La tivù degli anziani - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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La tivù degli anziani - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2
Periscopio
Mondo
Italia, redditi molto sperequati
1,5 milioni di famiglie sotto i 1500 euro
Il rapporto annuale dell’Istat afferma che la povertà è
stabile (7,6 milioni gli indigenti) negli ultimi otto anni
in Italia, che resta però fra i paesi europei con più alto
grado di sperequazione dei redditi. Questo vale soprattutto al Mezzogiorno, dove le famiglie percepiscono circa tre quarti del reddito delle famiglie che vivono al
Nord. Pur con molta variabilità, una famiglia su due ha
un reddito mensile netto inferiore a 1.670 euro. Ma ben
un milione e mezzo di persone percepisce un reddito
mensile basso, mediamente meno di 783 euro, e vive in
contesti familiari economicamente disagiati.
Il medesimo rapporto aggiunge che nel 2005 il mercato del lavoro ha perso una quota di lavoro femminile determinando “un ulteriore ampliamento del divario con
l’Unione europea”. Nel 2005 “per la prima volta dalla
metà degli anni Novanta il contributo delle donne all’aumento dell’occupazione è stato inferiore a quello degli uomini”. La quota delle lavoratrici sul totale occupati è scesa dal 39,2% del 2004 al 39,1% del 2005, contro il
44,2% dell’Ue a 25.
Serbia e Montenegro:
a ottobre cessa l’unione
Il segretario dell’Unione tra Serbia e Montenegro Igor
Jovovic ha affermato che l’unione stessa cesserà di esistere tra settembre e ottobre dopo una serie di “negoziati approfonditi”. Qualche giorno fa si è svolto il referendum che ha suggellato la volontà di indipendenza del
Montenegro. Il ministro delle finanze serbo, il liberale
Mladjan Dinkic, ha sottolineato che la separazione “non
avrà effetti drammatici”.
Trenta arrestati in Congo
accusati di tentato golpe
In Congo sono stati arrestati 30 stranieri, tra cui nigeriani, statunitensi e sudafricani, con l’accusa di preparare un colpo di stato. Il portavoce del governo Henri
Mova Sakanyi ha spiegato che gli arrestati affermavano di lavorare per una compagnia di sicurezza, ma “le
nostre informazioni indicano che in realtà avevano altre
intenzioni, ossia destabilizzare le istituzioni del Paese”.
Il naso umano può sentire
fino a centomila odori diversi
Linda Buck, Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2004, ha affermato che secondo i suoi studi i 350
recettori olfattivi presenti nell’epitelio del naso umano
permettono di percepire fino a centomila differenti odori.
Le cellule olfattive sono collegate attraverso fibre nervose a piccole strutture situate nel bulbo olfattivo, che
è la principale area del cervello specializzata nella percezione degli odori, e da esso è percepita e memorizzata l’informazione su ciascuno di essi.
Dormire 7 ore a notte
serve a mantenere la linea
Uno studio diretto da Sanjay Patel, del Case Western Reserve University a Cleveland, il più ampio studio mai eseguito al mondo per testare l’influenza delle ore di sonno sul peso corporeo, afferma che il segreto per una
silhouette perfetta è limitare al massimo le “ore piccole”. Dormire poco, infatti, fa ingrassare. Dormire in media non più di 5 ore a notte è associato all’aumento di
peso rispetto a chi, invece, dorme una media di 7
ore ogni notte.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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L’AZiON
Primo Piano
Domenica 28 maggio 2006
LA BADANTE CA
Tra Auditel, pubblicità e compagnia
La tivù degli anziani
L’
età media degli
italiani in veloce aumento è
un tema con molte sfaccettature. Una di queste è
sicuramente legata all’informazione e, più in particolare, alla televisione e
al suo approccio verso la
fascia di popolazione anziana. Un argomento che
abbiamo voluto affrontare
proprio in occasione della
40ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
che, nelle intenzioni del
Pontefice, dovrebbe porre
l’attenzione sul ruolo dei
massmedia “nell’illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero”.
Come si sa, le televisioni di oggi vivono su due pilastri strettamente legati
tra loro: Auditel e pubblicità. Più alto è il gradimento televisivo, più facile e produttiva è la raccolta pubblicitaria. Dato per
assodato (con la conferma
di frequenti indagini statistiche) che la popolazione
anziana è tra le più fedeli
nel rapporto con la tivù, ecco spiegato l’interesse di
chi disegna i palinsesti per
il pubblico “over 60”. Un
rapporto meramente commerciale dunque: non importano i contenuti, basta
che gli anziani scelgano
quel programma.
A leggere bene le indagini, a partire dal quarto
rapporto del Censis sulla
comunicazione, tuttavia, si
scopre se oltre il 90% delle
persone con più di 65 anni
guarda la tivù ogni giorno,
una buona fetta (il 16,4%)
lascia la televisione accesa tutto il giorno, confessando che basta anche solo sentirne il rumore.
Spesso è una compagnia
quando non si ha di meglio
da fare, ovvero una specie
di sottofondo “musicale”
per le altre attività. Una dama di compagnia, una badante catodica. Dentro la
quale può passare qualsia-
ANZIANO, PERCHÈ
GUARDI LA TIVÙ?
Argomenti interessanti
Mi fa divertire
Conosco meglio il mondo
Vicende appassionanti
Partecipanti interessanti
Parla di vita quotidiana
Mi piace il conduttore
36,8%
23,7%
31,9%
22,4%
23,0%
12,2%
11,8%
fonte: indagine Censis 2004
si cosa, con buona pace di
pubblicitari e “palinsestisti”. Una tendenza, quella
a tenere sempre accesa la
tivù e a non scegliere con
consapevolezza il canale
che – secondo le indagini
– diminuisce con l’aumentare del grado di istruzione. Ma si sa che chi è anziano oggi, quando era giovane aveva ben poche opportunità di studiare...
Singolare è anche l’immagine dell’anziano che esce
dai programmi
televisivi. Si passa da un estremo
all’altro: dall’anziano superarzillo e giovanile, al
caso umano. In
realtà, tuttavia, la
maggioranza sta
LO PSICOLOGO GIULIANO DAL POS
Può essere uno stimolo, perché
mette in contatto con la realtà
“Q
uando ero piccolo mi dicevano di stare zitto perché ero piccolo. Ora che sono
vecchio mi dicono di stare
zitto perché sono vecchio.
E io quando parlo?”, spiegava anni fa un brillante
scrittore. Ebbene, gli anziani dei nostri giorni hanno trovato rimedio all’antico male della solitudine
e dell’isolamento. Il rimedio si chiama televisione.
«E fanno bene perché la
tivù, o meglio una certa
tivù, è uno strumento di
stimolazione, provocazione e permette di mantenere il contatto con la
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Chiuso in redazione
il 24.5.2006 alle ore 18.30
realtà – osserva lo psicologo Giuliano Dal Pos,
consulente della casa di riposo Bon Bozzolla di Soligo e dell’associazione Fiorot –. Certo, la nostra televisione non è l’ottimale, né
dal punto di vista dei contenuti, né della forma; ha
molte potenzialità inespresse».
Partiamo dal contenuto
«Sul piccolo schermo
compaiono, perlopiù, immagini di anziani felici, sereni, realizzati. Tutto ciò
che è legato alla malattia,
alla disabilità, alla difficoltà
viene ignorato. Sicuramente questo incide negativamente sull’anziano,
lo deprime, lo butta a terra. Troppi programmi sono costruiti per lo stereotipo dell’anziano solo e
passivo. Cambiare i contenuti vuol dire offrire prodotti televisivi che stimolino l’attività dell’anziano».
Lei diceva che anche
la forma dei
programmi
spesso non è
adatta agli anziani.
Cosa
vuol dire?
«Negli ultimi
anni il ritmo dei
programmi è aumentato notevolmente e il linguaggio è sempre
più giovanile. L’anziano fa una grande difficoltà a comprendere i messaggi così proposti. Bisognerebbe pensare a “programmi” specifici per questa utenza come avviene
per i bambini, ad esempio
con la “Melevisione”».
Non è che troppa televisione rimbambisca l’anziano?
«Un anziano autosufficiente con buone facoltà
mentali è in grado di esercitare una adeguata capacità critica nei confronti
dei programmi televisivi,
sempre che il messaggio
nel mezzo, con i suoi problemi di malattie, pensioni
basse, solitudine, ma anche di interessi vari e normali. In grado anche di
scegliersi il programma,
ovvero di usare il telecomando per trovare un canale satellitare, anche se
questo dato sembra aver
sorpreso gli analisti.
Il ruolo della televisione, tuttavia, non è necessariamente negativo: anzi
– come emerge dagli altri
articoli in pagina – offre
stimoli importanti agli anziani, sia dal punto di vista
dell’informazione, che del
ricordo, puntando anche
su un nuovo filone di fiction tratti da romanzi in costume, che avranno un ulteriore sviluppo.
Due curiosità. Auditel evidenzia come le reti Mediaset siano leader in tutte
le fasce orarie dai 15 ai 64
anni: in prima serata, dietro due canali Rai, è Retequattro il canale più seguito dagli anziani. I reality show: il 36% degli spettatori non li segue, e tra
questi la maggioranza sono anziani.
Alessandro Toffoli
sia comprensibile. Il livello di profondità della critica dipende dalla modalità
con cui è costruito il prodotto».
All’inizio lei ha sottolineato che la tivù evita l’isolamento dell’anziano. Ma
non è vero il
contrario,
e
cioè che l’anziano si isola a
causa della televisione?
«No. Purtroppo sono avvenuti
dei profondi cambiamenti sociali
che inducono a uGiuliano Dal Pos na vita più “ritirata”. Nella vita
concreta di tutti i giorni è
difficile che vi siano occasioni di socializzazione
spontanea. Se c’è un consiglio che posso dare alle
famiglie è quello di guardare la televisione insieme
agli anziani e commentare
insieme le trasmissioni. In
casa di riposo facciamo l’esperienza della lettura degli articoli di giornale e
vedo che gli anziani sono
molto gratificati e dimostrano buona capacità critica. Lo stesso si dovrebbe
fare con la tivù».
Federico Citron
e
L’AZiON
Primo Piano
CATO D I C A ?
D
omenica 28 maggio si celebra
la 40ª Giornata mondiale delle
comunicazioni sociali. Il tema scelto
dal Papa è “I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione”.
Scrive tra l’altro il Pontefice: “Illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero
non è mai un impegno. La comunicazione autentica esige coraggio e risolutezza. Esige la determinazione di
quanti operano nei media per non indebolirsi sotto il peso di tanta informazione e per adeguarsi a verità parziali o provvisorie. Esige piuttosto la
C
hissà
perché
quando si parla di
anziani (o come suggerisce un mio amico di “diversamente giovani”) in
televisione si pensa sostanzialmente a cose tristi: la rievocazione di qualche vecchio programma
con partecipazione di
qualche protagonista invecchiato e a volte quasi
irriconoscibile, oppure i
programmi pomeridiani
di Paolo Limiti dedicati alla musica di anni ormai
lontani, con esibizioni di
vecchie glorie della canzone: le canzoni suscitano un mare di ricordi, specialmente in chi era giovane quando sono uscite,
ma la trasmissione spesso diventa una sorta di
crudele “Ieri e oggi”. Oppure viene in mente lo
quando ne è infastidito. Ha
bisogno di una presenza, a
volte gli basta sentirne il
“rumore”, quasi una colonna sonora della sua vita
quotidiana. Ciò però gli
crea l’abitudine alla passività, all’inerzia; perciò è riluttante a muoversi, ad agire, a organizzare i propri
pensieri. E finisce lentamente per rendersi subalterno ai pensieri e alle ragioni di quel suo amico diligente, di cui impara o è costretto a fidarsi; un amico
che lo sa convincere perché sa tutto (o, almeno, a
lui così pare). Da qui la perdita di quei preziosissimi elementi di sapienza personale, che una volta erano la
bussola insostituibile per
guidare le nuove generazioni. Perché, senza accorgersi, ad essi si sono andati sovrapponendo i consigli
del novello sacerdote. E allora l’anziano diventa un
fiacco banditore dei prodotti altrui e non, come avrebbe potuto, un piccolo
profeta.
Occorre, quindi, a mio
avviso che questo strumento utilissimo che è la
tivù non sia o non diventi il
totem della casa. Va utilizzato, insomma, senza mai
perdere di vista che ci sono e ci devono essere momenti di impegno, in casa
e, soprattutto, fuori per cercare quello che di sé merita ancora di essere scoperto. La mia esperienza personale mi ha insegnato, per
esempio, che non c’è un
tempo prestabilito per fare
alcune cose.
Da anni dirigo due compagnie teatrali di cui una
formata interamente da anziani e devo dire che la freschezza che trovo nel loro
impegno e nella loro passione, mi fa capire che sono sufficienti i giusti stimoli
per ricavare da loro la ricchezza che, altrimenti, sarebbe rimasta inespressa.
Io stesso devo dire che
questi anni sono quelli che
mi hanno dato il maggior
slancio creativo: ho scritto
commedie, alcune delle
quali rappresentate, e poesie che ho avuto la fortuna
di veder recentemente pubblicate. E trovo anche il
tempo, quando lo merita, di
guardare la televisione.
Gino Zanette
Pianzano
ANZIANI DA RIVALUTARE
Andiamo oltre
“Villa Arzilla”
sceneggiato “Villa Arzilla”
di Gigi Proietti del 1990, in
cui lavoravano grandi attori di teatro come Ernesto
Calindri, Caterina Boratto,
Marisa Merlini, Giustino
Durano, ma nella casa di riposo i drammi quotidiani e
le risate si alternavano, dimostrando che anche quello degli anziani è un mondo vivo.
In realtà non servirebbero programmi speciali
dedicati a loro, oggi i “diversamente giovani” si mimetizzano perfettamente
nell’ambiente, a volte sono
ancora un aiuto essenziale
per tenere unita una famiglia, come nonno Libero di
“Un medico in famiglia”,
oppure continuano a lavorare, come Pippo Baudo e
Mike Bongiorno, mettendo a segno dei successi, per
non parlare delle funzioni
istituzionali che svolgono. I
pensionati formano buona
parte degli spettatori di una giornata televisiva, insieme con bambini e ragazzi. A loro piace sicuramente sognare il tempo
ricerca e la
diffusione
di quello
che è il
senso e il
fondamento ultimo dell’esistenza
umana, personale e sociale. In questo modo i media possono contribuire costruttivamente alla diffusione di tutto quanto è
buono e vero”.
SCHIAVI DELL’AUDITEL
Quei programmi
tutti uguali
Basta la presenza
uardando alla realtà
dei nostri giorni, si
osserva che gli anziani si
trovano, talvolta anche per
colpa loro, fuori dal mondo
che conta, che decide, che
comunica. È, purtroppo, un
fenomeno generalizzato,
dovuto anche al frazionarsi delle famiglie. Ma è, soprattutto, nelle periferie urbane e nei piccoli paesi, dove minori sono le occasioni di intessere rapporti non
casuali e maggiore è la presenza di anziani soli che il
fenomeno si acuisce e aumenta l’uso (o l’abuso) della televisione.
Se pochi frequentano gli
anziani soli e, spesso, anche figli e parenti li gratificano solo di visite saltuarie
e frettolose, con chi parla,
discute, prega, vive l’anziano? Sua compagna unica e
inseparabile diventa la televisione: oggetto fedele
che non lo abbandona un
solo istante, che lo informa,
lo incuriosisce, lo diverte e
sovente lo blandisce per
non perderlo come consumatore.
Lo accompagna per tutto il giorno. Anche quando
lui non la guarda, anche
3
DOMENICA 28: 40ª giornata
delle comunicazioni sociali
GINO ZANETTE: LA TIVÙ HA MERITI
MA BISOGNA TROVARSI ALTRI IMPEGNI
G
Domenica 28 maggio 2006
S
i fa sempre un gran
parlare dei contenuti stantii di una tivù (in
particolare quella dei programmi d’intrattenimento) imprigionata nelle gabbie di format rigidi, incapace di rinnovarsi. Ma
questo è un discorso da
critici, categoria che normalmente apprezza quello che dovrebbe esserci e
snobba con atteggiamento
di sufficienza quello che
già c’è.
La realtà è che i successi dei programmi sono
legati indissolubilmente
all’Auditel (i dati dell’ascolto televisivo). Ecco
perché è difficile innovare. Un programma nuovo
ha bisogno di tempo per
essere metabolizzato e
l’Auditel non lascia scampo a chi perde due tre puntate per assestarsi e crearsi un pubblico.
Altro discorso è proprio
quello delle fasce di pubblico. Una delle più cospicue è quella delle persone
over 60 (soprattutto donne). Con questo dato alla
mano è facile intuire il proliferare di talk show o programmi come La vita in
che fu, ma ho l’impressione che apprezzino particolarmente i programmi
e le storie in cui viene valorizzato il loro ruolo nella società, come le vite di
uomini illustri che hanno
continuato a essere grandi anche da vecchi, pensiamo al successo dei film
su papa Giovanni e papa
Wojtyla. Mi sembra che
negli ultimi tempi la tendenza sia appunto questa,
ma anche la rivalutazione
della funzione di memoria storica degli anziani
viene sottolineata in molte trasmissioni dedicate
alla storia recente, come
“Il mio Novecento”, con i
ricordi di uomini e donne
che hanno avuto ruoli importanti nella vita dell’Italia.
Gianfranco Da Re
diretta o L’Italia sul Due
che presidiano strategicamente le ore del pomeriggio e della mattina, ore in
cui il pubblico suddetto è
quello più presente davanti allo schermo televisivo. La gente che si parla
addosso di tutto fuorché
dei problemi della gente
piace e piacciono anche le
lunghe fiction all’italiana
come Incantesimo, Un
posto al sole. Per non
parlare delle telenovelas
da sempre legate concettualmente ad un pubblico
di casalinghe più o meno
anziane. Altro punto fermo sono i quiz meglio se
con Mike Bongiorno su
Retequattro. Se, durante
le ore strategiche per l’Auditel sopra una certa età, si
salta da un canale all’altro
si ha l’impressione di una
omologazione pazzesca, di
un rincorrersi spasmodico della Rai e di Mediaset
per quanto riguarda i contenuti e i modelli con cui
questi vengono proposti.
C’è chi dice che il satellite con il suo arcobaleno di programmi libererebbe le giornate del pubblico over dalle incrostazioni della tivù generalista.
Io credo che il tipo di “indottrinamento” subito e
accettato impedirebbe loro di apprezzare la scelta
vasta della parabola, troppo specialistica e tematica
per essere goduta appieno.
E ora una guida per la
sopravvivenza in salotto:
la mattinata di Raitre (inizia alle 9.15 circa) all’insegna di Cominciamo
bene diviso in diversi segmenti con conduttori come Augias e Licia Colò. La
prova del cuoco anche
se condizionata dalla sindrome di Peter Pan di Antonella Clerici è pur sempre un contenitore disanimo e gustoso. Al pomeriggio meglio uno dei film
impolverati (intorno alle
15) ma classici di Retequattro che i gossip sfrenati mischiati con la cronaca nera di Verissimo e
La vita in diretta. (IDL)
TELECHIARA: PROGRAMMI
DEVOZIONALI MA NON SOLO
L
ezioni di greco antico e una striscia
quotidiana dedicata a esercizi ginnici. Sono
queste le ultime novità
del palinsesto di Telechiara per il pubblico anziano. Si affiancano a
proposte ormai consolidate come la messa (al
mattino) o la recita del
rosario (metà pomeriggio), due programmi di
tipo “devozionale” fedelmente seguiti da molti anziani.
«Il dato di fatto è che
il pubblico televisivo è
mediamente anziano e
femminile e la programmazione non ne può non
tener conto: questo ragionamento vale per tutte le reti televisive – spiega Guido Masnata, di-
rettore della rete televisiva padovana nata 15 anni fa per volere dell’Episcopato triveneto, mosso dalla volontà di sperimentare e promuovere
una presenza diversa ed
innovativa all’interno del
panorama televisivo regionale –. Così, per fare
un esempio concreto, la
giornalista che cura la
trasmissione di medicina, che va in onda in prima serata, propende per
i temi legati al mondo anziano piuttosto che a
quello giovanile. Naturalmente non dimentichiamo i giovani, anzi.
Noi nasciamo anche per
“agganciare” i non praticanti e offrire loro un’alternativa a quello che
passa in tivù».
4
Molti modi per essere generosi
Ferie da volontari
con i disabili
A
ncora una volta è
il volontariato a
darci una boccata d’ossigeno in un tempo
segnato da scandali di corruzione (calcio) e da irresponsabili litigi (politica).
Un volontariato che non
chiude per ferie, viceversa
usa le proprie ferie per
consentire a ragazzi, giovani e adulti con difficoltà
fisiche o psichiche di trascorrere un periodo di va-
L
a scorsa estate ho vissuto una vacanza in
campeggio, come volontaria,
a S. Lorenzo di Scanno, vicino Cesena, accompagnando
ragazzi disabili. Da anni l’associazione “Fabrizio Viezzer”,
che si occupa di volontariato
in questo settore, organizza
campeggi estivi in questa località, e proprio l’anno scorso
ho deciso di parteciparvi.
Potrei descrivere il soggiorno di Cesena come un’esperienza di essenzialità e di
condivisione totale: è sorprendente come un gruppo
di 30-35 persone, così diverse
le une dalle altre per età e situazioni personali, possa convivere serenamente condividendo tutto: dalle strutture,
come le camere, i bagni, le
docce... alle cose più buffe,
come un episodio che coinvolge qualcuno del gruppo e
che fa nascere una risata contagiosa che sarà ricordata per
tutta la durata del campeggio
e anche oltre.
“Cesena” è contatto diretto con la natura e la naturalità: il paesaggio che avevamo
ogni mattina davanti agli occhi era incantevole, anche
perché riuscivamo ad ammirare oltre alla campagna, anche il luccichio del mare.
Penso di non sbagliare descrivendola come un’esperienza che rimane impressa
nella mente di chi la vive perché è una “bomba di emozioni”, un’occasione per capire
meglio se stessi e poter farsi
conoscere agli altri per quello che si è realmente, senza le
maschere e le convenzioni
che la società sempre più ci
impone.
Ora che ho avuto la fortu-
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 28 maggio 2006
canza al mare, in montagna o in visita alle città dell’Alsazia, come nel caso
del Gruppo giovani amici
de La Nostra Famiglia di
Conegliano. Per permettere ai disabili di andare in
vacanza si mobiliteranno
decine e decine di volontari di tutte le età. Come
dimostrano i risultati dell’inchiesta realizzata dal
nostro settimanale.
Non tutto il territorio ri-
sponde però allo stesso
modo. Heidi Marcon della
cooperativa il Girasole di
Treviso – che organizza
soggiorni al Cavallino e a
Borca di Cadore per i disabili dell’Ulss 9 (tra cui ad
esempio gli utenti del centro “L’incontro” di Oderzo)
e di parte dell’Ulss 8 – ci ha
raccontato di aver cercato
persone disponibili attraverso il Centro di servizio
per il volontariato e le
L’ESPERIENZA DI PAOLA
La condivisione
diventa totale
na di conoscere direttamente
i ragazzi e vivere questa vacanza insieme a loro, penso di
aver capito il senso dell’aggettivo “diversamente abili”,
che comunemente è loro attribuito; sono persone che
mantengono viva la natura-
lezza delle proprie azioni, sono ragazzi spontanei e sinceri in ogni momento e spesso
sanno cogliere il tuo stato d’animo, anche se ti conoscono
da poco; in una parola, sanno
ascoltare, qualità rara al giorno d’oggi.
scuole superiori, ma senza risultato. In altri casi, come quello della comunità
alloggio “Il Girasole” di Orsago, difficoltà economiche hanno costretto ad annullare le vacanze estive.
Ugualmente racconta
Massimo Ciacchi della vittoriese cooperativa Fenderl: «Non abbiamo volontari nelle vacanze coi disabili che organizziamo,
perchè è difficile trovarli!
Oltretutto la loro presenza permetterebbe anche di
abbassare i costi. Tuttavia
abbiamo persone che ci
aiutano in altre occasioni».
Insomma, molto si sta
facendo ma altro resta da
fare per permettere qualche giorno di vacanza a
tutti i diversamente abili
che lo desiderano.
Federico Citron
Tommaso Bisagno
Quello che mi è rimasto
più impresso nel cuore di
questo campeggio, oltre ai bei
ricordi e alla voglia di ritornarci quest’anno, è un messaggio, l’impegno a vivere l’esperienza di Cesena nella vita quotidiana di ogni giorno,
cercando di dare alle persone
che mi stanno attorno quello
che i ragazzi “diversamente
abili” hanno gratuitamente
trasmesso a me: la semplicità,
la gioia della condivisione, l’ascoltare ed essere ascoltati.
Paola Donadel
23 anni, Follina
LE VACANZE DA VOLONTARI CON I DISABILI
Ass. Angelo e Teresa Vendrame
Bilione al Villaggio S. Stefano Rivolto . . . . . 24.06-8.07
di Mareno di Piave (0438.30529)
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gruppo giovani amici
Viaggio in Alsazia per rispecchiarsi . . . . . . 23.08-26.08
(0438.4141, chiedere di Gigliola)
nel volto di Cristo
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. Viezzer di Soligo
Caorle presso casa Oda . . . . . . . . . . . . 10.06-18.06 e 18.06-24.06
(Angelo Cremasco 339 8748917)
Campeggio a S.Lorenzo in Scanno (Cesena). . 30.07-6.08 e 6.08-13.08
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Anfass Ponte della Priula
Fiera di Primiero. . . . . . . . . . . . . . . . . 16.06-30.06
(Emilio Boscheratto 348.52526029)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Anfass S. Vendemiano e Gr. Arcobaleno Lignano Sabbiadoro . . . . . . . . . . . . . . . 19.08-27.08
(Antonietta Manente 0438.401456)
presso Villaggio Adriatico
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Casa Bianca (Ulss 7) e assoc. Raggio Campeggio al lago di Santa Croce . . . . . . . 21.06-28.06 e 19.07-26.07
di Luna di Soligo (0438.82537)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e 11.09-15.09
Campeggio a Caorle . . . . . . . . . . . . . . . 29.07-31.07
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. Melograno di Colle Umberto
Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.08-20.08
(iscrizioni chiuse)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Lucia Schiavinato
Caorle presso casa Oda . . . . . . . . . . . . . 13.08-20.08
(0438 57796, Pic. Rifugio)
Auronzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14.08-21.08
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop. Girasole - Treviso
Cavallino
(iscrizioni chiuse)
Borca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . giugno-luglio
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop.Madonna dei Miracoli, Anffas,
Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.08-12.08
Oltre l'indifferenza (0422 861516)
Bibione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12.08-19.08
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Masci Sacile (Pietro Rui 349 7428138) Con disabili di Sacile: luogo e data da definire
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Assoc. La Margherita di Conegliano
Lignano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4.08-18.08
e cooperativa La Rosa Blu
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coop Il Ponte Ghirano (Pn)
Foggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.07-12.07
Campone (Pn). . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16.08-19.08
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Vol. Il Segno Ghirano (Pn)
Taipana (Ud) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.08-14.08
IL NOSTRO DOMANI
Disabili e affetti:
indagine per capire
A
ffettività e sessualità sono bisogni essenziali anche per le persone disabili. Ma come sono vissute queste dimensioni da chi ha disabilità intellettive? E come reagiscono famiglie e operatori
di fronte a tali bisogni?
Queste domande di fondo
hanno guidato il questionario promosso in provincia di Treviso su “Affettività e sessualità nelle persone con disabilità intellettiva” presentato sabato
20 maggio. Forse la prima
ricerca del genere in Italia, è stata voluta dalla Fondazione “Il nostro domani”.
«Appena inaugurata la
nostra prima
comunità alloggio, ci siamo accorti
che il problema delle relazioni affettive e sessuali
degli ospiti si doveva affrontare come priorità –
spiega monsignor Fernando Pavanello (nella foto), presidente della Fondazione “Il nostro domani”
– così abbiamo dato vita a
un gruppo di studio per
tentare di comprendere,
senza pregiudizi, le reali esigenze delle persone con
disabilità intellettiva. Dopo tanti anni di impressioni dirette e di confidenze
raccolte sono arrivato alla
convinzione che è in loro
prevalente il bisogno di relazioni affettivamente gratificanti in cui si sentano
accolti e considerati; diversamente, il bisogno
sessuale si accentua quanto più viene loro a mancare sia un ambiente affettivamente accogliente, sia
un loro diretto coinvolgimento in iniziative che abbiano per loro interesse.
Penso si debba relativizzare il problema, rispettando e accettando le loro
manifestazioni, anche propriamente sessuali, senza
colpevolizzarli, ma nemmeno abbandonarli a se
stessi e alle loro pulsioni.
È possibile, però, orientare e disciplinare i loro comportamenti e le loro abitu-
dini, così come facciamo
in altri ambiti. Fondamentale è l’accettazione del
proprio corpo fino all’educazione a un certo senso
del pudore e della privacy
che la società civile richiede; insegnare loro a
farsi rispettare e a rispettare gli altri. Dobbiamo,
però, essere consapevoli
che una società esasperatamente erotizzata, dai
messaggi diffusi e insistenti, accentua e complica quelle che altrimenti sarebbero naturali, legittime
esigenze».
«Emerge
la marcata
differenza di
risposte tra
genitori e operatori – ha
spiegato al
convegno Roberta Giommi, psicoterapeuta e direttrice dell’Istituto internazionale di sessuologia di Firenze –. Questo era prevedibile: i primi,
nell’affrontare la questione, si sentono direttamente coinvolti, pensano al
proprio figlio e non astrattamente a “persone con disabilità”, tanto che ad alcune domande particolarmente delicate non hanno
risposto. Gli operatori, invece, si riferiscono ad un
campione più ampio, sono
più neutri nella valutazione».
Per buona parte dei genitori la sessualità del figlio disabile resta una zona d’ombra. Sono più tranquilli e disponibili al confronto sull’accadere “soggettivo” (l’innamoramento, ad esempio), più preoccupati dell’aspetto relazionale, delle manifestazioni
dell’affettività verso l’esterno. Non solo per le
conseguenze possibili, le
delusioni, i fraintendimenti, il rischio che ci sia chi
approfitta di loro, ma anche perché i genitori sentono molto forte la propria
responsabilità nei confronti del figlio o della figlia, il bisogno di proteggerli può superare il desiderio che siano autonomi.
(AC)
SEGUE DALLA PRIMA
P
otremmo continuare con esempi più
generalizzati. Prendiamo solo l’esempio della sistematica violazione del codice della strada che fa dell’Italia uno dei
Paesi europei con il maggior numero di
morti e feriti in incidenti stradali.
Un bubbone evidente, putrefatto e maleodorante come quello del calcio avrebbe
dovuto essere diagnosticato fin da subito e
sradicato. Questo in un corpo sano. Ma poiché il corpo è malato, il bubbone ha potu-
to crescere indisturbato. Anzi, chi ne era
dentro, una volta scoperto con le mani nella marmellata si è meravigliato dell’indignazione dell’opinione pubblica. Per quei
signori il malaffare era ormai una cosa normale. Nel calcio – come prima nella politica, nel ciclismo, nella finanza – violare le
norme era usuale, al punto che i trasgressori sfoggiavano con arroganza un senso
di impunità.
Quanti scandali come quello del calcio
può reggere il nostro Paese? Non è il caso
di attendere verifiche “sul campo”. Affrettiamoci, piuttosto, a cambiare rotta. Come?
Ritrovando le ragioni del nostro stare insieme. Se vogliamo che le regole riacquistino la valenza positiva di mezzo per una
pacifica e serena coabitazione e se vogliamo riprendere il cammino verso ambiziosi obiettivi, il nostro convivere deve essere basato su convinzioni e valori il più possibile condivisi. Il dibattito sul referendum
costituzionale del prossimo giugno è l’occasione buona per ripartire, per verificare,
rimotivare e, se serve, aggiornare le ragioni
del nostro stare insieme. Ma per fare questo serve la politica secondo la bella definizione di don Lorenzo Milani: “Politica è
uscire insieme dai problemi, uscirne da solo è egoismo”. Ai suoi tempi don Lorenzo
venne considerato un pericolo rivoluzionario. Oggi rischia di essere un povero illuso.
Federico Citron
e
L’AZiON
Attualità
Contro il Cordignano-Sesto al Reghena
Elettrodotto:
secondo stop
P
er la seconda volta la Conferenza
dei servizi convocata dalla Regione Friuli
Venezia Giulia ha respinto
l’istanza di realizzazione
dell’elettrodotto Cordignano-Sesto al Reghena.
La linea elettrica a 132 mila volt, progettata dall’Enel
per trasportare energia da
Cordignano al cuore della
provincia di Pordenone, attraverserebbe i territori comunali di Cordignano, Orsago, Gaiarine, Brugnera,
Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, Pravisdomini, Azzano Decimo e
Chions.
Si tratterebbe di una infrastruttura di trasporto e
non produttiva. L’iter di
realizzazione dell’elettrodotto risale al 1998, quando in consiglio comunale
a Pasiano venne portata la
richiesta di cessione di una porzione di terreno per
costruirvi una cabina primaria.
Da allora sono sorti
comitati cittadini spontanei contro l’elettrodotto
a
Pasiano,
Chions, Brugnera e Sesto al Reghena. Particolare non trascurabile: ai Comuni di Cordignano, Orsago e Gaiarine, alla Provincia di
Treviso e alla Regione
Veneto non è mai giunta alcuna informativa in
merito alla realizzazione di un nuovo elettrodotto interregionale.
Come dire: per due volte in Friuli Venezia Giulia rappresentanti dei Comuni pordenonesi, della
Provincia di Pordenone,
della Regione e dei vari Ministeri competenti si sono
riuniti per decidere se dare il via libera alla costruzione di un elettrodotto il
cui tracciato è certo solo
da Sesto al Reghena al confine con il Veneto. Non è una barzelletta, non è fantasia: è accaduto già due vol-
VENERDÌ 26:
Cenacoli culturali
V
uando nei quattro angoli d’Europa si richiamano i “padri fondatori” dell’integrazione comunitaria ricorre, fra quelli di Shuman, Adenauer, De Gasperi, Monnet, Spaak,
anche il nome di Altiero
Spinelli (Roma, 19071986). Non a caso uno
dei principali edifici del
Parlamento Ue a Bruxelles porta il suo nome. Antifascista militante, Spinelli viene arrestato nel
1927, per poi essere sottoposto al confino per 16
anni, prima a Ponza poi a
Ventotene.
Di formazione comunista, è espulso dal partito nel 1937 per aver criticato le “purghe staliniane”. Nella piccola isola mediterranea di Ventotene, Spinelli, insieme
a Ernesto Rossi ed Eu-
fettiva utilità dell’opera: le
linee elettriche aree non
rappresentano il futuro né
sono stati presentati dati
oggettivi circa l’effettivo bisogno di nuova energia
nella zona del mobile a cavallo del fiume Livenza. Secondo: un sospetto sottile
porta a pensare che il Cordignano-Sesto il Reghena
sia solo l’avamposto di
nuovi corridoi energetici.
Terzo: in Friuli Venezia
Giulia, con estrema lentezza per la verità, si sta
preparando il Piano energetico regionale ovvero la
Carta fondamentale che disciplinerà la produzione, il
trasporto e la fruizione delle fonti energetiche in regione. Perché allora non
attendere il Piano energetico regionale e verificare,
d’accordo con i dirimpettai veneti e le comunità interessate, l’effettiva necessità di un nuovo elettrodotto?
Giacinto Bevilacqua
BORSE DI STUDIO REGIONALI: le domande
da presentare entro il 30 giugno
enerdì 26 maggio al palazzo
dell’Umanesimo Latino di
Treviso (Riviera Garibaldi 13)
quarto incontro dei Cenacoli culturali promossi dalla fondazione Ispirazione (Insieme si può) per riscoprire i fondamenti e i maestri
del pensiero sociale ed economico
in Italia e in Europa.
Il professor Michele Marchetto, della Scuola internazionale
scienze formazione (Isre Venezia),
presenta la figura di John Henry
Newman (1801-1890) cardinale,
teologo, filosofo, fondatore del Movimento di Oxford.
Q
te. Il dato rilevante è che
stavolta la Conferenza dei
servizi ha bocciato all’unanimità la richiesta dell’Enel sottolineando l’impossibilità di discutere su
un progetto monco e la
scorrettezza commessa
nel non coinvolgere le comunità venete. Sono molteplici i dubbi che circondano il Cordignano-Sesto
al Reghena. Il primo è l’ef-
Unanime
bocciatura
della
Conferenza
dei servizi
L
a Giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità per la concessione delle “Borse di studio” per l’anno scolastico 2005/2006.
Il contributo è previsto espressamente in favore delle famiglie degli
studenti delle scuole statali e paritarie nell’adempimento dell’obbligo
scolastico e nella successiva frequenza della scuola secondaria. Potranno far domanda le famiglie con un Isee fino ad euro 12.405,09,
mentre il contributo massimo concedibile è fissato in 100 euro per la
scuola primaria, 120 euro per la scuola secondaria di primo grado e
140 euro per quella secondaria di secondo grado. Per quanto riguarda il procedimento amministrativo, anche per quest’anno la Regione
intende dare attuazione agli interventi attraverso i Comuni, i quali, a
loro volta, potranno avvalersi della collaborazione delle scuole. Le domande, compilabili sui modelli reperibili presso i Comuni e le Scuole
o scaricabili dal sito internet – www.regione.veneto.it/istruzione – dovranno pervenire entro il 30 giugno 2006.
genio Colorni, scrive il “Il
manifesto per un’Europa
libera e unita”: il testo, datato 1941, è considerato
tra i capisaldi del Movimento federalista continentale; auspica la realizzazione di un’Europa unita che, oltrepassata la forma dello Stato-nazione, si
pone quale obiettivo primo la costruzione della
pace.
L’ideale superamento
di ogni confine è una costante del pensiero e dell’azione di Altiero Spinelli e la sua biografia lo dimostra. Dopo la guerra,
diviene consigliere di De
Gasperi sui temi europei;
più tardi (1970) è commissario Cee, quindi europarlamentare (1979). A
lui si deve il progetto che
porterà all’Atto unico
(1986), prima riforma dei
trattati comunitari, consi-
LA LEZIONE DI SPINELLI
Un’Europa unita
per costruire la pace
derata la pietra miliare
verso l’Unione europea.
Nell’ideale spinelliano
trovano posto, fra l’altro,
una Costituzione europea,
un Parlamento sovranazionale rafforzato, la moneta unica. Celebrando
domenica 21 maggio, proprio a Ventotene, il ventesimo anniversario della
scomparsa dell’esponente federalista, il presiden-
te della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne ha ricordato la «grande lezione di metodo: non chiudere le proprie analisi in
alcuno schema, confrontarsi creativamente con la
realtà nella sua evoluzione, ispirarsi tenacemente
a idealità non passeggere
come quelle dell’unità; e
del comune destino dell’Europa, saper risollevar-
Domenica 28 maggio 2006
5
AFRICA CHIAMA IN ANGOLA
Emergenza colera:
corriamo in aiuto
D
ramma colera
per l’Angola di
Rinaldo Bonadio.
La malattia ha già colpito la capitale Luanda e
le province del centro
sud del paese africano:
un solo caso certo, invece, nella
provincia di Uige, grande cinque volte il Veneto, nel nord,
per la quale il
medico coneglianese Rinaldo
Bonadio, gli altri
medici volontari
del Cuamm e i
volontari di Africa Chiama da anni si impegnano e sollecitano la nostra
solidarietà.
«Ma questo non vuol
dire – spiega Bonadio –
che fra una settimana la
situazione non sia completamente cambiata.
Quindi bisogna essere
organizzati ad affrontare
l’emergenza. In una comunità impreparata la
malattia può arrivare a
far perire il 60% degli ammalati mentre tale mortalità può essere abbassata fino all’1% se si mettono in atto tutte le misure di prevenzione e cura». Dall’educazione all’igiene (per una popolazione né colta né ricca,
per usare un eufemismo)
fino a migliaia di flebo:
un’impresa titanica per il
personale medico al servizio del milione 300 mila abitanti di Uige, tra cui
tre medici e due infermieri del Cuamm, divisi
tra gli ospedali di Uige,
Damba e Maquela.
A cui potrebbero presto aggiungersi altri, Bo-
nadio compreso: «Il
Cuamm ha già allertato
parecchi di noi che hanno avuto esperienza nei
paesi a lingua portoghese e ha chiesto disponibilità a partire per l’e-
ventuale
emergenza.
Personalmente ho dovuto affrontare un’emergenza del genere in Mozambico e non è una cosa semplice, soprattutto
nella prima settimana,
quando l’organizzazione
è messa a dura prova e le
morti più probabili». Ma
se lo saranno un po’ meno sarà anche merito dell’impegno di Africa Chiama, che per l’ospedale
rurale di Songo nella regione di Uige ha donato
attrezzature e volontari
per riabilitare l’acquedotto: e la disponibilità di
acqua perfettamente potabile è il primo antidoto
al colera.
Ai progetti nel nord
dell’Angola è stato anche
devoluto il ricavato di ogni “Giornata del riso” tenuta in Quaresima in diocesi: in tutto 21 mila 500
euro.
Per contribuire alla
lotta al colera in Angola,
Africa Chiama ha aperto
il conto corrente 11973
presso la Banca Prealpi.
Tommaso Bisagno
che, per fondamentale che sia il loro
ruolo; è dovere non
eludibile delle forze
sociali, della cultura, delle istituzioni
regionali e locali,
dei movimenti associativi». L’Europa
è, in sostanza, “affare di tutti”: per
proseguire sulla via
dell’unità europea,
inaugurata all’indomani degli orrori
della seconda guerAltiero Spinelli ra mondiale, occorre ripartire da ideali “alti”, da tenaci volontà
si da ogni sconfitta».
Nella stessa occasio- di pace e di dialogo, coinne, Napolitano ha affer- volgendo i cittadini e omato riguardo il difficile perando con gradualità.
momento che incontra L’Europa federalista vatil’Unione europea: «Dare cinata da Spinelli resta
nuovo impulso a un per- per ora lontana; l’Unione
corso che appare rista- europea è, invece, alla
gnare non è affare sol- portata di mano.
Gianni Borsa
tanto delle forze politi-
6
Domenica 28 e lunedì 29 maggio
Ancora alle urne
per la Provincia
S
i vota ancora. A
distanza di un
mese e mezzo
torniamo a votare, per eleggere il nuovo presidente della provincia di
Treviso e per rinnovare
tre comuni diocesani.
Una votazione, quella
provinciale, che, stando ai
pronostici della vigilia,
non dovrebbe creare
grandi novità. Il presidente uscente, o meglio il presidente vicario Leonardo
Muraro, che ha fatto le veci del presidente eletto Luca Zaia quando questi ha
preso la via della vicepresidenza regionale, sarà riconfermato – a meno di
sorprese – sullo scranno
più alto del palazzo di via
Battisti. L’unica variabile
da affidare alle urne è il
quando: già al primo turno, se il Progetto Nordest di Giorgio Panto non saprà distogliere l’elettorato leghista in modo massiccio, o al ballottaggio,
quindici giorni dopo, contro il portacolori dell’Unione Lorenzo Biagi, già
direttore del settimanale
diocesano di Treviso.
I partiti che sostengono Muraro alle provinciali sono un po’ meno di
quelli che sostenevano
Berlusconi alle politiche:
ma proprio il risultato non
eccelso della Lega il 9 e
10 aprile ha consigliato i
leader della Casa delle libertà trevigiana a trovare
in fretta un accordo, mettendo sotto lo stesso tetto
Lega, Forza Italia, Udc e
An (oltre alla lista di supporto di Zaia) per evitare
pericolosi scontri fratricidi.
Ma la nuova giunta provinciale sarà comunque
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 28 maggio 2006
Eventuale
ballottaggio
11-12 giugno
diversa: dopo due legislature di monocolore leghista, la Lega sarà infatti
chiamata a condividere i
programmi, e soprattutto
i posti, con le posizioni degli alleati. Per Muraro
sarà un vantaggio o un
problema? (AT)
COME, DOVE, QUANDO SI VOTA
D
omenica 28 e lunedì 29 maggio si
torna alle urne: nella nostra diocesi si vota per il rinnovo dell’amministrazione provinciale di Treviso e dei Comuni di
Oderzo (unico sopra i 15 mila abitanti), Cordignano, Portobuffolè.
Si vota domenica 28 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 29 dalle 7 alle 15. Se nessun
candidato alle provinciali e per il Comune
di Oderzo ottiene la maggioranza assoluta
dei voti si procederà al ballottaggio domenica 11 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 12 dalle 7 alle 15.
Per votare occorre esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido. Se si è smarrita la tessera elettorale si può richiederne una copia all’ufficio comunale fino al giorno stesso delle votazioni.
Per le elezioni provinciali la scheda è
di colore giallo.
È possibile votare solo il presidente della provincia; solo il consigliere provinciale
(in questo modo il voto andrà anche al presidente della provincia ad esso collegato);
sia il presidente della provincia che il consigliere provinciale.
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
GIORGIO
PANTO
Per le elezioni comunali la scheda è azzurra.
Per i comuni con popolazione superiore
a 15 mila abitanti (Oderzo) è possibile votare solo il sindaco; solo la lista di candidati al consiglio comunale (in questo modo il
voto andrà anche al sindaco collegato); sia
il sindaco che la lista di candidati al consiglio alla quale il candidato sindaco è collegato; sia il sindaco che la lista di candidati
al consiglio comunale non collegata al sindaco prescelto (voto cosiddetto disgiunto).
È inoltre possibile manifestare un solo
voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale: in caso di voto disgiunto la preferenza non può essere
data.
Per i comuni con popolazione fino a 15
mila abitanti è possibile votare: solo il sindaco (in questo caso il voto andrà anche alla lista ad esso collegato); solo la lista di
consiglieri (in questo caso il voto andrà anche al sindaco collegato); sia il sindaco che
la lista di candidati al consiglio comunale
collegato. È inoltre possibile manifestare
un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale.
CLAUDIO
VETTORETTI
nome e cognome
candidato consigliere
ROSANNA
SPOLAORE
nome e cognome
candidato consigliere
LORENZO
BIAGI
nome e cognome
candidato consigliere
BRUNO
CESARO
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
LEONARDO
MURARO
La scheda
delle elezioni
PROVINCIALI
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
GIORGIO
PIROVANO
nome e cognome
candidato consigliere
MORENO
VOLTARELLO
nome e cognome
candidato consigliere
pende a quali ci si riferisce.
L’altro giorno abbiamo anche letto che
ogni trevigiano ha 11
mila euro in banca. Sicuramente molti si saranno offesi, perché
ne hanno molti di più. Anche perché
altrimenti quelle cifre medie come
salterebbero fuori?
E comunque tra queste notizie e
quelle dei lunedì mattina, dove c’è il
rincorrersi degli incidenti/disgrazie/tragedie, come se solo quella fosse la cronaca (ma gli editori ribadiscono che sia la sola cronaca che fa
vendere copie), preferiamo ancora i
voli dell’economia. Almeno ci fanno
sognare che sia tutto vero. Fino a
quando non ci diranno che il bicchiere è mezzo vuoto.
Il mezzo bicchiere:
è vuoto o pieno?
ranquilli, va tutto benissimo. Il
treno dell’economia veneta è ripartito, gli indicatori addirittura volano. E l’Indesit, e la Zanussi... solo apparenza. Andateglielo a dire voi ai lavoratori, ma anche alle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese.
Secondo i dati presentati dalla Camera di Commercio, la ripresa c’è. E
a leggere i numeri sembra proprio così. Il bello (o il brutto) dei numeri è tuttavia che sono relativi ad altri numeri,
e il bicchiere può apparire mezzo pieno o mezzo vuoto in un battibaleno: di-
“quorum strumentale”
(cioè il numero di votanti) non è pregiudiziale alla validità del referendum: in altre parole non serve che voti il
50% + 1 degli elettori,
poiché questo tipo di
procedimento, a differenza del referendum abrogativo, non
è finalizzato al perfezionamento e al bilanciamento delle scelte del legislatore, ma si presenta piuttosto come uno
strumento di garanzia delle minoranze
e come tale ne verrebbe sminuito il valore qualora venisse richiesto un numero minimo di votanti. La legge viene dunque promulgata se i voti favorevoli superano quelli sfavorevoli.
C’è solo un altro precedente di referendum costituzionale (non richiedibile fino al 1970): risale al 2001, e si votò
per confermare (e si confermò con
64,2% di voti favorevoli, con il 34% di votanti) la riforma sul federalismo.
Referendum
sulla devolution
C
omunque vada alle provinciali
(ballottaggio o meno), quella di
domenica non sarà l’ultima votazione
prima dell’estate.
È stato infatti indetto per domenica
25 e lunedì 26 giugno il referendum sulla cosiddetta devolution.
Tecnicamente si tratta di un referendum confermativo previsto dalla Costituzione quando una legge di revisione costituzionale o una legge costituzionale non raggiungono la maggioranza qualificata dei due terzi: in quel
caso la promulgazione viene “congelata” in attesa del responso degli elettori.
Nel referendum confermativo il
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
nome e cognome
candidato consigliere
IL 25 E 26 GIUGNO
T
nome e cognome
candidato consigliere
e
L’AZiON
C
ome era facile
prevedere, la legislatura è cominciata in un clima rovente, e non certo per la
primavera incipiente.
Alle polemiche del dopo-voto (con le accuse di
brogli avanzate dal centrodestra) si sono aggiunte
quelle legate alla presunta
occupazione del potere da
parte del centrosinistra,
che ha scelto, con la sua risicata maggioranza, come
presidenti della Repubblica e dei due rami del Parlamento persone espressione della propria parte.
Ultime, in ordine di tempo,
quelle per la votazione della fiducia al governo Prodi
Attualità
Quattro nomi solo nella squadra.Prevedibile?
C’è pocoVeneto
nel Governo Prodi
in Senato, dove i sette senatori a vita hanno votato
a favore: il centrodestra si
è scagliato, con diversa
veemenza, contro i sette illustri senatori (compresi il
Ciampi che voleva rieleggere al Colle più alto, e
l’Andreotti che voleva alla
presidenza del Senato)
“rei” di aver votato, dimenticando forse che sempre i senatori a vita hanno
votato in queste particolari occasioni. Ma tant’è: si
sapeva che l’opposizione
sarebbe stata dura.
Il premier incaricato ha
quindi presentato la sua lista di ministri. Se un po’
sorprende il numero dei dicasteri (se ne aspettava
qualcuno di meno, alla luce delle critiche al governo
Berlusconi, che ne aveva
aumentato il numero rispetto al passato, e che co-
UN NUOVO MINISTERO PER LA FAMIGLIA:
ASILI, LAVORO,ANZIANI, UNIONI CIVILI...
La sfida della Bindi
M
inistro per la Famiglia del nuovo Governo Prodi, dopo aver retto
dal 1996 al 2001, sempre con
Prodi, il dicastero della Sanità. Convinta “ulivista”, è
parlamentare dal 1989 (eletta con la Dc). Rosy Bindi è uno degli esponenti di spicco
del mondo cattolico all’interno della coalizione di centro-sinistra. È stata vicepresidente nazionale dell’Azione cattolica dal 1984 all’89 e
prima ancora assistente di
Vittorio Bachelet, ucciso davanti ai suoi occhi dalle Brigate rosse nel 1980.
Un ministero nuovo,
tutto dedicato alla famiglia, con una donna al timone.«Nel programma dell’Unione avevamo scritto che
la famiglia doveva essere al
centro di un nuovo modello
di welfare, e il primo passo è
stato quello di dare peso politico e istituzionale a questo
impegno. Il mio sarà un ruolo di raccordo e coordinamento tra i vari settori: dal fisco al lavoro, dalla sanità all’assistenza, alla scuola. Una
vera e propria “valutazione
dell’impatto familiare” che,
come per la valutazione d’impatto ambientale ormai ampiamente collaudata, permetta di capire le ricadute
concrete sulle famiglie delle
singole scelte di governo».
Le sue priorità.
«I bambini, che innanzitutto devono nascere: e quindi, una politica a sostegno
della maternità e della paternità responsabili, una politica per l’infanzia, sostegno
economico certo, conciliazione dei tempi di lavoro e
dei tempi per la famiglia soprattutto per le donne. I non
autosufficienti e gli anziani.
Politiche fiscali attente all’entità del nucleo familiare.
E infine una politica di lotta
alla povertà che supera la visione assistenzialistica».
Le strategie a sostegno
della famiglia.
«Vedo una grande vitalità
ma anche un grande malessere. La famiglia è un sog-
getto centrale della coesione sociale e della solidarietà
intergenerazionale, assolve
compiti fondamentali di cura, educazione, assistenza,
produce ricchezza e risparmio. Al tempo stesso si scaricano sulla famiglia i conflitti e le patologie delle società: la violenza sui bambini e le donne, il disagio degli
adolescenti, l’aumento delle
povertà, la solitudine degli
anziani. E il basso tasso di
natalità è la spia più evidente di questo malessere. E
non bastano misure una tantum ed episodiche. Bisognerà integrare nuove forme
di sostegno economico e di
servizi dedicati alla famiglia:
asili, scuole, attività ricreative. Il mondo del lavoro è
cambiato e le tutele devono
essere estese ai lavoratori
precari, ai lavoratori autonomi e ai professionisti, così
come vanno
rafforzate le
misure di contrasto dell’esclusione e
della povertà,
che non è mai
solo un problema dei singoli. Accompagneremo le famiglie lungo il cammino di
crescita dei figli fino alla
maggiore età. Le donne devono poter conciliare il desiderio di avere un figlio e le
responsabilità di genitore
con gli impegni professionali. E ancora, i giovani, che devono essere aiutati con politiche per l’inserimento nel
mondo del lavoro e per la casa».
In Italia cresce di anno
in anno il numero degli anziani: si occuperà
anche di loro?
«Siamo il paese più vecchio d’Europa e una famiglia
su cinque deve far fronte ai
bisogni di un anziano non autosufficiente. È un carico economico e spirituale notevole. Finora ad un bisogno
sociale diffuso è stata data una risposta privata. Realizze-
remo il Fondo nazionale
per la non autosufficienza d’intesa con le regioni e gli enti locali, che finanzi la rete dei servizi
privilegiando l’assistenza domiciliare. Ma dovremo lavorare per faRosy Bindi il giorno del giuramento davanti al
vorire una vecchiaia atpresidente Napolitano
tiva con politiche che
sappiano restituire alle no- impegnati in politica».
stre comunità la grande riQuando il mondo catsorsa delle persona anziatolico – in particolare i
na».
vescovi – difende pubPer il mondo cattolico
blicamente la famiglia,
la difesa e la promoda molti settori della
zione della famiglia è
politica e della cultura
fondamentale: ma lei,
italiana si alzano voci
cattolica, è ministro di
che lo accusano di inuno Stato laico e pludebita ingerenza e di
ralista: non pensa che
non rispetto della laiquesto le potrà creare
cità dello Stato.
più di qualche diffi«Si assiste al rigurgito di
coltà? E dentro la sua una certa deriva laicista, per
coalizione, come ri- questo i cattolici sono chiaspettare le diverse sen- mati a una difficile responsibilità?
sabilità. Non chiudersi in u«Va salva- na testimonianza privata delguardata la la propria fede ma aprirsi al
laicità della confronto con una società
politica, difen- pluralista. La Chiesa non
dendola sia compie alcuna ingerenza
da chi confon- quando interviene sui prode il plurali- blemi delle società contemsmo culturale poranee o interloquisce con
con il relativi- la politica. Né quando rismo etico sia chiama alla fedeltà ai valori
da chi fa un uso strumenta- irrinunciabili. D’altra parte
le dei valori della religione. la politica non può abdicare
Non ho mai nascosto le mie alla sua funzione elettiva di
differenze con alcune com- mediazione, di aiuto a supeponenti della coalizione e vi- rare e ricomporre le diffegilerò sull’equilibrio rag- renze. Altrimenti dovremmo
giunto nel programma del- arrenderci alle divisioni e lil’Unione, dove non ci sono mitare la funzione della polidubbi sulla definizione di fa- tica alla rappresentazione
miglia, quella fondata sul ma- delle lacerazioni. È un crinatrimonio e come tale ricono- le difficile ma la storia del catsciuta nella nostra Costitu- tolicesimo democratico, da
zione. D’altra parte sono con- Sturzo a De Gasperi a Moro,
vinta che una politica forte ci insegna che si può interper la famiglia ci permetterà pretare la parola della Chiedi affrontare senza strappi il sa nel libero confronto parproblema delle unioni civili. lamentare senza tradire la
Ci sono tante persone che af- nostra identità cristiana. L’Afidano il proprio progetto di zione cattolica è stata per me
vita a forme di convivenza di- una grande scuola e spero di
verse dal matrimonio. Equi- non tradirne mai l’insegnapararle alla famiglia sarebbe mento: fedeltà alla Chiesa, asbagliato ma regolamentarle scolto della storia e responprescrivendo diritti e doveri sabilità laicale delle scelte».
è una precisa responsabilità,
Sandro Vigani
anche per noi laici cristiani
Direttore di Gente Veneta
Non bastano
misure
una tantum
o episodiche
Domenica 28 maggio 2006
munque ne aveva uno di
meno), forse sorprende
meno che il Veneto abbia
pochi rappresentanti. Del
resto la classe politica espressa dal Veneto in questi ultimi anni ha poco da
condividere con l’attuale
maggioranza.
La nostra regione sarà
dunque rappresentata da
un solo viceministro e da
tre sottosegretari. Tra i
quali non c’è l’atteso Tiziano Treu, che molti pronosticavano addirittura ministro del Lavoro.
Franco Bonato, 56 anni, veneziano di Torre di
Mosto è l’unico diocesano
al governo, ed è sottosegretario agli Interni. È già
7
stato parlamentare di
Rifondazione comunista
nella legislatura 1996-2001.
Cesare De Piccoli, 60
anni, di Mogliano, segretario regionale dei Democratici di Sinistra, è viceministro ai Trasporti.
Paolo Giaretta, 59 anni, già sindaco di Padova,
da due legislature è senatore. Con i colori della Margherita è sottosegretario
allo Sviluppo economico
(ex Attività produttive).
Franca Donaggio, 59
anni, veneziana ora residente a Mira, diessina (in
gioventù giocatrice di serie A di basket), è uno dei
due sottosegretari alla Solidarietà sociale.
I NOMI DEL GOVERNO
Premier: Romano Prodi
Vicepremier: Massimo D’Alema e
Francesco Rutelli. Sottosegretari: Enrico Letta, Enrico Micheli, Fabio Gobbo e Ricardo Franco Levi.
Affari esteri: Massimo D’Alema. Viceministro: Ugo Intini e Patrizia Sentinelli. Ss.: Famiano Crucianelli, Donato
Di Santo, Gianni Vernetti e Vittorio
Craxi.
Franco Bonato
Interno: Giuliano Amato. Viceministro: Marco Minniti. Ss.: Graziella Lucidi, Ettore Rosato, Alessandro Paino,
Franco Bonato.
Economia: T. Padoa Schioppa. Viceministri: Vincenzo Visco, Roberto
Pinza. Ss.: Massimo Tononi, Paolo Cento, Mario Lettieri, Alfiero Grandi, Antonangelo Casula.
Giustizia: Clemente Mastella. Ss.:
Luigi Manconi, Alberto Maritati, DaCesare De Piccoli
niela Melchiorre, Luigi Scotti, Luigi Li
Gotti.
Istruzione: Giuseppe Fioroni. Viceministro: Mariangela Bastico. Ss.:
Gaetano Pascarella, Letizia De Torre.
Lavoro: Cesare Damiano. Ss.: Antonio Montagnino, Rosa Rinaldi.
Difesa: Arturo Parisi. Ss.: Giovanni
Lorenzo Forcieri, Emidio Casula, Marco Verzaschi.
Politiche agricole: Paolo De Castro.
Paolo Giaretta
Ss.: Guido Tampieri, Stefano Boco .
Ambiente: A. Pecoraro Scanio. Ss.:
Gianni Piatti, Bruno Dettori, Laura Marchetti.
Infrastrutture: Antonio Di Pietro.
Viceministro: Angelo Capodicasa. Ss.:
Luigi Meduri, Tommaso Casillo.
Salute: Livia Turco. Ss.: Serafino
Zucchelli, Antonio Gaglione, Giampaolo Patta.
Beni culturali: Francesco Rutelli.
Franca Donaggio
Ss.: Elena Montecchi, Andrea Marcucci, Danielle Mazzonis.
Comunicazioni: Paolo Gentiloni. Ss.: Luigi Vimercati,
Giorgio Calò.
Affari regionali: Linda Lanzillotta. Ss.o: Pietro Colonnella.
Attività Produttive: Pier Luigi Bersani. Viceministro:
Sergio D’Antoni. Ss.: Mario Bubbico, Paolo Giaretta, Alfonso Gianni.
Funzione pubblica: Luigi Nicolais. Ss.: Beatrice Magnolfi, Giampiero Scanu.
Pari opportunità: Barbara Pollastrini. Ss.: Donatella
Linguiti.
Solidarietà sociale: Paolo Ferrero. Ss.: Franca Donaggio, Cristina De Luca.
Riforme: Vannino Chiti. Ss.: Giampaolo D’Andrea, Paolo Naccarato.
Famiglia: Rosy Bindi. Ss.: Chiara Acciarini.
Pol. comunitarie: Emma Bonino. Ss.: Mauro Agostini,
Milos Budin.
Ricerca universitaria: Fabio Mussi. Ss.: Luciano Modica, Nando Dalla Chiesa.
Giovani e Sport: Giovanna Melandri. Ss.: Giovanni Lolli, Elidio De Paoli.
Att. programma: Giulio Santagata.
Trasporti: Alessandro Bianchi. Viceministro: Cesare De
Piccoli. Ss.: Andrea Annunziata.
e
L’AZiON
Economia
Domenica 28 maggio 2006
Omero De Martin analizza la situazione economica
La delocalizzazione
è una via obbligata
M
entre da qualche parte si
dice che si avvertono segnali di ripresa
economica, a casa nostra
la situazione è grave. Prima la vicenda Corazzin
(con gli scontri col sindacato e le successive minacce personali); poi la crisi dell’Indesit di Refrontolo (con il possibile taglio di
120 posti di lavoro per un
avvicinamento della produzione alla casa madre a
Fabriano, nelle Marche); e
per finire il quadretto ben
poco idilliaco, la battaglia
alla Zanussi, dove il referendum dei lavoratori ha
bocciato la richiesta di aumentare la produzione oraria di frigoriferi nello stabilimento di Susegana, e
come risposta l’Electrolux
ha ritirato il piano industriale e i conseguenti 18
milioni di investimenti,
mettendo
“sotto osservazione” lo
stabilimento,
come accade
nelle situazioni più precarie.
Per aiutarci
ad esaminare
questo quadro poco edificante abbiamo chiesto aiuto a Omero
De Martin, cadorino trapiantato da decenni a Conegliano, già direttore generale della Rica e della Irca nel gruppo Zoppas, prima ancora dirigente del
gruppo Electrolux. Oggi
ha una società di consulenza e lavora con aziende
trivenete che hanno contatti con tutto il mondo.
De Martin, che idea
si è fatto sulla situazione della Zoppas di
Susegana?
«Non conosco il piano
dettagliato del gruppo Electrolux, ma conosco bene il fenomeno della delocalizzazione, che ho vissu-
to direttamente ai tempi
del mio impegno nella Zoppas. È un fenomeno estremamente preoccupante
dal punto di vista occupazionale, perché non vedo
come possano essere rimpiazzati posti di lavoro che
si perdono oggi sul nostro
territorio. Il mercato è piatto da tempo e non vedo aziende che vivano il boom
di dieci anni fa.
Ritengo altresì la delocalizzazione per certi versi
quasi obbligatoria; d’altro
canto però porta le aziende
ad un certo appannamento
rispetto alle attività di recupero dell’efficienza. Soprattutto non c’è investimento in ricerca e sviluppo, in evoluzione tecnologica. Ho vissuto questo fenomeno in Germania negli
anni Novanta, ma lì hanno
saputo reagire, sostituendo il vantaggio di costo della delocalizzazione con contenuti tecnologici molto
più elevati».
Un fenomeno che interessa solo i
grandi gruppi?
«Solo loro
si possono permettere piani di delocalizzazione, perché stanno in piedi solo
con i grandi numeri, ma è
evidente che trascinano
l’indotto. È un processo inarrestabile: la prima fase
riguarda la manodopera diretta, poi interessa le strutture indirette, in particolare gli uffici tecnici».
In questa situazione,
i lavoratori però votano contro un aumento di produzione oraria (vedasi l’esito del
referendum alla Zanussi)...
«Ho la netta impressione che i lavoratori non si
rendano conto della situazione e non siano informa-
I lavoratori
pagano
la scarsa
informazione
Omero De Martin
ti a dovere. Numeri, bilanci e conti economici ai lavoratori non arrivano. O
forse intervengono anche
aspettative di re-impiego».
Da chi dipende la carenza di informazione?
«Da tutto il sistema. Io
ho sempre avuto rapporto
aperto e nei limiti del possibile trasparente nei confronti del sindacato. L’informazione è una base importante: queste reazioni
si basano su una scarsa conoscenza della situazione».
Parlando di delocalizzazione si arriva a
discutere di flessibilità e legge Biagi.
«Esatto. Personalmente
penso che la delocalizzazione non deriva solo dal
costo, ma anche dalla flessibilità del sistema. I grossi vincoli all’atto dell’assunzione portano ad una
grande prudenza delle aziende nelle assunzioni:
maggiore libertà porterebbe maggiore entrata
nelle aziende rispetto a oggi. Oggi si tende a sfruttare le poche leve di flessibilità (straordinari o lavoro
festivo) in un mercato imprevedibile e isterico. Non
è del resto più possibile
pensare di spalmare sui 12
mesi la necessità di manodopera.
Ritengo che la legge
Biagi abbia aperto buone
possibilità, poi come sem-
Sportello
del
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
LUNGHE LISTE D’ATTESA?
CURE ALL’ESTERO PAGATE
L
iste di attesa troppo lunghe? Il malato ha diritto di curarsi all’estero e
di essere rimborsato. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea con un’importante
sentenza in tema di tutela della salute.
Secondo i giudici della Corte, nel momento in cui le cure, nel proprio stato, risultano pur praticabili ma gravate da liste
d’attesa troppo lunghe, sussiste il diritto
del cittadino di curarsi in uno
dei paesi dell’Unione europea
con diritto di ricevere rimborso dal proprio sistema sanitario. In questo modo, la Corte di giustizia europea ha dato credito alle ragioni accampate da una signora inglese che
aveva chiesto ma non ottenuto il parere
positivo del sistema sanitario nazionale
inglese.
Avv. Nicola Todeschini
Un. Naz. Consumatori Treviso
tel. 0438-420581
pre succede viene adattata
al sistema. Oggi la flessibilità nell’assunzione e nel
licenziamento porterebbe
al rovesciamento del fenomeno: se si pensa che proteggere posti di lavoro significhi mantenere l’occupazione, io sono convinto
esattamente del contrario».
La vicenda Corazzin
ha evidenziato rapporti delicati tra sindacato e imprenditori.
«È normale che al tavolo delle trattative ognuno
reciti il proprio ruolo. La
mia impressione è che ci
siano parti del sindacato e
dell’imprenditoria lungimiranti e disponibili al dialogo, ed altre che si arroccano su posizioni più crude. Come sempre accade
in queste fasi di grande tensione possono esserci aree
dei lavoratori che non seguono le direttive delle organizzazioni ufficiali, e
questo è molto pericoloso».
La Indesit vive una
sorta di “delocalizzazione interna”.
«Avviene nella logica
dei distretti produttivi e
dell’ottimizzazione dell’indotto: è evidente che le aziende cercano di concentrare le risorse dove hanno maggiore efficienza.
Non c’è nulla da fare: c’è
appiattimento dei costi diretti, le materie prime hanno lo stesso costo dappertutto: solo i grandi volumi
e le economie di scala salvano i conti economici».
Vede i segnali di ripresa di cui si parla?
«Sì, sono ottimista, ma
sono sempre più convinto
che si salveranno le aziende che lavorano sull’efficienza, sulla qualità e sullo
sviluppo tecnologico. Il fenomeno Cina e la delocalizzazione generale possono essere visti positivamente se spingono le aziende a lavorare meglio.
Nelle nostre aziende ci sono ancora sacche di inefficienza notevoli».
Alessandro Toffoli
PROSECCO IN AMERICA
Poche un milione
di bottiglie in Usa
A
l castello
sbrogliarsi in un
di San Salmercato compovatore a Susegasto da 50 Stati
na chiude la due
con altrettante
giorni del IX “Vileggi in materia.
“Vino in villa”
no in villa” (20 e
2006 ha accolto
21 maggio scornelle due intense
si) che ha visto il
giornate oltre 13
Prosecco doc
mila “enoturisti”
Conegliano-Valgiunti dall’Italia e
dobbiadene conparecchi anche
frontarsi con il
dall’estero. Fra
mercato amerile oltre 250 eticano. «Nel 2005
chette presenti
l’8% dell’export
dai conti Collaldel nostro Proto, ha suscitato
secco, che complessivamente
Il prosecco dry Cenetae una certa curiosità, ma anche inammonta a 14
milioni di bottiglie su un teresse, l’esordio ufficiatotale di 44 milioni 200 le del Prosecco extra dry
mila, ha preso – com- millesimato 2005 di Cementa Franco Adami, netae, l’azienda agricola
presidente dell’omonimo dell’Istituto diocesano
Consorzio di tutela, che per il sostentamento del
organizza la grande ker- clero di Vittorio Veneto.
“Vino in villa” ha inolmesse – la strada degli
Stati Uniti. Sono quindi tre accolto cento giornapiù di un milione di bot- listi di tutto il mondo: dal
tiglie, il che è però anco- Giappone alla Corea, dalra un numero basso, se la Cina all’Ungheria. Ma
teniamo conto delle e- nel Distretto del Prosecnormi potenzialità di co guai fermarsi sugli alquei mercati. I nostri pro- lori, cosicché si è già al
duttori potranno dunque lavoro per il “Vino in vilavere là in America an- la New York” il prossimo
cora parecchio da fare a 27 giugno al Cipriani sulpatto che lavorino con la famosa Fifth Avenue
newyorkese. Per consuconsapevolezza».
Leonardo Lo Cascio, il mo di Prosecco Doc Comassimo importatore di negliano-Valdobbiadene
vini italiani di tutta l’A- gli Stati Uniti si collocamerica, ha invece spie- no attualmente al quarto
gato alle 74 aziende pre- posto, dopo Italia, Gersenti in castello come mania e Svizzera. (MS)
9
CCIAA
L’economia
trevigiana
in 291
pagine
I
nnovazione, idee e formazione professionale.
Sono queste le sfide che sta
affrontando oggi la Marca
trevigiana per riposizionarsi
nel mercato globale. È quanto emerso dal “Rapporto annuale sull’economia trevigiana 2005”, presentato nei
giorni scorsi in Camera di
Commercio a Treviso. Un
volume di 291 pagine utili
per capire la trasformazione
dell’economia trevigiana, lo
stato di benessere del commercio estero, le caratteristiche delle imprese e dell’imprenditoria, l’evoluzione
delle imprese “rosa”, il commercio e il turismo.
Inarrestabile dunque il
declino del settore manifatturiero che, nel 2005, perde
243 imprese, bilanciate però
da una crescita nell’edilizia,
nel commercio e nei servizi.
Si confermano punta di diamante dell’export trevigiano
i macchinari industriali seguiti dalla produzione di mobili che, pur in calo del 3,1 %,
si ritaglia un’importante fetta di mercato in Russia, Scandinavia e alcuni Paesi dell’Est. Cresce ulteriormente
l’export di calzature sportive
(+3%) mentre l’abbigliamento incrementa le vendite estere (+7,6%). Ferma la disoccupazione che si stabilizza a un tasso del 4,1%, mentre crescono le ore autorizzate della Cassa integrazione
guadagni, passata dalle 560
mila del 2004 a 1.145.000 ore del 2005 (pari a 763 lavoratori equivalenti). A fronte
di questi dati più o meno attesi, si scopre però che Treviso ha oggi un maggior numero di brevetti per invenzioni (+29%) e di depositi per
la tutela dei marchi (+16,2%):
«La Provincia di Treviso conserva la vocazione manifatturiera – ha spiegato il presidente dell’ente, Federico
Tessari – ma le nostre imprese stanno imboccando
due strade: l’inserimento
sempre più deciso nelle filiere globali e la smaterializzazione, cioè la vendita non
di prodotti materiali ma di idee. Per questo il capitale umano, l’innovazione e la
creatività sono sempre più
fattori strategici». Innovazione e idee dunque, ma non
senza i mezzi e le infrastrutture per attuarle, come l’uso
della banda larga (oggi presente solo in 35 su 95 comuni), i finanziamenti all’università. Il futuro dell’economia trevigiana, inoltre, viaggia sul binario del turismo e
dei servizi alla persona (assistenza e benessere), mentre diventa interessante anche l’economia no profit che
va agevolata dal punto di vista giuridico e gestionale valorizzandone il ruolo in un
moderno welfare. (PF)
e
L’AZiON
I DATI DEI QUESTIONARI REDATTI DAI PARROCI
La fotografia
della pastorale
I
n queste settimane
la nostra Chiesa di
Vittorio Veneto – in
primis il Vescovo e i responsabili degli uffici pastorali – si sta interrogando sull’impegno profuso dalle singole parrocchie nell’attuazione
del Piano pastorale diocesano (Ppd) 2005-2006.
Determinanti risulteranno i sei incontri di verifica con quanti si impegnano in prima persona
nei diversi aspetti dell’azione pastorale.
Come ulteriore spunto di riflessione per la verifica, nelle ultime settimane è stato sottoposto
ai parroci un questionario, per rilevare almeno a
grandi linee le attenzioni
avute quest’anno dalle
parrocchie. Sono stati restituiti 125 questionari;
abbiamo quindi le risposte di 3 parrocchie su 4.
Una prima serie di domande chiedeva di valutare da 1 a 5 l’impegno avuto rispetto a sei indicazioni del Piano pastorale.
I risultati sono sintetizzati, a livello diocesano,
nel grafico numero 1.
Due aspetti vedono la
prevalenza delle parroc-
chie che hanno avuto
un’attenzione alta o massima. Anzitutto rispetto
all’iniziazione cristiana; ci
si può chiedere che cosa
significhi aver investito
tutte queste energie: riguarda la tradizionale catechesi? i catechisti? i genitori? Poi rispetto all’impegno per la “preparazione alla messa domenicale, in particolare
alla messa delle famiglie”, sarebbe interessante, anche qui, sapere
quali cammini si sono attivati.
Tre dimensioni vedono invece la prevalenza
di un impegno basso o
minimo. I punteggi più
bassi emergono per la
ministerialità laicale (la
domanda metteva a fuoco
in particolare l’équipe di
laici denominati “promotori di comunione”): quasi metà delle parrocchie
ha avuto un impegno minimo o basso, e solo un
5% s’è impegnato molto
su questo fronte. Dall’incrocio dei dati, risultano
essersi impegnate un po’
meno le parrocchie di
media dimensione (tra
1.000 e 3.000 abitanti), e
di più le più piccole
e le più grandi (forse in queste ultime
due categorie si
sente maggiormente l’insufficienza del
numero di sacerdoti?). Risultati simili,
a livello diocesano,
per l’impegno rispetto agli “itinerari di formazione familiare al senso vocazionale” e per
l’“attenzione prestata ai germi di vo-
NUOVO INCONTRO A CONEGLIANO
Da ambo le parti si è riconosciuta la necessità di lavorare all’interno delle rispettive comunità per far
crescere la conoscenza corretta dell’altro e sviluppare
un clima di maggior fiducia
reciproca. Questo impegno
è stato sentito come fondamentale per costruire un
dialogo vero, a partire dalla
base, fondato su gesti concreti di reciproco rispetto,
per non limitarsi solo a fare
dei bei discorsi.
Sono poi emerse una serie di tematiche intorno alle quali sviluppare un confronto. Riconoscendo che i
presenti non pretendono di
avere particolari competenze teologiche, si è convenuto di approfondire prima
di tutto ciò che è comune, a
partire dalle esigenze stesse del dialogo. Prima di tutto, quindi, portare a conoscenza le piccole iniziative
di questo tipo già presenti
nel territorio; l’attenzione a-
Cristiani e musulmani
il dialogo continua
S
ostenuti dal desiderio di dialogo di tutti
coloro che si erano ritrovati a Conegliano il 22 ottobre
dello scorso anno, e incoraggiati dai vescovi Mazzocato e Zenti, cristiani e musulmani della provincia si
sono nuovamente ritrovati
sabato 20 maggio a casa Toniolo di Conegliano. La
composizione ha rispecchiato ancora una volta la
varietà di presenze della comunità musulmana e di
quella cattolica: preti e laici
delle due diocesi, responsabili dei centri di preghiera islamici, delle confraternite murid e tijan, apparte-
nenti alle comunità albanesi e del Bangladesh, mediatori e mediatrici culturali...
Si sono verificate le possibilità di dar seguito a quel
primo incontro individuando con più chiarezza motivazioni ispiratrici e tematiche.
È emerso con forza, sia
da parte musulmana che da
parte cristiana, che incontrarsi per dialogare è prima
di tutto obbedire ad un preciso invito di Dio, che chiama chi crede in lui a costruire pace e convivenza dignitosa per tutti.
cazione alla vita consacrata e presbiterale”. Rispetto a quest’ultimo
punto emergono delle
differenze a seconda delle dimensioni delle parrocchie, con le piccole
(con meno di 1.000 abitanti) che si sono impegnate meno, mentre mostrano una frequenza
maggiore di alto impegno quelle di media dimensione (tra i 1.000 e i
3.000). Da ultimo, si può
notare una distribuzione
dell’impegno sostanzialmente simmetrica per le
unità pastorali, dove anzi
prevalgono di poco le
parrocchie che si sono
impegnate molto.
La seconda parte del
questionario (grafico numero 2) si focalizzava su
tre punti messi a tema dal
Ppd: rinnovo degli organismi di partecipazione
ecclesiale, il tempo del
“dopo-cresima”, la preparazione al matrimonio.
Il rinnovo dei consigli
ha coinvolto la grande
maggioranza delle parrocchie: il 95% di esse ha
rinnovato il Consiglio pastorale, l’84% anche quello per gli affari economici; 9 volte su 10 aggregando anche i rappresentanti di gruppi e associazioni presenti in parrocchia. Quanto alle modalità di scelta dei membri, prevalgono (per il
55%) le votazioni della comunità, o dell’assemblea
domenicale, dei nominativi selezionati in una lista: lista redatta per il 43%
delle volte dalla comunità
stessa, per il 38% dal Cp
uscente, per il 12% dal
parroco. Sembrano quindi prevalere le forme di
comunione.
Due domande sondavano degli aspetti del dopo-cresima. La prima
chiedeva se c’è stato un
momento di riflessione
approfondita sulla pastorale giovanile: in quasi 3
parrocchie su 4 questa riflessione c’è stata; più
spesso in quelle medio
grandi e grandi (oltre i
2.000 abitanti). La seconda domanda chiedeva se
ci sono state in parrocchia delle iniziative specifiche di carattere vocazionale; queste sono state proposte solo in 2 parrocchie su 5, un po’ più
spesso nelle parrocchie
grandi (oltre i 3.000 abitanti).
Da ultimo il questionario ha raccolto alcune
informazioni sui corsi di
preparazione al matrimonio. Più di metà delle
parrocchie ne hanno attivato uno o più. Tra i
“no” resta però l’ambiguità di chi ha dato questa risposta perché i corsi sono attivati a livello foraniale. Quasi due terzi
dei corsi, comunque,
hanno una durata compresa tra i 9 e i 12 incontri. (AQ)
gli spazi già presenti di convivenza quotidiana: nella
scuola (comprese le scuole
materne parrocchiali, nelle
quali sono spesso presenti
bambini musulmani), nel lavoro, nel vicinato...
Si è riconosciuta l’importanza degli spazi per l’incontro delle comunità musulmane, al fine di avere luoghi di dialogo interno e per
poter trasmettere ai figli elementi culturali e religiosi
significativi, rimanendo
però convinti che fondamentale è l’impegno delle
persone a creare relazioni
di rispetto della dignità altrui. Un’altra tematica sentita è l’immagine di islam
che emerge dai mass media, spesso non rispondente alla realtà dei vissuti quotidiani.
Importante è anche una
riflessione su alcune tematiche di alto profilo, relative
alla pace e ai diritti umani,
che però possano condurre
ad impegni concreti presso
le rispettive comunità. È emerso, infine, l’interesse a
far reciprocamente conoscere il significato profondo
di alcune festività religiose
tipiche di entrambe le religioni (le pratiche del Ramadan, la Festa del sacrificio, il Natale, la Pasqua, ...)
visto che tali festività sono
la manifestazione pubblica
più rilevante delle rispettive
comunità.
Alla fine è stata composta una piccola segreteria
organizzativa per predisporre i prossimi appuntamenti, il primo dei quali sarà
in settembre, prima dell’inizio del Ramadan, per poterne approfondirne insieme il significato.
Mons. Ferruccio Sant
Direttore della Caritas di
Vittorio Veneto
Don Giuliano Vallotto
Incaricato per il dialogo tra
cristiani e musulmani (diocesi di Treviso)
e
L’AZiON
Chiesa
SABATO 3 GIUGNO IN CATTEDRALE
I giovani attesi
alla Veglia
“E
mi sarete
testimoni”
è il tema
scelto per la Veglia di
Pentecoste che si terrà
sabato 3 giugno in Cattedrale a Vittorio Veneto. Anche quest’anno la
Veglia verrà preceduta
da alcune proposte rivolte a giovani e giovanissimi. Alle 18.15 incontro-dibattito nell’aula magna del Seminario
vescovile, alle 19.15 laboratori sul tema: “Giovani, missione, Spirito”,
alle 20 cena al sacco, alle 20.45 inizio della Veglia in piazza Giovanni
Paolo I (presiede il vescovo Giuseppe). La Veglia terminerà con il
mandato del vescovo di
celebrare la Pentecoste
nella propria comunità
parrocchiale. Verrà consegnata a ciascun giovane una candela che domenica 4 dovrà essere
posta presso il taberna- bianze di colomba parte
colo della propria par- il vento impetuoso che
rocchia.
soffia sopra tre figure
Anche quest’anno il che rappresentano i giologo della Veglia, utiliz- vani. Lo Spirito entra
zato nei manifesti, è sta- dentro di loro, prima nelto scelto tra quelli invia- la mente e nel cuore
ti dai ragazzi parteci- (vortici più intensi) per
panti all’apposito con- poi diffondersi in un vicorso indetto
dal Ser vizio
di Pastorale
giovanile. Il
disegno scelto è opera di
Daniele Zanardo della
parrocchia di
Ramera. «Ho
rappresentato lo Spirito
Santo nelle
sue tre forme: la colomba, il fuoco e
il vento impetuoso – racconta Daniele –. Dal fuoIl logo della Veglia disegnato da Daniele Zanardo
co con sem-
PAPA: Veglia di Pentecoste
con i movimenti ecclesiali
L
a sera di sabato 3 giugno in piazza San
Pietro a Roma si terrà la Ve-
glia di Pentecoste dei movimenti ecclesiali e delle
nuove comunità con papa
CASTELLO VESCOVILE: Convegno
su sofferenza e malattia
L
a Fondazione Care propone, sabato 27 maggio
in castello vescovile, un incontro sul tema “Gesù di fronte alla sofferenza e alla malattia”. Questo il
programma: alle 9 accoglienza; alle 9.15 introduzione al tema di monsignor Antonio Marangon (nella foto) docente di
Esegesi biblica; alle 10.15 riflessione personale; alle 10.45
condivisione e testimonianze;
alle 11.45 sintesi di monsignor
Marangon; alle 12.30 pranzo.
Per iscrizioni rivolgersi allo
0438-700105. Costo del pranzo: 15 euro.
Benedetto XVI. La Veglia
sarà preceduta dal congresso mondiale sul tema
“La bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo”. È il secondo incontro
Il logo
del manifesto
è di Daniele
Zanardo
vace turbinìo in tutto il
loro corpo. I giovani li ho
rappresentati con colorazioni che ricordano le
diverse provenienze dei
popoli della terra. Essi
danzano in unico abbraccio intorno al mondo, non curandosi delle
loro diversità. I giovani,
ricolmi di Spirito Santo,
sono ora i testimoni di
Gesù sulla terra, la quale viene inondata a sua
volta dalla forza e dall’amore dello Spirito. La colorazione delle tre figure
ricorda anche l’arcobaleno, segno dell’alleanza
di Dio con l’umanità».
VEGLIA:
Prove di canto
M
ercoledì
31
maggio, alle
20.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto, prove di
canto per l’animazione
della Veglia di Pentecoste. Sono benvenuti anche chitarristi.
del genere dopo quello convocato da Giovanni Paolo II
per la Pentecoste del 1998.
Per maggiori informazioni consultare il sito
www.laici.org.
FOLLINA: Alla Festa del malato
il clima di Lourdes
L’
abbazia di Follina
da sempre è il
punto di partenza del pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi a Lourdes. È lì
che si incontrano alla fine
di maggio i volontari, i malati e i pellegrini che tra
un mese saliranno sul treno per raggiungere la
Grotta di Massabielle per
affidarsi a Maria, insieme
a quanti saranno impossibilitati ad unirsi all’esperienza di fede.
Quest’anno la solenne
celebrazione eucaristica è
stata presieduta dal vicario generale, monsignor
Guerrino Pagotto, il quale ha sottolineato
come la presenza
degli unitalsiani
abbia «portato nel
sacro tempio di
Follina un po’ di
quel clima che si
vive a Lourdes».
Tre i momenti
portanti del pome-
TRASLOCO DELL’ARCHIVIO DIOCESANO
«F
ate attenzione
perché state maneggiando mille anni di
storia». Così lunedì scorso
monsignor Rino Bechevo-
lo agli addetti della società
di traslochi incaricata di eseguire il trasferimento
del materiale dell’Archivio
diocesano dal sottotetto
della Curia vescovile alla nuova sede ricavata in Seminario
alla sinistra dell’atrio (nei locali un
tempo utilizzati come aule dal liceo
classico). Il trasferimento si è reso necessario per motivi
di tenuta statica. Al
termine del trasloco
(previsto in cinque
giorni) ci vorranno
diverse settimane
per il riallestimento
dell’Archivio.
Domenica 28 maggio 2006
11
PROPOSTE: 100 KM A PIEDI
DA VITERBO A ROMA
L
a mattina di venerdì
23 giugno partirà
dalla stazione di Conegliano il gruppo di giovani della diocesi che percorrerà, insieme ad altre
migliaia di pellegrini, gli
ultimi cento chilometri del
pellegrinaggio Susa (To)Roma lungo l’antica Via
Francigena. Il pellegrinaggio, promosso dalla
Pastorale giovanile nazionale in occasione dei 500
anni dalla costruzione della Basilica di San Pietro, è
partito lo scorso 19 maggio e arriverà a
Roma il giorno
della festa dei
santi Pietro e
Paolo (29 giugno).
Chi intende
prendere parte
all’ultimo tratto
deve iscriversi
al sito www.adlimina.it entro
il 31 maggio e
segnalare immediatamente l’avvenuta iscrizione a
don Fabio Soldan per skipe (fabiocapuz), o per cellulare 338-1905359 o via email ([email protected]).
La delegazione della
nostra diocesi partirà dalla stazione di Conegliano
alle 5.30 di venerdì 23 e
tornerà alle 20 di giovedì
29. Lo stesso giorno si unirà agli altri pellegrini a
Montefiascone. Il 24 percorrerà il tratto Montefiascone-Viterbo (17 km), il
25 giugno Viterbo-Vetralla (17 km), il 26 giugno Ve-
tralla-Sutri (21 km), il 27
giugno Sutri-Campagnano
(20 km), il 28 giugno Campagnano-La Storta (23,5
km). Per gli ultimi due
giorni sono previsti una
serie di eventi finali: la sera del 28 giugno catechesi di monsignor Angelo
Comastri e celebrazione
eucaristica; a mezzanotte
e mezza del 29 giugno partenza per l’ultimo tratto di
pellegrinaggio con arrivo
in piazza San Pietro dove
il Papa celebrerà la messa
in memoria degli apostoli
Pietro e Paolo.
Il costo è di
circa 90-100
euro + 50 euro
di iscrizione.
L’organizzazione consegnerà ad ogni
pellegrino una
bisaccia (leggera) e un libretto per la
preghiera, che
occorrerà infilare nello
zaino. Verranno consegnati anche un ciondolo
da mettere al collo, la credenziale e un bordone (bastone). La scelta dell’equipaggiamento è condizionata dal fatto che ogni
oggetto ed ogni indumento hanno un peso, magari
modesto, ma che complessivamente contribuisce a produrre un carico
che la schiena deve sostenere.
Il pellegrinaggio è aperto a giovani dai 18 ai 35
anni (nati tra il 29 giugno
1970 e il 18 maggio 1988).
riggio che hanno permesso ai presenti di richiamare l’esperienza vissuta
nel luogo delle apparizioni di Maria a Bernadetta.
La recita del Rosario ha aperto l’incontro ed è stato
un po’ il ritornare al momento in cui,
quando cala il
sole, nella cittadina ai piedi dei
Pirenei si accendono i flambeaux per la recita della preghiera mariana.
È seguita la
messa e, a conclusione, la
benedizione eucaristica ai
malati e ai fedeli tutti proprio nell’ora in cui nella
chiesa di San Pio X a Lourdes ha luogo la conclusione della processione ed adorazione eucaristica.
Prosegue intanto, per
l’Unitalsi, l’organizzazione
del pellegrinaggio a Lourdes che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ai referenti di zona o all’ufficio dell’Unitalsi, telefono 0438-940383.
Gerda De Nardi
12
CONFRONTO TRA MONS. ZENTI E VILLALTA
Ognuno ha diritto
di nascere per un atto d’amore
D
iscutiamo di fecondazione artificiale?
Allora poniamoci dal
punto di vista del figlio.
È il ribaltamento che ha
operato il vescovo Giuseppe sabato 20 nel dibattito
che, nell’ambito di “Scrittori Editori a Nord-Est”, lo
ha messo a confronto con
lo scrittore pordenonese
Gian Mario Villalta, che
nel romanzo “Vita della
mia vita” racconta di una
donna in viaggio verso l’ospedale per partorire il figlio avuto grazie alla fecondazione eterologa; al
suo fianco però c’è il suo
nuovo compagno, che non
sa se e come essere padre
del nascituro.
A questo padre-non padre e a questa donna che
era sola e ha voluto ad ogni costo essere madre, il
Vescovo ha contrapposto
la voce che non può parlare del terzo (incomodo?).
«“Vita della mia vita”, e
allora c’è una piena identificazione della donna con
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 maggio 2006
scovo Giuseppe ha ribadito, come già fece dalle colonne de L’Azione in risposta ad una coppia di
sposi che soffriva del non
poter avere figli se non con
la provetta – che «il desiderio di una madre non è
un diritto. Un figlio non è
un diritto, ma un dono. E
solo se è un dono sarà libero. Viceversa, la madre
rischia sempre di sentirlo
come un suo possesso. E
vorrei che si parlasse di
più del problema del profitto legato agli interventi
per la fecondazione: non
danno garanzie, e quanto
costano?».
Il Vescovo e Radio Maria
Da sinistra il Vescovo, Francesco Dal Mas e Gian Mario Villalta
il figlio: ma è giusto?», si è
(e ci ha) interrogato. E ancora: «La fecondazione è
solo un’inseminagione? La
risposta non la può dare né
il padre né la madre, bensì il figlio. E un figlio domanda due figure umane,
non una figura umana e
un’“altra entità”. L’utero fisico ha senso solo se c’è
un “utero spirituale”».
Salde convinzioni che
quasi prescindevano dalla
fede («Finora non ho mai
nominato Dio – ha detto
monsignor Zenti durante
l’incontro –. Del resto, la
famiglia è anzitutto un valore laico») ma che si radicavano nel vissuto. «Non
riesco ad immaginare me
senza mio padre o mia madre. E a lei una volta chiesi a bruciapelo: dimmi almeno se sono venuto al
mondo per caso. Mi rispose: ti abbiamo voluto. Ed
ogni uomo, come me, ha il
diritto di essere nato da un
atto di amore».
Per questo, pur esprimendo comprensione per
il desiderio di essere madri – «di fronte al quale restiamo incantati!» – il ve-
Ad inizio incontro, Gian
Mario Villalta ha raccontato che l’ispirazione per il
romanzo gli è venuta ascoltando per caso Radio
Maria.
Il Vescovo ha raccolto
la palla. «È una radio con
la quale ho ancora qualche
pendenza. Su L’Azione avevo segnalato alcuni nei
dell’emittente... ma sono
ancora in trattative» ha
commentato, riferendosi a
quando era intervenuto
per criticare, pur in un generale apprezzamento, alcune prese di posizione “apocalittiche” della radio
cattolica.
VICENZA: Incontri, musica,
cinema, giochi al Festival biblico
D
a mercoledì 31
maggio a sabato 3
giugno a Vicenza seconda
edizione del Festival biblico. Furono ben 20 mila i
partecipanti dell’edizione
2005 promossa senza troppo clamore.
Il tema di quest’anno è
“I luoghi delle Scritture”,
scelto per la singolare evocazione di una geografia insieme lontana e vicina, impastata di terra e di cielo,
concreta e simbolica, allusiva di un Oltre capace di
dilatare i limiti del nostro
esistere sino a percepire
un incontro, una presenza.
La manifestazione apre
mercoledì 31 maggio alle
18 nella Cattedrale di Vicenza con un intervento di
Enzo Bianchi, priore della
Comunità monastica di Bose. Seguiranno decine e decine di iniziative: conferenze, presentazione di libri, seminari formativi, itinerari museali, letture di icone, spazio cinema, aperitivi biblici, giochi e laboratori, percorsi biblico-narrativi, burattini, spettacoli
teatrali, recital, danze, mimo, concerti...
Il programma completo
del Festival sul sito della
diocesi di Vicenza (indirizzo: www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_
diocesi.jsp?idDiocesi=222).
NOMINE: Mons. Crescenzio Sepe
nuovo vescovo di Napoli
B
enedetto XVI ha nominato Arcivescovo Metropolita
di Napoli il cardinale Crescenzio Sepe (nella foto), 63
anni, finora Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Il Santo Padre ha infatti accettato la rinuncia al governo pastorale
dell’arcidiocesi presentata dal cardinale Michele Giordano per raggiunti limiti d’età.
Alla guida della Congregazione
per l’Evangelizzazione dei Popoli il
Papa ha nominato il cardinale Ivan
Dias, arcivescovo di Bombay (India).
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 maggio 2006
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO
Domenica 28 maggio: Celebra Messa e Cresime
a Visnà (ore 9), Santa Lucia di Piave (ore 11)
e Mel (ore 19). Celebra la Messa per gli immigrati cattolici in Cattedrale (ore 15.30).
Lunedì 29: Al mattino a Zelarino presiede la riunione della Consulta triveneta per i beni culturali. Nel pomeriggio in seminario di Treviso partecipa ad un incontro del Centro culturale interdiocesano. Celebra la Messa a Premaor (ore 18.30). Alla casa Toniolo di Conegliano partecipa all’incontro per la verifica
finale del Piano pastorale 2005/2006 (ore
20.30).
Martedì 30: A Zelarino partecipa alla riunione della Conferenza episcopale triveneta. A Cordignano incontra cresimati con genitori, padrini e madrine (ore 20.30).
Mercoledì 31: Incontra in vescovado i responsabili degli Uffici pastorali (ore 9). In seminario
celebra la Messa a conclusione del mese di
maggio e dell’anno scolastico (ore 18.30). A
Bocca di Strada incontra cresimati con genitori, padrini e madrine (ore 20.30).
Giovedì 1 giugno: Al collegio Dante di Vittorio Veneto presiede la preghiera per la conclusione dell’anno scolastico (ore 10). Celebra la
Messa all’Istituto Antoniano di Vittorio Veneto per le Suore del Divino Zelo (ore 17). In
seminario tiene una lezione al corso di formazione teologica per laici (ore 20.30).
Venerdì 2: Celebra Messa e Cresime a Solighetto (ore 11).
Sabato 3: Celebra la Messa in Casa diocesana per i
membri dell’Istituto Unium Filiarum Dei (ore 10.30). Celebra Messa e Cresime a Ponte
della Priula (ore 16). Presiede la Veglia di
Pentecoste in Cattedrale (ore 20.30).
Domenica 4: Celebra Messa e Cresime in Cattedrale (ore 10). Celebra la Messa di ringraziamento per la beatificazione di don Luigi Monza nel duomo di Conegliano (ore 18). In vescovado incontra le vergini consacrate della
diocesi (ore 20.30).
Avrete forza dallo Spirito Santo
Domenica 28 maggio - Ascensione del Signore - Anno B
At 1, 1-11; Sal 46; Ef 4, 113; Mc 16, 15-20
Ascende il Signore tra canti
di gioia
Terza settimana del Salterio
“I
l Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette
alla destra di Dio”. Con queste solenni parole l’evangelista Marco
conclude il suo Vangelo, su cui apre
il sipario sulla vita della Chiesa: “Allora essi partirono e predicarono
dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano”. Proprio queste
due espressioni conclusive del Vangelo di Marco e tra loro ben articolate ci introducono nelle profondità del mistero dell’Ascensione.
Gesù sembra allontanarsi da noi
per essere “seduto alla destra del
Padre”, espressione che nel linguaggio biblico sta a indicare non
tanto una posizione fisica (essere
seduto accanto), ma piuttosto la relazione con il Padre: da Figlio, anche nella sua umanità giunta alla
pienezza mediante la risurrezione.
Uguale al Padre. In tutto, eccetto
che nell’essere Figlio.
Invece di allontanarsi da noi
prendendone le distanze, di fatto rimane con noi tutti i giorni, fino alla fine della storia e accompagna
con la sua presenza l’azione evangelizzatrice, destinata al mondo intero: “Andate in tutto il mondo e
predicate il Vangelo ad ogni creatura”.
Lo fa in modo inedito. È presente in modo dinamico mediante la
Parola e i sacramenti. Attraverso la
ministerialità della sua Chiesa. Ma
questa sua presenza, che in definitiva ha il suo vertice nell’Eucaristia,
ha la sua anima nel dono dello Spirito Santo.
Lo evidenziano gli Atti degli Apostoli. Ripetutamente. Anche nel
testo iniziale. Quello del prologo,
per intenderci; e che ci viene proclamato come seconda lettura. Luca precisa che Gesù si era scelti gli
Apostoli nello Spirito Santo. A loro
promette lo Spirito: “voi sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni”. E nell’imminenza della
sua ascensione: “avrete forza dallo
Spirito Santo che scenderà su di voi
e mi sarete testimoni”.
Ecco dunque chi sarà il protagonista della storia della Chiesa: lo
Spirito di Cristo Risorto che è anche lo Spirito del Padre. Ovviamente non mette a riposo né il Figlio né il Padre. Mentre è in azione
Lui, in Lui sono in azione il Padre
e il Figlio. Ma a Lui è affidato, dal
mistero dell’amore trinitario, il compito di rendere presenti il Padre e
il Figlio nei segni sacramentali. Per
trasmettere a tutti coloro che lo accettano nella fede l’Amore di Dio.
Proprio tale amore sta all’origine dei carismi e dei ministeri nella
Chiesa perché essa possa edificarsi come Corpo di Cristo, come ci ricorda la pagina agli Efesini. Paolo
evangelizza i fedeli di Efeso sulla
vocazione del cristiano, da attuarsi
in tutta umiltà, di essere comunione. Nell’unico Padre, nell’unico Signore, nell’unico Spirito, nell’unico
battesimo, nell’unica fede. Di conseguenza, li esorta a “conservare
l’unità dello Spirito per mezzo del
vincolo della pace”.
In questa unità organica del Cor-
Esercizi di volontà
C
i ha pensato l’onorevole Mastella a
ridare corso ad una parola
da tempo sepolta nel novero delle parole fuori uso.
«Farò un fioretto – ha detto l’onorevole – com’era
d’uso, per i cattolici, nel
mese di maggio».
Fare fioretti significava
ripetere atti di rinuncia a
piccole piacevolezze o solleciti adempimenti dei doveri propri dei ragazzini in
età scolare, il tutto al fine
di fare omaggio alla Madonna e, grazie a Lei, di esercitare la volontà a scegliere il bene e a resistere
alle tentazioni del male.
Nei tempi che furono, forse, s’usava di meno l’allenamento fisico mirato a
non sfigurare nelle gare
sportive, perché ci si
preoccupava di più ad al-
lenare la volontà in modo
da renderla più disponibile
al corretto comportamento
morale. Si dedicava maggior cura ad acquisire virtù
morali che non a procurarsi muscoli validi per non arrivare ultimi nelle corse o
nei tornei.
Per qualificarsi più moderni venne il giorno in cui
si decise di lasciar stare l’allenamento della volontà, ritenuto pleonastico, e si
scelse l’atletismo come strada maestra capace di condurre i giovani nei piani alti del prestigio e dell’onore.
Se ci guardiamo attorno,
però, dovremmo dire che si
trattò di un calcolo sbagliato.
A nessuno sfugge che la
maggioranza dei giovani
d’oggi, mancando d’esercizio e d’allenamento della vo-
13
po ecclesiale di Cristo, ognuno ha
un posto specifico, cioè un carisma
o un ministero. Non interscambiabile. Quello segnato dallo Spirito.
Con uno scopo preciso: “rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il Corpo di
Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza
del Figlio di Dio, allo stato di uomo
perfetto, nella misura che conviene
alla piena maturità di Cristo”. Che
è tutto un programma di comunione ecclesiale.
Una sola accentuazione, fra le
molte possibili e facilmente individuabili, per le nostre famiglie e per
le nostre comunità cristiane. Se è
vero che lo Spirito Santo è l’anima
della vita di comunione con il mistero dell’Amore trinitario e con tutti i membri del Corpo ecclesiale di
Cristo, non può essere relegato all’ultimo posto nei nostri interessi.
Prendere coscienza della sua ineffabile presenza e del suo compito significa ridare un’anima a situazioni di stagnazione che corrodono e
intristiscono proprio le nostre comunità. La nostra preghiera allo
Spirito si fa incessante, mentre ci
avviciniamo alla solennità della Pentecoste, perché ci sia dato di superare quella mina vagante dell’individualismo egoista che minaccia la
comunione fraterna. Ci conceda un
supplemento di anima. Cioè di Amore. Personificato in Lui.
+ Giuseppe Zenti
lontà, manifesta inadeguatezze vistose non solo nelle
esercitazioni atletiche, ma
anche e soprattutto nel misurarsi con le asprezze e le
difficoltà che si frappongono all’ingresso nella vita adulta.
Sono sempre di più i giovani che interrompono la
frequenza alla scuola perché restii a portarne il peso.
La popolazione scolastica è
aumentata, ma i diplomati
e i laureati sono diminuiti.
Lo sport professionistico rivela vistosi segni di crisi perché coloro che ne sono protagonisti non reggono alla fatica imposta dalla
disciplina e dal rigoroso rispetto di quelle regole di vita ordinata, senza le quali le
stesse energie fisiche declinano inesorabilmente.
Lassismo morale e comportamentale non si coniugano con l’efficienza atletica.
I giovani d’oggi non hanno avuto dimestichezza con
i “fioretti” e, forse per questo, denunciano una diffusa
allergia ad accettare quei limiti e quei divieti che la vi-
Altre cresime domenica 28 maggio
Salsa in Vittorio Veneto (ore 11) e Villa di Villa di Mel
(ore 17).
VESCOVO: Incontri di verifica
del Piano pastorale
C
ontinuano gli incontri di verifica del Piano pastorale presieduti dal Vescovo. Questi i prossimi
appuntamenti: lunedì 29 maggio, alle 20.30, a casa Toniolo di Conegliano; lunedì 5 giugno, alle 20.30, al teatro Ruffo di Sacile; martedì 6 giugno, alle 20.30, al teatro Careni di Pieve di Soligo; mercoledì 14 giugno, alle
20.30, a palazzo delle Contesse di Mel.
CATECUMENATO: Incontro
ta adulta impone a chi ambisce oltrepassare, da vincente, certi traguardi. A
molti e a troppi di loro manca quell’apertura all’autogoverno, la cui carenza
spiega il fenomeno delle
frequenti morti di giovani
sugli asfalti delle autostrade
o il loro inabissarsi nel baratro dell’alcol o della droga.
Sarà anacronistico il ricupero d’antiche usanze
quale quella di veder fiorire, a maggio, le piccole buone azioni che addestrano a
scegliere il buono, il meglio
e l’ottimo, è attualissima l’esigenza di correre al più
presto ai ripari per avviare
i giovani su strade che portano a salvezza e non a perdizione.
Carlo Crovetto
M
artedì 30 maggio a casa Toniolo di Conegliano,
alle 20.30, si terrà un incontro con i parroci e
accompagnatori dei catecumeni che stanno facendo il
cammino di preparazione ai sacramenti dell’Iniziazione
cristiana. L’incontro, promosso dal Servizio diocesano
per il catecumenato, ha lo scopo di conoscere il cammino di formazione di queste persone in modo da predisporre un percorso catechistico diocesano, nonché di
aiutare gli accompagnatori e/o padrini nel loro compito impegnativo.
CATTEDRALE: Messa dei popoli
D
omenica 28 maggio alle 15.30 in Cattedrale a Vittorio Veneto il vescovo Giuseppe presiede la Messa dei popoli, celebrazione eucaristica per gli immigrati cattolici della diocesi. Programma: alle 15 ritrovo nel
piazzale della Cattedrale, alle 15.30 messa, alle 17 festa
comunitaria. Organizzano l’Ufficio diocesano Migrantes e la Caritas.
LITURGIA: In libreria la dispensa
su l’arte floreale
S
i fa presente, a quanti sono interessati, che presso la libreria del Seminario è disponibile la “Dispensa su l’arte floreale” riguardante i due corsi tenutisi in diocesi a novembre e a marzo.
L'esito del referendum del 2 giugno 1946
nei comuni diocesani in provincia di Treviso
Comune
NEL 2008 LA RIEVOCAZIONE?
La Battaglia
del Solstizio
L
a frase all’ingresso
della mostra fotografica “La Battaglia del
Solstizio” a Mareno di Piave, riassume in poche righe lo spirito dell’iniziativa: “È comodo non sapere,
perché abbiamo l’alibi del
‘non credevo, non pensavo
che…’”. La mostra, organizzata dal 12 al 14 maggio
scorsi dalla Pro loco “Vivi
Mareno” e dal Comune di
Mareno di Piave nell’ambito della prima edizione di
“Mareno Viva”, è stata realizzata con la collaborazione del Museo del Piave di
Vas (Belluno) e rientra tra
le esposizioni permanenti
del progetto “Museo diffuso del Grappa dal Brenta al Piave” che riunisce i
luoghi dei più aspri combattimenti durante la Grande Guerra.
La mostra fotografica,
realizzata grazie alla concessione di Diotisalvi Perin e Innocente Azzalini,
autori di libri sulla Battaglia del Solstizio e sulla
guerra vissuta nelle retrovie della linea del Piave,
contava 70 fotografie divise per sezioni: l’artiglieria
italiana ed austro-ungarica,
testimonianze dell’occupazione nemica, postazioni e
trincee italiane e austriache, aerei e battaglie aeree,
foto dell’eroe Francesco
Baracca (abbattuto il 19
giugno 1918 nel corso di una battaglia aerea), testimonianze dei bombardamenti delle città del medio
Piave. A queste si aggiun-
ge una ricostruzione testuale delle operazioni sul
basso Piave effettuate durante i cinque giorni (dal
15 al 23 giugno 1918) nei
quali si è svolta la Battaglia
del Solstizio, così chiamata perché si svolse a cavallo del solstizio d’estate (21
giugno). La seconda parte
era composta di 12 pannelli
del Museo del Piave che
raccolgono reperti ungheresi del Museo di Budapest, carte militari, fotografie, piantine, documenti e
piani di guerra ungheresi.
Nella terza parte, infine,
sono stati raccolti dei vestiti da soldato ungherese
volontario, una bomba da
aereo, delle bombarde, una tenaglia taglia filo spinato e degli articoli dalla
Gazzetta del Veneto.
«In questa mostra abbiamo voluto rappresentare non solamente i giorni
della Battaglia del Solstizio: l’intento è quello di rivivere e ricordare la convivenza nelle trincee, la
paura per i bombardamenti. Abbiamo riscontrato interesse da parte soprattutto di adulti, anziani
e anche di molte famiglie»
ha commentato Valerio
Brino, segretario della Pro
loco “Vivi Mareno”. Il prossimo appuntamento con la
Grande Guerra sarà in occasione del novantennale
della battaglia, tra due anni, in cui potrebbe svolgersi una rievocazione storica.
Erica Bet
PROGETTO FONOLOGICO:
“Gregoriando 2006” a Vidor
I
nizia il 31 maggio a
Vidor il percorso didattico-terapeutico “Gregoriando 2006”. Gregoriando è un progetto basato sui risultati dell’audiopsico-fonologia, disciplina
nata dalle ricerche di Alfred Tomatis, medico otorinolaringoiatra francese,
che evidenziò la centralità
dell’orecchio, oltre che nei
processi uditivi, nelle funzioni implicate nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione, nell’integrazione dello schema
corporeo e nella ricarica
del sistema nervoso centrale. Le sedute d’ascolto
si terranno presso l’associazione di promozione
sociale “La posta in gioco”
a Vidor in via Stefanino
Curti 2. Il progetto preve-
de inoltre incontri dedicati al respirare, al dire e
al cantare secondo le metodologie della Formazione vocale integrata® e allo studio del canto gregoriano. L’iniziativa si avvarrà della partecipazione di Barbara Zanchi, musicoterapeuta, musicista,
psicologa, specializzata in
audio-psico-fonologia, e di
Lanfranco Menga docente di Prepolifonia al conservatorio di Venezia, direttore della Schola Gregoriana di Venezia e del
Coro Gregoriano dell’Università degli studi di Padova. “Gregoriando 2006”
è promosso dall’Associazione Pensionati di Monfumo attraverso il Centro
servizi per il volontariato
di Treviso.
CARENI
Tributo di
Pieve di Soligo
al talento di
Giulio Casale
P
oeta, cantante, attore, comunicatore,
ma soprattutto voce della
fin troppo abusata categoria del Nord-Est, inteso come spazio di disagio sociale ed esistenziale per
tanti giovani delle periferie cittadine e dei numerosi piccoli centri sparsi in
questo nostro territorio. E
giovane (34 anni) lo è ancora anche lui, Giulio Casale, trevigiano-mestrino,
ex leader del gruppo rock
degli Estra, ora solista poliedrico, ma sempre con la
voglia di raccontare e di
raccontarsi declinando
storie di vissuti quotidiani.
Un po’ Jim Morrison, un
po’ Giorgio Gaber, senza
avere né aria da maudit del
primo né il sarcasmo anti
ideologico del secondo (di
cui però ha recentemente
riproposto uno dei recital
più corrosivi,“Polli d’allevamento”). Difficile la sintesi, che infatti non gli è
ancora riuscita; ma non disperiamo. Nel frattempo
Pieve di Soligo gli dedica
un’intera giornata, mercoledì 31 maggio, ospitandolo per iniziativa del sito
StranoWeb, dei Comuni di
Pieve, Farra e Refrontolo
e degli studenti dell’Isiss
“Casagrande”. Alle 11, all’auditorium BattistellaMoccia, Giulio Casale incontrerà il pubblico (ingresso libero), mentre alle 20.30 si esibirà in concerto al teatro Careni (biglietto 8 euro).
Athos Tassi
SABATO 27:
Poeti a Serravalle
L’
esperienza del
Nord-Ovest contro i giovani emergenti
del Nord-Est. È una singolar tenzone poetica
quella che avrà luogo sabato 27, alle 17, all’Itis di
Serravalle per l’ultimo
appuntamento vittoriese
di “Scrittori Editori a
Nord-Est”. “Azzerare la
corrotta vecchiaia del
mondo: epica e lirica della poesia contemporanea” è il titolo ma anche
la mission poetica di Tomaso Kemeny, milanese
d’Ungheria, poeta consacrato, alfiere del Mitomodernismo; a lui faranno sponda Giovanni
Turra e Sebastiano Gatto, della provincia di Venezia, due dei “poeti del
Nord-Est”. Informazioni: www.scrittorieditorianordest.it.
Il clima
nelle
comunità
diocesane per
la
consultazione
del
2 giugno 1946
S
essanta anni fa, il
2 giugno 1946, gli
italiani si recarono alle urne per nominare
l’Assemblea costituente e
per scegliere quale ordinamento istituzionale avrebbe abbracciato la nuova Italia sorta dopo la Liberazione dal nazifascismo. Si trattò della prima
consultazione elettorale
nazionale libera dopo l’esperienza dittatoriale imposta dal regime fascista
di Benito Mussolini. Anche sul territorio diocesano, sofferente per le fresche ferite della seconda
guerra mondiale e la spietata lotta di Resistenza, si
assistette alla contrapposizione fra i partiti politici,
tutti ugualmente a caccia
di voti per l’Assemblea costituente, e fra i sostenitori della repubblica e della
monarchia. A 60 anni di distanza da quei fatti, colpevolmente abbandonati alla
polvere per vari decenni
di trascuratezza scolastica, non è facile calarsi nel
clima dell’agone. La campagna politica e referendaria del 1946, che per la
prima volta in assoluto in
Italia diede la possibilità
alle donne di votare su scala nazionale, fu la prova generale del più aspro e complessivo conflitto dialettico che caratterizzerà le
consultazioni politiche
dell’aprile 1948. La situazione nel Paese non era facile. Reduci, prigionieri all’estero, riabilitati, disoccupati: gli italiani cercavano di dimenticare in fretta
sulla strada della difficile
riconciliazione nazionale,
complicata dalla presenza
dei militari alleati sul suolo nazionale e delle truppe
titine a Trieste. Sotto banco, inoltre, le armi fluivano a fiumi. Il Paese, economicamente, socialmente e politicamente, era da
ricostruire. Un quadro
della situazione prereferendaria è tracciato dallo
storico cattolico Aldo Vanzo, esperto della contemporaneità locale.
«Nel 1946 l’Italia era occupata dalle forze alleate,
motivo al contempo di sicurezza e di stabilità. La
preoccupazione dei cattolici era, innanzitutto, la di-
Cappella Maggiore
Cessalto
Chiarano
Cison
Codognè
Colle Umberto
Conegliano
Cordignano
Farra di Soligo
Follina
Fontanelle
Fregona
Gaiarine
Godega Sant'Urbano
Gorgo al Monticano
Mansuè
Mareno di Piave
Miane
Moriago della Battaglia
Motta di Livenza
Oderzo
Ormelle
Orsago
Pieve di Soligo
Ponte di Piave
Portobuffolè
Refrontolo
Revine
Salgareda
San Fior
San Pietro di Feletto
San Polo di Piave
Santa Lucia
San Vendemiano
Sarmede
Sernaglia della Battaglia
Susegana
Tarzo
Vazzola
Vidor
Vittorio Veneto
fesa dei diritti della Chiesa e soprattutto del Concordato. Il secondo problema era costituito dal
mantenimento della libertà dallo straniero visto
che una parte considerevole della società vedeva
nei socialisti e nei comunisti degli emissari dell’Unione Sovietica. A livello
locale trasparivano tensione e paura perché giravano ancora molte armi
nei nostri paesi. La contrapposizione frontale fra
cattolici e sinistra esplose
nel 1948 ma già nel 1946 era latente nonostante con
il Governo di unità nazionale si cercasse di trovare
un compromesso al fatto
che gran parte degli italiani aveva aderito al fascismo o comunque vi aveva intessuto rapporti a
più livelli. Il movimento
cattolico era già ben organizzato e si impegnò in una campagna elettorale capillare, condotta casa per
casa. A quel tempo Vittorio Veneto era la seconda
città della provincia di Treviso. Mentre ufficialmente tanto la Chiesa che la
Democrazia Cristiana avevano lasciato libera scelta all’elettorato cattolico, il
congresso provinciale della Dc si era espresso per
la Repubblica. Sul voto,
tuttavia, influirono molteplici fattori locali. Non è
possibile, infatti, genera-
repubblica
monarchia
1047
1634
1011
1297
1881
1286
5948
2051
1957
1314
1772
1603
2482
1660
1318
1250
1708
1690
1074
2301
3732
1039
1146
1848
1671
307
718
1137
1629
1864
1368
1353
1457
1763
1177
1534
1788
1722
1513
885
10027
645
975
1090
692
710
529
3185
1092
1388
474
1283
433
659
1030
886
900
1336
522
334
2002
2608
1080
347
1162
1928
149
298
302
1261
504
653
1055
700
821
760
942
1584
822
876
582
4136
lizzare assegnando una
scelta o l’altra su base esclusivamente geografica
o di adesione ad una fede
religiosa o politica. Sull’esito referendario pesò l’opzione che ognuno fece, tenuta presente la visione
che la società aveva della
monarchia quale potere
forte in grado di garantire
la continuità nel segno della moderazione e dell’equilibrio, mentre la repubblica veniva da molti
interpretata come scelta
rivoluzionaria ed estrema
in quanto propagandata
dai partiti socialista, comunista, d’Azione e repubblicano.
L’effetto e le conseguenze della lotta partigiana influirono, basti vedere che nella Pedemontana la Repubblica vinse
largamente, mentre nelle
campagne cattoliche gli equilibri furono diversi.
D’altra parte se è vero che
l’elettorato democristiano
era tendenzialmente moderato e pauroso dei cambiamenti rivoluzionari,
non è corretto equiparare
la Dc ai difensori della monarchia. Molti sacerdoti,
ad esempio, si dichiararono a favore della Repubblica. Fu piuttosto la tradizione conservatrice veneta, non per forza di matrice democristiana, che
moderò la scelta».
Giacinto Bevilacqua
Domenica 28 maggio 2006
BIGLIETTI GIÀ A RUBA
BUONA LA PRIMA AL DA PONTE
Amarcord con “Caro
Marcello, caro Federico”
U
n sodalizio artistico, che, tra il 1960
e il 1986, produce cinque
magistrali capolavori della
storia del cinema italiano:
“La dolce vita”, “La città delle donne”, “8 e mezzo”, “L’intervista” e “Ginger e Fred”.
Ma, sopra ogni cosa, un’amicizia solida tra due eterni ragazzi, fondata su una
“totale sfiducia reciproca”,
come amavano ripetere i
due protagonisti, Marcello
Mastroianni e Federico Fellini, con il gusto comune per
una dissacrante ironia. Sta
tutto qui, in un legame affettivo che durò più di 30 anni, il nucleo tematico dello
spettacolo “Caro Marcello,
caro Federico”, per la regia
di Giuseppe Emiliani e con
la produzione degli Amici
del Castrum di Serravalle,
andato in scena in prima nazionale al teatro Da Ponte,
giovedì 18 maggio. Un debutto coinvolgente per il racconto di due vite, che poggia sulla forza evocativa della parola, interpretata con estrema padronanza recitativa da due attori di rango.
Carlo Simoni, dal portamento elegante, ben cali-
A FOLLINA ARRIVA PAGLIAI
U
n viaggio nel viaggio è la raffinata proposta per sabato 27 del festival “Concerti d’estate” inventato e,
per ognuna delle quindici edizioni, diretto da Francesco De
Zan. Nell’antico refettorio dell’abbazia di Follina ci attendono la voce di Ugo Pagliai, che darà vita a testi di Jorge
Luis Borges e Dino Campana, ed il Quartetto di Lucca, che
intesserà attorno agli intermezzi letterari un concerto a base di Ravel, Stravinskij, Piazzolla e Gardel. Filo comune a
parole e note «il viaggio, sia metaforico che geografico»,
spiega De Zan. Venerdì 2 giugno, inoltre, Follina e il Festival daranno il via alle cinque serate “Cinque violinisti per
Wolfgang Amadeus”: per omaggiare il grande Mozart si riproporranno tutte le sonate per violino e pianoforte di Mozart, ma anche di Schumann, del quale ricorre, ampiamente non celebrato, il centocinquantesimo della morte.
Tommaso Bisagno
MOSTRE
ODERZO Giovedì 1 giugno, alle 18 al Circolo culturale “Il mosaico”, si inaugura la motra collettiva di pittura e modellato.
Orario (fino all’11 giugno): feriali 16.30-19, domenica 10-12,
16.30-19. Chiuso lunedì 5 e martedì 6 giugno. Mercoledì 7 aperto
solo il mattino.
VITTORIO VENETO Fino
al 3 giugno al Museo del Cenedese, a Villa Croze e al Museo
della Battaglia è aperta la mostra di fortepiani e strumenti
d’epoca mozartiana-dapontiana
e di documenti originali e oggetti di Lorenzo Da Ponte.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 4
giugno a casa Gaia da Camino
è aperta la mostra di Enzo Bar-
bon curata da Aido e Cic. Orario: sabato 15.30-19.30, festivi
10-12 e 15.30-19.30, feriali su
appuntamento (telefono 0434688586, 380-2980296).
CONEGLIANO Fino al 4
giugno alla galleria Alpago
“Drink and art” è aperta la mostra della pittrice Donata Dal
Molin.
Orario: tutti i giorni 9-12.30,
16-19.30.
RUA DI FELETTO Fino al
10 giugno all’antico eremo camaldolese è aperta la mostra
personale di Claudia Meneghin “I
paesaggi della memoria”. Orario:
tutti i giorni 10-12.30, 15-18,
mercoledì e venerdì pomeriggio
chiuso.
SAN CASSIANO DI LI-
15
Musica d’autore
a Pieve
D
a 10 anni l’estate di
Pieve di Soligo risuona delle voci di Mimì e
Rigoletto, di Figaro e Violetta, di Turiddu e Tosca e di
tanti altri protagonisti della
tradizione lirica italiana. Fin
dal 1996, lo scopo è stato
quello di far apprezzare uno
dei pilastri della cultura nazionale, uno dei più piacevoli ed amati, anche tra le
colline dell’Alto Trevigiano.
In un primo tempo con l’accompagnamento del solo
pianoforte e, poi, con quello
ben più robusto e ricco di
sfumature dell’orchestra, ogni anno degli affermati artisti hanno restituito ad un
pubblico attento le storie e le
atmosfere create da Verdi,
Puccini, Rossini, Mascagni.
Quest’anno al teatro Careni
non verrà presentata un’opera, bensì un’antologia delle migliori gemme musicali,
una collezione suggestiva e
affascinante di quanto è stato proposto nel decennio
scorso. Basti dire che si potranno ascoltare brani dal
Barbiere di Siviglia, dalla
Traviata, da Tosca, dal Ballo in maschera, dal Rigoletto, da Cavalleria rusticana,
dal Trovatore. Insomma,
un’occasione per risentire arie amate e per ricordare e-
mozioni già vissute. Il cast è
composto da artisti che hanno calcato le scene di teatri
italiani e stranieri: da Barry
Anderson a Miro Solman, da
Paola Antonucci a Francesco Grollo, da Paride Pandolfo a Elisabetta Battaglia.
Alcuni sono vecchie conoscenze del pubblico pievigino, altri per la prima volta si
esibiscono a Pieve di Soligo.
Stefano Romani dirigerà
l’Orchestra Filarmonia Veneta “G. F. Malipiero”, mentre Daniele Rubboli presenterà lo spettacolo con la sua
provata e frizzante competenza. L’organizzazione è,
come sempre, affidata alle
cure dello Sci Club Valanghe (non solo sport per questa associazione sportiva),
con il sostegno collaborativo
del Comune di Pieve di Soligo, della Provincia di Treviso e della Regione Veneto.
L’appuntamento è per venerdì 16 giugno alle 21 al
teatro Careni di Pieve di Soligo. Ingresso 15 e 12 euro.
Gli organizzatori prevedono
una grande affluenza di pubblico: chi è interessato è bene che prenoti per tempo al
Consorzio delle Pro loco del
Quartier del Piave a Pieve
di Soligo, telefono 0438980699.
brato nei toni bassi e suadenti della voce e senza fronzoli,
nelle vesti scanzonate e indolenti di Mastroianni. Antonio
Salines, incalzante, surreale,
perfettamente in sintonia con
l’anima caleidoscopica e bambinesca del regista riminese.
Pari autorità espressiva per i
due incisivi ma mai invadenti
mattatori, che regalano, con
impeccabile spontaneità,
un’ora e mezza di memorie
private e vicende pubbliche,
di ricordi personalissimi e aneddoti più noti, immortalati
dagli scatti di Tazio Secchiaroli. Scampoli di vita, amata e
rincorsa senza riserve da entrambi, scanditi da continui e
febbrili ciak cinematografici,
da incontri, esperienze, delusioni e sentimenti, sul filo tra-
gico-comico dell’esistenza.
Nell’oscurità di un ipotetico
aldilà, in un impianto scenografico scarno, seduti su
un divanetto, avvolti da
un’atmosfera senza spazio e
senza tempo, con alle spalle
il croma key su cui scorrono le immagini più famose
delle pellicole recitate e dirette dalla coppia, “Snaporaz” (così Fellini amava apostrofare il suo amico fraterno, per via di quella sua
aria sospesa e svaporante)
e Federico si rincorrono, a
ritmo cadenzato dai molteplici “Mi ricordo… Amarcord”, nel narrare i momenti
più intensi della propria infanzia e della scoperta dei rispettivi talenti artistici. Due
uomini diversissimi nel temperamento, ma uniti da una
profonda “fratellanza” emotiva: decadente e sornione
Mastroianni, esuberante e
visionario Fellini. Molto convincente la scelta del regista
Emiliani di giocare sui toni
non del ricordo malinconico e disincantato, bensì sull’onda di una gioiosa nostalgia per la purezza del passato condiviso.
Elena Pilato
A PORDENONE:
suona Uto Ughi
A CA’ PESARO A VENEZIA FINO AL 7 LUGLIO:
“Nel sogno di Venezia” dedicata a Miranda Visonà
Marcello Mastroianni
S
abato 27 alle 21 l’orchestra dei Solisti
Veneti, fondata e diretta da
Claudio Scimone, si esibirà
al teatro Verdi di Pordenone assieme ad un interprete d’eccezione, il violinista Uto Ughi. “Sorge l’aurora” è il titolo dell’iniziativa che vede in programma
musiche di Albinoni, Vivaldi, Rossini, Beethoven
e Mozart. Biglietti in vendita alla biglietteria del teatro venerdì e sabato dalle
14.30 alle 19.
Q
uasi per tradizione
e per vocazione istituzionale, la Galleria
d’arte moderna di Venezia,
con sede nello splendido
palazzo barocco di Ca’ Pesaro, espone la grande pittura italiana del Novecento. La rassegna in corso,
“Nel sogno di Venezia”, è
incentrata sull’arte figurativa, essenziale e drammatica, della pittrice veneta Miranda Visonà, scomparsa nel 1989, di cui si esplora la vicenda artistica
di maggior vitalità, quella
del soggiorno veneziano,
che va dai primi anni Trenta al 1950. Oniriche e vagamente soffuse le atmosfere cromatiche e stilistiche dei trenta dipinti presenti a Ca’ Pesaro, che Miranda dedica a squarci inediti di vita lagunare, tra
campielli e fondamenta, elaborati con un linguaggio
ricco di suggestioni magico-realistiche. Capricci
moderni e originalissimi,
che passano attraverso la
VITTORIO VENETO Sabato 27, alle 20.30 al teatro Da
Ponte, concerto di premiazione
del 4º Concorso internazionale di
composizione “Suoni di fiaba”.
VENZA Fino all’11 giugno a
villa Varda è aperta la mostra
“Tracce di memoria” dell’artista
Luciana Vettorel Ghidini. Orario:
sabato e domenica 10-13 e 1519.30, su appuntamento 3472916939, 340-3294653.
VITTORIO VENETO Fino a
fine giugno all’Art Cafè “Le maschere” è aperta la mostra personale di Stefano Cattai. Orari:
ogni giorno 7.30-24, venerdì e
sabato 7.30-1, domenica 9-24.
MOTTA DI LIVENZA Fino
all’11 giugno alla Castella è aperta la mostra di Emilio Pian.
Orario: martedì-venerdì 16.3019, sabato-domenica 10-12 e
16.30-19.
MUSICA E DANZA
VITTORIO VENETO Sabato 27, alle 21.30 all’Art Caffè Le
Maschere per la rassegna “JazZone”, concerto del quartetto
jazz composto da Fabio Ceotto,
Lino Brotto, Aaron Tesser e Loris Veronesi.
VITTORIO VENETO Venerdì 26, alle 21.30 al bar Duomo, concerto degli Expro&Sismadelica produzioni. Ingresso
libero.
PRATA Sabato 27, alle 21.15
al teatro Pileo, il gruppo Massarrah presenta “Fiori nel vento”, spettacolo di danza del ventre. Ingresso unico: 7 euro.
TEZZE DI PIAVE Venerdì
26, alle 22, concerto dei Califfo
de Luxe nell’ambito della Festa
in piazza.
VITTORIO VENETO Domenica 28, alle 16.30 al Marcopolo sporting center, concerto di Valentina Gerometta. In-
PIAVON Fino all’11 giugno a
Ca’ Lozzio è aperta la mostra di
Francesco Stefanini. Orario: 1012 e 15-24, chiuso lunedì e martedì.
lezione d’intensa tragicità
delle avanguardie novecentesche, a cui l’artista,
padovana di nascita ma
bassanese d’adozione, approda con una fervida e peculiare fantasia creatrice.
“Nel sogno di Venezia”, Galleria Ca’ Pesaro, fino al 9
luglio; orari 10-18 tutti i
giorni, escluso il lunedì; costo del biglietto 5 euro;
informazioni telefono 0415209070,
sito
web
www.museiciviciveneziani.it. (EP)
gresso libero.
ROLLE DI CISON Giovedì
1 giugno, alle 20.45 per “Concerti d’estate”, all’antico eremo
cistercense concerto della soprano Rosa Mateu e della pianista Anna Ferrer.
ALTRI
APPUNTAMENTI
COLFOSCO Venerdì 26, alle
20.30 all’azienda agricola Ceotto, Paolo Gabriele Della Colletta presenta il libro “Era na volta Piero se volta”. Ingresso libero.
BREDA DI PIAVE Venerdì
26, alle 20.30 a villa Olivi, presentazione del volume sulle musiche organistiche di Nicolò Moretti.
e
L’AZiON
Curiosando
IL PORTALETTERE FABRIZIO SCHINCARIOL
COLTIVA LA PASSIONE PER L’ARCHEOLOGIA
Il “paleopostino”
D
a tanti anni
quanti la sua
memoria di ferro gli fa ricordare, Fabrizio
Schincariol rimpingua la
sua biblioteca. Ha catalogato quasi 900 libri, 880 per
l’esattezza, e la maggior
parte trattano di archeologia. Una passione che è
con lui fin dalle elementari. Archeologia del territo-
rio veneto in particolare e
ancor più nello specifico
del Trevigiano dei periodi
paleoveneto, altomedioevale, romano. Abita a Santa Lucia di Piave da 43 anni e di professione fa il postino. Nulla a che vedere
con quanto gli piace. Ma
ovvia a questo interessandosi continuamente della
materia. Oltre ad essere vi-
cepresidente del Gruppo
archeologico del Cenedese e addetto alla biblioteca,
quando gli è possibile fa
qualche viaggio in Italia per
visitare i siti archeologici
della Toscana, della zona
vesuviana e a Roma. Ha seguito una campagna di scavi di una settimana a Varmo di Codroipo (Ud) nel
2001, le ricerche di Marco
Peresani, dell’Università di
Ferrara, in Cansiglio e a
San Rocco a Vittorio Veneto con Elisa Possenti dell’Università di Padova. Ama fare il confronto con i
reperti scoperti negli scavi delle nostre aree e quelli del resto d’Italia. Spulcia
i libri per vederne le somiglianze, le coincidenze d’epoca ma, dice, «quando
posso andare a vederle di
persona è per me un’emozione fortissima. Vedere una foto non è completo. Sul
luogo si vede il contesto e
il reperto per intero. Dalla
Toscana e più giù, abbiamo resti dal passato importante, inseriti nel con-
I consigli del medico
Le contagiose
malattie sessuali
L
e note e storiche malattie sessualmente
trasmesse, quali la sifilide
e la gonorrea, nei nostri
paesi sono ormai retaggio
del passato. Ma altre forme hanno preso il loro posto. Le principali sono dovute a due virus: l’Hiv, il virus responsabile dell’Aids,
e l’Hpv, il papovavirus che
causa lesioni precancerose a livello del collo dell’utero. Una terza malattia ha
come agente causale la chlamydia e proprio su questa mi voglio soffermare.
La chlamydia è un batterio
ubiquitario, si trova in tutto il mondo e può infettare
diversi organi del corpo.
Nei Paesi sottosviluppati è
trasportato dalle mosche e
colpisce gli occhi provocando il tracoma, una congiuntivite che, se non trattata, porta alla cecità. Più di
500 milioni di persone al
mondo soffrono di tracoma e di queste tra i 7 e i 9
milioni hanno perso la vista. Le aree interessate sono il Sudamerica, l’Africa e
il Sudest asiatico. Nei Paesi industrializzati l’infezione da chlamydia è una malattia a trasmissione sessuale, ogni anno si registrano da 50 a 90 milioni di
nuovi casi. La cura è rappresentata da una semplice terapia antibiotica ma
sfortunatamente, all’inizio
l’infezione è del tutto silente, per cui non viene individuata e nemmeno curata. La chlamydia non provoca un danno diretto, ma
stimola energicamente il
sistema immunitario che
scatena un processo infiammatorio nel vano tentativo di eliminarla. Nell’uomo l’infiammazione
provoca un debole dolore
durante la minzione. Nella
donna i batteri risalgono il
tratto genitale e nel tempo
possono dare una malattia
pelvica cronica. Di sicuro è
la principale causa di infertilità e di gravidanze extrauterine. La chlamydia
viene trasmessa anche per
via aerea e in questo caso
infetta i polmoni; è responsabile del 10% delle
polmoniti e di molte infiammazioni dell’apparato
respiratorio compresa l’asma. L’ultima scoperta riguarda le arterie dove il
batterio è coinvolto nella
genesi dell’arterosclerosi
e quindi dell’infarto e dell’ictus. È stato, infatti, riconosciuto nelle pareti delle
coronarie ostruite. Non solo è una malattia subdola
ma è anche difficilmente
diagnosticabile. Gli esami
di laboratorio non sono
specifici e nelle colture del
secreto vaginale si trova assai di rado. La mia speranza è che la comunità scientifica dedichi più attenzione a questo batterio e non
tanto per le forme acute
bensì per le conseguenze
di quelle croniche.
A SANTA LUCIA DI PIAVE
Quando la rana
fritta fa festa...
A
Santa Lucia di Piave, alla “Granza” (area fiera), fino al 28 maggio, la 24ª Festa delle rane. Organizza l’associazione Enar (“rane letto all’inverso”, o se vogliamo
anche Ente nazionale amatori rane) presieduta da
Vinicio Zanetti, uno dei
fondatori storici del sodalizio, nato per continuare
e mantenere la
tradizionale e bella magnada de rane frite. Qui, a
Santa Lucia, dopo
che i nonni erano
morti, e che le rane le prendevano
con la spunciaròa
giù per i fossi,
grandi e piccoli, di
Lutrano e San Polo di Piave, delle
rane quasi se ne
era perso anche il
ricordo. Ma i ragazzi fattisi grandi impiantarono, 24
anni fa, una specie di festa
della memoria, non prendendo ma comprando le
rane, e che oggi è riconosciuta come la prima d’Italia. Nei dì della festa, qui
a Santa Lucia, si consumano intorno ai 30 quintali di rane, già pronte all’uso e con il canonico cer-
I cuochi dell’Enar di Santa Lucia di Piave
Schegge di Storia
GIOVANNI MICHELETTO, STRAVAGANTE “CONTE DI SACILE”
F
ra i pionieri più brillanti del ciclismo italiano va annoverato a buon diritto il
diocesano Ettore Giovanni Micheletto. Nato
a Sacile (ancora in provincia di Udine) il 24
gennaio 1889, Micheletto era figlio del commerciante di vino Luigi e di Caterina Marchi,
discendente da una famiglia di noti ristoratori. Nella breve ma esaltante parabola agonistica di Micheletto recitarono una parte fondamentale i suoi famigliari. Fu il fratello maggiore Achille, infatti, ad appassionarlo alla bicicletta. Al contrario del fratello, però, Giovanni aveva tutte le intenzioni di sfondare nel
ciclismo. A Conegliano nel 1905 al debutto agonistico vinse subito e fu una rapida ascesa
verso il successo pieno. Nel 1907 vinse il campionato veneto di resistenza, nel 1908 si aggiudicò una tappa al Giro del Veneto che concluse al secondo posto. Nel 1910, all’esordio
nel professionismo, con la maglia della Stucchi si rivelò campione di razza, tagliando per
primo il traguardo al Giro di Romagna, al Gi-
le origini e la storia più antica. La storia non parte dal
Medioevo. Ecco perché mi
piace l’archeologia. Dove
non ci sono testimonianze
scritte, arriva lei, l’archeologia a riscoprire il territorio. Il passato deve essere
valorizzato ed evidenziato
anche tra il moderno».
Isabella Mariotto
L’atlante dei sapori
a cura della dottoressa Caterina Bisol
LA NOTA CHLAMYDIA
testo urbano. In Italia del
nord meno. Ad esempio Oderzo ha 500 anni di storia
romana. Nel migliore dei
casi rimane un pavimento
di urbanizzazione, altrimenti il materiale nei secoli
è stato riutilizzato. Nelle
nostre zone il passato non
deve scomparire del tutto
e la gente deve ricordare
ro di Toscana e al Giro di Lombardia e ottenendo piazzamenti importanti (tra l’altro fu
quinto nel campionato italiano). Nel 1911 rivinse il Romagna, venendo battuto solo dal
leggendario Henry Pellissier al Giro di Lombardia. La consacrazione arrivò nel 1912 quando Micheletto vinse la quarta edizione del Giro d’Italia, l’unica disputata con la formula a
squadre, con i compagni dell’Atala Ganna (ritiratosi alla quarta tappa), Galetti e Pavesi. In
quell’occasione “il conte di Sacile”, come in
gruppo veniva soprannominato per suoi modi raffinati, vinse due tappe. All’apice del successo sportivo, il ventiquattrenne sacilese decise di scommettere su se stesso e di accettare un ricco ingaggio per partecipare al Tour
de France. Così, dopo aver vinto la Parigi-Menin, nel 1913 indossò la maglia della Griffon
alla Grand Boucle. Nella massacrante corsa a
tappe transalpina il caparbio Micheletto lasciò
il segno, aggiudicandosi ex aequo la prima tappa, la Parigi-Le Havre di 386 chilometri. E qui
la vicenda del campione si tinge di leggenda.
Appiedato da una foratura sul finale della seconda tappa, nel corso della terza frazione si
ritirò improvvisamente. Allora si parlò di un
dissidio insanabile con qualche compagno di
squadra, ma anche del diktat del padre Luigi
che, esasperato dalla stravagante passione del
figlio, lo reclamava a casa. Fatto sta che, ormai pago di gloria e di denaro, Micheletto prese il treno per l’Italia, non evitando nuovi tocchi di… classe. Si narra, infatti, che, avvertito sul treno che a Sacile gli avevano preparato un’accoglienza ufficiale in pompa magna,
Nane scese di nascosto alla stazione di Orsago e rincasò in bicicletta senza farsi notare. Fu
l’ultima bizzarria di Micheletto. Abbandonato
per sempre il ciclismo, infatti, si dedicò all’attività commerciale di famiglia e al sociale, reggendo per oltre un decennio la presidenza dell’ospedale civile di Sacile. Morì nel Giardino
della Serenissima il 7 settembre 1958.
Giacinto Bevilacqua
tificato sanitario, provenienti per lo più dagli allevamenti friulani del Monte Cavallo, ma anche dalle
risaie polesane. A Santa
Lucia è di moda la rana fritta – per essere buona come quelle di una volta bisogna che abbia una taglia
media, mentre sono da
bandire certe giganti che
magari arrivano a metà
prezzo (a 10-11 euro il kg)
dagli allevamenti indonesiani e vietnamiti –. Dunque la rana fritta, che Renzo Zanardo da Mareno di
Piave – uno dei soci fondatori dell’Enar – prepara
con vera passione fin dagli
esordi della festa e che ora governa addirittura una
squadra di ben 56 cuochi,
tutti impegnati per accontentare il sempre più grande afflusso di buongustai.
Renzo dice che per 4 persone, di rane ce ne vogliono almeno da 40 a 50, di taglia, come già sappiamo,
media, e soprattutto già
ben pulite. Loro, a Santa
Lucia, per maggior sicurezza (per l’odore soprattutto) le passano in “sei acque”, cioè via via in sei bacinelle riempite d’acqua e
con aceto e limone dentro.
Fatto questo, si sgocciolano per un quarto d’ora,
s’immergono un attimo in
un impasto morbido di farina, uova, sale e pepe,
quindi s’infarinano con il
doppio “0” di frumento e
finalmente in friggitrice a
180° per un massimo di 5
minuti («ma è l’occhio del
cuoco che è fondamentale» sottolinea il presidente Zanetti). Zanardo per
friggere consiglia l’olio d’arachide, che costa certo
un po’ di più, ma poi dà i risultati migliori. Tolte dall’olio bollente, le rane vanno salate – anche in questo
caso è l’esperienza a far la
differenza – e infine servite con polenta bianca abbrustolita, giacché le rane
si mangiano con le mani e
quindi una polentina appena scodellata non ci starebbe mai, e poi mai!
Mario Sanson
Domenica 28 maggio 2006
NOVANTA SUONATORI IN ERBA:
Domenica a Oderzo parte la
rassegna giovanile “Eventi rock”
C
hi l’ha detto che
Vittorio non offre
mai nulla per i giovani, o
per gli amanti della musica in generale?
Pronto a smentire arriva il trittico di concerti
proposto per il fine settimana a venire, caleidoscopicamente eterogeneo
nei protagonisti e nei ge-
T eatro
scena alla parrocchia di Santi Pietro e Paolo lo spettacolo “L’isola
della felicità”, mix d’autore di danza, canto e recitazione, con la partecipazione del Coro Giovani Karpesika.
neri.
Multimedialità per pupille e timpani curiosi offre l’ultimo appuntamento del “Maggio sperimentale” del bar Duomo. Venerdì 26 alle 21.30 si parte per Sette movimenti
in discesa assieme agli
Expro (Maroelli nella foto
- Piano - Modanese - Marcon- Della
Giustina più
gli ospiti),
giovani diocesani, di
Carpesica e
non solo,
che hanno
una salda
preparazione musicale. E non la
nascondono
nel tessuto
dei richiami
e delle citazioni dei sette
brani che ci fanno scendere e degenerare da ordine e calma al caos. Catalizzatori del viaggio anche le immagini cinematografiche proposte dietro
ai musicisti dalla Sismadelica, cioè Davide De
Lucca di Colle Umberto e
Michele Rosset di Trichiana.
La successiva sera di
sabato 27 possiamo invece immergerci nel jazz
che atterra in città grazie
all’associazione Filò che si
è inventata il ciclo JazZone. La cui prima tappa è al
bar Le Maschere: alle
21.30 Fabio Ceotto alla voce, Lino Brotto alla chitarra, Aaron Tesser al sax
e Loris Veronesi alla batteria. Ed a giocare di
sponda con la musica, al-
ATTUALITA’
SCELTI PER VOI da GdR
FICTION
CONEGLIANO Venerdì 26 alle 21 l’auditorium Dina Orsi ospita lo spettacolo degli studenti
dell’Itt Da Collo “La famiglia dell’antiquario” di Carlo Goldoni. InVITTORIO VENETO Domenigresso libero.
ca 28 alle 21 duplice spettacolo alTREVISO Sabato 27 alle 20.45 la parrocchia di Meschio. Prima la
la danza è di scena al Teatro del- commedia “Mamma ho perso la
le Voci con lo spettacolo concepi- band”, con testo e canzoni di sceto e coreografato da Simona Buc- na di Carlo Casagrandi, poi “Se no
ci “I rimasti”. Ingresso 10 euro, ghe fusse mi”, lo spettacolo di Especiale giovani fino a 25 anni 7 lia Lockman, interpretato dalla
euro. Sconto del 20% sull’acqui- “Compagnia degli...Anta”.
sto di almeno 5 biglietti per alSACILE Giovedì 1 giugno alle
trettanti spettacoli.
20.45 al Teatro Ruffo il Gruppo
MEL Sabato 27 alle 21 alle pa- teatro dei Licei Pujati di Sacile prelestre delle scuole medie debutta senta lo spettacolo “Don Chisciotil XIX Maggio teatrale zumellese te. Pioichè dal filo si giunge semcon lo spettacolo di Carlo Goldo- pre al gomitolo”. Ingresso libero.
ni “I rusteghi”, interpretato dal
Cineforum
Gruppo Teatro d’Arte Rinascita di
Treviso.
VITTORIO VENETO DomeniCONEGLIANO Sabato 27 al- ca 28 alle 20.45 la rassegna “Altri
le 21 il gruppo teatrale Univer- popoli, altri film, altre culture” prosità degli adulti
pone al patroe degli anziani
nato Costantidi Conegliano, CONEGLIANO ni Fiorentini
sezione San
“Amores PerFior, propone in
ros”, il film di
sala Venturin, in
Alejandro
via Lourdes, lo
Gonzales Inarspettacolo “AAA
ritu con la
Perpetua cercaquale si consi”, scherzo in
clude la rasseun atto compogna cinematosto su elaboragrafica, orgazione collettiva,
nizzata dalottimizzato e
l’associazione
Sabato c’è “AAA Perpetua cercasi” “Senza frontiediretto da Luigina Mattiuzzi.
re” con la partecipazione del
VITTORIO VENETO Sabato Centro di servizio per il volonta27 e domenica 28 alle 21 è di riato di Treviso. Ingresso libero.
FILM
Teatro
inema &
Rinascimento musicale
NOTTE
C
Comprensorio Opitergino Mottense. Alcuni gruppi sono sorti per spontanea aggregazione, altri già hanno
alle spalle delle esperienze
concertistiche nei locali. Il
gradimento per la rassegna
è andato oltre il nostro controllo con la partecipazione
di suonatori anche da San
Stino di Livenza». Il programma di “Eventi rock”
prevede quattro concerti
pubblici ad ingresso libero.
Si parte domenica 28 maggio in Piazza Grande a Oderzo con un concerto previsto alle 21. Seguiranno gli
altri appuntamenti di Chiarano (venerdì 16 giugno),
Motta di Livenza (venerdì
23) e Ponte di Piave (giovedì
29). (GB)
RAGAZZI
enti gruppi giovanili
per novanta musicisti in erba. È questo l’ingrediente saporito della rassegna musicale “Eventi rock”
sorta grazie alla collaborazione fra l’Associazione Istituto musicale “Claudio Celleghin” di Chiarano e i Comuni e le pro loco di Chiarano, Motta di Livenza, Oderzo e Ponte di Piave. Lanciata in tono minore l’anno
scorso, “Eventi rock” ha
raggiunto proporzioni insperate come ammettono
gli stessi organizzatori. «L’iniziativa ha il solo scopo di
diffondere la cultura musicale» spiega Elio Piovesana.
«Vuole servire da input per
l’innesco di un positivo volano presso le comunità del
SPORT
V
VITTORIO VENETO PROPONE “MAGGIO
SPERIMENTALE”,“JAZZONE” E “ANDREA”
L
a visita del Papa in Polonia si
conclude domenica ad Auschwitz. La telecronaca è su Raiuno
(16.55). In TGN Match Giulia Salmaso affronta la spettacolarizzazione
della solidarietà (Telechiara, martedì,
20.50), mentre Paola Sartore ricorda
S
abrina Ferilli è Jolanda Christina
Gigliotti in arte Dalida nel film di
Joyce Buñuel, una coproduzione che ha avuto grande successo in Francia. La storia
fa rivivere la musica degli anni Sessanta e
Settanta: accanto a lei Alessandro Gassman
(Luigi Tenco), Christopher Lambert e
il 60° anniversario del voto alle donne
in TGN Inviato speciale (domenica,
20.50). Report si occupa di facoltà che
offrono facilitazioni ai dipendenti dei
ministeri (Raitre, domenica, 21.30),
mentre si conclude Che tempo che
fa (Raitre, sabato e domenica, 20.10).
Charles Berling (Canale 5, domenica e lunedì, 21). Si conclude con la quarta puntata del poliziesco La moglie cinese con Pietro Sermonti (domenica, 21). Il Commissario Montalbano questa settimana è impegnato nelle indagini su una faida mafiosa in “Par condicio” (Raiuno, martedì, 21).
di Bob Dylan. Due i thriller da seguire: Il socio di Sidney Pollack da John
Grisham (Raitre, giovedì, 21) e Nella
morsa del ragno di Lee Tamahori
(Raiuno, venerdì, 21). Tra le commedie romantiche c’è Insonnia d’amore di Nora Ephron (Raidue, domenica,
14) con Tom Hanks e Meg Ryan.
R
omaggio ad Alida Valli con l’originale televisivo I figli di Medea di Anton Giulio Majano, Senso di Luchino
Visconti e La caduta degli angeli
ribelli di Marco Tullio Giordana
(dall’1.20). La dolce vita, uno dei capolavori di Federico Fellini, si può vedere invece su Canale 5 (sabato, 1.15).
I
There (15.45), il GT Ragazzi (16.15)
e Melevisione (16.25). Su Raidue
continuano le serie di cartoni classici (da lunedì a sabato): I misteri di
Silvestro e Titti (19.25), e i classici
Warner e Disney (20.10) ai quali si
aggiunge il lungometraggio Looney
Tunes di Joe Dante (sabato, 21).
U
lo (Raiuno, 14). Ultimo impegno nel
girone eliminatorio degli Europei per
l’Under 21 contro l’Olanda (Raidue,
lunedì, 21). Il Concorso Ippico di
Piazza di Spagna a Roma viene invece trasmesso in differita (Raidue, domenica, 0.50) a dimostrazione che in
Tv non tutti gli sport sono uguali.
aitre dedica due nottate a Marco Bellocchio e Nanni Moretti, rappresentanti ufficiali dell’Italia a
Cannes, con video inediti e Gli occhi,
la bocca (sabato, 0.40) e I pugni in
tasca (domenica, 2.45), Sogni d’oro (sabato, 2.40) e Palombella rossa (domenica, 4.35). Venerdì invece
corti realizzati dai ragazzi sotto
la guida degli Alcuni di Treviso
sono presentati in Ciak Junior (Canale 5, domenica, 9.30). Con la fine
del Giro d’Italia, ritornano le rubriche e i telefilm per ragazzi di Raitre
(da lunedì a venerdì): Hit Science
(14.55), La mia famiglia (15.25), Out
ltime due tappe dell’89° Giro
d’Italia: da Trento all’Aprica,
211 chilometri con i passi del Tonale e del Gavia e la salita del Mortirolo (Raitre, sabato, 14.55) e domenica
passerella dal Museo del Ghisallo a
Milano (15). Domenica si corre anche il Gran Premio di Montecar-
le pareti del locale la mostra del vittoriese Stefano
Cattai, con opere del ciclo
“Mondi paralleli” ed alcuni inediti.
Spazia in due sere ed
un pomeriggio, infine,
Andrea, giovane vittoriese morto a 21 anni di tumore, a cui ogni anno il
trentaduenne fratello Daniele offre l’omaggio di un
maxiconcerto che è anche
raccolta di fondi per le associazioni che combattono i tumori e sostengono
chi ne è colpito. Beneficiaria per il 2006 è la Lega
Tumori, che assieme ad
associazione Doppio Zero
ed associazione Fiorot è
anche organizzatrice della due giorni, che sabato
27 dalle 20.40 sul palco di
piazza del Popolo vedrà
succedersi Jam Peppers,
Force ed Ice Cream Men,
mentre domenica 28 dalle 16 si esibiranno Vertical Smile, Cindy’sProject,
La Combricola, Acrobat,
Red Light ed Euphonia.
Se piove si rimanda tutto a 17 e 18 giugno.
Tommaso Bisagno
TV
L
a storia di Cast Away di Robert
Zemeckis (Canale 5, martedì,
21) è ispirata a quella di Robinson Crusoe, ed è stata tra le fonti di ispirazione della serie “Lost”. Alla vicenda giudiziaria del pugile nero Rubin Carter,
detto Hurricane (Raidue, domenica,
21), è stata dedicata anche una ballata
17
CICLISMO
Contro lo stress
da pallone sgonfiato
godiamoci lo
spettacolo del Giro
S
iamo in piena settimana finale dell’89°
Giro d’Italia e le imprese di
Ivan Basso e compagni sulle Dolomiti ci appassionano
e ci tengono legati al piccolo schermo. Ne abbiamo
bisogno per bilanciare le
cronache degli scandali del
calcio. Non che il ciclismo
non abbia avuto i suoi, ma
si tratta sempre di uno
sport che avvince e che attira moltissimi appassionati (avete fatto caso che nessuno li chiama tifosi?) sui
bordi delle strade. Forse è
per questo che gli appassionati si comportano quasi sempre in modo corretto, tendono ad aiutare, a incoraggiare il loro campione
preferito. Questo è lo spettacolo che ci offrono le cronache delle tappe, e che ci
fa credere che sia possibile un modo di appassionarsi allo sport che non comporti disordini e danneggiamenti: se non ci sono
state rivoluzioni quando
Marco Pantani è stato fermato a Madonna di Campiglio, proprio
alla vigilia della vittoria, anche i tifosi del
calcio possono accettare
sconfitte e retrocessioni.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
PRIME DEGLI SPETTACOLI DEI GIOVANI DI SS PIETRO E “LA COMPAGNIA DEGLI ANTA”
PAOLO E MESCHIO E DELLA “COMPAGNIA DEGLI ANTA”
ieccoli! E non pensia- la festa della Madonna della
Teatro triplo nelle parrocchie
C’
è ancora una gran voglia
di palcoscenico nelle
parrocchie.
Tre “prime” nel prossimo fine settimana lo testimoniano.
C’è chi come i giovani di Meschio
produce ogni anno senza sosta uno
spettacolo teatrale, con un nocciolo
duro di attori ma anche nuovi ingressi; chi come i colleghi di Santi
Pietro e Paolo sceglie il musical an-
che come metodo per unire il gruppo integrando i nuovi, e lancia ponti
verso altre parrocchie, Carpesica;
chi ancora, come la “Compagnia degli Anta” di Meschio, decide che la
passione giovanile per il teatro non
ha motivo per essere una passione
solo giovanile, e ritorna sul palco.
Tratti comuni? Veicolare attraverso lo spettacolo e condividere con
gli spettatori qualche riflessione e
messaggio per non dimenticare qualche Valore; ed ancor di più, costruirsi un’eccellente occasione per
soddisfare ancora la voglia di stare
insieme, ed insieme costruire qualcosa.
Controindicazioni? Nessuna. Però
se la prossima volta vi mettete d’accordo ed evitate la concomitanza tra
le “prime”...Perchè farsi concorrenza da soli? (TB)
MESCHIO / CARLO CASAGRANDE
CREA “MAMMA, HO PERSO LA BAND”
N
ovità nella tradizione. Questa la strada
intrapresa dai giovani di Meschio che “ab immemorabili”, per dirla con il nostro collaboratore Mario Sanson,
realizzano uno spettacolo
teatrale in occasione dei festeggiamenti patronali.
Tradizione perché - e ci
mancherebbe altro!- tornano in scena anche quest’anno: l’appuntamento per tutti
è domenica alle 21 al patronato con “Mamma ho perso
la band”. Ma poi un tris di
novità. La forma: non più
musical, ma prevalenza di
recitato sul cantato. Il cast,
con numerosi esordienti ad
affiancare vecchie volpi del
palcoscenico di via Celante.
E soprattutto l’autore del testo e delle musiche attorno
a cui si sono impegnati per
mesi gli attori. Il “dottor musical” Luigi Naibo ha infatti
- volentieri!- ceduto l’onore
e l’onere della creazione a
Carlo Casagrande, 20 anni.
«È la prima volta- racconta Carlo- che scrivo uno
spettacolo teatrale.
Ho pensato a come
sarebbe stato divertente mescolare delle
esperienze personali
con le caratteristiche
principali della commedia».
Cosa hai raccontato nella tua storia?
«Di un ragazzo
che viene lasciato dalla band musicale con
la quale suonava e
nello stesso tempo anche dalla morosa
(questo non mi è mai
successo....almeno
per adesso!). Ma grazie alla sua famiglia e
al talento, che in pre- Carlo Casagrande e Luigi Naibo, pronti per il musical
cedenza ostentava un
po’ troppo, riesce a riforma- Naibo?
«Ringrazio pubblicamenre una band ed a partecipare ad un concorso tra grup- te Mauro Cattelan e Franpi musicali, vincendolo. Il cesco Neglia per l’aiuto damessaggio è chiaro: nella vi- tomi fin dall’inizio ed il “Docta chi ti da la forza è la fami- tor” per avermi insegnato
glia. Oltre alla musica...al- come gestire al meglio un
gruppo teatrale e la realizmeno per me!».
Come è stato il “pas- zazione di un recital».
Tommaso Bisagno
saggio del testimone” con
VENERDÌ 26
Alle 10 nella pista d’atletica “Scuola,disegno,
sport”: inaugurazione dei pannelli dipinti realizzati dagli alunni delle scuole primarie sul tema dello sport. Organizza il Panathlon
Alle 20.45 al patronato di Ceneda per il ciclo:“Altri popoli, altre culture, altri film” proiezione di Amores perros.
Alle 20.30 al palazzetto dello sport Da Ponte Show con gli alunni della scuola media
Da Ponte.
Alle 21.30 al bar Duomo “Sette movimenti
in discesa”. Vedi articolo pag. 17.
SABATO 27
Oggi dalle 20.40 alle 24 e domani dalle 16 alle 24 in Piazza del Popolo sesta edizione di
Per non dimenticare Andrea, concerto di beneficenza. Vedi articolo pag. 17.
Alle 9 in castello incontro dal tema:Gesù di
fronte alla sofferenza e alla malattia.
Alle 10.15 alla biblioteca civica per il ciclo
di incontri su “Etica e
contemporaneità” Antonio Fojadelli,
magistrato, parla di “Il diritto, la legge, la giustizia”. Organizza l’associazione il Filò.
Alle 17 all’Itis per “Scrittori editori a Nordest”
simposio poetico:“Azzerare la corrotta vecchiaia
del mondo: epica e lirica nella poesia contemporanea” con Tomaso Kemeny, Giovanni Turra e Sebastiano Gatto.
Alle 21.30 al bar Le Maschere per il ciclo JazZone concerto di Ceotto, Brotto, Tesser e Veronesi.
DOMENICA 28
Alle 11 a palazzo Vascellari “Aperitivi musicali”
organizzati dal Corelli: concerto dell’arpista cenedese Laura Calderan.
Alle 15.30 in Cattedrale il vescovo presiede la
Messa dei Popoli per gli immigrati cattolici della diocesi.
Dalle 16.30 alle 19, per il ciclo Polo Music, al
Marco Polo Sporting Center concerto di Valentina Gerometta.
R
te che vadano in “pensione”! La “Compagnia degli
Anta” riprende la scena dell’oratorio di Meschio sabato
27 maggio alle 20.30 con la
commedia in un atto unico di
Elia Lockmann “Se no ghe
fusse mi”.
Si definiscono di “una certa età” e magari ce l’hanno.
Ma con l’età si sono portati appresso per tanti anni la voglia
di ritornare sul palcoscenico.
Non potevano dimenticarsi la
vecchia “Filodrammatica Vittoriese” degli anni ’70 ed ’80 ed
il regista di allora Franco Gentile. Il primo nuovo debutto al-
provvidenza nel 2004 con “Baruffe Chiozzotte”, lo scorso
anno con “Gnente de novo” di
Gallina, ed ora Lockmann.
La Compagnia si è rinnovata con la presenza di due attori giovani, Samuela Marangoni e Marco Simeoni.
La regia è sempre di Marilena della Giustina. Per due
pomeriggi alla settimana si
trovano a fare le prove ed ogni
volta si rinasce. Magia del palcoscenico, entusiasmo di dare e, aggiungo personalmente, orgoglio di essere ancora
pieni di vitalità.
Isabella Mariotto
SS PIETRO E PAOLO/ CON ALESSANDRA
ZANDANEL SULL’“ISOLA DI NEDE”
S
abato 27
maggio il
palco del patronato Costantini di Ceneda sarà teatro di
una "prima": a debuttare sarà il
gruppo giovani di
Ss. Pietro e Paolo,
con l’autoprodotto
spettacolo “L’isola
di Nede”. In cui
quattro rappresentanti del genere umano piombano
su un’isola popolata da angeli, diavoli e strani animali
parlanti (e, a volte,
straparlanti) per scoprire a
suon di enigmi e canzoni la
musica della loro anima. Sì,
ho scritto canzoni: “L’isola di
Nede” è infatti un musical, o
meglio, una commedia musicale: ciò significa che l’azione scenica è continuamente intervallata da canzoni e balletti, tutti rigorosamente interpretati dagli attori in persona, con il supporto artistico, e soprattutto
MARTEDÌ 30
Alle 20.15 al patronato della Cattedrale incontro
conclusivo del primo ciclo del percorso di formazione per animatori proposto dalla commissione giovani foraniale.
MERCOLEDÌ 31
Alle 20.30 in Cattedrale prove di canto in preparazione alla veglia di Pentecoste.
VENERDÌ 2
“Festa della benedizione del pane”:
alle 10 al parco Fenderl ritrovo e partenza, alle 11 messa al capitello della Madonna
(nella foto) e deposizione della targa con
la preghiera del fornaio. Organizzano i
panifici di Vittorio Veneto ed il Gruppo
Provinciale Panificatori.
Farmacia di turno: Pancotto,
piazza Flaminio telefono 0438 53365.
I giovani di Santi Pietro e Paolo ed il coro giovani Karpesika
vocale, del coro giovani Karpesika.
Per scendere nei dettagli
tecnici: le “primedonne” dello spettacolo, calate rispettivamente, nei panni di S. Pietro, Angelo, Lucifero, Ben
Bel, il Capitano, la Cantante,
lo Scienziato, l’Assistente ed
il Gatto Scuro sono Alessandro Merlo, Andrea Santorio,
Andrea Fiorot, Massimo
Santorio, Federico Campo
dall’Orto, Lisa Da Re, Corrado Spinello, Ludovica Mazzer e Jessica Bonato.
La regia è di Alessandra
Zandanel, mentre le luci e
l’audio sono curati da Alberto Tocchet e i costumi da
Carla Bellé.
I commenti della regista,
alla vigilia della rappresentazione, sono decisamente positivi: «I ragazzi - dice Alessandra- sono stati veramente bravi in tutti i sensi: non solo a ballare, cantare e recitare. Per fare un esempio, si
sono mobilitati loro stessi
per trovare finanziatori e reperire così i fondi necessari,
cosa non comune alla loro
età. Inoltre non è da tutti trascorrere per alcuni mesi la
domenica pomeriggio, il
tempo libero per eccellenza,
facendo prove su prove!».
A questo punto restiamo
in attesa dello spettacolo, in
scena sabato 27 e domenica
28 maggio alle ore 21.
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L’AZiON
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Vitto
ANCHE PER CENEDA PROGETTI AMBIZIOSI CON
I FONDI DEI “CONTRATTI DI QUARTIERE II”
abato 20 maggio si è
consumato il Mafil
Day. Una giornata voluta
dall’amministrazione comunale per consentire ai
cittadini di visitare lo stabile della ex fabbrica del settore tessile, da poco acquistata dal Comune, e per
presentare i Contratti di
quartiere II che riguardano Ceneda: un progetto
complessivo da 61 milioni
di euro, parte del comune
e parte dei suoi partner privati. Per questa operazione
sono stati chiesti contributi allo Stato per 8 milioni di
euro.
«Proprio perché la ex
Mafil ha una sua storia – ha
detto il sindaco Giancarlo
Scottà – abbiamo ritenuto
giusto che questo spazio rimanesse alla città. È un
“container” da riempire e
per il quale i cittadini sono
chiamati a dare indicazioni». Il complesso si estende
su una superficie di 15 mila mq con circa 65 mila metri cubi di costruito.
«Alcune destinazioni so-
no state decise – ha ricordato Scottà – ma c’è ancora molto da fare. Per il momento quel che è sicuro è
che al piano terra dell’ex
fabbrica troveranno spazio
i magazzini comunali attualmente in via del Carso,
al piano superiore gli uffici
che riguardano le politiche
del territorio (Urbanistica,
Lavori pubblici e Ambiente). Mentre in un altro settore è stato riservato lo spazio per l’archivio comunale
e altri uffici, tra cui quelli
della Vittorio Veneto Servizi. Nell’ultimo piano infine
un luogo per attività sportive ed eventi. Nelle zone esterne invece verranno
create delle aree di sosta
per i relativi mezzi di servizio e un parcheggio, per
un totale di circa 70 posti
auto. A rappresentare la
storia della Mafil è stato
chiamato sabato l’ex sindaco Mario Botteon, che è stato per molti anni dirigente
CONTRATTI DI QUARTIERE II
I progetti per Ceneda
progetto
euro richiesti
Mafil
Via del Lavoro-Grazioli
Bretella A27
Parcheggio al casello A27
Scuola Pazienza
parco scuola Costella
allargamento via Bressana
parcheggio cimitero Ceneda
ciclopista via Matteotti
ciclopista via S.Antonio
3,9 milioni
1,5 milioni
570 mila
272 mila
300 mila
190 mila
240 mila
202 mila
487 mila
230 mila
totale
8 milioni
Alcolisti anonimi,
sempre più affluenza
La ex Mafil
dell’azienda vittoriese.
I Contratti di quartiere
Dopo aver ottenuto fondi con il bando Contratti di
quartiere II per Serravalle,
il Comune ha ora presentato domanda anche per
Ceneda. «Siamo comunque
in attesa di una risposta del
ministero – fa sapere il sindaco –. Quello che è certo
è che si stanno già visionando i progetti. Ma anche
se non riusciremo ad avere
i finanziamenti gran parte
dell’investimento sarà ugualmente realizzato. Molti lavori sono opera di privati che hanno aderito alla
richiesta del Comune, altri
sono inseriti nel Piano opere pubbliche». Tra essi
spicca la nuova sede della
scuola materna Pazienza e
la realizzazione della bretella di collegamento tra via
Matteotti e il casello autostradale di Vittorio Veneto
sud.
Francesca Gallo
CAMPO SCOUT ALLA FENDERL S’INAUGURA IL 28 ALLE 11.30
Mario Damian
Apprendisti giornalisti
col fazzolettone realizza un capitello
S
abato 27 e domenica
28 maggio si terrà
nell’area Fenderl di Vittorio Veneto un campetto di
specialità in giornalismo
rivolto a 14 ragazzi dagli
11 ai 13 anni provenienti
da tutta la regione dal titolo significativo “Inform…
Azione”. Esso allude al
contenuto della due giorni, che intende, attraverso
giochi e incontri con esperti, introdurre i ragazzi nel mondo della comunicazione, dando stru-
menti pratici di conoscenza dei linguaggi e di decodificazione dei messaggi.
Ma il titolo fa riferimento
anche a questo settimanale diocesano, a cui i ragazzi faranno visita nella serata di sabato. Gli scout incontreranno poi, nella mattinata di domenica, la gente di Vittorio a cui, improvvisandosi provetti
giornalisti, sottoporranno
un’inchiesta su aspetti di
storia locale, economia e
tempo libero. (GdB)
SCOUT / S. GIORGIO A FRAMOS
P
er gli scout San Giorgio non è solo il santo guerriero che ha sconfitto il drago e che è divenuto loro patrono, ma anche l’evento che lo ricorda, organizzato a livello di zona e aperto ai reparti che la compongono. È quello che è avvenuto sabato 13 e domenica 14 maggio nel territorio intorno a Cordignano e
che si è concluso nella piana di Framos. Oltre 280 i ragazzi presenti, provenienti dagli 11 gruppi che fanno
parte della zona scout di Vittorio Veneto, molti di più
rispetto agli anni scorsi. Nel cui ambito si è svolta una avvincente gara tra le squadriglie, vinta dalle Aquile del reparto di Ceggia. (GdB)
19
SARMEDE / NUOVO CLUB ACAT
Cercasi otto milioni
S
Domenica 28 maggio 2006
È
attivo da ottobre a
Sarmede il Club Acat 632 che verrà presentato alla cittadinanza venerdì 26 maggio.
Un segno di aiuto ma anche di emergenza: il gruppo è nato staccandosi da
quello di San Martino, che
era diventato troppo numeroso.
Alla serata, che si terrà
alle 20.30 nella sala mostra
del municipio di Sarmede,
interverrà il dottor Cimarosti, il coordinatore del
Club e verrà proposto un
intervento del suo presidente.
È attesa anche l’amministrazione comunale e i
rappresentanti dei Club Acat del territorio.
«I problemi dell’alcolismo – spiegano i membri
del Club 632 – sono sempre più preoccupanti. Già a
11 anni (come già evidenziato nel servizio di copertina dello scorso numero
de L’Azione) i ragazzi iniziano a bere. Per questo in-
tendiamo, se sarà possibile, proporre delle iniziative
nelle scuole. Il nostro gruppo si è praticamente staccato da quello di San Martino di Colle Umberto in
quanto ormai troppo numeroso. Ci incontriamo ogni settimana. Si arriva al
Club dopo aver fatto un corso base al dispensario di Sacile o di Conegliano. È importante che la gente che
ha questo tipo di problema
entri in un gruppo per poter uscire dall’alcolismo».
«Come amministrazione comunale – spiega il sindaco Eddi Canzian – sosteniamo con piacere questa iniziativa anche perché
il problema dell’alcolismo
si fa sempre più sentire soprattutto tra i giovani. Il
Club Acat proporrà un’opera di prevenzione da farsi nelle scuole oltre parallelamente continuerà a darsi da fare per recuperare
persone che vivono questo
problema».
Gerda De Nardi
CARPESICA: l’ultimo saluto
alla “Mora Camelin”
S
abato scorso, 20
maggio, nella sua abitazione di via Giardino a
Carpesica, è mancata Palma Elena De Nardi. Aveva
104 ed era meglio conosciuta in loco, ma anche nei
paesi limitrofi, come la “Mora Camelin”, avendo intrapreso l’attività di “ostessa”
già dal 1926 per ritirarsi dal
bancone del bar di Carpesica solo nel 1998. Nel marzo
del 2002 avventori e clienti
festeggiarono alla grande il
suo 100° compleanno, dopo di che fu sempre amorevolmente assistita dalle figlie Anna e Silvia. Palma Elena De Nardi, che rimase
vedova nel 1954, lascia anche i figli Maria e Francesco, che vivono in Canada,
mentre Vito, un altro dei 5
figli, è morto nel 2004. I funerali si sono svolti nella
parrocchiale di Carpesica.
Mario Sanson
SAN MARTINO: l’Avis chiama a
raccolta i donatori domenica 28
S
aranno il parroco
della Cattedrale
don Martino Zagonel,
con la sua benedizione, e
il sindaco Giancarlo
Scottà ad inaugurare domenica 28 alle 11.30 un
nuovo capitello dedicato
alla Madonna di Castelmonte. Lo ha realizzato il
cenedese Mario Damian
presso la sua abitazione
in via San Fris 62. Frutto
delle sue mani è la struttura architettonica – «mi
sono fatto regalare il materiale dall’impresa edile
Maset che è impegnata in
un cantiere qui di fronte»
– ma anche la tela nella
nicchia, copia precisa della scultura conservata in
Friuli a Castelmonte.
Perché questo soggetto? «Quando avevo 5 anni
ero stato colpito da una
malattia ai polmoni, e mia
madre mi aveva affidato
Mario Damian davanti al suo capitello
alla Madonna di Castelmonte. Qualche tempo fa
ho ritrovato un medaglione che apparteneva a mia
madre con raffigurata
quell’immagine sacra, e
allora mi sono deciso. Il
capitello è quindi anche
un ringraziamento».
Opera di Damian è anche il restauro del capitello di San Mario, dedicato alla memoria di Mario Gottardi, inaugurato il
10 luglio 2005 sempre in
via San Fris, a pochi passi da casa sua. Come pure un affresco di soggetto sacro, eseguito «per vedere se ero capace» prima del capitello di Castelmonte, che Damian
conser va sulle pareti esterne di casa.
Tommaso Bisagno
I
l gruppo Avis di Colle Umberto organizza per domenica 28 maggio l’annuale raccolta di
sangue. L’iniziativa è rivolta agli oltre 200 soci donatori e al tempo stesso a
quanti volessero avvicinarsi alla realtà dell’Avis.
Dalle 8 alle 10.30 chi
desidera donare il proprio
sangue può recarsi alla
scuola materna parrocchiale di San Martino di
Colle Umberto. Alle 10 si
terrà invece la messa alla
quale prenderanno parte
anche gli avisini. La giornata del donatore fa seguito ad un recente incontro di formazione e
informazione organizzato
da Avis, Aido e Ail sul tema “Il sole e la nostra pelle”. È intervenuta la dottoressa Cristina Coletti
specialista in malattie della pelle. (GDN)
CORDIGNANO: concerto in chiesa
col Magnificat di Vivaldi
D
omenica 28 alle 16
in chiesa a Cordignano come eccelsa conclusione al mese di maggio dedicato a Maria viene eseguito il Magnificat
di Vivaldi, preceduto dall’inter vento di Nikla De
Polo, che farà una lettura
teologica di una icona de-
dicata alla Vergine, e dall’esecuzione di brani di
Bach e Tartini. Gli interpreti saranno i soprani
Loredana Zanchetta e
Chiara Zilio, la “Piccola
Orchestra Veneta” diretta da Giancarlo Nadai, le
Corali di Saccon, Ogliano
e Cordignano.
22
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 28 maggio 2006
LA SCELTA DI CORDIGNANO
C
ordignano va
alle urne per
scegliere
il
successore di Mario
Meneghetti, che dopo
un solo mandato ha preferito, come d’altronde
aveva già da tempo annunciato, rinunciare alla politica.
Tre i candidati: per il
centrosinistra Guido De
Carlo, assessore alla
cultura uscente; per il
centrodestra Roberto
Campagna ritenta l’elezione come nel 2001,
mentre Pierina Ros è una novità.
Abbiamo chiesto loro
di rispondere per iscritto a quattro do-
mande: dall’attenzione
alle povertà all’eventuale inter vento sull’Ici
fino all’edilizia scolastica. Per chiudere con:
spiegateci perché siete
meglio voi dei vostri avversari.
A voi lettori le risposte, e la scelta nell’urna.
(TB)
LE QUATTRO DOMANDE
1) Il sindaco uscente Meneghetti ha
sottolineato (in un’intervista a L’Azione
del 12 maggio) un aumento dei casi di
“povertà sommersa” a Cordignano. Quali iniziative intende prendere per limitare questo disagio?
2) È intenzionato a modificare le aliquote Ici? In caso di loro abbassamen-
PIERINA ROS
GUIDO DE CARLO
P
G
ierina Ros, 36 anni, laureata in scienze sociali, insegnante, da 10 anni impegnata nella politica cordignanese nel gruppo di opposizione, catechista.
Lista che la sostiene: Polo per Cordignano-Udc
1) «Il sociale richiede
particolare capacità e volontà per operare scelte adeguate. La proposta del
Polo per Cordignano-Udc
è l’istituzione di un centro
servizi per la famiglia. Si
occuperà di: giovani, coppie, genitori, anziani, diversamente abili e situazioni di marginalità. Dovrà
essere snello, dare risposte veloci ai bisogni, dare
consulenze domiciliari legali, previdenziali, psicologiche, assistenziali, informative a chi non ha le risorse per essere autonomo. Collaborerà con le associazioni sociali già esistenti. Sgraveremo le famiglie con più figli (costi
mensa e trasporti scolastici). Si farà un assessorato
per le politiche giovanili».
2) «Non aumenteremo
l’Ici né direttamente né indirettamente come è successo di recente accettando passivamente variazioni proposte dall’Agenzia
delle entrate. Vogliamo
che anche le seconde abitazioni, se date in occupazione gratuita a congiunti
di primo grado (genitori o
figli), abbiano l’aliquota agevolata. Bisogna recuperare tutta l’Ici delle aree edificabili: questo porterebbe a pareggio tale introito. Ma si possono ridurre sprechi gestionali,
partecipare attivamente ai
consorzi e goderne gli utili; favorire l’ingresso di capitali privati per determinate opere come palazzetto dello sport, biblioteca
multimediale, ludoteca
per attività psicomotorie e
per esigenze ricreative dei
uido De Carlo, 67 anni, giornalista e scrittore, assessore alla cultura nella giunta Meneghetti.
Lista che lo sostiene: Insieme per Cordignano
ragazzi; inoltre, gestire una farmacia comunale».
3) «La scuola dovrà avere tutto il senso propulsivo che le spetta e il Comune deve fare la parte
prevista per legge: fornire
gli arredi mancanti e metterne in sicurezza i plessi;
ampliare la scuola elementare di Pinidello per
nuove aule e nel capoluogo per un’area per attività
motoria. Questi interventi
nel recente piano triennale delle opere pubbliche
non sono stati considerati
dall’amministrazione uscente, nonostante la risaputa necessità. Proponiamo un maggior sostegno
economico alla scuola dell’infanzia parrocchiale,
nonché un serio asilo nido
assieme ai comuni contermini».
4) «Mi pongo a servizio
e per i soli interessi di Cordignano con uno sguardo
specifico a tutto il mondo
del sociale, dai servizi al-
l’istruzione, dall’infanzia all’anziano. La formazione
culturale e l’attività professionale sono la mia garanzia per una concreta attenzione alla persona. Do
la disponibilità e tutto il
tempo necessario per attuare il nostro programma;
lo farò ascoltando i bisogni
dei cittadini e in collaborazione con la mia squadra
di candidati, l’unica veramente nuova, giovane, esperta, rappresentativa di
tutto il territorio e di tutte
le professioni. Avendo già
importanti agganci dove si
fanno le leggi (Bruxelles,
Roma e Venezia) realizzeremo veramente a Cordignano quel cambiamento
che i cordignanesi si meritano. Anche mettendoci
la tenacia e la sensibilità
delle donne!».
1) «La nuova povertà
non si riconosce più nell’invito: “Prendi il sacco
e va’ a farina”, ma in ben
altri aspetti spesso inosser vati di drammatica
sofferenza.
Il programma amministrativo che la lista “Insieme per Cordignano”
intende sviluppare in caso di riconferma alle
prossime elezioni nella
guida del paese contiene
diversi interventi: misure
di sostegno non soltanto
economico alle giovani
coppie in difficoltà, aiuti
diretti alle famiglie per ridurne la condizione di bisogno (prestiti sull’onore, rimborsi dilazionati, a
fondo perduto, eccetera),
avvio di collaborazione
con agenzie del lavoro
per l’inserimento di persone in stato di necessità.
Altri progetti: uno
“sportello donna” quale
aiuto e collaborazione
nell’esercizio del diritto
al part-time e a tutela del
ruolo di maternità e paternità, la compartecipa-
zione nelle rette di frequenza all’asilo nido,
continuità dello “sportello-ascolto” per i frequentanti la scuola, il concorso nell’inserimento scolastico e la formazione
degli alunni extracomunitari, corsi di lingua italiana per stranieri, indicazioni per un’edilizia
privata finalizzata ad alloggi per lavoratori in difficoltà, il miglioramento
del servizio di assistenza
domiciliare a malati gravi.
E ancora: la valorizzazione di ogni forma di volontariato che persegue
l’assistenza e il sostegno
alla disabilità e l’intensificazione del dialogo con
le parrocchie, con uffici
e enti per un’azione tempestiva di contrasto alla
povertà».
2) «Volontà politica è
di congelare, se non ridurre il carico fiscale.
L’Ici per la prima casa
non subirà modifiche.
Verrà avviato invece ogni
ROBERTO CAMPAGNA
R
oberto Campagna, quarantenne, bancario, sposato, due figli. Capogruppo della
Lega Nord nel consiglio comunale uscente.
Lista che lo sostiene: “Cordignano Viva”
1) «Per affrontare i casi di “povertà sommersa”
saranno riviste le aliquote
Ici a sostegno delle famiglie più bisognose (per esempio: persone anziane
sole con redditi di pura sopravvivenza).
In altri casi potranno essere concessi “prestiti sull’onore” per “sollevare” da
situazioni di temporanea
difficoltà. Fermo restando
il principio che l’intervento di sostegno economico
diretto dev’essere mirato
al recupero dell’autonomia, non deve indurre a
cronicizzare lo stato del bisogno».
2) «L’Ici non sarà alzata.
Punteremo piuttosto, nel
rispetto del principio dell’equità fiscale, a rendere
più incisiva l’azione di re-
SARMEDE: La 3ª A della scuola media
protagonista a teatro
R
to, con quali altri proventi intende sostituire i minori introiti?
3) Quali interventi ha in programma
per i plessi scolastici? Migliorie? Ampliamenti? Nuove costruzioni?
4) Perché lei, se fosse eletto, sarebbe un sindaco migliore rispetto agli altri due candidati?
itornano a calcare il palco
serravallese del Da Ponte gli
studenti della 3ª A della scuola media di Sarmede.
Dopo il successo di fine aprile
con la loro antologia shakespeariana “Personaggi in cerca di pal-
coscenico”, rieccoli sabato 27 alle
20.30: metteranno in scena “Mufir
Tulipan e le Ricce Califfe”, opera
vincitrice nella sezione “scena mimica” del concorso vittoriese “Suoni di fiaba”. Prima dei giovani di
Sarmede, che sono stati guidati al
cupero dell’evasione fiscale».
3) «La scuola, in questo
periodo di profonda trasformazione, deve essere
sostenuta senza “se” e senza “ma”. Le risorse disponibili nel bilancio del nostro Comune rendono improponibile la costruzione
di nuove scuole, quindi andranno ricercati spazi al-
teatro dai professori Maria Merlo,
Marisa Zanette, Mario Ballotta ed
Elisa Marchesini, gli allievi delle
scuole di musica di Vittorio Veneto e della scuola media Cosmo eseguiranno le composizioni vincitrici del concorso, dedicato al tema
delle “Mille e una... fiaba d’Oriente”, nella sezione per musica da
camera. (TB)
l’interno delle scuole esistenti o recuperando plessi attualmente chiusi o destinati ad altre attività».
4) non risponde
utile azione per la sua migliore applicazione e il
perseguimento degli evasori».
3) «Per migliorarne il
funzionamento, sono in
corso in alcuni edifici
scolastici ampliamenti significativi. Ma la popolazione cresce e si presenteranno altre necessità
per aule, ser vizi e dotazioni. Per sentirsi parte
del territorio, la scuola
ha però anche bisogno di
maggiori rapporti sinergici con l’ente locale attraverso il criterio delle
“intese”».
4) «“Insieme per Cordignano” e il suo candidato sindaco Guido De
Carlo si propongono agli
elettori puntando sull’onestà, sulla trasparenza
e sull’ascolto, qualità che
hanno premiato questa lista con la rielezione per
tre mandati consecutivi.
Le scelte fondamentali che la contraddistinguono nascono dal pensiero e dell’azione su basi concrete i cui principi
sono l’equità, il rispetto
del cittadino fonte di diritti e non di assistenza,
il perseguimento dei valori sociali e culturali e la
salvaguardia dell’ambiente, sostenuti dalla volontà di crescere e con
l’orgoglio di appartenenza alla propria terra».
Teatro delle ombre per “Personaggi in cerca di palcoscenico” della 3A
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
DUE MESI FA MATTEOLI PROMISE 20 MILIONI
Soldi per i laghi:
fumata nera
G
aleotta fu quella visita del ministro
Altero Matteoli a Tarzo, a
fine febbraio. L’occasione
che doveva servire, nelle
speranze del Sindaco di
Revine Lago Battista Zardet, per firmare l’accordo
in base al quale il Ministero dell’Ambiente avrebbe finanziato cospicuamente il progetto di
recupero dei laghi, si è rivelata una specie di boomerang.
«In verità, io avevo insistito per incontrarlo a
Roma - ricorda Zardet - e
avevamo pure concordato la data. Purtroppo però
qualcuno, siccome era in
zona per una inaugurazione, ha voluto invitarlo
anche qui (si era in campagna elettorale, ndr), e
questa visita è coincisa
con il clou della protesta
per la questione del Piano d’Area e dei conse-
L’ex ministro Altero Matteoli
guenti timori di qualcuno
di una possibile riapertura delle cave. Vista la situazione e le manifestazioni popolari, il Ministro
ci ha chiesto spiegazioni,
e nonostante le nostre rassicurazioni ci ha detto di
attendere un attimo. Essendo i soldi già destinati, credo di non aver perso il tram, ma certo il progetto si è complicato, ed
abbiamo perso tempo».
Tutto perduto dunque?
«Io spero di no: infatti i
miei incontri nel corso dei
mesi precedenti erano avvenuti anche con funzionari ministeriali, Regione
e Provincia: le loro relazione rimangono immutate, incontri e chiarimenti sono tuttora in corso con tutti gli enti interessati. Vorrei dire che abbiamo ricucito lo strappo:
la prossima settimana avremo un ulteriore incontro al ministero dell’ambiente ed in Regione».
Non è che fosse una
promessa pre-elettorale?
«Non volevo quell’incontro a Tarzo proprio
per non dare questa impressione: io di incontri
col Ministro e i suoi dirigenti ne avevo già fatti parecchi, e stavo per concludere, già in tempi “non
sospetti”. Questa visita,
con la patata bollente del-
le cave, ha distolto la sua
attenzione».
È quindi colpa delle
manifestazioni contro
le cave?
«No di certo: quella
protesta voleva contribuire a innalzare le barricate
contro i colpi di mano sul
piano d’area. Non le ritenevo necessarie, ma le capisco. E quello era il momento di farle. Temo che
il Ministro le abbia interpretate come sintomo di
una divisione della popolazione, quando invece
siamo tutti d’accordo contro le cave».
E la questione delle
cave a che punto è?
«Il termine per la presentazione delle osservazioni in Regione è scaduto il 20 maggio. La nostra
(nella quale chiediamo il
ripristino del testo del Piano d’Area come lo avevano concordato i sindaci) è
stata presentata a tempo
debito. Da fonti politiche
ho avuto sempre e solo
rassicurazioni, per cui ero
tranquillo e sono tranquillo. Attendiamo il passaggio in commissione
consiliare regionale, e poi
il voto di approvazione definitivo del Consiglio Regionale. E quindi torneremo alla carica sulla questione dei laghi».
Alessandro Toffoli
scite, i campi.
La giornata è iniziata
con l’alzabandiera ed è proseguita con la messa animata dagli scout. È stato
poi il momento del taglio
del nastro e della benedizione delle due stanze, e
quindi
del
grande pranzo
comunitario,
con circa 130
persone. Presenti alcuni
membri del
consiglio pastorale, che
guarda con attenzione ed interesse all’evolversi dell’attività, ed anche tanti Capi e
Scouts del Gruppo di Polpet, cui i ragazzi di Follina
fanno ufficialmente capo.
N
asce dalla penna
di Fabrizio Piumatto, grafico professionista di Cuneo, il nuovo
logo della Provincia di
Belluno. Il lavoro del
grafico piemontese ha
convinto la commissione esaminatrice che lo
ha scelto tra le 233 pro-
Padre Francesco Polotto con alcune ragazze scout
I lavori di adattamento
della sede sono stati realizzati dagli stessi ragazzi.
Gli adulti del paese hanno
visto “trasformata” e finalmente riutilizzata la vecchia sede del
“baretto” che
fino ad alcuni
anni fa funzionava per i
giovani che si
incontravano
nel campo attiguo al complesso abbaziale. E vivo
interesse anche per la foto,
esposta in sede, del primo
Riparto Scout di Follina costituitosi nel 1923, in cui in
molti hanno riconosciuto
qualche parente o conoscente. E proprio dei campi estivi si è parlato durante il pranzo: si terranno tra
il 20 ed il 30 luglio ai Piani
di Vederna, in località Imer
(Tn), e in particolare le
Guide saranno gemellate
con il Riparto di Longarone per 11 giorni di attività
intensa all’aria aperta.
Per il prossimo futuro è
in cantiere l’apertura di un
Branco di Lupetti già dal
prossimo autunno: la proposta scout a Follina quindi si rivolgerà anche ai
bambini dagli 8 anni in su,
ed è già possibile contattare il parroco o i capi per avere maggiori informazioni.
rio e di una realtà locale
fatta di incontro di culture differenti. La rappresentazione del concetto è graficamente data
da segni che
si incrociano
e che si posano idealmente sulla città
di Belluno,
capoluogo
della provincia, come un
asterisco che ne valorizza il senso.
In progetto
l’apertura
del Branco
Lupetti
LA PROVINCIA DI BELLUNO
HA UN NUOVO LOGO
poste giunte da tutta Italia in risposta al bando
di concorso fatto dall’amministrazione provinciale. Il nuovo segno
grafico è stato giudicato
contemporaneo e innovativo, capace di contenere ed esprimere le caratteristiche del territo-
TARZO: Completati i marciapiedi
in località Corona
S
ono stati completati i lavori di sistemazione dei
marciapiedi lungo le vie Trevisani nel Mondo e
Corona a Tarzo. La ditta appaltatrice, Facco
M. srl. di Santa Giustina in Colle, ha provveduto alla sostituzione
delle cordonate, all’asfaltatura e al rifacimento della linea di illuminazione pubblica e
alla sostituzione dei pali di illuminazione.
TARZO: Il Comune premia
gli atleti meritevoli
I
l Comune di Tarzo ha premiato gli atleti e le società
che nell’anno 2005 si sono distinte per meriti sportivi. La cerimonia si è svolta al ristorante “Alle Rive”.
Questi i premiati: Teresa Franceschet (triathlon), Jessica
Tomasi (ballo latino-americano), Giulia Donnola (nuoto), Mauro De Coppi (arbitro di calcio a 5), Eleonora Da
Ros, Daniele Canzian, Michele Sommavilla, Roberto Busolin, Michele Dal Cin, Rossella Giordan, Loredana Cesca e Monica Grosso (squadra di tiro a freccette), U.C.
Vallata (ciclismo).
D
Follina, gli scout
hanno una sede
omenica 21 maggio, alla presenza
del presidente dell’Associazione italiana guide e
scouts d’Europa cattolici,
di molti amici scout, dei genitori, del sindaco e del parroco padre Francesco Polotto è stata inaugurata la
sede dei Riparti Guide e
Scout nei locali dell’Abbazia di Follina.
Un momento importante per i 26 ragazzi tra gli 11
ed i 15 anni che partecipano all’attività dei due Riparti e che domenica erano
in fibrillazione per il gran
numero di ospiti (oltre
200!) venuti a “curiosare”
nei locali messi loro a disposizione per farne la “base” nella quale si progettano le mille avventure, le u-
23
MIANE-FOLLINA: Il 28 biciclettata
per la vita con l’Aido
INAUGURATA IL 21 MAGGIO
D
Domenica 28 maggio 2006
omenica 28 maggio 12ª biciclettata per la vita promossa dall’Aido di Miane e Follina con la collaborazione del Gruppo Sportivo Valsana. La partenza è prevista alle 9.30 dal centro polifunzionale di Miane. Il percorso, di circa 15 chilometri, toccherà Miane, Campea,
Premaor, Follina, Valmareno, Cison, Valmareno e Follina
per arrivare al centro ricreativo di Follina verso le 11.30,
dove ci saranno, oltre al sospirato ristoro, anche le premiazioni per i gruppi più numerosi, al partecipante più
piccolo e al più anziano. Gianluigi ed Amelia porteranno la
loro testimonianza di trapiantati.
Ad ogni partecipante sono
richieste 3 euro di iscrizione.
Anche la frazione di Corbanese
ha la sua farmacia
C
i sono voluti 26 anni di battaglie legali ma alla
fine Corbanese è riuscita ad avere una farmacia.
La farmacia è situata in via Piave 2
ed è condotta dai
dottori Leila Alessi (titolare), Maurizio Guerra e Maria Antonia Visentin.
MEL: Parte con Goldoni
la stagione teatrale
S
abato 27 maggio alle 21 nella palestra
della scuola media di Mel
il Gruppo teatro d’arte Rinascita mette in scena “I
rusteghi” di Carlo Goldoni. Si tratta del primo
appuntamento del XIX
Maggio teatrale Zumellese promosso da Gruppo
teatrale Zumellese, pro
loco e Comune di Mel.
Il sabato successivo, 3
giugno, la compagnia
Teatroimmagine di Salzano proporrà “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni. Le restanti
tre rappresentazioni saranno curate dalla scuola
primaria di Mel, dal
Gruppo teatrale Zumellese e dal gruppo parrocchiale Giò.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
MORIAGO / PROGETTO SALUTE MENTALE
Un lavoro in osteria
per sentirsi normali
È
un esperimento
che merita di essere seguito con
attenzione, quello avviato
da “Orchidea” a Moriago.
La cooperativa valdobbiadenese ha preso in affitto
l’osteria “Al Canton” e ne
ha affidato la gestione a
un’operatrice, affiancata da
alcune donne con problemi
di disagio psichico. Non abbiamo notizia di iniziative
simili nel territorio diocesano. «Ma per noi non è la
prima esperienza di questo
tipo - spiega la presidente di
“Orchidea” Adele Lisi -. A
Treviso abbiamo un ristorante di nostra proprietà e
a Mogliano uno in affitto,
entrambi gestiti da operatori insieme a donne con
problemi mentali. A Moriago siamo partiti grazie
alla nostra operatrice addetta all’assistenza Adriana
Antonini che si è presa l’incarico di realizzare il progetto. Prima di entrare nella nostra cooperativa Adriana era barista nella stessa osteria. Quindi è una per-
sona che
ha esperienza nel
settore e
questo ci
ha
dato
tranquillità
al momento di prendere la decisione».
Per il momento, il
supporto
dato ad Adriana dalle
utenti della cooperativa,
che risiedono a Valdobbiadene in strutture residenziali, si limita alla pulizia dei
locali. «Ma stiamo definendo l’inserimento di una giovane come barista - spiega
Lisi -. Chiaramente questa
è una grossa sfida, perché
un conto è l’impiego in cucina o nelle pulizie, un conto è sostenere continuamente rapporti con il pubblico». Completano la squadra due volontarie di Falzè
di Piave e Pederobba.
«L’inserimento nei luo-
ISTITUTO BALBI VALIER
Allievi ed ex
sul palcoscenico
C
erto esilarante, ma
anche intenso e a
tratti commovente. Lo
spettacolo teatrale portato
in scena dagli allievi dell’Itc “Balbi Valier” ha entusiasmato la platea. L’evento ha avuto luogo giovedì 18 maggio al teatro
Careni di Pieve di Soligo e
si è snodato in tre diverse
fasi. Nella prima, i ragazzi
si sono esibiti in una pièce
goldoniana di grande modernità, “Le smanie della
villeggiatura”: due famiglie borghesi “smaniano”
per effettuare l’annuale, esosa, vacanza in campagna, anche a costo di indebitarsi fino alla rovina
pur di non “sfigurare” agli
occhi degli “amici”. Tra
buffi equivoci, invidie e
battibecchi, giunge in porto anche la tormentata storia d’amore tra Giacinta,
bella e determinata protagonista, e l’irruente Leonardo. Emozionati, ma
sempre capaci di reagire
con prontezza a qualche
piccola inevitabile defaillance, gli attori in erba hanno saputo dominare la scena con piglio vivace e con
una carica di simpatia che
ha conquistato il folto pubblico presente in sala.
Non da meno i protagonisti della seconda parte, appannaggio soprattut-
Alcuni studenti-attori del Balbi Valier
BARBISANO: Arrampicate, poesie,
musica e Cuccagna climbing
abato 27 e domenica 28 maggio
presso la palestra di arrampicata di
Barbisano il Cai di Pieve propone la ma-
S
nifestazione “Montagna talismano dell’amicizia”. Si inizia sabato sera alle 20.30
con lo spettacolo “Arrampicata e lettu-
FARRA
Bachi da seta,
giochi
e musica
a “Intrecci”
U
MORIAGO: l’osteria “Al Canton”
ghi di lavoro è l’ultimo tassello del percorso di recupero dei sofferenti psichici, un tassello oggi molto
problematico - afferma Lisi -. A Moriago, Treviso,
Mogliano stiamo tentando
dei “percorsi di normalità”
per riportare nella vita sociale, a pieno titolo, queste
persone».
Ciascuno di noi può contribuire a questo percorso.
Anche solo ordinando un
caffè. Naturalmente all’osteria “Al Canton”.
Federico Citron
to della classe V che si è
misurata con una travolgente versione in pillole
del musical anni ’80 “Grease”: un turbinio di musiche, balli scatenati e ammiccamenti adolescenziali accompagnati da un pizzico di malinconia poiché,
tra studio, feste, grandi amicizie e tenere storie d’amore, ci si avvicina al diploma e al momento degli
addii... Non necessariamente, sembra abbiano
voluto testimoniare alcuni
ex allievi del “Balbi” con la
loro “Shining Band &
Choir”. Il gruppo, costituito da quelli che oggi sono
diventati degli affermati
professionisti, dei padri e
delle madri di famiglia,
che hanno però saputo
mantenere vivi i forti legami nati tra i banchi di
scuola, ha concluso la serata intonando canzoni leggendarie come “Let it be”
dei Beatles e “I still haven’t
found what I’m looking
for” degli U2; tutto è stato
rigorosamente suonato dal
vivo con l’ausilio di un pianoforte e di una chitarra.
Non mancheranno future iniziative dello stesso
genere di cui saranno ancora una volta artefici anche ex studenti e affezionati genitori, storici sostenitori del Collegio.
ra”, esperimento di lettura con lo sfondo della gestualità dell’arrampicatore a
cura della Corale di Barbisano. Domenica alle 14.30 arrampicata aperta al pubblico; alle 16.30 “Cuccagna Climbing” aperto a tutti con “ricchi premi”.
n’occasione per intrecciare relazioni
intorno a un’antica pratica
ormai cadutA in disuso come l’allevamento dei bachi
da seta. Questo è “Intrecci”,
la bella manifestazione che
si tiene dal 2 all’11 giugno all’azienda agricola Pederiva
in località Credazzo a Pieve
di Soligo. Due gli eventi che
venerdì 2 apriranno “Intrecci”: poesie e fisarmonica di Patricia Gomez (alle
19) e un concerto della Corale dei Laghi (alle 21). Nel
pomeriggio di sabato 3 seminario su favole, sogni e
memorie nei giochi dei
bambini del mondo; alla sera musica mediterranea con
i Sineterrae. Per tutta la durata della manifestazione
sarà possibile visitare l’allevamento di bachi allestito in
appositi locali dell’azienda.
Il ricavato dell’iniziativa, che
è promossa dalle associazioni Viezzer, Via dei Mulini e Gioca e Crea, verrà destinato alla realizzazione
della comunità alloggio per
diversamente abili a Soligo.
Domenica 28 maggio 2006
25
COL SAN MARTINO: Bimba
macedone muore in incidente
A
causa di un tragico
incidente, avvenuto
nel tardo pomeriggio di sabato 20 maggio in via Trevigiana a Sernaglia della Battaglia, una bambina macedone di 8 otto anni, Sejdzan
Sinanoski, ha perso la vita.
La bambina era in auto con
il papà, la mamma e il fratello Imer di 7 anni. Per cause ancora in corso di accertamento l’auto si è schiantata contro un pino. Sejdzan è
morta sul colpo, il padre Besir ha riportato gravi lesioni
ed è ricoverato all’ospedale
di Belluno, Imer è ricoverato in gravissime condizioni
nel reparto di rianimazione
dell’ospedale di Conegliano.
Praticamente illesa, invece,
la madre Fatima.
La famiglia Sinanoski risiede a Col San Martino, in
via Gentile e Sejdzan frequentava la scuola elementare del paese. Sul suo banco i compagni di classe,
sconvolti per l’evento, hanno posto dei fiori, disegni e
bigliettini con pensieri dedicati all’amica “diventata un
angelo”.
FONTIGO: Tamburello e concerto
per “Due cuori per la vita”
L’
associazione “Due cuori per la vita” e la pro loco di Fontigo propongono, il 27 e il 28 maggio,
la Festa di primavera. In programma una serie di partite di tamburello promosse dall’As Fontigo al fine di far
conoscere questo sport che ha reso famosa la frazione
di Sernaglia (inizio alle 14.30 di sabato 27), un concerto di gruppi emergenti (la sera di sabato 27), tornei di
calcetto e tresette a squadre, esibizione di scuola di pattinaggio (alle 16 del 28). Per la sera di domenica 28 è
previsto uno spettacolo di danza orientale con i gruppi
Iaset Neferu e Zuhur Al Raqs. Funzionerà il chiosco. Il
ricavato della manifestazione verrà devoluto all’attività
di solidarietà dell’associazione “Due cuori per la vita”.
sicale Lukas Franceschini.
VENERDÌ 26
Alle 20.30 nella sala incontri della biblioteca multimediale di Farra
di Soligo il dottor Marco Sanzovo
presenta al propria tesi di laurea
dedicata al tema “I castelli del
Quartier del Piave e della Valmareno - Storie e architetture del nostro medioevo, cosa rimane e cosa è andato perduto tra pergamene e foto aeree”.
SABATO 27
Alle 20.30 al teatro Careni di Pieve di Soligo serata conclusiva del
5° concorso canoro per
bambini “Città di Pieve di Soligo” promosso dall’associazione Flic
Floc in collaborazione con l’amministrazione e la pro loco di Pieve.
Dalle 16.30 alle 17.30 nella biblioteca comunale di Pieve letture animate per i bambini
di seconda e terza elementare (a
cura di Maura Nadalin).
Alle 17.30 all’auditorium della biblioteca comunale si celebrano i
20 anni di calendari ideati e realizzati da Walter Bernardi.
Intervengono: Danilo Gasparini dell’Università di Padova, Emilio Lippi
direttore della Biblioteca comunale di Treviso, Eugenio Manzato, Mauro Giancaspro direttore delle Biblioteche Nazionali di Napoli e Bari, Carlo Caracciolo e il critico mu-
DOMENICA 28
Alle 8 aprono le iscrizioni del XVII
Torneo Open nazionale semilampo
di scacchi 3° “Giovanni Possamai” promosso dal Circolo Scacchistico Pievigino al Centro di cultura “Fabbri” di Solighetto.
Alle 16 nella barchessa di villa Spada a Refrontolo premiazione della
13ª rassegna di poesia
“Poeti in erba tra Piave e Livenza”.
MERCOLEDÌ 31
Alle 11 il cantante degli Estra Giulio Casale incontra gli studenti dell’istituto Casagrande all’auditorium della biblioteca. Alle 21.30
terrà un concerto al teatro Careni; ingresso 8 euro,l’intero incasso
verrà devoluto in beneficenza.
e
L’AZiON
Conegliano
CONSENSI E PERPLESSITÀ TRA LA GENTE
Nuova viabilità
a Campolongo
V
ia Monticano non
sarà più la circonvallazione sud di
Conegliano, attraversata ogni giorno da migliaia di auto in cerca di soluzioni alternative all’intasatissima
Pontebbana. La giunta ha
deciso di chiudere entrambi gli accessi diretti su via
Monticano: da giovedì 18
maggio non si può più entrarvi né da via Manin né da
via S. Giuseppe. Una piccola rivoluzione per la popolosa frazione di Campolongo, che conta ben 4 mila abitanti, quasi un paese a sé,
da tempo oppressa da volumi di traffico eccessivi. I primi giorni sono stati caotici.
A sbarrare gli ingressi c’è
una transenna con un cartello di divieto. Ma quando
non è presente la pattuglia
dei vigili, la tentazione di entrare nonostante il divieto
ha quasi sempre la meglio.
Almeno da via S. Giuseppe,
visto che da via Manin, con
il semaforo e il flusso di auto continuo in entrambi i
sensi di marcia, è più difficile barare. Nelle ore di punta, si forma la coda per entrare da dove non si può. C’è
chi, addirittura, fa inversione di marcia quando si accorge di essere il solo “fesso” a non trasgredire, con
buona pace della sicurezza
sua e degli altri. «Ogni sperimentazione ha bisogno di
un periodo di assestamento, la gente deve adeguarsi
e trovare i percorsi alternativi – afferma il vicesindaco
Alberto Maniero –. I primi
giorni bisogna avere un mi-
VENERDÌ 26
Alle 17, in via dei Mille, festa di fine anno della scuola dell’infanzia
di Via dei Mille con presentazione
alle famiglie degli allievi del lavoro svolto durante l’anno scolastico.
Alle 17.30, all’Informagiovani per la
rassegna Maggio dantesco,
Carmelo Ciccia legge e commenta
Zuffe fra demoni e dannati nel XXII
canto dell’Inferno. Ingresso libero.
Alle 20, allo stadio comunale Narciso Soldan, 16º Memorial
Toni Fallai. Gare di atletica leggera su pista sia maschili che femminili con atleti di livello internazionale. Ingresso libero.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi,
gli studenti dell’Itt Da Collo mettono in scena La famiglia
dell’antiquario di Carlo Goldoni. Ingresso libero.
Alle 22, la società sportiva Silca Ogliano e la Treviso Marathon orga-
nimo di tolleranza e non è il
caso di multare la gente da
subito, tra qualche giorno i
vigili cominceranno a comminare le sanzioni».
La decisione della giunta ha fatto discutere l’intero
quartiere. Se ne parla nei
centri di ritrovo, come la gelateria di via Vital, commentando gli articoli di
giornale usciti in questi
giorni. Chi spezza una lancia contro, chi a favore. Del
resto, la chiusura degli ingressi diretti su via Monticano costringe anche i residenti a giri dell’oca per tornare a casa. Chi deve entrare nel quartiere da Ovest (via Manin), ora è costretto a imboccare via Galvani (prima dei Magazzini
Bernardi, sulla destra), chi
entra da Est (via S. Giuseppe), invece, o imbocca via
dei Gelsi e, per una strettissima stradina di campagna arriva in via Ca’ di Villa, o sale sulla circonvallazione per imboccare, poco
più avanti, via Vital. «Chi è
di Campolongo conosce le
vie alternative – commenta
un residente – e quindi per
lui non deve essere un pro-
nizzano L’ora di maratona:
staffetta su pista 24 per 1 ora. Ingresso libero.
Alle 22.30, allo ZionRockClub, concerto della band friulana Amari
che ha appena sfornato il nuovo
disco “Populus”.
SABATO 27
Alle 10.30, a casa Cima, Roberto
Piaia inaugura la mostra Assurfivo. Fino al 2 luglio. Ingresso libero.
Alle 18 viene inaugurata la nuova sede dell’Arci di Conegliano all’ex scuola elementare di
Ogliano in via Marcorà.
Alle 22.30, allo ZionRockClub, Baustelle in concerto.
DOMENICA 28
Dalle 9, alla Scuola di viticoltura ed enologia di Conegliano, 26º convegno dell’Unione
blema entrare e uscire dal
quartiere con la nuova viabilità. Chi invece viene da
fuori e attraversa il quartiere a mo’ di scorciatoia non
dovrebbe passare di lì». Ma
c’è anche chi mugugna. La
nuova viabilità diventerà definitiva nonostante le proteste? «È presto per dirlo, attendiamo di avere in mano
qualche dato sui flussi di
traffico – dice Maniero –. E
poi andiamo a vedere chi è
che protesta, se protestano
quelli che da Santa Lucia
devono raggiungere l’autostrada a noi non interessa.
Se invece gli abitanti di
Campolongo ritengono che
questa soluzione non sia migliorativa e i disagi sono
maggiori dei benefici, ne discuteremo con loro. Siamo
in contatto quotidianamente con il quartiere».
La chiusura alle auto dei
due ingressi più importanti della frazione è il primo
passo per realizzare la città
dei bambini e delle bambine, il progetto proposto dalle Acli e dall’Ordine degli
architetti e a cui l’amministrazione comunale ha aderito nell’agosto dell’anno
ex allievi. Anno importante il 2006,
giacché gli ex allievi ricordano i
cento anni della “Fondazione per
l’insegnamento enologico ed agrario”, i 130 anni della “loro” Scuola e i 60 anni dell’Unione ex allievi, di cui una delle colonne fu
ed è Carlo Miconi, festeggiato con
una bella medaglia in bronzo patinato (diametro 60 mm) del celebre scultore Giuseppe Grava.
Alle 9, in viale Carducci, 5ª Fiera del benessere: expo di
prodotti e tecniche per il benessere fisico e mentale.
Alle 9.30, alle piscine comunali, 20ª
edizione della gara dello
Stroppolo, gara di nuoto per
allievi di scuole elementari e medie. Ingresso libero.
Alle 15, all’oratorio Don Bosco, pomeriggio con recite e musiche del
coro Voci liete per la Festa della mamma. Ingresso libero.
Alle 16.30, alla chiesetta di Sant’Orsola, canzoni e parole in concerto
con Il cielo in una stanza… Musiche etniche, folk, leggera e jazz con la voce recitante
scorso. Ma se rendere più
vivibile il quartiere è obiettivo condiviso dalla maggior
parte dei residenti, il come
rimane un rebus. I commercianti temono che alcune proposte – considerate
“troppo rivoluzionarie” – avanzate dalle Acli, in particolare la pedonalizzazione
del centro, possano ripercuotersi negativamente sul
loro lavoro. «Mi dicano se
vogliono che vada a lavorare in Africa» sbotta il titolare della gelateria del centro.
«Quando si fanno delle scelte di ristrutturazione della
viabilità, i servizi presenti
devono essere salvaguardati, magari con espedienti
compensativi, come iniziative culturali, ricreative che
attraggano gente – commenta il presidente dell’Ordine degli architetti di Treviso Italo Rebuli –. In ogni
caso, non vogliamo contrapporci ai commercianti,
ogni intervento va condiviso».
Da un mese ha fatto capolino sulla scena un nuovo
comitato, “Vivere Campolongo”, presieduto da Sergio Dario. Cosa vogliono ottenere tenta di spiegarlo uno dei promotori, il presidente della Polisportiva Michele Padoan. «Abbiamo
presentato in Comune un
progetto per Campolongo,
forte di 340 firme, che si affianca a quello delle Acli –
dice –. A noi, come a loro,
interessa che il quartiere
sia vivibile, che i bambini
possano circolare in sicurezza, ma il nostro progetto è meno invasivo». Ovvero? «Crediamo sia sufficiente realizzare dei dossi a
raso e gli spostamenti di
carreggiata per far rallentare le auto – spiega – senza chiudere il centro al traffico e senza fare dei sensi unici. Ma alle Acli va dato il
merito di aver sollevato il
problema e noi ci affianchiamo a loro, non ci mettiamo in contrapposizione».
Francesca Nicastro
di Pino Costalunga e la partecipazione del Coro giovanile Nova Cantica di Belluno e la partecipazione
straordinaria di Lanfranco Malaguti alla chitarra jazz. Ingresso libero.
LUNEDÌ 29
Alle 20.30, al bocciodromo osteria
Tre corone di via Lourdes, continua
il torneo provinciale di bocce
in notturna. La finale si terrà
il 10 giugno. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 31
Alle 17.30, a palazzo Sarcinelli, per
la rassegna culturale Maggio
dantesco, Carmelo Ciccia tiene
una conferenza sul tema La Divina Commedia in chiave psicoterapeuta: per vincere depressioni, ansia, paure. Ingresso libero.
VENERDÌ 2
All’ex convento San Francesco cominica il 22° Concorso internazionale di musica vocale da
camera “Città di Conegliano”.
Terminerà domenica 4.
Domenica 28 maggio 2006
27
COMUNE: Contributo di 250 euro
per l’acquisto di bici elettriche
A
nche per l’anno corrente la Regione Veneto ha messo a disposizione un finanziamento finalizzato all’acquisto di biciclette elettriche “a pedalata assistita”.
Questi mezzi sono dotati di un motore elettrico che rende più facile “pedalare” e che può comunque essere escluso per utilizzare il mezzo come una bicicletta tradizionale. Il motore è ricaricabile con una spesa molto bassa mediante una normale presa elettrica. Nel 2005 il Comune di
Conegliano ha erogato trentasei contributi a cittadini acquirenti di cicli a pedalata assistita. Quest’anno l’ammontare del fondo a disposizione dei coneglianesi permetterà di finanziare l’acquisto di altre quarantadue
biciclette (contributo di
250 euro ciascuna).
Per informazioni: Servizio ambiente del Comune di Conegliano, via Accademia 1, telefono 0438413236.
BAGNOLO: A 67 anni
è mancato Egidio Perenzin
G
iovedì scorso, 11 maggio, nella chiesa di Bagnolo
l’addio ad Egidio Perenzin di 67 anni. Dopo aver condotto con successo e per molti anni la premiata latteria “Perenzin” di Bagnolo, si era ritirato a coltivare la campagna, lasciando l’impresa casearia nelle mani della figlia Emanuela e del genero Carlo, fedeli ma anche bravi continuatori del suo lavoro. I Perenzin,
che fanno formaggi ormai da quattro generazioni, nel 1933 vinsero la
medaglia d’oro al “Salon des arts
mènagers” di Bruxelles. Egidio Perenzin, oltre ad Emanuela, Carlo e
nipoti, lascia la moglie Ivana e l’altra figlia Margherita. (MS)
“IL PIACERE DI LEGGERE”:
Ecco le classi vincitrici
S
i è concluso il torneo “Il piacere di leggere” – frutto della collaborazione tra assessorato alle Politiche giovanili e cultura, Progetto giovani e Istituti superiori di Conegliano – che ha coinvolto 1.400 studenti
di 70 classi appartenenti a sette istituti superiori cittadini.
Ecco le classi vincitrici del concorso: 2ª C “G. B.
Cerletti”; 5ª B liceo scientifico “G. Marconi”; 1ª E liceo
scientifico “G. Marconi”; 3ª A Itt “Da Collo”; 2ª E liceo
scientifico “G. Marconi”; 4ª C liceo classico “Marconi”.
PICCOLA COMUNITÀ:
L’evoluzione della situazione
A
lcuni
aggiornamenti sulla Piccola
Comunità, finita alcuni mesi fa al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica a seguito della scoperta dell’appropriazione
indebita di una considerevole somma (intorno ai
250 mila euro) da parte del
presidente Luciano Gallo.
Le conseguenti verifiche
sui conti dell’istituzione
hanno portato alla scoperta di una precaria situazione finanziaria dell’ente
di via Molmenti.
A seguito di quegli eventi Gallo si dimise e venne sostituito alla presidenza della Piccola Comunità da don Antonio Zuliani.
Questa, ad oggi, l’evo-
luzione dei fatti: Gallo ha
restituito buona parte dei
soldi di cui si era indebitamente appropriato; don
Gigi Vian ha ritirato la querela presentata nei confronti dello stesso Gallo a
seguito delle scuse di quest’ultimo per alcune frasi
offensive espresse nel corso di una riunione; per ripianare i debiti è già stata
venduta la sede della comunità di Levada di Ponte
di Piave (acquirente la cooperativa Alternativa) mentre sono in corso trattative
per la vendita delle strutture di Fontanellette (da
qualche tempo non utilizzata) e di Vazzola. Pertanto oggi la sola struttura
funzionante è quella di via
Molmenti in Conegliano.
e
L’AZiON
Conegliano
PER LA GENEROSITÀ HA VINTO IL CIVILITAS
Franca Perin, quando
il dovere diventa passione
F
are bene il proprio lavoro non è
un merito di per
sé. Farlo con passione anche fuori dall’orario di lavoro è una cosa rara. Per
questo i promotori del Premio Civilitas hanno deciso
di premiare Franca Perin,
impiegata presso il Comune di Conegliano, per la dedizione con cui espleta la
mansione di affiancamento
delle associazioni cittadine
nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi.
«L’entusiasmo per il mio lavoro mi è dato dalle persone con cui, di volta in volta,
mi trovo a collaborare. Ed
è questo che mi spinge a
portare il mio impegno al
di fuori dell’ufficio e oltre
l’orario di lavoro».
Qual è il suo ruolo all’interno dell’amministrazione comunale?
«Ho lavorato per 28 anni agli uffici anagrafe ed elettorale. Poi 10 anni fa è capitata l’opportunità di trasferirmi nell’ufficio che si
occupa dello sport e del
tempo libero e qui ho iniziato ad entrare in contatto
con le associazioni locali,
indicando loro la via burocratica più veloce ed efficace per realizzare le loro i-
C
ome ogni anno il
gruppo di preghiera della parrocchia Santi
Martino e Rosa di Conegliano organizza tre incontri di conoscenza e approfondimento del Trattato della vera devozione a
Maria di San Luigi Maria
Grignon da Montfort in vista della consacrazione solenne il giorno 24 giugno
alle 15 nella chiesa parrocchiale.
Gli incontri di prepara-
Franca Perin
niziative e per farle conoscere sul territorio».
Però il suo lavoro non
si ferma qui, giusto?
«Un’associazione che
vuole realizzare una manifestazione presenta un progetto, l’amministrazione comunale mette a disposizione le risorse che può e io
controllo che queste siano
utilizzate in modo che non
ci siano sprechi. Poi, per
mia volontà, partecipo anche a queste manifestazioni perché voglio che abbiano credibilità e spero che
portino nuove risorse per
l’associazione che l’ha organizzata».
Lei, anche prima di
questo lavoro, è sempre stata attiva nell’ambito sportivo.
«Eh sì, per 14 anni ho
giocato a calcio. Ho coperto tutti i ruoli come mezz’a-
CHIESA
Consacrazione
solenne
a Maria
Santissima
zione, tenuti da un sacerdote monfortano, si terranno i tre sabati precedenti e cioè sabato 3, 10 e
17 giugno alle 15 nella par-
la, mediano e libero. Ho iniziato a Conegliano, poi ho
raggiunto un certo livello:
con il Mestre in serie A, poi
con il Padova, con il Pordenone, il Valdobbiadene,
il Trani e ho finito la carriera calcistica di nuovo a
Conegliano, come sentivo
fosse giusto».
Perché ha scelto di
giocare a pallone?
«Avevo iniziato con la
pallacanestro, a Treviso,
però non conciliavo gli allenamenti con il lavoro, e
del resto non giocavo per i
soldi. Così ho deciso per il
pallone, ricordo che la sera
dopo il lavoro raggiungevo
Favaro Veneto per gli allenamenti».
Tornando alle manifestazioni delle associazioni, quali sono quelle che le hanno dato
più soddisfazione?
«Tutto ciò che è legato ai
ragazzini, che sia un torneo
sportivo o un mercatino.
Perché credo che le nuove
leve debbano credere in
quelle associazioni che le
coinvolgono. Le manifestazioni che ho più care in questo senso sono la Festa delle associazioni e il Mercatino dei ragazzi».
Alberto Rosa
rocchia Santi Martino e Rosa di Conegliano.
Tutti sono invitati, in modo particolare coloro che
desiderano affidarsi a Maria Santissima secondo la
spiritualità di San Luigi Maria Grignon da Montfort,
ma anche i consacrati che
desiderano rinnovarla e insieme approfondire di più il
cammino di affidamento a
Maria Santissima.
Per informazioni telefonare allo 0438-22265.
NUOVA PAVIMENTAZIONE IN VIA CIMA
S
ono terminati i lavori di ripavimentazione di via G. B. Cima mediante
la sostituzione del manto di asfalto con
un nastro di porfido posato ad “archi contrapposti” e bordato ai lati da una fascia
di acciottolato a contatto con i fabbricati
prospicienti la via, che ricorda le vecchie
strade in ciottoli di fiume, e la pavimentazione in porfido del tratto di marciapiede di via Marconi, di collegamento dalla “fontana dei cavalli” al portico di via 20
Settembre. In occasione dei lavori di pa-
vimentazione, sono stati eseguiti interventi miranti a risolvere alcuni problemi
di scolo e raccolta delle acque meteoriche, la collocazione di caditoie e griglie,
e il rifacimento della rete fognaria delle
acque miste. Complessivamente l’opera è
costata al Comune 260 mila euro.
Ricordiamo che via Cima è zona a traffico limitato (Ztl) con divieto di transito
per i veicoli a motore con eccezione di
frontisti, taxi e veicoli adibiti a servizi pubblici.
FISM
I bambini
delle materne
fanno le
mini-olimpiadi
N
ella mattinata di sabato 27 maggio,
con inizio alle 9 al palazzetto dello sport di Campolongo, si svolgeranno anche quest’anno le mini-olimpiadi, manifestazione
sportiva non competitiva.
Giunte ormai alla quarta edizione, costituiscono un
momento d’incontro e collaborazione tra le scuole paritarie, della zona 7, aderenti alla Fism (Federazione italiana scuole materne).
Con questo progetto,
che vede coinvolti i centri
infanzia di Bagnolo, Santa
Maria di Feletto, San Pietro di Feletto, Umberto I,
San Pio X, Scomigo, collegio Immacolata e Giardino,
si mira a promuovere la
condivisione e la cooperazione.
I piccoli atleti presenteranno una disciplina sportiva diversa per ogni scuola; seguiranno l’accensione
del braciere, la consegna
delle medaglie e il lancio
dei palloncini con i bigliettini dei bambini.
Domenica 28 maggio 2006
29
OGLIANO: Il Magnificat di Vivaldi
con la Piccola Orchestra
V
enerdì 26 maggio, alle 20.45 nella Chiesa di Ogliano, si tiene un concerto che prevede, a conclusione del mese mariano, l’esecuzione del “Magnificat”
di Antonio Vivaldi. Interpreti: Loredana Zanchetta e Chiara Zilio, soprani, la “Piccola Orchestra Veneta” diretta da
Giancarlo Nadai, le Corali di Saccon, Ogliano e Cordignano.
Il programma prevede nella prima parte composizioni di Bach e di Tartini per violino e orchestra, nella seconda parte il “Magnificat” di Vivaldi per due soprani, coro e orchestra.
L’esecuzione del “Magnificat” sarà introdotta da Nikla De Polo che farà una lettura teologica di una icona dedicata alla Vergine.
CAMPOLONGO:
Festa dell’appartenenza
D
omenica 28 maggio la comunità cristiana di Campolongo celebra la Festa dell’appartenenza. Alle
10.30 viene celebrata la messa nel campo sportivo di via
Monticano. A seguire il pranzo comunitario.
MADONNA DELLE GRAZIE:
Termina la festa della comunità
D
omenica 28 maggio si conclude la festa della comunità di Santa Maria delle Grazie. Al mattino,
alle 10.30, è prevista la celebrazione della messa con la
processione per le vie del quartiere. Nel pomeriggio giochi organizzati per i bambini e alle 19 messa in ricordo
di Dario Pavan.
ALPINI: Gita sociale a Roma
I
l gruppo Alpini di Conegliano effettuerà la gita sociale a Roma nei giorni 6 e 7 giugno. Iscrizioni entro il 26 maggio nella sede di via Beccaruzzi 17 dalle
10.30 alle 12.
e
L’AZiON
Coneglianese
SAN VENDEMIANO / AUGUSTA ULIANA
GODEGA
Per riconoscenza ricorda
il Comune nel testamento
Teatro documentario
sulle sporche
manovre
sull’acqua pubblica
U
D
dar risposta a casi sociali
che si presentano. Sarà una risorsa che potremo gestire e per l’utilizzo della
quale stenderemo un regolamento».
Oltre a ciò il Comune incamererà una cifra complessiva di circa 22 mila euro. «Il denaro – conclude il
primo cittadino – confluirà
nei capitoli dei servizi sociali e verrà utilizzato per
sostenere iniziative inerenti questo settore, realizzando progetti specifici
o sostenendo economicamente persone e famiglie
che ne avessero bisogno».
Nel testamento la signora Augusta ha lasciato
20 mila euro anche al parroco di San Vendemiano,
don Pier Amort, per l’accoglienza e l’attenzione dimostrate nei suoi confronti dalla parrocchia.
Don Pier ha destinato la
somma all’acquisto del sistema di amplificazione e
delle tende del salone del
nuovo oratorio.
Gerda De Nardi
omenica 28 maggio al Palaingresso della Fiera di Godega,
alle 17, l’associazione culturale e teatrale Itineraria
di Cologno Monzese presenta “H2Oro - L’acqua,
un diritto dell’umanità”,
con contributo video di
Jacopo Fo. Si tratta di uno
spettacolo di teatro-documentario per sostenere il
diritto all’acqua per tutti,
per riflettere sui paradossi e gli sprechi del Bel
Paese, per passare dalla
presa di coscienza a nuovi comportamenti. Tra i
temi trattati, la privatizzazione, le multinazionali, le guerre dell’acqua e delle dighe, gli sprechi.
Lo spettacolo conclude
la rassegna “S.o.s. Ambiente” promossa dal Comune e dalla biblioteca di
Godega. L’ingresso è gratuito.
NATO NEL 1994 HA 20 COMPONENTI
MARENO:
Pedalata e cena
delle associazioni
n appartamento
e ventiduemila
euro sono il dono che una cittadina di San Vendemiano ha voluto lasciare, dopo la sua morte, al Comune in segno
di riconoscenza per le
cure prestate e l’assistenza offerta dai servizi
dell’ente.
Augusta Uliana, che risiedeva in via Vittorio Veneto in zona Monticella
House, non avendo parenti stretti, ha così scelto di
devolvere la propria eredità per scopi sociali.
Dopo aver lavorato in
Svizzera per diversi anni,
l’anziana signora, deceduta all’età di 88 anni, era andata ad abitare a San Vendemiano. Rimasta vedova
di Antonio Tonon, dal 1999
era seguita dalle assistenti sociali e dalle assistenti
domiciliari con le quali aveva instaurato un rapporto di vicinanza e di confidenza. Così, dopo la morte avvenuta nell’ottobre
scorso, è stata resa nota la
decisione di Augusta di
mettere a disposizione di
altri, che sono nel bisogno,
quanto possedeva. Una
forma di riconoscenza e al
tempo stesso un far rivivere la memoria, oltre a un
voler sottolineare gli aspetti positivi di come le
realtà del territorio contribuiscono alla cura e al benessere della persona.
«Il consiglio comunale
– spiega il sindaco di San
Vendemiano, Sonia Brescacin – ha approvato l’accettazione dell’eredità. Entreremo in proprietà dell’immobile di cui stiamo
studiando la destinazione
futura. Come indirizzo intendiamo lasciarlo a disposizione dell’amministrazione comunale per
“Anfora”, gruppo di giovani
per animare la vita di San Fior
“A
nfora” è un contenitore che raccoglie idee diverse, giovani e fresche, che vengono
depositate lì per fermentare e, al tempo opportuno,
essere dispensate alla gente. “Anfora” è il nome che
un gruppo di giovani di San
Fior ha scelto per dar vita
ad un’associazione nuova
e ricca di iniziative da fare... insieme. “Anfora” significa solidarietà e cultura attraverso “Emergenza
suono”, significa tradizione e valori con il presepe
realizzato in piazza a San
Fior, significa aggregazione con un occhio di riguardo ai più piccoli grazie al cinema sotto le stelle.
Questo è un po’ il biglietto da visita del gruppo, oggi di circa 20 componenti, nato nell’ottobre
del 2004. L’iniziativa è partita dall’assessore Paolo
Bottega (nella foto) che ha
invitato a un incontro tutti
i giovani dai 18 ai 25 anni
del comune di San Fior. Il
progetto si è poi concretizzato grazie anche alla
presenza dell’operatrice di
comunità Roberta, che ha
seguito i ragazzi nel loro
costituirsi in gruppo continuando poi ad affiancarli.
«La prima idea e inizia-
tiva – spiega Gianluca – è
stato proporre “Emergenza suono” nel 2005. Il carattere principale di questa
iniziativa è stata sicuramente la collaborazione
con Emergency. Lo scorso
anno abbiamo parlato di
Afghanistan, quest’anno
l’attenzione è rivolta a un
nuovo centro cardiochirurgico nei pressi in Sudan». L’idea è proprio quella di collegare il divertimento, proposto dai concerti, a valori irrinunciabili quali la pace, l’amicizia e
la solidarietà, il tutto per
promuovere cultura. La
nuova edizione di “Emergenza suono” avrà luogo
dal 15 al 18 giugno e sarà
presente alla prima serata
anche il missionario diocesano, don Tarcisio Bertacco.
«Abbiamo voluto allestire il presepe – racconta
Sandro – per far vivere la
piazza nel periodo invernale. Con il presepe abbiamo inteso coinvolgere la
comunità. Lo abbiamo realizzato iniziando a lavorare
ad ottobre per la scenografia per giungere a dicembre all’allestimento vero e proprio. Abbiamo avuto un ottimo riscontro da
parte della gente e siamo
disposti a rifare questa iniziativa».
Altro impegno, che
verrà riproposto in estate,
è stato Cinema sotto le stelle e la partecipazione all’organizzazione di Veneto
Jazz e di altre manifestazioni.
«“Anfora” – continua
Roberta, operatrice di comunità – partecipa in modo attivo e propositivo. È
un esempio di cittadinanza
attiva e di partecipazione
alla vita della comunità».
«Interessante – conclude l’assessore Bottega – è
la presenza del gruppo
Anfora alle attività culturali che si organizzano a San
Fior durante l’anno in
quanto collaboratori e supporter». (GDN)
A
Mareno di Piave ultimo fine settimana
di “Mareno Viva - mostre,
gastronomia, musica e folclore” manifestazione promossa da pro loco e Comune. Tra le iniziative in
programma segnaliamo:
sabato 27, alle 20.30, saggio di pattinaggio “Skating
Club Don Bosco; domenica
28: alle 9 pedalata con l’Avis e torneo dei Piccoli Amici, alle 19 messa al capitello della Madonna di Caravaggio, alle 20 cena dell’associazionismo il cui incasso verrà devoluto in beneficenza. Completano l’offerta lo stand enogastronomico e la musica dal vivo.
La manifestazione si tiene presso il palazzetto dello sport.
Domenica 28 maggio 2006
31
MARENO: 100 mila euro
dalla Regione per il campetto
I
l Comune di Mareno di Piave ha ottenuto un contributo
di 100 mila euro dalla Regione Veneto per la costruzione
di una piastra polivalente. Complessivamente la Regione ha
finanziato 61 interventi per l’impiantistica sportiva, sia pubblica che privata, per un totale di 4 milioni 553 mila euro.
SAN PIETRO: Rotatoria di Casotto,
iniziati i lavori
S
ono iniziati, in località Casotto (in Comune di San
Pietro di Feletto), i lavori per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio della statale 653 con via dei Pascoli.
La spesa stimata è di 225 mila euro, in parte coperta da un
contributo regionale di 160 mila euro risalente al 2001. La
rotatoria è attesa dai residenti della frazione perché provocherà un rallentamento della velocità delle automobili
che sfrecciano ad elevata velocità lungo
il rettilineo che collega Corbanese a Conegliano (nonostante
il limite dei 50 all’ora).
I lavori comportano
delle modifiche temporanee alla viabilità.
SAN VENDEMIANO: Messa
in memoria di padre Gardenal
M
artedì 30 maggio nella chiesa di San Vendemiano
viene ricordato, con una messa, padre Giovanni Maria Gardenal, missionario gesuita
morto il 30 maggio 1994. Padre Gardenal nacque a San Vendemiano nel
1911. Fu missionario in India e in
Brasile. In seguito ebbe l’incarico di
predicare esercizi spirituali in tutto
il mondo. Conobbe e fu amico di
madre Teresa di Calcutta.
SAN VENDEMIANO: Mostra
dei lavori dei bambini dell’asilo
S
abato 27 maggio pomeriggio e domenica 28 dalle
10 alle 18 nella sala esposizioni del municipio di
San Vendemiano mostra dei lavori realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia San Pio X nell’ambito dell’iniziativa “Non solo Guggenheim - Percorsi didattici di
non solo arte ma di tutto un’arte”. Il 29, 30 e 31 la mostra è aperta per le scuole che ne fanno richiesta.
ORSAGO: Torna l’“Orsetto d’oro”,
concorso canoro per bambini
D
a un po’ di anni ormai non c’era più l’usanza ad Orsago di proporre l’Orsetto d’oro, ovvero il concorso
canoro dedicato ai bambini. Questa tradizione è tornata a rivivere nei mesi di aprile e di maggio. L’esibizione finale avrà
luogo domenica 28 maggio, alle 16.30,
al cinema Cristallo.
L’iniziativa è rivolta a quanti hanno
compiuto il 7º anno di età e non superano il 13º. Di tutti coloro che si sono presentati un piccolo gruppo è stato selezionato e i suoi componenti canteranno da solisti, mentre una parte
più consistente di bambini formerà il
coro.
BICICLETTATE A S. VENDEMIANO E ORSAGO
D
omenica 28 maggio a San Vendemiano si pedala! I genitori
degli allievi dell’Istituto
comprensivo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Pro San
Vendemiano e il Gruppo
sportivo ciclisti, promuovono la nona edizione di
“Insieme in bicicletta”. La
pedalata non competitiva
di 19 km si snoda lungo le
vie del Comune di San
Vendemiano, di San Fior
di Sotto e Conegliano, è accessibile a tutti. Quota di iscrizione: 4 euro. Parten-
za alle 15.30 dal piazzale
della scuola media.
L’
Associazione Moreno e Roberto,
con il patrocinio del Comune di Orsago e della
Pro loco orsaghese e in
collaborazione con gruppo Alpini, Sci Club Orsago, Nucleo Protezione civile di Orsago
e Gaiarine e
Veloce Club
Orsago, organizza la “Orsago pedala”,
pedalata di
beneficenza per Telethon
e la ricerca del dottor Paolo Bonaldo.
Partenza da piazza Oberdan venerdì 2 giugno
alle 9.30. Saranno presenti importanti ospiti dello
sport nazionale. Iscrizioni:
3 euro.
Per informazioni: 3471845998. In caso di maltempo la
manifestazione
si terrà
domenica
11
giugno.
32
e
L’AZiON
Opitergino
Domenica 28 maggio 2006
ELEZIONI AD ODERZO E PO
S
ei candidati sindaci e dodici liste di candidati
consiglieri. Grande è la
frammentazione di Oderzo che va al voto per
scegliere il successore
di Elio Pujatti e, sullo
sfondo, per un referendum su tredici anni di
guida leghista della città.
Ai sei candidati –
Chiara, Covre, Dalla Libera, De Luca, Marchetto e Montagner – abbiamo inviato quattro
domande. Sull’urbanistica, tema caldo per eccellenza a Oderzo, ma
anche, in termini più generali, su cosa vogliono
dare alla loro città.
Ecco le loro risposte.
TB)
(T
GIUSEPPE (BEPI) COVRE
G
iuseppe (Bepi) Covre, 56 anni, imprenditore, già
deputato e sindaco di Oderzo dal 1993 al 2001.
Liste che lo sostengono: Lega Nord, Giovani... noi ci
siamo, Civica delle libertà per Oderzo
1) «Il nostro Prg approvato nel luglio 2005 dimensiona Oderzo su 22-23
mila abitanti. Il vecchio
Prg del sindaco Zulian ne
prevedeva
(esageratamente) 35 mila. Non abbiamo previsto nuove aree
produttive né aree commerciali ma ridotto sensibilmente i vecchi indici edificatori nelle aree di
completamento.
Quanto all’area Masotti, non abbiamo approvato
nessun progetto di torre.
Abbiamo la fermissima volontà di creare in Oderzo
un moderno, efficiente, utilissimo centro servizi direzionale. È l’unica intelligente proposta per ridare
grande centralità a Oderzo
dopo lo sviluppo indu-
striale. Il futuro per Oderzo sta nei servizi di pubblica utilità oltre che nella
difesa del “manifatturiero
avanzato”. L’area Masotti,
ben servita da viabilità e
parcheggi, è ideale per
questo progetto. Il contenitore architettonico potrà
essere una torre o un palazzo; nominerò un comitato di saggi di altissimo livello per definire la migliore soluzione architettonica».
2) «I miei otto anni da
sindaco (1993-2001) vorrei
fossero ricordati per le
grandi opere realizzate,
l’amministrazione onesta
senza alcuna denuncia e alcun danno erariale per gli
opitergini».
4) Fra gli altri candidati a sindaco,
qual è quello che sente politicamente
più vicino? Sarebbe pronto a sostenerlo nel caso lei fosse escluso dal
ballottaggio?
ietro Dalla Libera, 51 anni, avvocato. Già candidato sindaco nel 2001; nell’ultimo quinquennio consigliere comunale di opposizione.
Liste che lo sostengono: Oderzo sicura, Cittadini uniti
3) «Non darò mai privilegi a nessuno e per nessun motivo, con un occhio
di riguardo per le “fasce
deboli”».
4) «Mi riconoscono una
capacità di dialogo e collaborazione
trasversale.
Continuerò su questa strada dialogando con tutti
senza pregiudizi. Stimo e
apprezzo tutti i concorrenti candidati in questa
competizione».
runo De Luca, 56 anni, ingegnere, ex capo
scout, sposato, due figli, si è avvicinato alla politica con l’avvento del Ppi, sostenendo poi la Margherita.
Liste che lo sostengono: Uniti per Oderzo, Città viva e solidale
1) «Oderzo vive le emergenze degli allagamenti,
quando piove appena un po’
più del normale, e del cattivo funzionamento dei depuratori di Fratta e di Spinè.
Il territorio opitergino negli ultimi anni ha subito una
intensa cementificazione e ora preoccupano le ulteriori
imponenti costruzioni previste dall’approvazione di una
variante al Prg nell’area del
“Malice”, già individuata ad
elevato rischio idrogeologico dall’Autorità di bacino.
È necessario un cambio
della politica di sviluppo urbanistico della città, non più
basata su un’imponente cementificazione del territorio,
ma attenta verso l’ambiente
e il miglioramento della qualità della vita degli opitergini.
Sono contrario all’edificazione di torri nei Masotti,
delle quali una alta 47 metri
(più alta del campanile?) anche perché non in armonia
col contesto edilizio opitergino».
2) «Nel 2011 vorrei essere ricordato come il “sindaco dei cittadini”, di tutti i cittadini, di chi mi ha votato e
di chi non mi ha votato; come una persona che si è messa al servizio degli opitergini, senza alcun interesse personale e che ha reso Oderzo
più sicura e più vivibile».
3) «L’opera che mai realizzerei è un nuovo ponte sul
Monticano, transitabile con
autoveicoli, nella zona piazzale Europa.
No senza condizioni a
“comitati d’affari” e alla “cementificazione selvaggia”
della città».
4) «Sono un candidato
sindaco civico e mi sento
molto vicino ai cittadini, più
che agli altri candidati a sindaco, sostenuti dai partiti,
ferma restando la stima per
le loro persone.
Ho sempre considerato di
andare al ballottaggio, partendo da quel 20,2% riportato da Oderzo sicura alle Comunali del 2001 che sicuramente sarà incrementato
dall’appoggio dell’altra civica Cittadini uniti e dal buon
lavoro effettuato in questi
cinque anni sul territorio da
Oderzo sicura e da Cittadini
uniti e in consiglio comunale da me e dall’amico dottor
Antonio Neri».
MARINA MARCHETTO ALIPRANDI
za idraulica e al sistema delle acque».
3) «Mi verrebbero da dire molte cose (mai alzerò
le tasse, mai cederò a favoritismi, mai imbroglierò le
famiglie, mai costruirò
sconsideratamente) ma,
per quanto vere, potrebbero sembrare retoriche. Perciò rispondo così: mai uscirò dall’aula mentre un
2) È il 2011 e si è concluso il suo
quinquennio alla guida di Oderzo.
Come vorrebbe essere ricordato?
3) Che cosa un’amministrazione da
lei guidata non farà mai? A che cosa
si impegna a dire un no senza condizioni?
P
B
2) «Come il sindaco che
ha saputo ascoltare. Che ha
portato più gente ad assistere al consiglio comunale. Che si è fatto interprete
dei bisogni dei cittadini:
non dei propri bisogni o delle proprie manie. E poi per
una realizzazione concreta:
la metropolitana di superficie. Farò sì che Oderzo torni ad essere capofila del territorio. Smuoverò le istituzioni e realizzeremo un collegamento ferroviario costante, veloce e sicuro che
ci farà uscire dall’isolamento in cui siamo precipitati e
ci libererà un po’ dal traffico e dall’inquinamento».
1) In quale direzione, se sarà eletto, condurrà lo sviluppo urbanistico di
Oderzo?
Quali i limiti all’edificazione?
Qual è la sua opinione sul progetto delle torri ai Masotti?
PIETRO DALLA LIBERA
BRUNO DE LUCA
1) «Non sono contrario
per principio a progetti anche audaci e innovativi – sono ingegnere, amo le novità
e le sfide – ma l’identità urbana di Oderzo va rispettata, non stravolta per futili
manie di grandezza. Avere
la giusta misura delle cose
– non solo degli edifici – è
il segreto per crescere bene. Per quanto è in mio potere, dunque, la torre non si
farà. E comunque, soprattutto, saranno coinvolti i cittadini. È stato chiesto: serve? È stato risposto: è un
simbolo. Dunque non serve. Modificheremo il progetto in modo da non cambiare in modo irreversibile
il profilo della città e da stabilire con essa un rapporto
equilibrato. O lo sviluppo
urbano è sostenibile o non
è vero sviluppo: i cittadini
chiedono di poter crescere
senza provocare a se stessi
altri danni dovuti a un eccesso di sfruttamento del
territorio, come dimostrano i frequenti allagamenti.
Per questo, come priorità,
metterò mano alla sicurez-
LE QUATTRO DOMANDE
M
consigliere dell’opposizione parla. Mai. Eppure oggi
lo fanno in molti».
4) «Oggi come non mai
i cittadini sentono la necessità di persone e idee nuove alla guida della città. Ma
ha ragione chi si chiede perché mai a Oderzo ci debbano essere sei candidati a
sindaco e tredici liste. Per
questo ho fatto il possibile
per cercare convergenze e
dare con maggior garanzia
un’alternativa alla città. Non
tutti hanno fatto altrettanto.
Potremmo valutare positivamente chi dichiari in modo aperto di voler realizzare alcuni dei punti qualificanti del nostro programma. Ma credo che non sarà
necessario: sono e siamo
determinati ad andare al
ballottaggio perché so di
poter fare il bene della comunità senza spirito di parte».
arina Marchetto Aliprandi, imprenditrice, sposata, tre figli. Candidato a sindaco di Oderzo
nel 1997 e consigliere comunale. Membro del coordinamento regionale di Alleanza nazionale.
Liste che la sostengono: Alleanza nazionale, Marina
per Oderzo
1) «Partendo da lontano,
guardando indietro nel tempo, per costruire meglio il
presente, recuperando quei
valori che hanno animato
l’uomo nel costruire la sua
città, per viverla in un rapporto armonico e funzionale all’ambiente.
La città è ancora in attesa di definire il suo piano regolatore generale. La nostra
presenza nel prossimo consiglio comunale sarà per noi
un banco di prova per definire uno strumento urbanistico che sappia proiettarsi
in un contesto di salvaguardia del territorio ancora sano. Andranno garantite aree
da utilizzare esclusivamente per il sociale: penso all’edilizia convenzionata, cooperativistica, centri aggregativi nelle frazioni e per la
realizzazione di progetti re-
sidenziali per la terza età.
I limiti all’edificazione
non sono da intendersi solo
riferiti all’esasperazione della cubatura consentita, ma
all’equilibrio della viabilità,
delle attività commerciali,
del verde... L’architettura
storica che caratterizza le
cittadine venete rende improponibile una dimensione “texana” del territorio».
2) «Vorrei essere ricordata per aver raggiunto il pareggio di bilancio, avendo
garantito un’umana qualità
dei servizi, con il contributo sereno e motivato dei collaboratori comunali e per aver rimediato, nel possibile,
alle brutture urbanistiche,
avendo reso Oderzo “città
giardino”».
3) «Non rinuncerei mai
ad una comunicazione pubblica, chiara, diffusa e pun-
tuale verso i miei concittadini. Mi impegno a dire no
ad ogni integralismo ipocrita politico, culturale, sociale. Non rinuncerei mai a rispettare il ruolo istituzionale delle opposizioni».
4) «Vedo poca politica attorno a me, che è condizione base per innovare e rinnovare. Ciò premesso, potrei sentire trasversalmente più vicino chi condivide i
principi che ispirano la mia
azione: centralità del cittadino quale beneficiario di ogni scelta. Impossibile, senza una valutazione seria e
ponderata del dato elettorale, esprimersi per il ballottaggio».
e
L’AZiON
Opitergino
ORTOBUFFOLÈ
S
e c’è una cosa che differenzia questa tornata di elezioni amministrative a Oderzo dalle altre
è l’ampia presenza di under
30 tra i candidati, quasi il
20% del totale.
Già a gennaio alcuni giovani opitergini avevano espresso il desiderio di partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica
fondando il gruppo “Giovani per Oderzo” (www.giovaniperoderzo.it), un movimento apartitico dove, come sostiene il coordinatore
Gianluca Santi, «non esistono logiche di appartenenza politica». Il gruppo ha
deciso di appoggiare Bruno De Luca: «È il candidato
ODERZO, GIOVANI IN LIZZA
Un candidato su 5
ha meno di 30 anni
che meglio rispecchia i nostri valori, e come noi concepisce l’importanza del
ruolo dei giovani nella vita
amministrativa: la candidatura di quattro dei nostri
nella sua lista lo dimostra; inoltre le nostre proposte sono state inserite integralmente nel suo programma
di governo. In ogni caso il
gruppo ha come unico scopo creare spazi, luoghi, op-
portunità per i giovani del
territorio e metterà in atto
una politica costruttiva in
questo senso anche se il
sindaco sarà un altro».
La risposta degli altri
candidati non si è fatta attendere: sia Montagner che
Covre avranno, tra le tre liste in loro appoggio, una
composta quasi interamente da opitergini con meno
di 33 anni: la Lega Giovani,
che nonostante il nome e il
simbolo (verde) non appoggia il candidato della Lega Nord ma Montagner, e la
lista “Giovani… noi ci siamo”, che da pochi giorni ha
pure un sito internet
(http://giovaninoicisiamo.etheca.com), a sostegno di Covre. La proposta di
questi ultimi non differisce
di molto da quella dei Giovani per Oderzo: apertura
Centro Giovani/sala prove
(in stazione ferroviaria,
però), organizzazione di eventi/attività per giovani e
di un corso di formazione
politica.
In sintesi? Covre ha sedici candidati su sessanta
con al massimo trent’anni;
la Marchetto dieci su quaranta e Montagner quindici
su sessanta; De Luca quattro su quaranta; Chiara è già
di per sé un under 30 ma
nella sua lista c’è solo un ragazzo di 21 anni su tredici
candidati; Dalla Libera infine due su quaranta.
Andrea Pizzinat
GIOVANNI CHIARA
G
iovanni Chiara, 25 anni, studente universitario di psicologia, segretario cittadino di Rifondazione comunista, membro del direttivo della se1) «Lo sviluppo economico disordinato del NordEst, della Provincia di Treviso, di Oderzo ha prodotto in questi ultimi anni una scomposizione sociale
che ha pervaso ogni aspetto dell’esistenza. Il
caos territoriale e ambientale conseguente va
combattuto con la pianificazione pubblica dell’urbanistica, attraverso la partecipazione di tutti i residenti, nativi e migranti, all’organizzazione amministrativa.
Riteniamo inoltre che il
commercio debba rimanere a misura d’uomo.
Non si tratta soltanto di tutelare i commercianti del
centro, di salvaguardare il
commercio al dettaglio per
favorire gli anziani e chi
non può spostarsi, di fermare progetti di devasta-
zione locale dell’Anpi.
Lista che lo sostiene: Rifondazione
comunista
zione ambientale in opere
più alte del campanile, di
nessun vantaggio per i cittadini, che non l’hanno mai
chiesta.
Nel centro commerciale si realizza quella scomposizione sociale che isola gli individui di fronte alla pubblicità, per renderli
consumatori distratti e obbedienti, ad esclusivo contatto con la merce e non
con le persone».
2) «Vorrei essere ricordato per aver valorizzato le
differenze, creando nella
società dei nuovi sentimenti di appartenenza, basati sulla condizione socioeconomica e lavorativa: una nuova idea di comunità
solidale in grado di rifiutare l’egoismo del tempo
presente. Bisogna ritessere nel territorio una rin-
novata centralità della politica e dei suoi valori di uguaglianza, diritti, cittadinanza, rispetto dell’ambiente.
La scomposizione sociale ha frantumato il conflitto, generando dei nuovi
“nemici”: “l’altro”, “il diverso”, “lo straniero”. Viene modificata la percezione di sé, perdendo la consapevolezza di appartenere ad una identità sociale.
Si contrappongono deboli
contro deboli, poveri contro altri poveri, costruendo categorizzazioni inesistenti basate su differenze
simboliche (sesso, razza,
lingua, religione, opinioni
politiche, condizioni personali e sociali). Ad esempio, tutte le destre pensano che la discriminazione
di chi, come molti cittadini migranti, ha una diffe-
rente appartenenza religiosa sia una applicazione
del Vangelo. Usando le parole di padre Giuseppe Pirola, credo che “cambieranno idea quando arriveranno alla pagina del Vangelo che chiede di porgere l’altra guancia”».
3) «La mia amministrazione non sarà mai razzista e si batterà contro tutte le guerre».
4) «Mi sento vicino al
candidato del centrosinistra Bruno De Luca, e sarò
pronto a sostenerlo se non
si affiancherà a forze estranee alla nostra civiltà
democratica».
FRANCESCO MONTAGNER
F
rancesco Montagner, 48 anni, sposato, un figlio, imprenditore nel
settore del mobile. Già consigliere comunale a Mansuè e presidente manda-
mentale della Cna.
Liste che lo sostengono: Oderzo&Frazioni, Forza Italia, Lega giovani
Domenica 28 maggio 2006
MUNICIPI IN CERCA
DI NUOVO INQUILINO
A sinistra Ca’ Diedo, a destra il municipio di Portobuffolè
PORTOBUFFOLÈ VOTA
De Marchi, Bertagna
e le due... sorprese
S
ono ben quattro le liste di
candidati che si preparano ad
affrontare, domenica 28 e lunedì 29
maggio, gli elettori di Portobuffolè.
Non era mai accaduto, anzi in passato vi è stata un’elezione con solo
una lista di candidati. Pericolo scongiurato ora dalle normative. Visto
il numero degli abitanti, qui non è
necessario raccogliere firme per la
Diego De Marchi
sottoscrizione della lista e così hanno colto la palla al balzo ben due
movimenti. Si tratta di “Destra per
Portobuffolè” e di “Destra per l’Italia-Patria e Tradizione”.
Partiamo dalle due liste per così dire conosciute. Si tratta della
“Lista per Portobuffolè”, fondata ai
tempi del sindaco Antonio Pescarollo, che ricandida il sindaco uscente, il geometra Diego De Marchi. Essa si presenta con un nutri- Lino Bertagna De Marchi
to programma. Fra i punti principali, la realizzazione di una strada integrativa ed alternativa del centro storico, con il ricavo di nuovi
parcheggi, il sostegno all’Ipab per la gestione della scuola materna, il recupero e la valorizzazione del
patrimonio storico-artistico e degli spazi pubblici,
con il restauro di casa Gaia da Camino. E poi l’incentivo all’avvio dei lavori di attuazione del piano
“Contrada Castello” che prevede la demolizione e
ricostruzione di gran parte del vecchio capannone
industriale che si affaccia sulla piazza principale.
Diretta antagonista è la lista dell’Udc, guidata da
Lino Bertagna De Marchi, già sindaco e consigliere uscente di minoranza. Nel suo programma
sono inseriti il recupero del vecchio capannone che
si trova in piazza per realizzare una casa di riposo
giornaliera per anziani autosufficienti; un asilo-nido negli stabili dell’Ipab e la progettazione di un
sottopasso sulla strada provinciale all’altezza dell’asilo attuale. Uno dei cavalli di battaglia sarà il “no”
completo alla costruzione dell’argine sul fiume Livenza, progetto portato avanti dal Consorzio di bonifica, dato che il bacino dei Pra’ dei Gai è già sufficiente, secondo l’Udc, alla sicurezza delle eventuali
piene del fiume.
Le liste dell’estrema destra
1) «Sono convinto che su
questo tema Oderzo abbia
due grandi opportunità: la
prima è quella di recuperare il centro storico per riportarlo a quegli splendori
che molti riconoscono alla
nostra città, acquistare e recuperare le ex caserme “Zanusso” destinandole ad un
alto valore sociale. Andrebbero limitate le nuove costruzioni in città visto l’alto
numero di case sfitte; inoltre le nuove costruzioni dovrebbero tenere in considerazione le tradizioni opitergine. La seconda oppor-
tunità è di spostare nelle
frazioni l’attenzione urbanistica: qui infatti ci sono le
maggiori sacche di degrado, qui servono più case e
più sviluppo. Con importanti ed opportune varianti
al Prg, e il conseguente aumento della popolazione, si
potrebbe far sì che anche
nelle frazioni arrivino quei
servizi che oggi mancano o
sono carenti: medico, bar,
mini market, eccetera, ma
anche metano, acquedotto,
fognatura.
Riguardo all’area Masotti, sono contrario alle torri
principalmente per l’impatto ambientale: la zona è già
molto cementificata e ad alto rischio allagamenti, le
torri non rappresentano né
la tradizione opitergina, né
le aspettative di gran parte
dei cittadini. Il centro servizi potrebbe benissimo trovare posto nelle ex caserme
“Zanusso”, lasciando così
l’area Masotti a zona verde.
2) «Come persona che
ha realmente inciso per il
cambiamento, onesta e coerente».
3) «Approfittare della posizione per interessi e sco-
pi privati o clientelari; no incondizionato ad una moschea; sì all’integrazione e
all’insegnamento delle nostre tradizioni cristiane e
cattoliche».
4) «Sento tutti i candidati vicini, anche se con qualche distinguo di carattere etico e religioso. Sosterrei al
ballottaggio il candidato che
condividesse i punti cardine
del mio programma».
Proseguiamo con “Destra per Portobuffolè” che
candida Davide Zanchetta, residente a Salgareda. Tra i primi punti del programma il controllo del
territorio, il rapporto con l’immigrazione. «L’ente
Comune – sta scritto nel programma – porrà la massima attenzione alla difesa delle tradizioni e della
cultura dei propri cittadini, tutelando i loro diritti
senza dimenticare quella solidarietà vera dove i rapporti umani sono da sempre esempio di ogni civiltà». Infine “Destra per l’Italia-Patria e Tradizione”
che candida Artemio Pesce, originario di Scorzè.
Il programma pone grande attenzione allo sviluppo del turismo. «Una città che vuole crescere deve
farsi conoscere – sta scritto – e Portobuffolè è avvantaggiata dall’essere uno dei borghi più belli d’Italia».
Annalisa Fregonese
34
MORTI IN UN INCIDENTE
SACILE / APRE MARTEDÌ 30
Oderzo piange
Mostra dell’Ute
Giancarlo e Marisa su palazzo Ettoreo
I
S
ono stati celebra- era una persona molto noti rispettivamen- ta e stimata in città. Infatte martedì 23 a ti l’uomo era stato diretFratta e mercoledì 24 in tore dei lavori per il sotDuomo a Oderzo i fune- topasso ferroviario delrali dei due opitergini l’area Brandolini: prima
Giancarlo Celante, di 65 di raggiungere l’età per la
anni, e Marisa Verno, di pensione, infatti, era sta68.
to impresario edile, racI due pensionati sono cogliendo numerose sodstati strappati alla vita a disfazioni. L’uomo lascia
seguito di un’uil figlio Daniele,
scita stradale,
agente di comnel
rettilineo
mercio, e la fiche da Oderzo aglia Alessandra,
vrebbe dovuto
parrucchiera.
portarli in direLa donna, rezione Ormelle.
sidente in via
Martiri, amante
Erano circa le
della corsa a
22.30 di venerdì
piedi, aveva a
19 quando la
jeep sulla quale Giancarlo Celante e Marisa Verno lungo lavorato
come infermieviaggiavano i
ra nel reparto
due si è ribaltata
di chirurgia delnel
fossato;
l’ospedale cittaquando i soccordino. Marisa laritori sono giunscia le figlie
ti sul posto, orMyrna e Paola,
mai non c’era
oltre al figlio
più nulla da fare.
Enrico.
Giancarlo CeAndrea Zamlante, residente
benedetti
in via Postumia,
l 27 maggio, alle
16.30, si concluderà
l’attività annuale dell’Università della terza età e degli adulti (Ute) di Sacile.
Questa cerimonia, che si
svolgerà nella sede dell’Ute, anticipa di qualche giorno l’apertura di una importante mostra dedicata
al palazzo Ettoreo, alla
quale il gruppo
di indagine storica dell’Università ha iniziato a lavorare
due anni fa; una
ricerca che ricostruisce la
storia di questo
palazzo,
nel
quale alloggiò
anche Silvio Pellico, a partire da documenti inediti e
originali, dal Quattrocento fino ai giorni nostri. Un
gruppo di quindici studenti dell’Ute e i loro insegnanti hanno studiato
documenti originali presenti nell’archivio parrocchiale e nell’archivio storico di Sacile, nell’archivio
Dal trenino alla
caccia al tesoro
stata inaugurata
domenica 21 a
Fontanelle la nuova struttura che ospita la sede degli Alpini e la sala polivalente comunale. Si tratta
di una costruzione realizzata grazie ad una fortunata e collaudata formula
ideata dagli Alpini. Il Comune ha messo il terreno
e i materiali, gli Alpini la
manodopera. Il comples-
so è stato realizzato con
oltre 6 mila ore di lavoro
gratuite svolte dagli Alpini, dei quali è capogruppo Rodolfo Tonello.
Il fine settimana del 27
e 28 maggio vede invece
protagonista la manifestazione “Fontanelle Incanta”, due giorni di attività, giochi, mostre, degustazioni. Fra le iniziative da segnalare il con-
VENERDÌ 26
Alle 21, i Jalisse aprono in casa il loro LocaliTour d’Italia 2006 con un concerto gratuito in piazza Grande.
Dalle 21.30 serata acustica all’agriturismo Talisa di Ponte di Piave, con Gianantonio
Rossi, Massimo Francescon e Chiara Giust.
SABATO 27
Alle 17 terzo appuntamento del Maggio
bandistico in piazza Grande con il concerto della banda “D. Visentin” di Treviso.
Festa dello sport a Ponte di Piave: alle 14.30 pomeriggio di “Atletica per tutti”,
alle 21 in palestra saggio dello Skating Club.
DOMENICA 28
A Lutrano presso il bar osteria Saditappo: gara ciclistica organizzata dagli sportivi di
Lutrano in collaborazione con il pedale Opi-
di Stato di Pordenone e
nell’archivio storico di Udine e, grazie anche all’importante contributo
della Regione, hanno allestito questa mostra che si
inaugurerà martedì 30
maggio alle 20.30 presso
la Caminata del palazzo Ettoreo. L’elemento più curioso che riguarda questa
mostra è che il
palazzo verrà
autenticamente riportato indietro nel tempo, la sera dell’inaugurazione esso sarà
infatti illuminato
unicamente dalla luce delle candele e verranno ricostruiti ambienti, arredi e spaccati di vita quotidiana delle persone che
lo hanno abitato. La mostra rimarrà aperta fino al
30 giugno il venerdì dalle
20 alle 22.30 e il sabato e
la domenica dalle 17 alle
19.
Letizia Miotto
Frutto di
due anni di
ricerche
d’archivio
“FONTANELLE INCANTA”
È
e
L’AZiON
Opitergino / Friuli
Domenica 28 maggio 2006
Manuel Faccin della compagnia dell’Irish
Dealer
certo dei gruppi Sostrato, Re Dinamite e Fantasma alle 21 di sabato, il
mercatino dei ragazzi e la
mostra fotografica dei
Trevisani nel mondo per
tutta la giornata di domenica, il trenino panoramico per visitare villa Marcello Del Majno (10-12 e
tergino-Tonello e il
Comune di Fontanelle.Alle 9 partenza gara categoria Juniores;
alle 15.30 gara categoria Esordienti 1993; alle 16.30 gara categoria Esordienti 1992.
A partire dalle 15 in piazza Grande: Giocando con la tradizione: salti, giochi e
capriole per una festa in
piazza secondo la tradizione popolare. Terza edizione.
A Colfrancui: al via la
trentaduesima edizione
de La Colfranculana, manifestazione
podistica non competitiva. Nell’ambito si svolgerà la quinta edizione
della “Maratonina della Mutera” (partenza alle 9, come il percorso di km 11). La partenza della 21 km è prevista alle 8.30.
Alle 21, in piazza Grande, seconda serata musicale “Stai con noi” con il concerto dell’Isti-
13.30-18). Interessante
anche la presentazione
del libro “Una piazza per
Fontanelle” alle 18.30.
Ultima, ma non ultima,
la chicca proposta dalla
compagnia teatrale giovanile di Fontanelle Irish
Dealer, guidata da Manuel Faccin di Fontanellette, che organizza per le
vie del centro una caccia
al tesoro enigmistica da
correre a terzetti. Al mattino alle 11 la manche per
i bambini fino alla quinta
elementare, alle 14 la gara aperta a tutti. Un euro
di iscrizione e premi in
buoni-libro.
Annalisa Fregonese
Tommaso Bisagno
tuto musicale Celleghin.
LUNEDÌ 29
Alle 21, al teatro Brandolini, presentazione del
libro “La casa del Padre” di Roberta Sorgato.
GIOVEDÌ 1 GIUGNO
Alle 18, al centro
culturale Auser Il
mosaico, inaugurazione della mostra
collettiva di pittura
e modellato.
VENERDÌ 2
Alle 17, quarto appuntamento
del
Maggio bandistico in piazza Grande con il concerto della Filarmonica di Tiezzo 1901.
Farmacia di turno: Favero, via
Garibaldi 18, telefono 0422207790.
VILLANOVA: Festa della famiglia
I
l consiglio pastorale e la Corale di Villanova di Prata organizzano per domenica 28 la Festa della famiglia. Alle 17.30 celebrazione della messa di fine anno
catechistico, seguita dalla cena nei locali della Pro loco.
Informazioni: 0434-626867.
SAN MICHELE: pedalata pro Ail
L’
unione fa la forza. La
forza di pedalare insieme per 25 km sotto il sole, così come quella di stare
vicino con gesti concreti a chi
soffre. È con questa convinzione che il Comune di Sacile, in collaborazione con il
Consorzio Altolivenza, ha
organizzato, per la giornata
La chiesa di San Michele di Sacile
di venerdì 2 giugno, la 15ª edizione della pedalata ecologica, i cui proventi andranno a favore dell’Associazione italiana contro le leucemie, per l’acquisto di apparecchiature, l’assistenza agli ammalati e alle famiglie, la
ricerca e la formazione di medici e infermieri. Il percorso di solidarietà, aperto a tutti, si snoderà a partire
dal piazzale della Coop di San Michele, dove è collocato anche l’arrivo. Appuntamento per la partenza alle 10.
Al termine, ristoro per tutti con pastasciutta al ristorante “La Conca”.
Maria Pia Arpioni
SACILE: tre giorni con Giuseppe
Palumbo per aspiranti fumettisti
U
n corso residenziale per dare l’opportunità agli aspiranti fumettisti di imparare da uno dei maggiori autori italiani, Giuseppe Palumbo.
È questa la proposta che il
Comune di Sacile, con il
Centro Giovani Zanca, offre a 20 ragazzi di tutta Italia, dai 15 ai 30 anni, nell’ambito del progetto Far-
zine, curato da Vincenzo
Bottecchia. Da venerdì 26
a domenica 28 maggio si
terrà la prima edizione del
corso, che prevede tra l’altro una forma di ospitalità
alternativa: l’accoglienza
dei partecipanti nelle case
dei sacilesi. Per informazioni: [email protected], telefono
0434-735508. (MPA)
ODERZO: disegni su Chernobyl
in mostra al Becco Giallo
D
opo la presentazione venerdì 12 di “Il
terremoto del Friuli” di
Paolo Cossi, proseguono
gli incontri con gli autori
di libri a fumetti dell’editrice Becco Giallo nell’omonima libreria.
Il prossimo appuntamento con le presentazio-
ni è per venerdì 26 alle 21:
ci sarà Paolo Parisi, autore di “Chernobyl - Di cosa
sono fatte le nuvole”. In
contemporanea ci sarà in
libreria l’inaugurazione
della mostra di disegni dedicati a Chernobyl a
vent’anni dalla tragedia.
(AF)
PORTOBUFFOLÈ: serata
medievale
U
n tuffo all’indietro nel tempo, a quando Portobuffolè era nel suo massimo splendore: il
XIII secolo. Lo propone il gruppo Gaia Da Camino che
organizza per sabato 27 con inizio alle 20 la consueta rievocazione medievale in costume. Collaborano la
Pro loco, l’Avis, il Cic, con il patrocinio del Comune.
Gli appassionati non possono inoltre perdersi il banchetto medievale (informazioni e prenotazioni ai numeri: 0422-850155, 816049, 339-4715374). Ecco nel
dettaglio il programma della serata, allestito con la regia dell’ingegner Luigi Marson. Alle 20 arriva Madonna Gaia. Alle 21 apre la festa medievale: Portus
Buffoledi al tempo di messer Tolberto e di Madonna
Gaia, con ristoro per “affamati et assetati”. Alle 21.15
inizia il banchetto, allietato da musiche, falconieri,
giullari e sputafuoco. Il banchetto verrà allestito nell’antica piazzetta del Ghetto, alla luce di fiaccole e
candele, con la possibilità di assaporare pietanze dell’antica cucina tradizionale. Presente anche la Schola Tamburini Storici di Conegliano. Alle 24 il gran finale: “Vilissima masnada all’assalto: la torre brucia!”.
Annalisa Fregonese
e
L’AZiON
Veneziano / Friuli
SAN DONÀ / TRE GIORNI DI FESTA E SOLIDARIETÀ
CON I PAGLIACCI VOLONTARI NEGLI OSPEDALI
Tutti i sorrisi dei clown
I
l 2 giugno a San
Donà sfileranno i pagliacci.
Non c’è oltraggio alla
bandiera né vilipendio alla
Repubblica: è invece il primo appuntamento di un
grande fine settimana di solidarietà a San Donà.
Dal 2 al 4 giugno si svolgerà infatti sulle rive del
Piave il raduno nazionale
dei clown della clownterapia. Cioè dei volontari che
si travestono e truccano e
vanno negli ospedali o negli altri luoghi dove ci sono
bambini che soffrono a portare una medicina efficacissima: un sorriso.
Tre giorni e due finalità:
far conoscere a tutti questa
“terapia del sorriso”, ma anche le bellezze del Sandonatese. Con in prima fila
nell’organizzazione il gruppo di clown della onlus Viviamo in positivo capitanati da Ketty Amadio, o meglio clown Batuffolo che così sintetizza quel che ci aspetta: «Dappertutto si parlerà di sorrisi e di gioia».
Il gruppo della Vip di San Donà
colore e l’allegria dei clown
(pur nel pieno rispetto della liturgia). Ultimi
saluti dalle 16 in
piazza Indipendenza.
Di contorno,
decine di eventi
di contorno animeranno il lungo week-end:
spettacoli del Circo di Vienna e un palco su cui si al-
terneranno le associazioni
coinvolte nella
Festa al
Parco
fluviale;
altri
spettacoli pure in
piazza
Indipendenza, dove troneggerà, atterrato direttamen-
“Per tre giorni
a San Donà
dappertutto si
parlerà di gioia”
te dalla storia, un aereo Bleriot.
Mercatino, stand enogastronomici e divertimenti per bambini, a completare questa piccola Disneyland, coloreranno anche piazza 4 Novembre,
piazza Rizzo e piazza Teatro, oltre all’isola pedonale.
Generosità è la parolasintesi della tre giorni: e in
perfetta coerenza, tutti gli
spettacoli saranno gratuiti,
e tutte le offerte raccolte
saranno devolute alla costruzione di un orfanotrofio
in Myanmar, voluto dalla
Vip; al progetto “Liberazione bambini soldato” di Mago Sales e Marco Berry di
“Le Iene”; e ad un progetto
per l’ospedale di San Donà
ancora da concordare.
Informazioni:
www.clownterapia.it, 3396982263.
Tommaso Bisagno
CRISTIAN, RAFFAELLA, ROBERTO:
“NOI, VOLONTARI CLOWN DIOCESANI”
Il programma
Venerdì 2 convergeranno da tutta Italia i volontari
clown: e certo non saranno
in… borghese quando verso le 16.30 si ritroveranno
in piazza Indipendenza e
partiranno in parata.
Sabato 3, alle 9.30 all’ospedale di San Donà, si
terrà il convegno “Ridi che
ti passa”, in collaborazione
con l’Ulss 10; alle 20.30 in
piazza Indipendenza spettacolo “Magicomico” a deliziare i bambini.
Gran finale domenica 4.
Alle 10 raduno in piazza Indipendenza e sfilata dei
clown, mentre sopra di loro romberà una pattuglia di
aerei storici grazie alle
Frecce Tricolori: si arriverà
al Parco fluviale, dove alle
10.30 il novantacinquenne
don Armando Durighetto
(anche lui volontario:
clown Don Din Don) celebrerà una messa immersa
nella natura e con tutto il
VENERDÌ 26
Alle 11.30, a Sacile, a palazzo Biglia,
presentazione del manifesto
della Sagra degli osei.
A Prata inaugurazione della mostra
fotografica Prata che cambia
e, alle 21, concerto-spettacolo della
Music Show Band e delle Majorettes.
A Sacile, dalle 20 alle 22 alla Palestra “Deledda”, lezione gratuita di
Iai Ji Quan di Wang Nan, riservata ai soci Asd Dojo Sacile e palestra Live Club.
A villa Varda di Brugnera resta aperta fino all’11 giugno la mostra di
O
ggi facciamo la conoscenza di due
veri Vip. No, non è la nuova rubrica del giornale dedicata alla cronaca rosa
(che peraltro non è in progetto), perché Vip in questo caso è l’acrostico di
“Viviamo in positivo”. Ed
ecco Cristian Pozza e Raffaella Maio, meglio conosciuti come clown Maga e
clown Sorriso, due giovani di Fratta di Oderzo che
ben presto saranno marito e moglie, che nel tempo libero si dedicano al
clownvolontariato ovunque ci siano dei bambini,
anche centenari, bisognosi di un sorriso.
«In realtà spesso sono
più loro a far divertire noi
– ammette Cristian, pardon, Maga – specie quelli
più anziani, quando cominciano a raccontare
barzellette…». I due fi-
pittura di Luciana Vettorel
Ghidini intitolata “Tracce di memoria”.
SABATO 27
A Sacile, alla palestra Marchesini, dalle 17.30 alle 19.30, Gran galà
delle arti marziali. Lo stage
proseguirà nella giornata di domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30. Per informazioni e iscrizioni 333-2802413.
Alle 21.15, al teatro Pileo di Prata,
“Fiori nel vento”, spettacolo di danza del ventre del Gruppo Mas-
danzati fanno parte dell’associazione da circa un anno.
«Più o meno da quando abbiamo visto un clown in piazza a San Donà – afferma Sorriso –. La nostra comune
passione per i pagliacci e per
i bambini ha fatto il resto. Avevamo già sentito parlare
un po’ di loro, poi abbiamo
scoperto questa Vip».
Chiunque ritiene di avere la loro stessa passione
può entrare nel giro, basta
avere almeno 17 anni e partecipare ad un breve corso
di formazione: il prossimo a
San Donà avrà luogo dal 12
al 14 settembre (si veda a
proposito il sito www.clownterapia.it).
Sorriso e Maga, insieme
al loro collega Pasqua, alias
Roberto Pasquali di Gorgo
al Monticano, saranno presenti al raduno del 2, 3 e 4
giugno.
Andrea Pizzinat
sarrah.
A Fiaschetti si apre il torneo nazionale di tennis Caneva Open, organizzato dal Tennis Club Caneva e
dal Coni.
A villa Varda di Brugnera, dalle 21,
“Riflessi di moda”, sfilata organizzata dal Centro iniziative culturali ed ornitologiche con la
collaborazione di alcune boutique di
Brugnera.
A Sacile, all’ex chiesa di San Gregorio, concerti degli allievi della classe
di pianoforte dell’Accademia
musicale. Inizio alle 20.45.
A Brugnera parte alle 21 dal polisportivo di via Del Mas la 26ª lucciolata a favore della Casa Via di
Natale di Aviano.
DOMENICA 28
A Stevenà, presso la Centrale Enel,
dalle 16 in poi, concerti dei Just the
same, Ivy Leaves ed altri gruppi locali. Per informazioni, [email protected].
A Prata, inaugurazione della nuova
piazza Wanda Meyer: inizio della cerimonia alle 9.30.
Il Cai di Sacile organizza un’escursione a rifugio Maniago-casera
Galvana. Per informazioni e iscrizioni 339-1617180.
LUNEDÌ 29
A Sacile, alle 20.30, all’auditorium
dell’Istituto Pujati, presentazione del
prodotto multimediale e musica dal
vivo: Gli anni Sessanta... come letti dalla classe 2ª B
Domenica 28 maggio 2006
35
IL SALUTO DI FOSSÀ
Suor Emmanuela e suor
Alessandra in Africa
A sinistra suor Emmanuela, a destra suor Alessandra
P
er suor Alessandra
e suor Emmanuela,
suore dell’Addolorata da
tre anni in servizio a Fossà, si avvicina il momento
della partenza per la missione in Africa e la comunità si sta preparando a salutarle. La prima a partire
sarà suor Alessandra, che
raggiungerà la Tanzania i
primi di agosto insieme a
suor Carmela, fino al mese
scorso anche lei a Fossà.
Un momento di festa per
ringraziarla è previsto sabato 27 maggio, con ritrovo alle 16 davanti al cortile della scuola materna, la
preghiera dei vespri, una
gita al mare e poi la cena alla sagra di Fossà. Quali
motivazioni hanno spinto a
questa scelta? E quali sentimenti provano ora che la
meta africana è prossima?
Suor Alessandra ci tiene a
precisare che per ognuna
di loro della comunità di
Fossà, la decisione è maturata in tempi diversi, indipendenti una dall’altra.
Lei ha iniziato a pensare alla missione cinque anni fa.
«Come suore Francescane dell’Addolorata – afferma suor Alessandra –
siamo chiamate a condividere tutte le situazioni umane, come Maria che
condivide tutto del Figlio,
anche la croce. Ma l’Africa
è sembrata per molto tempo irraggiungibile perché
non c’erano abbastanza
suore. Finché due anni fa
un vescovo ha chiesto le
suore per la sua diocesi di
scientifico. Parteciperà Sam il
Menestrello con musica live degli anni Sessanta.
A Sacile si aprono le iscrizioni al
Punto verde comunale di
via Ettoreo per bambini dai 3 ai 6
anni. Tre turni: dal 3 al 14 luglio, dal
17 al 28 luglio, dal 31 luglio all’11
agosto.
A Camolli Casut ha inizio la
14ª Festa della birra. Tutti i giorni fino all’11 giugno, alle 20, torneo di
calcetto memorial “Nicola Negri”. Per
iscrizioni 0434-569946.
MERCOLEDÌ 31
A Sacile, ultimo giorno disponibile per
presentare domanda di iscrizione all’asilo nido “Arcobaleno-Nicholas
Green” di San Michele. L’asilo è
Kahama nella parte nordovest della Tanzania». La
proposta è stata presa in
considerazione e in dieci,
da diverse parti del mondo, si sono dette pronte a
partire. Tra queste anche
le tre suore di Fossà. Il vescovo ha chiesto loro un
sostegno alla pastorale nelle parrocchie e nei numerosi villaggi. Hanno così
deciso di cominciare con
l’inserimento in una parrocchia che ha 27 villaggi.
Suor Alessandra è pronta per questa nuova fase
della sua vita e ringrazia
Dio e tutte le persone che
in questi tre anni a Fossà,
Ceggia e Grassaga e nella
diocesi hanno arricchito il
suo cammino umano e spirituale, per le occasioni avute di poter vivere pienamente la vocazione di “stare con” la gente, i bambini,
le famiglie, i giovani: «Ringrazio il nostro parroco,
don Lorenzo e i due cappellani con cui abbiamo
collaborato in questi anni,
don Mirko e don Marco; i
membri della commissione pastorale giovanile diocesana e il Vescovo in particolare. Le nostre superiore continueranno a dire
sì a Fossà con altre nostre
consorelle e il desiderio
più grande che porto in
cuore è che si rimanga amici e che sia possibile uno scambio di ricchezze tra
popoli, razze, culture diverse, una rinnovata Pentecoste».
Beatrice Doretto
visitabile dal lunedì al venerdì, in orario 10-11.30.
GIOVEDÌ 1 GIUGNO
Alle 20.45, al teatro Ruffo di Sacile,
il gruppo teatro dei Licei “Pujati” presenta “Don Chisciotte - poiché
che dal filo si giunge sempre al gomitolo”.
VENERDÌ 2
A Camolli Casut, alle 21, concerto degli Acrobat, tribute band degli U2.
Farmacie di turno: Romor, via Garibaldi 21, Sacile, telefono 0434-71331;
Nassivera, via Santarossa
26, Maron di Brugnera,
telefono 0434-623561.
36
MOTTA: servizio di trasporto per
anziani grazie alla San Vincenzo
IL 27 IN BASILICA A MOTTA
Risuona nel chiostro
il canto popolare
È
Il coro Luca Lucchesi di Motta
S
i conclude questo sabato, 27 maggio, il
Maggio Musicale della Basilica della Madonna dei
Miracoli di Motta, giunto
quest’anno all’edizione numero 38. Come ormai tradizione consolidata, il con-
certo, che si terrà alle 21
nel chiostro di San Francesco, meglio conosciuto
come chiostro del pozzo, è
organizzato dalla Cappella
Musicale del Santuario
“Luca Lucchesi”.
Il concerto, una rasse-
gna di canto popolare, avrà
come protagonisti, oltre alla corale padrona di casa
diretta dal M. Renzo Toffoli il coro “Oltrepiave” di Vigo di Cadore diretto dal
maestro Arduino De Donà,
LUTRANO / PAPÀ E MAMMA, MIE GUIDE
SICURE LUNGO IL SENTIERO DELLA VITA
MARINA CESCON
n. 17.1.1920 - m. 9.5.2001
C
aro papà e mia
adorata mam-
ma.
Il tempo passa e la
vostra memoria diventa presenza e gui-
GIOACHINO NOVELLO CESCON
n. 31.5.1915 - m. 31.5.2005
da sicura verso il sentiero quotidiano della
mia vita.
Ogni giorno quando apro gli occhi, il
mio pensiero e la mia
e
L’AZiON
Mottense / Memorie
Domenica 28 maggio 2006
preghiera sono per
voi.
La vostra dedizione
alla famiglia, la testimonianza della vostra
unione d’amore, sostenuta da forti valori
cristiani, rimarranno
incancellabili in me.
Non è facile il mio
cammino senza di voi,
ma vi prometto, e ne
sono cer ta, che un
giorno ritorneremo uniti.
Con affetto vi dico
ancora una volta grazie di tutto quello che
mi avete lasciato.
Vostra figlia Gilda
e la “Giuseppe Saviani” di
Carpi (Modena) diretta dal
maestro Giampaolo Violi.
Il programma della serata
prevede brani di De Marzi,
Malatesta, Savona e altri.
Marco Guerrato
partito a Motta il servizio di trasporto e accompagnamento per anziani
e persone in difficoltà. Chiamando
l’Informagiovani
(0422-766948, con almeno
due giorni di anticipo sul servizio richiesto, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11) si avrà
la possibilità di farsi accompagnare a sostenere esami clinici, visite mediche, cicli di terapie, disbrigo di pratiche. Il servizio è stato realizzato in base alle necessità emerse in un’indagine realizzata tra gli ultra settantacinquenni di Motta. Da
qui la convenzione tra Comune e San Vincenzo De Paoli, che
ha acquistato un pulmino di nove posti per il servizio.
Gianandrea Rorato
SAN VENDEMIANO / IL RICORDO DEL TUO
VOLTO SORRIDENTE ALLEVIA IL VUOTO
C
ARDUINO PICCIN
n. 9.3.1952 - m. 1.6.2005
aro Arduino,
è passato un anno da quando, in silenzio, ci
hai lasciati per andare in un mondo senza quella sofferenza terrena che hai sempre vissuto con un sorriso
sereno.
Avevi una grande voglia di vivere, che superava il peso della tua immobilità e ti ha sostenuto fino a quando
hai capito che altre avversità incombevano... e in silenzio, come hai vissuto la malattia, sei andato.
Il vuoto della tua partenza è ora alleviato dal ricordo del tuo volto sorridente e dalla certezza che continuerai, dal Paradiso, a sorriderci e a sostenerci nelle
nuove prove che la vita ci riserva.
Abbiamo ancora bisogno di te.
Ciao Arduino.
La moglie, le figlie, il genero, l’adorata nipotina Linda, i genitori, la sorella con la famiglia e tutti coloro che
ti hanno voluto bene.
CORDIGNANO
SANTA LUCIA DI P.
SUSEGANA
S. FIOR DI SOPRA
SOFFRATTA DI MARENO
FARRA DI SOLIGO
MARIO CESCHEL
A un anno dal tuo addio, è sempre tenera questa lacrima che
scende quieta e, pensandoti,
conforta. Amorevolmente moglie Giansanta, figli, nipoti e
pronipote. Messa in suffragio
domenica 4 giugno, alle 10.30,
nella chiesa di Ponte della Muda.
SANTO COLOMBAN
n. 1.11.1938 - m. 3.6.2002
Nel quarto anniversario della
sua morte con affetto lo ricordano la moglie, le sorelle, i fratelli, i parenti e gli amici tutti.
CLAUDIO SOSSAI
n. 12.8.1958 - m. 14.5.1991
Nel quindicesimo anniversario
della tua morte, hai sempre un
posto speciale nel nostro cuore.
Mamma e tutti i tuoi cari
ARTURO POLESE
n. 19.7.1935 - m. 27.5.1991
Anche se sono passati 15 anni, la tua famiglia ti ricorda
sempre con gratitudine e riconoscenza e ti affida alle preghiere del Signore.
Moglie, figlio e nuora
ELIDE DALL’ARMELLINA
in BORNIA
n. 11.9.1919 - m. 2.6.1991
Nel quindicesimo anniversario
della tua scomparsa sei sempre
presente in noi.
Marito, figli e nipoti ti ricordano con affetto.
BEPPINO STRADIOTTO
n. 18.3.1947 - m. 29.5.1984
Gli anni passano ma noi ti sentiamo sempre vicino con lo
stesso amore e affetto che ci
hai lasciato. Il tuo ricordo è
sempre vivo nei nostri cuori.
Moglie, figli, nuora, nipotina
e suoceri.
SOLIGO
CODOGNÈ
CODOGNÈ
CAMPOLONGO
PIANZANO
PIANZANO
GIORDANO DOZZA
n. 9.6.1922 - m. 26.5.1993
A te che continui a vivere dove non esiste la sofferenza e regna la speranza, va il nostro
ricordo, sicuri di poter sempre
contare sul tuo amore.
I tuoi cari
MARIA SPERANZA
ved. MACCAN
n. 30.10.1899 - m. 9.5.1977
Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
Figlia Carmela e nipoti
MARIO LUCCHETTA
n. 24.8.1920 - m. 25.5.1975
Ci consola il privilegio di averti avuto e di aver goduto del
tuo amore e della tua saggezza. Ti ricordiamo costantemente. Tua moglie Carmela, figli, generi, nuora e nipoti.
cav. SIMEONE ROS
n. 22.5.1923 - m. 1.6.2003
A tre anni dalla sua scomparsa è ancora vivo in noi il suo
ricordo.
Una Messa in memoria verrà
celebrata il 3 giugno, alle
18.30, nella chiesa di Campolongo.
ELISABETTA MARCH
ved. ROSSI
n. 25.12.1888 - m. 31.5.1978
Nell’anniversario della tua
morte il tempo passa veloce,
ma tu sei sempre nel nostro
cuore. Dal Cielo prega per noi.
I tuoi cari
GIOVANNI STIVAL
n. 15.3.1933 - m. 3.6.1981
A venticinque anni dalla tua
scomparsa, il ricordo di te resta sempre nei nostri cuori.
Moglie, figlie e nipotina Giulia.
Una messa sarà celebrata domenica 4 giugno alle 11 nella
chiesa parrocchiale.
GIRO D’ITALIA, INTERNAZIONALE DI SOLIGHETTO, GARA
NAZIONALE FEMMINILE DI COLLALTO E MEMORIAL ZANETTE
SI TORNA IN SECONDA
Salsa, la vittoria
dei giovani
Arriva il grande ciclismo
È
una settimana di
grande ciclismo
sul territorio diocesano. Sono molteplici, infatti, gli appuntamenti agonistici di richiamo per gli
appassionati dello sport
delle due ruote. Andando
per ordine, calendario alla
mano, venerdì è il gran
giorno del Giro d’Italia.
Con i diocesani Marzio
Bruseghin, Mirco Lorenzetto e Franco Pellizotti in
gruppo, è in programma,
infatti, la 19ª tappa della corsa rosa, la Pordenone-Passo San Pellegrino. La frazione è la più temuta in assoluto dell’89º Giro d’Italia,
presentando ben quattro
passi dolomitici (Forcella
Staulanza, Fedaia, Pordoi e
San Pellegrino). La partenza è da Pordenone, dove gli
assi del pedale possono essere ammirati in piazza XX
Settembre fino alle 10.40,
quindi il gruppo prenderà
la statale Pontebbana entrando in territorio diocesano a Sacile. Svolta a destra sulla provinciale 17 e
attraversamento di Ponte
Il compianto Denis Zanette
della Muda, Cordignano,
San Martino di Colle Umberto, San Giacomo di Veglia e Vittorio Veneto prima
di entrare in territorio bellunese. Dai professionisti agli juniores, domenica 27 è
in calendario la 18ª edizione dell’Internazionale di Solighetto. La classica organizzata dalla Società ciclistica Solighetto 1919 coinvolgerà 47 società comprese 12 rappresentative straniere tra le quali le Nazionali di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Russia, Ungheria e Uzbekistan. La
partenza è alle 14 da Solighetto, in programma c’è la
BRILLA LA GIOVANISSIMA
KARATEKA SIMONA BENDEAC
E
xploit di Simona
Bendeac. La giovanissima atleta della
scuola Keiken Gabriele
Padoin, che ha sede a
Santa Lucia di Piave e a
San Polo di Piave, ha ottenuto la sua prima vittoria di categoria al 4º Campionato del mondo di karate per club - 1º International Junior Cup. Alla
manifestazione internazionale la quattordicenne
cintura gialla, preparata
dagli istruttori Andrea
Sperandio e Walter Nadal, è andata a segno do-
po appena due anni di
attività. Per Simona il futuro sembra proprio roseo.
La quattordicenne Simona Bendeac
novità della salita del Ca’
del Poggio a San Pietro di
Feletto (pendenza media
del 15%). Venerdì 2 giugno
il gruppo sportivo Verso
L’iride organizza un festival
del ciclismo femminile con
arrivo a Collalto centro. Alle 9.15 scatteranno le esordienti impegnate nel VI
Trofeo Siloma, prova unica
di campionato regionale di
categoria; alle 10.30 toccherà alle allieve con il VI
Trofeo Ceramiche Perin
con assegnazione di titolo
regionale. Alle 14.30, quindi, scatterà l’ora del VI Trofeo Biemme-Reti, gara nazionale per donne junior-elite. Sempre il 2 giugno è
anche il giorno del “Denis
Zanette day”. Nel ricordo
dell’ex professionista scomparso prematuramente tre
anni fa, Sacile, per mezzo
della Sacilese, dell’Associazione Amici di Denis e
del Comune, organizza una doppia manifestazione
ciclistica. Sul breve circuito cittadino, con partenza e
arrivo in piazza del Popolo,
avranno luogo la kermesse
Q
uattro pedalate en
plein air sono un inizio di buon auspicio per
la nostra rubrica. Ancor di
più se l’appuntamento con
l’associazione ciclopedista
Liberalabici è duplice. La
consueta uscita domenicale guarda alle cantine locali
come meta di una gita di
40 chilometri; giovedì 1
giugno, invece, si parte per
quattro giorni alla conquista di Bad Kleinkirchheim,
località termale a 35 km da
Villach, con escursioni al
monte Woelloner Nock
(2050 metri), il lago di Millstattersee e il laghetto di
Folkertsee. La sezione di
Pieve di Soligo organizza
una gita domenicale alle
Dolomiti Feltrine. L’evento clou organizzato dalla
N
Danilo Di Luca (Liquigas)
per juniores 51º “Trofeo Industrie riunite cavalier Piero Della Valentina” (partenza alle 13) e il Criterium
professionistico Memorial
Denis Zanette per professionisti (alle 17). A fare
grande la corsa, fra gli altri
atleti, saranno anche Danilo Di Luca, Filippo Pozzato,
Fabio Baldato e Alessandro
Ballan. L’ingresso alle gare
è gratuito, eventuali offerte
volontarie agli appositi punti di raccolta saranno devolute in favore delle numerose iniziative di solidarietà
condotte dall’Associazione
Amici di Denis.
Giacinto Bevilacqua
CAI E DINTORNI
sezione, in collaborazione
con la scuola alpinismo e
arrampicata libera Le Maisandre, è “Montagna talismano dell’amicizia”, una
manifestazione sperimentale di arrampicata, lettura, gesti, parole, immagini
e suoni, che si svolge sabato 27 e domenica 28 alla
palestra di arrampicata a
Barbisano. Si inizia sabato
sera alle 20.30 con lo spettacolo “Arrampicata e lettura, gesti e parole, immagini e suoni”, con la partecipazione della Corale di
Barbisano. Domenica, alle
14.30 c’è l’arrampicata aperta al pubblico seguita
dagli istruttori della Scuola di alpinismo e arrampi-
e ha gettata di acqua sul fuoco il presidente del calcio San Michele Salsa Cerfim, durante tutto l’anno. Il conto dell’acquedotto sarà salato, ma
è servito. Partita per fare
un campionato dignitoso di
Terza categoria, senza velleità di promozione nonostante alcuni anni ai vertici, la formazione biancorossa del centro di Vittorio
Veneto si è trovata subito
nelle zone alte. Il presidente, consapevole del “rischio
vertigini” per una squadra
giovane come la sua, ha
sempre predicato calma e
gesso, invitando a guardare a se stessi e non alla classifica. «Abbiamo superato
una piccola crisi a metà
campionato – ricorda Da
Ros – e poi abbiamo saputo andare avanti con continuità, vincendo le partite
che contavano». Il titolo dell’articolo è già scritto: la vittoria dei giovani. «Il nostro
vero vanto è di essere riusciti a salire di categoria
(tornando in Seconda dopo
sette anni di purgatorio)
con una squadra di soli giovani, cresciuti nel nostro vivaio o comunque provenienti da sole squadre giovanili della zona. Il più vecchio è il capitano, Marcon,
classe 1980. Un plauso a loro, e al mister (Checco Scarabel, sangiacomese da cinque anni sulla panca del Salsa) che li ha saputi condurre fin qui». Ora si va in Seconda. Con patti chiari e amicizia lunga. «Esatto: siamo arrivati fin qui con questo bel gruppo di giovani, e
con questi faremo bene anche in Seconda. Arriverà
qualcuno di nuovo solo se
ci sarà da sostituire qualche
atleta che se ne sia andato».
Ma prima, grandi feste. Con
i dovuti onori anche al past
president Sergio Faraon
(costretto a lasciare la carica per evitare il conflitto di
interessi con il suo assessorato allo sport), al diessesegretario-factotum-echipiùnehapiùnemetta Michele Da Ros, al tecnico delle
giovanili Claudio Foffano,
al nuovo preparatore dei
portieri Piero Pinese. (AT)
cata, mentre dalle 16.30 alle 17.30 è la volta della Cuccagna climbling. La domenica della sezione di Motta di Livenza è all’insegna
della solidarietà con la giornata dedicata ai ragazzi del
Ceod. Ritrovo alle 9 al parcheggio della sede. Il Cai di
Sacile opta per le Dolomiti Friulane, trascorrendo la
sua domenica a Duranno.
Il Cai di Conegliano lancia il nuovo corso “Immaginamonti insieme. Lezione di fotografia in montagna”, tre lezioni teoriche di
fotografia dell’ambiente alpino, che si terranno il giovedì alla sede Cai di Conegliano alle 21, e tre uscite
pratiche in montagna. Il
corso inizia il 1º giugno.
Angela Deganis
CALCIO A 5:
Altamarca group
È
nata AltaMarca
Group. L’Altamarca
Valdobbiadene, compagine di serie C/1, e il Possagno, neopromosso nella
stessa categoria, si sono fusi nella nuova realtà sportiva. L’Altamarca Group
parteciperà al torneo di
C/1 con la prima squadra,
quindi schiererà under 21,
under 18, allievi, giovanissimi e probabilmente una
squadra femminile. «La voglia di raccogliere le sfide
ci ha portato a creare un
nuovo gruppo con l’obiettivo di far crescere il settore giovanile» ha spiegato il neopresidente Gianfranco Montagner.
38
Domenica 28 maggio 2006
DOMANDA
LAVORO
Impiegata valuta proposte
d’impiego. Esperienza in campo
amministrativo (prima nota, registro Iva, contabilità, uso pc) in zona Vittorio Veneto e limitrofe. Tel.
0438-940637.
Studentessa di scienze
dell’educazione cerca lavoro come
centralinista, baby-sitter, aiuto nello svolgimento di compiti e ripetizioni in tutte le materie (elementari e medie). Tel. 3491447580.
Signora cerca lavoro parttime come cameriera, commessa,
addetta mense. Massima serietà,
disponibilità immediata dalle 8.30
alle 14.30. Tel. 347-3122717.
Autista patente E con esperienza di 5 anni e uso muletto, pala elettrica e scavatore ragno cerca lavoro. Zona Oderzo e
dintorni. Tel. 320-6696872.
Signore specializzato in pittura interni/esterni, verniciatura,
decorazioni calce e spatolati, realizzazione camini in cartongesso
ed esecuzione isolamenti termici
cerca lavoro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 320-6696872.
Ragazzo automunito cerca
lavoro part-time come magazziniere, operaio, riparatore elettrodomestici o altro. Zona Oderzo e
dintorni. Tel. 333-3333904.
Ragazza automunita diplomata in ragioneria cerca lavoro come impiegata, segretaria, centralinista o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 347-4820083.
Ragazza cerca lavoro parttime come baby-sitter, lavapiatti
aiuto cucina, stiratura o altro. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 3382309088.
Signore con esperienza pluriennale di pasticcere anche in attività autonoma cerca lavoro come pasticcere o panettiere. Disponibile anche come magazziniere. Tel. 0422-790211.
Ragazza 29enne diplomata
analista contabile con buon uso pc
ed esperienza come impiegata amministrativa (bollettazione, fatturazione, contabilità) cerca lavoro.
Disponibile anche come commessa o operaia già con esperienza.
Zona Oderzo, Conegliano e dintorni. Tel. 0438-308554; 3408531174.
Signora cerca lavoro come
badante, assistenza anziani o pulizie. Zona Oderzo e dintorni. Tel.
333-5667196.
33enne italiana con esperienza pluriennale cerca lavoro come baby-sitter. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 349-5057599.
Ragazza 21enne automunita e laureata in lingue (inglese
e spagnolo) cerca lavoro come
baby-sitter e addetta pulizie. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 3208353712.
Ragazza 18enne automunita cerca lavoro come addetta alle pulizie uffici e condomini oppure come collaboratrice domestica. Disponibile part-time. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 320-6949227.
Ragazza 18enne con esperienza e con diploma di operatore socio-sanitario cerca lavoro come baby-sitter. Disponibile da fine giugno a fine settembre. Zona
Ponte di Piave, Oderzo e dintorni. Tel. 0422-857256.
Signora madrelingua spagnola con abilitazione all’insegnamento delle lingue conseguito in
Perù si rende disponibile per ri-
petizioni di lingua spagnola. Zona
Oderzo e Motta di Livenza. Tel. 3383403203; 0422-860925.
Signora seria con esperienza cerca lavoro come camerierabarista. Disponibile solo diurno dal
mattino alla sera ore 19, anche fine settimana. Zona Oderzo, Motta
di Livenza e dintorni. Tel. 3462156255.
Signore cerca un secondo
lavoro in ristorante, bar o azienda agricole, disponibile anche come assistente per corsi di ginnastica in palestre. Disponibile dalle
19 in poi. Zona Oderzo e dintorni. Tel. 333-4138679.
Ragazzo 22enne con patente cerca lavoro come operaio
anche settore legno già con esperienza. Disponibile anche per altre
mansioni come lavapiatti, aiuto
cuoco, pulizia uffici. Zona Oderzo
e dintorni. Tel. 389-6823587.
Signora italiana automunita libera da impegni familiari si
rende disponibile come baby-sitter per 1-2 bambini a partire dai
2 anni, mettendo a disposizione la
propria abitazione con giardino.
Tel. 349-6433211; 0422-757165.
Laureando in ingegneria
biomedica si rende disponibile nel
fine settimana per lezioni private
in fisica, matematica a tutti i livelli e in chimica, biologia a studenti biennio superiore. Tel. 3487455949.
Autista con esperienza, pat.
B cerca lavoro come corriere o fattorino in ditte serie e interessate.
Disponibile a trasferte giornaliere
e anche in orario notturno. Tel.
347-8066095.
Ragazza 27enne cerca lavoro come operaia. Esperienza nel
settore plastica e metalmeccanico.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
limitrofi. Tel. 333-6958930.
Signora con esperienza cerca lavoro come operaia nel settore metalmeccanico. Disponibile anche come addetta alle pulizie o
baby-sitter, aiuto cucina in ristoranti o lavapiatti. Tel. 0438959870, 320-8042237.
Giovane signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizia uffici, lavapiatti, operaia. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 0438-940437.
Signore con esperienza di
muratore escavatorista II livello, e
con patente C-CE-DE, esperienza di
2 anni cerca lavoro come autista
a giornata per l’Italia, disponibile
anche per trasferte all’estero. Tel.
348-0373640.
Ragazzo attualmente impiegato valuta proposte nel settore selezione del personale. Tel. 3339909137.
Ragazza automunita con esperienza di operaia settore meccanico e in stireria, cerca lavoro
come addetta pulizie, lavapiatti, operaia in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438959715, 338-2166165.
Ragazza attualmente impiegata nell’ambito customer care
e marketing, valuta proposte in
ufficio commerciale estero. Conoscenza inglese e francese e precedente esperienza. Zona Conegliano, Vittorio Veneto e limitrofi.
Tel. 340-2775032.
Signora con esperienza come collaboratrice domestica e assistenza anziani cerca lavoro. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
dintorni. Tel. 329-3062050.
Signora con esperienza come pulizie uffici/scale, collaboratrice domestica, assistenza anzia-
ni, banconista in gelateria cerca lavoro in questi ambiti. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3490928475.
Ragazza 16enne cerca lavoro per periodo estivo da metà
giugno a fine agosto. Disponibile
tutti i giorni anche sabato e domenica. Zona Vittorio Veneto. Tel.
0438-940566.
Ragazza 21enne con esperienza come cameriera e operaia
in lavasecco industriale cerca lavoro. Disponibile anche come commessa, baby-sitter solo part-time,
indifferente mattino o pomeriggio.
Zona Vittorio Veneto. Tel. 3200944364.
Signora con esperienza in
pulizie uffici e come collaboratrice domestica cerca lavoro una volta alla settimana (mercoledì mattino) in centro Vittorio Veneto. Tel.
320-0287296.
Studente cerca lavoro per
il periodo estivo come operaio, cameriere o altro. Zona Vittorio Veneto, Fregona e limitrofi. Tel. 0438585851.
Signora con titolo di infermiera professionale conseguito in
Brasile e tradotto in Italia cerca
lavoro come assistenza anziani/ammalati. Zona Vittorio Veneto, Conegliano. Disponibilità tempo pieno
o part-time. Tel. 329-0416330.
Ragazza 28enne cerca lavoro come impiegata commerciale con pluriennale mercato italiano e estero. Buon uso pc, posta
elettronica e internet. Conoscenza
programmi di contabilità top esatto. Disponibilità immediata anche come segretaria o centralinista. Tel. 340-8426884.
Ragazza attualmente impiegata nell’ambito customer care
e marketing, valuta proposte in
ufficio marketing e come copywriter in agenzie. Tel. 340-2775032.
Signora con esperienza cerca lavoro anche a tempo pieno,
come collaboratrice domestica, pulizie uffici, stiratura, compagnia anziani. Disponibile anche come operaia. Tel. 338-4884160, 3334342011.
Studente universitario di
ingegneria biomedica, 22enne, con
esperienza di cameriere, barista,
banconiere, cerca impiego per il
week-end. Zona Vittorio Veneto e
limitrofi. Disponibile anche per collaborazioni con aziende. Tel. 3487455949.
Impiegata amministrativa
con esperienza pluriennale cerca
lavoro part-time al mattino. Buon
uso pc, discreta conoscenza lingua
francese e inglese. Zona Cordignano, Colle Umberto, Vittorio Veneto,
Godega di Sant’Urbano. Tel. 0438995052.
Signore automunito cerca
lavoro nel settore legno come operaio. Disponibile anche per altri
settori. Tel. 320-3528156.
Signora cerca lavoro come
collaboratrice domestica, addetta
alle pulizie stiro, lavapiatti, operaia in qualsiasi settore. Disponibile anche come badante o assistenza anziani. Tel. 329-2270250.
Ragazza 28enne cerca lavoro come baby-sitter. Tel. 3408426884.
Signore con esperienza come carpentiere cerca lavoro nel
settore. Zona Vittorio Veneto, Codognè, Orsago, Conegliano e dintorni. Tel. 340-7191705.
Ragazza 33enne, da poco
terminato corso per baby-sitter organizzato in collaborazione con i
servizi sociali comunali, si rende
disponibile come baby-sitter, per il
periodo estivo con orario pomeridiano e serale. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 348-4937252.
Impiegata amministrativa/commerciale con esperienza
pluriennale e conoscenza inglese,
francese, tedesco, pc, cerca lavoro
nel settore. Disponibile part-time
al mattino dalle 7.30 alle 14 anche per orario continuato. Telefonare in orario pasti al 3484037541.
Signora con esperienza cerca lavoro come operaio pulizie uffici, lavapiatti aiuto cucina. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 347-7461086,
347-3474503.
Signora madrelingua inglese/filippina si rende disponibile per
lezioni private e traduzioni da e
in inglese e giapponese. Tel. 3477461086, 347-3474503.
Ragazza 20enne rumena
cerca lavoro come collaboratrice
domestica, baby-sitter, pulizie, badante. Disponibile solo in orario
diurno. Tel. 320-9671916.
Ragazza 30enne rumena
cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile in orario serale
dopo le 21. Tel. 320-8137577.
Signore, in possesso di patente B, con esperienza cerca lavoro come autista. Zona Follina,
Pieve di Soligo, Conegliano, Vittorio Veneto. Tel. 333-6958930.
Signore italiano automunito cerca lavoro come operaio magazziniere. Disponibile come giardiniere, guardiano presso privati.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano,
Vallata e dintorni. Tel. 0438500472, 347-4498200.
Ragazza 30enne diplomata
segretaria d’azienda, ottimo pc con
esperienza come impiegata amministrativa anche in assicurazioni,
cerca lavoro. Disponibile anche come centralinista. Tel. 339-5255546,
0438-500261.
Ragazza italiana, automunita, 23enne, offresi come babysitter per la sera. Disponibile dalle 20. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 347-4468198.
Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie casa/uffici. Massima serietà. Zona Vittorio Veneto-San Giacomo. Tel.
347-5124278.
Signora con esperienza cerca lavoro di pulizia uffici o condominio (scale). Valuta proposte
anche come operaia o lavapiatti.
Zona Vittorio Veneto. Tel. 3389619359.
Signora rumena 50enne
cerca lavoro come badante. Tel.
333-9481524.
Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie casa/uffici. Si rende disponibile anche come compagnia a persone anziane. Zona Vittorio Veneto,
Cappella Maggiore, Anzano. Tel.
346-2141119.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie collaboratrice
domestica o stiro, assistenza domiciliare anziani e ammalati in orario diurno e notturno. Zona Follina, Miane e Cison. Tel. 3204282655.
Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile anche come collaboratrice domestica, addetta alle
pulizie, stiro, lavapiatti. Zona: Follina e dintorni. Tel. 340-7010367.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica e addetta alle pulizie. Disponibile solo part-time. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 328-
8664877.
Signora con esperienza come baby-sitter, addetta assistenza,
addetta pulizie e lavapiatti cerca
lavoro. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 0438-893094, 3397877858.
Prof.ssa Bona Luisa, plurilaureata, si rende disponibile per
traduzioni portoghese/italiano. Tel.
333-5843883.
Signore con esperienza cerca lavoro come giardiniere nei dintorni di Vittorio Veneto, Conegliano. Tel. 0438-959692, 3482430127.
Ragazzo 19enne con esperienza di barista/cameriere cerca
lavoro in questo ambito. Si rende
disponibile anche per altri lavori.
Zona Vittorio Veneto e Conegliano.
Tel. 0438-959127, 348-3925643.
Ragazza 18enne cerca lavoro come baby-sitter, collaboratrice domestica, addetta pulizie,
stiro, lavapiatti. Zona Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Conegliano e limitrofi. Tel. 0438981555, 328-8735513.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come operaio/apprendista in
qualsiasi settore. Zona Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Sernaglia, Conegliano e limitrofi. Tel.
0438-981555, 328-8735513.
Giovane ragazza cerca lavoro come addetta pulizie, stiro,
collaboratrice domestica o badante. Disponibile in orario diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3478975286.
Ragazza 25enne con esperienza nel settore metalmeccanico
ed occhialeria cerca lavoro in Vittorio Veneto o zone limitrofe. Tel.
0438-912104, 333-7399835.
Signora italiana con esperienza cerca lavoro come addetta
alle pulizie in condominio, come
collaboratrice domestica, baby-sitter o assistenza anziani in case private. Disponibile part-time o tempo pieno dal lunedì al venerdì. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3480446052.
Ragazzo 23enne con esperienza di vario tipo cerca lavoro.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
dintorni. Tel. 320-1878182.
Ragazzo 23enne con esperienza cerca lavoro come saldatore. Zona Vittorio Veneto, Coneglia-
no e dintorni. Tel. 347-2246763.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie di uffici condomini e scale, oppure come collaboratrice domestica. Disponibile
solo al mattino max 6 ore. Zona
Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3336992496, 0438-940970.
Signora filippina con esperienza come collaboratrice domestica, assistenza anziani, addetta
alle pulizie, cerca lavoro in questi
ambiti. Non disponibile per stiratura. Solo part-time, il lunedì, mercoledì e venerdì. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3203586810.
Ragazza 27enne con pluriennale esperienza in amministrazione e contabilità cerca impiego. Offre buona conoscenza della lingua francese e uso pc. Tel.
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e
L’AZiON
Lettere
& interventi
ACCOLTA FAVOREVOLMENTE L’INIZIATIVA DIOCESANA
Domenica 28 maggio 2006
39
interventi
Benvenga il Monastero invisibile, LA CHIUSURA DELVERDI
per essere davvero“pietra viva” A ciascuno il proprio
impegno per la cultura
È
D
stata proposta
settimane orsono nella nostra
diocesi un’iniziativa il cui
titolo “Monastero invisibile” continua a risuonarmi,
come un eco, nella mente.
Aderirvi è stato naturale,
così com’è facile acconsentire quando d’improvviso il bello balza ai nostri
occhi. Richiamare le persone di buona volontà,
perché insieme si impegnino a collaborare affinché la Chiesa sia sempre
viva e possa svolgere al
meglio la sua missione di
salvezza, credo sia compito primario di ogni cristiano. Dare un tempo e uno
spazio perché ognuno di
noi sia davvero “pietra viva” per edificare non solo
un monastero invisibile,
ma per essere noi stessi
“edificio spirituale” è vivere il sacerdozio santo
che ci accomuna, in virtù
del battesimo, a Cristo
stesso. È l’esprimere il desiderio, che diventa invocazione, di lavorare nella
vigna del Signore, attratti
da un campo dove c’è un
tesoro nascosto che non
ha pari al mondo. È lasciarsi sorprendere dalla
voce dello Spirito che con
delicatezza ma con insistenza bussa alla porta del
nostro cuore, per essere
accolto. Chiamati per grazia ad essere dono e far
trasparire nel volto la luce
di Dio che rischiara le tenebre del mondo.
L’iniziativa prevedeva
un momento di particolare cura nel meditare tutte
queste cose. Una particolare attenzione perché solo attraverso una seria responsabilità le pietre delle nostre invocazioni pos-
S
ono rimasto molto
sorpreso dall’articolo di Paolo De Stefani
“Nascosti dietro una foglia di fico” pubblicato a
pag. 5 dell’ultimo numero
de L’Azione. Tra le tante
affermazioni che mi hanno lasciato perplesso ne
cito due:
1. la frase “...attacchi
terroristici (ma ne siamo
proprio sicuri?)” è quantomeno ambigua: forse
che le stragi perpetrate
da Al Qaeda (o chi per lei)
alle code dei seggi elettorali, al mercato, fra i giovani in fila per il reclutamento alle stazioni di polizia non sono definibili
come terroriste? O forse
l’articolista vuole avanzare dubbi sul fatto che siano gli Americani in realtà
ad organizzare tali attacchi (con scopi che sarebbero francamente incom-
sono attecchire bene tra
loro e realizzare un risultato ben ordinato e fecondo. Con la fedeltà al progetto di Dio che consente
allo Spirito che “soffia dove vuole” di continuare a
guidare nel tempo la sua
Chiesa. Ma, come l’amore
non conosce i confini angusti di spazi limitati, così
il nostro comune intento
ci porta oltre il tempo che
per esso abbiamo stabilito.
E mentre a queste cose
penso, altre ancora nell’intimo affiorano.
Monastero è modo di
essere. È vivere sposi di
silenzio e tempi di comunione. È agire e riposare.
È affaccendarsi e mettersi ai piedi di Gesù per ascoltarlo. E rimanerne così affascinati che non c’è
più distinzione tra “ora et
labora” che la vita diventa
preghiera e la preghiera è
la vita che anima i nostri
giorni. Di quelli contenti
che cantano la lode e di
quelli duri che ci mettono
alla prova.
Monastero è respirare
l’aria antica di quando vivevamo nell’innocenza e
la bellezza del creato era
poesia in cui intuivamo il
bene come l’unico progetto possibile. È riscoprire,
nella falsità di un mondo
che ci vuole a tutti i costi
buttare fuori da un primordiale giardino, che in
noi dimora un’autenticità
che niente e nessuno può
farci rinnegare, perché è
lo stesso Spirito che geme
in noi e vuole condurci là
dove sta la Verità stessa.
Monastero è la vita semplice di chi crede che tutta l’esistenza è permeata
dalla sacralità che ancora
sa evocare incanto e stu-
pore come in un tempo ormai lontano da apparire un
retaggio della mente. Era
il tempo scandito dal ritmo della natura, il tempo
della fatica e del riposo,
del dialogo e del silenzio,
del pianto e della gioia. Era il tempo in cui il suono
MONASTERO INVISIBILE: La scheda
da inviare al Centro vocazioni
C
aro GianMONASTERO INVISIBILE.
piero,
Scheda di segnalazione della disponibilità.
plaudo all’iniziativa del “Mo- COGNOME______________________________
nastero invisibi- NOME_________________________ETA’_____
le” e sono d’accordo sull’impe- VIA____________________________ n° ______
gno delle sche- CITTÀ__________________________________
de con orari e
PARROCCHIA___________________________
date della preghiera; ma que- CAP________TEL________________________
ste benedette
E-MAIL_________________________________
schede si trovain gruppo □
no in Curia o in Prego: da solo □
in parrocchia □ altro_______________
Seminario o in
internet.
Giorno del mese_______________
Immagini un
dalle ore _______ alle ore _______
pescatore
di
(Es. 2° sabato del mese dalle 18,00 alle 19,00)
San Giorgio di
Livenza o un
montanaro di DESIDERI RICEVERE IL FOGLIETTO
Carve navigare DEL 1° GIOVEDÌ DEL MESE?
SI □
NO □
in internet o recarsi a Vittorio SE SÌ:
□ per posta
per avere le
□ per e-mail
schede?
□ provvedo da solo da Internet:
Faccio una
www.diocesi.vittorio-veneto.tv.it
proposta: metti
www.seminario-vittorioveneto.it
un fac-simile in
un numero de
L’Azione che uscirà pros- sito internet del Seminasimamente, con l’indiriz- rio, e fa parte del depliant
zo cui spedirle e ripetendo che spiega l’iniziativa. Una
volta compilata, va recale modalità di iscrizione.
Penso che il numero di pitata per posta al Centro
coloro che aderiranno au- diocesano vocazioni, largo
del Seminario 2, 31029
menterà notevolmente.
Nando Antoniazzi Vittorio Veneto, oppure via
email
all’indirizzo
La schedina che ripor- [email protected] a fianco è tratta dal to.tv.it.
SULLA GUERRA IN IRAQ
Tra terrorismo
e obiettivi Usa
prensibili)? Qualunque
sia il significato di quell’affermazione, essa è inaccettabile, per conto
mio, da tutti i punti di vista.
2. non c’è dubbio che
gli obiettivi prefissi dagli
USA con la loro azione
militare (sono pienamente d’accordo: illegittima)
siano stati in gran parte
disattesi; certe frasi dell’autore, però, sono puramente ideologiche e non
considerano dati di fatto
essenziali: la produzione
petrolifera nel 2005 in tutto l’Iraq è stata poco me-
festoso delle campane inaugurava le giornate e il
lieve rintocco sul far della
sera invitava all’Ave Maria.
Era il tempo segnato
dalla preghiera. Era il tempo di Dio.
Lina
no di 1,9 milioni di barili
al giorno mentre per il
2006 è previsto un aumento a 1,983 milioni di
barili giornalieri (fonte:
Economist Intelligence
Unit, sezione di statistica
dell’autorevole rivista
“L’Economist”): dire che
a tutt’oggi in quel paese
“non si estrae una goccia
di petrolio” è una falsità
bella e buona, spero frutto di disinformazione e
non di malafede); ricordo
infine che giovedì scorso
il generale Saad Al Alherbia, comandante della terza brigata dell’esercito i-
racheno, ha dichiarato
che “i militari italiani dovrebbero rimanere almeno fino a giugno 2007 poiché abbiamo bisogno di
loro per completare l’addestramento dei nostri
soldati”: dire che “le forze straniere non hanno
probabilmente alcun ruolo positivo da svolgere” è
dunque come minimo discutibile.
Francesco Palatini
Vittorio Veneto
Senza entrare nel merito delle sue considerazioni, non possiamo accettare che lei consideri in
malafede l’autore dell’articolo, né tantomeno disinformato, essendo egli
collaboratore del Centro
interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti
della persona e dei popoli
dell’Università di Padova.
esidero intervenire sui problemi che sorgono
con la prospettata chiusura del multisala Verdi. Viviamo in un’epoca in cui sembra che la memoria abbia breve durata. Credo perciò giusto ricordare che quando nel 1992 il teatro Verdi e il teatro Rossini hanno chiuso non ci fu solo Alessandro Cadamuro che portava provocatoriamente al guinzaglio
per Vittorio Veneto il suo “Microteatro da passeggio”,
le associazioni culturali che si riunivano nella Consulta diedero infatti vita al Comitato per il teatro, che
raccolse tremila adesioni in pochi mesi, e organizzò
una grande manifestazione in piazza del Popolo il pomeriggio del 25 aprile 1993, con cortei che si mossero dietro a due bande partendo dai due teatri: c’erano più di duemila persone e ne parlò anche il Tg3. Aderirono al Comitato uomini di cultura, politici e privati cittadini; lo scopo, come si può facilmente capire, era di dare una sala teatrale alla città; il presidente era il ragionier Giovanni Fioretti, scomparso poco
più di un anno fa. È soprattutto per ricordare quella
che fu probabilmente la sua ultima importante opera
di animazione culturale che mi sono deciso a scrivere. Non solo è giusto ricordarla, ma è giusto sapere
che non finì come tanti progetti vittoriesi.
Quel teatro non venne mai realizzato, ma durante
una riunione del Comitato venne per la prima volta
presa in considerazione l’area Fenderl come sito ideale. È stato dunque da lì che è partito il progetto
che sta lentamente concretizzandosi nei successivi stralci di lavori.
Quanto alla chiusura
del multisala mi sembra
che apra una prospettiva
decisamente allarmante
in cui Vittorio Veneto,
“città d’arte e di cultura”,
potrebbe non avere più nemmeno una sala funzionante. Convengo con Cadamuro che si tratta di un contenitore commerciale, ma nella stessa misura in cui
lo sono i teatri, le case editrici, le case di produzione
cinematografica, le librerie e le gallerie d’arte. Intendo dire che è necessario che ci siano successi commerciali perché i bilanci siano in attivo, altrimenti non
si possono sostenere e incoraggiare i giovani talenti
e le opere innovative.
Più che a comitati, credo che spetti ai cittadini, anche al di fuori delle “giornate per il cinema”, dimostrare il loro interesse per il multisala. Così come credo che qualche iniziativa dovrebbe essere presa da
parte di chi ha gli oneri e gli onori della vita cittadina, parlo della pubblica amministrazione. Anche il teatro Da Ponte, nuovo di zecca, forse per volontà dei proprietari, rischia di restare una “bomboniera di cristallo” inutilizzata per gran parte dell’anno. Non posso non chiedermi perché chi avrebbe gli strumenti
per agire non faccia nulla e lasci che la nostra comunità sia condannata all’inedia. Perché ad esempio non
si sostengono le associazioni culturali, magari con
convenzioni e facilitazioni per un utilizzo a costi ragionevoli delle strutture esistenti, cosa che porterebbe a promuovere e valorizzare le strutture stesse.
Credo che il problema degli spazi per la cultura si
aggravi perché da anni ormai a Vittorio non si cerca
di valorizzare le sinergie possibili, di ampliare e sviluppare le collaborazioni tra associazioni (come avveniva nei Notturni), di affrontare con serietà e concretezza i problemi del fare cultura, magari anche rischiando di affrontare le opinioni differenti, ma è solo nel confronto e nella soluzione dei conflitti che può
esserci crescita per tutta la comunità.
Gianfranco Da Re
Vittorio Veneto
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
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