Due baby run-sitters d`eccez ione alla Cursaverda nel parco

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Due baby run-sitters d`eccez ione alla Cursaverda nel parco
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RUNNER’S POST
speciale 2009
Non Competitive
Organizzazioni RRCM
v
In partnership con il Comune per far correre i milanesi
Due baby run-sitters d’eccezione
alla Cursaverda nel parco Montanelli
di Ettore baby-run sitter Comparelli
Cari amici Road,
per una volta le mie abitudini
domenicali sono state stravolte:
niente tapasciata/corsa al mattino, seguita da pranzo pantagruelico per “smaltire” i grassi persi
nello sforzo e riposino pomeridiano (leggasi “biocca tremenda”).
Al mattino riposo con pranzo
veloce anticipato perchè per le
13,00 dovevo essere ai Giardini
Pubblici Montanelli di Milano di
fronte all’ingresso del Museo di
storia naturale.
Infatti come Road Runners
Club avevamo aderito alla richiesta della sig.ra Novella della società Paysage di organizzare una
Family Run di 5 km all’interno
del parco. La corsa non competitiva rientrava nell’ambito
dell’iniziativa “50+, 4 itinerari
nei parchi” promossa dall'archittetto Donatella Stergar del settore
arredo urbano e verde del comune
di Milano per valorizzare la conoscenza e l’utilizzo dei parchi e
dei giardini della città.
Con il Valli ed il Brillo abbiamo
chiamato a raccolta un po’ di soci
per tracciare e presidiare il percorso, gestire le iscrizioni ed il
ristoro finale; il percorso di gara
prevedeva due giri di un anello di
2,5 km; dopo avere tagliato il
traguardo i partecipanti erano indirizzati a fare un giro al passo di
“defaticamento” all’interno del
Museo con visita gratuita prima
di poter accedere al meritato ri-
Cursa Verda Dopo la premiazione un gruppo di partecipanti festeggia. Si riconoscono Isolano Motta circondato
da alcuni altri soci. La manifestazione ha registrato una buona partecipazione soprattutto tra i più piccoli
storo. Iscrizione aggratis con in
omaggio una bella maglietta con
il logo dell’evento. In realtà le
magliette erano taglie per adulti
per cui molti bimbi le indossavano “orgogliosamente” come
mini-gonnelline.
Al mio arrivo un gruppetto di
Road era già sul percorso con
birilli, cinesini (minga quei de
paolosarpi neh!), cartelli, nastro e
gesso per tracciare il percorso in
modo chiaro e senza possibilità di
errori; d’altra parte per ricavare
2,5 km nel parco abbiamo dovuto
fare un po’ di ghirigori, cercando
di far passare la gara in tutti i punti
più belli e caratteristici. Gli iscritti venivano suddivisi non nelle
solite trite categorie MM40,
MF35, ecc. ma a secondo di sesso
ed età diventavano: homo sapiens, dinosauri, farfalle, speedygonzales e gazzelle e c’era pure
un premio per la famiglia Flintstone; d’altra parte eravamo o no
di fronte al Museo di storia naturale? Vista la presenza di numerosi bimbi piccoli abbiamo deciso che la gara per loro era limitata ad un solo giro mentre gli
adulti dovevano farne due.
Il Compa, non essendoci la categoria del bisonti, non avrebbe
dovuto correre. Poi è squillato il
telefono azzurro! Infatti è arrivata
la nipotina del perfido “Lord-Vader-Blacks” Cristiano; la piccola
tenera ed indifesa è stata ghermita
dal cattivissimo zio che la voleva
obbligare a correre! Essendo che
… la piccola era abbastanza “cic-
ciottella” è entrata subito nelle
simpatie del Compa che ha deciso
di correrle insieme per impedire
che lo zio infierisse troppo su di
lei. Manco a dirlo pronti e via ed
eravamo nelle ultime posizioni;
dietro a noi arrancava Davide,
giovane virgulto di 5 anni e mezzo
che faticava a tirarsi dietro una
mamma che cercava di correre
con ai piedi un paio di zeppole di
corda… Dopo qualche centinaio
di metri io e Cristiano siamo diventati due babyrun-sitters; infatti la mamma di Davide mi ha
“mollato” il bimbo con un bel:
“Davide dai la manina al signore
intanto che io mi aggiusto le zeppole!”, mentre Cristiano si è trovato con tre bimbe al posto di una!
E qui è scattato lo spirito por-
co-maschio-sciovinista del piccolo Davide che non ci stava assolutamente ad essere superato
dalle tre femminucce; per cui o
signùr a mè tucà cumincià a
cùr…
Abbiamo così tagliato il traguardo con largo vantaggio ma
mentre aspettavo l’arrivo della
mamma di Davide, il fedifrago
Cristiano ha tentato di consegnare
il suo cartellino di arrivo prima di
me! Alle mie rimostranze è prontamente intervenuta Crudelia-Camilla col tipico piglio da Preside-che-ti-ho-beccato-a-cercare-di-fare-il-furbo!! “Niente classifica per gli homo sapiens che
hanno fatto un solo giro!”; per
fortuna le nostre rimostranze:
“Ma noi siamo babyrun-sitters!”
hanno impietosito la dolce Cristina. Molto interessante il giro-visita all’interno del Museo
dove ognuno di noi ha cercato i
propri animali-totem; io mi sono
soffermato davanti al bisonte, al
rinoceronte ed al simpatico cavallo di fiume mentre delle balene
c’erano solo le ossa… Federico
“cammello” invece lo abbiamo
fotografato davanti al due gobbe.
Il giro è stato talmente interessante che quando siamo usciti
erano già in corso le premiazioni
gestite nientepopòdimeno che dal
Silvio Omodeo.
I bayrun-sitters non sono stati
premiati ma si sono divertiti un
sacco. Ma quanto c’abbiamo
messo a fare 2,5km? A parte che i
chilometri erano lunghissimissimi, quanto ci ambiamo messo?
Boh!
Nella gara all’ultimo respiro che si corre sull’asfalto dell’anello dell’Idroscalo c’è spazio anche per i più meditativi
Un giro da paura, in compagnia di Lambrette e spusòte
di Ettore “FisicodaSciupà” Compa
Prima di partire per le vacanze
sfogliavo il calendario delle gare di
settembre: venerdi 11 c’è la Legnano Night Run, 7,5 km non posso mancare! È una notturna che mi
piace un sacco. Poi sabato 12 il
Giro da Paura, 6 km. L’Idroscalo
per me è fuori mano, due gare di
seguito su due distanze da velocisti; c’ho mica il fisico io! E poi
non c’ho più neanche l’età…
Ma! quarta tappa del circuito
CorriMilano … ciumbia! allora le
cose cambiano; ho fatto le prime
tre e stavolta il Mega-Presidente
“Lucianone” Maderna mi dovrà
premiare e allora mi iscrivo subito.
E difatti sabato sera sono lì e mi
danno pure un pettorale da tap-runner (N° 3!). Le gambe non hanno
per nulla smaltito la fatica della
sera prima sotto la pioggia ma
tanto … sono solo sei km!
All’inizio faccio una gran fatica
a rompere il fiato ma poi mi stabilizzo … nelle ultime posizioni;
ho davanti un trio di belle Lambrette e di fianco na bela spusòta;
ci sorpassiamo a vicenda un sacco
di volte; dietro mi sembra non sia
rimasto nessuno. Al quarto km
cerco di allungare e mi sembra di
averla distanziata quando sullo
sterrato … buco la gomma sinistra.
Mi guardo in giro per trovare una
panchina o un muretto per effettuare la riparazione perché bagài
chì se me pieghi fin giò a rièssi pù
a tiràm sù!
Nisba ed allora accosto sull’erba
e mi piego per allacciare; intànt la
sciura la me pàsa; faccio per rialzarmi ma mi accorgo che la stringa
l’è minga a pòst, manca un bullone; seconda flessione e quando
mi rialzo la sciùra a l’è scapàda
via! Parto di slancio per cercare di
riprenderla ma … porca l’oca
all’Idroscalo hanno messo anche le
salite?
Piùffff, a sùn sciupà! Ed allora
ho pensato solo a “portare a casa la
pelle” e finire la gara senza strafare. Il tempo finale è stato comunque quanto di meglio abbia
fatto quest’anno e … se togliamo il
tempo perso ai box … la penultima
posizione era assicurata.
Sotto il gonfiabile mi aspetta
Maria Grazia in evidente stato di
agitazione; ha visto arrivare un
concorrente che è stato male ed ha
avuto paura che mi fosse successo
qualcosa: “Non arrivavi più …”;
“Porca paletta, NON ARRIVAVO
PIU’? ma se sunt andà cume una
lippa!”
Per addolcirla chiedo a SuperClick-Roberto di scattarci una foto
insieme e poi via veloci che stasera
la devo portare ad un concerto di
bande.
Del “Giro da Paura” che dire?
Bella gara! Non pensavo di trovare
tanta gente mentre ero sicuro che
… sarebbero stati tutti veloci. Impeccabile l’organizzazione. Ristoro ottimo ed abbondante. La scelta
del percorso di corsa è stata
un’idea semplice e geniale! “Naturalmente” chiuso al traffico, segnalato ogni 200m; tutti i servizi
disponibili in loco senza grossi
sforzi. Cari “Atleti da Paura “ siete
proprio … dei bei volpini!
Come premio una salvietta. Meno male! Credevo proprio che il
2009 fosse stato dichiarato l’anno
mondiale della “maglietta tecnica”… A ghò giamò ‘pienì ‘l casetùn dal comò!
Ma cari miei l’anno prossimo
non so se mi vedrete ancora ai
nastri di partenza. O mi promettete
di iscrivere anche qualche bella
tapasciona di quelle col culo largo
oppure … a pòdi minga sèmper
danàm l’anima cume ièr sira!