Racconto in formato PDF - G.PASCOLI

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Racconto in formato PDF - G.PASCOLI
PERDUTO IN UN MONDO D’ OMBRE ...
E SMODATAMENTE FELICE
ALL’IDEA DI UN GELATO
CON CHI MI E’ PIU’ CARO
(Misteri a Cracovia)
RACCONTO
Autrici:
Antonella Baldari
Cosma Carrozzo
Noemi Passiatore
Classe IIIB
a.s. 2008/09
Docente: Anna Maria Mezzolla
Le protagoniste di questa vicenda sono due simpatiche amiche
in giro per l’Europa alla scoperta di nuove città.
Noemi è un’allegra e appassionata musicista, mentre Antonella è
amante dello shopping.
Dopo aver letto questo racconto, i genitori si fideranno più di
mandare le loro figlie sole in vacanza?
Tutto incominciò la mattina del 20 Dicembre, in una fredda
giornata di pioggia, a casa di Noemi che preparava un cioccolato caldo in cucina, mentre Antonella era seduta sulla poltrona
in soggiorno, a scaldarsi vicino al caminetto, quando, ad un certo
punto, Noemi emise un urlo euforico:
“Abbiamo vinto! Abbiamo vinto, Evviva!”.
Sentendo l’agitazione della sua amica, Antonella, preoccupata,
andò a controllare in cucina. Arrivata sulla soglia della porta,
Noemi le saltò addosso, porgendole la confezione vuota del
cioccolato: avevano vinto un viaggio di 4 giorni in Polonia!
Le ragazze corsero a chiamare i propri genitori per avvertirli
della meravigliosa sorpresa.
I genitori d’entrambe, fidandosi delle proprie figlie, dettero loro il permesso di andare in Polonia.
Le due amiche si separarono per andare a preparare le valigie.
Il giorno seguente Noemi salutò la propria famiglia e si avviò in
autobus all’aeroporto di Brindisi. Qui incontrò l’amica che, felicissima per la vacanza, era pronta per l’imbarco.
Noemi e Antonella, una volta in aereo, scoprirono che erano
stati assegnati loro posti distanti: Noemi al 2A e Antonella al
12E.
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Un po’ contrariate si misero a sedere ai propri posti, ascoltando
le raccomandazioni della hostess.
Nelle due ore di di viaggio, Noemi fece conoscenza con un ragazzo inglese.
I due ridevano e scherzavano, scambiandosi informazioni sui loro paesi e sulle loro vite.
Antonella, seduta accanto ad una signora tunisina, non sapendo
come trascorrere le ore, cercava di farsi capire dalla donna, e,
non riuscendoci, decise di fare sfoggio del suo inglese.
Una volta giunte a Cracovia le due ragazze scesero dall’aereo e
andarono a bere un caffè caldo.
Arrivate in hôtel, Noemi andò a prelevare le chiavi della stanza,
mentre Antonella chiese informazioni sul percorso che la guida
aveva scelto per questa vacanza.
Il giorno seguente le due ragazze si sistemarono ed uscirono
dall’hôtel, alla ricerca disperata di un taxi.
Una volta trovato il taxi, ci salirono e arrivarono alla “Piazza del
Mercato” dove si incontrarono con la guida.
La “Piazza del Mercato ” è la più grande piazza d’Europa. Di forma quadrata, con un lato di 200 metri, intorno alla quale si collocano bellissimi palazzi dei secoli XVII e XVIII.
Dopo aver visitato questa bellissima piazza, Noemi e Antonella
si avviarono, in compagnia della guida, verso la Torre Civica del
Municipio.
Il resto della piazza sembrava un enorme caffè e ristorante
all’aperto, con molti locali, negozi e un mercato dei fiori.
Da qui si snodavano delle strade tra loro parallele, che portavano verso la periferia della città. Dentro gli androni dei palazzi
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e, in vicoli nascosti, c’erano un’ infinità di negozietti.
Antonella entrò nel negozio, dove l’accolse un’anziana signora
che le propose di comprare un antico medaglione avente origini
remote.
“Buongiorno!” disse Antonella alla commessa.
“Buongiorno!” rispose la signora.
“In cosa posso esserle utile?” chiese la signora.
“In realtà sto solo dando un’occhiata!”
“In questo caso le posso proporre questo antico medaglione dalle origini remote… Ragazza, devi sapere che questo oggetto è
privo della sua metà”, aggiunge la signora con fare misterioso.
Antonella, felice dell’acquisto, corse incontro alla sua amica e
le porse il medaglione di un colore rosa intenso.
Tornate esauste in hôtel, le due amiche si cambiarono per andare a cena, dove vennero servite varie pietanze a base di carne e
contorni di vario genere.
Dopo cena Antonella salì in camera, lasciando l’amica giù
nell’atrio, a guardare la televisione.
In camera Antonella vide il suo medaglione emanare strani e inquietanti bagliori.
Spaventata lo scagliò contro la porta, ma questo non si ruppe.
Nel frattempo Noemi era seduta sulla poltrona, a sfogliare una
rivista, quando, ad un certo punto, vide in una foto lo stesso
medaglione che l’amica aveva comprato la mattina e anche a
questo mancava la parte complementare. La didascalia, in polacco, era incomprensibile.
Decise di risalire in camera, ma l’ascensore si bloccò al secondo
piano e così cominciò a gridare, chiedendo disperatamente aiu4
to. Presa dal panico, incominciò a vedere ombre e a sentire rumori. Sopraffatta dalla paura, vide che tutti i pulsanti si accendevano e si spegnevano, le luci altrettanto, la porta si apriva e
si richiudeva velocemente. Mentre la ragazza pensava di escogitare un piano per bloccare la porta e scappare velocemente,
improvvisamente i rumori e le voci cessarono, la porta si aprì e
Noemi scappò.
Arrivata nella stanza, raccontò tutto ad Antonella che, spaventata anche lei per l’illuminazione improvvisa del suo medaglione,
temette che si fosse trattato di un segnale per avvertirle che
qualcosa di strano si sarebbe abbattuto su di loro.
Dopo aver allontanato l’idea di capire quale sarebbe stata la
conseguenza di questo brutto evento, decisero di coricarsi,
sperando che non accadesse più niente di strano e incomprensibile, e che il giorno seguente sarebbero state spensierate a godersi la vacanza.
Il giorno seguente le ragazze si avviarono verso il centro commerciale di Cracovia e passarono una giornata meravigliosa e divertente a fare compere.
In hôtel assaggiarono le pietanze che il cuoco aveva preparato
per loro e rimasero esaltate dalla bontà del dolce alla fragola.
Ma durante la notte, nel silenzio totale, Antonella si svegliò di
soprassalto, si alzò e andò in bagno, dove, guardandosi allo
specchio, si accorse che il medaglione che aveva sul collo era diventato nero.
Spaventata corse
l’avvenimento.
a
svegliare
l’amica
e
le
raccontò
Noemi guardò il medaglione, pensò che Antonella aveva solo fatto un brutto sogno e ritornò a dormire.
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Antonella, ancora impaurita, scese nell’hall e chiese una camomilla.
Durante l’attesa, la ragazza scorse da lontano un quadro, dove
era raffigurato un drago con una ragazza fra i denti.
Arrivata la camomilla, Antonella chiese incuriosita al cameriere
perché quella ragazza fosse tra i denti del drago e il cameriere
le rispose:
“Signorina, il quadro l’abbiamo comprato in un negozietto in centro e la signora che ce l’ha venduto ci ha detto che è un quadro
che narra una storia veramente accaduta qui in Polonia”.
Antonella, perplessa, ritornò in camera a dormire.
L’indomani Noemi voleva andare a comprare in un negozio di musica una nuova chitarra, mentre Antonella voleva andare in giro
a fare shopping, perché aveva visto un nuovo vestito rosso di
Armani.
Le due amiche, non riuscendo a mettersi d’accordo, iniziarono a
litigare, quindi Noemi se ne andò arrabbiata, sbattendo la porta
e uscendo per una passeggiata nel parco, mentre Antonella uscì
a fare compere.
Arrivata nel parco, Noemi si sedette sotto un albero, finendo
per addormentarsi.
Al suo risveglio intravide di sfuggita uno strano simbolo inciso
sull’albero, ma non mettendoci molto interesse, decise di tornare in città per comprare la chitarra.
Intanto, in un piccolo negozio del centro, Antonella, provava
tantissimi vestiti firmati e, finalmente, trovò quello ideale. Era
bellissimo, di un colore rosso vivace, ornato con piccole perline.
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All’uscita del negozio, mentre Antonella cercava di fermare un
taxi, passò un bel ragazzo in una decappottabile nera, che le offrì un passaggio. La ragazza, lusingata, accettò volentieri.
Il ragazzo, alto, magro, bruno, con occhi azzurri e un fisico
niente male, si presentò, parlando in inglese:
“Nice to meet you, I’m Paul. What’s your name?”
“ I’m Antonella and I’m Italian. How old are you?”
” I’m 18. Where are you going?”
“Al Grand’ Hôtel”. “To the grand Hotel”
“Come in! Let’s go there together, bella!”
Arrivata in hôtel Antonella ringraziò Paul e scappò subito in camera a provare il suo vestito rosso.
Intanto Noemi, nel negozio di musica, aveva incontrato una ragazza di nome Cosma, anche lei una devota musicista e insieme
erano andate a prendere un caffè.
Durante il pomeriggio le ragazze erano in camera ad ascoltare
musica quando, all’improvviso, arrivò la cameriera, a dire ad Antonella che c’era un ragazzo al telefono. La ragazza si precipitò
subito alla cornetta.
“Ehi ciao, sono Paul, ti andrebbe domani di andare a visitare la
grotta del drago di Wawel?”
“Si, certo, però vengono anche due mie amiche…”
“ Per me va bene… Passo io domani mattina.”
“Ok, ci vediamo domani ..ciao.”
Durante la notte Antonella si svegliò nuovamente di soprassalto
e accadde la stessa cosa della notte precedente.
L’indomani Noemi chiamò l’amica conosciuta nel negozio e la invi7
tò a trascorrere la giornata con loro.
Antonella e Noemi passarono molto tempo davanti all’armadio,
provando vari vestiti da mettere durante la giornata.
Alle nove le ragazze scesero alla reception, dove incontrarono
Cosma e Paul. Il gruppo salì nella decappottabile, avviandosi verso la grotta del drago.
Una volta dentro, Cosma e Noemi si separarono da Antonella e
Paul, per andare a visitare la statua del Drago e per lasciare i
due da soli.
Gli altri due ragazzi, invece, andarono a vedere i numerosi simboli incisi sulla parete della roccia.
Antonella scoprì allora che la metà del simbolo inciso sul suo
medaglione era identico a quello sulla parete. Improvvisamente
la ragazza si sentì mancare e svenne, battendo la testa su una
pietra.
Paul, spaventato, cercò inutilmente di rianimare la ragazza e, in
fretta, prese il cellulare dalla tasca dei jeans di Antonella avvisando Noemi che, anche lei preoccupata, corse verso la grotta.
Antonella, intanto, venne catturata e tirata giù nei sotterranei
da un uomo vestito di nero.
Gli amici, spaventati, cercarono di andarle incontro, ma lei
scomparve. Noemi si ricordò del simbolo visto nel parco e capì
tutto.
Antonella, risvegliandosi, vide l’ ombra di un uomo vestito di nero, si alzò e cercò disperatamente una via d’uscita, ma venne
immediatamente bloccata dall’uomo brutale.
Cominciò a gridare chiedendo aiuto. Con gli occhi pieni di lacrime, iniziò a tirare pugni, calci e ad agitarsi per liberarsi dalle
braccia dell’uomo che la teneva prigioniera, ma il tentativo fallì.
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Ad un certo punto, questi decise di legarla ad una sedia, mentre
la ragazza, terrorizzata, riuscì, approfittando di un momento di
distrazione dell’uomo, a prelevare dalla propria tasca la limetta
delle unghie. In pochi secondi si liberò dalle strette corde, assalendo l’uomo di spalle e accoltellandolo istintivamente al collo.
Questi cadde a terra svenuto.
Ma all’improvviso una misteriosa ombra femminile apparve sul
muro e in tutti gli specchi della stanza comparve il volto della
donna.
Antonella con timore le rivolse la parola:
“Lasciami uscire! Prenditela con qualcun altro!” gridava.
Intanto la donna, con una risatina ironica, estrasse un coltello e
le andò incontro, intenzionata ad ucciderla.
Antonella, togliendosi la scarpa col tacco, gliela lanciò addosso,
colpendola nell’occhio destro.
La ragazza allora colse l’occasione per scappare, trovando dietro lo specchio una porta con sopra inciso il simbolo del suo medaglione, che, automaticamente, si illuminò, mentre le due metà
miracolosamente si unirono. La mente della ragazza venne invasa da tanti pensieri, si ricordò le parole dell’anziana donna e del
cameriere dell’hôtel. In quel momento era sola, perduta in un
luogo misterioso e malvagio, perseguitata da ombre sinistre.
Dov’erano i suoi amici? Erano preoccupati oppure no? Al loro
pensiero, al pensiero della bella vacanza guastata dalla brutta
avventura, provò un improvviso, irresistibile, smodato desiderio
di un gelato alla fragola…
Raccolse tutte le sue forze, decidendo di farcela.
Sollevando gli occhi vide una scritta:
“Quando questi due simboli si uniranno, le atroci vicende fini-
ranno! L’individuo che possiede questi due simboli dovrà lasciarli
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in questo sotterraneo insieme ai due esseri malvagi”.
La ragazza, seguendo le indicazioni, riuscì ad uscire dal sotterraneo, incontrò i suoi amici e, felicissima, corse nelle braccia di
Paul, che, improvvisamente, le stampò un bacio sulle labbra.
Tutti insieme, decisero di andare a mangiare finalmente un meraviglioso gelato alla fragola., festeggiando così la fine della
brutta avventura.
Quando Paul riportò le ragazze in hôtel, sussurrò nell’orecchio
di Antonella un invito per la sera stessa.
La ragazza accettò felice.
Arrivate in stanza, le ragazze fecero un bagno caldo e si preparano per la serata in pizzeria.
Finalmente Antonella riuscì ad indossare il suo vestito rosso,
mentre Noemi si sistemava i capelli e Cosma sceglieva, tra i vestiti di Antonella, uno di suo piacimento.
Le tre fanciulle, bellissime ed elegantissime, come dive di Hollywood nella notte degli Oscar, scesero le scale ed uscirono
dall’hôtel, dove Paul le aspettava con un mazzo di rose rosse ed
un pacchetto di cioccolatini per Antonella, alla quale stampò un
altro bacio sulle labbra.
In pizzeria Noemi si accorse che il chitarrista che si stava esibendo sul palco la guardava con occhi dolci.
Difatti,una volta finito il concerto, le si avvicinò e le chiese di
fare una passeggiata.
Durante questa passeggiata romantica i due si presentarono,
raccontandosi delle rispettive vite.
Questo ragazzo nato in Italia, di nome Andrea, fin da piccolo
aveva dimostrato amore per la musica. Infatti con le sue splen10
dide canzoni, accompagnate dal suono dolce e melodioso della
chitarra, era conosciuto in tutta Europa.
Noemi gli raccontò perché si trovasse lì a Cracovia.
I due ragazzi si scambiarono i numeri di telefono, promettendosi di chiamarsi.
Proseguendo la passeggiata, i due piccioncini scoprirono di abitare in città abbastanza vicine, ed Andrea la informò che il mese successivo avrebbe fatto un concerto a Brindisi. Poi la condusse in un bar, perché entrambi erano rimasti a digiuno. Dopo
aver cenato, Andrea accompagnò Noemi in hôtel, salutandola,
dicendole che si sarebbero visti presto e ringraziandola di avergli fatto trascorrere una bella serata in sua compagnia.
In pizzeria intanto Cosma, incurante degli eventi, era indaffaratissima a decidere se ordinare una Capricciosa o una Margherita.
Dopo cena, Paul accompagnò le ragazze in hôtel e salutò Antonella, perché il giorno seguente lei e Noemi sarebbero ritornate
in Italia, dicendo che durante l’estate sarebbe venuto in Italia.
L’indomani le ragazze lasciarono l’hôtel e presero l’aereo.
Arrivate all’aeroporto di Brindisi, incontrarono le rispettive famiglie, che le aspettavano con ansia. In aereo le due amiche avevano giurato che tutto quello che era accaduto durante la vacanza non lo avrebbero raccontato a nessuno, doveva essere il
loro segreto.
Felici e contente di aver trascorso in modo diverso le vacanze
natalizie, si avviano verso le rispettive case.
Noemi rivide Andrea in un concerto e lui le confidò il suo amore.
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Antonella passò l’intera estate con Paul, mostrandogli tutti i posti meravigliosi della Puglia.
Tutte le volte che ricordavano le avventure di Cracovia, irresistibile, tornava una grande voglia di gelato alla fragola…
Le due amiche non dimenticheranno mai le vacanze natalizie del
2008, passate tra misteri, ombre, desideri e amori.
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