Auguri per un futuro sereno

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Auguri per un futuro sereno
46
Shiatsu news - Numero 46 - Dicembre 2014 - Aut. Trib. di Milano n. 113 del 24.02.2003 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale 70% D.C. Roma
NEWS
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PROFESSIONISTI FISieo,
FIGURE GARANTITE
E TRASPARENTI
XXVI CONVEGNO FISieo
2015
LA TERAPIA
DEL SOFFIO
LA BIODINAMICA
COME ATTITUDINE
I 3 TESORI
IN MCC E SHIATSU
LA SETTIMANA
DELLO SHIATSU 2014
I KOAN DELLE POESIE
FILO DIRETTO
COL COMMERCIALISTA
MACROBIOTICA
E DIETETICA CINESE
PER L’INVERNO
SCATTI D’INVERNO
L’OROSCOPO DEI MERIDIANI
FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU
INSEGNANTI E OPERATORI
NEWS
SITO SHIATSUNEWS
Il sito di Shiatsu News è stato recentemente rinnovato nella grafica.
L’importante novità è che dallo scorso numero in poi, è possibile scaricare il formato sfogliabile sul proprio
PC, tablet o smartphone, sia in versione per piattaforme Windows che
per piattaforme Mac ed Android.
Buona lettura.
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dello Shiatsu
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lasettimana
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Insegnanti e Operatori
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ABCDEFGHILM
1
NEWS
N. 46 - Dicembre 2014
Direttore Responsabile
e di Redazione
Fabrizio Bonanomi
Redazione
Loredana Banfi
Fabrizio Diem
Gianni Fumagalli
Segreteria
Fabrizio Diem
Hanno partecipato
Giuseppe Montanini
Istituto Culturale
Direttivo
Massimo Beggio
Silvio Mottarella
Carlo Di Stanislao
Maurizio Corradin
Nadia Simonato
Attilio Somenzi
Sabina Mannucci
Engaku Taino
Lena Tritto
Monica Borio
Savina Bonnin
Renzo Chiampo
Alessandro Rovelli
Teresa Nigro
Yu Sen
Renato Zaffina
Matteo Olivari
Luca Pella
La Redazione ringrazia
tutti coloro che hanno
collaborato alla buona
riuscita di questo numero
FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU
INSEGNANTI E OPERATORI
Contenuti
2 Editoriale
[email protected]
www.shiatsunews.com
4 I professionisti shiatsu FISieo
Segreteria di redazione
[email protected]
6 XXVI Convegno Nazionale FISieo 2015
La parte e il tutto –
Complessità e semplicità nello shiatsu
Pubblicità
[email protected]
[email protected]
Fabrizio Bonanomi
Giuseppe Montanini
Istituto Culturale
Direttivo
8 La Terapia del Soffio
Massimo Beggio
Abbonamenti
[email protected]
12 La Biodinamica come Attitudine
Edito dalla
Federazione Italiana Shiatsu
Insegnanti e Operatori
P.zza San Cosimato, 30
00153 Roma
tel. 06 44258487
fax +39 178 2203735
www.fisieo.it
16 Riflessioni e puntualizzazioni sui “Tre tesori”
Carlo Di Stanislao,
In Medicina Cinese Classica
Maurizio Corradin, Fabrizio Bonanomi
20 Dai quotidiani e settimanali: Parlano di noi…
Progetto grafico e Impaginazione
A&B - Besana in Brianza (MB)
27 Haiku
Stampa
4_RR[=_V[aV[T
”
A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc)
22 La Settimana dello Shiatsu 2014
24 Crisi: pericolo e opportunità
28 I Koan delle Poesie Caso n°3
30 Dietetica cinese: ricette per l’Inverno
32 L’acqua … tra i fornelli
Silvio Mottarella
Nadia Simonato
Attilio Somenzi
Sabina Mannucci
Engaku Taino, Fabrizio Bonanomi
Lena Tritto
Monica Borio
34 Commercialista: il nuovo Regime forfetario Savina Bonnin, Renzo Chiampo
38 L’Inverno negli scatti di…
ZeroEmissionProduct®.
A.G. Bellavite srl ha azzerato
totalmente le emissioni di Gas a
effetto Serra prodotte direttamente
o indirettamente per la sua
realizzazione.
Alessandro Rovelli
40 Oroscopo dei Meridiani
Yu Sen
42 Notizie dalla Segreteria
Teresa Nigro
43 Accordi e opportunità
Renato Zaffina, Nadia Simonato
46 Il medico Autentico
47 Notizie dalle Regioni
Luca Pella, Matteo Olivari
NEWS
EDITORIALE
2
NEWS
Riflessi
Cari lettori,
in una delle pagine interne, potrete
leggere l’affresco del Medico, che
gli estremo orientali avevano ed
hanno raffigurato, colui che si occupa,
si prende cura dell’Uomo. Nelle
battute finali dello scritto, emerge con
trasparenza la massima: “dare il pesce
a chi ha fame, oppure insegnare a pescare”, insieme
al suggerimento dell’osservanza dei ritmi, per poter
procedere nella vita, né in anticipo e neppure in
ritardo.
È al contempo un connubio ed un elisir di lunga
vita.
A proposito di ritmi e di analogie, ho il sentore
che Shiatsunews sia giunto ad una condizione di
rallentamento, quantomeno.
Le notizie su Internet spingono sempre più
prepotentemente a voler occupare il loro spazio, i
Social Network prendono sempre più piede.
Nondimeno, la nostra Federazione diviene sempre
più grande e le necessità di comunicazione hanno
mutato i mezzi divulgativi.
I tweet, come lo sono gli sms, esigono velocità di
risposta e capacità di sintesi, insieme all’uso di
neologismi ed abbreviazioni continue. La notizia
diviene molto spesso un contenuto “usa e getta”.
Certo è improponibile costruire un giornale
cartaceo con un collage di pensieri di 150 caratteri;
antitetico, complementare ed interessante è
invece proporre argomenti che non abbiano
sostanzialmente nel titolo la data di scadenza,
articoli che possano essere letti non necessariamente
nel momento storico in cui sono stati stilati.
Già da questo numero, molte delle proposte che
troverete all’interno della rivista, avranno questa
caratteristica e prerogativa, con contenuti più
culturali e meno a vita breve.
Vediamo un po’ quali saranno i risultati nel tempo.
Vorremmo che Shiatsunews continuasse, per
alcuni aspetti, per altri tornasse ad essere, il
contenitore e la voce della Federazione, importante
punto di riferimento della cultura ed espressività
dello shiatsu.
Intanto un augurio sincero per le prossime festività
ed un sereno 2015.
Vi lascio alla lettura di questo numero.
Oltre alle notizie dal Direttivo, dalla Segreteria
e Rappresentanti regionali, la rivista accoglie
articoli tecnici, culturali e filosofici.
Nelle pagine che seguono questa
traccia culturale, questo filo conduttore, è
riconoscibile dagli articoli che riportano il logo
“fil rouge”.
Per i nuovi lettori a cui diamo il benvenuto,
ricordiamo che nel “fil rouge” potrete
trovare un insieme di argomenti che da
un lato stimolano l’introspezione, dall’altro
promuovono la riscoperta di ambiti sottili
grazie ai quali la vita può assumere significati
diversi, particolari e, a volte, si avvicinano
all’intimità dell’essere.
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
Fabrizio Bonanomi
Direttore Responsabile
e di Redazione
DAL DIRETTIVO
3
FISieo
Direttivo, Istituto Culturale, Commissione esami,
Segreteria, Redazione, Regioni e lo staff tutto
Augura un sereno 2015
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
4
I PROFESSIONISTI
SHIATSU FISieo,
insegnanti e operatori
Le figura professionali più garantite
e trasparenti che il mercato possa offrire
di Giuseppe Montanini
N
ell’avvicinarsi del nuovo
anno, che renderà operativa l’importante novità
Economico (la FISieo ha ottenuto
l’iscrizione, prima nel mondo dello Shiatsu) e possono rilasciare
ai propri associati specifici atdell’Attestazione relativa agli
standard qualitativi e alla
testati relativi ai loro standard
qualificazione professionale,
qualitativi e di qualificazione
professionale.
dei nostri soci professionisti, riteLa FISieo invierà queste atteniamo utile pubblicare una breve
stazioni ai soci professionisti
sintesi dell’attuale situazione norattestati e insegnanti attestati al
mativa.
momento del rinnovo dell’iscriSono sottolineati in grassetto anGiuseppe Montanini
zione per l’anno 2015.
che gli importanti riconoscimenti
istituzionali che la FISieo ha otteI soci potranno così avere un
nuto e che ne fanno a pieno titolo l’associazione documento, previsto dalla legge, che attesta la
nazionale di riferimento e di garanzia per gli ope- loro preparazione e il loro standard qualitativo e
l’utenza sarà così in grado di poter conoscere e varatori, gli insegnanti e l’utenza.
La professione di operatore Shiatsu è disciplinata lutare sia la formazione che le garanzie che i proai sensi della legge n.4 del 14 gennaio 2014: “Di- fessionisti attestati dalla FISieo possono offrire.
sposizioni in materia di professioni non organiz- La Federazione in base a detta legge ha anche
zate”. Questa legge costituisce la normativa di ri- aperto uno sportello per il consumatore, in grado
ferimento per la FISieo, per gli operatori e per gli sia di dare informazioni che di accogliere eventuali reclami.
insegnanti shiatsu.
In base a questa legge tutti i professionisti italiani, Inoltre sul sito del Ministero e con ancora maggior
non riuniti in ordini o collegi, hanno una normati- dettaglio sul sito dell’Associazione, i consumatori
potranno trovare tutti i particolari informativi utiva che li prevede, li disciplina e li legittima.
Un ruolo fondamentale viene attribuito dalla leg- li ad orientare la scelta del miglior professionista.
ge alle Associazioni di professionisti, come la FI- Si deve ancora sottolineare come le procedure
Sieo, sia per la disciplina della professione che per della Federazione di: “Attestazione competenla garanzia dell’utenza. In base alla normativa le ze e aggiornamento continuo soci insegnanti e
Associazioni di rappresentanza, di rilevanza na- operatori shiatsu, requisiti scuole formazione
zionale, con un assetto trasparente e democratico, accreditate e controllo e garanzia dell’utenza”
in possesso di tutti i requisiti previsti dalla leg- siano certificate ISO 9001:2008.
ge stessa, possono richiedere l’iscrizione in uno La nostra Federazione, con Decreto del Ministro
speciale elenco presso il Ministero dello Sviluppo di Giustizia, in data 5 settembre 2013, ha ottenuto
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n. 46 - Dicembre 2014
DAL VICEPRESIDENTE
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l’iscrizione nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
non regolamentate, ai sensi dell’art.26 Decreto
Lgs. 9 novembre 2007 n.206.
In data 12 settembre 2014 la Federazione Italiana
Shiatsu Insegnanti e Operatori, è stata anche inserita dal Ministero dello Sviluppo Economico,
nell’elenco delle associazioni professionali previsto dall’art. 2 comma 7 della Legge 4/2013.
In entrambi i casi la Federazione ha dimostrato di
avere tutti i requisiti richiesti, in particolare la democraticità, l’organizzazione, la rilevanza nazionale, la rappresentanza dei professionisti shiatsu
e gli strumenti di garanzia per l’utenza.
Inoltre l’iscrizione in detti elenchi, ottenuta con
il parere favorevole di altri Ministeri, tra cui
quello del Ministero della Salute, ha istituzionalmente e definitivamente sancito la liceità e la
legittimità dell’esercizio dello Shiatsu da parte
degli operatori iscritti alla Federazione.
Tutti fattori questi che fanno oggi del professionista shiatsu FISieo la figura professionale più
competente, garantita e trasparente che il mercato
possa offrire.
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n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
6
XXVI CONVEGNO NAZIONALE
DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI
Genova, 24-26 aprile 2015
LA PARTE
E IL TUTTO
Complessità e semplicità
nello shiatsu
a cura dell’Istituto Culturale FISieo
Logo di Monica Borio
N
on c’è, crediamo, nessuno
o quasi, nel mondo dello shiatsu di cui facciamo
parte, che non definisca o non intenda lo shiatsu come una disciplina “olistica”. Una disciplina, una
pratica, un’arte cioè, che coltiva
un approccio alla persona
con l’intento di prendersene cura nella sua interezza, con l’aspirazione a realizzare
una modalità di conoscenza e di
relazione più integrata, più armonica, più rispettosa della complessità, della qualità di soggetto unico, che sta dietro a quella specifica
persona che ci sta chiedendo un
trattamento per … un motivo, una
situazione, un disagio, una sofferenza che è la sua propria di quel
momento, della sua propria vita.
Il tema del convegno verte su questi aspetti che a noi, e crediamo
anche a voi, risuonano molto, nel
senso che, se ci soffermiamo a pensare a ciò che facciamo, all’esperienza concreta, è abbastanza
facile avvertire che il tema del
rapporto tra la parte (quello
che la persona ci segnala, i famigerati “sintomi” per esempio) ed il
tutto (l’essere umano che essa è –
e che anche noi siamo) è un tema
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n. 46 - Dicembre 2014
e un problema su cui facilmente,
soprattutto all’inizio del nostro
percorso, impattiamo, ci confondiamo, soffriamo, sperimentiamo,
per comporlo poi nella risposta
operativa che andiamo a fare. Una
magnifica fonte di perplessità che
ci costringe ad evolvere, a non rimanere fermi.
Detto questo non possiamo dimenticare che è sostenuta e sostenibile
anche la visione opposta, che rintraccia e trova “rappresentato” il
tutto proprio nella parte. Che altro
sono se non questo l’Anpuku e
la stessa “presa” in hara del kyojitsu?
Su questo sfondo di “intero”,
che di solito sintetizziamo come
“corpo mente spirito”, e che rappresenta per noi tanto un imperativo epistemologico quanto un
imperativo di etica professionale,
impariamo a e ci impegniamo a ricollocare ogni volta quella/quelle
manifestazioni che, segnalate dal
ricevente o evidenziate nella valutazione, ci appaiono più significative, ci “attirano”. Questo “intero”
di corpo mente spirito è per noi
descritto e spiegato in modo convincente – e affascinante – nella
concezione energetica tradiziona-
le orientale (sino-nipponica, con
contributi coreani e indiani).
Abbiamo fatto un esempio, ma
esistono nello shiatsu molti altri
aspetti in cui vale la pena esplorare la dialettica tra “la parte” e “il
tutto”. Le relazioni del convegno
ne offriranno alcuni interessanti
e utili approfondimenti sia teorici che pratici.
Anche dell’altro tema, “sem-
plicità e complessità nello
shiatsu”, possiamo dire che un
immediato assenso interno sorge
spontaneo alla sua sola enunciazione. Anch’esso sembra trovare
immediata eco nella nostra concreta esperienza di operatore, operatrice. Anche qui un esempio di situazione e di vissuto d’esperienza
tra, crediamo, i più comuni e condivisi: la semplicità dell’atto pressorio (ma anche della sequenza di
atti pressori che un trattamento è)
e la complessità di ciò che vi sta
a monte, di ciò che succede in risposta, di ciò che avviene dopo.
Complessità non del movimento
che si produce, ma della sua comprensione.
È semplice la vita? In fondo è con
essa che noi aspiriamo ad avere a
che fare attraverso lo shiatsu.
•
XXVI CONVEGNO FISieo
7
Relatori del XXVI Convegno Nazionale FISieo 2015
Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, Ordinario di Psicologia Generale Università di Bologna
Luigi Gargiulo, Insegnante ed Operatore shiatsu
Francesca Pasta, Insegnante ed Operatore shiatsu
Valter Umelesi, Insegnante ed Operatore shiatsu
Diego Sanchez, Insegnante ed Operatore shiatsu
Con la partecipazione di: Fabio Lattanzi, Fabio Amicizia, Roberto Taverna, Gabriella Poli,
Insegnanti ed Operatori shiatsu.
Programma
Venerdì 24 aprile 2015
Mattina
10.30
11
Pomeriggio
15-17
17.10
17.15-19.45
20
Sera
21-22
Presentazione del tema del Convegno e presentazione del rituale
del Convegno FISieo: “Fissare le esperienze nella pratica”
“Entriamo nel tema del Convegno attraverso la pratica personale:
trattamento, sperimentazione e annotazioni sulla percezione”
Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, “Empatia e neuroni specchio”
“Percepire i meridiani” video di Noboyuki
Come si allena la percezione nello stile Namikoshi (Fabio Lattanzi,
Fabio Amicizia, Roberto Taverna) e nello stile Masunaga (Gabriella Poli)
Cena
Comunicazioni del Presidente e del Direttivo
a seguire Luciano Valerio “I suoni dell’anima”
Sabato 25 aprile 2015
Mattina
7.15-7.45
8
8.45-10.45
11-13
Pomeriggio
15-17
Pratica di Laqi Guanqi Fa, propedeutica alla relazione della mattina,
Francesca Pasta
Colazione
Luigi Gargiulo, “La dimensione dell’hara. Postura e percezione
nel trattamento dei meridiani”
Francesca Pasta “Shiatsu e hunyuanqi: Tori e Uke formano un intero”
20
Valter Umelesi, “Ileo psoas espressione di globalità
e di connessione corporea; riequilibrio energetico dei reni”
“Fissare l’esperienza nella pratica” pratica personale per sperimentare,
verificare e annotare l’esperienza
Cena
Sera
21.30
Festa
17.15-19.15
Domenica 26 aprile 2015
Mattina
7.15-7.45
8
8.45
9.15-12.15
12.30
Pratica di Yoga e Qi gong
Colazione
Filmato Jill Bolte Taylor
Diego Sanchez “I chakra e loro integrazione con i meridiani Shiatsu”
Conclusioni dell’IC e chiusura del Convegno
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La
TERAPIA
del SOFFIO
La Via di compassione
del Maestro
Inoue Muhen
di Massimo Beggio
N
ella tradizione Mahayana del buddismo1 abbiamo una figura importante che la caratterizza in modo significativo. Si tratta di una
figura particolarmente compassionevole che viene
indicata con il nome sanscrito di bodhisattva.2 Nel
pantheon dei personaggi della tradizione buddista
questa figura ha poi anche un suo riferimento di
grande rilievo nella persona di Avalokitesvara3, che
viene riconosciuto come il Grande Bodhisattva, “il
Signore che guarda dall’alto”, nel senso che dall’alto del cielo dove risiede guarda alle sofferenze degli
uomini che vivono sulla terra, si preoccupa delle
loro tribolazioni e si adopera per portarli alla liberazione e alla salvezza. Si tratta quindi di un grande protettore del genere umano e del mondo più in
generale, un esempio di grande compassione e di
non attaccamento. Questo importante personaggio
è celebrato in numerosi Sutra del Mahayana, come
ad esempio il “Sutra del Cuore”, dove spesso riveste
il ruolo di interlocutore privilegiato del Buddha.
1
Mahayana o Grande Veicolo. Corrente del buddismo che, tra
le altre cose, sostiene il primato della compassione universale
anche rispetto ad ogni progetto di liberazione individuale. Fanno riferimento a questa corrente la scuola tibetana e le scuole
zen, solo per dire le più conosciute in Occidente. Storicamente
il Mahayana, che rappresenta una svolta fondamentale nel percorso del buddismo, viene fatto risalire intorno al I secolo.
2
Bodhisattva (lett. “Essere del Risveglio”), colui che fa voto di
compassione per la liberazione di tutti gli Esseri, prima ancora
della propria.
3
Avalokitesvara in sanscrito. Nelle tradizioni del Mahayana
di altri paesi estremo orientali assume nomi ancora diversi (ad
esempio in Giappone il suo nome diventa Kannon o Kanseon).
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n. 46 - Dicembre 2014
SHIATSU E…
9
Soffiare con un certo
ritmo (ciascuno troverà
il proprio) ripetendo più
volte dei cicli di ventuno
soffi cadauno
Qui però preferisco fermarmi e non andare ol-tre. Continuando ancora finiremmo con l’ad-dentrarci in un discorso complesso sull’importanza di queste figure nell’evoluzione del
percorso buddista, e l’argomento, pur se molto
interessante, mi porterebbe lontano dalla storia che invece ho in animo di raccontare.
A metà circa degli anni ottanta, durante un ritiro zen dalle parti di Salsomaggiore, ebbi la
buona sorte di conoscere un anziano monaco
giapponese che portava in giro per il mondo
un curioso metodo terapeutico di sua invenzione, metodo al quale aveva dato il nome
di “Terapia del Soffio”. In questo centro
zen era stato invitato proprio per tenere un
breve seminario sul suo metodo. Non mi
fu chiaro da subito, ma con il tempo ebbi
modo di constatare di persona come non
è poi così improbabile avere la fortuna di
imbattersi in un autentico bodhisattva nel per-corso della nostra vita (ed ecco quindi spiegata
a anche la ragione del mio preambolo iniziale).
Il nome, all’anagrafe giapponese, di questo piccolo vagabondo buddista che si richiamava allo zen,
era Naoji Inoue ma lui preferiva presentarsi a tutti
con il nome monastico che gli aveva dato un suo
maestro molti anni prima: Muhen. All’epoca era
già qualche anno che girava l’Europa in lungo e in
largo per far conoscere la sua originale terapia, e
tutti lo chiamavano appunto Master Muhen.
Già il nome la diceva lunga sul personaggio. Il significato di Muhen è “senza limiti”, o anche “senza confini”, e quella in fondo era proprio la caratteristica principale di quell’uomo. All’età di quasi
ottant’anni se n’era venuto via dal
Giappone per girare per il mondo portando la sua
terapia ovunque ne veniva richiesto. Quando veniva chiamato da qualche parte perché qualcuno,
venuto a conoscenza della “Terapia del Soffio”, richiedeva il suo intervento per un problema di salute, Muhen non si faceva troppe domande. Prendeva
un treno, o un aereo a seconda della distanza, e si
recava da lui. Senza mai chiedersi dove avrebbe alloggiato e senza mai nemmeno chiedersi se sarebbe
riuscito a recuperare, con un compenso, almeno i
costi che sosteneva per i suoi spostamenti. Il tutto
solitamente si risolveva con l’ospitalità e con l’elargizione di un’offerta, quindi le cose si sistemavano
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
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da sole, ma colpiva comunque molto questo suo
modo libero e leggero di affrontare la vita. Così
come impressionava fortemente vedere la sua disponibilità a spostarsi ovunque per il mondo pur
di aiutare le persone nella loro sofferenza, senza
mai porre un limite alla compassione o un confine ai luoghi dove recarsi quand’era richiesto. In
questo suo modo d’essere e di comportarsi egli rispondeva fino in fondo al nome che a suo tempo
gli aveva assegnato quel suo vecchio maestro. Un
maestro che conosceva bene il cuore del discepolo.
Muhen, per come molti lo abbiamo conosciuto,
era quindi un autentico bodhisattva che per tutta
la sua vita ha incarnato questa figura di Buddha
compassionevole.
Ogni volta che parlava della sua terapia, presentandola in occasione di conferenze o di brevi seminari
dove la insegnava, amava dire che era molto efficace e che non aveva particolari controindicazioni.
Aggiungeva poi, e questo è importante, che non
solo tutti potevano riceverla, ma che tutti potevano anche praticarla con facilità. Proprio per questa
ragione teneva spesso, in giro per tutta Europa, dei
seminari dove era contento di insegnarla.
In effetti imparare la “Terapia del Soffio” non è particolarmente difficile, almeno per quel che riguarda
la tecnica del soffiare. Nell’esperienza che ho potuto fare io stesso, le volte che ho tenuto dei seminari,
mi sono accorto di come le persone in poco tempo (in genere in una giornata di 6/8 ore) riescano
ad apprenderla senza troppe difficoltà. Le cose da
dire nel merito non sono molte: la prima è che l’apNEWS
n. 46 - Dicembre 2014
plicazione va fatta sulla cute libera da indumenti,
con l’avvertenza di porre un piccolo asciugamano di spugna (o qualcosa di analogo) tra le nostre
labbra e il punto da soffiare, in modo da evitare
qualche fastidioso effetto dovuto alla condensa. La
distanza tra le labbra ed il punto dovrebbe essere
(in genere e quando possibile) piuttosto ravvicinata, vale a dire qualche millimetro. L’indicazione di
Muhen era quella di soffiare con un certo ritmo
(ciascuno troverà il proprio) ripetendo più volte
dei cicli di ventuno soffi cadauno.
La cosa si fa invece un tantino più complessa
nell’imparare a scegliere quali punti del corpo andrebbero soffiati per intervenire sul problema che
la persona lamenta. Anche qui però esiste un principio molto semplice al quale il Maestro Muhen si
atteneva sempre e che raccomandava di rispettare
ogni volta che ci si accinge ad applicare questo metodo. L’indicazione di base è di trovare nell’area di
sofferenza uno o più punti che sono dolenti alla
pressione, una volta trovati applicarvi la tecnica
SHIATSU E…
11
L’insegnamento
di Muhen in fondo era
proprio anche questo:
affrontare la vita con
leggerezza e con
generosità
del soffio. Proviamo con un esempio: se qualcuno
lamenta un dolore all’articolazione della spalla, e
una conseguente difficoltà a muovere il braccio,
occorrerà cercare sulla spalla i punti che risultano
più dolenti alla pressione e poi soffiarli, ripentendo più volte (tra 20 e 30 volte) i cicli di ventuno
soffi, il tutto quindi fa 500/600 soffi circa. A prima
vista l’idea può forse spaventare un po’, ma nella pratica si fa tutto più semplice. Ho anche visto Muhen utilizzare il suo metodo non solo per
problemi di dolori ma per situazioni più pesanti
e complesse, e il principio di cercare nell’area del
corpo in sofferenza i punti di maggior dolenzia è
un criterio al quale egli non è mai venuto meno.
Aggiungo infine che più volte l’ho visto utilizzare
anche i punti classici della Medicina Cinese, pur
senza farne esplicito riferimento. Questa possibilità di utilizzare, naturalmente avendone una certa
dimestichezza, gli agopunti stimolandoli con la
tecnica del soffio è qualcosa che ho sempre trovato
molto interessante e che uso da tempo come una
sorta di tecnica complementare, accompagnando
con buoni risultati i miei trattamenti shiatsu.
Oltre a questi criteri devo dire che il Maestro Muhen
si lasciava anche molto andare all’improvvisazione
(mi si passi il termine). Voglio dire che quando si
trovava di fronte a un problema, oltre a lavorare secondo schemi che erano frutto di un ragionamento
si muoveva anche secondo le intuizioni del momento. Qualche volta ho parlato di questa modalità
definendola “sciamanica”, ma senza l’intenzione di
darle chissà quale significato esoterico. Credo che a
ciascuno di noi che lavora con lo shiatsu sia capitato almeno qualche volta di lavorare non seguendo
uno schema razionale ma lasciandosi trasportare
“dove porta il cuore” (piuttosto che la mente), per
usare un’espressione divenuta ormai classica. Que-
4
5
sto solo per aggiungere che Muhen, grazie alle sue
esperienze accumulate nella terapia ma probabilmente anche grazie a tante altre cose, tra le quali
non ultima la sua vita di uomo di fede, aveva anche
di queste storie. Ho seguito ininterrottamente, per
circa quindici anni, il Maestro Muhen dal nostro
primo incontro a Salsomaggiore fino al momento
della sua morte, avvenuta all’età di 91 anni nell’ottobre del 2000, all’ospedale di Tolone, nel sud della
Francia dove risiedeva negli ultimi anni. Sono stati
anni particolarmente importanti e intensi della mia
vita. Ho imparato direttamente da lui la “Terapia
del Soffio” lavorando insieme, fianco a fianco centinaia di volte. Ma non ho ricevuto solo l’opportunità di conoscere la terapia, mi ha insegnato anche
molto altro ed ho potuto apprezzare la sua visione
della vita.
Di questa lunga esperienza ho scritto in un libro
uscito lo scorso anno4, dove, oltre a descrivere la
sua terapia e il modo di applicarla, ho parlato a
lungo del suo insegnamento come monaco e maestro zen. Di scrivere di lui e della sua terapia me
l’aveva richiesto espressamente più di una volta.
Da bodhisattva qual’era Muhen ci ha lasciato in
eredità il dono della sua terapia ma non ha mancato di lasciare, tra le altre cose, anche un messaggio che ritengo forse ancora più importante.
È riassunto in una sua calligrafia che mi diede
qualche mese prima di morire. Era mio ospite a
Monza e mi chiese di fargli avere dei fogli di carta.
Cominciò con dei disegni a china (devo dire che
era piuttosto bravo), poi mi fece quella calligrafia.
Gli chiesi il significato di quei due kanji5 che aveva
riprodotto e lui mi rispose che significava “essere
liberi da ansie e timori”.
La traduzione che mi diede allora era alquanto
libera, infatti la calligrafia, che si legge Bu-Ji, nella sua traduzione letterale significa “senza cose”.
In Giappone è un messaggio di buon auspicio e
l’augurio è di non avere pesi da portarsi nel cuore.
Pesi che sono spesso inutili e che nella nostra vita
non fanno altro che appesantirla ed annebbiarne il
senso più autentico.
L’insegnamento di Muhen in fondo era proprio
anche questo: affrontare la vita con leggerezza e
con generosità senza porre limiti all’esistenza. Per
lui non era solo una teoria, per tutta la sua vita era
stato proprio il suo modo d’essere. Da autentico
“Buddha della Compassione”, oltre a praticare la
sua terapia, aveva sempre cercato di insegnare anche questo come un presupposto importante per
la liberazione e la salvezza.
•
“Il Libro dei Soffi – La via di guarigione del Maestro Inoue Muhen”, Bellavite Editore, 2013.
Kanji è il nome giapponese dei caratteri di scrittura d’origine cinese, i cosiddetti ideogrammi.
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
12
La BIODINAMICA
come attitudine
di Silvio Mottarella
M
ettiti di fronte a una
persona e osserva la
simmetria del suo corpo: il viso, le spalle, la lunghezza delle braccia ecc. Chiedile poi
di distendersi in posizione supina. Accertati che sia comoda;
se serve sistemagli un cuscino
sotto le ginocchia in modo che
la zona lombare appoggi meglio
e anche sotto la testa, se lo gradisce. Ora sistemati al suo fianco e
siediti in modo comodo, dovrai
starci per una ventina di minuti
perciò evita posizioni che ti costringerebbero a resistere.
Ora prendi la mano destra di
uke come si usa quando ci si
saluta.
Non fare nulla, semplicemente
accogli la sua mano. Percepisci
il contatto della pelle e le sensazioni che ti arrivano dal contatto. Ammorbidisci sempre più la
tua mano.
Ora porta l’attenzione allo spazio interno della tua mano; inizia
dalle falangi delle dita e lascia
che gli spazi articolari occupino
tutto il volume possibile. Estendi questa esplorazione a tutto il
metacarpo fino al polso. Se hai
confidenza con l’immaginazione
e la propriocezione puoi anche
provare ad accedere alla fluidità
delle ossa o, più semplicemente,
percepire la tua mano completaNEWS
n. 46 - Dicembre 2014
mente fluida come se ritornassi
al primo stadio di vita, quello
della cellula. La tua mano è una
grande cellula con la pelle come
membrana e, all’interno, solo
fluidi. Non prestare troppa attenzione alla mano di uke, occupati della tua. Può essere che la
tua mente si intrometta e cerchi
di distoglierti dalle sensazioni;
sta solo facendo la sua parte non
seguirla e torna alle sensazioni
interne.
Ora passa al polso anche lo
spazio articolare del polso si
espande e la stessa immagine di
fluidità colonizza tutto l’avambraccio. Prenditi il tempo necessario affinché la sensazione che
cerchi diventi sempre più presente, sempre più vivida. Puoi
ritornare alla mano ogni volta
che lo senti utile o ti risulta difficile fluidificare i tuoi tessuti.
Passa al gomito e lascia che la
sensazione fluida lo inondi e poi
inondi anche il braccio. I fluidi
occupano gran parte del nostro
corpo, circa l’80%, ce ne dimentichiamo così frequentemente
che ritornarci con questa modalità ci può sorprendere.
Ora lascia che questa marea
fluida esondi anche nella spalla
e, se senti l’esperienza nutriente, lasciala espandere all’emitorace destro e giù per tutto il lato
destro del tuo corpo.
Quando senti che puoi concludere lascia la mano di uke ma osserva con quale modalità lo fai,
quale sensazione ti sorge dentro
e quanto tempo ti ci vuole.
Per tutta la durata di questa
esperienza la tua attenzione è
rimasta su di te, sulla qualità di
organizzazione della tua mano
e conseguentemente sulla qualità di tocco, un tocco fluido, che
non ha indagato nulla della qualità di uke e che semplicemente
si è organizzato per accogliere
in modo neutro quello che c’è:
un tocco biodinamico.
Condividi l’esperienza con uke
e osserva di nuovo il suo corpo,
sono evidenti asimmetrie tra i
due lati del corpo? Noti un diverso senso di pienezza nella
metà con cui hai dialogato? Potrebbe essere sorprendente notare gli effetti di una semplice
ma non banale presenza.
SHIATSU E…
13
Nelle foto di questa pagina
e di quella successiva,
alcuni momenti
di anatomia esperienziale e
craniosacrale:
conoscersi attraverso
il movimento e il tocco.
All’ingresso del nostro centro
sopra un mobile dove si lasciano le scarpe, c’è uno spazio per i
volantini. Vengono portati dalle
persone che frequentano il centro e ce n’è di tutti i tipi. L’altro
giorno mi è caduto l’occhio su
uno che titolava così: “Impara
a respirare e diventi padrone
della tua vita”. La descrizione
che seguiva illustrava in modo
molto convincente gli effetti del
respiro sulla mente e l’efficacia
di una respirazione consapevole nella gestione degli stati
d’ansia e dello stress. Nulla di
particolarmente strano almeno apparentemente, anzi, considerando il livello sempre più
alto di sofferenza in cui siamo
immersi, è certamente da intendere come una benedizione
e come efficace alternativa alle
benzodiazepine. La sola cosa
non ben spiegata è: chi insegna
a chi? La mente al corpo?
Insegnare al corpo
o imparare dal corpo?
È tipico della nostra cultura
pensare che la mente sappia
più del corpo ed è quantomeno
strano se non addirittura paradossale pensare di insegnare al
corpo una funzione per la quale
è stato progettato.
Si potrebbe addirittura dire che
è diventato tale, in completa autonomia, proprio col primo respiro e smetterà di esserlo dopo
aver esalato l’ultimo.
Qualcosa ci fa perdere questa fiducia e così iniziamo a manipolare il corpo come facciamo coi
bambini che riteniamo da educare, orientare, correggere. Forse inizia proprio così la perdita
di fiducia nelle risorse e nelle
capacità del corpo.
E se provassimo a pensare che è
il corpo a sapere e che la mente
può solo supporre di sapere? Se
provassimo a considerare la sua
articolata complessità, la moltitudine di funzioni estremamente sofisticate che riesce a svolgere contemporaneamente e di cui
neppure comprendiamo minimamente il funzionamento?
Cinquanta trilioni di cellule
che lavorano in sinergia per
creare una unica coreografia
che è la nostra esistenza formando una differenziazione
ricchissima di tessuti che a loro
volta danno forma e funzione
a organi e sistemi. Questo è il
nostro corpo espressione vivente della salute o se preferiamo,
della vita al lavoro.
Anche il cervello è corpo, altra
cosa sembra essere la mente.
Biomeccanica
e biodinamica
La natura fino ad ora non sembra aver commesso errori. Quelli che vengono considerati errori
della natura sono conseguenze
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
14
dell’intervento umano. Il sole
sorge sempre all’ora esatta, giorno e notte si alternano con la
stessa regolarità con cui le maree salgono e scendono, i fiumi
scorrono tutti da monte a valle,
la pioggia cade dall’alto e i sassi
ancora non volano, almeno autonomamente.
Anche il corpo è natura, una
forma di natura resa forse più
complessa dalla presenza della mente. Potremmo forse dire
una forma di natura alla quale
non siamo più capaci di affidarci ciecamente. Noi pensiamo. Il
pensiero è per sua natura limitazione, l’ascolto è invece non
limitato. Il paradosso è affidarsi
al pensiero invece che all’ascolto delle sensazioni che sono per
loro natura sincere.
Così nei secoli ma in modo molto
evidente dopo la scissione Cartesiana, si è definita una gerarchia
che mette la mente al vertice esistenziale e il corpo al suo servizio. Stessa sorte è toccata alla
natura: al servizio dell’uomo.
Antropocentrico e “mentecentrico” potrebbero essere sinonimi.
E così la necessità di intervenire,
di aggiustare, di correggere.
Mettere le reti per evitare una
caduta sassi su una strada a
traffico intenso ha un senso. Deviare un fiume per evitare che le
esondazioni allaghino quartieri
costruiti nel suo alveo, sia pure
non quello abituale, dimostra
una perdita di senso. Anche in
ambito di lavoro corporeo essere interventisti o biomeccanici a
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
volte ha senso, altre meno.
La natura è biodinamica. Essere
biodinamici è nella natura delle
cose, naturale come il respirare.
Avere un atteggiamento di fiducia nei processi che il corpo sta
attuando è sinonimo di fiducia
nell’operato della natura, della
salute al lavoro. Avere un’attitudine di accoglienza evitando il
giudizio su come le cose dovrebbero essere, arrenderci all’impossibilità di comprendere tutto e di
poter dirigere le funzioni del corpo secondo modelli prestabiliti è
operare in modo biodinamico.
Lasciare spazio al sistema di
trovare la propria soluzione intendendo ogni espressione del
corpo come espressione della
salute senza la pretesa di aver
compreso tutto, di sapere cosa è
giusto per lei in quel momento
sebbene se ne ignori la biografia,
è biodinamico.
Non essere biodinamici richiede
lo sforzo di andare contro natura arroccandoci nella egotica
e spesso ingombrante presenza
della mente.
Biodinamico non è alternativo
a biomeccanico, è altro. Conoscenza e uso dell’intelletto, qualità maschili o da cervello sinistro, non sono bandite da questo
approccio. Tutt’altro. Sono piuttosto le qualità femminili come
l’accoglienza, il non giudizio, la
neutralità, la fiducia, la profonda capacità e disponibilità ad
ascoltare, a necessitare un’accoglienza maggiore.
È a partire da queste qualità che
si sviluppa una seduta biodinamica. L’attitudine a rimanere
muti testimoni dei processi in
atto nel sistema portando attenzione allo spazio e confidando
nella salute al lavoro, è frutto
della capacità di rimanere in
contatto con queste qualità.
Tecnica o presenza
L’epigenetica afferma che il 90%
delle nostre risposte agli accadimenti della vita sono di caratte-
SHIATSU E…
15
re reattivo e non attivo.
Il modello educativo, il contesto
culturale, il “campo” nel quale
siamo cresciuti, determinano in
modo dominante la qualità delle nostre azioni. Noi, secondo
questa visione, non siamo noi
ma la somma dei condizionamenti assorbiti dall’ambiente in
cui siamo cresciuti.
Se prendiamo per buono questo
assunto va da se che anche le risposte che diamo alle tematiche
con cui ci confrontiamo in una
seduta sono suscettibili di questo
condizionamento. Rischiano di
essere il frutto delle nostre proiezioni a loro volta poco attinenti
anche alla nostra reale natura.
Ogni modalità operativa è caratterizzata da una specificità
che possiamo definire tecnica.
La tecnica caratterizza e definisce in modo riconoscibile ogni
modalità di relazione corporea.
Ognuna di queste ha le proprie
peculiarità e specificità, tuttavia
sono delle astrazioni senza qualcuno che le esegua.
Aderenti come siamo al modello
maschile, quello a cui assistiamo
sempre più è l’esaltazione della
tecnica. Il prezzo che si paga è la
perdita nell’equilibrio dei ruoli nella relazione o, addirittura,
della relazione stessa. C’è chi sa
o presume di sapere e quindi fa e
chi invece passivamente subisce.
È una sorta di delega a qualcuno
o, come nel caso di uso di farmaci,
a qualcosa rispetto a un tema che
non si sa o non si vuole guardare.
In questo modello poco importa
se il cliente viene sempre più depredato del suo potere personale,
della fiducia nelle proprie risorse,
del valore insito nel processare
quel tema. Quante volte ci siamo
sentiti frustrati dall’aver subito
atteggiamenti di questa natura?
La modalità biodinamica opera
nella direzione dell’empowering
cioè nella valorizzazione delle
risorse e delle capacità del cliente di trovare la propria strada e
nel sostegno di queste qualità.
L’ascolto neutrale apre spazi nuovi a nuove soluzioni, a nuove organizzazioni che permettono di
riconoscere gli impedimenti che
mettiamo alla naturale espressione della vita. L’approccio biodinamico non può prescindere
dall’operatore e dalle qualità che
la craniosacrale dal modo in cui
si appoggiano le mani o nello
shiatsu dal modo in cui si porta
la pressione, ma anche e forse
soprattutto togliere i propri pregiudizi, le proprie opinioni di
come le cose dovrebbero essere
o vorremmo che fossero. I no-
mette in gioco e che costituiscono la relazione stessa.
È già stato detto che, quando
l’applicazione della tecnica è
l’aspetto dominante, l’importanza della qualità dell’operatore è meno influente.
Ricordo, giusto per non dimenticarcene, il suggerimento che
ci proviene dall’epigenetica: noi
non siamo chi pensiamo di essere ma la somma dei processi
attraverso i quali siamo passati
nel percorso della nostra esistenza. Quello che noi siamo è
quello che offriamo.
Diventare sempre più consapevoli delle nostre dinamiche
relazionali, siano esse di carattere operativo o più riferite alla
propria capacità di accogliere la
persona valorizzandone tutta la
sua bibliografia, diventa essenziale. Lasciare spazio, condizione fondamentale da cui sorge il
cambiamento, presuppone non
solo tenere una “distanza” idonea a livello fisico, evidente nel-
stri pensieri, le nostre intenzioni
occupano spazio. Accedere alla
neutralità è dare spazio.
“Essere ascoltati
è essere guariti”
Questa è un’esortazione con cui
introduce i suoi seminari uno
dei più autorevoli rappresentati
attuali della biodinamica: Mike
Boxhall.
La biodinamica non è una tecnica, è un’attitudine, un modo
di essere.
La capacità di ascoltare non è
una qualità comune e presuppone il sapersi ascoltare.
È comunque una qualità applicabile a qualunque tecnica e in
ogni momento.
A ognuno il compito di esplorarne
l’efficacia a partire forse dall’esperienza suggerita all’inizio e a prescindere dalla propria modalità
operativa. Potremmo veramente
rimanere sorpresi dall’efficacia di
questo ascolto, se solo ci permettessimo di provare.
•
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
16
Riflessioni
e puntualizzazioni
sui “TRE TESORI”
in Medicina
Cinese Classica
Applicazioni allo Shiatsu
di Carlo Di Stanislao, Maurizio Corradin, Fabrizio Bonanomi
Il principale problema degli uomini
è cercare negli altri
quello che non hanno
e trascurare ciò che possiedono
M. Yourcenar
N
el Ling Shu
(Wong, 1987) si dice che “come nell’universo vi sono tre luci, esistono tre tesori (
- san bao)
che illuminano l’uomo”. Com’è noto la fisiologia di questi
“tesori” (
- Qi,
- Jing e
- Shen) è largamente studiata
e non vogliamo insistere su di essa. La lettura degli ideogrammi
può fornire un utile panorama riassuntivo di ciò che deve intendersi per Qi, Jing e Shen1, rimandiamo il lettore anche ai numeri
arretrati di Shiatsu News in rete. Certamente, in chiave interpretativa più moderna e più prossima ai nostri attuali costrutti logici, possiamo affermare che Qi è l’animazione, Jing il protoplasma organico
e Shen l’insieme dei sistemi omeostatici di controllo2. Quello che c’è
utile, dovendo immaginare una pratica ricaduta nello shiatsu e nelle
tecniche esterne più in generale, è valutare, principalmente, in che
1
2
Boschi, 2002; Di Stanislao et al., 2002; Bonanomi, 1999.
AAVV, 2002.
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
SHIATSU E…
17
modo (con trattamenti e moxa)
influire nelle turbe dell’animazione, del parenchima o dei sistemi di controllo. E ancora considerare se esistono condizioni
attuali capaci di compromettere,
in modo successivo, i “Tre Tesori”, immaginando, poi, adeguate strategie terapeutiche.
Gli studi e le conclusioni di Jeffrey Yuen ci convincono che le
diverse forme di Qi percorrono
in modo differenziato i vari Meridiani3:
• Zhengqi Meridiani Principali
• Weiqi Meridiani Tendino Musciolari
• Yingqi Meridiani Luo
• Yuanqi Meridiani Straordinari
• Yuanqi e Weiqi Meridiani Distinti.
La domanda da considerare
adesso è la seguente: quali sono
i tratti meridianici per il Qi, il
Jing e lo Shen?
Le attuali convinzioni basate
sulla teoria degli Zang/Fu ci por-
terebbero a rispondere nel modo
seguente4:
• Tai Yin per il Qi
• Zu Shao Yin e Zu Tai Yin per
il Jing
• Shou Shao Yin e Shou Tai
Yang per lo Shen.
Tuttavia va tenuto presente che
sovrapporre gli Organi/Visceri
con i Meridiani è improprio e
spesso fuorviante.
A partire dai capp. 11-12-13 del
5
Sowen
, ma soprattutto
grazie allo Zhen Jiu Jia Yi Jing
di Huang Fumi6 sappiamo che
i diversi Meridiani (o le diverse risonanze) hanno contenuti
diversi in Sangue ed Energia,
controlla in modo differenziato
le wubao e i loro Rami Secondari
(Luo ) s’incaricano di funzioni diverse anche solo sotto
il profilo energetico. In questo
modo possiamo rubricare che7:
• Il Qi è sotto il controllo di Zu
Tai Yang
• Il Jing di Zu Shao Yang e Zu
Shao Yin
• Lo Shen di Shou Shao Yang,
Shou Shao Yin, Shou Jue Yin e
Shou Tai Yang
• Lo Xue di Jue Yin
• I Jin/Ye di Sou Yang
Ming e Shou Tai Yang.
A ciò si aggiunga che, a partire dal Nei Jing, si afferma che
ogni tecnica terapeutica si adatta meglio a specifiche turbe dei
“Tre Tesori” ed ignorare questo
significa produrre risultati solo
parziali8.
• L’agopuntura e le altre tecniche esterne (moxa, shiatsu, massaggio, ecc.) trattano bene il Qi.
• La dietetica e la farmacoterapia sono indicate per il Jing.
• La meditazione e le tecniche
corporee impattano soprattutto
sullo Shen.
Ancora diversa e più complessa
la ricerca di punti specifici da trattare nelle
turbe dei “Tre Tesori”.
Nel caso di turbe
del Qi9 si impiegheranno punti diversi per le
condizioni
di
Vuoto, Collasso, Stasi, Controcorrente. Questi
punti sono piuttosto
noti e possiamo riasumerli brevemente:
3
Yuen, 1997.
Ross, 1983; Leung, 1993.
5
Husson, 1974.
6
Milski et al., 1983-2003.
7
Corradin et al., 2001.
8
Bologna et al., 1999.
9
Di Stanislao, 2003; Konopacki, 2002; Boschi et al., in press.
4
n. 46 - Dicembre 2014
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18
Disegni presi dal sito http://sohoshiatsu.com/espanol/Ejercicios.html
- Xuqi: 6CV, 36ST, 10LI, 9LU
- Wangqi: 26GV, 9H, 1LR
- Yuqi: 8TB, 39GB, 16LI
- Qini: 5LU, 12CV, 37ST
Nel trattamento con moxa dei
Meridiani per le turbe del Qi
sono utili esercizi specifici di stiramento10:
• Polmoni e Grosso
Intestino
In piedi, divaricare le
gambe, braccia tese
all’indietro, intrecciare
i pollici, piegare il busto in avanti e portare
il più in alto possibile
le braccia per alcuni
secondi.
• Milza e Stomaco
In ginocchio, piegare
il busto all’indietro fino
a toccare terra, le gambe
sono laterali alle cosce,
eventualmente appoggiare sui gomiti se
risulta troppo
faticoso toccare terra con il
busto.
• Cuore
e Piccolo Intestino
Seduti, piegare le gambe a farfalla unendo le piante dei piedi, piegare il busto in avanti
cercando di portare
a terra i gomiti.
• Reni e Vescica
Seduti a terra, gambre diritte in avanti,
piegare il busto sulle gambe tenendo i piedi con le mani.
10
• Ministro del Cuore e Triplice
Riscaldatore
Seduti con le
gambe incrociate, mettere le mani
sul ginocchio opposto, piegare
il busto in avanti
mantenendo i glutei a terra.
• Fegato e Vescica Biliare
Seduti a terra, gambe dritte e
divaricate, piegare
il busto da un
lato, ripetere
dall’altro
lato.
Per quanto concerne il Jing gli
schemi possono essere molto
diversi11:
• Punti della Branca
Esterna della Vescica.
• Punti di Comando Anteriore
degli Organi e Visceri dopo apertura del Chong
Mai.
• Punti elettivi del Meridiano
Zu Shao Yang.
• Punti che nel nome portano
il concetto di Jing (52BL, 11BL,
1BL).
Soprattutto il massaggio sulla Branca Esterna della Vescica
dall’alto in basso e, nella stessa direzione, sul segmento dal
ginocchio al collo piede di Zu
Shao Yang, più moxe sui punti
44GB, 52-11BL ci sembra molto
pratico per lo shiatsu.
Dello Shen ci andiamo occupando da molti anni. Rimandiamo
ad altri lavori per valutare i
diversi aspetti “vegetativi” di
questo ampio concetto12. In li-
C.S. SIA, 2003.
De Berardinis, 2002.
Corradin et al., 2001; Corradin et al., 1995, De Berardinis et al., 1992.
13
Boschi, 1997; Ming, 1987.
14
Ganong, 1990.
11
12
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
nea generale i punti che consigliamo sono:
• Punti Mu nelle condizioni
acute.
• Punti Shen quando si ha la
sensazione di perdita di controllo sulle diverse funzioni.
• Punti Ling perdita dello
“slancio vitale”.
• Punti Gui ossessioni, false idee
o false percezioni.
• Punti “Porta” eventi traumatizzanti in tappe cruciali della vita.
• Punti Kong confusione a causa
della impossibilità da rifuggire
da condizionamenti esterni.
• Punti Ming si fanno le cose
senza vera gioia; automaticamente.
Un altro aspetto che ci preme
considerare è relativo ad una
condizione, affatto moderna, di
strapazzo psicofisico, definita
genericamente “stress”. Naturalmente questo termine non è
inserito fra quelli della nosografia classica, né può essere assimilato alla fatica (lao) derivante
dal “superlavoro” che esaurisce
la Zhongqi13.
Lo stress va inteso, invece,
come “esaurimento dei sistemi
adattogeni individuali con ripercussioni psicofisiche di tutti i meccanismi di regolazione
omeostatica”14.
Secondo il nostro punto di vista,
in fasi successive, questo evento, oggi tanto frequente, interessa dapprima il Qi, poi lo Shen ed
infine il Jing. Diversi, pertanto,
dovranno essere i nostri interventi di fronte a pazienti stressati con soli segni funzionali, con
disregolazioni immunitarie ed
endocrinologhe, in altre parole
con ripercussioni sulla struttura
organica. Un conto, ad esempio,
sarà trattare una dispepsia ipercinetica ed ipersecretiva (Meri-
SHIATSU E…
19
Meridiano principale del Fegato (F-LR)
diano Zu Jue Yin e punti attivi
sul Qi del TR-Medio), ovvero
una condizione che, attraverso
variazioni neuropeptiche vada
ad influenzare secrezione pacreato-biliare e gastro-intestinale
(Meridiani Shou Shao Yang e
Shou Shao Yin e punti 4SP, 25ST
e 12CV), oppure una situazione d’ulcera peptica conclamata (Merdiani Shou Shao Yin e
Zu Tai Yang e punti 50BL, 4SP,
6PC, 21ST). In questo modo, riteniamo, di rimanere fedeli alla
tradizione senza dimenticare di
doverci adattare alle nuove realtà emergenti nel cangiante uni-
Meridiano principale della Vescica (V-BL)
verso uomo.
Un’altra condizione di esaurimento simultaneo di Qi, Jing e
Shen è rappresentata dalla neuroinvoluzione senile. In questo caso
debbono essere trattate le linee
meridianiche (ed i punti yuan ) in relazione con le funzioni
cerebrali cognitive o superiori15,
secondo il seguente schema:
Meridiani
Punti
Shou ShaoYang/
Shou Tai Yang
g
3TB-4SI
Zu Shao Yang/
Zu Jue Yin
42GB-3LR
Meridiano principale del Rene (Rn-KI)
Trattandosi, poi, di condizioni che necessitano di Yuanqi
è naturale ricorrere ai cosiddetti Merdiani Curiosi (Qi
Qing Ba Mai Kao 16) e più in
particolare con quello connessi strettamente con il Cervello (nao):
- Du Mai17
- Yang Qiao18
- Yin Qiao19
Naturalmente, dovendo tonificare, il trattamento si attuerà
sullo Yang e pertanto a sinistra, indipendentemente dal
sesso.
•
15
Yuen, 2003; Di Stanislao, 1994.
16
17
18
19
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
REDAZIONALI
20
Parlano di noi…
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
REDAZIONALI
21
Molti articoli
di importanti
testate parlano
dello Shiatsu e
della Federazione,
un buon ritorno
d’immagine
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
22
La SETTIMANA
DELLO SHIATSU 2014
Crisi: pericolo e/o opportunità
di Nadia Simonato
L
a terza edizione della settimana dello shiatsu ha
avuto, forti delle esperienze precedenti e del lavoro di gruppo, un buon esito generale. Siamo
partiti bene ottenendo 61 patrocini fra cui 4 a Livello
Nazionale, 8 regioni, 8 province e 31 comuni. Nelle
maggiori città italiane sono stati organizzati EVENTI rivolti alla cittadinanza allo scopo di creare confronto e dialogo, anche con la collaborazione di altre
figure professionali, e valorizzare l’importante contributo che lo Shiatsu può dare per il superamento
della crisi sia a livello personale che sociale. Sono
stati portati a termine 39 eventi con la partecipazione di varie autorità del mondo della politica e della
cultura, dimostrando come lo shiatsu comunque,
sia presente in tutta Italia, in modo serio e professionale e possa esser strumento di crescita e confronto
anche con altri professionisti, creando momenti di
collaborazione e di crescita professionale.
Grazie a questi eventi sono sorte collaborazioni e
incontri con vari professionisti, con i quali potremmo pensare e ipotizzare eventuali approfondimenti nel prossimo futuro. Il lavoro condotto quest’anno, ha permesso di approfondire molti rapporti
con vari enti ed esponenti dell’università.
Il blog, rinnovato nei contenuti e nella grafica,
www.infoshiatsu.it/lasettimana è stato visitato
dal oltre 9.800 persone differenti, che hanno interrogato le pagine legate agli eventi a scuole aperte o
a studi aperti presenti sul sito. Le pubblicità svolte
via Google hanno portato oltre 129.424 visualizzazioni e oltre 600 visite sul sito FISieo, che hanno
interrogato gli elenchi delle scuole o degli studi dei
professionisti in modo paritetico.
La pagina Facebook ha superato i 147.636 di per-
SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014
23
Alcuni momenti delle varie attività
organizzate durante la terza edizione
della Settimana dello Shiatsu.
sone a cui è stato mostrato il post. Mentre la pubblicità effettuata su Facebook ha portato 51.677 visualizzazione, che hanno permesso 1.586 visite verso
il blog della settimana; 43.496 persone hanno visto
il post con 532 visualizzazione della pubblicità sugli eventi; 25.640 sono state le visualizzazioni delle
Scuole Aperte, che hanno portato 57 persone a cercare delle presentazioni fatte dalle scuole, ed infine
la pubblicità per Studi Aperti è stata visualizzata
8.078 volte che ha portato 50 persone a cercare uno
studio di un professionista.
Questi sono i numeri dietro i quali possiamo leggere e intravvedere tutto il lavoro e impegno che ci ha
permesso di realizzare una manifestazione che, oltre a far conoscere lo Shiatsu ad un pubblico sempre
più vasto, è anche un’occasione speciale per stimolare i soci a partecipare attivamente alla vita della
Federazione, acquisire strumenti e consapevolezze
per essere veramente dei professionisti.
Sono usciti diversi articoli sui quotidiani, siti inter-
Un’occasione speciale
per stimolare i soci
a partecipare attivamente
net, interviste radiofoniche e televisive, sia a livello
nazionale che locale. Si può visionare tutto nell’apposita sezione nel nostro blog della Settimana dello
Shiatsu dedicata alla rassegna stampa.
Sull’onda dell’esperienza maturata negli scorsi
anni e della fiducia ricevuta attraverso le tantissime manifestazioni di simpatia e gli innumerevoli
quanto importanti patrocini raccolti, la Settimana
dello Shiatsu 2014 si è quindi articolata in una serie di offerte al pubblico al fine di far conoscere le
potenzialità di questa Antica Arte per la Salute e
sviluppare il tema scelto quest’anno.
Gli Operatori professionisti attestati, iscritti al
Registro Operatori Shiatsu (ROS FISieo) hanno offerto gratuitamente, su prenotazione, trattamenti
shiatsu nei loro studi. Gli utenti si sono potuti affidare alla loro professionalità in un contesto sicuramente idoneo.
Anche le Scuole Accreditate FISieo, circa 40 presenti sul territorio nazionale, sono state attivamente coinvolte nella manifestazione con presentazione di corsi professionali, amatoriali, workshop e
attività promozionali.
Nel blog della Settimana dello Shiatsu www.infoshiatsu.it/lasettimana potete trovare la storia della
manifestazione giunta alla sua terza edizione, visitare e condividere la pagina relativa alla rassegna stampa con tutti i link agli articoli cartacei, su
web e registrazioni radiofoniche e televisive che ci
hanno accompagnato e permesso di rendersi visibili a un nuovo possibile pubblico.
Ora siamo già pronti per ripartire con la prossima edizione, e ci occorre tutta la vostra collaborazione.
•
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
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CRISI:
pericolo e
P
opportunità
di Attilio Somanzi
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
arlare
arlare
arla
re di
di crisi
cris
cr
isii significa
sign
si
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politica
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vive
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iv
cons
conseguentemente
nseg
egue
uent
ntem
emente dei valori che li
dovrebbero permeare.
Anzitutto la politica che per definizione dovrebbe
occuparsi della “polis” (fu Aristotele a darne una
prima definizione) cioè del benessere della città
e della comunità ove il bene di tutti prevale su
quello individuale dal punto di vista educativo,
culturale e materiale, da decenni si occupa invece
del benessere individuale dei politici stessi e di chi
li affianca e sostiene assumendosi la responsabilità di diseducare la popolazione, infatti potrebbero dire: “ciò che conta è il mio benessere e basta”.
Sono stati pochi i politici che si sono veramente
interessati del benessere del cittadino.
La società: con tali esempi continuamente sotto
gli occhi, quali valori possono permeare la società come complesso e l’individuo come singolo?
Quindi crisi della società.
E veniamo ai valori: valori massimi sono diventati
prevalentemente il denaro e il potere, diminuiscono etica e morale fino a quasi scomparire o resistono come vuote parole, scompare il valore della
relazione e del rispetto reciproco e dei rapporti
veri interpersonali.
SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014
25
Quella relazione cioè che permette di contattare
l’altro, di capirlo, di entrare in empatia con lui/lei;
invece ci sono solo io, il mio interesse, la mia
“pancia”. Se qualcosa non funziona, è sempre colpa dell’altro, nessuno vuole assumersi la sua personale responsabilità.
Pensiamo alla TV, per il 90% sono sdoganate parole impensabili fino a 20 anni fa, sono sdoganate
baruffe ove ognuno parla e nessuno ascolta, dove
l’insulto, le accuse reciproche e la mancanza di rispetto per l’interlocutore è continuo, e pochi intervengono per modificare tale stato di cose...
Nessuno è disposto a rinunciare ai propri privilegi, alle proprie idee..., l’interlocutore diventa il
nemico...
Con una società che và in questa direzione, la crisi intesa come deterioramento di una situazione,
di momento difficile, di sconvolgimento dell’assetto interno della persona..., è quindi inevitabile, come detto, la crisi di valori che mette in risalto
l’incapacità di relazionarsi, di ascoltare, di rispettare l’altro.
La crisi economica è la conseguenza ultima di
questo modo di vivere.
Come può un giovane o un adolescente o chiunque altro, conoscere valori come la solidarietà o il
rispetto se i cosiddetti “opinion leader” (politici,
attori, conduttori tv, giornalisti, rappresentanti
della cultura o addirittura delle varie Chiese) ogni
giorno insultano, aggrediscono e talvolta bestemmiano? Se lo fanno loro, posso farlo anch’io!!!
Sono loro i modelli!
Ho dipinto in modo necessariamente superficiale
e forse pessimistico uno stato di cose che vivo e
che sento quando mi confronto con amici, conoscenti, collaboratori.
La crisi, dunque, è , dal mio punto di vista, il sintomo, la malattia è la perdita di valori.
Riconoscere la malattia è il primo passo per cogliere le opportunità che il sintomo offre.
È possibile cogliere questa opportunità? Dipende,
ci si può lasciare travolgere dalla crisi dando la
responsabilità agli altri o ritenendosi incapaci di
reagire (depressione, suicidio..., come purtroppo
è accaduto) oppure si può capire e riconoscere le
nostre responsabilità (ad es. la comodità del “così
fan tutti”, ”me ne occuperò domani”, “non sono
capace”, “non è affar mio”, ...) e cercare e agire il
cambiamento. Prima il nostro individuale, poi favorire quello delle persone vicine e, conseguentemente, potrà iniziare l’allargamento dell’influsso
verso gli altri.
E qui interviene il significato originale, derivante
dal greco, che ci dice che crisi è scelta e significa riflettere, valutare per cambiare e trasformare.
Lo shiatsu è una tecnica
corporea a sé, che coinvolge
sia chi lo riceve, che chi lo fa
o chi lo studia o lo insegna,
che coinvolge il modo
di vivere, di pensare,
di relazionarsi e quindi l’intero
corpo/mente di chi agisce
Ci sono molti gruppi che lavorano al cambiamento, tra questi chi opera con lo shiatsu: gli operatori, le scuole, la Federazione. E vengo dunque allo
shiatsu.
Quali sono le opportunità che offre lo
shiatsu?
Opportunità di lavoro, ma soprattutto opportunità di trasformazione personale. Vediamo come.
Anzitutto bisogna sapere e capire che cos’è lo
shiatsu. Molti pensano che lo shiatsu sia un massaggio o addirittura che sia l’agopuntura fatta con
i pollici o un micromassaggio. Nulla di tutto questo, lo shiatsu non è un massaggio perché... scuotimenti, impastamenti, strusciamenti, sfioramenti,
..., vestiti, oli, macchinari... non fanno parte dello
shiatsu; non è agopuntura perché non usa aghi e
i pollici non sostituiscono gli aghi e il trattamento va sull’intero corpo e non solo su alcuni punti;
non è micromassaggio perché lo shiatsu esercita
una pressione mantenuta costante e sostenente...
Lo shiatsu è una tecnica corporea a sé, che coinvolge sia chi lo riceve, che chi lo fa o chi lo studia
o lo insegna, che coinvolge il modo di vivere, di
pensare, di relazionarsi e quindi l’intero corpo/
mente di chi agisce lo shiatsu. E non è un modo
di dire.
Lo shiatsu lavora attraverso pressioni statiche
(pollice, palmo, piedi, ginocchia) tese a stimolare l’intero sistema nervoso autonomo e in particolare il parasimpatico e attraverso di esso l’intero corpo. Non esiste shiatsu che non coinvolga
nell’ora del trattamento l’intero corpo allo scopo
di ottenere un equilibrio generale del corpo/mente. Cosa avviene? Anzitutto rilassamento, poi risposta dei vari sistemi del corpo e quindi aumento delle capacità di rigenerazione e di ripresa, ma
la cosa altrettanto importante è che, lo shiatsu si
fa in due, quindi lo scambio energetico permette
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014
26
una relazione nuova e consapevole, e permette
la presa di coscienza di se stessi e di capire, per
chi lo volesse, cause e origine del proprio problema: “A che cosa mi serve?”, “Cosa mi impedisce
di fare?”, “Che cosa mi spinge a fare?”, “Perché?”...
Noi diciamo che si uniscono i due poli yin e yang,
e da questa unione scaturisce coscienza e consapevolezza di sé, da cui scaturisce a sua volta la
possibilità della trasformazione personale, primo
passo verso l’autoguarigione a partire dal corpo fisico e “... risvegliando le capacità di risposta,
permette al ricevente, di contattare lo squilibrio
dandogli la possibilità di ritrovare in se stesso la
forza risanatrice...” (“Lo shiatsu e il pensiero macrobiotico”).
Diciamo infatti, che (cito sempre lo stesso testo): “...
si tratta di una tecnica che si caratterizza, rispetto
alle altre, per il fatto di utilizzare una pressione
statica che permette di riattivare, a progressivi
livelli di profondità, le diverse fasce dell’esistenza della persona (fisica, energetica, psicologia,
mentale e spirituale), facendo scaturire il movimento dall’interno in risposta alla staticità della
pressione esterna ... “. (ibidem). Questo è molto importante, significa che (a differenza delle altre tecniche manuali) è l’energia del ricevente ad agire
e creare la trasformazione, non è solo l’operatore
che lavora e l’altro riceve passivamente.
Lo shiatsu favorisce
la trasformazione della
propria vita e, ricontattando
i valori individuali
di collaborazione, relazione,
rispetto e contatto può
influire sulla trasformazione
di sé e della società
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
Quindi coinvolge l’intero corpo/mente/spirito: lo
shiatsu è detto perciò “il cuore nelle mani”.
“... Si può dire che il trattamento di shiatsu ideale
scaturisce, ogni volta, dall’attuale, reale condizione del ricevente: cosi com’è il suo stato di “salute”, così è lo shiatsu che fa per lui...” (ibidem). Lo
shiatsu, infatti, è diverso per ogni persona, non c’è
un protocollo valido per ogni tipo di caso. Quindi shiatsu è, contatto, sostegno, empatia, unità,
ascolto e pure relazione, quella relazione è rispetto che, come detto, manca o è latente nella
società odierna: è dunque riscoperta dei valori
fondanti di una società.
Non dobbiamo cercare, quindi, di fare prediche
per costringere l’altro a cambiare, dobbiamo partire cambiando noi stessi, riconoscendo chi siamo,
cosa vogliamo, cosa stiamo sbagliando e cosa abbiamo sbagliato, ... , ecco l’autoguarigione, e da
noi si va verso l’altro e poi, irradiando, verso gli
altri e così via.
Lo shiatsu, ripeto, favorisce la trasformazione
della propria vita e, ricontattando i valori individuali di collaborazione, relazione, rispetto e
contatto può influire sulla trasformazione di sé
e della società.
In altre parole “la crisi o il fallimento diventa l’epicentro di un duraturo cambiamento e forse trionfo”, cito dai Millenial.
Concludo con la FISieo: con la pratica dello shiatsu possiamo quindi agire per stimolare un riequilibrio che interessa simultaneamente sia il corpo
fisico che gli aspetti psichici ed emozionali, favorendo lo sviluppo di un nuovo atteggiamento
mentale e uno stile di vita in linea con il momento
presente. Il movimento energetico compiuto attraverso il trattamento shiatsu permette di attivare
la propria vitalità e prendere consapevolezza del
“pericolo”! Si sperimenta così un cambiamento
verso nuove scoperte e “opportunità”!
Verona, settembre ’14
•
HAIKU
27
Haiku
Al mite sole,
la porta dell’inverno
si dischiude.
Punto di fuga
Punto di fuga,
delle mie scelte timoniere invisibile.
Epifanico nel mio nome!
Nel tempo della riflessione ti offro parole:
sveli il falso,
riveli il vero:
io sono.
Riscatto il naufragio
nell’indistinto umano:
con la solitudine della mia unicità.
Sabina Mannucci
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
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CASO N° 3
I KOAN delle poesie
Un maestro zen incontra i poeti
Engaku Taino
A cura di Fabrizio Bonanomi
Nella rubrica dei KOAN, che ci
accompagna da qualche anno
nelle pagine di Shiatsunews,
dal numero 44 accoglie una
nuova proposta: il commento,
dal punto di vista dello zen, a
Poesie di autori contemporanei
non strettamente legati all’esperienza dello zen.
Il Maestro è colui che ti sa indicare un nuovo modo di osservare la vita di tutti i giorni.
Essere capace di cambiamenti,
avere la giusta flessibilità in funzione delle vicissitudini, significa
essere in grado di vivere sino in
fondo ed appieno la realtà, ed
al contempo essere consapevoli dell’esistenza di una miriade di realtà altre, a portata di
mano, se motori di interesse.
Engaku Taino, con queste nuove,
affascinanti, originali e singolari
proposte, è capace di fare esattamente questo, allo scopo di
indicare al discepolo una modalità alternativa di annodare i
fili della trama e dell’ordito della
propria esistenza, in maniera
che ciascuno possa esprimere
la propria unicità, nella tensione
ultima di divenire nel tempo Uomini e Donne Consapevoli.
I testi a commento delle Poesie,
sono frutto di trascrizioni dei teisho delle sesshin, momenti di
insegnamento dove ogni Poesia è stata esaminata e commentata, nell’arco di questi ultimi anni.
Buona lettura.
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
Da gennaio 2011 a dicembre 2013
CASO N° 3
Belli
Er Zignore, o volemo dì: Iddio
Er Zignore è una cosa ch’è peccato
sino a credese indegni de capilla.
Più indifficile a noi sto pangrattato,
che a la testa de David la Sibilla.
A Santa Potenziana e Pravutilla,
me diceva da ciuco er mi curato
ch’è come un fiat, un zoffio, una favilla,
inzomma un Vatt-a-cerca-chi-tt-ha-dato.
E pe spiegamme in tutti li bucetti
si come Iddio ce se trova a faciolo,
metteva intorno a sé tanti specchietti.
Poi diceva: “Io de qui, vedi, fijiolo,
faccio arifrette tutti sti grugnetti,
eppure è er grugno d’un curato solo”.
G. Gioacchino, Belli Sonetti
Fra me e l’intero universo
non c’è differenza:
è meraviglioso, e non c’è
bisogno di specchietti.
KOAN
29
I
l personaggio del sonetto ricorda l’episodio in cui da
bambino il parroco gli spiegò
come Dio riesca ad essere in ogni
luogo. Per riuscire a fargli capire
come Dio si trovi a fagiolo, cioè
bene, in tutti i buchetti, si metteva intorno tanti specchietti. Così
poteva far vedere che il suo viso
era in tutti quegli specchi, però
il grugno, cioè la faccia era quella di un solo curato. Tanti specchietti e tante facce ma, in effetti,
la faccia è una sola. Con questo
voleva sostenere come Dio riesca con la sua onnipresenza a essere in ogni granello di sabbia.
Nella prima parte, come chiunque altro che ragiona un po’, il
Belli scrive che Dio, o l’assoluto,
è qualcosa che non ci si può credere degni di nominarla o addirittura capirla: è impossibile. Per
dimostrare quanto sia difficile fa
dei paragoni che sarebbe lungo
spiegare e io lascio stare di addentrarmici.
Quando da bambino andava
nelle due chiese che cita, che tra
l’altro a Roma non ci sono più,
il parroco gli diceva che Dio è
come un soffio, una favilla, qualcosa d’istantaneo, che si capisce così o non si capisce. Come
nel gioco a mosca cieca, in cui il
bambino rivolto al muro con gli
occhi chiusi doveva riconoscere
e cercare quello che l’aveva toccato con la mano: la leggerezza del tocco e l’immediata sparizione.
È l’esempio un po’ grossolano
che fa il parroco a un bambino
per fargli capire che non s’arriva
a Dio col ragionamento e come
Dio stia in tutti i luoghi. È inutile chiedersi dove il parroco
prendesse tutti quegli specchietti, forse era una scena che recitava spesso con i parrocchiani per
dimostrare come Iddio fosse in
ogni luogo. Ora ci sono mezzi
tecnologici che permetterebbero esempi più accurati, però bisogna riconoscere che il parroco
l’aveva pensata giusta.
Questo è uno dei duemila e passa sonetti in dialetto di Gioacchino Belli, nei quali tocca più volte
in maniera originale e precisa il
tema della religione. Pur non essendo uno studioso di teologia,
il fatto di vivere in maniera sveglia nello stato pontificio lo rendeva in grado di riportare nei sonetti sia la bibbia che il vangelo
secondo il punto di vista del popolano. Che era però la visione
di una persona razionale in grado di vedere le assurdità delle
convinzioni religiose. Il parroco, a modo suo, porta delle prove alle sue affermazioni, ma nella nostra scuola, investigando il
sonetto alla maniera di un koan,
possiamo realmente comprendere quanto penso voglia dire
il Belli. Perché la poesia di commento, nell’affermare che tra me
e l’intero universo non c’è differenza, è meraviglioso, rivela che
nella nostra scuola c’è la possibilità di essere come Dio che riempie tutti i buchetti senza bisogno dell’ausilio degli specchietti
del parroco.
Cioè non c’è bisogno di oggetti
esterni per fare esempi, che siano libri, tradizioni, riti o specchi
come in questo caso. C’è l’esperienza personale per realizzare
direttamente da se stessi il soffio, la favilla che in un istante fa
accedere a Dio, ossia l’assoluto.
Gioacchino Belli non voleva fare
proseliti. È stato un osservatore profondo di tutti i personaggi del tempo nello stato pontificio. Aveva una grande cultura,
era aperto alla scienza e alla filosofia. Inoltre può essere che
l’idea degli specchietti gli sia
venuta dalla divina commedia,
perché al canto 29 del paradi-
so, Beatrice, per spiegare a Dante come Dio si rifletta in tutti i
luoghi, fa un esempio simile a
quello del parroco. I sonetti romaneschi del Belli sono più vivi
e diretti di quanto lo siano quelli
scritti in italiano. Chiunque voglia rappresentare è preciso, che
sia il papa o il vetturino, il sarto
o la prostituta, ci sono tutti nei
duemila sonetti che formano un
monumento della plebe, e non
solo, romana.
Secondo me non è solo Roma,
ma è tutta l’umanità che si rivela nei suoi versi, gli esseri umani
sono simili sotto tutti i cieli. Tutti
hanno voglia di mangiare, di fare
sesso, di lavorare poco, di divertirsi, e c’è chi come il Belli vuole andare al cuore dei comportamenti e dei sentimenti e riesce
a mostrarli come solo un grande
artista può riuscire. Nel leggere
i suoi sonetti si capisce il mondo
e le persone che lo abitano con lo
stesso gusto che si ha a teatro nel
vedere la bravura di un attore o
di un cantante, anche se in quel
momento non ci sta insegnando
niente. Così avviene nei sonetti,
come questo che riporta all’assoluto, che secondo il parroco non
si può spiegare ma si può vedere come agisce e si riverbera in
tutte le manifestazioni. E in questa scuola, a differenza del parroco, abbiamo il vantaggio di
poter esclamare: è meraviglioso,
fra me e l’intero universo non c’è
differenza!
•
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
30
RICETTE PER L’INVERNO
ispirate alla Dietetica
secondo
la Medicina
Cinese
di Lena Tritto
E
cco alcune semplici e gustose ricette
per difenderci dal
freddo e tonificare la nostra energia renale. Per la
Medicina Cinese l’inverno è associato al sistema
Rene da cui dipendono le ossa, i
denti e più in generale la nostra
costituzione.
In questo momento dell’anno bisognerebbe avere cura di riposare di più e andare a dormire
presto e di questo si gioverebbe
notevolmente anche il nostro sistema immunitario che sarebbe
così più efficace nel contrastare
gli attacchi esterni. Siamo nella stagione fredda e quindi con il cibo dobbiamo sia
usare alimenti riscaldanti come le spezie che modalità di cottura che portino calore (stufare, brasare,
cuocere al forno, arrostire,
friggere, ecc.). Quando fa
freddo cosa c’è di più gradito di una bella zuppa profumata e fumante!
•
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
RICETTE
Zuppa con i fagioli
dell’occhio*
Ingredienti:
• 150 g di riso semi integrale
• ½ verza
• 300 g di zucca
• 500 g di bietole
• 150 g di fagioli dell’occhio
• 2 carote
• 1 costa di sedano
• 1 porro
• 1,5 litri di Brodo vegetale
• sale marino integrale
e olio extravergine di oliva
Procedimento:
Mettere in pentola con 2 cucchiai di olio il porro affettato,
il sedano e le carote tritati.
Saltare per 3 minuti. Unire
i fagioli lasciati in ammollo
per 8 ore e le altre verdure
a pezzetti. Far insaporire il
tutto. Unire il brodo e cuocere
a fuoco vivace per 30 minuti.
Poi unire il riso e continuare
la cottura per altri 30 minuti.
Salare e fuori dal fuoco condire generosamente con olio di
prima spremitura.
DIETETICA CINESE
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•RICETTE
Verdure invernali
stufate
Ingredienti:
• ½ verza
• 300 g di topinambur
o carciofi
• 300 g di zucca
• 1 sedano rapa
• 1 cipolla affettata
• sale marino integrale
• 2 cucchiai d’olio
• 1 spicchio d’aglio affettato
• 3 pizzichi di peperoncino
• 2 rametti di timo
Procedimento
Lavare le verdure e tagliarle
a pezzi regolari di 3 cm. In
una pentola a fondo pesante
mettere a strati la cipolla,
il sedano rapa, la zucca, il
topinambur o i carciofi e la
verza salando leggermente
ogni strato di verdura. Unire
un po’ di acqua a lambire
il primo strato. Coprire e
iniziare a cuocere a fiamma
alta in modo che si formi
molto vapore, poi proseguire
la cottura a fiamma bassa per
15-20 minuti aggiungendo
poca acqua bollente, se serve.
Quando la verdura è cotta,
unire l’olio aromatizzato con
l’aglio, il timo e il peperoncino (ottenuto scaldando il
tutto in un padellino) mescolare e togliere dal fuoco.
Far riposare senza coperchio
2 minuti e servire. In questa
preparazione le verdure si
possono variare a piacere.
Pasticcio di quinoa
alla cannella
ella
e cavolfiore
re
Ingredienti:
• 300 g di quinoa
noa
• 500 g
di cavolfiore
• 6-7 filetti di acciuga
sottolio
• 1 spicchio di aglio
• 2 pizzichi di peperoncino
• 1/2 stecca di cannella
in corteccia
• 1 cucchiaino di scorza di limone
grattugiata
• 1 manciata di farina di mais
precotta
• 1/2 cucchiaino di timo secco
• olio di oliva extra vergine
• sale
• pepe
Procedimento:
Proced
Lessate
per almeno 20
Le
minuti
la quinoa in 400
m
ml d’acqua leggermente salata insieme alla
cannella, eliminare la
spezia
condire con la
s
buccia
di limone e lasciab
re raffreddare.
Ridurre il cavolfiore in cimette.
Mettere in padella l’aglio affettato con 2-3 cucchiai d’olio,
le acciughe e il peperoncino e
far dorare per 2 minuti circa,
unire il cavolfiore e rosolare
per 3 minuti, poi versate 4 cucchiai d’acqua e salate. Mettete
il coperchio e proseguite per 10
minuti. Passato questo tempo, levate il coperchio e fate
asciugare il fondo. Quando la
verdura sarà tenera schiacciarla finemente con una forchetta.
Ungere una pirofila e cospargere il fondo con la farina di
mais mescolata con il timo.
Stendere metà della quinoa e
coprire con il cavolfiore e chiu-
c uno
dere con
strat della restrato
stan quinoa
stante
spo
spolverare
con altra farin di mais,
rina
condire
con
co
olio
o e mandare in forno caldo
cald a 200° a
gratinare per 10-15 min.
Fichi secchi
al cioccolato
Ingredienti:
• 250 g di fichi secchi
• 50 g di mandorle
• 2 chiodi di garofano
• 1 cucchiaino di buccia
d’arancia grattugiata
• un pizzico di cannella
• 50 g di cioccolato fondente
grattugiato
Procedimento:
Tostate leggermente le mandorle in forno medio (180°
C). Prendete i fichi secchi,
apriteli e collocatevi al centro le mandorle, un pizzico
di chiodi di garofano pestati
e 1 di arancia. Richiudeteli
bene con le dita e infornateli su una piastra, in forno
medio (180° C).
Appena
cominciano ad assumere un
colore dorato toglierli dal
forno e, ancora caldi, rotolateli nel cioccolato fondente
grattugiato aromatizzato
con la cannella.
Ricette a cura di Lena Tritto Consulente alimentare secondo la medicina cinese e Insegnante di cucina di casa
* Le ricette con l’asterisco sono tratte da “Scuola di cucina vegetariana” Autrice Lena Tritto, Food Editore Parma 2014
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
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L’ACQUA…
tra i fornelli
di Monica Borio
E
sistono alcuni ingredienti
particolarmente adatti per
rafforzare e sostenere l’energia dell’Elemento Acqua.
Questi ingredienti, come i fagioli rossi, o il melograno, possono
essere cucinati in modo sfizioso
affinché si riesca ad avere un piatto sano e
allo stesso tempo soddisfare il palato.
Ecco le proposte per
l’inverno.
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
Fagioli rossi
I fagioli rossi, o kidney, sono
un’ottima fonte di ferro, fosforo e potassio. Il buon contenuto
di proteine vegetali, fibra e fitocomponenti li rende particolarmente preziosi per la salute.
I ffagioli rossi, rispetto
agli altri legumi,
m hanno
propriep
tà
dret
nanti
ancora
più spic-
cate, quindi sono consigliati a chi soffre di ritenzione idrica con tendenza ad accumulare
peso corporeo.
I fagioli rossi, come la maggior
parte dei legumi, non solo sono
alimenti completi ma hanno anche una forte proprietà saziante. Il senso di sazietà che ci provoca la consumazione dei fagioli
è la grande quantità di proteine e
di fibre. Uno studio statunitense
ha, infatti, dimostrato che il consumo costante e regolare di questo legume, costituisce un valido
MACROBIOTICA
33
aiuto nella riduzione del girovita. Nel caso del fagiolo rosso si
ha anche il vantaggio di una digeribilità maggiore rispetto a
tutte le altre varietà.
Un’altra importante proprietà
del fagiolo rosso è quella diuretica. Quest’ultimo, infatti, ha una
composizione acquosa e ricca di
vitamine dei più svariati gruppi.
L’insieme delle due cose stimola
l’attività renale ed ha quindi un
effetto depurativo sull’intero organismo. Sono alimenti ricchi di
carboidrati e quindi ottimi sostituti della pasta e, dal punto di
vista proteico, sono perfetti sostituti delle proteine di origine
animale che hanno invece anche numerosi effetti sfavorevoli.
Inoltre i fagioli rossi, come anche
quelli di altre varietà, hanno poche calorie ma soprattutto un ridottissimo apporto di grassi.
Agar-Agar
L’agar-agar, chiamato Kanten
dai Giapponesi, è un prodotto
ricavato dall’elaborazione di
diverse alghe rosse, tutte contenenti sostanze quali mucillagini
e alginati che stimolano il transito intestinale. Il suo sapore è
neutro, quindi può essere impiegata in tutte le preparazioni
che richiedono una consistenza
gelatinosa senza nessuna alterazione del sapore.
In commercio si trova in fiocchi,
polvere o barre.
RICETTE
Talismani dei reni
Ingredienti:
• 1 spicchio d’aglio
• 1 cipolla
• Olio di sesamo o girasole
• 200 g di carote
• 400 g di fagioli rossi
kidney (cotti)
• 4 cucchiai di fiocchi d’avena
• Coriandolo
• Cumino
• Sale
• Pepe
Procedimento:
Sbucciare l’aglio e la cipolla
e tritare finemente. Scaldare
un cucchiaio d’olio in una
padella e aggiungere l’aglio
e la cipolla fin quando non
saranno trasparenti. Spegnere
e lasciare raffreddare.
Grattugiare le carote e strizzarle per eliminare l’acqua in
eccesso. Sciacquare i fagioli
e mescolarli con le carote, i
fiocchi d’avena, il soffritto
d’aglio e cipolla, ½ cucchiaino
di cumino e ½ cucchiaino di
coriandolo: frullare il tutto.
Aggiustare di sale e pepe.
Con le mani umide preparare
delle grosse medaglie (talismani). Scaldare un cucchiaio
d’olio e far cuocere a fuoco
medio 3-4 minuti per lato.
Servire decorandoli con fili di
erba cipollina.
Melograno
Il frutto del melograno è
particolarmente ricco di
sali minerali quali potassio, manganese, zinco,
rame e fosforo; in quantità minore troviamo anche
ferro, sodio e calcio. Abbondante anche la presenza di vitamine: A, B, C, E e
K. Oltre all’acqua, che naturalmente rappresenta l’elemento
principale, troviamo zuccheri,
fibre e grassi.
Fin dall’antichità questo partico-
lare frutto è stato simbolo di abbondanza e longevità e già da
allora le sue molteplici proprietà terapeutiche erano ben note;
oggi la medicina ufficiale non
ha fatto altro che confermare tali
Mousse di pere
con chicchi di melograno
e scaglie di cioccolato
Ingredienti:
• 250 g pere sbucciate
e tagliate a pezzetti
• 500 ml di succo di mela
• 3-4 C. malto di riso (facoltativo,
se la frutta non è molto dolce.)
• 4 cucchiai di agar agar in fiocchi
• 1 pizzico di sale
• 1 cucchiaio di crema
di mandorle bianca
• la scorza di limone grattugiata
(ed il succo di ½ limone)
• qualche chicco di melograno
e qualche scaglia di cioccolato
(facoltativa)
Procedimento:
Sbucciare e tagliare le pere a
pezzetti, bagnarle con il succo
di limone, riporle in teglia
larga e lasciar raffreddare in
frigo.
In un pentolino unire al succo
di mela l’agar agar e il sale,
mescolare con un frustino e
mettere sul fuoco, mescolando
portare a bollore e fare sobbollire lentamente per circa 5 min.
Spegnere il fuoco ed aggiungere la scorza del limone, la
crema di mandorle bianca e
se volete dello sciroppo d’acero o malto a piacere.
Versare sulle pere e quando il
composto è raffreddato frullare bene.
Servire nelle coppette guarnendo con qualche chicco di
melograno e qualche scaglia
di cioccolato.
proprietà. Vediamo quali. La sua
virtù più importante è quella che
riguarda la presenza di sostanze ad alta attività antitumorale
come l’acido ellagico, i flavonoidi ed altre sostanze con proprietà antiossidanti che nel loro insieme collaborano in modo attivo
nella cura di vari tumori ( prostata, pelle, seno, polmoni).
•
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
34
Il nuovo
REGIME FORFETARIO
di Savina Bonnin e Renzo Chiampo
I
l Disegno di Legge di
stabilità 2015 licenziato dal
Consiglio dei ministri nel tardo
pomeriggio del 15/10/2014, e
che ora dovrà passare al vaglio
delle Camere per l’approvazione
definitiva, all’art. 9 introduce un
nuovo regime fiscale “agevolato”,
con decorrenza 1° gennaio 2015.
Attenzione: si tratta di una proposta
di legge al momento di andare
in stampa, per cui la normativa
approvata potrebbe essere diversa
mentre state leggendo questo
articolo.
Dal 1° gennaio 2015 sono soppressi
i seguenti regimi:
U regime fiscale agevolato ex
L. 13/2000 = nuove iniziative
produttive;
U regime contabile agevolato ex DL
98/2011 art. 27 co.3 = contribuenti
ex-minimi;
U regime fiscale di vantaggio ex DL
98/2011 art. 27 co.1 = contribuenti
minimi.
I soggetti che al 31 dicembre 2014
si avvalgono del regime fiscale di
vantaggio (=contribuenti minimi)
possono continuare ad avvalersene
per il periodo che residua al
completamento del quinquennio
e comunque sino al compimento
del trentacinquesimo anno di età; i
contribuenti in regime delle nuove
iniziative possono completare il
triennio. Salvo opzione per il regime
ordinario.
Il nuovo regime si applica (salvo
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
opzione) alle persone fisiche esercenti
attività d’impresa, arti o professioni,
che, nell’anno precedente:
a) hanno conseguito ricavi o
compensi, ragguagliati ad anno (il
che significa che se il contribuente
in sei mesi di attività ha conseguito
compensi per 5.000 euro il ricavo
considerato sarà 10.000) che non
eccedano i limiti stabiliti in apposita
tabella, a seconda del codice ATECO
(=codice attività) di appartenenza.
Ai fini dei ricavi non si considera
l’eventuale adeguamento agli studi di
settore;
b) hanno sostenuto costi per lavoro
dipendente o di collaborazione o di
lavoro accessorio per un importo non
superiore a 5.000 euro;
c) il valore dei beni strumentali mobili
(costo di acquisto) al 31 dicembre
non ecceda i 20.000 euro (i beni ad
utilizzo promiscuo vengono valutati al
50%). Non rilevano i beni il cui costo
è inferiore a 516,46 euro né i beni
immobili.
Nel caso di esercizio contemporaneo
di due attività, il limite di cui alla lettera
a) sarà quello relativo al codice ATECO
con il limite più elevato.
In sede di dichiarazione di inizio
attività potrà essere espressa la
previsione di sussistenza dei requisiti
necessari per avvalersi del regime
agevolato.
Non possono avvalersi del regime
forfetario:
a) le persone fisiche che di avvalgono
di regimi speciali ai fini IVA (vedi
Manuale Fiscale a pag. 11);
b) i soggetti non residenti nello Stato
FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA
35
od in uno Stato Membro dell’Unione
Europea;
c) i soggetti che commerciano in via
prevalente in immobili o mezzi di
trasporto nuovi;
d) i soggetti che partecipano a
società di persone o associazioni
professionali o posseggono quota
di s.r.l. a ristretta base proprietaria
che hanno optato per la trasparenza
fiscale.
Nulla è variato per quanto concerne
l’IVA rispetto all’attuale regime dei
minimi. Chi si avvale del nuovo regime
non applica l’IVA e in ogni caso non la
detrae.
U Le cessioni intracomunitarie di
beni sono non imponibili art. 41 DL
331/1993.
U Le prestazioni di servizi ricevute
da soggetti non residenti o rese ai
medesimi sono non soggette art. 7-ter
DPR 633/72.
U Gli acquisti intracomunitari di beni
sono soggetti a “reverse charge”
(inversione contabile) = liquidazione
dell’IVA nazionale da parte
dell’acquirente.
U Sugli gli acquisti extracomunitari
di beni deve essere assolta l’IVA (in
dogana).
Qualora il contribuente forfetario risulti
debitore dell’IVA la stessa deve essere
versata entro il giorno 16 del mese
successivo a quello di effettuazione
delle operazioni.
Sui ricavi e sui compensi percepiti
(principio di cassa) si applica il
coefficiente diversificato in base al
codice ATECO che identifica l’attività
esercitata. Sul reddito imponibile
si applica un’imposta sostitutiva
dell’IRPEF, delle addizionali regionali
e comunali e dell’IRAP, in ragione del
15%. Nel caso di imprese familiari
l’imposta è dovuta dall’imprenditore.
I contributi previdenziali si deducono
ulteriormente dal reddito determinato
forfetariamente.
Sul reddito così determinato si paga
un’imposta, sostitutiva dell’IRPEF, delle
addizionali IRPEF e dell’IRAP, del 15%.
Per le nuove attività, a condizione che
a) il contribuente non abbia esercitato,
nei tre anni precedenti l’inizio, attività
di lavoro autonomo o di impresa;
b) la nuova attività non costituisca
mera prosecuzione di un’attività
precedente, anche se svolta in qualità
di lavoratore dipendente;
c) qualora venga svolta un’attività
svolta in precedenza da altro soggetto
l’ammontare dei ricavi non sia
superiore alla quota di cui alla tabella
ATECO.
Per i primi tre anni il reddito
imponibile di cui al punto precedente
viene abbattuto di un terzo, per
cui si pagherà il 15% del 66,66%
dell’imponibile.
Ai fini previdenziali i contribuenti
forfetari iscritti alla gestione artigiani
o commercianti non sono soggetti al
“minimale”. Tale agevolazione cessa
l’anno successivo a quello in cui sono
venuti meno i presupposti per la
permanenza nel regime forfetario.
Il passaggio al regime contributivo
ordinario determina l’impossibilità
di fruire nuovamente del regime
contributivo agevolato, anche laddove
sussistano le condizioni di cui al
quinto paragrafo.
I contribuenti rientranti nel regime
forfetario non sono assoggettati a
ritenuta d’acconto. Parimenti non
sono tenuti ad operare le ritenute
d’acconto sulle prestazioni ricevute,
fermo restando l’obbligo di indicare
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
36
in dichiarazione il codice fiscale del
percettore ed il relativo importo.
Sono esonerati dalla tenuta delle
scritture contabili. Resta fermo
l’obbligo di conservare i documenti
emessi e ricevuti.
Possono optare per l’applicazione
dell’IVA e delle imposte sul reddito nei
modi ordinari.
I contribuenti che applicano il
regime forfetario sono esclusi dagli
studi di settore e dai parametri,
mentre saranno richiesti peculiari
obblighi informativi relativamente
all’attività svolta, che verranno stabiliti
con provvedimenti del Direttore
dell’Agenzia delle Entrate.
Il regime forfetario cessa di avere
applicazione a partire dall’anno
successivo a quello in cui viene meno
una delle condizioni di cui al quinto
paragrafo (eccedenza dei ricavi,
lavoro dipendente, beni strumentali)
ovvero si verifica una delle fattispecie
di cui all’ottavo paragrafo (regimi
speciali, non residenti, commercio
immobili, società).
Il nuovo regime forfetario è un regime
“naturale” per cui chiunque si trovi
nelle condizioni sopra previste deve
applicare tale regime, eccetto opti per
il regime ordinario. In buona sostanza
anche coloro che attualmente sono
in regime ordinario rientrano di diritto
TABELLA DELLE SOGLIE DI RICAVI E COMPENSI E DELL’INDICE DI REDDITIVITÀ
Prime cifre del codice ATECO
Industrie alimentari e delle bevande
10 – 11
Commercio all’ingrosso e al dettaglio
45 – da 46.2 a 46.9 – da 47.1 a 47.7 – 47.9
Commercio ambulante di alimentari e bevande
47.81
Commercio ambulante di altri prodotti
47.82 – 47.89
Costruzioni e attività immobiliari
41 – 42 – 43 – 68
Intermediari del commercio
46.1
Attività dei Servizi di alloggio e ristorazione
55 – 56
Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, sanitarie,
di Istruzione, Servizi Finanziari
64 – 65 – 66 – 69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75 –
85 – 86 – 87 – 88
Altre attività economiche
01 – 02 – 03 – 05 – 06 – 07 – 08 – 09 – 12 – 13 –
14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 –
24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 – 32 – 33 –
35 – 36 – 37 – 38 – 39 – 49 – 50 – 51 – 52 – 53 –
58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63 – 77 – 78 – 79 – 80 –
81 – 82 – 84 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 – 95 – 96 –
97 – 98 – 99
NEWS
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soglia
di ricavo
redditività
35.000
40%
40.000
40%
30.000
40%
20.000
54%
15.000
86%
15.000
62%
40.000
40%
15.000
78%
20.000
67%
FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA
37
nel regime forfetario.
Riepilogando i punti chiave del nuovo
regime:
U vi rientrano sia gli attuali minimi, sia
gli ex minimi, sia gli ordinari (salvo
opzione);
U i minimi possono proseguire nel
regime attuale sino alla sua naturale
scadenza;
U tassazione forfetaria: aliquota di
redditività in base al codice attività;
U imposta del 15% sostitutiva dell’IRPEF
e dell’IRAP;
U non soggetto IVA;
U non soggetto a ritenute d’acconto,
né attive, né passive;
U non soggetto a studi di settore;
U esonero dalla tenuta di scritture
contabili;
U uscita del regime a tempo
indeterminato. Si esce solo se si
“sfondano” i parametri.
L’operatore shiatsu e in DBN è
classificato al codice 96.09.09, per cui
rientra nel gruppo
“altre attività economiche”.
L’insegnante shiatsu e di DBN è
classificato al codice 85.59.90, per cui
rientra nel gruppo
“attività professionali”.
Poiché, normalmente, l’insegnante
shiatsu è anche operatore, la soglia di
ricavo rimane 20.000.
NOVITÀ FISCALI 2015
Riportiamo le principali novità attinenti
direttamente od indirettamente le
attività in discipline bionaturali in
vigore per il 2015.
dirette si deducono quali spese
di rappresentanza (sino al limite
dell’1,3% del reddito dichiarato).
Le spese di vitto e alloggio se
sostenute direttamente dal
committente non costituiscono più
compensi in natura, per cui dovevano
essere fatturate al professionista e
rifatturate al committente.
La comunicazione di agenti e
rappresentanti circa l’applicabilità
della ritenuta ridotta (il 20% anziché il
50%) non dovrà più essere rinnovata
ogni anno con lettera raccomandata.
L’INTRASTAT sui servizi viene molto
semplificato, ma non eliminato.
Per la richiesta d’iscrizione al VIES non
si dovranno più attendere i 30 giorni.
Dal 2015 le dichiarazioni di intento
dovranno essere prima trasmesse
all’AdE in via telematica e poi
comunicate, unitamente alla ricevuta
dell’effettuata comunicazione all’AdE,
al proprio fornitore.
Qualora il fornitore effettui una
cessione od una prestazione senza
applicazione dell’IVA prima di aver
ricevuto la dichiarazione d’intento e la
documentazione della trasmissione
all’Ade sarà sanzionato.
Il cedente o prestatore dovrà poi
riepilogare, nella dichiarazione
IVA annuale, i dati relativi alle
dichiarazioni ricevute.
Per le associazioni in regime forfetario
le fatture di sponsorizzazione sono
equiparate alla pubblicità, per cui
l’IVA forfetaria da versare sarà il 50%
anziché il 90%. •
Entro il 7 marzo devono essere
trasmesse in via telematica all’AdE le
certificazioni sulle ritenute d’acconto
operate.
Le spese per gadget e omaggi sono
ora detraibili ai fini IVA e deducibili
dal reddito se di importo unitario non
superiore ai 50 euro (era 25,82). Se
di importo superiore ai fini IVA sono
indetraibili ed ai fini delle imposte
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NEWS
38
L’INVERNO
negli scatti di ...
Alessandro Rovelli
NEWS
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IMMAGINI
39
Fargo
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NEWS
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OROSCOPO INVERNO 2014
a cura dell’Astrologo “Yu Sen”
ARIETE
21 marzo I 20 aprile
Iniziare l’anno con una stabile energia
dell’Elemento Acqua non ha prezzo:
il 2015 parte decisamente meglio
di quello precedente e promette anche un
seguito abbastanza positivo.
Potrete dedicarvi ai vostri progetti, e coltivare il
desiderio di rinnovamento che il vostro Meridiano
del Fegato continuerà a stimolare.
TORO
21 aprile I 20 maggio
L’Elemento Terra è un po’ instabile
per cui nonostante si preannunci un
2015 niente male, forse andrete un po’
ad alti e bassi fino a metà settembre.
Da qui in avanti, la strada sarà in discesa, e
finalmente il Meridiano dello Stomaco vi darà
quella giusta determinazione per farvi sentire
soddisfatti di voi stessi.
GEMELLI
21 maggio I 21 giugno
È l’Elemento Metallo che fa da
padrone all’inizio del vostro
2015: scambio con l’esterno e
eliminazione della stagnazione del KI. Potrebbe
essere il momento di tagliare con i rami secchi:
abitudini, frequentazioni, situazioni che non vi
soddisfano più. La forza dell’Elemento Acqua vi
darà quella spinta intuitiva per agire e risolvere le
questioni che più vi interessano.
CANCRO
22 giugno I 22 luglio
È il momento di sostenere e
rafforzare l’energia dell’Elemento
Fuoco: potrebbe essere arrivato il
momento che aspettavi. Ma dovrai
cogliere l’attimo giusto, quello che ti consentirà di
realizzare alla perfezione i tuoi piani.
Dall’estate in poi vivrai situazioni positive e molto
appaganti, ma attenzione all’Elemento Acqua
un po’ sottotono che potrebbe crearti stress a
livello familiare.
LEONE
23 luglio I 23 agosto
Il 2015 sarà un anno positivo per voi a
patto che manteniate ben saldi i piedi
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
per terra, rafforzando i Meridiani di Stomaco e
Milza specie tra gennaio e giugno. Se riuscirete
a realizzare questo allora potrete godere di stabilità
da settembre in poi.
VERGINE
24 agosto I 22 settembre
Attenzione all’Elemento Acqua e
all’Elemento Legno: il 2015 è un anno
che potrebbe richiedere qualche
cautela. Dovrete muovervi con
prudenza nelle relazioni familiari e curare
bene l’energia del Meridiano del Fegato
per agire senza esasperare reazioni ed
emozioni. Il periodo migliore? Da giugno ad
agosto!
BILANCIA
23 settembre I 22 ottobre
Il Meridiano dell’Intestino Crasso in
buona forma vi permetterà di vivere i
cambiamenti, o le novità non sempre
ben accette, con un atteggiamento
positivo.
E sarà mantenere l’energia del Metallo in
equilibrio il vostro passo vincente per rendere il
2015 un anno molto positivo.
SCORPIONE
23 ottobre I 22 novembre
Grazie alla determinazione, che vi
regalerà un buon equilibrio del
Meridiano dello Stomaco, potrete
affrontare con tranquillità diverse
situazioni che non vi renderanno la vita facile.
Prestate particolare attenzione all’energia
della Vescica Biliare, sarà lei a guidarvi nel
fare le giuste scelte per un 2015 comunque
positivo!
SAGITTARIO
23 novembre I 21 dicembre
L’Elemento Terra in piena forma
vorrà dire principalmente una
cosa: maturazione. Maturità
nel senso di acquisizione di maggiore senso di
responsabilità, e anche di maggiore esperienza,
che farete affrontando impegni e situazioni
svariate. Per questo curate con attenzione
Stomaco e Milza, affinché il processo si svolga
in modo fluido.
COSA SUGGERISCONO STELLE E MERIDIANI
41
CAPRICORNO
22 dicembre I 20 gennaio
Inizierete il 2015 in armonia con
l’Energia del Fuoco, venato da sogni
e da un’insolita voglia di rompere gli
schemi, di cambiare le regole del gioco al quale
siete abituati.
I cambiamenti saranno visibili (e fortunati) specie
da agosto in poi.
ACQUARIO
21 gennaio I 19 febbraio
Coltivate con pazienza l’energia
del Meridiano del Fegato e non
preoccupatevi se qualcosa o qualcuno
vi dovesse remare contro a inizio 2015 o nel cuore
dell’estate: andrà tutto bene, e sarete addirittura
favoritissimi da fine estate in poi. Potete iniziare a
vedere rosa, finalmente!
PESCI
20 febbraio I 20 marzo
Quest’anno potrebbe essere un po’
faticoso e impegnativo ed è per
questo che dovete coltivare l’energia della
Terra, in modo particolare dello Stomaco
per avere tutta la determinazione per portare
a compimento i progetti migliori o chiarire
a voi stessi che cosa volete cambiare
e come farlo. Vi sarà utile!
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
SEGRETERIA
42
SEDE OPERATIVA
FISieo
Ufficio di Segreteria Nazionale
Via Gallonio, 18 - 00162 Roma
Tel 06.44258487
Fax 178 2203735
segreteria@fisieo.it
info@fisieo.it
PEC fi[email protected]
SEZIONE ESAME
HANNO SUPERATO L’ESAME DI AMMISSIONE
AL REGISTRO OPERATORI SHIATSU
Nella sessione del 14/10/2014 a Milano
ILARIA BISIN
NICOLETTA COSSALI
ENRICO FERRANTI
MARCO GIULIANI
ELENA GUIDI
PAOLA LEONELLI
CRISTINA MAMELI
TOMMASO MEGALE
NIVES MILESI
MICHELE MORRI
IOLE PEDROTTI
SANDRINA PIZZOLATO
CINZIA RECUPERO
FABIO RONCI
Nella sessione del 28-29/10/2014 a Roma
PAOLA PEDICONE
ANNA MARIA LEONARDI
SABRINA RUGGIERI
VALENTINA PUCCIO
SILVIA BOLOGNESE
LUCIA LICHERI
FRANCESCA COMO
Nella sessione del 30/10/2014 a Padova
ANGELA SCHIAVON
FEDERICO DANTE
LUCIA BISSACCO
ANDREA VERZA
ROSITA BETTINI
MONICA MIOZZO
ALESSANDRO BOZZATO
GIULIANO MARCO
MELISSA MORATO
MIRKO NASATO
GIULIA GULLÌ
ALBANO BARELLA
KATIA VOLTOLINA
UTILIZZO DEL LOGO REGISTRATO
Comunichiamo a tutti i
Soci Professionisti della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, che il
Consiglio Direttivo, nella riunione dell’8 e 9
marzo 2010, in rela- FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU
zione all’uso del logo
INSEGNANTI E OPERATORI
da parte dei soci professionisti, ha precisato che tutti i Soci Professionisti
regolarmente iscritti al Registro Operatori Shiatsu e in
regola con la quota associativa possono fare uso del
logo della Federazione per pubblicizzare la propria
attività professionale evidenziando, laddove lo consenta lo spazio, che il trattamento Shiatsu non è terapeutico, non è sanitario e non è finalizzato alla cura
delle patologie. È vietato l’utilizzo del logo in qualsiasi
contesto (volantini, pubblicazioni, siti internet o altro) in
cui lo Shiatsu venga accostato alla risoluzione di disturbi che possano comunque essere collegati o derivanti da patologie e a terminologia medica. Il logo
deve essere utilizzato unitamente alla dicitura: “Iscritto al Registro Operatori Shiatsu - professione disciplinata ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n. 4”. Il logo
può essere richiesto alla Segreteria e verrà fornito con
alcune semplici regole di utilizzo, che il socio è tenuto
a rispettare. Tali regole di utilizzo saranno rese disponibili anche sul sito www.fisieo.it. In caso di necessità
il socio potrà chiedere chiarimenti alla segreteria nazionale e/o al Responsabile della sua Regione.
QUOTE SCUOLE
DA VERBALE DIRETTIVO 31 GENNAIO 2014
UÊ+՜Ì>ÊL>ÃiÊ«iÀʈÃVÀˆâˆœ˜iÊ-V՜>ÊÀi}ˆÃÌÀœÊÃV՜le riconosciute FISieo: inserimento scuola su sito
euro 150.
UÊ +՜Ì>Ê Vœ“«iÌ>Ê «iÀÊ ˆÃVÀˆâˆœ˜iÊ -V՜>Ê Ài}ˆÃÌÀœÊ
scuole riconosciute FISieo: euro 300 inserimento
scuola su sito + accreditamento Punti ECOS + EDUCIS + banner pubblicitario sul sito + possibilità di
esame presso la Scuola.
SITO DELLA FISieo e Blog
UÊ-ˆÌœÊ-ˆiœ www.fisieo.it
Uʏœ}Êhttp://www.infoshiatsu.it/
Per qualsiasi problematica relativa alla gestione di sito e blog, si prega di contattare
internal@fisieo.it
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
ACCORDI E OPPORTUNITÀ
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Adesione della FISieo
a SLOW MEDICINE
di Renato Zaffina
C
arissimi amici, siamo lieti di comunicarvi
che la FISieo - FEDERAZIONE ITALIANA
SHIATSU Insegnanti e Operatori, è entrata a
far parte dell’Associazione Slow Medicine.
Di conseguenza siamo entrati nella Rete Slow,
che riunisce associazioni, ordini e collegi
professionali, gruppi di professionisti e di cittadini
che si riconoscono nei principi e negli obiettivi di
Slow Medicine e si impegnano a collaborare alle
sue iniziative e ai suoi progetti.
Avremo modo di affiancare e sostenere quindi,
le iniziative e i progetti della Rete, ma soprattutto
di proporre noi attività, interventi slow da portare
avanti insieme ad altre associazioni.
Slow Medicine, nasce dall’incontro di persone
che, con esperienze e culture diverse, hanno
operato ed operano all’interno del mondo
delle cure per la salute e che negli ultimi
trent’anni hanno prodotto pensiero e ricerca
nel campo della salute, dal punto di vista
organizzativo, strutturale, metodologico,
economico, comunicativo. L’idea che gli ideatori
di Slow Medicine hanno in comune è che cure
idonee e di buona qualità e una corretta
comunicazione fra le persone riducano i costi
dell’organizzazione sanitaria, riducano gli
sprechi, promuovano l’appropriatezza d’uso
delle risorse disponibili, la sostenibilità e
l’equità dei sistemi che si occupano di salute,
migliorino la qualità della vita dei cittadini nei
diversi momenti della loro vita. Per
la loro storia, per l’esperienza
professionale e per l’attività
che svolgono, i fondatori di
Slow Medicine si collocano in
punti diversi del sistema
della cura: dalla qualità
all’organizzazione
sanitaria, dalla formazione
alla prevenzione, alla
medicina sociale, alla
comunicazione visiva.
Questo fa di loro, ma ora
possiamo dire di noi, una rete attiva e dinamica,
in cui ognuno contribuisce con il proprio
pensiero e la propria esperienza all’obiettivo
di riproporre un sistema che guardi al mondo
della salute in maniera sostenibile. La rete è
in costante espansione, perché Slow Medicine
ha l’obiettivo di coinvolgere professionisti
sanitari, associazioni di professionisti, cittadini,
associazioni di pazienti e di familiari in un
laboratorio di progettazione di buone pratiche di
aiuto e di cura. In questo senso Slow Medicine è
una rete di idee in movimento, che ha lo scopo
di attivare momenti di confronto, partecipazione
e progettazione, collaborazioni fra operatori e
cittadini interessati alla propria salute realizzando
in concreto una modalità di cura più sobria, più
rispettosa, più giusta.
La nostra partecipazione a questa rete, ci
sembra utile perché si potranno portare avanti
con più forza i nostri obiettivi di Associazione e
di Professionisti, sostenendo quanto afferma
l’articolo 2 del nostro Statuto: “Shiatsu, disciplina
olistica per la salute, arte autonoma giapponese
rappresentata da diversi stili, di derivazione sinogiapponese, basata su un trattamento manuale,
mediante pressioni eseguite sul corpo, finalizzata
a fornire all’individuo i mezzi e le informazioni con
i quali migliorare la propria vitalità e raggiungere
e mantenere il miglior stato di salute”.
Per ulteriori informazioni su Slow Medicine potete
consultare il link: http://www.
slowmedicine.it/
Aspettiamo vostri
suggerimenti e idee per
intraprendere questo
percorso di ricerca e
di attività pratiche sul
territorio, in cui vogliamo
essere presenti con le
nostre proposte.
Grazie •
Renato Zaffina
renatozaffina@fisieo.it
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
44
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NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
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Ai soci FISIEO che si registreranno al MultiStore inserendo nel campo CF/PIVA la scritta “SOCIO FISIEO”, lo sconto verrà applicato automaticamente
al momento dell’ordine.
PASSO LENTO - Erboristeria
Via Giorgio La Pira, 5
35030 - Selvazzano Dentro (PD)
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Modus vivendi - Way of life
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Passo lento nasce dalle opportunità
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h lla crisi
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ha creato e dalla necessità di rallentare il ritmo
imposto da questa società. Non solo erboristeria,
ma luogo dove potersi fermare, parlare e sentirsi
ascoltato, dove possano nascere sinergie tra i
diversi aspetti della vita. Sarete i benvenuti.
NEW
ACCORDI E OPPORTUNITÀ
45
NEW
CONVENZIONE CON UNIT CREDIT
La Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e
Operatori si impegna attraverso i Soci Professionisti Attestati iscritti al Registro Italiano Operatori
Shiatsu (RIOS) ad applicare uno sconto del 10%
sul proprio tariffario, per un trattamento di minimo 50/60 minuti per i dipendenti di UNICREDIT
e loro familiari.
Il dipendente interessato potrà scegliere il Professionista consultando l’elenco disponibile online
all’indirizzo http://www.fisieo.it/la-fisieo/elenco-professionisti-attestati.html; il singolo Socio,
interpellato dal cliente, potrà aderire o meno secondo la formula “convenzione valida presso gli
Operatori che aderiscono all’iniziativa”.
Il professionista che non desiderasse mettere in
atto le condizioni previste dagli accordi, è invitato ad informare l’utente della sua indisponibilità
al trattamento, dando indicazioni di rivolgersi ad
un altro Socio Professionista FISieo.
CONVENZIONE CON INTESA SAN PAOLO
C
La FISieo si impegna attraverso i
NEW
suoi soci a riconoscere agli iscritti alla
ASSOCIAZIONE LAVORATORI INTESA SAN PAOLO e ai rispettivi familiari uno sconto del 10%
sul compenso per un trattamento della durata di
50/60 minuti.
L’elenco degli operatori e dei responsabili regionali della FISieo sono reperibili nel nostro sito
www.fisieo.it.
Il nostro Responsabile Convezioni, Sig.ra Nadia
Simonato, è reperibile ai seguenti
Recapiti:
- telefono mobile: 335 7050842
- indirizzo di posta elettronica: nadia.simonato@fisieo.it
CONVENZIONE CON CRAL NAZIONALE CRI
NEW
La FISieo si impegna tramite i suoi professionisti
ad applicare uno sconto del 10% sui trattamenti
per gli associati al CRAL della Croce Rossa Italiana e loro familiari.
Tutti i nominativi dei professionisti sono presenti
nel sito www.fisieo.it.
www.cralnazionalecri.it
Per ulteriori informazioni
e chiarimenti
consultate il sito
www.fisieo.it
oppure scrivete a
nadia.simonato@fisieo.it
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
L’Uomo Autentico
Il G
Grande Medico cinese è, ancor oggi, un uomo
autentico, un “Autentico dell’Alta Antichità”
come si diceva un tempo.
Questo sapiente conoscitore dell’ordine naturale
è un artigiano: nella sua bottega si occupa di
restaurate la vita degli uomini che gli si rivolgono.
Saggio, egli non dimentica che per rimanere tale
deve essere benefico.
Con o senza aghi, con o senza massaggi, con o
senza pozioni, egli entra in voi. Egli entra, ma non
interferisce. Con i suoi occhi, dove non si legge
niente, penetra il vostro sguardo, ove si legge tutto.
Egli conosce come tutto si esprime in tutto il corpo,
in movimento e a riposo.
Egli valuta l’uomo, la donna, il giovane, il vecchio.
Quando ha ritrovato il cammino che porta alla
vostra origine, egli lo risale e vi conduce con sé
a ciò che voi siete. Il suo trattamento rimette in
sesto, nello scorrere delle stagioni, secondo la vostra
natura ed il vostro destino. Siete dunque ricaricati,
ed il vostro orologio è regolato: rimarrete tali
fintanto che non accumulerete ritardo o anticipo su
voi stessi.
dal SoWen
Ed. Jaka Book
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
REGIONI
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LIGURIA
“Shiatsu Namikoshi e Sotai-Ho
nel riequilibrio della schiena”
Genova, domenica 8 febbraio 2015
Seminario Regionale - Liguria
Lo stile Namikoshi è lo stile di Shiatsu
insegnato in Giappone al Japan
Shiatsu College di Tokyo. Questo
seminario vuole essere l’occasione
per avvicinarsi ad esso nella sua
forma originale.
Una parte del seminario sarà
dedicata ad alcune Tecniche di Sotai
Ho (“metodo (Ho) per aggiustare (So)
il corpo (Tai)”), un metodo creato dal
Dott. Keizo Hashimoto che utilizza
le Catene Muscolari e che si integra
perfettamente con il trattamento
shiatsu.
Relatore:
Paola Frondoni
Programma:
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e differenze con gli altri stili
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con esercizi base di Sotai Ho
Luogo:
ASYE A.s.d, Via XX Settembre 34/12, Genova
Inizio seminario:
Ore 9.30
Fine seminario:
Ore 18
La frequenza al seminario dà diritto a 14 Punti ECOS
Seminario di aggiornamento professionale
Per scheda iscrizione seminario
www.infoshiatu.it/regioni/liguria •
Luca Pella
R.R. Liguria
liguria@fisieo.it - 380.5166591
n. 46 - Dicembre 2014
NEWS
REGIONI
48
LOMBARDIA
Giornata delle DBN a EXPO Gate:
c’era anche la FISieo Lombardia
Come tutti sanno, nel 2015 a Milano si terrà l’EXPO e in previsione
di quell’evento nel centralissimo largo Cairoli, praticamente a
ridosso del Castello Sforzesco, da tempo è stata realizzata una
doppia struttura in ferro
e vetro, che suscita molti
pareri discordanti e che ha
la funzione di introdurre i
potenziali visitatori appunto
nel “magico mondo” di
EXPO.
Detta struttura è animata
periodicamente da eventi
a tema e dal 27 al 31
ottobre ha ospitato le
giornate delle DBN, con lezioni aperte di yoga, workshop e
trattamenti shiatsu gratuiti; l’iniziativa, ha visto la partecipazione
di numerosi operatori che quotidianamente hanno dato, a
cittadini e turisti di passaggio, la possibilità di provare cos’è lo
Shiatsu, nella speranza di coltivare futuri clienti e partecipanti ai
corsi delle Scuole.
Dal punto di vista della FISieo mi pare che ci sia stato un certo
movimento: l’intento era quello di diffondere la conoscenza
dello Shiatsu e contemporaneamente di offrire una vetrina ai
professionisti che hanno risposto all’invito da me rivolto e che
ringrazio per l’impegno profuso nonostante i ripetuti cambi di
programma che ci hanno costretto a volte a rivedere i piani delle
presenze.
Alla fine, tra le Associazioni, i pareri sul ritorno di iniziative
analoghe erano discordanti, ma probabilmente un piccolo seme
per il futuro è stato piantato.
Insomma, “drizzate le orecchie” e alla prossima! •
Matteo Olivari
R.R. Lombardia
lombardia@fisieo.it - 349.8126815
www.facebook.com/groups/fisieo.lombardia/
Responsabili
Regionali
PIEMONTE/VALLE D’AOSTA
Bruna Capra
cell. 335 8063987 - piemonte@fisieo.it
LOMBARDIA
Matteo Olivari
cell. 349 8126815 - lombardia@fisieo.it
TRENTINO ALTO ADIGE
Elena Faes - cell. 340 2571988
trentinoaltoadige@fisieo.it
VENETO/FRIULI VENEZIA GIULIA
Francesca De Franceschi
cell. 370 7093801 - veneto@fisieo.it
LIGURIA
Luca Pella
cell. 380 5166591 - liguria@fisieo.it
EMILIA ROMAGNA
Gianni Toselli - cell. 349 2672433
emiliaromagna@fisieo.it
TOSCANA
Maria Serena Bagnoli
cell. 347 6688520 - toscana@fisieo.it
UMBRIA
Gianfranco Ferraro
cell. 335 5853877 - umbria@fisieo.it
MARCHE
Rita Paiero
cell. 333 2824108 - marche@fisieo.it
LAZIO
Fabio Rufini
cell. 335 1336618 - lazio@fisieo.it
CAMPANIA
Angiolino Ferraro
cell. 340 5003921 - campania@fisieo.it
ABRUZZO
Maddalena Priante
cell. 342 1965724 - abruzzo@fisieo.it
PUGLIA/BASILICATA
Luciana Semeraro
cell. 340 3130273 - puglia@fisieo.it
CALABRIA
Pasquale Mancuso
cell. 327 8439705 - calabria@fisieo.it
SICILIA
Giuseppe Orlando
cell. 347 4701517 - sicilia@fisieo.it
COORDINATORE R.R.
Nadia Simonato
cell. 335 7050842
coordinatore-regionale@fisieo.it
I nominativi dello staff DAR
e delegati COLAP e relativi contatti
saranno riportati nel blog
www.infoshiatsu.it/regioni
NEWS
n. 46 - Dicembre 2014
Shiatsu news
La rivista ufficiale della
Federazione Italiana Shiatsu
Insegnanti e Operatori
Shiatsu news è la rivista ufficiale della Federazione
Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, recapitata agli
associati e scuole legate alla Federazione, in numerosi
studi shiatsu e SPA sul territorio italiano. Se vuoi
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(marzo, giugno, settembre e dicembre;
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(specificare formato e trimestre di uscita e allegare i dati completi per la ricevuta/fattura)
FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU
INSEGNANTI E OPERATORI
XXVI
CONVEGNO
NAZIONALE
FISieo 2015
24-26 aprile 2015
LA PARTE E IL TUTTO
Complessità e semplicità nello Shiatsu
Relatori:
Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, Ordinario di Psicologia Generale Università di Bologna
Luigi Gargiulo, Insegnante ed Operatore shiatsu
Francesca Pasta, Insegnante ed Operatore shiatsu
Valter Umelesi, Insegnante ed Operatore shiatsu
Diego Sanchez, Insegnante ed Operatore shiatsu
Con la partecipazione di: Fabio Lattanzi, Fabio Amicizia, Roberto Taverna, Gabriella Poli,
Insegnanti ed Operatori shiatsu.
Tower Genova Airport Hotel & Conference Center
Via Pionieri ed Aviatori d’Italia 44, 16154 Genova
FISieo - Sede legale: Piazza San Cosimato, 30 - 00153 Roma
Ufficio di Segreteria Nazionale: Via Gallonio, 18 - 00162 Roma - Tel 06.44258487 - Fax 178.2203735
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