Mise en page 1 - Polygone étoilé
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Mise en page 1 - Polygone étoilé
Page 1 incontro asimmetrico Raphaëlle Paupert-Borne, artista residente all’Accademia di Francia a Roma propone tre giornate di cinema a Villa Medici. Invita registi provenienti da tre collettivi: Film Flamme (Marsiglia), Malastrada.film (Catania), IpotesI Cinema (Bologna) e il regista Mario Brenta. Riunendo questi film ci propone di condividere l’esperienza di un cinema indipendente, inventivo e aperto, sia nelle forme che nei contenuti. Proiezioni e dibattiti in presenza dei registi Incontri animati da Frédéric Valabrègue, scrittore Ingresso libero L’associazione Film Flamme è un collettivo di cineasti che vivono a Marsiglia. Si trova dal 2001, al Polygone étoilé, nel quartiere popolare di la Joliette. L’esperienza unica di Film Flamme consiste nello sviluppare un’attività di creazione e di diffusione cinematografica, sulla base di un impegno sociale e artistico. Un cinema radicato nel reale e vicino al pubblico. Questo luogo è dotato in particolare di tre sale per il montaggio di film, un auditorium di proiezione che può accogliere circa 70 persone (attualmente è dotato di 16mm, 35mm e video beta SP) e di una sala per le mostre. É concepito per vivere il cinema in tutte le sue asperità e aspirazioni: produzione e post produzione dei film; atelier di cinema; residenze per la creazione degli autori provenienti da tutto il mondo; partenariati con strutture esterne per la programmazione comune o la possibilità di disporre del luogo per programmi autonomi. In circa quindici anni d’esistenza, Film Flamme ha saputo diventare un luogo di raggruppamento di forze presenti non soltanto a Marsiglia ma anche attraverso la rete delle complicità internazionali. [www.polygone-etoile.com] Mario Brenta, nell’arco di tre film (Vermisat, Maicol, Barnabo delle montagne), si è imposto come uno dei maggiori cineasti. Ha fondato, con Ermanno Olmi, Ipotesl Cinema, una scuola parallela, un luogo di incontri e di lavoro senza dogmi ma il cui funzionamento porta gli studenti a iscrivere il loro percorso personale nello spirito di un collettivo attento a interrogare/cogliere il reale attraverso, in particolar modo, un uso libero dei codici del genere documentario. Con dei mezzi materiali modesti ma con una grande ricchezza umana, Ipotesl Cinema è diventato il vivaio del giovane cinema italiano. IpotesICinema. Eterogeneo per età, esperienza, capacità, idee, linguaggio stile. Omogeneo per anticonformismo, rifiuto del luogo comune, dello stereotipo; per curiosità e rispetto nei confronti della realtà come essa è. Da questa dialettica tra eterogeneità ed omogeneità scaturisce la dinamica formativa di IpotesICinema. Dallo scambio, dal confronto nasce la verifica delle proprie idee e delle proprie esperienze, attraverso un percorso comune. IpotesICinema è la pratica dell’attività concreta di un collettivo condotta nel rispetto più totale delle singole individualità. In questo punto risiede la sostanziale diversità tra IpotesICinema e l’istituzione scolastica tradizionale. L’Immagine Ritrovata è un laboratorio altamente specializzato nel restauro cinematografico. È un luogo di ricerca nel campo delle tecniche e dei metodi del restauro, dove un gruppo di tecnici lavorano e svolgono ricerche, spinti dall’idea che il restauro del cinema sia solamente una questione tecnica: il restauro del film come altre forme di restauro comporta una profonda conoscenza dei problemi storiografici, metodologici, filologici. La Malastrada.film è una struttura di creazione e di diffusione di cinema di ricerca che ha scelto di fare della “Produzione dal basso” (modo di produzione per sottoscrizione) un metodo di realizzazione di opere cinematografiche. Alla base di tale scelta, c’è la volontà di sperimentare un nuovo sistema di produzione/creazione che permette di relazionarsi a numerosi coproduttori, in un’ottica di reciproco scambio intellettuale e umano. Per Malastrada.film “produrre dal basso” significa superare sia l’industria televisiva sia quella cinematografica, restare al di fuori del controllo politico ed estetico delle multinazionali, del loro immaginario, e delle loro storie. [www.malastradafilm.com] giovedì 21 maggio ore 15 – Paroles [Parole] In presenza di Denis Brotto, Gee Jung Jun, Hisham M. Bizri Mater di Paolo Bonfiglio [7’20 / mini-DV / animazione (pastello su carta) / 2007 / Italia] Musica di Mick Harris, prodotto da Videonero, distribuito da Malastrada.film In una camera anonima, sola sul suo letto, una ragazza dà vita ad un cane. Una storia di maternità, di creazione, d’esistenza. Più di 150 pastelli su carta per sondare una parte profonda dell’anima umana. Il film Mater nasce dalla collaborazione fra i disegni di Paolo Bonfiglio e la musica di Mick Harris. Histoire d’amour di Weimel Zhuang [Storia d’amore / 4’33 / mini-DV / 2007 / Francia] Ecole d’art di Avignone, distribuito da Film Flamme Incontro, eccitazione, stravaganza, riavvicinamento, scontro, libertà, seccatura... Non c’è molta tenerezza e né poesia, è semplicemente per conservare alcune immagini e alcune conversazioni di questa storia d’amore. Due persone: una ragazza cinese e un ragazzo francese, ognuno con il suo modo di vivere, con il suo modo di espressione. Le Polygone étoilé di Gianpaolo Bigoli, Denis Brotto, Renato Giuliano, Nicola Pittarello [20’ / mini-DV / 2007 / Italia] Il Polygone Etoilé è lo spazio, nel cuore di Marsiglia, in cui la ricerca cinematografica incontra gli abitanti del luogo, le loro diverse culture, i loro diversi colori. Durante la Semaine Asymétrique ogni anno si riuniscono qui le scuole e gli atelier di cinema di altri paesi e tradizioni. Questo documentario nasce dal desiderio di raccontare le sensazioni e l’intensità di questo evento e di questo luogo. P.S. di Denis Brotto [7’ / mini-DV / 2008 / Italia] Un gioco tra mobile e immobile, ripercorrendo le fasi della vita. Scoperta, stasi, accelerazione, ed infine nuovamente fissità. P.S. Come post scriptum, ma anche come riferimento ad uno spazio, ad un luogo in cui lo sguardo di un tempo osserva l’evolversi di un ulteriore tempo. France 2007 di Gee Jung Jun [20’ / 35mm / 2007 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Non ci sono né vittime, né cause da difendere. Si svolge in Francia, nel 2007, in una bidonville di Lione, abitata da Rumeni, da Zingari, dimenticati dalla società, senza documenti, senza diritti, che in altri paesi avremmo chiamato intoccabili. Song For the Deaf Ear di Hisham M. Bizri [Canzone per orecchie sorde / 17’ / mini-DV / 2008] Song for the Deaf Ear è un film di meditazione sull’insanità della guerra e della violenza nel mio paese, il Libano. Nel 2007, sono tornato in Libano con la mia telecamera e ho realizzato questo film sulla morte dei miei vicini venti anni fa. ore 18 – De voir [Di vedere] In presenza di Kiyé Simon Luang L’horizon s’enfuit di Kiyé Simon Luang [L’orrizonte sfugge / 90’ / beta SP / 2008 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Il mio film contiene dei ricordi sul punto di dissolversi, degli oggetti di meditazione riuniti in un unico luogo che a torto chiameremmo Ufficio degli oggetti smarriti: ritornare sui suoi passi, ritrovare il paese natale, giunto, finalmente, sulla soglia familiare dei paesaggi di infanzia, fondarsi sull’intuizione del poeta secondo la quale le circostanze sono eterne. ore 21 – D’émouvoir [Di commuovere] In presenza di Raphaëlle Paupert Borne, Jean François Neplaz, Caroline Delaporte Errance de Yuen [Vagabondaggio / 17’ / beta SP / 2005 / Belgio] Prodotto e distribuito da AJC Hong Kong, un anziano signore salmodia componendo al contempo dei gesti precisi e incantatori. Esercizio di ricomposizione dello spazio che si prolunga nella città stessa: occhi semi chiusi, insensibile agli sguardi interrogatori che lo circondano, avanza lentamente e le linee dei grattacieli si inchinano all’immagine. Si muove di Jean François Neplaz [21’ / 35 mm / 2008 / S.A.C.R.E / Film Flamme] “Sono persuasi che non ci sarà mai più un pensiero che derivi dalle esperienze collettive del potere, pensano che tutte queste storie siano finite, che le persone ormai siano solo nell’edonismo, che non facciano che gridare nella strada, che passeggiare al sole...” Pologne di Caroline Delaporte [Polonia / 21’ / 35mm / 2007 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Polonia: allegria triste, la tristezza allegra di Anieszka, la musica briosa e stridente del violino lo esprime bene. Concerto d’Anieszka in una casa di riposo. Filmo in accelerazione per ottenere più luce. Mi addormento nel cimitero. Marie Thé di Raphaëlle Paupert Borne [11’ / 35mm/ 2008 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Il Tour de France e la droghiera. Villar d’Arène: tappa importante del Tour. Degli sconosciuti vagano vicino una curva a gomito. La telecamera si sofferma su una donna e il suo cane, sui ciclisti poi su un alimentari. Marie-Thé vende di tutto nella sua bottega situata in questa piccola stazione di montagna. I suo clienti vengono da tutto il mondo per vedere passare il Tour de France e fanno così la conoscenza di Marie-Thé nel suo strano negozio. D’unes di Fuchs [12’ / 16 mm / Copia unica diffusa fino a sparizione! / 2008 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Scivolata sulle frange delle terre Sul pentagramma sognato di un grido d’uccello. venerdì 22 maggio ore 15 – Taire [Tacere] In presenza di Jean-François Neplaz, Julie Ramaioli, Alessandro Gagliardo e Giuseppe Spina Ante Inferno di Jean François Neplaz [11’ / Beta-SP / 1988] Film di guerra. Film di saccheggio. Anche un film di prima della guerra... Forse questa incertezza strana che abbiamo chiamato drôle de guerre quando i nemici si sono guardati e sorrisi prima della messa a morte risolvendo ognuno a casa sua i propri problemi interiori... Même père même mère di Julie Ramaioli, Alessandro Gagliardo e Giuseppe Spina [Stesso padre stessa madre / 82’ / beta-SP /2007 / Malastrada.film / S.A.C.R.E / Film Flamme] Même père même mère è un affresco soggettivo di uno stato africano, è una ricerca dell’essere che si rileva attraverso il movimento del cinema verso il viaggio e vice versa. Lo slancio è pulsione. Niente è costruito al momento della ripresa, tutto è mostrato come un flusso continuo di immagini, di segni di parole sparse. ore 18 – Mers [Mari] In presenza di Jean-François Neplaz, Mario Brenta Champ profond di Jean-François Neplaz [19’ / 16mm / 1979] Nel 1979 i pescatori professionisti di Léman, recitano di nuovo in questo film, un’azione che è stata la loro dieci anni prima, quella di emanciparsi collettivamente dalle condizioni economiche che sono state imposte loro. Un bambino guarda. Robinson in laguna di Mario Brenta [24’ / 35mm / 1985] Guido Scarpi pesca a mani nude il pesce nella laguna vicino Venezia col suo disordine babilonese: piena di turisti, di vaporetti, di piccioni... Un modo di vivere in queste lagune sta scomparendo. Originedite di Gianni Toti [17’50 / beta SP / 1994] Ispirata alla tela L’Origine del mondo di Courbet. Questo film è stato realizzato a Marsiglia durante gli Ateliers d’artistes della Association Brouillard précis. Gianni Toti (Roma 1924-0 Roma 2007), durante la seconda guerra mondiale, è stato giornalista-cronista per il quotidiano L’Unità e inviato speciale in tutto il mondo Scrittore, drammaturgo e uomo di cinema, arriva negli anni ottanta al video e si definisce come “Poetronico” e “VideoPoetOperista”. É considerato come il padre della poesia elettronica. ore 21 – Faire [Fare] In presenza di Marc Scialom Lettre à la prison di Marc Scialom [Lettera alla prigione / 70’ / 35mm / 2008 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Nel 1970, un giovane Tunisino sbarca in Francia per la prima volta in vita sua, dove è incaricato di aiutare il fratello maggiore, accusato a torto di omicidio e imprigionato a Parigi. Il tema sviluppato in questo film è quello dell’identità culturale e personale messa in pericolo, sullo fondo del post-colonialismo. sabato 23 maggio 10:43 venerdì 22 maggio 11/05/09 giovedì 21 maggio VM-Incontro-asimmetrico sabato 23 maggio ore 15 – Collectifs [Colletivi] In presenza di Mario Brenta, Jean-François Neplaz, Caroline Delaporte Serpentone [Ipotesi Cinema / 53’ / beta SP/ 1992 / Italia] Antologia di la Postazione per la memoria. Dodici pezzi scelti. Cinélumière [Film Flamme / 20’ / beta / 2002-2003 / S.A.C.R.E / Film Flamme] “Bambini della Ciotat, bambini di Luce” “É ritrovata. Cosa? – L’eternità. É il mare andato con il sole” Gli adolescenti, hanno prodotto, con un’energia esplosiva, con angoscia e risate, una serie di film che costituiscono un ritratto di loro stessi e della loro città. Forse a causa del paesaggio mitologico (una montagna a strapiombo sul mare!) nel quale sono cresciuti, un po’ di eternità è scivolata nei suoni, nelle immagini. ore 18 – Elles [Loro – Lei] In presenza di Raphaëlle Paupert-Borne, Jean Laube Apnée [Apnea / 15’ / beta SP / 2003 / S.A.C.R.E / Film Flamme] La montagna esige dall’uomo una piacevole resistenza fisica. Sullo schermo, una macchia rossa si agita e si consuma, ma finisce per riprendere fiato. Il pastore cammina, in mezzo al suo gregge, al ritmo delle campane, del vento e delle nuvole. Più tardi nella valle, le pecore scendono, lui fa lo stupido nell’ombra dei sentieri. Si tratta dello stato animale dell’uomo. Con gli sci, si prova la gioia di una discesa a rompicollo, a tamburo battente. Marguerite et le dragon di Rapahëlle Paupert-Borne e Jean laube [Marguerite e il dragone (tappa di lavoro) / 55’ / mini DV / 2009] Marguerite cresce fino all’età di sei anni, l’ età in cui è morta. Marguerite soffre di una malattia genetica che la obbliga ogni giorno a delle sedute di drenaggio bronchiale, a dei soggiorni all’ospedale. I genitori la filmano a vicenda. L’ascoltiamo interrogarsi, riflettere. La vediamo guardare. Danza. Gioca. Della malattia e di tutto ciò che comporta, va vissuto ogni istante il più intensamente possibile. ore 21 – Ils [Loro – Lui] In presenza di Jean-François Neplaz, Mario Brenta L’autre matin di Jean-François Neplaz [L’altro mattino / 12’ / 35mm / 2006 / S.A.C.R.E / Film Flamme] Un uomo cammina, percorre durante una dura passeggiata, i paesaggi invernali dei dintorni di Asiago, cui tutto evoca le esperienze, i paesaggi e gli uomini raccontati dallo scrittore Mario Rigoni Stern. Qui, il monologo contro la guerra di colui che cominciò a scrivere sul fronte russo Il sergente nella neve dà alla deambulazione il suo carattere metaforico. Barnabo della montagna di Mario Brenta [124’ / 35mm / 1994 / Italia] Questo film è la storia di una conquista, del passaggio dall’adolescenza alla maturità. Una crescita interiore – quindi un successo – ma che si realizza attraverso ciò che può essere considerato come un fallimento. Ogni crescita, precisamente in quanto tale, che marca per sempre il corpo e l’anima, ha il suo prezzo: il passare del tempo. Irrefrenabile, irreversibile. È una storia che si iscrive nella tradizione dei racconti e delle leggende della montagna. I romanzi di Buzzati, il loro stile, fanno parte delle più belle emozioni della mia vita, ma scrivendo la sceneggiatura, è alla sua pittura che ho pensato; una pittura di faux naïf in cui la Natura è riscoperta dagli occhi di un cittadino. VM-Incontro-asimmetrico 11/05/09 10:43 Page 2 incontro asimmetrico incontro asimmetrico incontro asimmetrico 21 – 22 – 23 maggio 2009 Académie de France à Rome – Villa Medici viale Trinità dei Monti 1 – 00187 Roma info 06 67 61 1 www.villamedici.it metro Spagna, bus 117, 119, parcheggio Ludovisi proiezioni Film proiettati in 35mm, 16mm e video, in versione originale con sottotitoli in italiano grafica Francesco Armitti / Solimena ingresso libero fino a esaurimento posti in collaborazione con Le attività cinematografiche di Villa Medici beneficiano del sostegno di Groupama Assicurazioni