetto di Norman Cook ( poi Fatboy Slim ), Andy Boucher e Luke Cresswell, con la voce di
Lindy Layton: la house downtempo di “Dub Be Good To Me” ( che sfrutta un sample d’armonica
dal film “Once Upon A Time In The West” - “C’era Una Volta Il West” ) li portano alla n.1 in
Inghilterra, alla 4 in Germania e nella top 20 australiana ( oltre che in vetta nella chart dei club
americani ); il rapper,
Mc Wildski
, esce anche con “Warrior” ( che contiene sample da “Shout” dei Tears For Fears ).
La cultura rave intanto prende piede soprattutto in Germania, grazie a Maximilian Lenz, in arte
Westbam
( fratello di Fabian, ossias Dj Dick ): il successo dei singoli “Hold Me Back” e “The Roof Is On
Fire” lo spingerà a portare la musica techno fuori dalle discoteche lungo le strade di Berlino,
facendo così nascere la “Love Parade” nel 1989, un evento ideato dall'amico e collega Dr Motte
( Matthias Roeingh ) che negli anni successivi si consoliderà e porterà centinaia di migliaia di
persone a parteciparvi.
Fra i più grandi successi dell’anno, sicuramente occorre citare la pop-house dei Londonbeat,
gli americani George Chandler, Jimmy Chambers, Jimmy Helms e l’inglese William Henshall,
prodotti da Martyn Phillips: il gruppo, già in attività dal 1988 ( “There’s A Beat Going On” arrivò
nella top 10 olandese, mentre “9 A.M.” nella top 20 inglese ), arriva alla consacrazione
internazionale con “I’ve Been Thinking About You” arriva alla prima posizione in Germania,
Australia ( per 5 settimane, quarto singolo più venduto dell’anno ), Olanda, Italia ( entrambe per
4 settimane ) e negli Stati Uniti, e la seconda piazza in Inghilterra, oltre che a raggiungere la
vetta della Billboard Dance Chart; discreti riscontri per la successiva “A Better Love” ( top 20 da
noi, in Germania e in America ).
Fra i successi house, menzione a parte per i Deee-Lite, ossia la vocalist Lady Kier ( Kierin
Kirby ) e i dj Super Dj Dmitry ( Dmitry Bill, di origini russe ) e Towa Tei ( il giapponese Chung
Doug Wa ): il loro esplosivo mix di house, rap, ambient, funk e jazz produce l’hit “Groove Is In
5/9
..:: ANNATA 1990 ::..
The Heart” ( col b-side “What Is Love” ), contentente dei samples presi “Bring Down The Birds”
di Herbie Hancock, “Get Up” di Vernon Burch e “Hateful Head Helen” di Sweet Pussy Pauline; il
pezzo arriva alla n.1 in Australia, alla 2 in Uk, alla 4 in Usa e nella top 20 tedesca e italiana,
oltre che mantenere per ben 3 settimane la vetta della Billboard Dance Chart; la successiva
“Power Of Love” arriverà in vetta alla classifica dei club americani per 2 settimane.
Molto bene anche DNA, i britannici Neal Slateford e Nick Batt, che propongono in chiave house
downtempo “Tom’S Diner”, pezzo del 1987 della cantautrice americana
Suzanne Vega
: il pezzo, con la nuova veste, arriva in vetta alla chart tedesca ( per ben 7 settimane ), alla 2 in
Inghilterra, alla 5 in America e in Australia, e nella top 20 italiana; meno efficace la successiva
“La Serenissima” ( top 20 in Germania ), che ripropone l’omonimo pezzo di Rondò Veneziano
del 1982.
Tra gli altri successi house dell’anno, si contano Caron Wheeler ( vocalist dei Soul II Soul ) con
“Livin’In The Light” ( top 20 in Inghilterra, anche con remix di Morales ),
Alison Limerick
con “Where Love Lives” ( top 10 in Uk, con remix di Frankie Knuckles e ancora di Morales ), gli
inglesi
Blue Pearl
( la vocalist Durga McBroom e il produttore Martin Glover ) con “Naked In The Rain” ( n.4 in
patria, top 20 in Germania ),
Djum Djum
( Neil Cole ) con “Difference”,
Cartouche
( Myrelle Tholen, Jean-Paul Visser e Serge Ramaekers ) con “Feel The Groove”,
Satoshi Tomiie
( il dj house giapponese, ma residente a New York, più famoso al mondo ) con “And I Loved
You” ( in collaborazione con Frankie Knuckles e David Morales ), i
Creeps
( gruppo rock svedese ) con “Way Cool” ( remix dei Quartz ) e “Ooh I Like It!” ( remix di
Stonebridge ).
Fra i successi dance stranieri, si segnalano il mix di house ed elettronica dei tedeschi L.U.P.O.
( Lutz Ludwig e Klaus Jankhun, con la voce di Cathy Adams ) con “Hell Or Heaven” e “Keep It
Up” ( top 10 in Italia ); la cantante dal Bronx di New York
Lonnie Gordon
con “Happenin’All Over Again” ( n.4 in Uk, prodotta dagli inglesi Mike Stock, Matt Aitken e Pete
Waterman ); la house latina di “Ritmo De La Noche”, licenziata da ben tre progetti diversi, la
francese
Lorca
( disco d’oro in Francia, Belgio e Spagna ), i tedeschi
Chocolate
( top 20 in Germania ) e
Mystic
( n.1 in Spagna, 4 in Portogallo e top 10 in Olanda ), per un totale di oltre 2 milioni di copie; i
Bizz Nizz
( il produttore belga Jean-Paul de Coster – poi anche produttore dei 2 Unlimited – e Peter Neefs
6/9
..:: ANNATA 1990 ::..
) con “Don’t Miss The Partyline” ( top 10 in Germania e Inghilterra );
Atmosphere
( i belgi Jan van den Bergh e Macarius ) con la tranceggiante “Atm-Oz-Fear” ( top 20 in
Germania ); il rock elettronico degli
Happy Mondays
( Shaun e Paul Ryder, Mark Day, Gary Whelan, Paul Davis e Mark Berry, prodotti da Paul
Oakenfold ) con “Step On” ( n.5 in Uk, cover di “He’s Gonna Step On You Again” di John
Kongos & Christopher Demetriou );
Jam Tronik
( prodotto da Charlie Glas, con la voce di Nikita Warren ) con “Another Day In Paradise” ( top 20
in Inghilterra e Germania, cover dance della mega-hit di Phil Collins );
Chad Jackson
( l’inglese Mark Chadwick ) con il breakbeat di “Hear The Drummer ( Get Wicked )” ( n.3 in Gran
Bretagna, con un sample dei Public Enemy );
Rio Rhythm Band
( Ian Loveday ) con “Carnival Da Casa”.
Fra i pezzi pop che ottengono grandi riscontri in pista, menzione d’onore per Madonna ( già
regina delle discoteche negli anni ’80 con pezzi come “Holiday”, “Like A Virgin”, “Material Girl” e
“Into The Groove” ) con la multimilionaria “Vogue” ( prodotta da Shep Pettibone ), celebrazione
della moda e del fashion, uno dei pezzi più ballati dell’anno in tutto il mondo ( n.1 anche nella
Dance Billboard Chart ).
Invadono i dancefloors anche gli inglesi Depeche Mode, con la magistrale pop-electro “Enjoy
The Silence” ( grazie a remix a cura di François Kevorkian e Tim Simenon ) secondo singolo
estratto dall’album “Violator”.
Tornano con successo anche i londinesi Soul II Soul ( prodotti da Jezzie B – vero nome
Beresford Romero – e Nellee Hooper ), dopo i fasti di “Keep On Movin” e “Back To Life (
However Do You Want Me )” del 1989: il loro mix di soul, disco e hip hop fa di nuovo centro col
nuovo album “Vol. II ( 1990 – A New Decade )” e con gli estratti “Get A Life” ( n.3 in patria, top
10 in Germania, top 20 da noi ) e “A Dreams A Dream” ( top 10 in Uk, top 20 in Italia, Australia
e Germania ).
Fra le rivelazioni dell’anno anche la raffinata cantante inglese Lisa Stansfield ( dopo il
successo dell’anno precedente “People Hold On” coi Coldcut ) con l’album “Affection”, da cui
vengono estratte “All Around The World” e “Live Together” ( con remix di Steve Anderson ),
grandi hits in pista e nelle charts.
Successo fulminante anche per Mc Hammer, il rapper americano Stanley Kirk Burrell, con “U
Can’t Touch This” ( che campiona “Super Freak” di Rick James del 1981 ) e che arriva in vetta
alle classifiche di mezzo mondo; l’album, “Please Hammer Don’t Hurt’Em”, vende oltre 10
milioni e diventa il primo album hip hop a vincere il disco di diamante ( e da cui viene estratta
anche “Pray”, che sfrutta un sample da “When Doves Cry” di Prince ).
Ritorno felice anche per la disco dal sapore anni ’80 dell’australiana Kylie Minogue con “Better
The Devil You Know” e “Step Back In Time”.
Tra gli altri successi a metà strada fra dance e pop, citiamo i parigini Mano Negra del vocalist
Manu Chao che fondono rap, rock e flamenco ( genere da loro battezzato come “Patchanka” )
col singolo “King Kong Five” ( top 10 in Italia ), affiancato da cover in chiave più marcatamente
dance;
Jimm
7/9
..:: ANNATA 1990 ::..
y Sommerville
( ex Bronski Beat e Communards ) con la cover di “You Make Me Feel” di Sylverster, mixata da
William Orbit e prodotta da Stephen Hague; la britannica
Kim Appleby
( già componento del duo Mel & Kim negli anni ’80 ) con “Don’t Worry” ( n.2 in Uk, top 10 in
Germania ); gli inglesi
Erasure
e la loro electro-pop di successo con “Blue Savannah” ( con remix di Shep Pettibone ); la
tedesca
Sandra
( già alla ribalta negli anni ’80 con hits come “Maria Magdalena” e moglie del produttore Michael
Cretu – poi Enigma ) con “ ( Life May Be ) A Big Insanity”.
LA TOP 30 DELL'ANNO:
30)BIT-MAX(DIG IT)
29)TONY SCOTT(GET INTO IT/GANGSTER BOOGIE)
28)LONNIE GORDON(HAPPENIN’ALL OVER AGAIN)
27)DESKEE(LET THERE BE HOUSE)
26)MC MIKER G(SHOW’M THE BASS)
25)LORCA(RITMO DE LA NOCHE)
24)DR ALBAN(HELLO AFRIKA)
23)KLF(WHAT TIME IS LOVE?)
22)L.U.P.O.(HELL OR HEAVEN/KEEP IT UP)
21)WESTBAM(HOLD ME BACK)
20)2 IN A ROOM(WIGGLE IT)
19)SOUL II SOUL(GET A LIFE/A DREAMS A DREAM)
18)ADAMSKI FEAT.SEAL(KILLER)
17)DEPECHE MODE(ENJOY THE SILENCE)
16)ATAHUALPA(ULTIMO IMPERIO)
15)GURU JOSH(INFINITY)
14)DNA FEAT.SUZANNE VEGA(TOM’S DINER)
13)ROB’N’RAZ FEAT.LEILA K(GOT TO GET)
12)MADONNA(VOGUE)
11)SECCHI FEAT.O.JOHNSON(I SAY YEAH/FLUTE ON)
10)DIMPLES D(SUCKER DJ)
9)DEEE-LITE(GROOVE IS IN THE HEART)
8)TECHNOTRONIC(GET UP/THIS BEAT IS TECHNOTRONIC)
7)FPI PROJECT(RICH IN PARADISE/RISKY/EVERYBODY)
6)49ERS(TOUCH ME/DON’T YOU LOVE ME/HOW LONGER)
5)BLACK BOX(DREAMLAND - entire LP)
4)DOUBLE DEE(FOUND LOVE)
3)TWENTY 4 SEVEN(I CAN’T STAND IT)
2)LONDONBEAT(I’VE BEEN THINKING ABOUT YOU)
1)SNAP(THE POWER/OOPS UP/CULT OF SNAP)
8/9
..:: ANNATA 1990 ::..
LA TOP 20 INTERNATIONAL:
20)DOUBLE DEE(FOUND LOVE)
19)KLF(WHAT TIME IS LOVE?)
18)ROB’N’RAZ FEAT.LEILA K(GOT TO GET)
17)DEPECHE MODE(ENJOY THE SILENCE)
16)TWENTY 4 SEVEN(I CAN’T STAND IT)
15)49ERS(TOUCH ME/DON’T YOU LOVE ME)
14)2 IN A ROOM(WIGGLE IT)
13)BEATS INTERNATIONAL(DUB BE GOOD TO ME)
12)DIMPLES D(SUCKER DJ)
11)LISA STANSFIELD(ALL AROUND THE WORLD/LIVE TOGETHER)
10)ADAMSKI FEAT.SEAL(KILLER)
9)BLACK BOX(I DON’T KNOW ANYBODY ELSE/EVERYBODY EVERYBODY/FANTASY)
8)THE ADVENTURES OF STEVIE V(DIRTY CASH)
7)TECHNOTRONIC(GET UP/THIS BEAT IS TECHNOTRONIC)
6)DNA FEAT.SUZANNE VEGA(TOM’S DINER)
5)DEEE-LITE(GROOVE IS IN THE HEART)
4)MC HAMMER(U CAN’T TOUCH THIS/PRAY)
3)MADONNA(VOGUE)
2)LONDONBEAT(I’VE BEEN THINKING ABOUT YOU)
1)SNAP(THE POWER/OOOPS UP/CULT OF SNAP)
9/9

Documenti analoghi

arranca, le produzioni estere in ambito dance arrivano a traguardi di

arranca, le produzioni estere in ambito dance arrivano a traguardi di al successo con “U Got 2 Know” ( col sample di “You Used To Hold Me” di Ralphi Rosario ) e sopratutto con “U Got 2 Let The Music” ( che sfrutta un sample da "Let The Music Take Control" di JM Silk,...

Dettagli

L`euro-dance domina l`intero anno, lasciando poco spazio

L`euro-dance domina l`intero anno, lasciando poco spazio Canada, n.2 in Israele, n.11 negli Stati Uniti ( cosa rara per un pezzo prettamente dance ), top 10 in Germania e conquista il disco d’oro in Francia ( n.3 ); nell’anno successivo uscirà l’album om...

Dettagli

Come per il 1998, anche nel 1999 non c`è un genere predominante

Come per il 1998, anche nel 1999 non c`è un genere predominante Kalberg ), Diepen e Dennis van den Driesschen ( già dietro ai Vengaboys ): la trance commerciale di “Better Off Alone” raggiunge la n.2 in Inghilterra ( oltre 600 mila copie ), la 4 in Australia, l...

Dettagli

L`anno è caratterizzato dall`esplosione del genere techno e dalla

L`anno è caratterizzato dall`esplosione del genere techno e dalla anni a venire uno dei protagonisti della dance made in Italy ). Insieme alla techno, un’altra moda conquista le charts internazionali: le cover, ossia riprendere in chiave moderna una più o meno no...

Dettagli