La Grande Miniera di Serbariu e il Museo del Carbone in Sardegna

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La Grande Miniera di Serbariu e il Museo del Carbone in Sardegna
La Grande Miniera di Serbariu
e il Museo del Carbone in
Sardegna
La Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia in Sardegna, oggi in
parte fruibile e sede del Museo del Carbone, è un bene
prezioso del nostro patrimonio industriale e sito posto sotto
gli auspici dell’UNESCO.
La Grande Miniera di Serbariu e l’archeologia industriale in
Sardegna
Inserita all’interno del Parco Geominerario Storico e
Ambientale della Sardegna (posto sotto gli auspici dell’
UNESCO), la Miniera di Serbariu, nata attorno al giacimento
carbonifero di Serbariu – Nuraxeddu, è stata la principale
miniera del bacino carbonifero del Sulcis caratterizzandone
l’economia della zona.
La Miniera di Serbariu, attiva dal 1937 al 1964, con
un’estensione pari a 33 ettari di superficie, 9 pozzi di
estrazione (dal pozzo n.° 1 al n.° 7, più Pozzo Nuraxeddu
Vecchio e Pozzo del Fico), 100 Km di gallerie sotterranee per
una profondità massima di 179 metri dalla superficie
topografica, ha rappresentato tra gli anni ’30 e ’50 del ‘900
una delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Per
cavare il carbone furono reclutati lavoratori da tutta Italia,
raggiungendo il numero di 18.000 di cui 16.000 minatori; ed è
proprio in funzione dell’attività estrattiva nella regione del
Sulcis che nasce Carbonia, esempio di città in stile
razionalista di impronta fascista, con case per le maestranze,
alberghi operai, cinema e spaccio. I minatori, che lavoravano
24 ore su 24 divisi su tre turni, venivano pagati con una
moneta speciale con inciso sopra Sulcis, spendibile nel paese.
La Miniera di Serbariu venne chiusa ufficialmente nel 1971,
lasciando il sito in preda dell’incuria e dell’abusivismo,
finché l’amministrazione comunale intervenne acquistandola,
era il 1991. I lavori di recupero presero il via nel 2002.
Il 3 novembre 2006 la Grande Miniera di Serbariu, alla
presenza degli alti rappresentati della politica nazionale,
del sindaco e di tutta la popolazione di Carbonia, ha riaperto
i suoi cancelli al suono della vecchia sirena, rimessa in
funzione da un antico minatore, commuovendo tutti i presenti
per i quali quella stessa sirena aveva risuonato giorno dopo
giorno scandendone la vita. Perché l’archeologia industriale
non è solo il recupero di siti e macchinari, ma anche e
soprattutto la conservazione e la trasmissione del patrimonio
immateriale come documento della memoria collettiva.
Il progetto per il recupero e la valorizzazione del sito
prevedeva l’utilizzo dei diversi edifici quali sedi permanenti
di attività culturali, scientifiche, accademiche e
artigianali. La riconversione, ancora in via di completamento,
ha reso fruibili gli edifici e le strutture minerarie che oggi
costituiscono il Museo del Carbone, il Museo PAS Paleoambienti
Sulcitani E.A.Martel, il Centro di Documentazione di Storia
Locale e il Centro Ricerche Sotacarbo.
Il Museo del Carbone di Carbonia e la valorizzazione del
patrimonio industriale in Sardegna
Il Museo del Carbone di Carbonia include i locali della
lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani.
Nella lampisteria ha sede l’esposizione permanente sulla
storia del carbone, della miniera e della città di Carbonia;
l’ampio locale accoglie una preziosa collezione di lampade da
miniera, attrezzi da lavoro, strumenti, oggetti di uso
quotidiano, fotografie, documenti, filmati d’epoca e
videointerviste ai minatori.
La galleria sotterranea mostra l’evoluzione delle tecniche di
coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30
alla cessazione dell’attività, in ambienti fedelmente
riallestiti con attrezzi dell’epoca e grandi macchinari ancora
oggi in uso in miniere carbonifere attive. La sala argani,
infine, conserva intatte al suo interno le grandi ruote
dell’argano con cui si manovrava la discesa e la risalita
delle gabbie nei pozzi per il trasporto dei minatori e delle
berline vuote o cariche di carbone.
Il Museo del Carbone è stato arricchito dall’allestimento dei
servizi aggiuntivi, vi trovano spazio infatti un bookshop, nel
quale è possibile acquistare libri e gadgets, una caffetteria
e una sala conferenze con 130 poltroncine e moderno impianto
audio-video.
Il Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC) e la gestione del
patrimonio industriale
Il Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC) nasce nel
2006 come associazione senza scopo di lucro tra il Comune di
Carbonia e il Parco Geominerario Storico e Ambientale della
Sardegna con lo scopo di gestire il sito della Grande Miniera
di Serbariu, promuovere e sostenere la conservazione, la
tutela, il restauro e la valorizzazione di tutte le strutture
e i beni della ex Miniera, con particolare attenzione
all’inalienabilità del materiale museale e alla sua
catalogazione e sistemazione, al potenziamento e alla
promozione del Museo ad essa collegato. Nel 2011 entra a far
parte dell’associazione anche la Provincia di CarboniaIglesias.
Riconoscimenti e partenariati – La Grande Miniera di Serbariu
sotto l’egida UNESCO
La Grande Miniera di Serbarium è posta sotto gli auspici
dell’UNESCO, in quanto parte del Parco Geominerario Storico e
Ambientale della Sardegna. Il Parco Geominerario Storico e
Ambientale della Sardegna, infatti, è uno dei 58 geoparchi
all’interno del European Geoparks Network (EGN) e i membri del
European Geoparks Network sono, per diritto, membri del Global
Geoparks Network, coordinata dall’UNESCO (GGN):
“Il Global Geoparks Network coordinato dall’UNESCO e la
European Geoparks Network sono state costituite in parallelo
dopo molti anni di comune concertazione e pianificazione.
Basandosi su principi condivisi riguardo la filosofia e la
gestione, e con l’intento di applicare gli standard di alta
qualità del modello Europeo ad un contesto più ampio, l’UNESCO
ha deciso di includere di diritto i Geoparchi Europei aderenti
al European Geoparks Network nel Global Geoparks Network.”
Si chiarifica che non è in atto alcun procedimento per la
fuoriuscita dall’European Geoparks Network – EGN (per
approfondimenti qui la Nota Stampa del 06/02/2014)
Nel 2011 la città di Carbonia si è aggiudicata la II edizione
del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, grazie alla
realizzazione dei progetti di recupero e riqualificazione
dell’impianto urbanistico e architettonico della città e
dell’area mineraria (Carbonia – The Landscape Machine).
Dal 2012 il CICC è membro, in qualità di rappresentante per
l’Italia, del European Coal Mining Museums Network, costituita
dai sei principali siti minerari europei: Lewarde CHM Centre
Historique Minier du Nord Pas-de-Calais per la Francia,
Marcinelle Bois du Cazier per il Belgio, Zabrze ZKWK Guido per
la Polonia, NCMME National Coal Mining Museum for England per
il UK, Deutsches Bergbau Museum di Bochum per la Germania
Inoltre, il Museo del Carbone fa parte del ERIH (European
Route of Industrial Heritage), la rete europea di itinerari di
archeologia industriale che comprende oltre 1000 siti in
rappresentanza di 43 stati. La Miniera di Serbariu fa parte
degli Anchor Points, i prestigiosi siti chiave che compongono
l’itinerario principale; quale Anchor Point, il CICC è
inserito in due European Theme Routes relative rispettivamente
all’Industria mineraria e ai Paesaggi industriali
Info:
Museo del Carbone – Centro Italiano della Cultura del Carbone
Grande Miniera di Serbariu 09013 Carbonia (CI)
Tel. e fax Uffici +39 0781 670591 Tel. Biglietteria +39 0781
62727
www.museodelcarbone.it – [email protected]
Sito archeologico industriale: Grande Miniera di Serbariu
Settore industriale: Industria mineraria
Luogo: Carbonia Iglesias – Sardegna
Proprietà/gestione: Comune di Carbonia/CICC Centro Italiano
della Cultura del Carbone
Testo a cura di:CICC Centro Italiano della Cultura del
Carbone