SAGELAIM 34.0 Kb - Provincia di Genova

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SAGELAIM 34.0 Kb - Provincia di Genova
Premio NONNO WEB
SAGELAIM
di Ferdinando NEVOSO
Un mouse dal nome quasi impronunciabile “Sagelaim”, abbandonato in una scatola da scarpe modello “Boccadasse”,
cerca di farsi notare sbattendosi un po’ di qua e un po’ di là.
L’osservo incuriosito e lui con fare educato mi parla:
“Voglio vedere anch’io, quello che stai facendo. Fammi ancora scivolare sul mio tappetino magico.
Sono ancora in buone condizioni …… E dai, cosa ti costa? …… accantona per un attimo quel coso senza fili”.
Le sue parole mi inteneriscono e mi riportano a quando, lavorando insieme, si dialogava conversando allegramente ……
Più o meno ci si parlava cosi:
Lui: Sono a tua disposizione, dove devo andare?
Ed io: Spostati a sinistra, adesso portami sull’angolino destro.
Lui: Proviamo con l’altalena?
Ed io: Sagelaim, non scherzare. Fammi salire dolcemente su quell’immagine. Ora scendi, senza farti del male,
posizionati su quella foglia di basilico eeee … … troppo veloce Sagelaim! Non ti vedo più …… hai preso una bella botta,
sei caduto sul piano della scrivania e ti sei anche spuntato.
Lui: ci vorrebbe un tempera cursore ma…… ci metto poco a tornare come prima.
Ed io: Sagelaim, sono stanco ho voglia di uscire, aprimi la porta.
Lui: Ed io cosa ci faccio sempre dentro a questo contenitore!
Ed io: Sagelaim resto con te ma cambiamo aria apri quella finestra.
Lui: Ed eccoti l’aria pulitissima e salutare dell’Antola!
E cosi via sino a quando non terminavo il mio lavoro senza scordarmi di salutarlo.
Grazie Sagelaim adesso puoi andare a dormire. Oggi ho fretta, tanta fretta. Ho da preparare un lavoro sulla lucertola e
sul ramarro quando adagiati sulle pietre prendono il sole.
Ho fretta, tanta fretta……….devo servirmi del “senzafili”.
Sagelaim mogio mogio si rintana nel suo cantuccio e mi regala il suo silenzio.
Proseguo con il mio lavoro visionando una galleria di immagini sui rettili della Liguria.
Immagini fantastiche, con descrizioni chiare ed approfondite.
Ho fretta, tanta fretta……….devo servirmi del “senzafili”.
Il Castellaro di Crevari dalla faccia di geco, quello che mi ha commissionato il lavoro, domani sarà contento e soddisfatto
(almeno lo spero).
E vai “senzafili”.
Ma ……ma…… cosa succede?
“Senzafili”, non mi abbandonare.
Dallo schermo è sparita la lucertola, è sparito anche il ramarro, è sparito tutto!
“Senzafili”, cosa succede?
Non funziona e adesso cosa faccio?
“Senzafili” ha le pile scariche ed in casa di nuove non se ne trovano; è domenica ed è quasi notte…e ora?
La tempesta mi avvolge, la sedia vibra e smette di essere sedia, il quadro che ho di fronte fa muovere tutti i personaggi
e tutte le cose dipinte da chissà quale pittore, squilla il telefono ma non è vero, abbaia la tartaruga (!?), le zanzare
riescono a sollevarmi da terra e mi fanno toccare il soffitto, il mio orologio suona come se fosse il campanello di casa.
Din don! Din don! Din don! Din don!
Basta, basta per favore vorrei tornare ad essere me stesso.
Ma dopo ogni tempesta (come diceva il Poeta) ritorna il sereno, e il sereno si chiama “Sagelaim”, che senza farsi
prendere, sale, come se fosse un serpente che ascolta la sua musica.
Sale e sale con dolcezza (sinuosamente cioè spostandosi a sinistra e dopo un po’ a destra).
Finalmente si adagia sul suo tappetino e da solo va a cercare il suo ingresso per entrare nel mio mondo.
E come d’incanto appare di nuovo la lucertola ed anche il ramarro.
Grazie Sagelaim!
Possiamo terminare il lavoro e consegnarlo con puntualità al Castellaro di Crevari e da lui avremo in cambio tutte quelle
gustosissime focaccette farcite con stracchino, oppure con nutella, oppure con salsiccia, oppure con dei fichi, oppure
con tutto quello che ci sta bene.
E “Senzafili”? E’ mogio, mogio! E allora?
Ancora una volta Sagelaim, con la sua tenerezza, si stacca dal suo ingresso e ……mi invita a giocare a corda come si
faceva da bambini.
Mi porge un estremo si comincia a far ruotare la corda (il suo filo)!
La sua gioia è anche la mia……ma non è finita, la notte magica ci regala un’altra sorpresa e questa volta la sorpresa si
chiama “Senzafili”.
“Senzafili” si libera dalla tristezza, si posiziona vicino alla corda tra me e Sagelaim inizia a saltare e il suo aspetto prende
tutti i colori dell’arcobaleno e anche tutti gli atri che nell’arcobaleno non ci sono.
Si gioca, si gioca!
Venite signori, non si paga il biglietto…….giocate anche voi.
Voi non crederete a questa storiella a mo di favola, direte: quello è proprio matto!
Vi assicuro che tutto quello che ho messo in queste pagine è successo per davvero.
Almeno nella mia testa, dove il pensiero ti porta a fare tutti i sogni che vuoi e chissà che qualcuno non diventi realtà.
Ancora è presto per raccontare a Tommaso di SaraeMarino questa storiella a mo di favola.
Più in là gli farò conoscere Sagelaim e anche “Senzafili”. Cercherò di spiegargli, a modo mio, quella cosa che non si
trova nella favola….quella cosa che rimane impressa per tanto e tantissimo tempo:
la morale!