Delvaux: Le Rideau Rouge

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Delvaux: Le Rideau Rouge
Un quadro di Delvaux messo all'asta a BRAFA
a favore di Télévie e Amici dell’Istituto Jules Bordet
Nell'edizione di BRAFA 2015 un quadro di Paul Delvaux offerto da un collezionista privato sarà
venduto all'asta silenziosa con un prezzo di riserva e i proventi saranno devoluti per metà a Télévie e
per metà all' Amici dell’Istituto Jules Bordet, ospedale multidisciplinare integrato unico in Belgio,
interamente dedicato alle malattie tumorali. Télévie è un'operazione caritatevole lanciata nel 1989
dalla rete televisiva RTL-TVI, con l'obiettivo di raccogliere ogni anno fondi a favore della ricerca
contro la leucemia e tutte le forme tumorali.
Paul DELVAUX
Le rideau rouge
Olio su tela, 190 x 120,5 cm
Realizzato nel 1934 e firmato
Paul Delvaux all'inizio degli anni '30
Nei primi anni '20 Paul Delvaux frequenta i pittori del Rouge-Cloître a Bruxelles. Questo gruppo di
artisti impressionisti mira a riprodurre e a dare voce alla natura circostante con uno stile figurativo e
realista. Il luogo funge da appuntamento con questi artisti paesaggisti ed è qui che Delvaux stringe
amicizia con il pittore Alfred Bastien, oltre a incontrare la maggior parte degli impressionisti
dell'epoca. Questa fase indispensabile permette a Paul Delvaux di mettere a punto la sua tecnica e di
apprendere le sottigliezze della pittura a olio e le variazioni della luce.
Tuttavia le sue opere sono straordinariamente vuote fino al 1925, anno in cui fanno capolino i primi
personaggi e la figura femminile.
Paul Delvaux scopre la vita con manifesta evidenza: da allora i suoi quadri saranno un omaggio alla
vita e soprattutto alla donna.
Nel 1928 rimane affascinato dalla pittura di Modigliani durante un viaggio a Parigi e da quel
momento le sue opere sono popolate da belle donne dal volto allungato. Questo momento segna un
traguardo per Paul Delvaux nella sua ricerca della donna ideale e della sua rappresentazione.
La vita artistica che lo circonda resta dinamica in Belgio e la grande retrospettiva di Ensor al Palazzo
delle Belle Arti di Bruxelles nel 1929 sarà una nuova rivelazione. Il mondo immaginario e grottesco
del maestro, ancorato alle tradizioni espressionista e simbolista, si apre a nuove strade e riflessioni
verso una forma di surrealismo.
Nel 1932 Delvaux visita il museo Spitzner in cui è esposta in vetrina la "Vénus endormie", una Venere
nuda in cera. Questo quadro del 1932 è un condensato di espressionismo che apre la strada
all'immaginario surrealista di Paul Delvaux.
Nello stesso momento a Laethem, paesino vicino a Gand, diversi gruppi di artisti esplorano il
simbolismo e l'espressionismo. Questa piccola località accoglie una cinquantina di artisti, tra cui le
figure di punta del simbolismo, dell'impressionismo e dell'espressionismo del Belgio.
Paul Delvaux è molto sensibile a quest'espressionismo fiammingo, il cui tema centrale è la figura
umana e la vita quotidiana nella sua più profonda umanità.
Sono tre gli artisti che segnano profondamente Paul Delvaux: Constant Permeke, Gustave De Smet
(di cui possiede due opere) e Gustave Van de Woestijne.
Le rideau Rouge, 1934
In quest'opera monumentale e di grande poesia, Paul Delvaux non cerca affatto la facilità di una
rappresentazione classica della donna. È il dilemma tra la ricerca dell'ideale, della sua visione
immaginaria della donna perfetta, da un lato, e la realtà, dall'altro.
La composizione di apparenza classica è in realtà più sottile e complessa. La donna rappresentata
sembra fisicamente presente, ma non guarda lo spettatore, è altrove, in un mondo immaginario che
ci sfugge. È felice o semplicemente nostalgica o pensierosa, inaccessibile allo spettatore?
Bella e serena, questa donna troneggia in una scena relativamente spoglia, ma non meno simbolica:
a sinistra, un'ampia tenda rossa ben presente segna una rottura, un passaggio, pronta a richiudersi.
L'idea della tenda sarà ripresa spesso anche nella simbologia di René Magritte.
Questa giovane donna quasi assente nel suo sogno di felicità ha peraltro la testa rivolta a destra,
verso una finestra quasi invisibile, attraverso la quale sembra poter sfuggire.
Di fattura ancora espressionista, nello spirito di Van de Woestijne e di Gustave De Smet, quest'opera
importante annuncia e rappresenta già la ricerca instancabile di Paul Delvaux della sua donna ideale
e inaccessibile, attraverso un universo che cercherà instancabilmente di reinterpretare e sviluppare
in seguito.
Sito Télévie: www.rtl.be/televie
Sito Amici dell’Istituto Jules Bordet: www.amis-bordet.be