Auguri per un futuro sereno
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Auguri per un futuro sereno
46 Shiatsu news - Numero 46 - Dicembre 2014 - Aut. Trib. di Milano n. 113 del 24.02.2003 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale 70% D.C. Roma NEWS n u er eno p i er r gu o s u A tur fu PROFESSIONISTI FISieo, FIGURE GARANTITE E TRASPARENTI XXVI CONVEGNO FISieo 2015 LA TERAPIA DEL SOFFIO LA BIODINAMICA COME ATTITUDINE I 3 TESORI IN MCC E SHIATSU LA SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014 I KOAN DELLE POESIE FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA MACROBIOTICA E DIETETICA CINESE PER L’INVERNO SCATTI D’INVERNO L’OROSCOPO DEI MERIDIANI FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI NEWS SITO SHIATSUNEWS Il sito di Shiatsu News è stato recentemente rinnovato nella grafica. L’importante novità è che dallo scorso numero in poi, è possibile scaricare il formato sfogliabile sul proprio PC, tablet o smartphone, sia in versione per piattaforme Windows che per piattaforme Mac ed Android. Buona lettura. Visita il sito della Settimana dello Shiatsu www.infoshiatsu.it/ lasettimana Visita il sito ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori www.fisieo.it Visita il sito regionale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori www.infoshiatsu.it COLLABORATORI DI REDAZIONE Vuoi collaborare con la Redazione di Shiatsu News ? 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A.G. Bellavite srl ha azzerato totalmente le emissioni di Gas a effetto Serra prodotte direttamente o indirettamente per la sua realizzazione. Alessandro Rovelli 40 Oroscopo dei Meridiani Yu Sen 42 Notizie dalla Segreteria Teresa Nigro 43 Accordi e opportunità Renato Zaffina, Nadia Simonato 46 Il medico Autentico 47 Notizie dalle Regioni Luca Pella, Matteo Olivari NEWS EDITORIALE 2 NEWS Riflessi Cari lettori, in una delle pagine interne, potrete leggere l’affresco del Medico, che gli estremo orientali avevano ed hanno raffigurato, colui che si occupa, si prende cura dell’Uomo. Nelle battute finali dello scritto, emerge con trasparenza la massima: “dare il pesce a chi ha fame, oppure insegnare a pescare”, insieme al suggerimento dell’osservanza dei ritmi, per poter procedere nella vita, né in anticipo e neppure in ritardo. È al contempo un connubio ed un elisir di lunga vita. A proposito di ritmi e di analogie, ho il sentore che Shiatsunews sia giunto ad una condizione di rallentamento, quantomeno. Le notizie su Internet spingono sempre più prepotentemente a voler occupare il loro spazio, i Social Network prendono sempre più piede. Nondimeno, la nostra Federazione diviene sempre più grande e le necessità di comunicazione hanno mutato i mezzi divulgativi. I tweet, come lo sono gli sms, esigono velocità di risposta e capacità di sintesi, insieme all’uso di neologismi ed abbreviazioni continue. La notizia diviene molto spesso un contenuto “usa e getta”. Certo è improponibile costruire un giornale cartaceo con un collage di pensieri di 150 caratteri; antitetico, complementare ed interessante è invece proporre argomenti che non abbiano sostanzialmente nel titolo la data di scadenza, articoli che possano essere letti non necessariamente nel momento storico in cui sono stati stilati. Già da questo numero, molte delle proposte che troverete all’interno della rivista, avranno questa caratteristica e prerogativa, con contenuti più culturali e meno a vita breve. Vediamo un po’ quali saranno i risultati nel tempo. Vorremmo che Shiatsunews continuasse, per alcuni aspetti, per altri tornasse ad essere, il contenitore e la voce della Federazione, importante punto di riferimento della cultura ed espressività dello shiatsu. Intanto un augurio sincero per le prossime festività ed un sereno 2015. Vi lascio alla lettura di questo numero. Oltre alle notizie dal Direttivo, dalla Segreteria e Rappresentanti regionali, la rivista accoglie articoli tecnici, culturali e filosofici. Nelle pagine che seguono questa traccia culturale, questo filo conduttore, è riconoscibile dagli articoli che riportano il logo “fil rouge”. Per i nuovi lettori a cui diamo il benvenuto, ricordiamo che nel “fil rouge” potrete trovare un insieme di argomenti che da un lato stimolano l’introspezione, dall’altro promuovono la riscoperta di ambiti sottili grazie ai quali la vita può assumere significati diversi, particolari e, a volte, si avvicinano all’intimità dell’essere. NEWS n. 46 - Dicembre 2014 Fabrizio Bonanomi Direttore Responsabile e di Redazione DAL DIRETTIVO 3 FISieo Direttivo, Istituto Culturale, Commissione esami, Segreteria, Redazione, Regioni e lo staff tutto Augura un sereno 2015 n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 4 I PROFESSIONISTI SHIATSU FISieo, insegnanti e operatori Le figura professionali più garantite e trasparenti che il mercato possa offrire di Giuseppe Montanini N ell’avvicinarsi del nuovo anno, che renderà operativa l’importante novità Economico (la FISieo ha ottenuto l’iscrizione, prima nel mondo dello Shiatsu) e possono rilasciare ai propri associati specifici atdell’Attestazione relativa agli standard qualitativi e alla testati relativi ai loro standard qualificazione professionale, qualitativi e di qualificazione professionale. dei nostri soci professionisti, riteLa FISieo invierà queste atteniamo utile pubblicare una breve stazioni ai soci professionisti sintesi dell’attuale situazione norattestati e insegnanti attestati al mativa. momento del rinnovo dell’iscriSono sottolineati in grassetto anGiuseppe Montanini zione per l’anno 2015. che gli importanti riconoscimenti istituzionali che la FISieo ha otteI soci potranno così avere un nuto e che ne fanno a pieno titolo l’associazione documento, previsto dalla legge, che attesta la nazionale di riferimento e di garanzia per gli ope- loro preparazione e il loro standard qualitativo e l’utenza sarà così in grado di poter conoscere e varatori, gli insegnanti e l’utenza. La professione di operatore Shiatsu è disciplinata lutare sia la formazione che le garanzie che i proai sensi della legge n.4 del 14 gennaio 2014: “Di- fessionisti attestati dalla FISieo possono offrire. sposizioni in materia di professioni non organiz- La Federazione in base a detta legge ha anche zate”. Questa legge costituisce la normativa di ri- aperto uno sportello per il consumatore, in grado ferimento per la FISieo, per gli operatori e per gli sia di dare informazioni che di accogliere eventuali reclami. insegnanti shiatsu. In base a questa legge tutti i professionisti italiani, Inoltre sul sito del Ministero e con ancora maggior non riuniti in ordini o collegi, hanno una normati- dettaglio sul sito dell’Associazione, i consumatori potranno trovare tutti i particolari informativi utiva che li prevede, li disciplina e li legittima. Un ruolo fondamentale viene attribuito dalla leg- li ad orientare la scelta del miglior professionista. ge alle Associazioni di professionisti, come la FI- Si deve ancora sottolineare come le procedure Sieo, sia per la disciplina della professione che per della Federazione di: “Attestazione competenla garanzia dell’utenza. In base alla normativa le ze e aggiornamento continuo soci insegnanti e Associazioni di rappresentanza, di rilevanza na- operatori shiatsu, requisiti scuole formazione zionale, con un assetto trasparente e democratico, accreditate e controllo e garanzia dell’utenza” in possesso di tutti i requisiti previsti dalla leg- siano certificate ISO 9001:2008. ge stessa, possono richiedere l’iscrizione in uno La nostra Federazione, con Decreto del Ministro speciale elenco presso il Ministero dello Sviluppo di Giustizia, in data 5 settembre 2013, ha ottenuto NEWS n. 46 - Dicembre 2014 DAL VICEPRESIDENTE 5 l’iscrizione nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate, ai sensi dell’art.26 Decreto Lgs. 9 novembre 2007 n.206. In data 12 settembre 2014 la Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, è stata anche inserita dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’elenco delle associazioni professionali previsto dall’art. 2 comma 7 della Legge 4/2013. In entrambi i casi la Federazione ha dimostrato di avere tutti i requisiti richiesti, in particolare la democraticità, l’organizzazione, la rilevanza nazionale, la rappresentanza dei professionisti shiatsu e gli strumenti di garanzia per l’utenza. Inoltre l’iscrizione in detti elenchi, ottenuta con il parere favorevole di altri Ministeri, tra cui quello del Ministero della Salute, ha istituzionalmente e definitivamente sancito la liceità e la legittimità dell’esercizio dello Shiatsu da parte degli operatori iscritti alla Federazione. Tutti fattori questi che fanno oggi del professionista shiatsu FISieo la figura professionale più competente, garantita e trasparente che il mercato possa offrire. • n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 6 XXVI CONVEGNO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI Genova, 24-26 aprile 2015 LA PARTE E IL TUTTO Complessità e semplicità nello shiatsu a cura dell’Istituto Culturale FISieo Logo di Monica Borio N on c’è, crediamo, nessuno o quasi, nel mondo dello shiatsu di cui facciamo parte, che non definisca o non intenda lo shiatsu come una disciplina “olistica”. Una disciplina, una pratica, un’arte cioè, che coltiva un approccio alla persona con l’intento di prendersene cura nella sua interezza, con l’aspirazione a realizzare una modalità di conoscenza e di relazione più integrata, più armonica, più rispettosa della complessità, della qualità di soggetto unico, che sta dietro a quella specifica persona che ci sta chiedendo un trattamento per … un motivo, una situazione, un disagio, una sofferenza che è la sua propria di quel momento, della sua propria vita. Il tema del convegno verte su questi aspetti che a noi, e crediamo anche a voi, risuonano molto, nel senso che, se ci soffermiamo a pensare a ciò che facciamo, all’esperienza concreta, è abbastanza facile avvertire che il tema del rapporto tra la parte (quello che la persona ci segnala, i famigerati “sintomi” per esempio) ed il tutto (l’essere umano che essa è – e che anche noi siamo) è un tema NEWS n. 46 - Dicembre 2014 e un problema su cui facilmente, soprattutto all’inizio del nostro percorso, impattiamo, ci confondiamo, soffriamo, sperimentiamo, per comporlo poi nella risposta operativa che andiamo a fare. Una magnifica fonte di perplessità che ci costringe ad evolvere, a non rimanere fermi. Detto questo non possiamo dimenticare che è sostenuta e sostenibile anche la visione opposta, che rintraccia e trova “rappresentato” il tutto proprio nella parte. Che altro sono se non questo l’Anpuku e la stessa “presa” in hara del kyojitsu? Su questo sfondo di “intero”, che di solito sintetizziamo come “corpo mente spirito”, e che rappresenta per noi tanto un imperativo epistemologico quanto un imperativo di etica professionale, impariamo a e ci impegniamo a ricollocare ogni volta quella/quelle manifestazioni che, segnalate dal ricevente o evidenziate nella valutazione, ci appaiono più significative, ci “attirano”. Questo “intero” di corpo mente spirito è per noi descritto e spiegato in modo convincente – e affascinante – nella concezione energetica tradiziona- le orientale (sino-nipponica, con contributi coreani e indiani). Abbiamo fatto un esempio, ma esistono nello shiatsu molti altri aspetti in cui vale la pena esplorare la dialettica tra “la parte” e “il tutto”. Le relazioni del convegno ne offriranno alcuni interessanti e utili approfondimenti sia teorici che pratici. Anche dell’altro tema, “sem- plicità e complessità nello shiatsu”, possiamo dire che un immediato assenso interno sorge spontaneo alla sua sola enunciazione. Anch’esso sembra trovare immediata eco nella nostra concreta esperienza di operatore, operatrice. Anche qui un esempio di situazione e di vissuto d’esperienza tra, crediamo, i più comuni e condivisi: la semplicità dell’atto pressorio (ma anche della sequenza di atti pressori che un trattamento è) e la complessità di ciò che vi sta a monte, di ciò che succede in risposta, di ciò che avviene dopo. Complessità non del movimento che si produce, ma della sua comprensione. È semplice la vita? In fondo è con essa che noi aspiriamo ad avere a che fare attraverso lo shiatsu. • XXVI CONVEGNO FISieo 7 Relatori del XXVI Convegno Nazionale FISieo 2015 Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, Ordinario di Psicologia Generale Università di Bologna Luigi Gargiulo, Insegnante ed Operatore shiatsu Francesca Pasta, Insegnante ed Operatore shiatsu Valter Umelesi, Insegnante ed Operatore shiatsu Diego Sanchez, Insegnante ed Operatore shiatsu Con la partecipazione di: Fabio Lattanzi, Fabio Amicizia, Roberto Taverna, Gabriella Poli, Insegnanti ed Operatori shiatsu. Programma Venerdì 24 aprile 2015 Mattina 10.30 11 Pomeriggio 15-17 17.10 17.15-19.45 20 Sera 21-22 Presentazione del tema del Convegno e presentazione del rituale del Convegno FISieo: “Fissare le esperienze nella pratica” “Entriamo nel tema del Convegno attraverso la pratica personale: trattamento, sperimentazione e annotazioni sulla percezione” Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, “Empatia e neuroni specchio” “Percepire i meridiani” video di Noboyuki Come si allena la percezione nello stile Namikoshi (Fabio Lattanzi, Fabio Amicizia, Roberto Taverna) e nello stile Masunaga (Gabriella Poli) Cena Comunicazioni del Presidente e del Direttivo a seguire Luciano Valerio “I suoni dell’anima” Sabato 25 aprile 2015 Mattina 7.15-7.45 8 8.45-10.45 11-13 Pomeriggio 15-17 Pratica di Laqi Guanqi Fa, propedeutica alla relazione della mattina, Francesca Pasta Colazione Luigi Gargiulo, “La dimensione dell’hara. Postura e percezione nel trattamento dei meridiani” Francesca Pasta “Shiatsu e hunyuanqi: Tori e Uke formano un intero” 20 Valter Umelesi, “Ileo psoas espressione di globalità e di connessione corporea; riequilibrio energetico dei reni” “Fissare l’esperienza nella pratica” pratica personale per sperimentare, verificare e annotare l’esperienza Cena Sera 21.30 Festa 17.15-19.15 Domenica 26 aprile 2015 Mattina 7.15-7.45 8 8.45 9.15-12.15 12.30 Pratica di Yoga e Qi gong Colazione Filmato Jill Bolte Taylor Diego Sanchez “I chakra e loro integrazione con i meridiani Shiatsu” Conclusioni dell’IC e chiusura del Convegno n. 46 - Dicembre 2014 NEWS La TERAPIA del SOFFIO La Via di compassione del Maestro Inoue Muhen di Massimo Beggio N ella tradizione Mahayana del buddismo1 abbiamo una figura importante che la caratterizza in modo significativo. Si tratta di una figura particolarmente compassionevole che viene indicata con il nome sanscrito di bodhisattva.2 Nel pantheon dei personaggi della tradizione buddista questa figura ha poi anche un suo riferimento di grande rilievo nella persona di Avalokitesvara3, che viene riconosciuto come il Grande Bodhisattva, “il Signore che guarda dall’alto”, nel senso che dall’alto del cielo dove risiede guarda alle sofferenze degli uomini che vivono sulla terra, si preoccupa delle loro tribolazioni e si adopera per portarli alla liberazione e alla salvezza. Si tratta quindi di un grande protettore del genere umano e del mondo più in generale, un esempio di grande compassione e di non attaccamento. Questo importante personaggio è celebrato in numerosi Sutra del Mahayana, come ad esempio il “Sutra del Cuore”, dove spesso riveste il ruolo di interlocutore privilegiato del Buddha. 1 Mahayana o Grande Veicolo. Corrente del buddismo che, tra le altre cose, sostiene il primato della compassione universale anche rispetto ad ogni progetto di liberazione individuale. Fanno riferimento a questa corrente la scuola tibetana e le scuole zen, solo per dire le più conosciute in Occidente. Storicamente il Mahayana, che rappresenta una svolta fondamentale nel percorso del buddismo, viene fatto risalire intorno al I secolo. 2 Bodhisattva (lett. “Essere del Risveglio”), colui che fa voto di compassione per la liberazione di tutti gli Esseri, prima ancora della propria. 3 Avalokitesvara in sanscrito. Nelle tradizioni del Mahayana di altri paesi estremo orientali assume nomi ancora diversi (ad esempio in Giappone il suo nome diventa Kannon o Kanseon). NEWS n. 46 - Dicembre 2014 SHIATSU E… 9 Soffiare con un certo ritmo (ciascuno troverà il proprio) ripetendo più volte dei cicli di ventuno soffi cadauno Qui però preferisco fermarmi e non andare ol-tre. Continuando ancora finiremmo con l’ad-dentrarci in un discorso complesso sull’importanza di queste figure nell’evoluzione del percorso buddista, e l’argomento, pur se molto interessante, mi porterebbe lontano dalla storia che invece ho in animo di raccontare. A metà circa degli anni ottanta, durante un ritiro zen dalle parti di Salsomaggiore, ebbi la buona sorte di conoscere un anziano monaco giapponese che portava in giro per il mondo un curioso metodo terapeutico di sua invenzione, metodo al quale aveva dato il nome di “Terapia del Soffio”. In questo centro zen era stato invitato proprio per tenere un breve seminario sul suo metodo. Non mi fu chiaro da subito, ma con il tempo ebbi modo di constatare di persona come non è poi così improbabile avere la fortuna di imbattersi in un autentico bodhisattva nel per-corso della nostra vita (ed ecco quindi spiegata a anche la ragione del mio preambolo iniziale). Il nome, all’anagrafe giapponese, di questo piccolo vagabondo buddista che si richiamava allo zen, era Naoji Inoue ma lui preferiva presentarsi a tutti con il nome monastico che gli aveva dato un suo maestro molti anni prima: Muhen. All’epoca era già qualche anno che girava l’Europa in lungo e in largo per far conoscere la sua originale terapia, e tutti lo chiamavano appunto Master Muhen. Già il nome la diceva lunga sul personaggio. Il significato di Muhen è “senza limiti”, o anche “senza confini”, e quella in fondo era proprio la caratteristica principale di quell’uomo. All’età di quasi ottant’anni se n’era venuto via dal Giappone per girare per il mondo portando la sua terapia ovunque ne veniva richiesto. Quando veniva chiamato da qualche parte perché qualcuno, venuto a conoscenza della “Terapia del Soffio”, richiedeva il suo intervento per un problema di salute, Muhen non si faceva troppe domande. Prendeva un treno, o un aereo a seconda della distanza, e si recava da lui. Senza mai chiedersi dove avrebbe alloggiato e senza mai nemmeno chiedersi se sarebbe riuscito a recuperare, con un compenso, almeno i costi che sosteneva per i suoi spostamenti. Il tutto solitamente si risolveva con l’ospitalità e con l’elargizione di un’offerta, quindi le cose si sistemavano n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 10 da sole, ma colpiva comunque molto questo suo modo libero e leggero di affrontare la vita. Così come impressionava fortemente vedere la sua disponibilità a spostarsi ovunque per il mondo pur di aiutare le persone nella loro sofferenza, senza mai porre un limite alla compassione o un confine ai luoghi dove recarsi quand’era richiesto. In questo suo modo d’essere e di comportarsi egli rispondeva fino in fondo al nome che a suo tempo gli aveva assegnato quel suo vecchio maestro. Un maestro che conosceva bene il cuore del discepolo. Muhen, per come molti lo abbiamo conosciuto, era quindi un autentico bodhisattva che per tutta la sua vita ha incarnato questa figura di Buddha compassionevole. Ogni volta che parlava della sua terapia, presentandola in occasione di conferenze o di brevi seminari dove la insegnava, amava dire che era molto efficace e che non aveva particolari controindicazioni. Aggiungeva poi, e questo è importante, che non solo tutti potevano riceverla, ma che tutti potevano anche praticarla con facilità. Proprio per questa ragione teneva spesso, in giro per tutta Europa, dei seminari dove era contento di insegnarla. In effetti imparare la “Terapia del Soffio” non è particolarmente difficile, almeno per quel che riguarda la tecnica del soffiare. Nell’esperienza che ho potuto fare io stesso, le volte che ho tenuto dei seminari, mi sono accorto di come le persone in poco tempo (in genere in una giornata di 6/8 ore) riescano ad apprenderla senza troppe difficoltà. Le cose da dire nel merito non sono molte: la prima è che l’apNEWS n. 46 - Dicembre 2014 plicazione va fatta sulla cute libera da indumenti, con l’avvertenza di porre un piccolo asciugamano di spugna (o qualcosa di analogo) tra le nostre labbra e il punto da soffiare, in modo da evitare qualche fastidioso effetto dovuto alla condensa. La distanza tra le labbra ed il punto dovrebbe essere (in genere e quando possibile) piuttosto ravvicinata, vale a dire qualche millimetro. L’indicazione di Muhen era quella di soffiare con un certo ritmo (ciascuno troverà il proprio) ripetendo più volte dei cicli di ventuno soffi cadauno. La cosa si fa invece un tantino più complessa nell’imparare a scegliere quali punti del corpo andrebbero soffiati per intervenire sul problema che la persona lamenta. Anche qui però esiste un principio molto semplice al quale il Maestro Muhen si atteneva sempre e che raccomandava di rispettare ogni volta che ci si accinge ad applicare questo metodo. L’indicazione di base è di trovare nell’area di sofferenza uno o più punti che sono dolenti alla pressione, una volta trovati applicarvi la tecnica SHIATSU E… 11 L’insegnamento di Muhen in fondo era proprio anche questo: affrontare la vita con leggerezza e con generosità del soffio. Proviamo con un esempio: se qualcuno lamenta un dolore all’articolazione della spalla, e una conseguente difficoltà a muovere il braccio, occorrerà cercare sulla spalla i punti che risultano più dolenti alla pressione e poi soffiarli, ripentendo più volte (tra 20 e 30 volte) i cicli di ventuno soffi, il tutto quindi fa 500/600 soffi circa. A prima vista l’idea può forse spaventare un po’, ma nella pratica si fa tutto più semplice. Ho anche visto Muhen utilizzare il suo metodo non solo per problemi di dolori ma per situazioni più pesanti e complesse, e il principio di cercare nell’area del corpo in sofferenza i punti di maggior dolenzia è un criterio al quale egli non è mai venuto meno. Aggiungo infine che più volte l’ho visto utilizzare anche i punti classici della Medicina Cinese, pur senza farne esplicito riferimento. Questa possibilità di utilizzare, naturalmente avendone una certa dimestichezza, gli agopunti stimolandoli con la tecnica del soffio è qualcosa che ho sempre trovato molto interessante e che uso da tempo come una sorta di tecnica complementare, accompagnando con buoni risultati i miei trattamenti shiatsu. Oltre a questi criteri devo dire che il Maestro Muhen si lasciava anche molto andare all’improvvisazione (mi si passi il termine). Voglio dire che quando si trovava di fronte a un problema, oltre a lavorare secondo schemi che erano frutto di un ragionamento si muoveva anche secondo le intuizioni del momento. Qualche volta ho parlato di questa modalità definendola “sciamanica”, ma senza l’intenzione di darle chissà quale significato esoterico. Credo che a ciascuno di noi che lavora con lo shiatsu sia capitato almeno qualche volta di lavorare non seguendo uno schema razionale ma lasciandosi trasportare “dove porta il cuore” (piuttosto che la mente), per usare un’espressione divenuta ormai classica. Que- 4 5 sto solo per aggiungere che Muhen, grazie alle sue esperienze accumulate nella terapia ma probabilmente anche grazie a tante altre cose, tra le quali non ultima la sua vita di uomo di fede, aveva anche di queste storie. Ho seguito ininterrottamente, per circa quindici anni, il Maestro Muhen dal nostro primo incontro a Salsomaggiore fino al momento della sua morte, avvenuta all’età di 91 anni nell’ottobre del 2000, all’ospedale di Tolone, nel sud della Francia dove risiedeva negli ultimi anni. Sono stati anni particolarmente importanti e intensi della mia vita. Ho imparato direttamente da lui la “Terapia del Soffio” lavorando insieme, fianco a fianco centinaia di volte. Ma non ho ricevuto solo l’opportunità di conoscere la terapia, mi ha insegnato anche molto altro ed ho potuto apprezzare la sua visione della vita. Di questa lunga esperienza ho scritto in un libro uscito lo scorso anno4, dove, oltre a descrivere la sua terapia e il modo di applicarla, ho parlato a lungo del suo insegnamento come monaco e maestro zen. Di scrivere di lui e della sua terapia me l’aveva richiesto espressamente più di una volta. Da bodhisattva qual’era Muhen ci ha lasciato in eredità il dono della sua terapia ma non ha mancato di lasciare, tra le altre cose, anche un messaggio che ritengo forse ancora più importante. È riassunto in una sua calligrafia che mi diede qualche mese prima di morire. Era mio ospite a Monza e mi chiese di fargli avere dei fogli di carta. Cominciò con dei disegni a china (devo dire che era piuttosto bravo), poi mi fece quella calligrafia. Gli chiesi il significato di quei due kanji5 che aveva riprodotto e lui mi rispose che significava “essere liberi da ansie e timori”. La traduzione che mi diede allora era alquanto libera, infatti la calligrafia, che si legge Bu-Ji, nella sua traduzione letterale significa “senza cose”. In Giappone è un messaggio di buon auspicio e l’augurio è di non avere pesi da portarsi nel cuore. Pesi che sono spesso inutili e che nella nostra vita non fanno altro che appesantirla ed annebbiarne il senso più autentico. L’insegnamento di Muhen in fondo era proprio anche questo: affrontare la vita con leggerezza e con generosità senza porre limiti all’esistenza. Per lui non era solo una teoria, per tutta la sua vita era stato proprio il suo modo d’essere. Da autentico “Buddha della Compassione”, oltre a praticare la sua terapia, aveva sempre cercato di insegnare anche questo come un presupposto importante per la liberazione e la salvezza. • “Il Libro dei Soffi – La via di guarigione del Maestro Inoue Muhen”, Bellavite Editore, 2013. Kanji è il nome giapponese dei caratteri di scrittura d’origine cinese, i cosiddetti ideogrammi. n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 12 La BIODINAMICA come attitudine di Silvio Mottarella M ettiti di fronte a una persona e osserva la simmetria del suo corpo: il viso, le spalle, la lunghezza delle braccia ecc. Chiedile poi di distendersi in posizione supina. Accertati che sia comoda; se serve sistemagli un cuscino sotto le ginocchia in modo che la zona lombare appoggi meglio e anche sotto la testa, se lo gradisce. Ora sistemati al suo fianco e siediti in modo comodo, dovrai starci per una ventina di minuti perciò evita posizioni che ti costringerebbero a resistere. Ora prendi la mano destra di uke come si usa quando ci si saluta. Non fare nulla, semplicemente accogli la sua mano. Percepisci il contatto della pelle e le sensazioni che ti arrivano dal contatto. Ammorbidisci sempre più la tua mano. Ora porta l’attenzione allo spazio interno della tua mano; inizia dalle falangi delle dita e lascia che gli spazi articolari occupino tutto il volume possibile. Estendi questa esplorazione a tutto il metacarpo fino al polso. Se hai confidenza con l’immaginazione e la propriocezione puoi anche provare ad accedere alla fluidità delle ossa o, più semplicemente, percepire la tua mano completaNEWS n. 46 - Dicembre 2014 mente fluida come se ritornassi al primo stadio di vita, quello della cellula. La tua mano è una grande cellula con la pelle come membrana e, all’interno, solo fluidi. Non prestare troppa attenzione alla mano di uke, occupati della tua. Può essere che la tua mente si intrometta e cerchi di distoglierti dalle sensazioni; sta solo facendo la sua parte non seguirla e torna alle sensazioni interne. Ora passa al polso anche lo spazio articolare del polso si espande e la stessa immagine di fluidità colonizza tutto l’avambraccio. Prenditi il tempo necessario affinché la sensazione che cerchi diventi sempre più presente, sempre più vivida. Puoi ritornare alla mano ogni volta che lo senti utile o ti risulta difficile fluidificare i tuoi tessuti. Passa al gomito e lascia che la sensazione fluida lo inondi e poi inondi anche il braccio. I fluidi occupano gran parte del nostro corpo, circa l’80%, ce ne dimentichiamo così frequentemente che ritornarci con questa modalità ci può sorprendere. Ora lascia che questa marea fluida esondi anche nella spalla e, se senti l’esperienza nutriente, lasciala espandere all’emitorace destro e giù per tutto il lato destro del tuo corpo. Quando senti che puoi concludere lascia la mano di uke ma osserva con quale modalità lo fai, quale sensazione ti sorge dentro e quanto tempo ti ci vuole. Per tutta la durata di questa esperienza la tua attenzione è rimasta su di te, sulla qualità di organizzazione della tua mano e conseguentemente sulla qualità di tocco, un tocco fluido, che non ha indagato nulla della qualità di uke e che semplicemente si è organizzato per accogliere in modo neutro quello che c’è: un tocco biodinamico. Condividi l’esperienza con uke e osserva di nuovo il suo corpo, sono evidenti asimmetrie tra i due lati del corpo? Noti un diverso senso di pienezza nella metà con cui hai dialogato? Potrebbe essere sorprendente notare gli effetti di una semplice ma non banale presenza. SHIATSU E… 13 Nelle foto di questa pagina e di quella successiva, alcuni momenti di anatomia esperienziale e craniosacrale: conoscersi attraverso il movimento e il tocco. All’ingresso del nostro centro sopra un mobile dove si lasciano le scarpe, c’è uno spazio per i volantini. Vengono portati dalle persone che frequentano il centro e ce n’è di tutti i tipi. L’altro giorno mi è caduto l’occhio su uno che titolava così: “Impara a respirare e diventi padrone della tua vita”. La descrizione che seguiva illustrava in modo molto convincente gli effetti del respiro sulla mente e l’efficacia di una respirazione consapevole nella gestione degli stati d’ansia e dello stress. Nulla di particolarmente strano almeno apparentemente, anzi, considerando il livello sempre più alto di sofferenza in cui siamo immersi, è certamente da intendere come una benedizione e come efficace alternativa alle benzodiazepine. La sola cosa non ben spiegata è: chi insegna a chi? La mente al corpo? Insegnare al corpo o imparare dal corpo? È tipico della nostra cultura pensare che la mente sappia più del corpo ed è quantomeno strano se non addirittura paradossale pensare di insegnare al corpo una funzione per la quale è stato progettato. Si potrebbe addirittura dire che è diventato tale, in completa autonomia, proprio col primo respiro e smetterà di esserlo dopo aver esalato l’ultimo. Qualcosa ci fa perdere questa fiducia e così iniziamo a manipolare il corpo come facciamo coi bambini che riteniamo da educare, orientare, correggere. Forse inizia proprio così la perdita di fiducia nelle risorse e nelle capacità del corpo. E se provassimo a pensare che è il corpo a sapere e che la mente può solo supporre di sapere? Se provassimo a considerare la sua articolata complessità, la moltitudine di funzioni estremamente sofisticate che riesce a svolgere contemporaneamente e di cui neppure comprendiamo minimamente il funzionamento? Cinquanta trilioni di cellule che lavorano in sinergia per creare una unica coreografia che è la nostra esistenza formando una differenziazione ricchissima di tessuti che a loro volta danno forma e funzione a organi e sistemi. Questo è il nostro corpo espressione vivente della salute o se preferiamo, della vita al lavoro. Anche il cervello è corpo, altra cosa sembra essere la mente. Biomeccanica e biodinamica La natura fino ad ora non sembra aver commesso errori. Quelli che vengono considerati errori della natura sono conseguenze n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 14 dell’intervento umano. Il sole sorge sempre all’ora esatta, giorno e notte si alternano con la stessa regolarità con cui le maree salgono e scendono, i fiumi scorrono tutti da monte a valle, la pioggia cade dall’alto e i sassi ancora non volano, almeno autonomamente. Anche il corpo è natura, una forma di natura resa forse più complessa dalla presenza della mente. Potremmo forse dire una forma di natura alla quale non siamo più capaci di affidarci ciecamente. Noi pensiamo. Il pensiero è per sua natura limitazione, l’ascolto è invece non limitato. Il paradosso è affidarsi al pensiero invece che all’ascolto delle sensazioni che sono per loro natura sincere. Così nei secoli ma in modo molto evidente dopo la scissione Cartesiana, si è definita una gerarchia che mette la mente al vertice esistenziale e il corpo al suo servizio. Stessa sorte è toccata alla natura: al servizio dell’uomo. Antropocentrico e “mentecentrico” potrebbero essere sinonimi. E così la necessità di intervenire, di aggiustare, di correggere. Mettere le reti per evitare una caduta sassi su una strada a traffico intenso ha un senso. Deviare un fiume per evitare che le esondazioni allaghino quartieri costruiti nel suo alveo, sia pure non quello abituale, dimostra una perdita di senso. Anche in ambito di lavoro corporeo essere interventisti o biomeccanici a NEWS n. 46 - Dicembre 2014 volte ha senso, altre meno. La natura è biodinamica. Essere biodinamici è nella natura delle cose, naturale come il respirare. Avere un atteggiamento di fiducia nei processi che il corpo sta attuando è sinonimo di fiducia nell’operato della natura, della salute al lavoro. Avere un’attitudine di accoglienza evitando il giudizio su come le cose dovrebbero essere, arrenderci all’impossibilità di comprendere tutto e di poter dirigere le funzioni del corpo secondo modelli prestabiliti è operare in modo biodinamico. Lasciare spazio al sistema di trovare la propria soluzione intendendo ogni espressione del corpo come espressione della salute senza la pretesa di aver compreso tutto, di sapere cosa è giusto per lei in quel momento sebbene se ne ignori la biografia, è biodinamico. Non essere biodinamici richiede lo sforzo di andare contro natura arroccandoci nella egotica e spesso ingombrante presenza della mente. Biodinamico non è alternativo a biomeccanico, è altro. Conoscenza e uso dell’intelletto, qualità maschili o da cervello sinistro, non sono bandite da questo approccio. Tutt’altro. Sono piuttosto le qualità femminili come l’accoglienza, il non giudizio, la neutralità, la fiducia, la profonda capacità e disponibilità ad ascoltare, a necessitare un’accoglienza maggiore. È a partire da queste qualità che si sviluppa una seduta biodinamica. L’attitudine a rimanere muti testimoni dei processi in atto nel sistema portando attenzione allo spazio e confidando nella salute al lavoro, è frutto della capacità di rimanere in contatto con queste qualità. Tecnica o presenza L’epigenetica afferma che il 90% delle nostre risposte agli accadimenti della vita sono di caratte- SHIATSU E… 15 re reattivo e non attivo. Il modello educativo, il contesto culturale, il “campo” nel quale siamo cresciuti, determinano in modo dominante la qualità delle nostre azioni. Noi, secondo questa visione, non siamo noi ma la somma dei condizionamenti assorbiti dall’ambiente in cui siamo cresciuti. Se prendiamo per buono questo assunto va da se che anche le risposte che diamo alle tematiche con cui ci confrontiamo in una seduta sono suscettibili di questo condizionamento. Rischiano di essere il frutto delle nostre proiezioni a loro volta poco attinenti anche alla nostra reale natura. Ogni modalità operativa è caratterizzata da una specificità che possiamo definire tecnica. La tecnica caratterizza e definisce in modo riconoscibile ogni modalità di relazione corporea. Ognuna di queste ha le proprie peculiarità e specificità, tuttavia sono delle astrazioni senza qualcuno che le esegua. Aderenti come siamo al modello maschile, quello a cui assistiamo sempre più è l’esaltazione della tecnica. Il prezzo che si paga è la perdita nell’equilibrio dei ruoli nella relazione o, addirittura, della relazione stessa. C’è chi sa o presume di sapere e quindi fa e chi invece passivamente subisce. È una sorta di delega a qualcuno o, come nel caso di uso di farmaci, a qualcosa rispetto a un tema che non si sa o non si vuole guardare. In questo modello poco importa se il cliente viene sempre più depredato del suo potere personale, della fiducia nelle proprie risorse, del valore insito nel processare quel tema. Quante volte ci siamo sentiti frustrati dall’aver subito atteggiamenti di questa natura? La modalità biodinamica opera nella direzione dell’empowering cioè nella valorizzazione delle risorse e delle capacità del cliente di trovare la propria strada e nel sostegno di queste qualità. L’ascolto neutrale apre spazi nuovi a nuove soluzioni, a nuove organizzazioni che permettono di riconoscere gli impedimenti che mettiamo alla naturale espressione della vita. L’approccio biodinamico non può prescindere dall’operatore e dalle qualità che la craniosacrale dal modo in cui si appoggiano le mani o nello shiatsu dal modo in cui si porta la pressione, ma anche e forse soprattutto togliere i propri pregiudizi, le proprie opinioni di come le cose dovrebbero essere o vorremmo che fossero. I no- mette in gioco e che costituiscono la relazione stessa. È già stato detto che, quando l’applicazione della tecnica è l’aspetto dominante, l’importanza della qualità dell’operatore è meno influente. Ricordo, giusto per non dimenticarcene, il suggerimento che ci proviene dall’epigenetica: noi non siamo chi pensiamo di essere ma la somma dei processi attraverso i quali siamo passati nel percorso della nostra esistenza. Quello che noi siamo è quello che offriamo. Diventare sempre più consapevoli delle nostre dinamiche relazionali, siano esse di carattere operativo o più riferite alla propria capacità di accogliere la persona valorizzandone tutta la sua bibliografia, diventa essenziale. Lasciare spazio, condizione fondamentale da cui sorge il cambiamento, presuppone non solo tenere una “distanza” idonea a livello fisico, evidente nel- stri pensieri, le nostre intenzioni occupano spazio. Accedere alla neutralità è dare spazio. “Essere ascoltati è essere guariti” Questa è un’esortazione con cui introduce i suoi seminari uno dei più autorevoli rappresentati attuali della biodinamica: Mike Boxhall. La biodinamica non è una tecnica, è un’attitudine, un modo di essere. La capacità di ascoltare non è una qualità comune e presuppone il sapersi ascoltare. È comunque una qualità applicabile a qualunque tecnica e in ogni momento. A ognuno il compito di esplorarne l’efficacia a partire forse dall’esperienza suggerita all’inizio e a prescindere dalla propria modalità operativa. Potremmo veramente rimanere sorpresi dall’efficacia di questo ascolto, se solo ci permettessimo di provare. • n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 16 Riflessioni e puntualizzazioni sui “TRE TESORI” in Medicina Cinese Classica Applicazioni allo Shiatsu di Carlo Di Stanislao, Maurizio Corradin, Fabrizio Bonanomi Il principale problema degli uomini è cercare negli altri quello che non hanno e trascurare ciò che possiedono M. Yourcenar N el Ling Shu (Wong, 1987) si dice che “come nell’universo vi sono tre luci, esistono tre tesori ( - san bao) che illuminano l’uomo”. Com’è noto la fisiologia di questi “tesori” ( - Qi, - Jing e - Shen) è largamente studiata e non vogliamo insistere su di essa. La lettura degli ideogrammi può fornire un utile panorama riassuntivo di ciò che deve intendersi per Qi, Jing e Shen1, rimandiamo il lettore anche ai numeri arretrati di Shiatsu News in rete. Certamente, in chiave interpretativa più moderna e più prossima ai nostri attuali costrutti logici, possiamo affermare che Qi è l’animazione, Jing il protoplasma organico e Shen l’insieme dei sistemi omeostatici di controllo2. Quello che c’è utile, dovendo immaginare una pratica ricaduta nello shiatsu e nelle tecniche esterne più in generale, è valutare, principalmente, in che 1 2 Boschi, 2002; Di Stanislao et al., 2002; Bonanomi, 1999. AAVV, 2002. NEWS n. 46 - Dicembre 2014 SHIATSU E… 17 modo (con trattamenti e moxa) influire nelle turbe dell’animazione, del parenchima o dei sistemi di controllo. E ancora considerare se esistono condizioni attuali capaci di compromettere, in modo successivo, i “Tre Tesori”, immaginando, poi, adeguate strategie terapeutiche. Gli studi e le conclusioni di Jeffrey Yuen ci convincono che le diverse forme di Qi percorrono in modo differenziato i vari Meridiani3: • Zhengqi Meridiani Principali • Weiqi Meridiani Tendino Musciolari • Yingqi Meridiani Luo • Yuanqi Meridiani Straordinari • Yuanqi e Weiqi Meridiani Distinti. La domanda da considerare adesso è la seguente: quali sono i tratti meridianici per il Qi, il Jing e lo Shen? Le attuali convinzioni basate sulla teoria degli Zang/Fu ci por- terebbero a rispondere nel modo seguente4: • Tai Yin per il Qi • Zu Shao Yin e Zu Tai Yin per il Jing • Shou Shao Yin e Shou Tai Yang per lo Shen. Tuttavia va tenuto presente che sovrapporre gli Organi/Visceri con i Meridiani è improprio e spesso fuorviante. A partire dai capp. 11-12-13 del 5 Sowen , ma soprattutto grazie allo Zhen Jiu Jia Yi Jing di Huang Fumi6 sappiamo che i diversi Meridiani (o le diverse risonanze) hanno contenuti diversi in Sangue ed Energia, controlla in modo differenziato le wubao e i loro Rami Secondari (Luo ) s’incaricano di funzioni diverse anche solo sotto il profilo energetico. In questo modo possiamo rubricare che7: • Il Qi è sotto il controllo di Zu Tai Yang • Il Jing di Zu Shao Yang e Zu Shao Yin • Lo Shen di Shou Shao Yang, Shou Shao Yin, Shou Jue Yin e Shou Tai Yang • Lo Xue di Jue Yin • I Jin/Ye di Sou Yang Ming e Shou Tai Yang. A ciò si aggiunga che, a partire dal Nei Jing, si afferma che ogni tecnica terapeutica si adatta meglio a specifiche turbe dei “Tre Tesori” ed ignorare questo significa produrre risultati solo parziali8. • L’agopuntura e le altre tecniche esterne (moxa, shiatsu, massaggio, ecc.) trattano bene il Qi. • La dietetica e la farmacoterapia sono indicate per il Jing. • La meditazione e le tecniche corporee impattano soprattutto sullo Shen. Ancora diversa e più complessa la ricerca di punti specifici da trattare nelle turbe dei “Tre Tesori”. Nel caso di turbe del Qi9 si impiegheranno punti diversi per le condizioni di Vuoto, Collasso, Stasi, Controcorrente. Questi punti sono piuttosto noti e possiamo riasumerli brevemente: 3 Yuen, 1997. Ross, 1983; Leung, 1993. 5 Husson, 1974. 6 Milski et al., 1983-2003. 7 Corradin et al., 2001. 8 Bologna et al., 1999. 9 Di Stanislao, 2003; Konopacki, 2002; Boschi et al., in press. 4 n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 18 Disegni presi dal sito http://sohoshiatsu.com/espanol/Ejercicios.html - Xuqi: 6CV, 36ST, 10LI, 9LU - Wangqi: 26GV, 9H, 1LR - Yuqi: 8TB, 39GB, 16LI - Qini: 5LU, 12CV, 37ST Nel trattamento con moxa dei Meridiani per le turbe del Qi sono utili esercizi specifici di stiramento10: • Polmoni e Grosso Intestino In piedi, divaricare le gambe, braccia tese all’indietro, intrecciare i pollici, piegare il busto in avanti e portare il più in alto possibile le braccia per alcuni secondi. • Milza e Stomaco In ginocchio, piegare il busto all’indietro fino a toccare terra, le gambe sono laterali alle cosce, eventualmente appoggiare sui gomiti se risulta troppo faticoso toccare terra con il busto. • Cuore e Piccolo Intestino Seduti, piegare le gambe a farfalla unendo le piante dei piedi, piegare il busto in avanti cercando di portare a terra i gomiti. • Reni e Vescica Seduti a terra, gambre diritte in avanti, piegare il busto sulle gambe tenendo i piedi con le mani. 10 • Ministro del Cuore e Triplice Riscaldatore Seduti con le gambe incrociate, mettere le mani sul ginocchio opposto, piegare il busto in avanti mantenendo i glutei a terra. • Fegato e Vescica Biliare Seduti a terra, gambe dritte e divaricate, piegare il busto da un lato, ripetere dall’altro lato. Per quanto concerne il Jing gli schemi possono essere molto diversi11: • Punti della Branca Esterna della Vescica. • Punti di Comando Anteriore degli Organi e Visceri dopo apertura del Chong Mai. • Punti elettivi del Meridiano Zu Shao Yang. • Punti che nel nome portano il concetto di Jing (52BL, 11BL, 1BL). Soprattutto il massaggio sulla Branca Esterna della Vescica dall’alto in basso e, nella stessa direzione, sul segmento dal ginocchio al collo piede di Zu Shao Yang, più moxe sui punti 44GB, 52-11BL ci sembra molto pratico per lo shiatsu. Dello Shen ci andiamo occupando da molti anni. Rimandiamo ad altri lavori per valutare i diversi aspetti “vegetativi” di questo ampio concetto12. In li- C.S. SIA, 2003. De Berardinis, 2002. Corradin et al., 2001; Corradin et al., 1995, De Berardinis et al., 1992. 13 Boschi, 1997; Ming, 1987. 14 Ganong, 1990. 11 12 NEWS n. 46 - Dicembre 2014 nea generale i punti che consigliamo sono: • Punti Mu nelle condizioni acute. • Punti Shen quando si ha la sensazione di perdita di controllo sulle diverse funzioni. • Punti Ling perdita dello “slancio vitale”. • Punti Gui ossessioni, false idee o false percezioni. • Punti “Porta” eventi traumatizzanti in tappe cruciali della vita. • Punti Kong confusione a causa della impossibilità da rifuggire da condizionamenti esterni. • Punti Ming si fanno le cose senza vera gioia; automaticamente. Un altro aspetto che ci preme considerare è relativo ad una condizione, affatto moderna, di strapazzo psicofisico, definita genericamente “stress”. Naturalmente questo termine non è inserito fra quelli della nosografia classica, né può essere assimilato alla fatica (lao) derivante dal “superlavoro” che esaurisce la Zhongqi13. Lo stress va inteso, invece, come “esaurimento dei sistemi adattogeni individuali con ripercussioni psicofisiche di tutti i meccanismi di regolazione omeostatica”14. Secondo il nostro punto di vista, in fasi successive, questo evento, oggi tanto frequente, interessa dapprima il Qi, poi lo Shen ed infine il Jing. Diversi, pertanto, dovranno essere i nostri interventi di fronte a pazienti stressati con soli segni funzionali, con disregolazioni immunitarie ed endocrinologhe, in altre parole con ripercussioni sulla struttura organica. Un conto, ad esempio, sarà trattare una dispepsia ipercinetica ed ipersecretiva (Meri- SHIATSU E… 19 Meridiano principale del Fegato (F-LR) diano Zu Jue Yin e punti attivi sul Qi del TR-Medio), ovvero una condizione che, attraverso variazioni neuropeptiche vada ad influenzare secrezione pacreato-biliare e gastro-intestinale (Meridiani Shou Shao Yang e Shou Shao Yin e punti 4SP, 25ST e 12CV), oppure una situazione d’ulcera peptica conclamata (Merdiani Shou Shao Yin e Zu Tai Yang e punti 50BL, 4SP, 6PC, 21ST). In questo modo, riteniamo, di rimanere fedeli alla tradizione senza dimenticare di doverci adattare alle nuove realtà emergenti nel cangiante uni- Meridiano principale della Vescica (V-BL) verso uomo. Un’altra condizione di esaurimento simultaneo di Qi, Jing e Shen è rappresentata dalla neuroinvoluzione senile. In questo caso debbono essere trattate le linee meridianiche (ed i punti yuan ) in relazione con le funzioni cerebrali cognitive o superiori15, secondo il seguente schema: Meridiani Punti Shou ShaoYang/ Shou Tai Yang g 3TB-4SI Zu Shao Yang/ Zu Jue Yin 42GB-3LR Meridiano principale del Rene (Rn-KI) Trattandosi, poi, di condizioni che necessitano di Yuanqi è naturale ricorrere ai cosiddetti Merdiani Curiosi (Qi Qing Ba Mai Kao 16) e più in particolare con quello connessi strettamente con il Cervello (nao): - Du Mai17 - Yang Qiao18 - Yin Qiao19 Naturalmente, dovendo tonificare, il trattamento si attuerà sullo Yang e pertanto a sinistra, indipendentemente dal sesso. • 15 Yuen, 2003; Di Stanislao, 1994. 16 17 18 19 n. 46 - Dicembre 2014 NEWS REDAZIONALI 20 Parlano di noi… NEWS n. 46 - Dicembre 2014 REDAZIONALI 21 Molti articoli di importanti testate parlano dello Shiatsu e della Federazione, un buon ritorno d’immagine n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 22 La SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014 Crisi: pericolo e/o opportunità di Nadia Simonato L a terza edizione della settimana dello shiatsu ha avuto, forti delle esperienze precedenti e del lavoro di gruppo, un buon esito generale. Siamo partiti bene ottenendo 61 patrocini fra cui 4 a Livello Nazionale, 8 regioni, 8 province e 31 comuni. Nelle maggiori città italiane sono stati organizzati EVENTI rivolti alla cittadinanza allo scopo di creare confronto e dialogo, anche con la collaborazione di altre figure professionali, e valorizzare l’importante contributo che lo Shiatsu può dare per il superamento della crisi sia a livello personale che sociale. Sono stati portati a termine 39 eventi con la partecipazione di varie autorità del mondo della politica e della cultura, dimostrando come lo shiatsu comunque, sia presente in tutta Italia, in modo serio e professionale e possa esser strumento di crescita e confronto anche con altri professionisti, creando momenti di collaborazione e di crescita professionale. Grazie a questi eventi sono sorte collaborazioni e incontri con vari professionisti, con i quali potremmo pensare e ipotizzare eventuali approfondimenti nel prossimo futuro. Il lavoro condotto quest’anno, ha permesso di approfondire molti rapporti con vari enti ed esponenti dell’università. Il blog, rinnovato nei contenuti e nella grafica, www.infoshiatsu.it/lasettimana è stato visitato dal oltre 9.800 persone differenti, che hanno interrogato le pagine legate agli eventi a scuole aperte o a studi aperti presenti sul sito. Le pubblicità svolte via Google hanno portato oltre 129.424 visualizzazioni e oltre 600 visite sul sito FISieo, che hanno interrogato gli elenchi delle scuole o degli studi dei professionisti in modo paritetico. La pagina Facebook ha superato i 147.636 di per- SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014 23 Alcuni momenti delle varie attività organizzate durante la terza edizione della Settimana dello Shiatsu. sone a cui è stato mostrato il post. Mentre la pubblicità effettuata su Facebook ha portato 51.677 visualizzazione, che hanno permesso 1.586 visite verso il blog della settimana; 43.496 persone hanno visto il post con 532 visualizzazione della pubblicità sugli eventi; 25.640 sono state le visualizzazioni delle Scuole Aperte, che hanno portato 57 persone a cercare delle presentazioni fatte dalle scuole, ed infine la pubblicità per Studi Aperti è stata visualizzata 8.078 volte che ha portato 50 persone a cercare uno studio di un professionista. Questi sono i numeri dietro i quali possiamo leggere e intravvedere tutto il lavoro e impegno che ci ha permesso di realizzare una manifestazione che, oltre a far conoscere lo Shiatsu ad un pubblico sempre più vasto, è anche un’occasione speciale per stimolare i soci a partecipare attivamente alla vita della Federazione, acquisire strumenti e consapevolezze per essere veramente dei professionisti. Sono usciti diversi articoli sui quotidiani, siti inter- Un’occasione speciale per stimolare i soci a partecipare attivamente net, interviste radiofoniche e televisive, sia a livello nazionale che locale. Si può visionare tutto nell’apposita sezione nel nostro blog della Settimana dello Shiatsu dedicata alla rassegna stampa. Sull’onda dell’esperienza maturata negli scorsi anni e della fiducia ricevuta attraverso le tantissime manifestazioni di simpatia e gli innumerevoli quanto importanti patrocini raccolti, la Settimana dello Shiatsu 2014 si è quindi articolata in una serie di offerte al pubblico al fine di far conoscere le potenzialità di questa Antica Arte per la Salute e sviluppare il tema scelto quest’anno. Gli Operatori professionisti attestati, iscritti al Registro Operatori Shiatsu (ROS FISieo) hanno offerto gratuitamente, su prenotazione, trattamenti shiatsu nei loro studi. Gli utenti si sono potuti affidare alla loro professionalità in un contesto sicuramente idoneo. Anche le Scuole Accreditate FISieo, circa 40 presenti sul territorio nazionale, sono state attivamente coinvolte nella manifestazione con presentazione di corsi professionali, amatoriali, workshop e attività promozionali. Nel blog della Settimana dello Shiatsu www.infoshiatsu.it/lasettimana potete trovare la storia della manifestazione giunta alla sua terza edizione, visitare e condividere la pagina relativa alla rassegna stampa con tutti i link agli articoli cartacei, su web e registrazioni radiofoniche e televisive che ci hanno accompagnato e permesso di rendersi visibili a un nuovo possibile pubblico. Ora siamo già pronti per ripartire con la prossima edizione, e ci occorre tutta la vostra collaborazione. • n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 24 CRISI: pericolo e P opportunità di Attilio Somanzi NEWS n. 46 - Dicembre 2014 arlare arlare arla re di di crisi cris cr isii significa sign si gnifi ifica ca parlare par p arla lare di di società, della p pol politica olit itic icaa che che la guida gui g uida da e della del d ella la persona per p ersona che la v vive ivee e co iv cons conseguentemente nseg egue uent ntem emente dei valori che li dovrebbero permeare. Anzitutto la politica che per definizione dovrebbe occuparsi della “polis” (fu Aristotele a darne una prima definizione) cioè del benessere della città e della comunità ove il bene di tutti prevale su quello individuale dal punto di vista educativo, culturale e materiale, da decenni si occupa invece del benessere individuale dei politici stessi e di chi li affianca e sostiene assumendosi la responsabilità di diseducare la popolazione, infatti potrebbero dire: “ciò che conta è il mio benessere e basta”. Sono stati pochi i politici che si sono veramente interessati del benessere del cittadino. La società: con tali esempi continuamente sotto gli occhi, quali valori possono permeare la società come complesso e l’individuo come singolo? Quindi crisi della società. E veniamo ai valori: valori massimi sono diventati prevalentemente il denaro e il potere, diminuiscono etica e morale fino a quasi scomparire o resistono come vuote parole, scompare il valore della relazione e del rispetto reciproco e dei rapporti veri interpersonali. SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014 25 Quella relazione cioè che permette di contattare l’altro, di capirlo, di entrare in empatia con lui/lei; invece ci sono solo io, il mio interesse, la mia “pancia”. Se qualcosa non funziona, è sempre colpa dell’altro, nessuno vuole assumersi la sua personale responsabilità. Pensiamo alla TV, per il 90% sono sdoganate parole impensabili fino a 20 anni fa, sono sdoganate baruffe ove ognuno parla e nessuno ascolta, dove l’insulto, le accuse reciproche e la mancanza di rispetto per l’interlocutore è continuo, e pochi intervengono per modificare tale stato di cose... Nessuno è disposto a rinunciare ai propri privilegi, alle proprie idee..., l’interlocutore diventa il nemico... Con una società che và in questa direzione, la crisi intesa come deterioramento di una situazione, di momento difficile, di sconvolgimento dell’assetto interno della persona..., è quindi inevitabile, come detto, la crisi di valori che mette in risalto l’incapacità di relazionarsi, di ascoltare, di rispettare l’altro. La crisi economica è la conseguenza ultima di questo modo di vivere. Come può un giovane o un adolescente o chiunque altro, conoscere valori come la solidarietà o il rispetto se i cosiddetti “opinion leader” (politici, attori, conduttori tv, giornalisti, rappresentanti della cultura o addirittura delle varie Chiese) ogni giorno insultano, aggrediscono e talvolta bestemmiano? Se lo fanno loro, posso farlo anch’io!!! Sono loro i modelli! Ho dipinto in modo necessariamente superficiale e forse pessimistico uno stato di cose che vivo e che sento quando mi confronto con amici, conoscenti, collaboratori. La crisi, dunque, è , dal mio punto di vista, il sintomo, la malattia è la perdita di valori. Riconoscere la malattia è il primo passo per cogliere le opportunità che il sintomo offre. È possibile cogliere questa opportunità? Dipende, ci si può lasciare travolgere dalla crisi dando la responsabilità agli altri o ritenendosi incapaci di reagire (depressione, suicidio..., come purtroppo è accaduto) oppure si può capire e riconoscere le nostre responsabilità (ad es. la comodità del “così fan tutti”, ”me ne occuperò domani”, “non sono capace”, “non è affar mio”, ...) e cercare e agire il cambiamento. Prima il nostro individuale, poi favorire quello delle persone vicine e, conseguentemente, potrà iniziare l’allargamento dell’influsso verso gli altri. E qui interviene il significato originale, derivante dal greco, che ci dice che crisi è scelta e significa riflettere, valutare per cambiare e trasformare. Lo shiatsu è una tecnica corporea a sé, che coinvolge sia chi lo riceve, che chi lo fa o chi lo studia o lo insegna, che coinvolge il modo di vivere, di pensare, di relazionarsi e quindi l’intero corpo/mente di chi agisce Ci sono molti gruppi che lavorano al cambiamento, tra questi chi opera con lo shiatsu: gli operatori, le scuole, la Federazione. E vengo dunque allo shiatsu. Quali sono le opportunità che offre lo shiatsu? Opportunità di lavoro, ma soprattutto opportunità di trasformazione personale. Vediamo come. Anzitutto bisogna sapere e capire che cos’è lo shiatsu. Molti pensano che lo shiatsu sia un massaggio o addirittura che sia l’agopuntura fatta con i pollici o un micromassaggio. Nulla di tutto questo, lo shiatsu non è un massaggio perché... scuotimenti, impastamenti, strusciamenti, sfioramenti, ..., vestiti, oli, macchinari... non fanno parte dello shiatsu; non è agopuntura perché non usa aghi e i pollici non sostituiscono gli aghi e il trattamento va sull’intero corpo e non solo su alcuni punti; non è micromassaggio perché lo shiatsu esercita una pressione mantenuta costante e sostenente... Lo shiatsu è una tecnica corporea a sé, che coinvolge sia chi lo riceve, che chi lo fa o chi lo studia o lo insegna, che coinvolge il modo di vivere, di pensare, di relazionarsi e quindi l’intero corpo/ mente di chi agisce lo shiatsu. E non è un modo di dire. Lo shiatsu lavora attraverso pressioni statiche (pollice, palmo, piedi, ginocchia) tese a stimolare l’intero sistema nervoso autonomo e in particolare il parasimpatico e attraverso di esso l’intero corpo. Non esiste shiatsu che non coinvolga nell’ora del trattamento l’intero corpo allo scopo di ottenere un equilibrio generale del corpo/mente. Cosa avviene? Anzitutto rilassamento, poi risposta dei vari sistemi del corpo e quindi aumento delle capacità di rigenerazione e di ripresa, ma la cosa altrettanto importante è che, lo shiatsu si fa in due, quindi lo scambio energetico permette n. 46 - Dicembre 2014 NEWS SETTIMANA DELLO SHIATSU 2014 26 una relazione nuova e consapevole, e permette la presa di coscienza di se stessi e di capire, per chi lo volesse, cause e origine del proprio problema: “A che cosa mi serve?”, “Cosa mi impedisce di fare?”, “Che cosa mi spinge a fare?”, “Perché?”... Noi diciamo che si uniscono i due poli yin e yang, e da questa unione scaturisce coscienza e consapevolezza di sé, da cui scaturisce a sua volta la possibilità della trasformazione personale, primo passo verso l’autoguarigione a partire dal corpo fisico e “... risvegliando le capacità di risposta, permette al ricevente, di contattare lo squilibrio dandogli la possibilità di ritrovare in se stesso la forza risanatrice...” (“Lo shiatsu e il pensiero macrobiotico”). Diciamo infatti, che (cito sempre lo stesso testo): “... si tratta di una tecnica che si caratterizza, rispetto alle altre, per il fatto di utilizzare una pressione statica che permette di riattivare, a progressivi livelli di profondità, le diverse fasce dell’esistenza della persona (fisica, energetica, psicologia, mentale e spirituale), facendo scaturire il movimento dall’interno in risposta alla staticità della pressione esterna ... “. (ibidem). Questo è molto importante, significa che (a differenza delle altre tecniche manuali) è l’energia del ricevente ad agire e creare la trasformazione, non è solo l’operatore che lavora e l’altro riceve passivamente. Lo shiatsu favorisce la trasformazione della propria vita e, ricontattando i valori individuali di collaborazione, relazione, rispetto e contatto può influire sulla trasformazione di sé e della società NEWS n. 46 - Dicembre 2014 Quindi coinvolge l’intero corpo/mente/spirito: lo shiatsu è detto perciò “il cuore nelle mani”. “... Si può dire che il trattamento di shiatsu ideale scaturisce, ogni volta, dall’attuale, reale condizione del ricevente: cosi com’è il suo stato di “salute”, così è lo shiatsu che fa per lui...” (ibidem). Lo shiatsu, infatti, è diverso per ogni persona, non c’è un protocollo valido per ogni tipo di caso. Quindi shiatsu è, contatto, sostegno, empatia, unità, ascolto e pure relazione, quella relazione è rispetto che, come detto, manca o è latente nella società odierna: è dunque riscoperta dei valori fondanti di una società. Non dobbiamo cercare, quindi, di fare prediche per costringere l’altro a cambiare, dobbiamo partire cambiando noi stessi, riconoscendo chi siamo, cosa vogliamo, cosa stiamo sbagliando e cosa abbiamo sbagliato, ... , ecco l’autoguarigione, e da noi si va verso l’altro e poi, irradiando, verso gli altri e così via. Lo shiatsu, ripeto, favorisce la trasformazione della propria vita e, ricontattando i valori individuali di collaborazione, relazione, rispetto e contatto può influire sulla trasformazione di sé e della società. In altre parole “la crisi o il fallimento diventa l’epicentro di un duraturo cambiamento e forse trionfo”, cito dai Millenial. Concludo con la FISieo: con la pratica dello shiatsu possiamo quindi agire per stimolare un riequilibrio che interessa simultaneamente sia il corpo fisico che gli aspetti psichici ed emozionali, favorendo lo sviluppo di un nuovo atteggiamento mentale e uno stile di vita in linea con il momento presente. Il movimento energetico compiuto attraverso il trattamento shiatsu permette di attivare la propria vitalità e prendere consapevolezza del “pericolo”! Si sperimenta così un cambiamento verso nuove scoperte e “opportunità”! Verona, settembre ’14 • HAIKU 27 Haiku Al mite sole, la porta dell’inverno si dischiude. Punto di fuga Punto di fuga, delle mie scelte timoniere invisibile. Epifanico nel mio nome! Nel tempo della riflessione ti offro parole: sveli il falso, riveli il vero: io sono. Riscatto il naufragio nell’indistinto umano: con la solitudine della mia unicità. Sabina Mannucci n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 28 CASO N° 3 I KOAN delle poesie Un maestro zen incontra i poeti Engaku Taino A cura di Fabrizio Bonanomi Nella rubrica dei KOAN, che ci accompagna da qualche anno nelle pagine di Shiatsunews, dal numero 44 accoglie una nuova proposta: il commento, dal punto di vista dello zen, a Poesie di autori contemporanei non strettamente legati all’esperienza dello zen. Il Maestro è colui che ti sa indicare un nuovo modo di osservare la vita di tutti i giorni. Essere capace di cambiamenti, avere la giusta flessibilità in funzione delle vicissitudini, significa essere in grado di vivere sino in fondo ed appieno la realtà, ed al contempo essere consapevoli dell’esistenza di una miriade di realtà altre, a portata di mano, se motori di interesse. Engaku Taino, con queste nuove, affascinanti, originali e singolari proposte, è capace di fare esattamente questo, allo scopo di indicare al discepolo una modalità alternativa di annodare i fili della trama e dell’ordito della propria esistenza, in maniera che ciascuno possa esprimere la propria unicità, nella tensione ultima di divenire nel tempo Uomini e Donne Consapevoli. I testi a commento delle Poesie, sono frutto di trascrizioni dei teisho delle sesshin, momenti di insegnamento dove ogni Poesia è stata esaminata e commentata, nell’arco di questi ultimi anni. Buona lettura. NEWS n. 46 - Dicembre 2014 Da gennaio 2011 a dicembre 2013 CASO N° 3 Belli Er Zignore, o volemo dì: Iddio Er Zignore è una cosa ch’è peccato sino a credese indegni de capilla. Più indifficile a noi sto pangrattato, che a la testa de David la Sibilla. A Santa Potenziana e Pravutilla, me diceva da ciuco er mi curato ch’è come un fiat, un zoffio, una favilla, inzomma un Vatt-a-cerca-chi-tt-ha-dato. E pe spiegamme in tutti li bucetti si come Iddio ce se trova a faciolo, metteva intorno a sé tanti specchietti. Poi diceva: “Io de qui, vedi, fijiolo, faccio arifrette tutti sti grugnetti, eppure è er grugno d’un curato solo”. G. Gioacchino, Belli Sonetti Fra me e l’intero universo non c’è differenza: è meraviglioso, e non c’è bisogno di specchietti. KOAN 29 I l personaggio del sonetto ricorda l’episodio in cui da bambino il parroco gli spiegò come Dio riesca ad essere in ogni luogo. Per riuscire a fargli capire come Dio si trovi a fagiolo, cioè bene, in tutti i buchetti, si metteva intorno tanti specchietti. Così poteva far vedere che il suo viso era in tutti quegli specchi, però il grugno, cioè la faccia era quella di un solo curato. Tanti specchietti e tante facce ma, in effetti, la faccia è una sola. Con questo voleva sostenere come Dio riesca con la sua onnipresenza a essere in ogni granello di sabbia. Nella prima parte, come chiunque altro che ragiona un po’, il Belli scrive che Dio, o l’assoluto, è qualcosa che non ci si può credere degni di nominarla o addirittura capirla: è impossibile. Per dimostrare quanto sia difficile fa dei paragoni che sarebbe lungo spiegare e io lascio stare di addentrarmici. Quando da bambino andava nelle due chiese che cita, che tra l’altro a Roma non ci sono più, il parroco gli diceva che Dio è come un soffio, una favilla, qualcosa d’istantaneo, che si capisce così o non si capisce. Come nel gioco a mosca cieca, in cui il bambino rivolto al muro con gli occhi chiusi doveva riconoscere e cercare quello che l’aveva toccato con la mano: la leggerezza del tocco e l’immediata sparizione. È l’esempio un po’ grossolano che fa il parroco a un bambino per fargli capire che non s’arriva a Dio col ragionamento e come Dio stia in tutti i luoghi. È inutile chiedersi dove il parroco prendesse tutti quegli specchietti, forse era una scena che recitava spesso con i parrocchiani per dimostrare come Iddio fosse in ogni luogo. Ora ci sono mezzi tecnologici che permetterebbero esempi più accurati, però bisogna riconoscere che il parroco l’aveva pensata giusta. Questo è uno dei duemila e passa sonetti in dialetto di Gioacchino Belli, nei quali tocca più volte in maniera originale e precisa il tema della religione. Pur non essendo uno studioso di teologia, il fatto di vivere in maniera sveglia nello stato pontificio lo rendeva in grado di riportare nei sonetti sia la bibbia che il vangelo secondo il punto di vista del popolano. Che era però la visione di una persona razionale in grado di vedere le assurdità delle convinzioni religiose. Il parroco, a modo suo, porta delle prove alle sue affermazioni, ma nella nostra scuola, investigando il sonetto alla maniera di un koan, possiamo realmente comprendere quanto penso voglia dire il Belli. Perché la poesia di commento, nell’affermare che tra me e l’intero universo non c’è differenza, è meraviglioso, rivela che nella nostra scuola c’è la possibilità di essere come Dio che riempie tutti i buchetti senza bisogno dell’ausilio degli specchietti del parroco. Cioè non c’è bisogno di oggetti esterni per fare esempi, che siano libri, tradizioni, riti o specchi come in questo caso. C’è l’esperienza personale per realizzare direttamente da se stessi il soffio, la favilla che in un istante fa accedere a Dio, ossia l’assoluto. Gioacchino Belli non voleva fare proseliti. È stato un osservatore profondo di tutti i personaggi del tempo nello stato pontificio. Aveva una grande cultura, era aperto alla scienza e alla filosofia. Inoltre può essere che l’idea degli specchietti gli sia venuta dalla divina commedia, perché al canto 29 del paradi- so, Beatrice, per spiegare a Dante come Dio si rifletta in tutti i luoghi, fa un esempio simile a quello del parroco. I sonetti romaneschi del Belli sono più vivi e diretti di quanto lo siano quelli scritti in italiano. Chiunque voglia rappresentare è preciso, che sia il papa o il vetturino, il sarto o la prostituta, ci sono tutti nei duemila sonetti che formano un monumento della plebe, e non solo, romana. Secondo me non è solo Roma, ma è tutta l’umanità che si rivela nei suoi versi, gli esseri umani sono simili sotto tutti i cieli. Tutti hanno voglia di mangiare, di fare sesso, di lavorare poco, di divertirsi, e c’è chi come il Belli vuole andare al cuore dei comportamenti e dei sentimenti e riesce a mostrarli come solo un grande artista può riuscire. Nel leggere i suoi sonetti si capisce il mondo e le persone che lo abitano con lo stesso gusto che si ha a teatro nel vedere la bravura di un attore o di un cantante, anche se in quel momento non ci sta insegnando niente. Così avviene nei sonetti, come questo che riporta all’assoluto, che secondo il parroco non si può spiegare ma si può vedere come agisce e si riverbera in tutte le manifestazioni. E in questa scuola, a differenza del parroco, abbiamo il vantaggio di poter esclamare: è meraviglioso, fra me e l’intero universo non c’è differenza! • NEWS n. 46 - Dicembre 2014 30 RICETTE PER L’INVERNO ispirate alla Dietetica secondo la Medicina Cinese di Lena Tritto E cco alcune semplici e gustose ricette per difenderci dal freddo e tonificare la nostra energia renale. Per la Medicina Cinese l’inverno è associato al sistema Rene da cui dipendono le ossa, i denti e più in generale la nostra costituzione. In questo momento dell’anno bisognerebbe avere cura di riposare di più e andare a dormire presto e di questo si gioverebbe notevolmente anche il nostro sistema immunitario che sarebbe così più efficace nel contrastare gli attacchi esterni. Siamo nella stagione fredda e quindi con il cibo dobbiamo sia usare alimenti riscaldanti come le spezie che modalità di cottura che portino calore (stufare, brasare, cuocere al forno, arrostire, friggere, ecc.). Quando fa freddo cosa c’è di più gradito di una bella zuppa profumata e fumante! • NEWS n. 46 - Dicembre 2014 RICETTE Zuppa con i fagioli dell’occhio* Ingredienti: • 150 g di riso semi integrale • ½ verza • 300 g di zucca • 500 g di bietole • 150 g di fagioli dell’occhio • 2 carote • 1 costa di sedano • 1 porro • 1,5 litri di Brodo vegetale • sale marino integrale e olio extravergine di oliva Procedimento: Mettere in pentola con 2 cucchiai di olio il porro affettato, il sedano e le carote tritati. Saltare per 3 minuti. Unire i fagioli lasciati in ammollo per 8 ore e le altre verdure a pezzetti. Far insaporire il tutto. Unire il brodo e cuocere a fuoco vivace per 30 minuti. Poi unire il riso e continuare la cottura per altri 30 minuti. Salare e fuori dal fuoco condire generosamente con olio di prima spremitura. DIETETICA CINESE 31 •RICETTE Verdure invernali stufate Ingredienti: • ½ verza • 300 g di topinambur o carciofi • 300 g di zucca • 1 sedano rapa • 1 cipolla affettata • sale marino integrale • 2 cucchiai d’olio • 1 spicchio d’aglio affettato • 3 pizzichi di peperoncino • 2 rametti di timo Procedimento Lavare le verdure e tagliarle a pezzi regolari di 3 cm. In una pentola a fondo pesante mettere a strati la cipolla, il sedano rapa, la zucca, il topinambur o i carciofi e la verza salando leggermente ogni strato di verdura. Unire un po’ di acqua a lambire il primo strato. Coprire e iniziare a cuocere a fiamma alta in modo che si formi molto vapore, poi proseguire la cottura a fiamma bassa per 15-20 minuti aggiungendo poca acqua bollente, se serve. Quando la verdura è cotta, unire l’olio aromatizzato con l’aglio, il timo e il peperoncino (ottenuto scaldando il tutto in un padellino) mescolare e togliere dal fuoco. Far riposare senza coperchio 2 minuti e servire. In questa preparazione le verdure si possono variare a piacere. Pasticcio di quinoa alla cannella ella e cavolfiore re Ingredienti: • 300 g di quinoa noa • 500 g di cavolfiore • 6-7 filetti di acciuga sottolio • 1 spicchio di aglio • 2 pizzichi di peperoncino • 1/2 stecca di cannella in corteccia • 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata • 1 manciata di farina di mais precotta • 1/2 cucchiaino di timo secco • olio di oliva extra vergine • sale • pepe Procedimento: Proced Lessate per almeno 20 Le minuti la quinoa in 400 m ml d’acqua leggermente salata insieme alla cannella, eliminare la spezia condire con la s buccia di limone e lasciab re raffreddare. Ridurre il cavolfiore in cimette. Mettere in padella l’aglio affettato con 2-3 cucchiai d’olio, le acciughe e il peperoncino e far dorare per 2 minuti circa, unire il cavolfiore e rosolare per 3 minuti, poi versate 4 cucchiai d’acqua e salate. Mettete il coperchio e proseguite per 10 minuti. Passato questo tempo, levate il coperchio e fate asciugare il fondo. Quando la verdura sarà tenera schiacciarla finemente con una forchetta. Ungere una pirofila e cospargere il fondo con la farina di mais mescolata con il timo. Stendere metà della quinoa e coprire con il cavolfiore e chiu- c uno dere con strat della restrato stan quinoa stante spo spolverare con altra farin di mais, rina condire con co olio o e mandare in forno caldo cald a 200° a gratinare per 10-15 min. Fichi secchi al cioccolato Ingredienti: • 250 g di fichi secchi • 50 g di mandorle • 2 chiodi di garofano • 1 cucchiaino di buccia d’arancia grattugiata • un pizzico di cannella • 50 g di cioccolato fondente grattugiato Procedimento: Tostate leggermente le mandorle in forno medio (180° C). Prendete i fichi secchi, apriteli e collocatevi al centro le mandorle, un pizzico di chiodi di garofano pestati e 1 di arancia. Richiudeteli bene con le dita e infornateli su una piastra, in forno medio (180° C). Appena cominciano ad assumere un colore dorato toglierli dal forno e, ancora caldi, rotolateli nel cioccolato fondente grattugiato aromatizzato con la cannella. Ricette a cura di Lena Tritto Consulente alimentare secondo la medicina cinese e Insegnante di cucina di casa * Le ricette con l’asterisco sono tratte da “Scuola di cucina vegetariana” Autrice Lena Tritto, Food Editore Parma 2014 n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 32 L’ACQUA… tra i fornelli di Monica Borio E sistono alcuni ingredienti particolarmente adatti per rafforzare e sostenere l’energia dell’Elemento Acqua. Questi ingredienti, come i fagioli rossi, o il melograno, possono essere cucinati in modo sfizioso affinché si riesca ad avere un piatto sano e allo stesso tempo soddisfare il palato. Ecco le proposte per l’inverno. NEWS n. 46 - Dicembre 2014 Fagioli rossi I fagioli rossi, o kidney, sono un’ottima fonte di ferro, fosforo e potassio. Il buon contenuto di proteine vegetali, fibra e fitocomponenti li rende particolarmente preziosi per la salute. I ffagioli rossi, rispetto agli altri legumi, m hanno propriep tà dret nanti ancora più spic- cate, quindi sono consigliati a chi soffre di ritenzione idrica con tendenza ad accumulare peso corporeo. I fagioli rossi, come la maggior parte dei legumi, non solo sono alimenti completi ma hanno anche una forte proprietà saziante. Il senso di sazietà che ci provoca la consumazione dei fagioli è la grande quantità di proteine e di fibre. Uno studio statunitense ha, infatti, dimostrato che il consumo costante e regolare di questo legume, costituisce un valido MACROBIOTICA 33 aiuto nella riduzione del girovita. Nel caso del fagiolo rosso si ha anche il vantaggio di una digeribilità maggiore rispetto a tutte le altre varietà. Un’altra importante proprietà del fagiolo rosso è quella diuretica. Quest’ultimo, infatti, ha una composizione acquosa e ricca di vitamine dei più svariati gruppi. L’insieme delle due cose stimola l’attività renale ed ha quindi un effetto depurativo sull’intero organismo. Sono alimenti ricchi di carboidrati e quindi ottimi sostituti della pasta e, dal punto di vista proteico, sono perfetti sostituti delle proteine di origine animale che hanno invece anche numerosi effetti sfavorevoli. Inoltre i fagioli rossi, come anche quelli di altre varietà, hanno poche calorie ma soprattutto un ridottissimo apporto di grassi. Agar-Agar L’agar-agar, chiamato Kanten dai Giapponesi, è un prodotto ricavato dall’elaborazione di diverse alghe rosse, tutte contenenti sostanze quali mucillagini e alginati che stimolano il transito intestinale. Il suo sapore è neutro, quindi può essere impiegata in tutte le preparazioni che richiedono una consistenza gelatinosa senza nessuna alterazione del sapore. In commercio si trova in fiocchi, polvere o barre. RICETTE Talismani dei reni Ingredienti: • 1 spicchio d’aglio • 1 cipolla • Olio di sesamo o girasole • 200 g di carote • 400 g di fagioli rossi kidney (cotti) • 4 cucchiai di fiocchi d’avena • Coriandolo • Cumino • Sale • Pepe Procedimento: Sbucciare l’aglio e la cipolla e tritare finemente. Scaldare un cucchiaio d’olio in una padella e aggiungere l’aglio e la cipolla fin quando non saranno trasparenti. Spegnere e lasciare raffreddare. Grattugiare le carote e strizzarle per eliminare l’acqua in eccesso. Sciacquare i fagioli e mescolarli con le carote, i fiocchi d’avena, il soffritto d’aglio e cipolla, ½ cucchiaino di cumino e ½ cucchiaino di coriandolo: frullare il tutto. Aggiustare di sale e pepe. Con le mani umide preparare delle grosse medaglie (talismani). Scaldare un cucchiaio d’olio e far cuocere a fuoco medio 3-4 minuti per lato. Servire decorandoli con fili di erba cipollina. Melograno Il frutto del melograno è particolarmente ricco di sali minerali quali potassio, manganese, zinco, rame e fosforo; in quantità minore troviamo anche ferro, sodio e calcio. Abbondante anche la presenza di vitamine: A, B, C, E e K. Oltre all’acqua, che naturalmente rappresenta l’elemento principale, troviamo zuccheri, fibre e grassi. Fin dall’antichità questo partico- lare frutto è stato simbolo di abbondanza e longevità e già da allora le sue molteplici proprietà terapeutiche erano ben note; oggi la medicina ufficiale non ha fatto altro che confermare tali Mousse di pere con chicchi di melograno e scaglie di cioccolato Ingredienti: • 250 g pere sbucciate e tagliate a pezzetti • 500 ml di succo di mela • 3-4 C. malto di riso (facoltativo, se la frutta non è molto dolce.) • 4 cucchiai di agar agar in fiocchi • 1 pizzico di sale • 1 cucchiaio di crema di mandorle bianca • la scorza di limone grattugiata (ed il succo di ½ limone) • qualche chicco di melograno e qualche scaglia di cioccolato (facoltativa) Procedimento: Sbucciare e tagliare le pere a pezzetti, bagnarle con il succo di limone, riporle in teglia larga e lasciar raffreddare in frigo. In un pentolino unire al succo di mela l’agar agar e il sale, mescolare con un frustino e mettere sul fuoco, mescolando portare a bollore e fare sobbollire lentamente per circa 5 min. Spegnere il fuoco ed aggiungere la scorza del limone, la crema di mandorle bianca e se volete dello sciroppo d’acero o malto a piacere. Versare sulle pere e quando il composto è raffreddato frullare bene. Servire nelle coppette guarnendo con qualche chicco di melograno e qualche scaglia di cioccolato. proprietà. Vediamo quali. La sua virtù più importante è quella che riguarda la presenza di sostanze ad alta attività antitumorale come l’acido ellagico, i flavonoidi ed altre sostanze con proprietà antiossidanti che nel loro insieme collaborano in modo attivo nella cura di vari tumori ( prostata, pelle, seno, polmoni). • n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 34 Il nuovo REGIME FORFETARIO di Savina Bonnin e Renzo Chiampo I l Disegno di Legge di stabilità 2015 licenziato dal Consiglio dei ministri nel tardo pomeriggio del 15/10/2014, e che ora dovrà passare al vaglio delle Camere per l’approvazione definitiva, all’art. 9 introduce un nuovo regime fiscale “agevolato”, con decorrenza 1° gennaio 2015. Attenzione: si tratta di una proposta di legge al momento di andare in stampa, per cui la normativa approvata potrebbe essere diversa mentre state leggendo questo articolo. Dal 1° gennaio 2015 sono soppressi i seguenti regimi: U regime fiscale agevolato ex L. 13/2000 = nuove iniziative produttive; U regime contabile agevolato ex DL 98/2011 art. 27 co.3 = contribuenti ex-minimi; U regime fiscale di vantaggio ex DL 98/2011 art. 27 co.1 = contribuenti minimi. I soggetti che al 31 dicembre 2014 si avvalgono del regime fiscale di vantaggio (=contribuenti minimi) possono continuare ad avvalersene per il periodo che residua al completamento del quinquennio e comunque sino al compimento del trentacinquesimo anno di età; i contribuenti in regime delle nuove iniziative possono completare il triennio. Salvo opzione per il regime ordinario. Il nuovo regime si applica (salvo NEWS n. 46 - Dicembre 2014 opzione) alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, che, nell’anno precedente: a) hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno (il che significa che se il contribuente in sei mesi di attività ha conseguito compensi per 5.000 euro il ricavo considerato sarà 10.000) che non eccedano i limiti stabiliti in apposita tabella, a seconda del codice ATECO (=codice attività) di appartenenza. Ai fini dei ricavi non si considera l’eventuale adeguamento agli studi di settore; b) hanno sostenuto costi per lavoro dipendente o di collaborazione o di lavoro accessorio per un importo non superiore a 5.000 euro; c) il valore dei beni strumentali mobili (costo di acquisto) al 31 dicembre non ecceda i 20.000 euro (i beni ad utilizzo promiscuo vengono valutati al 50%). Non rilevano i beni il cui costo è inferiore a 516,46 euro né i beni immobili. Nel caso di esercizio contemporaneo di due attività, il limite di cui alla lettera a) sarà quello relativo al codice ATECO con il limite più elevato. In sede di dichiarazione di inizio attività potrà essere espressa la previsione di sussistenza dei requisiti necessari per avvalersi del regime agevolato. Non possono avvalersi del regime forfetario: a) le persone fisiche che di avvalgono di regimi speciali ai fini IVA (vedi Manuale Fiscale a pag. 11); b) i soggetti non residenti nello Stato FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 35 od in uno Stato Membro dell’Unione Europea; c) i soggetti che commerciano in via prevalente in immobili o mezzi di trasporto nuovi; d) i soggetti che partecipano a società di persone o associazioni professionali o posseggono quota di s.r.l. a ristretta base proprietaria che hanno optato per la trasparenza fiscale. Nulla è variato per quanto concerne l’IVA rispetto all’attuale regime dei minimi. Chi si avvale del nuovo regime non applica l’IVA e in ogni caso non la detrae. U Le cessioni intracomunitarie di beni sono non imponibili art. 41 DL 331/1993. U Le prestazioni di servizi ricevute da soggetti non residenti o rese ai medesimi sono non soggette art. 7-ter DPR 633/72. U Gli acquisti intracomunitari di beni sono soggetti a “reverse charge” (inversione contabile) = liquidazione dell’IVA nazionale da parte dell’acquirente. U Sugli gli acquisti extracomunitari di beni deve essere assolta l’IVA (in dogana). Qualora il contribuente forfetario risulti debitore dell’IVA la stessa deve essere versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni. Sui ricavi e sui compensi percepiti (principio di cassa) si applica il coefficiente diversificato in base al codice ATECO che identifica l’attività esercitata. Sul reddito imponibile si applica un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali regionali e comunali e dell’IRAP, in ragione del 15%. Nel caso di imprese familiari l’imposta è dovuta dall’imprenditore. I contributi previdenziali si deducono ulteriormente dal reddito determinato forfetariamente. Sul reddito così determinato si paga un’imposta, sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali IRPEF e dell’IRAP, del 15%. Per le nuove attività, a condizione che a) il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio, attività di lavoro autonomo o di impresa; b) la nuova attività non costituisca mera prosecuzione di un’attività precedente, anche se svolta in qualità di lavoratore dipendente; c) qualora venga svolta un’attività svolta in precedenza da altro soggetto l’ammontare dei ricavi non sia superiore alla quota di cui alla tabella ATECO. Per i primi tre anni il reddito imponibile di cui al punto precedente viene abbattuto di un terzo, per cui si pagherà il 15% del 66,66% dell’imponibile. Ai fini previdenziali i contribuenti forfetari iscritti alla gestione artigiani o commercianti non sono soggetti al “minimale”. Tale agevolazione cessa l’anno successivo a quello in cui sono venuti meno i presupposti per la permanenza nel regime forfetario. Il passaggio al regime contributivo ordinario determina l’impossibilità di fruire nuovamente del regime contributivo agevolato, anche laddove sussistano le condizioni di cui al quinto paragrafo. I contribuenti rientranti nel regime forfetario non sono assoggettati a ritenuta d’acconto. Parimenti non sono tenuti ad operare le ritenute d’acconto sulle prestazioni ricevute, fermo restando l’obbligo di indicare n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 36 in dichiarazione il codice fiscale del percettore ed il relativo importo. Sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili. Resta fermo l’obbligo di conservare i documenti emessi e ricevuti. Possono optare per l’applicazione dell’IVA e delle imposte sul reddito nei modi ordinari. I contribuenti che applicano il regime forfetario sono esclusi dagli studi di settore e dai parametri, mentre saranno richiesti peculiari obblighi informativi relativamente all’attività svolta, che verranno stabiliti con provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il regime forfetario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo a quello in cui viene meno una delle condizioni di cui al quinto paragrafo (eccedenza dei ricavi, lavoro dipendente, beni strumentali) ovvero si verifica una delle fattispecie di cui all’ottavo paragrafo (regimi speciali, non residenti, commercio immobili, società). Il nuovo regime forfetario è un regime “naturale” per cui chiunque si trovi nelle condizioni sopra previste deve applicare tale regime, eccetto opti per il regime ordinario. In buona sostanza anche coloro che attualmente sono in regime ordinario rientrano di diritto TABELLA DELLE SOGLIE DI RICAVI E COMPENSI E DELL’INDICE DI REDDITIVITÀ Prime cifre del codice ATECO Industrie alimentari e delle bevande 10 – 11 Commercio all’ingrosso e al dettaglio 45 – da 46.2 a 46.9 – da 47.1 a 47.7 – 47.9 Commercio ambulante di alimentari e bevande 47.81 Commercio ambulante di altri prodotti 47.82 – 47.89 Costruzioni e attività immobiliari 41 – 42 – 43 – 68 Intermediari del commercio 46.1 Attività dei Servizi di alloggio e ristorazione 55 – 56 Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari 64 – 65 – 66 – 69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75 – 85 – 86 – 87 – 88 Altre attività economiche 01 – 02 – 03 – 05 – 06 – 07 – 08 – 09 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 – 32 – 33 – 35 – 36 – 37 – 38 – 39 – 49 – 50 – 51 – 52 – 53 – 58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63 – 77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82 – 84 – 90 – 91 – 92 – 93 – 94 – 95 – 96 – 97 – 98 – 99 NEWS n. 46 - Dicembre 2014 soglia di ricavo redditività 35.000 40% 40.000 40% 30.000 40% 20.000 54% 15.000 86% 15.000 62% 40.000 40% 15.000 78% 20.000 67% FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 37 nel regime forfetario. Riepilogando i punti chiave del nuovo regime: U vi rientrano sia gli attuali minimi, sia gli ex minimi, sia gli ordinari (salvo opzione); U i minimi possono proseguire nel regime attuale sino alla sua naturale scadenza; U tassazione forfetaria: aliquota di redditività in base al codice attività; U imposta del 15% sostitutiva dell’IRPEF e dell’IRAP; U non soggetto IVA; U non soggetto a ritenute d’acconto, né attive, né passive; U non soggetto a studi di settore; U esonero dalla tenuta di scritture contabili; U uscita del regime a tempo indeterminato. Si esce solo se si “sfondano” i parametri. L’operatore shiatsu e in DBN è classificato al codice 96.09.09, per cui rientra nel gruppo “altre attività economiche”. L’insegnante shiatsu e di DBN è classificato al codice 85.59.90, per cui rientra nel gruppo “attività professionali”. Poiché, normalmente, l’insegnante shiatsu è anche operatore, la soglia di ricavo rimane 20.000. NOVITÀ FISCALI 2015 Riportiamo le principali novità attinenti direttamente od indirettamente le attività in discipline bionaturali in vigore per il 2015. dirette si deducono quali spese di rappresentanza (sino al limite dell’1,3% del reddito dichiarato). Le spese di vitto e alloggio se sostenute direttamente dal committente non costituiscono più compensi in natura, per cui dovevano essere fatturate al professionista e rifatturate al committente. La comunicazione di agenti e rappresentanti circa l’applicabilità della ritenuta ridotta (il 20% anziché il 50%) non dovrà più essere rinnovata ogni anno con lettera raccomandata. L’INTRASTAT sui servizi viene molto semplificato, ma non eliminato. Per la richiesta d’iscrizione al VIES non si dovranno più attendere i 30 giorni. Dal 2015 le dichiarazioni di intento dovranno essere prima trasmesse all’AdE in via telematica e poi comunicate, unitamente alla ricevuta dell’effettuata comunicazione all’AdE, al proprio fornitore. Qualora il fornitore effettui una cessione od una prestazione senza applicazione dell’IVA prima di aver ricevuto la dichiarazione d’intento e la documentazione della trasmissione all’Ade sarà sanzionato. Il cedente o prestatore dovrà poi riepilogare, nella dichiarazione IVA annuale, i dati relativi alle dichiarazioni ricevute. Per le associazioni in regime forfetario le fatture di sponsorizzazione sono equiparate alla pubblicità, per cui l’IVA forfetaria da versare sarà il 50% anziché il 90%. • Entro il 7 marzo devono essere trasmesse in via telematica all’AdE le certificazioni sulle ritenute d’acconto operate. Le spese per gadget e omaggi sono ora detraibili ai fini IVA e deducibili dal reddito se di importo unitario non superiore ai 50 euro (era 25,82). Se di importo superiore ai fini IVA sono indetraibili ed ai fini delle imposte n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 38 L’INVERNO negli scatti di ... Alessandro Rovelli NEWS n. 46 - Dicembre 2014 IMMAGINI 39 Fargo n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 40 OROSCOPO INVERNO 2014 a cura dell’Astrologo “Yu Sen” ARIETE 21 marzo I 20 aprile Iniziare l’anno con una stabile energia dell’Elemento Acqua non ha prezzo: il 2015 parte decisamente meglio di quello precedente e promette anche un seguito abbastanza positivo. Potrete dedicarvi ai vostri progetti, e coltivare il desiderio di rinnovamento che il vostro Meridiano del Fegato continuerà a stimolare. TORO 21 aprile I 20 maggio L’Elemento Terra è un po’ instabile per cui nonostante si preannunci un 2015 niente male, forse andrete un po’ ad alti e bassi fino a metà settembre. Da qui in avanti, la strada sarà in discesa, e finalmente il Meridiano dello Stomaco vi darà quella giusta determinazione per farvi sentire soddisfatti di voi stessi. GEMELLI 21 maggio I 21 giugno È l’Elemento Metallo che fa da padrone all’inizio del vostro 2015: scambio con l’esterno e eliminazione della stagnazione del KI. Potrebbe essere il momento di tagliare con i rami secchi: abitudini, frequentazioni, situazioni che non vi soddisfano più. La forza dell’Elemento Acqua vi darà quella spinta intuitiva per agire e risolvere le questioni che più vi interessano. CANCRO 22 giugno I 22 luglio È il momento di sostenere e rafforzare l’energia dell’Elemento Fuoco: potrebbe essere arrivato il momento che aspettavi. Ma dovrai cogliere l’attimo giusto, quello che ti consentirà di realizzare alla perfezione i tuoi piani. Dall’estate in poi vivrai situazioni positive e molto appaganti, ma attenzione all’Elemento Acqua un po’ sottotono che potrebbe crearti stress a livello familiare. LEONE 23 luglio I 23 agosto Il 2015 sarà un anno positivo per voi a patto che manteniate ben saldi i piedi NEWS n. 46 - Dicembre 2014 per terra, rafforzando i Meridiani di Stomaco e Milza specie tra gennaio e giugno. Se riuscirete a realizzare questo allora potrete godere di stabilità da settembre in poi. VERGINE 24 agosto I 22 settembre Attenzione all’Elemento Acqua e all’Elemento Legno: il 2015 è un anno che potrebbe richiedere qualche cautela. Dovrete muovervi con prudenza nelle relazioni familiari e curare bene l’energia del Meridiano del Fegato per agire senza esasperare reazioni ed emozioni. Il periodo migliore? Da giugno ad agosto! BILANCIA 23 settembre I 22 ottobre Il Meridiano dell’Intestino Crasso in buona forma vi permetterà di vivere i cambiamenti, o le novità non sempre ben accette, con un atteggiamento positivo. E sarà mantenere l’energia del Metallo in equilibrio il vostro passo vincente per rendere il 2015 un anno molto positivo. SCORPIONE 23 ottobre I 22 novembre Grazie alla determinazione, che vi regalerà un buon equilibrio del Meridiano dello Stomaco, potrete affrontare con tranquillità diverse situazioni che non vi renderanno la vita facile. Prestate particolare attenzione all’energia della Vescica Biliare, sarà lei a guidarvi nel fare le giuste scelte per un 2015 comunque positivo! SAGITTARIO 23 novembre I 21 dicembre L’Elemento Terra in piena forma vorrà dire principalmente una cosa: maturazione. Maturità nel senso di acquisizione di maggiore senso di responsabilità, e anche di maggiore esperienza, che farete affrontando impegni e situazioni svariate. Per questo curate con attenzione Stomaco e Milza, affinché il processo si svolga in modo fluido. COSA SUGGERISCONO STELLE E MERIDIANI 41 CAPRICORNO 22 dicembre I 20 gennaio Inizierete il 2015 in armonia con l’Energia del Fuoco, venato da sogni e da un’insolita voglia di rompere gli schemi, di cambiare le regole del gioco al quale siete abituati. I cambiamenti saranno visibili (e fortunati) specie da agosto in poi. ACQUARIO 21 gennaio I 19 febbraio Coltivate con pazienza l’energia del Meridiano del Fegato e non preoccupatevi se qualcosa o qualcuno vi dovesse remare contro a inizio 2015 o nel cuore dell’estate: andrà tutto bene, e sarete addirittura favoritissimi da fine estate in poi. Potete iniziare a vedere rosa, finalmente! PESCI 20 febbraio I 20 marzo Quest’anno potrebbe essere un po’ faticoso e impegnativo ed è per questo che dovete coltivare l’energia della Terra, in modo particolare dello Stomaco per avere tutta la determinazione per portare a compimento i progetti migliori o chiarire a voi stessi che cosa volete cambiare e come farlo. Vi sarà utile! n. 46 - Dicembre 2014 NEWS SEGRETERIA 42 SEDE OPERATIVA FISieo Ufficio di Segreteria Nazionale Via Gallonio, 18 - 00162 Roma Tel 06.44258487 Fax 178 2203735 segreteria@fisieo.it info@fisieo.it PEC fi[email protected] SEZIONE ESAME HANNO SUPERATO L’ESAME DI AMMISSIONE AL REGISTRO OPERATORI SHIATSU Nella sessione del 14/10/2014 a Milano ILARIA BISIN NICOLETTA COSSALI ENRICO FERRANTI MARCO GIULIANI ELENA GUIDI PAOLA LEONELLI CRISTINA MAMELI TOMMASO MEGALE NIVES MILESI MICHELE MORRI IOLE PEDROTTI SANDRINA PIZZOLATO CINZIA RECUPERO FABIO RONCI Nella sessione del 28-29/10/2014 a Roma PAOLA PEDICONE ANNA MARIA LEONARDI SABRINA RUGGIERI VALENTINA PUCCIO SILVIA BOLOGNESE LUCIA LICHERI FRANCESCA COMO Nella sessione del 30/10/2014 a Padova ANGELA SCHIAVON FEDERICO DANTE LUCIA BISSACCO ANDREA VERZA ROSITA BETTINI MONICA MIOZZO ALESSANDRO BOZZATO GIULIANO MARCO MELISSA MORATO MIRKO NASATO GIULIA GULLÌ ALBANO BARELLA KATIA VOLTOLINA UTILIZZO DEL LOGO REGISTRATO Comunichiamo a tutti i Soci Professionisti della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, che il Consiglio Direttivo, nella riunione dell’8 e 9 marzo 2010, in rela- FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU zione all’uso del logo INSEGNANTI E OPERATORI da parte dei soci professionisti, ha precisato che tutti i Soci Professionisti regolarmente iscritti al Registro Operatori Shiatsu e in regola con la quota associativa possono fare uso del logo della Federazione per pubblicizzare la propria attività professionale evidenziando, laddove lo consenta lo spazio, che il trattamento Shiatsu non è terapeutico, non è sanitario e non è finalizzato alla cura delle patologie. È vietato l’utilizzo del logo in qualsiasi contesto (volantini, pubblicazioni, siti internet o altro) in cui lo Shiatsu venga accostato alla risoluzione di disturbi che possano comunque essere collegati o derivanti da patologie e a terminologia medica. Il logo deve essere utilizzato unitamente alla dicitura: “Iscritto al Registro Operatori Shiatsu - professione disciplinata ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n. 4”. Il logo può essere richiesto alla Segreteria e verrà fornito con alcune semplici regole di utilizzo, che il socio è tenuto a rispettare. Tali regole di utilizzo saranno rese disponibili anche sul sito www.fisieo.it. In caso di necessità il socio potrà chiedere chiarimenti alla segreteria nazionale e/o al Responsabile della sua Regione. QUOTE SCUOLE DA VERBALE DIRETTIVO 31 GENNAIO 2014 UÊ+ÕÌ>ÊL>ÃiÊ«iÀÊÃVÀâiÊ-VÕ>ÊÀi}ÃÌÀÊÃVÕle riconosciute FISieo: inserimento scuola su sito euro 150. UÊ +ÕÌ>Ê V«iÌ>Ê «iÀÊ ÃVÀâiÊ -VÕ>Ê Ài}ÃÌÀÊ scuole riconosciute FISieo: euro 300 inserimento scuola su sito + accreditamento Punti ECOS + EDUCIS + banner pubblicitario sul sito + possibilità di esame presso la Scuola. SITO DELLA FISieo e Blog UÊ-ÌÊ-i www.fisieo.it UÊ}Êhttp://www.infoshiatsu.it/ Per qualsiasi problematica relativa alla gestione di sito e blog, si prega di contattare internal@fisieo.it NEWS n. 46 - Dicembre 2014 ACCORDI E OPPORTUNITÀ 43 Adesione della FISieo a SLOW MEDICINE di Renato Zaffina C arissimi amici, siamo lieti di comunicarvi che la FISieo - FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU Insegnanti e Operatori, è entrata a far parte dell’Associazione Slow Medicine. Di conseguenza siamo entrati nella Rete Slow, che riunisce associazioni, ordini e collegi professionali, gruppi di professionisti e di cittadini che si riconoscono nei principi e negli obiettivi di Slow Medicine e si impegnano a collaborare alle sue iniziative e ai suoi progetti. Avremo modo di affiancare e sostenere quindi, le iniziative e i progetti della Rete, ma soprattutto di proporre noi attività, interventi slow da portare avanti insieme ad altre associazioni. Slow Medicine, nasce dall’incontro di persone che, con esperienze e culture diverse, hanno operato ed operano all’interno del mondo delle cure per la salute e che negli ultimi trent’anni hanno prodotto pensiero e ricerca nel campo della salute, dal punto di vista organizzativo, strutturale, metodologico, economico, comunicativo. L’idea che gli ideatori di Slow Medicine hanno in comune è che cure idonee e di buona qualità e una corretta comunicazione fra le persone riducano i costi dell’organizzazione sanitaria, riducano gli sprechi, promuovano l’appropriatezza d’uso delle risorse disponibili, la sostenibilità e l’equità dei sistemi che si occupano di salute, migliorino la qualità della vita dei cittadini nei diversi momenti della loro vita. Per la loro storia, per l’esperienza professionale e per l’attività che svolgono, i fondatori di Slow Medicine si collocano in punti diversi del sistema della cura: dalla qualità all’organizzazione sanitaria, dalla formazione alla prevenzione, alla medicina sociale, alla comunicazione visiva. Questo fa di loro, ma ora possiamo dire di noi, una rete attiva e dinamica, in cui ognuno contribuisce con il proprio pensiero e la propria esperienza all’obiettivo di riproporre un sistema che guardi al mondo della salute in maniera sostenibile. La rete è in costante espansione, perché Slow Medicine ha l’obiettivo di coinvolgere professionisti sanitari, associazioni di professionisti, cittadini, associazioni di pazienti e di familiari in un laboratorio di progettazione di buone pratiche di aiuto e di cura. In questo senso Slow Medicine è una rete di idee in movimento, che ha lo scopo di attivare momenti di confronto, partecipazione e progettazione, collaborazioni fra operatori e cittadini interessati alla propria salute realizzando in concreto una modalità di cura più sobria, più rispettosa, più giusta. La nostra partecipazione a questa rete, ci sembra utile perché si potranno portare avanti con più forza i nostri obiettivi di Associazione e di Professionisti, sostenendo quanto afferma l’articolo 2 del nostro Statuto: “Shiatsu, disciplina olistica per la salute, arte autonoma giapponese rappresentata da diversi stili, di derivazione sinogiapponese, basata su un trattamento manuale, mediante pressioni eseguite sul corpo, finalizzata a fornire all’individuo i mezzi e le informazioni con i quali migliorare la propria vitalità e raggiungere e mantenere il miglior stato di salute”. Per ulteriori informazioni su Slow Medicine potete consultare il link: http://www. slowmedicine.it/ Aspettiamo vostri suggerimenti e idee per intraprendere questo percorso di ricerca e di attività pratiche sul territorio, in cui vogliamo essere presenti con le nostre proposte. Grazie • Renato Zaffina renatozaffina@fisieo.it n. 46 - Dicembre 2014 NEWS 44 OPPORTUNITÀ E AVEGOLAZIONI Studenti, praticanti, ordinari e professionisti Carissimi, al fine di dare sempre più visibilità alle nuove opportunità che abbiamo il piacere di rendervi disponibili troverete nel giornale cartaceo solo le news. Potrete trovare tutte le altre agevolazioni attive per voi nel nostro sito federativo al seguente link www.fis.it/servizi/opportunita-e-agevolazioni.html. Per qualsiasi dubbio in merito a questi accordi potete contattarmi al nadia.simonato@fisieo.it. CONVENZIONE CON LA GALLERIA DEI SAPORI Il portale web Sapori di Pachino (http://www. saporidipachino.it) promuove turismo, cultura, itinerari, eventi, strutture ricettive, prodotti tipici e produttori locali di Pachino e della Sicilia sud orientale. Nostri partner sono principalmente i produttori locali dei comparti ortofrutta, vino, olio, cioccolato, famosi per il pomodoro “Ciliegino di Pachino”, vino “Nero d’Avola” e “Cioccolato di Modica”, che rappresentano l’eccellenza della nostra terra. Il portale dispone di un MultiStore online La Galleria dei Sapori (http://www.lagalleriadeisapori.it) per acquisto diretto dal produttore di prodotti tipici locali. Vasta selezione di prodotti a base di pomodoro ciliegino di Pachino, prodotti ittici, conserve, prodotti vegetali, cioccolato di Modica, dolci, vini, olio extra vergine di oliva, saponi e creme all’olio d’oliva per la cura del corpo. Prodotti delle ditte: Adelfio, Feudo Ramaddini, Antica Dolceria Rizza, La Bottega di Athe- CONVENZIONE CON DYNAMITE Per tutti gli iscritti alla Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori è attiva una convenzione per l’acquisto di prodotti elettronici. Per usufruire di questa opportunità è necessario registrarsi nel sito www.ekey.it con il seguente codice CODICE CONVENZIONE: fisieo.2013 DYNAMITE S.r.l. - Viale del Lavoro, n.26 - 63813 Monte Urano (FM) Tel. 0734 466058 - Fax 0734 360119 - [email protected] - P.IVA 07082161212 NEWS n. 46 - Dicembre 2014 na, Azienda Nobile. N e l l ’a m b i to del Vostro p ro g ra m m a di convenzioni, saremmo interessati ad una collaborazione attraverso il MultiStore La Galleria dei Sapori, riservando ai soci FISIEO le seguenti condizioni: - sconto del 5% su tutti gli ordini effettuati negli Store Adelfio, Feudo Ramaddini, Antica Dolceria Rizza, Azienda Nobile. - sconto del 10% su tutti gli ordini effettuati nello Store La Bottega di Athena (saponi & cosmetici naturali). Ai soci FISIEO che si registreranno al MultiStore inserendo nel campo CF/PIVA la scritta “SOCIO FISIEO”, lo sconto verrà applicato automaticamente al momento dell’ordine. PASSO LENTO - Erboristeria Via Giorgio La Pira, 5 35030 - Selvazzano Dentro (PD) Tel. e Fax 049.805.5930 Cell. 324.5572877 E-mail: [email protected] FB: https://www.facebook.com/ blogpassolento Modus vivendi - Way of life SCONTO 10% Passo lento nasce dalle opportunità à che h lla crisi i i ha creato e dalla necessità di rallentare il ritmo imposto da questa società. Non solo erboristeria, ma luogo dove potersi fermare, parlare e sentirsi ascoltato, dove possano nascere sinergie tra i diversi aspetti della vita. Sarete i benvenuti. NEW ACCORDI E OPPORTUNITÀ 45 NEW CONVENZIONE CON UNIT CREDIT La Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori si impegna attraverso i Soci Professionisti Attestati iscritti al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) ad applicare uno sconto del 10% sul proprio tariffario, per un trattamento di minimo 50/60 minuti per i dipendenti di UNICREDIT e loro familiari. Il dipendente interessato potrà scegliere il Professionista consultando l’elenco disponibile online all’indirizzo http://www.fisieo.it/la-fisieo/elenco-professionisti-attestati.html; il singolo Socio, interpellato dal cliente, potrà aderire o meno secondo la formula “convenzione valida presso gli Operatori che aderiscono all’iniziativa”. Il professionista che non desiderasse mettere in atto le condizioni previste dagli accordi, è invitato ad informare l’utente della sua indisponibilità al trattamento, dando indicazioni di rivolgersi ad un altro Socio Professionista FISieo. CONVENZIONE CON INTESA SAN PAOLO C La FISieo si impegna attraverso i NEW suoi soci a riconoscere agli iscritti alla ASSOCIAZIONE LAVORATORI INTESA SAN PAOLO e ai rispettivi familiari uno sconto del 10% sul compenso per un trattamento della durata di 50/60 minuti. L’elenco degli operatori e dei responsabili regionali della FISieo sono reperibili nel nostro sito www.fisieo.it. Il nostro Responsabile Convezioni, Sig.ra Nadia Simonato, è reperibile ai seguenti Recapiti: - telefono mobile: 335 7050842 - indirizzo di posta elettronica: nadia.simonato@fisieo.it CONVENZIONE CON CRAL NAZIONALE CRI NEW La FISieo si impegna tramite i suoi professionisti ad applicare uno sconto del 10% sui trattamenti per gli associati al CRAL della Croce Rossa Italiana e loro familiari. Tutti i nominativi dei professionisti sono presenti nel sito www.fisieo.it. www.cralnazionalecri.it Per ulteriori informazioni e chiarimenti consultate il sito www.fisieo.it oppure scrivete a nadia.simonato@fisieo.it n. 46 - Dicembre 2014 NEWS L’Uomo Autentico Il G Grande Medico cinese è, ancor oggi, un uomo autentico, un “Autentico dell’Alta Antichità” come si diceva un tempo. Questo sapiente conoscitore dell’ordine naturale è un artigiano: nella sua bottega si occupa di restaurate la vita degli uomini che gli si rivolgono. Saggio, egli non dimentica che per rimanere tale deve essere benefico. Con o senza aghi, con o senza massaggi, con o senza pozioni, egli entra in voi. Egli entra, ma non interferisce. Con i suoi occhi, dove non si legge niente, penetra il vostro sguardo, ove si legge tutto. Egli conosce come tutto si esprime in tutto il corpo, in movimento e a riposo. Egli valuta l’uomo, la donna, il giovane, il vecchio. Quando ha ritrovato il cammino che porta alla vostra origine, egli lo risale e vi conduce con sé a ciò che voi siete. Il suo trattamento rimette in sesto, nello scorrere delle stagioni, secondo la vostra natura ed il vostro destino. Siete dunque ricaricati, ed il vostro orologio è regolato: rimarrete tali fintanto che non accumulerete ritardo o anticipo su voi stessi. dal SoWen Ed. Jaka Book NEWS n. 46 - Dicembre 2014 REGIONI 47 LIGURIA “Shiatsu Namikoshi e Sotai-Ho nel riequilibrio della schiena” Genova, domenica 8 febbraio 2015 Seminario Regionale - Liguria Lo stile Namikoshi è lo stile di Shiatsu insegnato in Giappone al Japan Shiatsu College di Tokyo. Questo seminario vuole essere l’occasione per avvicinarsi ad esso nella sua forma originale. Una parte del seminario sarà dedicata ad alcune Tecniche di Sotai Ho (“metodo (Ho) per aggiustare (So) il corpo (Tai)”), un metodo creato dal Dott. Keizo Hashimoto che utilizza le Catene Muscolari e che si integra perfettamente con il trattamento shiatsu. Relatore: Paola Frondoni Programma: UÊÊÃÌiÊ >à °Ê-ÌÀ>]Ê«ÀV«Ê e differenze con gli altri stili UÊÊÌÀ>ÌÌ>iÌÊ`i>ÊV> UÊÌi}À>âiÊ`iÊÌÀ>ÌÌ>iÌÊ- >ÌÃÕÊ con esercizi base di Sotai Ho Luogo: ASYE A.s.d, Via XX Settembre 34/12, Genova Inizio seminario: Ore 9.30 Fine seminario: Ore 18 La frequenza al seminario dà diritto a 14 Punti ECOS Seminario di aggiornamento professionale Per scheda iscrizione seminario www.infoshiatu.it/regioni/liguria • Luca Pella R.R. Liguria liguria@fisieo.it - 380.5166591 n. 46 - Dicembre 2014 NEWS REGIONI 48 LOMBARDIA Giornata delle DBN a EXPO Gate: c’era anche la FISieo Lombardia Come tutti sanno, nel 2015 a Milano si terrà l’EXPO e in previsione di quell’evento nel centralissimo largo Cairoli, praticamente a ridosso del Castello Sforzesco, da tempo è stata realizzata una doppia struttura in ferro e vetro, che suscita molti pareri discordanti e che ha la funzione di introdurre i potenziali visitatori appunto nel “magico mondo” di EXPO. Detta struttura è animata periodicamente da eventi a tema e dal 27 al 31 ottobre ha ospitato le giornate delle DBN, con lezioni aperte di yoga, workshop e trattamenti shiatsu gratuiti; l’iniziativa, ha visto la partecipazione di numerosi operatori che quotidianamente hanno dato, a cittadini e turisti di passaggio, la possibilità di provare cos’è lo Shiatsu, nella speranza di coltivare futuri clienti e partecipanti ai corsi delle Scuole. Dal punto di vista della FISieo mi pare che ci sia stato un certo movimento: l’intento era quello di diffondere la conoscenza dello Shiatsu e contemporaneamente di offrire una vetrina ai professionisti che hanno risposto all’invito da me rivolto e che ringrazio per l’impegno profuso nonostante i ripetuti cambi di programma che ci hanno costretto a volte a rivedere i piani delle presenze. Alla fine, tra le Associazioni, i pareri sul ritorno di iniziative analoghe erano discordanti, ma probabilmente un piccolo seme per il futuro è stato piantato. Insomma, “drizzate le orecchie” e alla prossima! • Matteo Olivari R.R. Lombardia lombardia@fisieo.it - 349.8126815 www.facebook.com/groups/fisieo.lombardia/ Responsabili Regionali PIEMONTE/VALLE D’AOSTA Bruna Capra cell. 335 8063987 - piemonte@fisieo.it LOMBARDIA Matteo Olivari cell. 349 8126815 - lombardia@fisieo.it TRENTINO ALTO ADIGE Elena Faes - cell. 340 2571988 trentinoaltoadige@fisieo.it VENETO/FRIULI VENEZIA GIULIA Francesca De Franceschi cell. 370 7093801 - veneto@fisieo.it LIGURIA Luca Pella cell. 380 5166591 - liguria@fisieo.it EMILIA ROMAGNA Gianni Toselli - cell. 349 2672433 emiliaromagna@fisieo.it TOSCANA Maria Serena Bagnoli cell. 347 6688520 - toscana@fisieo.it UMBRIA Gianfranco Ferraro cell. 335 5853877 - umbria@fisieo.it MARCHE Rita Paiero cell. 333 2824108 - marche@fisieo.it LAZIO Fabio Rufini cell. 335 1336618 - lazio@fisieo.it CAMPANIA Angiolino Ferraro cell. 340 5003921 - campania@fisieo.it ABRUZZO Maddalena Priante cell. 342 1965724 - abruzzo@fisieo.it PUGLIA/BASILICATA Luciana Semeraro cell. 340 3130273 - puglia@fisieo.it CALABRIA Pasquale Mancuso cell. 327 8439705 - calabria@fisieo.it SICILIA Giuseppe Orlando cell. 347 4701517 - sicilia@fisieo.it COORDINATORE R.R. Nadia Simonato cell. 335 7050842 coordinatore-regionale@fisieo.it I nominativi dello staff DAR e delegati COLAP e relativi contatti saranno riportati nel blog www.infoshiatsu.it/regioni NEWS n. 46 - Dicembre 2014 Shiatsu news La rivista ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori Shiatsu news è la rivista ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, recapitata agli associati e scuole legate alla Federazione, in numerosi studi shiatsu e SPA sul territorio italiano. Se vuoi raggiungere un pubblico specializzato e competente, promuovi su queste pagine la tua attività e i tuoi prodotti ad un pubblico vasto ed esperto. Spazi pubblicitari anche su www.shiatsunews.com. Contattaci per info [email protected]. ABBONAMENTO ANNUALE euro 20,00 Uscita trimestrale (marzo, giugno, settembre e dicembre; tre numeri stampati, in formato cartaceo, un numero in formato web) Per la vostra pubblicità su Shiatsu news A B C LISTINO RISERVATO AI SOCI FIS in euro, IVA esclusa A (cm 16x24,4) A (cm 20x28) 2 A (cm 20x28) 4 B (cm 16x11,95) C (cm 8x11,95) euro 340,00 a di copertina a di copertina euro euro euro euro 470,00 550,00 200,00 110,00 Sconto del 20% per 4 uscite consecutive La 4a di copertina dovrà essere richiesta di volta in volta LISTINO STANDARD in euro, IVA esclusa A (cm 16x24,4) A (cm 20x28) 2 A (cm 20x28) 4 B (cm 16x11,95) C (cm 8x11,95) a di copertina a di copertina euro 370,00 euro 490,00 euro 590,00 euro 220,00 euro 120,00 NEWS Per informazioni scrivete a [email protected] o [email protected] (specificare formato e trimestre di uscita e allegare i dati completi per la ricevuta/fattura) FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI XXVI CONVEGNO NAZIONALE FISieo 2015 24-26 aprile 2015 LA PARTE E IL TUTTO Complessità e semplicità nello Shiatsu Relatori: Prof. Pio Enrico Ricci Bitti, Ordinario di Psicologia Generale Università di Bologna Luigi Gargiulo, Insegnante ed Operatore shiatsu Francesca Pasta, Insegnante ed Operatore shiatsu Valter Umelesi, Insegnante ed Operatore shiatsu Diego Sanchez, Insegnante ed Operatore shiatsu Con la partecipazione di: Fabio Lattanzi, Fabio Amicizia, Roberto Taverna, Gabriella Poli, Insegnanti ed Operatori shiatsu. Tower Genova Airport Hotel & Conference Center Via Pionieri ed Aviatori d’Italia 44, 16154 Genova FISieo - Sede legale: Piazza San Cosimato, 30 - 00153 Roma Ufficio di Segreteria Nazionale: Via Gallonio, 18 - 00162 Roma - Tel 06.44258487 - Fax 178.2203735 segreteria@fisieo.it - C.F. 96379020587 - P.I. 1192156 100 4 Certificazione ISO 9001:2008