Criteri per il rilascio delle autorizzazioni commerciali della media
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Criteri per il rilascio delle autorizzazioni commerciali della media
Comune di MELZO Provincia di MILANO Criteri per il rilascio delle autorizzazioni commerciali della media distribuzione (D.G.R. 8/6024 del 5.12.2007 s.m.i.) 1 Comune di MELZO Provincia di MILANO INDICE Art. 1 – Oggetto e norme di riferimento Art. 2 –Definizione e riferimenti Art. 3 – Inquadramento del Comune di Melzo: Indirizzi di riqualificazione e di sviluppo sostenibile della rete Art. 4 – Attività soggette ad autorizzazione e attività soggette a comunicazione Art. 5 – Insediamento delle medie strutture di vendita Art. 6 – Domande di autorizzazione per medie strutture di vendita Art. 7 – Adempimenti in ordine alle domande per medie strutture di vendita Art. 8 – Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione per media struttura di vendita Art. 9 – Fattispecie particolari di modificazioni delle medie strutture di vendita Art. 10 – Accesso alla documentazione Art. 11 – Inizio attività Art. 12 – Revoca dell’autorizzazione Art. 13 - Sanzioni 2 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.1 1. Oggetto e norme di riferimento Il presente provvedimento contiene le norme sul procedimento relativo all’esame delle domande riguardanti le richieste di autorizzazione alla vendita al dettaglio in sede fissa per medie strutture di vendita. 2. Per quanto relativo alla disciplina generale delle attività di commercio al dettaglio in sede fissa, si rinvia a: • D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114, “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59” e ss.mm.ii.; • Regolamento Regionale 21 Luglio 2000 n. 3; • Legge Regione Lombardia 2 febbraio 2010, n. 6, “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere” e ss.mm.ii.; • D.c.r. 2 ottobre 2006, n. VIII/215, “Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006 – 2008”; • D.c.r. 13 marzo 2007, n. VIII/352 “Indirizzi generali per la programmazione urbanistica del settore commerciale ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge regionale 23 luglio 1999, n. 14” e ss.mm.ii.; • D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054 e ss.mm.ii., “Modalità applicative del Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006–2008”; • D.g.r. 5 dicembre 2007, n. 8/6024 “Medie strutture di vendita: - Disposizioni attuative del Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008” e ss.mm.ii.; • Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59 “Attuazione della direttiva 20016/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno” 3 Comune di MELZO Provincia di MILANO • D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160, “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive” e ss.mm.ii.; • Ogni altra legge, regolamento e provvedimento, nazionale, regionale o locale, relativi al commercio al dettaglio in ordine alla compatibilità urbanistica ed edilizia, all'igiene, alla sicurezza, agli orari, ai controlli e alle sanzioni. 4 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.2 1. • Definizioni e riferimenti Ai fini dell’applicazione dei presenti Criteri, si intendono per: MEDIE STRUTTURE DI VENDITA: gli esercizi commerciali classificati secondo le definizioni dimensionali e localizzative di cui all’art. 4, c. 1, lett. e), d.lgs. 114/98 e ss.mm.ii., compresa quindi tra i 251 mq e 2.500 mq. di superficie di vendita; • SUPERFICIE DI VENDITA (SV): di un esercizio commerciale l’area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili, con esclusione della superficie destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi, aree a disposizione dei consumatori quali gallerie, scale fisse o mobili, ascensori, nastri trasportatori, aree di sosta degli automezzi, anche se coperti, e i relativi corselli di manovra; l’area di vendita del singolo esercizio deve essere circoscritta, separata e distinta da quella di altri esercizi commerciali anche se contigui. • SUPERFICIE DI VENDITA DI MERCI INGOMBRANTI: quella destinata esclusivamente alla vendita di merci non facilmente amovibili ed a consegna differita (mobilifici, concessionarie d’auto, rivendite di legnami, materiali edili, tipologie simili alle precedenti), calcolata nella misura di 1/8 della superficie lorda di pavimentazione; in tali esercizi non possono essere introdotte o vendute merci diverse da quelle aventi le caratteristiche indicate, salvo che sia chiesta ed ottenuta l’autorizzazione prescritta dagli art. 8 e 9 del D.Lgs. n.114/98 e ss.mm.ii. per l’intera ed effettiva superficie di vendita; la vendita non autorizzata di merci diverse comporta l’applicazione della sanzione di cui all’art. 22, c. 6. d.lgs. 114/98 e ss.mm.ii. (ordinanza di cessazione immediata per esercizio abusivo dell’attività); • SUPERFICIE DI VENDITA CONGIUNTA ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO: quella destinata esclusivamente alla vendita dei prodotti di cui al comma 1 del paragrafo 7.2 della d.g.r. 4 luglio 2007, n. 5054 e ss.mm.ii. (macchine, attrezzature e articoli tecnici 5 Comune di MELZO Provincia di MILANO per l’agricoltura, l’industria il commercio e l’artigianato; colori, vernici e carte da parati; ferramenta ed utensileria; articoli per impianti idraulici a gas ed igienici; articoli per riscaldamento; strumenti scientifici e di misura; macchine per ufficio; auto-moto-cicli e relativi accessori e parti di ricambio; combustibili; materiali per l’edilizia; legnami, materiale elettrico), è calcolata nella misura di 1/2 della superficie lorda di pavimentazione complessivamente utilizzata; in tali esercizi non possono essere introdotti o venduti prodotti diversi da quelli indicati, salvo che sia chiesta ed ottenuta l’autorizzazione prescritta dagli art. 8 e 9 del D.Lgs. n.114/98 e ss.mm.ii. per l’intera ed effettiva superficie di vendita; la vendita non autorizzata di merci diverse comporta l’applicazione della sanzione di cui all’art. 22, c. 6. d.lgs. 114/98 e ss.mm.ii. (ordinanza di cessazione immediata per esercizio abusivo dell’attività); per tutte le altre tipologie dovrà invece essere attuata una separazione fisica fra i locali destinati alla vendita all’ingrosso e quelli destinati alla vendita al dettaglio; • GLA (Gross Leasable Area): Superficie lorda commercializzabile o “superficie a disposizione degli operatori a titolo di proprietà o altro titolo di godimento non gratuito per l’esercizio della propria attività di vendita o di servizio”. Nella prassi di commercializzazione del mercato immobiliare retail (per la definizione degli accordi locativi e transittivi), si intende usualmente la superficie lorda costruita affittabile o vendibile. Essa rappresenta la superficie compresa entro il filo esterno dei muri perimetrali del fabbricato o, per più unità distinte entro la mezzeria delle pareti confinanti con soggetti terzi. La GLA non comprende spazi, parcheggi e servizi comuni, verde e sistemazioni esterne, collegamenti verticali (ascensori, montacarichi, tapis-roulant), atrii di ingresso, locali tecnici, ecc..I parcheggi pertinenziali vengono commercializzati (locali o venduti) a coropo e non a misura. • APERTURA: l’attivazione di un esercizio commerciale mediante nuova superficie di vendita; 6 Comune di MELZO Provincia di MILANO • MODIFICAZIONE: la variazione del settore merceologico, l’ampliamento, accorpamento, concentrazione, trasferimento e rilocalizzazione di un esercizio commerciale; • VARIAZIONE DEL SETTORE MERCEOLOGICO: la trasformazione da alimentare a non alimentare o viceversa senza incremento della superficie di vendita; • AMPLIAMENTO: l’aumento della superficie di vendita mediante nuova superficie; • ACCORPAMENTO: l’aumento (in loco) della superficie di vendita mediante aggiunta di superficie esistente; • CONCENTRAZIONE: la costituzione in sede diversa da quella degli esercizi concentrati di un esercizio commerciale mediante superfici di vendita esistenti; • TRASFERIMENTO: il cambio di sede nello stesso Comune; • RILOCALIZZAZIONE il cambio di sede tra Comuni diversi; • STRUTTURA ORGANIZZATA IN FORMA UNITARIA una media struttura di vendita nella quale due o più esercizi commerciali sono inseriti in un insediamento edilizio o in un complesso urbanistico-edilizio organizzato in uno o più edifici, nella medesima area o in aree contigue, destinato in tutto o in parte alle attività commerciali, avente spazi di distribuzione funzionali all’accesso ai singoli esercizi e spazi e servizi gestiti unitariamente; sono comprese in tale categoria le seguenti tipologie: • Centro commerciale: si caratterizza per unicità della struttura o dell’insediamento, destinazione commerciale specifica o prevalente, spazi di servizio gestiti unitariamente e infrastrutture comuni; a sua volta si può esprimere come centro commerciale tradizionale, aggregazione nella stessa area di più esercizi collegati da percorsi pedonali privati e con servizi comuni; centro commerciale multifunzionale, ovvero centro commerciale tradizionale cui si abbinano altre funzioni (trattenimento, benessere, ecc.) complementari; Factory Outlet Center, media struttura destinata alla vendita di prodotti non 7 Comune di MELZO Provincia di MILANO alimentari invenduti, di fine serie, fallati, collezioni di anni precedenti o campionari. • Parco commerciale (retail park) : aggregazione, in aree commerciali contigue localizzate sul medesimo asse viario e con accessibilità comune, di almeno due medie strutture. Non si configura una Struttura di Vendita unitaria quando la superficie di vendita complessiva degli esercizi di commercio al dettaglio non supera i 250 mq. Per gli esercizi pubblici da collocarsi all’interno del centro commerciale: • l’accesso ai luoghi di somministrazione deve avvenire attraverso la galleria pedonale o l’area vendita del grande magazzino; • la galleria pedonale o l’area di vendita sono “luoghi aperti al pubblico” poiché accessibili alle persone anche se soltanto negli orari stabiliti dal gestore del centro commerciale; • per questi esercizi pubblici trova applicazione l’art. 1/c c. del D.M. 564/92 (e quindi deve essere richiesto il parere di verifica della sorvegliabilità dei locali alla della competente autorità di pubblica sicurezza); • il pubblico esercizio ubicato all’interno del centro commerciale non deve avere ingressi o aree comuni ad altri esercizi di diverso genere e le porte non potranno essere utilizzate per accesso ad abitazioni private. 8 Comune di MELZO Provincia di MILANO La Superficie di Vendita delle Strutture organizzate in forma unitaria è data dalla somma delle superfici di vendita degli esercizi al dettaglio che la costituiscono. A tali strutture dovrà essere rilasciata una autorizzazione unitaria, che ne definisca le caratteristiche vincolanti (quali la superficie di vendita complessiva per settore merceologico, tipologia, ed ogni altro elemento indicato al punto 4.2.1 della D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054 e ss.mm.ii.). Tale autorizzazione unitaria, rilasciata al promotore del centro, in caso di modifiche alla superficie di vendita (sia in aumento che in diminuzione), o di subingresso nella proprietà o nella gestione dell’intero centro, dovrà essere modificata nel rispetto delle procedure previste per le medie o grandi strutture di vendita. Da tale autorizzazione unitaria discendono le autorizzazioni dei singoli esercizi al dettaglio; il totale delle superfici di vendita dei singoli esercizi deve corrispondere a quello dell’autorizzazione unitaria. Non è consentito il trasferimento di esercizi autorizzati nell’ambito della Struttura di Vendita organizzata in forma unitaria verso l’esterno; eventuali richieste in tal senso verranno considerate come pratiche di apertura ex novo. Il trasferimento di attività dall’esterno all’interno della Struttura di Vendita organizzata in forma unitaria è sempre possibile qualora non venga a superare i limiti di superficie dell’autorizzazione unitaria, ma richiede la rinuncia al precedente titolo e il rilascio di nuova autorizzazione comunale. In caso contrario configurandosi come ampliamento dell’autorizzazione unitaria per concentrazione, con un aumento di superficie di vendita, le domande verranno considerate come istanze di concentrazione ed assoggettate alla relativa autorizzazione. 9 Comune di MELZO Provincia di MILANO 2. Al fine dell’applicazione delle disposizioni di cui al presente provvedimento, le autorizzazioni per le attività di media struttura di vendita sono riferite ai settori merceologici ALIMENTARE E NON ALIMENTARE. Si considerano come ricomprese nel settore non alimentare le attività che utilizzano una Superficie di Vendita fino al 10% del totale e comunque non superiore ai 250 mq per la vendita di prodotti del settore alimentare. Resta inteso che il richiedente deve disporre dei prescritti requisiti professionali. La richiesta di autorizzazione alla vendita di generi alimentari implica comunque la rinuncia contestuale di una pari superficie di vendita non alimentare. 3. Una media struttura di vendita assume CARATTERE SOVRACOMUNALE quando il rapporto tra residenti* e addetti occupati nelle unità locali aventi sede nel Comune** e superficie di vendita delle medie strutture già autorizzate sommate a quella richiesta*** è uguale o inferiore a 1,5. Alla data del 31 luglio 2011, il rapporto era il seguente: * Ultimo dato ufficiale disponibile presso il competente Ufficio Comunale; qualora tale dato non fosse disponibile, farà fede il dato più recente disponibile sul sito demo.istat.it. ** Elaborazione Comunale dati CCIAA e Misurc. *** Come risultanti presso il competente Ufficio Comunale alla data di presentazione dell’istanza cui la verifica è riferita; qualora tale dato non fosse disponibile, farà fede il dato più recente riferito al Censimento OnLine dell’Osservatorio Regionale del Commercio della Regione Lombardia, disponibile sul sito www.osscom.regione.lombardia.it. 10 Comune di MELZO Provincia di MILANO INSEGNA SUPERFICIE DI VENDITA ALIMENTARE NON ALIM. TOTALE BERTOLETTI LOMBARDINI DISCOUNT LOMBARDINI DISCOUNT MARIGIAN S.r.l MILLEPIEDI P.M. TOTALE 333 1.150 Abitanti al 28/02/2011 18.586 Addetti TOTALE 7.899 26.485 367 450 PESO INSEDIATIVO ATTUALE 5,0 11 415 100 40 2.500 961 110 4.126 415 467 490 2.500 961 443 5.276 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.3 Inquadramento del Comune di Melzo: Indirizzi di riqualificazione e di sviluppo sostenibile della rete 1. Ai fini dell’applicazione dei presenti Criteri, il Comune di Melzo è ricompreso nell’Ambito COMMERCIALE METROPOLITANO di cui al punto 4.2 della d.c.r. 2 ottobre 2006, n. VIII/215, “Programma Triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006 – 2008”. 2. Per tale Ambito il punto 4.2.1 del Programma Triennale prevede i seguenti Indirizzi di riqualificazione e di sviluppo sostenibile della rete: • riqualificazione, razionalizzazione e ammodernamento degli insediamenti e dei poli commerciali già esistenti, compresi i parchi commerciali di fatto; • forte disincentivo all’eccessivo ampliamento di grandi strutture di vendita realizzate mediante l’utilizzo di nuova superficie di vendita; • promozione della localizzazione della media distribuzione in contesti ad alta densità abitativa purchè integrati ad interventi di riqualificazione complessiva e di salvaguardia del commercio di vicinato; • disincentivo al consumo di aree libere ed attenzione alla localizzazione in aree dismesse di nuovi insediamenti distributivi, da realizzarsi esclusivamente in quelle aree in cui sia certificato il non superamento dei valori limite accettabili per l’inquinamento di suolo, sottosuolo, acque superficiali e acque sotterranee così come stabilito dalla normativa vigente in materia ambientale; • consolidamento della funzionalità e del livello di attrazione del commercio nei principali centri urbani, attraverso la valorizzazione di tutte le forme distributive, con particolare attenzione alla rete distributiva di prossimità; • integrazione delle attività commerciali con i diversi sistemi produttivi locali; • attenzione al rapporto con il movimento delle persone e delle merci e alle scelte di localizzazione degli spazi logistici. 12 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.4 1. Attività soggette ad autorizzazione e attività soggette a comunicazione Sono soggette ad autorizzazione l’apertura e tutte le modificazioni (trasferimento di sede, ampliamento della superficie di vendita, l’aggiunta o la variazione di settore merceologico, concentrazioni, accorpamenti, rilocalizzazioni) delle medie strutture di vendita, che verranno formalizzate tramite l’emanazione del Provvedimento espresso di cui all’art. 7 ”Procedimento ordinario” del D.lgs. 160/2010 da parte dello Sportello Unico delle Attività Produttive (d’ora in poi SUAP) ove esistente ovvero il competente Settore Servizi Tecnici 2. Per trasferimento di sede di un esercizio di vendita deve intendersi il trasferimento dell’attività relativa a tutti i settori merceologici esercitati. Il trasferimento di un solo settore merceologico con mantenimento della sede originaria configura nuova apertura; i trasferimenti di medie strutture di vendita sono soggetti alla preventiva autorizzazione amministrativa comunale con osservanza dei criteri per le nuove aperture. 3. In caso di trasferimento, l’attività deve essere riattivata entro un anno dalla data in cui ha avuto comunicazione dell’avvenuto rilascio dell’autorizzazione, fatta salva la possibilità di proroga che verrà formalizzata dallo SUAP per gravi e dimostrati motivi, come previsto al successivo art. 11. Qualora sia consentito esercitare congiuntamente nello stesso punto di vendita l’attività di commercio all’ingrosso e quello di commercio al minuto, il trasferimento dell’esercizio è disciplinato dalle disposizioni riguardanti l’attività prevalente. Qualora invece nello stesso locale siano esercitate attività di vendita ed attività di somministrazione di alimenti e bevande o altra attività non commerciale, queste possono essere trasferite in altra sede anche separatamente l’una dall’altra. 13 Comune di MELZO Provincia di MILANO 4. Sono soggette a comunicazione, l’apertura per subingresso, la riduzione della superficie di vendita, la riduzione di settore merceologico e la cessazione dell’attività di medie strutture di vendita; le comunicazioni dovranno essere effettuate tramite Segnalazione Certificata di Attività Produttiva (SCIA) adottata dalla Regione, e dovranno essere trasmesse e sottoscritte, a pena di nullità, con le modalità individuate dal D.p.r. 160/2010 e relativi provvedimenti attuativi, e dovranno contenere tutti gli elementi essenziali indicati nella modulistica. 14 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.5 1. Insediamento delle medie strutture di vendita L’insediamento di medie strutture di vendita è consentito solo laddove è ammessa la specifica destinazione d’uso, nel rispetto degli indici, dei limiti percentuali e della dotazione delle aree a standard previsti per le singole zone omogenee dal Piano di Governo del Territorio vigente. L’interessato dovrà pertanto disporre di un provvedimento di agibilità relativo alla specifica destinazione d’uso commerciale, o ad altra compatibile a seconda delle classificazioni stabilite dalla normativa urbanistica vigente nel Comune di Melzo; l’effettuazione di un cambio di destinazione d’uso di fatto, anche se effettuato senza opere, che venga a creare una destinazione d’uso commerciale, benché non sanzionabile ai sensi della giurisprudenza consolidata della Cassazione, configura una situazione edilizia non corrispondente alle norme urbanistiche, e quindi l’attivazione di medie strutture di vendita in locali che si trovino in tale situazione sarà inibita. Resta inteso che le strutture edilizie destinate allo svolgimento dell’attività commerciale, devono avere idonea destinazione d’uso come sopra precisata. Per le attività soggette ad autorizzazione, come nel caso delle Medie Strutture di Vendita, l’agibilità deve sussistere dal momento in cui viene materialmente aperta al pubblico l’attività. 2. Pertanto, per l’apertura di una nuova media struttura di vendita o per il trasferimento di un esercizio già autorizzato in Melzo si procederà secondo la seguente casistica: Apertura o trasferimento in edificio già esistente che già ospitava altra attività commerciale (anche di vicinato): l’interessato dovrà dimostrare, anche attraverso autocertificazione, la disponibilità di aree a parcheggio in conformità con quanto previsto dai vigenti strumenti urbanistici; le opportune valutazioni di merito 15 Comune di MELZO Provincia di MILANO competono alla Polizia Locale per una verifica rispetto al vigente Piano Urbano del Traffico. Apertura o trasferimento in locali di nuova edificazione o ampliamento, ovvero soggetti a cambio di destinazione d’uso (con o senza opere edili) l’interessato dovrà dimostrare il rispetto delle disposizioni di cui all’art. 37 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio. Le disposizioni di cui sopra si applicano anche per le altre fattispecie di cui al precedente punto 4.1. e a quanto previsto dai successivi artt. 7 e 8. 2. Le disposizioni riguardanti l’insediamento delle medie strutture di vendita sono contenute nel Piano delle Regole facente parte del Piano di Governo del Territorio (d’ora in poi P.G.T., entrato in vigore il 29 luglio 2009 a seguito di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 30 del 29 luglio 2009) art. 26, art. 28, art. 29, art. 30, art. 31, art. 34, art.35 L’art. 37 del Piano delle Regole articola le Medie Strutture di Vendita come segue: Tipo 2 A – Medie Superfici alimentari Tipo 2 N – Medie Superfici non alimentari Tipo 2 P - Medie Superfici paracommerciali All’interno di queste tipologie non rientrano i locali con funzione di ufficio in cui si svolgono comunque attività di vendita non aventi le caratteristiche di cui al paragrafo A1 dell’art. 37 “Definizioni d’uso commerciali” che vanno comunque classificati terziario – direzionale. Per quanto non espressamente indicato si rinvia alle previsioni del P.G.T. 2009 approvato con D.C.C. n. 32 del 22 aprile 2009 ed entrato in vigore il 29 luglio 2009 a seguito di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 30 del 29 luglio 2009. 16 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.6 Domande di autorizzazione per medie strutture di vendita 1. Per ottenere l'autorizzazione di cui all'art. 8 del d.lgs. 114/98 per l'apertura o la modificazione di una media struttura di vendita, il soggetto interessato deve inoltrare domanda allo Suap utilizzando, per lo scopo, idonea modulistica definita ai sensi dell'art. 10, comma 5, d.lgs. 114/98, o da ogni diverso successivo provvedimento regionale attuativo delle disposizioni nazionali in materia di commercio e relative procedure, comprensivi di quelli riguardanti lo SUAP. 2. Le domande per ottenere le autorizzazioni di cui al precedente comma devono essere presentate direttamente al SUAP secondo le modalità individuate dal D.p.r. 160/2010 e relativi provvedimenti attuativi regionali. 3. Nella domanda di autorizzazione per media struttura di vendita dovranno essere indicati, a pena di inammissibilità: • dati anagrafici del richiedente (nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, nazionalità e numero di codice fiscale; in caso di società, anche denominazione e ragione sociale, sede legale, partita IVA); nel caso di persona fisica è necessario presentare una fotocopia di un documento di identità valido, nel caso di società un documento valido di tutti i soci dotati di poteri di firma. • certificazione o autocertificazione del possesso dei requisiti morali, nonché di quelli professionali in caso di richiesta di autorizzazione per il settore merceologico alimentare, ai sensi dell'art. 20, L.r. 6/10 e ss.mm.ii.; • l'esatta ubicazione dell'esercizio (via e n. civico); • specifica planimetria dei locali redatta e sottoscritta da un Tecnico abilitato, in scala adeguata a permettere la comprensione degli elementi necessari per la valutazione della domanda; in particolare dovranno essere indicate la superficie di vendita, distinta da quella di deposito o servizio, con l’indicazione del settore o 17 Comune di MELZO Provincia di MILANO settori merceologici oggetto della domanda; gli ingressi per il pubblico e quelli eventualmente separati per fornitori e le merci, i servizi igienici, l’eventuale presenza di soppalchi o distribuzione su più piani. La planimetria puo’ anche riferirsi a locali da costruire o modificare, per i quali viene inoltrata la pratica edilizia; in tal caso il titolare ed il Tecnico da questi incaricato devono sottoscrivere una dichiarazione con cui si garantisce che i tipi planimetrici presentati per l’autorizzazione commerciale corrispondono a quelli della pratica edilizia; • l'assenza delle condizioni ostative all'esercizio dell'attività commerciale previste dall'art. 20, l.r. 6/10 e ss.mm.ii.; • documentazione (sottoscritta dal titolare e dal tecnico incaricato) comprovante la disponibilità di aree a parcheggio in conformità con quanto previsto dai vigenti strumenti urbanistici, oppure dimostrazione di aver assolto all’obbligo di cessione, anche attraverso monetizzazione, delle aree a standard, oppure dimostrazione del rispetto delle disposizioni di cui all’art. 37 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio; • certificato camerale con nulla osta antimafia o equivalente autocertificazione; • documentazione di cui al successivo art. 8. 4. L'istanza di autorizzazione deve essere sottoscritta dal richiedente con le modalità, anche telematiche, previste dalle normative vigenti, a pena di nullità. 5. In caso di società il possesso dei requisiti professionali per la vendita di prodotti del settore alimentare é richiesto con riferimento al Legale rappresentante o ad altra persona preposta specificamente all'attività commerciale e designata nella domanda. 6. Riguardo ai centri commerciali, la domanda di nuova apertura, trasferimento di sede, variazione di superficie di vendita e di settore merceologico, può essere 18 Comune di MELZO Provincia di MILANO presentata anche da un soggetto promotore che, ai soli fini della presentazione della stessa, può non dichiarare il possesso dei requisiti professionali per la vendita dei prodotti alimentari. Prima del rilascio delle singole autorizzazioni per le attività di vendita di generi alimentari ricomprese nel centro commerciale il richiedente originario dovrà essere sostituito con soggetti in possesso dei requisiti di cui all'art. 5 del d.lgs 114/98; tale fattispecie non costituisce caso di subingresso. Ai sensi dell’art. 8, c. 3, d.lgs. 114/98, il Comune si riserva di trasmettere alle Organizzazioni imprenditoriali del Commercio maggiormente rappresentative a livello provinciale avviso dell’avvio del procedimento di rilascio delle autorizzazioni di cui al presente articolo. E’ garantita comunque la partecipazione al procedimento amministrativo ai sensi della L. 241/90 ai soggetti interessati. 19 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.7 1. Adempimenti in ordine alle domande per medie strutture di vendita A seguito della presentazione della domanda sarà dato riscontro dell’avvio del relativo procedimento con le modalità previste dalle normative vigenti in materia di SUAP che procederà alla verifica dei seguenti elementi: • verifica la sussistenza dei requisiti formali e della validità della sottoscrizione della istanza; • qualora rilevi l'insussistenza dei requisiti formali o della validità della sottoscrizione della istanza, di quanto riscontrato viene dato conto con preavviso di diniego ai sensi dell’art. 10 bis della L. 241/90 entro 15 gg dal ricevimento dell’istanza, assegnando un termine di 10 giorni per la presentazione delle osservazioni e garantendo pertanto il procedimento amministrativo partecipato (della valutazione delle osservazioni verrà dato riscontro nell’eventuale provvedimento di diniego); • accerta la completezza della documentazione ai sensi dell'art. 8 dei presenti Criteri e provvede ad attivare le procedure ivi previste; • qualora rilevi l'incompletezza o l'irregolarità della documentazione richiesta dall'art. 8 dei presenti Criteri richiede all'interessato, interrompendo i tempi del procedimento, la necessaria documentazione integrativa, che dovrà pervenire entro il 30° giorno successivo alla relativa richiesta; • in caso di domande riguardanti medie strutture con attrattività sovralocale, procede ad acquisire il parere dei comuni contermini comunicando agli stessi l’avvio del procedimento, l’Ufficio presso il quale è possibile richiedere accesso o copia dei documenti istruttori e assegnando un termine non superiore ai 10 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio del procedimento per l’espressione del parere stesso, trascorso il quale il parere si intenderà espresso favorevolmente; sono medie strutture con attrattività sovralocale le 20 Comune di MELZO Provincia di MILANO attività aventi carattere sovracomunale come definito all’art. 2, c. 3, dei presenti Criteri; • in caso di ulteriore carenza dei requisiti formali di cui al comma 2 o di decorrenza del termine per l’integrazione documentale, qualora gli elementi integrativi mancanti siano tali da non consentire la valutazione dell'intervento rispetto ai contenuti della d.g.r. 5 dicembre 2007, n. 8/6024 “Medie strutture di vendita: - Disposizioni attuative del Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008”, ovvero agli atti di programmazione comunale, entro sessanta giorni dalla data di ricevimento dell’istanza, verrà dato conto con preavviso di diniego ai sensi dell’art. 10 bis della L. 241/90, assegnando un termine di 10 giorni per la presentazione delle osservazioni, garantendo pertanto il procedimento amministrativo partecipato. In caso di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci verranno formalizzati provvedimenti interdittivi; • provvede al rilascio dell’atto di assentimento o alla comunicazione di diniego (che darà conto delle eventuali osservazioni presentate a seguito del preavviso di diniego di cui all’art. 10 bis della L. 241/90), entro il termine di 90 giorni dalla data di presentazione dell'istanza, fatti salvi gli eventuali periodi di sospensione del procedimento. • comunica alla Direzione Generale Commercio Fiere e Mercati Regione Lombardia gli estremi del titolo autorizzatorio rilasciato, anche attraverso trasmissione di copia dello stesso alla Direzione Generale stessa. 21 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art.8 1. Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione per media struttura di vendita Tutte le domande di autorizzazione e modificazione di medie strutture di vendita presentate anche ai sensi degli artt. 4 e 9 dei presenti Criteri, dovranno essere corredate dalla seguente documentazione: ASPETTI EDILIZIO URBANISTICI Qualora l’attività debba essere attivata in locali già destinati ad attività commerciali di media struttura di vendita (ancorchè utilizzati per attività di vicinato) e senza che cio’ comporti modificazioni strutturali ai locali stessi, la rispondenza alle disposizioni edilizie ed urbanistiche va semplicemente dichiarata nell’istanza da parte del titolare e del Tecnico incaricato, riportando puntualmente gli estremi dei titoli abilitativi già conseguiti. Nei casi in cui l’apertura o la modifica di una Media Struttura di Vendita, conforme alla normativa urbanistica comunale, comporti l’esecuzione di opere edilizie soggette a DIA alternativa al Permesso di costruire, alla richiesta di autorizzazione di cui all’art. 8 del D.lgs. 114/98 pena di inammissibilità della stessa va allegata la Relazione Tecnica asseverata di cui all’art. 42 della L.R. 12/2005; ciò vale anche nel caso di presentazione della SCIA. Qualora sia necessaria la realizzazione di opere edilizie soggette in via esclusiva a permesso di costruire, contestualmente alla richiesta di autorizzazione di cui all’art. 8 del D.lgs. 114/98 va presentata a pena di inammissibilità della stessa l’istanza di permesso di costruire a tal fine allegando il relativo progetto, Nella logica delle procedure di cui all’art. 38 della L.R. 12/2005 il Permesso di costruire è rilasciato negli 22 Comune di MELZO Provincia di MILANO stessi termini previsti per l’autorizzazione commerciale (90 gg), fatta salva la facoltà di intervento in via sostitutivo prevista dalla normativa regionale. Fanno eccezione all’obbligo di contestualità i casi in cui l’intervento edilizio necessiti di preventivo piano attuativo e tutti gli altri casi in cui cio’ sia espressamente previsto nel P.G.T. Ne discende che in tale fattispecie la verifica di ammissibilità urbanistica ai fini del rilascio dell’autorizzazione commerciale è circoscritta alla compatibilità localizzativa e dimensionale della struttura commerciale; non pregiudicano, al di fuori di tali profili, le verifiche da effettuarsi nell’ambito del procedimento di natura urbanistico edilizia. Conseguentemente qualora l’intervento edilizio per l’apertura di una media struttura di vendita necessiti di preventivo piano attuativo anche di natura complessa o negoziata, contestualmente all’avvio del procedimento di pianificazione attuativa dovrà essere presentata l’istanza per il rilascio dell’autorizzazione commerciale. Nell’ipotesi in cui lo strumento attuativo sia in variante alla vigente pianificazione urbanistica comunale, il rilascio dell’autorizzazione commerciale dovrà precedere la definitiva approvazione dello strumento attuativo. Ai sensi dell’art. 25 del Regolamento Regionale n. 3/2000 l’atto di assentimento di natura urbanistico-edilizia non puo’ mai essere rilasciato prima di quello commerciale, bensì solo contestualmente o successivamente nei casi espressamente previsti. Il diniego dell’autorizzazione commerciale comporta anche l’effetto di diniego dell’atto abilitativo di natura edilizio - urbanistica. Nell’ambito della logica dello SUAP il Comune esercita al riguardo l’istruttoria di competenza come stabilito dal D.lgs. 160/2010 23 Comune di MELZO Provincia di MILANO E’ inoltre necessario produrre specifica “Relazione integrata di impatto “ contenente i seguenti elementi essenziali (criterio 1) 1) descrizione delle caratteristiche progettuali dell’intervento e indicazione di tutte le informazioni necessarie in merito all’ubicazione dell’area interessata; 2) descrizione dell’intervento sotto il profilo localizzativo, tipologico, dimensionale ed anche di matrice organizzativa nel caso di centro commerciale; 3) indicazione degli eventuali vincoli gravanti sull’area interessata dal progetto e le eventuali mitigazioni proposte; 4) specifica descrizione del sistema viario, di trasporti e di accesso riguardante l’area interessata dal progetto, indicando le eventuali ipotesi progettuali per le necessarie sistemazioni migliorative e relazione sulla dotazione degli standard urbanistici, con dichiarata la superficie di vendita, quella lorda di pavimento e quella destinata a parcheggi, La “Relazione integrata di impatto “ è necessariamente asseverata e sottoscritta dal Tecnico incaricato. ASPETTI COMMERCIALI La domanda oltre a quanto sopra espresso dovrà essere integrata con specifica “Relazione tecnica di valutazione delle ricadute sul sistema commerciale locale” che comprenda la verifica dei seguenti aspetti (criterio 1) 1) Impatto sulla rete distributiva di vicinato e ricadute occupazionali del nuovo punto di vendita; 2) Integrazione con le altre tipologie di vendita (intesa come valutazione dell’impatto dal punto di vista commerciale); 24 Comune di MELZO Provincia di MILANO 3) misure mitigative dell’impatto, ovvero gli interventi da realizzare per perseguire la sostenibilità viabilistica, urbanistica e sociale dell’iniziativa (valutazione dell’impatto di tipo misto). La “Relazione tecnica di valutazione delle ricadute sul sistema commerciale locale” di cui sopra non è richiesta per il caso di variazione del settore merceologico effettuata con le modalità di cui all’art. 5.5, c. 6, D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054, in presenza: a) di entrambi i settori merceologici o del solo settore alimentare, entro il limite del 25% della superficie autorizzata al momento della domanda; b) oppure in presenza del solo settore non alimentare, entro il 20% della superficie autorizzata con contestuale riduzione del 5% della restante superficie non alimentare. Per entrambe le ipotesi la variazione potrà essere realizzata una sola volta nell’arco di un triennio a far data dall’adozione dei presenti Criteri. La “Relazione tecnica di valutazione delle ricadute sul sistema commerciale locale “ è necessariamente asseverata e sottoscritta dal Tecnico incaricato. 25 Comune di MELZO Provincia di MILANO 2. Nei seguenti casi: • presenza di attività preesistenti non dotate degli standard previsti; • ricorso alla monetizzazione degli standard per impossibilità a realizzare integralmente gli standard con le relative cessioni; • strutture di vendita non conformi allo strumento urbanistico con superficie di vendita fino a 1.500 mq la Relazione integrata di impatto è debitamente integrata anche con i seguenti elementi di maggiore dettaglio riguardanti l’accessibilità (criterio 2) • studio degli spazi aperti, degli spazi pedonali, di quelli per la sosta, per l’espletamento delle operazioni di carico – scarico delle merci e della mobilità degli automezzi dell’utenza; • quantificazione e localizzazione dei parcheggi previsti per veicoli, per biciclette e motocicli, degli spazi per il carico e scarico merci e dei percorsi pedonali; • idoneità della collocazione dei parcheggi pertinenziali ai fini della loro effettiva fruibilità; • efficienza della connessione fra rete viaria pubblica ed i parcheggi pertinenziali. La “Relazione tecnica di valutazione delle ricadute sul sistema commerciale locale “ è necessariamente asseverata e sottoscritta dal Tecnico incaricato 26 Comune di MELZO Provincia di MILANO 3. Nei seguenti casi: • strutture di maggiore rilevanza (oltre i 1.500 mq di vendita) anche non conformi allo strumento urbanistico • strutture Unitarie come definite al precedente art. 2, sia conformi che non conformi allo strumento urbanistico La Relazione integrata di impatto è integrata oltre che con gli elementi di valutazione dell’accessibilità (criterio 3) anche con elementi di maggiore dettaglio riguardanti l’impatto viabilistico (descrizione dello stato di fatto della rete infrastrutturale preesistente, flussi di traffico e livello di congestione in essere nei momenti di punta, servizi di TPL in essere, descrizione degli interventi previsti sulla rete viabilistica per ridurre a livelli accettabili gli effetti del traffico) e lo stato urbanistico, ambientale e paesistico (relazione con gli spazi pubblici e con il sistema dei servizi comunali, integrazione funzionale con l’assetto urbano, rapporti con le caratteristiche naturali, paesistiche ed ambientali dell’ambito interessato dall’intervento, emissioni acustiche/gassose e polveri da traffico generato, emissioni luminose da insegne e illuminazione delle aree di parcheggio). La “Relazione integrata di impatto “ è necessariamente asseverata e sottoscritta dal Tecnico incaricato. 5. In caso di apertura ex novo di una media struttura sia singola che in forma unitaria è necessario presentare l’attestazione di non superamento dei valori di concentrazione limiti accettabili per l’inquinamento di suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee o in caso di bonifica la previsione del piano di caratterizzazione; la predetta attestazione non è necessaria in presenza di medie strutture attivate all’interno di edifici già esistenti ed effettivamente utilizzati a fini commerciali, mentre sarà necessaria in caso di edifici utilizzati in precedenza per attività produttive o similari. 27 Comune di MELZO Provincia di MILANO L’attestazione di che trattasi deve è necessariamente asseverata e sottoscritta dal Tecnico incaricato. 6. Le valutazioni afferenti la documentazione di cui sopra saranno effettuate dal Settore Servizi Tecnici con il coinvolgimento del Comando di Polizia Locale nei casi di cui ai punti 2 e 3, che dovrà esaminare tutti gli aspetti, territoriali, viabilistici, di pubblica sicurezza e amministrativo commerciali riguardanti l’insediamento dell’attività, individuando le eventuali problematicità connesse con la stessa e dettando in tal caso le prescrizioni o determinando gli interventi che possano rendere compatibile l’attività nel contesto di insediamento. Quadro sinottico riepilogativo criteri CRITERIO 1 CRITERIO 2 CRITERIO 3 Strutture di vendita conformi allo Presenza di attività preesistenti non dotate degli Strutture di maggiore rilevanza (oltre i 1.500 mq strumento urbanistico con standard previsti di vendita) conformi allo strumento urbanistico superficie di vendita fino a 1.500 e non conformi allo strumento urbanistico (che mq. necessitano pertanto di piano attuativo in variante) Presenza di attività dotate degli Ricorso alla monetizzazione degli standard per Strutture unitarie sia conformi che non conformi standard previsti impossibilità a realizzare gli standard con le allo strumento urbanistico (che necessitano relative cessioni Strutture di pertanto di piano attuativo in variante) vendita non conformi allo strumento urbanistico con superficie di vendita fino a 1.500 mq. (che necessitano pertanto di piano attuativo in variante Attestazione ambientale di cui al comma 5 art. 8 Attestazione ambientale di cui al comma 5 art. 8 Nell’ambito della logica dello SUAP si ribadisce come il Comune esercita al riguardo l’istruttoria di competenza come stabilito dal D.lgs. 160/2010 restando la titolarità del procedimento in capo a tale struttura e al proprio Responsabile del Procedimento 28 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 9 Fattispecie particolari di modificazioni delle medie strutture di vendita 1. Autorizzazioni per variazione o aggiunta di settore merceologico La variazione del settore merceologico di una media struttura di vendita è soggetta al rilascio di specifica autorizzazione per il nuovo settore merceologico, fermo restando il rispetto delle previsioni localizzative del P.G.T. Qualora la modifica del settore merceologico sia ricompresa nel limite del 25% della superficie autorizzata al momento della domanda (per le attività autorizzate per entrambi i settori merceologici o per il solo settore alimentare), oppure, in presenza del solo settore non alimentare, entro il 20% della superficie autorizzata con contestuale riduzione del 5% della restante superficie (art. 5.5, c. 6, D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054, l’autorizzazione per il nuovo settore potrà essere concessa previa presentazione delle valutazioni previste nel medesimo art. 8. La richiesta di autorizzazione alla vendita di generi di un settore merceologico diverso da quello posseduto implica la rinuncia contestuale ad un’equivalente superficie di vendita per il settore merceologico già presente; diversamente verrà trattata come richiesta di ampliamento. 2. Autorizzazioni all’ampliamento della superficie di vendita L’ampliamento di superficie di vendita di un esercizio richiede la preventiva autorizzazione, che potrà essere rilasciata nel rispetto delle previsioni del P.G.T., sempreché con l’ampliamento non venga superata la superficie di vendita di mq. 2.500. Ogni determinazione afferente l’ampliamento presuppone la verifica di quanto stabilito al precedente art. 8. 29 Comune di MELZO Provincia di MILANO 3. Autorizzazioni all’accorpamento L’autorizzazione all’accorpamento di medie strutture esistenti con altre medie strutture (anche non attive o con esercizi di vicinato attivi) puo’ essere accordata fino al limite della superficie massima ammissibile per la localizzazione dove è situato l’esercizio a cui viene accorpata la nuova superficie; l’eventuale superficie in eccesso non puo’ essere riutilizzata. Non è esclusa la concentrazione di esercizi alimentari e non alimentari se ammessa dallo strumento urbanistico. Trova applicazione anche in questa fattispecie la verifica di quanto stabilito al precedente art. 8. 4. Autorizzazioni alla concentrazione della superficie di vendita Le concentrazioni di più medie strutture di vendita, di cui almeno il 60% della superficie deve essere attiva, tra di loro e/o con esercizi di vicinato attivi da almeno 12 mesi puo’ essere assentita fino al limite massimo di superficie ammessa secondo lo strumento urbanistico. L’eventuale superficie eccedente i 2.500 mq non potrà essere utilizzata. Trova applicazione anche in questa fattispecie la verifica di quanto stabilito al precedente art. 8. 5. Riduzione o frazionamento della superficie di vendita La riduzione della superficie di vendita fino a 251 mq va comunicata al Comune attraverso Segnalazione Certificata di Inizio Attività; la riduzione della superficie al di sotto dei 251 mq comporta la rinuncia all’autorizzazione per media struttura di vendita e la presentazione di una comunicazione di attivazione di nuovo esercizio di vicinato attraverso Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Nel caso che una media struttura esistente venga suddivisa ai fini della creazione di 30 Comune di MELZO Provincia di MILANO più medie strutture distinte, ognuna di queste deve richiedere l’autorizzazione per nuova media struttura di vendita fermo restando il rispetto delle previsioni localizzative del P.G.T.. Per entrambe le fattispecie è necessario: • che le attività di vendita frazionate abbiano accessi autonomi; • che sussistano aree a standard non inferiori a quelle presenti prima della richiesta di riduzione oppure standard autonomi comunque atti a soddisfare le prescrizioni urbanistiche. Qualora con la riduzione di superficie la nuova struttura non disponga di accesso autonomo ma risulti accessibile solo dall’interno di altro esercizio o di uno spazio privato comune ad altri esercizi, l’insieme di attività sarà soggetto al rilascio di autorizzazione unitaria di cui al punto 4.2 della D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054 e ss.mm.ii., cui dovranno seguire le autorizzazioni rilasciate ai singoli operatori commerciali. 6. Trasferimenti I trasferimenti di medie strutture di vendita sono soggetti alla preventiva autorizzazione amministrativa rilasciata con l’osservanza dei criteri previsti per le nuove aperture. Sono considerati temporanei i trasferimenti dettati esclusivamente da forza maggiore ed assentiti dallo SUAP previa delibera della Giunta Comunale , purchè questi siano riferiti a locali già esistenti ed aventi destinazione urbanistica ammissibile. La durata del trasferimento temporaneo va indicata nel provvedimento autorizzativo e non può essere superiore a 12 mesi dalla data di rilascio (fatta salva la proroga disciplinata dal successivo art. 11). 31 Comune di MELZO Provincia di MILANO 7. Autorizzazioni per Strutture commerciali unitarie Si rinvia alle definizione di cui all’art. 2 dei presenti Criteri, e a quanto previsto dalle modalità applicative del Programma Triennale di Sviluppo del Settore Commerciale 2006/2008approvate con D.g.r. 4 luglio 2007, n. 8/5054 e ss.mm.ii.. All’interno di strutture classificate come tali e conseguentemente dotate della relativa autorizzazione unitaria, possono essere ammesse aggregazioni o divisioni di esercizi esistenti che diano luogo alla creazione di nuove unità classificabili come medie strutture di vendita, purchè non venga modificata la superficie di vendita complessiva del centro commerciale, né quella dei singoli settori (alimentare e non alimentare). 32 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 10 Accesso alla documentazione 1. I soggetti legittimati hanno titolo ad accedere alla documentazione afferente al procedimento secondo le procedure della Legge 241/90. 2. Qualora la richiesta di accesso pervenga prima della conclusione del procedimento ovvero in una fase istruttoria parziale o comunque carente, e la conoscenza dei documenti richiesti possa impedire o ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa, il responsabile del procedimento ha facoltà di differire l'accesso alla cessazione delle cause ostative; in tali casi il differimento sarà comunicato all'interessato per iscritto indicando i motivi dello stesso. 3. Il Responsabile del procedimento è individuato nel Responsabile dello SUAP . 33 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 11 1. Inizio attività Il titolare dell’autorizzazione deve iniziare l’attività di vendita, pena la revoca dell’autorizzazione stessa, entro un anno dal suo rilascio, salvo proroga ultrannuale in caso di comprovata necessità da formalizzare a cura dello SUAP; tale proroga può essere accordata anche per più periodi consecutivi, interpellata la Giunta Comunale. A titolo esemplificativo rientrano nella comprovata necessità i gravi motivi famigliari o successori, gravi problemi dettati dalle difficoltà economiche del mercato debitamente dimostrate, ritardi connessi all’esecuzione/trasformazione delle attività edilizie regolarmente assentite anche non dipendenti da ritardi imputabili al Comune ma comunque debitamente dimostrati. 34 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 12 Revoca dell’autorizzazione 1. Ai sensi dell’art. 22 comma 4 del D.lgs. 114/198, l’autorizzazione all’apertura di una media struttura di vendita è revocata qualora il titolare: • non inizi l’attività entro un anno dalla data di rilascio, salvo proroga ai sensi del precedente art. 11 su richiesta motivata dell’interessato in caso di comprovata necessità; • sospenda l’attività per un periodo superiore ad un anno, fatta salva la possibilità di accordare specifica proroga in caso di comprovata necessità, con le stesse modalità di cui al precedente art. 11; • non risulti in possesso dei requisiti morali e/o professionali previsti dalle normative vigenti; • nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria, avvenuta dopo la sospensione dell’attività disposta ai sensi del comma 2 dell’art. 22 del D.lgs. 114/1998. 35 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 13 Sanzioni 1. La violazione delle disposizioni di cui agli artt. 5 e 8 del D.lgs. 114/98 è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 2.582,28 a € 15.493,71. 2. In caso di particolare gravità o di recidiva il Responsabile del Settore Servizi Tecnici puo’ disporre la sospensione dell’attività di vendita per un periodo non superiore a 20 giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per 2 volte nell’arco di un anno, anche se l’interessato ha proceduto al pagamento della sanzione mediante oblazione. 3. Chiunque viola le disposizioni di cui agli artt. 11,14,15,26 comma 5 del D.lgs. 114/1998 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 516.46 a € 3.098,74 4. In ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs.114/98 l’Autorità competente per le violazioni di cui al presente titolo è il Responsabile del Settore Servizi Tecnici del Comune territorialmente competente. Al Comune pervengono i proventi derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero derivanti da ordinanze o ingiunzioni di pagamento. 36 Comune di MELZO Provincia di MILANO Art. 14 1. Disposizioni finali Per quanto non espressamente indicato nel presente atto, si rimanda alle disposizioni nazionali e regionali in materia di commercio, attività produttive, edilizia ed urbanistica, nonché ai regolamenti ed agli atti di pianificazione di questo Ente. 37