Sara Carrano

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Sara Carrano
ISTITUTO SECONDARIO I GRADO
“ A . BALZICO ”
Viale G. Marconi n° 38
Tel . 089/ 464047 fax 089 /4687125
e-mail :[email protected]
www.scuolabalzico.com
Il borgo racconta…
Una famiglia passeggiava per le strade di Monte Corvino Rovella, Nadia, una ragazzina, vide
un castello e incuriosita andò verso di esso, senza avvertire nessuno. Entrata nel castello iniziò ad
esplorare di qua e di là, poi si accorse di essersi persa, allora iniziò a piangere. All’improvviso una
voce le disse: «cara bambina non piangere», e Nadia : «Chi sei?».
La voce le disse: «Io sono il muro, non ti preoccupare, la tua famiglia ti verrà a cercare, nel
frattempo so una storia, la vuoi ascoltare?»
Nadia: «Ok, la storia la voglio ascoltare, di che cosa mi vuoi parlare? »
Muro: « Della storia di Monte Corvino Rovella, se la vuoi ascoltare attenta devi stare».
Nadia: «Ok, io attenta sto, ma tu inizia a raccontare !!! »
Muro: «Ok; tutto cominciò nel 269 a.C., quando i Romani, governati dal console SempronioSofo, sconfissero i Picenei e li trapiantarono... »
Nadia: «Che significa “trapiantarono”? »
Muro: «Significa trasferire.., adesso continuo.., dove ero rimasto ?... ah si... e li trasferirono
con forza in Campania, tra il confine meridionale della lega nocerina e il confine settentrionale
della lega lucana, occupando il territorio posto tra i fiumi Sele e Sarno».
Nadia: «Ma che c’entra tutto ciò? »
Muro: « Posso continuare ? Per favore, non mi interrompere più... dunque, fu costruita una città
a cui venne dato nome di Picenza e furono chiamati Picentini gli abitanti, per distinguerli dai
Piceni. Più volte i Picentini si ribellarono al giogo dei Romani e Picenza venne rasa al suolo per
ben due volte, finché i Romani obbligarono i Picentini a non ricostruire più la città, ma soltanto
piccoli nuclei sparsi sul territorio. Nacque così Monte Corvino, il cui nome, secondo l’ipotesi
condivisa dagli storici, deriva dalla presenza dei corvi sulle alture del Monte Nebulano che
sovrasta il paese, oppure dal termine etrusco “Korak” » .
Nadia: «Che?!?! »
Muro: « Korak, cioè significa che è nero, per indicare gli abitanti di Picenza che si ribellarono
all’autorità di Roma».
Nadia: «Una storia davvero interessante. Ma posso farti una domanda? »
Muro: « Si certo, cosa vuoi sapere? »
Nadia: «A Monte Corvino Rovella ci sono dei luoghi interessanti? »
Muro: « Beh, si, il Santuario della Madonna dell’Eterno, il Duomo dei Santi Apostoli Pietro e
Paolo, cioè i Patroni di Monte Corvino Rovella. Poi c’è la Chiesa Longobarda di Sant’Ambrosio,
la Chiesa di Sant’Eustachio, in questa Chiesa nella terza domenica di agosto si festeggia il ricordo
dell’apparizione della Madonna dell’Eterno. Lì è custodita una copia della Statua della Madonna;
l’originale è situata nel Santuario omonimo. Poi c’è la Chiesa di Santa Maria della Pace, costruita
per sancire la pace tra le due famiglie più importanti della storia di Monte Corvino: i D’ARMINIO
e i DAMOLIDEI. Infine, ci sono varie cappelle votive della Madonna Odigitria. E... »
Mamma di Nadia: «Nadia, Nadia! Dove sei ?! ?!?! Rispondimi!!!! »
Nadia: « Mamma sono qui, scusa se mi sono allontanata, non Io farò mai più» . E si
abbracciarono felici.
Sara Carrano
Classe I B