l`anno in cui i miei genitori andarono in vacanza

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l`anno in cui i miei genitori andarono in vacanza
Associazione Culturale TINA MODOTTI - Via Bligny,.15 - BRESCIA
http://www.renatadurando.com/tinamodotti Tel. 349-6607585
[email protected] Cinema Teatro Borgo Trento -Via F.Filzi,3 - BRESCIA
Con il contributo di
Cineforum Rassegna 2015 “NAVIGARE NEL CINEMA”
Giovedì 23 aprile 2015 - ore 20,50 (INGRESSO LIBERO)
L'ANNO IN CUI I MIEI GENITORI ANDARONO IN VACANZA
Titolo originale: O ano em que meus pais saíram de férias
Regia di Cao Hàmburger - Brasile, 2006 - Durata 99' - Con : Michel Joelsas, Germano Haiut,
Paulo Autran, Daniela Piepszyk, Simone Spoladore, Caio Blat, Liliana Castro
Il sogno più grande di Mauro,un ragazzino che vive con i genitori a Belo Horizonte, è vedere
il Brasile diventare per la 3^ volta vincitore della Coppa del Mondo e passa così il suo tempo
imitando le imprese memorabili dei suoi idoli. I genitori, attivisti politici perseguitati dalla
dittatura militare, sono costretti a fuggire e a lasciarlo dal nonno ebreo (Mòtel), che lui
conosce appena, nel quartiere Bom Retiro di San Paolo. Un quartiere che si configura come
punto di incontro di diverse culture (non a caso le lingue parlate nel film sono quattro, e ovviamente il doppiaggio
italiano asfalta del tutto questa peculiarità: portoghese, hyddish, tedesco e italiano). Poco prima del suo arrivo,però,
il nonno muore e Mauro si ritrova solo, in una realtà sconosciuta senza sapere come rintracciare la sua famiglia. Sarà
Shlomo, il responsabile della sinagoga e vicino di casa del nonno, ad ospitarlo. Tutta la comunità ebraica lo accoglie
come Moishele, colui che è stato tratto in salvo dalle acque del Nilo. Il ragazzo è catapultato in un cosmo variopinto
e multiforme formato da ebrei, greci, italiani e arabi. La sua sarà una stagione di scoperte, di incontri e di rapporti
autentici. Il film segue passo passo, con la cadenza delle partite della naziona“Se qualcuno ti domanda dove siamo,
le brasiliana, l'attesa del ritorno dei genitori di Mauro,facendoci intuire che ad
rispondi che siamo andati in vacanza”.
essa si accompagna man mano un processo ben più radicale e doloroso: quello del
“Se Dio lo ha lasciato davanti alla tua
passaggio dall'infanzia all'adolescenza, in cui l'esperienza che si acquisisce va
porta deve sapere quel che fa”.
inevitabilmente a rimpiazza- re il "dorato" e illusoriomondo dell' inconsapevolezza.
Hamburger, regista e sceneggiatore, già autore di programmi TV per bambini, opera per dettagli, particolari; evita
di soffermarsi sulla denuncia sociale per darci solo il punto di vista di Mauro. I veri protagonisti sono i bambini che
con lui dividono la beata spensieratezza delle partite seguite nei bar, dei giochi per strada, delle monellerie, come
spiare le ragazze che si svestono (pagando per questo l'unica femmina del gruppo, Hanna, spirito peperino, piccola
e irriverente dotata di un promettente talento nelle scommesse e negli affari). La loro interpretazione diretta,
sincera e disinvolta, è il vero punto di forza della pellicola. Il fondo di amarezza che ci pervade alla fine del film è
dato solo dal rendersi conto che la realtà, per quanto consolatoria possa essere una vittoria calcistica in una compe
tizione mondiale, non nasconde le sue tragedie neanche ai piccoli. Si presenta come un film di formazione (con un
protagonista che passa dall’infanzia all’età adulta) ma affronta in realtà il tema dell’esilio: i genitori devono abbandonare il figlio, Mauro deve accantonare il suo mondo fantastico per adattarsi ad un mondo ostile, quello reale, e il
Brasile stesso deve sottostare ad una dittatura militare che comprime i bisogni e le passioni della sua gente, che
trovano sfogo soltanto nel tifo per la nazionale di calcio.
CAO (ovvero CARLOS IMPERIO) HAMBURGER (1962, San Paolo): Cao è figlio dei professori di Fisica, presso l’Università di S.Paolo, Ernst Wolfgang Hàmburger, di origine ebraico tedesca, e Amelia Imperio, di origine italiana. Gran parte delle sue opere sono rivolte ai bambini:The
Urbanoid (1991), Pericolo, pericolo, pericolo! (1992), Disney Club (1996), Un ragazzo molto
Nutty (2006). Il suo primo film Rá-Tim-Bum,The Movie (1999) ha ottenuto un buon successo di
critica e di pubblico. L’Anno in cui i miei genitori andarono in vacanza (2006) è il suo 2° film;
riceve la nomination per l’Orso d’Oro al Festival di Berlino del 2007. Ha vinto premi in tutto il
mondo ed è il regista di un episodio della serie City of Man (2004) per TV Globo. Poi ha lavorato alla creazione e
alla regia della serie Filhos do Carnaval (2006), 6 episodi sulla storia di Anesio Gebara, proprietario di una scuola di
samba e di un banco illegale della lotteria "Jogo do Bicho", e dei suoi 4 figli, dei quali racconta le avventure seguendo
li sino a quando non trovano la loro strada ed il loro posto nel mondo. Una saga che termina negli ultimi secondi della
Parata di Carnevale di Rio de Janeiro. Considerato dai critici il miglior programma televisivo brasiliano dell'anno, la
serie è stata nominata agli International Emmy Awards nel 2006. Xingu (2012): durante la loro esplorazione delle
regioni centrali del Brasile, nel 1943, i fratelli Orlando, Claudio e Leonardo Villas-Boas incontrano gli indigeni Xingu e
restano affascinati dalla loro cultura e dal loro sistema sociale. Quando la popolazione di un villaggio viene decimata
da un'epidemia influenzale, i tre decidono di proteggerli, preservare la loro cultura e creare un parco nazionale a
loro dedicato. Per far questo, si dovranno scontrare con la corruzione del governo e dei militari al potere.
(Scheda di Anita Troiani e Marco Moliterni)