carte albania - Diocesi di Reggio Emilia Guastalla

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Tirana
Albanese
In Albania c’è un saluto per tutto:
mirmengjies per il mattino, mirdita
per il giorno, mirmbrema per la sera
e naten e mire per la buona notte.
Per salutare dopo un incontro si dice
mirupafshim.
Tra le parole che sono
assolutamente da sapere non può
mancare: kepuca (chepuza) che sono
le scarpe!
Quando ci si avvicina alle case ci sono
sempre i cani di guardia!
E spesso hanno fame! E’ quindi indispensabile fermarsi prima
del confine e chiamare il padrone di casa
cosi: “O zoti i shpis!”. Il rischio è grande, se si entra senza
chiamare, i cani di certo sapranno
fermarvi! Corri in ospedale,
e fermati un turno!
Il piatto tipico è la carne in particolare
quella di agnello maiale e vitello. Ci
sono alcuni piatti che fanno parte della
cultura povera che sono il byrek, una
specie di erbazzone ripieno di varie
cose (può essere al formaggio, yogurt,
bietole e carne), da provare! Poi c’è
il pilaf, riso fritto poi cotto in pentola,
asciugato e accompagnato con verdure
e condimenti vari.
Dolci: Trileqe, una torta imbevuta nel
latte e ricoperta di caramello.
Poi il llokume, piccoli dolci fatti con le
noci e l’orize me tall, riso cotto nel latte
e zuccherato. Tutto buonissimo, avanza di una casella!
Purtroppo l’Albania ha un alto tasso di
disoccupazione, che si avvicina al 90%!
Quindi in pochi lavorano. Le famiglie si dedicano alla coltivazione
dei campi, che nei villaggi hanno tutti,
e alla pastorizia; non è difficile vedere i
bambini al pascolo con i greggi.
La vita è molto dura, stai fermo un turno.
Una delle feste più sentite è quella di
San Nicola (Shen Koll) il 6 dicembre
e la festa della bandiera
(Festa e flamurit) il 28 novembre.
La devozione per i santi e per le
icone è un retaggio culturale che
gli albanesi hanno ereditato dalle
tradizioni orientali.
La gioia della festa ti porta ad
avanzare di una casella!
Il clima è molto simile a quello del
sud Italia, in estate molto caldo,
mentre l’inverno diversamente, è
molto freddo e piovoso. A meno che
non capiti un anno buono!
Insomma...tutto imprevedibile.
Oggi piove molto e le strade sono
impraticabili,
sei costretto a fermarti un turno!
Lek albanese
1 euro = circa 140 lek
Il cambio è molto
sfavorevole,
fermati un turno!
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La vita della parrocchia non è poi tanto diversa
dalle nostre in Italia: la messa domenicale,
l’incontro di catechismo, la visita alle famiglie e agli
ammalati, i sacramenti... l’unica differenza è che alla
nostra missione sono affidati sette villaggi quindi è
difficile riuscire a dire settimanalmente la messa in
sette chiese perciò gli appuntamenti con la messa
sono stati ridotti a incontri bisettimanali: Solo il
villaggio di Gomsiqe, nel quale si vive, ha la messa
ogni settimana. L’appuntamento con la messa è
anche il momento nel quale è possibile consultare
e prendere in prestito i libri della biblioteca
(biblioteca in viaggio: uno zaino da montagna con
libri per ragazzi e bambini che don Stefano ha
pensato per sollecitare la lettura fra i ragazzi e gli
adulti). Da poco alcuni ragazzi hanno anche iniziato
a suonare la chitarra, perciò l’appuntamento della
messa è anche l’occasione per suonare e animare
la celebrazione. L’incontro di catechismo non
consiste nella sola “lezione” ma anche in giochi
e, per quanto possibile, momenti di incontro e
conversazione con i bambini e ragazzi
Cos’è il byrek?
In cosa consiste
la biblioteca in viaggio?
Anche i bambini contribuiscono
all’economia famigliare. Non raro
vedere anche ragazzi di 8-9 anni che
accompagnano al pascolo le capre o
L’alimentazione è molto simile a
le mucche, in estate a tempo pieno
quella
italiana, si mangia molta carne
mentre nei mesi invernali solo quando gli
affumicata,
maiali, vitello, tacchini,
impegni della scuola lo permettono.
polli, agnelli… ci sono anche molti
Ai bambini è affidata anche la raccolta
frutti e verdure dato che le persone
della legna, rametti e frasche usate
coltivano vicino a casa un fazzoletto
come accendi fuoco. Spesso questa
legna viene portata anche a scuola, per
di terra che serve loro per far vivere
contribuire a riscaldare le aule nelle quali
tutta la famiglia. è situata una stufa. Il resto delle attività
Le cipolle, i pomodori
domestiche è affidato, nella maggior
e i cetrioli non mancano! parte dei casi alle donne di casa.
E nemmeno i fichi a settembre!
Per portare le capre al pascolo si usa
tutta la giornata e ci si stanca molto…
in più si torna a casa con molta fame,
arretra di due caselle e vai a mangiare
un po’ di frutta o verdura!
Ogni regione ha il proprio vestito, ora che
molte famiglie si sono trasferite in città
non raro vedere donne e uomini con
vestiti tradizionali di luoghi anche diversi.
Soprattutto per le donne, al vestito è
associata anche una acconciatura: due
ciuffi di capelli che incorniciano il viso o
una serie di trecce raccolte sulla nuca.
Il capo delle donne è sempre coperto
o con un fazzoletto nero o con uno
colorato a sfondo bianco. Il vestito è
composto da una casacca bianca con
sopra un gilet di un tessuto simile al
velluto, un paio di pantaloni bianchi con
sopra una gonna dello stesso colore.
La tradizione purtroppo oggi viene
rispettata solo dalle donne e dagli uomini
più anziani.
La scuola è organizzata in un ciclo quasi unico di 12
classi poi, chi lo desidera può andare all’università.
Soprattutto nei villaggi, in cui i bambini sono ormai
pochi, molte classi sono multiple, cioè un unico
maestro segue più annate. Le spese della scuola
sono a carico dello stato come anche quelle
dell’università. Sulle famiglie gravano le spese dei
libri e del materiale per lo studio. A sfavore della
scuola purtroppo è il fatto che non sempre gli
orari di lezione vengono rispettati, per esempio nel
villaggio di Gomsiqe Jakaj spesso lezione viene
fatta solo fino alle 10 e il resto della mattinata i
ragazzi vengono lasciati liberi di giocare mentre
i maestri stanno al bar. Chi invece è fortunato e
riesce a trovare un trasporto per i grandi paesi
vicini, come Laç nei confronti di Gomsiqe, può
frequentare scuole in cui gli orari di lezione e
quindi di apprendimento degli studenti vengono
maggiormente rispettati, certamente questi ragazzi
avranno più possibilità. Esistono università private
e statali. Le prime, naturalmente più costose,
offrono una preparazione che non è giudicata delle
migliori e spesso dipende solo dalla disponibilità
di denaro della famiglia, il buon esito degli esami
è dettato da un pagamento in denaro. Anche
nelle università statali la corruzione è molto forte
ma la preparazione è giudicata migliore. Non si
impara molto a scuola, arretra di 3 caselle e vai in
parrocchia, forse qualche catechista potrà farti un
po’ di doposcuola!
Qual è il frutto che non
manca a settembre?
Arrivate dall’Italia con 25
euro e li volete cambiare..
quanti lek albanesi vi danno
al cambio-valute?