Dal sito di “YAHOO.Finanza”, del 21 giugno 2011
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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, del 21 giugno 2011 Fondazione Mps: in 2010 disavanzo di 128,4 Mln, in rosso per prima volta ( Asca ) Siena, 21 giugno La Fondazione Monte dei Paschi chiude il bilancio consuntivo 2010, per la prima volta, con un disavanzo di 128,4 Milioni di euro. Il bilancio, approvato dalla Deputazione Generale, è stato illustrato oggi dal Presidente della Fondazione Gabriello Mancini, dal Vice Presidente Vittorio Galgani e dal Direttore Generale ( Provveditore ) Marco Parlangeli. A causare il risultato, ha spiegato Mancini, c'è in primo luogo '' il mancato dividendo nel 2010 da parte di Banca Monte dei Paschi '' e poi il '' considerevole sforzo '' richiesto alla Fondazione Mps per aderire all'aumento di capitale varato dall'Istituto di credito senese. La Fondazione ha infatti avuto la necessita' di destinare 150 Milioni di euro al Fondo oscillazione titoli, in conseguenza della quale è avvenuto il trasferimento dal comparto immobilizzato a quello dell'attivo circolante delle partecipazioni di Mediobanca e Intesa ( poi ceduta ). In virtù del risultato negativo, quest'anno non ci sarà il bando di erogazioni. '' Sono in corso di valutazione - ha assicurato Mancini - le forme con cui erogare risorse, comunque molto limitate, da destinare alle principali emergenze del territorio, relativamente ai settori dello sviluppo economico e del sociale, ed agli impegni pluriennali ''. Mediobanca: Ghizzoni, non mi aspetto richieste particolari da Antitrust ( Asca ) Milano, 21 giugno '' Sono assolutamente tranquillo, non mi aspetto richieste particolari ''. E' quanto ha sottolineato l'Amministratore Delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, in vista della riunione di domani dell'Antitrust che dovràfare il punto suulla partecipazione di Unicredit in Mediobanca dopo l'intervento della Banca di Piazza Cordusio nella ristrutturazione di Fonsai. '' Non siamo assolutamente preoccupati '', ha ribadito Ghizzoni e a margine della presentazione della stagione della Filarmonica della Scala ha ricordato: '' Abbiamo un accordo con l'Antitrust che risale ai tempi della fusione con Capitalia. Ritengo che saremo in linea con quell'Accordo ''. Mediobanca: Mancini ( F Mps ), vendita quota? Decisione a momento opportuno ( Asca ) Siena, 21 giugno '' Se mi chiedete se vendiamo Mediobanca, io rispondo che non lo sappiamo: vediamo quale sara' il momento migliore per decidere se vendere o non vendere ''. Lo ha detto Gabriello Mancini, Presidente della Fondazione Mps, rispondendo ai giornalisti nel corso della presentazione del bilancio. La Fondazione Mps detiene l'1,93 % ( con un Consigliere di Amministrazione ) di Piazzetta Cuccia e ha recentemente ceduto la quota ( 0,34 % ) di Intesa Sanpaolo per un valore di '' circa 104 milioni di euro ''. Tra le altre partecipazioni, la Fondazione detiene il 2,57 % di Cassa Depositi e Prestiti ( valore di carico 89,9 mln ) e il 6, 4% di F2I Sgr ( 800 mila euro ). '' Non si apre la stagione delle dismissioni delle partecipazioni - ha detto Mancini -. Sono solo sotto osservazione e monitoraggio: verifichiamo, osserviamo, ma non vuol dire che siano in vendita '. Sottolineando che '' Intesa l'abbiamo venduta alla Fondazione Cariplo con pieno accordo '', Mancini ha ribadito che '' Mediobanca è passata dalle immobilizzazioni all'attivo circolante, non è più strategica. Se mi chiedete se vendiamo Mediobanca, io rispondo che non lo sappiamo, vediamo quale sarà il momento migliore per decidere se vendere o non vendere ''. Più in generale, ha concluso, '' guardiamo tutte le partecipazioni, al momento non ci sono scelte prese e valuteremo con la massima prudenza e attenzione per non dilapidare neanche un euro di capitale ''. UniCredit, A. D.: operazione Fonsai in linea con impegni Antitrust ( Trend.online ), 21 giugno UniCredit non si aspetta richieste particolari dall'Antitrust che domani valuterà l'eventuale inottemperanza, in seguito all'operazione di ingresso del capitale di Fonsai, degli impegni presi dalla Banca su Mediobanca. Lo ha detto l'A. D. Federico Ghizzoni a margine di un evento a Milano. “ Sono assolutamente tranquillo. Non mi aspetto richieste particolari ", ha detto Ghizzoni. " Ritengo che saremo in linea con quell'accordo ", ha aggiunto l'A. D. ricordando gli impegni presi con l'Antitrust al momento della fusione con Capitalia di non rafforzarsi ulteriormente in Mediobanca. Per effetto della fusione con Capitalia, UniCredit aveva ceduto la metà della quota aggregata portandosi a circa il 9 %. Il Gruppo Fonsai detiene il 3,83 % di Mediobanca. " Non siamo per niente preoccupati ", ha poi ribadito aggiungendo di ritenere che l'accordo siglato con Premafin su Fonsai non avrà riflessi su Mediobanca. Cartolarizzazione per riserva liquidità, Unicredit ignora Bpm ( Reuters ), 21 giugno Unicredit valuta un'operazione di cartolarizzazione di crediti ( ABS ), che sarà al vaglio del CdA odierno dell'Istituto. La conferma è arrivata dall'A. D. della Banca, Federico Ghizzoni, il quale ha sottolineato che non è un'operazione definita e che sarà discussa oggi dal Board " nelle linee generali " e nei " principi ". Questa mattina alcune fonti hanno indicato per la cartolarizzazione un importo di 14 miliardi di euro. L'operazione, comunque, non è fatta per il capitale " ma solo per avere un eventuale cuscinetto di liquidità ", ha spiegato l'A. D. di Unicredit, che non ha voluto confermare la cifra di 14 miliardi. In ogni caso fosse da un miliardo o da 14 non ha nessun impatto sul patrimonio, ha aggiunto Ghizzoni. In particolare, secondo le fonti, i titoli verrebbero mantenuti all'interno della Banca e serviranno sostanzialmente per la creazione di un nuovo collaterale in sostituzione di quello ammortizzato, che all'occorrenza potrà essere utilizzato per le operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea, senza nessun impatto sui ratio patrimoniali. E a proposito della partecipazione dei privati agli aiuti alla Grecia Ghizzoni ha detto di non aver ricevuto nessuna proposta, di nessun genere, ribadendo che, se su base volontaria, i privati possono considerare la cosa se fosse un'estensione dei bond. Comunque Unicredit " contenuti non ne ha ricevuti ", ha confermato l'A. D.. Ghizzoni si è infine detto tranquillo sul verdetto che domani l'Antitrust darà riguardo all'Accordo siglato con Fondiaria Sai. " Non mi aspetto richieste particolari ", ha sottolineato, " abbiamo già un Accordo con l'Antitrust che risale alla fusione con Capitalia e ritengo saremo più o meno in linea con quell'Accordo. Non siamo per niente preoccupati ". L'Antitrust valuterà nella riunione di domani, come annunciato oggi dal Presidente dell'Autorità, Antonio Catricalà, se Unicredit risulta inottemperante agli accordi per la riduzione della quota in Mediobanca presi al momento della fusione con Capitalia, che prevedevano di scendere al 9,39 % di Piazzetta Cuccia entro la fine del 2007. La mossa dell'Antitrust arriva dopo che Unicredit, che controlla oggi l'8,66 % di Piazzetta Cuccia, ha fatto il suo ingresso diretto nell'azionariato di Fondiaria - Sai, nell'ambito del Piano di ristrutturazione della Compagnia, ingresso che comporta così un aumento indiretto in Mediobanca di cui Fondiaria è azionista al 3,83 %. " Valuteremo domani ", ha spiegato Catricalà, " se chiedere qualcosa ed eventualmente che tipo di misura ". A Piazza Affari al momento il titolo Unicredit sale dell'1 % a quota 1,5030 euro. Ghizzoni ha anche detto che Unicredit non è interessata alla Banca Popolare di Milano ( -0,37 % a 1,62 euro ): " Non ne abbiamo mai discusso ", ha precisato il banchiere, negando seccamente un'eventuale acquisizione, pur “ ammettendo che Piazza Cordusio è interessata ad ampliare il proprio perimetro in Lombardia: siamo interessati a quote per definizione, stiamo cercando ma non attraverso acquisizioni ". Khayat vuol far crescere l'Investment Banking di UniCredit ( Bluerating.it ), 21 giugno Olivier Khayat, da meno di un mese numero due delle attività di Investment Banking di UniCredit, è pronto a guidare un turnaround della Divisione che consenta di far crescere significativamente i ricavi e gli utili. Lo rivela lo stesso Khayat intervistato dall'agenzia Blooberg, spiegando che UniCredit vuole crescere in particolare nel settore delle consulenze sulle fusioni, dove è solo al dodicesimo posto nella classifica italiana, e nei collocamenti, dove ugualmente Piazza Cordusio risulta il dodicesimo operatore sul mercato domestico. Unicredit: Nicastro, profitti operativi lordi + 10 % in Italia ad aprile ( Asca ) Milano, 21 giugno I profitti operativi lordi registrati da Unicredit in Italia hanno fatto segnare ad aprile un incremento del 10 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'annuncio è del Direttore Generale della Banca di Piazza Cordusio, Roberto Nicastro, che ha anche chiarito come il numero di clienti netti in Italia sia aumentato nello stesso periodo del 10 %. L'andamento del perimetro della Banca commerciale sul mercato italiano ha invece fatto registrare un incremento dello 0,7 %. Nicastro si è soffermato sul dato '' particolarmente positivo '' registrato da Fineco a fine maggio: + 7 % anno su anno. Infine dal Direttore Generale una precisazione sull'attività di finanziamento alle imprese, che ad aprile ha fatto segnare un incremento del 2 % dall'inizio del 2011, valore che sale al 6 % se si considerano solo le medie imprese. Intesa Sanpaolo in rialzo. Per BofA-Merrill Lynch è da acquistare ( Trend.online ), 21 giugno di Alberto Susic La mattinata prosegue in maniera contrastata per i titoli del settore bancario che a Piazza Affari non riescono a muoversi tutti nella stessa direzione. A mettersi in evidenza tra gli altri è Intesa Sanpaolo che al momento registra la migliore performance nel comparto di riferimento. Il titolo viene scambiato negli ultimi minuti a 1,813 €, con un rialzo dello 0,5 % e oltre 52 milioni di azioni passate di mano fino ad ora. Quest’oggi gli analisti di Bank of America - Merrill Lynch hanno deciso di riavviare la copertura su Intesa Sanpaolo, assegnando una raccomandazione “buy”, ma rivedendo al ribasso il prezzo obiettivo da 2,8 a 2,6 €. Intesa va sul campo a Como, Lecco e Sondrio ( Italia Oggi.online ), 21 giugno Finanziamenti agli investimenti nell'agricoltura a tassi concordati e una nuova struttura ad hoc di Intesa Sanpaolo specializzata: questi i nuovi strumenti ideati e presentati da Intesa Sanpaolo e dal Consorzio Agrario Interprovinciale di Como Lecco e Sondrio, che hanno sottoscritto un Accordo dedicato ai 194 soci e ai 30 agenti aderenti al Consorzio. I soci del Consorzio potranno usufruire di una serie di prodotti e servizi finanziari a condizioni dedicate per sostenere la continuità del credito, la liquidità necessaria per la gestione ordinaria e le soluzioni di investimento a favore dello sviluppo produttivo, migliorando così le condizioni complessive di accesso al credito. L'Accordo è stato raggiunto grazie al supporto di Agriventure, la società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al settore agroalimentare, agroindustriale e agro energetico, che ha creato un canale di comunicazione e di intenti condivisi tra il Gruppo e il Consorzio. In particolare, l'Accordo intende fornire agli associati strumenti finanziari semplici ed efficaci per garantire l'accesso al credito attraverso una nuova e diretta relazione tra Banca e azienda. « Il settore agrario in Lombardia riveste un ruolo strategico, ma spesso sottovalutato », ha detto il Direttore Regionale per la Lombardia di Intesa Sanpaolo, Pier Aldo Bauchiero. « La missione di Intesa Sanpaolo è offrire la più vasta gamma di prodotti e servizi per coprire i diversi segmenti di clienti della nostra Regione: in particolare, per l'agricoltura, rendiamo disponibile una serie di interventi finanziari dedicati per rilanciare il settore attraverso un sistema di sostegno mirato allo sviluppo e alla crescita sostenibile ». Mps: Mancini, fiducia in management Banca e giudizio a scadenza cariche ( Asca ) Siena, 21 giugno Banca Mps '' deve correre '', Amministratori e management hanno la '' fiducia '' della Fondazione e poi tra nove mesi, al momento della scadenza del mandato del CdA della Banca, gli azionisti '' dovranno dare un giudizio sulle attuali cariche ''. Lo ha detto Gabriello Mancini, Presidente della Fondazione Mps, rispondendo ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di presentazione del bilancio consuntivo. A chi gli chiedeva se da parte della Fondazione ci sia stato uno scarso livello di controllo sugli Amministratori della Banca, Mancini ha risposto che '' la Banca fa il suo mestiere e la Fondazione fa il suo. Svolgiamo il nostro ruolo di azionisti in modo non appariscente ma in maniera ferma e puntuale, abbiamo dato piena libertà al Management della Banca e abbiamo detto quali erano gli elementi di soddisfazione e quelli di non soddisfazione ''. Adesso, ha sottolineanto, '' non ci sono rivoluzioni, abbiamo ribadito e ribadiamo la fiducia al management della Banca ''. Certo, l'Istituto di Rocca Salimbeni adesso '' deve correre '', ma '' abbiamo fiducia negli Amministratori e nel Management e pensiamo che possano dimostrare le capacità che hanno. Tra 9 mesi scade il mandato e tireremo le somme ''. Ai giornalisti che gli chiedevano se ci sara' un giudizio sui vertici della Banca, Mancini ha risposto che '' tra 9 mesi il Consiglio scade, e' normale che prima di fare le proposte sui candidati gli azionisti dovranno dare un giudizio sulle attuali cariche ''. Però, ha aggiunto, '' non mi sento di anticipare giudizi: è un momento delicato ma abbiamo piena fiducia nell'impegno e nella capacità di dare le risposte ''. Mancini ha ribadito i '' rapporti strettissimi '' tra Fondazione e Banca '' soprattutto nei momenti di certe scelte '', ribadendo una richiesta già fatta nel corso dell'Assemblea di aprile: '' Se gli azionisti non prendono i dividendi non è' giusto che il Management prenda premi eccessivi. L'ho detto in Assemblea, il Presidente Mussari ha risposto, per i dirigenti è già stato fatto, aspettiamo che gli Amministratori facciano altrettanto. Noi ci siamo già ridotti i compensi ''. Infine, a chi gli chiedeva se l'aumento di capitale in atto sarà sufficiente, il numero uno di Palazzo Sansedoni si è limitato a rispondere che '' stando a quanto detto dalla Banca l'aumento di capitale è sufficiente, ne prendo atto. Hanno fatto una richiesta precisa dopo una attenta valutazione, non vedo perchè la richiesta dovrebbe essere inferiore al necessario ''. Banche, Stress Test noti il 13/7, ci sarà rischio sovrano ( Reuters ), 21 giugno Gli Stress Test delle Banche europee saranno pubblicati il 13 luglio prossimo. E' quanto riferiscono quattro fonti vicine al dossier. I risultati degli Stress Test originariamente sarebbero dovuti essere resi noti alla fine di giugno, ma le difficoltà nell'applicazione dei criteri di valutazione hanno imposto uno slittamento. La European Banking Authority ( EBA ) ha affermato che " nessuna data è stata fissata. Siamo ancora in attesa di una nuova indicazione per la fine di giugno ". Fonti coinvolte negli Stress Test hanno aggiunto che le 91 Banche europee hanno ricevuto dall'EBA la direttiva di indicare una cifra sulle perdite potenziali derivanti dall'esposizione alla Grecia e ad altri titoli del debito sovrano. In sostanza, dicono le fonti, si vuole valutare l'impatto potenziale di un default sul debito governativo, senza, però, assumerlo, un'ipotesi politicamente inaccettabile. La perdita stimata sui libri delle Banche, aggiungono le fonti, sarà basata sulla probabilità di default ( PD ) e sulla perdita da default effettivo ( LGD ), calcolati sulle valutazioni del rischio di credito sugli asset presenti nei bilanci degli Istituti. La PD è basata su una scala discendente di rating sul credito emessi da Moody's e Standard & Poor's a partire dall'1 giugno. Gli indicatori PD e LGD sui bond greci sono saliti vertiginosamente nelle ultime settimane. Questi indicatori consentiranno ai mercati di fare delle valutazioni sull'impatto potenziale di default governativi. Non a caso, sottolinea una fonte UE, i dati sugli Stress Test verranno pubblicati " soltanto dopo che le grandi decisioni sulla Grecia saranno state adottate ". L'Unione ha deciso di rinviare l'erogazione di nuovi aiuti alla Grecia sino a che Atene non avrà mosso ulteriori passi per tagliare il debito. I Ministri finanziari della zona euro si incontreranno all'inizio di luglio per fare il punto sui progressi della Grecia. Il Presidente dell'Eba, Andrea Enria, ha aggiornato i Ministri, riuniti ieri a Lussemburgo, sui Ttest. I Ministri discuteranno i risultati il prossimo 12 luglio, il giorno prima della pubblicazione. Credito Artigiano: Alberto Cesari nominato Dirigente Preposto ( Finanza.com ) 21 giugno 2011 Il CdA del Credito Artigiano ( Gruppo Creval ) ha nominato Alberto Cesari nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Cesari, al Credito Artigiano dal 1986, fino al gennaio 2009 è stato responsabile del Servizio Contabilità e Bilancio e poi è diventato responsabile della Direzione Amministrativa. Antitrust, da indagini 2006 - 2010 risparmi prezzi per 1 miliardo ( Reuters ), 21 giugno di Alberto Sisto L'attività dell'Antitrust nel periodo 2006 - 2010 ha procurato risparmi, su prezzi e tariffe, per circa 1 miliardo di euro. Lo ha detto il Presidente dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà, leggendo alla Camera la relazione annuale sull'attività svolta. " Un'analisi dell'Antitrust rileva che nei soli anni 2006 - 2010 i nostri interventi in quattro specifici settori hanno generato risparmi su prezzi e tariffe per oltre un miliardo di euro ", ha detto il Presidente dell'Autorità. Dettagliando le cifre, Catricalà ha spiegato che " 73 milioni sono riconducibili alle nostre indagini sulla vendita di farmaci da banco; 130 milioni al procedimento sulla pasta; 280 milioni derivano dalle istruttorie sul latte in polvere per l'infanzia; 530 milioni di risparmio sono imputabili all'inchiesta sul gasdotto tunisino ". Nel corso del suo intervento Catricalà ha ricordato che l'Antitrust " ha accettato gli impegni di ABI e Consorzio Bancomat che hanno reso possibili riduzioni per le commissioni interbancarie fino al 36 %. Il sistema creditizio è stato vincolato a un percorso che deve condurre a ulteriori ribassi grazie all'applicazione di analisi di efficienza economica. I minori oneri nel quadriennio 2007 - 2010 ammontano a 500 milioni di euro ". Per valutare gli effetti della riduzione sui prezzi allo sportello, ha concluso il Presidente dell'Antitrust, " abbiamo avviato una seconda indagine conoscitiva sui costi dei conti correnti ". Antitrust: Catricalà, riformare governance Banche e Assicurazioni ( Asca ) Roma, 21 giugno Il processo di liberalizzazioni e apertura alla concorrenza deve essere ripreso con vigore e le priorità riguardano '' ferrovie, gestioni autostradali e aeroportuali, governance bancaria e assicurativa ''. E' quanto ha indicato il Presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà rilevando che questi '' restano i settori sui quali è prioritario introdurre assetti di mercato realmente competitivi che possano agevolare la ripresa della crescita ''. In passato l'Antitrust ha indicato l'esigenza di istituire una Autorità di regolazione per il comparto dei trasporti proponendo al legislatore anche di assumere le competenze nel caso Governo e Parlamento non intendano istituire una nuova Authority. Su Banche e Assicurazioni, l'Antitrust nel 2009 concluse l'indagine conoscitiva sui rapporti tra concorrenza e corporate governance evidenziando una gestione caratterizzata da incarichi personali doppi o addirittura multipli in società concorrenti e da intrecci del tutto peculiari rispetto al resto d'Europa. Rc Auto: Catricalà, serve riforma, indennizzo diretto non funziona ( Asca ) Roma, 21 giugno Il Presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà sollecita una riforma del settore dell'Rc Auto per rilanciare la concorrenza tra le Assicurazioni. Nella relazione annuale, Catricalà rileva che i primi dati dell'analisi sull'RC auto '' evidenziano una grande differenziazione tra le aree geografiche del Paese: gli assicurati del Sud si trovano a dover corrispondere premi nettamente maggiori rispetto a tutti gli altri, fino al 20 %. Emergono su scala nazionale consistenti aumenti dei premi nel 2010, anche del 25 % per assicurare un autoveicolo e di oltre il 35 % nel caso di un motociclo ''. Catricalà evidenzia che si tratta di '' un nostro problema. Nella zona euro, soprattutto in Francia, gli aumenti sono contenuti ''. E' vero che in Italia è aumentato anche il costo medio dei risarcimenti '' ma il quadro che risulta è di un mercato in cui le Compagnie riversano sui consumatori le maggiori spese derivanti dall'inefficienza. L'amara sintesi è che il meccanismo dell'indennizzo diretto non ha funzionato e che occorre intervenire con una riforma di sistema che rilanci la competizione tra le imprese ''. Pensioni: Cisl, dati Istat confermano l'esigenza redistributiva ( Asca ) Roma, 21 giugno '' Se il Pil non cresce adeguatamente l'incidenza della spesa pensionistica su di esso si fa percentualmente significativa e le voci assistenziali finiscono per essere maggiormente sollecitate ''. Lo ha dichiarato il Segretario Confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando i dati de ll'indagine sui trattamenti pensionistici diffusi oggi dall'Istat. '' I dati non aggiungono niente di nuovo - ha osservato Petriccioli - ma testimoniano l'esigenza di fare presto e subito la riforma fiscale per rimettere nelle mani dei contribuenti più in sofferenza, e delle loro famiglie le risorse necessarie per sostenere la domanda interna e la ripresa economica. In questi anni il mondo del lavoro e dei pensionati ha contribuito a stabilizzare la dinamica della spesa pensionistica attraverso sacrifici significativi. E' altrettanto evidente che la previdenza rappresenta uno strumento di sostegno al reddito fondamentale, specie in un Paese caratterizzato da un'elevata composizione della popolazione anziana. Quindi l'unico modo per ridurre l'impatto della spesa pensionistica sul Pil - ha concluso il sindacalista senza deprimere ulteriormente le possibilità di sviluppo dl nostro Paese è aumentare quest'ultimo e su quest'obiettivo va concentrata l'attenzione del Governo e delle Parti economiche e sociali ''. Pensioni: Istat, spesa 2009 a 16,68 % Pil ( Ansa ) Roma, 21 giugno Nel 2009 l'importo complessivo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali erogate in Italia è stato di 253.480 milioni, in aumento del 5,1 % sul 2008. Lo rileva l'Istat. La spesa corrisponde al 16,68 % del Pil ( a fronte del 15,38 % del 2008 ) e segna così una incidenza record sul Prodotto interno lordo. Dall'indagine emerge inoltre che quasi la metà dei pensionati italiani ( il 46,5 % ) ha un reddito da pensione inferiore ai 1.000 euro al mese. Pensioni: 46,5 % riceve meno di 1.000 €, 14,7 % meno di 500 ( AGI ) Roma, 21 giugno Il 46,5 % dei pensionati riceve meno di 1.000 euro al mese, con un 14,7 % che riceve un trattamento inferiore a i 500 euro. E' quanto emerge dalle rilevazioni annuali sulle pensioni, relative al 2009, condotte dall'Istat e dall'Inps. Il gruppo più numeroso di pensionati ( 5,3 milioni di individui, il 31,8 % del totale ) riceve una o più prestazioni per un importo medio totale mensile compreso tra 500 e 1.000 euro. Inps - Istat: un terzo dei pensionati incassa almeno due assegni ( Asca ) Roma, 21 giugno Nel 2009 il numero dei titolari di prestazioni pensionistiche è di poco superiore ai 16,7 milioni, valore in lieve diminuzione rispetto al 2008 ( - 0,27 % ), con un numero di pensioni procapite pari a 1,4. Sebbene la quota di donne sia pari al 53 %, gli uomini percepiscono il 55,9 % dei redditi pensionistici, a causa del maggiore importo medio dei trattamenti percepiti ( 18.029 euro rispetto ai 12.597 euro medi delle donne ). E' quanto emerge dall'analisi effettuata dall'istatr e dall'Inps. La distribuzione dei pensionati per numero di prestazioni ricevute mostra che il 67,2 % percepisce una sola pensione e che la quota dei beneficiari che cumulano due o più pensioni è del 32,8 % ( il 24,8 % ne cumula due e l'8,0 % è titolare di almeno tre pensioni ). Tale valore scende al 30,7 % nel caso dei titolari di pensioni di vecchiaia e raggiunge l'89 % per i percettori di pensioni di guerra. Tra coloro che ricevono più pensioni, valori elevati si riscontrano anche per i beneficiari di rendite indennitarie e di pensioni di invalidità civili ( rispettivamente 75,1 % e 78,8 % ), prestazioni, queste ultime, che si caratterizzano per la forte presenza di indennità di accompagnamento ad esse associate. Dal sito di “YAHOO.Finanza”, del 22 giugno 2011 Fisco: Cgia, con 3 aliquote favoriti i redditi oltre 40.000 Euro ( Asca ) Roma, 22 giugno Se sarà confermata l'ipotesi circolata in queste ore, a sorridere saranno soprattutto i contribuenti con redditi superiori ai 40.000 euro. In questa fascia di reddito il risparmio legato alla nuova riforma fiscale - calcola infatti la Cgia di Mestre sarà pari a poco più di 1.000 euro. All'aumento del reddito, cresceranno anche i risparmi fiscali che toccheranno i 3.470 euro per i redditi pari a 110.000 euro. La simulazione, effettuata dall'Ufficio studi della Confederazione mestrina, è stata realizzata secondo questa possibile nuova rimodulazione delle aliquote e dei scaglioni Irpef circolata in queste ore tra i tecnici ministeriali: sino a 15.000 euro aliquota dal 23 % al 20 %; da 15.000 a 28.000 euro aliquota dal 27 % al 30 %; da 28.000 a 55.000 euro aliquota dal 38 % al 30 %; da 55.000 a 75.000 aliquota dal 41 % al 40 %; oltre 75.000 euro aliquota dal 43 % al 40 %. '' Se fosse confermata questa rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni Irpcf - dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - il costo della misura dovrebbe aggirarsi attorno ai 13 miliardi di euro. Una buona parte di questa spesa, circa 6 miliardi di euro, potrebbe essere recuperata attraverso l'aumento di un punto delle aliquote Iva del 10 e del 20 %. Gli altri 7 miliardi, invece, dal taglio delle spese inutili, dalla rivisitazione delle agevolazioni fiscali per le famiglie e dal possibile aumento della tassazione sulle rendite finanziarie ''. Confcommercio: con manovra Irpef / Iva - 340 € a famiglia ( Asca ) Roma, 22 giugno Un taglio all'Irpef e un aumento dell'Iva avrebbero effetti '' depressivi sui consumi e recessivi sul Pil' ''. Tradotto in numeri una manovra di questo tipo significa che ogni famiglia italiana ridurrebbe i consumi in media di 340 euro l'euro l'anno e provocherebbe un mancato gettito per il fisco stimato tra 1 e 1,6 miliardi di euro. E' quanto emerge da una analisi condotta dal Centro Studi della Confcommercio sulla possibile manovra fiscale, a parità di gettito, di riduzione dell'Irpef e aumento dell'Iva. Confcommercio ha elaborato due ipotesi. La prima prevede un aumento di un punto percentuale delle 3 aliquote Iva con un gettito aggiuntivo teorico di 6,54 miliardi ed equivalente a circa un punto in meno di Irpef. La seconda invece prevede il mantenimento dell'aliquota Iva al 4 %, e l'incremento dal 10 al 12 % e dal 20 al 23 % con una '' movimentazione '' di 14,53 miliardi, pari a circa 2 punti di taglio dell'Ire su tutte le aliquote. I risultati per il sistenma economico e le casse dello Stato sono negativi. I consumi reali si ridurrebbero dell'1 % e il Pil accuserebbe una variazione negativa di poco superiore al mezzo punto percentuale. In media dunque ogni famiglia ridurrebbe i consumi di 340 euro l'anno. Una cifra consistente, dal momento che sempre Confcommercio ha valutato che ogni italiano dispone per effetto della crisi economica dispone di un reddito medio inferiore di 570 rispetto ai livelli pre - crisi. Il direttore del centro studi di Confcommercio, Mariano Bella, sottolinea inoltre che la manovra Irpef-Iva è '' probabilmente una svalutazione competitiva per alcuni settori ma è sicuramente anticompetitiva per altri ''. Ad essere particolarmente penalizzati i settori del turismo con un calo della spesa reale vicino ai due punti percentuali ma anche mobilità e comunicazioni, tempo libero, pubblici esercizi. Bella spiega le ragioni dell'effetto depressivo sui consumi. Intanto il cittadino - contribuente non gode di alcun vantaggio se il gettito si sposta dal reddito prodotto al consumato. '' Se non c'è un vantaggio di reddito difficilmente ci può essere vantaggio nel consumo ''. Gli effetti negativi di una tale manovra sono dovuti al fatto che l'aumento dei prezzi dovuto al rialzo del'Iva neutralizza l'aumento di reddito monetario per il taglio dell'Irpef ma '' riduce il potere d'acquisto dello stock di ricchezza detenuto dalle famiglie ''. Contratti: Marcegaglia, non innamorati Intese passate ( Asca ) Roma, 22 giugno '' Non siamo innamorati delle cose che abbiamo firmato in passato, anche se dobbiamo ragionare sui percorsi positivi dell'Accordo del 2009. Noi però arriviamo al tavolo aperti e pronti al ragionamento ''. La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia conferma la volontà di arrivare ad un'Intesa sui Contratti con tutti i Sindacati. Conversando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa, Marcegaglia spiega che '' sull'esigibilità dei Contratti non parliamo solo di Fiat ma di aziende che hanno la necessità di adattare le regole del Contratto Nazionale a livello aziendale. La trattativa però deve arrivare a risultati oggettivi che devono aumentare la produttività delle aziende che poi devono aumentare i salari dei Lavoratori. Andiamo al tavolo aperti e pronti a ragionare ''. Riferendosi all'incontro di venerdi con i Sindacati Marcegaglia conferma che gli industriali si pongono '' gli stessi obiettivi e vorremmo arrivare a un Accordo Interconfederale con tutte le sigle sindacali ''. I temi - ricorda Marcegaglia - '' sono la Rappresentanza e la rappresentatività a livello nazionale. Nell'incontro con Cgil, Cisl e Uil dell'altro giorno si è iniziato a ragionare sulla certificazione e mi è sembrato di capire che c'è la valontà di lavorare insieme e su questo c'è qualche piccolo passo per lavorare insieme. L'altro tema è l'esigibilità dei Contratt i''. Anche la Commissione Europea e il Consiglio Europeo - tiene però a sottolineare Marcegaglia - '' ritengono che l'Accordo del 2009 sia un buon Accordo che va però concretizzato e portato avanti ''. Fiat: Venturi ( Sicilia ), Piano infrastrutture da 150 Mln ( Asca ) Palermo, 22 giugno '' Ci sono dei Progetti immediatamente cantierabili per migliorare la viabilità, la funzionalità e l'accessibilità da e per l'area industriale di Termini Imerese. Infrastrutture e progetti a cura, tra gli altri, del Comune di Termini, dell'Asi, dell'Autorità Portuale, di Anas ed RFI, che la Regione Siciliana si impegna a realizzare mettendo a disposizione risorse per 150 milioni di euro ''. Lo ha detto l'Assessore egionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, incontrando, a Termini Imerese, i Sindacati e presentando la bozza di Accordo di programma per l'infrastrutturazione dell'area industriale di Termini Imerese in vista dell'addio della Fiat allo stabilimento siciliano. Presenti al dibattito il Sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, il Vice Presidente della Commissione Attività Produttive, Pino Apprendi, i rappresentanti Rsu Fiat e delle segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil. '' Si tratta di cantieri che possono partire - ha aggiunto Venturi - subito dopo la firma dell'Accordo di programma che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. La Regione conferma la volontà di mantenere la vocazione del territorio termitano che è, e deve restare, un polo automobililistico ''. Riguardo alla selezione delle imprese che potrebbero subentrare alla Fiat a Termini Imerese Venturi ha detto: '' Ci aspettavamo altro. Il risultato al momento è deludente. In lizza ci sono 5 aziende, due si sono ritirate e una, la DR il cui progetto di produzione di automobili sembrerebbe interessante, non è ancora ufficialmente entrata nella lista ufficiale di Invitalia. Probabilmente - aggiunge - occorre cambiare strategia, cercare altre aziende in Italia e nel mondo spiegando meglio che conviene investire in Sicilia, anche perchè sono disponibili circa 350 milioni ( 250 della Regione e 100 dello Stato ) per sostenere investimenti a Termini Imerese ''. Venturi sta valutando l'ipotesi, da condividere con l'intera Giunta e con il Presidente Lombardo, di chiedere a Fiat di prendere in considerazione l'ipotesi di posticipare la data di dismissione dagli stabilimenti di Termini Imerese, fissata al 31 dicembre 2011. Liberalizzazioni: Marcegaglia, Governo le ha dimenticate ( Asca ) Roma, 22 giugno '' Le liberalizzazioni sono state un po' dimenticate, questo Governo ha fatto addirittura dei passi indietro per esempio sull'autotrasporto sulle tariffe minime degli avvocati e sugli albi professionali ''. La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia ritorna sulla necessità di mettere mano alle liberalizzazioni. '' Siamo totalmente d'accordo con il richiamo del Presidente dell'antitrust, Antonio Catricalà - spiega Marcegaglia a margine di una conferenza stampa - e speriamo che la legge sulla concorrenza sia presentata e approvata perche' l'Italia ha urgente bisogno di più mercato ''. Per la leader degli industriali '' manovre e riforme a costo zero sono le più importanti in un momento in cui bisogna fare manovre per il pareggio di bilancio pensando però alla crescita. Sottoscriviamo quindi totalmente l'appello di Catricalà sulle liberalizzazioni ''. Crisi: Abete, meglio oggi del '92 ma subito riforme fisco e spesa ( Asca ) Roma, 22 giugno '' Meglio oggi del 1992, ma la situazione ora è più complessa e gli interventi devono essere immediati ''. Lo ha detto a Focus Economia su Radio 24, Luigi Abete, Presidente di Bnl - Bnp Paribas, che dal 1992 al 1996 sedette sulla poltrona di Presidente della Confindustria. '' La causa è diversa rispetto al 1992, che avevamo come punto di debolezza la moneta - ha sottolineato Abete -. Oggi abbiamo una bassa crescita e un problema serio di rischio: dobbiamo fare la riforma fiscale e la riforma della spesa pubblica, subito, perchè se facciamo le riforme ora evitiamo i rischi altrimenti ci troveremo fra qualche tempo, un anno, due o tre ad inseguire una spesa pubblica molto pesante troppo difficile da sostenere. Oggi il problema lo possiamo ancora risolvere ''. Manovra, 43 Mld al 2014, 3 Mld di tagli a Comuni ( Reuters ), 22 giugno di Giuseppe Fonte Il Governo presenterà il 28 o il 29 giugno la nuova manovra correttiva necessaria a raggiungere il pareggio di bilancio, che avrà un valore complessivo di circa 43 miliardi tra 2011 e 2014. Lo riferiscono fonti governative confermando che il Decreto Legge conterrà un intervento da 3 miliardi sul 2011 e da 5 miliardi sul 2012, in gran parte necessari a finanziare spese insopprimibili ma ancora non iscritte formalmente a bilancio. " L'intervento sul 2013 dovrebbe ammontare a circa 20 miliardi, quindi sul 2014 la manovra inciderebbe per 15 miliardi. Il Decreto sarà approvato il 28 o il 29 giugno e dovrà essere convertito dalle Camere entro il 5 agosto ", spiega una delle fonti. Il carnet di misure non è ancora definito nei minimi dettagli, ma come per la manovra 2011 - 2013 dello scorso anno il Governo punta a concentrare l'intervento sul fronte della spesa pubblica. Le fonti spiegano che i tagli ai ministeri dovrebbero valere circa 5 - 6 miliardi. Il Governo vuole però andare oltre la logica dei tagli lineari e sta delineando un meccanismo analogo a quello dei costi standard nella sanità da applicare alle spese dell'Amministrazione Centrale. La manovra dovrebbe infatti affidare alla Ragioneria Generale dello Stato il compito di fissare i livelli ottimali di costo per tutte le principali voci di uscita. I tagli previsti dal Decreto sarebbero quindi una sorta di intervento ponte in attesa che entri a regime la nuova logica, dai tempi sicuramente non immediati. La soppressione e l'accorpamento della pletora di agevolazioni fiscali oggi esistenti potrebbe garantire al Tesoro fino a 16 miliardi utilizzabili per finanziare la promessa riforma fiscale. Ma parte di questi risparmi potrebbe finanziare anche la manovra. TAGLI DA 3 MLD AI COMUNI. IL CAPITOLO PENSIONI Il Governo lavora anche a un rafforzamento nel blocco del turn over e intende estendere al 2014 il congelamento dei salari nella Pubblica Amministrazione disposto lo scorso anno per il periodo 2011 - 2013. Come ha anticipato Reuters nelle scorse settimane, una buona fetta dei tagli colpirà anche gli Enti Locali. Una delle fonti dice che solo sui Comuni la manovra dovrebbe incidere per circa 3 miliardi. Non è ancora noto il contributo delle Regioni, ma in una pausa dei lavori parlamentari il Ministro competente in materia, Raffaele Fitto, spiega che nuovi tagli " sono di fatto inevitabili ". La spesa sanitaria farà senz'altro la sua parte. Tra costi standard, riordino di asl e ospedali e stretta sull'acquisto dei farmaci, il Governo potrebbe racimolare altri " 4 o 5 miliardi ", dice una delle fonti. Per indorare la pillola agli Amministratori locali, è allo studio una revisione del Patto di stabilità interno in modo da offrire più margini di manovra sui bilanci agli Enti con i conti in equilibrio. Non è detto che entri da subito in manovra ( l'alternativa è la legge di Stabilità a ottobre ), ma il Ministero dell'Economia vuole anticipare a prima del 2015, forse già nel 2013, il programmato agganciamento dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione alle aspettative di vita. Questa misura riguarda uomini e donne e va quindi oltre l'ipotesi che il Governo aumenti gradualmente l'età pensionabile di vecchiaia per le donne che lavorano nel settore privato, come ha già fatto nel 2010 per il pubblico. Favorevole la Confindustria: " Andare avanti in questa direzione mi sembra una scelta giusta, è un intervento non strong perché graduale ", ha commentato il Presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. L'intervento comporterebbe sicuramente grandi risparmi. La relazione tecnica alla manovra dello scorso anno ha quantificato in circa 4,5 miliardi tra 2015 e 2020 le economie di spesa previste dalla legge attualmente in vigore. I tecnici stanno studiando anche un aumento delle aliquote contributive per i parasubordinati e un tetto alle pensioni d'oro, cioè un prelievo per le pensioni più ricche, quelle otto volte superiori al minimo. Banche: ABI, tasso mutui casa sale al 3,08 % a maggio ( AGI ) Miano, 22 giugno Il tasso sui prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni è salito nel mese di maggio al 3,08 % a maggio, a fronte del 3,04 % di aprile e del 2,54 % di maggio 2010. Lo rileva il bollettino mensile dell'ABI. Il dato resta però ancora lontano dai livelli di maggio 2009 ( 4,06 % ) e dello stesso mese del 2008 ( 5,66 % ). In lieve rialzo, ma sempre su valori vicini ai minimi storici, i tassi sui prestiti: il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato dall'ABI è risultato pari al 3,82 %, contro il 3,76 % del mese precedente e 22 basis point al di sopra del valore di maggio 2010. BCE, Parigi sostiene Draghi anche dopo conflitto su Bini ( Reuters ), 22 giugno di Nicolas Vinocur e Roberto Landucci Al summit UE che si apre domani, la Francia continuerà ad appoggiare alla Presidenza della Banca Centrale Europea il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che diventerà cosi il terzo Presidente dell'Eurotower quando in ottobre scadrà il mandato del francese, Jean-Claude Trichet . La fiducia al Presidente del Financial Stability Board è stata confermata stamattina dopo che il Consigliere italiano nel Comitato Esecutivo della BCE, Lorenzo Bini Smaghi, non ha risposto alla richiesta del Governo di Roma di dimettersi per fare spazio a un rappresentante francese. " Non ci sono punti interrogativi sul sostegno della Francia. La Francia appoggia Draghi ", ha detto il portavoce del Governo Francois Baroin. Roma aveva promesso il posto di Bini Smaghi a Parigi in cambio dell'appoggio francese al Governatore di Bankitalia in nome del principio non scritto che nel Comitato Esecutivo della BCE di sei membri trovino rappresentanza tutti i grandi Paesi. Da ottobre, con l'ingresso di Draghi e l'uscita di Trichet la Francia, infatti, non avrebbe più alcun rappresentante. Il banchiere Centrale fiorentino, il cui mandato scade solo nel maggio 2013, è rimasto però al suo posto nonostante tre richiami pubblici di Silvio Berlusconi a pochi giorni dall'inizio del vertice. La BCE ha chiarito che una volta nominati nel suo Board i Consiglieri non rispondono più ai Governi nazionali. La vicenda ha messo in imbarazzo Berlusconi che si era impegnato pubblicamente con il Presidente francese Nicolas Sarkozy nel vertice di Roma dello scorso aprile. FRATTINI: LEGITTIMA RICHIESTA A BINI SMAGHI L'ex Commissario UE alla Concorrenza Mario Monti ha detto che è stato un errore da dilettanti da parte del Governo italiano non chiedere il parere di Bini Smaghi prima di impegnarsi con la Francia. Ma il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha difeso oggi a margine dei lavori del Parlamento la condotta dell'Esecutivo. " La sollecitazione che è stata fatta dal Governo italiano non è illegittima. Mi auguro che si troverà una soluzione e che nel rispetto pieno dell'autonomia della Banca si tenga conto di questa che è una tradizione consolidata", ha detto il Ministro. " E' stata applicata in altri casi, ritengo che si debba applicare anche in questo ", ha proseguito riferendosi a quando, con la nomina di Trichet a capo della BCE, Christian Noyer uscì dal Board. " In quel caso accadde e questo dimostra che non è questione da intaccare l'autonomia della banca ". Concluso il suo mandato in BCE, Noyer è diventato Governatore della Banca di Francia. Bini Smaghi non ha fatto mistero di puntare alla guida di Bankitalia, ma il Governo, cui spetta la decisione sul nuovo Governatore insieme al capo dello Stato, non sembra ritenere il Banchiere Centrale fiorentino la persona più adatta per quell'incarico. Uscito per il momento dal quadro Bini Smaghi, per il posto di Draghi restano in corsa il suo vice in Bankitalia Fabrizio Saccomanni, 68 anni, e il Direttore Generale del Tesoro Vittorio Grilli, 53. Quest'ultimo è il candidato del Ministro dell'Economia Giulio Tremonti che è ai ferri corti con Berlusconi sulla politica economica dell'Italia in questa fase di crisi. Dopo il comunicato ufficiale di ieri sera di Palazzo Chigi che smentiva contrasti tra il Premier e il titolare dell'Economia sulla successione in Via Nazionale, oggi Berlusconi è tornato a negare contrasti con Tremonti. " C'è un dibattito surreale sui giornali su dissidi nel Governo fra chi vorrebbe fare le riforme aumentando il deficit e il solo Mimistro dell'Economia a volere la linea del rigore, è una rappresentazione grottesca ", ha detto Berlusconi nell'intervento pronunciato alla Camera nell'ambito della verifica parlamentare. Commissione UE studierà bond congiunti zona euro ( Reuters ), 22 giugn o La Commissione Europea promette un rapporto approfondito sull'ipotesi di emissioni sovrane congiunte della zona euro, i cosiddetti E / Bond, una proposta che ha raccolto finora pareri discordanti tra i Paesi dell'UEM. " La Commissione intende presentare un documento al Parlamento e al Consiglio UE sulla creazione di un sistema per emissioni comuni di Bond Sovrani della zona euro ( eurosecurities ) ", dice il Commissario Olli Rehn nel suo discorso al Parlamento Europeo oggi. " Queste eurosecurities mirerebbero a rafforzare la disciplina fiscale e ad aumentare la stabilità nella zona euro attraverso i mercati, avvantaggiandosi dell'aumento della liquidità " e senza aumentare i costi di finanziamento per i paesi con merito di credito più alto, aggiunge. Il Commissario dice che il rapporto della Commissione potrebbe essere accompagnato da proposte legislative. BCE: Trichet, Bini Smaghi ? Mandato consiglieri dura 8 anni ( Finanza.com ), 22 giugno " I membri del Consiglio Esecutivo hanno un mandato di otto anni ". Così ha risposto il n.1 della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet a chi gli chiedeva di commentare la vicenda relativa la richiesta di dimissioni rivolta a Lorenzo Bini Smaghi. Il mandato del membro italiano del Board scade nel maggio 2013. Bini Smaghi finora ha ignorato la richiesta di dimissioni avanzata dal Governo italiano finalizzata a liberare un posto nel board della Banca Centrale Europea ad un rappresentante transalpino. BCE: Francia in pressing. designazione Draghi potrebbe slittare ( Asca ) Roma, 22 giugno La designazione ufficiale di Mario Draghi quale nuovo Presidente della Bce non è in discussione ma potrebbe slittare. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti del Governo francese. Tra i dieci punti dell'ordine del giorno provvisorio del Consiglio Europeo, in programma domani e dopodomani, figura sempre la designazione del Presidente della BCE, scrive il Wsj, ma la Francia ed altri Paesi dell'Eurozona vogliono essere sicuri che l'Italia, con l'arrivo di Draghi alla BCE, non manterrà due italiani nel Board dell'Eurotower. Fonti del Governo francese preferirebbero dunque uno slittamento della designazione fino a quando non verrà risolta la questione della contemporanea presenza di Lorenzo Bini Smaghi nel Board della BCE. Grecia: Governo Francese, non ammetteremo alcun default ( AGI ) Parigi, 22 giugno Il voto di fiducia al Gverno greco spiana la strada al nuovo Pano di salvataggio: lo ha detto il portavoce dell'Eecutivo francese Francois Baroin. " I voto del Parlamento greco èchiaramente un passo importante - ha detto al termine di una riunione di gabinetto - e per quanto ci riguarda non accetteremo alcun default “ Unicredit, Germania chiama Banche per Grecia tra cui Hvb ( Milano Finanza ), 22 giugno L'Esecutivo tedesco ha invitato banche e assicurazioni private a discutere circa la loro volontaria partecipazione agli aiuti alla Grecia. Sono stati invitati al vertice Deutsche Bank, Commerzbank, Allianz, Munich Re, HVB (controllata di Unicredit) , Lbbw, WestLb, Hsh, Dz Bank e Deka. Il tavolo non dovrebbe portare a una decisione concreta entro oggi, ma saranno valutate tutte le opzioni per Banche e Assicurazioni allo scopo di sostenere la solvibilità della Grecia. Tra le possibilità considerate, il rinnovo degli investimenti in titoli greci alla scadenza di quelli attuali. A piazza Affari il titolo Unicredit risponde alle vendite con un + 0,13 % a 1,522 €. Ieri è emersa l'indicazione che nei primi quattro mesi del 2011 il business italiano della Banca ha registrato un aumento del 10 % dell'utile operativo e un calo del 15 % degli accantonamenti su crediti. Per Equita ( hold e target price a 2,1 € su Unicredit ) sono indicazioni coerenti con i target 2011 emersi in precedenza. Per Intermonte la crescita dell'utile operativo del business italiano, indicata attorno al 10 %, implicitamente sembra evidenziare un aprile in rallentamento, mentre gli accantonamenti visti in calo del 15 % evidenziano significativi miglioramenti, visto che nel primo trimestre il costo del credito evidenziava cali marginali. " Nel complesso le indicazioni sono in linea con le nostre attese di forte recupero della redditività dell'area domestica ", precisa Intermonte che sul titolo Unicredit ha un giudizio outperform con un prezzo obiettivo a 2,1 €, ricordando anche che ieri l'A. D. della Banca, Federico Ghizzoni, ha detto di non aver interesse per la Popolare di Milano ( - 0,79 % a 1,626 € ) e che ogni crescita in Lombardia non verrà realizzata tramite acquisizioni. Oggi la Popolare di Milano ha ribadito di non aver ricevuto offerte di aggregazione da parte di altri Istituti. " Nessuna offerta ", ha detto in merito il Presidente, Massimo Ponzellini, sottolineando che " la Banca è solidissima ". Nei giorni scorsi indiscrezioni stampa avevano indicato Unicredit, Bnp Paribas e la Popolare Emilia Romagna come potenziali interessati a un'aggregazione con la Popolare di Milano, tutte ipotesi che hanno ricevute secche smentite. Crisi: Portogallo sotto tiro. tassi su debito pubblico oltre 12 % ( Asca ) Roma, 22 giugno Portogallo sotto tiro. I tassi sui titoli di stato decennali sul debito pubblico lusitano sono saliti al 12,03 %, lo spread di rendimento con i titoli di stato decennali tedeschi ( Bund ), i più sicuri dell'eurozona, ha raggiunto 905 punti, nuovo massimo storico dall'introduzione dell'euro. Nel frattempo, il Fondo europeo salva - Stati sta preparando l'emissione di un bond con scadenza 2016, per raccogliere 3 miliardi di euro con cui finanziare una tranche dei prestiti concessi a a Lisbona. Anche lo spread tra i titoli di stato irlandesi e quelli tedeschi è salito a 838 punti ( + 19 ), corrispondente a un rendimento dell'11,36 % contro il 2,98 % dei titoli della Germania. Nonostante il voto di fiducia ottenuto dal nuovo Governo greco, sempre guidato da George Papandreou, lo spread dei titoli di stato decennali della Grecia rispetto al Bund è salito di 3 punti a 1.374 punti, corrispondente a un rendimento del 16,72 %. L'aspetto interessante, spiegano nelle sale operative, è che gli spread di Portogallo e Irlanda si stanno allargando a una velocità molto maggiore di quanto accada per i titoli greci, '' forse il mercato comincia a pensare che serva un nuovo Piano di salvataggio anche per questi due Paesi '', spiega un trader. HSBC boccia le rivali britanniche ( Borsainside ), 22 giugno HSBC ha tagliato il suo rating su Barclays, Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland da "Overweight" a "Neutral". HSBC stima che la riforma proposta dall'Independent Commission on Banking, che prevede la separazione operativa tra le attività Retail e l'Investment Banking all'interno delle Banche, possa costare alle tre rivali fino a 10 miliardi di sterline. HSBC osserva inoltre che i ratings sul debito di Barclays, Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland potrebbero scendere di più gradini. Grecia: Bernanke, potrebbe minacciare finanza globale ( AGI ) Washington, 22 giugno Il Presidente della Fed, Ben Bernanke considera la Grecia come un " rischio potenziale " per il sistema finanziario globale. Inoltre Bernanke, nella sua conferenza stampa al termine della riunione del FOMC, sostiene che un " default disordinato " in un Paese europeo potrebbe " intorbidire i mercati finanziari " e " incidere sugli Usa. Se non riuscissimo a risolvere la situazione - dice Bernanke riferendosi alla Grecia - ciò rappresenterebbe una minaccia al sistema finanziario europeo, al sistema finanziario globale e all'unità politica europea ". Bernanke: stiamo monitorando esposizione nostre Banche a rischio Grecia ( Asca ) Roma, 22 giugno '' Le Banche Usa hanno una esposizione indiretta sul debito pubblico europeo '' così Ben Bernanke, presidente della FEDed, spiega come il sistema bancario Usa, pur non avendo rilevanti portafoglio di titoli di stato europei, hanno però venduto assicurazioni alle Banche europee contro l'insolvenza dei Paesi dell'eurozona. '' Le nostre Banche hanno così una esposizione verso le principali Banche europee. Ho chiesto uno Stress Test sul default della Grecia, gli effetti di qualsiasi insolvenza potrebbero essere piuttosto significativi, sebbene quelli relativi alla sola Grecia appaiono piuttosto limitati. Comunque stiamo facendo tutto il possibile per monitorare l'esposizione indiretta delle nostre Banche al rischio Grecia '', ha detto Ben Bernanke, Presidente della FED, rispondendo a una domanda sui CDS ( premi assicurativi contro l'insolvenza di Stati sovrani europei ) venduti dalla Banche Usa a quelle europee. Ferrovie dello Stato: il risultato netto è cresciuto del 139 % ( Trend.online ), 22 giugno di Pierpaolo Molinengo Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato, presieduto da Lamberto Cardia, ha approvato il bilancio di esercizio della Società ed il consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2010, per la prima volta redatti secondo i principi contabili internazionali ( IAS/IFRS ), adottati volontariamente dal Gruppo. Il Gruppo FS rafforza nel 2010 tutti i suoi obiettivi, chiude per il terzo esercizio consecutivo con un risultato netto positivo, 129 milioni di euro circa, in crescita rispetto ai 54 milioni dell’anno precedente ( + 139 % ). Molto significativa la performance a livello di EBITDA, che supera gli 1,6 Miliardi di euro ( EBITDA margin pari al 20,6 % ) grazie a ricavi operativi che, per la prima volta nella storia del Gruppo, oltrepassano gli 8 miliardi di euro ( a fine 2006 erano 6,7 miliardi ) trainati dalla crescita dei ricavi da traffico Allo stesso tempo, scendono ancora i costi operativi ( - 128 milioni di euro sul 2009 ), grazie alla forte razionalizzazione avviata dagli ultimi mesi del 2006, e tuttora in corso, e agli interventi mirati di reingegnerizzazione dei principali processi industriali. Positivo anche l’EBIT: 508 milioni di euro, con una crescita di 73 milioni sul 2009. Rispetto all’esercizio 2006, quando è stato avviato il Piano Industriale della riconversione del Gruppo ( che ha fatto leva soprattutto sull’aumento dei ricavi e diminuzione dei costi ), la variazione positiva del risultato netto è stata di 2,244 miliardi di euro. Corrispondenti variazioni positive si sono avute nello stesso periodo per EBIT e per EBITDA ( rispettivamente + 2,436 e + 2,310 miliardi di euro ). Il 2010 del Gruppo FS si caratterizza in positivo anche per: “ l’ulteriore diminuzione del numero degli incidenti denominati “tipici” dalla classificazione internazionale di settore: negli ultimi anni si è passati dai 35 di fine 2006, a 23 del 2007, ai 19 del 2008, per arrivare a 13 nel 2009, e a 10 a fine 2010 “. Fs: Tremonti, prima o poi qualcuno staccherà ricca cedola dividendo ( Asca ) Roma, 22 giugno '' Mi avrebbe fatto piacere essere li con voi e leggere questi buoni dati di bilancio. Come diceva un politico del dopoguerra è segno di follia risanare le Fs '', ma '' qualcosa è cambiato. Le Fs non sono più una liability '' e '' prima o poi qualcuno si presenterà alla vostra Assemblea per staccare una ricca cedola del dividendo ''. E' il testo della lettera che il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha inviato ai vertici delle Ferrovie dello Stato in occasione della presentazione del Piano Industriale 2011 - 2015. La lettera di Tremonti, che sarà impegnato alla Camera per il discorso di fiducia del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stata letta dal Presidente delle Fs, Lamberto Cardia. Popolare Milano: Ponzellini, il voto sfavorevole dell’Assemblea non porterà alle mie dimissioni ( Milano Finanza ) 22 giugno " Può escluderle ". Così Massimo Ponzellini, Presidente della Banca Popolare di Milano, ha risposto a chi gli chiedeva se un’eventuale bocciatura della proposta di aumento delle deleghe potrebbe portarlo a rassegnare le dimissioni. Ponzellini si è comunque detto ottimista sull’esito della votazione “ andrà tutto bene, la scelta dell'Assemblea sarà per definizione la migliore ". Il titolo della Popolare Milano a Piazza Affari quota in calo dello 0,85 % scendendo a 1,625 €. Bpm: Ponzellini, più che ottimista in vista Assemblea ( Asca ) Milano, 22 giugno '' Penso che andra' tutto bene, sono più che ottimista ''. Questa l'opinione del Presidente di Bpm, Massimo Ponzellini, in vista dell'Assemblea dei soci della Banca di Piazza Meda che, sabato prossimo, dovrà pronunciarsi sull'aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro e selle deleghe. Secondo Ponzellini, intervenuto a margine dell'Esecutivo ABI in corso a Milano, all'Assemblea di sabato parteciperanno '' qualche migliaio di persone ''. Bpm: Ponzellini, certi che magistratura farà bene ( Asca ) Milano, 22 giugno '' Siamo certi che la magistratura farà bene ''. Questo l'auspicio espresso da Massimo Ponzellini, Presidente della Bpm, dopo l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Milano per l'ipotesi di insider trading. Ponzellini, che ha parlato a margine della riunione del Comitato Esecutivo dell'ABI, ha rivendicato la partenità dell'iniziativa giudiziaria: '' L'abbiamo chiesta noi alla Procura, abbiamo mandato noi le carte e fatto noi la denuncia vedendo movimenti strani sui titoli e notizie sui giornali ''. Bankitalia: Tarantola, auspicabile significativa riforma Banche Popolari ( Asca ) Roma, 22 giugno Per la Banca di Italia è auspicabile '' una significativa riforma '' delle Banche Popolari che '' permetta un salto di qualità nei meccanismi di governance creando le condizioni per operare efficacemente e per preservare la stabilità dei Gruppi della categoria e, in ultima analisi, del complessivo sistema finanziario nazionale '', così Anna Maria Tarantola, Vice Direttore Generale della Banca di Italia conclude la sua audizione alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Nel suo intervento, Tarantola ha ricordato come oggi le Banche Popolari, dopo i processi di concentrazione che he hanno ampliato la scala dimensionale, '' abbiano assunto una valenza sistemica nella nostra economia '' e dunque '' la loro sana e prudente gestione ha quindi rilievo cruciale ''. Palazzo Koch condivide '' la necessità di elevare i limiti al possesso azionario, soprattutto per le Popolari quotate. Per tener conto delle diverse esigenze e caratteristiche dimensionali, potrebbe essere rimessa allo Statuto la definizione del limite, entro un range indicato dalla legge ( ad esempio, dal minimo dello 0,5 % attualmente previsto dal TUB sino a un massimo del 3 % ) ''. Poi occorre riconoscere '' agli investitori istituzionali strumenti più idonei a proteggere il capitale apportato ''. Tra le proposte quella '' di riservare loro la nomina di uno o più esponenti degli Organi di Ammnistrazione e controllo della Banca''. Servirebbe anche favorire '' la libera trasferibilità delle azioni e semplificare l'itere procedurale di ammissione a socio ''. La Banca di Italia non si dice poi contraria alla trasformazione volontaria '' da Banca Popolare a società' per azioni, soprattutto nel caso di Banche Popolari quotate ''. Infine favorire anche una maggiore partecipazione alle Assemblee dei soci '' anche se si tratta di un tema comune a tutte le società ad azionariato diffuso ''. UBI: Faissola, molto fiduciosi su esito aumento di capitale ( Finanza.com ), 22 giugno " Siamo molto fiduciosi ”. Lo ha dichiarato a proposito dei risultati dell’aumento di capitale il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca Corrado Faissola. L’operazione, da 1 mld di euro, si concluderà venerdì. Le nuove azioni sono offerte a 3,808 €. Dopo aver aggiornato i minimi storici nelle scorse sedute, il titolo UBI a Piazza Affari quota in calo di 1 punto percentuale a 4,01 €. Intesa Sanpaolo: Fassati, nostra partecipazione è finanziaria ( Asca ) Milano, 22 giugno E' una partecipazione di natura '' finanziaria '' quella detenuta da Credit Agricole nel capitale di Intesa Sanpaolo. E' quanto ha sottolineato Ariberto Fassati, numero uno dell'Istituto di credito francese in Italia, incontrando i giornalisti a margine della riunione del Comitato Esecutivo ABI. “ Abbiamo il 3,8 % e abbiamo sempre detto - ha osservato Fassati - che la nostra è una partecipazione finanziaria. Quindi la gestiremo come una partecipazione finanziaria ''. Intesa Sanpaolo cede restante 25 % di Findomestic a BNP Paribas ( Trend.online ) di Alberto Susic In data odierna, Intesa Sanpaolo e BNP Paribas hanno sottoscritto un Accordo per la cessione del restante 25 % del capitale di Findomestic detenuto da Intesa Sanpaolo - tramite la controllata Banca CR Firenze - al Gruppo BNP Paribas, per un corrispettivo di 629 milioni di euro. Il perfezionamento dell’operazione, non soggetto ad approvazione di Autorità regolamentari, è atteso entro la fine di questa settimana. La cessione porta a un impatto positivo per il Gruppo Intesa Sanpaolo nel secondo trimestre 2011 sull’utile netto consolidato per circa 130 milioni di euro e sul coefficiente patrimoniale Core Tier 1 per circa 11 centesimi di punto. A seguito dell’operazione, BNP Paribas - tramite la controllata BNP Paribas Personal Finance - controllerà integralmente Findomestic. Intesa Sanpaolo: interamente sottoscritto l’aumento di capitale ( Trend.online ) di Alberto Susic Si è conclusa oggi, con l’integrale sottoscrizione, l’Offerta in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione di Intesa Sanpaolo relative all’aumento di capitale di 5 miliardi di euro deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 10 maggio 2011. Nel periodo compreso tra il 23 maggio 2011 e il 10 giugno 2011 ( “Periodo di Offerta” ), sono stati esercitati 12.756.471.903 diritti di opzione ( “Diritti” ) e quindi sottoscritte complessivamente 3.644.706.258 Azioni, pari al 99,80 % del totale delle Azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 4.989.602.867,20 euro. Si ricorda che gli azionisti Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cariplo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione C. R. in Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, in virtù degli impegni assunti, hanno sottoscritto le 907.751.838 azioni ordinarie spettanti in opzione alle partecipazioni dagli stessi detenute, corrispondenti al 24,857 % dell’aumento di capitale. Tutti i 25.351.025 Diritti non esercitati al termine del Periodo di Offerta sono stati venduti il 15 giugno 2011 nella prima seduta dell’offerta in Borsa dei Diritti da parte di Intesa Sanpaolo per il tramite di Banca IMI, ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, cod. civ. - e sono stati successivamente esercitati entro la data odierna con la sottoscrizione di 7.243.150 Azioni complessive, pari allo 0,20 % delle Azioni offerte, per un controvalore totale di 9.915.872,35 euro. Pertanto, l’Offerta in opzione si è conclusa oggi con l’integrale sottoscrizione delle 3.651.949.408 Azioni complessivamente offerte, per un controvalore totale di 4.999.518.739,55 euro, senza l’intervento del Consorzio di garanzia. Fonsai: Isvap, via libera a Unicredit per quota del 6,6 % ( AGI ) Roma, 22 giugno Via libera dell'Isvap ad Unicredit per rilevare il 6,6 % di Fondiaria - Sai. La decisione è stata formalizzata oggi in una delibera firmata dal Presidente dell'Istituto Giancarlo Giannini e nella quale si precisa che il Consiglio dell'Isvap ha espresso parere favorevole della richiesta di Unicredit. Nell'istanza, la Banca chiedeve l'autorizzazione ad assumere una partecipazione pari al 6,6 % del capitale ordinario di Fondiaria - Sai SpA. ( Fonsai ). . B.co Popolare: aggiornamento su attribuzione azioni ai Dipendenti ( Trend.online ) di Alberto Susic Con riferimento al Piano di attribuzione di azioni rivolto ai Dipendenti del Gruppo nell’ambito del premio aziendale previsto dal CCNL, Banco Popolare informa che dal 13 giugno sono state acquistate 1.439.413 azioni proprie per un investimento complessivo di 2.326.932 euro. Ad oggi la società detiene direttamente 1.811.118 azioni ordinarie, pari allo 0,1027 % del capitale sociale. Banca Sud: Azzi, nessuna novità, Tesoro su altre priorità ( Asca ) Milano, 22 giugno Sulla Banca del Mezzoggiorno '' non ci sono novità. Credo che in questo momento il Ministero abbia altre priorità ''. Lo ha detto il Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, lasciando la sede milanese dell'ABI dove questa mattina si è tenuta una riunione del Comitato Esecutivo dell'Associazione dei banchieri. Fondazione Mps in rosso ( Italia Oggi.online ), 22 giugno La Fondazione Monte dei Paschi ha chiuso il bilancio consuntivo 2010 con un disavanzo, prima volta nella sua storia, di 128,4 milioni di euro. Il dato ha due ragioni principali. In primo luogo, il mancato dividendo nel 2010 da parte di Banca Mps. A ciò si aggiunge lo sforzo richiesto alla Fondazione Mps per aderire all'aumento di capitale varato dall'Istituto di credito senese, che ha visto la necessità di destinare 150 Mln al Fondo oscillazione titoli, in conseguenza della quale è avvenuto il trasferimento dal comparto immobilizzato a quello dell'attivo circolante delle partecipazioni di Mediobanca e Intesa ( già ceduta ). Un'operazione che tocca nel profondo il modus operandi della Fondazione, che, con toni molto morbidi, ha però lanciato un segnale chiaro alla Banca guidata da Giuseppe Mussari: il CdA della Banca scade tra nove mesi e in questo periodo dovrà dimostrare di saper ancora guidare l'Istituto, soprattutto facendo tornare gli utili nelle Casse della Fondazione. Questi eventi hanno inciso profondamente sul bilancio 2010, ma la Fondazione ha comunque sostenuto e condiviso le decisioni della Banca, convinta della necessità di doverne favorire il rafforzamento patrimoniale, tutelando così un bene primario della comunità senese e al tempo stesso continuando a garantirne indipendenza strategica, non scalabilità e legame con il territorio. « L'aumento proposto di quasi 2 miliardi e mezzo di euro costituisce un'operazione importante », ha sottolineato il Presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, « che consentirà a Banca Mps di rafforzare la propria dotazione in termini di capitale, rispondendo ai requisiti di Basilea 3, e anche di rimborsare i Tremonti / Bond. La scelta di aderire a tale aumento, destinata a portare frutti significativi di lungo periodo, avrà nel breve termine conseguenze rilevanti per la Fondazione, per le Istituzioni, per tutto il territorio. L'attività istituzionale della Fondazione, già parzialmente ridotta nel 2010, subirà, in questo e nei prossimi anni, un'ulteriore contrazione ». A differenza degli anni scorsi, non ci sarà il bando ordinario per i progetti di terzi e sono in corso di valutazione le forme con cui erogare risorse, comunque limitate, da destinare alle principali emergenze del territorio e agli impegni pluriennali. Credito, c'è il bonus ( Italia Oggi.online ), 22 giugno di Carla De Lellis Via libera agli incentivi per la ricollocazione dei bancari licenziati. Alle imprese, che rientrando nel campo di applicazione del Fondo Solidarietà del credito, assumano a tempo indeterminato i Lavoratori destinatari dell'assegno di sostegno ( erogato dallo stesso Fondo ), spetta la residua indennità nonché la correlata contribuzione che sarebbe spettata al Lavoratore ricollocato. Lo spiega, tra l'altro, l'Inps nella circolare n. 88 di ieri. Il bonus è stato introdotto dal dm n. 51635/2010; spetta ai datori di lavoro, soggetti al regolamento istitutivo del predetto Fondo di Solidarietà, che assumano a tempo indeterminato ( pieno o parziale ) Lavoratori beneficiari dell'assegno di sostegno. L'incentivo non spetta: a ) se l'assunzione è effettuata in ottemperanza di un preesistente obbligo legale o contrattuale; b ) se tra il datore di lavoro che assume e l'impresa da cui proviene il Lavoratore vi sia sostanziale coincidenza degli assetti proprietari ovvero intercorrano rapporti di collegamento o controllo; in tali casi il beneficio spetta comunque se l'assunzione avvenga dopo sei mesi dal licenziamento; c ) se il datore di lavoro che assume abbia in atto sospensioni dal lavoro o riduzioni dell'orario per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale. L'incentivo, comunque, spetta se l'assunzione avvenga al fine di acquisire professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei Lavoratori interessati alle predette riduzioni o sospensioni di Personale, ovvero sia effettuata presso una diversa unità produttiva; d ) se l'assunzione è effettuata in violazione del diritto di precedenza spettante ai Lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, precedentemente licenziati per giustificato motivo oggettivo o riduzione del Personale. La fruizione dell'incentivo è soggetta alle condizioni di regolarità previste dalla legge n. 296/2006 e dal dm 24 ottobre 2007, ovvero se il datore di lavoro - è in regola con l'assolvimento degli obblighi contributivi; osserva le norme poste a tutela della sicurezza dei Lavoratori; - applica Accordi e Contratti Collettivi Nazionali nonché quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle Organizzazioni Sindacali dei datori di lavoro e dei Lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Quando ricorrono queste condizioni, il datore di lavoro ha diritto, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al Lavoratore, ad un incentivo mensile pari alla somma dell'importo dell'assegno fruito dal Lavoratore e dell'importo della contribuzione eventualmente correlata all'assegno. L'incentivo spetta, in costanza di rapporto di lavoro, per un periodo pari alla durata residua dell'assegno che sarebbe spettato al Lavoratore. L'incentivo è cumulabile con le riduzioni contributive eventualmente spettanti in forza della normativa vigente. Il datore di lavoro che intenda avvalersi dell'incentivo deve inoltrare alla sede Inps competente una specifica dichiarazione di responsabilità ( modello allegato alla circolare e prelevabile da internet ). Lavori usuranti, slitta la denuncia ( Italia Oggi.online ), 22 giugno di Daniele Cirioli Un mese in più per la nuova denuncia sui lavoratori usurati. In sede di prima applicazione, infatti, la comunicazione dei dipendenti « impegnati all'interno di un processo produttivo in serie » potrà farsi entro il 31 luglio, anziché entro lunedì prossimo. Per l'altra denuncia, quella sul lavoro notturno, gli appuntamenti sono due: - 30 settembre per comunicare i Lavoratori che hanno svolto orario notturno nel 2010 e - 31 marzo 2012 per quelli interessati al lavoro notturno nel 2011. In ogni caso si tratta di termini ordinatori; pertanto non è sanzionabile la ritardata presentazione, ma solo l'omessa e quella con dati errati o non corrispondenti al vero. A stabilirlo, tra l'altro, il Ministero del Lavoro nella circolare n. 15/2011. Le nuove comunicazioni. Le istruzioni ministeriali riguardano i nuovi obblighi di comunicazione previsti dal D. Lgs. n. 67/2011 ( accesso anticipato alla pensione per chi svolge lavorazioni usuranti ), in vigore dal 26 maggio. Due le nuove denunce: la prima sullo svolgimento di lavorazioni su linea a catena; la seconda sul lavoro notturno. La comunicazione sulla linea a catena. La comunicazione va fatta alla Direzione Provinciale del Lavoro ( DPL ) competente per territorio e ai competenti Istituti Previdenziali, entro 30 giorni dall'avvio di Lavorazioni caratterizzate da linea a catena. Le imprese interessate, precisa il Ministero, sono esclusivamente quelle in cui sono attualmente svolte attività che soddisfino tutti i seguenti requisiti: a ) applicazione delle voci di tariffa per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro individuate dal D. Lgs n. 67/2011 ( allegato 1 ); b ) applicazione dei criteri di organizzazione del lavoro previsti dall'articolo 2100 del codice civile, così come disciplinati dal Ccnl applicato; c ) utilizzo di un processo produttivo in serie ( descritto dall'art. 1, comma 1, lett. c, del D. Lgs. n. 67/2011 ). In sede di prima applicazione, il D. Lgs. n. 67/2011 ha stabilito che la comunicazione va fatta entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore, ossia entro il 25 giugno. Il Ministero sposta il termine al 31 luglio, in considerazione delle « difficoltà applicazione della disposizione circa la verifica dello svolgimento di lavoro notturno e di lavorazioni cosiddette a catena ». A tal fine va utilizzato il modello Lav-Us, disponibile da ieri sul sito www.lavoro.gov.it. La comunicazione sul lavoro notturno. Per questa seconda denuncia il D. Lgs. n. 67/2011 non ha previsto un termine, stabilendone unicamente la periodicità annuale. Anche questa comunicazione va fatta alla D. P. L. competente per territorio e ai competenti Istituti previdenziali, e deve riguardare l'esecuzione di lavoro notturno svolto in maniera continuativa o compreso in regolari turni periodici. Il Ministero del Lavoro fissa due appuntamenti: - il primo al 30 settembre 2011, per il lavoro notturno svolto nel 2010; - il secondo al 31 marzo 2012 per la comunicazione sull'anno 2011. Il modello da utilizzare è il «Lav-Not», che sarà disponibile sul sito del Ministero dal 20 luglio. Le sanzioni. Le due comunicazioni sono accompagnate da una sanzione da 500 a 1.500 euro, diffidabile, in caso di omissione. A seguito di diffida, il trasgressore è ammesso al pagamento della sanzione minima ( 500 euro ). Il Ministero precisa che la sanzione si applica in ragione del numero di « comunicazioni » omesse; che non è sanzionabile la ritardata presentazione, ma solo l'omessa e l'errata indicazione dei dati. Riparte il tavolo sull'apprendistato ( Italia Oggi.online ), 22 giugno di Simona D'Alessio Si rimette in marcia il negoziato sulla riforma dell'apprendistato. E, se alcuni nodi fra Governo, Regioni e Parti Sociali si allentano, altri rimangono, invece, ancora ben saldi. Al tavolo del Ministero del Welfare, oggi alle ore 16, si metteranno a confronto le varie posizioni sulle ore di formazione obbligatoria previste per i giovani: dalle 40 inizialmente disposte dall'Esecutivo ( per il primo anno, 24 per il secondo e, poi, a scalare ), su insistenza di Governatori e Sindacati si potrebbe arrivare a 64, 90 o, addirittura, come alcuni caldeggiano in queste giornate, anche a 120. Il dibattito è, poi, come conferma Guglielmo Loy, Segretario Confederale della Uil a ItaliaOggi, più che mai aperto sulla durata dell'apprendistato professionalizzante ( fissata a sei anni ) che si potrebbe ridurre almeno a quattro, e rendere « flessibile » a seconda del tipo di competenze che si vanno a ricevere. A giudizio della Cgil, però, nel provvedimento ( che è stato varato dal Consiglio dei Ministri a maggio, e che, in base alla delega, può essere esaminato dal Parlamento soltanto previa Intesa con le Parti Sociali ) mancano anche i necessari riferimenti al limite minimo contrattuale, che escluderebbe « qualsiasi vincolo di stabilizzazione », malgrado « l'enfasi mediatica che ha voluto dipingere tale modello come se fosse indubitabilmente a tempo indeterminato ». Il traguardo per chi viene assunto da un'azienda con questo Contratto lavorativo, specifica la leader di corso d'Italia Susanna Camusso, « deve essere l'inserimento, altrimenti così non funziona ». In teoria, dice Giorgio Santini, segretario generale aggiunto della Cisl, « abbiamo il tempo per raggiungere un Accordo fino al 19 luglio e, poi, adesso si lavora all'ipotesi di legare l'apprendistato all'imminente manovra economica. Non mi sembra vi siano questioni insormontabili, perciò un Accordo si può trovare, se non in questo incontro, almeno in un altro. Ma che venga convocato a brevissima distanza », chiude il sindacalista. Ok al CCNL per l'igiene ambientale ( Italia Oggi.online ), 22 giugno Federambiente e Organizzazioni Sindacali hanno siglato l'ipotesi d'Accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l'igiene ambientale, che riguarda circa 42 mila addetti del settore. L'ipotesi d'Accordo, che sarà ora sottoposta al vaglio degli organismi dirigenti di Federambiente e delle Assemblee dei Lavoratori, contiene numerose innovazioni. Tra queste, il riordino degli orari di lavoro con l'introduzione a livello nazionale ( finora era applicato sperimentalmente solo in alcune imprese ) dell'orario multiperiodale, vale a dire la possibilità di concordare, nell'ambito di una media di 36 ore settimanali, tempi più ridotti o più ampi ( da un minimo di 30 ore a un massimo di 42 ) a seconda delle esigenze stagionali senza ulteriori oneri a carico delle imprese, che potranno anche esigere un certo numero di ore annuali di straordinario, mentre è stato concordato che il tempo tuta impiegato per cambiarsi a inizio e fine giornata non rientra nell'orario di lavoro. Novità sono previste anche su esternalizzazioni, misure di contrasto al microassenteismo, la creazione di un fondo d'assistenza sanitaria integrativa. Carte di credito: l'arma più efficace contro l'economia sommersa ( Trend.online ), 22 giugno Agli italiani piacciono i contanti: il fruscio delle banconote tra le mani, il peso delle monetine nelle tasche. Questa passione ha però un prezzo molto alto e favorisce la diffusione degli scambi in “ nero ”. La lotta all’economia sommersa comincia proprio da un maggiore uso di carte di credito e bancomat: ad affermarlo è l’ABI, che ha calcolato che lo Stato potrebbe recuperare dai 15 ai 40 miliardi di euro da un maggiore uso dei sistemi di pagamento elettronici. Si tratta di una quota di Pil che va dallo 0,3 al 3 %: basterebbe lasciare da parte i contanti e prendere esempio dagli altri Paesi europei. L’Italia è infatti molto indietro nell’uso del “denaro di plastica” in confronto con la UE: nel 2008 ogni italiano ha effettuato soltanto 24,5 transazioni elettroniche, meno della metà di quelle realizzate dai cittadini europei ( 57 ) e niente in cconfronto con le 191,1 portate a termine dagli statunitensi. Nel nostro Paese, gli acquisti con la carta di credito sono appena il 40 % del totale. Il ritardo maggiore si registra nelle regioni del Sud, dove nel 2008 appena il 43,5% dei cittadini possedeva un bancomat e solo il 16,2 % utilizzava una carta di credito; al Centro i titolari di bancomat salivano al 69,3 % e al 32,1 % gli utilizzatori di carte; al Nord queste percentuali si attestavano rispettivamente al 74 % e al 41,3 %. Un incentivo alla diffusione di carte e bancomat è rappresentato da una maggiore informazione sulle loro caratteristiche e sulla loro utilità. Attraverso Supermoney, il portale per il confronto di carte di credito, conti correnti e altri servizi bancari, è possibile confrontare un grande numero di carte di credito offerte da diverse Banche e verificare quali sono i conti correnti che offrono le migliori condizioni di utilizzo della carta, come canone gratuito e transazioni a costo zero.