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CONSERVATORIO “A.VIVALDI”
Via Parma 1, Alessandria
MANIFESTAZIONI AUTUNNALI
PER I CENTOCINQUANTA ANNI DALLA FONDAZIONE
DELLA PRIMA SCUOLA DI MUSICA AD ALESSANDRIA
ATELIER D’ARCHI
dell’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta
GIOVEDI’ 28 OTTOBRE 2010, ORE 21
Auditorio “M.Pittaluga”, via Parma 1
Programma:
Prima Parte
ANTONIO VIVALDI
Concerto in la maggiore per archi e cembalo RV 158
Allegro molto, Andante molto, Allegro
L’Estro Armonico op. 3
Concerto in re maggiore per violino RV 230
Allegro, Laghetto, Allegro
Monica Spatari, violino
Concerto in la minore per due violini RV 522
Allegro - Largo e spiritoso, Allegro
Elena Corniolo, Corinne Curtaz, violini
Concerto in si minore per quattro violini RV 580
Allegro, Largo, Allegro
Monica Spatari, Sylvie Blanc,
Corinne Curtaz, Daniela Martorina, violino
Seconda parte
LUIGI BOCCHERINI
Sinfonia n. 12 in re minore G 506
“La casa del Diavolo”
Andante sostenuto - Allegro assai, Andantino con moto, Andante sostenuto - Allegro con moto
EZIO BOSSO
Sea song 3
Sea Prayer
per violoncello e archi
Stefano Blanc, violoncello
L’Atelier d’Archi dell’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta è nato nell’anno accademico 2007-2008
grazie alla collaborazione dei docenti delle Scuole di Violino dell’Istituto Musicale Fabrizio Pavone e Gisella Tamagno,
accomunati dall’intento didattico di proporre agli allievi dei corsi superiori un percorso di approfondimento del
repertorio d’assieme per strumenti ad arco con un occhio rivolto all’attività professionale futura. Il gruppo, nel corso dei
mesi, è andato affiatandosi tecnicamente e musicalmente estendendo la propria attività al di fuori delle mura
dell’Istituto e gaudagnandosi alcuni inviti ad esibirsi in concerto da parte di enti di importanza rilevante sul territorio
valdostano e non. La stagione concertistica ha avuto inizio il 26 aprile 2008 con una masterclass svoltasi a St. Oyen
(AO) presso Château Verdun e un concerto finale tenutosi nella Sala Comunale di Gignod (evento in collaborazione con
la Comunità Montana Grand Combin e l’AIAT G.S. Bernardo). L’impegno è proseguito con la partecipazione al
concerto di inaugurazione dell’anno accademico della Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta il 30 novembre
2008, presso il Théâtre de la Ville di Aosta, e con le manifestazioni natalizie del 23 dicembre 2008 nella Chiesa di S.
Orso in Aosta e il 2 gennaio 2009 nella Chiesa di Saint Oyen (gli ultimi due eventi sempre preceduti da uno stage
presso Château Verdun e in collaborazione con il Comune di St. Oyen e l’AIAT G.S. Bernardo). Il continuo confronto
con giovani talenti di assoluto prestigio nel panorama solistico internazionale è la linfa da cui l’Atelier d’Archi trae il
maggiore nutrimento per la propria crescita musicale e per tale motivo–dallo scorso anno – è stata avviata una
collaborazione col grande violoncellista Umberto Clerici che viene ospitato periodicamente dall’Istituto Musicale
Pareggiato della Valle d’Aosta per una serie di master con concerto finale. Tra i risultati più proficui di tale sodalizio il
concerto del 6 giugno ad Aosta presso la Chiesa di St. Etienne, con repliche il 9 giugno a Torino presso il circolo del
Whist e il 19 presso l’Accademia Sabauda di Pianezza, ed il concerto del 4 agosto presso l’Anfiteatro Romano, in
chiusura della la rassegna “Aosta Classica”. Partecipano:
Violini I: Fabrizio Pavone, Gisella Tamagno, Monica Spatari, Marco Bazzanella, Sylvie Blanc, Marlene Blanc, Elena
Corniolo, Corinne Curtaz
Violini II: Maria Vittoria Giardina, Alessandra Martorina, Daniela Martorina, Greta Minelli, Elena Poser, Caroline
Voyat
Viole: Gerardo Vitale, Claudia Desandré
Violoncelli: Stefano Blanc, Francesca Roberto, Chiara Safina, Michel Voyat
Contrabbasso: Francesco Violato
Clavicembalo: Simeone Cordera
Il Concerto in la maggiore per archi e cembalo RV 158, creazione meno nota di Antonio Vivaldi, appartiene al tipo del
concerto sinfonico, ossia scritto per quattro parti d’archi e continuo, senza strumenti solisti. Per tale motivo presenta un
carattere più severo che potrebbe far pensare ad un concerto da chiesa, il che è dimostrato dal carattere
contrappuntistico dei due Allegro, contrapposto ai ritmi puntati del tempo mediano Andante molto. I successivi concerti
appartengono alla celeberrima raccolta intitolata L’Estro Armonico, pubblicata ad Amsterdam nel 1712 come op. 3, che
ebbe un’enorme fortuna all’epoca tanto da indurre Johann Sebastian Bach a trascriverne numerosi concerti per cembalo
e organo: su tutti basti citare il numero 10 in si minore (in programma) che Bach trascrisse per quattro cembali e
orchestra, BWV 1065. Oltre a proporre il più moderno concerto solistico, L’Estro Armonico presenta una serie di
alternative quali il concerto per due, tre, quattro strumenti obbligati e orchestra, nel quale convergono e si fondono le
caratteristiche del concerto solistico e del vecchio “concerto grosso”. Si tratta di pagine significative dello stile
vivaldiano strutturate, come consuetudine, in tre tempi: vitalità ritmica nei tempi estremi, intensa contabilità espressiva
in quello centrale. Come Vivaldi, Luigi Boccherini lasciò la sua impronta più significativa soprattutto nella musica
strumentale. La Sinfonia in re minore proviene da una silloge di sei creazioni analoghe, pubblicata da Venier a Parigi
nel 1771 come opera 12. L’organico propone, accanto alla massa degli archi, due oboi e due corni, il che spiega la rara
intensità del primo tempo Allegro assai, preceduto da una drammatica introduzione (Andante sostenuto), e dell’ultimo.
Questo è un Allegro con moto in testa al quale si trova la seguente didascalia che giustifica l’appellativo “La casa del
diavolo”: Chaconne qui représente l’Enfer et qui été faite à l’imitation de celle de M.Gluck dans Le festin de Pierre. Si
tratta di un episodio assai elaborato, con punte incandescenti, che ambienta Gluck in terra sinfonica facendo riferimento
al mito seducente e sacrilego di Don Giovanni. Il tempo mediano è un Andantino con moto, leggero per sonorità,
amabile per carattere, con accenti delicati che riconducono alla serenata.
Infine il piemontese Ezio Bosso, allievo di Philip Glass noto anche per le musiche per il film Io non ho paura di
Gabriele Salvatores, è autore di Seasong, un ciclo di brani ispirati all'Acqua, di cui fa parte Sea Prayer (Preghiera del
mare) per violoncello e archi, che si ispira ad una scultura dell'artista belga Jean Michelle Folòn con il quale Bosso
aveva collaborato, a Firenze nel 2005, in occasione di una grande mostra a lui dedicata. Questa grossa statua, sita sulla
costa belga e chiamata "L'uomo che si bagna", rappresenta metaforicamente il rapporto tra uomo e mare: quando la
marea sale la statua è totalmente sommersa, al contrario emerge quando essa si abbassa. Ciò simboleggia il duplice
fascino che il mare esercita sull'uomo: elemento indispensabile alla vita, fonte di cibo e di energia, ma anche elemento
pericoloso e letale. La statua-uomo è rappresentata dal solista che lotta per emergere dalle lunghe ondate sonore
dell'orchestra nell’intento di far ascoltare il proprio canto. L'effetto è amplificato da un secondo violoncello che,
posizionato in un punto non precisato alle spalle dell’ orchestra, fa sì che non si percepisca con esattezza la provenienza
del suo suono. Questa ricerca psico-acustica crea un gioco tra i due violoncelli solisti, che enfatizzano vieppiù il
carattere suggestivamente spaziale del brano. (a cura di Rossella Avanzini)
Prossimo appuntamento con i 150 Anni:
GIOVEDI’ 4 NOVEMBRE 2010 – ORE 18
Auditorio “Michele Pittaluga”
PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE A STAMPA E DEL CD
DELLA MUSICA ORGANISTICA DI CARLO MOSSO
In collaborazione con Edizioni Bérben,
Casa Discografica Tactus
e Associazione “Oltremusica”
Conservatorio "Antonio Vivaldi" - Via Parma 1, Alessandria - www.conservatoriovivaldi.it
Direttore: M° Federico Ermirio
Tel 0131 051500, [email protected]
Ufficio Comunicazione e Promozione: Angela Colombo (responsabile),
Simona Gandini (assistente), Pierguido Asinari, Giorgio Bevilacqua (borsisti)