Il lessico: - Comune di Campagnano di Roma
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Il lessico: - Comune di Campagnano di Roma
La comunicazione interpersonale 2.3.1 Scrivere sul web Gestire un sito web, tenerlo aggiornato, realizzare operazioni di marketing territoriale e intranet Saper scrivere bene per il web significa adottare uno stile chiaro, considerare l'impatto visivo del testo e iniziare con una sintesi Nel 2001 quasi tutte le principali amministrazioni locali italiane disponevano di un sito internet, su un campione di Comuni con una popolazione superiore ai cinquemila abitanti. Sono i risultati del VI rapporto sulle "Città Digitali" condotto da Rur (Rete urbana delle rappresentanze) e Formez. Questo significa la pubblica amministrazione ha colto il valore aggiunto che proviene dalla rete, e sta cercando di dotarsi di questo strumento per un rapporto più diretto con i cittadini. Per fare in modo che i siti web delle P.A. offrano quel valore aggiunto, è necessario reinventare nuove strategie comunicative. Spetta solitamente all’Ufficio stampa la gestione di un sito web, almeno nella parte che riguarda i contenuti di natura non specificatamente tecnica. Che cosa significa gestire un sito? Innanzitutto mantenerlo costantemente aggiornato. Non esiste peggior biglietto da visita per un’amministrazione pubblica che un sito contenente dati e informazioni superati: non si fa altro che avvalorare il vecchio cliché della burocrazia lenta e macchinosa che invece la P.A. cerca di scrollarsi di dosso. Il sito di una pubblica amministrazione o di un ente si divide in due parti: • sezioni da aggiornare quotidianamente, come per esempio “calendario ed eventi”, “rassegna stampa” (un elenco on line di articoli attinenti la struttura rappresentata), “news” di carattere generale, comunicati stampa; • sezioni che possono rimanere invariate. Sono quelle che contengono leggi, direttive, statuti e quant’altro non sia suscettibile di mutamenti repentini. I siti di Comune, Provincia, Comunità Montane e Regione, solitamente inseriscono sezioni dedicate ai servizi offerti nel campo sociale e dell’occupazione, concorsi, bandi di gara. Negli ultimi anni grande spazio è stato dedicato al marketing territoriale: i siti diventano sempre più uno strumento per promuovere il turismo del territorio, fornendo informazioni sulla storia e l’arte, sulle strutture ricettive e sui percorsi originali, sulla gastronomia e sulle curiosità di ogni genere, per invogliare gli “internauti” a spegnere il computer e raggiungere immediatamente quelle meraviglie. A livello di comunicazione interna, invece, viene utilizzata l’Intranet aziendale, che mette in contatto i dipendenti di una stessa struttura. Il responsabile dell’Ufficio stampa vi dovrà ovviamente navigare quotidianamente per essere al corrente di tutto ed, eventualmente, sollecitare gli altri uffici a condividere in rete il background prodotto. Un efficace e nuovo canale di comunicazione “uno a molti” dell’Ufficio stampa è proprio il sito internet dell’ente o dell’amministrazione pubblica. E’ l’Ufficio stampa che si occupa, infatti, della composizione e dell’inserimento dei contenuti nel sito. In questo caso non è sufficiente saper “scrivere bene”: è necessario “saper scrivere bene per il web”. Questo non solo perché il sito web veicola l’immagine dell’ente, ma anche perché i navigatori dei siti “istituzionali sono abbastanza esigenti. L'utente medio dei siti istituzionali è un uomo con istruzione superiore; ce lo rivelano i dati di un monitoraggio effettuato dalla Nielsen/NetRatings, effettuato nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2001. L’internauta che naviga sui siti comunali è un uomo con un’età compresa fra i 25 e i 49 anni e ha un grado di istruzione superiore o la laurea. Svolge in prevalenza lavori come “tecnico informatico”, “impiegato amministrativo”, oppure è un “libero professionista” interessato agli aggiornamenti normativi che potrebbero influenzare la sua attività d’impresa. Come si può vedere, si tratta di “addetti ai lavori” particolarmente attenti a cogliere le opportunità e i servizi che un sito istituzionale può offrire. Occorre quindi utilizzare nuove strategie di comunicazione per riempire il sito di contenuti accattivanti e che soddisfino un’utenza così preparata ed esigente. 1 La comunicazione interpersonale L’80% dei contenuti su Web sono distribuiti attraverso testi scritti. “Domare” i testi, per catturare l’attenzione del navigatore, è indispensabile. Due sono gli strumenti principali di cui dispone l’autore per semplificare la vita al navigatore: presentare il testo in modo efficace e adottare uno stile chiaro e leggero. Internet ha un suo codice linguistico, fondato innanzitutto sulla grafica e sull’impatto visivo. Scrivere per il web non è assimilabile allo scrivere testi per i media tradizionali, e una pagina web non è paragonabile alla pagina di un libro o di un giornale. La lettura sul monitor non avviene con la stessa velocità e praticità con cui si sfoglia il nostro “gazzettino” o l’ultimo romanzo del nostro scrittore di best-seller preferito: gli studiosi hanno quantificato che l’occhio riesce a leggere sul computer con un ritardo del 25% rispetto al cartaceo. La conseguenza è che chi si trova dinanzi a una pagina web, non legge tutto parola per parola al primo approccio, ma va alla ricerca, più o meno consciamente, di riferimenti, di parole o strutture grafiche significative. Il fattore critico per chi legge su Web è il tempo. I motivi? Perché il telefono corre e perché i contenuti interessanti sono pochi e ben nascosti. Il lettore, in questa situazione nuova, reagisce adattandosi: non più leggendo, ma scansionando la pagina. Il processo si svolge in tre fasi: in una prima veloce scansione verifica la presenza di parole chiave di interesse. Se il riscontro è positivo, il lettore passa a una seconda scansione più approfondita in base alla quale deciderà se passare alla terza e ultima fase: la lettura vera e propria. Se consideriamo che le prime due fasi hanno una durata che varia dai 5 ai 10 secondi, è evidente che chi scrive non dispone di molto tempo per attirare l’attenzione. Quali accorgimenti adottare? Il lettore cerca parole chiave. Lo scrittore deve facilitare questa ricerca. Il formato e la struttura dei testi scritti per il web rispondono a regole diverse dalla scrittura sulla carta Consigli per scrivere bene (ed essere letti con piacere) sul web: • mettere in grassetto le parole che considera chiave nel suo testo • ordinare i concetti, quando è possibile, attraverso elenchi puntati • staccare i paragrafi che presentano concetti diversi e che non dovrebbero mai eccedere le venti righe di lunghezza • evitare di scrivere parole o frasi in MAIUSCOLO (effetto grido) o in corsivo (più difficili da leggere) • usare un carattere da scegliere possibilmente tra quelli senza “grazie” (Arial, per esempio) • nel rapporto tra carattere e sfondo della pagina Web, evitare accostamenti cromatici che stancano la vista Le pagine “monoblocco”, indipendentemente dal valore del contenuto esposto, sono una delle maggiori cause di fuga dei navigatori. L’autore deve preoccuparsi di mettere in risalto i suoi contenuti e non di nasconderli con una struttura non adatta a catturare l’occhio che scorre veloce. Passando dalla presentazione grafica del testo allo stile di scrittura, entriamo in un terreno delicato. Ogni autore ha il suo stile, una qualità distintiva alla quale tiene particolarmente, e rispetto alla quale intrusioni vengono mal tollerate. Ma anche qui alcuni accorgimenti sono indispensabili. Al Web male si adatta la struttura tradizionale del testo: introduzione, sviluppo, conclusione. Iniziando con una sintesi si dà un servizio al lettore, permettendogli di capire fin dalle prime battute se ciò che troverà più avanti sarà di suo interesse. Un test utile per sapere se abbiamo scritto una buona sintesi è interrogarsi su questo punto: nel mio primo paragrafo il lettore trova una risposta a tutte o alcune di queste domande, chi, cosa, quando, dove, perché? Un buon comunicatore on line deve: • essere brillante, indurre il lettore a proseguire fra un periodo e l’altro, incatenarlo alla frase; 2 La comunicazione interpersonale • variare sapientemente il ritmo del discorso, alternando fasi concitate a fasi più meditative e “soft"; • evitare di utilizzare termini desueti e dotti, ridondanze ed espressioni gergali. Bando alla retorica e all’arte oratoria: il motto è “gettate nel cestino gli orpelli e i termini dotti”; • ricordare sempre che non sta tenendo una conferenza: sta comunicando utilizzando un mezzo “informale” per eccellenza; Scrivere, rileggere, e semplificare sono le parole d’ordine dello stile di scrittura sul web. Alcune linee guida per essere efficaci on-line: • frasi e paragrafi devono essere concisi, rifuggire quindi dalle congiunzioni tra periodi; • adottare uno stile di tipo giornalistico e semplice, eliminando ogni forma di verbosità e gli inutili tecnicismi; • usare la forma attiva tutte le volte che è possibile; • iniziare sempre il testo con il cuore della notizia e passare poi agli approfondimenti nei paragrafi successivi. Per sintetizzare in una battuta il modello che lo scrittore web non dovrebbe seguire, si può usare una frase che – rammaricandosi – i buoni giornalisti amano ripetere: “Scrivo pezzi lunghi perché non ho tempo di scrivere pezzi corti!” Semplificare non è difficile, basta un po’ di impegno e mettersi nei panni di chi ci legge. 3