Scheda agricoltura biologica e ambiente - Delizie
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Scheda agricoltura biologica e ambiente - Delizie
Agricoltura biologica e ambiente Breve vademecum Premessa Sappiamo quanto sia dibattuto oggi il tema dell'ambiente e della sua tutela. Questo in quanto, ci si è finalmente resi conto che il nostro stile di vita, i nostri comportamenti, non sono stati e non sono consoni e rispettosi della natura che ci circonda. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti dei progressi, ora innanzi risulterà estremamente necessario mettere tutto il nostro impegno a servizio della salvaguardia ambientale, anche perché, se così non faremo, andremo inesorabilmente incontro alla nostra distruzione. Da dove iniziare? Certamente sarà importante promuovere un grande sforzo su tutti i livelli e in tutti i settori, ma in particolar modo l'agricoltura, che determina un forte impatto sull’ambiente, dovrà essere rivista e collocata su binari eco sostenibili. L'impatto ambientale Le intense trasformazioni che l’agricoltura ha subito negli ultimi decenni, con l'avvento della rivoluzione verde, hanno portato non pochi problemi ed enormi conseguenze negative, che alla fine si sono tramutate in un forte impatto ambientale. Nello specifico si è constatato quanto segue: • riduzione dell'attività biologica del suolo, la perdita della struttura, della sostanza organica e quindi della fertilità del terreno agrario; • fenomeni di erosione; • perdita della biodiversità, di molte varietà locali a scapito della variabilità genetica; • presenza di nuove malattie e fenomeni di resistenza; • inquinamento ambientale ed impoverimento del paesaggio agrario. L'importanza della biodiversità L'agricoltura biologica, quella naturale, biodinamica, sono metodi di coltivazione che contribuiscono decisamente a creare e a mantenere la biodiversità. Quando si parla di biodiversità non si parla di un concetto astratto, bensì di una misura effettiva delle varietà di specie animali e vegetali presenti in tutta la biosfera. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 1 La biosfera nell'azienda agricola è rappresentata dall'ecosistema agrario o agro ecosistema, che può essere definito come un vero e proprio “organismo vivente”. Ora, un sistema vivente si sostiene e funziona attraverso vari meccanismi che lo regolano. Il più importante tra questi è il meccanismo di equilibrio che nel linguaggio scientifico viene definito “omeostasi”. Attraverso l'omeostasi un ecosistema si autoregola mantenendo viva la sua funzionalità. La cosa interessante che si è notata, è che il potere di equilibrio di un ecosistema aumenta all'aumentare della biodiversità, di conseguenza, maggiore è la biodiversità di un ecosistema, maggiore è la sua stabilità. In relazione a ciò, si è visto che nelle aziende agricole che si convertono a metodi di produzione biologici, in breve tempo tende ad aumentare la biodiversità, e lo si può constatare attraverso la misura dell'incremento del numero di specie presenti di batteri, di piante, di uccelli, di mammiferi. I metodi di coltivazione naturali quindi, influiscono in maniera importante sulla creazione e sul mantenimento della biodiversità nell'intera catena alimentare. Questo soprattutto grazie all'impiego di tecniche colturali rispettose dell'ambiente e al non uso di pesticidi e concimi di sintesi chimica. Un apporto importante alla biodiversità viene fornito dalla presenza all'interno delle aziende agricole di fossati, siepi, alberature, laghetti, che ospitano varie specie animali e vegetali e contribuiscono a creare una sorta di complessità ambientale. Il terreno agrario Molto importante è l'aspetto legato alla fertilità del terreno agrario. Un'agricoltura naturale, biologica, porta in tempi brevi, grazie all'apporto di letame e all'adozione di rotazioni colturali e sovesci, ad un notevole miglioramento della struttura del terreno. La salvaguardia del terreno agrario, dei primi 40 cm di suolo, sta alla base di tutto. Un terreno fertile, che presenta al suo interno insetti, lombrichi e altri organismi permette di ottenere ottimi risultati produttivi e prodotti sani e genuini. La fertilità del suolo è l'insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche che rendono un terreno adatto alla coltivazione. Importante è quindi il mantenimento di una elevata fertilità. In agricoltura biologica questo viene fatto ad esempio attraverso la rotazione delle colture, i sovesci, l'attuazione di lavorazioni rispettose dello stato del suolo e poco profonde (lavorazioni leggere). Inoltre per limitare gli effetti erosivi e di dilavamento, è bene mantenere per quanto possibile il terreno coperto da vegetazione. Ecco perché non dobbiamo continuare ad adottare, come è stato fatto con l'avvento della rivoluzione verde, pratiche agricole di tipo intensivo, che oltre a causare la distruzione della struttura del terreno, portano ad un forte impoverimento in termini di varietà e di quantità di specie presenti nell'agro ambiente. Molti studi effettuati anche in Paesi diversi, hanno effettivamente dimostrato che il contenuto di sostanza organica dei terreni presenti nelle aziende biologiche, grazie all'apporto di letame e all'adozione di tecniche colturali appropriate, risulta nettamente più elevato rispetto a quello dei terreni di aziende convenzionali. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 2 Agricoltura biologica e ambiente Abbiamo visto che un metodo di coltivazione come quello dell'agricoltura biologica, che non fa utilizzo di sostanze chimiche di sintesi e adotta pratiche colturali sostenibili (es. rotazioni colturali, lavorazioni poco profonde, bassa densità di animali per ettaro, ecc.) ha decisamente un minor impatto sul suolo, sulle acque superficiali e di falda, sulla qualità dell’aria e sulla stessa biodiversità. La cura che gli agricoltori biologici pongono nel modo di condurre la loro azienda si riflette decisamente a livello ambientale anche attraverso il recupero, la conservazione e la piantumazione di siepi ed alberature e nella corretta gestione delle componenti naturali del paesaggio agrario. Molte ricerche effettuate in questi anni dimostrano chiaramente che le aziende biologiche presentano un maggior tasso di biodiversità e risultano possedere una ripartizione più uniforme e più vicina a quella di un ambiente naturale ed equilibrato. Per portare un esempio, dal rapporto di una ricerca finanziata dal Ministero britannico effettuata qualche anno fa, emerge quanto segue: “abbiamo rilevato che i campi condotti con metodi biologici contengono dal 68 al 105 per cento in più di specie vegetali e dal 74 al 153 per cento in più di piante spontanee rispetto alle aziende non biologiche. Le aziende biologiche contengono dal 5 al 48 per cento in più di ragni, dal 16 al 62 per cento in più di uccelli nel primo inverno e dal 6 al 75 per cento in più di pipistrelli. Le indicazioni sono che l’agricoltura biologica è associata con livelli elevati di biodiversità. Aumentare la superficie coltivata con metodo biologico può contribuire a ristabilire la biodiversità nei paesaggi agricoli”. OGM e inquinamento ambientale Un altro tema oggi particolarmente discusso è quello relativo agli organismi geneticamente modificati (OGM). Ultimamente, come apparso nei giornali, un agricoltore friulano ha seminato nei suoi campi del mais transgenico. A seguito di quanto accaduto la guardia forestale ha eseguito alcuni campionamenti nei campi limitrofi, constatando un tasso di inquinamento del 10%. Gli OGM e i prodotti da essi derivati sono in netto contrasto con i concetti di produzione biologica, naturale e biodinamica. Tanto più, non sapendo ancora quali siano i reali effetti degli OGM sul sistema natura e sull'uomo, per il principio di precauzione non possiamo permetterci di rischiare a tal punto da rendere libero il loro utilizzo. Il regolamento CE 834/2007, che disciplina l'agricoltura biologica ha deciso di non puntare su questa tecnologia non ancora ben testata e quindi potenzialmente pericolosa, soprattutto per il fatto che la biodiversità riveste un ruolo troppo importante sotto il profilo ecologico, garantendo, come abbiamo più volte affermato, la conservazione della capacita di autoregolazione dell'agro ecosistema. L'impiego di semente OGM porta ad un inevitabile inquinamento ambientale ed è difficile credere, come sostengono alcune ditte produttrici, che il polline rimanga a stazionare solo nei campi OGM, quando vento ed insetti sono incontrollabili. Inoltre, oltre all'inquinamento degli appezzamenti vicini, vi è il fenomeno di ibridazione con le piante spontanee presenti in natura. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 3 Fatto sta, che per il già citato “principio di precauzione”, non sapendo quali reali conseguenze possa portare l'inserimento degli OGM nei nostri campi, risulta necessario, per il bene del comparto agroalimentare italiano e dell'ambiente, impegnarsi affinché venga mantenuto fede a quanto citato dal decreto interministeriale che ne vieta il loro utilizzo. Riassumiamo i vantaggi di un'agricoltura sostenibile 1. Salvaguardia della biodiversità e delle varietà locali L’agricoltura biologica preserva la biodiversità, è attenta alla salvaguardia delle varietà e delle razze autoctone e locali, promuove e conserva la diversità genetica di piante e animali. 2. Nessun uso di sostanze di sintesi chimica L’agricoltura biologica non fa uso di pesticidi e fertilizzanti di sintesi chimica. Adotta tecniche colturali come le rotazioni, i sovesci, per il mantenimento della fertilità del suolo. Eventualmente fa uso di letame per aumentare la fertilità del suolo ed impiega sostanze ammesse e metodi naturali (es. lotta biologica) per difendere le piante dai parassiti. 3. Riduzione del consumo di acqua Migliorando la struttura del terreno, attraverso l'adozione di tecniche colturali meno intensive (es. utilizzo di concimi organici, pratica dei sovesci, ecc.) si arriva ad avere una maggiore fertilità. Un suolo fertile, ricco di sostanza organica, riesce a trattenere maggiormente l’acqua. 4. Protezione delle acque L’agricoltura biologica pone particolare cura nella gestione dei suoli ed effettua le concimazioni solamente con sostanze di origine naturale: questo comporta che la qualità delle acque sotterranee e superficiali resti elevata. Diversi studi hanno dimostrato che le acque di falda in prossimità delle aziende biologiche presentano un tasso di nitrati molto inferiore rispetto a quello misurato a ridosso delle aziende convenzionali. 5. Minor spreco di combustibile L’agricoltura biologica consuma tra un terzo e la metà in meno di quella convenzionale. Il ricorso alle citate tecniche di coltivazione permette la riduzione delle perdite di carbonio con conseguente abbassamento delle quantità di gas che provocano l'effetto serra. 6. Meno CO2 nell'aria Oltre al minor consumo di combustibile fossile, alcuni studi dimostrano che un terreno coltivato con metodo biologico assorbe una maggiore quantità di CO2 ( un ettaro di terreno biologico assorbe circa 1.200 kg di carbonio all’anno, contro i circa 200 kg di un terreno convenzionale). 7. No all'uso di OGM L'agricoltura biologica, vietando l'impiego di organismi geneticamente modificati e i prodotti derivati od ottenuti da essi pone a salvaguardia il sistema agricolo e alimentare. Alimentazione biologica e ambiente Alimentandosi con alimenti biologici il consumatore si fa portavoce della tutela ambientale, per tutti i motivi che sono stati riportati in precedenza. Ma un ulteriore passo in avanti può essere fatto a favore dell'agricoltura e dell'ambiente attraverso la scelta dei prodotti che consumiamo: • acquistando prodotti stagionali; • acquistando prodotti locali; • promuovendo la filiera corta. Questo è molto importante oltre che enormemente vantaggioso. I vantaggi infatti si riflettono sull'economia locale, sulla salubrità e freschezza dei prodotti che andremo a consumare e soprattutto su un minor impatto ambientale. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 4