Documento 5A IT - ISIS "GOBETTI

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Documento 5A IT - ISIS "GOBETTI
D
DOC E/26g
Rev.00 del 30/04/2015
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO
_________
CLASSE: QUINTA, SEZIONE A I.T
INDIRIZZO
TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE INFORMATICA
Liceo Linguistico – Liceo Scientifico – Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – Liceo Scientifico Sportivo
Istituto Tecnico: Amministrazione Finanza e Marketing – Relazioni Internazionali – Informatica e Telecomunicazioni
Via Roma, 77/A - 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel 055 630087 / 6510107 Fax 055 630138 Cod. fisc. 94219850487
www.gobettivolta.gov.it [email protected] [email protected] [email protected]
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ELENCO CANDIDATI
Classe V A I.T.
a. s.2015/16
CANDIDATI
CANDIDATI
1.AMEDEI ALESSANDRO
2.BANDINELLI ALESSANDRO
3.BATTISTINI LORENZO
4.BENVENUTI MARCO
5.BONAIUI ANDREA
6.CIONETTI EDOARDO
7.FEMIA DAVIDE
8.FOSCHINI SILVIA
16.NATALI ALESSANDRO
17.PAPUCCI NICCOLO’
18.PICCINI TOMMASO
19.PITERA’ SAMUELE
20.RIGHINI LAPO
21.SCARDI LEONARDO
22.VENTISETTE MICHAEL
23.ZOPPINI MATTEO
All. 0 – la documentazione riservata relativa alle situazioni di disabilità è depositata agli atti.
Anno scolastico
Classe/sezione
- terzo -
2013/14
3
- quarto -
2014/15
4
- quinto -
2015/16
5
A I.T
A I.T
A I.T
Studenti inseriti Totale alunni
Esito scrutinio finale
* interni
esterni
27
0
ammessi
non ammessi
ritirati
22
4
1
interni
esterni
25
0
ammessi
non ammessi
ritirati
22
3
0
ritirati
0
interni
esterni
23
0
23
* provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto
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Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del triennio come di
seguito indicato:
ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE INFORMATICA
Terza
Quarta
Quinta
Materia
NOME DOCENTE
NOME DOCENTE
NOME DOCENTE
Lingua e Cultura
Giuliana Fiore
Mauretta Bernardini
Mauretta Bernardini
Inglese
Tatiana Grazi
Tatiana Grazi
Tatiana Grazi
Matematica
Sara Modi
Sara Modi
Sara Modi
Complementi di
Matematica
Sara Modi
Sara Modi
Giuseppe Guarascio
Gennaro Dandretta
Giuseppe Guarascio
Cristiano Nesti
Franco Lanciano
Luciano Bocci
Franco Lanciano
Luciano Bocci
Andrea Celestino
Gennaro Dandretta
Andrea Celestino
Cristiano Nesti
Storia
Informatica
Telecomunicazioni
Sistemi e Reti
Tecnologie
Progettazione di
Andrea Celestino
Sistemi Informatici e di Gennaro Dandretta
Telecomunicazioni
Zuccaro/Lentucci
Cristiano Nesti
Giuseppe Guarascio
Gennaro Dandretta
Daniela Battaglino
Mauro Angioni
Laura Lentucci
Mauro Angioni
Laura Lentucci
Mauro Angioni
Gestione Progetto,
Organizzazione di
Impresa
Scienze Motorie e
Sportive
Pierfrancesco
Franceschini
Pierfrancesco
Franceschini
Pierfrancesco
Franceschini
Religione Cattolica
Angela Lamia
Angela Lamia
Marco Carraresi
Franco Camilli
Scilla Ceccarelli
Franco Camilli
Scilla Ceccarelli
Franco Camilli
Scilla Ceccarelli
Docenti di Sostegno
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CARATTERISTICHE DELLA CLASSE
(Profilo della classe sul piano della disciplina e del profitto, in considerazione della situazione di
partenza dell’anno in corso, della progressione nell’arco del triennio e degli obiettivi generali
raggiunti).
All'inizio del triennio la classe manifestava alcune fragilità per quanto riguarda le
competenze di base, sia nell'area letteraria che in quella di indirizzo con profonde
disuguaglianze tra gli studenti, la maggior parte dei quali mostravano carenze nel metodo
di studio e avevano difficoltà più o meno accentuate a sostenere il ritmo di lavoro
necessario a raggiungere gli obiettivi prefissati. La disomogeneità del gruppo classe non
ha sempre consentito la partecipazione attiva di tutti i suoi componenti.
La situazione è migliorata in quarta e si è evoluta ulteriormente in quinta, quando gli
studenti hanno in massima parte mostrato maggiore impegno e costanza nello studio.
Nonostante le difficoltà sul piano del profitto, l'aspetto disciplinare è stato globalmente
positivo, sia per quanto riguarda il rispetto delle regole scolastiche in classe e durante le
attività e i viaggi di istruzione.
Il dialogo educativo è migliorato nel corso del triennio, come anche il rapporto tra gli
studenti che è diventato via via sempre più collaborativo, superando le diversità
individuali e consentendo agli insegnanti di lavorare in un clima costruttivo e sereno.
Alta, anche se non sempre adeguata alle attese, è stata anche la partecipazione alle
attività e ai progetti promossi all'interno dell'Istituto.
Sul piano del profitto, la classe ha acquisito nelle materie di indirizzo competenze di base
abbastanza omogenee grazie ad un lavoro di interscambio fra studenti soprattutto nelle
ore di laboratorio; nelle materie di base pur con le dovute differenze, ogni studente ha
effettuato un percorso costruttivo in direzione degli obiettivi generali prefissati in virtù di
interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
La classe appare attualmente divisa in tre fasce: un primo gruppo ha acquisito, grazie
all'impegno costante e attivo, una buona autonomia nello studio e apprezzabile spirito
critico ed è stato in grado di raggiungere abbondantemente gli obiettivi prefissati in tutte
le materie ; un secondo gruppo, nonostante le buone potenzialità di base, non ha
sviluppato appieno le proprie capacità a causa di un impegno non sempre adeguato
soprattutto nella rielaborazione a casa, ma ha comunque raggiunto risultati
soddisfacenti, anche se non omogenei in tutte le discipline; un terzo gruppo ha dovuto
affrontare difficoltà maggiori sul piano dell'apprendimento partendo da gravi lacune di
base e difficoltà logiche ed è riuscito a raggiungere un livello appena sufficiente.
Fanno parte della classe gli alunni G.G e G.G con problemi di disgrafia per i quali il
C.d.C ha predisposto e seguito P.d .P adeguati.
Fa parte della classe l’alunno C. E con disabilità fisiche e psichiche che , come deciso dal
C.d.C ,non sosterrà l’esame di stato in base alla grave patologia di cui è affetto progredita
nel corso del triennio che non gli ha consentito frequenza regolare nel corso dell’ ultimo
anno scolastico
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DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME
TIPO PROVA
DATA
DURATA
MATERIE
I PROVA
06/05/16
5 ore
ITALIANO
II PROVA
09/05/16
5 ore
SISTEMI
STORIA
III PROVA
MATEMATICA
TIPOLOGIA B
09/03/16
180 minuti
GESTIONE
INFORMATICA
5 materie 2 quesiti ciascuna
INGLESE
III PROVA
TIPOLOGIA B
MATEMATICA
28/04/16
180 minuti
INFORMATICA
INGLESE
4 materie 3 quesiti ciascuna
TECNOLOGIA
Si allegano:
All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal
consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate;
All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate.
All. 3 – i percorsi formativi delle singole discipline.
All. 4 – i P.d.P. degli alunni con problemi di disgrafia
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ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano culturale, praticate
nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di studenti e/o da singoli alunni.
TERZA
Attività
USCITE
PROGETTI
VIAGGI ISTRUZIONE
Per tutta la classe
Teatro
SETTIMANA BIANCA a
MARILLEVA
Per gruppi
La classe
La classe
PLURIDISCIPLINARI
QUARTA
Attività
USCITE
PROGETTI
Per tutta la classe
Teatro
Cinema
CORSO UFFICIALE DI ORACLE
JAVA FUNDAMENTALS
propedeutico a certificazione
ufficiale
IL VIAGGIO DELLA MEMORIA
OLIMPIADI DI INFORMATICA
Per gruppi
La classe
La classe
PAPUCCI RIGHINI
VIAGGI ISTRUZIONE
MONACO
La classe
ORIENTAMENTO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La classe
Per tutta la classe
ROSSO MALPELO
CORSO UFFICIALE DI ORACLE
DATABASE S.Q.L.
Propedeutico a certificazione
ufficiale
Per gruppi
La classe
VIAGGI ISTRUZIONE
PRAGA
La classe
ORIENTAMENTO
UNIVERSITARIO
ALMA DIPLOMA
La classe
Caratteristiche VLAN
Principi di Crittografia: Generalità
La classe
PLURIDISCIPLINARI
QUINTA
Attività
USCITE
PROGETTI
La classe
PLURIDISCIPLINARI
CLIL
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VALUTAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016)
Modalità, criteri, voti
Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della
programmazione
educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti.
Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da qualsiasi
contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che implica
l’interazione tra chi insegna e chi impara.
La valutazione degli studenti, pertanto:
- è parte della programmazione didattica;
- è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e culturali da
raggiungere.
Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o sospensione del
giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento degli obiettivi e lo
svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione degli studi.
Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico
Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se lo
studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di proseguire
senza difficoltà nella classe successiva.
2.
Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione
culturale e personale dello studente.
3.
Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto
scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico
espresso dal docente concorrono:
Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.e
1.
4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per
l’attribuzione dei voti:
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SCALA DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI
GIUDIZIO
DESCRIZIONE
NEGATIVO
Competenze per niente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
conoscenze non misurabili.
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
VOTO
in decimi
3
Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati;
4
conoscenze confuse e frammentarie.
Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
INSUFFICIENTE
conoscenze superficiali e generiche;
5
espressione con qualche errore e poco chiara.
Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati;
SUFFICIENTE
conoscenze essenziali;
6
espressione con imprecisioni, ma chiara;
Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
DISCRETO
conoscenze precise;
7
espressione chiara.
Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi
prefissati;
BUONO
conoscenze sicure e ampie;
8
espressione appropriata e fluida.
Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti agli
obiettivi prefissati;
OTTIMO
conoscenze ampie e approfondite;
9 - 10
espressione fluida, appropriata, brillante; originalità e
contributi personali.
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In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto:
• degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire,
• delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello
studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative;
• delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del
ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola;
• dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze
fondamentali riguardanti lo specifico profilo professionale
Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi, anche non
strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento scolastico.
5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti ministeriali 42 e 80
del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali, il Consiglio di classe, in base al
numero e alla tipologia delle eventuali insufficienze, delibera:
La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza (6/10)
in ciascuna disciplina
b)
La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle
opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica,
abbiano ottenuto al termine dell’ a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline;
abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i contenuti
e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia nell’acquisizione
di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un recupero in tempi
brevi;
non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo la classe
successiva considerata la gravità delle lacune;
non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo.
Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe
verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente.
a)
c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi
formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo
(insufficienze recuperabili in tempi brevi).
Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate
insufficienti e su:
1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno);
2) attività di recupero proposta dalla scuola;
3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.
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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se ammettere all’esame di
stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di voto non sufficienti, valutando
complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità del percorso formativo che lo studente ha
compiuto nel suo insieme e nell’intero anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo
studente possa comunque affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni
delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella:
TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI
Voto in decimi
Voto in quindicesimi
1-3
1-4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5
11
7
12
7,5
13
8 - 8,5
14
9 - 10
15
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene conto
dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. Inoltre la
valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e
culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della
valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il
Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati
dallo studente nel corso dell’anno.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:
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10
Frequenza
Regolare
Puntualità
Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività
scolastica
Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi
momenti della vita scolastica
Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da particolare interesse
Rispetto del regolamento
Partecipazione all’attività
didattica
Frequenza
Puntualità
9
Rispetto del regolamento
Partecipazione alla attività
didattica
Frequenza
Puntualità
8
7
Rispetto del regolamento
Regolare
Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella attività
scolastica
Condivisione e assunzione di responsabilità nei diversi
momenti della vita scolastica
Ruolo attivo sostenuto da interesse
Sostanzialmente regolare
Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne nella attività
scolastica
Osservanza sostanziale delle regole della vita scolastica
Partecipazione alla attività
didattica
Frequenza
Atteggiamento prevalentemente responsabile
Puntualità
Discontinuo rispetto degli orari e/o delle consegne nella
attività scolastica
Episodi di mancata applicazione delle regole delle vita
scolastica
Atteggiamento poco responsabile, eventualmente già
segnalato su registro di classe
Assenze strategiche
Rispetto del regolamento
Partecipazione alla attività
didattica
Frequenza
Non sempre regolare
Puntualità
6
5
Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne nella attività
scolastica
Rispetto del regolamento
Violazioni delle regole delle vita scolastica o segnalate da
rapporti sul registro di classe o sanzionate da provvedimenti
disciplinari del C.d.C.
Partecipazione alla attività
Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi di disturbo
didattica
nella attività didattica
In presenza di comportamenti di particolare gravità per i quali siano previste sanzioni
disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità
scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto)
e quando nel corso dell’anno l’alunno sia stato destinatario di almeno una di tali sanzioni
disciplinari e, successivamente, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti
nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo
percorso di crescita e di maturazione. Nella valutazione del trimestre il cinque in condotta
potrà essere attribuito anche in presenza di sospensioni inferiori ai quindici giorni se
opportunamente motivate dal C.d.C.
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IL SISTEMA DEI CREDITI
Il credito scolastico è un punteggio che
viene attribuito dai Consigli di classe, nello
scrutinio finale delle classi terza, quarta e
quinta, ad ogni alunno promosso tenendo
conto del:
- grado di preparazione complessiva,
con riguardo al profitto conseguito nelle
varie discipline;
- assiduità della frequenza scolastica;
- interesse ed impegno nella
partecipazione al dialogo educativo,
- partecipazione alle attività
complementari ed integrative
organizzate nell’ambito scolastico;
- esistenza di crediti formativi esterni.
*
* il credito formativo
Il credito formativo consiste in una
“qualificata esperienza” acquisita fuori della
scuola in ambiti della società civile relativi ad
attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione
professionale,
al
lavoro,
all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà,
alla cooperazione, allo sport.
L’esperienza deve essere documentata da
parte degli enti o associazioni presso i
quali è stata effettuata.
I Consigli di classe, sulla base dei criteri
deliberati dal Collegio dei docenti in relazione
agli obiettivi formativi ed educativi propri del
corso di studio, valutano se riconoscere il
credito formativo presentato nell’attribuzione
del punteggio complessivo del credito
scolastico, che comunque non può eccedere
la fascia individuata in base alla media dei
voti (vedi tabella sotto riportata)
Il punteggio viene attribuito in base alla
tabella sotto indicata. Non viene attribuito
alcun punteggio per gli anni in cui l’alunno
non consegue la promozione.
La somma dei punteggi ottenuti negli
ultimi tre anni (25 è il massimo dei punti
attribuibili),
costituisce
un
credito
scolastico che si aggiunge ai punteggi
ottenuti nelle prove scritte ed orali di
esame per formare il voto finale in
centesimi.
Criteri per l’attribuzione
formativo: sono valutabili
del
credito
le esperienze artistiche e culturali strutturate
come corsi di lingue, di grafica, di musica
ecc.
corsi di formazione professionale
esperienze di lavoro significative
Per aspirare alla lode nell’esame di Stato
è necessario avere il credito massimo e
nessun voto inferiore ad otto decimi per
ogni anno del triennio.
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
I anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
esperienze nell’ambito delle associazioni del
terzo settore
sport a livello agonistico
II anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
III anno
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e all’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto
di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,
anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il
riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento
della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del credito:
Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito più alto della fascia
• Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi
sono almeno due elementi positivi tra i seguenti:
• assiduità nella frequenza,
• partecipazione al dialogo educativo,
• partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola,
• crediti formativi esterni.
si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso all’esame di stato a
maggioranza
si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV o V, allo
studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due o più materie.
N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:
•
•
•
•
•
•
l’insegnamento della religione cattolica
l’insegnamento della materia alternativa
studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare
il Centro sportivo scolastico
tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per
il loro impegno orario
attività di tutoraggio agli alunni
14 di 15
NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE
Limite massimo delle assenze per la valutazione.
L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della
riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico ...
omissis ... è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato."
Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue:
il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un quarto del monte
orario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle attività extracurricolari
frequentate dall'alunno;
in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto limite, purché
tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere
alla valutazione degli alunni interessati.
Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo delle ore di
assenza nell'anno scolastico:
A)
1.5
1.6
1.7
gravi motivi di salute;
terapie e/o cure programmate;
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
CONI;
1.8
adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo;
1.9
assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti, malattie, gravi
impedimenti tempestivamente comunicati ).
La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il modello presente nel
sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa.
ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016)
Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e integrazione come:
corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di recupero e di
consolidamento:
• interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con
l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in
gruppi di livello;
• interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del
pentamestre;
• pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le
discipline sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti;
• sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su
prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi;
• interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal
docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari.
15 di 15
In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007 sulle attività
di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha elaborato un piano annuale.
Periodo
In tutto l’anno
scolastico
Ottobre/Novembre
Novembre/Dicembre
Aprile/Maggio
Ultima settimana
del trimestre e
prima settimana del
pentamestre
Gennaio/Febbraio
Metà Febbraio
Fine Giugno – Luglio
Descrizione intervento
S.O.S. : interventi di sostegno effettuati dal
docente delle classe in accordo con i propri
studenti
Interventi di recupero classi prime nelle
discipline di area comune
Sportelli: alcuni docenti saranno disponibili in
orari e giorni programmati per interventi di
sostegno in alcune discipline
P.A.D. - Attività di recupero in tutte le discipline in
orario ordinario con sospensione temporanea dello
svolgimento regolare del programma e l’attivazione
di opportune operazioni di revisione e ripasso.
Interventi di recupero sulle discipline con
maggiori carenze e caratterizzanti l’indirizzo
Prove di verifica per tutte le discipline in cui si
sono registrate insufficienze nella pagella del
trimestre.
Le prove possono essere effettuate anche in orario
pomeridiano.
Verranno attivati in alcune discipline interventi
di recupero, che serviranno ad indicare agli
studenti strumenti, metodo ed obiettivi del
percorso di recupero estivo.
Le famiglie potranno, dandone comunicazione
scritta, non avvalersi dei corsi di recupero.
Destinatari
Singoli studenti (con
un minimo di 3)
Alunni segnalati dai
docenti
Singoli studenti che
lo richiedono, con un
minimo di 5 alunni
Tutte le classi
Studenti indicati dai
consigli di classe
Studenti con
insufficienze nella
pagella del trimestre
Studenti con
sospensione del
giudizio
Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del successivo
anno scolastico.
In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il Consiglio di classe
riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e
l’assegnazione del credito (per le classi del triennio).
Bagno a Ripoli, 15 Maggio 2016
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
ISTITUTO TECNICO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE INFORMATICA
DISCIPLINE
DOCENTI
Tatiana Ggrazi
Lingua e Letteratura Italiana
Lingua e Cultura Inglese
FIRMA
Mauretta Bernardini
Tatiana Ggrazi
Storia
Sara Modi
Matematica
Giuseppe Guarascio
Informatica
Gennaro Dandretta
Daniela Battaglino
Sistemi e Reti
Mauro Angioni
Laura Lentucci
Tecnologie Progettazione di
Sistemi Informatici e di
Telecomunicazioni
Mauro Angioni
Gestione Progetto, Organizzazione
di Impresa
Scienze Motorie e Sportive
Laura Lentucci
Pierfrancesco Franceschini
Religione Cattolica
Marco Carraresi
Docenti di sostegno
Franco Camilli
Scilla Ceccarelli
Bagno a Ripoli, lì, 13 maggio 2016
LA COORDINATRICE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Sara Modi
Prof.ssa Clara Pistolesi
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Griglia valutazione colloquio
Esame di Stato
Anno Scolastico …………………………
Griglia di valutazione del colloquio
Commissione: …………… Classe: ……….
UNANIMITA’
CANDIDATO: ………………………………………
MAGGIORANZA
Indicatori
Fascia di Punteggio
punteggio assegnato
5
Descrittori
Originalità
dell’argomento,
Argomento proposto
adeguatezza
dei
dal candidato
contenuti, capacità di
(MAX 8 PUNTI)
analisi
e
rielaborazione critica
Insufficiente
Sufficiente
6
Discreto/Buono
7
Ottimo
8
Gravemente
insufficienti
Insufficienti
Conoscenze
Argomenti
multidisciplinari
relativi ai programmi
svolti
nell’ultimo Competenza
anno di corso
espressiva
(MAX 20 PUNTI)
degli
Capacità
autocorrezione
motivazione
scelte
7
Sufficienti
10
Buone
12
Ottime
14
Insufficiente
1
Sufficiente/Discreta
2
Buona/Ottima
3
Insufficiente
0
Capacità di analisi e Sufficiente
rielaborazione critica
Discreta/Buona
Discussione
elaborati
(MAX 2 PUNTI)
4
1
2
Ottima
3
di Non adeguata
e
Parziale
delle
Adeguata
0
1
2
Punteggio assegnato
Data
……………………………...
Il Presidente
……………………………...
I componenti della Commissione
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PRIMA PROVA
ITALIANO: TUTTE LE TIPOLOGIE
Candidato/a...................................................................................
Tipologia....................................................
INDICATORI
1.ADEGUATEZZA
DESCRITTORI
LIVELLO
Basso Suff alto
1
2
3
Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali
richiesti nella prova
Pertinenza all’argomento proposto
Efficacia complessiva del testo
Tipologia A e B:
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta
( tipo testuale,
scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.)
2.ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
Articolazione chiara e ordinata del testo
Equilibrio fra le parti
Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni.
3.CARATTERISTICHE
DEL CONTENUTO
Ampiezza della trattazione
Padronanza dell’argomento
Tipologia A: comprensione ed interpretazione del
testo proposto.
Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro
utilizzo coerente ed efficace; esattezza e
DELLE DIVERSE TIPOLOGIE appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi;
capacità di argomentazione
E DEI MATERIALI FORNITI )
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso; capacità di
contestualizzazione e di argomentazione.
Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e
originalità delle informazioni, delle idee e delle
interpretazioni.
Correttezza ortografica
Coesione testuale
5.CORRETTEZZA
Proprietà e ricchezza lessicale
ORTOGRAFICA,
MORFOSINTATTICA
Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al
LESSICO E STILE
destinatario, ecc
4.RIELABORAZIONE
CRITICA DEI
CONTENUTI
(IN FUNZIONE ANCHE
TOTALE
……………/15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SECONDA PROVA SCRITTA
(SISTEMI E RETI)
INDICATORI
PUNTI
VALUTAZIONE
A. CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA e/o UTILIZZO DEL LESSICO SPECIFICO
non corretto
1
parzialmente corretto
2
corretto
3
corretto ed efficace
B. CONOSCENZE E CONTENUTI
nullo/gravemente
lacunoso
4
A _____
1
2
insufficiente
3
parziale
4
B _____
accettabile
5
completo
6
completo e ricco di
spunti
C. PERTINENZA DELL’ARGOMENTO
non pertinente
1
non del tutto pertinente
2
pertinente
D. CAPACITÁ DI SINTESI
incerta
3
adeguata
2
C_____
1
D_____
TOTALE PUNTI
___________
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Griglia di valutazione della terza prova scritta
Indicatori
Tipologia B
Giudizi
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
Punti previsti
1-2
3-4
5
6
7
Competenza
espressiva proprietà
lessicale, uso di
terminologie e
rappresentazioni
specifiche.
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
2
3
4
5
B)
Capacità di
argomentazione e
rielaborazione critica
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
1.5
2
2,5
3
C)
Padronanza dei
contenuti e aderenza
alle specifiche
richieste
Somma (A + B+ C)
Punteggio totale
UNANIMITA’
Data
=
Punti proposti
A)
………………………………...
…………………………………
MAGGIORANZA
……………………………...
Il Presidente
……………………………...
I componenti della Commissione
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
Prof. ……………………………...
21 di 15
Simulazione Terza Prova tipologia B(5x2) – 9 marzo 2016 – STORIA – classe 5 AIT
Alunno ______________________________________________________
Rispondi alle domande utilizzando lo spazio a disposizione:
1) 28 giugno 1919: Trattato di Versailles. In Italia si parlò di “vittoria mutilata” perché? Quali
conseguenze ebbe negli anni successivi?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) 30 gennaio1933 Hitler diviene cancelliere. Quali obiettivi si pone? Su quali idee e miti fonda la
sua azione?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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Simulazione terza prova di Esame di Stato
tipologia B disciplina MATEMATICA
Candidato…………………………………
classe 5AIT
data 9/03/2016
Quesito 1
a) Stabilisci se per la funzione y =
intervallo [0;
3
x +1
2
puoi applicare il teorema del valor medio nell’
3 ]
b) in caso affermativo determina tale valore e la x in cui la funzione lo assume
Quesito2
La probabilità che un giorno di marzo piova è il 12% .
1)Calcola valore atteso e deviazione standard della variabile X= numero di giorni di pioggia del
mese di marzo
2)Calcola il numero più probabile di giorni di pioggia del mese e la probabilità che piova 3 giorni
del mese
23 di 15
SIMULAZIONE TERZA PROVA
DISCIPLINA: INGLESE
CLASSE 5AIT
CANDIDATO
_____________________________________
Is there anywhere left on Earth where it’s impossible to access the internet? Is there anywhere left
on Earth where the labyrinth of cable and wireless signals does not reach?
Answering these questions begins with an explanation of the various tiers of Internet access. The
primary mechanisms for getting online are wired connections, mobile networks and satellites.
Fibre-optic cables make up the core of the Internet, criss-crossing oceans and land. The first of
those communications cables were put down in the 1850s for carrying telegraph signals. Today they
connect all continents except Antarctica.
Mobile connections, meanwhile, rely on cell phone towers. And these can have an impressive reach.
Finally, satellites are the slowest means of getting online, but the only choice for those living far
from a cell phone tower or wire. The Iridium satellite constellation coverage extends over the entire
world, and their satellite phones can wire you up in otherwise unconnected places, such as national
parks in the US, Antarctica or isolated spots of land like the Cook Islands.
Google recently announced plans to tackle remaining Internet deserts through its Loon project, a
group of giant balloons that will fly at about 70,000 feet (21,000 metres) and deliver the Internet to
rural or disaster-stricken areas. Like satellites, people connecting through the balloons would need a
special antenna to deliver and receive a signal. The pilot launch took place last June, when 30
balloons were deployed above New Zealand’s South Island.
So coverage is pretty much ubiquitous .To truly avoid the Internet, then, you have to make a great
deal of effort, because even the remotest wilderness now yields a signal of some sort.
1. According to the article, why is it difficult to truly avoid the Internet?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________
2. Describe the Loon project and explain why it is so important.
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________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
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________________________________________________________________________________
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Punteggio:
/15
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
DISCIPLINA: INFORMATICA
9 marzo 2016
CLASSE 5AIT
CANDIDATO ………………………………………………….
1. Realizzare in PHP lo spezzone di programma relativa all’autenticazione di un account
utente, utile per poter accedere al servizio di acquisti di Amazon. Predisporre il codice in
maniera tale che:
a- Effettui l’accesso attraverso l’inserimento di username e password
b- Nel caso che si verifichino 3 errori nell’autenticazione delle credenziali d’accesso
(username o password errati) l’account si blocca e ne potrà essere ripristinato il
funzionamento soltanto dall’amministrazione di sistema
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
2. Spiegare il concetto di anomalia di inserimento, cancellazione e modifica in una relazione
non normalizzata.
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
25 di 15
SIMULAZIONE TERZA PROVA
DISCIPLINA: INGLESE
CLASSE 5AIT
Si richiedono 6/7 righe per ciascuna risposta.
Is there anywhere left on Earth where it’s impossible to access the internet? Is there anywhere left on Earth
where the labyrinth of cable and wireless signals does not reach?
Answering these questions begins with an explanation of the various tiers of Internet access. The primary
mechanisms for getting online are wired connections, mobile networks and satellites.
Fibre-optic cables make up the core of the Internet, criss-crossing oceans and land. The first of those
communications cables were put down in the 1850s for carrying telegraph signals. Today they connect all
continents except Antarctica.
Mobile connections, meanwhile, rely on cell phone towers. And these can have an impressive reach. Finally,
satellites are the slowest means of getting online, but the only choice for those living far from a cell phone
tower or wire. The Iridium satellite constellation coverage extends over the entire world, and their satellite
phones can wire you up in otherwise unconnected places, such as national parks in the US, Antarctica or
isolated spots of land like the Cook Islands.
Google recently announced plans to tackle remaining Internet deserts through its Loon project, a group of
giant balloons that will fly at about 70,000 feet (21,000 metres) and deliver the Internet to rural or disasterstricken areas. Like satellites, people connecting through the balloons would need a special antenna to
deliver and receive a signal. The pilot launch took place last June, when 30 balloons were deployed above
New Zealand’s South Island.
So coverage is pretty much ubiquitous .To truly avoid the Internet, then, you have to make a great deal of
effort, because even the remotest wilderness now yields a signal of some sort.
1. According to the article, why is it difficult to truly avoid the Internet?
_______________________________________________________________________________________
_
2. Describe the Loon project and explain why it is so important.
_______________________________________________________________________________________
Punteggio:
/15
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SIMULAZIONE TERZA PROVA 09/03/2016
TIPOLOGIA B 5x2
Nome Studente __________________________Classe 5 AIT
Docente Laura Lentucci
Materia: Gestione progetto ed organizzazione d’impresa
1) Descrivi la WBS, indicando in particolare in quanti livelli può essere
scomposta, cosa presenta al livello più basso, come possono essere
codificate le sue parti, in quale fase del ciclo di vita del progetto viene
redatta.
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____________________________________________________________
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2) Il documento economico di base di un progetto è il preventivo. Descrivi i
tre tipi fondamentali di preventivo: preventivo iniziale, preventivo
esecutivo e preventivo aggiornato.
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA - 09/05/2016
SISTEMI E RETI
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
L’azienda Creativando è una società di design, specializzata nel settore della grafica. L’azienda è organizzata
nel seguente modo:
•
Un locale open space, dove lavorano i designer, dotato di 12 postazioni fisse, una stampante di rete e
una serie di postazioni dedicate ai collaboratori occasionali (possibilità di collegamento con dispositivi
mobili);
•
Due uffici in ciascuno dei quali si trovano alcune postazioni riservate al personale
dell’amministrazione e altre destinate ai programmatori.
L’azienda ha la necessità di utilizzare due server, un database e un server Web per ospitare il sito Web.
All’interno del sito c’è una sezione speciale per condividere dati e informazioni relativi ad eventi di diverse
categorie, ad esempio rappresentazioni, fiere, convegni, corsi, ecc. che si svolgono in Italia e in Europa. Tale
sezione è accessibile solo agli utenti registrati, i quali possono iscriversi ai corsi proposti ed eventualmente
scaricare i materiali relativi.
Il candidato, formulate le opportune ipotesi, sviluppi i seguenti punti:
1.
proponga un progetto anche grafico dell’infrastruttura di rete, indicando le risorse hardware e software
necessarie, esaminandone in particolare l’architettura, gli apparati e le caratteristiche del collegamento
della rete ad Internet;
2.
descriva possibili tecniche di protezione della rete locale e dei server interni dagli accessi esterni;
3.
proponga i principali servizi (tra cui ad es. identificazione degli utenti, assegnazione della configurazione
di rete, risoluzione dei nomi, …), e ne approfondisca la configurazione di due a sua scelta;
4.
discuta vantaggi e svantaggi dell’offrire il servizio mediante l’attuale soluzione gestita internamente,
oppure utilizzando un servizio esterno (hosting o housing), esponendo le motivazioni che inducono alla
scelta.
SECONDA PARTE
Il candidato scelga due fra i seguenti quesiti e per ciascun quesito scelto formuli una risposta della lunghezza
massima di 20 righe esclusi eventuali grafici, schemi e tabelle.
28 di 15
1.
In relazione al tema proposto nella prima parte, il sito consente di differenziare gli accessi tra utenti
generici non registrati, abbonati al servizio per la consultazione degli eventi, personale per
l’aggiornamento dei contenuti. Il candidato realizzi il modello concettuale e logico della porzione di base
di dati che consente di differenziare gli accessi in base alla tipologia di utente. Progetti poi le pagine Web
necessarie a gestire tali accessi all’area riservata e ne codifichi in un linguaggio a sua scelta una parte
significativa.
2.
In relazione al tema proposto nella prima parte, l’azienda offre servizi autenticati di consultazione. Il
candidato spieghi il funzionamento dei protocolli https e ssl e gli strumenti di cui è necessario dotarsi per
la loro implementazione.
3.
I documenti, anche importanti, viaggiano sempre più spesso in rete ponendo in evidenza la necessità di
garantire sia l’integrità degli stessi che l’identità del mittente. Descrivere la tecnica che garantisce quanto
sopra, anche avvalendosi di schemi.
4.
L’azienda vuole modificare il sito implementando un servizio tramite chat, di assistenza per fornire agli
utenti registrati informazioni relative agli eventi. Il candidato proponga una soluzione per gestire tale chat,
descrivendo il diagramma di funzionamento lato client e lato server e ne codifichi una parte significativa
in un linguaggio a sua scelta.
29 di 15
All. 2c : testo di simulazione I PROVA del 6 maggio 2016
ISIS GOBETTI VOLTA – Bagno a Ripoli
SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Gabriele D'Annunzio, Le città terribili, in Maia, Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi
Edizione: Opere, Mondadori, Milano, 1990
Vesperi di primavera,
Gloria delle città
crepuscoli d'estate,
terribili, quando a vespro
prime piogge d'autunno
s'arrestano le miriadi
croscianti su l'immondizia
possenti dei cavalli
polverosa che nera
5
che per tutto il giorno
fermenta sotto le suola
fremettero nelle vaste
fendute onde si mostra
macchine mai stanchi,
il miserevole piede
e s'accendono i bianchi
umano come tòrta
globi come pendule lune
radice di dolore
10
dei platani lungh'esse
delle cloache nell'ombra
le case mostruose
della divina Sera,
dalle cento e cento occhiaie,
tumulto della strada ingombra
e i carri su le rotaie
15
umana scintillando
d'avidità belluina
d'una luce più bella
per la forza che impera
che la luce degli astri,
e partisce i beni col ferro,
e ne' cieli rossastri
20
non so quale orrida gloria.
35
stridono carichi di scòria
e le seti irrompono a gara
da voi sorgere io vidi
30
tra le attonite file
divelta; rigùrgito crasso
ove tutte le fami
25
40
grandeggiano solitarie
le cupole e le torri!
_______________________________________
1. le suola fendute: le suole delle scarpe spaccate
2. rigùrgito crasso delle cloache: la fuoruscita di materiale denso dalle fognature
3. a gara d'avidità belluina: facendo a gara, mosse da bramosia bestiale istintiva
4. le vaste macchine: gli omnibus, mezzi pubblici trainati dai cavalli
30 di 15
Gabriele D'Annunzio. Nato a Pescara nel 1855, morto nel 1938 a Gardone Riviera. Considerato uno dei
maggiori esponenti del decadentismo europeo, ebbe un ruolo di primo piano non solo nella cultura ma anche
nella politica e nel costume tra Ottocento e Novecento, contaminando vita e letteratura alla costante ricerca
di un “vivere inimitabile”. Scrittore prolifico, si espresse in ogni genere letterario (novella, romanzo, teatro,
lirica, prosa d'arte) mediando tra estetismo e simbolismo e dichiarandosi al tempo stesso autorevole custode
della tradizione classica.
I versi proposti sono tratti dal lungo poema di Maia, primo libro delle Laudi del cielo, della terra, del mare e
degli eroi; Maia, il cui sottotitolo è Laus vitae, si pone come la trasfigurazione mitica di un viaggio del
poeta in Grecia, alla ricerca di un vivere sublime, all'insegna della forza e della bellezza. Dal mitico passato
dell'Ellade il poeta riemergerà rinnovato per tuffarsi nella modernità delle città industriali, le città terribili.
Comprensione del testo
Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
Analisi del testo
2.1 L'aspetto delle città al calare della sera assume connotazioni terribili. Ricerca nel testo ed illustra gli
elementi che conferiscono alle città questo aspetto.
2.2 In quali caratteri il poeta ravvisa la gloria, ovvero il vanto delle città comunque ritenute terribili?
2.3 Qual è la figura retorica espressa con orrida gloria? Quale il significato dell'espressione?
2.4 Ricerca nel testo tutto ciò che afferisce alla dimensione della violenza e della ferocia e fornisci una
spiegazione del significato.
2.5 Attraverso un attento esame del lessico illustra i tratti espressionistici contenuti nel testo.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Nell'immaginario dell'Ottocento e del Novecento l'idea della città assume una dimensione sempre più
complessa, facendo proprie tensioni rappresentative spesso ambivalenti e contraddittorie. Scegli di
sviluppare uno dei due punti che seguono:
1.10
Sulla scorta di questi versi dannunziani, formula le tue riflessioni in merito al tema della
complessità della città, facendo riferimento ad altre espressioni artistiche e letterarie a te note.
1.11
Riflettendo sui versi dannunziani proposti, cerca di definire la posizione e lo stato d'animo
del poeta nei confronti della realtà che rappresenta.
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
31 di 15
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: L’ozio
DOCUMENTI
Ozio s. m.1. Abituale e viziosa inerzia, per lo più come effetto di una pigra rinuncia alle attività ed alle
occupazioni utili…2. Periodo di quiete e di riposo, suggerito dall’opportunità di interrompere le abituali
fatiche…
(Voce ozio da G. Devoto,G. C. Oli, Dizionario della lingua italiana, Le Monnier)
Otium, ii, n., riposo dalle occupazioni, inazione, tempo libero; anche ozio, riposo (contr. a negotium) ….
tempo (libero) per altri lavori…tempo libero, ozio, agio per gli studi.
(Voce otium da F. Calonghi, O. Badellino, Dizionario della lingua latina, Rosenberg & Sellier)
Quegli mi sembra simile ad un dio,/ quegli, se è lecito dirlo, mi sembra superare gli dèi,/ che, seduto davanti
a te può spesso/ vederti e ascoltarti// mentre sorridi dolcemente, felicità che a me/ sventurato rapisce l’uso di
tutti i miei sensi:/ come infatti, o Lesbia, ti vedo, non mi resta poi/ neanche un filo di voce ,// ma la lingua si
intorpidisce, una sottile fiamma/ si insinua nelle mie membra, un ronzio/ interno ottunde il mio udito, una
duplice/ tenebra offusca i miei occhi.// L’ozio, Catullo, ti tormenta;/ nell’ozio ti esalti e in eccesso folleggi!/
L’ozio in passato mandò in rovina anche re/ e fiorenti città.
(Catullo, Liber, LI)
XIV. Soli tra tutti, sono gli “oziosi” coloro che dedicano il loro tempo alla saggezza, essi soli vivono; e
infatti non solo custodiscono bene la propria vita: aggiungono ogni età alla propria; qualsiasi cosa degli anni
prima di essi è stata fatta, per essi è cosa acquisita. Se non siamo persone molto ingrate, quegli illustrissimi
fondatori di sacre dottrine sono nati per noi, per noi hanno preparato la vita. Siamo guidati dalla fatica altrui
verso nobilissime imprese, fatte uscire fuori dalle tenebre verso la luce; non siamo esclusi da nessun secolo,
in tutti siamo ammessi…. Possiamo discorrere con Socrate, dubitare con Carneade, riposare con Epicuro,
vincere con gli Stoici, andarvi oltre con i Cinici.
(Seneca, La brevità della vita, cap. XIV)
352. Nulla è così insopportabile all’uomo quanto essere in un pieno riposo, senza passioni, senza faccende,
senza svaghi, senza occupazione. Egli sente allora la sua nullità, il suo abbandono, la sua insufficienza, la sua
dipendenza, la sua impotenza, il suo vuoto. E subito sorgeranno dal fondo della sua anima il tedio, l’umor
nero, la tristezza, il cruccio, il dispetto, la disperazione.
(B. Pascal, Pensieri, Mondadori 1976)
La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall’esame di tale
sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma nondimeno il non
poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza
inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino
alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che
l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose
d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza
e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e
pochissimo o nulla agli altri animali.
(G. Leopardi, Pensieri, LXVIII, Adelphi, Milano 1982)
Spleen
Ho dentro più ricordi che se avessi mill’anni.// Una gran cassettiera che trabocchi/ di verbali e romanze,
bigliettini d’amore, bilanci, poesie,/ di grevi ciocche avvolte in ricevute,/ non nasconde i segreti che
nasconde/ il mio triste cervello […]// Niente uguaglia in lunghezza quei giorni zoppicanti/ che sotto i fiocchi
grevi delle annate di neve/ la noia, triste frutto dell’incuriosità,/ prende misura d’immortalità. […]
(C. Baudelaire, I fiori del male. Spleen, LXXVI, 1857)
32 di 15
Tempo libero
Dopo cenato amare, poi dormire,/ questa è la via più facile: va da sé/ lo stomaco anche se il vino era un po’
grosso./ Ti rigiri, al massimo straparli.// Ma chi ti sente? – lei dorme più di te,/viaggia verso domani a un
vecchio inganno:/ la sveglia sulle sette, un rutto, un goccettino/ - e tutto ricomincia – amaro di caffè.
(Giovanni Giudici, La vita in versi, 1965)
Nell’ozio l’uomo si libera da sé, dal suo immediato interesse, non per negarsi, ma per meglio ritrovarsi, per
pervenire alla più compiuta consapevolezza della sua vera condizione. Non a caso l’ozio degli antichi era
caratterizzato dallo studio e soprattutto dallo studio disinteressato: non quello funzionale ai risultati
immediati, ma quello necessario solo per capire. Tutto questo gli antichi lo chiamavano contemplazione. Ed
è allora che si scopre davvero quello che siamo: un frammento minimo di una storia infinita, un breve respiro
nella vita della terra, un’increspatura d’onda nel grande mare dell’essere.
Il tempo dell’ozio è infine il tempo delle giuste relazioni con gli uomini. Nell’affare le relazioni umane sono
spesso strumentali. L’ozio, al modo in cui favorisce un sapere disinteressato, libera spazio per l’intimità.
Il lavoro non cessa mai di essere fatica. Tuttavia la fatica la si sopporta e perfino la si cerca se essa si riscatta
nell’opera. Se poi l’opera da realizzare e da portare a compimento siamo “noi stessi”, allora dobbiamo
regalarci tempo. E’ doveroso sottrarsi all’alienazione del produrre senza destinazione. Dobbiamo destinare a
noi stessi la nostra fatica, spartirla con gli amici, dedicare il nostro tempo a quelli che amiamo.
(Salvatore Natoli, Avvenire, 25 aprile 2001)
Che cosa è rimasto del piacere dell’ozio umanistico nell’era multitasking? Niente o quasi. Perché una delle
qualità essenziali del dolce far niente è la gratuità come scelta deliberata e la gratuità, nella nostra epoca, è
rara. Tutto deve essere funzionale a qualcosa. Pensate ai bambini e agli adolescenti: il loro tempo libero
viene occupato, per lo più, da attività organizzate, programmate da genitori – manager. Così alla fatica
necessaria (quella della scuola) si aggiunge la fatica del temo liberato, corsi di inglese, corsi di musica,
lezioni di ginnastica e di danza, sedute sportive. I ragazzi hanno l’obbligo di scegliere come occupare le
proprie ore libere, purché rientrino in uno schema istituzionale e in una socialità regolata e perciò
rassicurante (per la famiglia)…Che noia, anzi che stress! Magari fosse noia…la noia va evitata come il
diavolo perché la nostra società ci insegna ad essere attivi ed efficienti 24 ore su 24.
(Paolo Di Stefano, Ozio addio. Schiavi degli impegni non sappiamo creare, dal Corriere della sera, 28
giugno 2010)
Giovanni Fattori, La rotonda dei bagni Palmieri, 1866, olio su tavola, 12×35 cm., Galleria d'Arte moderna,
Firenze.
33 di 15
Salvador Dalí, Ragazza alla finestra (Muchacha
en la ventana), 1925, olio su tela, 103 × 75 cm.,
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di
Madrid.
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Disagio giovanile e Legalità
DOCUMENTI
Che cos’è oggi la famiglia? Se ne parla, e forse anche troppo, solo quando è un luogo di incomprensioni,
sofferenze e, peggio, delitti o, al contrario, quando è rifugio, una comoda placenta. La Corte di Cassazione ha
stabilito che un trentenne che rifiuta una sistemazione da lui ritenuta non all’altezza delle sue aspirazioni ha
diritto al mantenimento da parte della sua famiglia. […] Sono convinto che sia bene continuare a sognare
fino a tarda età ma non è positivo rimandare troppo in là nel tempo il momento di tentare di realizzare i
propri desideri rischiando in proprio.
In Italia si completano gli studi più tardi che in altre parti d’Europa. I nostri laureati hanno in media 28 anni
mentre in Francia si completano gli studi, come in Germania o Gran Bretagna, tra i 23 e i 24 anni.
Nell’epoca della famiglia allargata c’è anche la famiglia “allungata”, nella quale genitori e figli vivono sotto
lo stesso tetto molto più a lungo. Positivo? Non direi. Non si diventa marinai restando in porto a sognare gli
oceani. Deve pur arrivare il momento di tentare la navigazione. Non si cresce senza rischio. […] Di fronte a
notizie di cronaca che tendono a descrivere le realtà familiari in termini preoccupanti e allarmanti, reagiamo
iperproteggendo i figli […] La famiglia non è soltanto un rifugio dove trovare, nel migliore dei casi,
sicurezza affettiva, morale e materiale, ma anche e soprattutto un luogo di promozione delle risorse,
dell’autonomia e dell’iniziativa dei singoli membri. L’obiettivo dell’autonomia e dell’indipendenza deve
tornare a far parte dei desideri dei figli e dei genitori. […] Dobbiamo assumerci le fatiche, gli oneri, ma
anche il piacere delle nostre responsabilità e cominciare a scrivere in proprio la nostra storia. I rischi non
mancano e i risultati non sono garantiti…
(F. Scaparro, La famiglia allungata, Corriere della Sera, 6 aprile 2002)
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Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha contattato telefonicamente la preside del Virgilio, Irene
Baldriga, dopo i fatti avvenuti nel noto liceo romano dove nei scorsi giorni un ragazzo maggiorenne è stato
arrestato perché colto in flagrante mentre vendeva droga ai compagni. Il ministro ha espresso solidarietà alla
dirigente per gli attacchi subiti e ha ricordato che il ministero è al fianco delle scuole per continuare il
percorso di promozione fra i ragazzi alla cultura della legalità.
Baldriga: «Mai dubitato del suo appoggio»
La preside Baldriga nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche per aver consentito l’ingresso dei
carabinieri a scuola. Ma aveva già incassato la solidarietà di altri dirigenti scolastici romani, tra cui anche
Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi). «È stato un gesto di grande importanza
non solo per la mia scuola ma per tutto il mondo dell’istruzione». Ha commentato così Irene Baldriga la
telefonata ricevuta dal ministro Giannini. «Sono molto felice, non ho mai dubitato dell’appoggio del ministro
- continua la dirigente scolastica -. La sua telefonata mi onora e mi lusinga, ma soprattutto conferma la
presenza delle istituzioni al nostro fianco per ribadire i principi di legalità, sicurezza e cittadinanza a cui tutti
dobbiamo guardare».
I docenti del liceo 'Virgilio' hanno deciso di scrivere una lettera, all'interno della quale, intendono esprimere
tutta la loro indignazione. Nella lettera, pubblicata sull'edizione odierna del quotidiano 'Il Messaggero', si
parla di 'sgomento' che si prova di fronte a casi come questi, in primis come persona e, in secondo luogo,
come docente.
“E' sconcertante” scrivono i professori “come si possa confondere la causa con l'effetto”, visto che
l’intervento delle Forze dell’Ordine è motivato dal fatto che questi fenomeni allarmanti, purtroppo,
continuano ad accadere, nonostante tutto l'impegno profuso sul piano umano e professionale.
Secondo i nuovi dati diffusi dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la scuola sta vivendo un
momento particolarmente delicato per quanto riguarda la diffusione della droga: oltre 650 mila studenti di
scuole superiori hanno fatto uso di sostanze stupefacenti nel 2015. L’uso di eroina tra gli adolescenti, in un
solo anno, è raddoppiato. Il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, non ha esitato a definire la scuola
come la piazza principale della droga. Numeri che fanno riflettere e per i quali occorre intervenire, al più
presto.
(Il Messaggero, 9 aprile 2016)
L’Italia è il primo Paese al mondo per il numero di discoteche (circa settemila locali; negli USA sono
seimila). E per spettacolarità, originalità degli impianti e creatività degli effetti sono da considerarsi tra le
migliori del mondo in assoluto. Il pubblico di adolescenti e giovani che le frequenta (il 45%) ha un’età tra i
14 e i 25 anni. Nel sangue di 110 giovani (55%) su 200 morti in seguito a incidenti stradali dopo una nottata
trascorsa in discoteca sono state trovate tracce di alcol, farmaci, droghe. Il 37% afferma che la discoteca è
soprattutto un luogo d’incontro e di socializzazione, il 46,9% la frequenta per il bisogno di evadere dal
quotidiano e dalla routine. L’11,2% afferma che sia necessario ricorrere all’alcol, il 5% alle droghe (ecstasy e
anfetamine) per aiutarsi a sostenere il ritmo del ballo e della musica, ossia per “sballare”. Per il 27%
l’ambiente della discoteca è sinonimo di noia. Il 50,6% degli intervistati conosce personalmente che fra loro
fa uso di droghe; l’11,6% ha ammesso spontaneamente di drogarsi prima di entrare in discoteca, il 2,3% lo fa
quando esce.
(D. Cravero, Se tuo figlio in discoteca. Provocazioni e domande educative dei giovani in discoteca: una
ricerca. EDB, Bologna 1998)
Sono giovanissimi. Da quando nei locali non si vendono più alcolici, gli angoli di Corso Garibaldi e Corso
Como sono bar all’aperto per sballarsi con la vodka comprata nei supermercati, con il gin fatto sparire dal
salotto di genitori distratti, con litri di birra venduti dai baracchini all’aperto. […] E da quando le discoteche
arruolano ragazzini anche di dieci anni come PR per distribuire i volantini ai loro coetanei, l’età media di chi
beve ed entra è sempre più bassa.[…] “La prima droga che gira al pomeriggio in discoteca è l’alcol”
ammette Luca Ercoli “ i gestori tendono a non vedere, ma i giovanissimi fanno scorta in baracchini e
supermercati, dove pagano dieci volte meno. I sedicenni poi acquistano la cocaina, dosi da un quarto di
grammo per trenta euro.” Basta inviare un sms e lo spacciatore, un coetaneo, ti trova nel buio della discoteca.
La droga serve per ballare fino alle sette di sera e vincere la timidezza e abbordare le ragazzine.
(S. De Riccardis, A Milano col popolo delle discoteche. Baby alcolisti anche a dodici anni. La Repubblica, 9
ottobre 2007)
In un mondo globalizzato e al tempo stesso individualista come il nostro, la consapevolezza e la preparazione
psicologica che si richiede a ognuno è maggiore rispetto al passato, quando l’individuo apparteneva a (e si
riconosceva in), una comunità fortemente integrata, regolata da norme, usi e costumi condivisi e indiscussi.
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[…] In una società composita, multietnica, multiculturale, dove ceti sociali diversi entrano continuamente in
contatto tra loro e prima di tutto sui banchi di scuola ognuno si trova nella necessità di sviluppare, nel corso
della crescita, una serie di abilità sociali, relazionali ed emozionali che un tempo, in un contesto più raccolto
e meno problematico, apparivano meno rilevanti.
Tolleranza, comprensione di sé e degli altri, capacità di relazionarsi con i “diversi da sé” e di controllare i
propri impulsi, stanno diventando qualità sempre più necessarie in un mondo profondamente mutato e
tendenzialmente democratico dove, al contrario dei sistemi paternalistici o monolitici, a ognuno è richiesto di
essere direttamente responsabile delle proprie azioni. Pensare di abolire ogni forma di violenza è pura utopia,
così come è utopico pensare che la violenza sia contrastabile soltanto con interventi istituzionali. La violenza
riemerge continuamente nel quotidiano in forme diverse e sottili di aggressività. […] Si pone dunque
l’accento sul bullismo, sia nella sua accezione più generale, ossia come violenza giovanile, sia in quella più
specifica, cioè come comportamento aggressivo con connotati persecutori che può avere effetti sia sulla
vittima sia sul bullo, sia sulla vita comunitaria in generale.
(A. Oliviero Ferraris, Piccoli bulli crescono. come impedire che la violenza rovini la vita ai nostri figli,
Rizzoli, Milano 2006)
Però l’uomo non può convivere solo con il nulla, non può accettare che tutto sia privo di senso. […] E allora
si elaborano – e la nostra cultura li ha già elaborati – i travestimenti che scintillano e seducono, perché
conducono inevitabilmente verso il nulla. Sono questi travestimenti nichilistici dei valori supremi le cause
occulte e profonde di molti dei mali dell’uomo contemporaneo.
Uno studioso, Giovanni Reale, ne ha contati dieci, eccoli:
- lo scientismo che ha preteso di porre la scienza come unica risposta ai problemi e alle angosce di oggi e che
oggi viene rinverdito dalle meraviglie della tecnologia digitale
- l’aver messo da parte il valore della verità, per far posto al diritto delle cento verità, cioè al relativismo
radicale. Oggi non interessa “la” verità, ma solo la “mia” verità
- l’esaltazione dell’azione per l’azione, l’efficientismo, sottovalutando e dimenticando il valore della
contemplazione che fa rientrare l’uomo in se stesso e nelle sue profondità
- la proclamazione del benessere materiale come origine della felicità: è la tentazione della società dei
consumi contro la società dei valori
- il dilagare della violenza in tutte le sue forme, da quelle adolescenziali alla violenza più occulta di certa
globalizzazione, del commercio delle armi, della droga ecc…
- lo smarrimento del senso della bellezza, la perdita del senso dello stupore, della meraviglia
- la riduzione del vero amore al sesso “usa e getta”: vedi l’erotizzazione esasperata della nostra società
- la glorificazione dell’individualismo egoista
- lo smarrimento del senso del cosmo e del suo fine: un mondo da depredare e non da custodire
- il materialismo positivista in tutte le sue forme, che grava come una coltre sulla cultura del nostro tempo,
soffocando ogni aspirazione…
Se non c’è nulla per cui “valga la pena di…” allora si apre la porta a tutto: al disimpegno, alla violenza,
all’egoistica ricerca del sesso per il sesso, alle corse suicide del sabato sera, alla droga, all’appiattirsi sul
quotidiano…
(C. Fiore, Le radici del disagio, “Dimensioni nuove” novembre 2000)
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Terrorismo jihiadista: responsabilità politiche e stragi
DOCUMENTI
“Lo Stato Islamico (abbreviato IS) è un gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale
capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un Califfato nei
territori caduti sotto il suo controllo in una fascia di territorio compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq
occidentale.
Prima di tale proclamazione, il gruppo si faceva chiamare con l’acronimo “Daesh”, tradotto in italiano
come “Stato Islamico dell'Iraq e della Siria” (Islamic State of Iraq and Syria da cui ISIS).
Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qāʿida in Iraq" (2004–2006), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel
2004, per combattere l'occupazione americana dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati
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Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. A partire dal 2012 lo Stato Islamico dell'Iraq è
intervenuto nella guerra civile siriana contro il governo di Baššār al-Asad e nel 2013, avendo conquistato una
parte del territorio siriano e scelto come propria capitale Raqqa, ha assunto il nome ISIS.
Nel 2014 l'ISIS ha espanso il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mossul),
proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014. Le rapide conquiste territoriali dell'ISIS hanno
finito per attirare la preoccupazione della comunità internazionale, spingendo gli Stati Uniti e altri Stati
occidentali e arabi a intervenire militarmente contro l'ISIS con bombardamenti aerei in Iraq da agosto 2014 e
in Siria da settembre 2014. L'ONU e alcuni singoli Stati hanno esplicitamente fatto riferimento allo Stato
Islamico come a un'organizzazione terroristica, così come i mezzi d'informazione in tutto il mondo”.
(Adattato da Wikipedia)
“La secolare frattura tra il campo sunnita e quello sciita si è improvvisamente allargata in un contesto globale
che vede i paesi capofila schierati su opposti fronti in merito ad altre questioni assai più terrene - il futuro
della Siria e dell’Iraq, il mercato energetico, il ridisegno dei confini dell’intero Medio Oriente – ed in un
clima di accresciuta competizione interimperialistica tra blocchi che si contendono il controllo del pianeta”.
(Marco Santopadre, Riad ed Ankara provocano Iran e Russia, 04 gennaio 2016 Contropiano)
“C'è una geopolitica e una storia del terrorismo islamico che ha due fronti, uno esterno e un altro interno. È
sul fronte esterno che tutto comincia. L'errore è stato quello iniziale: dopo l'11 settembre del 2001 gli
americani lanciarono una “guerra al terrore” che non solo non ha reso il mondo più sicuro ma l'ha portato
nelle case degli europei. Il regime talebano-qaedista venne nominalmente abbattuto ma è in Pakistan che era
nato ed lì che poi sono morti il capo di Al Qaeda Osama Bin Laden, nel blitz di Abbottabad, e il Mullah
Omar, in un ospedale di Karachi : ma non si poteva certo colpire un Paese con l'atomica che con
l'approvazione degli Usa e i finanziamenti dei sauditi aveva sostenuto dal 1979 la guerra dei mujaheddin
contro l'Unione Sovietica e causato la sua sconfitta (...) Con la guerra del 2003, con cui dei leader
approssimativi volevano ridisegnare il Medio Oriente, gli Usa hanno scoperchiato il vaso di Pandora è non
l'hanno più richiuso. Al Qaeda, da cui in seguito è nato l'Isis, dall'Afghanistan si spostò in Mesopotamia.(...)
Il Califfato non aveva inizialmente come obiettivo l'Occidente ma in primo luogo il governo sciita di
Baghdad e poi quello filo iraniano di Assad: lo scopo era la rivincita dei sunniti in Mesopotamia e nel
Levante, un proposito condiviso dalla Turchia e dalle monarchie del Golfo, Arabia Saudita in testa. Con
l'evidente menzogna di sostenere un'opposizione moderata quasi inesistente, gli Stati Uniti hanno dato via
libera alla Turchia per aprire “l'autostrada della Jihad” con l'afflusso di migliaia di jihadisti da tutto il mondo
musulmano, Europa compresa.
La risacca sanguinosa di un conflitto con 250mila morti e milioni di profughi da qualche tempo è tornata e
vive accanto a noi. Il delirio terrorista del jihadismo ha una sua logica alla quale non siamo per niente
estranei. (...) Nel 2014, prima che tagliassero la testa a un cittadino americano, gli Usa non avevano fatto una
piega quando Mossul era caduta in mano all'Isis, assistendo alla rotta di Baghdad senza intervenire. Poi è
iniziata una guerra al Califfato tra le più ambigue della storia militare recente”.
(Alberto Negri, Il fallimento della politica, 23 marzo 2016 Il sole 24ore)
“Un attacco terroristico senza precedenti ha assediato Parigi, a meno di un anno dalla strage di Charlie
Hebdo, nella notte del 13 novembre 2015. Un commando di attentatori kamikaze ha colpito sei volte in 33
minuti, sparando all'impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra giovani che stavano
trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: almeno 129 i
morti e oltre 300 feriti. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a
farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della
carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio.
(La strage di Parigi: la notte più buia, 11 aprile 2016, Redazione ANSA)
A seguito del feroce attentato a Bruxelles del 22 marzo 2016, Il Presidente della Repubblica , Sergio
Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo
fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa
condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia
terroristica deve trovare saldamente uniti i paesi dell’Unione Europea. Occorre affrontare questa sfida
decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare,
culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”.
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(www.quirinale.it, 22 marzo 2016)
“Stato islamico nero, Stato islamico bianco. Il primo sgozza, uccide, lapida, taglia le mani, distrugge il
patrimonio dell’umanità e detesta l’archeologia, le donne e gli stranieri non musulmani. Il secondo è meglio
vestito e più pulito, ma non si comporta diversamente. Il gruppo Stato islamico (IS) e l’Arabia Saudita. Nella
sua lotta al terrorismo, l’Occidente è in guerra con l’uno ma stringe la mano all’altro.
È un meccanismo di negazione che ha un prezzo. Si vuole salvare la storica alleanza strategica con l’Arabia
Saudita dimenticando che questo regno si fonda su un’altra alleanza, con una gerarchia religiosa che
produce, legittima, diffonde, predica e difende il wahabismo, la versione dell’islam ultrapuritana di cui si
nutre l’IS.
Il wahabismo, un movimento radicale messianico nato nel diciottesimo secolo, vuole restaurare un
vagheggiato califfato intorno a un deserto, un libro sacro e due luoghi santi, la Mecca e Medina. È un
puritanesimo figlio di massacri e del sangue, che si traduce oggi in un rapporto assurdo con le donne, in un
divieto d’ingresso ai non musulmani nei luoghi sacri, in una legge religiosa intransigente, ma anche in un
rapporto malato con le immagini, con la rappresentazione e, quindi, con l’arte, oltre che con il corpo, con la
nudità e con la libertà. (...)
Bisogna vivere nel mondo musulmano per comprendere l’immenso potere esercitato dai canali televisivi
religiosi sulla società attraverso i suoi anelli più deboli: le famiglie, le donne, gli ambienti rurali. La cultura
islamista si è diffusa oggi in molti paesi: Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Mali, Mauritania. Vi sono
qui migliaia di giornali e di canali televisivi islamisti (come Echourouk e Iqra), oltre che religiosi, che
impongono la loro visione unica del mondo, della tradizione e dell’abbigliamento nello spazio pubblico, così
come nei testi legali e nei riti di una società che considerano corrotta.
(...) Il jihadismo viene denunciato come il male del secolo ma non ci si concentra su ciò che lo ha creato e lo
sostiene. (...) Il gruppo Stato islamico ha una madre: l’invasione dell’Iraq. Ma anche un padre: l’Arabia
Saudita e la sua industria ideologica”.
(Kamel Daoud, Le vere radici del gruppo Stato islamico sono in Arabia Saudita, 04 Gennaio 2016,
www.internazionale.it. Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul New York Times)
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Nuove frontiere del lavoro
DOCUMENTI
Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica
dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una
flessibilità sia nell'organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. […]
Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai
vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove, quando e come lavorare.
Spesso il telelavoro è un misto col lavoro tradizionale e richiede la presenza fisica in ufficio alcune volte alla
settimana o al mese, oltre all'impegno a telelavorare entro un intervallo di orari flessibile - ma comunque
limitato e non a completa discrezione del lavoratore -, in cui il lavoratore deve essere reperibile.
Il telelavoro non è una professione, né un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un
programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più
recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque
ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi. […]
La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, ancora manca di fonte legislativa ed è
dettata principalmente dall' accordo interconfederale del 9 giugno 2004, con cui i rappresentanti dei datori di
lavoro e i sindacati confederali hanno recepito in Italia l'accordo quadro europeo sul telelavoro del
16.07.2002 (l'Italia è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo).
Per quanto riguarda invece la pubblica amministrazione italiana, vige l'accordo quadro dell'8 giugno
2011[…].
(Caratteri del Telelavoro da Wikipedia)
Lo Smart Working si prefigge di semplificare e rendere maggiormente flessibile lo strumento lavoristico
denominato Telelavoro. Il presupposto fondante sia del più noto Telelavoro come del più recente Smart
Working è la comune caratteristica della connaturata “flessibilità”. L’obiettivo principale delle due citate
speciali tipologie occupazionali è quello di promuovere il cosiddetto “lavoro da remoto” pur mantenendo
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insite le caratteristiche fondamentali di “lavoro subordinato”, svolto in presenza di aspetti particolari quali:
uso sistematico di strumenti informatici e telematici, assenza di una postazione lavorativa fissa (sia interna
ovvero esterna all’azienda), svolgimento dell’attività lavorativa al di fuori del sito aziendale, con percentuali
variabili di orario di lavoro da doversi prestare.
Altri aspetti fondamentali sono il diritto alla parità di trattamento retributivo rispetto ai cosiddetti lavoratori
che possiamo definire normalmente “stanziali”, come anche similari risultano essere le dinamiche di carriere,
il diritto/dovere alla formazione, le prerogative sindacali, i premi di produzione e il salario accessorio.
Gli strumenti tecnologici normalmente vengono forniti dal datore di lavoro […].
Un aspetto di particolare delicatezza è inoltre rappresentato dal problema della protezione dei dati in uso e/o
elaborati dal lavoratore, il quale deve garantire la diligente custodia dei dati aziendali in suo possesso, come
anche la detenzione delle attrezzature informatiche eventualmente assegnate.
(Stefano Olivieri Pennesi, Il telelavoro si evolve in smart working. Elementi di novità per il nascente Jobs
Act in “Lavoro a confronto” n° 4 del 2014)
Lavorare da casa invece che in ufficio può aumentare la produttività? Il giorno dopo l’approvazione da parte
del Consiglio dei ministri del disegno di legge sullo smart working (o lavoro agile) si ragiona di pro e di
contro. Già a caccia di bilanci prima ancora che le norme siano diventate legge. Insomma, il telelavoro, il
papà dello smart working, è andato in soffitta, e si apre una nuova era. Almeno dal punto di vista delle tutele,
perché - come riportano i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - quasi il 50% delle
grandi aziende sta già sperimentando questo tipo di prestazione.
La relazione introduttiva al disegno di legge sulle nuove misure per il lavoro autonomo che contiene nella
seconda parte le norme sul lavoro agile ci aiuta a fare chiarezza; definisce il lavoro agile una «modalità
flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e
agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Il testo ne detta anche i confini: il lavoro agile è
quel lavoro che può essere svolto in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però
gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di
lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali. […]
Uno specifico articolo viene dedicato al trattamento economico. Il disegno di legge stabilisce che il
lavoratore abbia il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello
complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’azienda. Inoltre, gli
incentivi di carattere fiscale e contributivo (ad esempio i premi) riconosciuti in caso di incremento di
produttività ed efficienza del lavoro sono applicabili anche ai lavoratori “agili”.
(Cristiana Gamba, Addio telelavoro, debutta lo smart working. Lavorare da casa aumenta la produttività? In
“Il Sole 24 Ore” 29 gennaio 2016)
Il 18 febbraio 2016 il Comune di Milano ripropone la Giornata del Lavoro Agile, un progetto del Piano
Territoriale degli Orari.
Le edizioni 2014 e 2015 hanno dimostrato che i dipendenti delle circa 150 tra aziende ed enti aderenti hanno
potuto risparmiare circa 2 ore in un giorno, sottratte agli spostamenti e utilizzate per sé, per la propria
famiglia e per il tempo libero. Inoltre, sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel
2015 percorsi con mezzi privati a motore. Vantaggi per l’ambiente e maggior tempo per sé sono evidenti,
oltre al miglioramento della competitività delle imprese; tanto che è in discussione al Parlamento italiano una
proposta di legge sul lavoro agile.
Ma che cosa è il lavoro agile? È una modalità di lavoro che non richiede una postazione fissa in ufficio;
consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio
decentrato o da una postazione in coworking*.
Possono aderire alla Giornata del lavoro agile le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali.
[…]Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori
e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e Pm10, del traffico,
dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio s.r.l.).
Il Piano Territoriale degli Orari è lo strumento comunale che ridefinisce l’organizzazione degli orari e dei
tempi della città per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine e degli abitanti temporanei a
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Milano. Per sperimentare il "lavoro agile" il giorno 18 febbraio 2016 è possibile prenotare una postazione di
lavoro presso i coworking accreditati dal Comune di Milano.
Per individuare le postazioni gratuite disponibili (colore verde): http://giornata.lavoroagile.it
(Pagina web sul sito del Comune di Milano, dedicata all’evento)
Per molte aziende lo smart working (così come anche il coworking) può rappresentare un modo di tagliare
costi. Ad esempio quelli legati alle sedi aziendali e di conseguenza ai costi di gestione delle stesse – si pensi
ai risparmi legati ad esempio alle spese energetiche connesse all’illuminazione dei locali, alla
climatizzazione estiva e invernale, alla gestione delle mense aziendali, alla pulizia.
I numeri sono al rialzo: il 17% delle grandi imprese italiane ha avviato nel 2015 (erano l’8% nel 2014)
progetti organici di smart working […]. A queste si aggiunge il 14% di grandi imprese che si dichiara
intenzionato ad avviare progetti ed un ulteriore 17% che ha avviato iniziative per particolari profili, ruoli o
esigenze del personale. Dalla fotografia, scattata dall'Osservatorio Smart Working della School of
Management del Politecnico di Milano, si evince che quasi una grande impresa su due sta andando in modo
strutturato o informale verso il nuovo approccio all’organizzazione del lavoro. Da Vodafone a Bayer
passando per American Express sono molte le aziende che in Italia hanno già progetti di smart working in
corso. (Mila Fiordalisi, Smart working, cos'è e a chi conviene? Guida per lavoratori e aziende in “Il
quotidiano on line dell’Economia digitale e dell’innovazione” 05 Marzo 2016).
C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Sulla base delle proprie conoscenze il candidato discuta la considerazione che segue:
La Resistenza è un movimento profondo ed articolato, in cui hanno avuto un ruolo fondamentale gli aspetti etici
ed esistenziali, la spinta individuale a schierarsi, a prendere parte. È questo il valore essenziale che salda il
primo antifascismo, quello della cosiddetta cospirazione, alla lotta aperta del biennio 1943-1945. La scelta di
combattere il tiranno segna la presa di responsabilità morale e civile alla base della resistenza, la priorità intorno
a cui si raccolgono metodi e visioni diverse. Le stesse bande partigiane, che accolgono opinioni e sensibilità
spesso divergenti, diventano il microcosmo di una società civile che pensa, dibatte ed agisce nell’interesse
generale, con la volontà prioritaria di porre fine alla dittatura fascista e all’occupazione nazista.
D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
In Fenomenologia di Mike Bongiorno (U. Eco, Diario minimo, 1963) Umberto Eco fece del popolarissimo
presentatore un'icona dell'Italia del boom, indicandolo come il modello più vistoso di riduzione del
superman all'everyman. Mike Bongiorno, scrive Eco, non è particolarmente bello, atletico, coraggioso,
intelligente. Rappresenta, biologicamente parlando, un grado modesto di adattamento all'ambiente. (..) Mike
Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le
più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto, confortando le altrui naturali tendenze
all'apatia e alla pigrizia mentale.(..) ha una nozione piccolo borghese del denaro e del suo valore. (..)
accetta tutti i miti della società in cui vive. (..) Oltre ai miti accetta della società le convenzioni. È paterno e
condiscendente con gli umili, deferente con le persone socialmente qualificate.
Prendendo spunto dall'analisi che Eco propone, rifletta il candidato ed illustri con opportuna argomentazione
la sua idea di mediocrità nella società attuale.
* Il coworking, secondo la definizione di Wikipedia, è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di
un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un' attività indipendente.
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
classe: VAIT
Gestione progetto e
organizzazione d’impresa
Docente:
Lentucci Laura
1. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Contenuti
Tempi
Piano e sviluppo dei
progetti e previsioni
costo di progetto.
Il progetto e le sue fasi
Ciclo di vita gestionale e tecnico
Struttura e scomposizione delle attività lavorative di
progetto WBS
Struttura delle risorse e responsabilità di progetto OBS
Strutture RAM e RACI
Struttura delle risorse aziendali di progetto RBS
Struttura e aggregazione dei costi di progetto CBS
OttobreDicembre
Gestione e
monitoraggio di un
progetto e controlli
costi di un progetto.
L’avvio di un progetto
Preventivi: iniziale, esecutivo e aggiornato
Richiami sui grafi, tecniche reticolari di programmazione
Il CPM
Il PERT
Tecniche non reticolari di programmazione: Diagramma a
barre di GANTT
Gestione delle risorse
Il monitoraggio e il controllo del progetto
Gestione e controllo dei costi
Analisi degli scostamenti
GennaioMarzo
Elementi di
organizzazione di
impresa con
particolare
riferimento al settore
ICT.
Il sistema Impresa
Strutture organizzative: impresa semplice, struttura
funzionale, divisionale, matriciale
Funzioni aziendali
La funzione dei sistemi informativi
Profili professionali nei sistemi informativi
Imprese che lavorano su commessa, scheda commessa
Il rischio da videoterminali
Impresa simulata
Aprile Maggio
Gestione di progetti
(Laboratorio)
2. LIBRI DI TESTO
GESTIONE PROGETTO ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA – C. IACOBELLI, M.
COTTONE, E. GIADO, G.M. TARABBA - JUVENILIA SCUOLA.
3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati:
lezione frontale orale, esercitazioni, lavoro di gruppo, uso di laboratori di informatica.
Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: testo in adozione, internet e
sussidi multimediali, laboratorio di informatica.
4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Prove scritte a risposte aperte;
Interrogazioni orali;
41 di 15
Relazioni scritte;
Esercitazioni in classe e di laboratorio;
Lavori di gruppo.
5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono stati applicati i criteri di valutazione presenti nel POF.
Le valutazioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri:
Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze);
Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza;
Partecipazione e Impegno
Interesse e Attenzione;
Per l’attribuzione dei voti si è fatto riferimento alle corrispondenze con i livelli tassonomici adottati dal POF.
6. OBIETTIVI PROGRAMMATI
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al
raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di
competenza:
· Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei progetti;
· Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della
qualità e della sicurezza;
· Utilizzare i principali concetti relativi all’economia;
· Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio;
· Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione di rete;
· Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attivita di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;
· Redigere relazioni tecniche e documentare le attivita individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
7. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Sulla base dei risultati delle verifiche e di osservazioni sistematiche sulla classe, relativamente alla
preparazione di base, si possono individuare tre fasce di livello.
Il profitto emergente della classe, pertanto, è il seguente: alcuni studenti possono essere inseriti in una
fascia alta con conoscenze/competenze sicure, metodo di lavoro ordinato e impegno regolare. Altri possono
essere inseriti in una fascia media con competenze/conoscenze sufficienti, metodo di lavoro da rendere più
produttivo, e un impegno abbastanza costante. Vi è poi una terza fascia dove sono presenti allievi con
conoscenze/competenze insicure, impegno e attenzione discontinui.
Durante l’attività laboratoriale proposta, simulazione di impresa, l’impegno e l’attenzione non sono sempre
stati soddisfacenti, anche se diversi studenti si sono distinti per serietà ed impegno. Il gruppo classe non è
riuscito a produrre il prototipo dell’oggetto/servizio alla base del progetto di imprenditorialità.
Indipendentemente dai risultati di profitto ottenuti, la classe inizialmente non ha mostrato molto interesse
per la materia, sentendola come distante dall’indirizzo di studio scelto, nella seconda parte dell’anno
scolastico l’interesse invece è stato maggiore.
Nella valutazione si è tenuto conto anche della qualità del lavoro svolto a casa, le attività ordinarie di
laboratorio, l’attenzione prestata, la partecipazione alle lezioni e l’atteggiamento verso lo studio.
L’insegnamento è stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. Rispetto a
quanto preventivato nel piano di lavoro di inizio anno non e stato possibile svolgere alcuni argomenti
prefissati a causa di difficolta maggiori del previsto nell’assimilazione e comprensione dei contenuti e concetti
chiave propri della disciplina da parte degli allievi. In virtù di ciò si è preferito, e ritenuto opportuno,
soffermarsi maggiormente su tali aspetti in modo che gli studenti potessero acquisirne la dovuta conoscenza.
Docente
_____________________________________________
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
classe: 5A IT
INFORMATICA
Docente:
GUARASCIO GIUSEPPE
8. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Sistemi informativi e
sistemi informatici
Basi di dati
relazionali
Sistemi di gestione
per basi di dati
ACCESS e MY SQL
Il linguaggio SQL
Contenuti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lato Server: Linguaggio •
PHP e accesso ai dati
•
•
•
•
•
•
•
•
Lato Client: linguaggi
•
CSS e Javascript
•
•
•
•
Sistema informativo e sistema informatico
Ciclo di vita di un sistema informatico
Aspetto intenzionale ed estensionale dei dati
File di dati (cenni)
Basi di dati e DBMS
Diagramma entità relazioni
Il modello relazionale
Progettazione e normalizzazione di una base di
dati relazionale
Algebra, operatori relazionali
uso dello strumento "visualizzazione struttura query" di
Access per visualizzare graficamente il modello
relazionale e applicare interattivamente collegamenti e
integrità referenziale.
Creazione di basi di dati e query SQL in ambiente
ACCESS e in ambiente MySQL.
Il comando SELECT.
Funzioni di aggregazione.
Query nidificate.
Altri comandi DML.
Comandi DDL.
Accesso concorrente ai dati.
Corrispondenza fra l'istruzione sql select e le istruzioni
dell'algebra relazionale.
Sintassi del linguaggio PHP.
Variabili e array del linguaggio PHP. Array associativi.
Le funzioni del linguaggio PHP.
Validazione e passaggio dati da HTML a PHP.
From HTML e oggetti $_POST e $_GET.
Gestione delle sessioni con $_SESSION.
Uso dei Cookies.
L’interfaccia del PHP con MY SQL.
PHP data object per l’accesso a DBMS.
Richiami di HTML.
Linguaggio CSS. Fogli di stile esterni.
Il selettore CSS. Selettore gerarchico. Eventi
Il linguaggio Javascript. Interazione con HTML.
Funzioni ed eventi.
Tempi
settembre
Settembre
Novembre
Dicembre
Dicembre
- Gennaio
Febbraio Marzo
Aprile Maggio
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•
Oracle Java SQL
Fundamentals
Document Object Model. L'oggetto Document.
Iterazioni su insiemi di oggetti con For-In.
Studio sul manuale inglese ufficiale Oracle DB:
• Transazioni: Rollback e Commit.
• Creazione di vincoli di integrità con constraint - foreign
key.
• Istruzioni DDL.
• Istruzioni DML Insert e Update.
Aprile Maggio
9. LIBRI DI TESTO
IBAN: 9788808245427
AUTORI: FORMICHI FIORENZO MEINI GIORGIO
TITOLO: “CORSO DI INFORMATICA 3 (LIBRO MISTO SCARICABILE)
BASI DATI RELAZIONALI,
LINGUAGGIO SQL. XML. PAGINE WEB DIN. CON PHP + P”
VOL: 3
EDITORE: ZANICHELLI
Manuale ufficiale Oracle per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL Fundamentals
Codice esame: 1Z0-061
10. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
STRUMENTI:
Sono stati usati prevalentemente materiali autoprodotti inseriti su piattaforma e-learning della
classe, manuali e ambienti di apprendimento on-line (soprattutto www.w3schools.com e
www.html.it). Spesso alla produzione di questi materiali hanno collaborato gli alunni
meritevoli.
Il libro di testo è stato usato nella fase di strutturazione della conoscenza per completare la
preparazione e il ripasso di conoscenze apprese a lezione o in maniera induttiva in laboratorio.
Il manuale ufficiale Oracle per la preparazione all'esame Oracle Database 12c SQL
Fundamentals è stato usato mediante la LIM.
Sono stati usati gli ambienti di sviluppo IDE (Eclipse, FireBug per Mozilla FireFox) per
l'autocorrezione, l'aiuto sintattico, l'attività di debugging.
E' stato usato il laboratorio in rete con controllo delle postazioni Net Support Schools.
METODOLOGIE DIDATTICHE:
Le lezioni in laboratorio, per la parte introduttiva teorica, sono avvenute proiettando sui monitor
la presentazione interattiva degli strumenti e delle porzioni di codice esemplificative e degli
obiettivi da realizzare, mediante Netsupport School. Questo tipo di lezioni avveniva con
modalità interallacciata di brevi sezioni di spiegazione e brevi sezioni di realizzazione autonoma
da parte degli studenti del segmento formativo proposto.
In laboratorio si è fatto ampio uso della didattica laboratoriale, introducendo gli argomenti in
maniera essenziale e dando il quadro teorico-storico di riferimento, puntando, poi, il focus sulla
realizzazione di "oggetti" attraverso l'approfondimento sintattico individuale mediante IDE o su
internet o la scoperta autonoma induttiva e la successiva presentazione alla classe dei risultati da
parte degli alunni con il docente in veste di tutor/facilitatore (flipped class e lavoro di gruppo).
E' stata favorita la collaborazione e lo scambio all'interno del gruppo e la collaborazione come
tutor fra pari fra i gruppi (peer to peer).
In piattaforma e-learning della classe è stata attivata una sezione FAQ per ospitare gli appunti
volontari e le soluzioni dei problemi proposti inviati dagli alunni stessi e organizzati per parole
chiave.
44 di 15
Lezione problematica con presentazione degli obiettivi da parte del docente, la scelta degli
strumenti condivisa fra docente e alunni e l'apertura di uno spazio di discussione sulle possibili
soluzioni da implementare (debate).
11. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
compiti scritti
interrogazioni
due simulazioni di ii prova
approfondimenti individuali
test ed esercitazioni di laboratorio
12. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Fa fede quanto riportato nel P.O.F.
In particolare per la valutazione delle prove:
• conoscenza dell’argomento,
• competenza nella produzione della soluzione,
• abilità nella realizzazione di una soluzione adeguata, completa e documentata,
• uso del lessico specifico,
• chiarezza nella presentazione della soluzione adottata,
• capacità di effettuare collegamenti fra le conoscenze e fra i linguaggi di
programmazione.
Hanno concorso alla valutazione finale:
• Livelli di conoscenza, competenza ed abilità raggiunti,
• Rispetto delle regole e impegno,
• Qualità del lavoro svolto a casa,
• Impegno e autonomia nell’attività ordinaria di laboratorio,
• Attenzione, interesse e partecipazione alle didattica curricolare,
13. OBIETTIVI PROGRAMMATI
• conoscere le problematiche relative alla produzione, documentazione e manutenzione del
software
• saper produrre documentazione relativa all'analisi dei dati (diagramma entita'-relazioni)
e delle funzioni
• conoscere i problemi generali legati all'archiviazione dei dati
• distinguere tra organizzazione dei dati da un punto di vista logico e fisico
• conoscere i concetti fondamentali relativi ai d.b
• conoscere i componenti e le caratteristiche dei d.brelazionali
• conoscere il linguaggio sql
• saper utilizzare ms access per la gestione di d.b. relazionali
• architettura client/server
• conoscere la programmazione lato server e le tecniche principali per la creazione di pagine
dinamiche
• creare pagine in html con form
• utilizzare script per creare pagine dinamiche (lato client e lato server)
• utilizzare il linguaggio php per gestire i dati del db attraverso pagine web
14. OBIETTIVI RAGGIUNTI
45 di 15
Un buon gruppo di allievi (un terzo circa, riconoscibile dai voti) ha partecipato all'attività
didattica in aula e in laboratorio con interesse e partecipazione e una apprezzabile volontà di
anticipare e di arrivare oltre le richieste didattiche. Questi alunni hanno raggiunto di
conseguenza risultati di rilievo e hanno dimostrato di conoscere e usare gli strumenti in maniera
autonoma e di essere in grado di usare spirito critico e capacità di analisi dei problemi.
Un altro terzo circa ha risposto bene alle sollecitazioni didattiche e alle attività di laboratorio
riuscendo a portare a termine le esercitazioni (anche se a volte con fatica e mediante l'aiuto fra
gruppi). Questo gruppo è arrivato a risultati più che sufficienti, possiede le conoscenze e le
abilità che si sono poste come obiettivo della classe, ma, a causa di una insufficiente
rielaborazione e sistematizzazione personale è più in grado di operare in laboratorio e fare
collegamenti logici che di esporre in maniera organica le proprie conoscenze. Per ottenere
risultati migliori hanno bisogno che il docente interagisca con loro.
Il classico restante gruppo è stato penalizzato da lacune pregresse e da una mancanza di volontà
che gli ha fatto preferire stare ai margini dell'attività didattica, in attesa della soluzione o di
spunti ad hoc e stimoli per proseguire nel percorso di apprendimento. Questi alunni hanno
raggiunto risultati appena sufficienti e necessitano di una guida sia per condurre le attività di
laboratorio (che sono in grado di portare a termine) e di uno stimolo interattivo per esporre e
organizzare la risposta documentale ad un problema proposto.
Docente
Giuseppe Guarascio
_____________________________________________
46 di 15
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
classe:5AIT
INGLESE
Docente:
Mauretta Bernardini
15. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Contenuti
Tempi
Module 3Unit 4
Applications
Presentations..................................................pp.69,70,71
Module 4
Unit 1
Unit 4
The Internet
The Internet- History and Definition.. pp.78,79,80,81
Copyright, Piracy and Privacy..............pp.93,94,95,96
Reading
Comprehension
Spam, Spam, Spam...............................p.87
Hackers and Identity Thefts...................p.97
Module 5
Unit 3
Programs and programming
Creating a Website........................ pp.112,113,114,115
Module 6
Unit 1
Telecommunications
Describing Telecommunications.....pp.126,127,128,129
Module 7
Unit 1
Unit 3
Unit 4
Reading
comprehension
Networks and Protocols
Networks overview............pp.152,153,154,155
Wired and wireless.........pp.162,163,164,165
Types of Networks .........................pp.167,168,169,170
An early version of wireless
communications systems..................p. 166
Module 8
Reading
comprehension
An early history of mobile phones
The World's First
Worldwide Television Satellite link up ......p.195
Working with IT
Unit 4
Careers ......................pp.213,214,215,216
Free Readings
Protocols and servers ..........................p.288
Submarine Communication cables .....p.233
1.The Origins and scientific foundations of modern
communications.
2. Black Friday from www.bbcnews.uk.org
3. The Internet in a cup.
4. University challenge: Hackers compete for top prize
http://www.bbc.co.uk/news/technology-36153391
Articles
16. LIBRI DI TESTO
M.Bernardini G.Haskell, Information
Telecommunications, Loescher 2012
Technology,
Understanding
Computers
and
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17. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
LIBRI DI TESTO, LEZIONE FRONTALE, FLIPPED CLASSROOM, INTERNET
18. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
COLLOQUI ORALI, TERZA PROVA ESAME DI STATO
19. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
COME APPROVATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
20. OBIETTIVI PROGRAMMATI
OBIETTIVI PREVISTI DALLE LINEE GUIDA MINISTERIALI
21. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Una parte degli alunni è in grado di comprendere testi scritti e orali di livello B2, sono in
grado di esprimersi su argomenti conosciuti e formulare ipotesi su argomenti nuovi. Sono
anche in grado di riassumere ed esprimersi con correttezza formale.
La maggior parte della classe ha raggiunto questi obiettivi ad ad livello mediamente
sufficiente, ma di livello inferiore e poco curato da un punto di vista formale.
Alcuni alunni presentano invece un livello di conoscenza dei contenuti superficiale unito
ad un livello linguistico non ancora adeguato.
Docente
Mauretta Bernardini
_____________________________________________
48 di 15
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
Italiano
Docente:
22. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità
didattica Modulo
1. G.
Leopardi
classe: 5 AIT
GRAZI Tatiana
Contenuti
- Vita e opere
- Il pensiero e la poetica:
a) l’infelicità della condizione umana: le illusioni e la ricerca
del
piacere
b) pessimismo storico e pessimismo cosmico
c) la caduta delle illusioni e il messaggio di solidarietà umana
- lettura e analisi di testi tratti dal libro di testo
Tempi
Settembre/ottobre
Ottobre/ novembre
2. Il secondo
‘800
3. G. Verga
4. G.
D’Annunzio
5. G. Pascoli
6. I. Svevo
6.
- L’età postunitaria:
scenario politico-sociale: l’Italia dopo l’Unità
scenario culturale: positivismo e ruolo dell’intellettuale
- il romanzo, genere guida
- Realismo, Naturalismo, Verismo
- Decadentismo (Simbolismo: cenni)
- Vita e opere
- Ideologia e poetica:
a) l’evoluzione artistica
b) la svolta verista: poetica e tecnica narrativa
c) la lotta per l’esistenza
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
Novembre/dicembre
- Vita e opere
- Ideologia e poetica:
a) l’evoluzione artistica: estetismo ed etica del superuomo
c) il rapporto con il contesto
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
Gennaio
- Vita e opere
- Ideologia e poetica:
a) l’evoluzione artistica e lo stile
b) il nido e il fanciullino
c) la poesia pura
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
Febbraio
- Vita e opere
- Ideologia e poetica:
a) l’evoluzione artistica e i rapporti con le altre scienze
b) la figura dell’inetto nei tre romanzi
c) motivi, temi, lingua e stile
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
Metà febbraio/
metà marzo
- Vita e opere
Marzo
49 di 15
L.Pirandello
- Ideologia e poetica:
a) la crisi di identità dell’uomo moderno: la vita e la forma
(uno, nessuno e centomila)
b) l’umorismo: il sentimento del contrario
c) il teatro nel teatro
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
4. Il primo
Novecento
- il contesto storico/sociale
- le avanguardie:
a) i futuristi: il rifiuto della tradizione
b) i crepuscolari (cenni)
- lettura e analisi di brani tratti dal libro di testo
Fine marzo/ metà aprile
5. La poesia
del Novecento
a) G. Ungaretti
- vita e opere
- poetica: legame tra vita e poesia
“la parola pura”
- lo stile
b) U. Saba
- vita e opere
- la poetica: tra tradizione e contemporaneità
“la poesia onesta”
- lo stile
c) E. Montale
- vita e opere
- la poetica: la poetica degli oggetti
- lo stile
Aprile/Maggio
LETTURE EFFETTUATE:
• G. Leopardi:
- da Zibaldone : La teoria del piacere
- da le Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese; visione dello spettacolo teatrale “Operette morali”
di Alberto Galligani
- da Canti: L’Infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, A se stesso, La ginestra
• G. Verga:
da Vita dei campi: Rosso Malpelo
Visione dello spettacolo teatrale “Rosso Malpelo” a cura della compagnia dei “Guitti, teatroviaggiante”
da Novelle rusticane: La Roba
• D’Annunzio.
da Il piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti
da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
• G.Pascoli
da Il fanciullino: Una poetica decadente
da Myricae: Lavandare, X Agosto, Temporale, Il lampo
• I. Svevo
da Senilità: Il ritratto dell’inetto
da La coscienza di Zeno: Psico-analisi
• L.Pirandello
da Novelle per un anno: Ciàula scopre la luna
Visione in film di: La patente, Marsina stretta
• Il primo Novecento
F. T. Marinetti: Primo manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento
A. Palazzeschi: Lasciatemi divertire
F. Kafka: L’incubo del risveglio, Una giustizia implacabile e misteriosa
• G. Ungaretti
da L’Allegria: Noia, In memoria, Porto sepolto, Veglia, I Fiumi, Mattina, Soldati
da Il Dolore: Non gridate più
• U. Saba
da Il Canzoniere: A mia moglie, La capra, Amai, Città vecchia
50 di 15
• E. Montale
da Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.
23.LIBRI DI TESTO: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria “Il Piacere dei Testi” vol.
“Giacomo Leopardi” e vol. 5 e 6 Ed. Paravia
24. TRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
libro di testo e altri testi e/o fotocopie, lezioni frontali, lezioni interattive, lavori di gruppo,
esercitazioni, sussidi multimediali, presentazioni in power point, simulazioni
25. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
interrogazioni orali, prove scritte (saggio breve, tema, analisi del testo, questionari)
26. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La qualità del lavoro svolto a casa
I lavori di gruppo
L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni
L’atteggiamento generale verso lo studio
27. OBIETTIVI PROGRAMMATI
- collocare l'opera nel suo contesto storico-culturale e letterario
- individuare il contenuto e le tematiche dei testi
- saper esprimere in una forma corretta i contenuti appresi
- cogliere le relazioni tra politica, società e cultura
- conoscere gli autori presentati e i brani letti
28. OBIETTIVI RAGGIUNTI
- collocare l'opera nel suo contesto storico-culturale e letterario
- individuare il contenuto e le tematiche dei testi
- saper esprimere in una forma corretta i contenuti appresi
- cogliere le relazioni tra politica, società e cultura
- conoscere gli autori presentati e i brani letti
Docente
Grazi Tatiana
51 di 15
PERCORSO FORMATIVO
classe:5ALL
Materia MATEMATICA
docente SARA MODI
29. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
NTEGRALI
Contenuti
L’integrale come operatore inverso della derivatadefinizione di primitiva di una funzione-definizione di
integrale indefinito di una funzione reale - il problema
dell’esistenza della primitiva di una funzione reale-integrali
indefiniti immediati - regole d’integrazione: per
scomposizione, per sostituzione, per parti – integrali di
funzioni razionali – il problema del calcolo delle aree –
definizione dell’integrale definito di una funzione
continua– significato geometrico dell’integrale definito –
dimostrazione del teorema della media –dimostrazione del
teorema fondamentale del calcolo integrale – calcolo di aree
-- calcolo del volume di un solido di rotazione --estensione
del calcolo dell’integrale a intervalli illimitati – integrali
impropri .
Il problema del numero di ordinamenti possibili degli
elementi di un insieme – calcolo delle disposizioni e delle
CALCOLO
permutazioni senza ripetizione – il problema del numero di
COMBINATORIO scelte possibili di alcuni elementi di un insieme (scelte
ordinate e non) con e senza ripetizione: combinazioni,
permutazioni, disposizioni. Problemi di calcolo di numero
di scelte e di ordinamenti di un insieme – coefficiente
binomiale.
Definizione classica di probabilità – definizione
CALCOLO DELLE frequentistica – legge empirica del caso – definizione
PROBABILITA’
soggettiva – concetto di spazio degli eventi – definizione
assiomatica di probabilità – eventi incompatibili – eventi
dipendenti e indipendenti – probabilità condizionata probabilità totale- teorema di Bayes.
VARIABILI
CAUSALI
MODELLI
Variabili causali discrete e continue – definizione di
funzione di distribuzione di probabilità – definizione di
funzione densità di probabilità – definizione di funzione di
ripartizione di probabilità– relazione fra funzione di
ripartizione e la funzione densità– sintesi dei dati: valore
atteso, moda e mediana – indice di variabilità: campo di
variazione, scarto, varianza, scarto quadratico medio –
Concetto di speranza matematica e gioco equo.
Modello
binomiale,
modello
di
Poisson
,
modello
52 di 15
PROBABILISTICI
DISCRETI
MODELLI
PROBABILISTICI
CONTINUI
EQUAZIONI
DIFFERENZIALI
geometrico : costruzione della funzione di distribuzione –
valor medio – varianza e deviazione standard - valori
modali
Modello uniforme: costruzione della funzione di densità e
della funzione di ripartizione – calcolo del valor medio e
della deviazione standard
Modello gaussiano – funzione di densità della variabile
normale – studio della normale di gauss – calcolo del valor
medio e della varianza – funzione normale standard –
utilizzo di tabelle per il calcolo della funzione di
ripartizione.
Equazioni funzionali. Equazioni differenziali del primo
ordine: a variabili separabili e lineari. . Problema di Cauchy.
30. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
L’attività didattica si è svolta generalmente nella forma di lezioni frontali, durante le quali
gli alunni sono stati stimolati a porsi problemi e a partecipare, intervenendo oralmente e
con esemplificazioni alla lavagna.
L’introduzione degli argomenti è partita da situazioni problematiche, per arrivare alla
definizione dei concetti, alla generalizzazione e all’astrazione.
E’ stato richiesto un lavoro individuale, esplicitato nelle modalità, finalizzato al
consolidamento e all’approfondimento delle conoscenze.
31. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
prove aperte
interrogazioni
colloqui
32. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione si è basata sulla conoscenza dei contenuti, sulla capacità di applicarli e
rielaborarli nonché sull’uso del linguaggio specifico della disciplina.
La valutazione finale ha tenuto conto del grado di preparazione raggiunto, della
partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno e la costanza nello studio individuale
nonché del progresso rispetto alla situazione iniziale
33. OBIETTIVI PROGRAMMATI
. comprendere il testo dell'esercizio proposto alla luce delle conoscenze
. esporre in modo chiaro e appropriato utilizzando il linguaggio formale
. utilizzare il linguaggio specifico e saper operare con il simbolismo matematico
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. analizzare situazioni problematiche ricercando i legami esistenti tra le variabili che le
caratterizzano;
. definire un modello matematico appropriato;
. studiare il modello ottenuto con gli strumenti più idonei, confrontando diversi metodi
. valutare i risultati ottenuti
34. OBIETTIVI RAGGIUNTI
-
Metà della classe ,con le dovute differenziazioni , conosce i contenuti essenziali e sa
ripetere definizioni e dimostrazioni con linguaggio sufficientemente adeguato. A causa di
impegno limitato, carenze pregresse e attitudine limitata nei confronti della materia un
piccolo numero di allievi mostra ancora difficoltà in alcuni casi anche gravi. Ottima la
partecipazione all’ attività didattica per l’ interesse mostrato dagli studenti alla disciplina.
L’ impegno a casa poco regolare e proficuo.
Docente
Sara Modi
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PERCORSO FORMATIVO a. s. 2015/2016
Materia:
Scienze Motorie
CLASSE: 5AIT
Docente:
Pierfrancesco Franceschini
1.PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica - Modulo
Tecniche e Regole Sportive
Sport di Squadra
Norme antinfortunistiche
Contenuti
Regole dettagliate dei principali sport di squadra
Pratica dei principali sport di squadra
Come evitare e intervenire in caso di infortuni sportivi
Tempi
24 ore
40 ore
12 ore
2.LIBRI DI TESTO Nel corso del corrente anno scolastico 2015/2016 gli alunni hanno utilizzato
tutti i sussidi multimediali disponibili, approfondendo gli argomenti trattati dal docente, sia in
classe avvalendosi della LIM sia a casa con ricerche on-line individuali e di gruppo. Gli studenti
hanno inoltre usato le dispense cocesse dalle varie Federazioni Sportive; in particolare: “ Campioni
senza trucco”, edite dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, acquisendo nozioni fondamentali
sulla corretta alimentazione e sugli eventuali danni procurati dall’ uso di sostanze dopanti.
3.STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE IL programma di Scienze Motorie è stato svolto
con lezioni frontali, esercitazioni motorie e prove sportive di varia difficoltà, lavori in coppia e in
gruppo. Durante le ore curriculari sono stati utilizzati , per la parte pratica, tutti gli attrezzi
sportivi disponibili sia in palestra che all’esterno, per quanto attiene alla quella teorica, tutti i
sussidi multimediali e le numerose dispense cartacee delle varie Federazioni Sportive.
4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state effettuate attraverso: , test oggettivi,
colloqui, lavori di gruppo, interrogazioni orali, prove muscolari aerobiche ed anaerobiche, prove
coordinative (Oculo-manuali ed Oculo-podaliche).
5.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione hanno seguito quelli contenuti
nel POFT. Le richieste motorie sono stati adattate alle specificità psico-fisiche di ogni alunno.
6.OBIETTIVI PROGRAMMATI Conoscenza dettagliata delle regole di ogni singolo sport praticato
in ambito scolastico. Apprendimento delle norme per il conseguimento di un costante stato di
buona salute. Capacità di relazione con compagni, avversari e docente, durante l’attività motoria
scolastica. Conoscenza e capacità di attuazione delle fondamentali tecniche di primo soccorso.
Capacità di relazionarsi positivamente con l’ambiente naturale, durante le attività all’ aperto.
7.OBIETTIVI RAGGIUNTI Tutti gli alunni: sia i più dotati che quelli con minori attitudini
sportive hanno avuto occasione di migliorare le capacità motorie e le conoscenze teoriche a
seconda delle proprie possibilità. Di particolare rilievo, è l’aver acquisito la piena consapevolezza
di quanto sia importante una continua e razionale attività motoria per poter costantemente
mantenere una cinestesi positiva ed una salute stabile. Il comportamento tenuto dalla classe
durante le lezioni di Scienze Motorie è sempre stato molto corretto e partecipativo.
Bagno a Ripoli 27/04/2016
Il Docente
Pierfrancesco Franceschini
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
classe: 5A IT
SISTEMI E RETI
Docente:
BATTAGLINO DANIELA
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Architettura di rete
Contenuti
Tempi
Concetto di rete
Strutturazione del software di rete
Architettura a livelli: interfacce, servizi, comunicazioni
fra livelli
Il concetto di protocollo di rete
Tipologie di servizi di rete
Modello ISO/OSI e TCP/IP
Settembre
Reti Locali virtuali
Caratteristiche VLAN (CLIL)
Realizzazione di una VLAN
VLAN condivise su più switch
Cisco VTP-VLAN Trunking Protocol
Inter-VLAN Routing
Laboratorio: Realizzazione di una VLAN con Packet
Tracer; Realizzazione VLAN utilizzando il protocollo VTP
con Packet Tracer
Ottobre/Novem
bre
Tecniche
crittografiche per la
protezione dei dati:
crittografia
simmetrica e
asimmetrica,
certificati e firma
digitale
Principi di Crittografia: Generalità (CLIL)
Concetti di chiave pubblica e privata
Algoritmi a cifratura simmetrica: DES, 3DES e AES
Algoritmi a cifratura asimmetrica: RSA
Vantaggi e svantaggi della cifratura simmetrica e
di quella asimmetrica
La crittografia ibrida
La firma digitale e i certificati digitali
Laboratorio:
• Realizzazione di un semplice algoritmo
cifratura secondo il cifrario di Cesare
• Realizzazione di ENIGMA
La sicurezza nei sistemi Informativi:
Generalità
Sicurezza di un sistema informatico
Valutazione dei rischi
Principali tipologie di minacce
Sicurezza nei sistemi informativi distribuiti
Novembre/Febb
raio
La sicurezza delle reti
di
Marzo/Aprile
Servizi di sicurezza per messaggi di email:
Generalità
Minacce alla posta elettronica
Il protocollo S/MIME per la posta elettronica
Un software per la posta sicura: PGP
La sicurezza delle connessioni con SSL/TLS:
Generalità
Il protocollo SSL/TLS
La difesa perimetrale con i Firewall:
Generalità
I firewall
Stateful inspection
Application proxy
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DMZ
Wireless e reti mobili
Laboratorio:
• Configurazione https ;
• Inoltro di messaggi di posta in modo sicuro;
• Realizzazione di ACL standard ed estese con
Packet Tracer.
Generalità
Topologia
Lo standard IEEE 802.11
La Crittografia e l’autenticazione nel wireless (cenni)
Maggio/Giugno
LIBRI DI TESTO
Sistemi e Reti, per l’articolazione informatica degli istituti tecnici settore tecnologico VOL.3 –
LUIGI RUSSO, ELENA BIANCHI - HOEPLI
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono state: lezione frontale
orale, esercitazioni, didattica laboratoriale, lavoro di gruppo, e-learning.
Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: libro di testo in
adozione, materiale fornito dal docente, internet e sussidi multimediali, laboratorio di informatica.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Le verifiche sono state somministrate per accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella
programmazione e determinare la validità della metodologia impiegata dall’insegnante.
Nell’arco dell’anno scolastico sono state effettuate:
• Prove scritte a risposta aperte e non strutturate;
• Interrogazioni orali;
• Questionari sulla piattaforma e-learning;
• Test individuali/esercitazioni di laboratorio;
• Lavori di gruppo
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I criteri di valutazione adottati sono quelli presenti nel POFT pertanto si è tenuto conto di:
Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze);
Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza;
Partecipazione e Impegno;
Interesse e Attenzione.
In attinenza al POFT si è utilizzato la scala di riferimento per l’attribuzione dei voti.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al
raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di
competenze, conoscenze e abilità:
• Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti;
• Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali;
• Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione;
• Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di
gestione della qualità e della sicurezza;
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
57 di 15
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Durante l’anno scolastico si è cercato di rendere gli alunni responsabili e consapevoli di cosa
significasse l’anno conclusivo di una scuola superiore e principalmente dell’importanza e della
difficoltà che presenta un esame di stato. La maggiore parte degli studenti ha partecipato
all’attività didattica con interesse, anche se per molti di loro il lavoro si svolgeva esclusivamente
nelle ore scolastiche. È quindi mancata una seria rielaborazione dei contenuti come lavoro a casa.
Per alcuni anche la partecipazione alle lezioni didattiche è stata difficoltosa e hanno alternato
periodi in cui l’attenzione non è stata sufficiente a periodi in cui si è registrato un maggiore
interesse. Durante l’attività laboratoriale l’impegno e l’attenzione non sono sempre stati
soddisfacenti. Pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e serietà all’interno del
gruppo classe. Il profitto degli alunni si può considerare, nel complesso, sufficiente, con alcuni
studenti che si distinguono dalla media con profitti buoni. L’insegnamento è stato adattato nei
tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti. In particolare il programma
preventivato nel piano di lavoro presentato a inizio anno è stato modificato anche in base alle
indicazioni ministeriali relative alla seconda prova.
Il docente
Daniela Battaglini
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
Storia
classe: 5 AIT
Docente:
1. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità
didattica Modulo
GRAZI Tatiana
Contenuti
Tempi
Settembre/ottobre
1.
L’Europa tra
l’800 e il ‘900
2.
L’Italia di
Giolitti
a) il contesto sociale: II° rivoluzione industriale, le ideologie, il
positivismo, la società di massa, la Belle époque
b) il contesto politico: le alleanze tra gli Stati europei
(Triplice Alleanza/Triplice Intesa)
Il sistema giolittiano.
Le riforme.
Il rapporto con socialisti e cattolici.
La guerra di Libia
Ottobre/ novembre
Novembre/dicembre
3.
La I Guerra
mondiale
a) le cause
b) le fasi della guerra: dalla guerra di movimento alle trincee
c) L’Italia in guerra
d) 1917: anno della svolta
e) Versailles o la pace difficile
Gennaio/febbraio
a) Il comunismo tra Lenin e Stalin
Il regime staliniano: economia e terrore
4.
I totalitarismi e b) Il dopoguerra in Italia, il fascismo al potere
la crisi della
c) Hitler e il nazismo:
democrazia in la repubblica di Weimar, l’ascesa di Hitler, (il Mein Kampf),
Europa (1917- il controllo della società tedesca
1936):
Febbraio
5.
Il mondo
e l’Europa
tra le
due Guerre
La crisi del 1929 e la grande depressione
degli anni ‘30
Il New Deal in USA.
La politica di espansione tedesca e
lo scoppio della guerra.
6.
La seconda
guerra
mondiale e la
divisione del
mondo nei
due blocchi
(1944-1989)
7.
L’Italia
a) La seconda guerra mondiale:
fasi di svolgimento
l’Europa nazista e la shoah
la Resistenza in Europa e in Italia
b) La guerra fredda (1945-1956):
caratteri generali (Usa e URSS
nuovi organismi internazionali)
c) La decolonizzazione: caratteri generali
Marzo/Aprile
Maggio/giugno
a) Gli anni della ricostruzione (1943-1958)
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repubblicana
La Resistenza.
La Costituzione. Il 1948. Il centrismo.
b) Dal miracolo economico agli “anni di piombo”.
Il centro-sinistra. Il boom economico.
2. LIBRI DI TESTO: : Z. Ciuffoletti, U. Baldocchi, S. Bucciarelli, S. Sodi – Dentro la Storia – Ed.
G. D’Anna, vol.3A e 3B
3. TRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Libro Di Testo E Altri Testi E/O Fotocopie, Lezioni Frontali, Lezioni Interattive, Lavori Di Gruppo,
Esercitazioni, Sussidi Multimediali, Presentazioni In Power Point, Simulazione (terza prova)
4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Interrogazioni Orali, Prove Scritte (questionari)
5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La qualità del lavoro svolto a casa
I lavori di gruppo
L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni
L’atteggiamento generale verso lo studio
6. OBIETTIVI PROGRAMMATI
Saper esporre oralmente e per scritto i contenuti e le problematiche affrontate
Saper fare gli opportuni collegamenti tra fenomeni storici
Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economa, della politica
e della società del periodo esaminato.
Inserire gli eventi storici nel loro contesto spazio-temporale;
Utilizzare varie fonti scritte, documenti storici, iconografici e cartografici;
Comprendere i nessi fondamentali tra economia, società, religione e cultura
7. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Saper esporre oralmente e per scritto i contenuti e le problematiche affrontate
Saper fare gli opportuni collegamenti tra fenomeni storici
Individuare e contestualizzare i concetti portanti dell’economa, della politica
e della società del periodo esaminato.
Inserire gli eventi storici nel loro contesto spazio-temporale;
Utilizzare varie fonti scritte, documenti storici, iconografici e cartografici;
Comprendere i nessi fondamentali tra economia, società, religione e cultura
Il gruppo classe ha partecipato con sufficiente impegno ed interesse alle attività proposte, tuttavia lo studio a casa, la
rielaborazione personale e la successiva esposizione non sono state per tutti soddisfacenti. I contenuti programmati
sono stati affrontati e gli obbiettivi sostanzialmente raggiunti; rimane da consolidare la correttezza nell’espressione
orale, che per una parte della classe risulta ancora insufficiente, mentre è emerso un gruppo che per interesse personale,
capacità di studio e approfondimento, ha raggiunto buone competenze.
Docente
Grazi Tatiana
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
classe: VAIT
Tecnologie e progettazione
di Sistemi informatici e di
Telecomunicazioni
Docente:
Lentucci Laura
35. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Architettura di rete.
Le socket e la
comunicazione con i
protocolli TCP e
UDP.
Applicazioni
server
lato
Servizio DNS
Contenuti
I sistemi distribuiti
Modelli architetturali dei sistemi distribuiti
Architetture delle applicazioni di rete: Client-Server, Peerto-Peer
Servizi di trasporto disponibili per le applicazioni;
Servizi di trasporto di TCP e UDP;
Lab. - Ripasso sui thread in Java.
Le socket
Le porte di comunicazione e le socket
La connessione tramite le socket
Datagram socket e Stream socket
Programmazione delle socket con protocollo TCP
Lab. - Java socket: realizzazione architettura
client/server con TCP;
Lab. - Java socket: realizzazione di server multi-thread;
Il linguaggio XML
Un ambito applicativo di XML: SEPA
Introduzione ad Apache HTTP Server
Le servlet: generalità e caratteristiche; ciclo di vita;
Deployment di una applicazione Web;
Lab. - Interazione tra client e servlet GET/POST con le
servlet;
Lab. - La permanenza dei dati con le servlet - i cookie; La
permanenza dei dati con le servlet - le sessioni
Definizione
Gerarchia dei server
Risoluzione dei nomi
Tempi
OttobreDicembre
GennaioFebbraio
Marzo –Fine
pentamestre
Maggio
36. LIBRI DI TESTO
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI
TELECOMUNICAZIONI VOL. 3 – G. MEINI, F. FORMICHI – ZANICHELLI.
37. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Le metodologie adottate per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati:
lezione frontale orale, esercitazioni, lavoro di gruppo, uso di laboratori di informatica.
Gli strumenti adottati per favorire l’apprendimento della disciplina sono stati: testo in adozione, internet e
sussidi multimediali, laboratorio di informatica.
38. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Prove scritte a risposte aperte;
Interrogazioni orali;
Relazioni scritte;
Esercitazioni di laboratorio;
Lavori di gruppo.
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39. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono stati applicati i criteri di valutazione presenti nel POF.
Le valutazioni hanno tenuto conto dei seguenti criteri:
Livello individuale del conseguimento degli obiettivi (acquisizione contenuti e competenze);
Progressi formativi compiuti rispetto al livello di partenza;
Partecipazione e Impegno
Interesse e Attenzione;
Per l’attribuzione dei voti si è fatto riferimento alle corrispondenze con i livelli tassonomici adottati dal POF.
40. OBIETTIVI PROGRAMMATI
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al
raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di
competenza:
· Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza;
· Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali;
· Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti;
· Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi di gestione della qualità e
della sicurezza;
· Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
41. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Sulla base dei risultati delle verifiche e di osservazioni sistematiche sulla classe, relativamente alla
preparazione di base, si possono individuare tre fasce di livello.
Il profitto emergente della classe, pertanto, e il seguente: alcuni studenti possono essere inseriti in una
fascia alta con conoscenze/competenze sicure, metodo di lavoro ordinato e impegno regolare. Altri possono
essere inseriti in una fascia media con competenze/conoscenze sufficienti, metodo di lavoro da rendere più
produttivo, e un impegno abbastanza costante. Vi è poi una terza fascia dove sono presenti allievi con
conoscenze/competenze insicure, impegno e attenzione discontinui. Durante l’attività laboratoriale l’impegno
e l’attenzione non sono stati sempre soddisfacenti, pochi sono gli studenti che si sono distinti per impegno e
serietà all’interno del gruppo classe.
Nella valutazione si è tenuto conto anche della qualità del lavoro svolto a casa, le attività ordinarie di
laboratorio, l’attenzione prestata, la partecipazione alle lezioni e l’atteggiamento verso lo studio.
L’insegnamento e stato adattato nei tempi e nei metodi ai ritmi di apprendimento degli studenti.
Docente
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