Alberto Ascari, l`uomo, il pilota, la leggenda” Inaugurata al Museo

Transcript

Alberto Ascari, l`uomo, il pilota, la leggenda” Inaugurata al Museo
Alberto Ascari, l’uomo, il pilota, la leggenda”
Inaugurata al Museo Nicolis di Villafranca una Mostra in
collaborazione con la Galleria Ferrari e l’Archivio Millanta
Alberto Ascari nasce a Milano il 13 luglio 1918; suo padre, veronese, è Antonio
Ascari (15/9/1888- 26/7/1925) grande pilota del suo tempo. Antonio muore in un
incidente automobilistico a Montlhéry (GP di Francia) qualche giorno prima che
Alberto compia 7 anni.
Alberto respira aria di motori sin da piccolo, da sempre è vicino all’ambiente
automobilistico e molto presto decide che vuole diventare pilota anche lui, come
suo padre.
Esordisce con le motociclette a 18 anni, il 28 giugno 1936, su una Sertum alla 24
Ore di regolarità attraverso l’Italia settentrionale.
Il 4 luglio dello stesso anno segna la sua prima vittoria al Circuito del Lario,
sempre con la sua Sertum.
Nel 1938 firma un contratto con la Bianchi che prevede un compenso di 300 Lire
al mese.
Nel 1940 debutta come pilota di automobili alla Mille Miglia con una auto Avio
(Ferrari 815). Sempre nel 1940 si sposa con Mietta, dalla quale ha due figli:
Antonio, detto Tonino, e Patrizia.
Dopo la guerra, durante la quale si è occupato dell’azienda di famiglia, nel 1947
riprende a gareggiare, su insistenza del grande amico e pilota Gigi Villoresi.
Corre con una Maserati 4CLT di sua proprietà, aggiudicandosi alcune vittorie,
soprattutto nel Nord Italia.
Nel 1948 ottiene, sempre su Maserati, altri piazzamenti importanti.
Nel 1949, insieme a Gigi Villoresi, firma il contratto proposto da Enzo Ferrari:
inizia così lo straordinario rapporto che lega Alberto Ascari e la Casa di
Maranello. Ascari vince 6 volte, fra cui Silverstone, di cui il Museo Nicolis
custodisce il trofeo, e Buenos Aires (Trofeo Peron)
Anche il 1950 è un anno ricco, il primo del Campionato Mondiale di Formula 1 nel
quale Ascari taglia il traguardo vittorioso, su Ferrari, per ben 9 volte.
Nel 1951 Ascari si aggiudica altre 6 vittorie, tra cui quella al Nurburgring: anche
questa Coppa è esposta al Museo Nicolis.
Il 1952 è la stagione più ricca, con un totale di ben 12 vittorie. Ascari vince il
Campionato del Mondo con la Ferrari 500F2; l’anno seguente fa il bis e stabilisce
il record di 9 vittorie consecutive, record tuttora imbattuto.
Alla fine del 1953 Alberto lascia la Ferrari, accettando un contratto
particolarmente vantaggioso da Lancia che stava mettendo a punto la sua prima
vettura da GP.
Il debutto in pista della nuova vettura viene però continuamente rimandato per
cui il 1954, fatta eccezione per la vittoria alla Mille Miglia, non è un anno
particolarmente brillante per il pilota.
Nel 1955, al Gran Premio di Monaco e d’Europa, Alberto Ascari su Lancia D50
sta rimontando la Mercedes di Stirling Moss che però esce di strada; Fangio si
era già ritirato per un’avaria per cui Ascari si trova in testa alla corsa senza
neppure saperlo. Mancano solo 20 giri alla fine, ma invece di tagliare il traguardo
finisce in mare.
Quattro giorni dopo, ancora convalescente per le ferite riportate, prova a Monza
la vettura di Castellotti; al terzo giro, all’uscita da una curva, finisce fuori strada e
muore.
E’ il 26 maggio 1955.
Villafranca, 29 maggio 2008