Allegato 2_ Centro Stoccaggio Produrre Pulito - SIRA

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Allegato 2_ Centro Stoccaggio Produrre Pulito - SIRA
DIREZIONE GENERALE SVILUPPO E TERRITORIO
DIREZIONE AMBIENTE E GESTIONE RIFIUTI
P.O. VIA, AIA, ARIA
PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
PREMESSA
Nell’Allegato II al D.M.31/01/05 “Linee-guida recanti i criteri per l'individuazione e l'utilizzazione
delle Migliori tecniche disponibili (ex art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 372/1999) – LINEE
GUIDA IN MATERIA DI SISTEMI DI MONITORAGGIO IPPC - (Prevenzione e riduzione integrate
dell'inquinamento). Decreto legislativo n. 372/1999, art. 3, comma 2. Elementi per l'emanazione
delle linee-guida per l'identificazione delle Migliori tecniche disponibili.” Sono contenute tutti le
azioni e interventi da valutare e attuare per il monitoraggio degli inquinanti in aria, acqua, per il
monitoraggio acustico e dei rifiuti.
Con riferimento ed in coerenza con quanto riportato nel Bref comunitario, il piano di controllo di un
impianto è definibile come "l'insieme di azioni svolte dal gestore e dall'autorità di controllo che
consentono di effettuare, nelle diverse fasi della vita di un impianto o di uno stabilimento, un
efficace monitoraggio degli aspetti ambientali dell'attività costituiti dalle emissioni nell'ambiente e
dagli impatti sui corpi recettori, assicurando la base conoscitiva che consente in primo luogo la
verifica della sua conformità ai requisiti previsti nell’Autorizzazione".
Le sue finalità primarie sono quindi:
la valutazione di conformità rispetto ai limiti emissivi prescritti;
la raccolta dei dati ambientali richiesti dalla normativa IPPC e da altre normative europee e
nazionali nell'ambito delle periodiche comunicazioni alle autorità competenti.
Le modalità di misura, gli strumenti, la scelta delle metodiche di analisi e quant’altro necessario per
un corretto monitoraggio degli aspetti valutati come rilevanti saranno conformati alle Linee Guida e
a quanto previsto dalla Normativa vigente.
PRESCRIZIONI GENERALI
L’Azienda dovrà comunicare alla Provincia e ad ARPAT con congruo anticipo (almeno 30 gg) la
data e gli orari di attuazione degli autocontrolli. Contestualmente la ditta dovrà confermare o
meno, ovvero dichiarare qualora non lo avesse fatto in precedenza, i metodi di campionamento e
analisi che comunque dovranno essere allegati alla comunicazione. Ciò permetterà di valutare, per
ogni metodica, l’idoneità allo scopo (in relazione al valore limite del parametro), la precisione,
l’esattezza e l’incertezza intorno al valore limite.
Tali informazioni dovranno essere contenute nel metodo, o comunque precisate al fine di
completare la valutazione di coerenza delle metodiche utilizzate (campo di applicazione, limite di
rilevabilità) fatta da ARPAT in prima istanza all’atto della dichiarazione da parte dell’Azienda del
metodo analitico previsto.
PROVINCIA DI FIRENZE - VIA MERCADANTE, 42 - 50144 FIRENZE - 055.27601 - FAX 055.368092
CODICE FISCALE 80016450480 - PARTITA IVA 01709770489
Dovrà essere comunicato alla Provincia e alla Ditta da parte di ARPAT con congruo anticipo
(almeno 30 gg) la data e gli orari di attuazione dei controlli. Contestualmente ARPAT dichiarerà i
metodi di campionamento e analisi nonché i relativi costi.
A seguito degli esiti del piano di monitoraggio potranno essere variate le modalità di autocontrollo
e controllo nonché le periodicità previste per ogni parametro.
Tali modalità potranno esser variate anche nel corso del periodo di riferimento del monitoraggio
stesso previa comunicazione al l’autorità competente
La restituzione dei risultati analitici ottenuti dall’Azienda con l’autocontrollo dovrà prevedere
preliminarmente un’azione correttiva che, nel caso di supermento dei limiti contenuti
nell’autorizzazione, l’Azienda dovrà comunicare, entro al massimo 15 giorni, ad ARPAT le modalità
di intervento a seguito di quanto accaduto.
Dovranno essere indicate le modalità di registrazione/archiviazione e i tempi di conservazione dei
dati, nonché la procedura di gestione delle non conformità. Le informazioni da inviare all'autorità
competente dovranno essere trasmesse in formato elettronico e cartaceo e i dati rilevati dovranno
essere espressi sia in forma tabellare che in forma grafica.
Il trend relativo all'andamento dei consumi (energia, risorsa idrica, produzione rifiuti) dovrà
riportare con continuità anche l'andamento degli anni precedenti a quello trasmesso (a partire
dall'anno della prima comunicazione), accompagnato da osservazioni sugli andamenti.
La restituzione dei risultati analitici dovrà essere correlata dal riferimento alle metodiche utilizzate e
all’incertezza dei metodi rispetto ai valori limite.
Il report annuale dei dati ambientali e consumi, dovrà essere fornito entro il 30 aprile di ogni anno
con riferimento ai dati dell’anno precedente.
Oltre alle anomalie e/o malfunzionamento dei macchinari del ciclo produttivo (che vengono
descritte in maniera esaustiva), devono essere indicate le eventuali procedure da seguire nel caso
di eventuali sversamenti di materiali per prevenire di miscelazione di sostanze non compatibili,
ecc…
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COMPARTO: Emissioni in atmosfera
Le emissioni in atmosfera sono costituite dagli sfiati dei silos.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Modalità di
Misura
Azienda
EMISSIONI PUNTUALI
Punto di emissione
E1-E7 Sfiato silo
stoccaggio (1)
E8 Stazione di travaso
rifiuti liquidi (2)
Parametri
(Misura=M;
Calcolo=C;
Stima=S)
Metodi Misura
U.M.
Proposti
Azienda
SOV
M
mg/Nm
3
SOV
M
mg/Nm
3
Periodicità
Misure
Azienda
(proposte
AIA)
Periodicità
ReportRest. Dati
ARPAT
Note:
(1) La ditta dovrà riportare i dati relativi alla manutenzione degli impianti di abbattimento.
(2) da definire sulla base dei risultati conseguiti nelle prime analisi di autocontrollo effettuate nel
periodo di marcia controllata.
COMPARTO: Scarichi Idrici
Le acque meteoriche che cadono all’esterno dell’area di stoccaggio e lavorazione saranno raccolte
in un’altra vasca di decantazione collegata al sistema fognario. Le acque meteoriche che cadranno
dalla nuova tettoia saranno raccolte in una vasca per il loro riutilizzo di tipo industriale.
PRESCRIZIONI
Per quanto riguarda le acque dei piazzali scaricate in fognatura si ritiene utile un campionamento
annuale con la determinazione dei parametri TOC e Piombo, Cadmio, Nichel e Cromo, solventi
clorurati e non.
Quale livello di azione si individuano i limiti dello scarico in acque superficiali.
Per le altre prescrizioni e osservazioni si veda allegato tecnico I.
COMPARTO: Acque sotterranee
Secondo quanto previsto dal precedente atto autorizzativo dovrà essere effettuato il seguente
piano di monitoraggio sulle acque sotterranee, da estendersi anche ai “vecchi” piezometri come
indicativi di eventuali contaminazioni dei livelli meno profondi di sottosuolo, integrati come da
tabella:
Localizzazione
piezometro
Parametri
Modalità
di
Misura
Metodi Misura
Proposti
Azienda
ARPAT
Periodicità
ReportPeriodicità
Rest. Dati
Misure
Azienda
Annuale/
Semestrale
PH
D
APAT IRSA
CNR met. 2060
Semestrale
Annuale
Conducibilità
D
M.U. 930
Semestrale
Annuale
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Piezometri 1-6
COD
D
Azoto Ammoniacale
D
Nitiri
D
Cloruri
D
Nitrati
D
Cromo totale
D
Piombo
D
Nichel
D
Rame
D
Mercurio
D
Idrocarburi totali
D
Solventi alogenati
D
Benzene
D
Toluene
D
Xilene
D
Stirene
D
Etilbenzene
D
Livello piezometrico
D
APAT IRSA
CNR met. 5130
APAT IRSA
CNR met. 4030 (B)
M.U. 939
APAT IRSA
CNR met.4020
APAT IRSA
CNR met.4020
APAT IRSA
CNR met.3150 (B1)
APAT IRSA
CNR met. 3230 (B)
APAT IRSA
CNR met. 3220 (B)
APAT IRSA
CNR met. 3250 (B)
APAT IRSA
CNR met. 3200 (A2)
APAT IRSA
CNR met. 5160B B2
APAT IRSA
CNR met. 5150
APAT IRSA
CNR met. 5140
APAT IRSA
CNR met. 5140
APAT IRSA
CNR met. 5140
APAT IRSA
CNR met. 5140
APAT IRSA
CNR met. 5140
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
Semestrale
Annuale
PRESCRIZIONI
1. La ditta dovrà presentare, entro il 31/12/2007, la documentazione attestante la messa in
sicurezza della testata dei piezometri.
2. Dovranno essere immediatamente comunicati gli eventuali superamenti delle CSC per le
acque sotterranee.
3. Dovrà essere comunicata la modalità di spurgo dei piezometri, e ogni rapporto di prova
dovrà essere corredato della certificazione opportunamente sottoscritta sulle modalità di
spurgo (quantità di acqua emunta, tempo di ricarica, livelli piezometrici, ecc…).
COMPARTO: Rifiuti
RIFIUTI
(Codici C.E.R.)
Parametro
Modalità di
misura
Periodicità
Metodi di Periodicità
reportmisura
misure restituzione
dati
RIFIUTI SOLIDI e LIQUIDI
Tutti i codici CER
autorizzati
Classificazione
Quantità
Kg
Pesata
Continuo
Annuale
Composizione
Concentrazione
---0.1% minimo
Annuale
Dovrà inoltre essere un controllo organolettico per il 100% del rifiuto in ingresso, annotando
eventuali anomalie su un apposito registro.
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Tutti i rifiuti autorizzati devono essere sottoposti al monitoraggio, fatto salvo gli obblighi specifici
derivanti dalla normativa di settore.
COMPARTO: Rumore
La ditta ha eseguito una campagna di misurazioni nel 2004 rilevando che la rumorosità
dell’impianto di stoccaggio rientra nei limiti previsti dal PCCA.
La ditta dichiara inoltre che a conclusione dei lavori eseguirà una nuova campagna di misurazioni
al fine di verificare l’inquinamento acustico generato dalle strutture che verranno realizzate.
PRESCRIZIONI
Vedi allegato tecnico I.
Allegato n. 2 parte integrante e sostanziale dell’atto di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 3637 de
30/10/2007l
IL Responsabile P.O.
(Ing. Alessio Nenti)
“Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del d.lgs n. 10/2002, del t.u n.445/2000 e norme
collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico e’
memorizzato digitalmente ed e’ rintracciabile sul sito internet per il periodo della pubblicazione:
http://attionline.provincia.fi.it/albo.asp . e presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di
Firenze” L’accesso agli atti viene garantito tramite l’Ufficio URP ed i singoli responsabili del procedimento
al quale l’atto si riferisce, ai sensi e con le modalità di cui alla L. 241/90, come modificata dalla L. 15/2005,
nonché al regolamento per l’accesso agli atti della provincia di Firenze”
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