go riding! - Argentina Bike

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go riding! - Argentina Bike
GO RIDING!
Una giornata con CARLO CAIRE
FRANCESCO COLOMBO
GIANLUCA VERNASSA
Testi: Andrea Bruno
Foto: Matteo Ganora
Spot: Sanremo (IM)
Carlo Caire
#3 CARLO CAIRE è il terzo di questa “virtuale” classifica,
basata sul risultato finale nel Circuito Nazionale di Downhill. In
realtà lui e Gianluca si sono alternati e dati battagli entrambi nel
tentativo di “detroneggiare” Mr. Colombo e Carlino è stato anche
l'unico a batterlo, proprio nella gara di apertura a Pragelato.
Corre in DH da 2 stagioni e proviene dal motocross, sua altra
grande passione. Nel 2009 correrà tra gli Allievi, sempre per i
colori dell'Argentina Bike, salutando almeno per il momento i
suoi rivali per trovarne altri.
Nel 2008 è stato protagonista come testimoniano i risultati: 2°
Campionato Italiano, 3° Circuito Italiano, 2° Campionato
Regionale.
La sua BIKE è una Commencal Mini DH con forcelle e
ammortizzatore Fox e ruote Mavic. Carlo monta pedali liberi e
gomme Maxxis, predilige il manubrio largo e usa i freni tipo
moto.
Francesco Colombo
#1 FRANCESCO COLOMBO è un piccolo ragazzino di 13 anni
x 52 kg che con la sua MTB fà già grandi cose. Frequenta la
terza media e da parecchi anni nutre una passione fortissima
per la bicicletta. Prima ancora di arrivare all'età utile per
“correre” ha frequentato corsi di MTB a Finale Ligure, dove ha
conosciuto il suo maestro “BR1” Zanchi. Dopo 5 anni di lunga
attesa nel 2008 ha finalmente potuto cimentarsi in vere gare di
Downhill dimostrando un grande potenziale vincendo tutto il
possibile tra gli Esordienti: Campionato Italiano DH, Circuito
Italiano, Campionato Regionale e Campionato Italiano 4X.
Nel 2009, così come già nel 2008, sarò al fianco del suo idolo nel
neonato Team AXO-BR1 supportato dai main sponsor AXO e
SCOTT. La sua BIKE è una Scott Gambler con pedali Shimano
SPD, forcelle Marzocchi 888RC3 e ammortizzatore DNM,
preferisco un assetto morbido all'anteriore e leggermente più
duro al posteriore. Uso il manubrio da 72 cm, gomme maxxis
high-roller 2,35 a 1,6 bar di pressione.
#2 GIANLUCA VERNASSA è una delle mascotte del circuito,
conosciuto un po' da tutti sin da quando ancora si limitava a girare
tra i paddock o andare a vedere i “grandi” che si allenavano sulla
sua pista di casa. Infatti Gianluca è figlio del Vernassa (Roberto
ndr) patron del Team Argentina Bike. Anche lui 13 anni per meno di
50 kg di grinta e stile allo stato puro. Anche lui, come Francesco,
da molti anni in sella ma solo a partire dal 2008 ha potuto
confrontarsi in vere e proprie competizioni dando filo da torcere
agli altri due protagonisti di questo numero. I suoi numeri 2008
sono promettenti: 3° Campionato Italiano DH; 2° Circuito
Italiano; 3° Campionato Regionale, 3° Campionato Italiano
4X. Inevitabilmente il suo team è l'Argentina Bike i cui main
sponsor sono Commencal, Fox, Formula, Mavic, Maxxis,
Protone, Shaman racing, Selle San Marco oltre ai partner Costa
ligure, De Martini Frigo, Sport bike. La sua BIKE è una
Commencal Supreme Mini DH 2009 con 160 mm di escursione
equipaggiata con pedivelle Protone e pedali liberi KORE. Uso un
manubrio Race Face da 73 cm e le mie gomme preferite sono
Maxxis Minion DHF all'anteriore Swampthing al posteriore.
FACCIA AFACCIA
Il 2008 ha regalato alla scena nazionale della Downhill una bellissima novità. Mai come in
questa stagione, infatti, l'ambiente ha visto una tale concentrazione di piccoli fenomeni
sfidarsi nella categoria dei giovanissimi: gli Esordienti. Tra questi spiccano tre nomi che si
sono distinti per capacità tecniche, determinazione e maturità agonistica, nomi che
spesso hanno fatto segnare tempo di tutto rispetto a livello assoluto. Come sportivo,
vedere dei giovanissimi nutrire una forte passione per lo sport che praticano mi riempie di
gioia perchè hanno delle ambizioni, si ispirano a dei professionisti, dei campioni, sono
motivati, entusiasti, lontani dallo sfascio della gioventù moderna, intossicata dalla
violenza, dalla virtualità, dalla droga, dalla noia, Grande Fratello e compagnia bella. In
questo caso parliamo di MTB, ma lo stesso discorso vale per tutti coloro che hanno la
fortuna di maturare sul loro cammino una “passione”, che sia sana, che stimoli la fantasia e
la voglia di fare, che dia senso ed entusiasmo alle giornate piuttosto che annegarle nella
noia e nell'inutile. Chiusa la parentesi filosofica, mi sono davvero entusiasmato a
osservare “di nascosto” questi tre giovani moschettieri della DH italiana. Mi hanno davvero
entusiasmato, tutti e tre… vederli sfrecciare sicuri su salti improbabili ai “più”, tra sassi e
paraboliche, con una padronanza degna di un rider navigato, mi ha fatto pensare a quanto
sono fortunati a conoscere questo mondo, nonché ad avere “QUESTO” livello di partenza
alla loro età… come li invidio! Ci siamo incontrati a Sanremo, e ne approfitto per
ringraziare Mr. Vernassa per la sempre ineccepibile disponibilità quando si tratta di
organizzare qualcosa in questo ambito, ed abbiamo girato fatto foto, mangiato, riso e
scherzato. La prima cosa che mi ha colpito è l'assoluta chiarezza con cui questi tre
“poppanti” della DH () vedono il percorso che hanno davanti, l'assoluta determinazione
con cui VOGLIONO crescere e diventare sempre più bravi e ancora, l'assoluta complicità
che li lega nonostante siano “acerrimi nemici” sui campi gara per tutta la stagione. Eh si…
finalmente una generazione che si allena assieme anche se non corre con la stessa bici e
non veste la stessa maglia, che si scambia volentieri un consiglio e non si nasconde
passaggi e linee come fossero l'acqua calda… solo questione di età? Forse si. Fatto sta
che mi sono divertito molto a vederli girare tutti insieme e girandoci insieme mi sono
ancora più convinto delle loro doti tecniche, veramente bravi tutti e tre! Per costruire un
racconto su questa giornata e su di loro avevo preparato alcune domande. Le risposte di
ognuno mi avrebbero permesso di avere idee, materiale e spunti per costruire il testo di
questo numero. Leggendo le loro risposte, però, ho pensato che sarebbe stato meglio
dare spazio a loro, al loro modo di comunicare, al loro modo di pensare, farli parlare
direttamente a voi dicendo le cose con le loro parole e non con le mie. Sono certo che in
questo modo ognuno di voi potrà “conoscerli” meglio, apprezzare di persona le differenze
di temperamento, carattere, stile e mentalità… quindi, andiamo a conoscerli!!!!!!
Come ti sei avvicinato alla pratica del ciclismo e alla Downhill? A che età le prime
discese?
Colombo: Alla bici mi sono avvicinato grazie a BR1 e i suoi corsi a Finale Ligure, mentre
alla DH dopo che BR1 mi ha portato a vedere una gara che a me è piaciuta moltissimo.
Vernassa: Sin da quando ero piccolo mio padre era inserito nel mondo della downhill e
spesso incontravo i migliori piloti di Coppa del Mondo (Vouilloz, Barel, Camellini,
Giordanengo, Karim Amour, Corrado Herin, ecc…) che venivano ad allenarsi a San
Romolo. Mi sono innamorato di questo sport e ogni giorno che passava aumentava il mio
desiderio di diventare un pro della downhill (e continua ancora adesso). Le mie prime
discese le ho fatte sulla DH di Sanremo quando avevo 6 anni!
Caire: Ho sempre avuto la MTB e la usavo sui sentieri vicino a casa e in montagna durante
le vacanze. Quando avevo 11 anni, mio padre si è comprato una Ktm da DH e abbiamo
iniziato ad usarla io e mio fratello sui sentieri di San Bartolomeo al Mare finchè papà non ne
ha comprate 2 per noi per salvare la sua. Quando mio fratello ha iniziato a gareggiare io
provavo con lui e quando potevo facevo l'apripista.
Cosa ti piace di più di questo sport?
Colombo: La cosa che mi piace di più è quella di essere da solo e non in una squadra,
quindi se sbagli è solo colpa tua.
Vernassa: L'emozione di sentire che sto guidando bene, pulito e leggero, ma soprattutto il
piacere di affrontare una discesa bella e tecnica.
Caire: La libertà che si prova nello scendere e la velocità.
Ti ispiri a qualche campione per migliorare il tuo stile di guida?
Colombo: A dire il vero un pò si: Steve Peat.
Vernassa: principalmente a due rider: al Campione del Mondo Junior Josh Bryceland, che
ammiro per la sua pulizia di guida e per i risultati, e al mio amico Adam Brayton per il suo
stile grintoso.
Caire: Cedric Gracia, Sam Hill e Brian Lopes.
Usi la bici hard tail? Giri in piste da BMX o 4X?
Colombo: Si ho una BMX con cui giro, sia su campo, sia su street. Poi ho una Front che
uso per andare a pedalare.
Vernassa: ogni martedì, tempo permettendo, ci troviamo con il team a Cagnes Sur Mer in
Francia per un corso di bmx race. Il nostro istruttore è Fred King (2° ai Campionati Mondiali
Juniores di Bmx Race) che dopo un incidente in bmx si ritrova paralizzato su una sedia a
rotelle.
Caire: una Specialized P3 con cui vado a girare in Francia in Bmx ed una Cannondale F4
che uso per fare XC.
Il problema principale per chi vuole cimentarsi in questo
sport alla vostra età è il denaro, oltre che la buona volontà di
genitori e “allenatori” di portarvi alle gare. Cosa ti senti di
consigliare a chi vorrebbe provare ma non ha molti soldi?
Colombo: Per chi vuole iniziare consiglierei di cercare una bici
usata, ma soprattutto acquistare un buon casco e protezioni
varie.
Vernassa: Io per prima cosa consiglierei di comprare una
bicicletta da freeride o da street (per esempio una Commencal
Absolut) (solo per esempio nrd. ) per iniziare ad andare in
bicicletta divertendosi e per avere una bicicletta che gli permetta
di fare tutto e di imparare bene la tecnica.
Caire: Che non è necessario iniziare a fare dh con una bici
costosa perché all'inizio l'importante è girare e divertirsi.
Quest'anno in che categoria gareggerai?
Colombo: Continuerò negli esordienti nel secondo anno.
Vernassa: Esordienti
Caire: Allievi.
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
Colombo: Obbiettivi 2009: Campionato Italiano e Circuito
Nazionale DH
Vernassa: “vincere tutto!” dai, spero semplicemente di andare
al meglio possibile cercare di ottenere buoni risultati anche a
livello assoluto
Caire: Vincere il Circuito Italiano e il Campionato Italiano.
Su cosa intendi migliorare rispetto allo scorso anno?
Colombo: Intendo migliorare le curve strette.
Vernassa: sulla determinazione nei pezzi veloci e sconnessi e
di essere più esplosivo all'uscita delle curve.
Caire: su resistenza e dinamicità.
Cosa stai facendo per ottenere questo miglioramento?
Colombo: sto girando in BMX su campo e vado in DH.
Vernassa: ogni settimana andiamo in bmx e lavoriamo sulla
potenza Nel weekend, invece, preferisco fare DH girando senza
catena (per mia scelta) cercando di abbassare sempre di più i
tempi e abituarmi a fare meno errori possibile.
Caire: sto facendo xc e bmx e mi sto costruendo un pump track.
Caire: sto facendo xc e bmx e mi sto costruendo un pump track.
Quando non riesci ad ottenere i risultati sperati cosa pensi?
Colombo: non mi demoralizzo e cerco di ottenerli.
Vernassa: rifletto su cosa ho sbagliato e ci provo e ci riprovo affinché quella
cosa che prima mi era difficile fare mi diventi naturale.
Caire: sono deluso…ma mica può andare sempre bene!!
Come rider, quali pensi possano essere i tuoi punti di forza oggi?
Colombo: la concentrazione.
Vernassa: non ci ho mai pensato, per il momento mi diverto così e và bene,
magari tra 3 o 4 anni ci penserò.
Caire: l'agilità, la voglia di divertirmi girando tanto in bici e la squadra.
Quali invece ritieni siano quelli di debolezza?
Colombo: le curve strette.
Vernassa: non ci ho mai pensato, ho sempre pensato a divertirmi un po'
dappertutto.
Caire: la resistenza.
Qual è la cosa che ti piace di più delle gare?
Colombo: l'ambiente e la possibilità di conoscere nuove persone e di
ritrovare amici.
Vernassa: l'ambiente di sicuro, poi il fatto di incontrare i membri degli altri
team e che si gira sempre a tutta con un fotografo sempre pronto a cogliere i
momenti migliori sulla pista.
Caire: l'adrenalina durante la manche e il confrontarsi con atleti più forte di
me.
E quella che ti piace meno?
Colombo: che alcune volte sbagliano i tempi.
Vernassa: la tensione prima della gara.
Caire: l'agitazione durante la risalita.
Cosa consiglieresti a qualcuno che vuole migliorare la sua tecnica di
guida e incominciare a fare gare?
Colombo: per ora non sono in grado di dare questi consigli ma comunque
penso che debbano allenarsi allenarsi e allenarsi.
Vernassa: di pensare soprattutto a guidare con pulizia e con la giusta
posizione sulla bicicletta e poi sia i tempi che i risultati arriveranno.
Caire: Di non cercare di scendere solo veloce, ma di scendere pulito e
cercando di fare le traiettorie giuste, migliorando la tecnica di guida.
Chi pensi sarà il tuo avversario più forte nel 2009?
Colombo: Gianluca Vernassa.
Vernassa: Sicuramente Francesco Colombo
Caire: Xavier Angelini… ma devo stare attento anche a Luca Pasetti e a
possibili “sorprese”.
Quando sei al cancello e infili la maschera a cosa pensi?
Colombo: Alla pista.
Vernassa: Ci siamo, è ora di mettere in gioco le mie capacità. Vada come
vada per il risultato… l'importante è che io dia il meglio di me senza fare errori
gravi.
Caire: Penso a scendere pulito e veloce facendo le traiettorie studiate in
prova il meglio possibile.
Alla tua età correre significa avere delle persone intorno che ti aiutano.
Chi, oltre ai tuoi genitori, ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale in
questa tua esperienza sportiva?
Colombo: Beh quello che mi sta più vicino alle gare è BR1, comunque in
gara sei tu e non un'altro.
Vernassa: Il mio team manager ma soprattutto i miei compagni di squadra
che durante tutti gli allenamenti hanno contribuito a farmi migliorare e a
mostrarmi i passaggi migliori.
Caire: Roberto Vernassa, Claudio Conte e Marco Gandolfo di Emporio Bike.
Salutiamo i lettori con un vostro consiglio: cosa diresti ad un tuo
coetaneo che non ha ancora provato l'ebbrezza della discesa?
Colombo: Gli direi di andare a girare con degli amici già capaci e di fare le
cose con calma... sempre con le protezioni.
Vernassa: Io consiglierei di comprare una bicicletta da freeride o street e
usarla in tutte le occasioni possibili. La cosa più importante dell'andare in
bicicletta è avere la tecnica perché quando si è abituati ad andare a una certa
velocità con una bicicletta con poca escursione, nel momento in cui si sale su
una bicicletta da downhill tutto è una passeggiata e si raddoppia la velocità a
cui si è abituati ad andare.
Caire: Che bisogna subito provare anche con una bici da pochi soldi perché è
uno sport molto divertente e particolare, che non ha necessità di
strutture:basta un sentiero vicino a casa.
Grazie giovani, e… dateje gas!!!