numero 5 - Asvicom Cremona

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numero 5 - Asvicom Cremona
Lunedì 12 settembre 2011
ANNO I NUMERO 5
www.asvicom-cremona.it
Mensile informativo dell’Associazione Sviluppo, Commercio, Turismo e Servizi della provincia di Cremona
Pari opportunità. Asvicom e le imprese del gruppo mettono in atto un welfare aziendale d’avanguardia
In armonia lavoro e famiglia
Al via il progetto sperimentale per la conciliazione degli orari di lavoro e famiglia
Editoriale
di Gianni Rossoni
Il valore delle
azioni di welfare
aziendale
È
con
grande interesse che
Regione
Lombardia
guarda al
progetto In
armonia lavoro e famiglia, ideato da ASVICOM per rispondere a una delle maggiori sfide che
il nostro sistema economico si
trova oggi ad affrontare: incrementare la competitività delle
aziende e al tempo stesso assicurare ai dipendenti una miglior
qualità della vita e una più facile
conciliazione tra esigenze familiari e lavorative.
Il grande valore dell’iniziativa
di ASVICOM risiede, infatti,
nell’aver compreso il vero segreto della conciliazione, vale a dire
i notevoli vantaggi che essa può
assicurare non solo ai singoli e
alla società, ma anche all’impresa e alla sua capacità di concorrere efficacemente sul mercato.
Spesso, in Italia, la conciliazione
è considerata come un peso, un
costo di cui si farebbe volentieri
a meno.
Si tratta, purtroppo, di una
visione miope, incapace di valorizzare la più grande risorsa
a disposizione delle aziende: le
persone, con la loro intelligenza,
volontà, competenza.
Invece, l’esperienza di altri Paesi
e alcune best practice italiane
dimostrano come rapporti positivi tra azienda e dipendenti ed
una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro si traducano in migliori performance
Una parte dei dipendenti che sperimenterà il progetto di conciliazione dei tempi lavoro e famiglia denominato In armonia lavoro e famiglia
Si chiama In armonia lavoro e
famiglia ed è il progetto sperimentale con cui l’associazione
intende promuovere iniziative
volte a conciliare gli orari di
lavoro con quelli della famiglia.
Armonizzare gli impegni domestici con i doveri della vita
lavorativa è presupposto essenziale affinchè si compia un miglioramento delle condizioni di
vita dei dipendenti e della loro
quotidianità ed è allo stesso
tempo diventa un beneficio per
l’azienda che ne guadagna in
competitività.
Economia.
Le novità della manovra di ferragosto
Note ai provvedimenti in attesa del via libera definitivo della Camera
Il progetto In armonia lavoro e
famiglia coinvolge sia i titolari
o amministratori delle imprese,
che i dipendenti/collaboratori delle aziende attuatrici, ma
anche i negozi di vicinato del
territorio, persone in cerca di
lavoro che si prestano a svolgere
i servizi di conciliazione, consulenti del lavoro, commercialisti,
legali e sindacalisti.
Il progetto, unico nel suo genere, prevede:
- L’introduzione di formule family friendly atte a rispondere
alle esigenze dei dipendenti e
dei collaboratori (banca delle
ore; orari flessibili in entrata e
in uscita; sviluppo e gestione di
piani congedo per la maternità/
paternità).
- Reali servizi di conciliazione
in cui vengono effettivamente
strutturati servizi aziendali di
stireria, maggiordomo, taxi.
- L’integrazione dello stipendio
in maternità che prevede l’aumento al 100% dello stipendio
in maternità obbligatoria e facoltativa.
Ogni ambito di intervento dà
la possibilità a dipendenti e collaboratori di fruire dei servizi
senza costi aggiuntivi.
L’idea di realizzare questo
progetto è nata a seguito delle informative pervenute dalla confederazione Sistema
Commercio e Impresa e dalla
Confederazione dei lavoratori
Confsal in merito all’iniziativa
del Ministero di dare maggior
vigore al Fondo per le politiche
relative ai diritti e alle pari opportunità.
Dopo aver istituito un approfondito studio del Decreto
ministeriale delle Pari Opportunità del 12 maggio 2009, il
consiglio di amministrazione
ta ordinaria dal 20% al 21%.
del 3%
Inoltre, vengono modificate aldei redcune disposizioni correlate quaditi d’imli la disciplina della procedura
porto
di scorporo dell’Iva, in sede di
superiore
liquidazione periodica, per i
a
euro
commercianti al minuto e sog300.000
getti assimilati, di cui all’art.22
lordi
Dott. Berlino Tazza
del DPR n.633/72, con utilizzo
annui,
del solo metodo matematico.
e sarà deducibile dal reddito
Contributo di solidarietà: complessivo. L’applicazione è
è stato determinato in misura limitata al periodo 01/01/11
– 31/12/13. Per l’accertamento, la riscossione e il contenzioso, si applicheranno
le disposizioni vigenti per le
imposte sui redditi.
Beni dell’impresa in godimento: la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione
in godimento di beni dell’im-
Turismo - Crema
Cooperative di garanzia
Turismo - Crema
Grande successo per gli eventi organizzati
Pirelli: «Ancora più forti per i commercianti »
Il commento di Enrico Zucchi sulla “querelle”
Un’estate ricca di appuntamenti quella che Asvicom
ha contribuito a pianificare.
Due selezioni di Miss Italia,
una regionale in piazza Stradivari a Cremona tenutasi il
25 giugno, l’altra provinciale
tenutasi a CremArena sabato
Fidicom–A.svifidi–Antali,
questo il nome del confidi
che è nato a seguito dell’aggregazione di tre organismi di
garanzia che operano anche
sul nostro territorio. Grazie
all’aggregazione dei tre confidi anche i commercianti cre-
Movida si, movida no. Questo
è stato il tormentone che ha accompagnato l’estate cremasca.
Tutto è nato quando qualche
cittadino,
infastidito dagli
schiamazzi notturni, ha ripetutamente chiamato le forze
dell’ordine. Le proteste hanno
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La conversione definitiva del
disegno di legge di n.138/11,
cd Manovra di ferragosto, ha
iniziato il suo iter alla Camera
dei Deputati, dopo l’approvazione da parte del Senato.
Il maxiemendamento proposto dal Governo contiene
notevoli novità, tra le quali si
segnalano le seguenti:
Imposta sul valore aggiunto: innalzamento dell’aliquo-
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Estate passata con Asvicom Nasce il “super” confidi La movida che divide
30 luglio. E poi i negozi aperti
la sera per tutti i giovedì di Luglio a Crema, dove ha esordito,
in fase sperimentale Shopping
in Corso iniziativa che ha avuto
un ottimo successo.
A tal proposito la proposta
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maschi potranno godere dei
vantaggi che derivano dalla
fusione: aumento del fondo
di garanzia, incremento del
monte finanziamenti garantiti, aumento del numero delle
banche convenzionate, creA PAGINA 2
innescato un effetto domino:
maggiore attenzione rispetto
al tema della movida da parte
di tutti. Da parte delle stesse
forze dell’ordine che hanno
cominciato ad intensificare i
controlli; da parte dell’ammiA PAGINA 4
Centro di Assistenza Tecnica Soc.Coop.
Fondo paritetico nazionale interprofessionale
per la formazione continua
Via Olivetti, 17 Crema (CR)
Tel. 0373 259656
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Lunedì 12 settembre 2011
Lunedì 12 settembre 2011
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Turismo.
Primo Piano. Asvicom sperimenta un piano di welfare aziendale
L’estate calda dell’Asvicom con
un’agenda ricca di appuntamenti
“In armonia” al lavoro e in famiglia
Da giugno a settembre eventi e manifestazioni che hanno allietato chi è rimasto in città
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
dell’Associazione, fattasi portavoce delle esigenze di alcuni
commercianti del centro, di
aprire i negozi in corso durante una serata della settimana
era immediatamente piaciuta a
Maurizio Borghetti, assessore
al Commercio del Comune di
Crema che aveva concesso la
un’opportunità in più per i
commercianti che, facoltativamente, avrebbero potuto decidere di tenere aperta la loro
attività anche il giovedì sera.
Tuttavia si era stabilito di sperimentare il progetto, già realtà
in molti comuni limitrofi, per
testare se anche Crema fosse
pronta a tale iniziativa.
Come testimoniato dal risul-
L’affollattissima via Mazzini durante le serate dello Shopping in corso
possibilità di estensione dell’orario di apertura degli esercizi
commerciali in sede fissa, nei
giorni di giovedì 7, 14, 21, 28
luglio 2011 dalle ore 7 alle ore
24, non superando comunque
il tetto previsto dalla normativa
delle tredici ore giornaliere.
Anche le altre associazioni di
categoria hanno aderito all’iniziativa. Da subito era sembrata
tato del test di gradimento distribuito tra i commercianti,
Shopping in Corso è risultato
essere un’iniziativa positiva e
l’intenzione è già quella di riproporla il prossimo anno. La
sperimentazione ha infatti visto
la partecipazione complessiva
del 64% dei negozi di vicinato
con un picco nel primo giovedì pari all’84%, la serata coin-
cidente con l’inizio dei saldi,
e successiva fisiologica diminuzione della partecipazione
all’iniziativa che comunque è
andata al di là delle aspettative
(78% delle aperture del 17 luglio; 80% delle aperture del 21
luglio; 70% delle aperture del
28 luglio). Buon esito anche
per gli affari dei commercianti
che hanno visto un incremento
complessivo delle vendite superiore del 10% rispetto allo scorso anno per il 56% dei commercianti. In alcuni casi picchi di
vendite e rendimento superiore
anche al 20%. Il risultato più
importante riguarda senz’altro
il gradimento generale dell’iniziativa: il 40% dei commercianti è risultato soddisfatto; il
20% molto soddisfatto; il 22%
abbastanza soddisfatto. Infine, l’intenzione di partecipare
all’evento la prossima estate
riguarda la quasi totalità degli
intervistati (86%). Numerose
anche le proposte ed i suggerimenti al fine di migliorare la
sperimentazione e rendere permanente l’appuntamento estivo come la proposta di organizzare una Notte Bianca - magari
a giugno- che coinvolga tutte
le Associazioni di Categoria al
fine di cooperare alla buona riuscita dell’evento, la replica dello
shopping serale a luglio e - già
prossima- la predisposizione di
iniziative natalizie simili.
Anche il presidente di Asvicom Berlino Tazza si è detto
assolutamente soddisfatto di
Shopping in Corso: «Ritenia-
La locandina di Shopping in corso e un momento dell’assalto ai negozi la sera
mo che, come già paventato
in sede di proposta, l’apertura
serale comporti molti benefici
sia a livello di volume di affari
sia, più in generale, in termi-
da sempre una città viva, che
accoglie con entusiasmo eventi e manifestazioni. Le vie del
centro sono ricche di negozi e di
attività di ogni genere, curati e
La premiazione della miss in Piazza Stradivari a Cremona
ni estetici» ha spiegato Tazza.
«Migliorare il volto della città e rendere il centro attrattivo è una prerogativa che vale
la pena di perseguire anche
in futuro se si vuole stare al
passo con i tempi e competere
con le vicine realtà. Crema è
di richiamo. Insomma, gli ingredienti c’erano tutti perché
la proposta potesse funzionare.
I numeri e la soddisfazione ci
hanno dato ragione. Cercheremo di studiare con maggior
attenzione un tavolo di lavoro
affinchè le esigenze e i suggerimenti di tutti possano trovare
una concreta realizzazione».
Anche a Pandino, nel mese di
giugno e luglio è tornata la rasegna Pandino sotto le stelle, il
mercatino estivo a cura del comitato commercianti di Asvicom Le Botteghe di Pandino.
Si è tratto di 5 mercoledì all’insegna della musica, delle manifestazioni, del teatro itinerante
e della danza e dello shopping.
Il mese di agosto è stato poi caratterizzato dalla consueta tortellata a Crema.
A Cremona invece è tornata
anche la movida in Piazza della Pace grazie all’appoggio di
Asvicom. Dopo la querelle di
qualche anno fa tra commercianti e amministrazione che
aveva lamentato eccesso di
chiasso a ridosso del Duomo,
alcuni esercizi hanno chiesto
aiuto all’associazione che è
intervenuta e si è fatta promotrice delle 4 serate che hanno
chiuso l’estate cremonese. Il 18
e 25 agosto il 4 e 8 settembre
le date in cui dalle 21 alle 24 si
sono esibiti i giovani musicisti
cremonesi.
«L’intento» ha spiegato Antonio Pisacane, segretario
d’area cremonese «auspicato
sempre da tutti, è stato quello di tenere vivo ed attrattivo
il centro storico di Cremona.
Mi sembra che ci siano stati
ottimi riscontri e che la città,
lentamente, stia ritornando a
risplendere».
Barbara Milanesi
I Confidi. 6 settembre 2011: unanimità in assemblea Fidicom per la fusione
Nasce il “super” confidi del commercio
Il presidente Umberto Pirelli: «Ancora più forti per i commercianti del territorio»
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
scita dimensionale del numero
dei soci, maggiore rappresentatività sul territorio, integrazione dei servizi offerti, recupero
di efficienza nei servizi offerti
e razionalizzazione delle risorse
economiche ed umane impiegate nell’attività. La sede amministrativa del “super” confidi
resterà salda a Crema. La sede
legale sarà a Lodi. Il consiglio
di amministrazione e il collegio sindacale hanno mantenuto
una forte connotazione cremasca: 12 consiglieri su 15 saranno imprenditori cremaschi e 3
sindaci su 5 saranno commercialisti cremaschi. Il Presidente
del nuovo confidi sarà l’attuale
Presidente della Fidicom, il cremasco Umberto Pirelli e verrà
introdotta la figura dell’amministratore delegato che sarà
ANNO I NUMERO 5
Da sx: Rossini, presidente Antali; Codeluppi, presidente Asvifidi; Pirelli, presidente Fidicom
Vittorio Codeluppi, già presidente dell’Asvifidi – Antali;
il vice presidente sarà il cremasco Claudio Aschedamini.
L’operazione di fusione dei tre
confidi che gravitano attorno al
sistema associativo Asvicom sta
concludendo quello che è stato
denominato Progetto Araba
Fenice. Il nome stesso del progetto evoca la storia mitologica
che narra la rinascita della Fenice e del suo avvio ad una “seconda” vita. Proprio con la fusione
dei tre confidi si è voluto fare in
modo che il patrimonio genetico e la storia degli organismi
di garanzia non finisse. Infatti,
l’evoluzione della normativa
che regolamenta i confidi chiede agli stessi di avere maggiori
dimensioni, capacità organizzativa e un patrimonio adeguato
alle attività finanziarie in essere.
Di fatto i “piccoli” confidi
avranno minore potere contrattuale con le banche. La fusione
è la risposta viva e forte che i
tre piccoli confidi hanno dato
agli imprenditori e agli istituti di credito. Con le acquisite
caratteristiche di confidi “maggiore” le banche aumenteranno
l’indice di gradimento delle
garanzie collettive rilasciate dal
“super” confidi in quanto ne
avranno assoluta convenienza.
Gli imprenditori potranno vedersi applicati tassi di interesse
sui finanziamenti decisamente
inferiori rispetto a quelli normalmente applicati sul mercato
finanziario e preservare la territorialità ed il legame in essere
con il confidi.
Gradimento
all’operazione
arriva anche dalle banche più
rappresentative del territorio
cremasco.
Luigi Donarini, Presidente
della Banca Popolare di Crema, giudica positiva la creazione di un confidi maggiore che
diventa la sintesi di tre confidi
minori. «E’ una tendenza che
richiede il mercato finanziario.
La scelta dei tre confidi che gravitano attorno al sistema associativo Asvicom segue quella già
sperimentata nel mondo associativo degli artigiani. Le garanzie
concesse da un confidi “maggiore” sono più solide di quelle di
un confidi minore e la banca può
quindi impiegare più denaro a
favore del territorio cremasco».
Anche Francesco Giroletti,
Presidente della BCC Cremasca esprime gradimento all’operazione. «La fusione dei tre
confidi da maggiore credibilità
all’organismo di garanzia creato
e consentirà agli imprenditori di
avere un più agevole accesso al
credito e a migliori condizioni».
Il Presidente del “super” confidi, Umberto Pirelli, si dichiara «orgoglioso di presiedere un
organismo di garanzia che rappresenterà 2.300 soci, interagirà
con 25 banche, potrà garantire
finanziamenti per 60 milioni di
euro ed opererà senza mai perdere di vista la necessità di mantenere il forte valore della comunità e del territorio cremasco».
Barbara Milanesi
L’associazione per la conciliazione degli orari di lavoro e della famiglia
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
dell’Asvicom ha deliberato di
accogliere l’invito delle Confederazioni (Sistema Commercio
e Impresa e Confsal) e dell’Ente
Bilaterale (Ebiten) di creare un
gruppo di lavoro denominato
Staff Conciliazione lavoro-fa-
Zucchi durante la presentazione
miglia al quale è stato attribuito
il compito di studiare la materia
e di immaginare un progetto ad
hoc. Contestualmente, l’amministrazione provinciale di
Cremona, di concerto con Regione Lombardia e CCIAA, si
è fatta promotrice di iniziative
d’informazione in merito alla
conciliazione coinvolgendo di-
rettamente anche l’Asvicom.
Prima di progettare e pianificare il progetto sperimentale In
armonia lavoro e famiglia, lo
staff ha svolto un’analisi dei fabbisogni lavoro-famiglia somministrando a circa una quarantina di dipendenti e collaboratori
delle imprese, enti ed organismi
che gravitano attorno al sistema
associativo Asvicom e che con
essa attueranno il progetto un
questionario da compilare.
Dall’analisi è emerso inequivocabilmente che l’attività domestica è considerata quella più
critica in relazione agli impegni
di lavoro e famiglia; in particolare stirare e fare la spese sono
considerate le attività maggiormente impegnative.
Altre difficoltà di conciliazione
dei tempi sono risultati essere
l’accedere agli uffici pubblici
e accudire famigliari siano essi
figli o anziani.
In base ai risultati si è pensato di predisporre un progetto
sperimentale che prevedesse
sia l’introduzione di servizi
specificatamente studiati per
svolgere le attività domestiche,
sia una maggiore flessibilità degli orari di lavoro, sia l’integrazione dello stipendio in caso di
maternità.
Lo staff ha svolto il compito predisponendo il progetto
anche sulla base di esperienze
maturate sullo stesso tema in
altri contesti territoriali. Da
sottolineare anche la totale partecipazione attiva alle iniziative
dell’amministrazione provinciale e la sua fattiva collaborazione.
Così dal 1 settembre è partito
il progetto In armonia lavoro
e famiglia che terminerà il 31
dicembre 2012.
E’ stata assunta un’addetta al
servizio di stireria selezionata
dalla graduatoria di mobilità
della provincia che quotidianamente si occuperà di ritirare,
stirare e consegnare i capi dei
dipendenti delle 9 società che
partecipano al progetto.
E’ stata predisposta la figura del
maggiordomo che si occuperà
di fare la spesa ai dipendenti che la richiederanno. A tal
proposito sono state stipulate
delle convenzioni con alcuni
negozi di vicinato (panetteria,
salumeria, macelleria, gastronomia, fruttivendolo, minimarket
e pescheria) che si occuperanno di fornire la merce richiesta
ogni mattina dal maggiordomo
incaricato.
Sono state studiate ed introdotte formule organizzative
del lavoro atte a rispondere alle
esigenze dei dipendenti come
la banca delle ore, la flessibilità
dell’orario, i piani di congedo
per la maternità.
Infine si sta predisponendo l’accordo sindacale per l’integrazione al 100% dello stipendio
nel periodo di maternità obbligatoria e facoltativa.
«I risultati attesi, oltre ad una
naturale ed intrinseca conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro ed un conseguente sviluppo della qualità della vita
e della coesione sociale, sono
alti» ha spiegato Berlino
Tazza, Presidente di Asvicom.
«L’associazione si augura che
il progetto possa essere utilizzato come best practise in altre
micro, piccole e medie imprese
e, più in generale, auspica ad
un aumento della sensibilità
alla conciliazione da parte di
altre realtà aziendali. Crediamo che il progetto veicoli
importanti valori che, se condivisi, potrebbero convergere in
una robusta cultura aziendale
basata sulla valorizzazione,
in ogni ambito, delle risorse
umane. Per il principio di sussidiarietà siamo convinti sia
un progetto replicabile e che sia
una sperimentazione che va
nella direzione di un’auspicabile crescita virtuosa».
La platea alla presentazione del progetto In armonia lavoro e famiglia
Da sx: Miglioli, Cappelli, Rossoni, Zucchi, Salini e Mossoni.
Barbara Milanesi
Economia.
La manovra in attesa del via libera definitivo della Camera
Note alle novità presenti nel maxiemendamento proposto dal Governo
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
presa a soci o familiari dell’imprenditore sarà assoggettata
a tassazione come reddito
diverso. I costi relativi ai beni
concessi in godimento non saranno ammessi in deduzione
dal reddito imponibile delle
società o dell’imprenditore.
L’impresa concedente o il socio
o il familiare dell’imprenditore
saranno tenuti a comunicare
all’Agenzia delle Entrate i dati
concernenti i beni concessi in
godimento. In caso di omissione o di trasmissione con dati
incompleti o non veritieri, si
applicherà in via solidale una
sanzione amministrativa pari al
30% della differenza tra il valo-
Editoriale
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
dei dipendenti e in una diminuzione dei tempi di rientro dalla
maternità e delle assenze dettate
dalle esigenze di cura familiare.
In questa legislatura, Regione
Lombardia ha scelto di fare
della conciliazione uno dei capisaldi della propria azione e ha
messo a disposizione di cittadini
re di mercato e il corrispettivo
annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa.
Detrazione ai fini IRPEF del
36%: in caso di vendita dell’unità immobiliare, la detrazione
del 36% per i rimanenti periodi
d’imposta potrà essere trasferita al nuovo acquirente oppure
rimanere in capo al venditore.
Società di comodo: le società
e gli enti di cui all’art. 30, co.1,
della L. n. 724/94 pur essendo
soggetti operativi, se presentano dichiarazioni in perdita fiscale per tre periodi d’imposta
consecutivi, si considerano “di
comodo” a partire dal successivo quarto periodo d’imposta.
Sono considerati non operativi
le società e gli enti che per due
periodi d’imposta siano in perdita fiscale e in uno dichiarino
un reddito inferiore a quello
che si determina in base all’art.
30. Al reddito delle società classificate di comodo, secondo
quanto citato, si applicherà una
maggiorazione dell’imposta del
10,5%. Le nuove disposizioni
entrano in vigore a partire dal
periodo d’imposta successivo
a quello in corso alla data di
entrata in vigore della legge di
conversione.
Società Cooperative e loro
Consorzi: si riduce del 10%
l’esclusione dal reddito imponibile delle cooperative e loro
consorzi a mutualità prevalente, ad eccezione delle coopera-
tive agricole, della quota degli
utili netti annuali destinati a
riserve indivisibili, prevista
dall’art.12 della L. n.904/77.
Accertamento: proroga di un
anno del termine, scadente il 31
dicembre 2011, per l’accertamento ai fini Iva per coloro che
hanno aderito al condono ex L.
n. 289/02.
Contenzioso: sono state apportate alcune modifiche al
D.Lgs. n.546/92. La norma
chiarisce che l’omessa dichiarazione di valore, ai fini del calcolo del Contributo Unificato,
comporta l’applicazione dello
stesso nella misura massima,
ovvero in euro 1.500; se la causa
è di valore indeterminabile, il
contributo è dovuto nella misura di euro 120.
Money transfer: è stata inserita un’imposta di bollo del 2%
dell’importo trasferito per ogni
singola operazione, sui trasferimenti in denaro all’estero attraverso banche, agenzie di money
transfer e altri agenti in attività
finanziaria.
Sistri: proroga dei termini di
applicazione per tutti i soggetti
individuati dall’art. 1 del D.M.
del 26/05/11 al 9 febbraio
2012. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di
conversione, inoltre, verrà emanato un decreto che individuerà specifiche tipologie di rifiuti
alle quali si applicheranno, ai
fini del Sistri, le procedure pre-
viste per i rifiuti speciali non
pericolosi.
Di certo è da giudicare in modo
positivo il fatto di aver varato
rapidamente la manovra. Tuttavia, bisogna considerare che
l’incremento della pressione fiscale e in particolar modo l’aumento dell’imposta sul valore
aggiunto potrebbe determinare
un’ ulteriore diminuzione dei
consumi da parte delle famiglie
e quindi una possibile contrazione del volume di vendite da
parte dei commercianti. Resta
inteso che prima di esprimere
giudizi conclusivi è opportuno
attendere la versione definitiva
della Manovra da parte della
Camera dei Deputati.
Berlino Tazza
Le persone: la più grande risorsa a disposizione delle aziende.
e imprese alcuni importanti finanziamenti.
Grazie all’Accordo sottoscritto
con il Ministero delle Pari Opportunità, sono state avviate in alcuni
territori, compresa la Provincia di
Cremona, le Doti Conciliazione,
rivolte sia alle donne che rientrano
dall’astensione obbligatoria sia alle
imprese che assumono madri precarie o disoccupate.
Altri 5 milioni di euro sono attualmente a bando per favorire la
conciliazione nelle piccole e medie
imprese, mentre sono 6 i milioni riservati ai progetti attivati in questo
ambito da enti del terzo Settore.
È indispensabile, però, che allo
sforzo delle istituzioni si affianchi
con convinzione la rete produttiva
regionale, perché solo se le aziende
faranno propria una vera cultura
della conciliazione sarà possibile
raggiungere l’ambizioso obiettivo
che ci siamo fissati: far sì che nessuna persona in Lombardia sia più
costretta a scegliere tra lavoro e famiglia, tra realizzazione personale
e impegno professionale.
Il progetto ideato da ASVICOM e
fatto proprio da altri 9 soggetti attuatori, il cui personale dipendente
è composto per la maggior parte da
donne tra i 25 e i 45 anni, rappresenta un passo importante verso la
costruzione di una miglior organizzazione del lavoro, dei servizi e del
welfare aziendale.
Mi auguro che i tanti interventi
previsti dal progetto In armonia
lavoro e famiglia possano dare frutti positivi per il lavoratori che ne
usufruiranno e trovare molti imitatori sul nostro territorio e in tutta
la Lombardia, affinché la nostra
Regione si dimostri, ancora una
volta, all’avanguardia dal punto
di vista sia economico che sociale.
.
Gianni Rossoni
Assessore Regionale Istruzione,
Formazione e Lavoro
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FLASH NEWS/CAT.ASVICOM
FLASH NEWS/EBITEN
FLASH NEWS/ASVICOM CREMONA
Cat: indagine conoscitiva con Sies Disciplina che regola gli orari di lavoro Accordo con Vanoli Braga Cremona
Il Cat Asvicom, in collaborazione con il Servizio Informativo Economico Sociale
della provincia di Cremona
(SIES) effettuerà una ricerca
che si propone di evidenziare
le figure professionali “in tensione” nel settore del commercio in provincia, ossia le
figure di difficile reperibilità
da parte delle imprese - anche
nell’attuale contesto di crisi
economica e occupazionale - e,
quindi, di contribuire a migliorare l’informazione sulla situazione del mercato del lavoro.
Ciò anche al fine di offrire elementi conoscitivi indispensabili per una più adeguata programmazione degli interventi
da parte di tutti gli attori dei
sistemi di istruzione, formazione e lavoro del territorio.
Per info: [email protected].
L’art. 42 comma 2 del CCNL
terziario, distribuzione e servizi
siglato dalle parti sociali costituenti l’Ebiten, Sistema Commercio e Impresa, Confsal,
Fesica-Confsal e Confsal-Fisals
prevede che l’ente bilaterale
attui studi e ricerche sul settore terziario, raccolga e analizzi
i dati previsti all’art. 9 della
L.n.125/91 sulle pari opportunità delle donne.
Turismo a Crema
L’Ebiten, a fronte delle domande pervenute ai suoi uffici e per
promuovere la consapevolezza
dei diritti e doveri dei lavoratori, si è fatto promotore di uno
studio sulla disciplina degli orari di lavoro, sul lavoro notturno
e sul rapporto tra il lavoro e le
donne alla luce dei vari cambiamenti subiti dalla normativa.
Lo studio è scaricabile sul sito
www.ebiten.it.
E’ stato siglato presso la sede di
Asvicom Cremona, a Palazzo
Bodini in via Beltrami 16, un
accordo che riserva a tutti i soci
Asvicom la possibilità di acquistare gli abbonamenti di ogni
settore al prossimo campionato
di basket di serie A della Vanoli
Braga Cremona, con applicato
uno sconto del 15%.
Le persone interessate potranno rivolgersi presso gli uffici di
Cremona o telefonare al numero
0372 414096 per avere ulteriori
informazioni. Gli addetti saranno infatti a disposizione per
l’espletamento delle relative procedure. Pensiamo che l’iniziativa
possa essere interesse per gli appassionati soci e nello stesso tempo crediamo che l’accordo possa
essere un segnale di vicinanza alla
realtà sportiva, oggi più affermata, del nostro territorio.
Dal mondo.
La Movida che divide Decennale 11 /09/01
Il commento di Zucchi alla querelle dell’estate Dopo dieci anni dalla tragedia cosa è cambiato?
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
nistrazione, non propriamente
concorde sul tema; da parte
della stampa che ne ha fatto nascere una querelle sui giornali;
da parte del popolo della notte
che ha risposto arrabbiato alle
provocazioni di giornalisti ed
amministratori sulle pagine dei
social network. Va da sé che a
rimetterci più di tutti sono stati
i pubblici esercizi.
Asvicom, nella figura del segretario generale Enrico Zucchi,
sente doveroso esprimere la
propria opinione in merito essendo sia portavoce degli interessi e delle esigenze dei pubblici esercizi, sia centro di raccolta
del gradimento dei cittadini
ASVICOM
INFORMA
mensile dell’ASVICOM
della provincia di Cremona
Coordinatore
Enrico Zucchi
Direttore responsabile
Barbara Milanesi
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Redazione
Antonio Pisacane
Stefano Sesini
Raffaele Volpini
Rossella Spada
Matteo Pariscenti
Enrico Capobianco
Simona Negretti
Ivan Marchi
Andrea Savino
Claudia Bianchi
circa iniziative ed attività che
riguardano il commercio, sia attore importante nello sviluppo
del turismo territoriale.
«Qualsiasi parere sarebbe superfluo se non si partisse dal
presupposto che esiste già un
regolamento cui ogni pubblico
esercizio deve attenersi scrupolosamente. Quelle sono regole
che devono essere rispettate da
tutti incondizionatamente»
chiarisce subito Zucchi, che aggiunge: «Detto ciò, bisognerebbe fare delle precisazioni: sulla
gestione dei decibel crediamo
possa essere esercitata un po’
più di tolleranza, considerando quella che è una normalissima dinamica dell’attività
commerciale. E’ comprensibile
la lamentela dei cittadini se
gli schiamazzi si protraggono
oltre l’orario di chiusura stabilito. Ma se si è nei limiti del
consentito allora penso sia normale che durante il periodo
caldo si avverta un po’ più di
“vita” per le strade. Il livello
dei decibel poi dipende da numerosi fattori» spiega Zucchi.
«Ad esempio il vociferare dei
clienti che, se numerosi, porta
ad un aumento complessivo del
volume. In un caso del genere,
per non incorrere in sanzioni,
il commerciante dovrebbe abbassare il volume della musica? Insomma, ciò che chiediamo a tutela del settore che
rappresentiamo è che ci sia solo
E.Zucchi, segretario Asvicom
un po’ più di tolleranza e di
elasticità.
Siamo certi che, vista anche
la disponibilità dell’assessorato di riferimento a creare
un tavolo tecnico per discutere eventuali altri disguidi di
questo genere, alla fine prevarrà il buon senso.
D’altra parte anche per un
pubblico esercizio non è facile
sopravvivere di questi tempi:
la crisi economica inasprita
dalle severe, seppur corrette,
regole circa il consumo di super alcolici ha già dato qualche difficoltà agli imprenditori. Chiaramente l’ulteriore
poca tolleranza su musica e
decibel sarebbe un aggravante da sommare».
Andrea Savino
A dieci anni dall’attentato, risulta naturale guardarsi indietro ed interrogarsi su quelle che
sono state le conseguenze, a
lungo termine, dell’evento più
drammatico degli ultimi anni,
evento che non ha lasciato alcuna parte del mondo incontaminata dalle sue ripercussioni.
Dopo l’11 settembre 2001 si è
aperta, infatti, una fase di grande incertezza per l’economia di
tutto il mondo. Già appena prima dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, l’economia
americana si era incamminata
verso una fase recessiva i cui
effetti si sarebbero ripercossi
su vari paesi. I tragici fatti del
Word Trade Center hanno aggravato lo scenario. Ad un forte
senso di angoscia e di insicurezza tra le popolazioni, specie dei
paesi ricchi, e di depressione
dell’economia, specie in alcuni settori legati al commercio
(trasporti, turismo, assicurazioni) è seguito un lungo periodo
di transizione in cui l’America
ha impiegato buona parte delle risorse - che sarebbero state
destinate ai più svariati settori
del sociale e dell’economia,
investendo per la sicurezza del
paese. Gli attacchi ebbero un si
gnificativo impatto sui mercati
finanziari di tutto il mondo,
rivelarono la vulnerabilità di
Wall Street e causarono pesanti danni alle infrastrutture. Si
diffuse l’ombra del terrorismo
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ANNO I NUMERO 5
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L’attacco 11.09.2001 al Wtd
che, oltre a diventare una fobia
sociale, ha avuto un pesante
impatto economico. Già dal
12 settembre e poco dopo un
anno si delineava con chiarezza
la fine dell’egemonia americana
sul mondo e la rottura della cortina di invulnerabilità dell’intero Occidente. Se, dal punto di
vista sociale, il post strage ha
fatto riemergere con prepotenza il senso di coesione ed unità
nazionale anche in molti paesi
occidentali, allo stesso tempo
ha fatto corrispondere una sorta
di Ground Zero della finanza,
della liquidità della Borsa che
ha scatenato panico e terrore,
ansia di ricercare una soluzione
individualistica. A questa debolezza si è aggiunta la recessione
globale che ha investito i paesi
occidentale dal 2008. Alle non
poche difficoltà causate dalla
crisi si è aggiunta la consapevolezza del cambiamento, della
fase di transizione alle porte, in
cui a dominare il mondo non
erano più solo i potenti. Stava
emergendo con chiarezza che
il potere nel mondo era già diventato più diffuso, grazie alla
globalizzazione, grazie all’ascesa di Cina e India e alla ripresa
economica del Brasile e, in un
modo piuttosto diverso, della
Russia. Ma anche alla luce dei
recenti avvenimenti nel Nord
Africa. Era ed è in atto una sorta
di espansione imperialistica, in
cui si stanno alternando ascesa e
caduta delle grandi potenze. La
domanda che sorge spontanea
è: come sarebbe andata senza
l’atrocità dell’11 settembre?
Difficile dare una risposta anche se le premesse, con o senza
attentato, non sarebbero state
tanto differenti. La verità è che
nel cambiamento naturale della
storia, in cui si avvicendano gli
equilibri geopolitici, un evento
“spettacolare”, nel suo significato più drammatico, ha inciso
una linea di demarcazione netta. Nel decennale di quel drammatico martedì vale la pena
fermarsi a riflettere, fare i conti
con le conseguenze che ancora
oggi stiamo pagando, cercare
di capire il presente e fare tesoro dell’esperienza tragica del
passato per comprendere l’oggi
con l’umiltà, l’onestà e la consapevolezza necessaria ad affrontare il domani.
La redazione