la national gallery of art di washington celebra tre generazioni di

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la national gallery of art di washington celebra tre generazioni di
LA NATIONAL GALLERY OF ART DI WASHINGTON CELEBRA TRE GENERAZIONI DI
SCULTORI DELLA ROBBIA
WASHINGTON DC\ aise\ - "Della Robbia: Sculpting with Color in Renaissance Florence". Una nuova mostra per celebrare tre
generazioni della famiglia italiana di scultori esperti della Robbia e dei loro contemporanei si è aperta il 5 febbraio nelle sale
della National Gallery of Art di Washington DC. L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino al 4 giugno, è stata
organizzata dal Museum of Fine Arts di Boston in associazione con la National Gallery of Art di Washington e con il supporto
dell’Ambasciata d’Italia a Washington DC. La continua ricerca di Luca della Robbia (1399/1400-1482) profusa nei materiali,
oltre ai tradizionali marmo e bronzo, lo ha portato a inventare una nuova tecnica che ha permesso alle sue opere di
sopravvivere attraverso i secoli completamente indenni. Si tratta della smaltatura della terracotta, grazie alla quale un materiale
"povero" come la terracotta può dar vita a opere di colore brillante e durevole nel tempo."In quanto italiano sono fiero del fatto
che venga dedicata una mostra alle opere di della Robbia e dei suoi contemporanei, perché ciò le riporta all’attenzione del
pubblico americano", ha detto l’ambasciatore d’Italia a Washington DC, Armando Varricchio, intervenendo alla inaugurazione.
"L’ingegnosità, la creatività e la capacità di innovare sono le caratteristiche di questi artisti", ha aggiunto, "e riflettono
perfettamente alcune delle qualità distintive degli italiani".Gli appassionati d’arte del Rinascimento in visita in Italia dall’America
hanno sempre avuto un debole per le opere di della Robbia e ne hanno acquistate parecchie negli anni. Per questa ragione la
maggior parte delle opere esposte alla mostra proviene da collezioni private americane. Da segnalare "La Visitazione",
solitamente esposta nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia. Quest’opera, insieme a tre sculture provenienti dal
Museo Nazionale del Bargello e a un’altra proveniente dall’Oratorio di San Tommaso d’Aquino, è visibile per la prima volta al di
fuori dei confini italiani. La famiglia Marchesi Antinori ha anche supportato la conservazione della Risurrezione di Cristo,
consentendo all’opera di essere data in prestito per la prima volta da quando venne donata al Brooklyn Museum nel 1898. I
Friends of Florence hanno supportato la conservazione della Madonna col Bambino di Luca della Robbia, in prestito per la
prima volta da parte dell’Oratorio di San Tommaso d’Aquino a Firenze. (aise)