Istituto Comprensivo Statale “NICOLA RONCHI” CELLAMARE (BA)
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Istituto Comprensivo Statale “NICOLA RONCHI” CELLAMARE (BA)
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola sec. I Grado Istituto Comprensivo Statale “NICOLA RONCHI” CELLAMARE (BA) P.T.O.F. Collegio Docenti 15.01.2016 Consiglio d’Istituto 28.01.2016 ---Prot. N.408/A22 del 29.01.2016 EDIZIONE 01 REVISIONE 00 SOMMARIO CARTA D’IDENTITA’ E MISSION DELL’ISTITUTO pag. 3 PRIORITA’ DEL PIANO pag. 5 PREMESSA – IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA: RAGIONI E IMPIANTO GENERALE pag. 7 1. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI pag. 9 Analisi del contesto, dei bisogni del territorio di riferimento e delle risorse disponibili Situazione attuale dell’Organico di fatto Richieste per l’ampliamento dell’Organico Organigramma e funzionigramma Risorse strutturali 2. LA SCUOLA NEL TRIENNIO DI RIFERIMENTO: ANALISI E PROIEZIONI RELATIVE AL SERVIZIO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE IDENTITA’ Risultati scolastici Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico Priorità individuate dalla Scuola Piano di Miglioramento pag. 36 3. CURRICOLO D’ISTITUTO pag. 39 Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento specifici Finalità generali Strutturazione del Curricolo Iniziative di arricchimento ed ampliamento curricolare Progetti relativi alle Azioni del Piano di Miglioramento Azione 1- Progettare percorsi per innalzare e potenziare le competenze disciplinari Azione 2 - Istituzione di una figura per il reperimento di informazioni relativi agli esiti scolastici e alle competenze di cittadinanza anche a distanza Azione 3- Progettare percorsi per incrementare la didattica inclusiva Azione 4- Incrementare le competenze del docente innovativo Linee metodologiche didattiche per la realizzazione del Curricolo Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni Certificazione delle competenze 4. SCELTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO pag.67 Modello organizzativo della didattica PNSD:Piano nazionale della scuola digitale- La tecnologia al servizio degli apprendimenti Articolazione degli Uffici Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative Piano di informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (D. Lgs N: 81/08) Funzionigramma figure sensibili Scuola Sicura: iniziative di formazione Piano di formazione del personale docente e ATA 5. MONITORAGGIO DEL PIANO TRIENNALE pag. 78 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate nel P.d.M Verifica dell’efficacia dei progetti annuali di ampliamento/arricchimento curricolare Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza 2 CARTA D’IDENTITÀ E MISSION DELL’ ISTITUTO LEGGE 107 / 2015 – comma 14 L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: “Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.....” ACCOGLIENZA Imparare a vivere insieme (la comunità scolastica, i gruppi, le classi, le regole di convivenza, le relazioni e la socializzazione) attraverso percorsi e attività, per creare un clima cooperativo teso al rispetto della persona portatrice di valori nella comunità in cui interagisce. INCLUSIONE Tutti diversi, tutti uguali (convivenza civile, intercultura e mediazione culturale, rispetto e valorizzazione della diversità, coscienza della propria identità sessuale, scoperta e valorizzazione dell’affettività). Insieme nelle difficoltà (personalizzazione degli apprendimenti e implementazione di percorsi inclusivi per affrontare, prevenire e contenere disagio, handicap, dislessia, accoglienza, solidarietà, integrazione, alfabetizzazione alunni stranieri). PREVENZIONE DEL DISAGIO Metodologie attive e differenziate (attività laboratoriali, interventi di recupero, consolidamento e potenziamento, nuove tecnologie, lingue straniere, uscite didattiche, conoscenza del territorio, attività motorie e sportive, esperienze teatrali e musicali anche con il coinvolgimento di esperti e associazioni). ESITI SCOLASTICI Imparare ad imparare ( costruire il proprio apprendimento e il proprio sapere, acquisire una metodologia attiva e un metodo di studio). Successo formativo per tutti gli alunni attraverso l’acquisizione di apprendimenti curriculari e lo sviluppo di competenze chiave trasversali. Risultati delle prove INVALSI di Italiano e di Matematica. 3 PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Curricolo verticale trasversale e disciplinare. Ampliamento dell’offerta formativa. Progettazione educativo-didattica condivisa. Prove di verifica comuni per classi parallele, prove di realtà/autentiche. Criteri di valutazione comuni. Valutazione e certificazione delle competenze. Metodi di insegnamento innovativi, potenziati attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell' informazione e della comunicazione. AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Progetti Laboratori Visite guidate e viaggi d’istruzione Concorsi e manifestazioni FLESSIBILITA’ Oraria Organizzativa Didattica CONTINUITA’ Curricolo verticale Raccordo e progettazione per Dipartimenti tra i tre ordini di scuola. ORIENTAMENTO Attività di riflessione guidata alla conoscenza di se stessi, dei propri talenti e potenzialità per incominciare a disegnare un progetto di vita. Attività di orientamento informativo rivolte agli alunni e alle famiglie delle classi terze della Scuola Sec. di I grado. Open day per le famiglie e gli alunni delle classi ponte. PROFESSIONALITA’ DOCENTE Formazione attiva mediante attività di sperimentazione e di ricerca-azione, anche in rete con le altre scuole. Collaborazione e condivisione di documentazione e buone pratiche. Progettazione e valutazione per competenze. RAPPORTO SCUOLA – TERRITORIO Scuola aperta ai bisogni educativi e formativi del territorio. Collegamenti alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali. Partecipazione ad accordi di rete e convenzioni con altre scuole e collaborazioni con Università. Collegamenti alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali. Partecipazione ad accordi di rete e convenzioni con altre scuole e collaborazioni con Università. RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA Collaborazione, coinvolgimento e partecipazione attiva. Condivisione del progetto educativo. Comunicazione trasparente e tempestiva. 4 PRIORITA’ DEL PIANO La stesura del Piano triennale dell’Offerta Formativa ha tenuto conto di alcune priorità emerse durante l’autovalutazione d’Istituto e durante la compilazione del medesimo PTOF. Per favorire la lettura del documento, segue uno schema riepilogativo. PRIORITA’ 1 AMPLIAMENTO ORGANICO DELL’ AUTONOMIA E FABBISOGNO DEL PERSONALE “l’organico dovrà essere gestito in modo unitario, senza rigida separazione tra posti comuni e posti di potenziamento, che dovranno gradualmente integrarsi” (Miur prot. 2805.11-12- 2015). La legge 107/2015 prevede che nel Piano dell’Offerta formativa sia indicato: il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’ organico dell’ autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga, nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente. PRIORITA’ 2 ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. Valorizzazione della Scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare ed aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale. PRIORITA’ 3 INCLUSIONE SCOLASTICA Prevenzione della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore. 5 PRIORITA’ 4 INNOVAZIONE DIGITALE Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro. Potenziamento delle metodologie e delle attività di laboratorio. PRIORITA’ 5 ORIENTAMENTO Valorizzazione di percorsi didattici formativi per guidare gli alunni verso una scelta adeguata ai propri interessi e alle proprie potenzialità. Definizione di un sistema di rilevazione degli esiti anche a distanza. PRIORITA’ 6 PNSD: Piano Nazionale della Scuola Digitale La tecnologia al servizio degli apprendimenti Il Piano Nazionale Scuola Digitale, (PNSD) ha l'intento di rendere la Scuola protagonista dell’innovazione digitale e di rappresentare il cambiamento anche nella pratica didattica: “Il laboratorio in classe e non la classe in laboratorio - Una strategia - tante azioni”. L’ Animatore digitale curerà: La Formazione Interna (tutoring tra pari) organizzando laboratori formativi e favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative coerenti al PNSD; Il Coinvolgimento della comunità scolastica cercando di promuovere la diffusione di una cultura della cittadinanza digitale condivisa, stimolando il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e attività in linea con il PNSD. La Scuola dovrà aprirsi a momenti formativi organizzati per le famiglie e per gli altri attori del territorio; La Creazione di soluzioni innovative individuando soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere, quali l’utilizzo di strumenti per la didattica innovativa di cui la Scuola è dotata e l’ informazione su innovazioni già esistenti in altre scuole. L’animatore digitale sarà destinatario di un percorso formativo ad hoc per poter svolgere al meglio la funzione per la quale è stato incaricato. 6 PREMESSA IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA: RAGIONI E IMPIANTO GENERALE 7 Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), relativo all’Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi” di Cellamare è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della Scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. N° Prot. N° 3664/A22 del 14 - settembre - 2015; il Piano scaturisce dalle proposte e pareri raccolti dalle consultazioni preliminari con i diversi stakeholders presenti sul territorio (Comunità locale, Enti e Associazioni, genitori degli alunni e alunni stessi tutti, in quanto coinvolti come attori principali e sostenitori); il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 15 gennaio 2016; il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 28/01/2016; il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot.___________del____________; il Piano è pubblicato sul sito della Scuola: www.istitutoronchi.it La stesura coerente del presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) parte prevalentemente dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della Scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del MIUR. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi dettagliata del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto e in particolare le Priorità, i Traguardi di lungo periodo e gli Obiettivi di breve periodo. 8 1. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI L’Istituto Comprensivo “Nicola Ronchi” è dislocato in 4 plessi: Scuola dell'Infanzia, viale Olimpia; Plesso Dirigenza-Segreteria + n. 4 aule Scuola Primaria, piazza Risorgimento; Scuola Primaria, piazza Risorgimento; Scuola Secondaria I Grado, via Casamassima. Rilevazione dei bisogni educativi Ridefinizione degli obiettivi Pianificazione dell’Offerta Formativa Valorizzazione degli interventi efficaci e rimodulazione di quelli a bassa efficacia Progetti: analisi e monitoraggio dell’efficacia degli interventi formativi Essere un ICS favorisce la progettazione e un riscontro a breve termine dei risultati educativi. Esiguo il numero di studenti stranieri o immigrati. (Fonti: “Piano triennale della performance 2013/15 – Comune di Cellamare”; “Piano sociale di zona- Ambito Territoriale n.5”; dati rilevati dal Questionario studente-prove INVALSI a.s. 2013/14). Attraverso il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, l’Istituto intende crescere, sia sul piano dell’organizzazione, sia in ordine all’azione formativa e mira alla valorizzazione delle risorse umane, all’attuazione dei corsi di formazione per docenti, al coinvolgimento reale e concreto dei diversi soggetti: studenti e genitori, personale docente e non docente e territorio. Al momento dell’iscrizione, la Scuola stipula con studenti e genitori il Patto di corresponsabilità educativa: un impegno formale con la finalità di rendere esplicite e condivise le aspettative e la visione d’insieme del percorso formativo dello studente( All.1). Lo stesso Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto, finalizzato ad un progressivo miglioramento dei risultati, sta assumendo una specifica connotazione, derivante da un’attenta valutazione sia dei dati iniziali sia del processo di autoanalisi. 9 ANALISI DEL CONTESTO, DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI Possiamo così schematizzare le aree della prima sezione del RAV relativa al contesto e risorse in un quadro di sintesi dei vincoli e delle opportunità individuati al termine dell’analisi condotta. Popolazione scolastica (a.s. 2015/2016) Opportunità Vincoli Una Scuola pubblica che comprende tre diversi L’omogeneità sociale medio-bassa del contesto di ordini scolastici è una peculiarità del nostro provenienza degli alunni pone un vincolo di tipo Istituto Comprensivo: una Scuola dell’infanzia, in larga parte economico. La crisi economica ha una Primaria ed una Secondaria di 1° grado. Tale toccato inesorabilmente anche il paese; la condizione presenta evidenti vantaggi quanto a crescita della disoccupazione e della precarietà significatività dell’Istituto nel territorio: incidere lavorativa ha portato all'incremento delle famiglie nei processi della formazione culturale e sociale che si rivolgono al Servizio Sociale per richiedere i di base della popolazione dai 3 ai 14 anni. La contributi economici o un lavoro. I Servizi Sociali possibilità di orchestrare e accompagnare i Professionali hanno registrato infatti nell'anno percorsi della crescita, dell’istruzione e 2012 un incremento della presa in carico degli dell’educazione, per un periodo così protratto, utenti tra l'8 e il 10%. Dal punto di vista sociocontinuativo e determinante ai fini della economico, la crescita del paese appare, formazione di futuri cittadini, rappresenta pertanto, ancora lenta e discontinua. Alla Scuola, un’occasione particolarissima. Da qui la necessità in tale contesto, viene demandato sia il processo e l’importanza del nostro Curricolo Verticale che, educativo sia quello formativo dei “figli” di questo con i suoi Traguardi in linea con le aspettative territorio e, talora, anche la richiesta di quelle Europee, riflette le esigenze del contesto sociorisorse che da sola l’Istituzione scolastica non può economico-culturale della realtà locale. garantire. La mancanza di possibili investimenti Nonostante sia in progressivo aumento la progettuali ad arricchimento dell’offerta percentuale di coloro in possesso almeno di un formativa e l’assenza di una Rete di Scuole diploma di scuola media superiore, il contesto operanti sul territorio rappresentano una rimane medio-basso e piuttosto omogeneo. deprivazione di ulteriori stimoli per la crescita Essere un ICS favorisce la progettazione, vista culturale dell'utenza, rispetto a scuole dallo status l’omogeneità sociale e territoriale dell'utenza, e la socio-economico più elevato. previsione a breve termine dei risultati educativi. Non si annoverano particolari situazioni di nomadismo o immigrazione (studenti stranieri). (Fonti: “Piano triennale della performance 2013/15 – Comune di Cellamare”; “Piano sociale di zona- Ambito Territoriale n.5”; dati rilevati dal Questionario studente-prove INVALSI a.s. 2013/14) Territorio e capitale sociale Opportunità Vincoli L’ICS di Cellamare opera nell’area metropolitana Cellamare, situato nell’area periurbana, è definito barese, collegato al capoluogo (12km) e ai “quartiere dormitorio” del capoluogo: frequente Comuni limitrofi solo dal servizio autolinee Sudl’insediamento di nuclei familiari (+48% in 10 Est. Il paese possiede una spiccata vocazione anni), alla ricerca di abitazioni a prezzi modici, ma artigianale. Rispetto al ciclo primario di istruzione, con interessi e relazioni con le zone di il Comune garantisce un'offerta formativa provenienza; i giovani, apatici alle offerte 10 completa con assistenza del Servizio Sociale Professionale, gestito a livello di Ambito, e servizio mensa con contributo economico a suo carico. L’Amministrazione distribuisce i propri servizi con attività di sostegno educativo, progetti per la prevenzione realizzati nelle scuole, accoglimento di minori in strutture idonee, gestione di punti aggregativi per bambini e ragazzi, sviluppo delle forme di affido familiare, erogazione di sostegni economici, interventi di assistenza domiciliare per la tutela delle persone in situazioni di fragilità o di non autonomia, per il sostegno della famiglia nelle sue funzioni genitoriali, di disabili, portatori di dipendenze, immigrati, anziani, giovani; istituito lo sportello “Informagiovani”. L’aumento dell’incidenza della popolazione anziana ha imposto la necessità di politiche di promozione degli interessi e della qualità della vita, al fine di prevenire solitudine e disagio, attraverso iniziative a carattere ricreativo e culturale che prevedono il coinvolgimento di associazioni (punti di aggregazione sociale) e si esplicitano in attività di animazione, progetti volti a promuovere la creatività giovanile, la cultura del volontariato e del servizio civile. Opportunità territoriali, svolgono vita sociale nel capoluogo. Dati Istat registrano: crescita dei tassi di anzianità; calo delle nascite; mancanza di cambio generazionale. Il fenomeno della disoccupazione, del lavoro sommerso sottopagato e il ricorso delle aziende agli ammortizzatori sociali hanno determinato l'incremento dei “lavoratori poveri” in cerca di aiuti concreti per la gestione della quotidianità; problemi che hanno originato fragilità delle relazioni, insicurezza, solitudine e conflitti. Il paese non offre molte opportunità dal punto di vista turistico/culturale e per la sua rivitalizzazione culturale è strategico il recupero del castello. Difficoltosa l’aggregazione per la carenza di strutture urbanistiche e di socializzazione. I servizi territoriali evidenziano: difficoltà di gestione per la presenza di più soggetti/servizi coinvolti e mancanza di programmazione condivisa; assenza di sedi idonee e decentrate e di banche dati in comune; numero insufficiente di assistenti sociali. Le associazioni di volontariato sono in numero esiguo, poco strutturate e operano solo in risposta ai propri iscritti, senza affacciarsi al territorio; tale modalità di gestione concorre alla difficoltà di fare rete. Risorse economiche e materiali Vincoli L'ICS consta di 4 plessi: 1 per la scuola dell'Infanzia, 2 per la primaria, ivi compresi uffici amministrativi e presidenza, un plesso per la S.S.1° grado. Il plesso di SI, di recente costruzione, è dotato di 8 aule, saletta per smistamento pasti, aula d’informatica e biblioteca, salone per attività motorie, ludiche e manifestazioni, piccolo cortile interno ed ampio cortile esterno. Le classi di SP sono dislocate in due plessi. Nel primo, dotato di rampa per l'accesso facilitato distribuito su 2 piani, sono situate: 10 aule dotate di LIM, sala mensa con annesso ambiente per dispensare i pasti, sala docenti con 3 postazioni multimediali e funzione biblioteca, laboratorio di informatica con 11 postazioni, piccola aula per laboratorio creativo-espressivo e un deposito. Nel Plesso Centrale sono dislocati: al primo piano, le restanti 4 classi con gli uffici di segreteria e di presidenza, sala docenti, archivio, magazzino, 11 Mancando la linea ferroviaria, l’ICS può essere raggiunto dal personale non residente solo mediante il servizio autolinee sud-est o mezzo privato. Benché molto sia stato realizzato per l’adeguamento della struttura alle vigenti norme in materia di sicurezza e di risparmio energetico grazie ai FESR, nella Scuola Primaria permangono le insufficienze dei locali, che costringono le classi ad essere dislocate in plessi diversi e in spazi dalla cubatura nettamente inferiore alle disposizioni vigenti. Risulta quindi difficile e dispersivo organizzare e controllare un sistema che limita le possibilità relazionali tra classi e personale e rende difficoltoso il passaggio delle informazioni. Le riduzioni del personale Ata hanno penalizzato ulteriormente la situazione, per cui collaboratori, comunque qualificati, a fatica riescono a garantire la sorveglianza nei reparti deposito; al piano terra, 2 ambienti non attrezzati e sala-cucina. La S.S.1°G. dispone di 9 aule per attività didattiche, alcune delle quali dotate di LIM, 2 laboratori (linguistico, con 10 postazioni, e scientifico), allestiti grazie a fondi “PON”; laboratorio d’Informatica (12 postazioni); laboratorio di Arte; aula di Musica; spazio polivalente per attività di gruppo; palestra coperta e scoperta; aula docenti e auditorium. L’economia scolastica può contare su: contributi statali, comunali, fondi FESR e FSE, PON e contributo volontario da parte delle famiglie e la qualità del servizio. Mancano, infine, nella Scuola Primaria, una palestra ed un cortile esterno per esperienze collettive all’aperto. Alcune LIM, per obsolescenza del software al cui aggiornamento non è possibile far fronte con le risorse umane e materiali di cui la scuola dispone, sono utilizzabili solo come schermi di proiezione. La progettualità didattica (POF) è condizionata dall'esiguità dei finanziamenti statali ed integrata in maniera non esaustiva dal contributo delle famiglie. Risorse professionali Un team docente quasi giovane, con basso turn over e relativamente alta continuità di servizio: tre aspetti che caratterizzano la qualità del nostro IC. L’età anagrafica del personale è per la maggior parte compresa in un range dai 45 ai 54 anni (37%), dai 35 ai 44 anni (30%), dato positivo perché si colloca come fascia intermedia tra due estremi. In genere, docenti troppo giovani, con poca esperienza, a volte incerti nella gestione di discenti magari difficili, possono presentare una formazione iniziale che mira più alle conoscenze degli approcci didattici, meno alle competenze specifiche che vanno oltre la pratica didattica classica; viceversa, un docente al limite dei 60 anni è sicuramente più esperto, ma esposto al rischio di burnout. La nostra fascia d'età rappresenta quindi l’ago della bilancia educativa e forse del successo formativo. Esso è garantito dalla stabilità dei docenti (fino a 10 anni e oltre) che consente di accompagnare i percorsi della crescita, dell’istruzione e dell’educazione degli alunni dai 3 ai 14 anni e di pianificare più facilmente la progettualita' didattica orizzontale e verticale. Oltre al titolo di accesso al ruolo di appartenenza, gli insegnanti possiedono titoli culturali coerenti con la professione svolta: certificazioni linguistiche (19), informatiche (15), specializzazione per il sostegno (10), corsi di perfezionamento e/o master. Il DS ha più di 5 anni di esperienza nel ruolo d'appartenenza e di titolarità in sede con incarico effettivo. 12 Sebbene sussista la disponibilità dei docenti a “sentirsi” parte di uno stesso corpo, indubbiamente il raggiungimento della coesione all’interno del gruppo richiede sforzi e fatica, poiché paga il prezzo di una dislocazione eccessivamente frammentata che non facilita la comunicazione, le relazioni ed il passaggio di informazioni. Si registrano inoltre nelle “Figure di Sistema” situazioni di stanchezza e disagio professionale, spesso legate ad un aumento del carico di lavoro, in particolare all’assegnazione di nuovi compiti non legati all’insegnamento. Infine, la stabilità del corpo docente, se per un verso è stata considerata un’opportunità, per l’altro potrebbe divenire motivo di mancato confronto con docenti di nuova formazione, maggiormente aperti alle innovazioni didattiche in grado di rapportarsi con un sapere accelerato, globalizzato e complesso e con una popolazione di studenti con caratteristiche nuove. Dallo scambio e dalla condivisione di esperienze e materiali didattici, potrebbe nascere il concetto di risorsa educativa aperta che, intrecciandosi con ambienti flessibili di apprendimento, sia in grado di migliorare la didattica degli insegnanti e di conseguenza la qualità dell'educazione. Nell’Istituto, ad oggi, operano le seguenti figure: DIRIGENTE SCOLASTICO DSGA PERSONALE DOCENTE 1 1 22 Infanzia, 31 Primaria, 26 Secondaria 10 di ruolo, 1 supplente al 30 giugno, 3 unità (20 h ciascuna) rilevate dalle graduatorie dei Lavoratori in Mobilità comunicate dall’Uff. Territoriale dell’impiego di Triggiano – BA. 3 COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Elenco dei docenti per ordine di Scuola, sede e classi assegnate A.S. 2015-2016 Scuola dell’Infanzia T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.D. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.D. T.I. T.I. T.D. DOCENTI (tot. 20) BUX LIDIA SOLONE ANTONIA IACOBBE ROSSELLA SAULLE GIUSEPPINA IACOBELLIS ANNALISA MILONE ANNA GASSI ROSA LARICCHIA ANGELA SERVIDIO TERESA DINATALE ANGELICA GASSI MARIA NOVIELLO ILARIA BIANCO ALESSANDRA LILLO MARIA INDELLICATO ROSA PETROSINO GIOVANNA COLUCCI DOMENICA ARDITO MARIA TERESA DICIOLLA ADRIANA SAVINO ANGELA DELL’ACQUA CHIARA ANGIULI ROSA SEZ. ANNI ORE AREA INSEGNAMENTO COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE SOSTEGNO EH COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE SOSTEGNO EH COMUNE COMUNE COMUNE COMUNE SOSTEGNO EH COMUNE COMUNE SOSTEGNO EH SOSTEGNO EH COMUNE COMUNE RELIGIONE CATTOLICA A 5 25 B 4 25 C 5 25 D 3 25 E 3 25 F 4 25 G 4 25 H 3 25 TUTTE 12 13 Scuola Primaria T.I. DOCENTI (tot. 20) IAFFALDANO ERNESTA CLASSI ORE DISCIPLINA 1^ A - C 22 T.I. PETRELLI CINZIA 22 (6h Ital.; 1h Arte e Immag.; 1h Tecnologia; 3h storia) x n. 2 classi; (6h Matem.; 3h Scien; 2h Geog.) x n.2 classi; T.I. BELLIZZI PIETRO 2 1h Ed. Fisica x n. 2 classi; T.I. MARTIELLI MATILDE 2 1 h Inglese x n. 2 classi T.I. ARDILLO CATERINA 2 1 h Musica x n. 2 classi T.I. SOZIO CATERINA 22 22h Sost. EH T.D. ANGIULI ROSA 4 2h Religione Cattolica x n. 2 classi T.I. LANERA STELLA 22 T.I. DE TOMA GIOVANNA 22 T.I. MARTIELLI MATILDE 1 7h Ital.; 3h Storia; 3h Geog.; 1h Arte e Immag.; 1h Musica; 4h Mensa; 3h Disp.. 7hMatem.; 3h Scienze; 1h Tecnologia; 1h Ed. Fisica; 6h Mensa; 4h Disp 1 h Inglese T.D. ANGIULI ROSA 2 2h Religione Cattolica T.I. DITURI CHIARA 22 (6h Ital.; 3h Storia; 2h Geogr.) x n. 2 classi; T.I. FANELLI CATERINA 22 T.I. ARDILLO CATERINA 2 (5h Matem.; 3h Scienze; 2h Inglese; 1h Arte e Immag.) x n. 2 classi; 1 h Musica x n. 2 classi; T.I. BELLIZZI PIETRO 2 1h Ed. Fisica; 1h Tecnologia T.I. ARDITO MARIA 22 22h Sost. CH T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 4 2h Religione Cattolica x n. 2 classi T.I. NOVIELLI MARIA ANTON. 22 T.I. BELLIZZI PIETRO 16 T.D. ANGIULI ROSA 2 7h Ital.; 2h Inglese; 3h Storia; 2h Geog.; 1h Arte e imm.; 1h musica.; 6h Mensa; 7h Matem.; 3h Scienze; 1h Ed. Fisica; 1h tecnologia; 4h Mensa. Religione Cattolica T.I. 22 T.I. SCHIAVONI ROBERTA CAMILLA MANZARI FRANCESCA T.I. CASANOVA ROSARIA 11 (5h Ital.; 3h Inglese; 1h Arte e imm.; 1h musica; 1h Tecnologia) x n. 2 classi; (5h Matem.; 3h scienze; 1h Ed. Fisica) x n. 2 classi; 4h Disp. (3h Storia; 2h Geog.) x n. 2 classi; 1h Disp. T.I. CORRADO FRANCESCA 22 22h Sost. EH T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 2 Religione Cattolica T.I. RAMUNNI MIRIAM 22 7h Ital.; 3h Storia; 2h Geografia; 1h Arte e imm.; 1h Musica; 4h Mensa; 4h Disp. 1^ B 2^ A - C 2^ B 3^ A - C 22 3^ B 14 T.I. T.I. MASTRONARDI GIUSEPPINA DEL VECCHIO MARIANNA 22 T.I. DI TURI FRANCESCA T.I. FANELLI MARIA 22 T.I CASANOVA ROSARIA 11 (5h Ital.; 3h Inglese; 1h Arte e imm.; 1h musica;) x n. 2 classi; 2h disp (5h Matem.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h Ed.Fisica;) x n. 2 classi; 2h disp (3h Storia; 2h Geogr.) x n. 2 classi; 1h disp. T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 22 2 h Religione Cattolica T.I. DE SARIO ANGELA 22 T.I LOMBARDO GIULIA 22 T.I. MARTIELLI MATILDE 3 7h Ital.; 3h Storia; 2g Geog.; 1h Arte e Immag.; 1h musica.; 4h mensa; 4h disp 6h Matemat.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h Ed. Fisica; 6h Mensa; 5h Disp 3h Inglese T.I. TUFARIELLO ANNAROSA 22 22h Sost. EH T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 2 2h Religione Cattolica T.I. LORUSSO GIUSEPPINA 22 T.I. ARDILLO CATERINA 9 5h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 3h scienze; 1h Arte e Immag.; 1h Musica; 1h Ed.Fisica; 6h disp. 5h Matem.; 1h Tecnologia; 3h Inglese; T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 2 2h Religione Cattolica T.I. PANESSA ANNALISA 22 T.I. PINTO DANIELA 22 T.I. MARTIELLI MATILDE 3 7h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 1h Arte e Immag.; 1h Musica; 6h Mensa; 2h disp. 6h Matem.; 3h Scienze; 1h tecnologia; 1h Ed.Fisica; 4h Mensa; 7h disp 3h Inglese T.D DEL VECCHIO MARIANNA 2 2h Religione Cattolica T.I. DIFINO GIOVANNA 22 T.I. ARDILLO CATERINA 9 5h Ital.; 3h Storia; 2h Geog.; 3h Scienze; 1h Arte e Imm.;1h Musica;1h Ed.Fisica; 6h disp 5h Matemat.; 1h tecnologia; 3h Inglese; T.I. DEL VECCHIO MARIANNA 2 2h Religione Cattolica 2 4^ A - C 22 4^ B 5^ A 5^ B 5^ C 6h Matem.; 3h Scienze; 1h Ed.Fisica; 1h tecnologia; 3h Inglese; 6h Mensa; 2h Disp Religione Cattolica DEMATTIA ISABELLA Organico di Potenziamento FERRARA LUCIA Organico di Potenziamento 15 Scuola Secondaria di I grado T.I. DOCENTI CERVINO ROSA T.I. CIAVARELLA GIOVANNA T.I. TAGARELLI ROSA T.I. ROBLES CHIARA T.I. STEFANO ANTONIA T.I. BATTISTA CARMEN T.I. DE ORSI LUCIA T.I. RAMIRES ROSSELLA T.I. COLELLA MADIA T.I. CAZZATO VINCENZA T.I. T.I. T.I. T.I. T.I. T.D. T.I. T.I. T.I. T.D. T.I. T.I. T.I. T.D. TRIBUZIO NICOLETTA INVERSI GIOVANNA CARDASCIA MARIA VERGINE FRANCESCO MAZZARANO GIUSEPPE CAROFIGLIO RAFFAELE DEPERTE MARILISA DE FELICE ANNARITA FANTASIA ANTONELLA VITTI ANTONELLA OTTOLINO VITO CIRILLO ANTONIO PUNTILLO NICOLA NOTARANGELO FRANCESCO SAVINO LONARDO CORONELLI RAFFAELLA T.I. T.D. CLASSE 1A 2A 3A 2C 3A 3C 2C 2D 2B 2D 1A 2A 1C 1A 2A 3A 1C 2D 2B 2C 3C 2B 2B CORSO A CORSO C 2C 2D TUTTE TUTTE TUTTE TUTTE TUTTE TUTTE 2C 2B 2D 1C CORSO A CORSO A CORSO A CORSO A ORE 6 6 6 4 4 10 6 7 15 3 4 4 10 6 6 6 6 6 6 6 6 3 3 9 6 3 3 16 16 16 16 16 8 18 18 18 9 18 18 12 6 CORSO A TUTTE 18 18 16 DISCIPLINE Italiano Italiano Italiano 2h Storia; 1h Geografia; 1h approf. 2h Storia; 1h Geografia; 1h approf. 6h Ital.; 2h Storia; 1h Geog; 1h approf. Italiano Italiano 10h Italiano; 3h Storia; 2h Geografia 2h Storia; 1h Geografia 2h Storia; 1h Geografia; 1h approf. 2h Storia; 1h Geografia; 1h approf. 6h Ital.; 2h Storia; 1h Geog; 1h approf. 4h Matematica; 2h Scienze 4h Matematica; 2h Scienze 4h Matematica; 2h Scienze 4h Matematica; 2h Scienze 4h Matematica; 2h Scienze Matematica 4h Matematica; 2h Scienze 4h Matematica; 2h Scienze Scienze Inglese (n. 3h per classe) Inglese Inglese Francese Tecnologia Arte e Immagine Musica Scienze motorie Religione Cattolica Sostegno EH Sostegno EH Sostegno CH Sostegno EH Strum. Music. Chitarra Strum. Music. Pianoforte Strum. Music. Clarinetto Strum. Music. Clarinetto Strum. Music. Violino Organico di potenziamento Arte e Immagine IN SINTESI: SITUAZIONE ATTUALE DELL’ORGANICO DI FATTO A) Posti comuni Scuola dell’infanzia : 16 docenti comuni + 1 docente di Religione Cattolica Scuola Primaria: 22 docenti comuni + 2 docenti di Religione Cattolica + 1 doc. Lingua Inglese Scuola Secondaria: 18 docenti su classi di concorso specifiche + 2 docenti per completamento orario+ 1 docente di Religione Cattolica B) Posti di sostegno Scuola dell’infanzia : 5 docenti Scuola Primaria : 4 docenti Scuola Secondaria: 4 docenti C) Organico potenziato Per quanto riguarda l’organico di potenziamento, per l’anno in corso è stato assegnato alla scuola il seguente personale: N° 1 docente Scuola Secondaria per potenziare le competenze linguistiche e logicomatematiche attraverso l'attuazione del progetto “Italiano e Matematica… che passione!” N° 2 docenti Scuola Primaria di cui una utilizzata su posto comune con Disposizione del DS prot. 5289 del 26/11/2015 nelle classi 2A e 2C e l'altra per potenziare le competenze linguistiche e logico-matematiche attraverso l'attuazione del progetto “Italiano e Matematica… che passione!” I docenti sono stati utilizzati per le attività di potenziamento e per la copertura delle supplenze fino a 10 giorni (art.1,commi 7e 85 legge n.107/2015) D) Personale ATA DSGA: N° 1 Assistenti amministrativi: N° 3 Collaboratori scolastici: N° 11 L'efficacia e l'efficienza dell’azione formativa della scuola sono determinate dalla disponibilità di risorse professionali e finanziarie pertanto si avanzano le richieste di ampliamento di seguito elencate. RICHIESTE PER L’AMPLIAMENTO DELL’ORGANICO Organico di sostegno: Scuola dell’infanzia : 8 docenti Scuola Primaria : 4 docenti Scuola Secondaria: 5 docenti Organico personale tecnico e amministrativo: Un tecnico con competenze di gestione di software amministrativi e didattici e capacità di gestione di reti LAN e strumenti multimediali. Tre collaboratori scolastici (uno per plesso) 17 Organico potenziato: Per poter realizzare in modo esaustivo quanto evidenziato nel PDM e la conseguente progettualità d’Istituto, soprattutto riguardo all’innalzamento delle competenze disciplinari, ma anche per eventuale copertura di supplenze, oltre alle tre figure di potenziamento già assegnate nell’anno in corso 2015/16, si richiedono altre due unità per : Potenziamento delle competenze linguistiche e logico-matematiche Apertura pomeridiana della Scuola per valorizzare percorsi formativi individualizzati e promuovere il successo scolastico Potenziamento, artistico e musicale (scuola primaria) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti Potenziamento motorio (scuola primaria) 18 ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Isabella Miccolis VICARIO DIRIGENTE Prof.ssa Giovanna Ciavarella 2° Collaboratore del D S Ins. Daniela Pinto Resp.le Plesso Infanzia- Ins. Giovanna Petrosino COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Consigli di intersezione CONSIGLIO DI ISTITUTO COMITATO DI VALUTAZIONE FUNZIONI STRUMENTALE RESPONSABILI LABORATORI AREA 1 Gestione POF Informatico RESPONSABILE DELLA SICUREZZA Addetti alla sicurezza DSGA Sig. Pasquale Tangari ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Area risorse Area alunni Consigli di Interclasse AREA 2 Supporto docenti Consigli di Classe Linguistico Responsabili Organizzazione orario Area personale Scientifico AREA 3 Rapporti con il territorio Responsabile Sito web AREA 4 Handicap Svantaggio o 19 Collaboratori scolastici ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA SOGGETTI DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Isabella Miccolis AZIONI Rappresenta la Scuola nei contatti con gli Enti esterni: EE.LL., Provincia, Regione, Associazioni, Utenza, Scuole, Definisce: gli indirizzi generali per le attività della Scuola (atto di indirizzo per la stesura del PTOF) le scelte generali di gestione e di amministrazione Garantisce in merito a: coerenza delle azioni con la normativa sicurezza degli edifici e assicurazione delle persone rispetto di tempi, modalità operative e comportamentali, decisioni assunte validità dei risultati attesi e raggiunti Ha competenze organizzative e di coordinamento di: gruppi di lavoro processi, programmazioni, progetti azioni finalizzate alla circolazione di informazioni e comunicazioni Ha competenze amministrativo/gestionali in merito a: fornitura di materiali reperimento di risorse segnalazione di problemi alle autorità competenti cura di dati e di documenti relativi al personale e agli alunni Controlla e verifica i processi e i risultati Negozia e regola i conflitti Assicura la gestione unitaria dell’Istituzione scolastica orientata alla qualità dei processi formativi Formula gli obiettivi generali per la progettazione del servizio Predispone gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa Individua i propri collaboratori nello svolgimento delle funzioni organizzative e gestionali Delega ai propri collaboratori specifici compiti Indica le linee guida per i programmi concreti di azione Promuove il miglioramento continuo del servizio Promuove accordi e convenzioni per la realizzazione delle attività previste nel POF Presidia l’insieme delle relazioni che l’Istituto intrattiene con il territorio Relaziona periodicamente al Consiglio di Istituto sulla direzione e il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa. 20 SOGGETTI CONSIGLIO DI ISTITUTO DPR 416/74 Componenti triennio 2015/18 MICCOLIS Isabella (DS) Zammataro Anna Elena (Presidente) Componente Genitori: 1. Losurdo M.Grazia 2. Mitola Anna Lucia 3. Zammataro Anna Elena 4. Antonacci Maria Carmela 5. Ladisa Maria 6. Perchinunno Lucio 7. Trapani Marilena 8. Trapani Antonella AZIONI Elegge il Presidente e i membri della Giunta Esecutiva Approva ll Piano dell’Offerta Formativa triennale (PTOF) Il Conto consuntivo Il Programma annuale Delibera sulle materie riguardanti: L’adesione ad iniziative culturali ed assistenziali Lo svolgimento di viaggi e visite di istruzione Le iniziative di arricchimento dell’offerta formativa La concessione in uso dei locali scolastici Gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali Componente Docenti: 1.Servidio Teresa 2.De Sario Angela 3.Angiuli Rosa 4.Mazzarano Giuseppe 5. Difino Giovanna 6.Fanelli Maria 7.Fantasia Antonella 8.Gassi Rosa Componente ATA: 1.Losacco Marisa 2.Didonna Teresa GIUNTA ESECUTIVA DPR 416/74 1. Miccolis Isabella (DS) 2. Tangari Pasquale (DSGA) 3. Didonna Teresa (ATA) 4. Antonacci M.Carmela 5. Trapani Marilena Predispone documentazione e materiali di lavoro per il Consiglio Seleziona le comunicazioni e le problematiche da sottoporre al Consiglio Propone al Consiglio d’Istituto il programma annuale (bilancio preventivo) Garantisce l’esecuzione delle delibere del Consiglio Cura la pubblicizzazione e la raccolta degli atti. 21 SOGGETTI COMITATO INTERNO DI VALUTAZIONE art. 1, comma 129, L. 107/2015 Dirigente Scolastico Miccolis Isabella 3 membri docenti C.D .: 1.Fanelli Maria Teresa 2. Robles Chiara 3. Bianco Alessandra 2 membri genitori C.I. 1.Ettorre Simone 2.Antonacci Maria Carmela 1 membro esterno Designato da USR GAV (Gruppo di Autovalutazione) Dirigente Scolastico Miccolis Isabella (Presidente) Docenti Ciavarella Giovanna Pinto Daniela Tagarelli Rosa Del Vecchio Marianna Petrosino Giovanna De Orsi Lucia Battista Carmen Ramunni Miriam Stefano Antonia Casanova Rosaria Corrado Francesca Fantasia Antonella Robles Chiara Zammataro Anna Elena Tangari Pasquale Didonna Teresa AZIONI Il Comitato individua i criteri per la valutazione dei docenti sulla base: Della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’Istituzione Scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Valuta anche il servizio di cui all'articolo 448 del TU della scuola su richiesta dell'interessato, previa relazione del Dirigente scolastico. Esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501 TU Scuola. Compiti del GAV: Elaborazione e monitoraggio del Piano di Miglioramento Promozione della cultura dell’autovalutazione Promozione e gestione dei processi relativi all’autovalutazione d’Istituto mediante l’analisi e la verifica del servizio dell’Istituzione scolastica Coordinamento delle attività e delle strategie d’intervento per individuare i punti critici e di forza dell’azione educativa Gestione on-line del format del RAV predisposto a cura dell’INVALSI, che fornirà alla Scuola strumenti di lettura ed analisi Acquisizione dei dati richiesti attraverso il coinvolgimento attivo del personale docente, del personale ATA, delle famiglie e degli studenti Diffusione e condivisione dei risultati Partecipazione alle iniziative di formazione in servizio che saranno organizzate in collaborazione tra i soggetti del SNV e dell’amministrazione scolastica anche in modalità on line con piattaforma dedicata. 22 COMMI SIONE ELET TORALE Biennio 2015 -2017 Docenti Iacobbe Rossella Sozio Caterina ATA Macina Maria Compiti della Commissione elettorale Genitori Colapietro Luigia Diana Renata SOGGETTI DIPARTIMENTI Linguist.-Storico-geograf. Coordinatore ROBLES CHIARA Matem-scient-tecnol. Coordinatore BATTISTA CARMEN Artistico-espressivo Coordinatore CARDASCIA MARIA OPERAZIONI PRELIMINARI: 1) nella prima seduta elegge il presidente e nomina il segretario; 2) acquisisce dalla segreteria scolastica l'elenco generale degli elettori; 3) riceve le liste elettorali; 4) verifica le liste e le candidature e ne decide l'ammissibilità ai sensi della normativa elettorale; 5) esamina i ricorsi sull'ammissibilità delle liste e delle candidature. Compete, infatti, alla commissione elettorale la verifica del rispetto delle regole che devono essere seguite nella presentazione delle liste; 6) comunica, con affissione all’albo della Scuola almeno otto giorni prima della data fissata per le votazioni, le liste dei candidati; 7) predispone il “modello” della scheda elettorale e ne segue la successiva stampa. OPERAZIONI ELETTORALI 8) nomina i presidenti di seggio e gli scrutatori; 9) distribuisce il materiale necessario allo svolgimento delle elezioni; 10) predispone l'elenco completo degli aventi diritto al voto per ciascun seggio; 11) risolve eventuali controversie che possono insorgere durante le operazioni elettorali; 12) organizza e gestisce le operazioni di scrutinio, avendo cura di verificare, prima di procedere all'apertura delle urne, che sia stato raggiunto il prescritto quorum per la validità delle elezioni nel collegio elettorale. OPERAZIONI DI SCRUTINIO 13) raccoglie i dati elettorali parziali dei singoli seggi (se previsti) e fa il riepilogo finale dei risultati; 14) sulla base dei risultati elettorali assegna i seggi alle liste e proclama gli eletti; 15) redige i verbali delle operazioni elettorali sino a quello finale contenente i risultati; 16) comunica i risultati al Dirigente Scolastico, curando l'affissione per cinque giorni all'albo della scuola dei risultati elettorali. AZIONI Definizione del valore formativo della disciplina Definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze Aggiornamento ed adeguamento del curricolo disciplinare, dalla dimensione generale agli aspetti operativi dell’insegnamento/ apprendimento Definizione delle modalità attuative del piano di lavoro disciplinare Riunioni di coordinamento per la definizione di prove comuni Progettazione di interventi di recupero Riunione di coordinamento per l'eventuale adozione di libri di testo comuni a più sezioni e acquisto materiale. 23 GRUPPO H Docenti Corrado Francesca Fantasia Antonella Sozio Caterina De Felice Annarita Deperte Marilisa Ardito Maria Tufariello Annarosa Iacobellis Annalisa Indellicato Rosa Ardito MariaTeresa Rilevazione dei BES Raccolta di documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere Confronto/focus sui casi, consulenza e supporto ai colleghi Valutazione del livello di inclusività Raccolta e coordinamento delle proposte Elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusività (PAI) Genitori Cirillo Giacoma Ref. ASL – Psicologa D’Abbicco Carla Assistente sociale Di Turi Domenica SOGGETTI COLLABORATORI RESPONSABILI DI PLESSO Scuola Secondaria di I grado Ciavarella Giovanna Tagarelli Rosa (sostituto) Scuola Primaria Pinto Daniela Del Vecchio Marianna (sostituto) RESPONSABILE DI PLESSO Scuola Infanzia Petrosino Giovanna Lillo Maria (sostituto) AZIONI FUNZIONI DELEGATE: Collaborazione con il Dirigente Sostituzione del Dirigente in caso di assenza o impedimento Autorizzazione - deroga orari e frequenza allievi Sostituzione temporanea dei docenti con personale interno Gestione ambienti scolastici (aule, laboratori, biblioteche….) Diffusione e custodia di circolari/comunicazioni interne Collaborazione per le relazioni con il pubblico Supporto organizzativo all’Ufficio di segreteria per l’attuazione delle delibere, per la quantificazione oraria dell’impegno dei docenti e predisposizione della relativa modulistica Promozione dell’immagine della Scuola e tenuta della relativa documentazione Supporto all’attività dei Dipartimenti, delle Commissioni , delle funzioni strumentali e dei vari referenti Studio delle condizioni organizzative che consentano forma di flessibilità oraria Vigilanza sull’obbligo scolastico con la rilevazione della frequenza alunni Coadiuva la D.S. nella conduzione e nell’ organizzazione del plesso Scuola dell’Infanzia 24 SOGGETTI AZIONI FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI ATTIVITA’ CONNESSE ALLE AREE AREA 1 - F.S De Orsi Lucia AREA 2 - F.S Battista Carmen Ramunni Miram AREA 3 - F.S Stefano Antonia Casanova Rosaria AREA 1 - GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Gestione del POF Rivedere annualmente il Piano dell’ Offerta Formativa, in formato cartaceo e multimediale, integrandolo di volta in volta, in relazione a sopraggiunte normative ed esigenze sulla base delle delibere degli organi collegiali e dei documenti prodotti dalle altre funzioni strumentali. Aggiornare i dati statistici attraverso la collaborazione con la segreteria. Produrre una sintesi del POF e curarne la pubblicizzazione e la documentazione alle famiglie. Organizzare l’Open Day (per pubblicizzare le attività scolastiche curricolari ed extracurricolari) Analizzare i dati ed Elaborare i grafici relativi alla valutazione e autovalutazione d’Istituto (ref. per INVALSI) AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI.VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO ACCOGLIENZA CONTINUITÀ E SUCCESSO FORMATIVO Accogliere e supportare i docenti e fornire loro informazioni riguardanti modelli e procedure Collaborare con l’animatore digitale, anche nei processi di innovazione didattica Sulla base delle esigenze e delle priorità emerse, effettuare una ricognizione delle offerte formative e predisporne un piano Predisporre strumenti per la verifica e monitorare i risultati dell’apprendimento (livelli di partenza e finali degli alunni). Analizzare la ricaduta dei progetti d’Istituto in relazione alla formazione dei docenti e degli alunni e proporre interventi di miglioramento Al termine dell’anno scolastico, attivare un adeguato processo di autovalutazione d’Istituto somministrando ed analizzando monitoraggi per la verifica e la valutazione delle attività condotte Progettare attività di accoglienza agli alunni e fornire informazioni su una corretta fruizione delle risorse della Scuola In collaborazione con le FF.SS. dell’Area 3 e 4 e i Servizi Sociali analizzare i fenomeni della dispersione e degli insuccessi scolastici. AREA 3 – ENTI E TERRITORIO - INTERVENTI E SERVIZI AGLI ALUNNI Pubblicizzare e documentare i progetti formativi d’intesa con enti e istituzioni esterne e manifestazioni di Istituto Individuare eventuali sponsor per sostenere i progetti di Istituto Promuovere strategie di comunicazione e di informazione sulle opportunità formative (educative, culturali, artistiche, associative, dello 25 AREA 4 - F. S Corrado Francesca Fantasia Antonella spettacolo, della stampa, della televisione, ecc.) offerte dal territorio e utilizzabili didatticamente Organizzare conferenze e incontri con Enti e Agenzie formative del territorio Predisporre il piano annuale delle visite e dei viaggi di istruzione, coordinandone l'attuazione sulla base delle delibere degli organi collegiali Predisporre, coordinare e gestire attività di orientamento che tengano conto dei bisogni formativi degli studenti Prendere contatti con gli istituti di istruzione superiore e con le scuole di formazione professionale presenti nel nostro bacino di utenza Curare la produzione di materiale informativo e pianificare gli incontri dei docenti degli Istituti superiori e delle Scuole di formazione con gli alunni per fornire loro tutte le necessarie informazioni circa il funzionamento della propria scuola, l’articolazione dell’orario, le materie di studio, l’esistenza di laboratori, le prospettive per i futuri studi e attività lavorative. AREA 4: HANDICAP, SVANTAGGIO, INTEGRAZIONE/ BES e DSA Coordinare il GLH Svolgere compiti di consulenza e supporto organizzativo nella progettualità d’area per l’ integrazione degli alunni con disabilità Collaborare con la Segreteria nella predisposizione dei dati preliminari alla definizione dell’organico del sostegno Coordinare l’attività degli insegnanti di sostegno, con particolare riferimento alla documentazione specialistica e didattica, attraverso riunioni di commissione, incontri informali e indicazioni Presenziare alla stesura del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato, curando i rapporti con tutti i soggetti coinvolti nell' elaborazione dei documenti Collaborare con il DS in sede di GLH e in tutte le circostanze in cui è necessario l’intervento del personale medico dell’equipe socio – sanitaria Coordinare i progetti di continuità a favore degli alunni disabili nel passaggio ai diversi ordini di scuola In casi certificati di dislessia, disgrafia, discalculia, accertarsi che vengano seguite tutte le indicazioni metodologiche e messe in atto tutte le strategie indicate dalla diagnosi dello specialista In collaborazione con le FF.SS. dell’Area 2 e i Servizi Sociali, analizzare i fenomeni della dispersione e degli insuccessi scolastici, anche nei passaggi da un ordine di scuola al successivo, elaborando e promuovendo strategie di intervento didattico e pratiche d’aiuto per gli alunni in situazioni di disagio, difficoltà e con gravi problemi di apprendimento 26 SOGGETTI PNSD Animatore Digitale Robles Chiara COORDINATORI DI INTERSEZIONE INTERCLASSE CLASSE Infanzia Gassi Maria Petrosino Giovanna Bux Lidia Primaria Iaffaldano Ernesta Novielli Maria A. Manzari Francesca Di Turi Francesca Lorusso Giuseppina Secondaria Colella Madia Cervino Rosa Battista Carmen Robles Chiara Stefano Antonia Ramires Rossella Ciavarella Giovanna Tagarelli Rosa AZIONI L’ attivazione e la realizzazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD,) mediante l’individuazione e la formazione ad hoc di un animatore digitale, si esplica nell’esercizio delle seguenti funzioni: FORMAZIONE INTERNA stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa; CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche, da diffondere nella scuola , coerenti con l’analisi dei fabbisogni della stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. L’animatore digitale, inoltre, sarà destinatario di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD FUNZIONI DELEGATE: Presiede il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione su delega del Dirigente scolastico. Prende gli opportuni contatti con i colleghi della classe e con i rappresentanti dei genitori .Cura la stesura di ogni verbale (o designa per tale compito uno dei colleghi). E’, comunque, l’unico responsabile della corretta stesura di tali documenti e dei relativi allegati. Si occupa di concerto con il capo d’istituto della comunicazione periodica alle famiglie del livello di apprendimento degli alunni. Partecipa al Capo d’istituto ogni problema particolare insorto nella classe. Informa gli studenti sulle norme di sicurezza ecc. di cui al Dec.Leg.vo 81/08. Espone al Consiglio di classe, interclasse e intersezione la sintesi della programmazione (obiettivi didattico-educativi-strumenti di lavoro-criteri di valutazione - ecc.) E’ responsabile del controllo di tutta la documentazione inerente la programmazione didattico-educativa della classe. Al termine di ogni scrutinio effettua personalmente il controllo di tutti gli atti (statini dei docenti, tabellone, verbale e suoi allegati, ecc.) Si occupa del controllo almeno mensile del Registro della Classe, segnalando tempestivamente in presidenza ogni anomalia o mancata compilazione. (Rilevando vistosi casi di assenze o ritardi degli alunni, contatta immediatamente la famiglia sollecitandone l’intervento.) Facilita il processo di interazione fra docenti, la circolarità delle informazioni, di ricerca di integrazione delle competenze professionali, di progettazione condivisa. Il Coordinatore, infine, è la persona alla quale si fa riferimento per qualunque problema di carattere collettivo della classe, interclasse e intersezione. 27 SOGGETTI COLLEGIO DOCENTI (Tutti i docenti) SOGGETTI DOCENTI Scuola Infanzia Scuola Primaria S. Secondaria AZIONI Elegge: n. 2 membri Comitato di Valutazione Individua: le figure strumentali, le competenze e i requisiti per l’accesso alle funzioni Designa: la Commissione Elettorale I Gruppi di progetto e le Commissioni di lavoro I Tutor Approva: il Progetto Educativo di Istituto e il Piano dell’Offerta Formativa triennale; il Piano annuale delle attività il Piano annuale di formazione del personale la Programmazione educativa e didattica dell’Istituto l’aggregazione delle discipline in ambiti disciplinari (Dipartimenti) i tempi di insegnamento delle discipline i criteri di valutazione l’adozione dei libri di testo le iniziative di sperimentazione; la partecipazione a progetti di ricerca e innovazione i Piani preventivi e consuntivi delle commissioni/gruppi di lavoro; la destinazione del fondo d’Istituto Valuta: la prestazione dei docenti assegnati alle funzioni-strumentali l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. AZIONI Le attività funzionali all’insegnamento richiedono adempimenti individuali: preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, correzione degli elaborati, rapporti individuali con le famiglie; adempimenti collegiali: partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, nonché alle attività dei Consigli di classe, di interclasse, di intersezione, Dipartimenti e allo svolgimento degli scrutini e degli esami con la compilazione degli atti relativi alla valutazione; Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento: svolgimento di compiti relativi alla progettazione e alla produzione di materiali utili per la didattica, con particolare riferimento ai prodotti informatici aggiornamento culturale e professionale, nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi. 28 SOGGETTI CONSIGLIO DI CLASSE INTERCLASSE INTERSEZIONE DPR 416/74 SOGGETTI ORGANO DI GARANZIA DPR 416/74 Dirigente Scolastico Miccolis Isabella Docenti Colella Madia 2 genitori SOGGETTI TUTOR DOCENTI NEO ASSUNTI AZIONI ASSEMBLEA DI CLASSE Elegge i Rappresentanti di classe; Esprime parere su: attività di arricchimento curricolare gite e uscite sul territorio; Esamina l'andamento complessivo della vita scolastica della classe. INTERCLASSE PER AMBITI Verifica e aggiorna la Programmazione didattica annuale; Progetta i percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari; Stabilisce le prove di verifica e i criteri di valutazione; Organizza lo svolgimento delle attività alternative e di attività di recupero; Garantisce la continuità educative; Formula le proposte di acquisto e rinnovo attrezzature, sussidi e materiali didattici; Indica le esigenze in materia di formazione e aggiornamento. INTERCLASSE MISTA Propone al Collegio Docenti l’adozione dei libri di testo; Cura l’informazione all’utenza su: programmazione didattica annuale e bimestrale; attività di laboratorio interne ed esterne; organizzazione del servizio e funzionamento dell’istituto; elabora le proposte relative alle gite e uscite sul territorio; approva progetti di sperimentazione didattica; Delibera i casi di non ammissione. AZIONI Esamina i ricorsi contro le sanzioni disciplinari pervenuti da parte dei genitori degli alunni puniti; Decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del regolamento. AZIONI Svolge le attività di Istituto per l’accoglienza e la formazione dei docenti neo-assunti; Presta consulenza e supporto ai neo-docenti; Coordina l’attività didattica dei docenti e interviene sulla piattaforma ministeriale; Relaziona al Comitato di Valutazione. 29 SOGGETTI RESPONSABILI LABORATORI Multimediale Savino Lonardo Linguistico Tribuzio Nicoletta AZIONI Assicurano che i laboratori e materiali in dotazione siano utilizzati allo scopo per cui sono destinati Effettuano verifiche su attrezzature e strumentazione in modo che le stesse siano mantenute efficienti e in buono stato In caso di guasti si occupano di allertare l’opportuna assistenza tecnica A fine anno effettuano ricognizione e controllo di materiali e strumentazione, relazionando in merito. Scienti fico Battista Carmen Musicale e strum. Audio Vergine Francesco Ref PON Del Vecchio Marianna In collaborazione con la DS : Analizza, individua e condivide, in base ai bisogni formativi della Scuola, gli interventi da porre in essere attraverso la lettura e lo smistamento delle circolari PON pervenute; Cataloga tutto il materiale cartaceo, prodotto dalle varie figure di sistema, relativamente ai PON-FSE; Controlla la documentazione ufficiale conservata agli atti di segreteria e verifica la rispondenza della stessa con quanto richiesto dalla “pista di controllo per i progetti finanziati dal FSE” (Fondo Sociale Europeo); Gestisce il supporto informativo, relativo al monitoraggio richiesto; Partecipa ad incontri di formazione per l’attivazione dei PON; Legge e condivide sistematicamente gli avvisi riportati dal MIUR sul portale dei Progetti PON. Ref SPORT Bellizzi Pietro Coordina l’attività motoria della scuola Primaria; Promuove iniziative sportive in collaborazione con enti esterni. Ref Web Site Novielli Maria Antonietta Aggiorna il sito web pubblicando gli atti emanati dal DS (circolari, avvisi, bandi); Pubblica le informazioni relative a funzionamento scuola, orari… . Ref Registro Elettronico Puntillo Nicola Del Vecchio Marianna Ref Commissione orario Battista Carmen Ciavarella Giovanna Pinto Daniela Del Vecchio Marianna COMMISSIONE SICUREZZA RSPP RLS Preposti-Figure Sensibili Assicurano il corretto funzionamento del Registro Elettronico curando i rapporti con l’azienda fornitrice del servizio (AXIOS) Forniscono supporto ai colleghi per la gestione del RE Organizza l’orario di servizio dei Docenti: Scuola sec. I grado Scuola Primaria Verifica ed aggiorna il documento sulla sicurezza (D.Lg. 81/08 e succ. modif.) Predispone gli strumenti per il controllo e la segnalazione di situazioni di rischio 30 Programma e organizza le prove di evacuazione (due per ogni plesso) Organizza il piano di Formazione e aggiornamento SOGGETTI UFFICIO DI SEGRETERIA D.S.G.A Pasquale Tangari Assintente Amministrativa Maria Macina Assistente Amministrativa Donatella Rota AZIONI Sezione DIDATTICA – Area 1 Gestione alunni ed attività funzionali al P.O.F. Informazione utenza interna ed esterna Iscrizioni alunni Gestione registro matricolare tenuta fascicoli documenti alunni Richiesta e/o trasmissione documenti Gestione corrispondenza con le Famiglie Gestione statistiche Gestione pagelle , diplomi , tabelloni scrutini , gestione assenze e ritardi Gestione e procedure per sussidi Gestione organizzativa viaggi di istruzione Gertificazione alunni e tenuta registri esoneri educazione fisica Infortuni Libri di testo Pratiche portatori handicap Gestione stages Collaborazione docenti Funzioni Strumentali per il monitoraggio alunni Esami di Stato INVALSI OO.CC. – RSU – Organici – Sicurezza L. 81 Collaborazione Presidenza Raccolta dati per monitoraggio attività Adempimenti connessi all’organizzazione delle attività previste nel POF Sezione AMMINISTRATIVA – Area 2 Amministrazione del personale Tenuta fascicoli personali Richiesta e/o trasmissione documenti Gestione graduatorie supplenze Gestione graduatorie soprannumerari docenti ed ATA Registro certificati di servizio Convocazione attribuzione supplenze Visite fiscali Anagrafe personale Autorizzazione libera professione Preparazione documenti periodo di prova 31 Assintente Amministrativa Teresa Didonna Assintente Amministrativa Teresa Didonna Assintente Amministrativa Maria Macina Assintente Amministrativa Donatella Rota Collaboratori Scolastici Filomena FERRANTE Marisa LOSACCO Plesso Sc. Primaria Annamaria DENTAMARO Costantina MASCIOPINTO Raffaella OTTOLINO Controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione Invio decreti di pertinenza alla Ragioneria Territoriale dello Stato Scioperi Aggiornamento assenze e presenze del personale con emissione dei decreti. Gestione FINANZIARIA – Area 3 Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale supplente ATA e Docente Liquidazione compensi missioni Compensi esami Versamenti contributi assistenziali e previdenziali Registro conto individuale fiscale Ricostruzioni di carriera Pratiche pensioni Rilascio CUD Rapporti RTS TFR. Servizi CONTABILI – Area 4 Elaborazione dati per il Bilancio di previsione e consuntivo Schede finanziarie POF Ordinativi di pagamento e d’incasso Stipula contratti connessi alla gestione dei progetti e dei rapporti di servizio. ARCHIVIO – PROTOCOLLO – AFFARI GENERALI Area 5 Varie personale interno Download posta e smistamento della stessa sia essa ordinaria che da portale Gestione segnalazione manutenzione Trasmissione atti e documenti al Comune ed ad Enti terzi Albo – Amministrazione Trasparente. Sezione PATRIMONIO – Area 6 Gestione beni patrimoniali e Contabilita’ di magazzino Tenuta dei Registri di Magazzino Emissione dei Buoni d’Ordine Acquisizione richieste di offerte Carico e scarico materiale Redazione di preventivi Tenuta registro c/c postale. Rapporto con gli Alunni Sorveglianza degli alunni nelle aule , laboratori , spazi comuni; Funzione primaria del Collaboratore è quella della vigilanza sugli allievi; Segnalazione di atti vandalici che , se tempestiva , può permettere di individuare i responsabili; Assistenza in occasione di trasferimento degli alunni dai locali scolastici ad altre sedi non scolastiche , palestre , laboratori ivi comprese le visite guidate ed i viaggi di istruzione qualora vi sia espressa richiesta del Docente e compatibilmente con le esigenze di servizio; 32 Plesso Sc. Infanzia Lucia CANALE Domenica LABANCA Giacoma TRIGGIANI In aggiunta al personale Statale n.01 Unità DUSSMANN n.03 Unità Lav. In Mobilità Ausilio materiale agli alunni diversamente abili per i quali la qualifica di Collaboratore Scolastico prevista nel vigente CCNL prevede particolare attenzione individuando in tale figura professionale colui che … presta ausilio materiale nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche , all’interno ed all’ uscita da esse , nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale; Sorveglianza degli alunni durante gli orari di ingresso ed uscita degli stessi dall’Istituto Scolastico. Sorveglianza generica dei locali Il Personale Collaboratore Scolastico è responsabile dell’apertura e chiusura dei locali scolastici Verifica del movimento interno degli alunni e del pubblico prestando particolare attenzione affinchè all’interno della Scuola non vi siano persone non autorizzate operando scrupolosamente affinchè gli alunni non si allontanino dall’Istituto senza autorizzazione . Pulizia di Carattere Materiale Pulizia locali scolastici giornaliera Pulizia spazi scoperti ed arredi Spostamento suppellettili Particolari interventi non specialistici Piccola manutenzione dei beni nei limiti delle proprie competenze Duplicazione Atti Gestione bacheca chiavi Gestione attrezzi in uso all’ Istituto Supporto Amministrativo e Didattico Approntamento dei sussidi didattici Assistenza all’azione didattica dei Docenti Assistenza alle Attività Progettuali Assistenza al servizio Mensa Servizi Esterni Ufficio Postale AT Bari , USRP RTS Bari INPS , Banca , Altre Scuole . Servizi di Custodia e Guardania Guardania e custodia dei locali scolastici , degli arredi e del patrimonio in uso alla Scuola 33 RISORSE STRUTTURALI L’Istituto comprensivo "Nicola Ronchi" dispone delle seguenti Risorse Strutturali e dotazioni tecnologicheinformatiche: Scuola dell'infanzia - 8 aule - 1 aula ludico-didattica, attrezzata con due postazioni PC - salone dedicato ad attività ludiche e manifestazioni culturali - 1 notebook portatile ad uso comune - utenza internet con diffusione Wi-Fi - cortile interno utilizzato per esperienze di giardinaggio - ampio cortile esterno Scuola Primaria plesso presidenza-segreteria (primo piano) - Presidenza - Uffici amministrativi: D.S.G.A. e segreteria didattica - 4 aule per le attività didattiche - archivio, 1 magazzino, 1 deposito - sala cucina - Utenza internet con diffusione Wi-Fi - 1 aula docenti, con 4 PC e due stampanti laser, una a colori e l'altra monocromatica - 1 aula di lezione dotata di: Lim, proiettore, altoparlanti, notebook, tablet - 2 aule di lezione dotate di: telo da proiezione, altoparlanti, proiettore, notebook, tablet Plesso Primaria - 6 aule didattiche con: Lim, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet - 1 aule didattiche con solo Lim - 4 aule didattiche con: telo da proiezione, altoparlanti, proiettori, notebook - 1 aula multimediale con 12 postazioni alunni più 1 postazione docente con software di gestione - Sala mensa e sala cucina - Utenza internet con diffusione Wi-Fi (laboratorio informatico con rete Lan cablata) - 1 aula docenti con: 3 PC, due stampanti laser una a colori e l'altra monocromatica, notebook, proiettore, telo da proiezione, altoparlanti - stampante laser a colori, Nas per archiviazione - 1 carrello portatile con PC, stampante, scanner, proiettore - 1 deposito Scuola secondaria di I grado - 9 aule per attività didattiche alcune delle quali dotate di LIM - 1 laboratorio scientifico con: Lim, proiettore, altoparlanti, notebook, tavoletta grafica, (attrezzature scientifiche .......) - allestito con fondi “PON” - 1 laboratorio linguistico con 10 postazioni alunni - 1 postazione docente con software linguistico e di gestione aula, scanner, stampante laser a colori, Lim con PC dedicato, Nas per archiviazione datiallestito con fondi “PON” - 1 aula multimediale con 12 postazioni alunni più 1 postazione docente con software di gestione, stampante laser a colori - 1 laboratorio di Arte - 1 aula di Musica - 1 spazio polivalente per le attività di gruppo, di recupero ecc. - palestra coperta e scoperta 34 - Utenza internet con diffusione Wi-Fi (laboratorio informatico e linguistico con rete Lan cablata) 1 aula docenti con: 4 PC, due stampanti laser una a colori e l'altra monocromatica 5 aule didattiche con: Lim, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet 1 aule didattica con: Lim, altoparlanti, proiettore, PC 3 aule didattiche con: telo da proiezione, altoparlanti, proiettori, notebook, tablet 1 sala multifunzione (teatro, manifestazioni, cinema, riunioni) con: telo da proiezione cinematografica, proiettore, notebook, impianto audio con altoparlanti mix e 2 microfoni, tablet gruppo di continuità, armadietto con connessioni Lan, armadio con impianto interfono per comunicazioni di emergenza 1 carrello portatile con PC, stampante, scanner, proiettore Inoltre essendo una scuola con indirizzo musicale si dispone di una dotazione strumentale a disposizione degli alunni e docenti: un pianoforte acustico, uno digitale, due tastiere 8 violini una chitarra basso alcune chitarre, clarinetti... 1 batteria, dello strumentario Orff, Materiale vario: leggii, casse acustiche, mixer, microfoni, cavi di collegamento ecc. 35 2. LA SCUOLA NEL TRIENNIO DI RIFERIMENTO: ANALISI E PROIEZIONI RELATIVE AL SERVIZIO D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE Dopo avere chiarito di quali risorse la Scuola dispone anche in relazione all’analisi del territorio ed ai bisogni dell’utenza, la stesura del Piano Triennale continua fissando le priorità dell’ Istituto per il triennio di riferimento (Individuazione delle priorità rispetto agli obiettivi formativi scelti dal co. 7 Legge 107/15) partendo dalla rilettura: 1) della sezione del RAV dedicata agli esiti scolastici degli alunni; 2) dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico; 3) degli obiettivi formativi che la Legge 107/2015 (art.1,comma 7) propone alle scuole di scegliere. RISULTATI SCOLASTICI PRIORITA’ 1 TRAGUARDO 1 Innalzamento, consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari, anche a lungo termine. PRIORITA’ 2 Analisi e comparazione degli esiti delle competenze chiave e di Cittadinanza, relative alle classi ponte. Garantire il successo formativo, anche a lungo termine, diminuendo del 10% il numero di alunni che si sono attestati al I e II livello in It e Mat. TRAGUARDO 2 Rilevare gli esiti delle competenze chiave e di Cittadinanza, anche a distanza, per calibrare gli interventi didattico-educativi Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione La scelta delle priorità è scaturita dalla considerazione dei punti di criticità individuati nell'analisi dei dati. Una delle finalità è quella di garantire il successo formativo, anche a distanza, e l'acquisizione della cultura del Long Life Learning. Ci si propone di innalzare il livello delle competenze di base, per ridurre la dimensione del gap formativo degli alunni che si collocano in una fascia di apprendimento medio-bassa, e di valorizzare le eccellenze. Relativamente alle competenze chiave e di cittadinanza, la Scuola si propone le priorità su citate per promuovere interventi educativi, finalizzati a tradurre le capacità personali, nelle competenze chiave di cittadinanza. ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ll Dirigente Scolastico ha emanato l’Atto d’indirizzo ( di cui si riporta una sintesi, ma che sarà integralmente allegato al presente documento All.2) di cui al prot. N. 3664/A22 del 14 settembre 2015, per orientare le modalità di elaborazione dell’Offerta Formativa Triennale. - Il PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza. - L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle Indicazioni Nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della nostra scuola. Pertanto è necessario: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale d’Istituto, caratterizzante l’identità della 36 nostra Istituzione scolastica; - dedicare ampio spazio ai processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di Scuola), potenziando il ruolo dei Dipartimenti; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione; - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione; - innalzare sempre più il livello dell’Offerta Formativa; - integrare le attività, i compiti e le funzione degli Organi Collegiali; - promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; - generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio. PRIORITA’ INDIVIDUATE DALLA SCUOLA PRIORITÀ : AMPLIAMENTO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E FABBISOGNO DEL PERSONALE PRIORITÀ : ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI PRIORITÀ : INCLUSIONE SCOLASTICA PRIORITÀ : INNOVAZIONE DIGITALE PRIORITÀ: ORIENTAMENTO PRIORITÀ: PNSD- LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI APPRENDIMENTI. PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Piano di Miglioramento, redatto su modello proposto dalla piattaforma INDIRE, è parte integrante del presente Piano triennale dell’offerta formativa ed è allegato a questo documento (All.3); di seguito se ne riporta solo una sintesi che rende evidente il percorso di miglioramento che questo Istituto intende intraprendere. Esso è il documento attraverso cui l’Istituto: esplicita le azioni di miglioramento che intende realizzare in un determinato periodo di tempo per raggiungere gli obiettivi che si prefigge in un’ottica di miglioramento potenziale e continuo del proprio funzionamento; dettaglia i motivi delle scelte; progetta i singoli interventi. 37 Non è una semplice sommatoria di progetti ma sottende una visione strategica e sistemica di miglioramento, un processo dinamico che coinvolge tutta la comunità scolastica. Esso comprende un insieme di interventi coerenti e collegati tra loro per agire sui processi didattici, organizzativi e gestionali messi in atto dalla Scuola in modo da migliorare i propri risultati in termini di apprendimenti e successo formativo degli studenti, utilizzando tutti gli spazi dell’autonomia a disposizione. Il Piano di Miglioramento è stato elaborato sull’analisi dei punti di forza e di debolezza emersi dal Rapporto di Autovalutazione. Programmare valutare e certificare le COMPETENZE è il nuovo approccio della pratica educativa: l’alunno “competente” potrà essere in grado di “spendere” il suo “sapere-saper fare” in situazioni diverse, talora complesse e/o imprevedibili. Le azioni del PDM pertanto, risultano coerenti, integrate e complementari fra di loro e rispondono ad un progetto di reale miglioramento fattibile e misurabile. 38 3. CURRICOLO D’ISTITUTO Conclusa la disamina del contesto, delle risorse a disposizione della Scuola e delle priorità finalizzate al miglioramento, si prosegue nella stesura del Piano triennale analizzando l’organizzazione del curricolo rispetto alla missione dell’Istituto, cioè al raggiungimento di quelle priorità triennali prima declinate. Si rimanda ai documenti ufficiali della Scuola per la descrizione dettagliata delle competenze attese e dei contenuti disciplinari ritenuti irrinunciabili dallo specifico grado, anche in riferimento ai documenti ministeriali [Indicazioni Nazionali 2012 ai sensi del D.P.R. n. 89/2009 per il primo ciclo]. TRAGUARDI ATTESI IN TERMINI DI COMPETENZE E DI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI Il curricolo verticale nasce dalla consapevolezza che la continuità risponde all’ esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso organico e completo. Il curricolo verticale del nostro Istituto, progressivo e continuo, è costituito dall’insieme integrato e organizzato delle proposte formative e delle modalità di condurre e predisporre i processi di apprendimento/insegnamento. Esso è strutturato in riferimento al profilo dello studente, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina e ai traguardi dello sviluppo delle competenze al termine del primo ciclo d’Istruzione. A partire dal curricolo verticale d’Istituto, i docenti elaborano i diversi curricoli orizzontali, ossia quei percorsi per classi parallele che permettono la condivisione e il raggiungimento degli obiettivi annuali; individuano, mediante l’elaborazione delle Unità di apprendimento, le esperienze più efficaci, le scelte educative più significative, le strategie più idonee, i contenuti più funzionali, l’organizzazione più rispondente, gli strumenti di verifica pertinenti e funzionali e la valutazione più coerente al perseguimento dei traguardi formativi prescritti dal documento nazionale. Documenti di riferimento: Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012); Quadro europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 settembre 2006; Assi culturali; Competenze chiave di cittadinanza trasversali alle discipline (all. 2 D.M. 139/07); Certificazione delle Competenze. 39 SCUOLA DELL'INFANZIA Il curricolo della Scuola dell’Infanzia è l’incontro tra tre saperi: quello del bambino, quello degli adulti, quello dei docenti. I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. L’azione educativa colloca, in una prospettiva evolutiva, i vissuti e le esperienze dei bambini, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed educativo intenzionalmente orientato alla progressiva costruzione delle conoscenze e allo sviluppo delle competenze. CURRICOLO DI BASE I campi di esperienza CURRICOLO di AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATIVA - Progetti d'Istituto - Progetti specifici di plesso e/o sezione CURRICOLO DI BASE: SCUOLA PRIMARIA L'organizzazione degli apprendimenti è orientata verso i saperi disciplinari in modo progressivo. Le discipline sono raggruppate in tre grandi aree per evitare la frammentazione dei saperi e l’impostazione trasmissiva. Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate ad individuare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere. La comprensione di specifici temi e problemi, infatti, non si realizza soltanto con l’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri di ciascuna disciplina, ma anche mediante approcci integrati per meglio focalizzare la complessità del reale e per promuovere modalità SCUOLA SECOND. diINSERIRE elaborazione progressivamente più complesse. Area Linguistico-Artistico-Espressivo Area Storico-Geografica Area Matematico-Scientifico-Tecnologica CURRICOLO di AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATIVA - Progetti d'Istituto - Progetti specifici di classi SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO L'alunno viene accolto, seguito e orientato con l’obiettivo di fare in modo che la frequenza scolastica avvenga in modo sereno, costruendo le basi del successo scolastico e prevenendo o individuando le modalità per risolvere eventuali fenomeni di disagio e difficoltà. L’apprendimento si consolida in reti concettuali fatte di competenze disciplinari /trasversali, dei progetti specifici e d’Istituto che hanno carattere interdisciplinare ed hanno lo scopo quindi, di facilitare il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi. CURRICOLO DI BASE: Discipline CURRICOLO di AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATIVA - Progetti d'Istituto - Progetti specifici di classi 40 FINALITA' GENERALI L’obiettivo che tutte le componenti dell’Istituto perseguono, come espressamente indicato nelle Finalità Generali delle Nuove Indicazioni per il Curricolo, è la costruzione di una scuola che assuma, come orizzonte di riferimento verso cui tendere, il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1.Comunicazione nella madrelingua: a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua italiana; 2. Comunicazione nelle lingue straniere: a cui fanno capo le competenze specifiche della lingua straniera; 3.Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia: nella competenza chiave scienze e tecnologia è stata riferita anche la disciplina Geografia, per le comunanze che essa ha con le scienze per gli ambiti di indagine e per la misurazione (entrambe le discipline utilizzano la matematica come linguaggio) e con la tecnologia per gli strumenti utilizzati; 4.Competenza digitale a cui fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione; 5.Imparare a imparare: è competenza metodologica fondamentale che implica una dimensione metacognitiva del processo di apprendimento; 6.Competenze sociali e civiche: che raggruppano le competenze che fanno parte dell’ambito Cittadinanza e Costituzione e competenze relative al collaborare e partecipare; agire in modo autonomo e responsabile; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità: a questa competenza chiave fanno capo competenze metodologiche come la presa di decisioni, il problem solving, le competenze progettuali; 8. Consapevolezza ed espressione culturale: a questa competenza fanno capo le competenze specifiche relative all’identità storica; al patrimonio artistico e letterario; all’espressione corporea. STRUTTURAZIONE DEL CURRICOLO Il Collegio dei Docenti ha definito un Curricolo Verticale d’Istituto a partire dal quale i docenti, in stretta collaborazione, individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline ed evitando trattazioni di argomenti distanti dal vissuto dell’alunno. 41 I tratti connotativi del curricolo, dunque, sono continuità ed unitarietà negli anni dell'infanzia la Scuola accoglie, promuove e arricchisce l'esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva evolutiva in un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età dai tre ai sei anni; nella Scuola del primo ciclo, la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza, progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. I traguardi fissati per Io sviluppo delle competenze rappresentano riferimenti ineludibili per l’insegnante e nella Scuola del primo ciclo costituiscono criteri per la valutazione; nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Gli obiettivi di apprendimento individuano conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e sono utilizzati dai docenti nell’attività di progettazione didattica. Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonchè la scelta dei relativi strumenti, secondo i criteri deliberati dagli Organi Collegiali. Verifiche intermedie e valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con obiettivi e traguardi declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari in quanto attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate e promuove un bilancio critico su quelle concluse. Le singole istituzioni hanno inoltre il compito dell'autovalutazione, come strumento di riflessione sull'organizzazione dell'offerta formativa per svilupparne costantemente l'efficacia, mentre il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità, lo stato di salute e le criticità dell'intero sistema scolastico nazionale. La Scuola: finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze, oggetto di certificazione al termine della Primaria e della Secondaria di primo grado; sviluppa la propria azione in coerenza con i principi dell'inclusione delle persone e dell'integrazione delle culture, attivandosi (anche in collaborazione con gli Enti locali e le Agenzie educative) per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce. I criteri che devono ispirare quotidianamente l'azione degli insegnanti sono nei documenti: "La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri" (2007), "Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità" (2009) e Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento" (2011); vive e opera come comunità educativa nella quale cooperano docenti, studenti, genitori. La sua presenza rappresenta, di fatto, un presidio per la vita democratica e civile del nostro Paese. FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Le finalità che la Scuola dell’Infanzia persegue sono: il raggiungimento di una progressiva autonomia intellettuale e sociale; la maturazione dell’identità personale; lo sviluppo dei saperi, delle capacità e delle competenze. La Scuola dell’Infanzia è un luogo di incontro in cui i bambini si conoscono, inventano, scoprono, giocano, ascoltano, comunicano, sognano, condividono con altri idee ed esperienze ed imparano il piacere di stare insieme. La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento: la RELAZIONE si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino favorendo l’interazione tra loro; 42 la CURA si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato; l’APPRENDIMENTO avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini e con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni. FINALITA' DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO La finalità della Scuola del primo ciclo coincide con: l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali , per sviluppare le competenze culturali di base, nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la Scuola concorre con altre istituzioni a: rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e contrastare la dispersione; valorizzare il talento e le inclinazioni di ciascuno; perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione. PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE Al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a Scuola, lo studio personale e le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, lo studente è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni: ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere sé e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità in un'ottica di dialogo e rispetto reciproco; interpreta i sistemi simbolici e culturali della società; orienta le proprie scelte in modo consapevole; rispetta le regole condivise; collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie opinioni e sensibilità; si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri; dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni; nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea; riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri; affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano situazioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche; si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva e interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche; ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento e verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo; possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è al tempo stesso capace di ricercare e 43 di procurarsi velocemente nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo; ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita; ha acquisito il senso del rispetto della convivenza civile, ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa e si assume le proprie responsabilità; dimostra originalità e spirito di iniziativa; nelle difficoltà chiede e offre aiuto; si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali secondo le proprie potenzialità; è disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e con gli imprevisti. INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E AMPLIAMENTO CURRICULARE L’offerta formativa della nostra Scuola si arricchisce di proposte e attività, attinenti a diversi ambiti culturali. Tali attività sono parte integrante dell’assetto curricolare e contribuiscono allo sviluppo di abilità e competenze, promuovendo la motivazione negli studenti e favorendo il manifestarsi di nuovi interessi. Un’ampia progettualità, che si aggiorna di anno in anno, contraddistingue l’Offerta Formativa dell’ICS “N.Ronchi”, che da anni è impegnato a creare un clima disteso e gradevole per i giovani utenti: momenti di accoglienza degli alunni e dei loro genitori in ingresso al primo anno nei tre ordini di scuola; attività legate a ricorrenze particolari e al recupero delle tradizioni locali; laboratori di educazione ambientale, alla sicurezza, stradale, al benessere, alla legalità..; laboratori specifici: attività sportive, lingua straniera, danza, teatro, esperimenti scientifici; incontri di formazione e informazione per il coinvolgimento dei genitori su problematiche dell’età evolutiva. Una scuola che ha a cuore la propria missione didattica, anche in accordo con le risorse del territorio, deve saper discernere la congruità dei progetti che propone come ampliamento dell’offerta formativa, rispetto a quanto declinato nel proprio progetto educativo. Talvolta le proposte possono essere attuate con la richiesta di una contribuzione integrativa da parte delle famiglie. Va precisato che i progetti presentati all’Istituto Comprensivo “N.Ronchi” di Cellamare (Bari), sia dal personale Docente che da Esperti e /o Associazioni esterne alla Scuola, sono di anno in anno sottoposti ad una selezione da parte di una commissione di docenti (Funzioni Strumentali) che in accordo con la Dirigente Scolastica, vagliano la rispondenza dei prerequisiti generali per la successiva approvazione degli Organi Collegiali. La politica di trasparenza (risorse umane, costi, manifestazione/prodotto finale, numero di alunni destinatari, tempi )posta in essere dalla Scuola ha una ricaduta di qualità sull’offerta formativa. I progetti devono, inoltre, essere rispondenti ai seguenti criteri generali: A. Continuità educativa e didattica; B. Sviluppo dei linguaggi alternativi e trasversali alle discipline; C. Sviluppo e rafforzamento dell’identità culturale. SCUOLA DELL’INFANZIA 1 Attività Destinatari Periodo Festa dell’Accoglienza Bambini di tre anni con i genitori Ottobre 44 2 Laboratorio di danza educativa Sezioni: B-D-C-E-H Ottobre Ottobre (Asd fit lab-laboratorio del fitness) 3 Coltivazione Funghi Sezione .A 4 Festa dell’Autunno Tutte le sezioni in intersezione Novembre Degustazione castagne, frutta autunnale, vendemmia, passeggiate in giardino per i cinquenni visita al frantoio 5 Progetto “I bambini e la natura” Bambini di 5 anni Sezioni : A-C Novembre Bambini di 5 anni Sezioni : A-C Dicembre Tutte le sezioni Dicembre Sezioni: B-C-D-E-H con la partecipazione dei genitori Dicembre Semina e coltivazione in giardino con la partecipazione del comitato cittadino “La tutela della salute e dell’ambiente di Cellamare 6 Passeggiata in paese osservare le tradizioni legate al Natale 7 Teatro dei burattini Spettacolo di burattini dell'Associazione “Art Fusion”- Natale 8 Danza educativa laboratorio di tecniche per il movimento, la coordinazione e il ritmo con saggio 9 Manifestazioni natalizie Sezioni: A-F-G con la partecipazione dei genitori Dicembre 10 Arriva Babbo Natale Tutte le sezioni Dicembre Tutte le sezioni Febbraio Comitato salute e ambiente 11 Teatro dei burattini Spettacolo di burattini dell'Associazione “Art Fusion” - Carnevale 12 Veglioncino di carnevale in maschera Tutte le sezioni Febbraio 13 Laboratorio di danza educativa (Asd fit lab-Laboratorio del fitness) Sezioni: A-F-G Marzo-Giugno 14 Progetto in continuità “Gli alimenti ci aiutano a crescere” Sezioni: A-C della Scuola dell'Infanzia marzo e maggio 45 Educazione alimentare Classi prime della Scuola Primaria 15 Festa di primavera Tutte le intersezioni Aprile 16 Saluto dei cinquenni Sezioni: A-C con la partecipazione dei genitori Giugno 17 Saggio laboratorio danza educativa Sezioni: A-F-G con la partecipazione dei genitori Giugno 18 Pet therapy Alunni BES, DSA, H (esperti esterni) Sviluppo dell’autostima, della responsabilità, della comunicazione verbale e non verbale.( doc. ref: Corrado Francesca) 19 Lama San Giorgio Sezioni A e C dei cinquenni Uscita didattica e laboratorio della panificazione 20 “La bottega del piccolo artista”- Putignano Sezioni A e C dei cinquenni Uscita didattica con attività manipolative sperimentazione tecniche artistiche SCUOLA PRIMARIA 1 Attività destinatari Periodo “Io e l’arte” Classi quinte Ottobre-maggio Percorso finalizzato all’espressione e alla Comunicazione attraverso la sperimentazione attiva di tecniche e codici propri del linguaggio artistico-creativo. (a cura della prof. Annarita De Felice) 2 “Cosa accade” Alunni diversamente abili Laboratorio teatrale integrato 3 Progetto lettura “Chiama il diritto, risponde il dovere” Alunni della classe 2^B Ottobre-maggio Lettura dell’omonimo testo della scrittrice A. Sarfatti, con lezione finale aperta ai genitori. 4 Manifestazioni natalizie. Classi IB, 3B, 4B, 5B Dicembre 5 Progetto musicale Classi quinte e classi della 17,18,22 46 di continuità con Sc. Sec. I gr. Scuola Secondaria ad indirizzo musicale Dicembre 2015 Classi quarte e quinte 4 Novembre Classi prime e seconde Novembre “Un giorno a teatro” Spettacolo al Teatro Petruzzelli Gruppi di alunni di tutte le classi Novembre-marzo Progetto continuità con la Scuola Secondaria di I grado Classi quinte con classi prime della Scuola Secondaria NovembreGennaio Laboratori e concerto musicale e canoro, dell’orchestra della scuola secondaria e del coro degli alunni di quinta primaria. 6 Commemorazione del Milite Ignoto Lettura di poesie ed esecuzione di canti. 7 “Il segreto del bosco magico” Teatro a scuola 8 9 Laboratori linguistico, linguistico-artisticomusicale, tecnologico, di scienze motorie, scientifico, matematico, linguistico(francese e inglese) 10 La danza sportiva a Scuola Tutte le classi “Play Handball” Classi: IB, seconde, terze , quarte e quinte Novembre Febbraio Classi quarte e quinte 28 Gennaio Classi quinte Febbraio Classi prime e seconde Febbraio Classi terze 4 marzo Classi quinte 8 Marzo 11 12 Polisportiva Libertas Cellamare 13 “Corri ragazzo corri” Film con dibattito – Associazione Fantarca 14 “Ulisse ….di bugie quante ne disse” Spettacolo teatrale- Nuovo Abeliano , Bari 15 “Violetta” Spettacolo con laboratorio 16 “Laboratorio di cartapesta” a Putignano Visita guidata al Museo 17 “Tata Matilda e il grande botto” Film con dibattito – Associazione Fantarca 47 18 “Ralph spaccatutto” Classi terze e quarte 15 Marzo Classi quarte 16 Marzo Classi quinte 18 Marzo Classi quarte Marzo Film con dibattito – Associazione Fantarca 19 Ori di Taranto Visita guidata al Museo archeologico di Taranto 20 Impianti selezione e riciclo rifiuti- Molfetta Visita guidata con lezione preparatoria 21 “L'ingrediente segreto” di T. Bruno – Presidio del libro incontro con autore 22 La danza sportiva a Scuola Tutte le classi 23 “Italiano, matematica…che passione!!!” Classi seconde e quinte GennaioMaggio Classi prime e seconde Maggio Potenziamento delle competenze linguistiche e logico- matematiche. 24 “Il detective del bosco” Visita guidata con laboratorio, strada AlberobelloPutignano SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1 Attività destinatari Progetto Accoglienza Classi prime Settembre Gruppi di alunni di tutte le classi Ottobre-Maggio Caccia al tesoro 2 Progetti e concorsi promossi dal MIUR e da altri enti o associazioni i cui fini siano coerenti con i principi del POF ( Repubblicascuola, Crocus, fiore dell’Olocausto) 3 Progetto Continuità Classi prime OttobreGennaio Tutte le classi 4 Novembre Laboratori linguistico-artistico-musicale, tecnologico, di scienze motorie, scientifico e matematico, linguistico(francese e inglese) 4 Manifestazione Caduti in guerra 5 Giochi matematici di autunno- gruppi di alunni di tutte le 48 17 Novembre classi Unibocconi- Prove di matematica 6 Progetto ”Tutti liberi ma corretti” Tutte le classi novembregiugno Classi prime NovembreGennaio Classi prime 27 Novembre Gruppi di alunni di tutte le classi Novembremarzo Classi terze NovembreGennaio Classi terze NovembreMagggio Merenda in cortile il 10 del mese 7 Progetto “Noi e la strada” Educazione dell'alunno alla convivenza civile e alla conoscenza del codice della strada 8 Progetto -Festa dell'albero Difesa del territorio e delle specie Concorso fotografico Legambiente “Albero ti voglio bene” (proff. Battista-Stefano) 9 “Un giorno a teatro” Spettacolo al Teatro Petruzzelli 10 Progetto orientamento Orientamento formativo Orientamento (informa-scuola) 11 Progetto lettura “Libri in testa” Letture di romanzi e di racconti su strutturazione di percorsi didattici (prof. Ciavarella) Progetto lettura Classi terze Incontro con l'autore dott. Caradonio 12 13 “ Fumettiamo in latino” Nov- Mag Classe II B tempo prolungato Laboratorio di latino (prof. Robles C, Robles S) 14 “Teatrando” Nov- Mag Classe II B tempo prolungato Laboratorio teatrale: Un tuffo nella letteratura (proff. Robles, Cardascia, De Felice) 15 Progetto “Piccoli musicisti crescono” classi di strumento Orchestra della scuola e coro alunni di quinta 49 17,18,22 Dicembre 16 “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare 21 Dicembre tutte le classi Spettacolo teatrale “ACKT TEATRO” 17 “La materia si trasforma” 8 Gennaio Classi prime Spettacolo scientifico interattivo, multimediale, ludico, comico, magico, musicale, ambientale. 18 “Atomi, molecole e reazioni” 8 Gennaio Classi seconde Spettacolo scientifico interattivo, multimediale ,ludico, comico, magico, ambientale, musicale 19 “Energeia: lo spettacolo dell'energia” 8 Gennaio Classi terze Spettacolo scientifico interattivo, multimediale, ludico, comico, magico, musicale, ambientale. 20 “Corri ragazzo corri” 25 e 26 Gennaio tutte le classi Commemorazione Giornata della memoria Film e commento – Associazione Fantarca 21 Open day 22 Progetto “Italiano, matematica....che passione!!!!” Poffino Presentazione lavori continuità 29 Gennaio Gennaio- Giugno Classi terze e IIA,IIC,IID Potenziamento delle competenze linguistiche e logico- matematiche 23 “GIOCANDO IN SCENA” Progetto per laboratori teatrali integrati 24 Progetto ”Il grillo parlante” Gruppi di alunni con e senza disabilità Gennaio- maggio Febbraio- maggio gruppi di alunni Potenziamento lingua madre (prof. Cervino) 25 “Hotel Transilvania” tutte le classi 20 Febbraio (2 spettacoli) Spettacolo +Workshop/Laboratorio di “SMILE THEATRE” 26 Corso di primo soccorso Febbraio- Aprile 50 Classi seconde Educazione alla salute tenuto dall'ANPAS 27 Bullismo e Cyberbullismo 10 marzo Classi terze Incontro con i Carabinieri 28 Settimana della legalità Marzo Classi prime, seconde e terze Laboratori sulla legalità incontri con Vice questore di Bari Battipede 29 ”L'ingrediente segreto” di T. Bruno Marzo Presidio del libro- incontro con l'autore 30 Petit Théatre de Champignons d’Eau Classi prime Marzo Spettacolo teatrale in lingua francese 31 Minerali e rocce 5 Maggio Classi terze Museo di Scienze della terra (Campus universitario-Bari) 32 Progetto “ Viaggio della musica nel mondo” II quadr. Gruppi di alunni di tutte le classi Musica, canti e balli (proff. Vergine e Robles C.) 33 Premio letterario promosso da “F. Carbonara” Entro 22 Aprile Tutte le classi Scrittura di un testo poetico 34 Castro marina Grotta della Zinzulusa Classi prime 11 Aprile Classi seconde 13 Aprile Classi terze 22 Aprile Visita d'istruzione alle grotte e al museo paleontologico 35 Caserta: Reggia e seteria Visita d'istruzione 36 Napoli- Pompei Visita d'istruzione 51 PROGETTI RELATIVI ALLE AZIONI DEL PDM AZIONE.1: PROGETTARE PERCORSI PER INNALZARE E POTENZIARE LE COMPETENZE DISCIPLINARI Di seguito sono riportati i progetti finalizzati all’innalzamento e al potenziamento delle competenze disciplinari. PROGETTO FIGURE PROFESSIONALI TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ Progetto: “Italiano e matematica …che passione!” Docenti referenti e docente organico di potenziamento Progetto giornalino scolastico Docente interna e docente organico di potenziamento Progetto: Continuità Docenti interni Progetti teatrali integrati: ”Giocando in scena”, “Cosa accade” Pet Terapy Docenti interni ed esperti esterni Attività di recupero e potenziamento per classi seconde della scuola Primaria, prime e terze della scuola Secondaria Redazione di un giornalino scolastico su cd rom e cartaceo Progettazione di percorsi motori, musicali, artistici, letterari finalizzati ad un raccordo pedagogico tra gli allievi dei due diversi ordini di scuola. Attività di socializzazione, di espressione corporea, mimica ed emotiva. Docenti interni ed esperti esterni Attività mirate allo sviluppo dell’autostima, della responsabilità, della comunicazione verbale e non verbale. 52 ORE AGGIUNT IVE PREVISTE 72h TEMPI COSTO FONTE FINANZIARI A Gennaio maggio FIS 24h frontali febbraio maggio FIS 16 frontali 16 funzion. Ottobredicembre FIS 40h Gennaio aprile Fondi H 10h Febbraio -maggio Fondi H Formazione docenti: “Didattica per competenze metodologia laboratoriale ”. etwinning “s@lut, nous sommes heureux de vous connaître”. Figure professionali esterne Corsi di formazione in servizio 24h Docenti interni n.2 Ref Tribuzio Nicla Doc di sostegno Vitti Antonella Partecipazione a reti di scuole: piano Erasmus Plus e potenziamento linguistico. 10 h curricolari novemb re FIS AZIONE 2: ISTITUZIONE DI UNA FIGURA PER IL REPERIMENTO DI INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESITI SCOLASTICI E ALLE COMPETENZE DI CITTADINANZA ANCHE A DISTANZA. A.S. 2015/2016 L’Istituto ha elaborato un proprio percorso di orientamento scolastico, trasversale alle discipline, che costituisce un valido punto di riferimento per diverse attività dell’offerta formativa. Le attività hanno lo scopo di accompagnare il processo di crescita dell’alunno che e si prefiggono di stimolare l’autonomia e la capacità di autovalutazione, la conoscenza di sé, del proprio stile di apprendimento e dei propri interessi ed attitudini. Nella scuola dell'Infanzia la programmazione educativa tiene conto dell'importanza di preparare un ambiente e situazioni motivanti che sollecitino i bambini ad operare e a porsi delle domande nell'ambito dei diversi campi d'esperienza. Nella scuola Primaria, prendendo sempre le mosse dal vissuto del singolo bambino, viene lasciato spazio alla ricerca personale, potenziando il lavoro individualizzato, in modo da consolidare le abilità specifiche di ciascun alunno, indispensabili per affrontare i segmenti formativi successivi. Nella Secondaria di I grado, l'attività di Orientamento coinvolge, a livelli diversi, tutte le classi, prefiggendosi di valorizzare la curiosità, la creatività e l'operatività espresse dagli alunni, prestando grande attenzione ai differenti stili di apprendimento e facendo leva sulla responsabilità individuale, sulla partecipazione attiva, sull'auto-valutazione e sulla consapevolezza degli obiettivi da raggiungere nelle diverse attività. Nella prima e seconda classe si realizza un percorso di orientamento che ha il fine di fornire ai ragazzi un metodo propedeutico di indagine sui possibili percorsi scolastici futuri. Nella terza classe, nel primo quadrimestre dell'anno scolastico, in vista dell'iscrizione alla Secondaria di II grado, si organizza una serie di incontri, attività a tema e visite che coinvolgono alcune tra le principali Scuole del territorio, che da anni collaborano in modo proficuo con l'Istituto. L’Istituto, a seguito dell’autovalutazione, ha riscontrato come punto di debolezza la mancanza della prassi di reperire e analizzare i risultati relativi alle competenze, conseguiti dai ragazzi che hanno frequentato il primo anno alla Secondaria di II grado.. La Scuola, pertanto, ha individuato la funzione strumentale (Area 3: contatti con Enti esterni) quale figura per i contatti con gli Istituti Superiori per il reperimento delle informazioni. La definizione dei monitoraggi e le risultanze saranno disponibili a partire dal prossimo anno 2016/2017. 53 AZIONE.3: PROGETTARE PERCORSI PER INCREMENTARE LA DIDATTICA INCLUSIVA LA SCUOLA INCLUSIVA “L’ inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di appartenenza. Un’ educazione inclusiva permette alla scuola di riempirsi di qualità: ciascuno è benvoluto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può partecipare e tutti riescono a comprendere che le diversità sono “arricchimento”. Gli studenti in situazione di difficoltà a causa di “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”, devono essere messi nelle condizioni di realizzare il proprio successo formativo. La realizzazione del diritto all’ istruzione per gli alunni disabili e con bisogni educativi speciali è garantita dalle leggi vigenti (Legge 104/ 1992, Legge 170/ 2010 per i DSA, DPR 394/ 99, Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012). La CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013 indica gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione”. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente dell’utilizzo di misure compensative o dispensative. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Gli insegnanti concordano sul valore del lavoro di squadra nel rendere l’integrazione utile allo studente e operano su aspetti fondamentali: DIDATTICI, che permettono agli alunni disabili di avere una parte attiva nelle attività educative; SOCIALI, che permettono allo studente di rimanere coinvolto in attività con i compagni, mettendo in atto un comportamento adeguato al contesto scolastico ed extrascolastico; PARALLELI, che consistono nel far praticare allo studente attività individualizzate all’interno della classe. FINALITÀ GENERALI Favorire una reale ed efficace inclusione nel contesto scolastico attraverso la condivisione da parte di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze; Potenziare le capacità personali di ogni studente. Un aspetto, particolarmente importante per un corretto ed equilibrato processo educativo e d’apprendimento, è l’attenzione alla realtà extrascolastica e all’approccio comunicativo. OBIETTIVI SPECIFICI Consolidare la consapevolezza del “ sé “ Potenziare l’autostima e la percezione positiva del proprio essere Sviluppare le conoscenze spazio – temporali e le capacità di orientamento Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi Potenziare le autonomie personali Promuovere la relazionalità individuale e l’inclusione nel gruppo dei pari Promuovere azioni contestualizzate. 54 METODOLOGIA La metodologia verte su alcuni aspetti fondamentali: a. La responsabilità organizzativa: la Scuola, attuerà tutte le procedure possibili per rimuovere gli ostacoli di natura architettonica, adattare gli orari di lezione, la composizione del gruppo classe, ecc.; b. La presenza di risorse aggiuntive: oltre la comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in funzione dei bisogni educativi specifici dell’allievo in situazione di handicap, nella classe possono intervenire anche operatori con professionalità diverse da quella docente; c. La cooperazione scuola-famiglia: di fondamentale importanza è la partecipazione attiva delle famiglie con le quali si condividono processi decisionali e scelte operative; d. Il coinvolgimento diretto del Dirigente scolastico: l’integrazione non viene delegate, ma seguita personalmente dal Dirigente Scolastico; e. Comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari: non vi è l’esercizio della delega e gli insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe. MODIFICHE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Si mantiene un collegamento tematico tra l’attività didattica della classe e l’insegnamento individualizzato, pur variando il grado di partecipazione attraverso -Adattamenti didattici: supporti didattici per una partecipazione attiva e un apprendimento consapevole; ---Strategie di partecipazione sociale: integrazione nel gruppo classe tramite la partecipazione sociale, anche in assenza di un coinvolgimento didattico attivo; Presenza di risorse aggiuntive: interventi di operatori con professionalità diverse da quella docente. ATTIVITA’ PARALLELE: permettono all’insegnante specializzato di svolgere un’azione di collegamento tra l’alunno disabile e la classe mentre lo studente lavora individualmente, garantendo comunque una connessione con le attività del gruppo-classe anche quando la sua partecipazione sociale è minima; lo studente disabile svolge la stessa attività dei compagni, ma con metodi, obiettivi, criteri e/o con materiali modificati; l’attività viene programmata e fatta realizzare grazie al concorso dell’insegnante specializzato e di quello curricolare. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Un ruolo significativo sarà rappresentato dalla qualità della comunicazione con la famiglia. Spesso i genitori con un figlio disabile presentano fragilità emotive e reazioni ansiogene che ostacolano un proficuo scambio di informazioni per una serena crescita dello studente. Si rende pertanto necessario attivare e programmare forme di azioni di aiuto- sostegno alle famiglie. A tale riguardo l’Istituzione scolastica propone per le famiglie anche spazi di riflessione ed opportunità di scambio tra insegnanti, funzione strumentale e gruppo H, che organizzati periodicamente dalla Scuola, rappresentano preziose opportunità di arricchimento pedagogico, chiarimenti e sollecitazioni formative. I DOCENTI Tutti gli insegnanti aggiornano la propria professionalità con corsi di formazione su metodologie e tematiche riguardanti il proprio servizio pedagogico e didattico. MONITORAGGIO Per ogni singolo alunno, in base alle unità didattiche svolte, si elaborano prove di verifica diversificate, per attestare il processo di apprendimento in atto ed eventuali correttivi. Al termine del primo e secondo 55 quadrimestre, le funzioni strumentali per l’area della disabilità e dello svantaggio, effettuano le rilevazioni sul raggiungimento delle competenze previste nel P.E.I. tramite la somministrazione di schede che verranno compilate dai docenti curriculari e dai docenti di sostegno. Nel processo di integrazione/inclusione dell’handicap particolare importanza assume il Gruppo Lavoro Handicap, inteso come collettivo di specialisti che si assume la responsabilità di curare il diversamente abile, attraverso strumenti comuni ( la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Personalizzato) che serviranno a delineare il percorso formativo del soggetto. PERCORSI FORMATIVI DEGLI ALUNNI CON DSA Di seguito viene riportato il protocollo operativo che l’Istituto Comprensivo “N. Ronchi” adotta. La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”. In riferimento a tale legge, il nostro Istituto Comprensivo compie ogni sforzo per individuare gli alunni con DSA e intervenire adeguatamente, applicando strategie didattiche, metodologiche e valutative efficaci per rispondere ai loro bisogni educativi. A tal fine il Dirigente scolastico ha individuato un docente referente per la dislessia (afferente alla Funzione Strumentale Area 4) che, in collaborazione con i colleghi dei diversi ordini scolastici, si attiva per mettere in atto azioni finalizzate a: sensibilizzare e diffondere fra i Docenti di ogni ordine di scuola la conoscenza dei DSA e delle strategie metodologiche e didattiche da porre in essere; organizzare opportune azioni di formazione per tutti i docenti non solo volte all’informazione generale circa la natura dei DSA e l’assetto normativo attuale per la presa in carico e la gestione scolastica degli alunni con tali difficoltà, ma soprattutto finalizzate a fornire gli strumenti operativi concreti per una didattica efficace; garantire il diritto all'istruzione e favorire il successo scolastico degli alunni con disturbi specifici di apprendimento nell'ottica di una cultura dell'inclusività; permettere agli studenti con DSA l'acquisizione degli strumenti per diventare sempre più autonomi e protagonisti nel processo di apprendimento; favorire il dialogo e la collaborazione con le famiglie; predisporre per ciascun alunno con DSA un Piano Didattico Personalizzato e prevedere forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico; promuovere l'utilizzazione di strumenti compensativi e misure dispensative; prevedere per l'insegnamento delle lingue straniere ritmi più distesi di apprendimento e l'uso di metodi e strumenti che privilegino la comunicazione verbale (L.170 8/10/10); predisporre opportune prove per la verifica e riservare tempi diversi da quelli ordinari in tutto il percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale; garantire una effettiva azione di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola in merito a queste difficoltà. PROTOCOLLO DSA: LE SUE FINALITA' Il seguente protocollo è redatto in ottemperanza alla normativa sui DSA e in particolare alle Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al Decreto Ministeriale del 12 Luglio 2011. Esso costituisce uno strumento che contiene indicazioni riguardanti le fasi di accoglienza e inserimento a scuola degli alunni con DSA e traccia le linee e le modalità di intervento poste in essere in loro favore. Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza la Scuola si propone di: facilitare l’inserimento degli studenti con DSA; 56 promuovere la valorizzazione della diversità. INDIVIDUAZIONE ALUNNI CON DSA Gli indizi più comuni che possono fare sospettare la presenza di un DSA sono: affaticabilità o scarsa motivazione e disimpegno; risultati peggiori rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla maturità cognitiva e dall'impegno profuso dall'alunno nei seguenti ambiti: lettura, scrittura e compiti che presuppongono la padronanza delle suddette competenze; calcoli matematici mentali eseguiti in tempi adeguati; memorizzazione e recupero di dati. SEGNALAZIONE E COMPITI DELLA FAMIGLIA Le difficoltà dell'alunno vengono segnalate dai docenti al Consiglio di Classe e di seguito alla famiglia che viene indirizzata ad avviare il percorso per una eventuale diagnosi. USO DELLA DIAGNOSI La diagnosi viene consegnata dalla famiglia alla segreteria della Scuola che la acquisisce e la protocolla inserendola nel fascicolo personale dell’alunno. Viene, quindi, consegnata una copia al team docente o al docente coordinatore ed un’altra al docente referente d’Istituto, previa liberatoria da parte dei genitori stessi che ne consentono l’uso per la predisposizione del P.D.P.. PERCORSI DI DATTICA PERSONALIZZATA Al momento dell’acquisizione della certificazione di DSA la Scuola attiva le seguenti procedure: mette al corrente il referente d'Istituto per i DSA affinché curi i rapporti con la famiglia e fornisca informazioni e consulenza ai colleghi; inserisce in un apposito fascicolo tutti i dati del percorso scolastico dello studente per consentire, al momento del passaggio in un altro grado di istruzione o in un'altra scuola, la trasmissione della documentazione medica attestante la diagnosi e il P.D.P. utili a favorire la continuità. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Il Consiglio di Classe ha il compito di redigere un P.D.P. nel quale i docenti esplicitano e formalizzano le misure che intendono attuare e gli strumenti compensativi e/o dispensativi da adottare (D.P.R.n°122 del 22/06/99). Nel P.D.P. devono essere riportati i dati dell’alunno, la tipologia del disturbo, le attività didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le forme di verifica e valutazione. VERIFICHE E VALUTAZIONI Tenuto conto delle caratteristiche dei DSA è opportuno che le verifiche prevedano una prova specifica per ciascuna competenza dell’alunno; siano compensate e/o integrate con prove orali nel caso in cui siano errate; prevedano per l’alunno la possibilità di utilizzare mediatori didattici quali calcolatrice, tavole compensative, schemi e mappe concettuali, ausili vari sia nelle verifiche scritte che orali; vengano attuate in forma orale, nelle discipline in cui non è prevista l’obbligatorietà della prova scritta. La valutazione deve tener conto delle caratteristiche personali del disturbo, della situazione iniziale e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi. In fase di correzione degli elaborati si dovrà tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L.170 8 ottobre 2010). 57 Per quanto riguarda gli Esami di Stato del primo ciclo d’istruzione secondaria, gli alunni con DSA certificati, affrontano le medesime prove di esame somministrate con modalità diverse: potranno infatti essere utilizzati gli stessi strumenti compensativi e dispensativi utilizzati nel corso dell’anno se documentato nel P.D.P. . Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento. PROGETTI - AZIONE 3 L’azione dei Progetti d’Istituto mira a rafforzare l’integrazione degli studenti portatori di handicap favorendo il loro inserimento in un clima relazionale accogliente e sereno, fattore ineludibile per un’equilibrata ed armonica crescita e per un efficace sviluppo della personalità. Progetti Teatro integrato “Giocando in scena” - Scuola secondaria di I° grado Figure professionali Docenti interni ed esperti esterni Teatro integrato “Cosa accade” – Scuola Primaria Docenti interni ed esperti esterni “Pet Terapy” Docenti interni ed esperti esterni Tipologia attività Attività di socializzazione, di espressione corporea, mimica ed emotive. Attività di socializzazione, di espressione corporea, mimica ed emotive. Attività per lo sviluppo dell’autostima, della responsabilità, della comunicazione verbale e non. Tempi 20 h Gennaio-aprile 20h Gennaio-aprile 10h febbraio-maggio AZIONE 4: INCREMENTARE LE COMPETENZE DEL DOCENTE INNOVATIVO La legge 107/2015, al comma 124 stabilisce che la formazione docente è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione progettate dalle istituzioni scolastiche devono confluire nel PTOF. Dalla nota MIUR del 7/01/2016 e dalla legge n. 107/2015, risulta che la formazione del personale docente si articola in due livelli principali: uno nazionale e uno a livello di istituzione scolastica o reti di scuola strettamente collegati, consequenziali. L’obiettivo comune ai due livelli è unico: migliorare l’offerta formativa e favorire il successo formativo degli alunni. Il Piano Nazionale di Formazione creerà un nuovo modello di formazione, che vedrà i docenti soggetti attivi degli interventi posti in essere. A tal fine, le metodologie adottate saranno quelle dei laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc . secondo un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. Il Piano di formazione triennale del personale docente a livello di Istituto, sulla base delle indicazioni a livello nazionale, dei bisogni dei docenti, delle innovazioni che il nostro Istituto intende perseguire, delle risultanze del R.A.V., del conseguente P.D.M. e della formazione già iniziata in questo anno scolastico ”Didattica per competenza e metodologia laboratoriale”, prevede di perseguire le seguenti tematiche di formazione: 58 Anno 2015-2016 Competenze per l’innovazione didattica e metodologica Didattica per competenza e metodologia laboratoriale Anno 2016-2017 Valutazione Predisposizione di materiali e strumenti per la valutazione delle competenze Competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica Anno 2017-2018 Anno 2018- 2019 Inclusione, disabilità, integrazione, competenza di cittadinanza globale Approfondimento di competenze informatiche utili per la didattica innovativa e alternativa Potenziamento delle competenze di lettura e comprensione, logico-argomentative e matematiche degli studenti con una didattica alternativa. LINEE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PER LA REALIZZAZIONE DEL CURRICOLO Per realizzare nel concreto gli obiettivi formativi individuati nel Curricolo d’Istituto, i docenti sono impegnati nella ricerca di metodologie didattiche e di soluzioni organizzative che superino gli schematismi della didattica tradizionale, valorizzino l’apprendimento significativo, la riflessione sulle procedure attivate per conseguirlo e sviluppino negli alunni la consapevolezza del processo di crescita personale. A tal proposito assumono particolare rilevanza: stile d’insegnamento inteso come ricerca di strategie per ampliare la qualità della relazione tra alunno e docente; disponibilità finalizzata a comprendere e condividere sentimenti, emozioni, opinioni degli alunni, per sviluppare atteggiamenti di solidarietà e cooperazione; ascolto, inteso come apertura dell’adulto ai bisogni di comunicare degli alunni; strategie comunicative con le quali l’insegnante dimostra di nutrire attese positive verso le potenzialità e i risultati conseguibili dagli alunni; valorizzazione degli stili di apprendimento intesi come modalità diverse di interiorizzare e costruire le proprie conoscenze; attenzione alla centralità del gruppo come fondamentale risorsa di apprendimento; realizzazione di nuove pratiche di didattica innovativa che possano promuovere competenze nel futuro prossimo (approcci multimediali, e-learning, blendel learning, ricerca-azione, etc...); attività laboratoriali per favorire l’operatività, l’esplorazione, la ricerca e la scoperta, problematizzando quanto proposto e cercando soluzioni alternative Il metodo, intenzionalmente orientato a stimolare l’acquisizione delle competenze trasversali da parte degli alunni, ai fini di un apprendimento significativo. 59 Il metodo promuove: l’interesse e il coinvolgimento personale, stimolando un atteggiamento di ricerca attiva nell’acquisizione della conoscenza, in un progetto comune di apprendimento; la comunicazione attraverso lo scambio di opinioni e di informazioni, per favorire l’instaurarsi di un clima sereno, collaborativo e rassicurante; la partecipazione responsabile alla vita scolastica; le capacità relazionali, per agevolare la cooperazione e il controllo del conflitto; l’autonomia, intesa come capacità di progettare, di prendere decisioni e di eseguire in modo personale il proprio lavoro utilizzando strumenti e strategie in modo corretto e appropriato. Nel nostro Istituto l’azione didattica ha al centro l’alunno come soggetto di educazione e di apprendimento; la proposta didattica è pertanto commisurata alle caratteristiche psicologiche e intellettuali del discente. Nell’impostazione, il metodo di lavoro rispetta i seguenti criteri: coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, affinché ci sia uniformità negli atteggiamenti e negli stili educativi; impostazione del lavoro didattico in rapporto alla situazione di partenza e attraverso osservazioni e verifiche condotte in itinere; individualizzazione dell’insegnamento e percorsi differenziati, valorizzando le esperienze e le conoscenze di ciascuno; problematizzazione dei contenuti, affinché diventino effettivamente ambiti di conoscenza ed occasioni di operatività; proposte didattiche rapportate alla comprensione e stimolo alla crescita e alla motivazione degli alunni; approccio alla conoscenza graduale – dal semplice al complesso per stimolare la partecipazione degli alunni al processo di insegnamento-apprendimento; insegnamento come animazione: la classe è vissuta come laboratorio linguistico, scientifico, tecnologico, musicale, di lettura, di ricerca storica e geografica e come luogo di concreto esercizio di vita democratica; priorità alla ricerca (come mentalità), alla riflessione, al ragionamento; stimolazione nel ragazzo dell’attenzione critica a ciò che fa e a come lo fa; orientamento degli allievi attraverso comunicazioni sul metodo, conoscenza degli obiettivi, informazioni sul percorso (verifiche, valutazione formativa, azioni di recupero, valutazione finale); lezione frontale alternata con quella dialogata che servirà ad inquadrare i temi e ad indicare le varie coordinate di approfondimento e di ricerca; ampio uso di schemi e mappe concettuali e cognitive; cooperative learning; utilizzo delle tecnologie multimediali e di lavagne interattive multimediali; essenzialità dei contenuti per una didattica breve. I LABORATORI La via maestra all’apprendimento delle competenze è rappresentata dalla didattica laboratoriale (es.modalità problem solving, ingagement...) che coinvolge gli alunni nel pensare - realizzare – valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere attivata sia all’interno, sia all’esterno della Scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. L’ acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile e polivalente degli spazi usuali della scuola, ma anche la disponibilità di 60 luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e di ricerca: per le scienze, l’informatica, le lingue comunitarie, le attività pittoriche, la produzione musicale, la motricità ecc… 1) Il laboratorio scientifico La Scuola Sec I g. è dotata di un laboratorio scientifico con una strumentazione sufficiente a soddisfare diverse esperienze pratiche. Gli alunni sono i protagonisti delle loro “scoperte” e vengono avviati ad una conoscenza attiva di fenomeni fisici, chimici e biologici. L'osservazione diretta, la percezione sensoriale, aiutano i discenti a costruire immagini reali della natura e dei suoi fenomeni, favorendone la comprensione e suscitando domande, motivazioni ed interessi. Il laboratorio offre quindi il contesto didattico che permette ai ragazzi di interagire attivamente con la realtà, di osservare i fenomeni naturali e di elaborare schemi per analizzarli e descriverli. La problematizzazione e la successiva risoluzione secondo il metodo scientifico è anche occasione di confronto, stimola le attività di pensiero, promuove l'elaborazione attiva e personale delle conoscenze. 2) I laboratori linguistico - multimediali Nell’Istituto sono presenti 4 laboratori di cui uno linguistico multimediale e tre informatici , attrezzati per la didattica mediante le tecnologie dell'informazione e della comunicazione L’utilizzo dei computer permette agli allievi di ampliare le acquisizioni con lo studio di materiale curricolare interattivo, di rafforzare le competenze digitali e linguistiche già esistenti, di comprendere concetti più velocemente rispetto ai metodi tradizionali, di disporre inoltre di opportunità innovative rispetto all’attività d’aula. I laboratori sono gestiti mediante un apposito regolamento strutturato per utilizzare al meglio le strutture disponibili; salvaguardare l’efficienza e la funzionalità della strumentazione, della documentazione tecnica a disposizione e per garantire un efficace servizio. 3) Aule con la LIM La LIM è uno strumento tecnologico che permette l’utilizzo di una didattica frontale innovativa, con approcci formativi di tipo collaborativo e costruzionista, peer education e simulazioni di attività laboratoriali. Risulta utile per gli alunni con problemi attentivi e di apprendimento. La modalità multimediale di presentazione e di fruizione dei contenuti, la possibilità di interazione e di reiterazione del materiale presentato, la possibilità di “manipolazione” di alcuni concetti astratti rappresentano facilitazioni importanti per gli studenti che trovano difficoltà a concentrarsi o a decodificare i testi cartacei. Tale strumento favorisce l’interazione e la partecipazione di tutti gli studenti perché hanno familiarità con il linguaggio delle immagini e dei filmati e le lezioni interattive sono più coinvolgenti e permettono di comprendere più rapidamente. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI PRODOTTI/ESITI PROCESSI VAL U TAZ I O N E INTERNA L i ve l l o S c u o l a Va l ut a zi o n e d e gl i ap pr e nd im en ti e d el c om port am en to de g l i s tu d en t i r i l e va ta ai f in i d e ll a c er t if ic a zi o n e de l l e c om pe te n ze ac q u is i t e A u t o va l u t a z i o n e d’istituto R AV - P d M VAL U TAZ I O N E ESTERNA L i ve l l o C e n t r a l e Te s t ( I N VA L S I ) – P r o va Nazionale Standard di apprendimento Monitoraggio S t a n d a r d d i f u n zi o n a m e n t o 61 LA VALUTAZIONE INTERNA - Livello Scuola La valutazione è un processo complesso e continuo, tappa fondamentale nella progettazione di un curricolo. Essa tiene conto dell'evoluzione degli alunni, della situazione di partenza, dell'impegno in relazione alla capacità, dei condizionamenti socio-ambientali e del grado di preparazione raggiunto dagli alunni in termini di conoscenze, abilità e competenze. Una valutazione corretta e quindi formativa, però, oltre ad esaminare l’impegno dell’alunno, deve tener conto anche del rapporto tra finalità, obiettivi, contenuti scelti e metodi di insegnamento/apprendimento adottati dai docenti. Il processo di valutazione risponde alla finalità di far conoscere: Perchè si valuta? Per rendere l’alunno consapevole del livello delle sue conoscenze/ablità nonché del comportamento relativamente agli obiettivi prefissati. Per certificare alle famiglie i livelli conseguiti dal proprio figlio. Quando si valuta? La valutazione prevede tre momenti fondamentali (Iniziale - Intermedio – Finale) che i docenti concordano per “misurare” l’efficacia delle strategie adottate e adeguare le metodologie di insegnamento. Come si valuta? Attraverso la somministrazione di prove disciplinari finalizzate alla verifica degli apprendimenti e mediante Prove di Verifica comuni per classi parallele, per garantire una misurazione delle competenze raggiunte da alunni di classi dello stesso livello. Le prove sono valutate con criteri condivisi collegialmente e rese il più possibile oggettive (Griglie di valutazioni disciplinari). VERIFICHE E VALUTAZIONE A) Scuola dell’Infanzia Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione viene intesa non come giudizio su ciò che il bambino sa fare, bensì come valutazione del contesto educativo. Si considera il contesto socio-culturale e l’ambiente fisico in cui si opera, ma soprattutto si valuta l’azione educativa attraverso l’osservazione: iniziale-diagnostica, di conoscenza delle capacità, degli atteggiamenti, delle motivazioni con cui il bambino accede alla Scuola dell’infanzia; in itinere-formativa, per adeguare ed individualizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento alle risposte dei bambini; conclusiva, come verifica degli esiti formativi conseguiti dai bambini e come valutazione della qualità dell’attività educativo-didattica; Si tratta dunque di una valutazione utilizzata per comprendere più che per misurare e giudicare. B) Scuola Primaria Il momento della valutazione riveste una grande valenza formativa all’interno dei processi di apprendimento – insegnamento e li accompagna nel loro svolgersi. La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo; consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno. Nella Scuola Primaria la Valutazione Curricolare è attuata dai singoli docenti per le discipline di ambito di competenza. E’ di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica sia durante che al termine di moduli ed unità di apprendimento, ma anche a cadenza bimestrale. 62 Si esplica attraverso l’osservazione del comportamento apprenditivo degli alunni, attraverso lezioni interattive, prove oggettive grafiche e pratiche, interrogazioni orali e questionari scritti, prove individuali e di gruppo. La valutazione curricolare è attuata collegialmente dai team docenti dei moduli organizzativi per le classi di pertinenza. Viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla fine del primo quadrimestre ed al termine dell’anno scolastico. C) Scuola Secondaria di I grado La Valutazione è un momento fondamentale del processo educativo-didattico e della programmazione; viene formulata come verifica del conseguimento degli obiettivi formativi e didattici, come accertamento dei livelli di crescita della persona ed è finalizzata a promuovere la capacità di autovalutazione e controllo dei processi conoscitivi. Costituisce, inoltre, momento di verifica della didattica per i singoli docenti e, in generale, per tutta l'attività della Scuola. Gli insegnanti raccolgono in maniera sistematica e continuativa osservazioni, informazioni, dati sui processi di apprendimento per poter introdurre quelle modificazioni o integrazioni che risultino opportune in itinere. Il Consiglio di classe procede alla verifica dell’andamento didattico disciplinare della classe e delle conoscenze, competenze e abilità raggiunte da ogni singolo alunno (consigli mensili) in modo da poter seguire dettagliatamente la situazione di apprendimento di ciascuno e poter operare in maniera tempestiva con interventi di sostegno, oltre che predisporre strategie di recupero e di consolidamento. I dati delle osservazioni sistematiche raccolti nel registro personale, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa e a supportare la valutazione sommativa. Gli Strumenti di verifica, oltre che le tradizionali interrogazioni e compiti scritti in classe, sono i lavori svolti a casa, test, questionari, lavori di gruppo. Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe, si ricorre alla somministrazione di test d'ingresso e/o prove strutturate; inoltre, per gli alunni delle classi prime, nell'ottica della continuità didattica, sono tenute in considerazione le indicazioni della scuola di provenienza (colloqui con le insegnanti elementari), le notizie dedotte dalle schede di valutazione e le informazioni fornite dai genitori. La Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si basa su criteri di oggettività, gradualità, continuità e partecipazione. Per la Valutazione, le Indicazioni Nazionali affermano che agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. Anche per quest'adempimento il nostro Istituto ha provveduto alla preparazione di materiali idonei alle diverse esigenze dell'azione valutativa (schede, modelli, griglie, ecc.), stabilendo, altresì, che la documentazione e la produzione didattica degli alunni siano raccolte e conservate in apposite cartelle. La Valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Per assicurare omogeneità in seno alla comunità scolastica, i Dipartimenti disciplinari curano l’elaborazione di griglie di valutazione nelle quali ogni obiettivo (per i traguardi delle competenze) è declinato secondo descrittori che traducono il livello raggiunto in voto (espresso in decimi). Le prove di verifica siano esse orali, scritte o pratiche, oggettive o soggettive, strutturate o semistrutturate, dovranno connotarsi come segue: 63 rappresentare un momento formativo connesso al processo di insegnamento-apprendimento e dunque coerente, nelle richieste, nei contenuti e nelle modalità, rispetto all’argomento sviluppato e rispetto al lavoro condotto con la classe e con i singoli alunni; esplicitare con chiarezza gli obiettivi della prova in termini di conoscenze/abilità/prestazioni da rilevare; recare indicazione dei criteri di valutazione, secondo una corrispondenza prestabilita fra eventuali punteggi e valutazione in decimi; essere calibrate e strutturate in modo che tutti gli alunni siano nella condizione di esprimere al meglio i risultati del lavoro e dell’impegno profuse; essere programmate e comunicate con anticipo agli alunni, evitando che gli stessi siano sottoposti nella stessa giornata scolastica a più verifiche disciplinari; essere discusse negli esiti e nell’andamento con la classe e con i singoli alunni, per incrementare il senso di responsabilità degli stessi, accrescerne la motivazione personale, orientare i processi di apprendimento, favorire concretamente la rimozione degli ostacoli e la valorizzazione dei successi, avviare e sostenere l’esercizio sereno e finalizzato dell’autovalutazione; essere comunicate negli esiti alle famiglie degli alunni secondo una logica di trasparenza, correttezza e collaborazione. Si ribadisce in questa sede che è opportuno oltre che doveroso, nelle occasioni di incontro e colloquio con i genitori, documentare l’andamento dei processi di apprendimento dell’alunno anche attraverso le prove e i documenti da questi prodotti nelle diverse attività didatticoeducative. Gli strumenti predisposti per la valutazione degli alunni sono: 1) Registro di rilevazione mensile/bimestrale degli apprendimenti per ogni classe 2) Pagellino infraquadrimestrale (per la segnalazione delle eventuali difficoltà) 3) Documento di valutazione I quadrimestre 4) Griglia per la rilevazione esiti I quadrimestre - Statistica d’Istituto (autovalutazione) 5) Documento di valutazione II quadrimestre. La validità dell’anno scolastico è determinata dalla frequenza richiesta dall’art. 11, comma 1, del D.L. 59 del 2004, e successive modificazioni. Le motivate deroghe in casi eccezionali, sono deliberate dal Collegio dei docenti, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. La valutazione è espressa in voti numerici; l’insegnamento della Religione cattolica continua ad essere valutato attraverso un giudizio sintetico del docente. La valutazione periodica sommativa quadrimestrale e annuale sarà effettuata dal Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente Scolastico o dal suo delegato. Nel caso in cui l’ammissione alle classi seconda e terza sia deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola inserisce una specifica nota nel documento individuale di valutazione. Per essere ammessi all’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo, gli alunni devono conseguire una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, valutate con l’attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Al termine del Primo Ciclo di studio viene compilata la Certificazione delle Competenze acquisite. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. 64 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione; competenze che sono fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale e che devono esser infatti certificate. La definizione più recente di competenza è fornita nella proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 all’interno del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli: “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e di autonomia”. Con tale definizione si vuole superare l’ambiguità secondo cui la “didattica per competenze” si pone come un’alternativa alla “didattica tradizionale” correndo il rischio di ridurre i “saperi” disciplinari: “non ci può essere competenza in assenza di conoscenze e abilità” che, anzi, ne costituiscono i prerequisiti essenziali. Cambia, quindi, l’approccio con il discente e la scuola adegua, pertanto, i metodi di valutazione. La circolare n. 3 del 13 febbraio 2015 a cui sono allegate le Linee guida, illustra il significato educativo, i riflessi sulla qualità didattica, le prove ed i criteri di valutazione da utilizzare, che convergono in un documento di certificazione delle competenze adottato in via sperimentale, al quale la nostra scuola si è attenuta. La certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione si lega strettamente alle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo di istruzione, emanate con DM 16-11-2012, n. 254. Essa non costituisce un mero e formale adempimento burocratico, ma acquista una valenza educativa e descrive un profilo ampio dell’alunno, indicando in modo specifico e concreto le “competenze acquisite” che possano sostenerlo nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta. La certificazione delle competenze fa esplicito riferimento alle competenze chiave europee e di cittadinanza e ne valorizza una visione interdisciplinare dell’insegnamento/apprendimento. Essa assume nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado un’importante funzione educativa e di attestazione delle competenze in fase di acquisizione. Nella Scuola primaria gli insegnanti redigono il documento di certificazione delle competenze a conclusione dello scrutino di quinta classe. Nella Scuola secondaria di 1° grado, il medesimo viene stilato, in sede di scrutinio finale e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. In calce al documento è prevista l’indicazione del consiglio orientativo proposto dal Consiglio di classe, espressa tenendo conto di quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli alunni. Il modello nazionale, per gli alunni con disabilità certificata, viene compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal Piano educativo individualizzato (PEI). Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione. La scheda di certificazione adottata dall’Istituto, proposta a livello sperimentale nel corso dell’anno scolastico 2014/2015 e in attesa di un modello nazionale definitivo, pur essendo coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni nazionali, è in fase di revisione da parte dei Dipartimenti. Essa, infatti, mirerà in particolare a valutare le competenze sociali e trasversali dell'alunno. Al fine di tener conto delle diverse fasi evolutive dei discenti, il documento di certificazione sarà riproposto in due versioni: uno per la Scuola Primaria e uno per la Secondaria di primo grado. La certificazione delle competenze rappresenta: per gli alunni e le loro famiglie 65 una descrizione dei livelli di acquisizione delle competenze un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possono orientare ed effettuare scelte per le Istituzioni scolastiche che certificano la descrizione di risultati coerenti con un quadro comune nazionale ed europeo nel rispetto dell’autonomia per le istituzioni scolastiche che accolgono l’alunno un elemento utile per un’efficace azione di accompagnamento dell’alunno in ingresso 66 4. SCELTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO Il PTOF contiene oltre al Piano di Miglioramento previsti dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80, anche tutte le scelte di natura organizzativa funzionali alla sua realizzazione. A tal riguardo occorre considerare i seguenti aspetti: Organizzazione degli aspetti didattici con l’utilizzo dell’organico dell’autonomia; Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con l’utenza; Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative; Piano di informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (d. lgs. N. 81/08); Piano di formazione del personale docente e ATA. MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA DIDATTICA Tempo Pieno Mod.orario 40 ore Scuola Infanzia 8 sezioni tot. alunni 190 Docenti: 22 Scuola Primaria 3 sezioni tot. alunni 289 Docenti: 28 Scuola sec. I grado 3 sezioni tot. alunni 159 Docenti: 25 Tempo Normale Mod. orario 30 ore Tempo Prolungato Mod. orario 36 ore orario 8.05-16.05 mensa: 12.00 -13.00 5 gg/sett / / Indirizzo Musicale* Mod. orario 33 ore / 8.05-16.05 mensa: 12.00 -13.00 5 gg/sett 5 gg/sett 8.05-13.30 / / / 6 gg/sett 8.30 -13.30 6 gg/sett 8.30-13.30 mart/gio 15,30 -18.30 6 gg/sett 8.30 -13.30 3 ore/sett 15,30 - 18.30 *L’indirizzo musicale prevede l’avvio allo studio di alcuni strumenti: chitarra, violino, pianoforte, clarinetto. La Scuola assicura lo svolgimento di attività inerenti ai Progetti di Potenziamento meglio specificati nel PdM secondo i seguenti orari. scuola sec di primo grado: ogni martedì dalle 15,30 alle 18,30 dal mese di febbraio al mese di giugno; scuola primaria: ogni sabato dalle 9,00 alle 12,00 dal mese di febbraio al mese di giugno . PNSD: LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI APPRENDIMENTI Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. 67 E’ un’azione fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: strumenti, competenze e contenuti, formazione, accompagnamento. Strumenti Sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell’informazione e mettono le scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale) accesso: favorire l’accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablaggio interno delle scuole spazi e ambienti di apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a competenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e laboratoriali e sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia; amministrazione digitale: gestione dell’organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi digitali innovativi sul territorio; identità digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della Scuola. Competenze e contenuti Competenze degli studenti: Rafforzare le competenze relative alla comprensione e alla produzione di contenuti complessi e articolati, anche all’interno dell’universo comunicativo digitale; Potenziare l’alfabetizzazione informativa e digitale; Valutare attentamente il ruolo dell’informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa, basata sulle conoscenze e sull’informazione; Costruire rapporti tra creatività digitale, impresa e mondo del lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche; Portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sono facilitatori di percorsi didattici innovativi. Formazione del personale Il PNSD prevede la realizzazione di un percorso di formazione pluriennale centrato sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi paradigmi educativi e come mezzo per la progettazione operativa delle attività. L’obiettivo è quello di passare da una scuola della trasmissione a quella dell’apprendimento. Accompagnamento L’azione di accompagnamento secondo il PNSD si attua attraverso la nomina di un Animatore Digitale in ogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la creazione di soluzioni innovative. Animatore Digitale L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. Si tratta quindi di una figura di sistema e non di supporto tecnico finalizzata allo sviluppo di progettualità legate ai seguenti ambiti: 1. Formazione interna 2. Coinvolgimento della comunità scolastica 68 3. Creazione di soluzioni innovative Formazione interna: stimolare la formazione interna alla Scuola sui temi del PNSD, attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività, anche strutturate, sui temi del PNSD Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la Scuola si è dotata, uso di software didattici, uso di applicazioni web per la didattica e la professione). L’ICS ha risposto in merito a tale esigenza, individuando il docente Animatore Digitale che, terminata la propria formazione, proporrà gli interventi previsti a decorrere dal prossimo a.s. 2016/2017. ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI Il contesto in cui il mondo scolastico opera, da qualche anno registra cambiamenti che interessano gli attori del quotidiano siano essi Docenti , Alunni , Genitori. La parola “dialogo”, quindi , si rende necessaria al fine di costituire un rapporto basato sulla fiducia, nell’intento di raggiungere traguardi di efficienza ed efficacia. In questo senso l’organizzazione, sempre perfettibile, vuol essere uno strumento su cui contare per il raggiungimento di obiettivi derivanti dall’analisi delle criticità esistenti. La Segreteria gestisce tutte le pratiche necessarie per l’amministrazione, per il personale e anche le relazioni con il pubblico. Orario funzionamento della segreteria: dal lunedì al sabato dalle 07.30 alle 14.00 Orario pomeridiano: il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Utenza esterna: è ammessa tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 12.30 ed il giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Orario del DSGA: è improntato alla massima flessibilità e di norma si articola su sei giorni. Orario del DS: è improntato alla massima flessibilità e di norma si articola su sei giorni. ULTIMI OBIETTIVI PERSEGUITI Posta elettronica certificata Dematerializzazione: già da alcuni anni viene utilizzato, da parte dei docenti, il registro personale on-line. Si è avviata la cultura della dematerializzazione attraverso la sensibilizzazione dell’uso di pratiche non più cartacee. Home banking per la verifica di saldi e movimenti dell’Istituto Cassiere. Ordinativo elettronico (OIL) Albo pretorio Scrutini on-line Riduzione costi delle spese di spedizione OBIETTIVI DA PERSEGUIRE Home banking : per la verifica di saldi e movimenti e movimentazioni su c/c postale. Documenti di valutazione: in fase di strutturazione e di applicazione. 69 OBIETTIVI STRATEGICI Gli obiettivi strategici sono: aumentare il numero degli accessi al sito della Scuola; diminuire le comunicazioni verso l’esterno per chiamata diretta, avvisi cartacei etc; diminuire le istanze interne ed esterne e le richieste di informazioni per presenza diretta o per telefono/fax degli interessati; aumentare l’impiego della PEC per le istanze degli utenti; nelle comunicazioni interne, aumentare l’impiego di: o cartelle condivise; o posta elettronica; diminuire la quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo; ridurre i tempi e i costi delle filiere amministrative e informative; aumentare il grado di soddisfazione degli utenti; innalzare il livello di prevenzione di comportamenti anomali. RETI E CONVENZIONI ATTIVATE PER LA REALIZZAZIONE DI SPECIFICHE INIZIATIVE La legge 107 favorisce la costituzione di reti di scuole per consentire a ciascuna istituzione scolastica di progettare la propria offerta formativa ed assolvere ai nuovi compiti istituzionali dettati dalla legge stessa. Attraverso la costituzione di reti e tramite i relativi accordi sarà possibile realizzare progetti ed iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale. Un ruolo importante è affidato alle reti di scuole per quanto riguarda i piani di formazione del personale scolastico. La Scuola interagisce in termini di reciproca collaborazione, con soggetti pubblici (Comune) e privati (Associazioni sul territorio) per la realizzazione di manifestazioni e progetti. Si avvale anche di collaborazioni di agenzie ed associazioni esterne al territorio per l'espletamento di visite guidate e progetti di arricchimento formativo, con ricaduta positiva. Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione rappresenta uno degli obiettivi strategici da perseguire nell’immediato. ACCORDI DI RETE in atto: etwinning “s@lut, nous sommes heureux de vous connaître” – da febbraio 2016 ( piano Erasmus Plus- potenziamento linguistico) Adesione al network “Repubblica@Scuola”- attivo dall’a.s. 2013-2014; ACCORDI DI RETE da realizzare: Partecipazione a reti per migliorare le pratiche didattico-educative: da realizzare. PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE RELATIVO ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO (D. LGS. N. 81/08) La scuola rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni il concetto venga radicato e diventi stile di vita. Il Nostro Istituto ha realizzato molto sul versante della sicurezza dei dipendenti e degli studenti, attraverso la costante applicazione della normativa. Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, e tutte le figure preposte al Servizio di Prevenzione e Protezione negli ambienti di lavoro, hanno sempre tenuto in grande considerazione il settore “sicurezza”, con interventi ad hoc sia sul piano strutturale che su quello della formazione del personale. In questi anni, infatti, la Scuola ha concretizzato il forte impegno in ambito di sicurezza, attraverso varie iniziative: corsi di formazione, prove di evacuazione, elaborazione e aggiornamento del DVR (Documento di Valutazione Rischi), individuazione di figure preposte al servizio di prevenzione e protezione. 70 Numerosi e costanti sono stati i rapporti con Enti e Ass.ni Locali: Comune, Protezione Civile, Vigili Urbani, Servizio Pronto Soccorso, in un’ottica di complementarietà degli interventi finalizzati alla salvaguardia dell’incolumità individuale e collettiva. Alla luce della politica di sicurezza attuata da tempo nel nostro Istituto, e dell’importanza ad essa attribuita, si proseguirà nell’intento di garantire tutto quanto necessario alla tutela delle persone e dei luoghi. OBBLIGHI FORMATIVI Incaricati Lavoratore Preposto RLS Dirigente Addetti antincendio Addetti primo soccorso Formazione base 4 ore + 8 ore * 8 ore * 32 ore 16 ore * 8 ore 12 ore di * E’ consentita la formazione a distanza. 71 Aggiornament o 6 ore * 6 ore * 8 ore 6 ore * 5 ore 4 ore Periodicità – agg. 5 anni 5 anni 1 anno 5 anno 3 anni (indicativo) 3 anni (indicativo) FUNZIONIGRAMMA FIGURE SENSIBILI D.L. 81/08 Addetti e Rappresentanti D.Lg. 81/08 e succ. modif. – a.s. 2015/16 PLESSO SCUOLA INFANZIA DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis A.S.P.P. R.L.S. A.P.S. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Ins.te Marianna Del Vecchio = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Rosaria Casanova = Addetti al Primo Soccorso Ins.te Giovanna Petrosino Ins.te Maria Lillo (sostituto) Ins.te Chiara Dell’Acqua Ins.te Domenica Colucci (sostituto) = Addetti all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione Ins.te Ilaria Noviello Ins.te Maria Gassi (sostituto) Ins.te Teresa Servidio Ins.te Angela Laricchia (sostituto) A.A.M.P.I. INCARICO Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione 2 ASPP 3 4 1 Rappr. dei Lavoratori per la Sicurezza Ins.te Del Vecchio Ins.te Casanova Ordine di Evacuazione Sig.ra Labanca Sig.ra Triggiani Addetto alle Operazioni di Evacuazione: Sig.ra Triggiani Sig.ra Labanca Sig.ra Triggiani Ins.te Dell’Acqua Ins.te Solone Sig.ra Labanca Ins.ti Noviello-Gassi Ins.ti Noviello-Gassi Ins.ti Noviello-Gassi Ins.ti Servidio-Laricchia Ins.ti Servidio-Laricchia Ins.ti Servidio-Laricchia Sig.ra Labanca Sig.ra Labanca Sig.ra Triggiani Ins.te Dell’Acqua Ins.te Noviello Ins.te Gassi M Chiamate di soccorso - 7 8 9 10 11 SOSTITUTI 5 6 NOMINATIVI SILEA (nomina esterna) Interruzione erogazione: Gas - Energia Elettrica - Energia Elettrica impianto termico Addetto alla apertura porte e cancelli sulla via ed interruzione del traffico: - uscita ingresso - uscita cancello esterno Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita Ins.te Servidio Attivazione e Controllo Periodico di Estintori e/o Idranti Ins.te Noviello Ins.te Gassi M Addetto Primo soccorso Ins.te Petrosino Ins.te Dell’Acqua Ins.te Lillo Ins.te Colucci 72 Ins.te Laricchia DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis PLESSO SCUOLA PRIMARIA A.S.P.P. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Ins.te Marianna Del Vecchio R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Rosaria Casanova A.P.S. = Addetto al Primo Soccorso Ins.te Angela De Sario Ins.te Francesca Corrado (sostituto) Ins.te Pietro Bellizzi Ins.te Miriam Ramunni (sostituto) A.A.M.P.I. = Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione Piano terra : Sig.ra Anna Maria Dentamaro Ins.te Maria A. Novielli (sostituto) Ins.te Stella Lanera Ins.te Annalisa Panessa (sostituto) Primo Piano : Sig.ra Costantina Masciopinto Ins.te Cinzia Petrelli (sostituto) Ins.te Roberta Schiavoni Ins.te Ernesta Iaffaldano (sostituto) 1 INCARICO Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione ASPP Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ordine di Evacuazione - Addetto alle Operazioni di Evacuazione: piano terra 5 - primo piano 6 Chiamate di soccorso Interruzione erogazione: - Gas - Energia Elettrica Energia Elettrica impianto termico Addetto alla apertura porte e cancelli sulla via ed interruzione del traffico: 2 3 4 7 8 9 10 11 NOMINATIVI SILEA (nomina esterna) Ins.te Del Vecchio Ins.te Casanova Sig.ra Dentamaro Ins.te Novielli Sig.ra Dentamaro Ins.te Lanera Sig.ra Masciopinto Ins.te Schiavoni Ins.te Ins.te Ins.te Ins.te Sig.ra Dentamaro Sig.ra Masciopinto Sig.ra Dentamaro Sig.ra Dentamaro Sig.ra Dentamaro Sig.ra Masciopinto Sig.ra Masciopinto Sig.ra Masciopinto Sig.ra Dentamaro Sig.ra Masciopinto - Uscita piano terra - - Primo piano Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita: Sig.ra Dentamaro Sig.ra Masciopinto piano terra - primo piano Attivazione e Controllo Periodico di Estintori e/o Idranti Addetto primo soccorso 73 SOSTITUTI Novielli Panessa Petrelli Iaffaldano Ins.te Novielli Ins.te Petrelli Ins.te Novielli Ins.te Petrelli Ins.te Lanera Ins.te Panessa Ins.te De Sario Ins.te Bellizzi Ins.te Corrado Ins.te Ramunni PLESSO SEDE DI PRESIDENZA DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis A.S.P.P. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Raffaele Carofiglio R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ins.te Rosaria Casanova A.P.S. = Addetto al Primo Soccorso Sig.ra Filomena Ferrante Sig.ra Marisa Losacco (sostituto) A.A.M.P.I. = Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione Piano terra-ingresso: Sig.ra Marisa Losacco Ins.te Francesca Di Turi (sostituto) Primo Piano corr. A: Ins.te Giovanna Difino Ins.te Maria Fanelli (sostituto) Primo Piano corr. B-C:Ins.te Giuseppina Lorusso Sig.ra Donatella Rota (sostituto) 2 ASPP NOMINATIVI SILEA (nomina esterna) Prof. Carofiglio 3 Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ins.te Casanova 4 Ordine di Evacuazione D.S. Isabella Miccolis D.S.G.A. Tangari Sig.ra Losacco Ins.te Difino Ins.te Lorusso Sig.ra Ferrante Ins.te Fanelli Sig.ra Rota 1 INCARICO Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione 5 6 7 8 9 10 11 Addetto alle Operazioni di Evacuazione: piano terra-ingresso - primo piano corr. A - primo piano corr. B-C Chiamate di soccorso Interruzione erogazione: - Gas - Energia Elettrica Energia Elettrica impianto termico Addetto alla apertura porte e cancelli sulle vie ed interruzione del traffico: - Uscita piano terra lato segreteria - Primo piano segreteria Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita: - piano terra - primo piano Sig.ra Didonna Sig.ra Macina Sig.ra Losacco Sig.ra Losacco Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante Sig.ra Ferrante Sig.ra Ferrante Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante Sig.ra Ferrante Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante Sig.ra Losacco Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante Sig.ra Didonna Attivazione e Controllo Periodico di Estintori e/o Idranti Sig.ra Macina Addetto primo soccorso Sig.ra Ferrante 74 SOSTITUTI Sig.ra Losacco PLESSO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO DATORE DI LAVORO: D.S. Prof.ssa Isabella Miccolis A.S.P.P. = Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Raffaele Carofiglio R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Ins.te Rosaria Casanova A.P.S. = Addetto al Primo Soccorso Piano primo mattino : Prof. Giuseppe Mazzarano Sig.ra Francesca Sanalitro (sostituto) Piano terra mattino : Prof.ssa Antonella Fantasia Prof.ssa Rosa Tagarelli (sostituto) Piano terra pomeriggio: Prof. Antonio Cirillo Sig.ra Chiara Montrone (sostituto) A.A.M.P.I. = Addetto all’attuazione e misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione Piano terra pomeriggio : Prof. Ottolino Vito Prof. Nicola Puntillo (sostituto) Piano terra mattino : Prof. Francesco Vergine Prof.ssa Chiara Robles (sostituto) Primo Piano : Prof.ssa Annarita De Felice Sig.ra Francesca Sanalitro (sostituto) Prof.ssa Madia Colella Prof.ssa Carmen Battista (sostituto) INCARICO 1 2 Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione NOMINATIVI SILEA (nomina esterna) ASPP Prof. Carofiglio Ins.te Casanova Prof.ssa Ciavarella 3 Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza 4 Ordine di Evacuazione Addetto alle Operazioni di Evacuazione: piano terra – ingresso - primo piano – corridoio Chiamate di soccorso Sig.ra Montrone Sig.ra Sig.ra Sig.ra Montrone Montrone Montrone Sig.ra Sig.ra Sig.ra Sanalitro Sanalitro Sanalitro Sig.ra Sig.ra Sig. Montrone Sanalitro Massari Sig.ra Sig.ra Sig.ra Sanalitro Massari Sanalitro Sig.ra Sig.ra Massari Sanalitro Montrone 8 - Energia Elettrica Energia Elettrica impianto termico Addetto alla apertura porte e cancelli sulla via ed interruzione del traffico: uscita principale piano terra uscita emergenza piano terra uscita emergenza primo piano Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita: - 10 11 12 Interruzione erogazione: Gas - - 9 Prof.ssa Battista Prof. Puntillo Prof.ssa Robles C. Sig.ra Sanalitro Prof.ssa Battista Sig.ra Sanalitro 5 7 Prof. Ottolino Prof. Vergine Prof.ssa De Felice Prof.ssa Colella - 6 SOSTITUTI - piano terra - primo piano Sig.ra Sig. Montrone Massari Attivazione e Controllo Periodico di Estintori e/o Idranti Sig.ra Sanalitro Sig.ra Addetto Primo soccorso Prof. Mazzarano Prof. Cirillo Prof.ssa Fantasia Sig.ra Sanalitro Sig.ra Montrone Prof.ssa Tagarelli Addetto al Controllo Operazioni di Evacuazione Palestra Sig. Sig.ra 75 Massari Montrone SCUOLA SICURA: INIZIATIVE DI FORMAZIONE I Consigli di Classe e/o il docente responsabile della formazione/informazione degli alunni sono tenuti a programmare in tutte le classi attività di educazione alla sicurezza con le seguenti finalità: informare gli alunni sulle procedure di emergenza e sul piano di evacuazione dell’Istituto; fornire occasioni di discussione, analisi, ricerca, rielaborazione all’interno delle classi; acquisire e diffondere la cultura della sicurezza. I docenti devono illustrare le norme di sicurezza, le vie di fuga e il punto di raccolta previsti dall’attuale piano di evacuazione mentre i ruoli di ciascun studente rimarranno quelli stabiliti per la classe. Il percorso di formazione/informazione deve comprendere i seguenti argomenti, svolti per un minimo di 4/6 ore per anno scolastico: 1 Informazione sulla normativa vigente 2 Informazione sull’esposizione dei rischi durante le varie attività scolastiche con particolare riferimento agli ambienti a maggior rischio (palestra e laboratori) 3 Misure di prevenzione/protezione 4 Comportamenti corretti come fattori di sicurezza nelle varie situazioni 5 Il piano di emergenza e le procedure 6 Esercitazioni pratiche di emergenza in caso di emergenza incendio, terremoto, ecc. e in caso di evacuazione dell’edificio 7 Informazione su Pronto soccorso. Il nostro Istituto, promuove la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. in ottemperanza alle direttive relative al comma 10 della legge 107 che recita: “Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell'autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”. La Scuola ha aderito al progetto di primo soccorso proposto dai volontari/soccorritori dell’ANPAS (Associazione nazionale pubbliche assistenze) del comune di Cellamare. Il progetto ha l’intento di promuovere negli alunni la cultura del primo soccorso attraverso interventi di formazione e informazione su pratiche come BLS, massaggio cardiaco,...Al termine del percorso ci sarà una manifestazione conclusiva che coinvolgerà tutta la cittadinanza. Formazione del personale per utilizzo defibrillatori Il Comune di Cellamare ha fornito all’Istituto un defibrillatore che è stato ubicato nella palestra della Scuola secondaria. Due docenti dell’Istituto hanno partecipato al corso formativo BLSD ( Basic Life Support And Defibrillation), conseguendo l’abilitazione all’uso del defibrillatore per “la rianimazione cardiopolmonare di base e la defibrillazione precoce in età adulta per la Comunità”, in data 3/10/2015 presso il CdF AIRO GRAVINA 01. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA PIANO FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE La legge 107/2015, al comma 124 stabilisce che la formazione docente è obbligatoria, permanente e strutturale. La progettazione delle azioni formative per il personale in servizio deve essere di ampio respiro, ma scandita anno per anno in azioni perseguibili e rendicontabili come meglio innanzi esplicitato (vedi sez.n.3, azione n.4). 76 PIANO FORMAZIONE PERSONALE ATA La formazione del personale ATA si conferma ormai da tempo come una delle leve strategiche per garantire elevati standard qualitativi all’interno di tutti i sistemi scolastici. Pertanto, si è ritenuto dover rilevare i bisogni formativi di tutto il Personale ATA, da cui sono emerse alcune esigenze di seguito indicate: Collaboratori Scolastici Attività di primo soccorso e Sicurezza. Attività di sostegno/assistenza agli alunni diversamente abili. CCNL: diritti e doveri. Personale Assistente Amministrativo Il CAD: obblighi normativi nelle Istituzioni Scolastiche. Legge 107: riflessi di carattere gestionale e amministrativo. Il nostro Istituto, prevede di attivarsi per organizzare, promuovere e favorire iniziative di aggiornamento e formazione in relazione a quanto indicato. 77 5. MONITORAGGIO DEL PIANO TRIENNALE Il Piano necessita costantemente di una verifica delle azioni programmate sia in merito alle scelte didattiche che a quelle organizzative. Pertanto la Scuola mette in atto attività di monitoraggio del Piano, al fine di valutare eventuali correttivi da apportare per il raggiungimento delle priorità triennali. nell’ottica di un’efficace ed efficiente utilizzo delle risorse professionali e delle azioni intraprese. ll nostro Istituto ha avviato e continuerà a sviluppare negli anni un processo di autovalutazione finalizzato alla definizione di azioni di miglioramento continuo, coinvolgendo l’intera collegialità scolastica in un contesto di ricerca improntato al dialogo costruttivo. I protagonisti delle azioni di monitoraggio e di valutazione sono: le funzioni strumentali, attraverso le relazioni corredate di dati e informazioni relativi agli esiti; i docenti, gli alunni, i genitori, il personale ATA, mediante questionari sulle scelte organizzative, gestionali e didattiche; Dirigente Scolastico, Collegio dei Docenti e Consiglio d’Istituto con la valutazione dell’efficacia delle azioni formative proposte e la previsione delle azioni di miglioramento; Gruppo di autovalutazione, tramite l’individuazione di procedure e strumenti per un’efficace autovalutazione d’istituto . Esso è composto da: 1. Dirigente Scolastico, Prof.ssa I. Miccolis, presidente del 1. CIAVARELLA GIOVANNA 2. PINTO DANIELA 3. PETROSINO GIOVANNA 4. DE ORSI LUCIA 5. BATTISTA CARMEN 6. RAMUNNI MIRIAM 7. STEFANO ANTONIA 8. CASANOVA ROSARIA 9. CORRADO FRANCESCA 10. FANTASIA ANTONELLA 11. DEL VECCHIO MARIANNA. E svolge i seguenti compiti: o Revisionare il modello di valutazione della scuola basato su criteri condivisi, trasparenti, efficaci e basati su indicatori ricavati da molteplici prospettive di osservazione e diffondere la cultura della valutazione esterna e della rendicontazione finalizzata al miglioramento del servizio; o Coordinare la raccolta dei materiali progettuali per una comunicazione e trasferibilità interna ed esterna; o Coadiuvare l’azione per Autoanalisi d’Istituto (aree di valutazione- indicatori di qualità); o Revisionare e rielaborare il RAV, elaborare il Piano di Miglioramento e verificare le azioni di miglioramento implementate; o Curare i rapporti con l’INVALSI e coadiuvare la gestione dei test INVALSI per le classi della Scuola primaria e secondaria, anche in riferimento agli esami di stato. Risulta evidente come il procedimento di valutazione non si concluda con la formulazione di un giudizio o con l'attribuzione di un punteggio o con il rilascio di una certificazione: la valutazione in tutte le sue fasi deve piuttosto diventare un modus operandi che mira a sostenere la Scuola in un processo di miglioramento continuo. 78 L'intero procedimento di valutazione, infatti, darà luogo ad un insieme di interventi organizzativi, gestionali, didattici e professionali che, se attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare la capacità di autogoverno della nostra Scuola, consolidandone l'identità e l'autonomia, responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel raggiungimento degli obiettivi individuati. VERIFICA DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLE PRIORITÀ FISSATE NEL PDM In vista delle priorità triennali, l’Istituto attiva iniziative di monitoraggio dei processi, in itinere, riferito allo stato di avanzamento del Piano e a conclusione di ciascun anno scolastico. Nell’operare in tal senso si verificherà se le azioni previste dalla Scuola si stiano svolgendo in modo efficace e se il bilancio annuale abbia dato esito positivo in termini di risultati scolastici degli studenti e di risultati a distanza. Considerate le priorità fissate per il triennio in corso e le conseguenti azioni dettagliatamente programmate per l’anno scolastico 2015/2016, il Piano prevede criteri, indicatori, tempi e strumenti di rilevazione periodica e finale sostanzialmente riferibili: o (in itinere) al rispetto della tempistica, al coinvolgimento della comunità scolastica nel processo di innovazione e miglioramento; o (a conclusione dell’anno 2015/2016) all’innalzamento dell’acquisizione di competenze da parte degli alunni in seguito alla progettualità posta in essere. Tanto per il monitoraggio dei processi quanto per il monitoraggio degli esiti, sono previsti nel PdM valutazioni in merito al raggiungimento dell’obiettivo e indicazioni per la revisione, la correzione e/o lo sviluppo dell’azione promossa. Sulla base dei riscontri potranno essere utilizzate iniziative non previste inizialmente, ma ritenute indispensabili. VERIFICA DELL’EFFICACIA DEI PROGETTI ANNUALI DI AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO CURRICOLARE Per il monitoraggio delle attività di ampliamento/arricchimento si somministreranno questionari che prevedono i seguenti campi di rilevazione: grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte; grado di coinvolgimento dell’alunno rispetto alle metodologie utilizzate; ricaduta didattica delle attività in termini di progressi effettivamente registrati nella formazione/preparazione degli alunni. A conclusione dell’anno scolastico gli esiti saranno raccolti e tabulati per essere riferiti e discussi nelle sedi collegiali e, dunque, per rappresentare un’ ulteriore base di partenza per le programmazioni a venire. UTILIZZO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA IN TERMINI DI EFFICIENZA (ORGANICO dell’AUTONOMIA) Il monitoraggio dell’utilizzo dell’organico dell’autonomia nell’anno di riferimento sarà condotto attraverso rilevazioni e raccolta di dati e materiali riferibili ai seguenti ambiti di rilevazione: qualità del modello organizzativo realizzato (attivazione di gruppi di lavoro, produttività, distribuzione dei carichi di lavoro, efficienza organizzativa,…); qualità del modello didattico realizzato (arricchimento dell’offerta formativa, risposta ai bisogni emergenti nelle classi,…); rapporto tra risultati conseguiti e risorse impiegate. Al termine dell’anno scolastico, gli esiti del monitoraggio saranno oggetto di discussione collegiale e forniranno l’input per la pianificazione successiva. 79 CELLAMARE, 28 gennaio 2016 Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Isabella Miccolis (Firma autografata ai sensi del D.LGS 39/1993 ART.3 C.2) FUNZIONE STRUMENTALE PTOF Prof.ssa Lucia De Orsi ALLA REDAZIONE DEL PTOF HANNO CONTRIDUITO : LE DOCENTI Ciavarella Giovanna Pinto Daniela Battista Carmen Stefano Antonia Fantasia Antonella Corrado Francesca Del Vecchio Marianna IL DSGA Tangari Pasquale L’ A.A. Dionna Teresa Piano Triennale dell’Offerta Formativa Elaborato dal Collegio dei docenti e approvato nella seduta del 15 gennaio 2016 sulla base dell’Atto di Indirizzo della Dirigente Prot. N° 3664/A22 del 14 - settembre - 2015 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 28/01/2016 Albo Pretorio Prot. N°408/A22 del 29/01/2016 Allegati: All.1 Patto di corresponsabilità All. 2 Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico All. 3 Piano di Miglioramento (parte integrante del PTOF) 80 Tel./Fax 0804656969 E mail: [email protected] ALL.1 DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI E GENITORI Il patto di corresponsabilità Costituisce Una dichiarazione esplicita e condivisa di diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione Scolastica autonoma, studenti e famiglie Coinvolge Impegna Consigli di Classe Insegnanti Genitori Alunni Enti esterni che collaborano con la scuola L’Istituzione Scolastica Gli alunni I genitori I TERMINI DEL PATTO DI CORRESPONSABILITA’ L’ISTITUZIONE SCOLASTICA SI IMPEGNA NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI E DELLE FAMIGLIE A: al fine di garantire FORMAZIONE COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE CODICE DI COMPORTAMENTO creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; rispettare i principi e le finalità generali dichiarati nel POF; favorire l’accettazione dell’ ”altro” e la solidarietà; raggiungere gli standard formativi e le competenze previste; adottare iniziative utili allo sviluppo della persona umana e al successo formativo; assicurare la realizzazione di iniziative di recupero, di sostegno e di potenziamento; adottare interventi utili a prevenire il fenomeno della dispersione e dell’abbandono garantire a studenti e famiglie trasparenza e informazione riguardo a: offerta formativa, percorso degli studi, progetti, iniziative; tempi, modi, criteri di valutazione; modalità e criteri per un efficace rapporto scuola/famiglia; regolamenti di istituto e organizzazione della vita scolastica; attività e delibere del Consiglio d’Istituto; orari delle attività didattiche e dei servizi amministrativi; norme di sicurezza; informativa sul diritto alla riservatezza assicurare una organizzazione dei servizi efficiente e funzionale; assicurare spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare per albo di istituto orario scolastico organigramma degli organi collegiali assumere un comportamento responsabile, imparziale, sempre rispettoso verso tutti i soggetti, improntato ai principi di collaborazione e professionalità, per favorire un rapporto di fiducia e un atteggiamento di partecipazione II SI IMPEGNANO A: sostenere l’azione educativa della scuola con spirito collaborativo e propositivo; I GENITORI seguire i figli costantemente affinché l’impegno scolastico non venga trascurato; rispettare l’orario d’entrata e d’uscita; garantire la frequenza assidua alle lezioni; controllare quotidianamente il materiale scolastico necessario; per una proficua collaborazione scuola/famiglia in presenza di difficoltà e problemi, prendere immediati contatti con il coordinatore o con i singoli insegnanti o con la presidenza, per coordinare un comportamento comune; partecipare agli incontri periodici scuola/famiglia; esprimere pareri e proposte attraverso gli organismi partecipativi e rappresentativi (Consiglio d’Istituto, Consigli di Classe); garantire il diritto alla riservatezza; risarcire i danni arrecati dai propri figli ai sussidi didattici, alle strutture, ai macchinari; condividere le disposizioni dettate dal Regolamento d’Istituto affisso all’albo della scuola. ……………………………………………………………………………………………………………...................…………………….……... Sottoscrizione dell’impegno La scuola chiede ai genitori e allo studente di sottoscrivere il presente patto educativo di corresponsabilità al fine di rendere effettiva la piena partecipazione. I genitori assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato del proprio figlio_______________________________________ quando lo stesso violi i doveri sopra indicati. Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto, è consapevole che: 1. le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; 2. nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art.4 comma 5 D.P.R. 249/98 come modificato dal D.P.R. 235/07); 3. il regolamento d’Istituto (www.istitutoronchi.it) disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione delle stesse. PER L’ISTITUZIONE SCOLASTICA IL DIRIGENTE SCOLASTICO ( Prof..ssa Isabella MICCOLIS) ___________________________ Cellamare, lì _________________ IL GENITORE ___________________ LO/A STUDENTE/SSA ____________________ ALL.2 Comune di Cellamare ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Nicola RONCHI Piazza Risorgimento , n.c. Cellamare (BA) Tel./Fax 0804656969 E mail: [email protected] - www.istitutoronchi.it c.m.. BAIC804003 c.f. 93249440723 Prot. n. 3664/A22 Cellamare, 14/09/2015 - Al Collegio dei Docenti - Al Personale A.T.A - SITO - ATTI - ALBO ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE VISTO VISTO VISTO VISTI VISTO VISTA VISTA IL DIRIGENTE SCOLASTICO il D.P.R. n.297/94 ; il D.P.R. n. 275/99; il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89; gli artt. 26- 27- 28 - 29 del CCNL Comparto Scuola ; l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; la Legge n. 107/2015; la delibera n. 4 del Collegio dei Docenti del 29/06/2015 di predisposizione del Piano Annuale per l’a.s 2015/16 d’Inclusione TENUTO CONTO 1. delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012; 2. degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici ; 3. delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV); PREMESSO CHE - la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla L. n. 107/2015; - l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; -il Collegio Docente elabora il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n° 275/99 e della L- n° 107/2015 che introduce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; EMANA il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti Il PTOF, documento con cui l’Istituzione scolastica dichiara all’esterno la propria identità, dovrà contenere il curricolo, le attività, l’organizzazione, l’impostazione metodologico-didattica, l’utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire. Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo, chiamano in causa tutti, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari; essi sono elementi indispensabili alla costruzione e implementazione di un Piano che non sia solo adempimento burocratico, ma reale strumento di lavoro, in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali, di dare senso ed indicazioni chiare ai singoli e all’Istituzione nel suo complesso. Il Collegio Docenti, pertanto, è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 20162017. Al fine dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: • L’elaborazione del PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza. • L’Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle Indicazioni Nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della nostra Scuola. Si ritiene necessario, pertanto: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’Istituto verticale, caratterizzante l’identità dell’Istituto; - dedicare ampio spazio ai processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto), potenziando il ruolo dei dipartimenti;- strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. -superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); -implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione; -innalzare sempre più il livello dell’offerta formativa; - integrare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti; - promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’Istituzione; - generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico didattica; - implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. L’offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio. 2 Il Piano dovrà pertanto includere: - l'offerta formativa; - il curricolo verticale; - le attività progettuali; - i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s, nonché le iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16); le attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12); -la definizione delle risorse occorrenti; - l’attuazione dei principi di pari opportunità e della lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni; - i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29); - le azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri; - le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale; - la descrizione dei rapporti con il territorio. Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare: - gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV; - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, (comma2); - il fabbisogno di ATA (comma3); - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; - il Piano di miglioramento (riferito al RAV); - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. L’atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili. Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Il predetto piano dovrà contenere anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e della responsabilità con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che si possa lavorare insieme per il miglioramento della nostra Scuola. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Isabella Miccolis (FIRMA AUTOGRAFA AI SENSI DEL D.LGS 39/1993 ART.3 C.2) 3 ALL. 3 Comune di Cellamare ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “NICOLA RONCHI” PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 – 2018 Piazza Risorgimento , n.c. Cellamare (BA) Tel./Fax 0804656969 E mail: [email protected] - www.istitutoronchi.it PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015 - 2018 Con la redazione e successiva pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV), l’Istituto, nel corrente anno scolastico, ha avviato la fase di pianificazione ed attuazione delle azioni di miglioramento, richiamate dalla Direttiva n.11 del 18 settembre 2014 e dalla nota del MIUR dell’1 settembre 2015. Tali azioni di miglioramento, finalizzate al raggiungimento dei Traguardi, connessi alle Priorità indicate dal RAV, assumono una particolare valenza in virtù della Legge 107/2015, che, all’art.1 comma 14, prescrive la piena integrazione dei piani di Miglioramento delle istituzioni scolastiche, nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa. Il GAV, pertanto, incaricato di coordinare le fasi di progettazione del Miglioramento, raccolte le proposte di tutti i docenti emerse da vari incontri e gruppi di lavoro, ha proceduto ad individuare strategie e azioni da porre in atto. Per raggiungere le finalità prefissate, oltre che la condivisione e il confronto in merito alle scelte operative da attuare all’interno dell’Istituto, è stata promossa e progettata un’offerta formativa adeguata ai bisogni degli alunni. Per la realizzazione del Piano di Miglioramento è stato in gran parte utilizzato il modello proposto da INDIRE che prevede interventi di miglioramento collocati su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative. Il modello prevede 4 sezioni: Sez. 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nel RAV. Sez. 2 – Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. Sez. 3 – Pianificare gli obiettivi di processo individuati. Sez.4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del PdM SEZIONE 1 Individuazione degli obiettivi di processo più utili alla luce delle priorità individuate nel RAV. Al fin di esplicitare l’efficace relazione tra ciascun obiettivo di processo e le due Priorità individuate, si presenta il seguente quadro sinottico. AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento OBIETTIVI PROCESSO DI -Pianificare, sviluppare e promuovere metodologie innovative (approcci multimediali, e-learning, blendel learning, ricercaazione, etc…). -Partecipare a progetti (PON…), finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze. - Organizzare classi aperte per un migliore 1 E’ CONNESSO ALLE PRIORITA’ 2 Innalzamento, consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari, anche a lungo termine. Inclusione differenziazione apprendimento. e -Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso progetti finanziati, soddisfi i bisogni educativi e cognitivi degli studenti. Continuità e orientamento- - Innalzamento, consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari, anche a lungo termine. - Potenziare il lavoro di rete del territorio tra le diverse agenzie educative e tra i diversi ordini di scuola. - Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento di informazioni relative agli esiti scolastici a distanza. - Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione. Analisi e comparazione degli esiti delle competenze chiave e di cittadinanza, relative alle classi ponte. Innalzamento, consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari, anche a lungo termine Orientamento strategico ed organizza zione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità ed uno di impatto, determinando così una scala di rilevanza. La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo descritto. La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione. Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue: 1 = nullo 2 = poco 3 = abbastanza 4 = molto 5 = del tutto Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto: OBIETTIVI DI PROCESSO 1 Pianificare, sviluppare e promuovere metodologie innovative (approcci multimediali, e-learning, blendel learning, ricerca-azione, etc…). FATTIBILITA’ (da 1 A 5) 3 IMPATTO (DA 1 A 5) 3 PRODOTTO: VALORE CHE IDENTIFICA LA RILEVANZA DELL’INTERVENTO 9 2 Partecipare a progetti (PON…), finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze. 5 4 20 3 Organizzare classi aperte per un migliore apprendimento. Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso progetti finanziati, soddisfi i bisogni educativi e cognitivi degli studenti. Potenziare il lavoro di rete del territorio tra le diverse agenzie educative e tra i diversi ordini di scuola. Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento di informazioni relative agli esiti scolastici a distanza. Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione. 4 4 16 3 5 15 2 2 4 4 4 16 3 3 9 4 5 6 7 Alla luce dei risultati emersi si ridefinisce l’elenco degli obiettivi di processo secondo la seguente tabella: SCALA DI RILEVANZA 1 2 3 4 5 6 7 OBIETTIVI DI PROCESSO Partecipare a progetti (PON…), finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze. Organizzare classi aperte per un migliore apprendimento. Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento di informazioni relative agli esiti scolastici a distanza. Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso progetti finanziati, soddisfi i bisogni educativi e cognitivi degli studenti. Pianificare, sviluppare e promuovere metodologie innovative (approcci multimediali, e-learning, blendel learning, ricerca-azione, etc…). Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione. Potenziare il lavoro di rete del territorio tra le diverse agenzie educative e tra i diversi ordini di scuola. Risultati attesi degli obiettivi di processo. Si definisce una lista ordinata degli obiettivi di processo da raggiungere gradualmente a partire dal corrente anno scolastico. Si evidenziano, inoltre, i risultati attesi e gli indicatori per monitorare l’efficacia delle azioni intraprese. Obiettivo di processo Partecipare a progetti finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione dell’eccellenza. Organizzare classi aperte per un migliore apprendimento Risultati Attesi Riduzione del gap formativo degli alunni con livelli di apprendimento medio-basso per l’innalzamento delle competenze disciplinari di italiano e matematica. Realizzazione di un ambiente organizzato che favorisca un’ interazione sul piano dell’apprendimento e della socializzazione Indicatori Monitorare le abilità relative all’ascolto, alla comprensione e alla rielaborazione. Verificare l’apprendimento collaborativo, l’integrazione, il confronto tra pari, nel rispetto delle regole di convivenza. Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento delle informazioni relative agli esiti scolastici a distanza Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso progetti finanziati, soddisfi i diversi bisogni educativo - cognitivi degli studenti Pianificare, sviluppare e promuovere, metodologie innovative (approcci multimediali, e-learnig, blendel learning, ricerca azione,…) Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e definire iniziative di formazione. Acquisizione di risultati a distanza degli alunni in uscita nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione. Monitorare l’andamento didattico-disciplinare nel tempo. Miglioramento delle azioni nel campo della prevenzione del disagio e della personalizzazione degli interventi per una didattica inclusiva. Monitorare l’utilizzo di buone pratiche e i risultati delle performance degli alunni. Attivazione di percorsi di formazione per i docenti finalizzati alla conoscenza di nuove metodologie che facilitino nei discenti l’acquisizione del sapere in modo attivo, sociale e collaborativo. Acquisizione e miglioramento di metodologie didattiche innovative attraverso l’accesso a reti. Monitorare la ricaduta dell’uso di tali metodologie sulla didattica e sull’apprendimento Potenziare il lavoro di rete del territorio tra le diverse agenzie educative e tra i diversi ordini di scuola. Creazione, diffusione e condivisione di progetti, percorsi, esperienze e materiali didattici vari. Monitorare la ricaduta dell’uso di tali metodologie sulla didattica e sull’apprendimento Monitorare l’utilizzo della rete attraverso le azioni poste in essere. SEZIONE 2 Azioni finalizzate al raggiungimento di ciascun obiettivo di processo, nel corso dei tre anni. AREE DI PROCESSO OBIETTIVO DI PROCESSO AMBIENTE APPRENDIMENTO DI Partecipare a progetti (PON,…) finalizzati non solo al recupero, ma anche alla valorizzazione dell’eccellenza AMBIENTE APPRENDIMENTO DI Organizzare classi aperte per un migliore apprendimento CONTINUITA’ ORIENTAMENTO E Istituire una rete e/o una figura preposta al reperimento delle informazioni relative agli esiti scolastici a distanza AZIONE PREVISTA INCLUSIONE DIFFERENZIAZIONE E Incrementare una didattica inclusiva, che attraverso i progetti finanziati, soddisfi i bisogni educativo - cognitivi di tutti gli studenti. AMBIENTE APPRENDIMENTO DI CONTINUITA’ ORIENTAMENTO E Pianificare, sviluppare e promuovere, metodologie innovative (approcci multimediali, e-learnig, blendel learning, ricerca azione,…) Accedere a reti per migliorare le pratiche didattico-educative e condividere iniziative di formazione. Progetto di potenziamento e innalzamento delle competenze disciplinari. Progetto giornalino scolastico. Progetto continuità Progetti teatrali, artisticoespressivi. Individuazione di una figura preposta alla funzione di reperimento dati, tabulazione e valutazione degli esiti. Raccolta e analisi degli esiti delle competenze chiave e di Cittadinanza, anche a distanza Progetti teatrali integrati Pet Terapy Formazione docenti: figure professionali esterne, PON,… Formazione e condivisione di risorse didattiche delle reti. Etwinning “s@lut, nous sommes heureux de vous connaître”. Al fine di raggiungere i traguardi indicati nel RAV, alcune delle azioni evidenziate nella precedente tabella saranno riproposte nei prossimi anni, con ulteriori adeguamenti e approfondimenti. SEZIONE 3 Pianificazione degli obiettivi di processo individuati da attuare nell’anno in corso La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del Piano. Si parte con la previsione dell’impegno di risorse umane interne ed esterne alla Scuola, per quantificare le spese che la stessa intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte. Gli interventi dovranno prescindere dalle normali funzioni di servizio e avere un impatto aggiuntivo di carattere finanziario. Progetto Figure professionali Tipologie di attività Progetto: “Italiano e matematica …che passione!” Docenti referenti e docente organico di potenziamento Attività di recupero e potenziamento per classi seconde della scuola Primaria, prime e terze della scuola Secondaria Progetto giornalino scolastico Docente interna e docente organico di potenziamento Progetto: Continuità Docenti interni Progetti teatrali integrati: ”Giocando in scena”, “Cosa accade” Pet Terapy Docenti interni ed esperti esterni Formazione docenti: “Didattica per competenze metodologia laboratoriale”. Figure professionali esterne Redazione di un giornalino scolastico su cd rom e cartaceo Progettazione di percorsi motori, musicali, artistici, letterari finalizzati ad un raccordo pedagogico tra gli allievi dei due diversi ordini di scuola. Attività di socializzazione, di espressione corporea, mimica ed emotiva. Attività mirate allo sviluppo dell’autostima, della responsabilità, della comunicazione verbale e non verbale. Corsi di formazione in servizio Docenti interni ed esperti esterni Ore aggiuntive previste 72h Tempi Costo gennaio maggio - Fonte Finanziaria FIS 24h frontali febbraio maggio - FIS 16 frontali 16 funzion. ottobredicembre 40h gennaio aprile 10h febbraiomaggio Fondi H 24h novembre FIS FIS - Fondi H TEMPI DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’ Pianificazione delle attività* Attività 1 Sett. Progetto: “Italiano e matematica …che passione!” Progetto giornalino scolastico Progetto: Continuità Progetto teatrale integrato”Giocando in scena” Progetto teatrale integrato “Cosa accade” Pet Terapy 2 Ott. 3 Nov. 4 Dic. 5 Genn. 6 Feb. 7 Mar. X X X Formazione docenti:“Didattica per competenze metodologia laboratoriale”. X 8 Apr. 9 Magg. X X X X X X X X X X X X X X X X X 10 Giu. X X In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo la seguente legenda: Rosso : azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti; Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa; Verde: azione attuata/ conclusa come da obiettivi previsti. La tabella seguente permette di elencare le date di rilevazione delle azioni di monitoraggio, con la possibilità di modificare alcuni aspetti della pianificazione. Monitoraggio delle azioni Azione Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate (scrivere) Progressi rilevati (scrivere) Modifiche/necessità aggiustamenti (scrivere) SEZIONE 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di Miglioramento. Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati, sarà svolta con frequenza annuale una valutazione sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento. Tale valutazione periodica in itinere, infatti, permetterà di capire se la pianificazione è efficace o se occorrerà introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali. di Valutazione in itinere, con cadenza annuale, dei traguardi legati agli esiti PRIORITA’ 1 ESITO: RISULTATI SCOLASTICI Traguardo (RAV) Data rilevazione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifiche Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifiche Garantire il successo formativo, anche a lungo termine, diminuendo del 10% il numero di alunni che si sono attestati al primo e secondo livello in italiano e matematica PRIORITA’ 2 ESITO: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Traguardo (RAV) Data rilevazione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Rilevare gli esiti delle competenze chiave e di Cittadinanza, anche a distanza per calibrare gli interventi didatticoeducativi. Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Collegio, Dipartimenti Riunioni Staff Consiglio di classe , interclasse ed intersezione Momenti/strumenti Dipartimenti Persone coinvolte Strumenti Docenti - Ata Rappresentanti dei genitori Power Point Diffusione risultati monitoraggio Considerazioni nate dalla condivisione Riflessione sulle criticità Modalità di intervento sulle criticità Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della Scuola Destinatari TEMPI Docenti ottobre-giugno Collegio docenti Docenti secondo convocazione Consiglio d’istituto Docenti –genitori-ATA secondo convocazione Momenti/strumenti Presentazione PTOF Sito Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno Destinatari TEMPI Genitori/Enti locali/Associazioni Ottobre-maggio Utenti sito In itinere Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del PdM siano condivisi all’interno e all’esterno della Scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero essere interessati alla vita della comunità scolastica attraverso modalità da definirsi a cura del Nucleo di Valutazione. Composizione del Nucleo di Valutazione e caratteristiche del percorso svolto NOME RUOLO D.S. Miccolis Isabella Ciavarella Giovanna Pinto Daniela Tagarelli Rosa Del Vecchio Marianna Petrosino Giovanna De Orsi Lucia Battista Carmen Ramunni Miriam Stefano Antonia Casanova Rosaria Corrado Francesca Fantasia Antonella Robles Chiara Zammataro Anna Elena Tangari Pasquale Didonna Teresa Presidente 1^ Collaboratrice D.S. 2^ Collaboratrice D.S. Sostituta 1^ Collaboratrice D.S. Sostituta 2^ Collaboratrice D.S. Fiduciaria plesso Scuola Infanzia Funzione Strumentale Funzione Strumentale Funzione Strumentale Funzione Strumentale Funzione Strumentale Funzione Strumentale Funzione Strumentale Animatore Digitale Presidente Consiglio di Istituto D.S.G.A.- Componente ATA Componente ATA CARATTERISTICHE DEL PERCORSO SVOLTO La compilazione del P.d.M. ha visto coinvolti i docenti e il D.S. che, ha curato le fasi del lavoro, fornendone le linee guida e monitorando l’iter procedurale. La Scuola non si è avvalsa di consulenti esterni. Cellamare, 15/01/2016 Dirigente Scolastico Prof.ssa Isabella Miccolis (FIRMA AUTOGRAFA AI SENSI DEL D.LGS 39/1993 ART.3 C.2) Approvato dal Collegio dei docenti in data 15/01/2016