I consigli per chi cerca....e per chi trova

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I consigli per chi cerca....e per chi trova
I consigli per chi cerca…
Prima di intraprendere la ricerca dell’appartamento, di rispondere a un annuncio o anche
durante la visita di una casa è sempre bene avere piccole accortezze utili a evitare
sorprese e insidiose trappole.
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Le truffe spesso si riconoscono quando c’è un’offerta sensibilmente più bassa
rispetto ai canoni medi della zona. Se il canone è troppo basso, insospettitevi.
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Spesso le agenzie immobiliari lasciano sui siti l’ annuncio di un immobile molto
allettante ma già affittato, per agganciare il cliente. Chiamate l’ agenzia e se dalla
descrizione telefonica qualcosa non combacia, chiedete esplicitamente se si tratta
dell’ appartamento in questione.
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Per gli affitti residenziali mai pagare anticipi prima di vedere una casa.
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Durante la visita dell’ abitazione, verificate sempre lo stato degli elettrodomestici, il
funzionamento delle tapparelle, fate scorrere l’ acqua dai rubinetti e controllate che
il sistema elettronico sia a norma.
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Attenzione ai metri quadri calpestabili dichiarati. Se ci sono balconi o terrazze fatevi
dare la metratura esatta. Chiedete una planimetria e controllate la casa con
tranquillità.
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Soprattutto per i loft, o per gli edifici a pian terreno che potrebbero essere stati usati
per scopi commerciali, chiedere lo stato catastale per essere sicuri di affittare un
appartamento con una regolare destinazione abitativa.
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Se avete intenzione di vivere a lungo nell’ appartamento, chiedete per sicurezza all’
Ufficio dei registri immobiliari del comune se sull’ abitazione pendono ipoteche,
pignoramenti o cartelle esattoriali Equitalia.
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La provvigione per l’ eventuale intermediazione dell’ agenzia immobiliare è stabilita
dal Comune interessato. Tra il 5 e il 10% dell’ importo annuale dell’ affitto, sono
mediamente le provvigioni chieste rispettivamente a inquilino e proprietario. La
percentuale che spetta da pagare all’ inquilino non può andare oltre il 15%.
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La percentuale della provvigione si calcola sull’ ammontare del canone annuo,
escluse le spese accessorie.
…e quelli per chi trova
Dopo aver sottoscritto il contratto di locazione possono manifestarsi altri problemi.
Dalla caparra alle utenze, dalle spese condominiali straordinarie al rinnovo del
contratto, ecco cosa occorre sapere e cosa evitare una volta che si entra nella nuova
casa.
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Mai pagare il canone prima di aver formalizzato il contratto. Nel caso della
caparra, occorre farsi rilasciare una ricevuta, inserendo chiaramente nella
causale la ragione del versamento.
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Una caparra mediamente si attesta sul 10% del canone annuo o commisurata a
due mensilità. La legge prevede un massimo di tre mensilità per caparra.
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L’ ammontare della caparra deve essere inserito nel contratto. Il proprietario di
casa alla fine deve restituirla con gli interessi legali.
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Il padrone di casa può richiedere una fideiussione bancari , invece della
caparra. La fideiussione ha dei costi una tantum che arrivano fino al 4% dell’
importo annuale. Un’alternativa, viene chiesta una polizza assicurativa:
complessivamente ha costi simili alla fideiussione ma va rinnovata
periodicamente.
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La casa deve essere lasciata nelle condizioni in cui viene trovata. Se viene
consegnata appena imbiancata, è necessario ritinteggiarla quando la si lascia.
È consigliato fotografare e mandare subito una copia al proprietario dei difetti
già presenti alla mobilia e alle pareti.
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Le scritture private aggiuntive rispetto contratto si possono fare, a patto che
non contraddicano il contratto stesso. In caso di controversia, solo un giudice
può decidere se sono valide o no.
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Le spese condominiali straordinarie sono sempre a carico del proprietario di
casa.
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Nei contratti con formule rinnovabili (4+4 o 3+2), solo l’inquilino può decidere
di non rinnovare l’ accordo alla fine della prima scadenza. Le uniche eccezioni
riguardano i casi di ristrutturazione completa dell’immobile, oppure la necessità
del proprietario o di trasferirsi nello stesso, o l’ avvio di attività in proprio di
carattere commerciale, artigianale o turistico.
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Il nuovo inquilino non è responsabile delle utenze dell’ inquilino precedente.
Vale anche per i conguagli. Per questo è importante fare le volture delle utenze
non appena si prende possesso della casa.
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Nel contratto, se non viene indicato diversamente, il preavviso è di 6 mesi per
la disdetta da parte dell’inquilino.
Fonte: Il Salvagente