le_scatole_magiche_2013
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Le scatole magiche Testo di Mariacristina Filippin – Teatro nero di Barbara Forneron Regia di Mariacristina Filippin Personaggi del teatro recitato La strega Kaiserschmarren Il gufo Marisol, furetto Narratore 1 Narratore 2 Catalina, furetto Mylady, donnola Madmoiselle, scimmia Oggetti di scena che servono: • la scopa e la bacchetta della strega • le scatole magiche • l’apparecchiatura che trasmette i mostri • l’antenna • le gabbie • il martello Introduzione dell’autore Questo testo è nato per una classe prima media. Tutta la classe ha partecipato alla messa in scena. Alcuni ragazzi hanno recitato, gli altri hanno reso possibili le scene di teatro nero. Tutti hanno collaborato alla preparazione dell’oggettistica e delle scenografie. Tutti hanno cantato e ballato quando previsto dal copione. Alcune battute sono state volute in francese, altre in inglese. La recita è risultata essere una collaborazione fra docenti di discipline diverse. Coreografia iniziale (gli animali del bosco giocano e ballano) Narratore 1: (sulla musica iniziale della prima scena di TN) C’è un profumo di funghi delizioso, oggi, nella foresta. Ha smesso di piovere da poco. Dalle foglie degli alberi, lucide e pulite, le gocce cadono ancora, ma sempre più rade. Il muschio è umido e morbido. L’aria è tersa, così fresca e frizzante, che mette voglia di ridere e correre e saltare allegramente fra i tronchi e sui rami. Narratore 2: Marisol e Catalina si rincorrono felici. Giocano. Si lanciano in ardite acrobazie, si lasciano cadere da un ramo, per afferrarne uno poco più sotto. Si nascondono, fanno capolino tra le foglie, si nascondono ancora, si prendono e si lasciano, dondolano, scalano, scivolano, balzano spensierate da una quercia ad un faggio, da un larice ad un nocciolo, da un 1 pino ad un frassino, e intanto… fanno un baccano gioioso: squittiscono, fischiano, borbottano e si chiamano allegri l’un l’altra: Marisol: Prendimi! Prendimi, se ti riesce! Catalina: Arrivo… ecco, ecco… dove sei? Marisol: Sono qui… sono qui… prendimi… prendimi, dai! Catalina: Non correre così veloce… ah, ecco, presa! Marisol: Macché! Sono lontanissima, ormai: non mi vedi? Ahahahahahaha! Canzone: Il court le furet Scena 1 (Marisol e Catalina entrano in scena rincorrendosi allegramente, ma d’un tratto si bloccano e si mettono in ascolto.) Marisol: Ssssst! Catalina, senti queste voci? Catalina: (sottovoce) Sì, Marisol. Le sento. Chi sono? Marisol: Non so… (pausa) Shh… Avviciniamoci senza far rumore ed ascoltiamo. Narratore 1: Le due furettine se ne stanno buone buone su un ramo per ascoltare attentamente. Sono arrivate ai limiti della piccola radura dove sorge la catapecchia della strega Kaiserschmarren. È la stregaccia malvagia, altezzosa ed infingarda che abita nel bosco. E lì davanti c’è proprio la strega che sta parlando alle sue due aiutanti: la scimmia Madmoiselle e la donnola Mylady. Kaiser: Non ne posso più di questa catapecchia vecchia e cadente. Quando piove devo mettere secchi dappertutto, d’inverno ci sono spifferi che gelerebbero un orso polare, d’estate il caldo è insopportabile… E poi tutti ormai lo sanno che io, la grande, anzi no: la grandiosa, anzi no: la grandiosissima strega Keiserschmarren non posso più abitare in questo rudere! È troppo “rudere” per una come me! Madmoiselle: Potresti ristrutturarlo, o grandiosissima. Una magia di qua, un incantesimo di là… C’est facile! Kaiser: Zitta, Madmoiselle, scimmia arboricola! Non sai che la magia si può usare solo contro qualcuno? Sennò tutti i maghi e maghetti di questa terra sarebbero super-ricchi, non ti pare? Una magia di qua, ed ecco arrivare un po’ di monete d’oro… una magia di là, ed appare una borsa piena di gioielli: troppo facile! Non funziona così! Mylady: But then, my greatness, you just have to call an architect. Kaiser: Già, brava Mylady! E me li dai tu i soldi? Ed il tempo? Il materiale? Lo spazio? Perché, si sa, a me che sono così grande serve tantissimo spazio… No, no, qui ci vorrebbe un’idea super! Madmoiselle: Et quelle idee, s'il vous plaît? Mylady: Yes, which idea? Kaiser: Un’idea fantastica, che solo una mente geniale come la mia, poteva avere. Ed infatti: l’ho già avuta! Madmoiselle: Quale? Kaiser: Semplicissimo: mi impadronirò delle menti di tutti gli animali della foresta. Li farò diventare degli automi, dei semplici gusci senza alcuna volontà. Li riempirò di tutti i 2 sentimenti peggiori: l’egoismo, la falsità, la disonestà, l’avidità. A quel punto, spazzato via ogni senso di solidarietà fra di loro, sarà facile diventare padrona dell’intera foresta! Non voglio una semplice villa! Voglio un palazzo, un castello, un parco immenso… penso che tutto il bosco potrebbe anche bastare… forse! Mylady: Great plan, but… Kaiser: Non ci sono “ma” che tengano! Questo è il piano e voi due mi aiuterete a realizzarlo. E quando sarò la padrona dell’intera foresta, voi diventerete i miei ministri. Mi darete una mano (piccola, però) a governare tutto il bosco. Sarete potenti e ricche, invidiate e temute da tutti. Madmoiselle: (con entusiasmo) Evviva sua chouette! Mylady: (più contenuta) I do not believe it! Hurray! Hurray! Madmoiselle: Bellissimo piano. Ma come faremo a realizzarlo, s'il vous plaît"? Kaiser: Semplicissimo, Madmoiselle. Ho preparato delle piccole scatole magiche, da distribuire a tutti gli abitanti della foresta. Ce ne sono di svariati tipi: piccole, grandi, leggere, pesanti, piatte, cicciotte, tonde, quadrate, insomma: ce n’è per tutti i gusti. Voi dovrete solo convincere gli animali a prenderne una e a guardarci dentro un poco, al resto penserò io! Mylady: I do not believe it! Is that all? Kaiser: Appena guarderanno in quelle scatolette, grazie alla mia magia, potrò impadronirmi delle loro menti e il gioco sarà fatto. Madmoiselle: Fantastique! Tout court! Narratore 2: Per fortuna Marisol e Catalina hanno sentito tutto e possono avvertire tutti gli altri animali. Eccole infatti che, quatte quatte, si stanno voltando e cercano di allontanarsi. Piano, furettine! Fate piano, mi raccomand… “Crack!” Accidempolina: si è spezzato un rametto! Kaiser: Ehi! Cos’è stato? Madmoiselle: Quoi? Mylady: What’s? Kaiser: Chi? Chi è stato a spezzare quel rametto? (Guardandosi attorno furiosa) Chi? Chi? Chi? Eccoli! Due furetti! Le ho viste! Le blocco con un incantesimo! Abracadabra! Firulì firulà! Et voilà! Mylady: Wow! How powerful! I do not believe it! Kaiser: Presto! Prendetele e mettetele nelle gabbie dentro casa. Presto! Presto, prima che l’effetto dell’incantesimo svanisca! (Madmoiselle e Mylady si avventano sui Marisol e Catalina, li afferrano e li portano, prigionieri, nella catapecchia della strega). Teatro Nero: la casa della strega Scena 2 (Madmoiselle e Mylady sbucano in una grande radura. Portano sulle spalle due grandi e pesanti sacchi, che contengono le scatole magiche. Si fermano sbuffando proprio nel centro.) Madmoiselle: Che dici, Mylady: ici, ça va? 3 Mylady: Ma sì, certo. Un posto vale l’altro, Madmoiselle. Tanto, appena le prime scatole magiche cominceranno a girare tra gli animali della foresta, saranno loro stessi a venirci a cercare per averne una. Madmoiselle: C'sùr? Sembra che tutto possa accadere così tout court! Mylady: Of course. Don’t worry. Madmoiselle: Speriamo, perché non voglio portarmi in giro sacchi pesanti come questo per tutta la foresta. Mylady: Come on, smettila di lamentarti e comincia. Madmoiselle: Pourquoi, moi, s'il vous plaît? Mylady: Perché hai la voce più bella e squillante. Sicuramente tutti gli animali dei dintorni ne resteranno affascinati e accorreranno. Madmoiselle: (vanitosa) Oh oui? Tu trouves? Mylady: Of course! Don’t worry. Madmoiselle: E va bene… cominciamo. (Gridando come un ambulante del mercato) Correte tutti! Venite ad ammirare un’incredibile meraviglia, una vera e propria magia! Venez, Mesdames et Messieurs, venez, vite! Allez, les filles, avancez! Chi non possiede uno di questi aggeggi è demodè, antiquato, superato… (Alcuni animali –quelli del TN- iniziano ad avvicinarsi incuriositi. Mentre Madmoiselle continua a parlare, Mylady inizia a distribuire i primi esemplari di scatole magiche. Ce ne sono di tanti tipi: cellulari, tablet, PC, TV…) Madmoiselle: Avanti, avanti, amici animali. Se non possiederete uno di questi affari non sarete alla moda, resterete vecchi e cadenti, dei matusa! Con queste scatole magiche potrete parlarvi a distanza, potrete restare informati su tutto, anche su quello che non vi interessa! Potrete vedere spettacoli, film, balletti… saprete come ci si veste in questo momento nelle grandi foreste di tutto il mondo… come ci si pettina, come ci si liscia il pelo… vi verranno consigliati i migliori prodotti per lucidare zoccoli e corna… Vite! Vite! Venez, Mesdames et Messieurs! S'il vous plaît! (Gli animali si avvicinano sempre più numerosi. Prendono la loro scatola magica e poco dopo, usandola, ne restano come ipnotizzati.) Teatro Nero: scatole magiche e magie Scena 3 Narratore 1: Sembra che il piano della strega Kaiserschmarren stia funzionando a meraviglia… purtroppo. Le scatole magiche si spargono per l’intera foresta, la voce si diffonde e tutti gli animali ne vogliono una. Madmoiselle e Mylady ne stanno distribuendo a decine e i poveri animali, appena iniziano ad usarle, restano senza volontà, come aveva predetto la strega, diventando dei semplici gusci vuoti, pronti per essere riempiti con qualsiasi cosa. Narratore 2: Ma andiamo a vedere cosa sta succedendo nella catapecchia della strega. Mentre la fattucchiera è uscita a cercare delle erbe malefiche per i suoi incantesimi, Catalina è riuscita ad aprire la gabbia e… Catalina: Spingi Marisol, spingi anche tu. Aiutami! Marisol: Sto spingendo più che posso, Catalina, ma le sbarre non cedono. Catalina: Più forte, più forte, dai! 4 Marisol: Non ce la facciamo. Questa non si apre. Scappa, Catalina. Scappa e vai ad avvisare del pericolo gli altri animali. Corri! Catalina: No! No! Senza di te non mi muovo. Spingi! Spingi più forte! Marisol: Non si apre, Catalina. Non ce la possiamo fare e la strega può tornare da un momento all’altro. Scappa! Presto! Catalina: No! Senza di te non me ne vado! Marisol: Scappa! Kaiserschmarren sarà qui tra poco. Scappa. Corri! Va a cercare aiuto. Avvisali tutti e torna con i rinforzi a liberarmi! Catalina: No! Marisol: Vai! Catalina: No! Marisol: Vai! Catalina: Non sono stata abbastanza chiara? No! No ed ancora NO! Marisol: Vai! Ecco, presto. Senti? Un rumore si avvicina… Mi è sembrato di sentire la strega arrivare. Catalina: Hai ragione! È vero, la sento anche io… Spingi! Spingi! Marisol: Scappa! Non c’è più tempo! Corri a cercare aiuto! Corri! Catalina: (rassegnata e tristissima) Vado… vado, sì, ma tornerò presto… (allontanandosi) prestissimo… Marisol: Vai! Fuggi! Presto! Presto! Non far crollare l’unica speranza che abbiamo. Mi fido di te. So che puoi farcela! Non perdere altro tempo. Sbrigati! Catalina: Tornerò a liberarti, Marisol. Non potrei mai vivere senza di te. Avviserò tutti, troverò un aiuto e tornerò. Te lo prometto. Tornerò. Marisol: Vai… presto… fuggi… fuggi… Stacco musicale: la fuga Scena 4 Narratore 2: Povera Catalina! Col cuore spezzato per aver dovuto abbandonare Marisol nella casa della strega, è corsa a perdifiato tra rami e foglie. È arrivata nel bel mezzo della foresta, ma ormai è troppo tardi! Si precipita proprio al centro della radura più grande e trova tutti i suoi amici, che stanno camminando senza una meta precisa, con gli occhi e le menti immersi ognuno nella propria scatoletta magica. Sembrano tanti automi. Senza volontà, senza un briciolo di coscienza. Narratore 1: Catalina cerca di scuoterli, ma questi proprio non l’ascoltano. Sono solo dei gusci vuoti. Musica degli automi: movimenti meccanici e stereotipati Catalina: (correndo da un animale all’altro) Aiuto! Aiuto, amici miei! Aiutatemi, vi prego! Cosa state facendo? Perché non mi ascoltate? Gettate quelle scatole, non guardateci dentro! È una magia della strega Kaiserschmarren. Vi rubano la mente, vi fanno restare senza volontà! Non guardateci dentro, vi prego. Aiutatemi! Marisol è prigioniera della strega. Dobbiamo correre a liberarla e dobbiamo anche cacciare la strega, sennò si impadronirà dell’intera foresta. Aiutatemi! Ascoltatemi, vi prego… 5 Madmoiselle: Ah, ah, ah, guarda un po’ chi si rivede. Come hai fatto a fuggire, furettina? Cosa pensi di fare? Mylady: Non riuscirai più a scuoterli. Ormai sono nostri prigionieri. Possediamo le loro menti. I do not believe it! Madmoiselle: Viens toi aussi, ma petite. Viens, prendre cette boìte magique. Elle est belle! Guarda che stile, che design moderno ed irresistibile… Mylady: Sì, sì, prendila. Sembra costruita apposta per te. Ha gli stessi colori della tua splendida pelliccia e quando la userai non farà che renderti ancora più bella, sensuale ed alla moda… Madmoiselle: Senza contare che con questa scatoletta magica potrai parlare con chiunque tout court e senza mai muoverti di qua… Mylady: With anyone, anywhere, at any distance… Madmoiselle: Potrai parlare anche con la tua amichetta spelacchiata… Mylady: Anche se è prigioniera di Kaiserschmarren… Madmoiselle + Mylady: Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah… Mylady: Come…come…come…come…come on… Catalina: No! Non prenderò mai una di quelle scatolette! Mai! Non sono stata abbastanza chiara? No! No ed ancora NO! Narratore 2: La piccola Catalina è sconvolta e arrabbiatissima. Tutti i suoi amici animali sono ormai schiavi della strega e lei non sa più cosa fare. Madmoiselle e Mylady sghignazzano e la prendono in giro. La tentano. Fanno di tutto per farle prendere una di quelle scatole magiche, ma lei, disperata, fugge lontano dai due sgherri di Kaiserschmarren. Narratore 1: Corri, corri, corri… ad un tratto, con gli occhi velati dalle lacrime, sbatte contro qualcuno che sta atterrando proprio sul ramo su cui sta saltando lei. È il vecchio gufo brontolone, l’uccello più scontroso e diffidente dell’intera foresta, assieme al suo inseparabile, misterioso e silenzioso alter-ego. Gufo: Ma… ma… accidenti! Chi è stato? Mi vuoi far precipitare di sotto, nevero? È il modo di gettarsi addosso ad un vecchio gufo, questo? Catalina: Oh, scusatemi, signor vecchio gufo. Non volevo… non vi ho visto… stavo fuggendo… Gufo: Fuggendo? E da cosa? Catalina: Da Madmoiselle e Mylady: gli aiutanti della strega Kaiserschmarren. Gufo: Ah, sì, ne ho sentito parlare, nevero… vagamente… ma io non mi interesso di queste cose. Catalina: Ma allora sa, o ancora non sa, cosa sta succedendo nella foresta? Gufo: Beh… sì e no… ne ho sentito parlare, nevero… vagamente… ma io non mi interesso di queste cose. Catalina: Ma non ha ancora incontrato, signor vecchio gufo, Madmoiselle e Mylady? Sa cosa sono le scatole magiche? Gufo: In effetti… ne ho sentito parlare, nevero… vagamente… ma io non mi interesso di queste cose. 6 Catalina: Ma, insomma: come può starsene così tranquillo e non interessarsi di tutto quello che sta accadendo? Kaiserschmarren vuole impadronirsi di tutta la foresta e, se non facciamo qualcosa, ci riuscirà di sicuro! Gufo: Beh… in effetti… forse hai ragione, nevero, ma io non… Catalina: (interrompendolo con foga) Ah, no! Non mi dica ancora che non si interessa di queste cose! Gufo: In realtà stavo solo per dire, nevero, che io non saprei proprio cosa poter fare, per fermare tutto questo. Catalina: Intanto, signor gufo, lei potrebbe aiutarmi a liberare Marisol. È in una gabbia nella catapecchia della strega, ma la serratura è troppo solida ed io non sono riuscita ad aprirla. Gufo: Allora forse potrà esserti d’aiuto questo attrezzo, nevero, che ho raccolto pochi giorni fa ai limiti della foresta. Gli uomini che l’hanno perso lo chiamano martello… forse con qualche colpo assestato con forza nel punto giusto… Catalina: Oh, grazie! Grazie, signor vecchio gufo! Ma come farò ad entrare nella casa senza essere vista dalla strega? Gufo: Beh, se è solo per questo, non ti devi preoccupare, nevero: ci penserò io a distrarla. La attirerò fuori, tu entrerai di nascosto e libererai la tua amica Marisol… poi vedremo cos’altro fare. Catalina: Fantastico! Sì, sì, lei è un grande, signor vecchio gufo. Un grande! Gufo: Andiamo, presto, nevero! Non mi sembra ci sia molto tempo da perdere. Catalina: Sì, sì! Andiamo, presto! Canzone in Inglese: All toghether (con burattini tipo Muppets) Scena 5 Narratore 2: Forza, Catalina! Forza! Corri, corri! Balza veloce da un ramo all’altro. Guida veloce il vecchio gufo, fino alla radura della strega Kaiserschmarren. Forza! Dai! Dai! Non c’è tempo da perdere! Gufo: Rallenta, piccolina! Aspettami! Catalina: Dai, signor vecchio gufo! Avanti! Dai, dai! Gufo: Se corri in questo modo, nevero, non riesco a starti dietro. Rallenta! Catalina: Siamo arrivati! Su, ancora uno sforzo, avanti! Gufo: Manca ancora molto, nevero? Catalina: No. Siamo arrivati. Ecco là, in fondo, la catapecchia della strega. Kaiser: (uscendo urlando di casa) Vi ho visti nella mia sfera di cristallo! E vi ho anche sentiti: fate il rumore di un elefante! Avanti, avanti, fatevi avanti, che vi trasformo subito in un paio di ranocchi! Gufo: Lascia fare a me, Catalina! Kaiser: Vieni avanti, vecchio! Adesso sei troppo lontano: i miei incantesimi non possono avere effetto, ma… Fatti sotto, che ti riduco alle dimensioni di un lombrico. Gufo: Parla di meno e corri di più, se vuoi prendermi, nevero, brutta stregaccia! 7 Kaiser: Comeeeeee????? Brutta! Brutta a me?????? Ma come osi, pennuto senza cervello! Adesso ti fulmino, ti cucino a fuoco lento, anzi no! Ti faccio arrosto senza nemmeno spennarti! Gufo: Sì, sì, certo, come no?! Parla di meno e corri di più, nevero, brutta strega dei miei stivali! Kaiser: Aspetta solo che prenda la mia scopa… ecco, avanti! Arrivo! Dove sei, vecchio gufo? Dove ti sei nascosto? Aspetta aspetta, che se ti acchiappo… Narratore 1: Mentre la strega, a cavallo della sua scopa volante, si getta all’inseguimento del vecchio gufo, Catalina, passando da una finestra aperta, entra nella catapecchia di Kaiserschmarren. Marisol è ancora prigioniera nella stessa gabbia e appena vede la sua amica… Marisol: Catalina! Sei tornata! Catalina: Certo che sono tornata! Cosa pensavi? Che ti lasciassi nelle grinfie di quella vecchiaccia? Marisol: Presto! Presto! Hai portato qualche altro animale? Hai avvertito i nostri amici del pericolo? Catalina: Purtroppo non ho potuto quasi fare nulla, Marisol. Quando sono arrivata, Madmoiselle e Mylady avevano già distribuito quasi tutte le scatole magiche. Marisol: Che disastro! Che disastro! Ma allora, con chi sei tornata? Chi ti ha aiutata? Catalina: L’unico animale che si è rifiutato di guardare dentro una di quelle scatole è stato il vecchio gufo. È venuto con me a liberarti. Adesso sta combattendo coraggiosamente contro la strega. Marisol: Ma come farete a liberarmi, Catalina? La gabbia è sempre quella, le sbarre sono solide. Catalina: Il vecchio gufo mi ha dato questo martello. Dice di colpire forte sul lucchetto. Marisol: Dai, allora! E speriamo che si rompa! Dai, dai, Catalina! Colpisci forte! Catalina: Ecco! Ecco! Sta per cedere! Marisol: Forte! Forte! Dai! Catalina: Ecco! Ancora un colpo! Marisol: Dai! Catalina: Rotto! Rotto! Evviva! (Marisol esce e Catalina la abbraccia con grande slancio) Sei libera, Marisol! Libera! Marisol: Grazie, amica mia! Grazie! Catalina: Adesso dobbiamo aiutare il vecchio gufo. Marisol: Dobbiamo fare qualcosa anche per gli altri animali. Catalina: Sì, certo, ma cosa? Come possiamo aiutarli? Non sai come sono ridotti. Non puoi nemmeno immaginare cos’hanno fatto loro quelle piccole scatole magiche. Marisol: Ti sbagli, invece. So tutto. Catalina: Sai tutto? Ma come è possibile? Sei sempre stata prigioniera qui dentro... Marisol: Appunto! Ho osservato la strega al lavoro ed ho visto come fa a rubare la volontà ai nostri amici. 8 Catalina: Davvero? Marisol: Davvero! Catalina: Spiegami, dai. Cosa possiamo fare? Marisol: Vedi quella strana apparecchiatura in quell’angolo? Catalina: Quella con tutti quei pulsanti e quelle manopole? Marisol: Proprio quella. La strega fa entrare dentro quella macchina un’infinità di mostri e poi li trasmette a tutte le scatole magiche sparse nella foresta. Quando un animale guarda dentro a quelle scatole, grazie ad un incantesimo, vi resta come legato. Ne è catturato, immobilizzato, ipnotizzato, ed i mostri che Kaiserschmarren trasmette possono entrargli dentro e prendergli la mente. Catalina: Davvero??? Ma che mostri sono? Marisol: Sono diversi e di ogni forma ed effetto. Hanno tanti nomi differenti e fanno tutti del male ai nostri amici: sono la falsità, l’egoismo, la disonestà, l’avidità, la vanità… e poi ce ne sono altri che si chiamano pubblicità, moda, volgarità, scandalo, pettegolezzo… a poco a poco distruggono la mente di chi li assorbe, sgretolano la solidarietà, cancellano la bontà e annullano ogni forza di volontà! Catalina: Ma è terribile! Marisol: Se continuiamo così, fra qualche giorno tutti gli animali saranno schiavi della strega, che farà far loro tutto ciò che vorrà. Catalina: Cosa possiamo fare per aiutarli, Marisol? Cosa? Non riusciremo mai a trovare il modo di spegnere la macchina. Marisol: No, infatti. Funziona con un incantesimo. Non esiste un interruttore. Catalina: Allora siamo perduti! Marisol: Beh, no… un modo forse ci sarebbe… Catalina: Cosa? Cosa? Marisol: Quella macchina trasmette i mostri alle scatole magiche per mezzo di un’antenna montata sul tetto di questa catapecchia. Basterà distruggere l’antenna… Catalina: Ma certo! Certo! Sei geniale, Marisol! Presto, presto! Corriamo sul tetto! Marisol: Sì, andiamo, andiamo! Teatro Nero: musica dei mostri Scena 6 Marisol: Ecco l’antenna. Dai, spingiamo con tutte le forze. Dobbiamo spezzarla. Catalina: Ma è altissima ed è fatta di ferro! Marisol: No, è un metallo ancora più duro del ferro, ma noi dobbiamo romperla lo stesso. Dobbiamo farcela, se vogliamo salvare la foresta con tutti i nostri amici. Catalina: Allora ce la faremo! Marisol: Dai, dai! Forza! Catalina: Spingi! Spingi! Marisol: Tira! Tira! 9 Catalina: Spingi! Marisol: Tira! Catalina: Spingi! Marisol: Tira! Catalina: Spingi! Marisol: Tira! Kaiser: (avvicinandosi alle due furettine) Ah, piccole furie! Cosa state facendo? Lasciate stare la mia antenna! Gufo: (arrivando con il fiatone) Non sono riuscito a trattenerla più a lungo, nevero! Kaiser: Vi elettrizzo! Vi fulmino! Vi riduco a palline di peluche! Vi cucino senza padella e senza olio! Lasciate solo che mi ricordi l’incantesimo adatto! Ecco: … (pausa) Aspetta… aspetta…. Com’era? Catalina: Aiuto! Aiuto! Marisol: Spingi! Tira! Kaiser: Trisbisonci-gonci-donci? No: quello è per arricciare i capelli. Bustamiglio-triglio-piglio? No, no: quello è per allungare le unghie… Spizza-scherto-fil-coperto! No, no! Mi sono sbagliata di nuovo: è quello che toglie i pidocchi! Dall’agitazione non me lo ricordo bene! Appena me lo ricordo, vedrete! Altro che “spingi” e “tira”! Adesso vi faccio vedere io! (Inizia una folle rincorsa per tutto il palco. Kaiserschmarren tenta di prendere Catalina, Marisol e anche il vecchio gufo, ma questi tre si sottraggono sempre abilmente alle sue grinfie. Ogni tanto scaglia un incantesimo contro uno dei tre animali, ma senza risultato. Nel frattempo tutti e quattro gridano come ossessi, in piena confusione e sovrapponendosi: «Aiuto! Aiuto! Ti prendo! Ahi! Che botta! Aiuto! Spingi! Tira! Se vi prendo… Aiuto! Prendi questo! E questo! E ancora questo! Vi fulmino! Vi cucino a fuoco lento! Aiuto! Aiuto! Scappa! Scappa! Ahi! Vi trasformo in pellicce! Vi cucino con le patate! Ti spenno e ti trasformo in piumino! Aiuto! Aiuto!...») Narratore 2: In tutta quella confusione di piume, incantesimi, grida e fulmini, ad un tratto Kaiserschmarren si avventa contro Catalina e sta quasi per afferrarla, quando Marisol all’ultimo istante- riesce a farle uno sgambetto, mandandola a gambe per aria. La stregaccia va a sbattere giusto giusto contro l’antenna, che comincia a dondolare… dondolare… sempre di più… sempre di più… finché... SBAM! (colpo forte) Narratore 1: … Rovina a terra con un fracasso infernale! Kaiser: Noooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! La mia antenna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Catalina + Marisol + Gufo: (all’unisono) Evviva! Evviva! Evviva! Narratore 1: Per un attimo, nella radura, tutto sembra congelato. Il tempo si ferma. Kaiserschmarren guarda allibita la sua antenna distrutta. Le due furettine non riescono a credere d’avercela veramente fatta. Il vecchio gufo… beh, il vecchio gufo riprende fiato, nevero. Narratore 2: Poi, d’un tratto, in lontananza si sente come un rumore strano. Sembra quasi il rombo di un tuono. Gufo: Non sentite anche voi questo rumore? (inizia la musica) Marisol: Sembra il rumore di una cascata. 10 Kaiser: (singhiozzando) La mia antenna… la mia povera antenna… Catalina: A me sembrano tanti tamburi lontani lontani. Gufo: No, no, è un tuono, nevero. Kaiser: La mia antenna… la mia piccola, piccola antennina… Marisol: Una cascata. Io dico che è una cascata. Catalina: No, no e ancora no. Per me sono dei tamburi. Qualcuno sta suonando dei tamburi. Kaiser: (singhiozzando) La mia antennuccia… cosa ti hanno fatto, piccolina… Gufo: Si sta avvicinando. Non può essere una cascata! Marisol: Giusto. Le cascate non si spostano. Catalina: È sempre più forte. Sentite? Gufo: Aumenta sempre più, nevero! Kaiser: Ti vendicherò, antennina mia bella… gliela farò pagare cara! Catalina: (preoccupata) Viene verso di noi. Marisol: Forse sarebbe meglio… Kaiser: (gridando furibonda) Vi ridurrò in cenere! Qualsiasi incantesimo di distruzione sarà perfetto! (Proprio in quell’istante entrano in scena, trafelati, Madmoiselle e Mylady. Sono terrorizzati e quasi non riescono a parlare.) Madmoiselle + Mylady: (sovrapponendosi in confusione) Ils arrivent! Au secours! They’re coming, they’re coming. Help! Ils sont déjà là! Kaiser: Arrivano chi? Madmoiselle + Mylady: Ils arrivent! Savons-nous! They’re coming! Let’s run away! Help! you come too! Kaiser: (trattenendo i suoi due aiutanti che vogliono fuggire) Ma chi è che sta arrivando? Cosa sta succedendo? Madmoiselle + Mylady: (divincolandosi) Gli animali! Arrivano tutti gli animali della foresta e sono furibondi! All’improvviso si sono come svegliati, ci hanno visti ed hanno cominciato ad inseguirci! Eccoli, eccoli! Arrivano. Aiuto! Aiuto! I do not believe it! S'il vous plaît! Aiuto! Soccorso! Help! Au secours! Parte B della musica (All’improvviso irrompono sul palco gli animali della foresta. Inizia un folle inseguimento in piena confusione. Tutti cercano di afferrare Kaiserschmarren e i suoi due aiutanti.) Alla fine tutti gli animali circondano la strega e girano attorno a lei in un girotondo sempre più rapido. Dapprima lei si pavoneggia. Poi inizia a comandarli arcigna. Ma loro si stringono minacciosi e la sovrastano. Quando il cerchio si apre, la strega sta spazzando per terra con la sua scopa, ridimensionata. Gli animali son trionfanti e soddisfatti, l’hanno rimessa al suo posto. 11