Una città bella e vivace valorizza anche gli immobili

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Una città bella e vivace valorizza anche gli immobili
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MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE 2010
L’ECO DI BERGAMO
BERGAMO - ZONA OSPEDALE MAGGIORE
Appartamento in condominio di quattro piani. Quadrilocale al secondo piano di mq. 125, terrazzi a sbalzo mq. 4, cantina mq. 20, solaio, riscaldamento centralizzato. Anno di costruzione 1930. Ristrutturata quasi integralmente nel 2000. Provvigione da convenire fino a un massimo di 6.000 euro. Patelli Immobiliare, tel. 035251436, 3938003377, [email protected].
In collaborazione con: Appe Confedilizia, Ascom, Fimaa, Fiaip, Anama e Assoutenti
la rubrica Trovacasa ogni settimana propone immobili selezionati a un prezzo scontato rispetto al valore commerciale stimato.
Prezzo stimato: 235.000 euro
Prezzo di vendita: 210.000 euro
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BERGAMO - VILLAGGIO DEGLI SPOSI
Appartamento in condominio di tre piani. Bilocale
mansardato al terzo e ultimo piano di mq. 50 con
travi legno a vista, posto auto mq. 13, riscaldamento autonomo. Completo di arredo compreso nel prezzo. Anno di costruzione 2000. Provvigione da convenire fino a un massimo del 3% + Iva. Oromedia
Immobiliare, tel. 035211888, 336589263, [email protected].
Una città bella e vivace
valorizza anche gli immobili
C’è molta attesa per la nascita di un distretto del commercio
che sappia innescare processi di riqualificazione urbana
■ Una città bella e vivace ren- belle e vivaci, ma separate, da sode più appetibili i suoi immobili. le non vanno da nessuna parte. Il
L’architettura da sola, però, non tutto ha senso se si lavora insiebasta perché una città possa defi- me. Ogni via ha una sua peculianirsi bella. Una città è bella se è rità. A Bergamo vi sono trenta aree
anche viva; se le sue vie e le sue di interesse particolare. Ognuna
di queste aree va rispetpiazze sono capaci di
tata, ma ha più valore se
fare incontrare gente
condivisa con un tutto.
con le più diverse proFaccio un esempio: un
poste, o di attirarle al
evento importante per
solo scopo di utilità
la città (come Bergamosociale. Un aspetto
Scienza, il Festival piafondamentale, capace
nistico internazionale,
di unire questi due
la rassegna donizettiaconcetti (città bella e
na, il Conservatorio,
viva) è il distretto del
Natale e via dicendo)
commercio.
Alessandro
deve essere vissuto e
A Bergamo quando
Riva
percepito anche dalla
si parla di distretto del
testimonianza delle
commercio il pensiero corre diritto all’ing. Alessandro vetrine dei negozi che, come un
Riva, presidente di «Bergamo Vi- libro aperto, raccontano ai cittave» e referente del distretto Ber- dini qualcosa di bello e originagamo Centro. L’ing. Riva è mos- le di quell’evento. Se la città si viso da una passione, tanto rara vacizza con intelligenza, la stessa
quanto faticosa: quella di rivita- diviene più appetibile anche dal
lizzare, non solo il centro cittadi- punto di vista immobiliare».
Avete un modello a cui riferirno, ma la città tutta. Uno sforzo
enorme che sta dando i suoi frut- vi?
«Guardiamo a ciò che sta sucti. «"Bergamo Vive" ha quattro anni di vita ed è riuscito a riunire i cedendo in Europa e ci facciamo
comitati di vie e di quartieri e sta consigliare da alcuni esperti, cospingendo verso un distretto del me il professor Luca Zanderighi,
commercio unico per la città. Al- professore ordinario di
cune iniziative, come le lumina- Marketing all’Univerrie di Natale e i giovedì sera da tra- sità di Milano. Giro
scorrere in una città animata e li- per le varie capitali
berata dal traffico ha dato rispo- d’Europa e vedo che
ste assai positive. Già a partire dai in alcune città il disoggetti che siedono attorno allo stretto ha assunto un
stesso tavolo: Comune, Camera di ruolo fondamentale e
Commercio, Ascom, Confesercen- in gioco, spesso, vi soti, commercianti di città e grande no le società immobiliari. Certo che se in
distribuzione».
Appunto. La grande distribu- una zona viene meno
zione. Come si difende il commer- il commercio, quella
cio urbano dalla politica aggres- zona è destinata a
siva dei grandi centri commercia- "morire". All’estero il distretto
condiziona l’evoluzione. Se in
li?
«Siamo stimolati - continua Ri- un’area vi sono vetrine vuote, si
va - a reagire con proposte sempre studia quale prodotto merceolonuove. Intanto partiamo dall’idea gico è meglio proporre per quella
che l’unione fa la forza. Tante vie via, capace di attirare nuova clien-
tela».
Tra le linee di studio del prof.
Zanderighi vi è quella del commercio al dettaglio che in quest’ultimo decennio è stato caratterizzato da una crescente competizione tra i diversi poli extraurbani come i centri commerciali e gli
outlet, il centro storico e i differenti sistemi di offerta urbani.
Nel dibattito interviene anche Oscar Fusini, vicedirettore di
Ascom: «Il distretto
del commercio è un
modello vincente per
il recupero di qualità
del centro urbano. La
riqualificazione urbana passa infatti sia dagli investimenti dell’amministrazione pubblica che
degli imprenditori, in un circolo
virtuoso che rende la città più bella, più sicura e con maggiori servizi per i cittadini. Un recupero
di prestigio dell’area, impreziosisce l’immagine di quella stessa
area e quindi ne aumenta il valore dei suoi immobili. L’amministrazione pubblica - continua Fusini - deve credere nel modello dei
distretti del commercio
e dare il suo sostegno finanziario alla riqualificazione delle aree, invertendo una situazione nella quale l’impoverimento del commercio è il segnale più vistoso del degrado che
condiziona i centri
storici. Si veda quanOscar
to accaduto in via
Fusini
Quarenghi e in via Bonomelli con la speranza di poterne presto intravedere
un recupero sociale e immobiliare duraturo. Una città più bella e
più funzionale, anche per il suo
valore storico, la fitta rete di relazioni sociali ed economiche e la
qualità dell’offerta commerciale,
sarà in grado di attrarre e intrattenere le persone, che oggi sono polarizzate verso i centri commerciali».
La voce degli operatori immobiliari, che si attendono
molto dalla creazione
del distretto commerciale, è portata da Luciano Patelli, presidente provinciale della Federazione italiana mediatori agenti affari:
«Ritengo fondamentale
il lavoro del distretto
commerciale che può
Luciano
trasformare il centro
Patelli
città in un centro commerciale a cielo aperto. Il centro storico va recuperato
in tutte le sue parti e reso bello e
gradevole al passeggio. Solo così
la città può tornare a rivivere con
i suoi negozi e attirare gente. Ogni
zona toccata dalla riqualificazione urbanistica rivive, quasi per incanto. Penso a cos’era via Torquato Tasso nel recente passato. Oggi è una via piacevolissima in tutto il suo tratto, dal Sentierone a
piazzetta Santo Spirito. Penso a
Borgo Santa Caterina e vedo una
zona ricca di negozi e di servizi di
vicinato. Si intravedono anche segnali positivi da parte delle catene della grande distribuzione
che aprono negozi di alimentari
in centro città. Bergamo non può
permettersi lo svuotamento del
centro storico. Alcune città come
Brescia insegnano che i servizi del
terziario possono essere decentrati lasciando al centro la vita della
gente con i suoi negozi».
Ma i suoi clienti cosa chiedono
quando devono acquistare un negozio?
«Chiedono un negozio bello in
una zona gradevole dal punto di
vista urbanistico e, soprattutto,
che ci sia vita».
Ezio Pellegrini
Prezzo stimato: 115.000 euro
Prezzo di vendita: 95.000 euro
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BERGAMO - VIA GRISMONDI
Appartamento in casa d’epoca. Trilocale al 1° piano da ristrutturare di mq. 100 con sovrastante sottotetto fruibile di mq. 16, riscaldamento autonomo.
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Prezzo stimato: 140.000 euro
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ESTRATTO DAL REGOLAMENTO
Gli annunci - inviati da agenzie immobiliari,
costruttori o privati - vengono vagliati da una
commissione di esperti insediata presso Appe
Confedilizia di Bergamo, in via Paglia 5.
La composizione di detta Commissione, il regolamento del progetto Trovacasa e la scheda per la
descrizione dell'immobile proposto si trovano all'indirizzo web www.ecodibergamo.it/trovacasa.
Per informazioni: [email protected]
La scelta degli annunci pubblicati è di esclusiva competenza della Redazione de L'Eco di Bergamo. La pubblicazione è gratuita.
I lettori sono invitati a segnalare eventuali difformità tra i dati degli immobili pubblicati e quanto effettivamente accertato in sede di presa visione.
La commissione: Gianfederico Belotti, coordinatore; Antonello Pagani, Appe Confedilizia;
Luciano Patelli, Fimaa; Roberto Boffelli, Fiaip;
Mario Medini, Anama; Oscar Fusini, Ascom;
Massimo Gelpi, Assoutenti.