Della lana non si butta via niente A Biella il centro per il
Transcript
Della lana non si butta via niente A Biella il centro per il
1 22 .Cronache STAMPA .LA GIOVEDÌ 24 MARZO 2016 La tosa La lana che viene tosata deve essere smaltita (con costi elevati) o bruciata Ma talvolta gli allevatori la abbandonano nei campi La storia PAOLA GUABELLO BIELLA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA O ggi qui si «valorizzano» 250 mila chili di fibra grezza (in linguaggio tecnico chiamata «sucida») che altrimenti rischierebbero di essere bruciati, abbandonati nei campi o smaltiti con costose procedure. Le lane delle pecore italiane non possono competere con quelle delle sorelle australiane, finissime, impalpabili, dalle fibre lunghe e preziose. E allora chi mai, meglio della terra biellese, avrebbe potuto raccogliere la sfida? Il consorzio The wool company Consorzio Nigel Thompson e Mario Pidello sono i promotori del progetto pilota nato nel Biellese Le greggi Le pecore autoctone in tutta Italia hanno lane meno fini e pregiate di quelle australiane «La lana può e deve tornare a essere considerata una materia prima riappropriandosi del giusto peso economico e commerciale. Biella The Wool Company è un consorzio no-profit di servizi e assistenza all’allevatore che mira a valorizzarla e non a considerarla un rifiuto - spiega il presidente Nigel Thompson che in questi anni ha già trovato l’adesione di 600 allevatori - Il nostro progetto pilota ha lo scopo di creare una rete nazionale per la gestione della lana in tutta Italia e all’estero. Si tratta del primo e unico Centro di raccolta, autorizzato dal dipartimento sanitario della Regione Piemonte. Anche noi vendiamo la lana grezza alle aste internazionali, sulle linea guida del British Wool Marketing Board e International Wool Textile Organisation. La somma ricavata, dedotti i costi di selezione, viene resa all’allevatore, mentre le “balle” viaggiano in tutta l’Europa, ma anche in Cina e in India». A Biella, il dna tessile non ha mai tradito dall’Ottocento in poi. In città c’è la sede dell’Associazione Nazionale del Commercio laniero (quasi un secolo di storia) che ogni anno offre un’analisi puntuale su mercati, prezzi e qualità delle materie prime. Dal capoluogo sono partiti studi e progetti per utilizzare la lana grezza come isolante nella costruzione delle case, come materiale per «pulire» il mare dalle perdite di petrolio e perfino come fertilizzante organico a lento rilascio di azoto, in grado di trattenere le acque, riducendo il rischio di frane e smottamenti. «Ma questi sistemi danno alla fibra grezza un valore molto basso che non aiuta e non stimola gli allevatori a elevare la qualità - prosegue Thompson - Negli ultimi 20 anni in Italia non si è fatto nulla per migliorare la cura delle pecore (oltre 8 milioni in tutta la Penisola) mentre attraverso il consorzio il materiale viene pagato adeguatamente. Tutta la lana che arriva a Miagliano è utilizzata al 100%. Vengono tolte le impurità e le parti estranee, si seleziona per colore e per finezza. Le fibre più fini vanno a filature e tessiture, quelle più grossolane all’ar- VASILY FEDOSENKO/REUTERS redamento, per moquette e tessuti più grezzi». La filiera C’è un manuale preciso con le procedure che il Consorzio distribuisce agli allevatori. Sei passaggi critici di come e quando tosare per una «raccolta corretta». Dalla lana sucida al tessuto pronto per confezionare un abito ci vogliono 65 operazioni e un’intera filiera fatta di fabbriche e macchinari che solo Biella è riuscita a conservare per intero. «Ci sono anche allevatori che vogliono prodotti finiti si rivolgono a noi da tutta Europa - conclude Thmpson - Noi trasformiamo la loro lana in gomitoli e in filo da tessere. Tutto avviene nell’arco di poche decine di chilometri e la tracciabilità dei prodotti è totale». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Della lana non si butta via niente A Biella il centro per il riciclo totale Gli allevatori inviano la fibra non utilizzata che viene lavorata e venduta I numeri della filiera 9 milioni A tanto ammonta il numero di pecore allevate in Italia Ognuna produce da uno a quattro chili di lana a ogni tosa 600 allevatori Hanno già aderito al Consorzio The Wool company che ha un centro di raccolta selezione e smistamento della fibra grezza 65 passaggi Dalla lana sucida al tessuto pronto per confezionare un abito sono necessarie 65 operazioni A Biella c’è ancora la filiera completa per eseguirle