la scommessa - Gruppo Azzardo Ticino

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la scommessa - Gruppo Azzardo Ticino
GIOCO ECCESSIVO ED ALTRE ADDIZIONI COMPORTAMENTALI
LA SCOMMESSA
Notizie dal GAT-P
17 ottobre 2013: “Going for Broke”. Il cinema come strumento didattico per il gioco
patologico
In occasione dell’ultima formazione organizzata dal GAT-P abbiamo avuto come relatrice Daniela Capitanucci, psicologa e psicoterapeuta nonché presidente onorario di Azzardo e Nuove Dipendenze (AND).
Durante la serata é stato ben illustrato come sia possibile, attraverso l’utilizzo del filmato “Going for Broke”,
analizzare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Rispetto ad altre modalità di presentazione della
problematica, l’utilizzo di questo filmato (debitamente accompagnato da spiegazioni e interventi da parte di
un esperto in materia, nel nostro caso Daniela Capitanucci) ha un grande impatto emotivo sullo spettatore,
anche perché gli permette di identificarsi con il giocatore come pure nelle persone che fanno parte del
contesto relazionale di quest’ultimo (coniuge/compagno, figli, amici, colleghi di lavoro, eccetera). Un ottimo
strumento di prevenzione.
Numero
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15 novembre 2013
Agenda (Clicca sul titolo per consultare la news online)
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1 dicembre 2013, Campoformido: Presentazione ufficiale di un video e di un libro dedicati al gioco
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6 dicembre 2013: Convegno nazionale della Società Svizzera di Psichiatria Sociale
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11 dicembre 2013: Spettacolo teatrale “Se questo é un gioco”
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15-17 gennaio 2014: Neuchâtel Congrès «Jeu excessif: connaître, prévenir, réduire les risques»
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19-21 febbraio 2014: 5TH International Gambling Conference: “Gambling in a mobile era: Developments, Regulation and Responses”
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25 febbraio 2014: Intervisione sul gioco patologico
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25 marzo 2014: Intervisione sul gioco patologico
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20 maggio 2014: Intervisione sul gioco patologico
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Fino al 31 agosto 2014: Argent, jeux, enjeux
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9-12 settembre 2014: 10th European Conference on Gambling Studies and Policy Issue
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23 settembre 2014: Intervisione sul gioco patologico
•
18 novembre 2014: Intevisione sul gioco patologico
Appare con il sostegno
del Fondo gioco patologico
Gruppo Azzardo Ticino –
Prevenzione (GAT-P)
CP 1551 – 65001 Bellinzona
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www.giocoresponsabile.com
Redazione: Stefano Casarin
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Banca Raiffeisen,
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Bibliografia del gioco eccessivo: letture possibili
N. Will Shead, J. L. Derevensky, R. Gupta; “Risk and protective factors associated with youth problem gambling”. In: International Journal of Adolescent Medecine and Health, 2010: 22(1), 39-54.
Completo, interessante ed esaustivo per tutti coloro che lavorano a stretto contatto con gli adolescenti. In
poche pagine troviamo riassunti i principali elementi che contraddistinguono la problematica “gioco d’azzardo e adolescenti”. ll tutto, inserito in una prospettiva “ecologica” (che ingloba fattori individuali, sociali, il
contesto, eccetera).
P. Ferentzy, W. J. Wayne Skinner, F. I. Matheson; “Illicit Drug Use and Problem Gambling”. In: ISRN Addiction, Volume 2013, 2013, Article ID 342392.
Si tratta di una analisi della letteratura che cerca di mettere in evidenza quali siano le affinità tra la problematica dell’uso/abuso di sostanze e il gioco d’azzardo patologico. In molte persone con problemi di uso/
abuso di sostanze, il gioco d’azzardo si rivela essere un problema nascosto, secondario, che emerge solo
se correttamente indagato.
Patrizia Mazza: Giovani e gioco d’azzardo. Documenti reperibili in internet. Centro documentazione sociale
(CDS), Biblioteca Cantonale, Bellinzona, 23 pagine, ottobre 2013. Documento elettronico. Indirizzo: patrizia.
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La materia è oggetto di discussione. Gli adolescenti tendono a comportamenti impulsivi, spesso a rischio.
È la natura dell’età. Gli antichi celti lasciavano partire i giovani, in gruppo, per delle scorrerie. Meglio così
che non averli in casa a creare disordini. Anche i Sanniti avevano questo costume (“ver sacrum”). È questo
l’aspetto che facilita l’ingresso nel gioco a rischio da parte dei giovani? E poi, dove non esiste una protezione
per chi ha meno di 18 anni rispetto al gioco d’azzardo, notiamo davvero un aumento percentuale dei giovani
con problemi? E sono poi solo problemi di gioco, o c’è anche altro? In che misura il gioco è “solo” una componente di situazioni ben più complesse? Sono stati scritti numerosi libri, e capitoli di libri. Come sempre, in
questo campo le “verità” sono provvisorie, revisionabili e accettabili solo in misura percentuale. Per quanto
riguarda le riviste specializzate, sono reperibili nelle biblioteche, anche grazie al prestito interbibliotecario,
ma una ricerca è complessa, perché sono molte, e spesso l’articolo sul gioco dei giovani è a suo modo un
unicum nella rivista. Ma parte della documentazione si trova anche in internet. Sono articoli di riviste, ma
anche studi pubblicati in siti interessati al tema. Documentarsi diventa un problema serio. E Patrizia ci dà una
mano. La prima parte contiene articoli su siti internet, con le coordinate per raggiungerli. La seconda parte
comprende articoli, con la fonte. La terza parte propone libri e documentazione presente presso il CDS,
arricchiti con il riassunto del testo proposto, ciò che permette di afferrare bene le tematiche proposte. (TC)
V. V. Maclaren, K. A. Harrigan, M. Dixon; “Gambling motives and symptoms of problem gambling in frequent
slots players.” In: Journal of Gambling Issues, Issue 27, October 2012.
La ricerca mette in evidenza come nei giocatori abituali di slot machines, coloro che presentano un alto
rischio di diventare giocatori patologici sono gli individui per cui il gioco rappresenta una modalità per far
fronte agli stati emotivi negativi.
F. Vitaro, B. Wanner, “Predicting Early Gambling in Children.” In: Psychology of Addictive Behaviors, Vol.
25(1), Mar 2011, 118-126.
I giovani iniziano a giocare d’azzardo molto presto, sicuramente molto prima di raggiungere la maggiore età.
Capire quali fattori spingono questi giovani verso il gioco diventa di primaria importanza per realizzare degli
interventi di prevenzione efficaci. La ricerca in questione mette in evidenza quali sono i fattori che favoriscono un comportamento di gioco precoce. Tra i fattori individuali troviamo l’impulsività e l’ansia. Tra quelli legati
al contesto, la presenza di un familiare giocatore. La discussione mira a capire se e come questi elementi
interagiscono tra di loro.
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Siti internet, informazioni e articoli diversi
Patrizia Mazza. Sommari. Settembre 2013. Centro documentazione sociale, Biblioteca Cantonale,
Bellinzona.
Regolarmente appaiono i “sommari”, preparati da Patrizia Mazza. Si tratta di riviste che vengono “sfogliate”
nel loro indice, o di libri, più raramente. Sono riviste di genere psicologico-sociale, orientate alla dipendenza,
ma in senso lato, ossia includendo anche aspetti educativi, didattici, sociologici, e magari etnologici. Qualcosa che serve anche ai superspecialisti per aprire la loro visione ad aspetti che magari non hanno guardato
se non con fretta. È chiaro che poi alcune delle riviste indicate non trattano solo di dipendenze, il che può
incuriosire la persona che legge. E la tematica non è limitata alle dipendenze illecite: ci sono anche quelle
“lecite”. Infine, alcuni titoli parlano di gioco d’azzardo. Troviamo articoli in italiano ed in inglese. Alcuni testi
sono presi da riviste tedesche. Molto riguarda la gioventù, come è comprensibile. Per quanto ormai si pone
il problema dei tossicomani invecchiati, come si pone il problema degli alcolisti anziani – almeno sul piano
medico. Buona lettura. (TC)
Vallese: Addiction Valais lancia una campagna di prevenzione nelle scuole professionali
A partire dal 4 novembre, “Addiction Valais” lancia una campagna di prevenzione al gioco d’azzardo nelle
scuole professionali vallesane. Lo scopo é quello di sensibilizzare gli studenti ai rischi legati al gioco d’azzardo. La campagna é nata a seguito di una ricerca promossa da “Addiction Valais” nella quale é emerso che
il 20% degli apprendisti sarebbe un giocatore regolare, ovvero gioca una volta alla settimana. Agli studenti
delle scuole professionali viene quindi proposto un concorso attraverso un QR code.
“Mobile Gambling: A Gambler In Every Home?”
Il tema é di quelli che, a mio avviso, scottano. E il titolo dell’articolo “già la dice tutta”. Telefonini (quelli di
ultima generazione) e affini (qui penso ad I-pad, eccetera) sono parte integrante della nostra quotidianità.
Attraverso tali dispositivi “passano” diverse azioni quotidiane, tra le quali troviamo “il navigare su internet”. In
questo contesto, l’industria del gioco d’azzardo non ha perso tempo e ha messo a disposizione dell’utente
un’infinità di possibilità di gioco e anche tante applicazioni da scaricare. Il gioco d’azzardo é diventato velocemente un’attività facilmente accessibile e immediata. “Les jeux sont faits, rien ne va plus”.
“De plus en plus dépendants des smartphones”
Gli esperti la chiamano “nomofobie”, termine nato nel 2008 per descrivere l’ansia dovuta alla separazione
dal proprio telefonino. È una problematica nuova e figlia dei nostri giorni che tocca un numero sempre maggiore di persone. I giovani sembrano essere i più vulnerabili poiché il telefono é un oggetto attraverso il quale
mediano una moltitudine di azioni e attraverso il quale interagiscono con il mondo. Dan Véléa, dottore presso
il “Centre Médical Marmottan de Paris” si dice molto preoccupato per la situazione e collega la nomofobia
con l’”internet addiction”. A suo parere, internet funge da supporto a diverse forme di addizioni (gioco, social
network, notizie, eccetera).
“Con le regole non si gioca”
Si tratta di una campagna informativa, promossa nella vicina Penisola, nella quale si chiede di far rispettare
una regola semplice ma molto importante: “Tutti i giochi con vincite in denaro sono vietati ai minori di 18
anni”. Si tratta della legge N.111 del 2011 che disciplina il divieto di partecipazione ai giochi con vincite in
denaro per i minori. È stato realizzato un dépliant (al quale si viene collegati cliccando sul titolo di questo
trafiletto) il cui scopo é quello di “rendere maggiormente consapevoli i genitori su questo tema e di offrire loro
consigli e suggerimenti per affrontare l’argomento con i propri figli.”
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“La cyberdépendance chez les jeunes”
Si tratta di un’intervista a Nicola Oliveri, insegnante e ricercatore presso l’IDRAC, specialista di cyberdipendenza, nella quale viene discusso il fenomeno della cyberdipendenza in Francia. Di seguito trovate alcuni
brani dell’intervista che meritano di essere ricordati (li ho lasciati in francese):
• “(...) chaque individu construit sa dépendance, en fonction d’une histoire personnelle, d’un vécu, d’une
culture familiale, etc. (...)”.
• “(...) plus nous utilisons les techniques (téléphoniques et informatiques) et plus nous prenons le risque
d’en dépendre (...).”
• “(...) Il existe toutefois des âges où la cyberdépendance est plus présente. (...) Se réfugier dans le
virtuel de manière prolongée peut alors être perçu comme le moyen d’abandonner une réalité jugée
trop contraignante (...)”.
Informazioni utili
Prossimo termine per presentare progetti di prevenzione al Fondo gioco patologico
Il prossimo termine di presentazione di progetti scadrà a fine dicembre 2013. Regolamento e questionari si
possono scaricare dal sito www.ti.ch/giocopatologico.
Info-Psi: formazione e molto di più
Info-Psi non esiste più, ma trovate la sua attuale edizione online nel sito dell’Organizzazione socio-psichiatrica cantonale. L’attuale redattrice responsabile è Giuliana Schmid ([email protected]). Trovate il
materiale informativo sempre aggiornato nel sito: www.ti.ch/osc.
Numero verde GAT-P 0800 000 330
Il numero verde del GAT-P è gratuito e aperto dalle 17.00 alle 19.00. Possono telefonare persone che hanno
difficoltà con il gioco d’azzardo, i loro famigliari e i professionisti nel campo della salute per delle supervisioni
o consulenze.
Centro di Documentazione Sociale CDS
La Biblioteca di Bellinzona ospita una sezione particolare (il CDS), dedicata a problemi sociali e di dipendenza. Presso il centro si trova anche la nostra documentazione riguardante il gioco d’azzardo. Responsabile
è la sig.ra Patrizia Mazza, alla quale potranno essere richieste informazioni in merito. Telefono: 091 814 15
18 oppure 091 814 15 00. Indirizzo mail: [email protected].
Per chi ha bisogno di aiuto
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Informazioni e numeri gratuiti in Ticino e in Svizzera
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Associazioni e recapiti nella vicina Italia
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