PICCI - Igiene - Bambino Naturale
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PICCI - Igiene - Bambino Naturale
PICCI - Igiene 17/09/12 12:10 Picci | Dili Best | Kenny e Zanza | Skip-Hop | Newsletter | Contatti Home cerca nel sito iscriviti alla newsletter | Magazine | Prodotti | Eventi | Azienda | Press room | Newsletter | Punti vendita | Contatti | Bebè a costo zero: intervista a Giorgia Cozza Risparmiare con un bambino piccolo è possibile: ecco come In un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando abbiamo intervistato Giorgia Cozza, giornalista esperta di gravidanza, allattamento, psicologia, salute della mamma e del bambino e autrice del libro "Bebè a costo zero" che già dal titolo sembra un po' una provocazione. Raccontaci come è nato il libro Bebè a costo zero. La proposta di scrivere questa guida al consumo critico è arrivata dalla casa editrice. E quando è arrivata mi ha lasciato molto dubbiosa! La mia “preparazione” giornalistica riguardava altri argomenti: i bisogni del neonato, lo sviluppo psico-fisico del bambino, l'allattamento, la salute di mamma e bimbo. E così sono partita proprio da qui. Da quello che era il mio campo. Studi e ricerche relativi ai bisogni e alle caratteristiche del neonato e del bambino nei primissimi anni di vita sono la base di partenza per tutte le riflessioni contenute nei capitoli di Bebè a costo zero. E poi mi hanno aiutato le mamme, tante, tantissime mamme, che ho avuto l'opportunità di conoscere in questi anni grazie al mio lavoro e che hanno partecipato alla stesura del libro raccontando la loro esperienza. Picci articoli per l'infanzia su Facebook Mi piace Picci articoli per l'infanzia piace a 1,295 persone. Silvia Elisa Jennyfer Florida La Mia Sara Plug-in sociale di Facebook Neonato Barbara Cristina Patricia Come possiamo dar vita a comportamenti virtuosi e a scelte consapevoli ed ecologiche all'insegna del risparmio? Rispondo con qualche cifra... Solo in Italia, nascono circa 570mila bambini in un anno, cui corrispondono più di tre miliardi e mezzo di pannolini usa e getta e 613mila tonnellate di rifiuti. Ricordiamo che un pannolino usa e getta inizia ad inquinare sin dal processo produttivo e, dopo essere stato utilizzato per poche ore, resta sul conto del Pianeta per 500 anni... E ancora, ogni anno negli Stati Uniti vengono utilizzate 550 milioni di confezioni di latte in polvere: una di fianco all'altra, fanno una volta e mezzo il giro del mondo. In Pakistan vengono venduti 4 milioni e mezzo di biberon in un anno: posti uno sopra l'altro raggiungono la cima dell'Everest. La maggior parte dei giochi “moderni” per bambini è realizzata in plastica e richiede l'impiego di diverse batterie per funzionare... L'elenco sarebbe lungo, ma non credo servano altri esempi. È chiaro che scegliere una genitorialità più o meno “sobria”, più o meno povera di oggetti, ha delle ricadute che vanno ben oltre le pareti domestiche. Parliamo di ambiente, di gestione dei rifiuti solidi urbani, di inquinamento e di materie prime. Quanto questo sia importante... dobbiamo deciderlo noi. In Bebè a costo zero c'è un bel proverbio indiano: “Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri http://www.picci.it/magazineDett.asp?idlink=11&ID=87 Pagina 1 di 3 PICCI - Igiene 17/09/12 12:10 proverbio indiano: “Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli”. Nel libro afferma che non si deve avere fretta: perché? I dati dell'Osservatorio di Federconsumatori parlano di una spesa minima nei primi dodici mesi di vita del bambino superiore ai 6300 euro. La spesa massima supera i 13mila euro. Molte di queste spese vengono fatte in gravidanza e molte di queste spese si rivelano, una volta nato il bebè, inutili e superflue. Soprattutto quando si attende il primo bimbo e magari non si ha alcuna esperienza di neonati, ma ci si lascia guidare dal desiderio (giustissimo!) di non far mancare nulla al proprio bambino. Quindi il suggerimento è: al bando l'ansia da corredino. Una volta nato il nostro bambino avremo modo di capire meglio cosa può essere utile per lui, ma anche per noi, perchè ogni bimbo è diverso e ogni mamma è mamma a modo suo. L'accessorio che può essere utile per una famiglia, può rivelarsi del tutto superfluo per un'altra. A volte si ha l'impressione che se non si compra subito, dopo la nascita non si avrà più tempo. In realtà non è così. Una volta preparato l'indispensabile per accogliere il neonato, si potrà scegliere in tutta calma se ci servono accessori e prodotti vari... Quali sono le cose che una futura mamma dovrebbe sapere sui bisogni del neonato? La futura mamma e il futuro papà dovrebbero sapere come “funziona” un neonato, cosa è normale aspettarsi da un bimbo piccino. Dovrebbero sapere, ad esempio, che è normale che le poppate al seno nei primi tempi siano numerose, che i bimbi che dormono tutta la notte sono una minoranza, e che quindi è normale che il bebè si svegli e abbia bisogno dei genitori per riprendere sonno, che i bimbi amano stare in braccio alla mamma, perché questo contatto risponde a un loro bisogno primario di contenimento e rassicurazione... L'informazione, la conoscenza delle esigenze del neonato e la consapevolezza del fatto che, nella maggior parte dei casi, la risposta a queste esigenze c'è già, ci ha pensato la natura, perché sono la mamma è il papà, può essere la chiave di volta per vivere con maggior serenità l'esperienza della maternità. Cosa è indispensabile a livello emotivo per il bebè? Il bimbo che è nato ha bisogno di essere accolto, ascoltato, rassicurato. In una parola dell'amore di mamma e papà. E quando cresce un pochino? La risposta è ancora la stessa. E quando diventa un adolescente? Sempre quella. Come rispondono le mamme ai suggerimenti che hai scritto nel libro? Quando, ormai tre anni fa, si sono svolte le prime presentazioni di Bebè a costo zero, alcuni argomenti come quello dei pannolini lavabili, del portare i bimbi o dello svezzamento con normali cibi di famiglia, erano considerati ancora decisamente “alternativi”. Oggi, è sempre più facile incontrare coppie molto informate e consapevoli, attente alle tematiche del consumo critico e del rispetto dell’ambiente. Coppie che desiderano il meglio per i loro bambini e si interrogano su quale sia questo meglio. Che vogliono capire, valutare, prendere decisioni. Ovviamente per alcuni lettori continua a restare un libro “estremo”, ma è normale che sia così. L'idea che i bambini “costino” e tanto, è talmente radicata nella nostra società che le prime resistenze nascono a volte già dal titolo. I bambini costano, punto. E dire che non necessariamente è così... è utopia. Qualcuno ha definito impopolare il consumo critico, quando si parla di bebè. E impopolare forse lo è, sicuramente controcorrente, però quella del consumo critico è una proposta che sa conquistare. E che non manca di regalare grandi soddisfazioni a chi decide di sperimentare strade nuove, uscendo dai sentieri più “battuti”, dai tracciati del così fan tutti e del consumismo imperante. In una parola, chi sceglie di sperimentare una genitorialità più sobria - povera di oggetti e ricca di affetti - in genere non resta deluso. Anzi... Trucchi per risparmiare Le spese sostenute per accessori e prodotti dipendono in gran parte dalle scelte dei genitori. Una famiglia può trovarsi a spendere moltissimo (vedi i dati di Federconsumatori) oppure praticamente nulla. Naturalmente parliamo di accessori e prodotti, non delle eventuali spese per asilo nido e/o baby sitter, se i genitori devono ricorrere a questi servizi. Attenzione, però, l'obiettivo non è risparmiare sui nostri bambini. Per i nostri figli solo il meglio. E infatti la domanda, il punto di partenza per ogni argomento trattato in Bebè a costo zero è proprio questo: qual è il meglio per il bambino? Come possiamo rispondere alle sue esigenze e favorire il suo sviluppo psico-fisico? Le soluzioni alternative - economiche e allo stesso tempo rispettose dell'ambiente -, sono tante. Latte materno, svezzamento con assaggi del normale cibo di famiglia, pannolini lavabili, bimbi portati in fascia, riciclo di abitini e accessori da mamma a mamma, giocattoli fai da te... L'elenco è lungo. Gli oggetti indispensabili? Ecco, invece qui l'elenco è corto. Se parliamo di accessori non c'è niente di indispensabile, se non il seggiolino: senza quello in auto non si può portare il bambino. Però non è detto si debba comprare, va bene anche il seggiolino del figlio di una cugina o di un'amica che ormai è cresciuto... Al di là delle scelte di ognuno – siamo tutti diversi non esistono ricette per gli acquisti valide per tutti i bimbi e per tutte le mamme - credo sia importante informarsi, valutare e scegliere. Scegliere sempre, di volta in volta, quelle che sono le soluzioni più rispondenti al nostro modo di essere mamma. Nella maggior parte dei casi la risposta ai bisogni dei nostri figli – da neonati, ma anche e forse ancor più dopo, da bambini e poi adolescenti – non si trova in un negozio e non ha il cartellino del prezzo. Quella risposta siamo noi. I genitori. È una responsabilità grande, ma è anche un privilegio, un dono immenso che la vita ci fa. Tweet 1 | Mi piace 46 | | nome email COMMENTA http://www.picci.it/magazineDett.asp?idlink=11&ID=87 Pagina 2 di 3