Firenze, 10 dicembre 2015 Al Dirigente/Responsabile

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Firenze, 10 dicembre 2015 Al Dirigente/Responsabile
Firenze, 10 dicembre
2015
Al Dirigente/Responsabile P.O.
PROPOSTA DI PROVVEDIMENTO
R.D. 523/1904, L. 37/1994 – AUTORIZZAZIONE IDRAULICA ALL’ESECUZIONE DI TAGLIO
BOSCHIVO IN LOCALITA’ PIAN DELLA QUERCE NEL COMUNE DI MONTAIONE – CORSIO
D’ACQUA INTERESSATO: BORRO DEL FREGIONE - RICHIEDENTE: VITI SUSANNA
LEG.RAPPR. DELL’ AZIENDA AGRICOLA PIAN DELLA QUERCE DI VITI SUSANNA & C.
S.A.S.
VISTO
−
il R.D. 523/1904 “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse
categorie”;
−
la L. 37/94 “Norme per la tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, torrenti, laghi e altre acque
pubbliche”;
−
il D.P.R. 238/99 “Regolamento recante norme per l'attuazione di talune disposizioni della L. 36/94”;
−
la L. 59/97 e il D.Lgs. 112/98 con i quali, fra le altre, sono state conferite alle Regioni e agli Enti Locali
le funzioni amministrative inerenti le acque pubbliche, le opere idrauliche e il demanio idrico, e la L.R.
91/98 “Norme per la difesa del suolo”e ss.mm.ii., con cui sono state ripartite tra la Regione Toscana e le
Province le suddette funzioni;
−
la L.R. 21/12 “Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua”;
−
la Del. C.R.T. n.9 del 10.02.15 con cui, ai sensi della L.R. 79/12, è stato provveduto all'individuazione
del reticolo idrografico su cui si esercita la polizia idraulica e le ulteriori tutele previste dalla L.R.
21/12;
−
le norme del Piano Assetto Idrogeologico (D.P.C.M. 06.05.2005, pubblicato sulla G.U. n.230 del
03.10.2005) dell’Autorità di bacino del Fiume Arno, e la relativa cartografia così come modificata con
Decreto del Segretario Generale num. 69 del 19/12/2014;
−
il “Regolamento per le concessioni dei beni del Demanio idrico di competenza della Provincia di
Firenze”, approvato con Del. C.P. 198 del 30.11.06 e ss.mm.ii. e l’A.D. n.853 del 28.02.08
“Approvazione dello schema tipo di disciplinare di concessione per le aree del Demanio idrico”;
−
l’art. 107 del D.Lgs. 267/2000 e gli artt. 2 e 8 del Regolamento per l’Ordinamento degli Uffici e Servizi
dell’Ente, approvato con Del. G.P. 349 dell’11.10.01;
−
l’art. 1 comma 16 della L. 56/14 che dispone, nelle more del riordino regionale delle funzioni delle
Province, la successione della Città Metropolitana alla Provincia di Firenze dal 01.01.15 in tutte le
funzioni da quest’ultima esercitate;
Città Metropolitana di Firenze
Via Pievano Rolando, 8
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Dimaggio Nicola
R:\DIFESA DEL http://www.pdf4free.com
SUOLO\NULLAOSTA\Comune Montaione\2015.594909_Viti Susanna\Pro
−
il Decreto n. 47 del 30.03.15 con cui il Sindaco Metropolitano ha disposto l’attuale assetto
organizzativo;
−
l’Atto del Segretario Generale della Città Metropolitana di Firenze n. 3062 del 31.07.2015 di
attribuzione della Posizione Organizzativa “Comparti Idraulici” all’ Ing Andrea Morelli;
PREMESSO CHE
−
con istanza assunta a prot. 594909 n data 10/11/2015, l’Azienda Agricola Pian della Querce S.a.s. con
sede legale in Montaione (FI), nella persona di Susanna Viti (quale legale rappresentante) ha richiesto
atto di assenso ex R.D. 523/1904 e L. 37/94 per l’esecuzione degli interventi in oggetto, come descritti
negli elaborati tecnici allegati all’istanza stessa;
−
la responsabilità del procedimento è stata assegnata all’Ing. Paolo Collodel, funzionario tecnico della
Città Metropolitana di Firenze - Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca, AIB, Forestazione, Difesa del
Suolo, Ambiente;
PRESO ATTO CHE
−
è stata eseguita visita sopralluogo, atta a verificare la sostanziale corrispondenza degli elaborati tecnici
allo stato di fatto;
−
il progetto contempla interventi negli alvei di acque pubbliche o comunque in grado di influire anche
indirettamente sul loro regime idraulico e/o sulla conservazione delle difese idrauliche esistenti, prive di
classifica ai sensi del Capo I del R.D. 523/1904, e precisamente:
•
esecuzione di taglio boschivo in loc. Pian della Querce nel Comune di Montaione nella fascia di
rispetto di 10,00 ml del Borro del Fregione;
−
gli interventi non comportano estrazione di inerti d’alveo;
−
gli interventi non comportano la messa all’asciutta, anche solo parziale, di corsi d’acqua classificati di
interesse ittico dal D.Reg. 6304/06;
CONSIDERATO CHE
−
per quanto attiene alle esigenze di conservazione dell’officiosità idraulica degli alvei e della capacità di
laminazione delle pertinenze idrauliche, il responsabile del procedimento si è così espresso: intervento
compatibile nel rispetto delle condizioni sotto riportate
−
per quanto attiene alle esigenze di conservazione della funzionalità, stabilità, accessibilità delle difese
idrauliche artificiali e naturali, tutelate dai divieti dell’art. 96 del R.D. 523/1904, il responsabile del
procedimento si è così espresso: intervento compatibile nel rispetto delle condizioni sotto riportate
−
per quanto attiene alle esigenze di conservazione sia degli equilibri dinamici degli alvei sia degli aspetti
naturalistico-ambientali, il responsabile del procedimento si è così espresso: intervento non rilevante
−
la favorevole proposta di provvedimento agli atti, formulata dal responsabile di procedimento, appare
condivisibile;
DISPONE
1)
di AUTORIZZARE nei soli riguardi idraulici, ex artt. 57, 93, 97, 98 del R.D. 523/1904, e art. 5 della
L. 37/94, l’Azienda Agricola Pian della Querce S.a.s., all’esecuzione degli interventi elencati in
premessa, in conformità al progetto costituito dal seguente n. 1 Fascicolo contenente i seguenti elaborati
tecnici:
N°
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Titolo elaborato
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1
Relazione tecnica – c.t.r. – c.t.r. con catastale – planimetria catastale – doc. fotografica con le seguenti modifiche, limitazioni, condizioni e prescrizioni:
1.1 il materiale proveniente dal taglio dovrà essere allontanato dall’alveo;
1.2 il taglio di alberature sul e nelle immediate vicinanze del ciglio di sponda, lato campagna, deve
essere effettuato in modo non totale ma con modalità selettiva tralasciando piante di giovane età
semprechè non già inclinate o in fase di sradicamento;
1.3 l’eventuale taglio di piante dovrà essere effettuato a raso;
1.4 si fa espresso richiamo all’osservanza del divieto assoluto dettato dall’art. 96 del R.D.
523/1904 di:
-
lett.c) sradicare o “abbruciare” le ceppaie delle piante radicate sulle sponde o sulle opere
idrauliche;
-
lett.f) piantagioni e smovimenti di terreno a distanza minore di metri quattro e per le
fabbriche e gli scavi di metri dieci;
1.5 i materiali di resulta del taglio dovranno essere allontanati giornalmente dall’alveo e dalla fascia di
rispetto idraulico di m 10 dal ciglio di sponda; per quanto riguarda l’abbruciamento di residui
vegetali vale quanto disposto nel Regolamento Forestale;
1.6 in previsione di condizioni meteo avverse, e comunque al termine di ogni giornata lavorativa, dovrà
essere sgombrato il tratto d’alveo interessato dai lavori da materiali di risulta materiali, mezzi
d’opera e quant’altro possa ostacolare il libero deflusso delle piene, salvo se diversamente disposto
a titolo particolare e fermo restando che è onere del soggetto autorizzato tenersi costantemente
informato sulle previsioni meteo e sugli eventuali stati d’allerta;
1.7 dovrà essere adottata ogni altra precauzione necessaria affinché l’interferenza del cantiere con la
dinamica fluviale non determini danno o pericolo per la pubblica incolumità;
1.8 dovranno essere rispettate le indicazioni di tutela contenute nelle “Linee guida per la salvaguardia
dell’ittiofauna nell’esecuzione dei lavori in alveo” allegate al Piano Provinciale della Pesca
approvato con Del C.P. n. 78 del 21.04.09;
2)
di partecipare il presente atto:
2.1 al richiedente;
2.2 al responsabile di zona per l’opportuna vigilanza;
DISPOSIZIONI GENERALI E NOTE FINALI
−
Efficacia e decadenza – Il presente atto è immediatamente efficace. Tuttavia i lavori dovranno essere
ultimati entro anni 3 (tre) dalla data del presente atto a pena di decadenza del medesimo, e senza
ulteriori comunicazioni da parte di questo Ufficio. Potrà discrezionalmente essere concessa una sola
proroga, dietro motivata istanza, purché presentata tempestivamente entro tali termini.
−
Comunicazioni – Il soggetto autorizzato è tenuto a comunicare la data di inizio effettivo dei lavori
(almeno una settimana prima) e quella di ultimazione (entro 15 giorni dalla fine degli stessi),
unitamente ai dati dell’eventuale impresa esecutrice e del direttore dei lavori.
−
Allegati – Gli elaborati tecnici vistati dal tecnico istruttore e richiamati dal presente atto, che restano
agli atti dell’Ufficio, formano parte integrante e sostanziale del provvedimento. Essi, come tutti gli altri
atti istruttori richiamati, sono a disposizione di chiunque abbia legittimo interesse ad accedervi.
−
Sanzioni – L’inosservanza delle condizioni e prescrizioni cui è stato vincolato il presente
provvedimento di autorizzazione, al pari dell’inosservanza delle norme contenute nel Capo VII del R.D.
523/1904, comporterà denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 374 della L. 2248/1865
allegato F.
−
Natura dell’atto – Il presente atto è rilasciato ai soli fini di tutela delle opere idrauliche e del buon
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regime delle acque pubbliche, giusto l’art. 2 del R.D. 523/1904, e pertanto fa salvi e impregiudicati i
diritti di terzi e non costituisce in alcun modo attestazione di assenza di rischi conseguenti all’utilizzo di
aree a pericolosità idraulica, che resta normato dagli strumenti urbanistici. Il destinatario è quindi tenuto
a munirsi di tutti gli ulteriori titoli abilitativi e atti di assenso previsti dalle leggi vigenti.
−
Tutela – Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale:
§
per le materie di cui all’art. 140 del R.D. 1775/33, al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di
Firenze entro 60 gg. dalla sua notifica ovvero pubblicazione;
§
per le materie di cui all’art. 143 del R.D. 1775/33, al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche
entro 60 gg. dalla suddetta data;
§
per via straordinaria al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla suddetta data;
Gli elaborati allegati all’istanza sono stati esaminati enucleando tutti gli elementi tecnici che assumono rilievo
ai fini della valutazione della compatibilità idraulica degli interventi.
L’Incaricato dell’istruttoria
Ing. Paolo Collodel
_________
………………………………………….
La presente proposta di provvedimento è tecnicamente regolare, sussistendo in base alle risultanze istruttorie
tutti i presupposti di fatto e di diritto per l’adozione del provvedimento proposto.
Il Responsabile del Procedimento
Ing. Paolo Collodel
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