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Il personaggio/ La moda Dior, la prima volta di una donna è l’italiana Maria Grazia Chiuri R2/ Il film Pif e lo sbarco alleato in Sicilia “Racconto il patto con la mafia” SIMONE MARCHETTI A PAGINA 20 ARIANNA FINOS A PAGINA 47 Fondatore Eugenio Scalfari www.repubblica.it ANNO 41 - N. 158 IN ITALIA € 1,50 MARTEDÌ 5 LUGLIO 2016 CON ROALD DAHL € 8,40 Tangenti ai ministeri “Una rete criminale ai vertici dello Stato” 19 ANNI, ERA IL SUO PRIMO GIORNO A ROMA ROMA. Un intreccio di tangenti Il rumore dei soldi GIANLUCA DI FEO D che il denaro non abbia odore, ma ha un suono ben definito. Lo hanno colto le microspie, registrando il fruscio delle banconote che il deputato Marotta contava avidamente una dopo l’altra. ICONO SEGUE A PAGINA 5 che lega politici, funzionari e imprenditori per spartirsi gli appalti dei ministeri. Sono ventiquattro gli arresti disposti dal gip di Roma nell’ambito di una inchiesta su un giro di mazzette che coinvolge cinquanta indagati, tra cui il parlamentare Antonio Marotta e il segretario nazionale della nuova Dc Giuseppe Pizza. BOLZONI, BONINI, SCARPA E TONACCI ALLE PAGINE 2, 3 E 4 NATALIA ASPESI IL CASO Pensioni d’oro in arrivo il verdetto della Consulta: lecito il prelievo per i più ricchi T LIANA MILELLA A PAGINA 22 BERSANI LO ATTACCA: SI VA A SBATTERE. FRANCESCHINI: CAMBIA L’ITALICUM Renzi, ultima sfida alla minoranza Pd “Volete che lasci? Vincete il congresso” ROMA. Il premier-segretario Mat- IL PUNTO STEFANO FOLLI La sindrome di Giano Bifronte P IÙ che un singolo partito, il Pd oggi è una specie di Giano bifronte: due facce che guardano in direzioni opposte. A PAGINA 39 teo Renzi parte subito all’attacco in una delle direzioni del Pd più lunga di sempre. Difende la sua linea dalle accuse della sinistra interna, per la sconfitta alle amministrative. «Volete che mi dimetta? — sfida la minoranza — Vincete il congresso». Così Bersani: «O si cambia o si va contro un muro». «Modifica l’Italicum», replica Franceschini. CASADIO E DE MARCHIS ALLE PAGINE 6 E 7 La rivincita di Rocco e Antonia porci con le ali senza scandalo Il libro che 40 anni fa sfidò la censura diventa graphic novel > Ecco le carte: “Lavoro alle Poste per il fratello di Alfano” > Indagato deputato Ncd e ex sottosegretario, 24 arresti L’ANALISI R2/ LA CULTURA LA POLEMICA “Raggi bambolina” La gaffe di De Luca Beau Solomon, 19 anni FILIPPO CECCARELLI D Vincenzo De Luca ci si aspetta sempre uno spettacolo. È questa una risorsa tutta sua, utile nel tempo in cui una politica screditata e inefficace deve catturare interesse. A A PAGINA 6 Il mistero dello studente Usa ucciso e gettato nel Tevere Anne, Neely e Jennifer, tornano Rocco e Antonia: le ragazze di La valle delle bambole dell’americana Jacqueline Susann, gli adolescenti di Porci con le ali degli italiani Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice. Il primo libro è uscito nel 1966, cioè ha cinquant’anni (in italiano l’anno dopo), il secondo nel 1976, cioè ha quarant’anni. Entrambi ebbero un inaspettato clamoroso successo in due Italie, in due mondi molto diversi, anche se solo dieci anni li separano. Trentuno milioni di copie ovunque per la Susann, tre milioni per Ravera e Lombardo Radice solo in Italia, più quelle clandestine durante il sequestro, più le edizioni straniere: i due romanzi subirono critiche scandalizzate e processi per oscenità, sono diventati due film. ORNANO SEGUE A PAGINA 43 LORENZO D’ALBERGO E FLAMINIA SAVELLI ALLE PAGINE 18 E 19 ADDIO AL REGISTA PALMA D’ORO A CANNES. AVEVA 76 ANNI Kiarostami, il poeta dell’Iran MARIA PIA FUSCO A BBAS Kiarostami ci ha lasciato ieri a Parigi, dove si era trasferito da tempo per curarsi. Era nato a Teheran il 22 giugno 1940 da una famiglia umile, il padre artigiano decoratore. Il grande regista era laureato in pittura e aveva organizzato un dipartimento cinematografico a Teheran, con il quale aveva realizzato i primi lungometraggi. Storie dedicate al pubblico di bambini e adolescenti. A PAGINA 46 DA TEHERAN AL MONDO ROBERTO TOSCANO È MORTO un grande arti- sta. Straordinario uomo di cinema, ma anche fotografo e poeta. Continuatore delle grandi tradizioni culturali persiane e allo stesso tempo profondamente cosmopolita. La sua era una visione profonda, originale. A PAGINA 46 SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. ■ CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. 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Gli autori del graphic novel non erano nati quando il libro fu pubblicato per la prima volta. L’antica copertina dell’edizione Sabelli aveva il sottotitolo “Diario sessuo-politico di due adolescenti” poi eliminato, e disegni di sederi e seni nudi, bandiere rosse, un pugno chiuso, un accenno al Manifesto e un maialino ovviamente con le ali. Quella dell’attuale romanzo a disegni ha un maialone, un gianduiotto, delle pillole e due ragazzi abbracciati e vestiti. L’accenno alla politica è scomparso, forse per non spaventare e allontanare i lettori (o guardatori?) di oggi. Poi si va alle prime pagine del romanzo originale e si piomba in una valanga di parole indicanti vari modi di chiamare i sessi che un tempo erano considerate parolacce impubblicabili (ma essendo troppe, lo sono ancora), più fantasie o ricordi affinché i due protagonisti giovinetti, ognuno a casa sua, riescano a masturbarsi. Ossessivamente, più volte al dì. Essendo per fortuna il disegno abbastanza rustico, anche la ragazzina nuda a gambe spalancate e il ragazzino con in mano un pene lunghissimo, non paiono porno e quindi neppure eccitanti. Ci vuole altro oggi, con Internet. Chi come me è colpevole di non aver letto il romanzo quando uscì, chissà perché, forse eravamo già vecchi, e va a leggerlo adesso, sicuro che gli attuali disegni e i fumetti esagerino, resta di sasso: il piccolo romanzo è molto più sporcaccione, ma ai suoi tempi l’eventualità di con- siderarlo pornografico era attenuata dalla sua parte politica: la destra non era neppure contemplata, i genitori erano del Pci, disprezzati dai figli studenti che, sedicenni, li ritenevano reazionari e si impegnavano per rivoluzionare il mondo, nel frattempo pensando e facendo soprattutto sesso di ogni tipo. Nel graphic novel la politica c’è ancora, ma probabilmente per i ragazzi di oggi, potrebbe essere del tutto incomprensibile, una inutile interruzione alle fantasie e pratiche sessuali. Rileggere oggi La valle delle bambole dà più soddisfazione: è il classico romanzone per signore, e si capisce perché allora fu letto avidamente, anche di nascosto, e aggredito dagli intellettuali come Gore Vidal che definì Jacqueline Susann, “non una scrittrice ma una dattilografa” e come Truman Capote che la descrisse come “un camionista travestito”. La storia però era affascinante e, allora, pure coraggiosa: tre giovani e belle ragazze della provincia americana diventano star della televisione, dello spettacolo, del cinema: parzialmente ispirate a Grace Kelly, a Marilyn Monroe, a Judy Garland, che nel film doveva essere la diva “anziana” (quarantenne!) su imitazione della star teatrale IL LIBRO/1 Porci con le ali di Rocco e Antonia, M. Giffone, F. Longo, A. Parodi (Bompiani euro 16,90) IL LIBRO/2 La valle delle bambole di Jacqueline Susann (Sonzogno pagg. 528 euro 19) GLI AUTORI STORICI Da sinistra Marco Lombardo Radice, Lidia Ravera, Giaime Pintor e Annalisa Usai, il gruppo di Porci con le ali Ethel Merman, che però fu licenziata perché incontrollabile, e sostituita da Susan Hayward. Le bambole, cioè gli psicofarmaci come venivano chiamati a Hollywood, dominano l’ascesa al successo e la discesa ineluttabile: servono per dormire quando non ci si riesce più, ad essere svegli e sereni quando incombono la depressione e la paura, a uccidersi quando la vita è diventata insopportabile. È il 1966-67, e il corpo è ancora l’unico vero tesoro per vincere, per fare carriera, per sposare un uomo qualsiasi ma ricco; a 25 anni si comincia a dire di averne 19, la prima ruga è una tragedia, a 30 sei fuori dalla corsa. Le madri, le donne della generazione precedente, sono infelici, con mari- un’inchiesta sul comportamento sessuale dei compagni: furono denunciati per oscenità e la ragazza fu sottoposta a una visita medica (ma lei, coraggiosamente, rifiutò di spogliarsi), per accertare i suoi squilibri psichici. La rivista Man, che vendeva da mezzo a un milione di copie e pubblicava foto di ragazze in bikini o sottoveste veniva sequestrata per oscenità. A Terni furono sequestrate 5000 cartoline che riproducevano gli affreschi etruschi della Tomba dei Tori. I padri richiudevano in casa e addirittura ammazzavano la figlia che osava indossare la minigonna. Per forza, sarebbero poi scoppiati il ’68, la rivolta studentesca e il femminismo. La Susann aveva Il romanzo torna in contemporanea con un altro titolo di culto: “La valle delle bambole” di Jacqueline Susann ti insopportabili oppure sole e terrorizzate da un futuro indigente, Il loro unico tesoro è la figlia su cui contare per sopravvivere. Gli uomini sono belli e importanti, ma traditori, crudeli, sfruttatori, seduttori, mascalzoni. Come ricorda Irene Bignardi, gli scritti di Betty Friedan e Kate Millett non si erano ancora diffusi, eppure quel libro, senza lieto fine (il film invece ce l’ha), raccontando la vita sbagliata delle tre ragazze americane belle, celebri e amate, eppure inquiete e disperate, è come un presagio femminista. L’Italia di quegli anni era ossessionata dal sesso, i probi cittadini denunciavano, la magistratura processava. C’era stato lo scandalo della Zanzara, il giornale del liceo Parini per il quale due ragazzi e una ragazza avevano fatto scritto il suo romanzo a 48 anni (sarebbe morta di tumore pochi anni dopo), seguendo le sue ragazze dal 1945 al 1965, dai 20 alla tragedia, allora, dei 40 anni; Ravera e Lombardo Radice avevano scritto di sedicenni, a 25 e 29 anni, e infatti molti pensarono che gli autori, che allora si firmavano Rocco e Antonia, fossero adolescenti. È vero, Ultimo tango a Parigi era stato condannato anche in Cassazione e quindi incenerito. I problemi erano altri: il terrorismo, la lotta armata... ma furono decisivi quei cambiamenti che liberavano le donne dalla soggezione sessuale e patriarcale: il nuovo diritto di famiglia, la legge che consentiva il divorzio, ottenuti dalle battaglie di altre Antonie, di altri Rocco. ©RIPRODUZIONE RISERVATA