Nuova REDAZIONE FISCALE

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Nuova REDAZIONE FISCALE
Anno 2012
N.RF038
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DICHIARAZIONE ANNUALE IVA - OPERAZIONI ESENTI
RIFERIMENTI
ART. 10, 19 E 19BIS DPR 633/72 - CM 2/2009; CM 328/1997
CIRCOLARE DEL
23/02/2012
Sintesi: si riepilogano gli effetti della presenza di operazioni esenti effettuate nell'anno 2011 sia in ordine
all'ammontare del credito Iva detraibile sia relazionale modalità di compilazione della dichiarazione
annuale.
Il contribuente che abbia effettuato nell’anno 2011 delle operazioni “esenti”, deve verificarne il
trattamento in sede di Dichiarazione annuale.
In particolare si potrà verificare alternativamente:
 l'esonero da dichiarazione: in presenza di sole effettuazione di sole operazioni esenti
 l'applicazione di una "indetraibilità specifica" per le spese direttamente afferenti: in
presenza di effettuazione di operazioni esenti in via non abituale
 l'applicazione di un "prorata" di detraibilità Iva: in presenza di attività esente abituale.
Occorre peraltro verificare l'eventuale tenuta della contabilità separata art. 36 Dpr 633/72.
Operazioni esenti Iva:
- si tratta non solo delle operazioni di cui all'art. 10 Dpr 633/72, ma anche delle operazioni
esenti previste da specifiche disposizioni (es: L. 537/93 per le prestazioni educative, ecc.)
- vanno indicate nel rigo VE33.
ESONERO DA DICHIARAZIONE IVA
E' previsto in caso di:
 esclusiva effettuazione di operazioni esenti (medici, agenzia assicurative, ecc.)
 anche in presenza di opzione per la dispensa dagli adempimenti Iva ex art. 36-bis
Quando l’esonero non spetta: il contribuente deve presentare la dichiarazione ove abbia:
 effettuato operazioni imponibili (anche se in contabilità separata, oppure occasionali)
 da gestire la rettifica della detrazione sui beni strumentali (art. 19-bis2 Dpr 633/72)
 effettuato operazioni intraUE (attive o passive, riferite a beni o servizi)
 registrato acquisti (beni o servizi) in regime di reverse charge (es.: oro da investimento, ecc.)
Presentazione della dichiarazione in via facoltativa: in relazione alle situazioni di cui sopra, in caso:
a) di effettuazione di sole operazioni esenti: va barrata la casella VF32
b) di esercizio dell'opzione per la dispensa degli adempimenti art. 36-bis: va barrata la casella VF33
e si indica l'imponibile
di tutti gli acquisti a VF19
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OGGETTO
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La Nuova Redazione Fiscale
ODCEC VASTO
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OPERAZIONI “OCCASIONALI” O “ACCESSORIE” ALL’ATTIVITA’ PRINCIPALE
Non si genera alcun pro-rata di detraibilità per il contribuente che eserciti:
A) IN VIA ORDINARIA ATTIVITÀ SOGGETTE AD IVA: ed effettui anche operazioni esenti:
 in via occasionale
oppure
 rientranti tra quelle previste ai num. da 1 a 9 dell'art. 10 che non rientrino nella
"attività propria" dell’impresa oppure siano "accessorie" ad operazioni imponibili
In tal caso:
 scatta l'indetraibilità specifica dell’Iva su beni/servizi delle operazioni relative (VF19)
 va barrata la cas. 1 del rigo VF53
Esempio
In dichiarazione Iva:
 VE33 Operazioni esenti:
 VF53: barra la casella 1
 VF19 Acquisti con Iva indetraibile:
6.000
2.000
2.000
X
Nota: in generale il contribuente devo operare l'indetraibilità già in fase di liquidazione periodica in
quanto già noto all'avvio delle operazioni esenti se si tratta di attività propria dell'impresa o meno.
Ove ciò non fosse chiaro fin dall'origine, l'Iva dovrà essere resa indetraibile in sede di dichiarazione.
ATTIVITÀ PROPRIA - OPERAZIONI “ACCESSORIE” O “OCCASIONALI”
L'Agenzia non ha mai chiaramente definito il concetto ai fini di cui si tratta (v. CM 54/2002, RM 112/2008
e RM 305/2008). In linea generale (v. CM 71/1987 e CM 25/1979):
- l'attività propria va individuata nel cd. "oggetto proprio" dell'attività, intesa come finalità per cui
l'impresa si è principalmente costituita (nelle società dovrebbe coincidere con l'oggetto sociale)
- con esclusione delle attività strumentali al raggiungimento di tale "oggetto proprio", che
configurano invece le attività "accessorie".
La Corte UE (sent. 29/04/2004 Causa C-77/01) ha poi chiarito che sono tali quelle che “l'implicano un
uso estremamente limitato di beni o di servizi per i quali l'Iva è dovuta”, dovendosi, in sostanza,
fare riferimento al fatto se esiste una organizzazione specifica per raggiungere determinati risultati (v.
anche Info Fisco 27/2010).
La stessa Corte UE (sent. 29/10/2009 Causa C-174/08) ha poi precisato che un'impresa di costruzioni
che cede immobili da essa costruiti in conto proprio non può qualificare come accessoria tale vendita
sostenendo che attività principale sia quella di costruzione in conto terzi.
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Dettagliante di elettrodomestici emette fatture per:
 segnalazioni su finanziamento vendite a rate (accessoria alle vendite): €. 1.000
 locazione occasionale immobili abitativi (n. 8 art. 10): €. 5.000
Sostiene inoltre spese di manutenzione sull’immobile per €. 2.000 + 200 Iva
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ATTIVITA' SECONDARIE: dalle attività accessorie vanno tenute distinte le attività secondarie, da
individuare come quelle attività per le quali si è posto in essere una specifica organizzazione di
impresa per la loro gestione (assente invece nell'attività accessorie). Si noti che l'esercizio di un'attività
secondaria deve comportare l'applicazione del pro rata (e non della "indetraibilità specifica").
Indicatori: parametri rilevanti al fine di distinguere la natura dell'attività svolta sono certamente:
 il “volume d’affari” ritratto da tali attività
 gli spazi dedicati all’interno dei locali
 l’impegno in ordine di tempo e capitale impiegato dall'imprenditore
 la presenza di personale dedicato
rispetto all'attività complessivamente svolta.
In tali casi, tuttavia, laddove per effettuare di tali operazioni siano stati predisposti degli spazi appositi,
sia presente del personale esclusivamente dedicato, si sia in presenza di un volume d'affari
particolarmente rilevante, ecc., sarà più opportuno considerare l'attività come "secondaria" (con la
conseguente determinazione di un prorata e la possibilità di optare per la contabilità separata).
Bar con volume d’affari di €. 300.000 ha installato 1 slot-machine in un angolo del
locale, che genera ricavi esenti annui di circa €. 15.000.
Esempio 1
E’ evidente che il volume ridotto, l’assenza di una spazio “dedicato” al gioco e l’assenza di
un intervento “diretto” del gestore del bar possono far presumere che questi abbia
installato l’apparecchio al solo fine di attrarre più consumatori nel locale.
Pertanto il bar potrà non determinare alcun pro-rata generale, ma perdere l’Iva sui costi
direttamente afferenti al gioco delle slot-machine (peraltro estremamente esigui)
Il Bar precedente abbia, al contrario, dedicato una intera saletta al gioco, dove ha
installato 4 slot-machine, che generano ricavi esenti annui di circa €. 60.000.
Esempio 2
Il solo l’indicatore più importante (il volume d’affari) porta a consigliare di
considerare una “autonoma” attività di gioco lecito; il fatto poi di avere in qualche modo
“organizzato” tale gioco a livello logistico, conferma la cautela.
In tal caso si determinerà un pro-rata generale sull’intera attività
B) IN VIA ORDINARIA ATTIVITÀ ESENTI: ed effettui anche operazioni imponibili
 detraibilità specifica dell’IVA sui beni/servizi afferenti le operazioni imponibili
In tal caso:
 l’Iva sugli acquisti destinati a tali operazioni è detraibile (VF31)
 va barrata la cas. 2 del rigo VF53 e compilato il rigo VF31
Esempio3
Un medico nel 2011 ha emesso:
 fatture esenti per l'attività medica: € 100.000
 fattura imponibile quale relatore ad un convegno (occasionale): €. 1.000 + 200 Iva; per
tale attività sostenuto spese per la predisposizione della tesi discussa: €. 500 + 100 Iva.
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CASI: configurano in generale "attività accessorie":
 le provvigioni incassate per il procacciamento di finanziamenti all'acquisto (sono accessorie le
provvigioni per le vendite a rate dei veicoli procacciate dalle concessionarie d'auto - RM 41/2011)
 incassi esenti degli apparecchi da gioco lecito (slot-machine) nei pubblici esercizi (bar, ecc.).
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In dichiarazione Iva:
 VE33: indica le operazioni esenti
 barra la cas. 2 del VF53
 VF31 cas. 1 Imponibile op. imp.: 1.000
 VF57: Iva ammessa in detrazione: 100
cas. 2 Imposta op. imp.: 100
1.000
200
500
100
X
LA DETERMINAZIONE DEL PRO RATA
L’Iva risulta detraibile in proporzione alle operazioni che danno il diritto alla detrazione.
CALCOLO DEL PRO-RATA
Il pro-rata è una percentuale (arrotondata all’unità) ottenuta dal rapporto tra l’ammontare delle
operazioni che danno diritto alla detrazione e lo stesso importo aumentato dell’ammontare
delle operazioni esenti.
In particolare occorre procedere al seguente rapporto (art. 19-bis c. 1 Dpr 633/72):
 numeratore: ammontare delle operazioni, effettuate che danno diritto alla detrazione
 denominatore: ammontare del numeratore, aumentato dell’ammontare delle operazioni esenti
effettuate nello stesso anno.
La CM 328/97 schematizza il rapporto con la seguente formula:
OI + OA
dove
OI + OA + OE
OI = operazioni imponibili
OA = operazioni non soggette a Iva ma assimilate alle operazioni imponibili ai fini della detrazione
OE = operazioni esenti.
.
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100.000
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ELEMENTI DEL NUMERATORE
Sommatoria delle operazioni che danno diritto alla detrazione:
Meno la sommatoria di:  operazioni imponibili - cessioni di beni ammortizzabili +  operazioni imponibili “assimilate” (art. 19 c. 3): Già incluse nel Vol. d’affari -
non imponibili -
intracomunitarie Escluse dal Vol. d’affari [1] -
escluse per difetto di territorialità ex art. 7 (7‐ter, quater, ecc. -
escluse Iva art. 74 separate ex art. 36 - operazioni non soggette ex art. 2, ELEMENTI DEL DENOMINATORE
Meno Operazioni esenti:
• di cui all’art. 10 comma 1 da n. 1) a n. 9), se: ‐ non formano oggetto dell’attività propria dell’impresa ‐ ovvero, sono accessorie ad operazioni imponibili • di cui all’art. 10 comma 1 n. 27‐quinquies). Rigo VF34: la dichiarazione propone una formula complessa, che, tuttavia, di fatto si riconduce a quanto
sopra; infatti con riferimento:
 sia al numeratore che al denominatore:
- parte dal volume d’affari (VE40) che, come noto, è già al netto delle cessioni di beni
ammortizzabili e dei passaggi interni, né contiene le operazioni escluse Iva ex art. 2 c. 3 lett. a),
b), d) ed f) [2]
- somma poi adesso gli importi che non vi partecipano [1]
 per il numeratore: sottrae le operazioni esenti (VE33; non devono parteciparvi, infatti); tuttavia le
neutralizza delle cessioni “esenti” di beni ammortizzabili al fine di evitare una duplicazione (tali
cessioni infatti sono già escluse da numeratore perché non partecipano al volume d'affari)
 per il denominatore: sottrae alla generalità delle operazioni esenti (che al denominatore devono in
generale partecipare) quelle che non devono partecipare al Prorata per espressa previsione di legge:
VE40 + (VF34 campo 5 + VF34 campo 6) – (VE33 – VF34 campo 4)
––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– x 100
VE40 + (VF34 campo 5 + VF34 campo 6) – (VF34 campo 2 + VF34 campo 3)
PRO-RATA PROVVISORIO E DEFINITIVO
Nel corso dell’anno, il pro rata deve (obbligo) essere:
 determinato provvisoriamente: applicando il pro-rata dell'anno precedente
 conguagliato: a fine anno, in sede di dichiarazione annuale Iva (dove si effettua il calcolo della
percentuale di detrazione definitiva, relativa alle operazioni effettuate nell'intero anno)
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Totale numeratore comma 3, lett. a), b), d) ed f) Escluse dal Vol. d’affari [2]
Più Operazioni esenti (art. 10) passaggi interni tra attività Redazione Fiscale
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Soggetti che iniziano l’attività: i soggetti che in corso d’anno iniziano una attività esente (se effettuano
ordinariamente operazioni imponibili) o imponile (se effettuano ordinariamente operazioni esenti)
determinano il pro rata provvisorio in via presuntiva, salvo sempre il conguaglio a fine anno.
PROVVISORIO
% detrazione anno precedente
DEFINITIVO
% detrazione delle operazioni effettuate nell'intero anno
PRO RATA
EFFETTI DEL PRO-RATA
SU QUALI ACQUISTI VA APPLICATO: il pro-rata va applicato:
 sempre: all’Iva annotata sul registro acquisti, per tutti gli acquisti effettuati nell’anno
 per scostamenti > 10 punti percentuali: all’Iva detratta negli anni precedenti:
 sui beni ammortizzabili: rettifica su 5 anni; si tratta di beni:
- materiali con coeff. di ammortamento < 25% (esclusi dunque attrezzature e beni strum.< €. 516)
- immateriali "propri" (esclusi costi pluriennali: spese di impianti, costi increm. su beni di terzi, ecc.)
CONTABILITA’ SEPARATA IVA art. 36 DPR 633/72
Ove non sia possibile ritenere accessoria una delle precedenti attività esenti, sarà sempre
conveniente procedere a optare per la contabilità separata:
EFFETTI DELL’ATTIVITA’ SEPARATA
L’Iva su beni e servizi utilizzati promiscuamente va “imputata” a ciascuna attività secondo “criteri
obiettivi”; una volta attribuita, partecipa separatamente alle distinte liquidazioni Iva.
VINCOLI DELL’ATTIVITA’ SEPARATA
Il soggetto che opta per tale facoltà:

è vincolato per almeno un triennio

se nel triennio sono stati acquistati beni ammortizzabili la revoca non è ammessa fino al
termine del periodo di rettifica ex art.19 bis (in genere 5 anni e quindi ben oltre il triennio)

non è detraibile totalmente l’IVA assolta su beni non ammortizzabili (ai fini IVA: attrezzatura e
beni < €. 516) utilizzati promiscuamente.
Si considera l’IVA parzialmente indetraibile in base ad un riscontro oggettivo quale il rapporto al
volume di affari delle distinte operazioni imponibili o esenti – gli spazi occupati (spese di gasolio )
ecc. ( sono calcoli più teorici che pratici).
Volume d’affari: in presenza di contabilità separata per opzione volontaria, deve far riferimento al
volume d'affari complessivo di tutte le attività esercitate per i versamenti IVA .
Esempio: nell’Esempio2 precedente, il bar abbia optato per la contabilità separata IVA. Esso dovrà:
 determinare gli acquisti di beni/servizi (es: riscaldamento, energia elettrica, costi per la
contabilità, ecc.) utilizzati ad uso promiscuo (N.B.: i beni “non ammortizzabili” promiscui sono
nulli o limitati alla attrezzatura per le pulizie)
 rendere l’IVA parzialmente indetraibile in base ad riscontri oggettivi (es: rapporto tra i volumi
di affari delle distinte operazioni imponibili o esenti per la contabilità; spazi occupati per le
utenze).
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 sugli immobili: sempre (sia se strumentali che merce): rettifica su 10 anni
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BAR CON GIORNALI/TABACCHI (contabilità unica)
La Mario Rossi news snc conduce un'attività di Bar con rivendita di giornali e tabacchi.
Al termine del 2010 rileva le seguenti operazioni annotate sui registri Iva:
Registro
vendite
Operazioni caratteristiche
Tabacchi
Esclusi
art. 74
Esempio4
Esenti
art. 10
Escl. art. 2
10%
20%
Registro
Acquisti
Annotazione
contabile
aggio
9.000
Giornali e libri
94.000
84.000
costi/ricavi/rim.
Schede telefoniche
4.000
3.500
"
Ricariche telef. /Biglietti parking
3.000
SubTot.
110.000
aggio
87.500
9.000
provvigione
Totocalcio, Totip, ecc.
10.000
"
Slot-machine
41.000
"
Lotto e lotterie, ecc.
SubTot.
60.000
SubTot.
1.000
Valori bollati
1.000
Bar
aggio
159.000
50.000
costi/ricavi/rim.
1.000
500
costi/ricavi/rim.
160.000
50.500
Riscossione Canone Rai
provvigione
Cartoleria
SubTot.
Il contribuente determina il Prorata in dichiarazione annuale come segue:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
60.000
VE34
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
-
220.000
16.100
VF ACQUISTI
VF9
VF11
VF12 TOTALI
VF
…
VF23 TOTALI
Imponibile
50.000
500
50.500
Imposta
5.000
100
5.100
10
20
50.500
5.100
OPERAZIONI ESENTI
Calcolo della percentuale di detrazione:
2) Op. esenti da 1 a
VF34
1) Oro da
9 non oggetto
investimento
dell’attiv./access.
-
-
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
-
6) Op. escl.
art. 74 c. 1
-
220.000 + (0 + 111.000) – (60.000 – 0) + 0 x 100
220.000 + (0 + 111.000) – (0 + 0)
% detraz.
82,00
-
…
VF37
111.000
IVA ammessa in detrazione
VF23 (5.000) x 83%
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Regime
Iva
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BAR CON GIORNALI/TABACCHI CON LOCAZIONE ESENTE (contabilità unica)
Nella situazione dell'Esempio4 precedente si supponga ora che la società possegga una
unità abitativa concesso in locazione a terzi per l'importo annuale di € 15.000.
In tale situazione nulla cambia fini del Prorata; infatti la locazione non oggetto dell'attività
propria dell'impresa:
 va neutralizzata ai fini del calcolo
 comporta la “indetraibilità specifica” dell’Iva di tutti i costi afferenti (sulle manutenzioni,
utenze, ecc.).
Esempio5
Il contribuente determina il Prorata in dichiarazione annuale come segue:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
75.000
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
-
235.000
16.100
VF ACQUISTI
VF9
VF11
VF12 TOTALI
VF
…
VF23 TOTALI
Imponibile
50.000
500
50.500
Imposta
5.000
100
5.100
10
20
50.500
5.100
OPERAZIONI ESENTI
Calcolo della percentuale di detrazione:
2) Op. esenti da 1 a
VF34
1) Oro da
9 occasionali o
investimento
accessori
-
15.000
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
-
6) Op. escl.
art. 74 c. 1
-
235.000 + (0 + 111.000) – (75.000 – 0) + 0 x 100
235.000 + (0 + 111.000) – (15.000 + 0)
111.000
% detraz.
82,00
…
VF37
IVA ammessa in detrazione
4.182
Operazioni esenti occasionali e non: con riferimento alla locazione non oggetto dell'attività, non si
ritiene corretto in Dichiarazione Iva:
 sostituire l'indicazione a rigo VF34 cas. 2
 con la barratura della casella del rigo VF53
in considerazione del fatto che:
 esistono altri componenti positivi esenti (Lotto, slot-machines, ecc.) che formano oggetto dell'attività
 per quanto l'esito complessivo non cambia in quanto:
- si applica in entrambi i casi l'indetraibilità specifica dell'Iva sui costi direttamente afferenti
- il pro rata di esenzione, come visto, non è influenzato
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VE34
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CESSIONE DI “BENI AMMORTIZZABILI”
Come noto, la cessione di beni ammortizzabili non aumenta il volume d'affari, considerato che va
specificatamente dedotta da questo.
Considerato che il volume d'affari ha un ruolo all'interno del calcolo del Prorata, si potrebbe ritenere
che possono sorgere differenze per la cessione esente di un bene ammortizzabile rispetto ad un
altro non ammortizzabili.
Nota: con riferimento alle attività immobiliari; in presenza di una cessione esente:
 di una unità abitativa: la cessione non riduce il volume d'affari
 di una unità strumentale: la cessione riduce il volume d'affari.
In tal caso, dunque, solo gli immobili strumentali "per natura" potranno considerarsi neutrali nel
computo del volume d'affari.
In realtà:
 nessuna differenza tra immobili "abitativi" e "strumentali per natura" si impone ove l’attività
immobiliare sia considerata “non oggetto dell'attività” (cd. “ occasionale”)
 al contrario del caso in cui ciò non possa avvenire.
BAR CON GIORNALI/TABACCHI – CESSIONE DELL'ABITATIVO (contabilità unica)
Esempio6
Nella situazione dell'Esempio5 precedente si supponga che la società abbia ceduto nel
periodo di imposta l'unità abitativa precedentemente locata a terzi: € 200.000 esente Iva.
Se il contribuente ritiene l'attività di locazione non oggetto dell'attività propria, determina il
Prorata (che rimane inalterato) come segue:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
275.000
VE34
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
-
435.000
16.100
OPERAZIONI ESENTI
Calcolo della percentuale di detrazione:
2) Op. esenti da 1 a
1) Oro da
VF34
9 occasionali o
investimento
accessori
-
215.000
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
-
6) Op. escl.
Drt. 74 c. 1
-
435.000 + (0 + 111.000) – (275.000 – 0) + 0 x 100
435.000 + (0 + 111.000) – (215.000 + 0)
…
111.000
% detraz.
82,00
-
CIRCOLARI INFORMATIVE – CONSULENZA TELEFONICA – EDITORIA - CONVEGNI
Nuova REDAZIONE FISCALE snc - C.so Rosmini n. 66 Rovereto (TN) – Reg. Imp. di TN e P.IVA 02097930222
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Per quanto l'Agenzia non abbia mai chiarito in modo specifico il concetto di “beni ammortizzabili” per
quanto riguarda il volume d'affari, la dottrina prevalente ritiene che debba farsi riferimento al concetto:
 adottato per il rimborso dell'Iva ex art. 30 Dpr 633/72
 e non a quello utilizzato per individuare i beni soggetti a rettifica della detrazione ex art. 19bis2 c. 5
(che, peraltro, sancisce espressamente che il concetto di bene ammortizzabile vale solo ai fini del
medesimo articolo, e non anche dell'art. 19-bis).
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Info Fisco 038/2012
Ove, al contrario, si ritenesse non poter qualificarla come attività “occasionale”, il Prorata si riduce:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
275.000
VE34
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
-
435.000
16.100
OPERAZIONI ESENTI
-
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
15.000
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
-
6) Op. escl.
Drt. 74 c. 1
-
111.000
% detraz.
51,00
435.000 + (0 + 111.000) – (275.000 – 0) + 0 x 100
435.000 + (0 + 111.000) – (15.000 + 0)
…
-
BAR CON GIORNALI/TABACCHI – CESSIONE DEL C/1 IN REVERSE CHARGE
Esempio7
Sempre con riferimento alla situazione dell'Esempio5 precedente, si supponga che l'unità
ceduta sia strumentale per natura: € 200.000 in reverse charge.
Il contribuente determina il Prorata come segue:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
75.000
VE34
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
-
200.000
- 200.000
235.000
16.100
OPERAZIONI ESENTI
Calcolo della percentuale di detrazione:
2) Op. esenti da 1 a
1) Oro da
VF34
9 occasionali o
investimento
accessori
-
15.000
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
-
6) Op. escl.
Drt. 74 c. 1
-
235.000 + (0 + 111.000) – (75.000 – 0) + 0 x 100
235.000 + (0 + 111.000) – (15.000 + 0)
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82,00
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Calcolo della percentuale di detrazione:
2) Op. esenti da 1 a
1) Oro da
VF34
9 occasionali o
investimento
accessori
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BAR CON GIORNALI/TABACCHI – CESSIONE DEL C/1 ESENTE IVA
Esempio8
Con riferimento all'esempio7 precedente, si supponga ora che il C/1 sia ceduto in esenzione
(ex art. 10 p.to 8-ter, ovvero ex art. 10 p.to 27-quinquies).
Il contribuente determina il Prorata come segue:
VE Sez. 2 - VENDITE
VE20
VE21
VE22
VE23 TOTALI
VE33 Operazioni esenti
Imponibile
59.000
1.000
160.000
Imposta
4
10
20
5.900
200
16.100
275.000
VE34
Op. in Reverse charge
VE39
VE40
VE41
Cess. Beni amm../pass. Interni
VOLUME D’AFFARI
TOTALE IMPOSTA
col. 5
- 200.000
235.000
16.100
-
3) Op. es. art. 10 27quinquies
(non beni strum.)
15.000
4) Beni ammort.
e pass. interni
"esenti"
-
5) Op. non
soggette di cui
all’art 7
200.000
6) Op. escl.
Drt. 74 c. 1
-
235.000 + (0 + 111.000) – (275.000 – 200.000) + 0 x 100
235.000 + (0 + 111.000) – (15.000 + 0)
111.000
% detraz.
82,00
…
-
Nota: ove la cessione sia stata qualificata esente ai sensi dell'art. 10:
a) p.to 8-ter (non si è optato per l'applicazione dell'Iva nel rogito): analogamente al caso della
cessione esente di un abitativo, va preliminarmente distinto se si ritiene l'attività immobiliare
“oggetto dell'attività propria” o meno; tuttavia nel caso di unità strumentale, se l’attività immobiliare si
ritiene:
 oggetto dell'attività propria: la cessione non va indicata a VF34 cas. 2 (cessioni esenti occasionali)
ma risulterà comunque da indicare nella cas. 4 (cessioni esente di beni ammortizzabili) ed il
Prorata non cambia (82%)
 non oggetto dell'attività propria: la cessione va indicata a VF34 cas. 2 (cessioni esenti occasionali)
e, con evidente finalità di evitare una duplicazione di effetti, non va indicata nella cas. 4; effetto
complessivo è che il Prorata non cambia (82%)
b) p.to 27 quinquies (vi è stata applicazione dell'Iva all'acquisto, resa totalmente indetraibile): in
questo caso si tratterà solo di escludere a VF34 cas. 4 la cessione (il Prorata rimane all’82%).
RETTIFICA DELLA DETRAZIONE
Nella presente informativa sindacati sull'effetto del Prorata di detrazione da applicare agli acquisti
dell'anno; come noto, tuttavia, un ulteriore effetto si potrà avere con riferimento alla rettifica della
detrazione ex art. 19-bis2 - (v. Info Fisco 042/2011):
1) specifica sul bene ammortizzabile ceduto per tutti i quinti (decimi se immobili, inclusi gli abitativi e
senza differenza tra beni merci o meno) residui (comma 6)
2) sugli altri beni ammortizzabili non ceduti per 1/5 (1/10 se immobili, inclusi gli abitativi e senza
differenza tra beni merce o meno) dell'Iva detratta (comma 4).
L'importo della rettifica (positiva o negativa) va indicato nel rigo VF56. A tal fine:
se non è stata effettuata la rettifica: l'importo di rigo VF37 va riportato rigo VF57
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Pag. 12 / 12
se è stata effettuata la rettifica: l'importo di rigo VF37 va incrementato o diminuito dell'importo di rigo
VF56 e la somma algebrica tra i due righi va riportato nel VF57
ASPETTI CONTABILI
L’applicazione del pro-rata comporta che:
- una quota dell’ IVA assolta sugli acquisti sia resa indetraibile (o sia detraibile nel caso aumenti la
percentuale di detraibilità rispetto all’anno precedente)
- contabilizzata quale “spesa generale” (o provento diverso)
- deducibile/imponibile “per competenza”.
OPERAZIONI PROPRIE DI UNA TABACCHERIA
DETERMINAZIONE RICAVI
IVA
Sigarette, tabacchi e fiammiferi
Semplificate: AGGI
Ordinarie: costi, ricavi e rimanenze
Escluso art.74
Valori bollati e postali
Semplificate: AGGI
Ordinarie: costi, ricavi e rimanenze
Escluso art.74
Schede telefoniche: cessione e ricariche
Costi, ricavi e rimanenze
Escluso art.74
Lotterie, lotto, enalotto e superenalotto –
Totocalcio, Totip, Totogol e altri concorsi
pronostici
Provvigione
Esente art.10 n.6
Trasporto pubblico: biglietti e abbonam.
Provvigione
Escluso art.74
Parcheggio: biglietti e abbonamenti
Provvigione
Escluso art.74
Giornali e riviste
Costi, ricavi (e rimanenze, se non
gestiti con contratto estimatorio)
Escluso art.74
Bollo auto
Provvigione
Esente art. 10 n. 5
Canone Rai (è un "tributo")
Provvigione
Esente art. 10 n. 5
Ricariche Sky o simili
Provvigione
Iva 20%
Ricariche Postapay, Carte di debito, ecc.
Provvigione
Esente art. 10 n. 1
Articoli per fumatori
Costi, ricavi e rimanenze
Iva 20%
Cartoleria, bigiotteria, giocattoli, ecc.
Costi, ricavi e rimanenze
Iva 20%
Articoli di drogheria, caramelle, dolci, ecc.
Costi, ricavi e rimanenze
Iva propria
Slot-machine (vincite in denaro)
Costi, ricavi e rimanenze
Esente art. 10 n. 6
Libri
Costi, ricavi e rimanenze
Escluso art.74
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