NORMATIVA DIN EN 1090

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NORMATIVA DIN EN 1090
Protezione dalla corrosione di angoli e spigoli e la
nuova norma DIN EN 1090
Nel quadro dell'armonizzazione europea, il settore delle costruzioni deve confrontarsi con nuove norme europee,
che sostituiscono uno dopo l'altro i regolamenti nazionali. Oltre agli aspetti formali, le nuove norme contengono
direttive che anche nel merito sono in parte più precise.
Per esempio, per quanto riguarda il rivestimento di elementi strutturali in acciaio, in Germania gli enti di controllo
delle opere edili hanno introdotto in un primo momento, a metà 2012, la DIN EN 1090-1. Ed in seguito la DIN EN
1090-2: che in una prima fase di coesistenza ha affiancato le norme nazionali, per poi sostituire la precedente
DIN 18800-7 ai fini della normativa edilizia. Nella Parte 1 della norma armonizzata sono descritti i "Requisiti per la
valutazione di conformità dei componenti strutturali in acciaio e alluminio" e le diposizioni per la marcatura CE di
prodotti prefabbricati destinati alle costruzioni.
In pratica vengono stabiliti i requisiti per il rilascio del certificato di conformità di componenti strutturali in acciaio e
in alluminio e per i kit, immessi sul mercato come prodotti per le costruzioni. La classificazione degli elementi
strutturali avviene in base alle disposizioni della norma per le strutture in acciaio (DIN EN 1090, Parte 2) ovvero in
alluminio (Parte 3 della DIN EN 1090).
Con l'introduzione della nuova norma l'aspetto della durabilità della struttura assume un'importanza maggiore. In
generale vengono stabiliti requisiti di qualità più elevati nei confronti dei trattamenti anticorrosione: così aumenta
la durata della protezione e diminuiscono i costi di manutenzione.
Spigoli e giunti saldati – una problematica particolare
Nell'applicazione della protezione contro la corrosione, le zone più problematiche sono da sempre i giunti di
saldatura e gli spigoli molto taglienti, causati da tagli con cannello autogeno o ad arcoplasma, che in fase di
produzione spesso vengono solo sbavati. E da sempre in questi casi si verificano problemi nell’applicazione della
verniciatura, quali il ritiro dello strato di rivestimento in corrispondenza degli spigoli, con conseguente riduzione
del suo spessore, che può raggiungere il 50% circa. A seconda del grado di esposizione alla corrosione, questi
punti deboli permettono alla corrosione di avanzare più velocemente.
Da questo punto di vista le precedenti norme non erano sufficientemente chiare e complete; venivano solo
espresse delle raccomandazioni, ma non veniva imposta alcuna preparazione preliminare specifica obbligatoria
delle superfici.
La problematica in altre norme
Nelle costruzioni idrauliche e stradali in acciaio, la norma nazionale fondamentale è la ZTV-ING, che fa
riferimento, tra l'altro, alla DIN EN ISO 12944 "Protezione delle strutture in acciaio dalla corrosione mediante
sistemi di verniciatura". A livello di preparazione questa prescrive solo la smussatura degli spigoli e,
relativamente alla verniciatura, la protezione degli spigoli, per la quale Sika ha a disposizione una gamma di
prodotti per soddisfare le più svariate esigenze:
−
per il Foglio 87 con
−
per il Foglio 94 con
−
e per Foglio 97 con
−
Per le costruzioni idrauliche in acciaio sono stati realizzati:
con SikaCor® EG Phosphat,
Sika® Poxicolor Primer HE
SikaCor® EG Phosphat Rapid.
SikaCor® SW 500 e Sika® Poxicolor SW.
HOMBERGER Società per Azioni
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Anche per le strutture in acciaio classiche le uniche regole sono quelle contenute nelle DIN 18800-7 e DIN EN
ISO 12944, che prevedono che gli spigoli debbano essere sbavati e smussati.
In altri settori, invece, esistono già norme più stringenti per la preparazione dell'acciaio prima della verniciatura:
■ Nelle costruzioni navali è obbligatoria la categoria di corrosività massima. Questa esigenza è stata raccolta
dall'IMO (International Maritime Organization), che ha reso più severe le prescrizioni per il trattamento dell'acciaio
(per esempio dei cassoni di zavorra): gli spigoli devono essere arrotondati, è obbligatorio applicare una
protezione degli spigoli.
■ Anche
le ferrovie tedesche hanno già previsto di introdurre la DIN EN 1090 nelle proprie norme interne.
Nella DIN EN 14879 "Impianti industriali e turbine" si stabiliscono, a seconda del tipo di verniciatura, requisiti
ancora più elevati per la preparazione dell'acciaio (per esempio raggio dello smusso ≥ 3 mm).
■
■ Nella normativa internazionale, per esempio NORSOK, da tempo nella M 501 è previsto un raggio dello smusso
di 2 mm.
Trattamento degli spigoli nella nuova DIN EN 1090
Con l'introduzione della DIN EN 1090 sono aumentati i requisiti per un trattamento anticorrosivo corretto. Nella
Parte 2 della norma, a seconda della categoria di corrosività e della durata della protezione necessaria, si
richiede al produttore dei manufatti d'acciaio di smussare gli spigoli, in caso di requisiti particolarmente elevati
addirittura con un raggio di 2 mm.
La DIN EN ISO 8501, "Preparazione dei substrati di acciaio prima dell’applicazione di pitture e prodotti correlati Valutazione visiva del grado di pulitura della superficie" assume un significato maggiore grazie all'introduzione
della DIN EN1090. La DIN EN 1090 prescrive infatti che per la preparazione delle superfici si debbano rispettare i
criteri stabiliti dalla DIN EN ISO 8501. Prima occorre quindi stabilire il grado di preparazione in conformità alla
8501-3.
La nuova norma ora contiene obblighi chiari, ma il criterio della durata della protezione è definito in modo molto
vago.
Ecco un possibile scenario
Stabilendo in 100 anni la durata prevista di una struttura – si tratta di un valore di calcolo nelle costruzioni
idrauliche e di ponti – la protezione anticorrosione assume naturalmente una grande importanza. Per potere
soddisfare questo requisito, la preparazione delle superfici, base della protezione anticorrosiva, dovrebbe avere
almeno un grado P3. Ciò significa una smussatura degli spigoli con r > 2 mm e la rettifica dei giunti di saldatura in
conformità a DIN EN 5817. Se per il produttore dei manufatti d'acciaio questo sia possibile in termini economici, è
una questione tutta da discutere. Tuttavia, da un confronto con la situazione internazionale risulta che una
preparazione delle superfici così accurata, cioè con l'arrotondamento degli spigoli, è già da tempo la regola.
Conclusioni
Il livello qualitativo viene sicuramente aumentato con l'applicazione della DIN EN 1090 – dal 1 luglio 2012
Eurocode 3. In quanto produttori di materiali per la verniciatura, valutiamo positivamente l'entrata in vigore della
nuova norma.
Joachim Pflugfelder
Grado di preparazione
Durata della protezione anticorrosione
> 15 anni
da 5 a 15 anni
< 5 anni
a
Categoria di corrosività
C1 / C2
Superiore a C2
da C1 a C3
Superiore a C3
da C1 a C4
C5 – Im
b
Grado di preparazione
c
P1
P2
P1
P2
P1
P2
Durata della protezione anticorrosione e categoria di corrosività in conformità a DIN EN ISO 12944 o DIN EN
ISO 14713 a seconda del settore di applicazione
In casi particolari si può stabilire il grado di preparazione P3
a/b
c
Spigoli
P1
P2
1. Spigoli tagliati
a caldo
La superficie deve
essere libera da
scorie
Nessuna parte
dello spigolo deve
presentare un
profilo irregolare
2. Spigoli laminati
Nessuna
preparazione
Nessuna
preparazione
3. Spigoli prodotti
da tranciatura,
taglio o segatrici
Nessuna parte
dello spigolo deve
essere tagliente, gli
spigoli devono
essere privi di bava
Gli spigoli devono
essere
sufficientemente
lisci
P3
La superficie di
taglio deve essere
ripassata e gli
spigoli devono
essere arrotondati
con un raggio
minimo di 2 mm
Gli spigoli devono
essere arrotondati
con un raggio
minimo di 2 mm
Gli spigoli devono
essere arrotondati
con un raggio
minimo di 2 mm