^ M Nanni Raineri e BuckShel- ford di nuovo insieme dopo 18 anni

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^ M Nanni Raineri e BuckShel- ford di nuovo insieme dopo 18 anni
ROBERTO PARRETTA
ROMA
^ M Nanni Raineri e BuckShelford di nuovo insieme dopo 18
anni. Due bandiere della Rugby
Roma riunite grazie a Corrado
Mattoccia, che ieri sera ad Artena ha portato più di 100 ex azzurri ed alcuni miti ex Ali Blacks
per la serata «Wall of fame», nella città che ospiterà il suo Museo
del Rugby. L'antipasto più ricco
in vista della portata principale
di oggi, il test Italia-Nuova Zelanda dell'Olimpico. «Tutto è cominciato proprio dalle maglie
donatemi da Nanni il 18 giugno
del 2008», dice Mattoccia. Oggi
le maglie esposte sono più di mille, oltre a innumerevoli cimeli,
come scarpini, posate del Papa,
addirittura un passaporto (scaduto) di Mauro Bergamasco.
L'occasione è ovviamente la sfida agli Ali Blacks: e Raineri, 22
cap in azzurro, che contro la
Nuova Zelanda giocò nel 2000 a
Marassi e nel 2001 a Hamilton,
e Shelford, 48 volte Ali Black,
un mito in Nuova Zelanda, uno
dei giocatori più grandi della storia, l'anticipano.
viene in mente un allenatore innovativo, che arrivava oltre tutto con una grande esperienza ai
Saracens, in Inghilterra». E la
partita di domani? «Tre anni fa
a San Siro li mettemmo anche
i-laica «Mi fece esordire con la pri- sotto nel finale, credo si possa
ma squadra della Rugby Roma replicare. L'Haka? Prima del
che avevo 17 anni: lui era allena- campo, l'avevo vista tante volte
tore e giocatore, numero 8, a me in televisione. Quando te la ritrodiede la maglia numero 12», rac- vi davanti, però, pensi che poconta Raineri, tornato per la pri- trebbe essere un'occasione unima volta in Italia dopo due anni ca. Ero emozionato, non riuscie mezzo, ovvero da quando ha vo ad immaginare cosa sarebbe
deciso di andare a vivere e lavo- potuto succedere. Ma ricordo
rare in Sudafrica (a Città del Ca- che diede a tutti noi azzurri una
po), dove collabora con i club di grinta enorme, tanto che inirugby e le scuole. «Ricordo le ce- ziammo la partita più carichi di
loro. È anche bello sentire il pubblico in silenzio, lo senti lì vicino
con te. Oggi lo stadio vorrà affrontare l'Haka come se si fosse
tutti in campo abbracciati insieme agli azzurri». Per Shelford la
partita di oggi è ovviamente speciale: «Anche se nel rugby moderno — dice — i test-match si
sono moltiplicati rispetto ai
ne nella sua casa dell'Eur. E mi
miei tempi, quello fra Italia e Ali
Blacks non si replica poi così
spesso. Quindi resta un evento».
Sellerina e owale Quasi contemporaneamente, però alla Capitolina, s'è svolta una festa fra
rugby e fioretto (organizzata da
Franklin & Marshall, Roma
Gas&Power e LGS SportLab)
con l'ex Ali Black Luke McAlister
e l'azzurro Valerio Aspromonte,
oro a squadre ai recenti Giochi
di Londra. «Nel 2004 ero con la
Nazionale e ci allenammo proprio qui alla Capitolina», ricorda McAlister. «Domani? Gli Ali
Blacks vincerano, ma sarà dura.
HANNO
DETTO
gli Ali Blacks
è un'emozione
fortissima. Ti dà
il vero senso
del rugby: loro
in campo non si
risparmiano, ma
poi fuori sono
dei veri signori»
L'Italia ha una grande mischia e
poi gioca in casa». Aspromonte
domani sarà all'Olimpico: «Sarà
dura, ma credo nelle imprese.
Quando avevo 8 anni ed ho iniziato scherma, sognavo di vincere una medaglia all'Olimpiade:
si può fare». Intanto, ad Artena,
a chiusura della festa lo sguardo
di Mattoccia incrocia torvo quel-
I NUMERI
Galene
«Al Mondiale del
'99, dopo il 101-3,
venne nei nostri
spogliatoi il
capitano Randell
a chiedere
di scambiare
la maglia,
È il loro modo
per incoraggiarti»
Casteiiani
«Giocare contro
K :-l|;
12
i precedenti,
tutti vinti dalla
Nuova Zelanda,
nella sfida tra
gli azzurri
e i Tuttineri:
scarto minore
18-12
nel 1979,
a Rovigo
lo del «figlioccio» Nanni: ma si
sarà mica presentato a mani vuote dal Sudafrica? «Calmi», fa Raineri. «Gli ho portato la maglia
del mediano di mischia degli
Sharks della finale dell'ultima
Currie Cup e poi quella unica
del Kaiamandi Rugby Kudu di
Stellenbosch, la squadra di neri
fondata e creata nelle township
da Maurizio Decinti (ex del Colleferro) nel 2005». Particolare
invece il dono di Shelford: la maglia della sua ultima partita in
nazionale, con la Scozia, quindi
bianca. Unica. Il Museo del
Rugby ringrazia.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
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Andrea Lo Cicero,
36 anni FOTOPRESS
La stella Dan Cariar,
30 anni AFP