nozioni di sociologia

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nozioni di sociologia
NOZIONI DI SOCIOLOGIA
• DARIO REI CORSO ANNO 2006-2007
La conoscenza sociologica
• Le società umane possono essere conosciute
-per scala territoriale
-per stati temporali(sincronia-diacronia)
-per cambiamenti
-per numero(comparazione)
-per osservazione e teoria
Fonti e dati della conoscenza
sociologica
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Metodi quantitativi:usano dati misurabili-tecniche:censimenti
inchieste(surverys)sondaggi analisi del contenuto
Metodi qualitativi: usano informazioni interpretabili- tecniche: storie di
vita,osservazioni partecipanti,documenti personali, focus
groups,Delphi,shadowing
Rapporto osservazione-teoria :le osservazioni sono la base delle
generalizzazioni empiriche e sostengono la elaborazione di teorie
La grande alternativa teorica
• Teorie olistiche: considerano la società
come un tutto formato da parti, che
compongono sistemi strutture funzioni
• Teorie individualistiche: considerano la
società come un campo aperto dove
agiscono attori individuali in relazione fra
loro
Teorie olistiche
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Fonti della nozione di sistema sociale.
Logica(Saussure la lingua come sistema di segni ; Alfred Marshall: il sistema
economico; Vilfredo Pareto:il sistema sociale: insiemi di elementi che tendono a
comporre un equilibrio stabile)
Biologica (W.Cannon: teoria dell’ omeostasi: ogni organismo tende a mantenere in
equilibrio il proprio ambiente interno modificandosi in reazione adattiva agli stimoli
esterni: L.von Bertalanffy darà nel 1935 una teoria generale dei sistemi basata
sull’analisi dei rapporti sistema-ambiente
Cibernetica:Ashby,1948: scienza del governo dei sistemi: inputs, elaborazione,output
feedback; mantenimento dell’ equilibrio dinamico, direzionato ad obiettivi
Tipi di sistema
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Un Sistema a meccanismo (es.orologio) : composto di parti fisse, connesse
internamente in modo rigido, tende a imporsi all’ambiente, evitando di subirne i
condizionamenti
Un sistema organico: è una organizzazione integrata, che ha scambi di materia ed
energia( metabolismo) con l’ ambiente in cui vive; si adatta agli stimoli ambientali
esterni, può modificarsi per realizzare migliori adattamenti
Un sistema cibernetico: è una scatola nera(black box) che riceve inputs dall’ ambiente, li
elabora secondo i propri dispositivi di governo, produce outputs , che immessi
nell’ambiente determinano retrazioni(feedback); apprende dalle interazioni, muta la sua
stessa configurazione interna (autopoiesi)
Un sistema “a rete”:è una realtà multilivello dove una rete di livello inferiore integra i
suoi nodi in una unità superiore, che è a sua volta nodo di una rete di livello superiore
e cosi via. Una società umana può essere vista come rete autopoietica, generata da
flussi di informazioni che producono senso, ossia pensieri e significati.”La dimensione
del significato accettato (cultura) è essenziale per comprendere le reti sociali”(F.Capra)
Parsons/1
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Requisiti funzionali di un sistema, disposti in una gerarchia ascendente di tipo
cibernetico (schema AGIL) sono : Latent Pattern Maintenance -Integration (verso
l’ambiente interno) ; Goal Attainment- Adaptation (verso l’ambiente esterno)
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Si analizza come sistema sia l’ azione umana individuale sia la società.
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L’azione umana individuale come sistema che comprende: valori culturali (L) / norme
sociali(I) /motivazioni,decisioni a livello di personalità (G) / scambi energetici e
materiali nell’ organismo(A)
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La società come sistema( sistema sociale) è composta di 4 sottosistemi: culturale/
giuridico/ politico/ economico) interconnessi (integrazione sistemica)
Parsons/2
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Il s.s. culturale definisce la configurazione di base della società, i suoi confini impliciti,
appartenenza e non appartenenza;: il s.s. giuridico esprime le norme che regolano i
comportamenti sociali accettati e ne controlla l’esecuzione ed il rispetto
Il s.s. politico persegue obiettivi specifici e realizza le decisioni conazioni di
government e policy;il s.s.economico con tecnologie, produzione e consumi mantiene
la società nel suo ambiente fisico di esistenza
L’ordine sociale non deriva dalla casualità degli scopi che gli attori perseguono o
dalla costrizione di un potere totale esterno. La sua stabilità dipende :
dalle ISTITUZIONI(che coordinano valori norme gruppi e ruoli)
dalla SOCIALIZZAZIONE( che fa acquisire agli individui i modelli culturali e
normativi della società e li mette in condizione di agire)
Parsons/3
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L’azione umana risponde alle alternative(pattern variables) fra
Affettività/neutralità affettiva; particolarismo/universalismo; globalità/ specificità/
qualità/prestazione
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Le alternative indicano il verso della evoluzione societaria, come modernizzazione.
Essa è multilineare( a differenza dell’ evoluzionismo ottocentesco spenceriano);
Con differenziazione delle istituzioni (si dà autonomia relativa crescente delle
istituzioni culturali, giuridiche-stato- politiche, economiche)
Con specializzazione delle istituzioni per funzioni (oggi la famiglia ha solo compiti
culturali di socializzazione,in passato aveva anche funzioni giuridiche, politiche,
economiche )
La crescente astrazione della cultura su valori e conoscenze- scientifiche morali
religiose- di segno universalistico è un fattore di ulteriori salti evolutivi
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Dopo Parsons
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Niklas Luhmann mantiene l’idea della società come sistema di sottosistemi ma ritiene
che la stabilità del sistema sociale sia un problema funzionale, non di valori e modelli
culturali.
La stabilità dipende dalla capacità dei diversi sottosistemi di mantenere rapporti
equilibrati con i loro ambienti. I sottosistemi rispondono agli input del proprio
ambiente di riferimento, selezionando quelli pertinenti, e adottando gli appropriati
mezzi per fornire risposte alle domande ammesse
I media di relazione con l’ambiente sono amore e stima(sfere di vita informale)denaro(economia) potere (politica), informazione conoscenza (scienza)
Nel sottosistema politico, la selezione degli inputs e l’adeguatezza delle risposte in
termini di prestazioni misura la capacità funzionale di governo(governabilità)
Merton
• Teorie non generali ma di media
portata(middle range)
• L’analisi funzionale critica è la base
della ingegneria sociale
• La devianza è esito della incongruenza fra
mete culturali e mezzi istituzionalizzati
nella struttura sociale
Teorie individualistiche
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Sono teorie che risalgono a Weber ed alla sua analisi dell’ azione sociale come
relazione Ego-Alter
Weber distingue quattro tipi ideali di azione sociale,ed in particolare due tipi di
azione sociale razionale, rispetto al valore e rispetto allo scopo
I due filoni posdt-weberiani delle teorie individualistiche considerano
a)l’individuo come attore sociale, che in relazione ad altri attori conferisce
al suo agire un significato comprensibile
b)l’individuo come agente razionale , che mette in opera proprie condotte
(policies) rivolte a conseguire obiettivi di utilità vantaggio rispetto agli altri
Teorie dell’ azione dotata di
senso
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Interazionismo simbolico: l’azione sociale è inter-azione dotata di un
significato; compreso dagli attori ; con contenuto simbolico (codici
culturali,regole linguistiche ecc.)
Definizione della situazione(W.I.Thomas)” if men define situations as real ,
they(situations) are real in their consequences
Etnometodologia : studia i modi in cui “la gente” compie le routines della vita
quotidiana, in situazioni ordinarie (es.fare le code) in situazioni problematiche
(es. reparti ospedalieri), in situazioni estreme
L’etnometodologia analizza - anche con l’ausilio di esperimenti spiazzanti- i
modi di fare (ritenuti) ovvi,le convenzioni implicite, il sapere tacito con cui
si agisce;
La realtà come costruzione
sociale
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Gli attori sociali comprendono la realtà attraverso significati che sono il
prodotto di un processo di significazione
Il processo sociale di significazione comporta(Berger Luckmann) :
Generazione(creazione,invenzione) dei significati
Loro esteriorizzazione in prodotti stabili, riconoscibili
Loro oggettivazione (in istituzioni, professioni ecc addette alla trasmissione.)
Loro interiorizzazione da parte degli individui
Teorie della scelta razionale
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Considerano l’attore sociale come un agente che tende a massimizzare i propri vantaggi
Per Elster l’agente compie le sue scelte di policy in base a i)motivazioni e conseguenti
preferenze di cui dispone ii) credenze conoscenze informazioni
Per Simon l’ azione razionale segue il criterio della razionalità limitata, l’ ottimo
possibile ossia soddisfacente (second best)
In caso di incongruenza fra obiettivi e mezzi, I)volpe e uva II) frutto raro III,
occhiali rosa sono policies adattive
I giochi strategici avvengono fra agenti razionali: gioco del pollo; dilemma del
prigioniero; comportamento del free rider; cooperazione condizionata.
I giochi pongono il problema della fiducia come risorsa di cooperazione fra individui e
all’interno di comunità (capitale sociale)
Il mutamento
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Il mutamento sociale non è determinato dal passare del tempo, ma è un
cambiamento, empiricamente verificabile, fra stati differenti della società in
tempi diversi
Tipi di mutamento
Evoluzione societaria di lungo periodo( passaggio da un tipo di società ad un
altro:Spencer,Parsons)
Cambiamento di struttura:l’ordine sociale viene destrutturato e ricomposto in
un nuovo ordine
Cambiamenti infrastrutturali:toccano aree rilevanti ma
delimitate(famiglia,impresa, scuola, politica ecc.)
Fattori esogeni(dall’esterno della società ) endogeni(dall’interno)
Contenuto dei fattori: demografico tecnologico economico politico culturale
ecc.
Possibilità del mutamento
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Per i teorici del conflitto (risalendo a Marx), il sistema sociale genera in modo
endogeno contraddizioni strutturali, che si risolvono in mutamento sociale (
nuovi modi di produzione, nuovi rapporti sociali di produzione)
Una variante attuale delle teorie del conflitto è la cd.teoria del “conflitto di
civiltà”, fra società aventi modelli culturali ritenuti incompatibili fra loro
Per i funzionalisti, l’ esistenza di problemi sociali manifesti e latenti
giustifica programmi e piani di intervento( social planning, social
engineering)volti a modificare in meglio la situazione di partenza
Per i teorici della scelta razionale, programmi e piani determinano sia esiti
attesi, sia esiti inattesi o contrari(“perversi”:Boudon);il mutamento sociale
non può essere pianificato, essendo l’effetto di composizione non
intenzionale di azioni individuali, separate e indipendenti fra loro
Mutamento e mondi vitali
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Jurgen Habermas(nella polemica con Luhmann) distingue:
agire strategico (tipico del sistema:orientato al dominio sull’ambiente, ad evitare i
mutamenti imprevisti) e agire comunicativo: avviene fra soggetti, a partire dai loro
“mondi di vita” , in senso “libero dal dominio”
Il senso umano dell’ agire dei soggetti entra in tensione con gli imperativi
funzionali del sistema sociale . La novità emerge a livello dei mondi vitali(Ardigò)
Agency : viene così definita l’ iniziativa con cui gruppi e individui mutano le
routines con modi di agire ( espressivi più che strategici) nell’ambito della
produzione culturale, artistica ,nelle relazioni educative, famigliari ecc.
Teorie del dono
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Per Caillé il dono è un terzo paradigma di teoria sociale fra olismo e
individualismo
Nelle società arcaiche il dono si fonda sull’ obbligo di dare- ricevere ricambiare (Mauss)
Nelle società moderne il dono esprime invece la libertà di dare-riceverericambiare
In questo modo il dono concorre a produrre e mantenere dei legami sociali e a
fare circolare dei beni relazionali
Tipi di società:la S.Industriale
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La sociologia nasce come scienza della società industriale
Elementi della SI:
Economia: manifattura e fabbrica; centralità del mercato(a scala nazionale)
come dispositivo di scambio di beni e servizi; autonomia del mercatoistituzione dalle altre istituzioni sociali(Polanyi)
Politica: stato nazionale, con istituzioni politiche rappresentative e poi
democratiche
Cultura: Scolarizzazione, alfabetizzazione, formazione di capacità lavorative
L’industrializzazione è un criterio della modernizzazione economica.Lo
sviluppo economico comporta la formazione di una società che accresce il
Prodotto interno, il reddito pro capite la spesa per consumi in modo costante
e autosostenuto nel tempo (W.W.Rostow)
Immagini della SI nei classici
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A.Smith mercato che si autoregola, individui liberi che si muovono seguendo il loro
interesse
Bentham: utilità individuale come base dell’ utilità sociale aggregata
Saint Simon Comte:
l’industria è “la scienza al lavoro”: impone un principio
superiore di organizzazione produttiva e sociale
Marx l’industria è la forma produttiva del capitalismo, dopo la rottura dei rapporti
sociali di produzione tipici della società feudale(terra servitù potere personale)e
l’avvento di una libertà formale di impresa e di lavoro
Marx nella SI esiste una contraddizione sostanziale fra la proprietà dei mezzi di
produzione(e la classe che la detiene:borghesia capitalistica)e la disponibilità di sola
forza lavoro( e la classe che la subisce:il proletariato industriale)
Tocqueville : la società di massa, senza barriere di ceto (schiavitù a parte)
Socialità e solidarietà
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Toennies contrappone due basi della socialità.
La base comunitaria(Gemeinschaft) : relazioni personali, primarie spontanee
affettive, non scelte volontariamente, presenti in villaggi rurali etnie nazioni,
mantenute per consuetudini
La base societaria(Gesellschaft): relazioni impersonali secondarie calcolanti
razionali, esercitate in contesti urbani e metropolitani, in attività commerciali e
industriali, nello scambio di mercato, regolate dal diritto statale astratto
Da Tonnies Durkheim deriva la distinzione fra solidarietà(coesione) sociale
meccanica (tradizionale) e organica( moderno-industriale). La solidarietà
meccanica genera totalità sociali prive di varietà, la solidarietà organica
alimenta varietà sociali prive di coesione(anomia)
L’ organizzazione industriale
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Un principio di organizzazione caratterizza la SI , in due sensi:
-come modo di comporre un insieme (il lavoro viene organizzato)
-come insieme che in tale modo viene composto(l’impresa è una organizzazione)
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L’impresa industriale organizza il lavoro superando il tradizionale modello della
bottega artigiana nella manifattura ( fabbrica). La divisione tecnica del lavoro(=la
scomposizione e separazione delle mansioni affidate a lavoratori diversi) cresce.
L’organizzazione delle produzione industriale (TAYLORISMO FORDISMO) si è
autodefinita scientifica ossia dominata da un principio di forte(tendenzialmente totale)
razionalità sinottica(=considerare e controllare dall’alto e dall’ esterno tutte le
componenti dell’organizzazione)
I principi sono: standardizzazione dei processi/ predeterminazione delle operazioni/
incentivi e sanzioni ai lavoratori i/ economie di scala,grande dimensione
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Organizzazione e lavoro
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Negli anni 30-50 ai fattori tecnologici il scientific management aggiunge la scoperta
del “fattore umano”(le relazioni nei gruppi di lavoro, le relazioni con l’ambiente sociale)
Nella SI la forma tipica del lavoro è caratterizzata da: relativa stabilità, grande
dimensione organizzativa; durata per la vita; protezione sociale (welfare fordista),
Progressione di carriera(vs.dequalificazione,ripetitività); Appartenenza(di
azienda,;mestiere, classe sociale), identità (società dei produttori)
Classi
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Le società antiche fondano la diseguaglianza su livelli nettamente distinti e gerarchici:
le caste, gli ordines(medioevo), gli stati (primo secondo terzo)
La SI è una società di classi a base economico-occupazionale.Le classi:
-derivano dai rapporti sociali di produzione(Marx):proprietari terrieri,borghesia
capitalistica, lavoratori salariati, sottoproletariato
Derivano dalla posizione degli individui sul mercato( proprietà, reddito professione)e
dalla conseguente disparità nelle opportunità di vita(Weber)
Ceti
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Le classi sociali sono raggruppamenti a base economico-occupazionale
Ceti sociali sono raggruppamenti che condividono stile di vita,culture professionali,
agire di consumo,e di conseguenze anche status sociale, prestigio,reputazione
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La società preindustriale era una società di ceti, rigorosamente distinti per
rango(“noblesse oblige”, “vil meccanico”)
Oggi la collocazione di ceto orienta soprattutto l’agire di consumo e le sue distinzioni
Per Bourdieu il campo sociale comprende ceti dotati di un diverso capitale che combina
ricchezza economica e ricchezza culturale. Schematicamente ricchi e colti, poveri e
colti,ricchi e incolti poveri e incolti
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Ceti e stili italiani
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Famiglia: vivono in famiglia con CF donna che lavora(1%)-sono poveri(13)-vivono in
affitto(19)-hanno un animale in casa(41)-sono favorevoli al divorzio(77) hanno almeno
una autovettura (86)
Cultura: leggono almeno un libro al mese(6) usano il dialetto in casa(34), non leggono
nessun quotidiano(44), lo scorso anno non hanno letto libri(56) sono analfabeti
informatici(59) leggono l’oroscopo(75) si servono della tv come fonte di
informazione(99)
Credenze : sono di fedi non cattoliche(2) , considerano la religione fondamentale per la
vita(23)-si sposano col rito civile(31) ,considerano l’embrione un essere umana(64)
credono negli angeli(67), conoscono il nome della loro parrocchia(78), sono
battezzati(95)
Salute e bioetica: soffrono di dislessia(5)-ricorrono all’omeopatia(8) hanno disturbi alla
vista(11) soffrono di depressione(17) , fumano(26), sono sovrappeso(33) , si dichiarano
soddisfatti della loro esperienza in ospedale(50) , sono contrari alla clonazione a fini
riproduttivi(90)
Stratificazione
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La stratificazione può essere raffigurata (scala, piramide, rombo, fiasco, clessidra)
La stratificazione può essere analizzata in posizioni (o livelli) di reddito/ scolarità /
prestigio sociale/ posizione nel lavoro/ potere
Le classi di reddito sono aggregati statistici . La polarizzazione nella distribuzione del
reddito è data dalla quota di reddito che va a ciascun decimo(decile) degli individui che
compongono la società.Se la distribuzione è egualitaria, ogni decile dispone di un
decimo del reddito complessivo. L’indice di Gini misura lo scarto complessivo da tale
distribuzione(variando da 0= totale eguaglianza pari reddito a ogni decile a 1=totale
diseguaglianza, ovvero tutto il reddito a un solo decile)
Il prestigio(una volta detto onore, rango; oggi status) si indaga attraverso i giudizi di
reputazione( ad es. il valore che i rispondenti assegnano a occupazioni, ceti ).
Il potere indica la capacità di disporre di (controllare) altri; può essere economico,
politico, culturale ecc.
Esercizi di reputazione
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Aven,do un elenco di attività professionali , a quali attribuite maggior prestigio?
Medico giudice scienziato avvocato imprenditore manager politico archietto calciatore
scrittore commercialista prete cantante modello o velina sindacalista disc-jockey
La sequenza (da medico massimo prestigio> a disc jockey minimo) è emersa da un
sondaggio su su un campione rappresentativo di Italiani (2006)
Nomenclature di classi
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Sylos Labini: cinque grandi insiemi di classi in Italia(anni 70-80):
borghesia(imprenditori liberi professionisti,managers,dirigenti) / piccola borghesia
parzialmente autonoma(rurale e urbana)/ classi medie di impiegati (pubblici e
privati);classe operaia(rurale industriale i servizi)/ sottoproletariato
Goldthorpe: individua le classi per tipo di occupazione e controllo sulla propria
occupazione : grandi imprenditori/ professionisti dirigenti tecnici superiori/Impiegati /
piccoli imprenditori e artigiani/ tecnici inferiori,capi di lavoratori manuali/ lavoratori
manuali(operai) industriali qualificati/ lavoratori manuali non qualificati
Schizzerotto(anni 90) considera anche le credenziali educative: grandi e medi
imprenditori/professionisti/dirigenti/ classe media impiegatizia/piccola borghesia
urbana: imprenditori minori , /self employers/ piccola borghesia rurale(coltivatori
diretti)/classe operaia urbana/classe operaia rurale
Magatti e De Benedictis(anni 2000) :imprenditori finanzieri e industriali/ dirigenti
professionisti / ceti medi autonomi e dipendenti/ ceti popolari/ sottoclasse
Collocazione di classe
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Avendo tre livelli: classe dirigente o borghesia(ruling class) -Classi
medie(middle class)-Classi popolari (working class) dove collochereste i
seguenti raggruppamenti occupazionali?
Artigiani dirigenti funzionari pubblici impiegati esecutivi impiegati di
concetto insegnanti liberi professionisti operai comuni operai qualificati
pensionati studenti tecnici
Elementi di distinzione fra working e middle class: tenore di vita, beni di
consumo,ricchezza mobile e immobile, tipo di casa e residenza, disponibilità
di tempo libero, scuole e università frequentate dai figli, immagine e
considerazione sociale
Mobilità
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Mobilità sociale sono individui o gruppi che cambiano posizione sociale nel tempo
A)rispetto alla posizione ereditata dalla famiglia di origine(M.assoluta o
intergenerazionale);B)rispetto a posizioni occupate in precedenza nella loro
vita(M.relativa o intragenerazionale)
Il cambiamento può essere in ascesa, in discesa, o laterale
La mobilità sociale si associa a fenomeni di mobilità territoriale(inurbamento,
immigrazione, emigrazione)
Fluidità sociale: il confronto fra la mobilità degli individui appartenenti alla stessa
generazione indica la possibilità di garantire che la varie posizioni(soprattutto quelle
in alto) siano raggiunte non per trasmissione ereditaria(dalla propria famiglia e classe
sociale di origine) ma in base a capacità e attività personali.
Fluidità sociale (Italia)
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Nel 1985 il 30% degli Italiani dichiaravano di avere sperimentato una mobilità di
carriera nel corso della loro vita lavorativa , nel 2003 il 36%(Schizzerotto)
Nel conseguimento di posizioni professionali, le ricerche condotta dal 1985 al 2003
indicano che le provenienze famigliari hanno in Italia un impatto superiore a quello che
esercitano in altri paesi confrontabili al nostro
Mentre in Italia il peso dell’ereditarietà sociale è rimasto sostanzialmente immutato nel
corso del XX secolo, in altri paesi(Francia Olanda paesi scandinavi) è stato ridotto da
due fattori:
A) le origini sociali hanno minore influenza sulla possibilità di raggiungere i livelli più
elevati di istruzione( selezione scolastica più meritocratica)
B) i crediti educativi e le competenze acquisite contano di più nel determinare i destini
occupazionali e sociali delle persone
Esercizi di mobilità
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Indicate se la condizione dei seguenti raggruppamenti occupazionali :
Artigiani e piccoli imprenditori / commercianti/ dirigenti (privati e pubblici)/
impiegati(privati e pubblici) / imprenditori medi e grandi/ liberi
professionisti/ operai / piccoli coltivatori/ pensionati / sottoccupati(precari
stagionali intermittenti..) negli ultimi anni è a vostro giudizio
PEGGIORATA- RIMASTA PIU’O MENO INVARIATA - MIGLIORATA
Quale di questi aspetti secondovoi dà maggiori possibilità a un giovane di
farsi strada nella vita(scegliere due risposte)
La qualità delle scuole/università frequentate/ Possibilità di fare esperienze di
lavoro e di studio in Italia e all’ estero/ La ricchezza e il sostegno della
famiglia/ Le conoscenze personali famigliari/ La fortuna e il caso / L’aspetto
fisico la bellezza/Altro:…..
Mobilità e istruzione
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Nel periodo 1961-2001 la popolazione italiana ha segnato un forte incremento nella
scolarità: i possessori di titoli di studio superiore(diplomi e lauree) sono saliti dal 5,6%
sul totale(popolazione oltre 6 anni) al 33,4% sul totale
L’aumento dell’ istruzione si tradice in mobilità sociale generalizzata?
Nelle società preindustriale l’istruzione è un bene prezioso, i “clerici” sono figure rare,
i titoli professionali si trasmettono ereditariamente
Nella SI l’istruzione si diffonde in quanto è competenza necessaria per acquisire
competenze operative : più istruzione maggiori livelli professionali
Nella società a “istruzione di massa”,l’istruzione tende a perdere il vantaggio
competitivo a fini di mobilità , diventa un investimento da far rendere( più livelli di
istruzione più livelli retributivi) ed un bene necessario per restare inclusi nelle
dinamiche dell’innovazione( lifelong learning: apprendimento che dura tutta la vita)
Squilibri
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Le tre dicotomie: ricchi/poveri, colti/incolti,potenti/deboli tendono ad allinearsi .
Il disallineamento produce incongruenze e squilibri. Che a loro volta producono vari
esiti:
passività(i nobili decaduti)
mobilitazione individuale(es. neoricchi che cercano di essere colti )
movimenti collettivi(es. colti che cercano di essere potenti)
Altre forme di squilibrio sono:
L’entrata in crisi di aspettative di mobilità che prima erano in costante aumento
L’erosione delle posizion i intermedie ,che diventano più instabili e difficili da
mantenere
Il panico da status: il timore di perdere vantaggi differenziali , di scivolare verso
posizioni inferiori che si erano superate
Il mercato del lavoro
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Non forze di lavoro :bambini e adolescenti ,anziani ritirati dal lavoro, disabili e
inabili, casalinghe
Forze di lavoro: tutti coloro che sono presenti o si presenterebbero sul mercato
di lavoro per trovare occupazione
Occupati stabili- Occupati precari - Già occupati e in cerca di nuova
occupazione(disoccupati)-Persone in cerca di prima occupazione
Anche nelle non forze di lavoro una frazione può essere considerata
“disponibile a occuparsi a particolari condizioni”(orario spostamenti ecc.i
L’ occupazione(Italia)
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III trimestre 2005: 22.542.000 occupati regolari di cui :
14.750.000 dipendenti con rapporto di lavoro permanente/ 2.034.000
dipendenti con rapporto di lavoro a termine/ 5.968.000 indipendenti
Nei dipendenti 2.784.000 a tempo parziale
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Nel periodo 2004/5 si è avuta una caduta dell’occupazione indipendente,ed un
aumento dei dipendenti a termine soprattutto giovani(sotto i 30 anni) e
neoassunti
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Per condizione ed aree geografiche avevamo
Nord dip.stabili 69,3 % indip. 14,6 atipici 13,5 irregolari sommersi 2,6
Centro
57,2
16,6
18,7
7,4
Sud e isole
45,8
17,9
24,7
11,7
Occupazione flessibile
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La trasformazione dell’industria falcidia i posti stabili tipici della Odl fordista ,
accresce l’outsourcing ed il ricorso a forme di lavoro flessibile (a tempo determinato, a
progetto,a chiamata ecc.)
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Le conseguenze per le imprese sono
Riduzione delle dimensioni
Sostituzione del “progetto”(definito) al posto di lavoro(indefinito)
Impossibilità di strategie di lungo periodo
Le conseguenze per gli individui sono:
Perdita di stabilità nel rapporto fra lavoratore e posto di lavoro(job)
Rottura delle possibilità di progressioni professionali, di carriera
Mobilità individuale fra posti, non programmabile, contingente
Il lavoro perde di importanza psicologica e sociale nella costruzione dell’ identità
Personale ,
La società dopo la manifattura
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A) Deindustrializzazione: scomparsa dell’ attività industriale,ri-affermazione
(relativa) di agricoltura, commercio, servizi tradizionali
B) Neo-industriale : nuove attività di produzione(materiali, energia, vita)
basate direttamente su ricerca scientifica e alta tecnologia (Touraine)
C) Post-industriale : crescita dell’occupazione e del valore aggiunto in servizi
avanzati, per la formazione, la ricerca, il tempo libero, la salute, la
finanza(settore quaternario:Bell)
D) Information Communication Technology(ICT) : reti telematiche, flussi di
comunicazione globale, diffusione dell’ informazione (“società della
conoscenza”)
E) Globalizzazione .Estensione all’intero mondo dell’ economia di un unico
mercato, a cui partecipano paesi ricchi e sviluppati, emergenti e poveri
Le nuove culture organizzative
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Crisi e trasformazione del Taylorismo-fordismo(anni 70-80)> TOYOTISMO
I principi : specializzazione flessibile/ produzione su domanda/ qualità totale dei
prodotti e dei processi/ scelta dei tempi e abolizione degli stoccaggi(just-in-time)/
Nel pensiero organizzativo più recenti, emerge la differenza fra dimensione
organizzativa esplicita(funzioni organi tecnologie prcoessi produttivi) e implicita(
clima identità motivazione missione appartenenza). Le imprese sono viste come sistemi
culturali
La ICT ha promosso il pensiero organizzativo reticolare. Una rete è un insieme di
punti(nodi) tra loro connessi da relazioni(contatti fisici, informativi). Proprietà della
rete sono il suo grado di apertura(variazione dei nodi componenti), densità( numerosità e
multilateralità delle relazioni), centratura( se esiste un nodo a cui gli altri fanno
riferimento o se la rete è acentrica). Il modello reticolare viene impiegato per
analizzare gli intrecci fra organizzazioni e persone (flussi finanziari e bancari, ,
partecipazioni azionarie incrociate, imprese transnazionali disseminate globalmente
ecc.)
La globalizzazione
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Vari fattori dislocano i rapporti e le posizioni sociali nel contesto di globalizzazione
La scala territoriale a cui si esercita il potere economico(grandi imprese transnazionali)
il potere politico( la crisi dei tradizionali Stati nazionali non determina la formazioni
di istituzioni di governo a scala globale), il potere culturale( che tende a spostarsi sui
grandi media di comunicazione )
La possibilità di controllare il proprio lavoro (indipendenza e autonomia)
La certezza e la stabilità delle fonti di reddito( il capitale finanziario e le sue rendite
tende a prevalere sui redditi da lavoro dipendente)
La stabilità o instabilità dell’ occupazione
La libertà personale e la sua compressione, rispetto a forme di nuova
servitù(immigrazione, traffici di persone, mercati criminali, abusi contro bambini e
donne ecc.)
La stratificazione nel mondo
globale
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Presidenti di grandi imprese transnazionali,banche e organizzazioni internazionali,capi
degli stati che sono attori globali
Politici di vertice, star dei media, delle professioni, dello sport
Massimi dirigenti di grandi organizzazioni pubbliche e private
Piccoli imprenditori,professionisti indipendenti, dipendenti tecnici
professionali,funzionari pubblici, insegnanti
Benestanti(rentiers):anziani che hanno pensioni e rendite elevate
Lavoratoti autonomi con attività regolare, impiegati e operai con alte qualificazioni e
lavoro stabile
Impiegati e operai con medio basse qualificazioni e lavoro stabile
Lavoratori autonomi lavoratori atipici con contratti instabili
Lavoratori poveri, in economia sommersa,irregolare informale
Disoccupati senza tutele,poveri assistiti, child workers, nomadi, mendicanti
Detenuti a lavori forzati schiavi per debiti,bambini di strada,homeless, ricoverati coatti
Le diseguaglianze globali
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Nuovi divari portati dalla globalizzazione nei rapporti fra le regioni del mondo (vedi
saggio di L.Gallino Economia e politica delle disuguaglianze globali ,pubblicato in
“Minerva.periodico dell’ Università di Torino,n.3,2006)
Maggior polarizzazione del reddito /Limitata o mancata compressione delle povertà
assolute(L1 1 dollaro al giorno L2 2 dollari al giorno)
Insufficienza e fallimento delle politiche degli aiuti esogeni; necessità di politiche che
rivedono le regole dello scambio fra paesi sviluppati, paesi emergenti(India Cina
Brasile) e paesi poveri
Sviluppo umano e capacità
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Una risposta alle diseguaglianze globali è la teoria dello sviluppo di
capacità(Sen),ossia delle libertà positive, che mettono effettivamente individui e
popoli in grado di consentire “funzionamenti di base” adeguati alle esigenze della
natura umana.
Per Desai tali capacità sono: vivere e lungo; generare riprodursi; stare in buona salute;
avere interazioni sociali dignitose; avere accesso a cultura conoscenza e comunicazione
Altri elenchi(Nussbaum) includono ulteriori esigenze quali la capacità di pensiero,
sentimento e relazioni significative; di scelta morale, di relazioni con altre specie
viventi, di gioco ecc.
L’indice dello sviluppo umano(Nazioni Unite) si limita a confrontare i paesi attraverso
tre parametri: la capacità di acquisto , la speranza di vita alla nascita, gli anni di
istruzione
Una strategia di sviluppo endogeno di capacità è il microcredito(Yunus) applicato alle
economie di paesi poverissimi
Aspetti politici e culturali della
globalizzazione
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Sul piano politico: trasformazione delle istituzioni internazionali uscite dalla II
guerra mondiale, emergere di “macroregioni” del mondo governate da distinte
potenze , mancanza di istituzioni politiche di governo mondiale
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Sul piano culturale: maggior omogeneità di stili di consumo e di vita;
intrecci, meticciati, convivenza di più culture negli stessi luoghi
Ma anche reazioni di tipo fondamentalistico a base religiosa , chiusure
identitarie a base etnica e regionale
Neo-localismi : ri-affezione ai luoghi da parte dei residenti, identificazione al
territorio , sviluppo delle vocazioni locali, storiche, culturali.
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Aspetti territoriali della
globalizzazione
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Crisi delle comunità urbane industriali legate ad un settore in declino
Problemi sociali delle città : invecchiamento, perdita di identità di classe e di mestiere,
crisi delle periferie industriali
La città postindustriale accoglie varietà economica ed etnica (creatività da 3 T
tecnologia talento tolleranza)
Combina quattro popolazioni urbane: residenti non lavoratori(bambini anziani
casalinghe ); residenti lavoratori ; lavoratori non residenti(pendolari) ; utilizzatori delal
città per acquisti, studio divertimento.
Nella città inserite nelle reti globali, piccola popolazione di grande importanza
strategica sono i metrobusinessmen (appartenenti alla elite economica e professionale in
continuo movimento “tra città” )
Gerarchizzazione tra città globali (tre quattro al mondo)- città capitali( finanza
informazione ricerca servizi avanzati) città industriali in transizione - città medie
La comunicazione
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La comunicazione è una relazione sociale, che collega emittenti,
destinatari-riceventi, attraverso codici(culturali linguistici) e canali(fisici
tecnologici) che consentono la produzione e la circolazione di messaggi
I salti evolutivi tecnologici nella storia sono stati l’invenzione della scrittura,
l’invenzione della stampa a caratteri mobili, l’invenzione della trasmissione a
distanza dei segnali
Tra 800 e 900 si ha l’ affermazione dei mezzi di comunicazione(media) di
massa: giornali locali,nazionali, periodici; audiovisuali(radio cinema
televisione) . La trasmissione a distanza a vasti pubblici degli stessi
messaggi consente di diffondere informazioni, spettacolo, propaganda
New media: computer internet www : consentono interattività e accesso
personalizzato; aprono a depositi elettronici di conoscenza e
informazione(motori di ricerca)
Conseguenze culturali
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Senza scrittura, cultura a diffusione orale , orizzontale, folk; pochi contenuti a
circolazione ristretta
Dopo la scrittura: distinzione fra ceti colti(“dotti”) e masse an-alfabete ;uso di
linguaggi iconici sostitutivi ; circolazione e scambio di contenuti alti e bassi
Dopo la stampa: alfabetizzazione diffusa per ragioni prima religiose e poi
politiche(opinione pubblica, giornali);nell’ 800 per esigenze dall’ industrializzazione
Con i media tradizionali nascono i pubblici( blocchi indistinti ,poi segmentati per
gusti stili di vita e di consumo ) Negli anni Sessanta Marshall Mc Luhan prevedeva la
formazione del “’villaggio globale mondiale” unificato dai media.
Con i media nuovi : la digitalizzazione (capacità di accedere e usare le reti ) introduce
fratture fra ed entro le società(digital divide) Nella popolazione italiana (indagine
Censis 2002)si avevano il 9% di utilizzatori di sola televisione; il 37% utilizzatori
prevalenti di televisione; il 37% utilizzatori di tv e giornali; il 15% utilizzatori di
tutti i media ; il 2% consumatori ai massimi livelli di tutti i media. L’esposizione
regolare ai new media non raggiungeva il 20% della popolazione, con forte divario fra
giovani e anziani
Conseguenze cognitive
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In una società della comunicazione diffusa e mediatizzata si registrano:
Tendenze alla semplificazione dei messaggi e dei linguaggi da parte degli
emittenti (legge di Zipf)
Primato del parlare e del vedere sul leggere e scrivere; telefonini e
messaggerie a base video(sms)
Prevalenza delle strutture sequenziali a scorrimento sulle architetture logiche
complesse
Riduzione della capacità e dell’ interesse alla memorizzazione personale
Prevalenza delle dimensioni emotive ed affettive, a debole impegno, di più
breve durata, che non prefigurano scelte irrevocabili (moratoria giovanile
rispetto alla assunzione di ruoli adulti)
Conseguenze pragmatiche
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La comunicazione è anche un modo di azione sociale(pragmatica della C.), in cui
l’emittente tende a indurre oomportamenti nei riceventi( influenza, pubblicità
propaganda)
Crescente importanza pragmatica della immagine: la realtà (di un individuo,di un
gruppo,di una organizzazione ) viene percepita come precipitato di comunicazioni .
Finestra di Johari. Distingue l’immagine esplicita e quella nascosta, quella autoattribuita
e quella eteroattribuita.Quali confini fra presenza “in pubblico”,”in privato” “in
segreto”?
L’ importanza assunta dalla immagine spinge le relazioni sociali ad una maggiore
intensità teatrale( Goffman: la presentazione di sé in pubblico, Riesman: l’individuo
della folla solitaria orienta il suo agire all’immagine che gli viene riflessa dagli altri :
:”eterodirezione”)
Immagine è modo di apparire, che dà prestigio. In una società ,dello
spettacolo(Debord) la visibilità è importante, nel duplice senso di “poter farsi
vedere” e “poter essere visti”. E conseguente è la resistenza a uscire dal cono
mediatico quando ci si è entrati
La politica
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Politica è una attività sociale che riguarda l’attribuzione e l’esercizio del
potere di prendere decisioni collettive vincolanti per tutta la società
Tre livelli di politica: polity/ politics /policy,policies
Distinzione essenziale: fra potere come forza(macht) e potere come autorità.
L’autorità è una relazione sociale in cui A dispone in modo legittimo e B
ubbidisce ad A, perché riconosce la sua legittimazione a disporre
Weber distingue tre tipi ideali di autorità: i, tradizionale (es.dinastia); ii,
carismatica(leader capo dotato di qualità personali fuori dell’ ordinario);iii
legale e razionale, tipica dello stato moderno che dispone attraverso leggi e
realizza le sue politiche attraverso apparati di funzionari( burocrazie)
Gli elitisti(Mosca Pareto Michels) sostengono che, dietro le giustificazioni
della autorità, si pone sempre il potere “di fatto” delle minoranze
organizzate(elites politiche) che dominano sulle maggioranze disorganizzate
( la “legge ferrea dell’ oligarchia” )
Lo stato moderno
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Le istituzioni politiche sono i luoghi sociali dove si esercita il potere politico.
La principale è lo stato (stato moderno, a base nazionale)
Ha il monopolio nell’uso legittimo della forza, esercita la sovranità su un
delimitato territorio; agisce su più livelli istituzionali(centro, unità intermedie,
periferia locale)
Le sue origini sono nell’ assolutismo del XVII e XVIII secolo, il suo
compimento come Stato di diritto avviene nell’ 800 e ‘900, con
l’affermazione di un unico diritto statale valido per tutto il territorio e con l’
attribuzione a tutti i cittadini di eguali diritti individuali
Si riferisce ad una nazione (cultura condivisa) o a più nazioni;e ad un popolo,
prima composto di sudditi poi di cittadini
La cittadinanza è la combinazione di diritti civili politici e sociali
Si dice democratico quando il popolo sceglie(elegge) rappresentanti e
governanti
Partecipazione politica
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Oltre ad essere parte (dello stato o di una comunità politica minore) e avere
parte(di risorse e prestazioni) partecipazione significa prendere parte alle
decisioni politiche attraverso:
Il voto: di opinione, di appartenenza, di scambio, di astensione
L’adesione ,passiva o attiva, ad organizzazioni:
-semipolitiche(comitati one issue,gruppi di interesse, gruppi di pressione)
-politiche(partiti che presentano candidati ad elezioni)
L’aspirazione a ricoprire carichi pubbliche
L’esercizio (per via elettiva o di nomina) all’esercizio di cariche
amministrative di rappresentanza(parlamenti, consigli), di governo
Partiti
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Dai partiti costituiti intorno a singole personalità notabili, si passa ai partiti
di massa, che hanno dominato il ‘900 in quanto: organizzazioni a forte
radicamento sociale, con simpatizzanti, iscritti, militanti, quadri, dirigenti.
I partiti di massa riflettono le fratture presenti nella società. Possono avere
base territoriale, etnica, religiosa, agraria, industriale, borghese, operaia ecc.
Hanno una loro cultura (ideologia politica) e dei programmi di azione
Dove il sistema politico non sia “a partito unico”(totalitarismo), due o più
partiti competono per il potere,di norma attraverso elezioni
Schumpeter e Downs assimilano la politica ad un mercato(mercato politico) in
cui i partiti-imprenditori cercano di conquistare spazi (consensi-voti) per i
loro prodotti(programmi, candidati)
Movimenti
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Nascono da comportamenti collettivi dinamici, sulla base iniziale di forti
relazioni interpersonali, da cui emergono leaders
Hanno una loro identità (cultura) e condividono degli obiettivi (“per” e
soprattutto “contro” ,generando antagonismo verso gli assetti di potere
istituito
Seguono un andamento per fasi: insorgenza(stato nascente:Alberoni),
affermazione; consolidamento organizzativo;istituzionalizzazione,
routinizzazione( Weber). Poi eventualmente stagnazione e declino, oppure
rivitalizzazione, ripresa, ritorno ai principi
I movimenti non sono solo politici, ma anche culturali, di generazione,
etnici :es. movimento contadino, operaio, cattolico, studentesco, giovanile,
femminista, di liberazione nazionale,di indipendenza etnica ecc.
Comunicazione e politica
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Nella società della comunicazione si attenuano i confini fra mercati: di beni, di
servizi di intrattenimento, politico, simbolico(ideologie,religioni,culture)
Informazioni, conoscenze, pubblicità,propaganda,formazione tendono a unirsi
ed a formare un continuum reversibile.
L’opinione pubblica, che all’inizio era l’ambiente culturale circostante
l’agire politico(stampa,circoli ecc.) oggi è campo di opinioni di massa, da
sondare, analizzare e conquistare a scopi di consenso(mercato)politico.
Declina il partito a forte radicamento sociale; il partito di leader, anche molto
personalizzato, utilizza la comunicazione, per essere visibile, acquistare
forza competitiva, annunciare programmi, modellare l’opinione pubblica( spin
doctors)
Poiché la democrazia rappresentativa poggia sulla libera scelta dei
governanti,il timore della cd postdemocrazia segnala la necessità che il
metodo elettorale non si separi da ampia libera attendibile informazione
Lo stato sociale
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Nel 900, lo stato , oltre che rappresentativo democratico costituzionale, si è proposto
come stato sociale,
Lo stato sociale fa della sicurezza di vita(benessere)dei cittadini un suo compito
politico e realizza prestazioni(fornitura di beni, trasferimenti di reddito,servizi) per
attuarla
In una sequenza tipico-ideale, la politica di stato sociale attraversa queste fasi
- beneficienza pubblica(aiuto dato su base facoltativa, per filantropia pubblica)
-assistenza ai poveri e marginali(seguendo criteri di accertamento dei bisogni e dei
mezzi posseduti dall’assistito)
previdenza assicurativa per i lavoratori(a fronte di contribuzione obbligatoria da parte
degli stessi lavoratori e dei loro datori di lavoro)
-sicurezza sociale estesa a tutti i i cittadini(con interventi e servizi dati in base ai
diritti di cittadinanza sociale: reddito, sanità, scuola obbligatoria,abitazione ecc.,),
Varietà di stati sociali
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Nel contesto europeo, le prime politiche di stato sociale risalgono a Bismarck(Germania
anni 1880). Dalla Germania deriva(in Europa continentale e in Italia) il modello del
welfare “occupazionale” , fondato sulle assicurazioni sociali obbligatorie
Il modello di welfare “universalistico”(per tutti i cittadini ) ,che ha avuto inizio in
Scandinavia a fine secolo XIX, si è sviluppato nel XX secolo nei paesi nordici e in
Gran Bretagna(Beveridge,1942;Austerity Welfare State, National Health Service,1948)
Negli Stati Uniti il termine welfare si riferisce invece alla sola assistenza economica
ai poveri e ai disoccupati.La previdenza opera sia a base federale(Social Security )sia
con assicurazioni private aziendali. La sanità è prevalentemente assicurativo-privata,
con programmi federali per poveri e anziani. L’assistenza è stata riformata nel 1996
secondo il principio del welfare-to-work(incentivare al lavoro )
L’Italia ha attualmente un sistema di welfare misto: previdenza assicurativa per
categorie di occupati, sanità pubblica a base nazionale (SSN),assistenza sociale a base
locale . Il welfare italiano fornisce trasferimenti monetari( pensioni,sussidi, o indirettiesenzioni detrazioni- , servizi di sanità e assistenza, beni(:case popolari,farmaci ecc.),
Conseguenze della politica
sociale
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Prestazioni di politica sociale sono fornite da attori situati in 4 ambiti tra loro collegati
(welfare mix):settore pubblico/mercato/ aree di socialità informale,famiglia,vicinato
parentela/organizzazioni di terzo settore(associazioni,volontariato,cooperazione sociale)
Individui e famiglie fronteggiano i loro bisogni di sicurezza combinando vari tipi di
risorse monetarie e di care : disponibili nella loro cerchia di vita; acquistate da
fornitori sul mercato; ricevute dal settore pubblico; ricevute dal terzo settore
Le prestazioni sono fornite e fruite in modo diseguale, in base a genere(M/F),
generazioni(giovani/adulti/anziani) classi sociali(lavoratori dipendenti/indipendenti)
etnica(italiani/stranieri),territorio(Nord/Centro/Sud Isole, singole regioni)
Particolarmente diseguale in Italia è la fornitura dei servizi. La relazione fra
organizzazioni, operatori e utenti, che avviene nei servizi, ha dirette conseguenze sul
benessere e la qualità di vita: educazione, accesso al lavoro, salute, rapporti famigliari,
autosufficienza fisica e psichica ecc.
Socializzazione e norme
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Processo sociale di apprendimento di valori, norme competenze sociali che vengono
(variamente) interiorizzate e concorrono alla formazione della personalità sociale degli
individui
Le norme sociali (riferite ai valori: giudizi socialmente approvati su bene-male giusto
ingiusto bello brutto utile dannoso ecc.) sono prescrizioni che obbligano- vietanoconsentono di agire
A seconda del loro grado di generalità, le norme sono costitutive, regolative, distributive
Le norme giuridiche formali sono un tipo di norma sociale che assume prevalenza
nell’ambito degli stati moderni e della loro codificazione
Il controllo sociale è l’attività con cui una società assicura l’adesione dei comportamenti
alle norme sociali. Strumenti di controllo sociale sono le sanzioni (positive: premi,
incentivi) e negative( punizioni)
Conformità e devianza
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Conformità è l’aderenza del comportamento alle norme, difforme la non aderenza(più o
meno ammessa o tollerata
Deviante è il comportamento che “scarta” dalle norme, soprattutto di divieto, e viene
sanzionato
Varie sono le spiegazioni sociologiche della devianza:
La patologia sociale è inevitabile(non esiste conformità al 100%) e funzionale alle
norma , se oggetto di sanzione adeguata
L’incoerenza fra mete culturali e mezzi istituzionalizzati produce i diversi tipi di
devianza(Merton)
I comportamenti devianti si apprendono entro subculture(etniche, giovanili, di gruppi
che impongono valori e norme in contrasto con quelli della società più vasta
L’interazione sociale applica delle ‘etichette’(label ) che qualificano certi
comportamenti come devianti
DEVIANZA(violazione di norme) NON E’ ANOMIA(assenza di efficacia delle norme)
Componenti della
socializzazione
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Riferita a alle diverse fasi della vita: primaria/ secondaria./terziaria. La S.primaria si
basa sulle relazioni e sul rapporto con “altri significativi ”(Mead) ;è globale; avviene
nella famiglia(propria o vicariante), nella scuola primaria, nelle cerchie di prossimità;
La S.secondaria immette nei ruoli della vita adulta e li accompagna; viene svolta,
sia in istituzioni dedicate(scuole) sia nello svolgimento di attività lavorative,politiche,
associative ecc.
La S.terziaria prepara e accompagna l’uscita dalla vita lavorativa e lo svolgimento della
“terza età”(dai 55-65 anni in poi)
S.anticipatoria: è riferita a valori e norme di una società diversa dalla propria, a cui si
tende ad appartenere, non facendone(ancora) parte;risocializzazione è l’ abbandono di
modelli normativi in precedenza interiorizzato e l’adozione di nuovi modelli (“cambiare
vita””convertirsi”, cambiare paese, lavoro, famiglia)
Dagli ambienti di S derivano valori e le norme che vengono appresi. Di
appartenenza:ambiente di origine; di riferimento:ambiente che si assume a criterio .
Gli ambienti trasmettono non eguali propensioni alla mobilità sociale ed al successo
personale( need for achievement)
Agenti e stili
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Agenti( agenzie ) di socializzazione che operano la trasmissione di valori e norme:
famiglia, parentela; scuola, chiese; gruppi, gruppi dei pari,associazioni; partiti,
eserciti, sindacati, imprese; media
I modelli normativi trasmessi dai diversi agenti non coincidono; ciò può generare
incongruenza e discontinuità, e anche dissonanze e conflitti (famiglia vs.parentela,
scuola primaria verso sistema dei media, scuola superiore vs. gruppo dei pari, ecc.)
Lo stile della socializzazione mediata consiste in modelli normativi definiti, trasmessi
da agenti che ne hanno consapevolezza, “fatti scendere” sugli individui socializzati.La
socializzazione immediata non persegue modelli definiti, combina elementi attinti da
diversi agenti(soprattutto i media) si basa sulla interazione orizzontale nel gruppo dei
pari
Vantaggi e rischi: stabilità e sicurezza/conformismo e rigidità; flessibilità e apertura/
disorientamento e incertezza
Esiti della socializzazione
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L’individuo stesso è agente della propria socializzazione,soprattutto nella
S.secondaria( es. scelta della scuola superiore e universitaria, del lavoro, della
mobilità territoriale, uscita o permanenza nella famiglia di origine ecc.).
L’individuo può ristrutturare la socializzazione ricevuta ,anche se non può
azzerarla(maggiore è la sua dipendenza dalla socializzazione primaria)
Per Bourdieu la socializzazione, in ultima istanza, produce negli individui degli
habitus: competenze ad agire, apprese socialmente e messe in atto in, maniera
irriflessa(ad esempio linguaggio, modi di relazione, modi di fare anche in senso
artistico,scientifico, creativo)
Famiglie, gruppi
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Famiglia : intesa in senso statistico-sociologico, la famiglia è un insieme di generi e e
generazioni , che hanno in comune la residenza, risorse(economiche, di care) e
legami di reciprocità affettiva
Tipi di famiglia : estesa(ad almeno tre generazioni conviventi) nucleare(coppia
coniugale+figli dipendenti) ; coppia coniugale senza figli( all’inizio o alla fine del ciclo
di vita della famiglia) ; a un solo genitore; ricostituita; unipersonale. In Italia la
famiglia nucleare è il tipo più frequente(44% del totale)
Gruppo: un insieme di individui che hanno fra loro relazioni relativamente costanti e
che compie azioni in modo unitario, e riconoscibile anche dai non appartenenti al
gruppo stesso, sviluppando identità,competenze e risorse condivise(es.squadra di calcio,
team di lavoro,, compagnia di amici ecc.)
Tipi di gruppo: primario/secondario, formale/ informale; nel rapporto al gruppo gli
individui sono “in fusione fra loro ”, ”leader+ aderenti”, “interni vs. marginali o
controdipendenti”,”interdipendenti”La strutture latente del gruppo è messa in evidenza
da tecniche di sociogramma( Moreno)
Associazioni, reti
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Associazione: è un gruppo che persegue intenzionalmente degli obiettivi(issues)
definiti( Weber la contrappone alla comunità spontanea di Toennies)
Gli obiettivi di una associazione sono di natura puramente sociale(basata sulle
relazioni interne agli aderenti o altruistica: associazioni di volontariato; culturale;
religiosa economica( società commerciale, impresa), politica(partiti )
Le reti sociali sono insiemi di individui(nodi della rete) e soprattutto di connessioni(
relazioni, legami). Le reti sociali primarie legano individui che hanno fra loro una
conoscenza personale e diretta(es. parentela, vicinato, piccolo gruppo informale)fra. Le
reti secondarie legano non individui, ma posizioni e funzioni occupate da individui
all’interno di organizzazioni( rete di vendita, di assistenza, di informazione).
Con lo sviluppo della ICT grande rilevanza assumono(anche per i processi di
socializzazione) le reti virtuali tenute insieme dalla connessione elettronica; comunità
di chatting, forum di discussione, reti di partecipazione civica, di movimenti globali
ecc.
Socializzazione e generazioni
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La transizione alla società post-industriale allenta la tradizionale rigidità del ciclo di
vita scandito in fasi nettamente distinte(preparazione- vita attiva- ritiro)
Acutizza i problemi del passaggio fra le fasi,specialmente nel periodo di vita
adolescenza-giovinezza. Moratoria: indugio prolungato, rinvio di scelte irreversibili;
oscillazioni( ritorni, tentativi ,sperimentazioni individuali di formazione, lavoro,
volontariato ecc.)
L’ampliarsi del divario fra generazioni ha
conseguenze sulla stabilità della famiglia
quale ambiente di socializzazione primaria.
Le risorse esterne (ambiente locale, associazionismi, servizi ecc.) sono scarsamente
coordinate (o “messe in rete”) nella proposta di modelli normativi formali
Aumenta necessità di sostenere gli adulti nell’esercizio della responsabilità famigliari
e genitoriali, anche per fronteggiare i rischi derivanti da famiglia disorientata,
noncurante, anaffettiva
Socializzazione e benessere
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Diverse componenti della idea di benessere: sicurezza di vita- sicurezza socialeprosperità di beni e servizi- qualità sociale- felicità
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Bauman definisce tre livelli del benessere-sicurezza: safety(integrità fisica e psichica,
incolumità)-security(inclusione nello standard di vita normale, accettato dalla
comunità sociale di appartenenza)-certainty( certezza di carattere cognitivo: capacità
di “comprendere il mondo” e di muoversi in esso ). Tutti questi livelli sono variamente
toccati dal processo di globalizzazione
Sicurezza come capacità(Sen) e come sviluppo umano: v .slide n.45
Il concetto di benessere che è posto alla base delle politiche di stato sociale è stato finora
fortemente ancorato alla sicurezza di vita e sicurezza sociale(economica e del lavoro) ed
alla standardizzazione delle domande sociali e degli interventi di risposta(trasferimenti
e servizi)
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Socializzazione e salute
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Se nel senso corrente salute può essere considerata come semplice assenza di malattia;
nella definizione OMS è una condizione positiva:”rapporto vitale dell’ individuo organismo fisico e psichico- con il suo ambiente di esistenza nelle sue dimensioni
naturali e sociali”
La “costruzione sociale” della salute è connessa alle idee, presenti nella cultura, circa
cause e trattamenti degli stati di malattia(e morte) e di benessere: medicina delle società
non letterate e medicina scientifica positivistica; separazione /ricomposizione corpomente, medicine ufficiali e medicine cd.alternative
Il disagio mentale ha interessato la sociologia nella analisi delle istituzioni di
trattamento (reclusione:Foucault, istituzioni totali:Goffman) e delle pratiche di apertura
dei servizi sul territorio
In una concezione ampia di salute rientra la tendenza a favorire la integrazione
sociosanitaria, ossia la convergenza di prestazioni della sanità e dei servizi sociali e
assistenziali intorno ai problemi globali della persona e della comunità, comprese le
attività di prevenzione dei rischi diffusi e di educazione ai comportamenti adeguati.
Letture- Gallino
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Il saggio ha per tema le diseguaglianze globali(= relative alla popolazione mondiale
6100 milioni di persone e prodotte dal mercato globale ) in termini di speranza di vita,
mortalità infantile,distribuzione del reddito, istruzione, condizioni di lavoro, protezioni
da welfare
Distingue un livello P1 di povertà(1 dollaro giorno) che include 1100 milioni di
persone ed un livello P2(due dollari giorno) che include 2700 milioni
Una spiegazione del persistere di diseguaglianze e povertà è la teoria(detta “ortodossa”
) che la globalizzazione sia un buon sistema con difetti locali.Obiezione :
’automatismo della crescita nel periodo 1981-2001 ha ridotto le povertà estreme
praticamente solo in Cina; l’incremento del Pil per il 96% è andato ai non poveri.Il
mercato globale premia i (già) vincenti
Un’altra ipotesi è che la diseguaglianza sia prodotta “apposta” dal sistema
attraverso
bassi salati, minore protezione sociale, riforme fiscali a vantaggi dei redditi
alti,,”finanziarizzazione” dell’ economia(produzione di denaro a mezzo di denato) ,
trasferimento ai paesi poveri delle attività a alta intensità di lavoro, flussi di capitali dai
paesi poveri a quelli ricchi
Gallino/2
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Le politiche pubbliche correttive e redistributive incontrano i limiti degli stati
nazionali nella globalizzazione e sono perfino ritenute dannose o inutili(l’incremento
della diseguaglianza non viola l’ottimo paretiano)
Il sostegno a tali politiche proviene dalla consapevolezza che: a,la diseguaglianza è
un problema comune; b, la diseguaglianza eccessiva, frena la crescita e riduce
l’accesso ai mercati dei poveri come produttori e consuamtori; c, produce problemi
sociali, instabilità politica, città ingovernabili,conflitti, ecc
La lotta alla povertà non è (ancora) contrasto sistematico alle diseguaglianze, che
implica un diverso funzionamento del mercato globale(capitali, lavoro, scambi). La
povertà estrema sarebbe comunque eliminabile con una spesa di 300-500 miliardi di
dollari ,pari allo 0,34% del risparmio globale disponibile in cerca di rendimenti
“Correggere la rotta è egoismo razionale”. Gallino mostra l’inefficacia delle
tradizionali politiche di aiuto esterno internazionale Alternative : microcredito a
favore delle piccole attività locali (Grameen Bank,Yunus); tassazione generalizzata
degli scambi finanziari(ATTAC) ;limitazione della crescita(o de-crescita) nei paesi
ricchi
Letture-Jedlowski
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Il volume di Paolo Jedlowski Il mondo in questione. Introduzione alla storia del
pensiero sociologico, Carochi è ripartito in tre blocchi
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I. La scienza sociale tra ‘700 e fine ‘800
1. Le origini del pensiero sociologico 2. Sociologia e positivismo 3.Karl Marx
4. Emile Durkheim
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II. La sociologia tra ‘800 e ‘900
5. Georg Simmel 6. Max Weber 7. Le origini della sociologia americana 8. La
sociologia in Italia agli inizi del secolo
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III. La sociologia e la cultura del ‘900
9. Vienna e dintorni 10. La scuola di Francoforte 11.La sociologia americana fra gli
anni Trenta e Cinqunata 12.Le teorie della vita quotidiana
Letture- Dizionario di
Psicosociologia
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Vengono messe a disposizione le seguenti voci
Dalla sezione Temi e problemi
Anomia- Comunità - Cultura e civiltà - Istituzione - Norme e devianzaOrganizzazione- Sistema
Dalla sezione Approcci e metodi
Osservazione partecipante- Storie di vita
Dalla sezione Autori
Durkheim- Goffman- Merton- Simmel- Weber
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Gli studenti possono utilizzarle per la relazione scritta da presentare all’ esame
Per l’esame/1
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A) Elenco degli argomenti del corso . Gli studenti dovranno preparare l’
esposizione orale di tutti i seguenti argomenti
La nascita della sociologia
La conoscenza sociologica metodi e teorie
Teorie olistiche: Spencer, Durkheim,Malinowki,Merton
Il sistema sociale: Parsons
Teorie individualistiche: Weber
Interazionismo simbolico, fenomenologia etnometodologia
Teorie della scelta razionale e dei giochi
Mutamento sociale
Società industriale
Classi ceti stratificazione mobilità sociale
Organizzazione e organizzazione del lavoro
La società postindustriale(varie definizioni)
Per l’esame/2
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Globalizzazione e diseguaglianze (include la lettura di Gallino)
Processi sociali di comunicazione
Politica e politica sociale
Processi di socializzazione
Forme di sociabilità: famiglia, gruppi, associazioni, reti, movimenti
Benessere salute capacità
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L’esposizione degli argomenti dovrà dimostrare innanzi tutto la conoscenza degli
elementi essenziali.La preparazione potrà avvenire in base a:
I, Appunti delle lezioni, II Libro D.Rei Postsocietà.Materiali di sociologia e
politica sociale,IlSegnalibro 2006(pp.25-93) III Slides-dispense
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Per l’esame/3
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B) Prova scritta del 13 dicembre 2006 Consisterà nello svolgere per iscritto in
classe 3 domande su argomenti del precedente punto A) . Il risultato della prova sarà
valutato ai fini dell’esame, con correlativo alleggerimento del precedente punto A)
C) Libro di Paolo Jedlowski (v.slide 73) Gli studenti frequentanti sceglieranno 3
capitoli, uno per ciascuna delle tre parti, da esporre oralmente. Gli studenti non
frequentanti prepareranno l’intero libro
D) Materiali liberi. Gli studenti frequentanti potranno presentare all’esame relazioni
scritte da loro prodotte ( max 4 pagine)su un tema definito e indicato nel titolo. Le
relazioni potranno avvalersi di libri( tranne quelli citati ai precedenti punti A) e C)
,voci del Dizionario di Psicosociologia, tracce di questionari.Le relazioni dovranno
comportare una attività - pur semplice - di sintesi ed elaborazione personale da parte
dello studente.