DICHIARAZIONE MINISTERIALE SULL`AMBRIENTE GLOBALE E L

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DICHIARAZIONE MINISTERIALE SULL`AMBRIENTE GLOBALE E L
DICHIARAZIONE MINISTERIALE SULL’AMBRIENTE GLOBALE E
L’ENERGIA NEL TRASPORTO
1. Noi i Ministri e relativi Rappresentanti
responsabili dell'ambiente e
dell’energia nel settore dei trasporti, insieme agli illustri Rappresentanti delle
Organizzazioni Internazionali, ci siamo incontrati a Roma, Italia, l’8-9
Novembre 2010 per discutere le politiche e le misure volte a ridurre i gas
dell’effetto serra (GHG) e le emissioni degli inquinanti atmosferici del settore
dei trasporti, assicurando nel contempo un adeguato sviluppo delle nostre
società attraverso le innovazioni e un’accresciuta cooperazione internazionale.
2. Ci rendiamo conto che il trasporto è un fattore fondamentale per lo sviluppo
economico e sociale, con un grande potenziale atto ad aumentare la
produttività e migliorare in modo sostanziale le condizioni di vita. Allo stesso
tempo, siamo consapevoli che il trasporto è responsabile per le emissioni di
anidride carbonica (CO2) 1, che hanno un importante impatto negativo sul clima
globale, e per gli agenti inquinanti dell'aria, che influenzano negativamente la
salute delle persone e l'ambiente di molte aree urbane. Noi crediamo che siano
necessarie delle misure per affrontare l’effetto serra ed altri agenti inquinanti
proveniente dal settore dei trasporti con l’obiettivo di individuare delle
soluzioni più efficienti e di garantire uno sviluppo sostenibile, il tutto in modo
equilibrato.
3. Noi consideriamo il cambiamento climatico come una delle grandi sfide
globali del nostro tempo, e ci impegniamo a combatterne gli effetti nell’ambito
della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici
(UNFCCC), ed il Protocollo di Kyoto, per quei paesi che firmano, e che
prendono in considerazione in particolare il recente Accordo di Copenhagen.
4. Condividiamo una visione globale a lungo termine di realizzare dei sistemi di
trasporto a basso contenuto di carbonio e a basso inquinamento, e ci
impegniamo a lavorare in modo efficace e in collaborazione con le
Organizzazioni Internazionali e con i singoli paesi, al fine di realizzare questo
scopo. I temi affrontati sia durante il Forum Internazionale dei Trasporti a
Lipsia nel 2008, dove i temi relativi al cambiamento climatico ed al risparmio
di energia nel contesto della politica dei trasporti sono stati discussi per la
prima volta a livello internazionale sotto il nome di “Trasporto ed Energia: La
Sfida del Cambiamento Climatico”, e durante la Conferenza Ministeriale
sull’Ambiente Globale e L’Energia nel Trasporto (Meet) che si è svolta a
Tokio nel 2009 hanno mostrato chiaramente che il settore dei trasporti può e
1
Secondo le stime dell'AIE, il settore dei trasporti rappresenta il 22% di biossido di carbonio del mondo (CO2) nel 2008. CO2 è uno
dei gas serra più importanti.
quindi deve dare un contributo essenziale e sostanziale per proteggere sia il
clima che l’ambiente. In quest’ottica, accogliamo gli sforzi intrapresi dalle
Organizzazioni Internazionali come l’Organizzazione Internazionale
dell’Aviazione Civile (ICAO), l’Organizzazione Marittima Internazionale, il
Forum mondiale per l'Armonizzazione delle Regolamentazioni sui Veicoli
della Commissione Economica per l'Europa (UNECE/WP.29), dell'Agenzia
Internazionale dell'Energia (AIE), nonché iniziative internazionali come le
iniziative delle Nazioni Unite per i carburanti e i veicoli puliti e la Conferenza
Internazionale sui Veicoli Ecologici. Noi sosteniamo anche i messaggi
provenienti dal Forum Internazionale dei Trasporti (ITF).
5. Constatiamo che discutere i temi di cui sopra può coinvolgere anche la
responsabilità di agenzie nazionali diverse da quelle relative al trasporto in
senso stretto. Per questo, noi incoraggiamo le agenzie di trasporto a lavorare
con altri partner nazionali appropriati per sviluppare politiche nazionali efficaci
e con appropriate organizzazioni internazionali per sviluppare efficaci politiche
locali ed internazionali. MEET può essere utile anche per scambiarsi
esperienze, discutere le misure migliori, condividere le valutazioni tra i governi
e realizzare progetti rilevanti che loro riterranno opportuno utilizzare.
6. Sebbene convinti che le politiche dei trasporti sostenibili ed aggiornate siano
una condizione per lo sviluppo economico e sociale e che sforzi significativi
dovrebbero essere compiuti per attenuare l'impatto delle politiche nazionali del
trasporto sull’ambiente locale, regionale e globale, siamo consapevoli che le
situazioni sociali ed economiche variano notevolmente da paese a paese e che è
che è responsabilità dei governi attuare quelle politiche e dispiegare quegli
sforzi tenendo conto dei mezzi e delle condizioni nazionali.
7. Abbiamo apprezzato il contributo dato dall’industria al programma del MEET
2, in particolare alla Tavola Rotonda con l'industria automobilistica tenutasi il
22 giugno 2010 a Roma, e lo abbiamo tenuto in debita considerazione.
Guardiamo all’industria come un interlocutore adeguato al fine di coordinare
più efficacemente gli sforzi privati e le responsabilità pubbliche. Noi
prenderemo in considerazione l'idea di associare l'intero settore dei trasporti ai
nostri sforzi come si riterrà opportuno, pur riconoscendo che anche i soggetti
privati e pubblici in campo ambientale devono avere un ruolo.
8. Riconosciamo la natura globale del settore trasporto aereo e marittimo
internazionale e la loro importanza per la crescita economica globale e lo
sviluppo sostenibile così come la necessità di ridurre le emissioni in questi
settori per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Riconosciamo il ruolo
chiave dell'ICAO e dell’IMO come l'autorità competenti dell'ONU
rispettivamente sull'aviazione e sulle questioni marittime, le incoraggiamo a
continuare a condurre lo sviluppo di misure globalmente efficaci per affrontare
le emissioni di gas serra settore dell’aviazione internazionale e della
navigazione. Lavoreremo in modo collaborativo attraverso l'ICAO e l’IMO per
promuovere quadri d'azione per affrontare adeguatamente le emissioni dalle
rispettive industrie. In questo quadro accogliamo con favore i progressi
realizzati alla 37 ° Assemblea Generale dell'ICAO di Montreal (28 settembre 8 ottobre) dove è stato raggiunto un accordo storico e ricordiamo con
soddisfazione i progressi compiuti in sede IMO MEPC 61 a Londra (27
settembre-1 ottobre 2010) 2.
9. Per quanto riguarda il trasporto terrestre 3- trasporti stradali, ferroviari e urbani
e intermodali- riconosciamo che le strategie per controllare le emissioni di gas
serra e gli agenti inquinanti atmosferici devono consentire alla flessibilità di
ciascun Paese di attuare le strategie considerate più appropriate alle proprie
condizioni. Condividiamo anche l’idea che, mentre non spetta al MEET di
introdurre standard internazionali per le limitazioni, miglioramenti sostanziali
possono essere realizzati a livello nazionale e/o locale con l'adozione di a) un
approccio interno integrato alle strategie del trasporto nazionale, indirizzando
tutti i mezzi di trasporto, i carburanti e i veicoli, e utilizzando una varietà gli
strumenti e di misure politiche; b) sistemi di trasporto “intelligenti” più
efficienti da cui consegua una maggiore efficienza energetica; c) una gestione
della domanda di trasporto e una induzione a modifiche dei comportamenti
attraverso una adeguata mescolanza di misure economicamente efficaci che
includano leggi, normative, incentivi economici ed informazioni al
consumatore fintanto che ciò sarà considerato fattibile e opportuno dalle parti;
d) condivisione tra Paesi delle tecniche migliori e accrescimento delle capacità
e e) rafforzamento della cooperazione internazionale al fine di sviluppare e
armonizzare le procedure di analisi dell’efficienza dei carburanti o di
misurazione delle emissioni di gas serra attraverso l’UNECE/WP.29 e altri
consessi regionali o internazionali.
10. Appoggiamo le seguenti iniziative, da valutare in accordo con le linee del
documento di discussione qui di seguito allegato:
1) Riconoscendo che alcuni Paesi possono essere sprovvisti del necessario
know-how o dei mezzi economici per valutare adeguatamente le loro
esigenze di trasporto, abbiamo convenuto di fare in modo le nostre
esperienze nazionali, pubbliche e private, siano rese disponibili per
2
I seguenti Paesi del Sud Africa, Egitto, Nigeria, Ghana, Angola hanno riservato loro posizione sul par. 8 in vista della loro
convinzione che lo sviluppo globale di misure efficaci per ridurre le emissioni di gas serra dai trasporti aerei e marittimi
internazionali devono prendere in considerazione l'IMO e ICAO in conformità con le disposizioni e dei principi della UNFCCC e del
suo Protocollo di Kyoto.
3
Per “trasporti terrestri” si intendono le attività di trasporto con esclusione dell’aviazione e della
navigazione internazionali.
2)
3)
4)
5)
6)
4
facilitare quei Paesi che intraprenderanno politiche di trasporto
sostenibile in linea con la presente Dichiarazione.
Tenendo presente l’importanza della sicurezza stradale e le sue
connessioni con i sistemi di gestione del traffico mirati a
controllare/ridurre la congestione, a incrementare l’efficienza energetica,
a ridurre le emissioni di gas serra e altri agenti inquinanti, riteniamo che
dovrebbero essere posta speciale attenzione per diffondere in tutti i Paesi
i concetti basilari e le alternative nel settore; invitiamo pertanto tutti quei
Paesi che abbiano già introdotto sistemi o pratiche di sicurezza del
traffico stradale a condividere la propria esperienza per accrescere
l’omogeneità di metodi e approcci sia a livello tecnologico che
normativo.
Con la prospettiva di associare l’industria più strettamente al dibattito
governativo, siamo pronti ad analizzare, in particolare, come le priorità e
i bisogni dell’industria automobilistica possano essere meglio
rappresentati ai governi con riferimento ad un approccio integrato, a
politiche tecnologicamente neutrali e a valutazioni congiunte in merito a
carburanti e veicoli.
Considerando che l’obiettivo di una integrazione ottimale degli obiettivi
energetici e ambientali per lo sviluppo infrastrutturale e per la politica
dei trasporti possa essere perseguito attraverso adeguate applicazioni di
Sistemi di Trasporto Intelligenti, l’interoperabilità e l’innovazione
tecnologica, riteniamo che ciascun Paese dovrebbe prendere sempre più
in considerazione lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi ITS e ICT in modo
che tali sistemi favoriscano gli scopi energetici e ambientali e siano
strumenti per il bilanciamento di costi ed efficacia 4.
Rilevando che alcuni Paesi hanno ritenuto opportuno di sviluppare studi
mirati all’adozione di corridoi aerei e procedure volte a incrementare
l’efficienza energetica, inclusa l’applicazione di tecnologie satellitari e la
riduzione delle barriere legali ed economiche e degli altri impedimenti
burocratici, al fine di consentire l’applicazione di nuovi concetti
operativi di progetti di gestione aerea (ATM), approviamo l’offerta della
Commissione dell’Unione Europea di organizzare un meeting per
illustrare l’iniziativa “Single European Sky” basata sui Blocchi Aerei
Funzionali (Functional Airspace Blocks) e invitiamo tutti gli altri Paesi a
presentare le iniziative che stanno sperimentando in questo campo, come
esempio per ottenere una maggiore efficienza ambientale nel trasporto
aereo.
Essendo consapevoli che la bozza del testo da emendare del MARPOL,
Allegato VI, deve essere diffusa tra le parti come esito della discussione
che si è tenuta all’IMO nell’arco di alcuni anni, sollecitiamo tutti i
I sistemi ITS e ICT forniscono, ad esempio, informazioni di viaggio in tempo reale e multimodali,
monitoraggio del traffico di passeggeri e merci e relativa ottimizzazione della gestione dei flussi.
maggiori Paesi e le parti interessate a sostenere l’adozione di questo
testo emendato al MECP per stabilire la rete internazionale.
7) Considerata l’importanza di assicurare una mobilità efficiente e
sostenibile delle merci, ed essendo consapevoli dell’ampia varietà di
situazioni locali di ciascun Paese, incoraggiamo la condivisione di
esperienze specifiche e ben riuscite conseguite da alcuni Paesi.
8) Esprimiamo la nostra riconoscenza e il nostro apprezzamento ai Governi
di Francia, Germania, Italia, Giappone e Spagna per aver coordinato le
consultazioni intergovernative globali per la preparazione delle
discussioni ministeriali di questa Conferenza.
La sopra citata Dichiarazione è stata redatta l’8 Novembre 2010 ed è stata rilasciata
dai Rappresentanti delle seguenti Parti:
Albania, Algeria, Angola, Australia, Belgio (Presidenza U.E.), Bosnia ed Erzegovina,
Bulgaria, Egitto, Francia, Germania, Ghana, Indonesia, Italia, Giappone,
Montenegro, Marocco, Nigeria, Federazione Russa, Serbia, Sud Africa, Spagna,
Ucraina, Regno Unito di Gran Bretagna e Nord Irlanda, Stati Uniti d’America,
Vietnam e Commissione Europea.