dell`anima - Living Inside
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dell`anima - Living Inside
La camera ricavata nell’ex giardino d’inverno. Letto coloniale marocchino, cuscini in toile de Jouy. Busto in gesso di Maria Antonietta e bassorilievi in gesso d’ispirazione classica: insieme agli arredi da giardino, ricordano quali erano le origini di questo ambiente. The bedroom created out of the former winter garden. Moroccan colonial bed, toile de Jouy pillows. Plaster bust of Marie Antoinette and classically-inspired plaster bas reliefs: together with the garden ornaments, they recall the origins of this room. paesaggi dell’anima In un Mas del midi, lo stile provenzale si intreccia a ricordi e passioni della proprietaria interior design di enrica stabile testo di nicoletta del buono fotografie di alessandra ianniello 3 a sinistra: nella zona pranzo in cucina, una credenza gustaviana fine ’700 con ceramiche dell’800. a destra: dipinti dal ’700 al primo ’900 nel salotto dedicato ai ritratti femminili. Sedia Direttorio. left: a late 18th-century Gustavian dresser with 19th-century ceramics stands in the dining area of the kitchen. right: paintings from the 18th century to the early 20th century grace the sitting room hung with female portraits. Directoire chair. M agia della Provenza. Sole, colori, profumi, paesaggi che non hanno riscontro altrove, un vento, il Mistral, che pare, con il suo soffio teso e purissimo, metterli sotto cristallo, il sentore di una grande pittura, una cultura architettonica sapiente che ha distillato tipologie rurali divenute iconiche come la bastide e il mas, l’una aristocratica, l’altro più popolare. Un giorno, anni fa, a Enrica Stabile capitò di passare in Provenza e, nel tratto fra Avignone e L’Isle-sur-la- 4 Sorgue, fu come folgorata proprio da un mas. Del 1860, come recitava un’iscrizione sotto la meridiana. “Derelitto, poverino”, racconta l’interior designer fondatrice e titolare de L’Utile e il Dilettevole, raffinato negozio d’arredamento a Milano dal quale provengono molti degli arredi, “dirupato fino a essere brutto, eppure bellissimo, di una bellezza che direi interiore. Contro il volere dei familiari, decisi di farne la casa per le nostre estati. All’inizio c’erano solo quattro tavoli da giardino 5 a sinistra: lo studio. Tappeto inglese vittoriano a piccolo punto, scrivania Luigi XVI. sopra: l’ingresso. Tavolo in ghisa e marmo fine ’800 francese, sedia e sgabello in ghisa inglesi del 1880. 6 left: the study. English Victorian needlepoint carpet, Louis XVI desk. above: the entrance hall. Late 19th-century French table in cast iron and marble, English cast-iron chair and stool from 1880. 7 WHO’S WHO. D iplomata all’Inchbald School di Londra, Enrica Stabile è un’affermata interior designer. È titolare de L’Utile e il Dilettevole, azienda con negozio in via Maggi a Milano, che si occupa di arredamento (per prima lanciò in Italia lo stile shabby-chic), di tessuti per arredo e di organizzazione di eventi. www.solamentegiovedi.com che portavamo dentro e fuori, secondo le necessità”. I lavori intanto fervevano, con tenacia si alzava (di poco) il tetto, si recuperava un locale dopo l’altro, altri se ne creavano sventrando precedenti ambienti, furono creati due salotti particolari – uno con ritratti femminili alle pareti e uno con ritratti soltanto maschili –, la stalla divenne cucina conservando le antiche travi, la rimessa degli attrezzi una veranda, il giardino d’inverno una camera per la figlia. Le finestre furono riallineate, la facciata ripristinata nei colori, a poco a poco il mas si trasformò in bastide. “Niente è stato lasciato al caso”, riprende Enrica Stabile, “tutto l’intervento è stato impostato su una mia regola precisa: creare un’enfilade, una successione di stanze l’una aperta sull’altra di modo che dall’est si possa vedere l’ovest senza soluzione di continuità”. Ogni dettaglio è meditato. I quadri, i lavandini antichi presi in Turchia, le piastrelle vittoriane in cucina, i mobili provenzali, la palette del Midi pittorico per gli accordi cromatici. “Tutto qui mi rappresenta”, conclude la proprietaria, “la casa è come lo specchio della mia vita. Parla della mia passione per le cose di gusto che non tramontano mai, per Francia e Inghilterra, per il Nord, un paradosso forse, visto che qui siamo nel sole del Midi. Ho un legame molto stretto con questo posto, sento che me lo sono guadagnato passo dopo passo. E non è ancora finita”. a destra: per la zona pranzo, un tavolo da vendemmia. Armadio provenzale del ’700. 8 right: vintage dining table. An 18th-century Provençal cupboard. a sinistra: nella cucina, un tavolo provenzale Luigi XVI per la prima colazione. Vasi verdi in ceramica di Caltagirone. a destra: la sala da bagno. Lavabo in marmo, vasca vintage. in basso: l’esterno della costruzione. Le finestre sono state riallineate nel corso dei lavori. Come vuole la tradizione provenzale, a sud la casa è protetta da due massicci platani. La piscina è bordata da una sequenza di siepi di bosso che la separano dal “giardino del curato”. left: in the kitchen, a Louis XVI Provençal breakfast table. Green ceramic ware from Caltagirone. right: the bathroom. Marble washbasin, vintage bathtub. below: the building’s windows were realigned during the renovation. In keeping with Provençal tradition, the house is protected on the south side by two large trees. The pool is bordered by a sequence of box hedges that separate it from the “giardino del curato”. “la casa è come lo specchio della mia vita, parla della mia passione per le cose di gusto” 11