4 Misure urgenti in caso di crisi convulsive acute

Transcript

4 Misure urgenti in caso di crisi convulsive acute
Misure urgenti in caso di
crisi convulsiva del bambino:
1
2
3
4
5
6
Guardare l’ora e ricordarsi quando è comparsa la crisi.
Togliere al bambino gli oggetti potenzialmente pericolosi (es. occhiali,
penne ecc.)
Eliminare i possibili ostacoli e allontanare il bambino da zone
eventualmente pericolose (es. scale, spigoli vivi, traffico stradale ecc.)
Calmare e osservare il bambino – le osservazioni potrebbero essere
molto importanti per il successivo trattamento.
Non introdurre alcun oggetto nella bocca del bambino per impedire
che si morda la lingua.
Se la crisi dura più di 5 minuti o se compaiono più crisi subentranti,
riferirlo al medico di pronto soccorso e somministrare, con il consenso
del medico, un medicinale d’emergenza.
CH/C-APROM/BUC/15/0001b 07.2015
Se la crisi regredisce, mettere il bambino in posizione laterale, per favorire la
deglutizione. Allentargli gli indumenti, per facilitare la respirazione. Parlargli
con dolcezza, anche per riconoscere quando il bambino riacquista coscienza.
Controllare che il bambino non si sia ferito.6
Dopo la crisi, il bambino ha bisogno di un periodo di recupero ed
eventualmente si addormenta.7
1 Deutsche Gesellschaft für Neurologie: Leitlinien für Diagnostik und Therapie in der Neurologie. Erster epileptischer Anfall und
Epilepsien im Erwachsenenalter. 5. Auflage, Thieme, Stuttgart, 2012.
2 Krämer G. Anfallsformen: Was sind fokale Anfälle mit Bewusstseinsstörung? epiinfo, scaricabile dal sito http://www.swissepi.ch/
fileadmin/pdf/Zentrum/Was_sind_fokale_Anfaelle_mit_Bewusstseinsstoerung.pdf, ultimo accesso 09.06.2015.
3 Krämer G. Anfallformen: Was sind generalisierte tonisch-klonische («Grand mal»-)Anfälle? epiinfo, scaricabile dal sito http://www.
swissepi. ch/fileadmin/pdf/Zentrum/Was_sind_generalisierte_tonisch-klonische_Anfaelle.pdf, ultimo accesso 09.06.2015.
4 Informationszentrum Epilepsie der dgfe: Aktuelle Epilepsiebehandlung im Kindes- und Jugendalter. Scaricabile dal sito http://www.
dgfe. info/home/showdoc,id,400,aid,2805.html, ultimo accesso 09.06.2015.
5 Deutsche Epilepsievereinigung e.V.: Notfallbehandlung. Scaricabile dal sito http://www.epilepsie-vereinigung.de/epilepsie/erste-hilfe/
notfallbehandlung/, ultimo accesso 09.06.2015.
6 Informationszentrum Epilepsie der dgfe: Erste Hilfe: Maßnahmen zur ersten Hilfe bei großen epileptischen Anfällen (Grand mal).
Scaricabile dal sito http://www.dgfe.info/home/showdoc,id,398,aid,2138.html, ultimo accesso 09.06.2015.
7 Informationszentrum Epilepsie der dgfe: Kinderbetreuung bei Epilepsie. Scaricabile dal sito http://www.dgfe.info/home/
showdoc,id,441,aid,693.html, ultimo accesso 09.06.2015.
Misure urgenti in caso di
crisi convulsive acute prolungate
Guida per i genitori e per le persone che assistono il bambino
Zählerweg 10, 6300 Zugo
www.shirepharma.ch
Che cos’è una crisi epilettica?
Il cervello contiene milioni di cellule nervose che comunicano tra loro
sotto forma di segnali elettrici e controllano il nostro pensiero, i nostri
movimenti e le nostre sensazioni.
Durante una crisi epilettica, si originano delle scariche transitorie anormali
da parte di alcuni fasci di cellule nervose nella corteccia cerebrale. La
crisi si può manifestare in diversi modi, a seconda della localizzazione e
dell’estensione dell’area cerebrale interessata. In generale, si distinguono
due categorie principali di crisi epilettiche1:
• Le crisi localizzate/focali nascono in aree delimitate del cervello.
• Le crisi generalizzate interessano l’intera corteccia cerebrale
di entrambi gli emisferi del cervello. Esse possono originare
direttamente (primarie) o evolvere da una crisi localizzata, che si
diffonde (crisi generalizzata secondaria).
Nella maggior parte dei casi, le crisi non durano più di 2 minuti.
Come si manifesta una crisi?
Le crisi focali si manifestano in maniera molto varia da paziente a
paziente. Tra gli altri, possono comparire i seguenti segni2:
• Alterazioni della percezione: Il bambino percepisce l’odore o il
sapore di qualcosa che non c’è
• Il bambino sembra improvvisamente confuso o assente
• Strane sequenze di movimenti
• Strano comportamento: il bambino ripete più volte, ad esempio,
determinati movimenti
• Scosse muscolari
• Disturbi della coscienza.
Non sempre una crisi focale è riconoscibile dagli astanti.
Al contrario, le crisi generalizzate offrono uno spettacolo drammatico.
Molto spesso si tratta della cosiddetta crisi tonico-clonica (crisi di «grande
male»).3 Questa si sviluppa, nella maggior parte dei casi, in tre fasi:
1.«Fase tonica»: Forte tensione muscolare/irrigidimento del corpo,
il bambino può cadere, perdere coscienza, lamentarsi in maniera
caratteristica, eventualmente diventare cianotico, a causa dell’apnea.
2.«Fase clonica»: Crisi convulsive, breve apnea.
Il bambino può ruotare gli occhi in maniera anormale e può
fuoriuscire saliva dalla bocca sotto forma di schiuma.
La lingua può sanguinare, in seguito a morsicatura.
3.Fase successiva, in cui la crisi regredisce: Il bambino all’inizio non
è presente, poi si riprende lentamente. Può sembrare sonnolento,
confuso o irritabile. Non si ricorda della crisi
Come viene trattata una crisi epilettica?
Nella maggior parte dei casi, è necessaria la somministrazione di farmaci
antiepilettici, per prevenire la comparsa di crisi epilettiche. Tali farmaci
innalzano la «soglia convulsiva» del cervello per la comparsa di crisi. Sono
disponibili diversi principi attivi e il medico sceglie il preparato più adatto
in base al tipo di crisi, alla forma di epilessia e all’età del bambino.1,4 Non
in tutti i bambini è possibile raggiungere con gli antiepilettici la completa
assenza di crisi.4
Le crisi regrediscono per lo più spontaneamente dopo 1–2 minuti. In casi
eccezionali, una crisi può durare però 5 minuti o più a lungo. In questo caso,
nella maggior parte dei bambini viene prescritto un medicinale d’emergenza,
che interrompe la crisi. Qui trovano impiego le benzodiazepine.1
Siccome le crisi epilettiche possono comparire improvvisamente, senza
segni premonitori, tutte le persone responsabili del bambino devono sapere
cosa fare in caso di crisi e come usare il farmaco d’emergenza. Dopo la
somministrazione, bisogna rivolgersi al medico di pronto soccorso.5