I Museo Storia- PARIGI
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I Museo Storia- PARIGI
MUSEO NAZIONALE DI STORIA NATURALE Parigi - Francia - 2005 L’EDIFICIO Il Museo di storia naturale di Parigi, ospitato all’interno di una struttura del XVIII secolo, vanta collezioni che contano circa due milioni e mezzo di opere su 3000 m2 di sale espositive. per la stabilizzazione dei terreni di fondazione I PUNTI DI FORZA: - Non invasivo, senza scavi o lavori in muratura; - Rapido ed immediatamente efficace; - Non sporca e non produce scarti; - Permette interventi parziali e localizzati; - Monitorato con livello laser in tempo reale. La resina URETEK GEOPLUS® - Espande rapidamente con alta pressione di rigonfiamento; - Rimane confinata nel volume significativo; - Stabile nel tempo; - Eco-compatibile: non inquina; - Prodotta in esclusiva per Uretek. LA SOLUZIONE Si è applicata la tecnologia Uretek Deep Injections®, con iniezioni di resina Uretek Geoplus®. L'intervento ha avuto luogo in due fasi: 1ª FASE - Compattazione superficiale: iniezioni eseguite nell'intradosso delle fondazioni allo scopo di migliorare le caratteristiche geomeccaniche del terreno e riempire i vuoti macroscopici presenti nell'interfaccia fondazione-terreno. 2ª FASE - Consolidamento in profondità: iniezioni eseguite su 4 livelli di profondità nel volume di terreno maggiormente interessato dai carichi. La riuscita dell’intervento è stata verificata tramite monitoraggio laser durante le iniezioni e mediante prove penetrometriche, eseguite prima e dopo l’intervento. Sono stati trattati 55 ml di fondazione. L’intera operazione, comprendente il monitoraggio ed i test penetrometrici, ha richiesto 7 giorni lavorativi. Questo intervento, eseguito in completa autonomia dai tecnici Uretek, dimostra la scarsa invasività della tecnica, che non richiede opere provvisionali o la movimentazione d’ingombranti macchinari, nonchè la capacità, dei tecnici Uretek, di lavorare in un ambiente ristretto e poco accessibile. OSSERVAZIONI FASI INTERVENTO IL PROBLEMA Lo stabile occupato dalla Galleria di Paleontologia, una struttura lunga quasi 100 m, mostrò i primi segni di cedimento già a cavallo delle due guerre mondiali. Negli anni successivi il dissesto si aggravò costantemente finchè, recentemente, sui muri portanti, comparvero lesioni che presentavano un’apertura variabile da 10 a 20 mm. Case Historie UNI EN ISO 9001:2000 Certificato di Sistema di Gestione Qualità TÜV nr. 50 100 7969 Edifici Storici BREVETTO EUROPEO n. 0.851.064 Numero di colpi/10 cm 0 PROFONDITÀ - metri IL PROGETTO NEL DETTAGLIO 20 40 60 80 100 0,10 0,40 0,70 1,00 1,30 1,60 1,90 2,20 LE INDAGINI In un edificio di quasi 100 m di lunghezza, completamente sprovvisto di giunti di dilatazione, già nel 1988 si era notata un’accentuazione del fenomeno di abbassamento di alcuni pali, nel terreno di fondazione della struttura. La direzione del Patrimonio del Museo decise, fin dall'inizio, di commissionare al CEBTP (Centro sperimentale di ricerca e studio del Dipartimento di Costruzioni e Lavori Pubblici) l'indagine sulle cause del dissesto. Il CEBTP, a metà dicembre del 2004, fece eseguire dei sondaggi che rivelarono una situazione di generale allentamento e detensionamento del terreno di fondazione. Questo ente, nel suo rapporto finale, consigliò l’utilizzo delle iniezioni di resina espandente per consolidare il terreno di fondazione dell’edificio. I terreni cedevoli si trovavano, in parte, sotto la galleria di Paleontologia per cui fu necessario trasferire rapidamente gli uffici occupati dai ricercatori e puntellare le zone lesionate. L’obiettivo primario era quello di evitare che si generassero delle tensioni nella pavimentazione della sala d’esposizione aperta al pubblico. 2,50 2,80 3,10 3,40 3,70 4,00 4,30 4,60 4,90 5,20 5,50 RIFIUTO a 5.2 m 5,80 6,10 PROVE PENETROMETRICHE COMPARATIVE (penetrometro dinamico DPM 30) Test eseguiti sotto la fondazione nella zona di maggior cedimento 6,40 PRIMA 6,70 DOPO 7,00 7,30 7,60 RUE DE BUFFON Corte bassa P4 P2 P1 P3 P5 Corte bassa Zona di trattamento JARDIN DES PLANTES CONTROLLI E VERIFICHE I risultati del monitoraggio e dei test penetrometrici comparativi eseguiti, hanno confermato il successo dell’intervento. Una volta chiuse, le crepe non si sono più riaperte ed i ricercatori hanno potuto ritornare nel loro spazio lavorativo. Più tardi, si è scoperto che una conduttura del riscaldamento si era rotta proprio sotto la parte danneggiata dell’edificio. Test penetrometrici L’INTERVENTO Si decise di impiegare il metodo Uretek Deep Injections® eseguendo dei fori a vari livelli di profondità, distribuiti lungo i nastri di fondazione sotto le sale espositive. Questo tipo di lavorazione ha un basso grado d’invasività essendo necessari, per l’intervento, fori di diametro ridotto, inferiore a 3 cm, realizzati con perforatori manuali: in questo modo non si generano vibrazioni e non si disturbano le eventuali attività in corso. L’iniezione della resina Uretek Geoplus®, che espandendo nel terreno di fondazione ne provoca la compattazione, permette di migliorare le caratteristiche di resistenza e deformabilità del terreno stesso quali coesione, modulo elastico e resistenza alla compressione. Software URETEK S.I.M.S. 1.0 Per la modellazione degli interventi di consolidamento, tramite iniezione di resine, si può utilizzare il software di calcolo URETEK S.I.M.S. 1.0. Questo innovativo strumento, che risponde alle esigenze dei progettisti operanti nel settore della geotecnica, permette di adempiere agli obblighi imposti dalla normativa tecnica DM 24/01/2008. www.uretek.it NUMERO VERDE URETEK s.r.l. - Via Dosso del Duca, 16 - 37021 Bosco Chiesanuova VR - T. 045 6799111 F. 045 6799138 800 32 39 99