La tivù degli anziani - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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La tivù degli anziani - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Periscopio Mondo Italia, redditi molto sperequati 1,5 milioni di famiglie sotto i 1500 euro Il rapporto annuale dell’Istat afferma che la povertà è stabile (7,6 milioni gli indigenti) negli ultimi otto anni in Italia, che resta però fra i paesi europei con più alto grado di sperequazione dei redditi. Questo vale soprattutto al Mezzogiorno, dove le famiglie percepiscono circa tre quarti del reddito delle famiglie che vivono al Nord. Pur con molta variabilità, una famiglia su due ha un reddito mensile netto inferiore a 1.670 euro. Ma ben un milione e mezzo di persone percepisce un reddito mensile basso, mediamente meno di 783 euro, e vive in contesti familiari economicamente disagiati. Il medesimo rapporto aggiunge che nel 2005 il mercato del lavoro ha perso una quota di lavoro femminile determinando “un ulteriore ampliamento del divario con l’Unione europea”. Nel 2005 “per la prima volta dalla metà degli anni Novanta il contributo delle donne all’aumento dell’occupazione è stato inferiore a quello degli uomini”. La quota delle lavoratrici sul totale occupati è scesa dal 39,2% del 2004 al 39,1% del 2005, contro il 44,2% dell’Ue a 25. Serbia e Montenegro: a ottobre cessa l’unione Il segretario dell’Unione tra Serbia e Montenegro Igor Jovovic ha affermato che l’unione stessa cesserà di esistere tra settembre e ottobre dopo una serie di “negoziati approfonditi”. Qualche giorno fa si è svolto il referendum che ha suggellato la volontà di indipendenza del Montenegro. Il ministro delle finanze serbo, il liberale Mladjan Dinkic, ha sottolineato che la separazione “non avrà effetti drammatici”. Trenta arrestati in Congo accusati di tentato golpe In Congo sono stati arrestati 30 stranieri, tra cui nigeriani, statunitensi e sudafricani, con l’accusa di preparare un colpo di stato. Il portavoce del governo Henri Mova Sakanyi ha spiegato che gli arrestati affermavano di lavorare per una compagnia di sicurezza, ma “le nostre informazioni indicano che in realtà avevano altre intenzioni, ossia destabilizzare le istituzioni del Paese”. Il naso umano può sentire fino a centomila odori diversi Linda Buck, Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2004, ha affermato che secondo i suoi studi i 350 recettori olfattivi presenti nell’epitelio del naso umano permettono di percepire fino a centomila differenti odori. Le cellule olfattive sono collegate attraverso fibre nervose a piccole strutture situate nel bulbo olfattivo, che è la principale area del cervello specializzata nella percezione degli odori, e da esso è percepita e memorizzata l’informazione su ciascuno di essi. Dormire 7 ore a notte serve a mantenere la linea Uno studio diretto da Sanjay Patel, del Case Western Reserve University a Cleveland, il più ampio studio mai eseguito al mondo per testare l’influenza delle ore di sonno sul peso corporeo, afferma che il segreto per una silhouette perfetta è limitare al massimo le “ore piccole”. Dormire poco, infatti, fa ingrassare. Dormire in media non più di 5 ore a notte è associato all’aumento di peso rispetto a chi, invece, dorme una media di 7 ore ogni notte. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) ABBONAMENTI 2006: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 Direttore responsabile Per l’estero chiedere in amministrazione. GIAMPIERO MORET Conto corrente postale n. 130310 Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D.Lgs. n. 196 del 2003.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 28 maggio 2006 LA BADANTE CA Tra Auditel, pubblicità e compagnia La tivù degli anziani L’ età media degli italiani in veloce aumento è un tema con molte sfaccettature. Una di queste è sicuramente legata all’informazione e, più in particolare, alla televisione e al suo approccio verso la fascia di popolazione anziana. Un argomento che abbiamo voluto affrontare proprio in occasione della 40ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che, nelle intenzioni del Pontefice, dovrebbe porre l’attenzione sul ruolo dei massmedia “nell’illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero”. Come si sa, le televisioni di oggi vivono su due pilastri strettamente legati tra loro: Auditel e pubblicità. Più alto è il gradimento televisivo, più facile e produttiva è la raccolta pubblicitaria. Dato per assodato (con la conferma di frequenti indagini statistiche) che la popolazione anziana è tra le più fedeli nel rapporto con la tivù, ecco spiegato l’interesse di chi disegna i palinsesti per il pubblico “over 60”. Un rapporto meramente commerciale dunque: non importano i contenuti, basta che gli anziani scelgano quel programma. A leggere bene le indagini, a partire dal quarto rapporto del Censis sulla comunicazione, tuttavia, si scopre se oltre il 90% delle persone con più di 65 anni guarda la tivù ogni giorno, una buona fetta (il 16,4%) lascia la televisione accesa tutto il giorno, confessando che basta anche solo sentirne il rumore. Spesso è una compagnia quando non si ha di meglio da fare, ovvero una specie di sottofondo “musicale” per le altre attività. Una dama di compagnia, una badante catodica. Dentro la quale può passare qualsia- ANZIANO, PERCHÈ GUARDI LA TIVÙ? Argomenti interessanti Mi fa divertire Conosco meglio il mondo Vicende appassionanti Partecipanti interessanti Parla di vita quotidiana Mi piace il conduttore 36,8% 23,7% 31,9% 22,4% 23,0% 12,2% 11,8% fonte: indagine Censis 2004 si cosa, con buona pace di pubblicitari e “palinsestisti”. Una tendenza, quella a tenere sempre accesa la tivù e a non scegliere con consapevolezza il canale che – secondo le indagini – diminuisce con l’aumentare del grado di istruzione. Ma si sa che chi è anziano oggi, quando era giovane aveva ben poche opportunità di studiare... Singolare è anche l’immagine dell’anziano che esce dai programmi televisivi. Si passa da un estremo all’altro: dall’anziano superarzillo e giovanile, al caso umano. In realtà, tuttavia, la maggioranza sta LO PSICOLOGO GIULIANO DAL POS Può essere uno stimolo, perché mette in contatto con la realtà “Q uando ero piccolo mi dicevano di stare zitto perché ero piccolo. Ora che sono vecchio mi dicono di stare zitto perché sono vecchio. E io quando parlo?”, spiegava anni fa un brillante scrittore. Ebbene, gli anziani dei nostri giorni hanno trovato rimedio all’antico male della solitudine e dell’isolamento. Il rimedio si chiama televisione. «E fanno bene perché la tivù, o meglio una certa tivù, è uno strumento di stimolazione, provocazione e permette di mantenere il contatto con la Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 24.5.2006 alle ore 18.30 realtà – osserva lo psicologo Giuliano Dal Pos, consulente della casa di riposo Bon Bozzolla di Soligo e dell’associazione Fiorot –. Certo, la nostra televisione non è l’ottimale, né dal punto di vista dei contenuti, né della forma; ha molte potenzialità inespresse». Partiamo dal contenuto «Sul piccolo schermo compaiono, perlopiù, immagini di anziani felici, sereni, realizzati. Tutto ciò che è legato alla malattia, alla disabilità, alla difficoltà viene ignorato. Sicuramente questo incide negativamente sull’anziano, lo deprime, lo butta a terra. Troppi programmi sono costruiti per lo stereotipo dell’anziano solo e passivo. Cambiare i contenuti vuol dire offrire prodotti televisivi che stimolino l’attività dell’anziano». Lei diceva che anche la forma dei programmi spesso non è adatta agli anziani. Cosa vuol dire? «Negli ultimi anni il ritmo dei programmi è aumentato notevolmente e il linguaggio è sempre più giovanile. L’anziano fa una grande difficoltà a comprendere i messaggi così proposti. Bisognerebbe pensare a “programmi” specifici per questa utenza come avviene per i bambini, ad esempio con la “Melevisione”». Non è che troppa televisione rimbambisca l’anziano? «Un anziano autosufficiente con buone facoltà mentali è in grado di esercitare una adeguata capacità critica nei confronti dei programmi televisivi, sempre che il messaggio nel mezzo, con i suoi problemi di malattie, pensioni basse, solitudine, ma anche di interessi vari e normali. In grado anche di scegliersi il programma, ovvero di usare il telecomando per trovare un canale satellitare, anche se questo dato sembra aver sorpreso gli analisti. Il ruolo della televisione, tuttavia, non è necessariamente negativo: anzi – come emerge dagli altri articoli in pagina – offre stimoli importanti agli anziani, sia dal punto di vista dell’informazione, che del ricordo, puntando anche su un nuovo filone di fiction tratti da romanzi in costume, che avranno un ulteriore sviluppo. Due curiosità. Auditel evidenzia come le reti Mediaset siano leader in tutte le fasce orarie dai 15 ai 64 anni: in prima serata, dietro due canali Rai, è Retequattro il canale più seguito dagli anziani. I reality show: il 36% degli spettatori non li segue, e tra questi la maggioranza sono anziani. Alessandro Toffoli sia comprensibile. Il livello di profondità della critica dipende dalla modalità con cui è costruito il prodotto». All’inizio lei ha sottolineato che la tivù evita l’isolamento dell’anziano. Ma non è vero il contrario, e cioè che l’anziano si isola a causa della televisione? «No. Purtroppo sono avvenuti dei profondi cambiamenti sociali che inducono a uGiuliano Dal Pos na vita più “ritirata”. Nella vita concreta di tutti i giorni è difficile che vi siano occasioni di socializzazione spontanea. Se c’è un consiglio che posso dare alle famiglie è quello di guardare la televisione insieme agli anziani e commentare insieme le trasmissioni. In casa di riposo facciamo l’esperienza della lettura degli articoli di giornale e vedo che gli anziani sono molto gratificati e dimostrano buona capacità critica. Lo stesso si dovrebbe fare con la tivù». Federico Citron e L’AZiON Primo Piano CATO D I C A ? D omenica 28 maggio si celebra la 40ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il tema scelto dal Papa è “I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione”. Scrive tra l’altro il Pontefice: “Illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero non è mai un impegno. La comunicazione autentica esige coraggio e risolutezza. Esige la determinazione di quanti operano nei media per non indebolirsi sotto il peso di tanta informazione e per adeguarsi a verità parziali o provvisorie. Esige piuttosto la C hissà perché quando si parla di anziani (o come suggerisce un mio amico di “diversamente giovani”) in televisione si pensa sostanzialmente a cose tristi: la rievocazione di qualche vecchio programma con partecipazione di qualche protagonista invecchiato e a volte quasi irriconoscibile, oppure i programmi pomeridiani di Paolo Limiti dedicati alla musica di anni ormai lontani, con esibizioni di vecchie glorie della canzone: le canzoni suscitano un mare di ricordi, specialmente in chi era giovane quando sono uscite, ma la trasmissione spesso diventa una sorta di crudele “Ieri e oggi”. Oppure viene in mente lo quando ne è infastidito. Ha bisogno di una presenza, a volte gli basta sentirne il “rumore”, quasi una colonna sonora della sua vita quotidiana. Ciò però gli crea l’abitudine alla passività, all’inerzia; perciò è riluttante a muoversi, ad agire, a organizzare i propri pensieri. E finisce lentamente per rendersi subalterno ai pensieri e alle ragioni di quel suo amico diligente, di cui impara o è costretto a fidarsi; un amico che lo sa convincere perché sa tutto (o, almeno, a lui così pare). Da qui la perdita di quei preziosissimi elementi di sapienza personale, che una volta erano la bussola insostituibile per guidare le nuove generazioni. Perché, senza accorgersi, ad essi si sono andati sovrapponendo i consigli del novello sacerdote. E allora l’anziano diventa un fiacco banditore dei prodotti altrui e non, come avrebbe potuto, un piccolo profeta. Occorre, quindi, a mio avviso che questo strumento utilissimo che è la tivù non sia o non diventi il totem della casa. Va utilizzato, insomma, senza mai perdere di vista che ci sono e ci devono essere momenti di impegno, in casa e, soprattutto, fuori per cercare quello che di sé merita ancora di essere scoperto. La mia esperienza personale mi ha insegnato, per esempio, che non c’è un tempo prestabilito per fare alcune cose. Da anni dirigo due compagnie teatrali di cui una formata interamente da anziani e devo dire che la freschezza che trovo nel loro impegno e nella loro passione, mi fa capire che sono sufficienti i giusti stimoli per ricavare da loro la ricchezza che, altrimenti, sarebbe rimasta inespressa. Io stesso devo dire che questi anni sono quelli che mi hanno dato il maggior slancio creativo: ho scritto commedie, alcune delle quali rappresentate, e poesie che ho avuto la fortuna di veder recentemente pubblicate. E trovo anche il tempo, quando lo merita, di guardare la televisione. Gino Zanette Pianzano ANZIANI DA RIVALUTARE Andiamo oltre “Villa Arzilla” sceneggiato “Villa Arzilla” di Gigi Proietti del 1990, in cui lavoravano grandi attori di teatro come Ernesto Calindri, Caterina Boratto, Marisa Merlini, Giustino Durano, ma nella casa di riposo i drammi quotidiani e le risate si alternavano, dimostrando che anche quello degli anziani è un mondo vivo. In realtà non servirebbero programmi speciali dedicati a loro, oggi i “diversamente giovani” si mimetizzano perfettamente nell’ambiente, a volte sono ancora un aiuto essenziale per tenere unita una famiglia, come nonno Libero di “Un medico in famiglia”, oppure continuano a lavorare, come Pippo Baudo e Mike Bongiorno, mettendo a segno dei successi, per non parlare delle funzioni istituzionali che svolgono. I pensionati formano buona parte degli spettatori di una giornata televisiva, insieme con bambini e ragazzi. A loro piace sicuramente sognare il tempo ricerca e la diffusione di quello che è il senso e il fondamento ultimo dell’esistenza umana, personale e sociale. In questo modo i media possono contribuire costruttivamente alla diffusione di tutto quanto è buono e vero”. SCHIAVI DELL’AUDITEL Quei programmi tutti uguali Basta la presenza uardando alla realtà dei nostri giorni, si osserva che gli anziani si trovano, talvolta anche per colpa loro, fuori dal mondo che conta, che decide, che comunica. È, purtroppo, un fenomeno generalizzato, dovuto anche al frazionarsi delle famiglie. Ma è, soprattutto, nelle periferie urbane e nei piccoli paesi, dove minori sono le occasioni di intessere rapporti non casuali e maggiore è la presenza di anziani soli che il fenomeno si acuisce e aumenta l’uso (o l’abuso) della televisione. Se pochi frequentano gli anziani soli e, spesso, anche figli e parenti li gratificano solo di visite saltuarie e frettolose, con chi parla, discute, prega, vive l’anziano? Sua compagna unica e inseparabile diventa la televisione: oggetto fedele che non lo abbandona un solo istante, che lo informa, lo incuriosisce, lo diverte e sovente lo blandisce per non perderlo come consumatore. Lo accompagna per tutto il giorno. Anche quando lui non la guarda, anche 3 DOMENICA 28: 40ª giornata delle comunicazioni sociali GINO ZANETTE: LA TIVÙ HA MERITI MA BISOGNA TROVARSI ALTRI IMPEGNI G Domenica 28 maggio 2006 S i fa sempre un gran parlare dei contenuti stantii di una tivù (in particolare quella dei programmi d’intrattenimento) imprigionata nelle gabbie di format rigidi, incapace di rinnovarsi. Ma questo è un discorso da critici, categoria che normalmente apprezza quello che dovrebbe esserci e snobba con atteggiamento di sufficienza quello che già c’è. La realtà è che i successi dei programmi sono legati indissolubilmente all’Auditel (i dati dell’ascolto televisivo). Ecco perché è difficile innovare. Un programma nuovo ha bisogno di tempo per essere metabolizzato e l’Auditel non lascia scampo a chi perde due tre puntate per assestarsi e crearsi un pubblico. Altro discorso è proprio quello delle fasce di pubblico. Una delle più cospicue è quella delle persone over 60 (soprattutto donne). Con questo dato alla mano è facile intuire il proliferare di talk show o programmi come La vita in che fu, ma ho l’impressione che apprezzino particolarmente i programmi e le storie in cui viene valorizzato il loro ruolo nella società, come le vite di uomini illustri che hanno continuato a essere grandi anche da vecchi, pensiamo al successo dei film su papa Giovanni e papa Wojtyla. Mi sembra che negli ultimi tempi la tendenza sia appunto questa, ma anche la rivalutazione della funzione di memoria storica degli anziani viene sottolineata in molte trasmissioni dedicate alla storia recente, come “Il mio Novecento”, con i ricordi di uomini e donne che hanno avuto ruoli importanti nella vita dell’Italia. Gianfranco Da Re diretta o L’Italia sul Due che presidiano strategicamente le ore del pomeriggio e della mattina, ore in cui il pubblico suddetto è quello più presente davanti allo schermo televisivo. La gente che si parla addosso di tutto fuorché dei problemi della gente piace e piacciono anche le lunghe fiction all’italiana come Incantesimo, Un posto al sole. Per non parlare delle telenovelas da sempre legate concettualmente ad un pubblico di casalinghe più o meno anziane. Altro punto fermo sono i quiz meglio se con Mike Bongiorno su Retequattro. Se, durante le ore strategiche per l’Auditel sopra una certa età, si salta da un canale all’altro si ha l’impressione di una omologazione pazzesca, di un rincorrersi spasmodico della Rai e di Mediaset per quanto riguarda i contenuti e i modelli con cui questi vengono proposti. C’è chi dice che il satellite con il suo arcobaleno di programmi libererebbe le giornate del pubblico over dalle incrostazioni della tivù generalista. Io credo che il tipo di “indottrinamento” subito e accettato impedirebbe loro di apprezzare la scelta vasta della parabola, troppo specialistica e tematica per essere goduta appieno. E ora una guida per la sopravvivenza in salotto: la mattinata di Raitre (inizia alle 9.15 circa) all’insegna di Cominciamo bene diviso in diversi segmenti con conduttori come Augias e Licia Colò. La prova del cuoco anche se condizionata dalla sindrome di Peter Pan di Antonella Clerici è pur sempre un contenitore disanimo e gustoso. Al pomeriggio meglio uno dei film impolverati (intorno alle 15) ma classici di Retequattro che i gossip sfrenati mischiati con la cronaca nera di Verissimo e La vita in diretta. (IDL) TELECHIARA: PROGRAMMI DEVOZIONALI MA NON SOLO L ezioni di greco antico e una striscia quotidiana dedicata a esercizi ginnici. Sono queste le ultime novità del palinsesto di Telechiara per il pubblico anziano. Si affiancano a proposte ormai consolidate come la messa (al mattino) o la recita del rosario (metà pomeriggio), due programmi di tipo “devozionale” fedelmente seguiti da molti anziani. «Il dato di fatto è che il pubblico televisivo è mediamente anziano e femminile e la programmazione non ne può non tener conto: questo ragionamento vale per tutte le reti televisive – spiega Guido Masnata, di- rettore della rete televisiva padovana nata 15 anni fa per volere dell’Episcopato triveneto, mosso dalla volontà di sperimentare e promuovere una presenza diversa ed innovativa all’interno del panorama televisivo regionale –. Così, per fare un esempio concreto, la giornalista che cura la trasmissione di medicina, che va in onda in prima serata, propende per i temi legati al mondo anziano piuttosto che a quello giovanile. Naturalmente non dimentichiamo i giovani, anzi. Noi nasciamo anche per “agganciare” i non praticanti e offrire loro un’alternativa a quello che passa in tivù». 4 Molti modi per essere generosi Ferie da volontari con i disabili A ncora una volta è il volontariato a darci una boccata d’ossigeno in un tempo segnato da scandali di corruzione (calcio) e da irresponsabili litigi (politica). Un volontariato che non chiude per ferie, viceversa usa le proprie ferie per consentire a ragazzi, giovani e adulti con difficoltà fisiche o psichiche di trascorrere un periodo di va- L a scorsa estate ho vissuto una vacanza in campeggio, come volontaria, a S. Lorenzo di Scanno, vicino Cesena, accompagnando ragazzi disabili. Da anni l’associazione “Fabrizio Viezzer”, che si occupa di volontariato in questo settore, organizza campeggi estivi in questa località, e proprio l’anno scorso ho deciso di parteciparvi. Potrei descrivere il soggiorno di Cesena come un’esperienza di essenzialità e di condivisione totale: è sorprendente come un gruppo di 30-35 persone, così diverse le une dalle altre per età e situazioni personali, possa convivere serenamente condividendo tutto: dalle strutture, come le camere, i bagni, le docce... alle cose più buffe, come un episodio che coinvolge qualcuno del gruppo e che fa nascere una risata contagiosa che sarà ricordata per tutta la durata del campeggio e anche oltre. “Cesena” è contatto diretto con la natura e la naturalità: il paesaggio che avevamo ogni mattina davanti agli occhi era incantevole, anche perché riuscivamo ad ammirare oltre alla campagna, anche il luccichio del mare. Penso di non sbagliare descrivendola come un’esperienza che rimane impressa nella mente di chi la vive perché è una “bomba di emozioni”, un’occasione per capire meglio se stessi e poter farsi conoscere agli altri per quello che si è realmente, senza le maschere e le convenzioni che la società sempre più ci impone. Ora che ho avuto la fortu- e L’AZiON Attualità Domenica 28 maggio 2006 canza al mare, in montagna o in visita alle città dell’Alsazia, come nel caso del Gruppo giovani amici de La Nostra Famiglia di Conegliano. Per permettere ai disabili di andare in vacanza si mobiliteranno decine e decine di volontari di tutte le età. Come dimostrano i risultati dell’inchiesta realizzata dal nostro settimanale. Non tutto il territorio ri- sponde però allo stesso modo. Heidi Marcon della cooperativa il Girasole di Treviso – che organizza soggiorni al Cavallino e a Borca di Cadore per i disabili dell’Ulss 9 (tra cui ad esempio gli utenti del centro “L’incontro” di Oderzo) e di parte dell’Ulss 8 – ci ha raccontato di aver cercato persone disponibili attraverso il Centro di servizio per il volontariato e le L’ESPERIENZA DI PAOLA La condivisione diventa totale na di conoscere direttamente i ragazzi e vivere questa vacanza insieme a loro, penso di aver capito il senso dell’aggettivo “diversamente abili”, che comunemente è loro attribuito; sono persone che mantengono viva la natura- lezza delle proprie azioni, sono ragazzi spontanei e sinceri in ogni momento e spesso sanno cogliere il tuo stato d’animo, anche se ti conoscono da poco; in una parola, sanno ascoltare, qualità rara al giorno d’oggi. scuole superiori, ma senza risultato. In altri casi, come quello della comunità alloggio “Il Girasole” di Orsago, difficoltà economiche hanno costretto ad annullare le vacanze estive. Ugualmente racconta Massimo Ciacchi della vittoriese cooperativa Fenderl: «Non abbiamo volontari nelle vacanze coi disabili che organizziamo, perchè è difficile trovarli! Oltretutto la loro presenza permetterebbe anche di abbassare i costi. Tuttavia abbiamo persone che ci aiutano in altre occasioni». Insomma, molto si sta facendo ma altro resta da fare per permettere qualche giorno di vacanza a tutti i diversamente abili che lo desiderano. Federico Citron Tommaso Bisagno Quello che mi è rimasto più impresso nel cuore di questo campeggio, oltre ai bei ricordi e alla voglia di ritornarci quest’anno, è un messaggio, l’impegno a vivere l’esperienza di Cesena nella vita quotidiana di ogni giorno, cercando di dare alle persone che mi stanno attorno quello che i ragazzi “diversamente abili” hanno gratuitamente trasmesso a me: la semplicità, la gioia della condivisione, l’ascoltare ed essere ascoltati. Paola Donadel 23 anni, Follina LE VACANZE DA VOLONTARI CON I DISABILI Ass. Angelo e Teresa Vendrame Bilione al Villaggio S. Stefano Rivolto . . . . . 24.06-8.07 di Mareno di Piave (0438.30529) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gruppo giovani amici Viaggio in Alsazia per rispecchiarsi . . . . . . 23.08-26.08 (0438.4141, chiedere di Gigliola) nel volto di Cristo ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. Viezzer di Soligo Caorle presso casa Oda . . . . . . . . . . . . 10.06-18.06 e 18.06-24.06 (Angelo Cremasco 339 8748917) Campeggio a S.Lorenzo in Scanno (Cesena). . 30.07-6.08 e 6.08-13.08 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Anfass Ponte della Priula Fiera di Primiero. . . . . . . . . . . . . . . . . 16.06-30.06 (Emilio Boscheratto 348.52526029) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Anfass S. Vendemiano e Gr. Arcobaleno Lignano Sabbiadoro . . . . . . . . . . . . . . . 19.08-27.08 (Antonietta Manente 0438.401456) presso Villaggio Adriatico -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Casa Bianca (Ulss 7) e assoc. Raggio Campeggio al lago di Santa Croce . . . . . . . 21.06-28.06 e 19.07-26.07 di Luna di Soligo (0438.82537) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e 11.09-15.09 Campeggio a Caorle . . . . . . . . . . . . . . . 29.07-31.07 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. Melograno di Colle Umberto Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.08-20.08 (iscrizioni chiuse) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Lucia Schiavinato Caorle presso casa Oda . . . . . . . . . . . . . 13.08-20.08 (0438 57796, Pic. Rifugio) Auronzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14.08-21.08 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop. Girasole - Treviso Cavallino (iscrizioni chiuse) Borca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . giugno-luglio -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop.Madonna dei Miracoli, Anffas, Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.08-12.08 Oltre l'indifferenza (0422 861516) Bibione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.08-19.08 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Masci Sacile (Pietro Rui 349 7428138) Con disabili di Sacile: luogo e data da definire -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. La Margherita di Conegliano Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.08-18.08 e cooperativa La Rosa Blu -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop Il Ponte Ghirano (Pn) Foggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.07-12.07 Campone (Pn). . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16.08-19.08 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Vol. Il Segno Ghirano (Pn) Taipana (Ud) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.08-14.08 IL NOSTRO DOMANI Disabili e affetti: indagine per capire A ffettività e sessualità sono bisogni essenziali anche per le persone disabili. Ma come sono vissute queste dimensioni da chi ha disabilità intellettive? E come reagiscono famiglie e operatori di fronte a tali bisogni? Queste domande di fondo hanno guidato il questionario promosso in provincia di Treviso su “Affettività e sessualità nelle persone con disabilità intellettiva” presentato sabato 20 maggio. Forse la prima ricerca del genere in Italia, è stata voluta dalla Fondazione “Il nostro domani”. «Appena inaugurata la nostra prima comunità alloggio, ci siamo accorti che il problema delle relazioni affettive e sessuali degli ospiti si doveva affrontare come priorità – spiega monsignor Fernando Pavanello (nella foto), presidente della Fondazione “Il nostro domani” – così abbiamo dato vita a un gruppo di studio per tentare di comprendere, senza pregiudizi, le reali esigenze delle persone con disabilità intellettiva. Dopo tanti anni di impressioni dirette e di confidenze raccolte sono arrivato alla convinzione che è in loro prevalente il bisogno di relazioni affettivamente gratificanti in cui si sentano accolti e considerati; diversamente, il bisogno sessuale si accentua quanto più viene loro a mancare sia un ambiente affettivamente accogliente, sia un loro diretto coinvolgimento in iniziative che abbiano per loro interesse. Penso si debba relativizzare il problema, rispettando e accettando le loro manifestazioni, anche propriamente sessuali, senza colpevolizzarli, ma nemmeno abbandonarli a se stessi e alle loro pulsioni. È possibile, però, orientare e disciplinare i loro comportamenti e le loro abitu- dini, così come facciamo in altri ambiti. Fondamentale è l’accettazione del proprio corpo fino all’educazione a un certo senso del pudore e della privacy che la società civile richiede; insegnare loro a farsi rispettare e a rispettare gli altri. Dobbiamo, però, essere consapevoli che una società esasperatamente erotizzata, dai messaggi diffusi e insistenti, accentua e complica quelle che altrimenti sarebbero naturali, legittime esigenze». «Emerge la marcata differenza di risposte tra genitori e operatori – ha spiegato al convegno Roberta Giommi, psicoterapeuta e direttrice dell’Istituto internazionale di sessuologia di Firenze –. Questo era prevedibile: i primi, nell’affrontare la questione, si sentono direttamente coinvolti, pensano al proprio figlio e non astrattamente a “persone con disabilità”, tanto che ad alcune domande particolarmente delicate non hanno risposto. Gli operatori, invece, si riferiscono ad un campione più ampio, sono più neutri nella valutazione». Per buona parte dei genitori la sessualità del figlio disabile resta una zona d’ombra. Sono più tranquilli e disponibili al confronto sull’accadere “soggettivo” (l’innamoramento, ad esempio), più preoccupati dell’aspetto relazionale, delle manifestazioni dell’affettività verso l’esterno. Non solo per le conseguenze possibili, le delusioni, i fraintendimenti, il rischio che ci sia chi approfitta di loro, ma anche perché i genitori sentono molto forte la propria responsabilità nei confronti del figlio o della figlia, il bisogno di proteggerli può superare il desiderio che siano autonomi. (AC) SEGUE DALLA PRIMA P otremmo continuare con esempi più generalizzati. Prendiamo solo l’esempio della sistematica violazione del codice della strada che fa dell’Italia uno dei Paesi europei con il maggior numero di morti e feriti in incidenti stradali. Un bubbone evidente, putrefatto e maleodorante come quello del calcio avrebbe dovuto essere diagnosticato fin da subito e sradicato. Questo in un corpo sano. Ma poiché il corpo è malato, il bubbone ha potu- to crescere indisturbato. Anzi, chi ne era dentro, una volta scoperto con le mani nella marmellata si è meravigliato dell’indignazione dell’opinione pubblica. Per quei signori il malaffare era ormai una cosa normale. Nel calcio – come prima nella politica, nel ciclismo, nella finanza – violare le norme era usuale, al punto che i trasgressori sfoggiavano con arroganza un senso di impunità. Quanti scandali come quello del calcio può reggere il nostro Paese? Non è il caso di attendere verifiche “sul campo”. Affrettiamoci, piuttosto, a cambiare rotta. Come? Ritrovando le ragioni del nostro stare insieme. Se vogliamo che le regole riacquistino la valenza positiva di mezzo per una pacifica e serena coabitazione e se vogliamo riprendere il cammino verso ambiziosi obiettivi, il nostro convivere deve essere basato su convinzioni e valori il più possibile condivisi. Il dibattito sul referendum costituzionale del prossimo giugno è l’occasione buona per ripartire, per verificare, rimotivare e, se serve, aggiornare le ragioni del nostro stare insieme. Ma per fare questo serve la politica secondo la bella definizione di don Lorenzo Milani: “Politica è uscire insieme dai problemi, uscirne da solo è egoismo”. Ai suoi tempi don Lorenzo venne considerato un pericolo rivoluzionario. Oggi rischia di essere un povero illuso. Federico Citron e L’AZiON Attualità Contro il Cordignano-Sesto al Reghena Elettrodotto: secondo stop P er la seconda volta la Conferenza dei servizi convocata dalla Regione Friuli Venezia Giulia ha respinto l’istanza di realizzazione dell’elettrodotto Cordignano-Sesto al Reghena. La linea elettrica a 132 mila volt, progettata dall’Enel per trasportare energia da Cordignano al cuore della provincia di Pordenone, attraverserebbe i territori comunali di Cordignano, Orsago, Gaiarine, Brugnera, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, Pravisdomini, Azzano Decimo e Chions. Si tratterebbe di una infrastruttura di trasporto e non produttiva. L’iter di realizzazione dell’elettrodotto risale al 1998, quando in consiglio comunale a Pasiano venne portata la richiesta di cessione di una porzione di terreno per costruirvi una cabina primaria. Da allora sono sorti comitati cittadini spontanei contro l’elettrodotto a Pasiano, Chions, Brugnera e Sesto al Reghena. Particolare non trascurabile: ai Comuni di Cordignano, Orsago e Gaiarine, alla Provincia di Treviso e alla Regione Veneto non è mai giunta alcuna informativa in merito alla realizzazione di un nuovo elettrodotto interregionale. Come dire: per due volte in Friuli Venezia Giulia rappresentanti dei Comuni pordenonesi, della Provincia di Pordenone, della Regione e dei vari Ministeri competenti si sono riuniti per decidere se dare il via libera alla costruzione di un elettrodotto il cui tracciato è certo solo da Sesto al Reghena al confine con il Veneto. Non è una barzelletta, non è fantasia: è accaduto già due vol- VENERDÌ 26: Cenacoli culturali V uando nei quattro angoli d’Europa si richiamano i “padri fondatori” dell’integrazione comunitaria ricorre, fra quelli di Shuman, Adenauer, De Gasperi, Monnet, Spaak, anche il nome di Altiero Spinelli (Roma, 19071986). Non a caso uno dei principali edifici del Parlamento Ue a Bruxelles porta il suo nome. Antifascista militante, Spinelli viene arrestato nel 1927, per poi essere sottoposto al confino per 16 anni, prima a Ponza poi a Ventotene. Di formazione comunista, è espulso dal partito nel 1937 per aver criticato le “purghe staliniane”. Nella piccola isola mediterranea di Ventotene, Spinelli, insieme a Ernesto Rossi ed Eu- fettiva utilità dell’opera: le linee elettriche aree non rappresentano il futuro né sono stati presentati dati oggettivi circa l’effettivo bisogno di nuova energia nella zona del mobile a cavallo del fiume Livenza. Secondo: un sospetto sottile porta a pensare che il Cordignano-Sesto il Reghena sia solo l’avamposto di nuovi corridoi energetici. Terzo: in Friuli Venezia Giulia, con estrema lentezza per la verità, si sta preparando il Piano energetico regionale ovvero la Carta fondamentale che disciplinerà la produzione, il trasporto e la fruizione delle fonti energetiche in regione. Perché allora non attendere il Piano energetico regionale e verificare, d’accordo con i dirimpettai veneti e le comunità interessate, l’effettiva necessità di un nuovo elettrodotto? Giacinto Bevilacqua BORSE DI STUDIO REGIONALI: le domande da presentare entro il 30 giugno enerdì 26 maggio al palazzo dell’Umanesimo Latino di Treviso (Riviera Garibaldi 13) quarto incontro dei Cenacoli culturali promossi dalla fondazione Ispirazione (Insieme si può) per riscoprire i fondamenti e i maestri del pensiero sociale ed economico in Italia e in Europa. Il professor Michele Marchetto, della Scuola internazionale scienze formazione (Isre Venezia), presenta la figura di John Henry Newman (1801-1890) cardinale, teologo, filosofo, fondatore del Movimento di Oxford. Q te. Il dato rilevante è che stavolta la Conferenza dei servizi ha bocciato all’unanimità la richiesta dell’Enel sottolineando l’impossibilità di discutere su un progetto monco e la scorrettezza commessa nel non coinvolgere le comunità venete. Sono molteplici i dubbi che circondano il Cordignano-Sesto al Reghena. Il primo è l’ef- Unanime bocciatura della Conferenza dei servizi L a Giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità per la concessione delle “Borse di studio” per l’anno scolastico 2005/2006. Il contributo è previsto espressamente in favore delle famiglie degli studenti delle scuole statali e paritarie nell’adempimento dell’obbligo scolastico e nella successiva frequenza della scuola secondaria. Potranno far domanda le famiglie con un Isee fino ad euro 12.405,09, mentre il contributo massimo concedibile è fissato in 100 euro per la scuola primaria, 120 euro per la scuola secondaria di primo grado e 140 euro per quella secondaria di secondo grado. Per quanto riguarda il procedimento amministrativo, anche per quest’anno la Regione intende dare attuazione agli interventi attraverso i Comuni, i quali, a loro volta, potranno avvalersi della collaborazione delle scuole. Le domande, compilabili sui modelli reperibili presso i Comuni e le Scuole o scaricabili dal sito internet – www.regione.veneto.it/istruzione – dovranno pervenire entro il 30 giugno 2006. genio Colorni, scrive il “Il manifesto per un’Europa libera e unita”: il testo, datato 1941, è considerato tra i capisaldi del Movimento federalista continentale; auspica la realizzazione di un’Europa unita che, oltrepassata la forma dello Stato-nazione, si pone quale obiettivo primo la costruzione della pace. L’ideale superamento di ogni confine è una costante del pensiero e dell’azione di Altiero Spinelli e la sua biografia lo dimostra. Dopo la guerra, diviene consigliere di De Gasperi sui temi europei; più tardi (1970) è commissario Cee, quindi europarlamentare (1979). A lui si deve il progetto che porterà all’Atto unico (1986), prima riforma dei trattati comunitari, consi- LA LEZIONE DI SPINELLI Un’Europa unita per costruire la pace derata la pietra miliare verso l’Unione europea. Nell’ideale spinelliano trovano posto, fra l’altro, una Costituzione europea, un Parlamento sovranazionale rafforzato, la moneta unica. Celebrando domenica 21 maggio, proprio a Ventotene, il ventesimo anniversario della scomparsa dell’esponente federalista, il presiden- te della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne ha ricordato la «grande lezione di metodo: non chiudere le proprie analisi in alcuno schema, confrontarsi creativamente con la realtà nella sua evoluzione, ispirarsi tenacemente a idealità non passeggere come quelle dell’unità; e del comune destino dell’Europa, saper risollevar- Domenica 28 maggio 2006 5 AFRICA CHIAMA IN ANGOLA Emergenza colera: corriamo in aiuto D ramma colera per l’Angola di Rinaldo Bonadio. La malattia ha già colpito la capitale Luanda e le province del centro sud del paese africano: un solo caso certo, invece, nella provincia di Uige, grande cinque volte il Veneto, nel nord, per la quale il medico coneglianese Rinaldo Bonadio, gli altri medici volontari del Cuamm e i volontari di Africa Chiama da anni si impegnano e sollecitano la nostra solidarietà. «Ma questo non vuol dire – spiega Bonadio – che fra una settimana la situazione non sia completamente cambiata. Quindi bisogna essere organizzati ad affrontare l’emergenza. In una comunità impreparata la malattia può arrivare a far perire il 60% degli ammalati mentre tale mortalità può essere abbassata fino all’1% se si mettono in atto tutte le misure di prevenzione e cura». Dall’educazione all’igiene (per una popolazione né colta né ricca, per usare un eufemismo) fino a migliaia di flebo: un’impresa titanica per il personale medico al servizio del milione 300 mila abitanti di Uige, tra cui tre medici e due infermieri del Cuamm, divisi tra gli ospedali di Uige, Damba e Maquela. A cui potrebbero presto aggiungersi altri, Bo- nadio compreso: «Il Cuamm ha già allertato parecchi di noi che hanno avuto esperienza nei paesi a lingua portoghese e ha chiesto disponibilità a partire per l’e- ventuale emergenza. Personalmente ho dovuto affrontare un’emergenza del genere in Mozambico e non è una cosa semplice, soprattutto nella prima settimana, quando l’organizzazione è messa a dura prova e le morti più probabili». Ma se lo saranno un po’ meno sarà anche merito dell’impegno di Africa Chiama, che per l’ospedale rurale di Songo nella regione di Uige ha donato attrezzature e volontari per riabilitare l’acquedotto: e la disponibilità di acqua perfettamente potabile è il primo antidoto al colera. Ai progetti nel nord dell’Angola è stato anche devoluto il ricavato di ogni “Giornata del riso” tenuta in Quaresima in diocesi: in tutto 21 mila 500 euro. Per contribuire alla lotta al colera in Angola, Africa Chiama ha aperto il conto corrente 11973 presso la Banca Prealpi. Tommaso Bisagno che, per fondamentale che sia il loro ruolo; è dovere non eludibile delle forze sociali, della cultura, delle istituzioni regionali e locali, dei movimenti associativi». L’Europa è, in sostanza, “affare di tutti”: per proseguire sulla via dell’unità europea, inaugurata all’indomani degli orrori della seconda guerAltiero Spinelli ra mondiale, occorre ripartire da ideali “alti”, da tenaci volontà si da ogni sconfitta». Nella stessa occasio- di pace e di dialogo, coinne, Napolitano ha affer- volgendo i cittadini e omato riguardo il difficile perando con gradualità. momento che incontra L’Europa federalista vatil’Unione europea: «Dare cinata da Spinelli resta nuovo impulso a un per- per ora lontana; l’Unione corso che appare rista- europea è, invece, alla gnare non è affare sol- portata di mano. Gianni Borsa tanto delle forze politi- 6 Domenica 28 e lunedì 29 maggio Ancora alle urne per la Provincia S i vota ancora. A distanza di un mese e mezzo torniamo a votare, per eleggere il nuovo presidente della provincia di Treviso e per rinnovare tre comuni diocesani. Una votazione, quella provinciale, che, stando ai pronostici della vigilia, non dovrebbe creare grandi novità. Il presidente uscente, o meglio il presidente vicario Leonardo Muraro, che ha fatto le veci del presidente eletto Luca Zaia quando questi ha preso la via della vicepresidenza regionale, sarà riconfermato – a meno di sorprese – sullo scranno più alto del palazzo di via Battisti. L’unica variabile da affidare alle urne è il quando: già al primo turno, se il Progetto Nordest di Giorgio Panto non saprà distogliere l’elettorato leghista in modo massiccio, o al ballottaggio, quindici giorni dopo, contro il portacolori dell’Unione Lorenzo Biagi, già direttore del settimanale diocesano di Treviso. I partiti che sostengono Muraro alle provinciali sono un po’ meno di quelli che sostenevano Berlusconi alle politiche: ma proprio il risultato non eccelso della Lega il 9 e 10 aprile ha consigliato i leader della Casa delle libertà trevigiana a trovare in fretta un accordo, mettendo sotto lo stesso tetto Lega, Forza Italia, Udc e An (oltre alla lista di supporto di Zaia) per evitare pericolosi scontri fratricidi. Ma la nuova giunta provinciale sarà comunque e L’AZiON Attualità Domenica 28 maggio 2006 Eventuale ballottaggio 11-12 giugno diversa: dopo due legislature di monocolore leghista, la Lega sarà infatti chiamata a condividere i programmi, e soprattutto i posti, con le posizioni degli alleati. Per Muraro sarà un vantaggio o un problema? (AT) COME, DOVE, QUANDO SI VOTA D omenica 28 e lunedì 29 maggio si torna alle urne: nella nostra diocesi si vota per il rinnovo dell’amministrazione provinciale di Treviso e dei Comuni di Oderzo (unico sopra i 15 mila abitanti), Cordignano, Portobuffolè. Si vota domenica 28 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 29 dalle 7 alle 15. Se nessun candidato alle provinciali e per il Comune di Oderzo ottiene la maggioranza assoluta dei voti si procederà al ballottaggio domenica 11 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 12 dalle 7 alle 15. Per votare occorre esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Se si è smarrita la tessera elettorale si può richiederne una copia all’ufficio comunale fino al giorno stesso delle votazioni. Per le elezioni provinciali la scheda è di colore giallo. È possibile votare solo il presidente della provincia; solo il consigliere provinciale (in questo modo il voto andrà anche al presidente della provincia ad esso collegato); sia il presidente della provincia che il consigliere provinciale. nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere GIORGIO PANTO Per le elezioni comunali la scheda è azzurra. Per i comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti (Oderzo) è possibile votare solo il sindaco; solo la lista di candidati al consiglio comunale (in questo modo il voto andrà anche al sindaco collegato); sia il sindaco che la lista di candidati al consiglio alla quale il candidato sindaco è collegato; sia il sindaco che la lista di candidati al consiglio comunale non collegata al sindaco prescelto (voto cosiddetto disgiunto). È inoltre possibile manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale: in caso di voto disgiunto la preferenza non può essere data. Per i comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti è possibile votare: solo il sindaco (in questo caso il voto andrà anche alla lista ad esso collegato); solo la lista di consiglieri (in questo caso il voto andrà anche al sindaco collegato); sia il sindaco che la lista di candidati al consiglio comunale collegato. È inoltre possibile manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale. CLAUDIO VETTORETTI nome e cognome candidato consigliere ROSANNA SPOLAORE nome e cognome candidato consigliere LORENZO BIAGI nome e cognome candidato consigliere BRUNO CESARO nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere LEONARDO MURARO La scheda delle elezioni PROVINCIALI nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere GIORGIO PIROVANO nome e cognome candidato consigliere MORENO VOLTARELLO nome e cognome candidato consigliere pende a quali ci si riferisce. L’altro giorno abbiamo anche letto che ogni trevigiano ha 11 mila euro in banca. Sicuramente molti si saranno offesi, perché ne hanno molti di più. Anche perché altrimenti quelle cifre medie come salterebbero fuori? E comunque tra queste notizie e quelle dei lunedì mattina, dove c’è il rincorrersi degli incidenti/disgrazie/tragedie, come se solo quella fosse la cronaca (ma gli editori ribadiscono che sia la sola cronaca che fa vendere copie), preferiamo ancora i voli dell’economia. Almeno ci fanno sognare che sia tutto vero. Fino a quando non ci diranno che il bicchiere è mezzo vuoto. Il mezzo bicchiere: è vuoto o pieno? ranquilli, va tutto benissimo. Il treno dell’economia veneta è ripartito, gli indicatori addirittura volano. E l’Indesit, e la Zanussi... solo apparenza. Andateglielo a dire voi ai lavoratori, ma anche alle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese. Secondo i dati presentati dalla Camera di Commercio, la ripresa c’è. E a leggere i numeri sembra proprio così. Il bello (o il brutto) dei numeri è tuttavia che sono relativi ad altri numeri, e il bicchiere può apparire mezzo pieno o mezzo vuoto in un battibaleno: di- “quorum strumentale” (cioè il numero di votanti) non è pregiudiziale alla validità del referendum: in altre parole non serve che voti il 50% + 1 degli elettori, poiché questo tipo di procedimento, a differenza del referendum abrogativo, non è finalizzato al perfezionamento e al bilanciamento delle scelte del legislatore, ma si presenta piuttosto come uno strumento di garanzia delle minoranze e come tale ne verrebbe sminuito il valore qualora venisse richiesto un numero minimo di votanti. La legge viene dunque promulgata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli. C’è solo un altro precedente di referendum costituzionale (non richiedibile fino al 1970): risale al 2001, e si votò per confermare (e si confermò con 64,2% di voti favorevoli, con il 34% di votanti) la riforma sul federalismo. Referendum sulla devolution C omunque vada alle provinciali (ballottaggio o meno), quella di domenica non sarà l’ultima votazione prima dell’estate. È stato infatti indetto per domenica 25 e lunedì 26 giugno il referendum sulla cosiddetta devolution. Tecnicamente si tratta di un referendum confermativo previsto dalla Costituzione quando una legge di revisione costituzionale o una legge costituzionale non raggiungono la maggioranza qualificata dei due terzi: in quel caso la promulgazione viene “congelata” in attesa del responso degli elettori. Nel referendum confermativo il nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere nome e cognome candidato consigliere IL 25 E 26 GIUGNO T nome e cognome candidato consigliere e L’AZiON C ome era facile prevedere, la legislatura è cominciata in un clima rovente, e non certo per la primavera incipiente. Alle polemiche del dopo-voto (con le accuse di brogli avanzate dal centrodestra) si sono aggiunte quelle legate alla presunta occupazione del potere da parte del centrosinistra, che ha scelto, con la sua risicata maggioranza, come presidenti della Repubblica e dei due rami del Parlamento persone espressione della propria parte. Ultime, in ordine di tempo, quelle per la votazione della fiducia al governo Prodi Attualità Quattro nomi solo nella squadra.Prevedibile? C’è pocoVeneto nel Governo Prodi in Senato, dove i sette senatori a vita hanno votato a favore: il centrodestra si è scagliato, con diversa veemenza, contro i sette illustri senatori (compresi il Ciampi che voleva rieleggere al Colle più alto, e l’Andreotti che voleva alla presidenza del Senato) “rei” di aver votato, dimenticando forse che sempre i senatori a vita hanno votato in queste particolari occasioni. Ma tant’è: si sapeva che l’opposizione sarebbe stata dura. Il premier incaricato ha quindi presentato la sua lista di ministri. Se un po’ sorprende il numero dei dicasteri (se ne aspettava qualcuno di meno, alla luce delle critiche al governo Berlusconi, che ne aveva aumentato il numero rispetto al passato, e che co- UN NUOVO MINISTERO PER LA FAMIGLIA: ASILI, LAVORO,ANZIANI, UNIONI CIVILI... La sfida della Bindi M inistro per la Famiglia del nuovo Governo Prodi, dopo aver retto dal 1996 al 2001, sempre con Prodi, il dicastero della Sanità. Convinta “ulivista”, è parlamentare dal 1989 (eletta con la Dc). Rosy Bindi è uno degli esponenti di spicco del mondo cattolico all’interno della coalizione di centro-sinistra. È stata vicepresidente nazionale dell’Azione cattolica dal 1984 all’89 e prima ancora assistente di Vittorio Bachelet, ucciso davanti ai suoi occhi dalle Brigate rosse nel 1980. Un ministero nuovo, tutto dedicato alla famiglia, con una donna al timone.«Nel programma dell’Unione avevamo scritto che la famiglia doveva essere al centro di un nuovo modello di welfare, e il primo passo è stato quello di dare peso politico e istituzionale a questo impegno. Il mio sarà un ruolo di raccordo e coordinamento tra i vari settori: dal fisco al lavoro, dalla sanità all’assistenza, alla scuola. Una vera e propria “valutazione dell’impatto familiare” che, come per la valutazione d’impatto ambientale ormai ampiamente collaudata, permetta di capire le ricadute concrete sulle famiglie delle singole scelte di governo». Le sue priorità. «I bambini, che innanzitutto devono nascere: e quindi, una politica a sostegno della maternità e della paternità responsabili, una politica per l’infanzia, sostegno economico certo, conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi per la famiglia soprattutto per le donne. I non autosufficienti e gli anziani. Politiche fiscali attente all’entità del nucleo familiare. E infine una politica di lotta alla povertà che supera la visione assistenzialistica». Le strategie a sostegno della famiglia. «Vedo una grande vitalità ma anche un grande malessere. La famiglia è un sog- getto centrale della coesione sociale e della solidarietà intergenerazionale, assolve compiti fondamentali di cura, educazione, assistenza, produce ricchezza e risparmio. Al tempo stesso si scaricano sulla famiglia i conflitti e le patologie delle società: la violenza sui bambini e le donne, il disagio degli adolescenti, l’aumento delle povertà, la solitudine degli anziani. E il basso tasso di natalità è la spia più evidente di questo malessere. E non bastano misure una tantum ed episodiche. Bisognerà integrare nuove forme di sostegno economico e di servizi dedicati alla famiglia: asili, scuole, attività ricreative. Il mondo del lavoro è cambiato e le tutele devono essere estese ai lavoratori precari, ai lavoratori autonomi e ai professionisti, così come vanno rafforzate le misure di contrasto dell’esclusione e della povertà, che non è mai solo un problema dei singoli. Accompagneremo le famiglie lungo il cammino di crescita dei figli fino alla maggiore età. Le donne devono poter conciliare il desiderio di avere un figlio e le responsabilità di genitore con gli impegni professionali. E ancora, i giovani, che devono essere aiutati con politiche per l’inserimento nel mondo del lavoro e per la casa». In Italia cresce di anno in anno il numero degli anziani: si occuperà anche di loro? «Siamo il paese più vecchio d’Europa e una famiglia su cinque deve far fronte ai bisogni di un anziano non autosufficiente. È un carico economico e spirituale notevole. Finora ad un bisogno sociale diffuso è stata data una risposta privata. Realizze- remo il Fondo nazionale per la non autosufficienza d’intesa con le regioni e gli enti locali, che finanzi la rete dei servizi privilegiando l’assistenza domiciliare. Ma dovremo lavorare per faRosy Bindi il giorno del giuramento davanti al vorire una vecchiaia atpresidente Napolitano tiva con politiche che sappiano restituire alle no- impegnati in politica». stre comunità la grande riQuando il mondo catsorsa delle persona anziatolico – in particolare i na». vescovi – difende pubPer il mondo cattolico blicamente la famiglia, la difesa e la promoda molti settori della zione della famiglia è politica e della cultura fondamentale: ma lei, italiana si alzano voci cattolica, è ministro di che lo accusano di inuno Stato laico e pludebita ingerenza e di ralista: non pensa che non rispetto della laiquesto le potrà creare cità dello Stato. più di qualche diffi«Si assiste al rigurgito di coltà? E dentro la sua una certa deriva laicista, per coalizione, come ri- questo i cattolici sono chiaspettare le diverse sen- mati a una difficile responsibilità? sabilità. Non chiudersi in u«Va salva- na testimonianza privata delguardata la la propria fede ma aprirsi al laicità della confronto con una società politica, difen- pluralista. La Chiesa non dendola sia compie alcuna ingerenza da chi confon- quando interviene sui prode il plurali- blemi delle società contemsmo culturale poranee o interloquisce con con il relativi- la politica. Né quando rismo etico sia chiama alla fedeltà ai valori da chi fa un uso strumenta- irrinunciabili. D’altra parte le dei valori della religione. la politica non può abdicare Non ho mai nascosto le mie alla sua funzione elettiva di differenze con alcune com- mediazione, di aiuto a supeponenti della coalizione e vi- rare e ricomporre le diffegilerò sull’equilibrio rag- renze. Altrimenti dovremmo giunto nel programma del- arrenderci alle divisioni e lil’Unione, dove non ci sono mitare la funzione della polidubbi sulla definizione di fa- tica alla rappresentazione miglia, quella fondata sul ma- delle lacerazioni. È un crinatrimonio e come tale ricono- le difficile ma la storia del catsciuta nella nostra Costitu- tolicesimo democratico, da zione. D’altra parte sono con- Sturzo a De Gasperi a Moro, vinta che una politica forte ci insegna che si può interper la famiglia ci permetterà pretare la parola della Chiedi affrontare senza strappi il sa nel libero confronto parproblema delle unioni civili. lamentare senza tradire la Ci sono tante persone che af- nostra identità cristiana. L’Afidano il proprio progetto di zione cattolica è stata per me vita a forme di convivenza di- una grande scuola e spero di verse dal matrimonio. Equi- non tradirne mai l’insegnapararle alla famiglia sarebbe mento: fedeltà alla Chiesa, asbagliato ma regolamentarle scolto della storia e responprescrivendo diritti e doveri sabilità laicale delle scelte». è una precisa responsabilità, Sandro Vigani anche per noi laici cristiani Direttore di Gente Veneta Non bastano misure una tantum o episodiche Domenica 28 maggio 2006 munque ne aveva uno di meno), forse sorprende meno che il Veneto abbia pochi rappresentanti. Del resto la classe politica espressa dal Veneto in questi ultimi anni ha poco da condividere con l’attuale maggioranza. La nostra regione sarà dunque rappresentata da un solo viceministro e da tre sottosegretari. Tra i quali non c’è l’atteso Tiziano Treu, che molti pronosticavano addirittura ministro del Lavoro. Franco Bonato, 56 anni, veneziano di Torre di Mosto è l’unico diocesano al governo, ed è sottosegretario agli Interni. È già 7 stato parlamentare di Rifondazione comunista nella legislatura 1996-2001. Cesare De Piccoli, 60 anni, di Mogliano, segretario regionale dei Democratici di Sinistra, è viceministro ai Trasporti. Paolo Giaretta, 59 anni, già sindaco di Padova, da due legislature è senatore. Con i colori della Margherita è sottosegretario allo Sviluppo economico (ex Attività produttive). Franca Donaggio, 59 anni, veneziana ora residente a Mira, diessina (in gioventù giocatrice di serie A di basket), è uno dei due sottosegretari alla Solidarietà sociale. I NOMI DEL GOVERNO Premier: Romano Prodi Vicepremier: Massimo D’Alema e Francesco Rutelli. Sottosegretari: Enrico Letta, Enrico Micheli, Fabio Gobbo e Ricardo Franco Levi. Affari esteri: Massimo D’Alema. Viceministro: Ugo Intini e Patrizia Sentinelli. Ss.: Famiano Crucianelli, Donato Di Santo, Gianni Vernetti e Vittorio Craxi. Franco Bonato Interno: Giuliano Amato. Viceministro: Marco Minniti. Ss.: Graziella Lucidi, Ettore Rosato, Alessandro Paino, Franco Bonato. Economia: T. Padoa Schioppa. Viceministri: Vincenzo Visco, Roberto Pinza. Ss.: Massimo Tononi, Paolo Cento, Mario Lettieri, Alfiero Grandi, Antonangelo Casula. Giustizia: Clemente Mastella. Ss.: Luigi Manconi, Alberto Maritati, DaCesare De Piccoli niela Melchiorre, Luigi Scotti, Luigi Li Gotti. Istruzione: Giuseppe Fioroni. Viceministro: Mariangela Bastico. Ss.: Gaetano Pascarella, Letizia De Torre. Lavoro: Cesare Damiano. Ss.: Antonio Montagnino, Rosa Rinaldi. Difesa: Arturo Parisi. Ss.: Giovanni Lorenzo Forcieri, Emidio Casula, Marco Verzaschi. Politiche agricole: Paolo De Castro. Paolo Giaretta Ss.: Guido Tampieri, Stefano Boco . Ambiente: A. Pecoraro Scanio. Ss.: Gianni Piatti, Bruno Dettori, Laura Marchetti. Infrastrutture: Antonio Di Pietro. Viceministro: Angelo Capodicasa. Ss.: Luigi Meduri, Tommaso Casillo. Salute: Livia Turco. Ss.: Serafino Zucchelli, Antonio Gaglione, Giampaolo Patta. Beni culturali: Francesco Rutelli. Franca Donaggio Ss.: Elena Montecchi, Andrea Marcucci, Danielle Mazzonis. Comunicazioni: Paolo Gentiloni. Ss.: Luigi Vimercati, Giorgio Calò. Affari regionali: Linda Lanzillotta. Ss.o: Pietro Colonnella. Attività Produttive: Pier Luigi Bersani. Viceministro: Sergio D’Antoni. Ss.: Mario Bubbico, Paolo Giaretta, Alfonso Gianni. Funzione pubblica: Luigi Nicolais. Ss.: Beatrice Magnolfi, Giampiero Scanu. Pari opportunità: Barbara Pollastrini. Ss.: Donatella Linguiti. Solidarietà sociale: Paolo Ferrero. Ss.: Franca Donaggio, Cristina De Luca. Riforme: Vannino Chiti. Ss.: Giampaolo D’Andrea, Paolo Naccarato. Famiglia: Rosy Bindi. Ss.: Chiara Acciarini. Pol. comunitarie: Emma Bonino. Ss.: Mauro Agostini, Milos Budin. Ricerca universitaria: Fabio Mussi. Ss.: Luciano Modica, Nando Dalla Chiesa. Giovani e Sport: Giovanna Melandri. Ss.: Giovanni Lolli, Elidio De Paoli. Att. programma: Giulio Santagata. Trasporti: Alessandro Bianchi. Viceministro: Cesare De Piccoli. Ss.: Andrea Annunziata. e L’AZiON Economia Domenica 28 maggio 2006 Omero De Martin analizza la situazione economica La delocalizzazione è una via obbligata M entre da qualche parte si dice che si avvertono segnali di ripresa economica, a casa nostra la situazione è grave. Prima la vicenda Corazzin (con gli scontri col sindacato e le successive minacce personali); poi la crisi dell’Indesit di Refrontolo (con il possibile taglio di 120 posti di lavoro per un avvicinamento della produzione alla casa madre a Fabriano, nelle Marche); e per finire il quadretto ben poco idilliaco, la battaglia alla Zanussi, dove il referendum dei lavoratori ha bocciato la richiesta di aumentare la produzione oraria di frigoriferi nello stabilimento di Susegana, e come risposta l’Electrolux ha ritirato il piano industriale e i conseguenti 18 milioni di investimenti, mettendo “sotto osservazione” lo stabilimento, come accade nelle situazioni più precarie. Per aiutarci ad esaminare questo quadro poco edificante abbiamo chiesto aiuto a Omero De Martin, cadorino trapiantato da decenni a Conegliano, già direttore generale della Rica e della Irca nel gruppo Zoppas, prima ancora dirigente del gruppo Electrolux. Oggi ha una società di consulenza e lavora con aziende trivenete che hanno contatti con tutto il mondo. De Martin, che idea si è fatto sulla situazione della Zoppas di Susegana? «Non conosco il piano dettagliato del gruppo Electrolux, ma conosco bene il fenomeno della delocalizzazione, che ho vissu- to direttamente ai tempi del mio impegno nella Zoppas. È un fenomeno estremamente preoccupante dal punto di vista occupazionale, perché non vedo come possano essere rimpiazzati posti di lavoro che si perdono oggi sul nostro territorio. Il mercato è piatto da tempo e non vedo aziende che vivano il boom di dieci anni fa. Ritengo altresì la delocalizzazione per certi versi quasi obbligatoria; d’altro canto però porta le aziende ad un certo appannamento rispetto alle attività di recupero dell’efficienza. Soprattutto non c’è investimento in ricerca e sviluppo, in evoluzione tecnologica. Ho vissuto questo fenomeno in Germania negli anni Novanta, ma lì hanno saputo reagire, sostituendo il vantaggio di costo della delocalizzazione con contenuti tecnologici molto più elevati». Un fenomeno che interessa solo i grandi gruppi? «Solo loro si possono permettere piani di delocalizzazione, perché stanno in piedi solo con i grandi numeri, ma è evidente che trascinano l’indotto. È un processo inarrestabile: la prima fase riguarda la manodopera diretta, poi interessa le strutture indirette, in particolare gli uffici tecnici». In questa situazione, i lavoratori però votano contro un aumento di produzione oraria (vedasi l’esito del referendum alla Zanussi)... «Ho la netta impressione che i lavoratori non si rendano conto della situazione e non siano informa- I lavoratori pagano la scarsa informazione Omero De Martin ti a dovere. Numeri, bilanci e conti economici ai lavoratori non arrivano. O forse intervengono anche aspettative di re-impiego». Da chi dipende la carenza di informazione? «Da tutto il sistema. Io ho sempre avuto rapporto aperto e nei limiti del possibile trasparente nei confronti del sindacato. L’informazione è una base importante: queste reazioni si basano su una scarsa conoscenza della situazione». Parlando di delocalizzazione si arriva a discutere di flessibilità e legge Biagi. «Esatto. Personalmente penso che la delocalizzazione non deriva solo dal costo, ma anche dalla flessibilità del sistema. I grossi vincoli all’atto dell’assunzione portano ad una grande prudenza delle aziende nelle assunzioni: maggiore libertà porterebbe maggiore entrata nelle aziende rispetto a oggi. Oggi si tende a sfruttare le poche leve di flessibilità (straordinari o lavoro festivo) in un mercato imprevedibile e isterico. Non è del resto più possibile pensare di spalmare sui 12 mesi la necessità di manodopera. Ritengo che la legge Biagi abbia aperto buone possibilità, poi come sem- Sportello del CITTADINO A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI LUNGHE LISTE D’ATTESA? CURE ALL’ESTERO PAGATE L iste di attesa troppo lunghe? Il malato ha diritto di curarsi all’estero e di essere rimborsato. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea con un’importante sentenza in tema di tutela della salute. Secondo i giudici della Corte, nel momento in cui le cure, nel proprio stato, risultano pur praticabili ma gravate da liste d’attesa troppo lunghe, sussiste il diritto del cittadino di curarsi in uno dei paesi dell’Unione europea con diritto di ricevere rimborso dal proprio sistema sanitario. In questo modo, la Corte di giustizia europea ha dato credito alle ragioni accampate da una signora inglese che aveva chiesto ma non ottenuto il parere positivo del sistema sanitario nazionale inglese. Avv. Nicola Todeschini Un. Naz. Consumatori Treviso tel. 0438-420581 pre succede viene adattata al sistema. Oggi la flessibilità nell’assunzione e nel licenziamento porterebbe al rovesciamento del fenomeno: se si pensa che proteggere posti di lavoro significhi mantenere l’occupazione, io sono convinto esattamente del contrario». La vicenda Corazzin ha evidenziato rapporti delicati tra sindacato e imprenditori. «È normale che al tavolo delle trattative ognuno reciti il proprio ruolo. La mia impressione è che ci siano parti del sindacato e dell’imprenditoria lungimiranti e disponibili al dialogo, ed altre che si arroccano su posizioni più crude. Come sempre accade in queste fasi di grande tensione possono esserci aree dei lavoratori che non seguono le direttive delle organizzazioni ufficiali, e questo è molto pericoloso». La Indesit vive una sorta di “delocalizzazione interna”. «Avviene nella logica dei distretti produttivi e dell’ottimizzazione dell’indotto: è evidente che le aziende cercano di concentrare le risorse dove hanno maggiore efficienza. Non c’è nulla da fare: c’è appiattimento dei costi diretti, le materie prime hanno lo stesso costo dappertutto: solo i grandi volumi e le economie di scala salvano i conti economici». Vede i segnali di ripresa di cui si parla? «Sì, sono ottimista, ma sono sempre più convinto che si salveranno le aziende che lavorano sull’efficienza, sulla qualità e sullo sviluppo tecnologico. Il fenomeno Cina e la delocalizzazione generale possono essere visti positivamente se spingono le aziende a lavorare meglio. Nelle nostre aziende ci sono ancora sacche di inefficienza notevoli». Alessandro Toffoli PROSECCO IN AMERICA Poche un milione di bottiglie in Usa A l castello sbrogliarsi in un di San Salmercato compovatore a Susegasto da 50 Stati na chiude la due con altrettante giorni del IX “Vileggi in materia. “Vino in villa” no in villa” (20 e 2006 ha accolto 21 maggio scornelle due intense si) che ha visto il giornate oltre 13 Prosecco doc mila “enoturisti” Conegliano-Valgiunti dall’Italia e dobbiadene conparecchi anche frontarsi con il dall’estero. Fra mercato amerile oltre 250 eticano. «Nel 2005 chette presenti l’8% dell’export dai conti Collaldel nostro Proto, ha suscitato secco, che complessivamente Il prosecco dry Cenetae una certa curiosità, ma anche inammonta a 14 milioni di bottiglie su un teresse, l’esordio ufficiatotale di 44 milioni 200 le del Prosecco extra dry mila, ha preso – com- millesimato 2005 di Cementa Franco Adami, netae, l’azienda agricola presidente dell’omonimo dell’Istituto diocesano Consorzio di tutela, che per il sostentamento del organizza la grande ker- clero di Vittorio Veneto. “Vino in villa” ha inolmesse – la strada degli Stati Uniti. Sono quindi tre accolto cento giornapiù di un milione di bot- listi di tutto il mondo: dal tiglie, il che è però anco- Giappone alla Corea, dalra un numero basso, se la Cina all’Ungheria. Ma teniamo conto delle e- nel Distretto del Prosecnormi potenzialità di co guai fermarsi sugli alquei mercati. I nostri pro- lori, cosicché si è già al duttori potranno dunque lavoro per il “Vino in vilavere là in America an- la New York” il prossimo cora parecchio da fare a 27 giugno al Cipriani sulpatto che lavorino con la famosa Fifth Avenue newyorkese. Per consuconsapevolezza». Leonardo Lo Cascio, il mo di Prosecco Doc Comassimo importatore di negliano-Valdobbiadene vini italiani di tutta l’A- gli Stati Uniti si collocamerica, ha invece spie- no attualmente al quarto gato alle 74 aziende pre- posto, dopo Italia, Gersenti in castello come mania e Svizzera. (MS) 9 CCIAA L’economia trevigiana in 291 pagine I nnovazione, idee e formazione professionale. Sono queste le sfide che sta affrontando oggi la Marca trevigiana per riposizionarsi nel mercato globale. È quanto emerso dal “Rapporto annuale sull’economia trevigiana 2005”, presentato nei giorni scorsi in Camera di Commercio a Treviso. Un volume di 291 pagine utili per capire la trasformazione dell’economia trevigiana, lo stato di benessere del commercio estero, le caratteristiche delle imprese e dell’imprenditoria, l’evoluzione delle imprese “rosa”, il commercio e il turismo. Inarrestabile dunque il declino del settore manifatturiero che, nel 2005, perde 243 imprese, bilanciate però da una crescita nell’edilizia, nel commercio e nei servizi. Si confermano punta di diamante dell’export trevigiano i macchinari industriali seguiti dalla produzione di mobili che, pur in calo del 3,1 %, si ritaglia un’importante fetta di mercato in Russia, Scandinavia e alcuni Paesi dell’Est. Cresce ulteriormente l’export di calzature sportive (+3%) mentre l’abbigliamento incrementa le vendite estere (+7,6%). Ferma la disoccupazione che si stabilizza a un tasso del 4,1%, mentre crescono le ore autorizzate della Cassa integrazione guadagni, passata dalle 560 mila del 2004 a 1.145.000 ore del 2005 (pari a 763 lavoratori equivalenti). A fronte di questi dati più o meno attesi, si scopre però che Treviso ha oggi un maggior numero di brevetti per invenzioni (+29%) e di depositi per la tutela dei marchi (+16,2%): «La Provincia di Treviso conserva la vocazione manifatturiera – ha spiegato il presidente dell’ente, Federico Tessari – ma le nostre imprese stanno imboccando due strade: l’inserimento sempre più deciso nelle filiere globali e la smaterializzazione, cioè la vendita non di prodotti materiali ma di idee. Per questo il capitale umano, l’innovazione e la creatività sono sempre più fattori strategici». Innovazione e idee dunque, ma non senza i mezzi e le infrastrutture per attuarle, come l’uso della banda larga (oggi presente solo in 35 su 95 comuni), i finanziamenti all’università. Il futuro dell’economia trevigiana, inoltre, viaggia sul binario del turismo e dei servizi alla persona (assistenza e benessere), mentre diventa interessante anche l’economia no profit che va agevolata dal punto di vista giuridico e gestionale valorizzandone il ruolo in un moderno welfare. (PF) e L’AZiON I DATI DEI QUESTIONARI REDATTI DAI PARROCI La fotografia della pastorale I n queste settimane la nostra Chiesa di Vittorio Veneto – in primis il Vescovo e i responsabili degli uffici pastorali – si sta interrogando sull’impegno profuso dalle singole parrocchie nell’attuazione del Piano pastorale diocesano (Ppd) 2005-2006. Determinanti risulteranno i sei incontri di verifica con quanti si impegnano in prima persona nei diversi aspetti dell’azione pastorale. Come ulteriore spunto di riflessione per la verifica, nelle ultime settimane è stato sottoposto ai parroci un questionario, per rilevare almeno a grandi linee le attenzioni avute quest’anno dalle parrocchie. Sono stati restituiti 125 questionari; abbiamo quindi le risposte di 3 parrocchie su 4. Una prima serie di domande chiedeva di valutare da 1 a 5 l’impegno avuto rispetto a sei indicazioni del Piano pastorale. I risultati sono sintetizzati, a livello diocesano, nel grafico numero 1. Due aspetti vedono la prevalenza delle parroc- chie che hanno avuto un’attenzione alta o massima. Anzitutto rispetto all’iniziazione cristiana; ci si può chiedere che cosa significhi aver investito tutte queste energie: riguarda la tradizionale catechesi? i catechisti? i genitori? Poi rispetto all’impegno per la “preparazione alla messa domenicale, in particolare alla messa delle famiglie”, sarebbe interessante, anche qui, sapere quali cammini si sono attivati. Tre dimensioni vedono invece la prevalenza di un impegno basso o minimo. I punteggi più bassi emergono per la ministerialità laicale (la domanda metteva a fuoco in particolare l’équipe di laici denominati “promotori di comunione”): quasi metà delle parrocchie ha avuto un impegno minimo o basso, e solo un 5% s’è impegnato molto su questo fronte. Dall’incrocio dei dati, risultano essersi impegnate un po’ meno le parrocchie di media dimensione (tra 1.000 e 3.000 abitanti), e di più le più piccole e le più grandi (forse in queste ultime due categorie si sente maggiormente l’insufficienza del numero di sacerdoti?). Risultati simili, a livello diocesano, per l’impegno rispetto agli “itinerari di formazione familiare al senso vocazionale” e per l’“attenzione prestata ai germi di vo- NUOVO INCONTRO A CONEGLIANO Da ambo le parti si è riconosciuta la necessità di lavorare all’interno delle rispettive comunità per far crescere la conoscenza corretta dell’altro e sviluppare un clima di maggior fiducia reciproca. Questo impegno è stato sentito come fondamentale per costruire un dialogo vero, a partire dalla base, fondato su gesti concreti di reciproco rispetto, per non limitarsi solo a fare dei bei discorsi. Sono poi emerse una serie di tematiche intorno alle quali sviluppare un confronto. Riconoscendo che i presenti non pretendono di avere particolari competenze teologiche, si è convenuto di approfondire prima di tutto ciò che è comune, a partire dalle esigenze stesse del dialogo. Prima di tutto, quindi, portare a conoscenza le piccole iniziative di questo tipo già presenti nel territorio; l’attenzione a- Cristiani e musulmani il dialogo continua S ostenuti dal desiderio di dialogo di tutti coloro che si erano ritrovati a Conegliano il 22 ottobre dello scorso anno, e incoraggiati dai vescovi Mazzocato e Zenti, cristiani e musulmani della provincia si sono nuovamente ritrovati sabato 20 maggio a casa Toniolo di Conegliano. La composizione ha rispecchiato ancora una volta la varietà di presenze della comunità musulmana e di quella cattolica: preti e laici delle due diocesi, responsabili dei centri di preghiera islamici, delle confraternite murid e tijan, apparte- nenti alle comunità albanesi e del Bangladesh, mediatori e mediatrici culturali... Si sono verificate le possibilità di dar seguito a quel primo incontro individuando con più chiarezza motivazioni ispiratrici e tematiche. È emerso con forza, sia da parte musulmana che da parte cristiana, che incontrarsi per dialogare è prima di tutto obbedire ad un preciso invito di Dio, che chiama chi crede in lui a costruire pace e convivenza dignitosa per tutti. cazione alla vita consacrata e presbiterale”. Rispetto a quest’ultimo punto emergono delle differenze a seconda delle dimensioni delle parrocchie, con le piccole (con meno di 1.000 abitanti) che si sono impegnate meno, mentre mostrano una frequenza maggiore di alto impegno quelle di media dimensione (tra i 1.000 e i 3.000). Da ultimo, si può notare una distribuzione dell’impegno sostanzialmente simmetrica per le unità pastorali, dove anzi prevalgono di poco le parrocchie che si sono impegnate molto. La seconda parte del questionario (grafico numero 2) si focalizzava su tre punti messi a tema dal Ppd: rinnovo degli organismi di partecipazione ecclesiale, il tempo del “dopo-cresima”, la preparazione al matrimonio. Il rinnovo dei consigli ha coinvolto la grande maggioranza delle parrocchie: il 95% di esse ha rinnovato il Consiglio pastorale, l’84% anche quello per gli affari economici; 9 volte su 10 aggregando anche i rappresentanti di gruppi e associazioni presenti in parrocchia. Quanto alle modalità di scelta dei membri, prevalgono (per il 55%) le votazioni della comunità, o dell’assemblea domenicale, dei nominativi selezionati in una lista: lista redatta per il 43% delle volte dalla comunità stessa, per il 38% dal Cp uscente, per il 12% dal parroco. Sembrano quindi prevalere le forme di comunione. Due domande sondavano degli aspetti del dopo-cresima. La prima chiedeva se c’è stato un momento di riflessione approfondita sulla pastorale giovanile: in quasi 3 parrocchie su 4 questa riflessione c’è stata; più spesso in quelle medio grandi e grandi (oltre i 2.000 abitanti). La seconda domanda chiedeva se ci sono state in parrocchia delle iniziative specifiche di carattere vocazionale; queste sono state proposte solo in 2 parrocchie su 5, un po’ più spesso nelle parrocchie grandi (oltre i 3.000 abitanti). Da ultimo il questionario ha raccolto alcune informazioni sui corsi di preparazione al matrimonio. Più di metà delle parrocchie ne hanno attivato uno o più. Tra i “no” resta però l’ambiguità di chi ha dato questa risposta perché i corsi sono attivati a livello foraniale. Quasi due terzi dei corsi, comunque, hanno una durata compresa tra i 9 e i 12 incontri. (AQ) gli spazi già presenti di convivenza quotidiana: nella scuola (comprese le scuole materne parrocchiali, nelle quali sono spesso presenti bambini musulmani), nel lavoro, nel vicinato... Si è riconosciuta l’importanza degli spazi per l’incontro delle comunità musulmane, al fine di avere luoghi di dialogo interno e per poter trasmettere ai figli elementi culturali e religiosi significativi, rimanendo però convinti che fondamentale è l’impegno delle persone a creare relazioni di rispetto della dignità altrui. Un’altra tematica sentita è l’immagine di islam che emerge dai mass media, spesso non rispondente alla realtà dei vissuti quotidiani. Importante è anche una riflessione su alcune tematiche di alto profilo, relative alla pace e ai diritti umani, che però possano condurre ad impegni concreti presso le rispettive comunità. È emerso, infine, l’interesse a far reciprocamente conoscere il significato profondo di alcune festività religiose tipiche di entrambe le religioni (le pratiche del Ramadan, la Festa del sacrificio, il Natale, la Pasqua, ...) visto che tali festività sono la manifestazione pubblica più rilevante delle rispettive comunità. Alla fine è stata composta una piccola segreteria organizzativa per predisporre i prossimi appuntamenti, il primo dei quali sarà in settembre, prima dell’inizio del Ramadan, per poterne approfondirne insieme il significato. Mons. Ferruccio Sant Direttore della Caritas di Vittorio Veneto Don Giuliano Vallotto Incaricato per il dialogo tra cristiani e musulmani (diocesi di Treviso) e L’AZiON Chiesa SABATO 3 GIUGNO IN CATTEDRALE I giovani attesi alla Veglia “E mi sarete testimoni” è il tema scelto per la Veglia di Pentecoste che si terrà sabato 3 giugno in Cattedrale a Vittorio Veneto. Anche quest’anno la Veglia verrà preceduta da alcune proposte rivolte a giovani e giovanissimi. Alle 18.15 incontro-dibattito nell’aula magna del Seminario vescovile, alle 19.15 laboratori sul tema: “Giovani, missione, Spirito”, alle 20 cena al sacco, alle 20.45 inizio della Veglia in piazza Giovanni Paolo I (presiede il vescovo Giuseppe). La Veglia terminerà con il mandato del vescovo di celebrare la Pentecoste nella propria comunità parrocchiale. Verrà consegnata a ciascun giovane una candela che domenica 4 dovrà essere posta presso il taberna- bianze di colomba parte colo della propria par- il vento impetuoso che rocchia. soffia sopra tre figure Anche quest’anno il che rappresentano i giologo della Veglia, utiliz- vani. Lo Spirito entra zato nei manifesti, è sta- dentro di loro, prima nelto scelto tra quelli invia- la mente e nel cuore ti dai ragazzi parteci- (vortici più intensi) per panti all’apposito con- poi diffondersi in un vicorso indetto dal Ser vizio di Pastorale giovanile. Il disegno scelto è opera di Daniele Zanardo della parrocchia di Ramera. «Ho rappresentato lo Spirito Santo nelle sue tre forme: la colomba, il fuoco e il vento impetuoso – racconta Daniele –. Dal fuoIl logo della Veglia disegnato da Daniele Zanardo co con sem- PAPA: Veglia di Pentecoste con i movimenti ecclesiali L a sera di sabato 3 giugno in piazza San Pietro a Roma si terrà la Ve- glia di Pentecoste dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità con papa CASTELLO VESCOVILE: Convegno su sofferenza e malattia L a Fondazione Care propone, sabato 27 maggio in castello vescovile, un incontro sul tema “Gesù di fronte alla sofferenza e alla malattia”. Questo il programma: alle 9 accoglienza; alle 9.15 introduzione al tema di monsignor Antonio Marangon (nella foto) docente di Esegesi biblica; alle 10.15 riflessione personale; alle 10.45 condivisione e testimonianze; alle 11.45 sintesi di monsignor Marangon; alle 12.30 pranzo. Per iscrizioni rivolgersi allo 0438-700105. Costo del pranzo: 15 euro. Benedetto XVI. La Veglia sarà preceduta dal congresso mondiale sul tema “La bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo”. È il secondo incontro Il logo del manifesto è di Daniele Zanardo vace turbinìo in tutto il loro corpo. I giovani li ho rappresentati con colorazioni che ricordano le diverse provenienze dei popoli della terra. Essi danzano in unico abbraccio intorno al mondo, non curandosi delle loro diversità. I giovani, ricolmi di Spirito Santo, sono ora i testimoni di Gesù sulla terra, la quale viene inondata a sua volta dalla forza e dall’amore dello Spirito. La colorazione delle tre figure ricorda anche l’arcobaleno, segno dell’alleanza di Dio con l’umanità». VEGLIA: Prove di canto M ercoledì 31 maggio, alle 20.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto, prove di canto per l’animazione della Veglia di Pentecoste. Sono benvenuti anche chitarristi. del genere dopo quello convocato da Giovanni Paolo II per la Pentecoste del 1998. Per maggiori informazioni consultare il sito www.laici.org. FOLLINA: Alla Festa del malato il clima di Lourdes L’ abbazia di Follina da sempre è il punto di partenza del pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi a Lourdes. È lì che si incontrano alla fine di maggio i volontari, i malati e i pellegrini che tra un mese saliranno sul treno per raggiungere la Grotta di Massabielle per affidarsi a Maria, insieme a quanti saranno impossibilitati ad unirsi all’esperienza di fede. Quest’anno la solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vicario generale, monsignor Guerrino Pagotto, il quale ha sottolineato come la presenza degli unitalsiani abbia «portato nel sacro tempio di Follina un po’ di quel clima che si vive a Lourdes». Tre i momenti portanti del pome- TRASLOCO DELL’ARCHIVIO DIOCESANO «F ate attenzione perché state maneggiando mille anni di storia». Così lunedì scorso monsignor Rino Bechevo- lo agli addetti della società di traslochi incaricata di eseguire il trasferimento del materiale dell’Archivio diocesano dal sottotetto della Curia vescovile alla nuova sede ricavata in Seminario alla sinistra dell’atrio (nei locali un tempo utilizzati come aule dal liceo classico). Il trasferimento si è reso necessario per motivi di tenuta statica. Al termine del trasloco (previsto in cinque giorni) ci vorranno diverse settimane per il riallestimento dell’Archivio. Domenica 28 maggio 2006 11 PROPOSTE: 100 KM A PIEDI DA VITERBO A ROMA L a mattina di venerdì 23 giugno partirà dalla stazione di Conegliano il gruppo di giovani della diocesi che percorrerà, insieme ad altre migliaia di pellegrini, gli ultimi cento chilometri del pellegrinaggio Susa (To)Roma lungo l’antica Via Francigena. Il pellegrinaggio, promosso dalla Pastorale giovanile nazionale in occasione dei 500 anni dalla costruzione della Basilica di San Pietro, è partito lo scorso 19 maggio e arriverà a Roma il giorno della festa dei santi Pietro e Paolo (29 giugno). Chi intende prendere parte all’ultimo tratto deve iscriversi al sito www.adlimina.it entro il 31 maggio e segnalare immediatamente l’avvenuta iscrizione a don Fabio Soldan per skipe (fabiocapuz), o per cellulare 338-1905359 o via email ([email protected]). La delegazione della nostra diocesi partirà dalla stazione di Conegliano alle 5.30 di venerdì 23 e tornerà alle 20 di giovedì 29. Lo stesso giorno si unirà agli altri pellegrini a Montefiascone. Il 24 percorrerà il tratto Montefiascone-Viterbo (17 km), il 25 giugno Viterbo-Vetralla (17 km), il 26 giugno Ve- tralla-Sutri (21 km), il 27 giugno Sutri-Campagnano (20 km), il 28 giugno Campagnano-La Storta (23,5 km). Per gli ultimi due giorni sono previsti una serie di eventi finali: la sera del 28 giugno catechesi di monsignor Angelo Comastri e celebrazione eucaristica; a mezzanotte e mezza del 29 giugno partenza per l’ultimo tratto di pellegrinaggio con arrivo in piazza San Pietro dove il Papa celebrerà la messa in memoria degli apostoli Pietro e Paolo. Il costo è di circa 90-100 euro + 50 euro di iscrizione. L’organizzazione consegnerà ad ogni pellegrino una bisaccia (leggera) e un libretto per la preghiera, che occorrerà infilare nello zaino. Verranno consegnati anche un ciondolo da mettere al collo, la credenziale e un bordone (bastone). La scelta dell’equipaggiamento è condizionata dal fatto che ogni oggetto ed ogni indumento hanno un peso, magari modesto, ma che complessivamente contribuisce a produrre un carico che la schiena deve sostenere. Il pellegrinaggio è aperto a giovani dai 18 ai 35 anni (nati tra il 29 giugno 1970 e il 18 maggio 1988). riggio che hanno permesso ai presenti di richiamare l’esperienza vissuta nel luogo delle apparizioni di Maria a Bernadetta. La recita del Rosario ha aperto l’incontro ed è stato un po’ il ritornare al momento in cui, quando cala il sole, nella cittadina ai piedi dei Pirenei si accendono i flambeaux per la recita della preghiera mariana. È seguita la messa e, a conclusione, la benedizione eucaristica ai malati e ai fedeli tutti proprio nell’ora in cui nella chiesa di San Pio X a Lourdes ha luogo la conclusione della processione ed adorazione eucaristica. Prosegue intanto, per l’Unitalsi, l’organizzazione del pellegrinaggio a Lourdes che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ai referenti di zona o all’ufficio dell’Unitalsi, telefono 0438-940383. Gerda De Nardi 12 CONFRONTO TRA MONS. ZENTI E VILLALTA Ognuno ha diritto di nascere per un atto d’amore D iscutiamo di fecondazione artificiale? Allora poniamoci dal punto di vista del figlio. È il ribaltamento che ha operato il vescovo Giuseppe sabato 20 nel dibattito che, nell’ambito di “Scrittori Editori a Nord-Est”, lo ha messo a confronto con lo scrittore pordenonese Gian Mario Villalta, che nel romanzo “Vita della mia vita” racconta di una donna in viaggio verso l’ospedale per partorire il figlio avuto grazie alla fecondazione eterologa; al suo fianco però c’è il suo nuovo compagno, che non sa se e come essere padre del nascituro. A questo padre-non padre e a questa donna che era sola e ha voluto ad ogni costo essere madre, il Vescovo ha contrapposto la voce che non può parlare del terzo (incomodo?). «“Vita della mia vita”, e allora c’è una piena identificazione della donna con e L’AZiON Chiesa Domenica 28 maggio 2006 scovo Giuseppe ha ribadito, come già fece dalle colonne de L’Azione in risposta ad una coppia di sposi che soffriva del non poter avere figli se non con la provetta – che «il desiderio di una madre non è un diritto. Un figlio non è un diritto, ma un dono. E solo se è un dono sarà libero. Viceversa, la madre rischia sempre di sentirlo come un suo possesso. E vorrei che si parlasse di più del problema del profitto legato agli interventi per la fecondazione: non danno garanzie, e quanto costano?». Il Vescovo e Radio Maria Da sinistra il Vescovo, Francesco Dal Mas e Gian Mario Villalta il figlio: ma è giusto?», si è (e ci ha) interrogato. E ancora: «La fecondazione è solo un’inseminagione? La risposta non la può dare né il padre né la madre, bensì il figlio. E un figlio domanda due figure umane, non una figura umana e un’“altra entità”. L’utero fisico ha senso solo se c’è un “utero spirituale”». Salde convinzioni che quasi prescindevano dalla fede («Finora non ho mai nominato Dio – ha detto monsignor Zenti durante l’incontro –. Del resto, la famiglia è anzitutto un valore laico») ma che si radicavano nel vissuto. «Non riesco ad immaginare me senza mio padre o mia madre. E a lei una volta chiesi a bruciapelo: dimmi almeno se sono venuto al mondo per caso. Mi rispose: ti abbiamo voluto. Ed ogni uomo, come me, ha il diritto di essere nato da un atto di amore». Per questo, pur esprimendo comprensione per il desiderio di essere madri – «di fronte al quale restiamo incantati!» – il ve- Ad inizio incontro, Gian Mario Villalta ha raccontato che l’ispirazione per il romanzo gli è venuta ascoltando per caso Radio Maria. Il Vescovo ha raccolto la palla. «È una radio con la quale ho ancora qualche pendenza. Su L’Azione avevo segnalato alcuni nei dell’emittente... ma sono ancora in trattative» ha commentato, riferendosi a quando era intervenuto per criticare, pur in un generale apprezzamento, alcune prese di posizione “apocalittiche” della radio cattolica. VICENZA: Incontri, musica, cinema, giochi al Festival biblico D a mercoledì 31 maggio a sabato 3 giugno a Vicenza seconda edizione del Festival biblico. Furono ben 20 mila i partecipanti dell’edizione 2005 promossa senza troppo clamore. Il tema di quest’anno è “I luoghi delle Scritture”, scelto per la singolare evocazione di una geografia insieme lontana e vicina, impastata di terra e di cielo, concreta e simbolica, allusiva di un Oltre capace di dilatare i limiti del nostro esistere sino a percepire un incontro, una presenza. La manifestazione apre mercoledì 31 maggio alle 18 nella Cattedrale di Vicenza con un intervento di Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose. Seguiranno decine e decine di iniziative: conferenze, presentazione di libri, seminari formativi, itinerari museali, letture di icone, spazio cinema, aperitivi biblici, giochi e laboratori, percorsi biblico-narrativi, burattini, spettacoli teatrali, recital, danze, mimo, concerti... Il programma completo del Festival sul sito della diocesi di Vicenza (indirizzo: www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_ diocesi.jsp?idDiocesi=222). NOMINE: Mons. Crescenzio Sepe nuovo vescovo di Napoli B enedetto XVI ha nominato Arcivescovo Metropolita di Napoli il cardinale Crescenzio Sepe (nella foto), 63 anni, finora Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Il Santo Padre ha infatti accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi presentata dal cardinale Michele Giordano per raggiunti limiti d’età. Alla guida della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli il Papa ha nominato il cardinale Ivan Dias, arcivescovo di Bombay (India). e L’AZiON Chiesa Domenica 28 maggio 2006 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Domenica 28 maggio: Celebra Messa e Cresime a Visnà (ore 9), Santa Lucia di Piave (ore 11) e Mel (ore 19). Celebra la Messa per gli immigrati cattolici in Cattedrale (ore 15.30). Lunedì 29: Al mattino a Zelarino presiede la riunione della Consulta triveneta per i beni culturali. Nel pomeriggio in seminario di Treviso partecipa ad un incontro del Centro culturale interdiocesano. Celebra la Messa a Premaor (ore 18.30). Alla casa Toniolo di Conegliano partecipa all’incontro per la verifica finale del Piano pastorale 2005/2006 (ore 20.30). Martedì 30: A Zelarino partecipa alla riunione della Conferenza episcopale triveneta. A Cordignano incontra cresimati con genitori, padrini e madrine (ore 20.30). Mercoledì 31: Incontra in vescovado i responsabili degli Uffici pastorali (ore 9). In seminario celebra la Messa a conclusione del mese di maggio e dell’anno scolastico (ore 18.30). A Bocca di Strada incontra cresimati con genitori, padrini e madrine (ore 20.30). Giovedì 1 giugno: Al collegio Dante di Vittorio Veneto presiede la preghiera per la conclusione dell’anno scolastico (ore 10). Celebra la Messa all’Istituto Antoniano di Vittorio Veneto per le Suore del Divino Zelo (ore 17). In seminario tiene una lezione al corso di formazione teologica per laici (ore 20.30). Venerdì 2: Celebra Messa e Cresime a Solighetto (ore 11). Sabato 3: Celebra la Messa in Casa diocesana per i membri dell’Istituto Unium Filiarum Dei (ore 10.30). Celebra Messa e Cresime a Ponte della Priula (ore 16). Presiede la Veglia di Pentecoste in Cattedrale (ore 20.30). Domenica 4: Celebra Messa e Cresime in Cattedrale (ore 10). Celebra la Messa di ringraziamento per la beatificazione di don Luigi Monza nel duomo di Conegliano (ore 18). In vescovado incontra le vergini consacrate della diocesi (ore 20.30). Avrete forza dallo Spirito Santo Domenica 28 maggio - Ascensione del Signore - Anno B At 1, 1-11; Sal 46; Ef 4, 113; Mc 16, 15-20 Ascende il Signore tra canti di gioia Terza settimana del Salterio “I l Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio”. Con queste solenni parole l’evangelista Marco conclude il suo Vangelo, su cui apre il sipario sulla vita della Chiesa: “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano”. Proprio queste due espressioni conclusive del Vangelo di Marco e tra loro ben articolate ci introducono nelle profondità del mistero dell’Ascensione. Gesù sembra allontanarsi da noi per essere “seduto alla destra del Padre”, espressione che nel linguaggio biblico sta a indicare non tanto una posizione fisica (essere seduto accanto), ma piuttosto la relazione con il Padre: da Figlio, anche nella sua umanità giunta alla pienezza mediante la risurrezione. Uguale al Padre. In tutto, eccetto che nell’essere Figlio. Invece di allontanarsi da noi prendendone le distanze, di fatto rimane con noi tutti i giorni, fino alla fine della storia e accompagna con la sua presenza l’azione evangelizzatrice, destinata al mondo intero: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”. Lo fa in modo inedito. È presente in modo dinamico mediante la Parola e i sacramenti. Attraverso la ministerialità della sua Chiesa. Ma questa sua presenza, che in definitiva ha il suo vertice nell’Eucaristia, ha la sua anima nel dono dello Spirito Santo. Lo evidenziano gli Atti degli Apostoli. Ripetutamente. Anche nel testo iniziale. Quello del prologo, per intenderci; e che ci viene proclamato come seconda lettura. Luca precisa che Gesù si era scelti gli Apostoli nello Spirito Santo. A loro promette lo Spirito: “voi sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni”. E nell’imminenza della sua ascensione: “avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”. Ecco dunque chi sarà il protagonista della storia della Chiesa: lo Spirito di Cristo Risorto che è anche lo Spirito del Padre. Ovviamente non mette a riposo né il Figlio né il Padre. Mentre è in azione Lui, in Lui sono in azione il Padre e il Figlio. Ma a Lui è affidato, dal mistero dell’amore trinitario, il compito di rendere presenti il Padre e il Figlio nei segni sacramentali. Per trasmettere a tutti coloro che lo accettano nella fede l’Amore di Dio. Proprio tale amore sta all’origine dei carismi e dei ministeri nella Chiesa perché essa possa edificarsi come Corpo di Cristo, come ci ricorda la pagina agli Efesini. Paolo evangelizza i fedeli di Efeso sulla vocazione del cristiano, da attuarsi in tutta umiltà, di essere comunione. Nell’unico Padre, nell’unico Signore, nell’unico Spirito, nell’unico battesimo, nell’unica fede. Di conseguenza, li esorta a “conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace”. In questa unità organica del Cor- Esercizi di volontà C i ha pensato l’onorevole Mastella a ridare corso ad una parola da tempo sepolta nel novero delle parole fuori uso. «Farò un fioretto – ha detto l’onorevole – com’era d’uso, per i cattolici, nel mese di maggio». Fare fioretti significava ripetere atti di rinuncia a piccole piacevolezze o solleciti adempimenti dei doveri propri dei ragazzini in età scolare, il tutto al fine di fare omaggio alla Madonna e, grazie a Lei, di esercitare la volontà a scegliere il bene e a resistere alle tentazioni del male. Nei tempi che furono, forse, s’usava di meno l’allenamento fisico mirato a non sfigurare nelle gare sportive, perché ci si preoccupava di più ad al- lenare la volontà in modo da renderla più disponibile al corretto comportamento morale. Si dedicava maggior cura ad acquisire virtù morali che non a procurarsi muscoli validi per non arrivare ultimi nelle corse o nei tornei. Per qualificarsi più moderni venne il giorno in cui si decise di lasciar stare l’allenamento della volontà, ritenuto pleonastico, e si scelse l’atletismo come strada maestra capace di condurre i giovani nei piani alti del prestigio e dell’onore. Se ci guardiamo attorno, però, dovremmo dire che si trattò di un calcolo sbagliato. A nessuno sfugge che la maggioranza dei giovani d’oggi, mancando d’esercizio e d’allenamento della vo- 13 po ecclesiale di Cristo, ognuno ha un posto specifico, cioè un carisma o un ministero. Non interscambiabile. Quello segnato dallo Spirito. Con uno scopo preciso: “rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il Corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo”. Che è tutto un programma di comunione ecclesiale. Una sola accentuazione, fra le molte possibili e facilmente individuabili, per le nostre famiglie e per le nostre comunità cristiane. Se è vero che lo Spirito Santo è l’anima della vita di comunione con il mistero dell’Amore trinitario e con tutti i membri del Corpo ecclesiale di Cristo, non può essere relegato all’ultimo posto nei nostri interessi. Prendere coscienza della sua ineffabile presenza e del suo compito significa ridare un’anima a situazioni di stagnazione che corrodono e intristiscono proprio le nostre comunità. La nostra preghiera allo Spirito si fa incessante, mentre ci avviciniamo alla solennità della Pentecoste, perché ci sia dato di superare quella mina vagante dell’individualismo egoista che minaccia la comunione fraterna. Ci conceda un supplemento di anima. Cioè di Amore. Personificato in Lui. + Giuseppe Zenti lontà, manifesta inadeguatezze vistose non solo nelle esercitazioni atletiche, ma anche e soprattutto nel misurarsi con le asprezze e le difficoltà che si frappongono all’ingresso nella vita adulta. Sono sempre di più i giovani che interrompono la frequenza alla scuola perché restii a portarne il peso. La popolazione scolastica è aumentata, ma i diplomati e i laureati sono diminuiti. Lo sport professionistico rivela vistosi segni di crisi perché coloro che ne sono protagonisti non reggono alla fatica imposta dalla disciplina e dal rigoroso rispetto di quelle regole di vita ordinata, senza le quali le stesse energie fisiche declinano inesorabilmente. Lassismo morale e comportamentale non si coniugano con l’efficienza atletica. I giovani d’oggi non hanno avuto dimestichezza con i “fioretti” e, forse per questo, denunciano una diffusa allergia ad accettare quei limiti e quei divieti che la vi- Altre cresime domenica 28 maggio Salsa in Vittorio Veneto (ore 11) e Villa di Villa di Mel (ore 17). VESCOVO: Incontri di verifica del Piano pastorale C ontinuano gli incontri di verifica del Piano pastorale presieduti dal Vescovo. Questi i prossimi appuntamenti: lunedì 29 maggio, alle 20.30, a casa Toniolo di Conegliano; lunedì 5 giugno, alle 20.30, al teatro Ruffo di Sacile; martedì 6 giugno, alle 20.30, al teatro Careni di Pieve di Soligo; mercoledì 14 giugno, alle 20.30, a palazzo delle Contesse di Mel. CATECUMENATO: Incontro ta adulta impone a chi ambisce oltrepassare, da vincente, certi traguardi. A molti e a troppi di loro manca quell’apertura all’autogoverno, la cui carenza spiega il fenomeno delle frequenti morti di giovani sugli asfalti delle autostrade o il loro inabissarsi nel baratro dell’alcol o della droga. Sarà anacronistico il ricupero d’antiche usanze quale quella di veder fiorire, a maggio, le piccole buone azioni che addestrano a scegliere il buono, il meglio e l’ottimo, è attualissima l’esigenza di correre al più presto ai ripari per avviare i giovani su strade che portano a salvezza e non a perdizione. Carlo Crovetto M artedì 30 maggio a casa Toniolo di Conegliano, alle 20.30, si terrà un incontro con i parroci e accompagnatori dei catecumeni che stanno facendo il cammino di preparazione ai sacramenti dell’Iniziazione cristiana. L’incontro, promosso dal Servizio diocesano per il catecumenato, ha lo scopo di conoscere il cammino di formazione di queste persone in modo da predisporre un percorso catechistico diocesano, nonché di aiutare gli accompagnatori e/o padrini nel loro compito impegnativo. CATTEDRALE: Messa dei popoli D omenica 28 maggio alle 15.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto il vescovo Giuseppe presiede la Messa dei popoli, celebrazione eucaristica per gli immigrati cattolici della diocesi. Programma: alle 15 ritrovo nel piazzale della Cattedrale, alle 15.30 messa, alle 17 festa comunitaria. Organizzano l’Ufficio diocesano Migrantes e la Caritas. LITURGIA: In libreria la dispensa su l’arte floreale S i fa presente, a quanti sono interessati, che presso la libreria del Seminario è disponibile la “Dispensa su l’arte floreale” riguardante i due corsi tenutisi in diocesi a novembre e a marzo. L'esito del referendum del 2 giugno 1946 nei comuni diocesani in provincia di Treviso Comune NEL 2008 LA RIEVOCAZIONE? La Battaglia del Solstizio L a frase all’ingresso della mostra fotografica “La Battaglia del Solstizio” a Mareno di Piave, riassume in poche righe lo spirito dell’iniziativa: “È comodo non sapere, perché abbiamo l’alibi del ‘non credevo, non pensavo che…’”. La mostra, organizzata dal 12 al 14 maggio scorsi dalla Pro loco “Vivi Mareno” e dal Comune di Mareno di Piave nell’ambito della prima edizione di “Mareno Viva”, è stata realizzata con la collaborazione del Museo del Piave di Vas (Belluno) e rientra tra le esposizioni permanenti del progetto “Museo diffuso del Grappa dal Brenta al Piave” che riunisce i luoghi dei più aspri combattimenti durante la Grande Guerra. La mostra fotografica, realizzata grazie alla concessione di Diotisalvi Perin e Innocente Azzalini, autori di libri sulla Battaglia del Solstizio e sulla guerra vissuta nelle retrovie della linea del Piave, contava 70 fotografie divise per sezioni: l’artiglieria italiana ed austro-ungarica, testimonianze dell’occupazione nemica, postazioni e trincee italiane e austriache, aerei e battaglie aeree, foto dell’eroe Francesco Baracca (abbattuto il 19 giugno 1918 nel corso di una battaglia aerea), testimonianze dei bombardamenti delle città del medio Piave. A queste si aggiun- ge una ricostruzione testuale delle operazioni sul basso Piave effettuate durante i cinque giorni (dal 15 al 23 giugno 1918) nei quali si è svolta la Battaglia del Solstizio, così chiamata perché si svolse a cavallo del solstizio d’estate (21 giugno). La seconda parte era composta di 12 pannelli del Museo del Piave che raccolgono reperti ungheresi del Museo di Budapest, carte militari, fotografie, piantine, documenti e piani di guerra ungheresi. Nella terza parte, infine, sono stati raccolti dei vestiti da soldato ungherese volontario, una bomba da aereo, delle bombarde, una tenaglia taglia filo spinato e degli articoli dalla Gazzetta del Veneto. «In questa mostra abbiamo voluto rappresentare non solamente i giorni della Battaglia del Solstizio: l’intento è quello di rivivere e ricordare la convivenza nelle trincee, la paura per i bombardamenti. Abbiamo riscontrato interesse da parte soprattutto di adulti, anziani e anche di molte famiglie» ha commentato Valerio Brino, segretario della Pro loco “Vivi Mareno”. Il prossimo appuntamento con la Grande Guerra sarà in occasione del novantennale della battaglia, tra due anni, in cui potrebbe svolgersi una rievocazione storica. Erica Bet PROGETTO FONOLOGICO: “Gregoriando 2006” a Vidor I nizia il 31 maggio a Vidor il percorso didattico-terapeutico “Gregoriando 2006”. Gregoriando è un progetto basato sui risultati dell’audiopsico-fonologia, disciplina nata dalle ricerche di Alfred Tomatis, medico otorinolaringoiatra francese, che evidenziò la centralità dell’orecchio, oltre che nei processi uditivi, nelle funzioni implicate nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione, nell’integrazione dello schema corporeo e nella ricarica del sistema nervoso centrale. Le sedute d’ascolto si terranno presso l’associazione di promozione sociale “La posta in gioco” a Vidor in via Stefanino Curti 2. Il progetto preve- de inoltre incontri dedicati al respirare, al dire e al cantare secondo le metodologie della Formazione vocale integrata® e allo studio del canto gregoriano. L’iniziativa si avvarrà della partecipazione di Barbara Zanchi, musicoterapeuta, musicista, psicologa, specializzata in audio-psico-fonologia, e di Lanfranco Menga docente di Prepolifonia al conservatorio di Venezia, direttore della Schola Gregoriana di Venezia e del Coro Gregoriano dell’Università degli studi di Padova. “Gregoriando 2006” è promosso dall’Associazione Pensionati di Monfumo attraverso il Centro servizi per il volontariato di Treviso. CARENI Tributo di Pieve di Soligo al talento di Giulio Casale P oeta, cantante, attore, comunicatore, ma soprattutto voce della fin troppo abusata categoria del Nord-Est, inteso come spazio di disagio sociale ed esistenziale per tanti giovani delle periferie cittadine e dei numerosi piccoli centri sparsi in questo nostro territorio. E giovane (34 anni) lo è ancora anche lui, Giulio Casale, trevigiano-mestrino, ex leader del gruppo rock degli Estra, ora solista poliedrico, ma sempre con la voglia di raccontare e di raccontarsi declinando storie di vissuti quotidiani. Un po’ Jim Morrison, un po’ Giorgio Gaber, senza avere né aria da maudit del primo né il sarcasmo anti ideologico del secondo (di cui però ha recentemente riproposto uno dei recital più corrosivi,“Polli d’allevamento”). Difficile la sintesi, che infatti non gli è ancora riuscita; ma non disperiamo. Nel frattempo Pieve di Soligo gli dedica un’intera giornata, mercoledì 31 maggio, ospitandolo per iniziativa del sito StranoWeb, dei Comuni di Pieve, Farra e Refrontolo e degli studenti dell’Isiss “Casagrande”. Alle 11, all’auditorium BattistellaMoccia, Giulio Casale incontrerà il pubblico (ingresso libero), mentre alle 20.30 si esibirà in concerto al teatro Careni (biglietto 8 euro). Athos Tassi SABATO 27: Poeti a Serravalle L’ esperienza del Nord-Ovest contro i giovani emergenti del Nord-Est. È una singolar tenzone poetica quella che avrà luogo sabato 27, alle 17, all’Itis di Serravalle per l’ultimo appuntamento vittoriese di “Scrittori Editori a Nord-Est”. “Azzerare la corrotta vecchiaia del mondo: epica e lirica della poesia contemporanea” è il titolo ma anche la mission poetica di Tomaso Kemeny, milanese d’Ungheria, poeta consacrato, alfiere del Mitomodernismo; a lui faranno sponda Giovanni Turra e Sebastiano Gatto, della provincia di Venezia, due dei “poeti del Nord-Est”. Informazioni: www.scrittorieditorianordest.it. Il clima nelle comunità diocesane per la consultazione del 2 giugno 1946 S essanta anni fa, il 2 giugno 1946, gli italiani si recarono alle urne per nominare l’Assemblea costituente e per scegliere quale ordinamento istituzionale avrebbe abbracciato la nuova Italia sorta dopo la Liberazione dal nazifascismo. Si trattò della prima consultazione elettorale nazionale libera dopo l’esperienza dittatoriale imposta dal regime fascista di Benito Mussolini. Anche sul territorio diocesano, sofferente per le fresche ferite della seconda guerra mondiale e la spietata lotta di Resistenza, si assistette alla contrapposizione fra i partiti politici, tutti ugualmente a caccia di voti per l’Assemblea costituente, e fra i sostenitori della repubblica e della monarchia. A 60 anni di distanza da quei fatti, colpevolmente abbandonati alla polvere per vari decenni di trascuratezza scolastica, non è facile calarsi nel clima dell’agone. La campagna politica e referendaria del 1946, che per la prima volta in assoluto in Italia diede la possibilità alle donne di votare su scala nazionale, fu la prova generale del più aspro e complessivo conflitto dialettico che caratterizzerà le consultazioni politiche dell’aprile 1948. La situazione nel Paese non era facile. Reduci, prigionieri all’estero, riabilitati, disoccupati: gli italiani cercavano di dimenticare in fretta sulla strada della difficile riconciliazione nazionale, complicata dalla presenza dei militari alleati sul suolo nazionale e delle truppe titine a Trieste. Sotto banco, inoltre, le armi fluivano a fiumi. Il Paese, economicamente, socialmente e politicamente, era da ricostruire. Un quadro della situazione prereferendaria è tracciato dallo storico cattolico Aldo Vanzo, esperto della contemporaneità locale. «Nel 1946 l’Italia era occupata dalle forze alleate, motivo al contempo di sicurezza e di stabilità. La preoccupazione dei cattolici era, innanzitutto, la di- Cappella Maggiore Cessalto Chiarano Cison Codognè Colle Umberto Conegliano Cordignano Farra di Soligo Follina Fontanelle Fregona Gaiarine Godega Sant'Urbano Gorgo al Monticano Mansuè Mareno di Piave Miane Moriago della Battaglia Motta di Livenza Oderzo Ormelle Orsago Pieve di Soligo Ponte di Piave Portobuffolè Refrontolo Revine Salgareda San Fior San Pietro di Feletto San Polo di Piave Santa Lucia San Vendemiano Sarmede Sernaglia della Battaglia Susegana Tarzo Vazzola Vidor Vittorio Veneto fesa dei diritti della Chiesa e soprattutto del Concordato. Il secondo problema era costituito dal mantenimento della libertà dallo straniero visto che una parte considerevole della società vedeva nei socialisti e nei comunisti degli emissari dell’Unione Sovietica. A livello locale trasparivano tensione e paura perché giravano ancora molte armi nei nostri paesi. La contrapposizione frontale fra cattolici e sinistra esplose nel 1948 ma già nel 1946 era latente nonostante con il Governo di unità nazionale si cercasse di trovare un compromesso al fatto che gran parte degli italiani aveva aderito al fascismo o comunque vi aveva intessuto rapporti a più livelli. Il movimento cattolico era già ben organizzato e si impegnò in una campagna elettorale capillare, condotta casa per casa. A quel tempo Vittorio Veneto era la seconda città della provincia di Treviso. Mentre ufficialmente tanto la Chiesa che la Democrazia Cristiana avevano lasciato libera scelta all’elettorato cattolico, il congresso provinciale della Dc si era espresso per la Repubblica. Sul voto, tuttavia, influirono molteplici fattori locali. Non è possibile, infatti, genera- repubblica monarchia 1047 1634 1011 1297 1881 1286 5948 2051 1957 1314 1772 1603 2482 1660 1318 1250 1708 1690 1074 2301 3732 1039 1146 1848 1671 307 718 1137 1629 1864 1368 1353 1457 1763 1177 1534 1788 1722 1513 885 10027 645 975 1090 692 710 529 3185 1092 1388 474 1283 433 659 1030 886 900 1336 522 334 2002 2608 1080 347 1162 1928 149 298 302 1261 504 653 1055 700 821 760 942 1584 822 876 582 4136 lizzare assegnando una scelta o l’altra su base esclusivamente geografica o di adesione ad una fede religiosa o politica. Sull’esito referendario pesò l’opzione che ognuno fece, tenuta presente la visione che la società aveva della monarchia quale potere forte in grado di garantire la continuità nel segno della moderazione e dell’equilibrio, mentre la repubblica veniva da molti interpretata come scelta rivoluzionaria ed estrema in quanto propagandata dai partiti socialista, comunista, d’Azione e repubblicano. L’effetto e le conseguenze della lotta partigiana influirono, basti vedere che nella Pedemontana la Repubblica vinse largamente, mentre nelle campagne cattoliche gli equilibri furono diversi. D’altra parte se è vero che l’elettorato democristiano era tendenzialmente moderato e pauroso dei cambiamenti rivoluzionari, non è corretto equiparare la Dc ai difensori della monarchia. Molti sacerdoti, ad esempio, si dichiararono a favore della Repubblica. Fu piuttosto la tradizione conservatrice veneta, non per forza di matrice democristiana, che moderò la scelta». Giacinto Bevilacqua Domenica 28 maggio 2006 BIGLIETTI GIÀ A RUBA BUONA LA PRIMA AL DA PONTE Amarcord con “Caro Marcello, caro Federico” U n sodalizio artistico, che, tra il 1960 e il 1986, produce cinque magistrali capolavori della storia del cinema italiano: “La dolce vita”, “La città delle donne”, “8 e mezzo”, “L’intervista” e “Ginger e Fred”. Ma, sopra ogni cosa, un’amicizia solida tra due eterni ragazzi, fondata su una “totale sfiducia reciproca”, come amavano ripetere i due protagonisti, Marcello Mastroianni e Federico Fellini, con il gusto comune per una dissacrante ironia. Sta tutto qui, in un legame affettivo che durò più di 30 anni, il nucleo tematico dello spettacolo “Caro Marcello, caro Federico”, per la regia di Giuseppe Emiliani e con la produzione degli Amici del Castrum di Serravalle, andato in scena in prima nazionale al teatro Da Ponte, giovedì 18 maggio. Un debutto coinvolgente per il racconto di due vite, che poggia sulla forza evocativa della parola, interpretata con estrema padronanza recitativa da due attori di rango. Carlo Simoni, dal portamento elegante, ben cali- A FOLLINA ARRIVA PAGLIAI U n viaggio nel viaggio è la raffinata proposta per sabato 27 del festival “Concerti d’estate” inventato e, per ognuna delle quindici edizioni, diretto da Francesco De Zan. Nell’antico refettorio dell’abbazia di Follina ci attendono la voce di Ugo Pagliai, che darà vita a testi di Jorge Luis Borges e Dino Campana, ed il Quartetto di Lucca, che intesserà attorno agli intermezzi letterari un concerto a base di Ravel, Stravinskij, Piazzolla e Gardel. Filo comune a parole e note «il viaggio, sia metaforico che geografico», spiega De Zan. Venerdì 2 giugno, inoltre, Follina e il Festival daranno il via alle cinque serate “Cinque violinisti per Wolfgang Amadeus”: per omaggiare il grande Mozart si riproporranno tutte le sonate per violino e pianoforte di Mozart, ma anche di Schumann, del quale ricorre, ampiamente non celebrato, il centocinquantesimo della morte. Tommaso Bisagno MOSTRE ODERZO Giovedì 1 giugno, alle 18 al Circolo culturale “Il mosaico”, si inaugura la motra collettiva di pittura e modellato. Orario (fino all’11 giugno): feriali 16.30-19, domenica 10-12, 16.30-19. Chiuso lunedì 5 e martedì 6 giugno. Mercoledì 7 aperto solo il mattino. VITTORIO VENETO Fino al 3 giugno al Museo del Cenedese, a Villa Croze e al Museo della Battaglia è aperta la mostra di fortepiani e strumenti d’epoca mozartiana-dapontiana e di documenti originali e oggetti di Lorenzo Da Ponte. PORTOBUFFOLÈ Fino al 4 giugno a casa Gaia da Camino è aperta la mostra di Enzo Bar- bon curata da Aido e Cic. Orario: sabato 15.30-19.30, festivi 10-12 e 15.30-19.30, feriali su appuntamento (telefono 0434688586, 380-2980296). CONEGLIANO Fino al 4 giugno alla galleria Alpago “Drink and art” è aperta la mostra della pittrice Donata Dal Molin. Orario: tutti i giorni 9-12.30, 16-19.30. RUA DI FELETTO Fino al 10 giugno all’antico eremo camaldolese è aperta la mostra personale di Claudia Meneghin “I paesaggi della memoria”. Orario: tutti i giorni 10-12.30, 15-18, mercoledì e venerdì pomeriggio chiuso. SAN CASSIANO DI LI- 15 Musica d’autore a Pieve D a 10 anni l’estate di Pieve di Soligo risuona delle voci di Mimì e Rigoletto, di Figaro e Violetta, di Turiddu e Tosca e di tanti altri protagonisti della tradizione lirica italiana. Fin dal 1996, lo scopo è stato quello di far apprezzare uno dei pilastri della cultura nazionale, uno dei più piacevoli ed amati, anche tra le colline dell’Alto Trevigiano. In un primo tempo con l’accompagnamento del solo pianoforte e, poi, con quello ben più robusto e ricco di sfumature dell’orchestra, ogni anno degli affermati artisti hanno restituito ad un pubblico attento le storie e le atmosfere create da Verdi, Puccini, Rossini, Mascagni. Quest’anno al teatro Careni non verrà presentata un’opera, bensì un’antologia delle migliori gemme musicali, una collezione suggestiva e affascinante di quanto è stato proposto nel decennio scorso. Basti dire che si potranno ascoltare brani dal Barbiere di Siviglia, dalla Traviata, da Tosca, dal Ballo in maschera, dal Rigoletto, da Cavalleria rusticana, dal Trovatore. Insomma, un’occasione per risentire arie amate e per ricordare e- mozioni già vissute. Il cast è composto da artisti che hanno calcato le scene di teatri italiani e stranieri: da Barry Anderson a Miro Solman, da Paola Antonucci a Francesco Grollo, da Paride Pandolfo a Elisabetta Battaglia. Alcuni sono vecchie conoscenze del pubblico pievigino, altri per la prima volta si esibiscono a Pieve di Soligo. Stefano Romani dirigerà l’Orchestra Filarmonia Veneta “G. F. Malipiero”, mentre Daniele Rubboli presenterà lo spettacolo con la sua provata e frizzante competenza. L’organizzazione è, come sempre, affidata alle cure dello Sci Club Valanghe (non solo sport per questa associazione sportiva), con il sostegno collaborativo del Comune di Pieve di Soligo, della Provincia di Treviso e della Regione Veneto. L’appuntamento è per venerdì 16 giugno alle 21 al teatro Careni di Pieve di Soligo. Ingresso 15 e 12 euro. Gli organizzatori prevedono una grande affluenza di pubblico: chi è interessato è bene che prenoti per tempo al Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave a Pieve di Soligo, telefono 0438980699. brato nei toni bassi e suadenti della voce e senza fronzoli, nelle vesti scanzonate e indolenti di Mastroianni. Antonio Salines, incalzante, surreale, perfettamente in sintonia con l’anima caleidoscopica e bambinesca del regista riminese. Pari autorità espressiva per i due incisivi ma mai invadenti mattatori, che regalano, con impeccabile spontaneità, un’ora e mezza di memorie private e vicende pubbliche, di ricordi personalissimi e aneddoti più noti, immortalati dagli scatti di Tazio Secchiaroli. Scampoli di vita, amata e rincorsa senza riserve da entrambi, scanditi da continui e febbrili ciak cinematografici, da incontri, esperienze, delusioni e sentimenti, sul filo tra- gico-comico dell’esistenza. Nell’oscurità di un ipotetico aldilà, in un impianto scenografico scarno, seduti su un divanetto, avvolti da un’atmosfera senza spazio e senza tempo, con alle spalle il croma key su cui scorrono le immagini più famose delle pellicole recitate e dirette dalla coppia, “Snaporaz” (così Fellini amava apostrofare il suo amico fraterno, per via di quella sua aria sospesa e svaporante) e Federico si rincorrono, a ritmo cadenzato dai molteplici “Mi ricordo… Amarcord”, nel narrare i momenti più intensi della propria infanzia e della scoperta dei rispettivi talenti artistici. Due uomini diversissimi nel temperamento, ma uniti da una profonda “fratellanza” emotiva: decadente e sornione Mastroianni, esuberante e visionario Fellini. Molto convincente la scelta del regista Emiliani di giocare sui toni non del ricordo malinconico e disincantato, bensì sull’onda di una gioiosa nostalgia per la purezza del passato condiviso. Elena Pilato A PORDENONE: suona Uto Ughi A CA’ PESARO A VENEZIA FINO AL 7 LUGLIO: “Nel sogno di Venezia” dedicata a Miranda Visonà Marcello Mastroianni S abato 27 alle 21 l’orchestra dei Solisti Veneti, fondata e diretta da Claudio Scimone, si esibirà al teatro Verdi di Pordenone assieme ad un interprete d’eccezione, il violinista Uto Ughi. “Sorge l’aurora” è il titolo dell’iniziativa che vede in programma musiche di Albinoni, Vivaldi, Rossini, Beethoven e Mozart. Biglietti in vendita alla biglietteria del teatro venerdì e sabato dalle 14.30 alle 19. Q uasi per tradizione e per vocazione istituzionale, la Galleria d’arte moderna di Venezia, con sede nello splendido palazzo barocco di Ca’ Pesaro, espone la grande pittura italiana del Novecento. La rassegna in corso, “Nel sogno di Venezia”, è incentrata sull’arte figurativa, essenziale e drammatica, della pittrice veneta Miranda Visonà, scomparsa nel 1989, di cui si esplora la vicenda artistica di maggior vitalità, quella del soggiorno veneziano, che va dai primi anni Trenta al 1950. Oniriche e vagamente soffuse le atmosfere cromatiche e stilistiche dei trenta dipinti presenti a Ca’ Pesaro, che Miranda dedica a squarci inediti di vita lagunare, tra campielli e fondamenta, elaborati con un linguaggio ricco di suggestioni magico-realistiche. Capricci moderni e originalissimi, che passano attraverso la VITTORIO VENETO Sabato 27, alle 20.30 al teatro Da Ponte, concerto di premiazione del 4º Concorso internazionale di composizione “Suoni di fiaba”. VENZA Fino all’11 giugno a villa Varda è aperta la mostra “Tracce di memoria” dell’artista Luciana Vettorel Ghidini. Orario: sabato e domenica 10-13 e 1519.30, su appuntamento 3472916939, 340-3294653. VITTORIO VENETO Fino a fine giugno all’Art Cafè “Le maschere” è aperta la mostra personale di Stefano Cattai. Orari: ogni giorno 7.30-24, venerdì e sabato 7.30-1, domenica 9-24. MOTTA DI LIVENZA Fino all’11 giugno alla Castella è aperta la mostra di Emilio Pian. Orario: martedì-venerdì 16.3019, sabato-domenica 10-12 e 16.30-19. MUSICA E DANZA VITTORIO VENETO Sabato 27, alle 21.30 all’Art Caffè Le Maschere per la rassegna “JazZone”, concerto del quartetto jazz composto da Fabio Ceotto, Lino Brotto, Aaron Tesser e Loris Veronesi. VITTORIO VENETO Venerdì 26, alle 21.30 al bar Duomo, concerto degli Expro&Sismadelica produzioni. Ingresso libero. PRATA Sabato 27, alle 21.15 al teatro Pileo, il gruppo Massarrah presenta “Fiori nel vento”, spettacolo di danza del ventre. Ingresso unico: 7 euro. TEZZE DI PIAVE Venerdì 26, alle 22, concerto dei Califfo de Luxe nell’ambito della Festa in piazza. VITTORIO VENETO Domenica 28, alle 16.30 al Marcopolo sporting center, concerto di Valentina Gerometta. In- PIAVON Fino all’11 giugno a Ca’ Lozzio è aperta la mostra di Francesco Stefanini. Orario: 1012 e 15-24, chiuso lunedì e martedì. lezione d’intensa tragicità delle avanguardie novecentesche, a cui l’artista, padovana di nascita ma bassanese d’adozione, approda con una fervida e peculiare fantasia creatrice. “Nel sogno di Venezia”, Galleria Ca’ Pesaro, fino al 9 luglio; orari 10-18 tutti i giorni, escluso il lunedì; costo del biglietto 5 euro; informazioni telefono 0415209070, sito web www.museiciviciveneziani.it. (EP) gresso libero. ROLLE DI CISON Giovedì 1 giugno, alle 20.45 per “Concerti d’estate”, all’antico eremo cistercense concerto della soprano Rosa Mateu e della pianista Anna Ferrer. ALTRI APPUNTAMENTI COLFOSCO Venerdì 26, alle 20.30 all’azienda agricola Ceotto, Paolo Gabriele Della Colletta presenta il libro “Era na volta Piero se volta”. Ingresso libero. BREDA DI PIAVE Venerdì 26, alle 20.30 a villa Olivi, presentazione del volume sulle musiche organistiche di Nicolò Moretti. e L’AZiON Curiosando IL PORTALETTERE FABRIZIO SCHINCARIOL COLTIVA LA PASSIONE PER L’ARCHEOLOGIA Il “paleopostino” D a tanti anni quanti la sua memoria di ferro gli fa ricordare, Fabrizio Schincariol rimpingua la sua biblioteca. Ha catalogato quasi 900 libri, 880 per l’esattezza, e la maggior parte trattano di archeologia. Una passione che è con lui fin dalle elementari. Archeologia del territo- rio veneto in particolare e ancor più nello specifico del Trevigiano dei periodi paleoveneto, altomedioevale, romano. Abita a Santa Lucia di Piave da 43 anni e di professione fa il postino. Nulla a che vedere con quanto gli piace. Ma ovvia a questo interessandosi continuamente della materia. Oltre ad essere vi- cepresidente del Gruppo archeologico del Cenedese e addetto alla biblioteca, quando gli è possibile fa qualche viaggio in Italia per visitare i siti archeologici della Toscana, della zona vesuviana e a Roma. Ha seguito una campagna di scavi di una settimana a Varmo di Codroipo (Ud) nel 2001, le ricerche di Marco Peresani, dell’Università di Ferrara, in Cansiglio e a San Rocco a Vittorio Veneto con Elisa Possenti dell’Università di Padova. Ama fare il confronto con i reperti scoperti negli scavi delle nostre aree e quelli del resto d’Italia. Spulcia i libri per vederne le somiglianze, le coincidenze d’epoca ma, dice, «quando posso andare a vederle di persona è per me un’emozione fortissima. Vedere una foto non è completo. Sul luogo si vede il contesto e il reperto per intero. Dalla Toscana e più giù, abbiamo resti dal passato importante, inseriti nel con- I consigli del medico Le contagiose malattie sessuali L e note e storiche malattie sessualmente trasmesse, quali la sifilide e la gonorrea, nei nostri paesi sono ormai retaggio del passato. Ma altre forme hanno preso il loro posto. Le principali sono dovute a due virus: l’Hiv, il virus responsabile dell’Aids, e l’Hpv, il papovavirus che causa lesioni precancerose a livello del collo dell’utero. Una terza malattia ha come agente causale la chlamydia e proprio su questa mi voglio soffermare. La chlamydia è un batterio ubiquitario, si trova in tutto il mondo e può infettare diversi organi del corpo. Nei Paesi sottosviluppati è trasportato dalle mosche e colpisce gli occhi provocando il tracoma, una congiuntivite che, se non trattata, porta alla cecità. Più di 500 milioni di persone al mondo soffrono di tracoma e di queste tra i 7 e i 9 milioni hanno perso la vista. Le aree interessate sono il Sudamerica, l’Africa e il Sudest asiatico. Nei Paesi industrializzati l’infezione da chlamydia è una malattia a trasmissione sessuale, ogni anno si registrano da 50 a 90 milioni di nuovi casi. La cura è rappresentata da una semplice terapia antibiotica ma sfortunatamente, all’inizio l’infezione è del tutto silente, per cui non viene individuata e nemmeno curata. La chlamydia non provoca un danno diretto, ma stimola energicamente il sistema immunitario che scatena un processo infiammatorio nel vano tentativo di eliminarla. Nell’uomo l’infiammazione provoca un debole dolore durante la minzione. Nella donna i batteri risalgono il tratto genitale e nel tempo possono dare una malattia pelvica cronica. Di sicuro è la principale causa di infertilità e di gravidanze extrauterine. La chlamydia viene trasmessa anche per via aerea e in questo caso infetta i polmoni; è responsabile del 10% delle polmoniti e di molte infiammazioni dell’apparato respiratorio compresa l’asma. L’ultima scoperta riguarda le arterie dove il batterio è coinvolto nella genesi dell’arterosclerosi e quindi dell’infarto e dell’ictus. È stato, infatti, riconosciuto nelle pareti delle coronarie ostruite. Non solo è una malattia subdola ma è anche difficilmente diagnosticabile. Gli esami di laboratorio non sono specifici e nelle colture del secreto vaginale si trova assai di rado. La mia speranza è che la comunità scientifica dedichi più attenzione a questo batterio e non tanto per le forme acute bensì per le conseguenze di quelle croniche. A SANTA LUCIA DI PIAVE Quando la rana fritta fa festa... A Santa Lucia di Piave, alla “Granza” (area fiera), fino al 28 maggio, la 24ª Festa delle rane. Organizza l’associazione Enar (“rane letto all’inverso”, o se vogliamo anche Ente nazionale amatori rane) presieduta da Vinicio Zanetti, uno dei fondatori storici del sodalizio, nato per continuare e mantenere la tradizionale e bella magnada de rane frite. Qui, a Santa Lucia, dopo che i nonni erano morti, e che le rane le prendevano con la spunciaròa giù per i fossi, grandi e piccoli, di Lutrano e San Polo di Piave, delle rane quasi se ne era perso anche il ricordo. Ma i ragazzi fattisi grandi impiantarono, 24 anni fa, una specie di festa della memoria, non prendendo ma comprando le rane, e che oggi è riconosciuta come la prima d’Italia. Nei dì della festa, qui a Santa Lucia, si consumano intorno ai 30 quintali di rane, già pronte all’uso e con il canonico cer- I cuochi dell’Enar di Santa Lucia di Piave Schegge di Storia GIOVANNI MICHELETTO, STRAVAGANTE “CONTE DI SACILE” F ra i pionieri più brillanti del ciclismo italiano va annoverato a buon diritto il diocesano Ettore Giovanni Micheletto. Nato a Sacile (ancora in provincia di Udine) il 24 gennaio 1889, Micheletto era figlio del commerciante di vino Luigi e di Caterina Marchi, discendente da una famiglia di noti ristoratori. Nella breve ma esaltante parabola agonistica di Micheletto recitarono una parte fondamentale i suoi famigliari. Fu il fratello maggiore Achille, infatti, ad appassionarlo alla bicicletta. Al contrario del fratello, però, Giovanni aveva tutte le intenzioni di sfondare nel ciclismo. A Conegliano nel 1905 al debutto agonistico vinse subito e fu una rapida ascesa verso il successo pieno. Nel 1907 vinse il campionato veneto di resistenza, nel 1908 si aggiudicò una tappa al Giro del Veneto che concluse al secondo posto. Nel 1910, all’esordio nel professionismo, con la maglia della Stucchi si rivelò campione di razza, tagliando per primo il traguardo al Giro di Romagna, al Gi- le origini e la storia più antica. La storia non parte dal Medioevo. Ecco perché mi piace l’archeologia. Dove non ci sono testimonianze scritte, arriva lei, l’archeologia a riscoprire il territorio. Il passato deve essere valorizzato ed evidenziato anche tra il moderno». Isabella Mariotto L’atlante dei sapori a cura della dottoressa Caterina Bisol LA NOTA CHLAMYDIA testo urbano. In Italia del nord meno. Ad esempio Oderzo ha 500 anni di storia romana. Nel migliore dei casi rimane un pavimento di urbanizzazione, altrimenti il materiale nei secoli è stato riutilizzato. Nelle nostre zone il passato non deve scomparire del tutto e la gente deve ricordare ro di Toscana e al Giro di Lombardia e ottenendo piazzamenti importanti (tra l’altro fu quinto nel campionato italiano). Nel 1911 rivinse il Romagna, venendo battuto solo dal leggendario Henry Pellissier al Giro di Lombardia. La consacrazione arrivò nel 1912 quando Micheletto vinse la quarta edizione del Giro d’Italia, l’unica disputata con la formula a squadre, con i compagni dell’Atala Ganna (ritiratosi alla quarta tappa), Galetti e Pavesi. In quell’occasione “il conte di Sacile”, come in gruppo veniva soprannominato per suoi modi raffinati, vinse due tappe. All’apice del successo sportivo, il ventiquattrenne sacilese decise di scommettere su se stesso e di accettare un ricco ingaggio per partecipare al Tour de France. Così, dopo aver vinto la Parigi-Menin, nel 1913 indossò la maglia della Griffon alla Grand Boucle. Nella massacrante corsa a tappe transalpina il caparbio Micheletto lasciò il segno, aggiudicandosi ex aequo la prima tappa, la Parigi-Le Havre di 386 chilometri. E qui la vicenda del campione si tinge di leggenda. Appiedato da una foratura sul finale della seconda tappa, nel corso della terza frazione si ritirò improvvisamente. Allora si parlò di un dissidio insanabile con qualche compagno di squadra, ma anche del diktat del padre Luigi che, esasperato dalla stravagante passione del figlio, lo reclamava a casa. Fatto sta che, ormai pago di gloria e di denaro, Micheletto prese il treno per l’Italia, non evitando nuovi tocchi di… classe. Si narra, infatti, che, avvertito sul treno che a Sacile gli avevano preparato un’accoglienza ufficiale in pompa magna, Nane scese di nascosto alla stazione di Orsago e rincasò in bicicletta senza farsi notare. Fu l’ultima bizzarria di Micheletto. Abbandonato per sempre il ciclismo, infatti, si dedicò all’attività commerciale di famiglia e al sociale, reggendo per oltre un decennio la presidenza dell’ospedale civile di Sacile. Morì nel Giardino della Serenissima il 7 settembre 1958. Giacinto Bevilacqua tificato sanitario, provenienti per lo più dagli allevamenti friulani del Monte Cavallo, ma anche dalle risaie polesane. A Santa Lucia è di moda la rana fritta – per essere buona come quelle di una volta bisogna che abbia una taglia media, mentre sono da bandire certe giganti che magari arrivano a metà prezzo (a 10-11 euro il kg) dagli allevamenti indonesiani e vietnamiti –. Dunque la rana fritta, che Renzo Zanardo da Mareno di Piave – uno dei soci fondatori dell’Enar – prepara con vera passione fin dagli esordi della festa e che ora governa addirittura una squadra di ben 56 cuochi, tutti impegnati per accontentare il sempre più grande afflusso di buongustai. Renzo dice che per 4 persone, di rane ce ne vogliono almeno da 40 a 50, di taglia, come già sappiamo, media, e soprattutto già ben pulite. Loro, a Santa Lucia, per maggior sicurezza (per l’odore soprattutto) le passano in “sei acque”, cioè via via in sei bacinelle riempite d’acqua e con aceto e limone dentro. Fatto questo, si sgocciolano per un quarto d’ora, s’immergono un attimo in un impasto morbido di farina, uova, sale e pepe, quindi s’infarinano con il doppio “0” di frumento e finalmente in friggitrice a 180° per un massimo di 5 minuti («ma è l’occhio del cuoco che è fondamentale» sottolinea il presidente Zanetti). Zanardo per friggere consiglia l’olio d’arachide, che costa certo un po’ di più, ma poi dà i risultati migliori. Tolte dall’olio bollente, le rane vanno salate – anche in questo caso è l’esperienza a far la differenza – e infine servite con polenta bianca abbrustolita, giacché le rane si mangiano con le mani e quindi una polentina appena scodellata non ci starebbe mai, e poi mai! Mario Sanson Domenica 28 maggio 2006 NOVANTA SUONATORI IN ERBA: Domenica a Oderzo parte la rassegna giovanile “Eventi rock” C hi l’ha detto che Vittorio non offre mai nulla per i giovani, o per gli amanti della musica in generale? Pronto a smentire arriva il trittico di concerti proposto per il fine settimana a venire, caleidoscopicamente eterogeneo nei protagonisti e nei ge- T eatro scena alla parrocchia di Santi Pietro e Paolo lo spettacolo “L’isola della felicità”, mix d’autore di danza, canto e recitazione, con la partecipazione del Coro Giovani Karpesika. neri. Multimedialità per pupille e timpani curiosi offre l’ultimo appuntamento del “Maggio sperimentale” del bar Duomo. Venerdì 26 alle 21.30 si parte per Sette movimenti in discesa assieme agli Expro (Maroelli nella foto - Piano - Modanese - Marcon- Della Giustina più gli ospiti), giovani diocesani, di Carpesica e non solo, che hanno una salda preparazione musicale. E non la nascondono nel tessuto dei richiami e delle citazioni dei sette brani che ci fanno scendere e degenerare da ordine e calma al caos. Catalizzatori del viaggio anche le immagini cinematografiche proposte dietro ai musicisti dalla Sismadelica, cioè Davide De Lucca di Colle Umberto e Michele Rosset di Trichiana. La successiva sera di sabato 27 possiamo invece immergerci nel jazz che atterra in città grazie all’associazione Filò che si è inventata il ciclo JazZone. La cui prima tappa è al bar Le Maschere: alle 21.30 Fabio Ceotto alla voce, Lino Brotto alla chitarra, Aaron Tesser al sax e Loris Veronesi alla batteria. Ed a giocare di sponda con la musica, al- ATTUALITA’ SCELTI PER VOI da GdR FICTION CONEGLIANO Venerdì 26 alle 21 l’auditorium Dina Orsi ospita lo spettacolo degli studenti dell’Itt Da Collo “La famiglia dell’antiquario” di Carlo Goldoni. InVITTORIO VENETO Domenigresso libero. ca 28 alle 21 duplice spettacolo alTREVISO Sabato 27 alle 20.45 la parrocchia di Meschio. Prima la la danza è di scena al Teatro del- commedia “Mamma ho perso la le Voci con lo spettacolo concepi- band”, con testo e canzoni di sceto e coreografato da Simona Buc- na di Carlo Casagrandi, poi “Se no ci “I rimasti”. Ingresso 10 euro, ghe fusse mi”, lo spettacolo di Especiale giovani fino a 25 anni 7 lia Lockman, interpretato dalla euro. Sconto del 20% sull’acqui- “Compagnia degli...Anta”. sto di almeno 5 biglietti per alSACILE Giovedì 1 giugno alle trettanti spettacoli. 20.45 al Teatro Ruffo il Gruppo MEL Sabato 27 alle 21 alle pa- teatro dei Licei Pujati di Sacile prelestre delle scuole medie debutta senta lo spettacolo “Don Chisciotil XIX Maggio teatrale zumellese te. Pioichè dal filo si giunge semcon lo spettacolo di Carlo Goldo- pre al gomitolo”. Ingresso libero. ni “I rusteghi”, interpretato dal Cineforum Gruppo Teatro d’Arte Rinascita di Treviso. VITTORIO VENETO DomeniCONEGLIANO Sabato 27 al- ca 28 alle 20.45 la rassegna “Altri le 21 il gruppo teatrale Univer- popoli, altri film, altre culture” prosità degli adulti pone al patroe degli anziani nato Costantidi Conegliano, CONEGLIANO ni Fiorentini sezione San “Amores PerFior, propone in ros”, il film di sala Venturin, in Alejandro via Lourdes, lo Gonzales Inarspettacolo “AAA ritu con la Perpetua cercaquale si consi”, scherzo in clude la rasseun atto compogna cinematosto su elaboragrafica, orgazione collettiva, nizzata dalottimizzato e l’associazione Sabato c’è “AAA Perpetua cercasi” “Senza frontiediretto da Luigina Mattiuzzi. re” con la partecipazione del VITTORIO VENETO Sabato Centro di servizio per il volonta27 e domenica 28 alle 21 è di riato di Treviso. Ingresso libero. FILM Teatro inema & Rinascimento musicale NOTTE C Comprensorio Opitergino Mottense. Alcuni gruppi sono sorti per spontanea aggregazione, altri già hanno alle spalle delle esperienze concertistiche nei locali. Il gradimento per la rassegna è andato oltre il nostro controllo con la partecipazione di suonatori anche da San Stino di Livenza». Il programma di “Eventi rock” prevede quattro concerti pubblici ad ingresso libero. Si parte domenica 28 maggio in Piazza Grande a Oderzo con un concerto previsto alle 21. Seguiranno gli altri appuntamenti di Chiarano (venerdì 16 giugno), Motta di Livenza (venerdì 23) e Ponte di Piave (giovedì 29). (GB) RAGAZZI enti gruppi giovanili per novanta musicisti in erba. È questo l’ingrediente saporito della rassegna musicale “Eventi rock” sorta grazie alla collaborazione fra l’Associazione Istituto musicale “Claudio Celleghin” di Chiarano e i Comuni e le pro loco di Chiarano, Motta di Livenza, Oderzo e Ponte di Piave. Lanciata in tono minore l’anno scorso, “Eventi rock” ha raggiunto proporzioni insperate come ammettono gli stessi organizzatori. «L’iniziativa ha il solo scopo di diffondere la cultura musicale» spiega Elio Piovesana. «Vuole servire da input per l’innesco di un positivo volano presso le comunità del SPORT V VITTORIO VENETO PROPONE “MAGGIO SPERIMENTALE”,“JAZZONE” E “ANDREA” L a visita del Papa in Polonia si conclude domenica ad Auschwitz. La telecronaca è su Raiuno (16.55). In TGN Match Giulia Salmaso affronta la spettacolarizzazione della solidarietà (Telechiara, martedì, 20.50), mentre Paola Sartore ricorda S abrina Ferilli è Jolanda Christina Gigliotti in arte Dalida nel film di Joyce Buñuel, una coproduzione che ha avuto grande successo in Francia. La storia fa rivivere la musica degli anni Sessanta e Settanta: accanto a lei Alessandro Gassman (Luigi Tenco), Christopher Lambert e il 60° anniversario del voto alle donne in TGN Inviato speciale (domenica, 20.50). Report si occupa di facoltà che offrono facilitazioni ai dipendenti dei ministeri (Raitre, domenica, 21.30), mentre si conclude Che tempo che fa (Raitre, sabato e domenica, 20.10). Charles Berling (Canale 5, domenica e lunedì, 21). Si conclude con la quarta puntata del poliziesco La moglie cinese con Pietro Sermonti (domenica, 21). Il Commissario Montalbano questa settimana è impegnato nelle indagini su una faida mafiosa in “Par condicio” (Raiuno, martedì, 21). di Bob Dylan. Due i thriller da seguire: Il socio di Sidney Pollack da John Grisham (Raitre, giovedì, 21) e Nella morsa del ragno di Lee Tamahori (Raiuno, venerdì, 21). Tra le commedie romantiche c’è Insonnia d’amore di Nora Ephron (Raidue, domenica, 14) con Tom Hanks e Meg Ryan. R omaggio ad Alida Valli con l’originale televisivo I figli di Medea di Anton Giulio Majano, Senso di Luchino Visconti e La caduta degli angeli ribelli di Marco Tullio Giordana (dall’1.20). La dolce vita, uno dei capolavori di Federico Fellini, si può vedere invece su Canale 5 (sabato, 1.15). I There (15.45), il GT Ragazzi (16.15) e Melevisione (16.25). Su Raidue continuano le serie di cartoni classici (da lunedì a sabato): I misteri di Silvestro e Titti (19.25), e i classici Warner e Disney (20.10) ai quali si aggiunge il lungometraggio Looney Tunes di Joe Dante (sabato, 21). U lo (Raiuno, 14). Ultimo impegno nel girone eliminatorio degli Europei per l’Under 21 contro l’Olanda (Raidue, lunedì, 21). Il Concorso Ippico di Piazza di Spagna a Roma viene invece trasmesso in differita (Raidue, domenica, 0.50) a dimostrazione che in Tv non tutti gli sport sono uguali. aitre dedica due nottate a Marco Bellocchio e Nanni Moretti, rappresentanti ufficiali dell’Italia a Cannes, con video inediti e Gli occhi, la bocca (sabato, 0.40) e I pugni in tasca (domenica, 2.45), Sogni d’oro (sabato, 2.40) e Palombella rossa (domenica, 4.35). Venerdì invece corti realizzati dai ragazzi sotto la guida degli Alcuni di Treviso sono presentati in Ciak Junior (Canale 5, domenica, 9.30). Con la fine del Giro d’Italia, ritornano le rubriche e i telefilm per ragazzi di Raitre (da lunedì a venerdì): Hit Science (14.55), La mia famiglia (15.25), Out ltime due tappe dell’89° Giro d’Italia: da Trento all’Aprica, 211 chilometri con i passi del Tonale e del Gavia e la salita del Mortirolo (Raitre, sabato, 14.55) e domenica passerella dal Museo del Ghisallo a Milano (15). Domenica si corre anche il Gran Premio di Montecar- le pareti del locale la mostra del vittoriese Stefano Cattai, con opere del ciclo “Mondi paralleli” ed alcuni inediti. Spazia in due sere ed un pomeriggio, infine, Andrea, giovane vittoriese morto a 21 anni di tumore, a cui ogni anno il trentaduenne fratello Daniele offre l’omaggio di un maxiconcerto che è anche raccolta di fondi per le associazioni che combattono i tumori e sostengono chi ne è colpito. Beneficiaria per il 2006 è la Lega Tumori, che assieme ad associazione Doppio Zero ed associazione Fiorot è anche organizzatrice della due giorni, che sabato 27 dalle 20.40 sul palco di piazza del Popolo vedrà succedersi Jam Peppers, Force ed Ice Cream Men, mentre domenica 28 dalle 16 si esibiranno Vertical Smile, Cindy’sProject, La Combricola, Acrobat, Red Light ed Euphonia. Se piove si rimanda tutto a 17 e 18 giugno. Tommaso Bisagno TV L a storia di Cast Away di Robert Zemeckis (Canale 5, martedì, 21) è ispirata a quella di Robinson Crusoe, ed è stata tra le fonti di ispirazione della serie “Lost”. Alla vicenda giudiziaria del pugile nero Rubin Carter, detto Hurricane (Raidue, domenica, 21), è stata dedicata anche una ballata 17 CICLISMO Contro lo stress da pallone sgonfiato godiamoci lo spettacolo del Giro S iamo in piena settimana finale dell’89° Giro d’Italia e le imprese di Ivan Basso e compagni sulle Dolomiti ci appassionano e ci tengono legati al piccolo schermo. Ne abbiamo bisogno per bilanciare le cronache degli scandali del calcio. Non che il ciclismo non abbia avuto i suoi, ma si tratta sempre di uno sport che avvince e che attira moltissimi appassionati (avete fatto caso che nessuno li chiama tifosi?) sui bordi delle strade. Forse è per questo che gli appassionati si comportano quasi sempre in modo corretto, tendono ad aiutare, a incoraggiare il loro campione preferito. Questo è lo spettacolo che ci offrono le cronache delle tappe, e che ci fa credere che sia possibile un modo di appassionarsi allo sport che non comporti disordini e danneggiamenti: se non ci sono state rivoluzioni quando Marco Pantani è stato fermato a Madonna di Campiglio, proprio alla vigilia della vittoria, anche i tifosi del calcio possono accettare sconfitte e retrocessioni. dai Nostri Paesi Vittorio Veneto PRIME DEGLI SPETTACOLI DEI GIOVANI DI SS PIETRO E “LA COMPAGNIA DEGLI ANTA” PAOLO E MESCHIO E DELLA “COMPAGNIA DEGLI ANTA” ieccoli! E non pensia- la festa della Madonna della Teatro triplo nelle parrocchie C’ è ancora una gran voglia di palcoscenico nelle parrocchie. Tre “prime” nel prossimo fine settimana lo testimoniano. C’è chi come i giovani di Meschio produce ogni anno senza sosta uno spettacolo teatrale, con un nocciolo duro di attori ma anche nuovi ingressi; chi come i colleghi di Santi Pietro e Paolo sceglie il musical an- che come metodo per unire il gruppo integrando i nuovi, e lancia ponti verso altre parrocchie, Carpesica; chi ancora, come la “Compagnia degli Anta” di Meschio, decide che la passione giovanile per il teatro non ha motivo per essere una passione solo giovanile, e ritorna sul palco. Tratti comuni? Veicolare attraverso lo spettacolo e condividere con gli spettatori qualche riflessione e messaggio per non dimenticare qualche Valore; ed ancor di più, costruirsi un’eccellente occasione per soddisfare ancora la voglia di stare insieme, ed insieme costruire qualcosa. Controindicazioni? Nessuna. Però se la prossima volta vi mettete d’accordo ed evitate la concomitanza tra le “prime”...Perchè farsi concorrenza da soli? (TB) MESCHIO / CARLO CASAGRANDE CREA “MAMMA, HO PERSO LA BAND” N ovità nella tradizione. Questa la strada intrapresa dai giovani di Meschio che “ab immemorabili”, per dirla con il nostro collaboratore Mario Sanson, realizzano uno spettacolo teatrale in occasione dei festeggiamenti patronali. Tradizione perché - e ci mancherebbe altro!- tornano in scena anche quest’anno: l’appuntamento per tutti è domenica alle 21 al patronato con “Mamma ho perso la band”. Ma poi un tris di novità. La forma: non più musical, ma prevalenza di recitato sul cantato. Il cast, con numerosi esordienti ad affiancare vecchie volpi del palcoscenico di via Celante. E soprattutto l’autore del testo e delle musiche attorno a cui si sono impegnati per mesi gli attori. Il “dottor musical” Luigi Naibo ha infatti - volentieri!- ceduto l’onore e l’onere della creazione a Carlo Casagrande, 20 anni. «È la prima volta- racconta Carlo- che scrivo uno spettacolo teatrale. Ho pensato a come sarebbe stato divertente mescolare delle esperienze personali con le caratteristiche principali della commedia». Cosa hai raccontato nella tua storia? «Di un ragazzo che viene lasciato dalla band musicale con la quale suonava e nello stesso tempo anche dalla morosa (questo non mi è mai successo....almeno per adesso!). Ma grazie alla sua famiglia e al talento, che in pre- Carlo Casagrande e Luigi Naibo, pronti per il musical cedenza ostentava un po’ troppo, riesce a riforma- Naibo? «Ringrazio pubblicamenre una band ed a partecipare ad un concorso tra grup- te Mauro Cattelan e Franpi musicali, vincendolo. Il cesco Neglia per l’aiuto damessaggio è chiaro: nella vi- tomi fin dall’inizio ed il “Docta chi ti da la forza è la fami- tor” per avermi insegnato glia. Oltre alla musica...al- come gestire al meglio un gruppo teatrale e la realizmeno per me!». Come è stato il “pas- zazione di un recital». Tommaso Bisagno saggio del testimone” con VENERDÌ 26 Alle 10 nella pista d’atletica “Scuola,disegno, sport”: inaugurazione dei pannelli dipinti realizzati dagli alunni delle scuole primarie sul tema dello sport. Organizza il Panathlon Alle 20.45 al patronato di Ceneda per il ciclo:“Altri popoli, altre culture, altri film” proiezione di Amores perros. Alle 20.30 al palazzetto dello sport Da Ponte Show con gli alunni della scuola media Da Ponte. Alle 21.30 al bar Duomo “Sette movimenti in discesa”. Vedi articolo pag. 17. SABATO 27 Oggi dalle 20.40 alle 24 e domani dalle 16 alle 24 in Piazza del Popolo sesta edizione di Per non dimenticare Andrea, concerto di beneficenza. Vedi articolo pag. 17. Alle 9 in castello incontro dal tema:Gesù di fronte alla sofferenza e alla malattia. Alle 10.15 alla biblioteca civica per il ciclo di incontri su “Etica e contemporaneità” Antonio Fojadelli, magistrato, parla di “Il diritto, la legge, la giustizia”. Organizza l’associazione il Filò. Alle 17 all’Itis per “Scrittori editori a Nordest” simposio poetico:“Azzerare la corrotta vecchiaia del mondo: epica e lirica nella poesia contemporanea” con Tomaso Kemeny, Giovanni Turra e Sebastiano Gatto. Alle 21.30 al bar Le Maschere per il ciclo JazZone concerto di Ceotto, Brotto, Tesser e Veronesi. DOMENICA 28 Alle 11 a palazzo Vascellari “Aperitivi musicali” organizzati dal Corelli: concerto dell’arpista cenedese Laura Calderan. Alle 15.30 in Cattedrale il vescovo presiede la Messa dei Popoli per gli immigrati cattolici della diocesi. Dalle 16.30 alle 19, per il ciclo Polo Music, al Marco Polo Sporting Center concerto di Valentina Gerometta. R te che vadano in “pensione”! La “Compagnia degli Anta” riprende la scena dell’oratorio di Meschio sabato 27 maggio alle 20.30 con la commedia in un atto unico di Elia Lockmann “Se no ghe fusse mi”. Si definiscono di “una certa età” e magari ce l’hanno. Ma con l’età si sono portati appresso per tanti anni la voglia di ritornare sul palcoscenico. Non potevano dimenticarsi la vecchia “Filodrammatica Vittoriese” degli anni ’70 ed ’80 ed il regista di allora Franco Gentile. Il primo nuovo debutto al- provvidenza nel 2004 con “Baruffe Chiozzotte”, lo scorso anno con “Gnente de novo” di Gallina, ed ora Lockmann. La Compagnia si è rinnovata con la presenza di due attori giovani, Samuela Marangoni e Marco Simeoni. La regia è sempre di Marilena della Giustina. Per due pomeriggi alla settimana si trovano a fare le prove ed ogni volta si rinasce. Magia del palcoscenico, entusiasmo di dare e, aggiungo personalmente, orgoglio di essere ancora pieni di vitalità. Isabella Mariotto SS PIETRO E PAOLO/ CON ALESSANDRA ZANDANEL SULL’“ISOLA DI NEDE” S abato 27 maggio il palco del patronato Costantini di Ceneda sarà teatro di una "prima": a debuttare sarà il gruppo giovani di Ss. Pietro e Paolo, con l’autoprodotto spettacolo “L’isola di Nede”. In cui quattro rappresentanti del genere umano piombano su un’isola popolata da angeli, diavoli e strani animali parlanti (e, a volte, straparlanti) per scoprire a suon di enigmi e canzoni la musica della loro anima. Sì, ho scritto canzoni: “L’isola di Nede” è infatti un musical, o meglio, una commedia musicale: ciò significa che l’azione scenica è continuamente intervallata da canzoni e balletti, tutti rigorosamente interpretati dagli attori in persona, con il supporto artistico, e soprattutto MARTEDÌ 30 Alle 20.15 al patronato della Cattedrale incontro conclusivo del primo ciclo del percorso di formazione per animatori proposto dalla commissione giovani foraniale. MERCOLEDÌ 31 Alle 20.30 in Cattedrale prove di canto in preparazione alla veglia di Pentecoste. VENERDÌ 2 “Festa della benedizione del pane”: alle 10 al parco Fenderl ritrovo e partenza, alle 11 messa al capitello della Madonna (nella foto) e deposizione della targa con la preghiera del fornaio. Organizzano i panifici di Vittorio Veneto ed il Gruppo Provinciale Panificatori. Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio telefono 0438 53365. I giovani di Santi Pietro e Paolo ed il coro giovani Karpesika vocale, del coro giovani Karpesika. Per scendere nei dettagli tecnici: le “primedonne” dello spettacolo, calate rispettivamente, nei panni di S. Pietro, Angelo, Lucifero, Ben Bel, il Capitano, la Cantante, lo Scienziato, l’Assistente ed il Gatto Scuro sono Alessandro Merlo, Andrea Santorio, Andrea Fiorot, Massimo Santorio, Federico Campo dall’Orto, Lisa Da Re, Corrado Spinello, Ludovica Mazzer e Jessica Bonato. La regia è di Alessandra Zandanel, mentre le luci e l’audio sono curati da Alberto Tocchet e i costumi da Carla Bellé. I commenti della regista, alla vigilia della rappresentazione, sono decisamente positivi: «I ragazzi - dice Alessandra- sono stati veramente bravi in tutti i sensi: non solo a ballare, cantare e recitare. Per fare un esempio, si sono mobilitati loro stessi per trovare finanziatori e reperire così i fondi necessari, cosa non comune alla loro età. Inoltre non è da tutti trascorrere per alcuni mesi la domenica pomeriggio, il tempo libero per eccellenza, facendo prove su prove!». A questo punto restiamo in attesa dello spettacolo, in scena sabato 27 e domenica 28 maggio alle ore 21. e L’AZiON se ie r to it V / to e n e V io r Vitto ANCHE PER CENEDA PROGETTI AMBIZIOSI CON I FONDI DEI “CONTRATTI DI QUARTIERE II” abato 20 maggio si è consumato il Mafil Day. Una giornata voluta dall’amministrazione comunale per consentire ai cittadini di visitare lo stabile della ex fabbrica del settore tessile, da poco acquistata dal Comune, e per presentare i Contratti di quartiere II che riguardano Ceneda: un progetto complessivo da 61 milioni di euro, parte del comune e parte dei suoi partner privati. Per questa operazione sono stati chiesti contributi allo Stato per 8 milioni di euro. «Proprio perché la ex Mafil ha una sua storia – ha detto il sindaco Giancarlo Scottà – abbiamo ritenuto giusto che questo spazio rimanesse alla città. È un “container” da riempire e per il quale i cittadini sono chiamati a dare indicazioni». Il complesso si estende su una superficie di 15 mila mq con circa 65 mila metri cubi di costruito. «Alcune destinazioni so- no state decise – ha ricordato Scottà – ma c’è ancora molto da fare. Per il momento quel che è sicuro è che al piano terra dell’ex fabbrica troveranno spazio i magazzini comunali attualmente in via del Carso, al piano superiore gli uffici che riguardano le politiche del territorio (Urbanistica, Lavori pubblici e Ambiente). Mentre in un altro settore è stato riservato lo spazio per l’archivio comunale e altri uffici, tra cui quelli della Vittorio Veneto Servizi. Nell’ultimo piano infine un luogo per attività sportive ed eventi. Nelle zone esterne invece verranno create delle aree di sosta per i relativi mezzi di servizio e un parcheggio, per un totale di circa 70 posti auto. A rappresentare la storia della Mafil è stato chiamato sabato l’ex sindaco Mario Botteon, che è stato per molti anni dirigente CONTRATTI DI QUARTIERE II I progetti per Ceneda progetto euro richiesti Mafil Via del Lavoro-Grazioli Bretella A27 Parcheggio al casello A27 Scuola Pazienza parco scuola Costella allargamento via Bressana parcheggio cimitero Ceneda ciclopista via Matteotti ciclopista via S.Antonio 3,9 milioni 1,5 milioni 570 mila 272 mila 300 mila 190 mila 240 mila 202 mila 487 mila 230 mila totale 8 milioni Alcolisti anonimi, sempre più affluenza La ex Mafil dell’azienda vittoriese. I Contratti di quartiere Dopo aver ottenuto fondi con il bando Contratti di quartiere II per Serravalle, il Comune ha ora presentato domanda anche per Ceneda. «Siamo comunque in attesa di una risposta del ministero – fa sapere il sindaco –. Quello che è certo è che si stanno già visionando i progetti. Ma anche se non riusciremo ad avere i finanziamenti gran parte dell’investimento sarà ugualmente realizzato. Molti lavori sono opera di privati che hanno aderito alla richiesta del Comune, altri sono inseriti nel Piano opere pubbliche». Tra essi spicca la nuova sede della scuola materna Pazienza e la realizzazione della bretella di collegamento tra via Matteotti e il casello autostradale di Vittorio Veneto sud. Francesca Gallo CAMPO SCOUT ALLA FENDERL S’INAUGURA IL 28 ALLE 11.30 Mario Damian Apprendisti giornalisti col fazzolettone realizza un capitello S abato 27 e domenica 28 maggio si terrà nell’area Fenderl di Vittorio Veneto un campetto di specialità in giornalismo rivolto a 14 ragazzi dagli 11 ai 13 anni provenienti da tutta la regione dal titolo significativo “Inform… Azione”. Esso allude al contenuto della due giorni, che intende, attraverso giochi e incontri con esperti, introdurre i ragazzi nel mondo della comunicazione, dando stru- menti pratici di conoscenza dei linguaggi e di decodificazione dei messaggi. Ma il titolo fa riferimento anche a questo settimanale diocesano, a cui i ragazzi faranno visita nella serata di sabato. Gli scout incontreranno poi, nella mattinata di domenica, la gente di Vittorio a cui, improvvisandosi provetti giornalisti, sottoporranno un’inchiesta su aspetti di storia locale, economia e tempo libero. (GdB) SCOUT / S. GIORGIO A FRAMOS P er gli scout San Giorgio non è solo il santo guerriero che ha sconfitto il drago e che è divenuto loro patrono, ma anche l’evento che lo ricorda, organizzato a livello di zona e aperto ai reparti che la compongono. È quello che è avvenuto sabato 13 e domenica 14 maggio nel territorio intorno a Cordignano e che si è concluso nella piana di Framos. Oltre 280 i ragazzi presenti, provenienti dagli 11 gruppi che fanno parte della zona scout di Vittorio Veneto, molti di più rispetto agli anni scorsi. Nel cui ambito si è svolta una avvincente gara tra le squadriglie, vinta dalle Aquile del reparto di Ceggia. (GdB) 19 SARMEDE / NUOVO CLUB ACAT Cercasi otto milioni S Domenica 28 maggio 2006 È attivo da ottobre a Sarmede il Club Acat 632 che verrà presentato alla cittadinanza venerdì 26 maggio. Un segno di aiuto ma anche di emergenza: il gruppo è nato staccandosi da quello di San Martino, che era diventato troppo numeroso. Alla serata, che si terrà alle 20.30 nella sala mostra del municipio di Sarmede, interverrà il dottor Cimarosti, il coordinatore del Club e verrà proposto un intervento del suo presidente. È attesa anche l’amministrazione comunale e i rappresentanti dei Club Acat del territorio. «I problemi dell’alcolismo – spiegano i membri del Club 632 – sono sempre più preoccupanti. Già a 11 anni (come già evidenziato nel servizio di copertina dello scorso numero de L’Azione) i ragazzi iniziano a bere. Per questo in- tendiamo, se sarà possibile, proporre delle iniziative nelle scuole. Il nostro gruppo si è praticamente staccato da quello di San Martino di Colle Umberto in quanto ormai troppo numeroso. Ci incontriamo ogni settimana. Si arriva al Club dopo aver fatto un corso base al dispensario di Sacile o di Conegliano. È importante che la gente che ha questo tipo di problema entri in un gruppo per poter uscire dall’alcolismo». «Come amministrazione comunale – spiega il sindaco Eddi Canzian – sosteniamo con piacere questa iniziativa anche perché il problema dell’alcolismo si fa sempre più sentire soprattutto tra i giovani. Il Club Acat proporrà un’opera di prevenzione da farsi nelle scuole oltre parallelamente continuerà a darsi da fare per recuperare persone che vivono questo problema». Gerda De Nardi CARPESICA: l’ultimo saluto alla “Mora Camelin” S abato scorso, 20 maggio, nella sua abitazione di via Giardino a Carpesica, è mancata Palma Elena De Nardi. Aveva 104 ed era meglio conosciuta in loco, ma anche nei paesi limitrofi, come la “Mora Camelin”, avendo intrapreso l’attività di “ostessa” già dal 1926 per ritirarsi dal bancone del bar di Carpesica solo nel 1998. Nel marzo del 2002 avventori e clienti festeggiarono alla grande il suo 100° compleanno, dopo di che fu sempre amorevolmente assistita dalle figlie Anna e Silvia. Palma Elena De Nardi, che rimase vedova nel 1954, lascia anche i figli Maria e Francesco, che vivono in Canada, mentre Vito, un altro dei 5 figli, è morto nel 2004. I funerali si sono svolti nella parrocchiale di Carpesica. Mario Sanson SAN MARTINO: l’Avis chiama a raccolta i donatori domenica 28 S aranno il parroco della Cattedrale don Martino Zagonel, con la sua benedizione, e il sindaco Giancarlo Scottà ad inaugurare domenica 28 alle 11.30 un nuovo capitello dedicato alla Madonna di Castelmonte. Lo ha realizzato il cenedese Mario Damian presso la sua abitazione in via San Fris 62. Frutto delle sue mani è la struttura architettonica – «mi sono fatto regalare il materiale dall’impresa edile Maset che è impegnata in un cantiere qui di fronte» – ma anche la tela nella nicchia, copia precisa della scultura conservata in Friuli a Castelmonte. Perché questo soggetto? «Quando avevo 5 anni ero stato colpito da una malattia ai polmoni, e mia madre mi aveva affidato Mario Damian davanti al suo capitello alla Madonna di Castelmonte. Qualche tempo fa ho ritrovato un medaglione che apparteneva a mia madre con raffigurata quell’immagine sacra, e allora mi sono deciso. Il capitello è quindi anche un ringraziamento». Opera di Damian è anche il restauro del capitello di San Mario, dedicato alla memoria di Mario Gottardi, inaugurato il 10 luglio 2005 sempre in via San Fris, a pochi passi da casa sua. Come pure un affresco di soggetto sacro, eseguito «per vedere se ero capace» prima del capitello di Castelmonte, che Damian conser va sulle pareti esterne di casa. Tommaso Bisagno I l gruppo Avis di Colle Umberto organizza per domenica 28 maggio l’annuale raccolta di sangue. L’iniziativa è rivolta agli oltre 200 soci donatori e al tempo stesso a quanti volessero avvicinarsi alla realtà dell’Avis. Dalle 8 alle 10.30 chi desidera donare il proprio sangue può recarsi alla scuola materna parrocchiale di San Martino di Colle Umberto. Alle 10 si terrà invece la messa alla quale prenderanno parte anche gli avisini. La giornata del donatore fa seguito ad un recente incontro di formazione e informazione organizzato da Avis, Aido e Ail sul tema “Il sole e la nostra pelle”. È intervenuta la dottoressa Cristina Coletti specialista in malattie della pelle. (GDN) CORDIGNANO: concerto in chiesa col Magnificat di Vivaldi D omenica 28 alle 16 in chiesa a Cordignano come eccelsa conclusione al mese di maggio dedicato a Maria viene eseguito il Magnificat di Vivaldi, preceduto dall’inter vento di Nikla De Polo, che farà una lettura teologica di una icona de- dicata alla Vergine, e dall’esecuzione di brani di Bach e Tartini. Gli interpreti saranno i soprani Loredana Zanchetta e Chiara Zilio, la “Piccola Orchestra Veneta” diretta da Giancarlo Nadai, le Corali di Saccon, Ogliano e Cordignano. 22 e L’AZiON Vittoriese Domenica 28 maggio 2006 LA SCELTA DI CORDIGNANO C ordignano va alle urne per scegliere il successore di Mario Meneghetti, che dopo un solo mandato ha preferito, come d’altronde aveva già da tempo annunciato, rinunciare alla politica. Tre i candidati: per il centrosinistra Guido De Carlo, assessore alla cultura uscente; per il centrodestra Roberto Campagna ritenta l’elezione come nel 2001, mentre Pierina Ros è una novità. Abbiamo chiesto loro di rispondere per iscritto a quattro do- mande: dall’attenzione alle povertà all’eventuale inter vento sull’Ici fino all’edilizia scolastica. Per chiudere con: spiegateci perché siete meglio voi dei vostri avversari. A voi lettori le risposte, e la scelta nell’urna. (TB) LE QUATTRO DOMANDE 1) Il sindaco uscente Meneghetti ha sottolineato (in un’intervista a L’Azione del 12 maggio) un aumento dei casi di “povertà sommersa” a Cordignano. Quali iniziative intende prendere per limitare questo disagio? 2) È intenzionato a modificare le aliquote Ici? In caso di loro abbassamen- PIERINA ROS GUIDO DE CARLO P G ierina Ros, 36 anni, laureata in scienze sociali, insegnante, da 10 anni impegnata nella politica cordignanese nel gruppo di opposizione, catechista. Lista che la sostiene: Polo per Cordignano-Udc 1) «Il sociale richiede particolare capacità e volontà per operare scelte adeguate. La proposta del Polo per Cordignano-Udc è l’istituzione di un centro servizi per la famiglia. Si occuperà di: giovani, coppie, genitori, anziani, diversamente abili e situazioni di marginalità. Dovrà essere snello, dare risposte veloci ai bisogni, dare consulenze domiciliari legali, previdenziali, psicologiche, assistenziali, informative a chi non ha le risorse per essere autonomo. Collaborerà con le associazioni sociali già esistenti. Sgraveremo le famiglie con più figli (costi mensa e trasporti scolastici). Si farà un assessorato per le politiche giovanili». 2) «Non aumenteremo l’Ici né direttamente né indirettamente come è successo di recente accettando passivamente variazioni proposte dall’Agenzia delle entrate. Vogliamo che anche le seconde abitazioni, se date in occupazione gratuita a congiunti di primo grado (genitori o figli), abbiano l’aliquota agevolata. Bisogna recuperare tutta l’Ici delle aree edificabili: questo porterebbe a pareggio tale introito. Ma si possono ridurre sprechi gestionali, partecipare attivamente ai consorzi e goderne gli utili; favorire l’ingresso di capitali privati per determinate opere come palazzetto dello sport, biblioteca multimediale, ludoteca per attività psicomotorie e per esigenze ricreative dei uido De Carlo, 67 anni, giornalista e scrittore, assessore alla cultura nella giunta Meneghetti. Lista che lo sostiene: Insieme per Cordignano ragazzi; inoltre, gestire una farmacia comunale». 3) «La scuola dovrà avere tutto il senso propulsivo che le spetta e il Comune deve fare la parte prevista per legge: fornire gli arredi mancanti e metterne in sicurezza i plessi; ampliare la scuola elementare di Pinidello per nuove aule e nel capoluogo per un’area per attività motoria. Questi interventi nel recente piano triennale delle opere pubbliche non sono stati considerati dall’amministrazione uscente, nonostante la risaputa necessità. Proponiamo un maggior sostegno economico alla scuola dell’infanzia parrocchiale, nonché un serio asilo nido assieme ai comuni contermini». 4) «Mi pongo a servizio e per i soli interessi di Cordignano con uno sguardo specifico a tutto il mondo del sociale, dai servizi al- l’istruzione, dall’infanzia all’anziano. La formazione culturale e l’attività professionale sono la mia garanzia per una concreta attenzione alla persona. Do la disponibilità e tutto il tempo necessario per attuare il nostro programma; lo farò ascoltando i bisogni dei cittadini e in collaborazione con la mia squadra di candidati, l’unica veramente nuova, giovane, esperta, rappresentativa di tutto il territorio e di tutte le professioni. Avendo già importanti agganci dove si fanno le leggi (Bruxelles, Roma e Venezia) realizzeremo veramente a Cordignano quel cambiamento che i cordignanesi si meritano. Anche mettendoci la tenacia e la sensibilità delle donne!». 1) «La nuova povertà non si riconosce più nell’invito: “Prendi il sacco e va’ a farina”, ma in ben altri aspetti spesso inosser vati di drammatica sofferenza. Il programma amministrativo che la lista “Insieme per Cordignano” intende sviluppare in caso di riconferma alle prossime elezioni nella guida del paese contiene diversi interventi: misure di sostegno non soltanto economico alle giovani coppie in difficoltà, aiuti diretti alle famiglie per ridurne la condizione di bisogno (prestiti sull’onore, rimborsi dilazionati, a fondo perduto, eccetera), avvio di collaborazione con agenzie del lavoro per l’inserimento di persone in stato di necessità. Altri progetti: uno “sportello donna” quale aiuto e collaborazione nell’esercizio del diritto al part-time e a tutela del ruolo di maternità e paternità, la compartecipa- zione nelle rette di frequenza all’asilo nido, continuità dello “sportello-ascolto” per i frequentanti la scuola, il concorso nell’inserimento scolastico e la formazione degli alunni extracomunitari, corsi di lingua italiana per stranieri, indicazioni per un’edilizia privata finalizzata ad alloggi per lavoratori in difficoltà, il miglioramento del servizio di assistenza domiciliare a malati gravi. E ancora: la valorizzazione di ogni forma di volontariato che persegue l’assistenza e il sostegno alla disabilità e l’intensificazione del dialogo con le parrocchie, con uffici e enti per un’azione tempestiva di contrasto alla povertà». 2) «Volontà politica è di congelare, se non ridurre il carico fiscale. L’Ici per la prima casa non subirà modifiche. Verrà avviato invece ogni ROBERTO CAMPAGNA R oberto Campagna, quarantenne, bancario, sposato, due figli. Capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale uscente. Lista che lo sostiene: “Cordignano Viva” 1) «Per affrontare i casi di “povertà sommersa” saranno riviste le aliquote Ici a sostegno delle famiglie più bisognose (per esempio: persone anziane sole con redditi di pura sopravvivenza). In altri casi potranno essere concessi “prestiti sull’onore” per “sollevare” da situazioni di temporanea difficoltà. Fermo restando il principio che l’intervento di sostegno economico diretto dev’essere mirato al recupero dell’autonomia, non deve indurre a cronicizzare lo stato del bisogno». 2) «L’Ici non sarà alzata. Punteremo piuttosto, nel rispetto del principio dell’equità fiscale, a rendere più incisiva l’azione di re- SARMEDE: La 3ª A della scuola media protagonista a teatro R to, con quali altri proventi intende sostituire i minori introiti? 3) Quali interventi ha in programma per i plessi scolastici? Migliorie? Ampliamenti? Nuove costruzioni? 4) Perché lei, se fosse eletto, sarebbe un sindaco migliore rispetto agli altri due candidati? itornano a calcare il palco serravallese del Da Ponte gli studenti della 3ª A della scuola media di Sarmede. Dopo il successo di fine aprile con la loro antologia shakespeariana “Personaggi in cerca di pal- coscenico”, rieccoli sabato 27 alle 20.30: metteranno in scena “Mufir Tulipan e le Ricce Califfe”, opera vincitrice nella sezione “scena mimica” del concorso vittoriese “Suoni di fiaba”. Prima dei giovani di Sarmede, che sono stati guidati al cupero dell’evasione fiscale». 3) «La scuola, in questo periodo di profonda trasformazione, deve essere sostenuta senza “se” e senza “ma”. Le risorse disponibili nel bilancio del nostro Comune rendono improponibile la costruzione di nuove scuole, quindi andranno ricercati spazi al- teatro dai professori Maria Merlo, Marisa Zanette, Mario Ballotta ed Elisa Marchesini, gli allievi delle scuole di musica di Vittorio Veneto e della scuola media Cosmo eseguiranno le composizioni vincitrici del concorso, dedicato al tema delle “Mille e una... fiaba d’Oriente”, nella sezione per musica da camera. (TB) l’interno delle scuole esistenti o recuperando plessi attualmente chiusi o destinati ad altre attività». 4) non risponde utile azione per la sua migliore applicazione e il perseguimento degli evasori». 3) «Per migliorarne il funzionamento, sono in corso in alcuni edifici scolastici ampliamenti significativi. Ma la popolazione cresce e si presenteranno altre necessità per aule, ser vizi e dotazioni. Per sentirsi parte del territorio, la scuola ha però anche bisogno di maggiori rapporti sinergici con l’ente locale attraverso il criterio delle “intese”». 4) «“Insieme per Cordignano” e il suo candidato sindaco Guido De Carlo si propongono agli elettori puntando sull’onestà, sulla trasparenza e sull’ascolto, qualità che hanno premiato questa lista con la rielezione per tre mandati consecutivi. Le scelte fondamentali che la contraddistinguono nascono dal pensiero e dell’azione su basi concrete i cui principi sono l’equità, il rispetto del cittadino fonte di diritti e non di assistenza, il perseguimento dei valori sociali e culturali e la salvaguardia dell’ambiente, sostenuti dalla volontà di crescere e con l’orgoglio di appartenenza alla propria terra». Teatro delle ombre per “Personaggi in cerca di palcoscenico” della 3A e L’AZiON Vallata / Bellunese DUE MESI FA MATTEOLI PROMISE 20 MILIONI Soldi per i laghi: fumata nera G aleotta fu quella visita del ministro Altero Matteoli a Tarzo, a fine febbraio. L’occasione che doveva servire, nelle speranze del Sindaco di Revine Lago Battista Zardet, per firmare l’accordo in base al quale il Ministero dell’Ambiente avrebbe finanziato cospicuamente il progetto di recupero dei laghi, si è rivelata una specie di boomerang. «In verità, io avevo insistito per incontrarlo a Roma - ricorda Zardet - e avevamo pure concordato la data. Purtroppo però qualcuno, siccome era in zona per una inaugurazione, ha voluto invitarlo anche qui (si era in campagna elettorale, ndr), e questa visita è coincisa con il clou della protesta per la questione del Piano d’Area e dei conse- L’ex ministro Altero Matteoli guenti timori di qualcuno di una possibile riapertura delle cave. Vista la situazione e le manifestazioni popolari, il Ministro ci ha chiesto spiegazioni, e nonostante le nostre rassicurazioni ci ha detto di attendere un attimo. Essendo i soldi già destinati, credo di non aver perso il tram, ma certo il progetto si è complicato, ed abbiamo perso tempo». Tutto perduto dunque? «Io spero di no: infatti i miei incontri nel corso dei mesi precedenti erano avvenuti anche con funzionari ministeriali, Regione e Provincia: le loro relazione rimangono immutate, incontri e chiarimenti sono tuttora in corso con tutti gli enti interessati. Vorrei dire che abbiamo ricucito lo strappo: la prossima settimana avremo un ulteriore incontro al ministero dell’ambiente ed in Regione». Non è che fosse una promessa pre-elettorale? «Non volevo quell’incontro a Tarzo proprio per non dare questa impressione: io di incontri col Ministro e i suoi dirigenti ne avevo già fatti parecchi, e stavo per concludere, già in tempi “non sospetti”. Questa visita, con la patata bollente del- le cave, ha distolto la sua attenzione». È quindi colpa delle manifestazioni contro le cave? «No di certo: quella protesta voleva contribuire a innalzare le barricate contro i colpi di mano sul piano d’area. Non le ritenevo necessarie, ma le capisco. E quello era il momento di farle. Temo che il Ministro le abbia interpretate come sintomo di una divisione della popolazione, quando invece siamo tutti d’accordo contro le cave». E la questione delle cave a che punto è? «Il termine per la presentazione delle osservazioni in Regione è scaduto il 20 maggio. La nostra (nella quale chiediamo il ripristino del testo del Piano d’Area come lo avevano concordato i sindaci) è stata presentata a tempo debito. Da fonti politiche ho avuto sempre e solo rassicurazioni, per cui ero tranquillo e sono tranquillo. Attendiamo il passaggio in commissione consiliare regionale, e poi il voto di approvazione definitivo del Consiglio Regionale. E quindi torneremo alla carica sulla questione dei laghi». Alessandro Toffoli scite, i campi. La giornata è iniziata con l’alzabandiera ed è proseguita con la messa animata dagli scout. È stato poi il momento del taglio del nastro e della benedizione delle due stanze, e quindi del grande pranzo comunitario, con circa 130 persone. Presenti alcuni membri del consiglio pastorale, che guarda con attenzione ed interesse all’evolversi dell’attività, ed anche tanti Capi e Scouts del Gruppo di Polpet, cui i ragazzi di Follina fanno ufficialmente capo. N asce dalla penna di Fabrizio Piumatto, grafico professionista di Cuneo, il nuovo logo della Provincia di Belluno. Il lavoro del grafico piemontese ha convinto la commissione esaminatrice che lo ha scelto tra le 233 pro- Padre Francesco Polotto con alcune ragazze scout I lavori di adattamento della sede sono stati realizzati dagli stessi ragazzi. Gli adulti del paese hanno visto “trasformata” e finalmente riutilizzata la vecchia sede del “baretto” che fino ad alcuni anni fa funzionava per i giovani che si incontravano nel campo attiguo al complesso abbaziale. E vivo interesse anche per la foto, esposta in sede, del primo Riparto Scout di Follina costituitosi nel 1923, in cui in molti hanno riconosciuto qualche parente o conoscente. E proprio dei campi estivi si è parlato durante il pranzo: si terranno tra il 20 ed il 30 luglio ai Piani di Vederna, in località Imer (Tn), e in particolare le Guide saranno gemellate con il Riparto di Longarone per 11 giorni di attività intensa all’aria aperta. Per il prossimo futuro è in cantiere l’apertura di un Branco di Lupetti già dal prossimo autunno: la proposta scout a Follina quindi si rivolgerà anche ai bambini dagli 8 anni in su, ed è già possibile contattare il parroco o i capi per avere maggiori informazioni. rio e di una realtà locale fatta di incontro di culture differenti. La rappresentazione del concetto è graficamente data da segni che si incrociano e che si posano idealmente sulla città di Belluno, capoluogo della provincia, come un asterisco che ne valorizza il senso. In progetto l’apertura del Branco Lupetti LA PROVINCIA DI BELLUNO HA UN NUOVO LOGO poste giunte da tutta Italia in risposta al bando di concorso fatto dall’amministrazione provinciale. Il nuovo segno grafico è stato giudicato contemporaneo e innovativo, capace di contenere ed esprimere le caratteristiche del territo- TARZO: Completati i marciapiedi in località Corona S ono stati completati i lavori di sistemazione dei marciapiedi lungo le vie Trevisani nel Mondo e Corona a Tarzo. La ditta appaltatrice, Facco M. srl. di Santa Giustina in Colle, ha provveduto alla sostituzione delle cordonate, all’asfaltatura e al rifacimento della linea di illuminazione pubblica e alla sostituzione dei pali di illuminazione. TARZO: Il Comune premia gli atleti meritevoli I l Comune di Tarzo ha premiato gli atleti e le società che nell’anno 2005 si sono distinte per meriti sportivi. La cerimonia si è svolta al ristorante “Alle Rive”. Questi i premiati: Teresa Franceschet (triathlon), Jessica Tomasi (ballo latino-americano), Giulia Donnola (nuoto), Mauro De Coppi (arbitro di calcio a 5), Eleonora Da Ros, Daniele Canzian, Michele Sommavilla, Roberto Busolin, Michele Dal Cin, Rossella Giordan, Loredana Cesca e Monica Grosso (squadra di tiro a freccette), U.C. Vallata (ciclismo). D Follina, gli scout hanno una sede omenica 21 maggio, alla presenza del presidente dell’Associazione italiana guide e scouts d’Europa cattolici, di molti amici scout, dei genitori, del sindaco e del parroco padre Francesco Polotto è stata inaugurata la sede dei Riparti Guide e Scout nei locali dell’Abbazia di Follina. Un momento importante per i 26 ragazzi tra gli 11 ed i 15 anni che partecipano all’attività dei due Riparti e che domenica erano in fibrillazione per il gran numero di ospiti (oltre 200!) venuti a “curiosare” nei locali messi loro a disposizione per farne la “base” nella quale si progettano le mille avventure, le u- 23 MIANE-FOLLINA: Il 28 biciclettata per la vita con l’Aido INAUGURATA IL 21 MAGGIO D Domenica 28 maggio 2006 omenica 28 maggio 12ª biciclettata per la vita promossa dall’Aido di Miane e Follina con la collaborazione del Gruppo Sportivo Valsana. La partenza è prevista alle 9.30 dal centro polifunzionale di Miane. Il percorso, di circa 15 chilometri, toccherà Miane, Campea, Premaor, Follina, Valmareno, Cison, Valmareno e Follina per arrivare al centro ricreativo di Follina verso le 11.30, dove ci saranno, oltre al sospirato ristoro, anche le premiazioni per i gruppi più numerosi, al partecipante più piccolo e al più anziano. Gianluigi ed Amelia porteranno la loro testimonianza di trapiantati. Ad ogni partecipante sono richieste 3 euro di iscrizione. Anche la frazione di Corbanese ha la sua farmacia C i sono voluti 26 anni di battaglie legali ma alla fine Corbanese è riuscita ad avere una farmacia. La farmacia è situata in via Piave 2 ed è condotta dai dottori Leila Alessi (titolare), Maurizio Guerra e Maria Antonia Visentin. MEL: Parte con Goldoni la stagione teatrale S abato 27 maggio alle 21 nella palestra della scuola media di Mel il Gruppo teatro d’arte Rinascita mette in scena “I rusteghi” di Carlo Goldoni. Si tratta del primo appuntamento del XIX Maggio teatrale Zumellese promosso da Gruppo teatrale Zumellese, pro loco e Comune di Mel. Il sabato successivo, 3 giugno, la compagnia Teatroimmagine di Salzano proporrà “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Le restanti tre rappresentazioni saranno curate dalla scuola primaria di Mel, dal Gruppo teatrale Zumellese e dal gruppo parrocchiale Giò. e L’AZiON Quartier del Piave MORIAGO / PROGETTO SALUTE MENTALE Un lavoro in osteria per sentirsi normali È un esperimento che merita di essere seguito con attenzione, quello avviato da “Orchidea” a Moriago. La cooperativa valdobbiadenese ha preso in affitto l’osteria “Al Canton” e ne ha affidato la gestione a un’operatrice, affiancata da alcune donne con problemi di disagio psichico. Non abbiamo notizia di iniziative simili nel territorio diocesano. «Ma per noi non è la prima esperienza di questo tipo - spiega la presidente di “Orchidea” Adele Lisi -. A Treviso abbiamo un ristorante di nostra proprietà e a Mogliano uno in affitto, entrambi gestiti da operatori insieme a donne con problemi mentali. A Moriago siamo partiti grazie alla nostra operatrice addetta all’assistenza Adriana Antonini che si è presa l’incarico di realizzare il progetto. Prima di entrare nella nostra cooperativa Adriana era barista nella stessa osteria. Quindi è una per- sona che ha esperienza nel settore e questo ci ha dato tranquillità al momento di prendere la decisione». Per il momento, il supporto dato ad Adriana dalle utenti della cooperativa, che risiedono a Valdobbiadene in strutture residenziali, si limita alla pulizia dei locali. «Ma stiamo definendo l’inserimento di una giovane come barista - spiega Lisi -. Chiaramente questa è una grossa sfida, perché un conto è l’impiego in cucina o nelle pulizie, un conto è sostenere continuamente rapporti con il pubblico». Completano la squadra due volontarie di Falzè di Piave e Pederobba. «L’inserimento nei luo- ISTITUTO BALBI VALIER Allievi ed ex sul palcoscenico C erto esilarante, ma anche intenso e a tratti commovente. Lo spettacolo teatrale portato in scena dagli allievi dell’Itc “Balbi Valier” ha entusiasmato la platea. L’evento ha avuto luogo giovedì 18 maggio al teatro Careni di Pieve di Soligo e si è snodato in tre diverse fasi. Nella prima, i ragazzi si sono esibiti in una pièce goldoniana di grande modernità, “Le smanie della villeggiatura”: due famiglie borghesi “smaniano” per effettuare l’annuale, esosa, vacanza in campagna, anche a costo di indebitarsi fino alla rovina pur di non “sfigurare” agli occhi degli “amici”. Tra buffi equivoci, invidie e battibecchi, giunge in porto anche la tormentata storia d’amore tra Giacinta, bella e determinata protagonista, e l’irruente Leonardo. Emozionati, ma sempre capaci di reagire con prontezza a qualche piccola inevitabile defaillance, gli attori in erba hanno saputo dominare la scena con piglio vivace e con una carica di simpatia che ha conquistato il folto pubblico presente in sala. Non da meno i protagonisti della seconda parte, appannaggio soprattut- Alcuni studenti-attori del Balbi Valier BARBISANO: Arrampicate, poesie, musica e Cuccagna climbing abato 27 e domenica 28 maggio presso la palestra di arrampicata di Barbisano il Cai di Pieve propone la ma- S nifestazione “Montagna talismano dell’amicizia”. Si inizia sabato sera alle 20.30 con lo spettacolo “Arrampicata e lettu- FARRA Bachi da seta, giochi e musica a “Intrecci” U MORIAGO: l’osteria “Al Canton” ghi di lavoro è l’ultimo tassello del percorso di recupero dei sofferenti psichici, un tassello oggi molto problematico - afferma Lisi -. A Moriago, Treviso, Mogliano stiamo tentando dei “percorsi di normalità” per riportare nella vita sociale, a pieno titolo, queste persone». Ciascuno di noi può contribuire a questo percorso. Anche solo ordinando un caffè. Naturalmente all’osteria “Al Canton”. Federico Citron to della classe V che si è misurata con una travolgente versione in pillole del musical anni ’80 “Grease”: un turbinio di musiche, balli scatenati e ammiccamenti adolescenziali accompagnati da un pizzico di malinconia poiché, tra studio, feste, grandi amicizie e tenere storie d’amore, ci si avvicina al diploma e al momento degli addii... Non necessariamente, sembra abbiano voluto testimoniare alcuni ex allievi del “Balbi” con la loro “Shining Band & Choir”. Il gruppo, costituito da quelli che oggi sono diventati degli affermati professionisti, dei padri e delle madri di famiglia, che hanno però saputo mantenere vivi i forti legami nati tra i banchi di scuola, ha concluso la serata intonando canzoni leggendarie come “Let it be” dei Beatles e “I still haven’t found what I’m looking for” degli U2; tutto è stato rigorosamente suonato dal vivo con l’ausilio di un pianoforte e di una chitarra. Non mancheranno future iniziative dello stesso genere di cui saranno ancora una volta artefici anche ex studenti e affezionati genitori, storici sostenitori del Collegio. ra”, esperimento di lettura con lo sfondo della gestualità dell’arrampicatore a cura della Corale di Barbisano. Domenica alle 14.30 arrampicata aperta al pubblico; alle 16.30 “Cuccagna Climbing” aperto a tutti con “ricchi premi”. n’occasione per intrecciare relazioni intorno a un’antica pratica ormai cadutA in disuso come l’allevamento dei bachi da seta. Questo è “Intrecci”, la bella manifestazione che si tiene dal 2 all’11 giugno all’azienda agricola Pederiva in località Credazzo a Pieve di Soligo. Due gli eventi che venerdì 2 apriranno “Intrecci”: poesie e fisarmonica di Patricia Gomez (alle 19) e un concerto della Corale dei Laghi (alle 21). Nel pomeriggio di sabato 3 seminario su favole, sogni e memorie nei giochi dei bambini del mondo; alla sera musica mediterranea con i Sineterrae. Per tutta la durata della manifestazione sarà possibile visitare l’allevamento di bachi allestito in appositi locali dell’azienda. Il ricavato dell’iniziativa, che è promossa dalle associazioni Viezzer, Via dei Mulini e Gioca e Crea, verrà destinato alla realizzazione della comunità alloggio per diversamente abili a Soligo. Domenica 28 maggio 2006 25 COL SAN MARTINO: Bimba macedone muore in incidente A causa di un tragico incidente, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 20 maggio in via Trevigiana a Sernaglia della Battaglia, una bambina macedone di 8 otto anni, Sejdzan Sinanoski, ha perso la vita. La bambina era in auto con il papà, la mamma e il fratello Imer di 7 anni. Per cause ancora in corso di accertamento l’auto si è schiantata contro un pino. Sejdzan è morta sul colpo, il padre Besir ha riportato gravi lesioni ed è ricoverato all’ospedale di Belluno, Imer è ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Conegliano. Praticamente illesa, invece, la madre Fatima. La famiglia Sinanoski risiede a Col San Martino, in via Gentile e Sejdzan frequentava la scuola elementare del paese. Sul suo banco i compagni di classe, sconvolti per l’evento, hanno posto dei fiori, disegni e bigliettini con pensieri dedicati all’amica “diventata un angelo”. FONTIGO: Tamburello e concerto per “Due cuori per la vita” L’ associazione “Due cuori per la vita” e la pro loco di Fontigo propongono, il 27 e il 28 maggio, la Festa di primavera. In programma una serie di partite di tamburello promosse dall’As Fontigo al fine di far conoscere questo sport che ha reso famosa la frazione di Sernaglia (inizio alle 14.30 di sabato 27), un concerto di gruppi emergenti (la sera di sabato 27), tornei di calcetto e tresette a squadre, esibizione di scuola di pattinaggio (alle 16 del 28). Per la sera di domenica 28 è previsto uno spettacolo di danza orientale con i gruppi Iaset Neferu e Zuhur Al Raqs. Funzionerà il chiosco. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto all’attività di solidarietà dell’associazione “Due cuori per la vita”. sicale Lukas Franceschini. VENERDÌ 26 Alle 20.30 nella sala incontri della biblioteca multimediale di Farra di Soligo il dottor Marco Sanzovo presenta al propria tesi di laurea dedicata al tema “I castelli del Quartier del Piave e della Valmareno - Storie e architetture del nostro medioevo, cosa rimane e cosa è andato perduto tra pergamene e foto aeree”. SABATO 27 Alle 20.30 al teatro Careni di Pieve di Soligo serata conclusiva del 5° concorso canoro per bambini “Città di Pieve di Soligo” promosso dall’associazione Flic Floc in collaborazione con l’amministrazione e la pro loco di Pieve. Dalle 16.30 alle 17.30 nella biblioteca comunale di Pieve letture animate per i bambini di seconda e terza elementare (a cura di Maura Nadalin). Alle 17.30 all’auditorium della biblioteca comunale si celebrano i 20 anni di calendari ideati e realizzati da Walter Bernardi. Intervengono: Danilo Gasparini dell’Università di Padova, Emilio Lippi direttore della Biblioteca comunale di Treviso, Eugenio Manzato, Mauro Giancaspro direttore delle Biblioteche Nazionali di Napoli e Bari, Carlo Caracciolo e il critico mu- DOMENICA 28 Alle 8 aprono le iscrizioni del XVII Torneo Open nazionale semilampo di scacchi 3° “Giovanni Possamai” promosso dal Circolo Scacchistico Pievigino al Centro di cultura “Fabbri” di Solighetto. Alle 16 nella barchessa di villa Spada a Refrontolo premiazione della 13ª rassegna di poesia “Poeti in erba tra Piave e Livenza”. MERCOLEDÌ 31 Alle 11 il cantante degli Estra Giulio Casale incontra gli studenti dell’istituto Casagrande all’auditorium della biblioteca. Alle 21.30 terrà un concerto al teatro Careni; ingresso 8 euro,l’intero incasso verrà devoluto in beneficenza. e L’AZiON Conegliano CONSENSI E PERPLESSITÀ TRA LA GENTE Nuova viabilità a Campolongo V ia Monticano non sarà più la circonvallazione sud di Conegliano, attraversata ogni giorno da migliaia di auto in cerca di soluzioni alternative all’intasatissima Pontebbana. La giunta ha deciso di chiudere entrambi gli accessi diretti su via Monticano: da giovedì 18 maggio non si può più entrarvi né da via Manin né da via S. Giuseppe. Una piccola rivoluzione per la popolosa frazione di Campolongo, che conta ben 4 mila abitanti, quasi un paese a sé, da tempo oppressa da volumi di traffico eccessivi. I primi giorni sono stati caotici. A sbarrare gli ingressi c’è una transenna con un cartello di divieto. Ma quando non è presente la pattuglia dei vigili, la tentazione di entrare nonostante il divieto ha quasi sempre la meglio. Almeno da via S. Giuseppe, visto che da via Manin, con il semaforo e il flusso di auto continuo in entrambi i sensi di marcia, è più difficile barare. Nelle ore di punta, si forma la coda per entrare da dove non si può. C’è chi, addirittura, fa inversione di marcia quando si accorge di essere il solo “fesso” a non trasgredire, con buona pace della sicurezza sua e degli altri. «Ogni sperimentazione ha bisogno di un periodo di assestamento, la gente deve adeguarsi e trovare i percorsi alternativi – afferma il vicesindaco Alberto Maniero –. I primi giorni bisogna avere un mi- VENERDÌ 26 Alle 17, in via dei Mille, festa di fine anno della scuola dell’infanzia di Via dei Mille con presentazione alle famiglie degli allievi del lavoro svolto durante l’anno scolastico. Alle 17.30, all’Informagiovani per la rassegna Maggio dantesco, Carmelo Ciccia legge e commenta Zuffe fra demoni e dannati nel XXII canto dell’Inferno. Ingresso libero. Alle 20, allo stadio comunale Narciso Soldan, 16º Memorial Toni Fallai. Gare di atletica leggera su pista sia maschili che femminili con atleti di livello internazionale. Ingresso libero. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, gli studenti dell’Itt Da Collo mettono in scena La famiglia dell’antiquario di Carlo Goldoni. Ingresso libero. Alle 22, la società sportiva Silca Ogliano e la Treviso Marathon orga- nimo di tolleranza e non è il caso di multare la gente da subito, tra qualche giorno i vigili cominceranno a comminare le sanzioni». La decisione della giunta ha fatto discutere l’intero quartiere. Se ne parla nei centri di ritrovo, come la gelateria di via Vital, commentando gli articoli di giornale usciti in questi giorni. Chi spezza una lancia contro, chi a favore. Del resto, la chiusura degli ingressi diretti su via Monticano costringe anche i residenti a giri dell’oca per tornare a casa. Chi deve entrare nel quartiere da Ovest (via Manin), ora è costretto a imboccare via Galvani (prima dei Magazzini Bernardi, sulla destra), chi entra da Est (via S. Giuseppe), invece, o imbocca via dei Gelsi e, per una strettissima stradina di campagna arriva in via Ca’ di Villa, o sale sulla circonvallazione per imboccare, poco più avanti, via Vital. «Chi è di Campolongo conosce le vie alternative – commenta un residente – e quindi per lui non deve essere un pro- nizzano L’ora di maratona: staffetta su pista 24 per 1 ora. Ingresso libero. Alle 22.30, allo ZionRockClub, concerto della band friulana Amari che ha appena sfornato il nuovo disco “Populus”. SABATO 27 Alle 10.30, a casa Cima, Roberto Piaia inaugura la mostra Assurfivo. Fino al 2 luglio. Ingresso libero. Alle 18 viene inaugurata la nuova sede dell’Arci di Conegliano all’ex scuola elementare di Ogliano in via Marcorà. Alle 22.30, allo ZionRockClub, Baustelle in concerto. DOMENICA 28 Dalle 9, alla Scuola di viticoltura ed enologia di Conegliano, 26º convegno dell’Unione blema entrare e uscire dal quartiere con la nuova viabilità. Chi invece viene da fuori e attraversa il quartiere a mo’ di scorciatoia non dovrebbe passare di lì». Ma c’è anche chi mugugna. La nuova viabilità diventerà definitiva nonostante le proteste? «È presto per dirlo, attendiamo di avere in mano qualche dato sui flussi di traffico – dice Maniero –. E poi andiamo a vedere chi è che protesta, se protestano quelli che da Santa Lucia devono raggiungere l’autostrada a noi non interessa. Se invece gli abitanti di Campolongo ritengono che questa soluzione non sia migliorativa e i disagi sono maggiori dei benefici, ne discuteremo con loro. Siamo in contatto quotidianamente con il quartiere». La chiusura alle auto dei due ingressi più importanti della frazione è il primo passo per realizzare la città dei bambini e delle bambine, il progetto proposto dalle Acli e dall’Ordine degli architetti e a cui l’amministrazione comunale ha aderito nell’agosto dell’anno ex allievi. Anno importante il 2006, giacché gli ex allievi ricordano i cento anni della “Fondazione per l’insegnamento enologico ed agrario”, i 130 anni della “loro” Scuola e i 60 anni dell’Unione ex allievi, di cui una delle colonne fu ed è Carlo Miconi, festeggiato con una bella medaglia in bronzo patinato (diametro 60 mm) del celebre scultore Giuseppe Grava. Alle 9, in viale Carducci, 5ª Fiera del benessere: expo di prodotti e tecniche per il benessere fisico e mentale. Alle 9.30, alle piscine comunali, 20ª edizione della gara dello Stroppolo, gara di nuoto per allievi di scuole elementari e medie. Ingresso libero. Alle 15, all’oratorio Don Bosco, pomeriggio con recite e musiche del coro Voci liete per la Festa della mamma. Ingresso libero. Alle 16.30, alla chiesetta di Sant’Orsola, canzoni e parole in concerto con Il cielo in una stanza… Musiche etniche, folk, leggera e jazz con la voce recitante scorso. Ma se rendere più vivibile il quartiere è obiettivo condiviso dalla maggior parte dei residenti, il come rimane un rebus. I commercianti temono che alcune proposte – considerate “troppo rivoluzionarie” – avanzate dalle Acli, in particolare la pedonalizzazione del centro, possano ripercuotersi negativamente sul loro lavoro. «Mi dicano se vogliono che vada a lavorare in Africa» sbotta il titolare della gelateria del centro. «Quando si fanno delle scelte di ristrutturazione della viabilità, i servizi presenti devono essere salvaguardati, magari con espedienti compensativi, come iniziative culturali, ricreative che attraggano gente – commenta il presidente dell’Ordine degli architetti di Treviso Italo Rebuli –. In ogni caso, non vogliamo contrapporci ai commercianti, ogni intervento va condiviso». Da un mese ha fatto capolino sulla scena un nuovo comitato, “Vivere Campolongo”, presieduto da Sergio Dario. Cosa vogliono ottenere tenta di spiegarlo uno dei promotori, il presidente della Polisportiva Michele Padoan. «Abbiamo presentato in Comune un progetto per Campolongo, forte di 340 firme, che si affianca a quello delle Acli – dice –. A noi, come a loro, interessa che il quartiere sia vivibile, che i bambini possano circolare in sicurezza, ma il nostro progetto è meno invasivo». Ovvero? «Crediamo sia sufficiente realizzare dei dossi a raso e gli spostamenti di carreggiata per far rallentare le auto – spiega – senza chiudere il centro al traffico e senza fare dei sensi unici. Ma alle Acli va dato il merito di aver sollevato il problema e noi ci affianchiamo a loro, non ci mettiamo in contrapposizione». Francesca Nicastro di Pino Costalunga e la partecipazione del Coro giovanile Nova Cantica di Belluno e la partecipazione straordinaria di Lanfranco Malaguti alla chitarra jazz. Ingresso libero. LUNEDÌ 29 Alle 20.30, al bocciodromo osteria Tre corone di via Lourdes, continua il torneo provinciale di bocce in notturna. La finale si terrà il 10 giugno. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 31 Alle 17.30, a palazzo Sarcinelli, per la rassegna culturale Maggio dantesco, Carmelo Ciccia tiene una conferenza sul tema La Divina Commedia in chiave psicoterapeuta: per vincere depressioni, ansia, paure. Ingresso libero. VENERDÌ 2 All’ex convento San Francesco cominica il 22° Concorso internazionale di musica vocale da camera “Città di Conegliano”. Terminerà domenica 4. Domenica 28 maggio 2006 27 COMUNE: Contributo di 250 euro per l’acquisto di bici elettriche A nche per l’anno corrente la Regione Veneto ha messo a disposizione un finanziamento finalizzato all’acquisto di biciclette elettriche “a pedalata assistita”. Questi mezzi sono dotati di un motore elettrico che rende più facile “pedalare” e che può comunque essere escluso per utilizzare il mezzo come una bicicletta tradizionale. Il motore è ricaricabile con una spesa molto bassa mediante una normale presa elettrica. Nel 2005 il Comune di Conegliano ha erogato trentasei contributi a cittadini acquirenti di cicli a pedalata assistita. Quest’anno l’ammontare del fondo a disposizione dei coneglianesi permetterà di finanziare l’acquisto di altre quarantadue biciclette (contributo di 250 euro ciascuna). Per informazioni: Servizio ambiente del Comune di Conegliano, via Accademia 1, telefono 0438413236. BAGNOLO: A 67 anni è mancato Egidio Perenzin G iovedì scorso, 11 maggio, nella chiesa di Bagnolo l’addio ad Egidio Perenzin di 67 anni. Dopo aver condotto con successo e per molti anni la premiata latteria “Perenzin” di Bagnolo, si era ritirato a coltivare la campagna, lasciando l’impresa casearia nelle mani della figlia Emanuela e del genero Carlo, fedeli ma anche bravi continuatori del suo lavoro. I Perenzin, che fanno formaggi ormai da quattro generazioni, nel 1933 vinsero la medaglia d’oro al “Salon des arts mènagers” di Bruxelles. Egidio Perenzin, oltre ad Emanuela, Carlo e nipoti, lascia la moglie Ivana e l’altra figlia Margherita. (MS) “IL PIACERE DI LEGGERE”: Ecco le classi vincitrici S i è concluso il torneo “Il piacere di leggere” – frutto della collaborazione tra assessorato alle Politiche giovanili e cultura, Progetto giovani e Istituti superiori di Conegliano – che ha coinvolto 1.400 studenti di 70 classi appartenenti a sette istituti superiori cittadini. Ecco le classi vincitrici del concorso: 2ª C “G. B. Cerletti”; 5ª B liceo scientifico “G. Marconi”; 1ª E liceo scientifico “G. Marconi”; 3ª A Itt “Da Collo”; 2ª E liceo scientifico “G. Marconi”; 4ª C liceo classico “Marconi”. PICCOLA COMUNITÀ: L’evoluzione della situazione A lcuni aggiornamenti sulla Piccola Comunità, finita alcuni mesi fa al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica a seguito della scoperta dell’appropriazione indebita di una considerevole somma (intorno ai 250 mila euro) da parte del presidente Luciano Gallo. Le conseguenti verifiche sui conti dell’istituzione hanno portato alla scoperta di una precaria situazione finanziaria dell’ente di via Molmenti. A seguito di quegli eventi Gallo si dimise e venne sostituito alla presidenza della Piccola Comunità da don Antonio Zuliani. Questa, ad oggi, l’evo- luzione dei fatti: Gallo ha restituito buona parte dei soldi di cui si era indebitamente appropriato; don Gigi Vian ha ritirato la querela presentata nei confronti dello stesso Gallo a seguito delle scuse di quest’ultimo per alcune frasi offensive espresse nel corso di una riunione; per ripianare i debiti è già stata venduta la sede della comunità di Levada di Ponte di Piave (acquirente la cooperativa Alternativa) mentre sono in corso trattative per la vendita delle strutture di Fontanellette (da qualche tempo non utilizzata) e di Vazzola. Pertanto oggi la sola struttura funzionante è quella di via Molmenti in Conegliano. e L’AZiON Conegliano PER LA GENEROSITÀ HA VINTO IL CIVILITAS Franca Perin, quando il dovere diventa passione F are bene il proprio lavoro non è un merito di per sé. Farlo con passione anche fuori dall’orario di lavoro è una cosa rara. Per questo i promotori del Premio Civilitas hanno deciso di premiare Franca Perin, impiegata presso il Comune di Conegliano, per la dedizione con cui espleta la mansione di affiancamento delle associazioni cittadine nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi. «L’entusiasmo per il mio lavoro mi è dato dalle persone con cui, di volta in volta, mi trovo a collaborare. Ed è questo che mi spinge a portare il mio impegno al di fuori dell’ufficio e oltre l’orario di lavoro». Qual è il suo ruolo all’interno dell’amministrazione comunale? «Ho lavorato per 28 anni agli uffici anagrafe ed elettorale. Poi 10 anni fa è capitata l’opportunità di trasferirmi nell’ufficio che si occupa dello sport e del tempo libero e qui ho iniziato ad entrare in contatto con le associazioni locali, indicando loro la via burocratica più veloce ed efficace per realizzare le loro i- C ome ogni anno il gruppo di preghiera della parrocchia Santi Martino e Rosa di Conegliano organizza tre incontri di conoscenza e approfondimento del Trattato della vera devozione a Maria di San Luigi Maria Grignon da Montfort in vista della consacrazione solenne il giorno 24 giugno alle 15 nella chiesa parrocchiale. Gli incontri di prepara- Franca Perin niziative e per farle conoscere sul territorio». Però il suo lavoro non si ferma qui, giusto? «Un’associazione che vuole realizzare una manifestazione presenta un progetto, l’amministrazione comunale mette a disposizione le risorse che può e io controllo che queste siano utilizzate in modo che non ci siano sprechi. Poi, per mia volontà, partecipo anche a queste manifestazioni perché voglio che abbiano credibilità e spero che portino nuove risorse per l’associazione che l’ha organizzata». Lei, anche prima di questo lavoro, è sempre stata attiva nell’ambito sportivo. «Eh sì, per 14 anni ho giocato a calcio. Ho coperto tutti i ruoli come mezz’a- CHIESA Consacrazione solenne a Maria Santissima zione, tenuti da un sacerdote monfortano, si terranno i tre sabati precedenti e cioè sabato 3, 10 e 17 giugno alle 15 nella par- la, mediano e libero. Ho iniziato a Conegliano, poi ho raggiunto un certo livello: con il Mestre in serie A, poi con il Padova, con il Pordenone, il Valdobbiadene, il Trani e ho finito la carriera calcistica di nuovo a Conegliano, come sentivo fosse giusto». Perché ha scelto di giocare a pallone? «Avevo iniziato con la pallacanestro, a Treviso, però non conciliavo gli allenamenti con il lavoro, e del resto non giocavo per i soldi. Così ho deciso per il pallone, ricordo che la sera dopo il lavoro raggiungevo Favaro Veneto per gli allenamenti». Tornando alle manifestazioni delle associazioni, quali sono quelle che le hanno dato più soddisfazione? «Tutto ciò che è legato ai ragazzini, che sia un torneo sportivo o un mercatino. Perché credo che le nuove leve debbano credere in quelle associazioni che le coinvolgono. Le manifestazioni che ho più care in questo senso sono la Festa delle associazioni e il Mercatino dei ragazzi». Alberto Rosa rocchia Santi Martino e Rosa di Conegliano. Tutti sono invitati, in modo particolare coloro che desiderano affidarsi a Maria Santissima secondo la spiritualità di San Luigi Maria Grignon da Montfort, ma anche i consacrati che desiderano rinnovarla e insieme approfondire di più il cammino di affidamento a Maria Santissima. Per informazioni telefonare allo 0438-22265. NUOVA PAVIMENTAZIONE IN VIA CIMA S ono terminati i lavori di ripavimentazione di via G. B. Cima mediante la sostituzione del manto di asfalto con un nastro di porfido posato ad “archi contrapposti” e bordato ai lati da una fascia di acciottolato a contatto con i fabbricati prospicienti la via, che ricorda le vecchie strade in ciottoli di fiume, e la pavimentazione in porfido del tratto di marciapiede di via Marconi, di collegamento dalla “fontana dei cavalli” al portico di via 20 Settembre. In occasione dei lavori di pa- vimentazione, sono stati eseguiti interventi miranti a risolvere alcuni problemi di scolo e raccolta delle acque meteoriche, la collocazione di caditoie e griglie, e il rifacimento della rete fognaria delle acque miste. Complessivamente l’opera è costata al Comune 260 mila euro. Ricordiamo che via Cima è zona a traffico limitato (Ztl) con divieto di transito per i veicoli a motore con eccezione di frontisti, taxi e veicoli adibiti a servizi pubblici. FISM I bambini delle materne fanno le mini-olimpiadi N ella mattinata di sabato 27 maggio, con inizio alle 9 al palazzetto dello sport di Campolongo, si svolgeranno anche quest’anno le mini-olimpiadi, manifestazione sportiva non competitiva. Giunte ormai alla quarta edizione, costituiscono un momento d’incontro e collaborazione tra le scuole paritarie, della zona 7, aderenti alla Fism (Federazione italiana scuole materne). Con questo progetto, che vede coinvolti i centri infanzia di Bagnolo, Santa Maria di Feletto, San Pietro di Feletto, Umberto I, San Pio X, Scomigo, collegio Immacolata e Giardino, si mira a promuovere la condivisione e la cooperazione. I piccoli atleti presenteranno una disciplina sportiva diversa per ogni scuola; seguiranno l’accensione del braciere, la consegna delle medaglie e il lancio dei palloncini con i bigliettini dei bambini. Domenica 28 maggio 2006 29 OGLIANO: Il Magnificat di Vivaldi con la Piccola Orchestra V enerdì 26 maggio, alle 20.45 nella Chiesa di Ogliano, si tiene un concerto che prevede, a conclusione del mese mariano, l’esecuzione del “Magnificat” di Antonio Vivaldi. Interpreti: Loredana Zanchetta e Chiara Zilio, soprani, la “Piccola Orchestra Veneta” diretta da Giancarlo Nadai, le Corali di Saccon, Ogliano e Cordignano. Il programma prevede nella prima parte composizioni di Bach e di Tartini per violino e orchestra, nella seconda parte il “Magnificat” di Vivaldi per due soprani, coro e orchestra. L’esecuzione del “Magnificat” sarà introdotta da Nikla De Polo che farà una lettura teologica di una icona dedicata alla Vergine. CAMPOLONGO: Festa dell’appartenenza D omenica 28 maggio la comunità cristiana di Campolongo celebra la Festa dell’appartenenza. Alle 10.30 viene celebrata la messa nel campo sportivo di via Monticano. A seguire il pranzo comunitario. MADONNA DELLE GRAZIE: Termina la festa della comunità D omenica 28 maggio si conclude la festa della comunità di Santa Maria delle Grazie. Al mattino, alle 10.30, è prevista la celebrazione della messa con la processione per le vie del quartiere. Nel pomeriggio giochi organizzati per i bambini e alle 19 messa in ricordo di Dario Pavan. ALPINI: Gita sociale a Roma I l gruppo Alpini di Conegliano effettuerà la gita sociale a Roma nei giorni 6 e 7 giugno. Iscrizioni entro il 26 maggio nella sede di via Beccaruzzi 17 dalle 10.30 alle 12. e L’AZiON Coneglianese SAN VENDEMIANO / AUGUSTA ULIANA GODEGA Per riconoscenza ricorda il Comune nel testamento Teatro documentario sulle sporche manovre sull’acqua pubblica U D dar risposta a casi sociali che si presentano. Sarà una risorsa che potremo gestire e per l’utilizzo della quale stenderemo un regolamento». Oltre a ciò il Comune incamererà una cifra complessiva di circa 22 mila euro. «Il denaro – conclude il primo cittadino – confluirà nei capitoli dei servizi sociali e verrà utilizzato per sostenere iniziative inerenti questo settore, realizzando progetti specifici o sostenendo economicamente persone e famiglie che ne avessero bisogno». Nel testamento la signora Augusta ha lasciato 20 mila euro anche al parroco di San Vendemiano, don Pier Amort, per l’accoglienza e l’attenzione dimostrate nei suoi confronti dalla parrocchia. Don Pier ha destinato la somma all’acquisto del sistema di amplificazione e delle tende del salone del nuovo oratorio. Gerda De Nardi omenica 28 maggio al Palaingresso della Fiera di Godega, alle 17, l’associazione culturale e teatrale Itineraria di Cologno Monzese presenta “H2Oro - L’acqua, un diritto dell’umanità”, con contributo video di Jacopo Fo. Si tratta di uno spettacolo di teatro-documentario per sostenere il diritto all’acqua per tutti, per riflettere sui paradossi e gli sprechi del Bel Paese, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti. Tra i temi trattati, la privatizzazione, le multinazionali, le guerre dell’acqua e delle dighe, gli sprechi. Lo spettacolo conclude la rassegna “S.o.s. Ambiente” promossa dal Comune e dalla biblioteca di Godega. L’ingresso è gratuito. NATO NEL 1994 HA 20 COMPONENTI MARENO: Pedalata e cena delle associazioni n appartamento e ventiduemila euro sono il dono che una cittadina di San Vendemiano ha voluto lasciare, dopo la sua morte, al Comune in segno di riconoscenza per le cure prestate e l’assistenza offerta dai servizi dell’ente. Augusta Uliana, che risiedeva in via Vittorio Veneto in zona Monticella House, non avendo parenti stretti, ha così scelto di devolvere la propria eredità per scopi sociali. Dopo aver lavorato in Svizzera per diversi anni, l’anziana signora, deceduta all’età di 88 anni, era andata ad abitare a San Vendemiano. Rimasta vedova di Antonio Tonon, dal 1999 era seguita dalle assistenti sociali e dalle assistenti domiciliari con le quali aveva instaurato un rapporto di vicinanza e di confidenza. Così, dopo la morte avvenuta nell’ottobre scorso, è stata resa nota la decisione di Augusta di mettere a disposizione di altri, che sono nel bisogno, quanto possedeva. Una forma di riconoscenza e al tempo stesso un far rivivere la memoria, oltre a un voler sottolineare gli aspetti positivi di come le realtà del territorio contribuiscono alla cura e al benessere della persona. «Il consiglio comunale – spiega il sindaco di San Vendemiano, Sonia Brescacin – ha approvato l’accettazione dell’eredità. Entreremo in proprietà dell’immobile di cui stiamo studiando la destinazione futura. Come indirizzo intendiamo lasciarlo a disposizione dell’amministrazione comunale per “Anfora”, gruppo di giovani per animare la vita di San Fior “A nfora” è un contenitore che raccoglie idee diverse, giovani e fresche, che vengono depositate lì per fermentare e, al tempo opportuno, essere dispensate alla gente. “Anfora” è il nome che un gruppo di giovani di San Fior ha scelto per dar vita ad un’associazione nuova e ricca di iniziative da fare... insieme. “Anfora” significa solidarietà e cultura attraverso “Emergenza suono”, significa tradizione e valori con il presepe realizzato in piazza a San Fior, significa aggregazione con un occhio di riguardo ai più piccoli grazie al cinema sotto le stelle. Questo è un po’ il biglietto da visita del gruppo, oggi di circa 20 componenti, nato nell’ottobre del 2004. L’iniziativa è partita dall’assessore Paolo Bottega (nella foto) che ha invitato a un incontro tutti i giovani dai 18 ai 25 anni del comune di San Fior. Il progetto si è poi concretizzato grazie anche alla presenza dell’operatrice di comunità Roberta, che ha seguito i ragazzi nel loro costituirsi in gruppo continuando poi ad affiancarli. «La prima idea e inizia- tiva – spiega Gianluca – è stato proporre “Emergenza suono” nel 2005. Il carattere principale di questa iniziativa è stata sicuramente la collaborazione con Emergency. Lo scorso anno abbiamo parlato di Afghanistan, quest’anno l’attenzione è rivolta a un nuovo centro cardiochirurgico nei pressi in Sudan». L’idea è proprio quella di collegare il divertimento, proposto dai concerti, a valori irrinunciabili quali la pace, l’amicizia e la solidarietà, il tutto per promuovere cultura. La nuova edizione di “Emergenza suono” avrà luogo dal 15 al 18 giugno e sarà presente alla prima serata anche il missionario diocesano, don Tarcisio Bertacco. «Abbiamo voluto allestire il presepe – racconta Sandro – per far vivere la piazza nel periodo invernale. Con il presepe abbiamo inteso coinvolgere la comunità. Lo abbiamo realizzato iniziando a lavorare ad ottobre per la scenografia per giungere a dicembre all’allestimento vero e proprio. Abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte della gente e siamo disposti a rifare questa iniziativa». Altro impegno, che verrà riproposto in estate, è stato Cinema sotto le stelle e la partecipazione all’organizzazione di Veneto Jazz e di altre manifestazioni. «“Anfora” – continua Roberta, operatrice di comunità – partecipa in modo attivo e propositivo. È un esempio di cittadinanza attiva e di partecipazione alla vita della comunità». «Interessante – conclude l’assessore Bottega – è la presenza del gruppo Anfora alle attività culturali che si organizzano a San Fior durante l’anno in quanto collaboratori e supporter». (GDN) A Mareno di Piave ultimo fine settimana di “Mareno Viva - mostre, gastronomia, musica e folclore” manifestazione promossa da pro loco e Comune. Tra le iniziative in programma segnaliamo: sabato 27, alle 20.30, saggio di pattinaggio “Skating Club Don Bosco; domenica 28: alle 9 pedalata con l’Avis e torneo dei Piccoli Amici, alle 19 messa al capitello della Madonna di Caravaggio, alle 20 cena dell’associazionismo il cui incasso verrà devoluto in beneficenza. Completano l’offerta lo stand enogastronomico e la musica dal vivo. La manifestazione si tiene presso il palazzetto dello sport. Domenica 28 maggio 2006 31 MARENO: 100 mila euro dalla Regione per il campetto I l Comune di Mareno di Piave ha ottenuto un contributo di 100 mila euro dalla Regione Veneto per la costruzione di una piastra polivalente. Complessivamente la Regione ha finanziato 61 interventi per l’impiantistica sportiva, sia pubblica che privata, per un totale di 4 milioni 553 mila euro. SAN PIETRO: Rotatoria di Casotto, iniziati i lavori S ono iniziati, in località Casotto (in Comune di San Pietro di Feletto), i lavori per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio della statale 653 con via dei Pascoli. La spesa stimata è di 225 mila euro, in parte coperta da un contributo regionale di 160 mila euro risalente al 2001. La rotatoria è attesa dai residenti della frazione perché provocherà un rallentamento della velocità delle automobili che sfrecciano ad elevata velocità lungo il rettilineo che collega Corbanese a Conegliano (nonostante il limite dei 50 all’ora). I lavori comportano delle modifiche temporanee alla viabilità. SAN VENDEMIANO: Messa in memoria di padre Gardenal M artedì 30 maggio nella chiesa di San Vendemiano viene ricordato, con una messa, padre Giovanni Maria Gardenal, missionario gesuita morto il 30 maggio 1994. Padre Gardenal nacque a San Vendemiano nel 1911. Fu missionario in India e in Brasile. In seguito ebbe l’incarico di predicare esercizi spirituali in tutto il mondo. Conobbe e fu amico di madre Teresa di Calcutta. SAN VENDEMIANO: Mostra dei lavori dei bambini dell’asilo S abato 27 maggio pomeriggio e domenica 28 dalle 10 alle 18 nella sala esposizioni del municipio di San Vendemiano mostra dei lavori realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia San Pio X nell’ambito dell’iniziativa “Non solo Guggenheim - Percorsi didattici di non solo arte ma di tutto un’arte”. Il 29, 30 e 31 la mostra è aperta per le scuole che ne fanno richiesta. ORSAGO: Torna l’“Orsetto d’oro”, concorso canoro per bambini D a un po’ di anni ormai non c’era più l’usanza ad Orsago di proporre l’Orsetto d’oro, ovvero il concorso canoro dedicato ai bambini. Questa tradizione è tornata a rivivere nei mesi di aprile e di maggio. L’esibizione finale avrà luogo domenica 28 maggio, alle 16.30, al cinema Cristallo. L’iniziativa è rivolta a quanti hanno compiuto il 7º anno di età e non superano il 13º. Di tutti coloro che si sono presentati un piccolo gruppo è stato selezionato e i suoi componenti canteranno da solisti, mentre una parte più consistente di bambini formerà il coro. BICICLETTATE A S. VENDEMIANO E ORSAGO D omenica 28 maggio a San Vendemiano si pedala! I genitori degli allievi dell’Istituto comprensivo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Pro San Vendemiano e il Gruppo sportivo ciclisti, promuovono la nona edizione di “Insieme in bicicletta”. La pedalata non competitiva di 19 km si snoda lungo le vie del Comune di San Vendemiano, di San Fior di Sotto e Conegliano, è accessibile a tutti. Quota di iscrizione: 4 euro. Parten- za alle 15.30 dal piazzale della scuola media. L’ Associazione Moreno e Roberto, con il patrocinio del Comune di Orsago e della Pro loco orsaghese e in collaborazione con gruppo Alpini, Sci Club Orsago, Nucleo Protezione civile di Orsago e Gaiarine e Veloce Club Orsago, organizza la “Orsago pedala”, pedalata di beneficenza per Telethon e la ricerca del dottor Paolo Bonaldo. Partenza da piazza Oberdan venerdì 2 giugno alle 9.30. Saranno presenti importanti ospiti dello sport nazionale. Iscrizioni: 3 euro. Per informazioni: 3471845998. In caso di maltempo la manifestazione si terrà domenica 11 giugno. 32 e L’AZiON Opitergino Domenica 28 maggio 2006 ELEZIONI AD ODERZO E PO S ei candidati sindaci e dodici liste di candidati consiglieri. Grande è la frammentazione di Oderzo che va al voto per scegliere il successore di Elio Pujatti e, sullo sfondo, per un referendum su tredici anni di guida leghista della città. Ai sei candidati – Chiara, Covre, Dalla Libera, De Luca, Marchetto e Montagner – abbiamo inviato quattro domande. Sull’urbanistica, tema caldo per eccellenza a Oderzo, ma anche, in termini più generali, su cosa vogliono dare alla loro città. Ecco le loro risposte. TB) (T GIUSEPPE (BEPI) COVRE G iuseppe (Bepi) Covre, 56 anni, imprenditore, già deputato e sindaco di Oderzo dal 1993 al 2001. Liste che lo sostengono: Lega Nord, Giovani... noi ci siamo, Civica delle libertà per Oderzo 1) «Il nostro Prg approvato nel luglio 2005 dimensiona Oderzo su 22-23 mila abitanti. Il vecchio Prg del sindaco Zulian ne prevedeva (esageratamente) 35 mila. Non abbiamo previsto nuove aree produttive né aree commerciali ma ridotto sensibilmente i vecchi indici edificatori nelle aree di completamento. Quanto all’area Masotti, non abbiamo approvato nessun progetto di torre. Abbiamo la fermissima volontà di creare in Oderzo un moderno, efficiente, utilissimo centro servizi direzionale. È l’unica intelligente proposta per ridare grande centralità a Oderzo dopo lo sviluppo indu- striale. Il futuro per Oderzo sta nei servizi di pubblica utilità oltre che nella difesa del “manifatturiero avanzato”. L’area Masotti, ben servita da viabilità e parcheggi, è ideale per questo progetto. Il contenitore architettonico potrà essere una torre o un palazzo; nominerò un comitato di saggi di altissimo livello per definire la migliore soluzione architettonica». 2) «I miei otto anni da sindaco (1993-2001) vorrei fossero ricordati per le grandi opere realizzate, l’amministrazione onesta senza alcuna denuncia e alcun danno erariale per gli opitergini». 4) Fra gli altri candidati a sindaco, qual è quello che sente politicamente più vicino? Sarebbe pronto a sostenerlo nel caso lei fosse escluso dal ballottaggio? ietro Dalla Libera, 51 anni, avvocato. Già candidato sindaco nel 2001; nell’ultimo quinquennio consigliere comunale di opposizione. Liste che lo sostengono: Oderzo sicura, Cittadini uniti 3) «Non darò mai privilegi a nessuno e per nessun motivo, con un occhio di riguardo per le “fasce deboli”». 4) «Mi riconoscono una capacità di dialogo e collaborazione trasversale. Continuerò su questa strada dialogando con tutti senza pregiudizi. Stimo e apprezzo tutti i concorrenti candidati in questa competizione». runo De Luca, 56 anni, ingegnere, ex capo scout, sposato, due figli, si è avvicinato alla politica con l’avvento del Ppi, sostenendo poi la Margherita. Liste che lo sostengono: Uniti per Oderzo, Città viva e solidale 1) «Oderzo vive le emergenze degli allagamenti, quando piove appena un po’ più del normale, e del cattivo funzionamento dei depuratori di Fratta e di Spinè. Il territorio opitergino negli ultimi anni ha subito una intensa cementificazione e ora preoccupano le ulteriori imponenti costruzioni previste dall’approvazione di una variante al Prg nell’area del “Malice”, già individuata ad elevato rischio idrogeologico dall’Autorità di bacino. È necessario un cambio della politica di sviluppo urbanistico della città, non più basata su un’imponente cementificazione del territorio, ma attenta verso l’ambiente e il miglioramento della qualità della vita degli opitergini. Sono contrario all’edificazione di torri nei Masotti, delle quali una alta 47 metri (più alta del campanile?) anche perché non in armonia col contesto edilizio opitergino». 2) «Nel 2011 vorrei essere ricordato come il “sindaco dei cittadini”, di tutti i cittadini, di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato; come una persona che si è messa al servizio degli opitergini, senza alcun interesse personale e che ha reso Oderzo più sicura e più vivibile». 3) «L’opera che mai realizzerei è un nuovo ponte sul Monticano, transitabile con autoveicoli, nella zona piazzale Europa. No senza condizioni a “comitati d’affari” e alla “cementificazione selvaggia” della città». 4) «Sono un candidato sindaco civico e mi sento molto vicino ai cittadini, più che agli altri candidati a sindaco, sostenuti dai partiti, ferma restando la stima per le loro persone. Ho sempre considerato di andare al ballottaggio, partendo da quel 20,2% riportato da Oderzo sicura alle Comunali del 2001 che sicuramente sarà incrementato dall’appoggio dell’altra civica Cittadini uniti e dal buon lavoro effettuato in questi cinque anni sul territorio da Oderzo sicura e da Cittadini uniti e in consiglio comunale da me e dall’amico dottor Antonio Neri». MARINA MARCHETTO ALIPRANDI za idraulica e al sistema delle acque». 3) «Mi verrebbero da dire molte cose (mai alzerò le tasse, mai cederò a favoritismi, mai imbroglierò le famiglie, mai costruirò sconsideratamente) ma, per quanto vere, potrebbero sembrare retoriche. Perciò rispondo così: mai uscirò dall’aula mentre un 2) È il 2011 e si è concluso il suo quinquennio alla guida di Oderzo. Come vorrebbe essere ricordato? 3) Che cosa un’amministrazione da lei guidata non farà mai? A che cosa si impegna a dire un no senza condizioni? P B 2) «Come il sindaco che ha saputo ascoltare. Che ha portato più gente ad assistere al consiglio comunale. Che si è fatto interprete dei bisogni dei cittadini: non dei propri bisogni o delle proprie manie. E poi per una realizzazione concreta: la metropolitana di superficie. Farò sì che Oderzo torni ad essere capofila del territorio. Smuoverò le istituzioni e realizzeremo un collegamento ferroviario costante, veloce e sicuro che ci farà uscire dall’isolamento in cui siamo precipitati e ci libererà un po’ dal traffico e dall’inquinamento». 1) In quale direzione, se sarà eletto, condurrà lo sviluppo urbanistico di Oderzo? Quali i limiti all’edificazione? Qual è la sua opinione sul progetto delle torri ai Masotti? PIETRO DALLA LIBERA BRUNO DE LUCA 1) «Non sono contrario per principio a progetti anche audaci e innovativi – sono ingegnere, amo le novità e le sfide – ma l’identità urbana di Oderzo va rispettata, non stravolta per futili manie di grandezza. Avere la giusta misura delle cose – non solo degli edifici – è il segreto per crescere bene. Per quanto è in mio potere, dunque, la torre non si farà. E comunque, soprattutto, saranno coinvolti i cittadini. È stato chiesto: serve? È stato risposto: è un simbolo. Dunque non serve. Modificheremo il progetto in modo da non cambiare in modo irreversibile il profilo della città e da stabilire con essa un rapporto equilibrato. O lo sviluppo urbano è sostenibile o non è vero sviluppo: i cittadini chiedono di poter crescere senza provocare a se stessi altri danni dovuti a un eccesso di sfruttamento del territorio, come dimostrano i frequenti allagamenti. Per questo, come priorità, metterò mano alla sicurez- LE QUATTRO DOMANDE M consigliere dell’opposizione parla. Mai. Eppure oggi lo fanno in molti». 4) «Oggi come non mai i cittadini sentono la necessità di persone e idee nuove alla guida della città. Ma ha ragione chi si chiede perché mai a Oderzo ci debbano essere sei candidati a sindaco e tredici liste. Per questo ho fatto il possibile per cercare convergenze e dare con maggior garanzia un’alternativa alla città. Non tutti hanno fatto altrettanto. Potremmo valutare positivamente chi dichiari in modo aperto di voler realizzare alcuni dei punti qualificanti del nostro programma. Ma credo che non sarà necessario: sono e siamo determinati ad andare al ballottaggio perché so di poter fare il bene della comunità senza spirito di parte». arina Marchetto Aliprandi, imprenditrice, sposata, tre figli. Candidato a sindaco di Oderzo nel 1997 e consigliere comunale. Membro del coordinamento regionale di Alleanza nazionale. Liste che la sostengono: Alleanza nazionale, Marina per Oderzo 1) «Partendo da lontano, guardando indietro nel tempo, per costruire meglio il presente, recuperando quei valori che hanno animato l’uomo nel costruire la sua città, per viverla in un rapporto armonico e funzionale all’ambiente. La città è ancora in attesa di definire il suo piano regolatore generale. La nostra presenza nel prossimo consiglio comunale sarà per noi un banco di prova per definire uno strumento urbanistico che sappia proiettarsi in un contesto di salvaguardia del territorio ancora sano. Andranno garantite aree da utilizzare esclusivamente per il sociale: penso all’edilizia convenzionata, cooperativistica, centri aggregativi nelle frazioni e per la realizzazione di progetti re- sidenziali per la terza età. I limiti all’edificazione non sono da intendersi solo riferiti all’esasperazione della cubatura consentita, ma all’equilibrio della viabilità, delle attività commerciali, del verde... L’architettura storica che caratterizza le cittadine venete rende improponibile una dimensione “texana” del territorio». 2) «Vorrei essere ricordata per aver raggiunto il pareggio di bilancio, avendo garantito un’umana qualità dei servizi, con il contributo sereno e motivato dei collaboratori comunali e per aver rimediato, nel possibile, alle brutture urbanistiche, avendo reso Oderzo “città giardino”». 3) «Non rinuncerei mai ad una comunicazione pubblica, chiara, diffusa e pun- tuale verso i miei concittadini. Mi impegno a dire no ad ogni integralismo ipocrita politico, culturale, sociale. Non rinuncerei mai a rispettare il ruolo istituzionale delle opposizioni». 4) «Vedo poca politica attorno a me, che è condizione base per innovare e rinnovare. Ciò premesso, potrei sentire trasversalmente più vicino chi condivide i principi che ispirano la mia azione: centralità del cittadino quale beneficiario di ogni scelta. Impossibile, senza una valutazione seria e ponderata del dato elettorale, esprimersi per il ballottaggio». e L’AZiON Opitergino ORTOBUFFOLÈ S e c’è una cosa che differenzia questa tornata di elezioni amministrative a Oderzo dalle altre è l’ampia presenza di under 30 tra i candidati, quasi il 20% del totale. Già a gennaio alcuni giovani opitergini avevano espresso il desiderio di partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica fondando il gruppo “Giovani per Oderzo” (www.giovaniperoderzo.it), un movimento apartitico dove, come sostiene il coordinatore Gianluca Santi, «non esistono logiche di appartenenza politica». Il gruppo ha deciso di appoggiare Bruno De Luca: «È il candidato ODERZO, GIOVANI IN LIZZA Un candidato su 5 ha meno di 30 anni che meglio rispecchia i nostri valori, e come noi concepisce l’importanza del ruolo dei giovani nella vita amministrativa: la candidatura di quattro dei nostri nella sua lista lo dimostra; inoltre le nostre proposte sono state inserite integralmente nel suo programma di governo. In ogni caso il gruppo ha come unico scopo creare spazi, luoghi, op- portunità per i giovani del territorio e metterà in atto una politica costruttiva in questo senso anche se il sindaco sarà un altro». La risposta degli altri candidati non si è fatta attendere: sia Montagner che Covre avranno, tra le tre liste in loro appoggio, una composta quasi interamente da opitergini con meno di 33 anni: la Lega Giovani, che nonostante il nome e il simbolo (verde) non appoggia il candidato della Lega Nord ma Montagner, e la lista “Giovani… noi ci siamo”, che da pochi giorni ha pure un sito internet (http://giovaninoicisiamo.etheca.com), a sostegno di Covre. La proposta di questi ultimi non differisce di molto da quella dei Giovani per Oderzo: apertura Centro Giovani/sala prove (in stazione ferroviaria, però), organizzazione di eventi/attività per giovani e di un corso di formazione politica. In sintesi? Covre ha sedici candidati su sessanta con al massimo trent’anni; la Marchetto dieci su quaranta e Montagner quindici su sessanta; De Luca quattro su quaranta; Chiara è già di per sé un under 30 ma nella sua lista c’è solo un ragazzo di 21 anni su tredici candidati; Dalla Libera infine due su quaranta. Andrea Pizzinat GIOVANNI CHIARA G iovanni Chiara, 25 anni, studente universitario di psicologia, segretario cittadino di Rifondazione comunista, membro del direttivo della se1) «Lo sviluppo economico disordinato del NordEst, della Provincia di Treviso, di Oderzo ha prodotto in questi ultimi anni una scomposizione sociale che ha pervaso ogni aspetto dell’esistenza. Il caos territoriale e ambientale conseguente va combattuto con la pianificazione pubblica dell’urbanistica, attraverso la partecipazione di tutti i residenti, nativi e migranti, all’organizzazione amministrativa. Riteniamo inoltre che il commercio debba rimanere a misura d’uomo. Non si tratta soltanto di tutelare i commercianti del centro, di salvaguardare il commercio al dettaglio per favorire gli anziani e chi non può spostarsi, di fermare progetti di devasta- zione locale dell’Anpi. Lista che lo sostiene: Rifondazione comunista zione ambientale in opere più alte del campanile, di nessun vantaggio per i cittadini, che non l’hanno mai chiesta. Nel centro commerciale si realizza quella scomposizione sociale che isola gli individui di fronte alla pubblicità, per renderli consumatori distratti e obbedienti, ad esclusivo contatto con la merce e non con le persone». 2) «Vorrei essere ricordato per aver valorizzato le differenze, creando nella società dei nuovi sentimenti di appartenenza, basati sulla condizione socioeconomica e lavorativa: una nuova idea di comunità solidale in grado di rifiutare l’egoismo del tempo presente. Bisogna ritessere nel territorio una rin- novata centralità della politica e dei suoi valori di uguaglianza, diritti, cittadinanza, rispetto dell’ambiente. La scomposizione sociale ha frantumato il conflitto, generando dei nuovi “nemici”: “l’altro”, “il diverso”, “lo straniero”. Viene modificata la percezione di sé, perdendo la consapevolezza di appartenere ad una identità sociale. Si contrappongono deboli contro deboli, poveri contro altri poveri, costruendo categorizzazioni inesistenti basate su differenze simboliche (sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali). Ad esempio, tutte le destre pensano che la discriminazione di chi, come molti cittadini migranti, ha una diffe- rente appartenenza religiosa sia una applicazione del Vangelo. Usando le parole di padre Giuseppe Pirola, credo che “cambieranno idea quando arriveranno alla pagina del Vangelo che chiede di porgere l’altra guancia”». 3) «La mia amministrazione non sarà mai razzista e si batterà contro tutte le guerre». 4) «Mi sento vicino al candidato del centrosinistra Bruno De Luca, e sarò pronto a sostenerlo se non si affiancherà a forze estranee alla nostra civiltà democratica». FRANCESCO MONTAGNER F rancesco Montagner, 48 anni, sposato, un figlio, imprenditore nel settore del mobile. Già consigliere comunale a Mansuè e presidente manda- mentale della Cna. Liste che lo sostengono: Oderzo&Frazioni, Forza Italia, Lega giovani Domenica 28 maggio 2006 MUNICIPI IN CERCA DI NUOVO INQUILINO A sinistra Ca’ Diedo, a destra il municipio di Portobuffolè PORTOBUFFOLÈ VOTA De Marchi, Bertagna e le due... sorprese S ono ben quattro le liste di candidati che si preparano ad affrontare, domenica 28 e lunedì 29 maggio, gli elettori di Portobuffolè. Non era mai accaduto, anzi in passato vi è stata un’elezione con solo una lista di candidati. Pericolo scongiurato ora dalle normative. Visto il numero degli abitanti, qui non è necessario raccogliere firme per la Diego De Marchi sottoscrizione della lista e così hanno colto la palla al balzo ben due movimenti. Si tratta di “Destra per Portobuffolè” e di “Destra per l’Italia-Patria e Tradizione”. Partiamo dalle due liste per così dire conosciute. Si tratta della “Lista per Portobuffolè”, fondata ai tempi del sindaco Antonio Pescarollo, che ricandida il sindaco uscente, il geometra Diego De Marchi. Essa si presenta con un nutri- Lino Bertagna De Marchi to programma. Fra i punti principali, la realizzazione di una strada integrativa ed alternativa del centro storico, con il ricavo di nuovi parcheggi, il sostegno all’Ipab per la gestione della scuola materna, il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e degli spazi pubblici, con il restauro di casa Gaia da Camino. E poi l’incentivo all’avvio dei lavori di attuazione del piano “Contrada Castello” che prevede la demolizione e ricostruzione di gran parte del vecchio capannone industriale che si affaccia sulla piazza principale. Diretta antagonista è la lista dell’Udc, guidata da Lino Bertagna De Marchi, già sindaco e consigliere uscente di minoranza. Nel suo programma sono inseriti il recupero del vecchio capannone che si trova in piazza per realizzare una casa di riposo giornaliera per anziani autosufficienti; un asilo-nido negli stabili dell’Ipab e la progettazione di un sottopasso sulla strada provinciale all’altezza dell’asilo attuale. Uno dei cavalli di battaglia sarà il “no” completo alla costruzione dell’argine sul fiume Livenza, progetto portato avanti dal Consorzio di bonifica, dato che il bacino dei Pra’ dei Gai è già sufficiente, secondo l’Udc, alla sicurezza delle eventuali piene del fiume. Le liste dell’estrema destra 1) «Sono convinto che su questo tema Oderzo abbia due grandi opportunità: la prima è quella di recuperare il centro storico per riportarlo a quegli splendori che molti riconoscono alla nostra città, acquistare e recuperare le ex caserme “Zanusso” destinandole ad un alto valore sociale. Andrebbero limitate le nuove costruzioni in città visto l’alto numero di case sfitte; inoltre le nuove costruzioni dovrebbero tenere in considerazione le tradizioni opitergine. La seconda oppor- tunità è di spostare nelle frazioni l’attenzione urbanistica: qui infatti ci sono le maggiori sacche di degrado, qui servono più case e più sviluppo. Con importanti ed opportune varianti al Prg, e il conseguente aumento della popolazione, si potrebbe far sì che anche nelle frazioni arrivino quei servizi che oggi mancano o sono carenti: medico, bar, mini market, eccetera, ma anche metano, acquedotto, fognatura. Riguardo all’area Masotti, sono contrario alle torri principalmente per l’impatto ambientale: la zona è già molto cementificata e ad alto rischio allagamenti, le torri non rappresentano né la tradizione opitergina, né le aspettative di gran parte dei cittadini. Il centro servizi potrebbe benissimo trovare posto nelle ex caserme “Zanusso”, lasciando così l’area Masotti a zona verde. 2) «Come persona che ha realmente inciso per il cambiamento, onesta e coerente». 3) «Approfittare della posizione per interessi e sco- pi privati o clientelari; no incondizionato ad una moschea; sì all’integrazione e all’insegnamento delle nostre tradizioni cristiane e cattoliche». 4) «Sento tutti i candidati vicini, anche se con qualche distinguo di carattere etico e religioso. Sosterrei al ballottaggio il candidato che condividesse i punti cardine del mio programma». Proseguiamo con “Destra per Portobuffolè” che candida Davide Zanchetta, residente a Salgareda. Tra i primi punti del programma il controllo del territorio, il rapporto con l’immigrazione. «L’ente Comune – sta scritto nel programma – porrà la massima attenzione alla difesa delle tradizioni e della cultura dei propri cittadini, tutelando i loro diritti senza dimenticare quella solidarietà vera dove i rapporti umani sono da sempre esempio di ogni civiltà». Infine “Destra per l’Italia-Patria e Tradizione” che candida Artemio Pesce, originario di Scorzè. Il programma pone grande attenzione allo sviluppo del turismo. «Una città che vuole crescere deve farsi conoscere – sta scritto – e Portobuffolè è avvantaggiata dall’essere uno dei borghi più belli d’Italia». Annalisa Fregonese 34 MORTI IN UN INCIDENTE SACILE / APRE MARTEDÌ 30 Oderzo piange Mostra dell’Ute Giancarlo e Marisa su palazzo Ettoreo I S ono stati celebra- era una persona molto noti rispettivamen- ta e stimata in città. Infatte martedì 23 a ti l’uomo era stato diretFratta e mercoledì 24 in tore dei lavori per il sotDuomo a Oderzo i fune- topasso ferroviario delrali dei due opitergini l’area Brandolini: prima Giancarlo Celante, di 65 di raggiungere l’età per la anni, e Marisa Verno, di pensione, infatti, era sta68. to impresario edile, racI due pensionati sono cogliendo numerose sodstati strappati alla vita a disfazioni. L’uomo lascia seguito di un’uil figlio Daniele, scita stradale, agente di comnel rettilineo mercio, e la fiche da Oderzo aglia Alessandra, vrebbe dovuto parrucchiera. portarli in direLa donna, rezione Ormelle. sidente in via Martiri, amante Erano circa le della corsa a 22.30 di venerdì piedi, aveva a 19 quando la jeep sulla quale Giancarlo Celante e Marisa Verno lungo lavorato come infermieviaggiavano i ra nel reparto due si è ribaltata di chirurgia delnel fossato; l’ospedale cittaquando i soccordino. Marisa laritori sono giunscia le figlie ti sul posto, orMyrna e Paola, mai non c’era oltre al figlio più nulla da fare. Enrico. Giancarlo CeAndrea Zamlante, residente benedetti in via Postumia, l 27 maggio, alle 16.30, si concluderà l’attività annuale dell’Università della terza età e degli adulti (Ute) di Sacile. Questa cerimonia, che si svolgerà nella sede dell’Ute, anticipa di qualche giorno l’apertura di una importante mostra dedicata al palazzo Ettoreo, alla quale il gruppo di indagine storica dell’Università ha iniziato a lavorare due anni fa; una ricerca che ricostruisce la storia di questo palazzo, nel quale alloggiò anche Silvio Pellico, a partire da documenti inediti e originali, dal Quattrocento fino ai giorni nostri. Un gruppo di quindici studenti dell’Ute e i loro insegnanti hanno studiato documenti originali presenti nell’archivio parrocchiale e nell’archivio storico di Sacile, nell’archivio Dal trenino alla caccia al tesoro stata inaugurata domenica 21 a Fontanelle la nuova struttura che ospita la sede degli Alpini e la sala polivalente comunale. Si tratta di una costruzione realizzata grazie ad una fortunata e collaudata formula ideata dagli Alpini. Il Comune ha messo il terreno e i materiali, gli Alpini la manodopera. Il comples- so è stato realizzato con oltre 6 mila ore di lavoro gratuite svolte dagli Alpini, dei quali è capogruppo Rodolfo Tonello. Il fine settimana del 27 e 28 maggio vede invece protagonista la manifestazione “Fontanelle Incanta”, due giorni di attività, giochi, mostre, degustazioni. Fra le iniziative da segnalare il con- VENERDÌ 26 Alle 21, i Jalisse aprono in casa il loro LocaliTour d’Italia 2006 con un concerto gratuito in piazza Grande. Dalle 21.30 serata acustica all’agriturismo Talisa di Ponte di Piave, con Gianantonio Rossi, Massimo Francescon e Chiara Giust. SABATO 27 Alle 17 terzo appuntamento del Maggio bandistico in piazza Grande con il concerto della banda “D. Visentin” di Treviso. Festa dello sport a Ponte di Piave: alle 14.30 pomeriggio di “Atletica per tutti”, alle 21 in palestra saggio dello Skating Club. DOMENICA 28 A Lutrano presso il bar osteria Saditappo: gara ciclistica organizzata dagli sportivi di Lutrano in collaborazione con il pedale Opi- di Stato di Pordenone e nell’archivio storico di Udine e, grazie anche all’importante contributo della Regione, hanno allestito questa mostra che si inaugurerà martedì 30 maggio alle 20.30 presso la Caminata del palazzo Ettoreo. L’elemento più curioso che riguarda questa mostra è che il palazzo verrà autenticamente riportato indietro nel tempo, la sera dell’inaugurazione esso sarà infatti illuminato unicamente dalla luce delle candele e verranno ricostruiti ambienti, arredi e spaccati di vita quotidiana delle persone che lo hanno abitato. La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno il venerdì dalle 20 alle 22.30 e il sabato e la domenica dalle 17 alle 19. Letizia Miotto Frutto di due anni di ricerche d’archivio “FONTANELLE INCANTA” È e L’AZiON Opitergino / Friuli Domenica 28 maggio 2006 Manuel Faccin della compagnia dell’Irish Dealer certo dei gruppi Sostrato, Re Dinamite e Fantasma alle 21 di sabato, il mercatino dei ragazzi e la mostra fotografica dei Trevisani nel mondo per tutta la giornata di domenica, il trenino panoramico per visitare villa Marcello Del Majno (10-12 e tergino-Tonello e il Comune di Fontanelle.Alle 9 partenza gara categoria Juniores; alle 15.30 gara categoria Esordienti 1993; alle 16.30 gara categoria Esordienti 1992. A partire dalle 15 in piazza Grande: Giocando con la tradizione: salti, giochi e capriole per una festa in piazza secondo la tradizione popolare. Terza edizione. A Colfrancui: al via la trentaduesima edizione de La Colfranculana, manifestazione podistica non competitiva. Nell’ambito si svolgerà la quinta edizione della “Maratonina della Mutera” (partenza alle 9, come il percorso di km 11). La partenza della 21 km è prevista alle 8.30. Alle 21, in piazza Grande, seconda serata musicale “Stai con noi” con il concerto dell’Isti- 13.30-18). Interessante anche la presentazione del libro “Una piazza per Fontanelle” alle 18.30. Ultima, ma non ultima, la chicca proposta dalla compagnia teatrale giovanile di Fontanelle Irish Dealer, guidata da Manuel Faccin di Fontanellette, che organizza per le vie del centro una caccia al tesoro enigmistica da correre a terzetti. Al mattino alle 11 la manche per i bambini fino alla quinta elementare, alle 14 la gara aperta a tutti. Un euro di iscrizione e premi in buoni-libro. Annalisa Fregonese Tommaso Bisagno tuto musicale Celleghin. LUNEDÌ 29 Alle 21, al teatro Brandolini, presentazione del libro “La casa del Padre” di Roberta Sorgato. GIOVEDÌ 1 GIUGNO Alle 18, al centro culturale Auser Il mosaico, inaugurazione della mostra collettiva di pittura e modellato. VENERDÌ 2 Alle 17, quarto appuntamento del Maggio bandistico in piazza Grande con il concerto della Filarmonica di Tiezzo 1901. Farmacia di turno: Favero, via Garibaldi 18, telefono 0422207790. VILLANOVA: Festa della famiglia I l consiglio pastorale e la Corale di Villanova di Prata organizzano per domenica 28 la Festa della famiglia. Alle 17.30 celebrazione della messa di fine anno catechistico, seguita dalla cena nei locali della Pro loco. Informazioni: 0434-626867. SAN MICHELE: pedalata pro Ail L’ unione fa la forza. La forza di pedalare insieme per 25 km sotto il sole, così come quella di stare vicino con gesti concreti a chi soffre. È con questa convinzione che il Comune di Sacile, in collaborazione con il Consorzio Altolivenza, ha organizzato, per la giornata La chiesa di San Michele di Sacile di venerdì 2 giugno, la 15ª edizione della pedalata ecologica, i cui proventi andranno a favore dell’Associazione italiana contro le leucemie, per l’acquisto di apparecchiature, l’assistenza agli ammalati e alle famiglie, la ricerca e la formazione di medici e infermieri. Il percorso di solidarietà, aperto a tutti, si snoderà a partire dal piazzale della Coop di San Michele, dove è collocato anche l’arrivo. Appuntamento per la partenza alle 10. Al termine, ristoro per tutti con pastasciutta al ristorante “La Conca”. Maria Pia Arpioni SACILE: tre giorni con Giuseppe Palumbo per aspiranti fumettisti U n corso residenziale per dare l’opportunità agli aspiranti fumettisti di imparare da uno dei maggiori autori italiani, Giuseppe Palumbo. È questa la proposta che il Comune di Sacile, con il Centro Giovani Zanca, offre a 20 ragazzi di tutta Italia, dai 15 ai 30 anni, nell’ambito del progetto Far- zine, curato da Vincenzo Bottecchia. Da venerdì 26 a domenica 28 maggio si terrà la prima edizione del corso, che prevede tra l’altro una forma di ospitalità alternativa: l’accoglienza dei partecipanti nelle case dei sacilesi. Per informazioni: [email protected], telefono 0434-735508. (MPA) ODERZO: disegni su Chernobyl in mostra al Becco Giallo D opo la presentazione venerdì 12 di “Il terremoto del Friuli” di Paolo Cossi, proseguono gli incontri con gli autori di libri a fumetti dell’editrice Becco Giallo nell’omonima libreria. Il prossimo appuntamento con le presentazio- ni è per venerdì 26 alle 21: ci sarà Paolo Parisi, autore di “Chernobyl - Di cosa sono fatte le nuvole”. In contemporanea ci sarà in libreria l’inaugurazione della mostra di disegni dedicati a Chernobyl a vent’anni dalla tragedia. (AF) PORTOBUFFOLÈ: serata medievale U n tuffo all’indietro nel tempo, a quando Portobuffolè era nel suo massimo splendore: il XIII secolo. Lo propone il gruppo Gaia Da Camino che organizza per sabato 27 con inizio alle 20 la consueta rievocazione medievale in costume. Collaborano la Pro loco, l’Avis, il Cic, con il patrocinio del Comune. Gli appassionati non possono inoltre perdersi il banchetto medievale (informazioni e prenotazioni ai numeri: 0422-850155, 816049, 339-4715374). Ecco nel dettaglio il programma della serata, allestito con la regia dell’ingegner Luigi Marson. Alle 20 arriva Madonna Gaia. Alle 21 apre la festa medievale: Portus Buffoledi al tempo di messer Tolberto e di Madonna Gaia, con ristoro per “affamati et assetati”. Alle 21.15 inizia il banchetto, allietato da musiche, falconieri, giullari e sputafuoco. Il banchetto verrà allestito nell’antica piazzetta del Ghetto, alla luce di fiaccole e candele, con la possibilità di assaporare pietanze dell’antica cucina tradizionale. Presente anche la Schola Tamburini Storici di Conegliano. Alle 24 il gran finale: “Vilissima masnada all’assalto: la torre brucia!”. Annalisa Fregonese e L’AZiON Veneziano / Friuli SAN DONÀ / TRE GIORNI DI FESTA E SOLIDARIETÀ CON I PAGLIACCI VOLONTARI NEGLI OSPEDALI Tutti i sorrisi dei clown I l 2 giugno a San Donà sfileranno i pagliacci. Non c’è oltraggio alla bandiera né vilipendio alla Repubblica: è invece il primo appuntamento di un grande fine settimana di solidarietà a San Donà. Dal 2 al 4 giugno si svolgerà infatti sulle rive del Piave il raduno nazionale dei clown della clownterapia. Cioè dei volontari che si travestono e truccano e vanno negli ospedali o negli altri luoghi dove ci sono bambini che soffrono a portare una medicina efficacissima: un sorriso. Tre giorni e due finalità: far conoscere a tutti questa “terapia del sorriso”, ma anche le bellezze del Sandonatese. Con in prima fila nell’organizzazione il gruppo di clown della onlus Viviamo in positivo capitanati da Ketty Amadio, o meglio clown Batuffolo che così sintetizza quel che ci aspetta: «Dappertutto si parlerà di sorrisi e di gioia». Il gruppo della Vip di San Donà colore e l’allegria dei clown (pur nel pieno rispetto della liturgia). Ultimi saluti dalle 16 in piazza Indipendenza. Di contorno, decine di eventi di contorno animeranno il lungo week-end: spettacoli del Circo di Vienna e un palco su cui si al- terneranno le associazioni coinvolte nella Festa al Parco fluviale; altri spettacoli pure in piazza Indipendenza, dove troneggerà, atterrato direttamen- “Per tre giorni a San Donà dappertutto si parlerà di gioia” te dalla storia, un aereo Bleriot. Mercatino, stand enogastronomici e divertimenti per bambini, a completare questa piccola Disneyland, coloreranno anche piazza 4 Novembre, piazza Rizzo e piazza Teatro, oltre all’isola pedonale. Generosità è la parolasintesi della tre giorni: e in perfetta coerenza, tutti gli spettacoli saranno gratuiti, e tutte le offerte raccolte saranno devolute alla costruzione di un orfanotrofio in Myanmar, voluto dalla Vip; al progetto “Liberazione bambini soldato” di Mago Sales e Marco Berry di “Le Iene”; e ad un progetto per l’ospedale di San Donà ancora da concordare. Informazioni: www.clownterapia.it, 3396982263. Tommaso Bisagno CRISTIAN, RAFFAELLA, ROBERTO: “NOI, VOLONTARI CLOWN DIOCESANI” Il programma Venerdì 2 convergeranno da tutta Italia i volontari clown: e certo non saranno in… borghese quando verso le 16.30 si ritroveranno in piazza Indipendenza e partiranno in parata. Sabato 3, alle 9.30 all’ospedale di San Donà, si terrà il convegno “Ridi che ti passa”, in collaborazione con l’Ulss 10; alle 20.30 in piazza Indipendenza spettacolo “Magicomico” a deliziare i bambini. Gran finale domenica 4. Alle 10 raduno in piazza Indipendenza e sfilata dei clown, mentre sopra di loro romberà una pattuglia di aerei storici grazie alle Frecce Tricolori: si arriverà al Parco fluviale, dove alle 10.30 il novantacinquenne don Armando Durighetto (anche lui volontario: clown Don Din Don) celebrerà una messa immersa nella natura e con tutto il VENERDÌ 26 Alle 11.30, a Sacile, a palazzo Biglia, presentazione del manifesto della Sagra degli osei. A Prata inaugurazione della mostra fotografica Prata che cambia e, alle 21, concerto-spettacolo della Music Show Band e delle Majorettes. A Sacile, dalle 20 alle 22 alla Palestra “Deledda”, lezione gratuita di Iai Ji Quan di Wang Nan, riservata ai soci Asd Dojo Sacile e palestra Live Club. A villa Varda di Brugnera resta aperta fino all’11 giugno la mostra di O ggi facciamo la conoscenza di due veri Vip. No, non è la nuova rubrica del giornale dedicata alla cronaca rosa (che peraltro non è in progetto), perché Vip in questo caso è l’acrostico di “Viviamo in positivo”. Ed ecco Cristian Pozza e Raffaella Maio, meglio conosciuti come clown Maga e clown Sorriso, due giovani di Fratta di Oderzo che ben presto saranno marito e moglie, che nel tempo libero si dedicano al clownvolontariato ovunque ci siano dei bambini, anche centenari, bisognosi di un sorriso. «In realtà spesso sono più loro a far divertire noi – ammette Cristian, pardon, Maga – specie quelli più anziani, quando cominciano a raccontare barzellette…». I due fi- pittura di Luciana Vettorel Ghidini intitolata “Tracce di memoria”. SABATO 27 A Sacile, alla palestra Marchesini, dalle 17.30 alle 19.30, Gran galà delle arti marziali. Lo stage proseguirà nella giornata di domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. Per informazioni e iscrizioni 333-2802413. Alle 21.15, al teatro Pileo di Prata, “Fiori nel vento”, spettacolo di danza del ventre del Gruppo Mas- danzati fanno parte dell’associazione da circa un anno. «Più o meno da quando abbiamo visto un clown in piazza a San Donà – afferma Sorriso –. La nostra comune passione per i pagliacci e per i bambini ha fatto il resto. Avevamo già sentito parlare un po’ di loro, poi abbiamo scoperto questa Vip». Chiunque ritiene di avere la loro stessa passione può entrare nel giro, basta avere almeno 17 anni e partecipare ad un breve corso di formazione: il prossimo a San Donà avrà luogo dal 12 al 14 settembre (si veda a proposito il sito www.clownterapia.it). Sorriso e Maga, insieme al loro collega Pasqua, alias Roberto Pasquali di Gorgo al Monticano, saranno presenti al raduno del 2, 3 e 4 giugno. Andrea Pizzinat sarrah. A Fiaschetti si apre il torneo nazionale di tennis Caneva Open, organizzato dal Tennis Club Caneva e dal Coni. A villa Varda di Brugnera, dalle 21, “Riflessi di moda”, sfilata organizzata dal Centro iniziative culturali ed ornitologiche con la collaborazione di alcune boutique di Brugnera. A Sacile, all’ex chiesa di San Gregorio, concerti degli allievi della classe di pianoforte dell’Accademia musicale. Inizio alle 20.45. A Brugnera parte alle 21 dal polisportivo di via Del Mas la 26ª lucciolata a favore della Casa Via di Natale di Aviano. DOMENICA 28 A Stevenà, presso la Centrale Enel, dalle 16 in poi, concerti dei Just the same, Ivy Leaves ed altri gruppi locali. Per informazioni, [email protected]. A Prata, inaugurazione della nuova piazza Wanda Meyer: inizio della cerimonia alle 9.30. Il Cai di Sacile organizza un’escursione a rifugio Maniago-casera Galvana. Per informazioni e iscrizioni 339-1617180. LUNEDÌ 29 A Sacile, alle 20.30, all’auditorium dell’Istituto Pujati, presentazione del prodotto multimediale e musica dal vivo: Gli anni Sessanta... come letti dalla classe 2ª B Domenica 28 maggio 2006 35 IL SALUTO DI FOSSÀ Suor Emmanuela e suor Alessandra in Africa A sinistra suor Emmanuela, a destra suor Alessandra P er suor Alessandra e suor Emmanuela, suore dell’Addolorata da tre anni in servizio a Fossà, si avvicina il momento della partenza per la missione in Africa e la comunità si sta preparando a salutarle. La prima a partire sarà suor Alessandra, che raggiungerà la Tanzania i primi di agosto insieme a suor Carmela, fino al mese scorso anche lei a Fossà. Un momento di festa per ringraziarla è previsto sabato 27 maggio, con ritrovo alle 16 davanti al cortile della scuola materna, la preghiera dei vespri, una gita al mare e poi la cena alla sagra di Fossà. Quali motivazioni hanno spinto a questa scelta? E quali sentimenti provano ora che la meta africana è prossima? Suor Alessandra ci tiene a precisare che per ognuna di loro della comunità di Fossà, la decisione è maturata in tempi diversi, indipendenti una dall’altra. Lei ha iniziato a pensare alla missione cinque anni fa. «Come suore Francescane dell’Addolorata – afferma suor Alessandra – siamo chiamate a condividere tutte le situazioni umane, come Maria che condivide tutto del Figlio, anche la croce. Ma l’Africa è sembrata per molto tempo irraggiungibile perché non c’erano abbastanza suore. Finché due anni fa un vescovo ha chiesto le suore per la sua diocesi di scientifico. Parteciperà Sam il Menestrello con musica live degli anni Sessanta. A Sacile si aprono le iscrizioni al Punto verde comunale di via Ettoreo per bambini dai 3 ai 6 anni. Tre turni: dal 3 al 14 luglio, dal 17 al 28 luglio, dal 31 luglio all’11 agosto. A Camolli Casut ha inizio la 14ª Festa della birra. Tutti i giorni fino all’11 giugno, alle 20, torneo di calcetto memorial “Nicola Negri”. Per iscrizioni 0434-569946. MERCOLEDÌ 31 A Sacile, ultimo giorno disponibile per presentare domanda di iscrizione all’asilo nido “Arcobaleno-Nicholas Green” di San Michele. L’asilo è Kahama nella parte nordovest della Tanzania». La proposta è stata presa in considerazione e in dieci, da diverse parti del mondo, si sono dette pronte a partire. Tra queste anche le tre suore di Fossà. Il vescovo ha chiesto loro un sostegno alla pastorale nelle parrocchie e nei numerosi villaggi. Hanno così deciso di cominciare con l’inserimento in una parrocchia che ha 27 villaggi. Suor Alessandra è pronta per questa nuova fase della sua vita e ringrazia Dio e tutte le persone che in questi tre anni a Fossà, Ceggia e Grassaga e nella diocesi hanno arricchito il suo cammino umano e spirituale, per le occasioni avute di poter vivere pienamente la vocazione di “stare con” la gente, i bambini, le famiglie, i giovani: «Ringrazio il nostro parroco, don Lorenzo e i due cappellani con cui abbiamo collaborato in questi anni, don Mirko e don Marco; i membri della commissione pastorale giovanile diocesana e il Vescovo in particolare. Le nostre superiore continueranno a dire sì a Fossà con altre nostre consorelle e il desiderio più grande che porto in cuore è che si rimanga amici e che sia possibile uno scambio di ricchezze tra popoli, razze, culture diverse, una rinnovata Pentecoste». Beatrice Doretto visitabile dal lunedì al venerdì, in orario 10-11.30. GIOVEDÌ 1 GIUGNO Alle 20.45, al teatro Ruffo di Sacile, il gruppo teatro dei Licei “Pujati” presenta “Don Chisciotte - poiché che dal filo si giunge sempre al gomitolo”. VENERDÌ 2 A Camolli Casut, alle 21, concerto degli Acrobat, tribute band degli U2. Farmacie di turno: Romor, via Garibaldi 21, Sacile, telefono 0434-71331; Nassivera, via Santarossa 26, Maron di Brugnera, telefono 0434-623561. 36 MOTTA: servizio di trasporto per anziani grazie alla San Vincenzo IL 27 IN BASILICA A MOTTA Risuona nel chiostro il canto popolare È Il coro Luca Lucchesi di Motta S i conclude questo sabato, 27 maggio, il Maggio Musicale della Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta, giunto quest’anno all’edizione numero 38. Come ormai tradizione consolidata, il con- certo, che si terrà alle 21 nel chiostro di San Francesco, meglio conosciuto come chiostro del pozzo, è organizzato dalla Cappella Musicale del Santuario “Luca Lucchesi”. Il concerto, una rasse- gna di canto popolare, avrà come protagonisti, oltre alla corale padrona di casa diretta dal M. Renzo Toffoli il coro “Oltrepiave” di Vigo di Cadore diretto dal maestro Arduino De Donà, LUTRANO / PAPÀ E MAMMA, MIE GUIDE SICURE LUNGO IL SENTIERO DELLA VITA MARINA CESCON n. 17.1.1920 - m. 9.5.2001 C aro papà e mia adorata mam- ma. Il tempo passa e la vostra memoria diventa presenza e gui- GIOACHINO NOVELLO CESCON n. 31.5.1915 - m. 31.5.2005 da sicura verso il sentiero quotidiano della mia vita. Ogni giorno quando apro gli occhi, il mio pensiero e la mia e L’AZiON Mottense / Memorie Domenica 28 maggio 2006 preghiera sono per voi. La vostra dedizione alla famiglia, la testimonianza della vostra unione d’amore, sostenuta da forti valori cristiani, rimarranno incancellabili in me. Non è facile il mio cammino senza di voi, ma vi prometto, e ne sono cer ta, che un giorno ritorneremo uniti. Con affetto vi dico ancora una volta grazie di tutto quello che mi avete lasciato. Vostra figlia Gilda e la “Giuseppe Saviani” di Carpi (Modena) diretta dal maestro Giampaolo Violi. Il programma della serata prevede brani di De Marzi, Malatesta, Savona e altri. Marco Guerrato partito a Motta il servizio di trasporto e accompagnamento per anziani e persone in difficoltà. Chiamando l’Informagiovani (0422-766948, con almeno due giorni di anticipo sul servizio richiesto, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11) si avrà la possibilità di farsi accompagnare a sostenere esami clinici, visite mediche, cicli di terapie, disbrigo di pratiche. Il servizio è stato realizzato in base alle necessità emerse in un’indagine realizzata tra gli ultra settantacinquenni di Motta. Da qui la convenzione tra Comune e San Vincenzo De Paoli, che ha acquistato un pulmino di nove posti per il servizio. Gianandrea Rorato SAN VENDEMIANO / IL RICORDO DEL TUO VOLTO SORRIDENTE ALLEVIA IL VUOTO C ARDUINO PICCIN n. 9.3.1952 - m. 1.6.2005 aro Arduino, è passato un anno da quando, in silenzio, ci hai lasciati per andare in un mondo senza quella sofferenza terrena che hai sempre vissuto con un sorriso sereno. Avevi una grande voglia di vivere, che superava il peso della tua immobilità e ti ha sostenuto fino a quando hai capito che altre avversità incombevano... e in silenzio, come hai vissuto la malattia, sei andato. Il vuoto della tua partenza è ora alleviato dal ricordo del tuo volto sorridente e dalla certezza che continuerai, dal Paradiso, a sorriderci e a sostenerci nelle nuove prove che la vita ci riserva. Abbiamo ancora bisogno di te. Ciao Arduino. La moglie, le figlie, il genero, l’adorata nipotina Linda, i genitori, la sorella con la famiglia e tutti coloro che ti hanno voluto bene. CORDIGNANO SANTA LUCIA DI P. SUSEGANA S. FIOR DI SOPRA SOFFRATTA DI MARENO FARRA DI SOLIGO MARIO CESCHEL A un anno dal tuo addio, è sempre tenera questa lacrima che scende quieta e, pensandoti, conforta. Amorevolmente moglie Giansanta, figli, nipoti e pronipote. Messa in suffragio domenica 4 giugno, alle 10.30, nella chiesa di Ponte della Muda. SANTO COLOMBAN n. 1.11.1938 - m. 3.6.2002 Nel quarto anniversario della sua morte con affetto lo ricordano la moglie, le sorelle, i fratelli, i parenti e gli amici tutti. CLAUDIO SOSSAI n. 12.8.1958 - m. 14.5.1991 Nel quindicesimo anniversario della tua morte, hai sempre un posto speciale nel nostro cuore. Mamma e tutti i tuoi cari ARTURO POLESE n. 19.7.1935 - m. 27.5.1991 Anche se sono passati 15 anni, la tua famiglia ti ricorda sempre con gratitudine e riconoscenza e ti affida alle preghiere del Signore. Moglie, figlio e nuora ELIDE DALL’ARMELLINA in BORNIA n. 11.9.1919 - m. 2.6.1991 Nel quindicesimo anniversario della tua scomparsa sei sempre presente in noi. Marito, figli e nipoti ti ricordano con affetto. BEPPINO STRADIOTTO n. 18.3.1947 - m. 29.5.1984 Gli anni passano ma noi ti sentiamo sempre vicino con lo stesso amore e affetto che ci hai lasciato. Il tuo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori. Moglie, figli, nuora, nipotina e suoceri. SOLIGO CODOGNÈ CODOGNÈ CAMPOLONGO PIANZANO PIANZANO GIORDANO DOZZA n. 9.6.1922 - m. 26.5.1993 A te che continui a vivere dove non esiste la sofferenza e regna la speranza, va il nostro ricordo, sicuri di poter sempre contare sul tuo amore. I tuoi cari MARIA SPERANZA ved. MACCAN n. 30.10.1899 - m. 9.5.1977 Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo. Figlia Carmela e nipoti MARIO LUCCHETTA n. 24.8.1920 - m. 25.5.1975 Ci consola il privilegio di averti avuto e di aver goduto del tuo amore e della tua saggezza. Ti ricordiamo costantemente. Tua moglie Carmela, figli, generi, nuora e nipoti. cav. SIMEONE ROS n. 22.5.1923 - m. 1.6.2003 A tre anni dalla sua scomparsa è ancora vivo in noi il suo ricordo. Una Messa in memoria verrà celebrata il 3 giugno, alle 18.30, nella chiesa di Campolongo. ELISABETTA MARCH ved. ROSSI n. 25.12.1888 - m. 31.5.1978 Nell’anniversario della tua morte il tempo passa veloce, ma tu sei sempre nel nostro cuore. Dal Cielo prega per noi. I tuoi cari GIOVANNI STIVAL n. 15.3.1933 - m. 3.6.1981 A venticinque anni dalla tua scomparsa, il ricordo di te resta sempre nei nostri cuori. Moglie, figlie e nipotina Giulia. Una messa sarà celebrata domenica 4 giugno alle 11 nella chiesa parrocchiale. GIRO D’ITALIA, INTERNAZIONALE DI SOLIGHETTO, GARA NAZIONALE FEMMINILE DI COLLALTO E MEMORIAL ZANETTE SI TORNA IN SECONDA Salsa, la vittoria dei giovani Arriva il grande ciclismo È una settimana di grande ciclismo sul territorio diocesano. Sono molteplici, infatti, gli appuntamenti agonistici di richiamo per gli appassionati dello sport delle due ruote. Andando per ordine, calendario alla mano, venerdì è il gran giorno del Giro d’Italia. Con i diocesani Marzio Bruseghin, Mirco Lorenzetto e Franco Pellizotti in gruppo, è in programma, infatti, la 19ª tappa della corsa rosa, la Pordenone-Passo San Pellegrino. La frazione è la più temuta in assoluto dell’89º Giro d’Italia, presentando ben quattro passi dolomitici (Forcella Staulanza, Fedaia, Pordoi e San Pellegrino). La partenza è da Pordenone, dove gli assi del pedale possono essere ammirati in piazza XX Settembre fino alle 10.40, quindi il gruppo prenderà la statale Pontebbana entrando in territorio diocesano a Sacile. Svolta a destra sulla provinciale 17 e attraversamento di Ponte Il compianto Denis Zanette della Muda, Cordignano, San Martino di Colle Umberto, San Giacomo di Veglia e Vittorio Veneto prima di entrare in territorio bellunese. Dai professionisti agli juniores, domenica 27 è in calendario la 18ª edizione dell’Internazionale di Solighetto. La classica organizzata dalla Società ciclistica Solighetto 1919 coinvolgerà 47 società comprese 12 rappresentative straniere tra le quali le Nazionali di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Russia, Ungheria e Uzbekistan. La partenza è alle 14 da Solighetto, in programma c’è la BRILLA LA GIOVANISSIMA KARATEKA SIMONA BENDEAC E xploit di Simona Bendeac. La giovanissima atleta della scuola Keiken Gabriele Padoin, che ha sede a Santa Lucia di Piave e a San Polo di Piave, ha ottenuto la sua prima vittoria di categoria al 4º Campionato del mondo di karate per club - 1º International Junior Cup. Alla manifestazione internazionale la quattordicenne cintura gialla, preparata dagli istruttori Andrea Sperandio e Walter Nadal, è andata a segno do- po appena due anni di attività. Per Simona il futuro sembra proprio roseo. La quattordicenne Simona Bendeac novità della salita del Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto (pendenza media del 15%). Venerdì 2 giugno il gruppo sportivo Verso L’iride organizza un festival del ciclismo femminile con arrivo a Collalto centro. Alle 9.15 scatteranno le esordienti impegnate nel VI Trofeo Siloma, prova unica di campionato regionale di categoria; alle 10.30 toccherà alle allieve con il VI Trofeo Ceramiche Perin con assegnazione di titolo regionale. Alle 14.30, quindi, scatterà l’ora del VI Trofeo Biemme-Reti, gara nazionale per donne junior-elite. Sempre il 2 giugno è anche il giorno del “Denis Zanette day”. Nel ricordo dell’ex professionista scomparso prematuramente tre anni fa, Sacile, per mezzo della Sacilese, dell’Associazione Amici di Denis e del Comune, organizza una doppia manifestazione ciclistica. Sul breve circuito cittadino, con partenza e arrivo in piazza del Popolo, avranno luogo la kermesse Q uattro pedalate en plein air sono un inizio di buon auspicio per la nostra rubrica. Ancor di più se l’appuntamento con l’associazione ciclopedista Liberalabici è duplice. La consueta uscita domenicale guarda alle cantine locali come meta di una gita di 40 chilometri; giovedì 1 giugno, invece, si parte per quattro giorni alla conquista di Bad Kleinkirchheim, località termale a 35 km da Villach, con escursioni al monte Woelloner Nock (2050 metri), il lago di Millstattersee e il laghetto di Folkertsee. La sezione di Pieve di Soligo organizza una gita domenicale alle Dolomiti Feltrine. L’evento clou organizzato dalla N Danilo Di Luca (Liquigas) per juniores 51º “Trofeo Industrie riunite cavalier Piero Della Valentina” (partenza alle 13) e il Criterium professionistico Memorial Denis Zanette per professionisti (alle 17). A fare grande la corsa, fra gli altri atleti, saranno anche Danilo Di Luca, Filippo Pozzato, Fabio Baldato e Alessandro Ballan. L’ingresso alle gare è gratuito, eventuali offerte volontarie agli appositi punti di raccolta saranno devolute in favore delle numerose iniziative di solidarietà condotte dall’Associazione Amici di Denis. Giacinto Bevilacqua CAI E DINTORNI sezione, in collaborazione con la scuola alpinismo e arrampicata libera Le Maisandre, è “Montagna talismano dell’amicizia”, una manifestazione sperimentale di arrampicata, lettura, gesti, parole, immagini e suoni, che si svolge sabato 27 e domenica 28 alla palestra di arrampicata a Barbisano. Si inizia sabato sera alle 20.30 con lo spettacolo “Arrampicata e lettura, gesti e parole, immagini e suoni”, con la partecipazione della Corale di Barbisano. Domenica, alle 14.30 c’è l’arrampicata aperta al pubblico seguita dagli istruttori della Scuola di alpinismo e arrampi- e ha gettata di acqua sul fuoco il presidente del calcio San Michele Salsa Cerfim, durante tutto l’anno. Il conto dell’acquedotto sarà salato, ma è servito. Partita per fare un campionato dignitoso di Terza categoria, senza velleità di promozione nonostante alcuni anni ai vertici, la formazione biancorossa del centro di Vittorio Veneto si è trovata subito nelle zone alte. Il presidente, consapevole del “rischio vertigini” per una squadra giovane come la sua, ha sempre predicato calma e gesso, invitando a guardare a se stessi e non alla classifica. «Abbiamo superato una piccola crisi a metà campionato – ricorda Da Ros – e poi abbiamo saputo andare avanti con continuità, vincendo le partite che contavano». Il titolo dell’articolo è già scritto: la vittoria dei giovani. «Il nostro vero vanto è di essere riusciti a salire di categoria (tornando in Seconda dopo sette anni di purgatorio) con una squadra di soli giovani, cresciuti nel nostro vivaio o comunque provenienti da sole squadre giovanili della zona. Il più vecchio è il capitano, Marcon, classe 1980. Un plauso a loro, e al mister (Checco Scarabel, sangiacomese da cinque anni sulla panca del Salsa) che li ha saputi condurre fin qui». Ora si va in Seconda. Con patti chiari e amicizia lunga. «Esatto: siamo arrivati fin qui con questo bel gruppo di giovani, e con questi faremo bene anche in Seconda. Arriverà qualcuno di nuovo solo se ci sarà da sostituire qualche atleta che se ne sia andato». Ma prima, grandi feste. Con i dovuti onori anche al past president Sergio Faraon (costretto a lasciare la carica per evitare il conflitto di interessi con il suo assessorato allo sport), al diessesegretario-factotum-echipiùnehapiùnemetta Michele Da Ros, al tecnico delle giovanili Claudio Foffano, al nuovo preparatore dei portieri Piero Pinese. (AT) cata, mentre dalle 16.30 alle 17.30 è la volta della Cuccagna climbling. La domenica della sezione di Motta di Livenza è all’insegna della solidarietà con la giornata dedicata ai ragazzi del Ceod. Ritrovo alle 9 al parcheggio della sede. Il Cai di Sacile opta per le Dolomiti Friulane, trascorrendo la sua domenica a Duranno. Il Cai di Conegliano lancia il nuovo corso “Immaginamonti insieme. Lezione di fotografia in montagna”, tre lezioni teoriche di fotografia dell’ambiente alpino, che si terranno il giovedì alla sede Cai di Conegliano alle 21, e tre uscite pratiche in montagna. Il corso inizia il 1º giugno. Angela Deganis CALCIO A 5: Altamarca group È nata AltaMarca Group. L’Altamarca Valdobbiadene, compagine di serie C/1, e il Possagno, neopromosso nella stessa categoria, si sono fusi nella nuova realtà sportiva. L’Altamarca Group parteciperà al torneo di C/1 con la prima squadra, quindi schiererà under 21, under 18, allievi, giovanissimi e probabilmente una squadra femminile. «La voglia di raccogliere le sfide ci ha portato a creare un nuovo gruppo con l’obiettivo di far crescere il settore giovanile» ha spiegato il neopresidente Gianfranco Montagner. 38 Domenica 28 maggio 2006 DOMANDA LAVORO Impiegata valuta proposte d’impiego. Esperienza in campo amministrativo (prima nota, registro Iva, contabilità, uso pc) in zona Vittorio Veneto e limitrofe. Tel. 0438-940637. Studentessa di scienze dell’educazione cerca lavoro come centralinista, baby-sitter, aiuto nello svolgimento di compiti e ripetizioni in tutte le materie (elementari e medie). Tel. 3491447580. Signora cerca lavoro parttime come cameriera, commessa, addetta mense. Massima serietà, disponibilità immediata dalle 8.30 alle 14.30. Tel. 347-3122717. Autista patente E con esperienza di 5 anni e uso muletto, pala elettrica e scavatore ragno cerca lavoro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 320-6696872. Signore specializzato in pittura interni/esterni, verniciatura, decorazioni calce e spatolati, realizzazione camini in cartongesso ed esecuzione isolamenti termici cerca lavoro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 320-6696872. Ragazzo automunito cerca lavoro part-time come magazziniere, operaio, riparatore elettrodomestici o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 333-3333904. Ragazza automunita diplomata in ragioneria cerca lavoro come impiegata, segretaria, centralinista o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 347-4820083. Ragazza cerca lavoro parttime come baby-sitter, lavapiatti aiuto cucina, stiratura o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 3382309088. Signore con esperienza pluriennale di pasticcere anche in attività autonoma cerca lavoro come pasticcere o panettiere. Disponibile anche come magazziniere. Tel. 0422-790211. Ragazza 29enne diplomata analista contabile con buon uso pc ed esperienza come impiegata amministrativa (bollettazione, fatturazione, contabilità) cerca lavoro. Disponibile anche come commessa o operaia già con esperienza. Zona Oderzo, Conegliano e dintorni. Tel. 0438-308554; 3408531174. Signora cerca lavoro come badante, assistenza anziani o pulizie. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 333-5667196. 33enne italiana con esperienza pluriennale cerca lavoro come baby-sitter. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 349-5057599. Ragazza 21enne automunita e laureata in lingue (inglese e spagnolo) cerca lavoro come baby-sitter e addetta pulizie. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 3208353712. Ragazza 18enne automunita cerca lavoro come addetta alle pulizie uffici e condomini oppure come collaboratrice domestica. Disponibile part-time. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 320-6949227. Ragazza 18enne con esperienza e con diploma di operatore socio-sanitario cerca lavoro come baby-sitter. Disponibile da fine giugno a fine settembre. Zona Ponte di Piave, Oderzo e dintorni. Tel. 0422-857256. Signora madrelingua spagnola con abilitazione all’insegnamento delle lingue conseguito in Perù si rende disponibile per ri- petizioni di lingua spagnola. Zona Oderzo e Motta di Livenza. Tel. 3383403203; 0422-860925. Signora seria con esperienza cerca lavoro come camerierabarista. Disponibile solo diurno dal mattino alla sera ore 19, anche fine settimana. Zona Oderzo, Motta di Livenza e dintorni. Tel. 3462156255. Signore cerca un secondo lavoro in ristorante, bar o azienda agricole, disponibile anche come assistente per corsi di ginnastica in palestre. Disponibile dalle 19 in poi. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 333-4138679. Ragazzo 22enne con patente cerca lavoro come operaio anche settore legno già con esperienza. Disponibile anche per altre mansioni come lavapiatti, aiuto cuoco, pulizia uffici. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 389-6823587. Signora italiana automunita libera da impegni familiari si rende disponibile come baby-sitter per 1-2 bambini a partire dai 2 anni, mettendo a disposizione la propria abitazione con giardino. Tel. 349-6433211; 0422-757165. Laureando in ingegneria biomedica si rende disponibile nel fine settimana per lezioni private in fisica, matematica a tutti i livelli e in chimica, biologia a studenti biennio superiore. Tel. 3487455949. Autista con esperienza, pat. B cerca lavoro come corriere o fattorino in ditte serie e interessate. Disponibile a trasferte giornaliere e anche in orario notturno. Tel. 347-8066095. Ragazza 27enne cerca lavoro come operaia. Esperienza nel settore plastica e metalmeccanico. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 333-6958930. Signora con esperienza cerca lavoro come operaia nel settore metalmeccanico. Disponibile anche come addetta alle pulizie o baby-sitter, aiuto cucina in ristoranti o lavapiatti. Tel. 0438959870, 320-8042237. Giovane signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizia uffici, lavapiatti, operaia. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 0438-940437. Signore con esperienza di muratore escavatorista II livello, e con patente C-CE-DE, esperienza di 2 anni cerca lavoro come autista a giornata per l’Italia, disponibile anche per trasferte all’estero. Tel. 348-0373640. Ragazzo attualmente impiegato valuta proposte nel settore selezione del personale. Tel. 3339909137. Ragazza automunita con esperienza di operaia settore meccanico e in stireria, cerca lavoro come addetta pulizie, lavapiatti, operaia in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438959715, 338-2166165. Ragazza attualmente impiegata nell’ambito customer care e marketing, valuta proposte in ufficio commerciale estero. Conoscenza inglese e francese e precedente esperienza. Zona Conegliano, Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 340-2775032. Signora con esperienza come collaboratrice domestica e assistenza anziani cerca lavoro. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 329-3062050. Signora con esperienza come pulizie uffici/scale, collaboratrice domestica, assistenza anzia- ni, banconista in gelateria cerca lavoro in questi ambiti. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3490928475. Ragazza 16enne cerca lavoro per periodo estivo da metà giugno a fine agosto. Disponibile tutti i giorni anche sabato e domenica. Zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-940566. Ragazza 21enne con esperienza come cameriera e operaia in lavasecco industriale cerca lavoro. Disponibile anche come commessa, baby-sitter solo part-time, indifferente mattino o pomeriggio. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3200944364. Signora con esperienza in pulizie uffici e come collaboratrice domestica cerca lavoro una volta alla settimana (mercoledì mattino) in centro Vittorio Veneto. Tel. 320-0287296. Studente cerca lavoro per il periodo estivo come operaio, cameriere o altro. Zona Vittorio Veneto, Fregona e limitrofi. Tel. 0438585851. Signora con titolo di infermiera professionale conseguito in Brasile e tradotto in Italia cerca lavoro come assistenza anziani/ammalati. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Disponibilità tempo pieno o part-time. Tel. 329-0416330. Ragazza 28enne cerca lavoro come impiegata commerciale con pluriennale mercato italiano e estero. Buon uso pc, posta elettronica e internet. Conoscenza programmi di contabilità top esatto. Disponibilità immediata anche come segretaria o centralinista. Tel. 340-8426884. Ragazza attualmente impiegata nell’ambito customer care e marketing, valuta proposte in ufficio marketing e come copywriter in agenzie. Tel. 340-2775032. Signora con esperienza cerca lavoro anche a tempo pieno, come collaboratrice domestica, pulizie uffici, stiratura, compagnia anziani. Disponibile anche come operaia. Tel. 338-4884160, 3334342011. Studente universitario di ingegneria biomedica, 22enne, con esperienza di cameriere, barista, banconiere, cerca impiego per il week-end. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Disponibile anche per collaborazioni con aziende. Tel. 3487455949. Impiegata amministrativa con esperienza pluriennale cerca lavoro part-time al mattino. Buon uso pc, discreta conoscenza lingua francese e inglese. Zona Cordignano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Godega di Sant’Urbano. Tel. 0438995052. Signore automunito cerca lavoro nel settore legno come operaio. Disponibile anche per altri settori. Tel. 320-3528156. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie stiro, lavapiatti, operaia in qualsiasi settore. Disponibile anche come badante o assistenza anziani. Tel. 329-2270250. Ragazza 28enne cerca lavoro come baby-sitter. Tel. 3408426884. Signore con esperienza come carpentiere cerca lavoro nel settore. Zona Vittorio Veneto, Codognè, Orsago, Conegliano e dintorni. Tel. 340-7191705. Ragazza 33enne, da poco terminato corso per baby-sitter organizzato in collaborazione con i servizi sociali comunali, si rende disponibile come baby-sitter, per il periodo estivo con orario pomeridiano e serale. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 348-4937252. Impiegata amministrativa/commerciale con esperienza pluriennale e conoscenza inglese, francese, tedesco, pc, cerca lavoro nel settore. Disponibile part-time al mattino dalle 7.30 alle 14 anche per orario continuato. Telefonare in orario pasti al 3484037541. Signora con esperienza cerca lavoro come operaio pulizie uffici, lavapiatti aiuto cucina. Zona Vittorio Veneto. Tel. 347-7461086, 347-3474503. Signora madrelingua inglese/filippina si rende disponibile per lezioni private e traduzioni da e in inglese e giapponese. Tel. 3477461086, 347-3474503. Ragazza 20enne rumena cerca lavoro come collaboratrice domestica, baby-sitter, pulizie, badante. Disponibile solo in orario diurno. Tel. 320-9671916. Ragazza 30enne rumena cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile in orario serale dopo le 21. Tel. 320-8137577. Signore, in possesso di patente B, con esperienza cerca lavoro come autista. Zona Follina, Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto. Tel. 333-6958930. Signore italiano automunito cerca lavoro come operaio magazziniere. Disponibile come giardiniere, guardiano presso privati. Zona Vittorio Veneto, Conegliano, Vallata e dintorni. Tel. 0438500472, 347-4498200. Ragazza 30enne diplomata segretaria d’azienda, ottimo pc con esperienza come impiegata amministrativa anche in assicurazioni, cerca lavoro. Disponibile anche come centralinista. Tel. 339-5255546, 0438-500261. Ragazza italiana, automunita, 23enne, offresi come babysitter per la sera. Disponibile dalle 20. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 347-4468198. Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie casa/uffici. Massima serietà. Zona Vittorio Veneto-San Giacomo. Tel. 347-5124278. Signora con esperienza cerca lavoro di pulizia uffici o condominio (scale). Valuta proposte anche come operaia o lavapiatti. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3389619359. Signora rumena 50enne cerca lavoro come badante. Tel. 333-9481524. Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie casa/uffici. Si rende disponibile anche come compagnia a persone anziane. Zona Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Anzano. Tel. 346-2141119. Signora cerca lavoro come addetta alle pulizie collaboratrice domestica o stiro, assistenza domiciliare anziani e ammalati in orario diurno e notturno. Zona Follina, Miane e Cison. Tel. 3204282655. Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile anche come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, stiro, lavapiatti. Zona: Follina e dintorni. Tel. 340-7010367. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica e addetta alle pulizie. Disponibile solo part-time. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 328- 8664877. Signora con esperienza come baby-sitter, addetta assistenza, addetta pulizie e lavapiatti cerca lavoro. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 0438-893094, 3397877858. Prof.ssa Bona Luisa, plurilaureata, si rende disponibile per traduzioni portoghese/italiano. Tel. 333-5843883. Signore con esperienza cerca lavoro come giardiniere nei dintorni di Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 0438-959692, 3482430127. Ragazzo 19enne con esperienza di barista/cameriere cerca lavoro in questo ambito. Si rende disponibile anche per altri lavori. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 0438-959127, 348-3925643. Ragazza 18enne cerca lavoro come baby-sitter, collaboratrice domestica, addetta pulizie, stiro, lavapiatti. Zona Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Conegliano e limitrofi. Tel. 0438981555, 328-8735513. Ragazzo 17enne cerca lavoro come operaio/apprendista in qualsiasi settore. Zona Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Sernaglia, Conegliano e limitrofi. Tel. 0438-981555, 328-8735513. Giovane ragazza cerca lavoro come addetta pulizie, stiro, collaboratrice domestica o badante. Disponibile in orario diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3478975286. Ragazza 25enne con esperienza nel settore metalmeccanico ed occhialeria cerca lavoro in Vittorio Veneto o zone limitrofe. Tel. 0438-912104, 333-7399835. Signora italiana con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie in condominio, come collaboratrice domestica, baby-sitter o assistenza anziani in case private. Disponibile part-time o tempo pieno dal lunedì al venerdì. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3480446052. Ragazzo 23enne con esperienza di vario tipo cerca lavoro. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 320-1878182. Ragazzo 23enne con esperienza cerca lavoro come saldatore. Zona Vittorio Veneto, Coneglia- no e dintorni. Tel. 347-2246763. Signora cerca lavoro come addetta alle pulizie di uffici condomini e scale, oppure come collaboratrice domestica. Disponibile solo al mattino max 6 ore. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3336992496, 0438-940970. Signora filippina con esperienza come collaboratrice domestica, assistenza anziani, addetta alle pulizie, cerca lavoro in questi ambiti. Non disponibile per stiratura. Solo part-time, il lunedì, mercoledì e venerdì. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3203586810. Ragazza 27enne con pluriennale esperienza in amministrazione e contabilità cerca impiego. Offre buona conoscenza della lingua francese e uso pc. Tel. 347-9427314. Studente 17enne cerca lavoro per il periodo estivo (giugnosettembre) come lavapiatti in Vittorio Veneto. Tel. 320-6246063. 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Contattare lo 0438-32538. e L’AZiON Lettere & interventi ACCOLTA FAVOREVOLMENTE L’INIZIATIVA DIOCESANA Domenica 28 maggio 2006 39 interventi Benvenga il Monastero invisibile, LA CHIUSURA DELVERDI per essere davvero“pietra viva” A ciascuno il proprio impegno per la cultura È D stata proposta settimane orsono nella nostra diocesi un’iniziativa il cui titolo “Monastero invisibile” continua a risuonarmi, come un eco, nella mente. Aderirvi è stato naturale, così com’è facile acconsentire quando d’improvviso il bello balza ai nostri occhi. Richiamare le persone di buona volontà, perché insieme si impegnino a collaborare affinché la Chiesa sia sempre viva e possa svolgere al meglio la sua missione di salvezza, credo sia compito primario di ogni cristiano. Dare un tempo e uno spazio perché ognuno di noi sia davvero “pietra viva” per edificare non solo un monastero invisibile, ma per essere noi stessi “edificio spirituale” è vivere il sacerdozio santo che ci accomuna, in virtù del battesimo, a Cristo stesso. È l’esprimere il desiderio, che diventa invocazione, di lavorare nella vigna del Signore, attratti da un campo dove c’è un tesoro nascosto che non ha pari al mondo. È lasciarsi sorprendere dalla voce dello Spirito che con delicatezza ma con insistenza bussa alla porta del nostro cuore, per essere accolto. Chiamati per grazia ad essere dono e far trasparire nel volto la luce di Dio che rischiara le tenebre del mondo. L’iniziativa prevedeva un momento di particolare cura nel meditare tutte queste cose. Una particolare attenzione perché solo attraverso una seria responsabilità le pietre delle nostre invocazioni pos- S ono rimasto molto sorpreso dall’articolo di Paolo De Stefani “Nascosti dietro una foglia di fico” pubblicato a pag. 5 dell’ultimo numero de L’Azione. Tra le tante affermazioni che mi hanno lasciato perplesso ne cito due: 1. la frase “...attacchi terroristici (ma ne siamo proprio sicuri?)” è quantomeno ambigua: forse che le stragi perpetrate da Al Qaeda (o chi per lei) alle code dei seggi elettorali, al mercato, fra i giovani in fila per il reclutamento alle stazioni di polizia non sono definibili come terroriste? O forse l’articolista vuole avanzare dubbi sul fatto che siano gli Americani in realtà ad organizzare tali attacchi (con scopi che sarebbero francamente incom- sono attecchire bene tra loro e realizzare un risultato ben ordinato e fecondo. Con la fedeltà al progetto di Dio che consente allo Spirito che “soffia dove vuole” di continuare a guidare nel tempo la sua Chiesa. Ma, come l’amore non conosce i confini angusti di spazi limitati, così il nostro comune intento ci porta oltre il tempo che per esso abbiamo stabilito. E mentre a queste cose penso, altre ancora nell’intimo affiorano. Monastero è modo di essere. È vivere sposi di silenzio e tempi di comunione. È agire e riposare. È affaccendarsi e mettersi ai piedi di Gesù per ascoltarlo. E rimanerne così affascinati che non c’è più distinzione tra “ora et labora” che la vita diventa preghiera e la preghiera è la vita che anima i nostri giorni. Di quelli contenti che cantano la lode e di quelli duri che ci mettono alla prova. Monastero è respirare l’aria antica di quando vivevamo nell’innocenza e la bellezza del creato era poesia in cui intuivamo il bene come l’unico progetto possibile. È riscoprire, nella falsità di un mondo che ci vuole a tutti i costi buttare fuori da un primordiale giardino, che in noi dimora un’autenticità che niente e nessuno può farci rinnegare, perché è lo stesso Spirito che geme in noi e vuole condurci là dove sta la Verità stessa. Monastero è la vita semplice di chi crede che tutta l’esistenza è permeata dalla sacralità che ancora sa evocare incanto e stu- pore come in un tempo ormai lontano da apparire un retaggio della mente. Era il tempo scandito dal ritmo della natura, il tempo della fatica e del riposo, del dialogo e del silenzio, del pianto e della gioia. Era il tempo in cui il suono MONASTERO INVISIBILE: La scheda da inviare al Centro vocazioni C aro GianMONASTERO INVISIBILE. piero, Scheda di segnalazione della disponibilità. plaudo all’iniziativa del “Mo- COGNOME______________________________ nastero invisibi- NOME_________________________ETA’_____ le” e sono d’accordo sull’impe- VIA____________________________ n° ______ gno delle sche- CITTÀ__________________________________ de con orari e PARROCCHIA___________________________ date della preghiera; ma que- CAP________TEL________________________ ste benedette E-MAIL_________________________________ schede si trovain gruppo □ no in Curia o in Prego: da solo □ in parrocchia □ altro_______________ Seminario o in internet. Giorno del mese_______________ Immagini un dalle ore _______ alle ore _______ pescatore di (Es. 2° sabato del mese dalle 18,00 alle 19,00) San Giorgio di Livenza o un montanaro di DESIDERI RICEVERE IL FOGLIETTO Carve navigare DEL 1° GIOVEDÌ DEL MESE? SI □ NO □ in internet o recarsi a Vittorio SE SÌ: □ per posta per avere le □ per e-mail schede? □ provvedo da solo da Internet: Faccio una www.diocesi.vittorio-veneto.tv.it proposta: metti www.seminario-vittorioveneto.it un fac-simile in un numero de L’Azione che uscirà pros- sito internet del Seminasimamente, con l’indiriz- rio, e fa parte del depliant zo cui spedirle e ripetendo che spiega l’iniziativa. Una volta compilata, va recale modalità di iscrizione. Penso che il numero di pitata per posta al Centro coloro che aderiranno au- diocesano vocazioni, largo del Seminario 2, 31029 menterà notevolmente. Nando Antoniazzi Vittorio Veneto, oppure via email all’indirizzo La schedina che ripor- [email protected] a fianco è tratta dal to.tv.it. SULLA GUERRA IN IRAQ Tra terrorismo e obiettivi Usa prensibili)? Qualunque sia il significato di quell’affermazione, essa è inaccettabile, per conto mio, da tutti i punti di vista. 2. non c’è dubbio che gli obiettivi prefissi dagli USA con la loro azione militare (sono pienamente d’accordo: illegittima) siano stati in gran parte disattesi; certe frasi dell’autore, però, sono puramente ideologiche e non considerano dati di fatto essenziali: la produzione petrolifera nel 2005 in tutto l’Iraq è stata poco me- festoso delle campane inaugurava le giornate e il lieve rintocco sul far della sera invitava all’Ave Maria. Era il tempo segnato dalla preghiera. Era il tempo di Dio. Lina no di 1,9 milioni di barili al giorno mentre per il 2006 è previsto un aumento a 1,983 milioni di barili giornalieri (fonte: Economist Intelligence Unit, sezione di statistica dell’autorevole rivista “L’Economist”): dire che a tutt’oggi in quel paese “non si estrae una goccia di petrolio” è una falsità bella e buona, spero frutto di disinformazione e non di malafede); ricordo infine che giovedì scorso il generale Saad Al Alherbia, comandante della terza brigata dell’esercito i- racheno, ha dichiarato che “i militari italiani dovrebbero rimanere almeno fino a giugno 2007 poiché abbiamo bisogno di loro per completare l’addestramento dei nostri soldati”: dire che “le forze straniere non hanno probabilmente alcun ruolo positivo da svolgere” è dunque come minimo discutibile. Francesco Palatini Vittorio Veneto Senza entrare nel merito delle sue considerazioni, non possiamo accettare che lei consideri in malafede l’autore dell’articolo, né tantomeno disinformato, essendo egli collaboratore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova. esidero intervenire sui problemi che sorgono con la prospettata chiusura del multisala Verdi. Viviamo in un’epoca in cui sembra che la memoria abbia breve durata. Credo perciò giusto ricordare che quando nel 1992 il teatro Verdi e il teatro Rossini hanno chiuso non ci fu solo Alessandro Cadamuro che portava provocatoriamente al guinzaglio per Vittorio Veneto il suo “Microteatro da passeggio”, le associazioni culturali che si riunivano nella Consulta diedero infatti vita al Comitato per il teatro, che raccolse tremila adesioni in pochi mesi, e organizzò una grande manifestazione in piazza del Popolo il pomeriggio del 25 aprile 1993, con cortei che si mossero dietro a due bande partendo dai due teatri: c’erano più di duemila persone e ne parlò anche il Tg3. Aderirono al Comitato uomini di cultura, politici e privati cittadini; lo scopo, come si può facilmente capire, era di dare una sala teatrale alla città; il presidente era il ragionier Giovanni Fioretti, scomparso poco più di un anno fa. È soprattutto per ricordare quella che fu probabilmente la sua ultima importante opera di animazione culturale che mi sono deciso a scrivere. Non solo è giusto ricordarla, ma è giusto sapere che non finì come tanti progetti vittoriesi. Quel teatro non venne mai realizzato, ma durante una riunione del Comitato venne per la prima volta presa in considerazione l’area Fenderl come sito ideale. È stato dunque da lì che è partito il progetto che sta lentamente concretizzandosi nei successivi stralci di lavori. Quanto alla chiusura del multisala mi sembra che apra una prospettiva decisamente allarmante in cui Vittorio Veneto, “città d’arte e di cultura”, potrebbe non avere più nemmeno una sala funzionante. Convengo con Cadamuro che si tratta di un contenitore commerciale, ma nella stessa misura in cui lo sono i teatri, le case editrici, le case di produzione cinematografica, le librerie e le gallerie d’arte. Intendo dire che è necessario che ci siano successi commerciali perché i bilanci siano in attivo, altrimenti non si possono sostenere e incoraggiare i giovani talenti e le opere innovative. Più che a comitati, credo che spetti ai cittadini, anche al di fuori delle “giornate per il cinema”, dimostrare il loro interesse per il multisala. Così come credo che qualche iniziativa dovrebbe essere presa da parte di chi ha gli oneri e gli onori della vita cittadina, parlo della pubblica amministrazione. Anche il teatro Da Ponte, nuovo di zecca, forse per volontà dei proprietari, rischia di restare una “bomboniera di cristallo” inutilizzata per gran parte dell’anno. Non posso non chiedermi perché chi avrebbe gli strumenti per agire non faccia nulla e lasci che la nostra comunità sia condannata all’inedia. Perché ad esempio non si sostengono le associazioni culturali, magari con convenzioni e facilitazioni per un utilizzo a costi ragionevoli delle strutture esistenti, cosa che porterebbe a promuovere e valorizzare le strutture stesse. Credo che il problema degli spazi per la cultura si aggravi perché da anni ormai a Vittorio non si cerca di valorizzare le sinergie possibili, di ampliare e sviluppare le collaborazioni tra associazioni (come avveniva nei Notturni), di affrontare con serietà e concretezza i problemi del fare cultura, magari anche rischiando di affrontare le opinioni differenti, ma è solo nel confronto e nella soluzione dei conflitti che può esserci crescita per tutta la comunità. Gianfranco Da Re Vittorio Veneto Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437