Benessere sociale ecco la mappa

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Benessere sociale ecco la mappa
LECCE PRIMO PIANO I V
Mercoledì 25 luglio 2012
ECONOMIA
RIFLETTORI SUL PROGETTO
«AL DI LÀ DEL PIL»
Una collaborazione tra Camera
di commercio di Lecce, Assri
e Centro Euro-Mediterraneo sul clima
L’OBIETTIVO
Fornirà un supporto utile alle istituzioni
nel formulare scelte politiche ed
economiche per una crescita sostenibile
Benessere sociale
ecco la mappa
IN FOTO A
sinistra, i
ricercatori
del Centro
Euro
Mediterraneo
sui
cambiamenti
climatici di
Lecce, un
network che
raccoglie
eccellenze
nazionali
della ricerca
sul clima
Prete: «Servirà a costruire vie d’uscita dalla crisi»
FLAVIA SERRAVEZZA
soddisfazione dei salentini legato ai problemi del territorio, ai servizi su cui possono contare e alle condizioni economiche. Non a caso, per la realizzazione
l Come si vive nel Salento? A che punto è lo svidella mappa, gli studiosi si avvarranno non solo di dati
luppo socio-economico del territorio? Quali sono i
e grafici già disponibili presso gli enti nazionali (Istat)
punti di forza e di debolezza del sistema produttivo
e del territorio (Camera di commercio, Arpa, ecc.), ma
locale? Solo poco tempo fa, per rispondere a queste
anche del contributo delle associazioni e degli stadomande si sarebbe utilizzato un solo criterio di mikeholder (portatori d’interesse) locali.
surazione, il Pil (Prodotto interno lordo), che chiama
Il progetto sarà presentato
in causa valori prettamente
questa mattina, nella sede della
economici. Oggi, però, questo
Camera di Commercio di Lecce
indicatore non è più sufficiente,
da Alfredo Prete, presidente
da solo, a misurare la qualità
provinciale della Cciaa, Mardella vita di un territorio. Serve
cello De Giorgi, presidente Asun’analisi più completa, che
sri, Antonio Navarra, presicomprenda anche altri criteri
dente Cmcc, e Silvio Giove,
di valutazione e renda conto
dell’Università Ca’ Foscari di
della sostenibilità dello svilupVenezia. «Questa ricerca – sotpo che si vuol perseguire.
tolinea Prete - è un po’ una
Da questa convinzione nasce
scommessa per il nostro terriil progetto «Misura del benestorio, sulla quale abbiamo insere sociale – Al di là del Pil»
teso puntare da subito come Cafrutto di una collaborazione tra
mera di commercio, anche atCamera di Commercio di Lecce,
traverso la nostra Azienda speAssri (Azienda speciale per i
ciale. In questo momento così
servizi reali alle imprese) e Cengrave della nostra economia,
tro Euro-Mediterraneo sui
andiamo tutti quanti, amminicambiamenti climatici (Cmcc),
stratori pubblici e imprenditocol quale si punta a realizzare la
ri, alla ricerca di “vie d’uscita”
prima «Mappa del benessere soe ci auguriamo che questo stuciale del territorio leccese». Un
dio possa veramente indicarci
progetto ambizioso e comples- I LABORATORI DEL CMCC
dei percorsi utili ad uscire da
so, che si propone di utilizzare
questa situazione o quanto meno ad attenuare gli
un approccio multidimensionale per valutare la quaeffetti della crisi».
lità del territorio, fornendo un supporto analitico alle
Lo studio metterà a fuoco uno dei temi principali del
scelte strategiche degli attori economici e alle istidibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile. Al
tuzioni per formulare politiche sostenibili in tema
tempo stesso, si tratta di un’interessante occasione di
sociale, economico ed ambientale. In che modo?
collaborazione che impegna un Centro di ricerca inLa mappa sarà il frutto di uno studio basato su un
ternazionale con base a Lecce, quale il Cmcc, insieme
“cruscotto” di indicatori che terranno in consideal tessuto produttivo del territorio, a dimostrazione
razione non solo la dimensione economica, ma inche la ricerca internazionale può contribuire alla
cluderanno anche l’inquinamento e i possibili danni
realizzazione di strumenti di supporto alle decisioni
all’ambiente, i consumi energetici, le problematiche
pubbliche non solo a livello globale, ma anche sul
relative alle risorse idriche ed alla produzione di
territorio dove sempre maggiore si avverte l’esigenza
rifiuti, senza dimenticare il reddito, i servizi pubblici,
di uno sviluppo sostenibile che sappia offrire prola salute, il tempo libero, la mobilità.
spettive di crescita e di uscita dalla crisi.
In questo modo, si riuscirà a rilevare il grado di
APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE PER MISURARE LA QUALITÀ DELLA VITA
«Impatto ambientale
e servizi sotto la lente»
l Silvio Giove, docente di Matematica applicata all’Università Ca’ Foscari di Venezia,
è il coordinatore scientifico del progetto di
ricerca «Misura del benessere – Al di là il Pil»,
nonché componente della commissione
scientifica Istat per la misura del benessere
quo e sostenibile (Bes). Sarà lui a guidare il
team di ricercatori che lavoreranno alla realizzazione della prima Mappa del
benessere sociale del territorio leccese, in collaborazione con Gisella Facchinetti del Dipartimento di
Scienze economiche e Matematico-statistiche
dell’Università del Salento.
Professor Giove, come
nasce il progetto?
SILVIO GIOVE
«Dall’estensione al territorio leccese di uno studio già realizzato in
Veneto. Esistono da anni legami scientifici
tra questi territori, da sempre mediati dal
Cmcc. Il nostro interesse principale è valutare la qualità di vita del territorio. Per fare
questo gli indicatori esclusivamente economici, come il Pil, non sono sufficienti. Utilizzeremo per questo un approccio multidimensionale che tiene conto di diversi indicatori».
Quali?
«Oltre al benessere materiale, valuteremo
le condizioni ambientali, dunque i livelli di
inquinamento, i consumi energetici, le con-
RICERCATORI IN CAMPO NOSTRA INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL «CMCC» DI LECCE, ANTONIO NAVARRA
dizioni di benessere a livello “micro” e “macro” che si ricollegano all’importante tematica dell’equità, la sostenibilità in termini di
diminuzione o meno del capitale umano, economico e sociale, soprattutto nell’ottica delle
future generazioni».
Le fasi dello studio?
«Provare a dare una misura della qualità della vita
in termini di benessere,
equità e sostenibilità è una
sfida concettuale molto difficile, che da un lato necessita di una certa quantità di
dati, dall’altro di opportuni
strumenti matematico-statistici che servono per aggregare questi dati. C’è molto lavoro da fare e partiremo al più presto con la fase
di raccolta dati, cui seguirà l’elaborazione
che comprenderà una o più concertatazioni
con stakeholders locali. Il team di ricerca è in
fase di costituzione e comprenderà i ricercatori del Cmcc, capofila del progetto, e il
gruppo tecnico dell’Ateneo salentino».
Tempi?
«Entro due anni dovremmo essere in grado
di presentare il report del progetto che si
propone non solo come modello tecnico-statistico, ma anche come strumento “politico”
di supporto alle decisioni pubbliche, nonché
alle scelte strategiche degli attori economici».
[fla.serr.]
ECCELLENZE NAZIONALI PER INDAGINI A LIVELLO GLOBALE
«Uno studio innovativo»
Network
Innovazione e ricerca a sostegno delle attività produttive del territorio all’avanguardia
l «L'approccio più efficace per
pianificare scelte pubbliche non
può che integrare la dimensione
economica e quella ambientale».
Ne è convinto Antonio Navarra,
presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) di Lecce. Che spiega: «La mappa del benessere sociale che il Cmcc sta sviluppando
insieme alla Camera di Commercio di Lecce e all’Assri è un progetto significativo sotto diversi
aspetti. Innanzitutto - evidenzia mostra apertamente che la multisciplinarità è una caratteristica
indispensabile per indagare la
realtà contemporanea e per progettare scelte efficaci. Negli ultimi anni, stiamo imparando
sempre di più a leggere l’ambiente e le società umane come sistemi
interconnessi tra loro, in cui le
scelte e i cambiamenti che avvengono nell’ambito di uno di questi
hanno necessariamente ripercussioni sull’altro. Per studiare in
che direzione possa muovere questo complesso intreccio abbiamo
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bisogno di un approccio che sap- nessere sociale, che non è un tenpia coinvolgere e integrare com- tativo di analizzare la dimensione
socio-economica del territorio
petenze e discipline diverse».
Che ruolo avrà il Cmcc nel leccese mettendo da parte il Pil e
la produzione di ricchezza. Si tratprogetto?
«Il centro lavora proprio all’in- ta piuttosto di un progetto che
terno di queste interconnessioni mira a integrare un indice tradizionalmente
mettendo inutilizzato in via
sieme compeesclusiva come il
tenze che comPil, con altri indiprendono le
ci che, studiati e
scienze
amideati appositabientali, la fisimente per il terca, il calcolo
ritorio
leccese,
matematico,
concorrono a del’economia.
terminare la quaProprio lì dove
lità della vita di
queste discipliuna società».
ne si incontra- ANTONIO NAVARRA
Chi lavorerà
no, la ricerca
scientifica può fornire informa- alla realizzazione della mapzioni e competenze utili verso uno pa?
«Saranno impegnati economisviluppo sostenibile che, per sua
definizione, non può prendere in sti ed esperti di sostenibilità amconsiderazione separatamente la bientale della rete del Cmcc. I nodimensione ambientale e quella stri ricercatori realizzeranno
economica. Esattamente da qui un’analisi integrata della situanasce il lavoro che applicheremo zione del territorio leccese, conal progetto della Mappa del be- sidereranno le migliori esperien-
ze realizzate in questo campo in
altre realtà nazionali e internazionali, reperiranno dati e informazioni, costruiranno statistiche
descrittive per poi produrre la
mappa finale».
L’obiettivo?
«Le ricerche sul clima possono
offrire a istituzioni ed enti locali
opportunità di indagine e di conoscenza utili a capire le esigenze
di un determinato contesto per
poi fornire supporto nella ricerca
di opportunità di crescita. Non
solo. La mappa del benessere sociale inaugura così una collaborazione tra Assri e Cmcc finalizzata a proporre modelli di analisi
che, fondati su innovazione e ricerca scientifica, possano essere
un utile supporto per le attività
produttive e per le prospettive di
sviluppo sostenibile del territorio
leccese. Quel che mi preme sottolineare, infine, è che questo progetto dimostra come anche il territorio può beneficiare di competenze e di studi che nascono in un
contesto internazionale». [fla.serr.]
l Il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici è un
network che raccoglie eccellenze nazionali della ricerca sul clima
e produce indagini a livello globale. Presieduto da Antonio Navarra, il Cmcc è caratterizzato da un modello a rete, costituito
dalla sede centrale di Lecce (ubicata nel complesso Ecotekne) e
uffici e sedi operative a Bologna, Capua, Milano, Sassari, Venezia,
Viterbo e Benevento tra cui sono distribuite tutte le funzioni
dell’intera filiera degli studi sui cambiamenti climatici.
Il Centro, che ha sviluppato collaborazioni con importanti
istituzioni di oltre 70 Paesi, si prefigge di approfondire le conoscenze sulla variabilità climatica, le sue cause e le sue conseguenze, attraverso lo sviluppo di simulazioni ad alta risoluzione con modelli globali del sistema Terra e con modelli
regionali, con particolare attenzione all’area del Mediterraneo.
Ciascuna divisione opera sui propri progetti di ricerca avvalendosi delle competenze e delle conoscenze che provengono
dagli altri nodi dove lavorano informatici (che si occupano delle
complesse operazioni di calcolo e della condivisione dei dati
grazie a super computer di ultima generazione), fisici (che disegnano gli scenari futuri), esperti che si occupano di valutare e
analizzare gli impatti degli scenari realizzati sulle economie,
sulla biosfera, sull'agricoltura, sulle coste e sui mari.
Obiettivo specifico di queste ricerche sta nel fornire risultati
scientificamente affidabili, rigorosi e aggiornati che contribuiscano a indagare, conoscere e rappresentare le interazioni tra il
sistema climatico e la società,favorendo uno sviluppo sostenibile
e offrire solide conoscenze scientifiche per la realizzazione di
politiche di contrasto o adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.