federazione ordini dei farmacisti - Ordine dei Farmacisti di Salerno

Transcript

federazione ordini dei farmacisti - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 19/06/2015
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o
parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue;
MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto
specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE
IN PRIMO PIANO
Il capitolo non contiene articoli
SANITÀ NAZIONALE
19/06/2015 Il Sole 24 Ore
Antitrust, subito una rete a banda ultralarga
5
19/06/2015 La Stampa - Nazionale
"Dobbiamo aprire gli occhi l'eroina non è scomparsa"
7
19/06/2015 La Stampa - Nazionale
A 9 anni muore per un malore sul bus della gita parrocchiale
8
19/06/2015 Il Fatto Quotidiano
Scambiati i referti, le curano la malattia che non c'è
9
19/06/2015 Libero - Nazionale
In 7 giorni sequestrati 90mila farmaci illegali
11
19/06/2015 Il Tempo - Nazionale
Operatori sanitari aggiornati con E.C.M.
12
19/06/2015 ItaliaOggi
Rating di legalità 2015, è boom
13
19/06/2015 ItaliaOggi
Dirigenti Asl a scuola di management
14
19/06/2015 Il Venerdi di Repubblica
Nel carcere di Sollicciano contro l'aggressività si va a lezione di yoga
15
19/06/2015 Il Venerdi di Repubblica
Casa, automobile, cure e hi-tech: l'Italia procede a rate
16
19/06/2015 Il Venerdi di Repubblica
EMERGENZE VIRTUALI E PAZIENTI FINTI PER FORMARE MEDICI VERI
18
19/06/2015 Il Venerdi di Repubblica
IL BIMBO IN ARRIVO È SUL TELEFONINO
19
19/06/2015 L'Espresso
Farmaci che non salvano le ossa
20
19/06/2015 L'Espresso
Se il Comune piange, la Regione non ride
21
19/06/2015 Corriere della Sera - Sette
Genitori e medici attenti: così si abbatte l' obesità
22
19/06/2015 Viver Sani e Belli
EMICRANIA SCEGLI IL FARMACO GIUSTO!
23
VITA IN FARMACIA
19/06/2015 La Repubblica - Bari
"Pasti troppo cari" stop alla gara è proroga all'Asl
27
19/06/2015 Il Messaggero - Marche
Farmacia svaligiata, presi i ladri dello chalet
29
19/06/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
Usando un piccone entrano in farmacia,ma i vicini sentono e chiamano i carabinieri
30
19/06/2015 QN - Il Giorno - Milano
Ritardo sanatoSpinozzialle Farmacie
31
19/06/2015 Libero - Milano
Nelle farmacie le ricette giuste per mangiar sano
32
19/06/2015 QN - La Nazione - Livorno
Quiz farmaceutici per beneficenza in parrocchia
33
PROFESSIONI
19/06/2015 Il Fatto Quotidiano
Gli emarginati poveri e bianchi che odiano lo Stato
35
PERSONAGGI
19/06/2015 Il Tempo - Nazionale
Ecco perché ci sfileranno le Olimpiadi
37
19/06/2015 La Prealpina - Nazionale
Sano e buono: " ricette " in farmacia
39
SANITÀ NAZIONALE
16 articoli
19/06/2015
Pag. 1.5
diffusione:334076
tiratura:405061
Carmine Fotina
Subito una rete tlca banda ultralarga, più apertura nei servizi pubblici localie difendere il Ddl concorrenza
dalle lobby. Così il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella nella relazione annuale. pagina 5 ROMA
Accelerare la realizzazione di una rete tlc a banda ultralarga e tenere alta la guardia sui settori ancora poco
aperti alla concorrenza, a partire dai servizi pubblici locali. Nella relazione annuale, il presidente dell'Antitrust
Giovanni Pitruzzella ribadisce la connessione tra bassa crescita e il mix di «capitalismo di relazione» e
«ricerca della rendita» che per anni ha frenato il nostro sistema economico. Negli ultimi mesi si stanno
schiudendo prospettive di crescita, sintetizza il garante, ma vanno alimentate con una buona dose di
concorrenza. Il messaggio più attuale, alla luce delle recenti incertezze sull'attuazione della Strategia italiana
per la banda ultralarga, verte sulla necessità di «favorire il rapido sviluppo di una rete ultrabroadband»,
perché solo «un'elevata quantità di banda e quindi una rete "a prova di futuro"» permette di agganciare nuove
opportunità per imprese e consumatori (l'e-commerce e il cloud sono solo due esempi citati). Tutto questo con
le dovute garanzie sull'accesso aperto alla nuova infastruttura. «Il controllo da parte di un operatore
verticalmente integrato- rileva Pitruzzella- in assenza di competizione infrastrutturale può diventare una
rendita» senza idonee garanzie di accesso alla rete, a condizioni non discriminatorie, da parte degli altri
operatori. È un vecchio pallino dell'An- titrust, al pari del mercato dei servizi pubblici locali frenato
dall'«estensione delle riserve ad attività liberalizzate o, comunque non rientranti nell'area dell'esclusiva
prevista per legge»e in alcuni casi dal labile rispetto «degli stringenti requisiti prescritti dall'ordinamento
europeo per giustificare gli affidamenti in house». Guardia alta, poi, sugli appalti, collaborando anche con
l'Anac di Raffaele Cantone. «Dal 2014 ad oggi sono state accertate e sanzionate cinque intese aventi ad
oggetto la partecipazionea gare di appalto». È un dato che riflette un più generale riposizionamento
dell'attività dell'Antitrust, secondo una scelta di «severità» che sta progressivamente riequilibrando «il
rapporto tra decisioni con impegnie decisioni con sanzionia favore di queste ultime». Da Pitruzzella, che ha
illustrato la relazione annuale a Montecitorio alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, della
presidente della Camera Laura Boldrini e del presidente del Senato Pietro Grasso, arriva anche l'invito al
Parlamento a tenere il punto sul disegno di legge concorrenza che contiene misure su assicurazioni,
professioni, tlc, carburanti, energia, farmacie. Per il Ddl, presentato dal governo sulla scia delle segnalazioni
del garantee attualmente all'esame delle commissioni competenti della Camera, il percorso non si
preannuncia in discesa: «L'opposizione delle lobbies che difendono le loro rendite di posizione sarà
certamente assai intensa - prevede il presidente dell'Antitrust- ma siamo certi che il Parlamento saprà
resistervi». Pitruzzella sollecita nel contempo un rafforzamento dei poteri di enforcement dell'Autorità in
materia di conflitto d'interessi, «proseguendo l'iter del disegno di legge in discussione in Parlamento».
LA PAROLA CHIAVE
Ddl concorrenza 7 La «legge sviluppo» del 2009 ha disposto l'adozione della legge annuale per il mercato e
la concorrenza, al fine di rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo o amministrativo, all'apertura
dei mercati, di promuovere lo sviluppo della concorrenza e di garantire la tutela dei consumatori. Il Ddl
attualmente all'esame della Camera è stato il primo ad essere presentato dal governo dal 2009
L'attività dell'Antitrust
TUTELA CONSUMATORI
RATING DI LEGALITÀ
SANZIONI
Dal 2014 sono state irrogate sanzioni per 266 milioni (186 nel 2014 e 80 milioni nella prima parte del 2015).
Chiusi 23 procedimenti riguardanti intese e 3 procedimenti per abuso di posizione dominante. Nello stesso
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
5
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Antitrust , subito una rete a banda ultralarga
19/06/2015
Pag. 1.5
diffusione:334076
tiratura:405061
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
periodo sono stati avviati 10 nuovi casi riguardanti intese e 3 relativi ad abusi di posizione dominante. Dal
2012 si rileva un trend contrassegnato dal riequilibrio del rapporto tra decisioni con impegni e decisioni con
sanzioni a favore di queste ultime Nel campo della tutela dei consumatori contro le pratiche commerciali
scorrette, sono stati chiusi complessivamente 210 procedimenti (di cui 163 nel 2014 e 47 nel 2015).
L'ammontare delle sanzioni irrogate in questo settore di attivitàè stato paria 30 milioni (di cui 19,5 milioni nel
2014). La relazione segnala anche che, dal 2014, sono stati inviati 127 parerie segnalazionia Parlamento,
Governoe Pubbliche amministrazioni in genere. Tra questi, anche 17 pareri resi in merito alle valutazioni di
compatibilità delle leggi regionali con l'art. 117 della Costituzione In aumento il numero di domande di
attribuzione del «rating di legalità»: si è passati da 142 nel 2013 a 407 nel 2014, per raggiungere un picco
molto elevato nei primi cinque mesi del 2015, «in cui si registrano 605 richieste inviate all'Autorità». Nel
febbraio del 2014 è stato adottato il decreto interministeriale con cui sono stati fissati i criteri per tenere conto
del «rating» nella concessione di finanziamenti pubblici e accesso al credito
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
6
19/06/2015
Pag. 38
diffusione:309253
tiratura:418328
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Intervista Un incubo che torna, non solo a Torino
"Dobbiamo aprire gli occhi l'eroina non è scomparsa"
Il dolore di Don Ciotti per Gloria, la ragazza morta a 17 anni
MASSIMILIANO PEGGIO
Innanzitutto voglio dire alla signora Starvaggi, la mamma di Gloria, che le sono vicino con molto affetto e
rispetto. Gloria era "tutta la sua vita" - ha detto - e di fronte a dolori così grandi ci si sente davvero piccoli e
impotenti». DonLuigiCiotti,lastoriadiGloria riapre una pagina triste che pensavamo di aver superato,
conimmagini inbiancoenero: questamortedioverdose,non le sembra una zampata del
passato,diquandosimorivadi eroina sulle panchine dei parchionegliandronidelle stazioni con la siringa infilata
nel braccio? «La morte per overdose di una ragazza diciassettenne ci costringe ad aprire gli occhi su
un'amara verità. E cioè che l'eroina, assunta non solo nella tradizionale modalità endovena, è tornata a
essere un problema. A lungo - anche tra operatori del settore - la si è creduta se non scomparsa, almeno
sorpassata dalla diffusione della cocaina e degli stimolanti, droghe più in sintonia con i ritmi frenetici della
società del consumo. Si è trattato di un abbaglio, o almeno di una sottovalutazione». Un ritorno di fiamma,
dunque. Perché? «Per due motivi. Vuoi perché la diffusione degli stimolanti avrebbe portato, oltre un certo
limite, al ritorno di droghe capaci di sedare e rilassare, funzione che l'eroina assolve meglio di chiunque altra
E vuoi perché negli scenari del narcotraffico, determinanti non solo per i profitti delle mafie ma per gli equilibri
geopolitici di intere regioni, ha sempre continuato a incidere la cosiddetta "rotta balcanica", che
dall'Afghanistan attraversa l'Europa centrale per toccare anche il nostro Paese». Quindi, stando al sua
valutazione, il fenomeno non colpisce solo Torino ma anche altre cittàitaliane.Ècosì? «È quanto dimostra la
ricomparsa dell'eroina in diverse città della costa adriatica tra il Veneto e l'Emilia Romagna». Una prospettiva
che lascia le famiglie disarmate, in balia di incubo che ritrova vigore grazie, forse, anche alla crisi eco nomica.
Non crede? «La seconda considerazione che intendo fare riguarda proprio la difficoltà in cui si trovano molte
famiglie. E non penso solo a quella di Gloria, dove una mamma, con amore e coraggio, ha cercato di
crescere una figlia non potendo contare sul padre, morto prematuramente, e chiedendo aiuto quando ha
iniziato a cogliere nell'adolescenza un disagio non riconducibile ai soli problemi di crescita. Penso a tutte
quelle famiglie che si trovano oggi a fronteggiare una situazione di crisi che non è solo economica, ma di
servizi, di lavoro, di prospettive». Secondo lei esiste un antidoto efficace per sconfiggere la minaccia delle
droghe? «Il problema della droga, su cui c'è stato in questi anni un indebito silenzio - e una contestuale
riduzione di alcuni servizi - va affrontato anche sotto il profilo della prevenzione, cioè dell'educazione e
dell'offerta di possibilità di crescita e realizzazione. Perché spesso il vuoto interiore dei giovani non è che un
riflesso del vuoto sociale in cui cercano invano un senso alla vita».
«La sofferenza ci rende piccoli e impotenti» LAPRESSE Don Luigi Ciotti, 69 anni, appena ordinato
sacerdote, si ritrova nei primi Anni Settanta a fronteggiare in strada il dilagare delle droghe. Apre un centro di
accoglienza e nel 1974 la prima comunità di recupero
Quando parlo di famiglie in difficoltà, penso a tutte quelle che si trovano oggi a fronteggiare una
situazione di crisi che non è solo economica, ma di servizi, di lavoro, di prospettive
Negli scenari del narcotraffico, determinanti per gli equilibri geopolitici, ha sempre continuato a
incidere la «rotta balcanica» dell'eroina che dall'Afghanistan attraversa l'Europa centrale
Sulla «Stampa»
Foto: La vittima Gloria Canato, trovata cadavere l'altro ieri alla periferia di Settimo era in cura presso l'Asl
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
7
19/06/2015
Pag. 18
diffusione:309253
tiratura:418328
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LA TRAGEDIA A CELLE LIGURE, VITTIMA UN BIMBO OSPITE DI UNA COMUNITÀ DI LEGNANO
A 9 anni muore per un malore sul bus della gita parrocchiale
MARIO DE FAZIO MASSIMO PICONE CELLE LIGURE (SV)
Chissà cosa stava pensando, il piccolo Florin, quando il suo cuore ha smesso di battere, in una mattinata di
sole maledetto come la morte che rapisce un bimbo di appena nove anni. Forse aveva negli occhi e nella
testa ancora il mare della Riviera, intravisto appena dopo che il pullman turistico su cui viaggiava era uscito
dall'autostrada e aveva imboccato l'Aurelia, in località Piani di Celle, nel Savonese. Pochi minuti e quel
viaggio spensierato verso l'estate si è tramutato in una tragedia: il piccolo ha avuto un arresto cardiaco e,
dopo esser stato inutilmente soccorso, è morto prima di arrivare all'ospedale San Paolo di Savona. I soccorsi
Florin Ronaldo Culica, nove anni compiuti a maggio, era partito da Legnano per una gita organizzata dalla
parrocchia dell'Olmina. Un gruppo di bambini e uno stuolo di suore a tenerli buoni in quella vacanza in riviera.
Florin, di origini rom, aveva lasciato in provincia di Milano la madre, con la quale era ospite nel centro di
accoglienza di via Junker, a Legnano. Erano passate da poco le dieci del mattino quando l'autobus su cui
viaggiava la comitiva è uscito dall'autostrada A10: poco dopo aver superato Varazze, Florin ha iniziato a
sentirsi male e a vomitare. Poi la sosta, in località Piani di Celle, dove le condizioni del piccolo sono
peggiorate. La chiamata al Pronto soccorso, l'arrivo di un'ambulanza della Croce rossa varazzina. Intanto
sull'autobus erano rimasti, oltre a Florin, solo una religiosa e il conducente mentre il resto della comitiva era
stata allontanata e portata in spiaggia, per evitare che i bambini potessero assistere alla scena di dolore che
aveva per protagonista il loro sfortunato compagno di viaggio. L'inchiesta Sul posto, dopo poco, sono arrivati
anche l'automedica del 118 e una pattuglia dei carabinieri. Visto il peggioramento delle condizioni si è deciso
il trasporto al Pronto soccorso pediatrico del San Paolo di Savona ma i soccorsi sono stati purtroppo inutili: il
cuore del piccolo Florin aveva già smesso di battere durante il viaggio verso l'ospedale savonese. Non sono
ancora chiare le cause che hanno portato alla morte del bambino. La Procura di Savona, tramite il pubblico
ministero Giovanni Battista Ferro, ha disposto l'autopsia sul corpo, per accertare se si è trattato di un decesso
in qualche modo evitabile e se la vittima avesse malformazioni cardiache congenite. La madre è stata subito
avvertita ed è stata accompagnata a Savona da un volontario dei padri Somaschi. Un viaggio disperato,
come l'ultimo che ha segnato la vita del piccolo Florin.
Foto: Soccorsi Il bimbo è stato subito soccorso e portato in ospedale a Savona Ora sarà l'autopsia disposta
dalla Procura a stabilire le cause che hanno portato il bambino alla morte Nella foto una veduta di Celle
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
8
19/06/2015
Pag. 9
tiratura:100000
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Scambiati i referti, le curano la malattia che non c'è
A TORINO UNA DONNA È STATA SOTTOPOSTA A UNA FASTIDIOSA TERAPIA PER IL CUORE, IN
BASE ALL ' ELETTROCARDIOGRAMMA DI UN ALTRO PAZIENTE IL CASO Un secondo cardiologo ha
prescritto farmaci , nonostante un esame negativo. Nessuno risponde dell ' errore : " Cose che capitano "
Bruno Tinti
Questa è la storia di A. S. che non si sente tanto bene. Ha solo 50 anni ma i dolori al petto possono essere
pericolosi... Così, il 14 marzo, va al pronto soccorso dell ' Ospedale Maria Vittoria, a Torino. È mezzogiorno, c
' è un sacco di gente ma l ' o rganizzazione è perfetta: triage, immediato elettrocardiogramma, consulto
infermiere-cardiologo, codice verde che vuol dire visita dopo 60 minuti. Si vede che la situazione non è stata
considerata grave. Meno male perché in realtà la visitano alle 16. Arriva il medico, ha in mano un
elettrocardiogramma, sembra preoccupato: " Va male, servono altri accertamenti, prelievo venoso e arterioso,
radiografia torace, forse una Tac; firmi qui " . A. S. è spaventata quanto basta. Dopo i prelievi e la radiografia
il medico telefona al reparto di cardiologia, A. S. è sdraiata sul lettino. " Strano per una persona di questa età
però la situazione è brutta. Prescriverei... Sei d ' accordo? " . L ' altro, evidentemente, lo è e A. S. è dimessa
con prescrizione di bisoprololo (0,25) e cardioaspirina. Deve fare altri esami: prova da sforzo, dosaggio
ormonale tiroide e altro elettrocardiogramma; e una visita specialistica. LA TRAFILA la conosciamo tutti:
medico della mutua per prescrizione, acquisto medicine, esami tutto il giorno stesso; per la visita specialistica
bisogna aspettare almeno 3 mesi... A pagamento però è un ' altra faccenda. Un ' amica consiglia ad A. S. un
cardiologo del Maria Vittoria, E. C. L ' 8 aprile è nel suo studio con la sua brava cartellina. E. C. ne studia il
contenuto, fa altro elettrocardiogramma, visita. " Che strano, è tutto regolare. Del resto, per una persona della
sua età... Però è meglio continuare la cura, questi fenomeni potrebbero ripetersi. La situazione richiederebbe
addirittura una terapia a base di Cumadin ma ha effetti indesiderati gravi. E poi lei adesso sta bene " . " Ma
dottore, a me questa terapia dà stanchezza, giramenti di testa ..." " Proviamo con l ' atenelolo (1,25),
dovrebbe andare meglio " . A. S. torna a casa e prende regolarmente le sue pastiglie; i giramenti di testa
restano ma sono meno frequenti. Un bel giorno, il 25 maggio, decide di mettere a posto tutte le carte: referti,
diagnosi... " Che strano, qui ci sono due elettrocardiogrammi pinzati insieme. Ma guarda sono tutti e due del
14 marzo, quando sono andata al pronto soccorso " . Così scopre che uno è suo, c ' è scritto S., ma l ' altro
no, c ' è scritto M.. " Vuoi vedere che si sono sbagliati? " Il 26 è al Maria Vittoria e chiede di parlare con il
direttore sanitario che però non c ' è. Garantiscono che le telefonerà qualcuno al più presto. E infatti, il 27, le
telefona il dottor S. che le dà appuntamento per il pomeriggio. Consulta i due elettrocardiogrammi, il
computer. " Vero, c ' è stato un errore, sono cose che capitano... " . A. S. NON È per niente contenta; s ' è
fatta una terapia inutile che le ha dato molti disturbi e, soprattutto, si è spaventata. A. S. va di nuovo dal dottor
E. C cui racconta la sua scoperta. E. C. è imbarazzato; però - le dice - non è colpa sua. Lui non è tenuto a
controllare il nome che, in piccolo, appare su un angolo dell ' elettrocardiogramma, sono documenti che
arrivano da un ospedale; qualche volta il nome non c ' è nemmeno, compare solo sul referto. Ha controllato il
tracciato, questo sì; e da lì risultava una grave fibrillazione atriale. Comunque ogni terapia è superflua. A. S.
se ne va, arrabbiata ma sollevata. La storia si presta a diversi piani di lettura: l ' organizzazione del pronto
soccorso, i tempi necessari per una visita specialistica. Ma io sono sensibile soprattutto a un terzo profilo: A.
S. è rimasta vittima di un " errore " . Un " errore " vero, fondato sull ' affer mazione di un fatto
incontrastabilmente escluso dalla documentazione: non era malata, il malato era M; ma il medico non ha
guardato tutti (tutti) i documenti. Se gli esami di S. non fossero stati perfetti (come erano) e i medici avessero
prescritto una terapia idonea; e se qualche altro medico, anche un " luminare " , l ' avesse ritenuta non idonea
e ne avesse prescritta altra; ecco, si sarebbe trattato di valutazioni, non di " er rori " ; e va a sapere chi aveva
ragione. Certo, in medicina c ' è quasi sempre una prova decisiva: la guarigione o il peggioramento; e la
possibilità scientifica di identificarne le ragioni. Insomma la " verità " può essere accertata (non sempre,
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
9
19/06/2015
Pag. 9
tiratura:100000
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
10
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
comunque). Ma nei processi le cose non stanno così; la " verità " non esiste, ci sono solo valutazioni
differenti. Qualche volta si scoprono fatti nuovi oppure - per restare in tema - gli " errori " , quelli veri; ma sono
proprio pochi.
Foto: A. S. era stata visitata a marzo al Pronto soccorso del Santa Maria Vittoria di Torino
19/06/2015
Pag. 15
diffusione:125215
tiratura:224026
Aumentano i farmaci illegali venduti in Italia tramite Internet. Oltre 93mila sono le unità di farmaco sequestrate
tra fiale, compresse e capsule, per un controvalore che supera il mezzo milione di euro, nel corso di
un'operazione congiunta di Ministero della salute,Aifa, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Comando
Carabinieri per la Tutela della Salute - Nas condotta nelle principali sedi doganali dal 9 al 16 giugno. La
tipologia di prodotto illegale o falsificato maggiormente diffuso, riguarda sicuramente il trattamento delle
disfunzioni erettili.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
In 7 giorni sequestrati 90mila farmaci illegali
19/06/2015
Pag. 25
diffusione:50651
tiratura:76264
Operatori sanitari aggiornati con E.C.M.
Corsi teorici e pratici con verifica nel tempo Sapere, fare, essere Queste le tre regole alla base che ogni
medico deve seguire
Veronica Meddi
Per prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell'individuo,
occorrono competenza e preparazione, questa è la responsabilità del medico e dell'infermiere. La salute è il
bene fondamentale dell'essere umano e della collettività tutta, per cui, questo bene prezioso, va saputo
maneggiare con considerazione in ogni sua fase, dalla prevenzione alla cura, alla riabilitazione, alla
palliazione. La professionalità di un operatore della Sanità potrebbe essere riassunta in tre passaggi che altro
non sono che sue caratteristiche fondamentali, e dunque: il possesso di conoscenze teoriche aggiornate, che
è il «sapere», il possesso di abilità tecniche o manuali, che è il «fare», il possesso di capacità comunicative e
relazionali, che è l'«essere». Il rapido e continuo sviluppo della medicina, nonché l'accrescersi continuo delle
innovazioni, sia tecnologiche che organizzative, rendono sempre più difficile per il singolo operatore della
sanità mantenere queste tre caratteristiche al massimo livello. Infatti, il diktat assoluto è per lui di mantenersi
«aggiornato e competente» sempre. Ed è proprio per questo scopo che, in tutti i Paesi del mondo, sono nati i
programmi di Educazione Continua in Medicina. L'E.C.M. comprende l'insieme organizzato e controllato di
tutte quelle attività formative, sia teoriche che pratiche, promosse da Enti di Formazione in collaborazione con
il Ministero della Salute con lo scopo di mantenere elevata e al passo con i tempi la professionalità degli
operatori della Sanità. L'E.C.M. interessa tutte le figure del ruolo sanitario, tali figure comprendono: Medico
chirurgo, Veterinario, Odontoiatra, Farmacista, Biologo, Chimico, Fisico, Psicologo Assistente sanitario,
Dietista, Educatore professionale, Fisioterapista, Igienista dentale, Infermiere, Infermiere pediatrico,
Logopedista, Ortottista Assistente di oftalmologia, Ostetrica/o, Podologo Tecnico della riabilitazione
psichiatrica, Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnico
audiometrista, Tecnico audioprotesista, Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro,
Tecnico di neuro fisiopatologia, Tecnico ortopedico, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico
sanitario di radiologia medica, Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, Terapista
occupazionale. Partecipare ai programmi di E.C.M. è un dovere degli operatori della Sanità, richiamato anche
dal Codice Deontologico ma è anche un diritto dei cittadini, che richiedono operatori attenti, aggiornati e
sensibili. A ribadire la sua importanza sono gli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo 502 che
prevedono questo obbligo formativo per tutti gli operatori della sanità. La Formazione continua è, infatti, un
requisito essenziale per il corretto esercizio professionale, ossia per il mantenimento dell'abilitazione
all'esercizio professionale di ciascun operatore sanitario. L'ECM è, allo stato, l'unico strumento preordinato
all'aggiornamento professionale ed alla formazione permanente per tutti i professionisti della salute che
consente la verifica periodica del mantenimento dell'abilitazione professionale. «Sapere», «fare», «essere», è
la vita che lo richiede ai professionisti della salute.
Garanzia La formazione continua È un requisito essenziale per il mantenimento dell'abilitazione all'esercizio
professionale di ciascun operatore sanitario
Foto: Corsia Il «rapporto» con i pazienti è uno degli aspetti fondamentali
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Sanità Le attività sono promosse dal Ministero della Salute
19/06/2015
Pag. 18
diffusione:88538
tiratura:156000
Rating di legalità 2015, è boom
In 5 mesi 605 domande. Sanzioni Antitrust da 266 mln
GLORIA GRIGOLON
Èboom di richieste per il rating di legalità nei primi cinque mesi del 2015: da inizio anno il «passaporto»
d'impresa ha raggiunto le 605 domande, superando le 549 totali inoltrate tra il 2013 e il 2014 (rispettivamente
142 e 407). Da inizio anno, inoltre, le sanzioni irrogate dall'Autorità per comportamenti lesivi alla concorrenza
sono ammontate a 80 milioni di euro. È questo quanto si apprende dalla relazione annuale 2014 presentata
ieri in parlamento dal presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella. Le sanzioni. Tra i dati più rilevanti, l'azione
dell'Antitrust ha raccolto dal gennaio 2014 al maggio 2015, mediante l'irrogazione di sanzioni, 266 milioni di
euro, 186,27 dei quali imputabili allo scorso esercizio (184,4 milioni per attacchi alla concorrenza tramite
intese e circa 1,9 derivanti da abusi). Il grosso di tale cifra è derivato dalla lotta al cartello tra imprese e alla
collusione, che ha visto casi rilevanti di comportamenti scorretti specie nel settore farmaceutico,
odontoiatrico, delle telecomunicazioni e degli appalti, con accordi di ripartizione tra gare che hanno portato al
congelamento della concorrenza e, dunque, a un aumento del prezzo. In termini di tutela del consumatore,
nel 2014 sono stati 163 i procedimenti chiusi per pratiche commerciali scorrette, con 19,5 milioni di sanzioni
inferte (nei primi cinque mesi del 2015 i procedimenti sono stati 47 per un totale di 10,5 milioni). Rating di
legalità. Rispetto al dato di ItaliaOggi del 14/05, nel mese di maggio il numero delle imprese che ha inviato la
propria candidatura all'Agcm, l'Autorità garante della concorrenza, è stato di 112. L'interesse mostrato nei
confronti di quella che si confi gura come una carta d'identità d'impresa si mostra quindi in crescita.
Assegnando da una a tre stellette di valutazione (una stelletta ogni tre presupposti posseduti su un totale di
nove), il rating agevola l'impresa viene nel rapporto con gli istituti del credito e gli intermediari sulla piazza.
Rispetto ai dati del 2014, dal rapporto emerge che le imprese che hanno ottenuto il rating sono state il 44,5%
del totale, percentuale inferiore rispetto a quella rilevata nel 2013, quando, su 142 domande, le attribuzioni
sono state 90. In termini di distribuzione, nel 2014 il 46,5% delle richiedenti è avvenuto da parte di imprese
mediopiccole con fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro. A conferma di ciò, il 55,2% è avvenuto da
parte di società aventi forma giuridica di Srl, mentre il 46,3% è provenuto dal Nord (31,7% dal Centro e 22%
dal Sud). Conflitto di interessi. Per Pitruzzella, «appare indispensabile soprattutto una riformulazione della
nozione di con itto di interessi, che dia rilevanza, sulla scorta della soluzioni accolte a livello internazionale,
alla situazione di "pericolo"». A tale proposito, nel 2014 l'Autorità ha trattato «612 casi, di cui 146 riguardanti
le incompatibilità patrimoniali, 401 le situazioni di con itto di interessi e 65 i divieti postcarica». Nel prosieguo
della relazione Pitruzzella ha poi dichiarato che «i principali antidoti per combattere il diffondersi della
corruzione sono una concorrenza effettiva, la certezza del diritto e la sburocratizzazione». La corruzione,
secondo lo stesso, è quindi da ritenersi «una tassa occulta, pervasivo cancro dell'economia».
Rating di legalità in pillole Anno 2013 2014 May-15 Richieste 142 407 Attribuiti 90 181 Area Nord Centro
Sud Richieste 46,3% 31,7% 22,0% Ragione Srl Spa Altro Richieste 55,2% 31,4% 13,4% Fatturato < 5 mln tra
5 e 50 >50 mln Richieste 44,5% 46,5% 9,0% Fonte: Elaborazioni ItaliaOggi su dati Agcm
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
13
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
La relazione annuale dell'Autorità garante della concorrenza. Lotta aperta al cartello
19/06/2015
Pag. 34
diffusione:88538
tiratura:156000
Dirigenti Asl a scuola di management
ELENA FILIBERTI E CHIARA MAPELLI
Per recepire le disposizioni della legge di Stabilità per il triennio 2015-2017 e dar vita al nuovo «Patto della
salute» il sistema sanitario italiano necessita di un progetto che attivi le competenze manageriali e
comportamentali delle proprie risorse umane. Occorrono nuovi «allenatori» per la sanità, capaci di generare
sinergia tra i diversi attori coinvolti (es: ministeri, Aifa, Agenas, regioni, Asl), abili nel dirigere le strutture
sanitarie verso obiettivi di qualità ed efficienza aziendale ed in grado di sviluppare «resilienza», ossia la
capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti e far fronte alle grandi sfide pur se con risorse limitate. È tempo
quindi per i manager, i direttori ed i responsabili sanitari ed amministrativi di tornare a scuola di management
e di sviluppare abilità, competenze e metodi propri del «change management così come da tempo viene fatto
dalle aziende private». L'art. 4 del decreto legislativo 7 dicembre 1993 ribadisce la qualifica delle Unità
sanitarie locali come «aziende», che, in quanto tali, hanno bisogno di dirigenti con competenze di leadership,
coaching, team building. La strategia per muoversi verso un sistema di erogazione di assistenza sanitaria di
alto valore include sei componenti, fra loro interdipendenti: 1. dirigenti capaci di motivare e fare squadra con il
proprio team di lavoro, tale da orientarlo verso livelli di prestazioni stabilmente elevati; 2. personale
professionalizzato capace di rispondere adeguatamente ai bisogni dei pazienti e nel contempo di gestire alti
livelli di stress, evitando di entrare in burnout; 3. organizzazione centrata sulla salute, intesa come benessere
psicofisico del paziente, piuttosto che sulle specializzazioni dei medici; 4. sistema di misurazione e
monitoraggio dei costi e dei risultati per ogni paziente; 5. processi di integrazione dell'assistenza fra strutture
separate; 6. costruzione di una piattaforma IT abilitante interfunzionale, interaziendale. La sanità oggi ha
bisogno di responsabili che sappiano fare squadra e motivare il team verso la qualità del processo di cura e
di salute dei pazienti, che esprimano umanità nelle relazioni con i colleghi, i degenti ed i familiari, in un
apprendimento continuo e reciproco, che creino un contesto multidisciplinare dove non c'è posto per gli
sprechi, le liste di attesa, gli atteggiamenti cinici, gli interessi personali. © Riproduzione riservata
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Per recepire le novità della legge di Stabilità
19/06/2015
Pag. 59 N.1422 - 19 giugno 2015
diffusione:687955
tiratura:539384
Nel carcere di Sollicciano contro l'aggressività si va a lezione di yoga
(c.d.)
FIRENZE. Lo yoga per combattere l'aggressività. A benefciare da sette anni di lezioni settimanali di questa
disciplina sono i detenuti del carcere di Sollicciano a Firenze. I corsi vanno da gennaio a dicembre, con pausa
estiva, per gruppi da sette a dieci persone dipendenti da droghe e alcol. Esercizi di meditazione,
concentrazione e respirazione per imparare a controllare intanto la rabbia in cella e poi anche fuori. Il progetto
dal 2012 riceve un fnanziamento della Regione Toscana, rinnovato i primi di giugno con altri tremila euro. La
gestione è afdata al Sert dell'Asl forentina.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
FIRENZE ECONOMIE
19/06/2015
Pag. 60 N.1422 - 19 giugno 2015
diffusione:687955
tiratura:539384
Casa, automobile, cure e hi-tech: l'Italia procede a rate
Gianluca Baldini
MILANO . Negli anni Ottanta il presidente Ronald Reagan invitava gli americani a comprare a rate qualunque
cosa volessero, anche se non se la potevano permettere. In questo modo, diceva, il commercio avrebbe fatto
da volano all'economia a stelle e strisce. In quegli anni anche in Italia l'idea di dilazionare i pagamenti di
oggetti non costosissimi e non indispensabili cominciò a prendere piede. Scardinando una radicata mentalità
dalle fondamenta. «Tra gli anni Cinquanta e Settanta chi si indebitava con le rate era spesso considerato un
personaggio quasi folle, uno che sceglieva la via del vorrei ma non posso» dice Enrico Finzi, ex docente
universitario e presidente di AstraRicerche, società di consulenza che si occupa di indagini sociali e di
marketing. C'erano solo un paio di eccezioni ammesse: era considerato normale indebitarsi per comprare la
casa e, forse, l'auto. Il decoro e la prudenza volevano che il resto fosse acquistato in contanti. Con il tempo, e
poi con la crisi, le cose sono però cambiate e anche da noi le rate sono diventate uno strumento d'uso
comune, anche per spese di scarsa entità. Secondo uno studio voluto da UnipolSai e realizzato dalla società
Nextplora (su un campione di 4.186 intervistati), negli ultimi due anni il 20 per cento degli italiani avrebbe
aumentato il ricorso a questo mezzo di pagamento (ma il 15 per cento l'avrebbe diminuito). Il 40 per cento del
campione ha dichiarato invece di non aver modificato le proprie abitudini e il 17 per cento di aver evitato le
rate per il timore di difcoltà future. Il 6 per cento, infine, «ringrazia» le rate perché gli hanno permesso di
mantenere gli acquisti programmati. Ma quali sono questi acquisti? Sempre secondo lo studio di UnipolSai, in
prima posizione si trovano le spese legate alla casa (ristrutturazione o arredamento), poi le automobili,
l'assicurazione per l'auto, le cure mediche e l'elettronica. E se oggi il 15 per cento degli intervistati dichiara di
usare il pagamento rateale ogni volta che può - anche per beni o servizi di scarso valore economico - più del
doppio (il 31 per cento) pensa che adotterà questa strategia nei prossimi anni, con un picco nella fascia di età
compresa fra i 45 ed i 54 anni (35 per cento). Una fascia non casuale. «Molti italiani, ma soprattutto quelli dai
45 ai 55 anni, si sono impoveriti per finanziare i nuovi deboli della famiglia, spesso i figli o i nipoti che hanno
un lavoro precario e a volte le persone più anziane» spiega Finzi. «La crisi ha provocato un impoverimento
che ha toccato il 61 per cento della popolazione. Perciò con le rate sono stati fatti molti acquisti oggi ritenuti
indispensabili: non sto parlando di beni primari come il cibo, ma di quelli cosiddetti neoprimari, come lo
smartphone, il tablet o la tv, considerati imprescindibili per vivere le relazioni all'interno della società». Un
cambiamento epocale per gli italiani, noti per il loro stile da «formichine». «In Europa siamo stati sempre tra i
più oculati. La nostra propensione al risparmio era intorno al 20 per cento delle entrate, rispetto a una media
europea del 10» dice Luciano Canova, docente di macroeconomia alla Bocconi e di economia pubblica
all'Università di Pavia. «Negli ultimi dieci anni invece il tasso di risparmio italiano medio è andato allineandosi
a quello europeo e oggi siamo intorno all'8,6 per cento». Il generale impoverimento non è però l'unico motivo
del cambiamento. «Stiamo vivendo una trasformazione tecnologica» spiega Canova, «la moneta va sempre
più dematerializzandosi e questo inuisce sui pagamenti. Alcuni studi dimostrano che più i pagamenti
diventano immateriali, maggiore è la tendenza alla spesa. Senza avere sotto gli occhi la fisicità del denaro, si
perde in pratica anche la sensazione fisica del suo esaurirsi, gli inglesi lo chiamano pain of paying , il dolore
del pagare». Ma alla fine non tutto il male viene per nuocere. «Con la crisi, in molte famiglie italiane stiamo
assistendo anche alla crescita di una cultura della pianificazione finanziaria» spiega Finzi. «Si tratta di un
modo intelligente di far fronte alle spese attraverso dilazioni programmate. Il merito è anche di diverse
associazioni di consumatori che sono riuscite a imporre misure di sicurezza, come la soglia oltre la quale un
finanziamento diventa usura o la spiegazione del Taeg, il tasso annuo efettivo globale, che mostra in
percentuale il costo dell'operazione per il cliente. Questa è la vera eredità che ci lascerà la crisi: un
cambiamento dei modelli di consumo. Ma che l'Italia diventi un Paese di prestatori e debitori inconsulti è
molto poco probabile». SILVIO COIANTE,
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
16
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ECONOMIE
19/06/2015
Pag. 60 N.1422 - 19 giugno 2015
diffusione:687955
tiratura:539384
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
17
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
UNA VOLTA CHI NON PAGAVA TUTTO E SUBITO ERA CONSIDERATO UNO CHE «VOLEVA E NON
POTEVA». ORA, COMPLICE LA CRISI, IL
pagamento dilazionato È DIVENTATO LA NORMA. ECCO COME SONO CAMBIATE LE NOSTRE
ABITUDINI
QUANTI ITALIANI SCELGONO LE RATE (E PER CHE COSA)
CHE SENSAZIONE LE DÀ PAGARE A RATE?
6%
1%
10%
31%
22%
15%
15% Ansia Sicurezza Soddisfazione Serenità Intelligenza Controllo Modernità 80 % 70 % 60 % 50 % 40 % 30
% 20 % 10 % 0 Fonte: Osservatorio UnipolSai 2015. MILANO ROMA BOLOGNA GENOVA NAPOLI TORINO
FIRENZE PALERMO PARMA CAGLIARI 59 % 53 % 62 % 56 % 64 % 68 % 61 % 64 % 64 % Fonte:
Osservatorio UnipolSai 2015 78 % CASA
I debiti «preferiti» città per città
I pagamenti sono diventati immateriali e si tende a spendere di più 74 % 61 % 66 % 64 % 78 % 64 % 63 %
71 % 65 % 12 % 19 % 26 % 34 % 11 % 37 % 32 % 24 % 21 % 27 % 34 % 46 % 45 % 37 % 42 % 45 % 47 %
41 % 34 % 19 % 17 % 26 % 29 % 30 % 33 % 9 % 40 % A sinistra: sopra, in percentuale, gli italiani che
ricorrono alle rate per pagare casa, automobile, assicurazione auto, cure mediche e hi-tech; sotto, la
sensazione che provano scegliendo questa forma di pagamento. Qui sopra, sempre in percentuale, quanti
usano le rate, in dieci città 91 % 56 % 47 % 42 % ASSICURAZIONE AUTO CURE MEDICHE
ELETTRONICA AUTOMOBILI
19/06/2015
Pag. 66 N.1422 - 19 giugno 2015
diffusione:687955
tiratura:539384
EMERGENZE VIRTUALI E PAZIENTI FINTI PER FORMARE MEDICI VERI
COSÌ A PADOVA, PISA E NOVARA I FUTURI CAMICI BIANCHI SI ADDESTRANO CON SIMULATORI E
MALATI ROBOT
Simona Regina
Come i futuri piloti si addestrano con i simulatori di volo, i futuri camici bianchi imparano il mestiere curando
malati-robot. Il più avanzato tra i manichini del Centro Simularti dell'Università di Padova, usato per la
formazione in anestesia e terapia intensiva, si chiama Human Patient Simulator. «Un sistema idraulico
riproduce l'apparato circolatorio. Al posto dei polmoni ci sono dei palloncini e tutti i parametri fisiologici
possono essere impostati per proporre diversi scenari clinici, anche inconsueti» spiega Carlo Ori, professore
di anestesiologia e rianimazione e responsabile del centro. I futuri anestesisti devono, di volta in volta,
valutare quale farmaco somministrare e quali manovre praticare: «E in tempo reale si rendono conto
dell'appropriatezza delle scelte, perché Hps rispecchia in modo realistico le risposte dell'organismo umano
alle cure, anche grazie all'intervento degli istruttori che dalla cabina di regia possono pilotare le reazioni». «In
caso di situazioni critiche, la possibilità di mettere in campo manovre salvavita si gioca in una manciata di
secondi e la formazione attraverso la simulazione può fare la diferenza» aggiunge Armando Cuttano,
responsabile del Centro di formazione neonatale Nina dell'Università di Pisa. «Con il robot neonato SimNewB
e con SimMom, un simulatore di parto, addestriamo anestesisti, pediatri, ostetrici, infermieri a gestire
eventuali complicanze». Nell'appena inaugurato Centro Simnova dell'Università del Piemonte orientale
(Novara), grazie a simulatori di realtà virtuale 3D gli studenti si cimentano anche nella gestione di scenari
d'emergenza, legati a catastrofi naturali, incidenti stradali, aerei o ferroviari. «La simulazione consente di
imparare a gestire al meglio il lavoro d'équipe» conclude Gian Franco Gensini, presidente della Società
italiana di simulazione in medicina. «Ma in Italia è ancora difusa a macchia di leopardo».
Foto: L' Human Patient Simulator del Centro Simularti dell'Università di Padova. È impiegato nella formazione
in anestesia e terapia intensiva
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
18
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
scienze
19/06/2015
Pag. 69 N.1422 - 19 giugno 2015
diffusione:687955
tiratura:539384
IL BIMBO IN ARRIVO È SUL TELEFONINO
IN VENDITA A FINE ANNO UNA FASCIA PER MONITORARE IL FETO VIA BLUETOOTH
Martina Saporiti
La Nuvo Group, startup specializzata in ricerca pediatrica, ha inventato un dispositivo che permetterà alle
donne in gravidanza di ascoltare il cuore del bambino e seguirne i movimenti nella pancia senza andare dal
medico. Si chiama Ritmo Beats ed è una fascia che si indossa sull'addome dotata di 13 sensori per
monitorare calci e contrazioni e rilevare il battito cardiaco. I segnali catturati vengono elaborati da algoritmi,
che separano quelli materni e fetali, e trasmessi via bluetooth a un telefonino, dove grazie a un'applicazione
le mamme possono vedere la posizione del bambino, seguire l'andamento delle sue pulsazioni, ascoltarne il
battito. L'innovazione della fascia è nei sensori, che non emettono energia, al contrario dei dispositivi medici
per il controllo del battito cardiaco fetale: questi infatti liberano ultrasuoni, il cui uso prolungato può nuocere
alla salute del bambino. Ritmo Beats arriverà sul mercato a fine 2015 (250 dollari). Nel 2016 sarà anche nella
versione professionale che, con più sensori e migliore elaborazione dei segnali, permetterà ai medici di
seguire le pazienti anche a distanza.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
19
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SCIENZE
19/06/2015
Pag. 83 N.25 - 25 giugno 2015
diffusione:369755
tiratura:500452
Farmaci che non salvano le ossa
Agnese Codignola
ABUSO. La prevenzione delle fratture ossee causate dall'osteoporosi, oggi basata su trattamenti
farmacologici che durano tutta la vita, è discutibile: non ci sono prove che quelli consigliati (anche da
blasonate società scientifche) incidano se non in misura minima sul ri schio di rottura. In compenso, si tratta
di farmaci quasi sempre cari, e gravati da effetti collaterali che vanno dalla nausea al vomito, dalla
degenerazione dell'osso della mandibola a fratture più gravii, perché in sorte nelle parti più dure e compatte
delle ossa. È davvero una stroncatura quella pubblicata sul "British Medical Journal" da un gruppo
internazionale di ortopedici nell'ambito della campagna Too Much Medicine, per un uso ra zionale dei farmaci
. Analizzando due decenni di letteratura, gli autori hanno infatti confermato ciò che né bifosfonati, né ranela to
di stronzio, né teriparatide, né denosumab, né modulatori degli estrogeni (le categorie di farmaci disponibili
oggi) hanno effetti signifcativi sul rischio, ma tutti sono costosi e pericolosi. Com presi calcio e vitamina D. Il
mercato della prevenzione delle fratture legate all'età è enorme: si stima che, a 65 anni, oltre il 70 per cento
delle donne abbia un indebolimento osseo, e che dopo i 75 la percentuale sia addirittura superiore al 90 per
cento: un bottino ricco, che big pharma non si è lasciato sfuggi re. Ma in tempi di razionalizzazione della
spesa, e di richiesta di prove di effcacia, la ricreazione potrebbe essere fnita.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
20
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
News Scienze&Tecno / Fratture
19/06/2015
Pag. 32 N.25 - 25 giugno 2015
diffusione:369755
tiratura:500452
Se il Comune piange, la Regione non ride
L'EPICENTRO del terremoto politico è al Campidoglio, ma le indagini guardano anche al palazzo della
Magliana dove ha sede la Regione. Lì l'avanzata di Buzzi & Carminati è stata meno incisiva, forse perché
l'operazione più ricca - il grande appalto da 91 milioni per il centro unico prenotazioni della sanità laziale - è
stata bloccata dopo l'esplosione dell'inchiesta. Per questa vicenda risulta indagato pure Maurizio Venafro, ex
capo di gabinetto di Nicola Zingaretti. Nelle telefonate intercettate Buzzi evoca anche presunti interessamenti
di Daniele Leonori, presidente del Consiglio regionale, e di Alessio D'Amato, capo della regia tecnica della
sanità. Quest'ultimo un anno fa è stato rinviato a giudizio per un'altra vicenda: l'uso di 270 mila euro di fondi
regionali, destinati alla Fondazione Italia-Amazzonia e invece spesi per l'attività della sua associazione
politica e del suo gruppo consiliare. L'accusa è di truffa. D'Amato è sicuro di arrivare all'assoluzione, ma è più
facile che tutto fnisca in prescrizione. Foto: A. Serranò - Agf, Ansa
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
21
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Bufera in Campidoglio
19/06/2015
Pag. 90 N.25 - 19 giugno 2015
Genitori e medici attenti: così si abbatte l' obesità
Tanto sport, cibi sani, niente farmaci . I pediatri non devono sottovalutare il problema, ma fssare visite
periodiche e monitorare il peso fno ai 18 anni
Caterina e Giorgio Calabrese
In occasione di Expo 2015, ogni Paese può far suo lo slogan: "Di noi il meglio, per nutrire il pianeta": non solo
per gli alimenti, ma anche per le iniziative. Il Canada, a distanza di vent'anni dall'ultima edizione delle Linee
Guida sull'Obesità infantile e adolescenziale, le ha aggiornate. La Task Force canadese, infatti, per la
Preventive Health Care ha appena licenziato le nuove regole per prevenire e gestire l'obesità in bambini e
ragazzi: tanto sport, alimentazione sana e un netto no ai farmaci e alla precoce chirurgia bariatrica. Il
documento raccomanda un regolare monitoraggio delle curve di crescita nel corso delle visite di routine;
inoltre invita a focalizzare lo stile di vita familiare e a raccomandare comportamenti virtuosi per la salute. Il
"metro" per tenere sotto controllo la crescita dei bambini e dei ragazzi si compone delle misure
antropometriche tradizionali, quali peso, altezza, calcolo dell'indice di massa corporea; questi dati devono
essere confrontati con le tabelle relative alle curve di crescita messe a punto dall'Organizzazione Mondiale
della Sanità, nella versione adattata per i bambini canadesi. Allo stato attuale, l'obesità infantile in Canada ha
raggiunto proporzioni rilevanti: un bambino su tre è in sovrappeso (20%) oppure obeso (12%); i ragazzi obesi
sono il doppio delle ragazze (15% contro 8%). Dagli Anni 70 l'obesità infantile è più che raddoppiata in questo
Paese. Combattere l'obesità è fondamentale sin dai primi anni di vita poiché questa condizione espone al
rischio di sviluppare condizioni future di ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete. Queste le
raccomandazioni principali indirizzate ai medici e pediatri di famiglia: · Monitorare la crescita (altezza, peso,
indice di massa corporea) in tutti i bambini e nei ragazzi al di sotto dei 18 anni, in occasione di visite dedicate
dal proprio medico/pediatra di famiglia, utilizzando le tabelle di crescita dell'Oms adattate ai singoli Paesi. ·
Per i soggetti dai 2 ai 17 anni in sovrappeso o obesi, i medici/ pediatri di famiglia dovrebbero offrire dei
programmi comportamentali strutturati, mirati a ottenere un pattern fsiologico di crescita. · Nessun trattamento
farmacologico andrebbe prescritto ai bambini/ragazzi in sovrappeso o obesi. · Analogamente, non viene
raccomandata la chirurgia bariatrica in questa fascia d'età. Per "intervento comportamentale strutturato", gli
autori di queste linee guida intendono un programma di esercizio fsico, consigli strutturati per
un'alimentazione sana e cambiamenti dello stile di vita, oltre a counselling, corsi di formazione e supporti di
altro tipo. Gli interventi comportamentali più effcaci sono quelli somministrati da un team multidisciplinare e
comprendono delle sessioni di gruppo che coinvolgano anche la famiglia e i genitori. I genitori spesso
sottostimano il peso dei fgli ed è per questo che è così importante un attento monitoraggio dei parametri
antropometrici da parte del medico. L'obesità infantile non dovrebbe essere vista come un intervento in due
parti, da un lato la prevenzione, dall'altra il trattamento, ma come un continuum. E l'area grigia nel mezzo è
quella dove molti bambini si vengono a trovare, almeno per un periodo di tempo, nel corso della loro infanzia.
Il verdetto della bilancia Nella foto in alto, un bambino su una bilancia durante una visita dal pediatra di
famiglia. Sotto, la contrapposizione tra gli alimenti consigliati e quelli da evitare. Cibo sano: le verdure Attenti
alla dieta Evitiamo il cibo spazzatura
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
22
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Salute Il Canada traccia le linee guida per la salute dei bambini
19/06/2015
Pag. 48 N.26 - 26 giugno 2015
diffusione:178924
tiratura:864000
EMICRANIA SCEGLI IL FARMACO GIUSTO!
È un tipo di cefalea molto diffuso, specialmente tra le donne. Per alleviare il dolore è importante ricorrere a
soluzioni mirate, perché ogni molecola agisce in modo diverso
Servizio dì Roberta Raviolo
Almeno sette milioni di persone ne soffrono in Italia. Per la maggior parte donne, più esposte all'emicrania in
un rapporto di 3 a 1, per cause perlopiù ormonali. Uomini di ogni età, bambini e ragazzi non sono però
immuni. Proprio questa ampia diffusione dell'emicrania tra le fasce della popolazione rappresenta un
problema per quanto riguarda la cura: il disturbo può colpire anche quando vi sono malanni come
ipertensione o disturbi cardiovascolari. Perciò, è importante scegliere i tarmaci giusti, che combattano il
dolore senza interferire con altre condizioni fisiche. Un mal di testa particolare L'emicrania è una forma di
cefalea con dolore moderato o intenso, di tipo pulsante, che colpisce soprattutto una metà del capo,
coinvolgendo occhio, tempia, base del naso e talvolta la metà posteriore della testa. È caratterizzata da
fastidio verso la luce e i suoni, nausea, vomito e dissenteria. i/ Un attacco può durare da 4 a 72 ore: in questo
lasso di tempo la persona non riesce ad alimentarsi, ma è in grado di bere solo un po' d'acqua. ì/ Lemicrania
può essere con aura o senza aura. Con questo termine si indica un insieme di sintomi neurologici non
dolorosi, che includono formicolii agli arti, vista annebbiata o visione di lampi di luce, difficoltà a parlare. 1/
Durano da 5 a 60 minuti, compaiono di solito prima dell'attacco, ma a volte anche durante lo stesso. Due tipi
di cure Lemicrania va affrontata con i farmaci, di cui oggi sono disponibili diversi tipi. I medicinali per il
trattamento di questo tipo di cefalea sono di due tipi: i farmaci per l'attacco acuto e quelli per la profilassi. Per
l'attacco acuto agiscono essenzialmente sul dolore quando questo si presenta e non svolgono effetti
preventivi. Sono indicati quando una persona è vittima di crisi emicraniche non oltre tre volte al mese. Se,
invece, gli attacchi sono più di tre, è necessario associare ai farmaci per l'attacco acuto quelli per la
prevenzione. »Per l'attacco acuto Ifirmaci vanno presi seguendo le dosi: se si eccede si rischia di aumentare
la frequenza delle crisi, fino a far comparire una cefalea cronica quotidiana. I FANS Per ridurre il dolore Sotto
questa sigla si comprendono acido acetilsalicilico, paracetamolo, ibuprofene, diclofenac, indometacina e altri
ancora. Sono i cosiddetti farmaci antinfiammatori non steroidei, senza cortisone, che svolgono un'azione
contro l'infiammazione e contro il dolore. Queste molecole riducono la sensazione dolorosa perché agiscono
bloccando Cox-1 e Cox-2, gli enzimi necessari per la produzione delle prostaglandine, sostanze che sono
responsabili della trasmissione del dolore. • Hanno alcuni limiti. Non sono specifici, ossia non agiscono
specificatamente sulle cause del dolore emicranico, ma genericamente sul dolore. Inoltre, hanno un effetto
irritante sulla mucosa della parete dello stomaco. Usati spesso, quindi, possono causare gastrite. I TRIPTANI
Per bloccarlo sul nascere Sono oggi considerati il trattamento principe per l'emicrania. I triptani agiscono
selettivamente su alcuni recettori della serotonina, presenti nel cervello e nei vasi sanguigni, considerati
responsabili dell'ipereccitabilità della corteccia cerebrale. Alleviano il male causando restrizione dei vasi
sanguigni e inibendo la trasmissione stessa del dolore. Diversamente dai Fans, non diminuiscono solo la
sensazione dolorosa, ma agiscono sui meccanismi che portano alla comparsa del dolore. • Inoltre, riducono
anche i sintomi che si accompagnano all'emicrania, come nausea e vomito: quindi, non è necessario
associarli anche agli antiemetici. Sono efficaci sul singolo attacco di dolore, ma non svolgono azione
preventiva. \/ I triptani sono ben tollerati, ma possono avere effetti collaterali come nausea, sonnolenza,
vertigini. Inoltre, possono dare senso di oppressione al torace o alla gola. Devono essere prescritti solo dal
medico, dopo una visita volta ad accertare che la scelta di questi farmaci sia corretta. •• I triptani, infatti, non
possono essere utilizzati sempre: non vanno presi dalle donne in gravidanza, dalle persone con ipertensione
arteriosa e disturbi cardiovascolari e dai bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Per i ragazzi dai 12 anni
in poi esiste al momento solo la possibilità di prendere sumatriptan in spray nasale. Il trattamento va deciso
dal medico anche nelle modalità, nei tempi e nella formula di somministrazione. Esistono varie molecole che
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
23
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SAPERE DI PIU
19/06/2015
Pag. 48 N.26 - 26 giugno 2015
diffusione:178924
tiratura:864000
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
24
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
appartengono alla famiglia dei triptani. Il sumatriptan è disponibile in varie formulazioni: compresse, spray
nasale, iniezione sottocutanea, supposte. Le altre molecole in commercio (rizatriptan, zolmitriptan,
almotriptan, eletriptan e frovatriptan) sono disponibili in compresse. IFans sono disponibili in varie
formulazioni, dalie compresse alle gocce, dalle supposte agli sciroppi. 5 Perla prevenzione Quando gli
attacchi di emicrania sono frequenti (più di tre al mese), è necessario ricorrere afarmaci con un'azione sia
preventiva sia curativa. Questi vanno presi sempre, tutti i giorni, nella formulazione e nella dose stabilita dal
medico. Prima, però, ci vuole una accurata anamnesi. I betabloccantì Sono studiati soprattutto per i disturbi di
cuore, ma svolgono un'azione efficace anche nella prevenzione degli attacchi emicranici, perché agiscono su
particolari recettori che inibiscono la vasodilatazione che sta alla base del dolore. Le molecole più efficaci
sono il propranololo, l'atenololo e il metoprololo che riducono la frequenza degli attacchi nel 70% dei casi. •
Gli effetti collaterali sono stanchezza e mancanza di energia. Non vanno usati in caso di asma, ma sono
indicati per chi ha problemi di cuore e soffre di emicrania. / calcioantagonisti Utilizzati per l'ipertensione o altri
disturbi cardiocircolatori, sono utili anche nel trattamento dell'emicrania perché svolgono un'azione
vasomodulatrice a livello cerebrale. Sono efficaci quanto i betabloccanti, ma la loro azione è più lenta e i primi
benefici si notano dopo un mese. t/ Non possono essere presi in gravidanza e dalle persone con aritmie.
Inoltre, non sono indicati nelle persone con tendenza a depressione e obesità. Gli antidepressivi triàdici
Hanno un effetto positivo sul tono dell'umore, agendo sui livelli di serotonina, ma svolgono un effetto
preventivo sull'emicrania proprio per questo effetto sul neurotrasmettitore. Inoltre, sembrano agire anche su
particolari recettori coinvolti nella trasmissione degli stimoli dolorosi. Non hanno effetto immediato: devono
trascorrere almeno tre settimane prima che si avverta un miglioramento generale del malessere. salute UN
AIUTO DAI nutraceutici II termine nasce dall'unione tra "nutrienti" e "farmaceutici": alimenti o di sostanze
nutritive che svolgono un'azione benefica. In particolare, per la prevenzione dell'emicrania si sono rivelate
efficaci sostanze come la riboflavina (vitamina B2), il ginkgolide B, il magnesio, il coenzima Q10. Una recente
ricerca, condotta da studiosi canadesi, ha confermato che il loro consumo, in forma di integratore e sotto il
controllo dello specialista, ha un effetto benefico sull'emicrania, sia nell'attacco \ acuto sia nella *
prevenzione. Le donne sono più attente... Sono per lo più donne tra i 40 e i 60 anni (il 77,52% del totale) le
maggiori acquirenti di prodotti contro il mal di testa in farmacia e sono anche quelle che conoscono i prodotti
giusti da prendere: puntano sui farmaci più specifici di ultima generazione, i triptani, superando i maschi di
oltre il 7% nella correttezza della cura (35% a 27,9). Le donne si curano di più e meglio perché il mal di testa
è da sempre una malattia più femminile e la loro esperienza supera di gran lunga quella dei maschi. ... e
vanno dal medico Come ha dimostrato un'indagine promossa dalla Fondazione italiana cefalee onlus (www.
ficef.it) e condotta dall'università di Torino con l'Ordine dei Farmacisti attraverso 9.100 questionari, le donne si
affidano maggiormente al medico, quasi il 7% in più rispetto agli uomini (72,4% a 65,7). Ottengono, quindi,
migliori consigli, anche perché parlano di più di questo problema (40,5% a 35,9). Nel consultare i centri
specialistici i due sessi si avvicinano.
FANS, FATTA ECCEZIONE PER IL
L FARMACO GIUSTO
PARACETAMOLO, NON DEVONO ESSERE SOMMINISTRATI Al BAMBINI SOTTO I 12 ANNI D'ETÀ
Servizio dì Roberta Raviolo
Con la consulenza delprocessor Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna,
ospedale Sant'Anna, università di Torino.
POSSONO ESSERE UTILI ANCHE CJLI ANTIEPILETTKl
I TIPI DIVERSI DI EMICRANIA
Ci sonpaltre^ possibilità di cum
/ neurostimolatori
Le infiltrazioni _ di tossina botulinica ciuta come uno dei ""' '"~li stimoli dolorosi. trattamenti più efficaci per la
cura e la prevenzione dell'emicrania. Non si utilizza alcun farmaco, quindi è ideale per le donne in gravidanza.
19/06/2015
Pag. 48 N.26 - 26 giugno 2015
diffusione:178924
tiratura:864000
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 19/06/2015
25
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Prevede il posizionamento di alcuni aghi in certi punti ' ' " ' "" ' ' "ci esperti. possono essere utilizzati nel
trattamento dell'emicrania (e di altre forme di mal di testa) che non rispondono ai farmaci o nei casi in cui
questi non possono essere presi. Prescritti dagli specialisti, si acquistano in negozi specializzati e il
trattamento si esegue a casa, posizionando in determinati punti del capo alcuni elettrodi che inviano lievi
impulsi elettrici, contrastando la comparsa ~ '"^ punti standard del cuoio capelluto, diminuisce la trasmissione
degli impulsi nervosi responsabili della comparsa degli attacchi di emicrania. Si effettua solo nei centri
specializzati nella cura delle cefalee ed è indicata per l'emicrania cronica. ^
VITA IN FARMACIA
6 articoli
19/06/2015
Pag. 7 Ed. Bari
diffusione:556325
tiratura:710716
Il dg rileva "criticità". Il servizio resta a Ladisa "Ma noi siamo per il bando centralizzato"
ANTONELLO CASSANO
NIENTE da fare. Nel servizio ristorazione della sanità pugliese non si vedrà uno straccio di gara prima del
2016. L'ultima a "capitolare" è stata l'Asl Bari. La gestione dei pasti dei pazienti della più grande azienda
sanitaria pugliese è stata prorogata fino al 31 dicembre 2015 alla ditta che ha svolto quel servizio finora,
ovvero la Ladisa Spa/Cascina Global Service. Costo: 3,5 milioni di euro più Iva. Eppure il bando della nuova
gara per l'affidamento del servizio per i prossimi 7 anni (più eventuale proroga di 2) era pronto. La sua storia
travagliata è tutta scritta nella delibera numero 508 del 10 aprile scorso. Il 24 novembre scorso l'ex direttore
generale facente funzione, Massimo Mancini avvia la gara mediante procedura aperta. Il termine per la
presentazione delle offerte scade a febbraio.
Nel frattempo alla guida dell'Asl viene nominato il nuovo direttore generale, Vito Montanaro. È sotto la sua
guida che il 26 febbraio viene revocata la gara per alcune "criticità" e prorogato ancora il servizio. «In
particolare - conferma il dg Vito Montanaro - abbiamo rilevato che nel bando era stato stabilito un prezzo per
giornata alimentare più alto di quello stabilito dall'Anac». Nel bando si parlava di 15,50 euro a giornata
alimentare, quando il prezzo di riferimento dell'autorità anticorruzione non superava i 12,12 euro. «Bandiremo
la nuova gara nel giro di pochi giorni» promette ora Montanaro. Ma quella delle proroghe, soprattutto nel
servizio ristorazione, è una cattiva pratica in uso da anni in tutte le Asl pugliesi. È quanto accade anche al
Policlinico di Bari. L'ultima proroga, 3,9 milioni di euro all'Ati composta da Ladisa e Coop Solidarietà e Lavoro
del gruppo La Cascina, è stata avviata il primo gennaio scorso e scadrà alla fine del mese. Ora però il dg
Vitangelo Dattoli punta a invertire la tendenza: «Abbiamo concluso le schede tecniche, entro le prossime
settimane possiamo chiudere il capitolato e avviare la gara.
Ma voglio ricordare che siamo stati gli unici a rinegoziare il prezzo in meglio, in virtù della spending review,
garantendo un risparmio di 1,5 milioni di euro». Stessa storia nell'Asl Brindisi, dove, "nelle more
dell'espletamento della nuova gara", l'azienda ha deciso di prorogare all'Ati Gemeaz Elior - Brin Mense per
altri 8 mesi, da ottobre 2014, il servizio mensa per una spesa di 3,6 milioni di euro. La proroga scade il 30
giugno. Si vedrà. Ritardi anche nell'Asl di Lecce, dove non si vede uno straccio di bando di gara sulla
ristorazione dagli anni '90. Il nuovo direttore generale, Giovanni Gorgoni, ha provato a cambiare rotta.
Finalmente, qualche mese fa, la gara viene bandita, ma nella fase di disamina delle offerte, due componenti
della commissione che avrebbe dovuto valutarle, si dimettono: «Abbiamo avuto qualche problema per la loro
sostituzione - conferma il dg Giovanni Gorgoni - speriamo di chiudere la partita entro un paio di mesi». Nel
frattempo ora si dovrà il servizio con una proroga tecnica: «Ma la mia preoccupazione è che possa
ricominciare la stagione dei ricorsi. Purtroppo il non aver proceduto negli anni passati al rinnovo tempestivo
delle gare ha fatto sì che sul territorio si costituisse una rete di rendite ben definite attorno a questo servizio ».
Su quest'ultimo punto è d'accordo anche Sebastiano Ladisa, titolare dell'azienda omonima che gestisce il
servizio della ristorazione in diverse realtà sanitarie regionali: «Le proroghe sono profondamente ingiuste ed
ambigue.
Se si facesse una gara centralizzata, il sistema sanitario regionale risparmierebbe un sacco di soldi».
I NUMERI ASL BARI La direzione generale ha revocato la gara per l'assegnazione del servizio perché ha
riscontrato alcune "criticità rilevate sugli atti di gara". Era stato stabilito un prezzo per giornata alimentare più
alto POLICLINICO L'azienda ospedaliero-universi taria ha prorogato il servizio nel gennaio scorso fino a fine
giugno all'Ati Ladisa/La Cascina per 3,9 milioni di euro. Il caso fa discutere ASL BRINDISI Nuova proroga
nell'azienda salentina dall'ottobre 2014 "nelle more dell'espletamento della gara" all'Ati Gemeaz Elior - Brin
Mense per una spesa di 3,6 milioni di euro PER SAPERNE DI PIÙ bari.repubblica.it repubblica.it
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
27
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
"Pasti troppo cari" stop alla gara è proroga all'Asl
19/06/2015
Pag. 7 Ed. Bari
diffusione:556325
tiratura:710716
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: IL MANAGER
Foto: Il prezzo per giornata più alto di quello stabilito dall'Anac
Foto: CONTESTAZIONE Nel bando si parlava di 15,50 euro a giornata; sotto, il dg Montanaro
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
28
19/06/2015
Pag. 44 Ed. Marche
diffusione:210842
tiratura:295190
IL BLITZ
Due arresti e tre furti. Questo il bilancio di due giorni piuttosto movimentati tra Cupra Marittima e Massignano.
La scorsa notte una delle «bande del buco» in azione ha messo a segno un colpo da 500 euro in una
farmacia di Marina di Massignano. Con un piccone hanno creato un varco nel muro, non prima di aver
disattivato l'allarme e una volta dentro, hanno raggiunto la cassa prelevando tutto il contante disponibile.
Erano circa le 4 di notte e il rumore è giunto alle orecchie di una guardia giurata che abita al piano superiore.
L'uomo si è affacciato e ha visto una persona incappucciata in strada, che molto probabilmente faceva da
palo al complice all'interno. Così ha allertato i carabinieri, ma nel frattempo ha iniziato a gridare nel tentativo
di spaventarli e metterli in fuga. Cosa che gli è riuscita, ma purtroppo già avevano in mano il bottino. I farmaci
invece non sono stati toccati, forse per il poco tempo a disposizione prima dell'arrivo dei carabinieri che ora
sono sulle loro tracce. Sempre i militari del Nor hanno invece messo le manette ai polsi di due
sambenedettesi. Si tratta di D.A.M, 47 anni e C.G. 28 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine. I due
avrebbero messo a segno due colpi allo chalet Piné di Cupra Marittima, ma nella direttissima prevista per
oggi saranno processati solo per il secondo, quando, intorno alle 19 di mercoledì, i carabinieri li hanno colti in
flagranza di reato, trovandoli con dei sacchi contenenti l'impianto stereo appena prelevato nello chalet. Ad
accorgersi degli strani movimenti il titolare che si trovava nei paraggi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri,
i due erano entrati con le chiavi della cucina, prelevate la notte precedente, quando si erano introdotti nello
chalet spaccando una vetrata. Avevano ripulito i frigoriferi da tutta la scorta di pesce, in vista della riapertura
dello chalet. Il danno ammonta a circa mille euro di prodotto. Ma il pesce è sparito davvero.
Rossella Luciani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
29
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Farmacia svaligiata, presi i ladri dello chalet
19/06/2015
Pag. 25 Ed. Ascoli
diffusione:165207
tiratura:206221
Usando un piccone entrano in farmacia ,ma i vicini sentono e chiamano i
carabinieri
IN TRE, nella notte fra mercoledì e giovedì, hanno assaltato a colpi di piccone, la farmacia di Marina di
Massignano, il bottino si aggira sui 500 euro. Un colpo che è riuscito solo a metà, perché i residenti della
palazzina si sono affacciati ed hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. Per entrare nei locali della farmacia, i
tre malviventi tutti con volto coperto da passamontagna, hanno usato le vie brevi, con un piccone hanno
aperto una voragine di oltre un metro quadrato sulla parete est dell'edificio. Due sono entrati e uno è rimasto
fuori a fare da palo. Una volta all'interno della farmacia, a colpi di piccone hanno fracassato la centralina del
sistema d'allarme che, a ogni modo, ha continuato a suonare svegliando il vicinato. Dal piano superiore
dell'edificio si è affacciato un residente che ha visto uno dei ladri che faceva da palo ed ha dato l'allarme alle
forze dell'ordine, mettendosi poi ad urlare per cercare di metterli in fuga. Pochi attimi dopo il terzetto è fuggito
facendo perdere le tracce lungo la spiaggia, dopo aver scavalcato la linea ferroviaria. Sul posto sono arrivate
le pattuglie del nucleo operativo radio mobile dei carabinieri di San Benedetto e Cupra, che hanno avviato le
ricerche anche in collaborazione con le volanti della polizia, ma dei ladri si sono perse le tracce. Ora le
indagini condotte dai carabinieri, proseguono sotto il profilo tecnico e dell'intelligence, ma non sarà facile dare
un volto e un nome a banditi con volto coperto, che hanno lavorato con i guanti e prodotto danni alla struttura
di gran lunga superiori al bottino che sono riusciti a portare via. Oltre al fondo cassa, circa 500 euro, non sono
riusciti a prendere.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
30
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MARINA DI MASSIGNANO I LADRI FUGGONO CON SOLI 500 EURO
19/06/2015
Pag. 11 Ed. Milano
diffusione:69063
tiratura:107480
Ritardo sanatoSpinozzialle Farmacie
SESTO SAN GIOVANNI DOPO SEI mesi vacanti, le Farmacie Comunali Sesto srl hanno un nuovo
amministratore unico. La nomina, dopo l'assemblea nella sede sociale, arriva fortemente in ritardo, anche da
Statuto. Il nuovo manager è Giovanni Spinozzi, laureato in Economia e Commercio e consulente aziendale. Il
suo è l'unico profilo che il sindaco Monica Chittò si è trovata a esaminare, dopo il bando di selezione pubblica
andato praticamente deserto: quella di Spinozzi era stata infatti l'unica candidatura presentata in sostituzione
al predecessore Giovanni Bianchi, che si era dimesso a dicembre. Nella stessa assemblea c'è stato infine un
«rimpasto» nel collegio dei revisori dei conti della società: Nicola Riggi si è dimesso e al suo posto è stata
nominata Paola Florita, dottore commercialista e revisore contabile, che assume la carica di presidente del
collegio. Si sana il mancato rispetto delle quote rosa su cui aveva acceso i riflettori il ministero delle Pari
Opportunità. La.La.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
31
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SESTO
19/06/2015
Pag. 34 Ed. Milano
diffusione:125215
tiratura:224026
Nelle farmacie le ricette giuste per mangiar sano
Da oggi saranno distribuiti in oltre 2700 farmacie lombarde opuscoli di 20 pagine contenenti le ricette
preparate dagli chef dell'Associazione Culinaria "Jeunes Restauranteurs d'Europe" e i consigli del
nutrizionista Nicola Sorrentino. L'opuscolo promuove la dieta mediterranea, considerata la più sana e la più
gustosa di tutto il mondo. L'iniziativa fa parte della campagna "Sano e Buono" lanciata da Federfarma
Lombardia, in occasione di Expo 2015. Afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma: «La
partecipazione al progetto "Sano e Buono" dimostra l'impegno costante delle farmacie ad occuparsi della
salute dei pazienti». Giovanni Borroni, CEO di Wellcare che ha preso parte al progetto, spiega: «Abbiamo
voluto parlare di un tema delicato come la salute in modo piacevole. In forma, ma senza rinunciare al piacere
del gusto. Il messaggio parte proprio dalle farmacie, il più diffuso presidio sanitario per i cittadini e per i turisti
in visita all'Expo». Al progetto partecipano anche Pool Pharma e Fidia Farmaceutici S.p.A..
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
32
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'INIZIATIVA
19/06/2015
Pag. 15 Ed. Livorno
diffusione:136993
tiratura:176177
Quiz farmaceutici per beneficenza in parrocchia
CECINA «DIECI MINUTI di tempo per dieci euro alla casa d'accoglienza». E' l'iniziativa in programma oggi,
venerdì, nel salone parrocchiale di piazza Carducci dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20 organizzata dal Duomo
in collaborazione con il dottor Samuele Di Lascio, neo farmacista. «Di Lascio, da pochi mesi dipendente a
Pisa di una casa farmaceutica presente anche a Lugano è incaricato di testare il livello di comprensibilità dei
foglietti di istruzioni che accompagnano le confezioni dei farmaci spiegano don Marco e don Candido parroci
del Duomo per ogni persona che si presenterà risponderà a poche domande per dire se il foglietto loro
consegnato è semplice, chiaro e comprensibile, la parrocchia riceverà 10 euro destinati alle spese della casa
d'accoglienza». «Non servono titoli di studio dice Di Lascio le domande non sono difficili e non sono un
esame, basta essere maggiorenni e dedicare alla cosa dieci minuti circa: ma il test e per gente non esperta in
medicina quindi non possono partecipare medici, infermieri e farmacisti». Per info 0586/ 680.314. Roberto
Ribechini Nelle foto: la casa d'accoglienza e Samuele Di Lascio
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 19/06/2015
33
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CECINA UN'ORIGINALE INIZIATIVA CON IL NEODOTTORE SAMUELE DI LASCIO
PROFESSIONI
1 articolo
19/06/2015
Pag. 12
tiratura:100000
Gli emarginati poveri e bianchi che odiano lo Stato
Roberta Zunini
Non mi sorprende questo eccidio di stampo razziale a Charleston, non solo perché nel sud degli Stati Uniti
l'odio dei bianchi nei confronti dei neri è una realtà quotidiana, ma anche perché il Sud è rimasto
secessionista e non digerisce le imposizioni delle istituzioni centrali " . Roberto Minervini, regista del potente
docufilm Louisiana, molto applaudito dalla critica a Cannes, vive negli Usa da 15 anni e da tempo si è
trasferito nel Sud, in Texas " perché lì è come stare in prima linea. Tutti i problemi dell'America sono presenti
e ampliati " . Il regista marchigiano, che avrebbe voluto fare il reporter di guerra, in Louisiana mostra la vita
dei cosiddetti white trash , i bianchi spazzatura, molto spesso veterani dell'Afghanistan e Iraq, che vivono
dentro roulotte e passano il tempo bevendo, drogandosi di metanfetamina e sparando con armi d'assalto
durante esercitazioni tra mangrovie e acquitrini. " Gli Stati Uniti sono avvelenati dalla disparità sociale, dalla
lobby delle armi e da quella farmaceutica, visto che le droghe sintetiche sono derivate dai farmaci venduti
senza ricetta. Questo mix ha stimolato negli anni la crescita di un grande ceto bianco povero, frustrato,
razzista, violento e distrutto dalla droga. La colpa di questo degrado la attribuisco alle politiche dei vari
presidenti e del Congresso. In Lo uisiana c'è una sequenza in cui un gruppo paramilitare mitraglia, fino a farla
saltare, una macchina dietro il cui finestrino c'è la maschera del presidente Obama. Durante tutto il
documentario sia la comunità di tossici e alcolisti sia i paramilitari, alcuni dei quali imparentati, insultano i neri,
specialmente il presidente per non aver fatto nulla per migliorare la loro condizione economica e aver tentato
di regolarizzare il mercato delle armi " . " Purtroppo - conclude Minervini - alla fine anche lui non ce l'ha fatta,
segno che non solo i repubblicani ma anche i democratici non possono permettersi di fare a meno dei voti e
dei soldi della potentissima industria delle armi. La gente inoltre, specialmente nel sud, si sente minacciata
dallo Stato centrale ed è per questo che i paramilitari dicono che a Washington vogliono cancellare le libertà
sancite dalla Costituzione, il secondo emendamento in cui viene autorizzato il possesso di armi. Queste
milizie ore sono diventate scomode ma lo Stato le aveva usate per compiere il lavoro sporco come sparare ai
migranti messicani che cercavano di entrare negli Usa " . In questo clima di anarchia armata e miseria, la
guerra che i bianchi poveri, in senso economico e culturale, hanno ingaggiato nei confronti dei neri ancora più
poveri, era inevitabile. " I bianchi in miseria sono in aumento e si trovano a vivere sempre più di frequente in
periferia vicino ai ghetti dei neri " .
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 19/06/2015
35
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Il regista Roberto Minervini
PERSONAGGI
2 articoli
19/06/2015
Pag. 2
diffusione:50651
tiratura:76264
Ecco perché ci sfileranno le Olimpiadi
Giochi del 2024 Mentre la città annaspa Parigi corre spedita Martedì la candidatura in grande stile della
capitale francese Citazione Il nuovo impianto parigino si chiamerà Le Colisée In corsa Anche Boston e
Amsterdam con Budapest e forse Baku
Augusto Frasca
Mentre Roma, intesa come presidio civico, balbetta, Parigi procede con l'impeto di un rullo compressore
verso il traguardo del 2024, poco o nulla curandosi, per esercizio di stile o per accortezza strategica difficile
dedurlo, del clima malsano che da tempo si respira attorno alla statua di Marc'Aurelio. A mezzogiorno in
punto di martedì prossimo, 23 giugno, nella sede del Comitato olimpico francese, Anne Hidalgo sindaco e
Bernard Lapasset, presidente del comitato promotore, daranno ufficialmente via libera alla candidatura della
capitale per la trentatreesima edizione dei Giochi. Due ore dopo, sugli argini della Senna, al cui confronto
penosa risulta l'immagine offerta dalle banchine del nostro Tevere, appuntamento per una festa collettiva
aperta alla cittadinanza, piccolo antipasto della grande adunata che il 14 luglio, negli ampi spazi dei Campi
Elisi, vedrà celebrate in un'unica consacrazione la memoria nazionale dell'assalto e della presa della Bastiglia
e una candidatura olimpica volta a rimarcare la ricorrenza dei cento anni dalla lontana edizione ospitata nel
1924, seconda assegnata alla nazione e alla capitale transalpina dopo quella organizzata nel 1900 in
concomitanza con l'Esposizione universale d'inizio secolo. Nella capitale francese, sul versante olimpico, la
tempestività protocollare viaggia affiancata alla crescita progettuale: è di giorni l'annuncio della costruzione
nella zona nord-est di Parigi di un nuovo complesso sportivo, battezzato Le Colisée con chiaro riferimento al
romano anfiteatro Flavio, comprendente un impianto coperto da diecimila posti dato per pronto entro il 2019 e
da inserire tra quelli ipotizzabili in funzione 2024. Sul piano diplomatico, il gruppo promotore della candidatura
parigina ha colto l'occasione della presenza a Baku, sede in queste ore di inutili Giochi olimpici europei, di
una ricca rappresentanza della dirigenza sportiva mondiale, in testa il presidente del Cio Thomas Bach, per
dispensare cordialità e raccogliere consensi. Tra meno di tre mesi, il dossier francese viaggerà in direzione di
Losanna, sede del Comitato olimpico internazionale. Sul fronte delle altre candidature, mentre si prevede
imminente l'ingresso di Budapest come quinta città, mentre in Azerbaigian si attende la chiusura dei Giochi
europei per lanciare un'eventuale candidatura di Baku - sulla cui ipotesi a nulla varrebbero, vedi il precedente
di Cina e Pechino del 2008, passato agilmente in cavalleria, allarmi e critiche sulla diffusa violazione locale
dei diritti civili e dei principi democratici - Amburgo ha annunciato per il prossimo mese di novembre un
referendum cittadino. Boston lo effettuerà nel 2016. Roma, fermo restando quanto ebbe a dichiarare tempo
addietro dal Foro Italico Giovanni Malagò, ha in programma un sondaggio tra i residenti per l'ottobre dello
stesso anno. Questo, sempre che il sindaco Ignazio Marino, sul cui capo l'attualità ben altre riflessioni
impone, abbia voglia e tempo da dedicare ai Giochi olimpici, che l'Assemblea capitolina si pronunci entro
giugno e che il Consiglio nazionale del Coni, convocato in trasferta straordinaria il 2 luglio all'Expo di Milano,
preso atto del rispetto dei «passaggi formali» mostrato dal Campidoglio, possa di tale pronunciamento, nei
limiti suggeriti dalle contingenze, prendere atto, affrontando il complicato cammino che condurrà al 15
settembre del 2017, quando a Lima, dalla bocca di Thomas Bach, uscirà il nome della città designata.
15
Settembre
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature. Imminente la conferma di Budapest, quinta città in
corsa. Parigi ha già ospitato le Olimpiadi nel 1900 e nel 1924
30
Giugno
L'Assemblea capitolina deve pronunciarsi entro questo mese sulla candidatura ai Giochi olimpici del 2024.
Previsto un sondaggio tra i romani a ottobre del prossimo anno
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 19/06/2015
37
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
TRAMONTO ROMANO
19/06/2015
Pag. 2
diffusione:50651
tiratura:76264
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 19/06/2015
38
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Michele Anzaldi (Pd) «Marino: Sono qui per stare fino al 2023. Non si spinge oltre perché deve aver letto
Nostradamus...». Lo scrive su twitter il deputato Pd inserendo il link a un video secondo cui per Nostradamus
la fine del mondo sarebbe nel 2023 Andrea Mandelli (Fi) Il paragone tra Marino e Monti, fatto dallo stesso
sindaco, è particolarmente calzante: quanto a disastri siamo più o meno lì. E, proprio per questo, ci
piacerebbe sapere cosa ne pensa Renzi dell'intenzione manifestata dal sindaco Marco Pannella Il leader
della "rosa nel pugno" ai microfoni di Radio Radicale: Una cosa su Marino posso dirla. Negli ultimi dieci anni
c'è stata una regola: per molto, molto, molto meno si sono commissariati Comuni anche importanti
19/06/2015
Pag. 14
diffusione:38000
Un opuscolo di 20 pagine con le ricette realizzate dagli chef e i consigli del nutrizionista Nicola Sorrentino per
una alimentazione sana che contribuisca alla prevenzione delle malattie croniche è in distribuzione nelle
farmacie della provincia. L ' iniziativa rientra nella campagna " Sano e buono " che Federfarma Lombardia ha
lanciato, in concomitanza con Expo. L ' opuscolo, redatto in italiano e in inglese, è stato realizzato in
collaborazione con gli chef dell ' associazione culinaria " Jeunes Restaurateurs d ' Europe " (le ricette sono
anche sul sito www.sanoebuono.it). Obiettivo della campagna è quello di coniugare salute e gusto nella
cornice della dieta mediterranea, come ha sottolineato Nicola Sorrentino, nutrizionista e direttore della
Columbus Clinic Diet di Milano: «La dieta mediterranea è universalmente riconosciuta come la più
appropriata per il benessere psico-fisico dell ' individuo e si basa sui pilastri della tradizione alimentare
italiana: olio extravergine di oliva, pomodoro, pasta, pesce, vino, frutta secca. E ' facile da seguire e non è
necessario rinunciare ai piaceri del palato». «Sull ' alimentazione, tema portante di Expo, le farmacie hanno
sempre avuto un importante ruolo informativo e divulgativo» ha ricordato Annarosa Racca , presidente di
Federfarma. " La partecipazione al progetto Sano e Buono dimostra l ' impegno costante delle farmacie a
occuparsi della salute dei pazienti, consigliandoli anche nell ' alimentazione e ad aggiornarsi costantemente
nel campo della nutrizione e dell ' integrazione alimentare». In forma senza rinunciare al piacere del gusto. Il
messaggio parte proprio dalle farmacie, il più diffuso presidio sanitario per i cittadini e per i turisti in visita all '
Expo. Le ricette create appositamente da sei grandi chef italiani. Le proposte di sei chef e i consigli dei
nutrizionisti in un opuscolo per Expo
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 19/06/2015
39
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Sano e buono: " ricette " in farmacia