ISTITUZIONE PUBBLICA DI ASSISTENZA E BENEFICENZA Casa

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ISTITUZIONE PUBBLICA DI ASSISTENZA E BENEFICENZA Casa
ISTITUZIONE PUBBLICA DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
Casa della Fanciulla - Casa di Riposo
Largo Colleg io n. 12 – Chius a Sclaf ani (PA)
Regolamento interno
CAPO I
ORGANI, UFFICI E SERVIZI
ART. 1
PRINCIPI GENERALI
L’Ente, nell'ambito della autonoma potestà organizzativa e regolamentare attribuitagli,
ha facoltà di stabilire i principi fondamentali che regolano il funzionamento degli Uffici
e l’organizzazione del Personale, uniformando tale regolamentazione a criteri di
funzionalità, responsabilità gestionale e collaborazione, al fine di conseguire i migliori
risultati gestionali, nell'interesse dell’Ente e dell’Utenza.
ART. 2
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO,
RESPONSABILITÀ GESTIONALI E CONTROLLO
Organi di amministrazione e loro attribuzioni.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente è organo di direzione politica. Definisce, in
relazione alle competenze attribuitegli dalle leggi di settore e dello statuto, gli obiettivi
ed i programmi da attuare e verifica la rispondenza dei risultati della gestione
amministrativa, in relazione alle direttive generali impartite.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha l'esclusiva competenza sugli atti di
pianificazione, programmazione, indirizzo, controllo e verifica della gestione.
Le direttive, gli atti di indirizzo, di pianificazione e programmazione saranno tramutati
in atti di gestione amministrativa, tecnica ed operativa, dai Responsabili dei Servizi.
Questi ultimi, nell’ambito di tali competenze, eserciteranno le proprie funzioni anche
attraverso l’eventuale adozione di atti che impegnano l'Amministrazione verso
l'esterno, medianti autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane e
strumentali e di controllo di queste risorse. I Responsabili dei Servizi sono responsabili
della gestione e dei relativi risultati.
ART. 3
CRITERI DI ORGANIZZAZIONE
L'organizzazione degli Uffici e del Personale ha carattere strumentale rispetto al
conseguimento degli scopi istituzionali e si uniforma a criteri di buon andamento,
imparzialità, economicità, trasparenza, efficacia ed efficienza.
Per il perseguimento degli obiettivi, l'organizzazione degli Uffici e del personale si
conforma ai seguenti criteri:
a. articolazione dei servizi per funzioni omogenee, finali o strumentali;
b. collegamento delle attività e dei servizi attraverso il dovere di comunicazione
interna ed esterna;
c. trasparenza verso l’utenza e verso i terzi interessati, anche attraverso l’istituzione
dell’UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - U.R.P.;
d. responsabilità e collaborazione di tutto il Personale per il conseguimento del
risultato dell'attività lavorativa;
e. flessibilità nell'organizzazione dei Servizi e nella gestione delle risorse umane.
ART. 4
FUNZIONI AMMINISTRATIVE ED OPERATIVE
L’Ente persegue le finalità previste dallo Statuto, nel rispetto delle disposizioni
impartite dalla normativa vigente in materia, mediante una organizzazione che
esercita:
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVE
a. segreteria, gestione del personale ed affari generali;
b. amministrazione, contabilità, gestione economale, approvvigionamento di beni e
servizi ed amministrazione e custodia del patrimonio mobiliare ed immobiliare di
proprietà.
ATTIVITA’ OPERATIVE
a. gestione di case di riposo per anziani;
b. gestione di servizi a supporto delle attività svolte per la gestione di case di riposo
per anziani;
ART. 5
I SERVIZI
Le attività svolte dall’Ente si esplicano per mezzo dei servizi, che rappresentano la
fondamentale struttura organizzativa dell'Ente ed è il punto di riferimento per:
a) La gestione di insieme delle attività e degli interventi a rilevanza interna ed a
rilevanza esterna;
b) La verifica e la valutazione dei risultati delle attività e degli interventi;
c) L'elaborazione di programmi operativi di attività ed i consequenziali piani di lavoro;
d) La definizione di budget economici e sistemi di controllo di gestione;
e) La rielaborazione di esperienze condotte ed il continuo aggiornamentodi strategie
operative ed obiettivi;
ART. 6
ORARIO DI SERVIZIO E DI APERTURA AL PUBBLICO
Al fine di garantire la migliore operatività dei servizi, gli orari di servizio e di apertura
al pubblico delle strutture dell’Ente devono tendere al criterio di massima efficienza,
efficacia ed economicità amministrativa, ed armonizzarsi con le esigenze delle attività e
dell’utenza.
I criteri generali dei predetti orari sono approvati dal Consiglio di Amministrazione,
sentiti i Responsabili dei Servizi, tenuto conto delle esigenze organizzative e del
personale disponibile.
In particolare, in prima istanza, per quanto attiene alle attività amministrative l’orario
ordinario d’ufficio dovrà avere la seguente articolazione:
Orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 14.00;
Orario pomeridiano, il lunedì ed il giovedì dalle ore 15.30 alle 18.30.
Per quanto attiene alle attività operative sarà disposta una turnazione nel rispetto
delle modalità e dei termini previsti dalla normativa vigente in materia e dai più recenti
accordi contrattuali di settore. Qualora si verificasse l’esigenza di fronteggiare
situazioni di lavoro eccezionali, debitamente motivate, sarà possibile autorizzare la
prestazione di lavoro straordinario, con le modalità e nei limiti previsti dalla normativa
vigente.
CAPO II
ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
ART. 7
DOTAZIONE ORGANICA. RINVIO.
L’Ente, al fine di poter perseguire al meglio gli scopi statutari dovrà avvalersi di
personale di diverse qualifiche funzionali, con adeguati profili professionali da adibire
alle varie mansioni, compatibilmente con la dotazione prestabilita in sede di adozione
della pianta organica.
Entro il 31 gennaio di ogni anno, il Segretario dell’Ente, dopo conferenza con i
responsabili dei servizi prenderà in esame l'assetto organizzativo dell'organico
effettivo
dell'Ente e ne valuterà l'adeguatezza, in
relazione
ai
programmi
dell'Amministrazione e delle risorse umane, economiche e strumentali disponibili.
Sulla base degli esiti della conferenza con i responsabili dei servizi, il Segretario,
formulerà proposte al Consiglio di Amministrazione, in relazione alla politica delle
assunzioni, alla gestione indiretta e diretta dei settori, alla ridistribuzione del
personale, agli interventi di formazione ed aggiornamento del personale.
Per l’esatta quantificazione dell’attuale dotazione organica dell’Ente si rinvia alla
pianta organica ed al relativo mansionario.
ART. 8
PROCEDIMENTI DI SELEZIONE PER L’ACCESSO. RINVIO.
Le modalità ed i termini relative alle procedure di selezione per l’accesso del personale
presso l’Ente sono stabilite dalla legge vigente in materia. Per ulteriori approfondimenti
si rinvia, altresì, al regolamento dei concorsi dell’Ente.
ART. 9
QUALIFICHE FUNZIONALI, PROFILI PROFESSIONALI E MANSIONI
Il personale dipendente è inserito in organico ed inquadrato, per qualifiche funzionali,
profili e figure professionali, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in
materia e nel rispetto della pianta organica dell’Ente.
Il personale dipendente deve essere adibito alle mansioni proprie della qualifica di
appartenenza, nelle quali rientra comunque lo svolgimento di compiti complementari e
strumentali al perseguimento degli obbiettivi di lavoro.
Per assicurare la funzionalità ed il regolare ed efficace funzionamento degli uffici, il
Responsabile di Servizio, nell'esercizio del suo potere di gestione può adibire, con atto
motivato, e per periodi limitati, il personale a svolgere:
- compiti specifici, non prevalenti, della qualifica superiore;
- compiti immediatamente inferiori;
- compito complementari e strumentali al proseguimento degli obbiettivi.
Non costituisce esercizio di mansioni superiori l'attribuzione di alcuni soltanto dei
compiti propri delle mansioni stesse.
Relativamente alla eventuale attribuzione di mansioni superiori, trovano applicazione
le norme di cui all'art. 57 del D.L.vo 29/93 e successive modifiche ed integrazioni.
ART. 10
DIRITTI E DOVERI DEI DIPENDENTI.
A seguito dell’assunzione presso l’Ente, sorgono in capo al dipendente una serie di
diritti e doveri che sinteticamente, di seguito, vengono elencati:
DIRITTI
- alla retribuzione, per il lavoro prestato;
- alla fruizione del riposo settimanale;
- alla fruizione delle ferie, annuali, retribuite;
- alla fruizione di permessi retribuiti;
- alla fruizione di permessi personali non retribuiti da recuperare;
- alla fruizione di giorni di assenza per malattie e per infortuni sul lavoro;
- al trattamento di quiescenza.
DOVERI
- alla residenza nella città dove si lavora;
- alla diligenza ed al buon comportamento;
- al rispetto dell’orario di servizio;
- al segreto d’ufficio;
- al dovere di subordinazione;
- all’esclusività della prestazione.
Per le modalità ed i termini di fruizione dei diritti e di esercizio dei doveri si rinvia alla
normativa vigente in materia, in particolare al D.L. 29/93 e successive modifiche ed
integrazioni ed ai vigenti accordi contrattuali di settore.
ART. 11
ORARIO DI LAVORO
L'orario ordinario di lavoro è di 36 ore settimanali ed è articolato ai sensi della
normativa vigente in materia.
L'orario di lavoro è funzionale all'orario di servizio e di apertura al pubblico;
l'articolazione dell'orario è determinata, nel rispetto delle disposizioni contenute
nell'art. 36, comma 3, della legge 8 giugno 1990 n. 142, al fine dell'armonizzazione
dello svolgimento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti, avuto
riguardo anche alla presenza di adeguati servizi.
Per le finalità di cui al comma precedente, l'orario di lavoro viene determinato sulla
base dei seguenti criteri:
- ottimizzazione delle risorse umane
- miglioramento della qualità delle prestazioni
- ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell'utenza
- miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni
- rispetto dei carichi di lavoro.
La distribuzione dell'orario di lavoro può essere improntata a criteri di flessibilità,
utilizzando diversi sistemi di articolazione dell'orario di lavoro che possono anche
coesistere, secondo le seguenti specificazioni:
a) orario flessibile, che consiste nel consentire di posticipare l'orario di inizio o di
anticipare l'orario di uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà, limitando al nucleo
centrale dell'orario la contemporanea presenza in servizio di tutto il personale
addetto alla medesima struttura;
b) orario plurisettimanale, che consiste nella programmazione di calendari di lavoro
plurisettimanali o annuali con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali nel
rispetto del monte ore complessivo in relazione al periodo di riferimento;
c) turnazione, che consiste nella rotazione ciclica dei dipendenti in prestabilite
articolazioni di orario secondo quanto previsto dall'art. 13 del DPR n. 268 del 1987;
d) utilizzazione in maniera programmata di tutti gli istituti che rendano concreta una
gestione flessibile dell'organizzazione del lavoro e dei servizi, in funzione di una
organica distribuzione dei carichi di lavoro;
e) priorità nell'impiego flessibile, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e
del lavoro, per i dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare
e per i dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della legge 11 agosto
1991, n. 266.
L'osservanza dell'orario di lavoro da parte dei dipendenti è accertata mediante idonei
sistemi di controllo.
CAPO III
NORME TRANSITORIE E FINALI
ART. 12
NORMA FINALE
Per quanto non disciplinato dal presente regolamento trovano applicazione, in quanto
compatibili, le norme di cui al D.L. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni, le
disposizioni di cui alla legge 142/90, alla legge 241/90, alla l.r. 10/91, alla l.r. 07/92
e alla l.r. 26/93, nonché le disposizioni statutarie, regolamentari e le norme
contrattuali vigenti in materia di pubblico impiego.
Il Commissario Straordinario
PREMESSO che con decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 428 del
28/11/1997, registrato alla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione in data
12/12/1997 al n. 10161, le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza di
Calatafimi (TP), denominate "Casa di Ospitalità Domenico Saccaro", "Casa di Riposo
Maria SS Immacolata", "Casa della Fanciulla Blundo" e "Civica Infermeria Lo Truglio"
sono state dichiarate fuse ai sensi dell'art. 34 della L.R. 9/5/1986, n. 22;
CONSIDERATO che dalla fusione delle suddette istituzioni è sorta in data 1° febbraio
1998 una nuova Opera Pia denominata I.P.A.S.S. (Istituzione Pubblica di Assistenza e
di Servizi Sociali), che subentra di fatto in tutti i rapporti attivi e passivi delle
II.PP.A.B. oggi in fusione, alla quale si sta inoltre provvedendo ad intestare tutti i beni
mobili ed immobili già di proprietà degli enti sopra menzionati;
CONSIDERATO altresì che questa amministrazione straordinaria ha avviato le
procedure per la costituzione del Consiglio di Amministrazione, il cui insediamento si
auspica avere luogo entro il primo semestre 1998;
ATTESO che questo Ente, si trova a gestire, in particolare, le strutture assistenziali per
anziani già costituite come istituzioni autonome, con un'utenza - sia maschile che
femminile - costituita da circa n. 40 soggetti, molti dei quali in precarie condizioni di
salute, soprattutto in ragione dell'età alquanto avanzata;
CONSIDERATO che, nelle more della costituzione del Consiglio di Amministrazione ed
in considerazione delle attività svolte, al fine di dare una organizzazione alle attività
quotidianamente svolte, dando altresì certezza all’azione amministrativa, si è
provveduto, all’adozione della pianta organica e del consequenziale mansionario e
all’adozione del regolamento per l’assunzione del personale e per l’espletamento dei
concorsi;
PRESO ATTO che conseguentemente all’adozione della pianta organica e del
consequenziale mansionario e all’adozione del regolamento per l’assunzione del
personale e per l’espletamento dei concorsi, risulta necessario provvedere all’adozione
del regolamento organico degli uffici e del personale;
VISTO l’articolato allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
atto deliberativo;
VISTA la legge 17/07/1890, n. 6972, e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la l.r. n. 22/86 e succ. modifiche ed integrazioni;
VISTA la legge 142/90 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.L. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la l.r. 3 /11/1994, n. 42;
VISTI i recenti accordi contrattuali in materia di pubblico impiego;
VISTE le recenti disposizioni nazionali e regionali vigente in materia di
amministrazione ordinaria e straordinaria delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e
Beneficenza.
DELIBERA
1. Di approvare l’allegato Regolamento organico degli uffici e del personale, che
costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo;
2. Di dare atto che l’approvato regolamento diverrà esecutivo dopo l’approvazione di
rito da parte degli organi regionali preposti al riscontro tutori degli atti adottati
dalle II.PP.A.B.