Due baby run-sitters d`eccez ione alla Cursaverda nel parco
Transcript
Due baby run-sitters d`eccez ione alla Cursaverda nel parco
22 RUNNER’S POST speciale 2009 Non Competitive Organizzazioni RRCM v In partnership con il Comune per far correre i milanesi Due baby run-sitters d’eccezione alla Cursaverda nel parco Montanelli di Ettore baby-run sitter Comparelli Cari amici Road, per una volta le mie abitudini domenicali sono state stravolte: niente tapasciata/corsa al mattino, seguita da pranzo pantagruelico per “smaltire” i grassi persi nello sforzo e riposino pomeridiano (leggasi “biocca tremenda”). Al mattino riposo con pranzo veloce anticipato perchè per le 13,00 dovevo essere ai Giardini Pubblici Montanelli di Milano di fronte all’ingresso del Museo di storia naturale. Infatti come Road Runners Club avevamo aderito alla richiesta della sig.ra Novella della società Paysage di organizzare una Family Run di 5 km all’interno del parco. La corsa non competitiva rientrava nell’ambito dell’iniziativa “50+, 4 itinerari nei parchi” promossa dall'archittetto Donatella Stergar del settore arredo urbano e verde del comune di Milano per valorizzare la conoscenza e l’utilizzo dei parchi e dei giardini della città. Con il Valli ed il Brillo abbiamo chiamato a raccolta un po’ di soci per tracciare e presidiare il percorso, gestire le iscrizioni ed il ristoro finale; il percorso di gara prevedeva due giri di un anello di 2,5 km; dopo avere tagliato il traguardo i partecipanti erano indirizzati a fare un giro al passo di “defaticamento” all’interno del Museo con visita gratuita prima di poter accedere al meritato ri- Cursa Verda Dopo la premiazione un gruppo di partecipanti festeggia. Si riconoscono Isolano Motta circondato da alcuni altri soci. La manifestazione ha registrato una buona partecipazione soprattutto tra i più piccoli storo. Iscrizione aggratis con in omaggio una bella maglietta con il logo dell’evento. In realtà le magliette erano taglie per adulti per cui molti bimbi le indossavano “orgogliosamente” come mini-gonnelline. Al mio arrivo un gruppetto di Road era già sul percorso con birilli, cinesini (minga quei de paolosarpi neh!), cartelli, nastro e gesso per tracciare il percorso in modo chiaro e senza possibilità di errori; d’altra parte per ricavare 2,5 km nel parco abbiamo dovuto fare un po’ di ghirigori, cercando di far passare la gara in tutti i punti più belli e caratteristici. Gli iscritti venivano suddivisi non nelle solite trite categorie MM40, MF35, ecc. ma a secondo di sesso ed età diventavano: homo sapiens, dinosauri, farfalle, speedygonzales e gazzelle e c’era pure un premio per la famiglia Flintstone; d’altra parte eravamo o no di fronte al Museo di storia naturale? Vista la presenza di numerosi bimbi piccoli abbiamo deciso che la gara per loro era limitata ad un solo giro mentre gli adulti dovevano farne due. Il Compa, non essendoci la categoria del bisonti, non avrebbe dovuto correre. Poi è squillato il telefono azzurro! Infatti è arrivata la nipotina del perfido “Lord-Vader-Blacks” Cristiano; la piccola tenera ed indifesa è stata ghermita dal cattivissimo zio che la voleva obbligare a correre! Essendo che … la piccola era abbastanza “cic- ciottella” è entrata subito nelle simpatie del Compa che ha deciso di correrle insieme per impedire che lo zio infierisse troppo su di lei. Manco a dirlo pronti e via ed eravamo nelle ultime posizioni; dietro a noi arrancava Davide, giovane virgulto di 5 anni e mezzo che faticava a tirarsi dietro una mamma che cercava di correre con ai piedi un paio di zeppole di corda… Dopo qualche centinaio di metri io e Cristiano siamo diventati due babyrun-sitters; infatti la mamma di Davide mi ha “mollato” il bimbo con un bel: “Davide dai la manina al signore intanto che io mi aggiusto le zeppole!”, mentre Cristiano si è trovato con tre bimbe al posto di una! E qui è scattato lo spirito por- co-maschio-sciovinista del piccolo Davide che non ci stava assolutamente ad essere superato dalle tre femminucce; per cui o signùr a mè tucà cumincià a cùr… Abbiamo così tagliato il traguardo con largo vantaggio ma mentre aspettavo l’arrivo della mamma di Davide, il fedifrago Cristiano ha tentato di consegnare il suo cartellino di arrivo prima di me! Alle mie rimostranze è prontamente intervenuta Crudelia-Camilla col tipico piglio da Preside-che-ti-ho-beccato-a-cercare-di-fare-il-furbo!! “Niente classifica per gli homo sapiens che hanno fatto un solo giro!”; per fortuna le nostre rimostranze: “Ma noi siamo babyrun-sitters!” hanno impietosito la dolce Cristina. Molto interessante il giro-visita all’interno del Museo dove ognuno di noi ha cercato i propri animali-totem; io mi sono soffermato davanti al bisonte, al rinoceronte ed al simpatico cavallo di fiume mentre delle balene c’erano solo le ossa… Federico “cammello” invece lo abbiamo fotografato davanti al due gobbe. Il giro è stato talmente interessante che quando siamo usciti erano già in corso le premiazioni gestite nientepopòdimeno che dal Silvio Omodeo. I bayrun-sitters non sono stati premiati ma si sono divertiti un sacco. Ma quanto c’abbiamo messo a fare 2,5km? A parte che i chilometri erano lunghissimissimi, quanto ci ambiamo messo? Boh! Nella gara all’ultimo respiro che si corre sull’asfalto dell’anello dell’Idroscalo c’è spazio anche per i più meditativi Un giro da paura, in compagnia di Lambrette e spusòte di Ettore “FisicodaSciupà” Compa Prima di partire per le vacanze sfogliavo il calendario delle gare di settembre: venerdi 11 c’è la Legnano Night Run, 7,5 km non posso mancare! È una notturna che mi piace un sacco. Poi sabato 12 il Giro da Paura, 6 km. L’Idroscalo per me è fuori mano, due gare di seguito su due distanze da velocisti; c’ho mica il fisico io! E poi non c’ho più neanche l’età… Ma! quarta tappa del circuito CorriMilano … ciumbia! allora le cose cambiano; ho fatto le prime tre e stavolta il Mega-Presidente “Lucianone” Maderna mi dovrà premiare e allora mi iscrivo subito. E difatti sabato sera sono lì e mi danno pure un pettorale da tap-runner (N° 3!). Le gambe non hanno per nulla smaltito la fatica della sera prima sotto la pioggia ma tanto … sono solo sei km! All’inizio faccio una gran fatica a rompere il fiato ma poi mi stabilizzo … nelle ultime posizioni; ho davanti un trio di belle Lambrette e di fianco na bela spusòta; ci sorpassiamo a vicenda un sacco di volte; dietro mi sembra non sia rimasto nessuno. Al quarto km cerco di allungare e mi sembra di averla distanziata quando sullo sterrato … buco la gomma sinistra. Mi guardo in giro per trovare una panchina o un muretto per effettuare la riparazione perché bagài chì se me pieghi fin giò a rièssi pù a tiràm sù! Nisba ed allora accosto sull’erba e mi piego per allacciare; intànt la sciura la me pàsa; faccio per rialzarmi ma mi accorgo che la stringa l’è minga a pòst, manca un bullone; seconda flessione e quando mi rialzo la sciùra a l’è scapàda via! Parto di slancio per cercare di riprenderla ma … porca l’oca all’Idroscalo hanno messo anche le salite? Piùffff, a sùn sciupà! Ed allora ho pensato solo a “portare a casa la pelle” e finire la gara senza strafare. Il tempo finale è stato comunque quanto di meglio abbia fatto quest’anno e … se togliamo il tempo perso ai box … la penultima posizione era assicurata. Sotto il gonfiabile mi aspetta Maria Grazia in evidente stato di agitazione; ha visto arrivare un concorrente che è stato male ed ha avuto paura che mi fosse successo qualcosa: “Non arrivavi più …”; “Porca paletta, NON ARRIVAVO PIU’? ma se sunt andà cume una lippa!” Per addolcirla chiedo a SuperClick-Roberto di scattarci una foto insieme e poi via veloci che stasera la devo portare ad un concerto di bande. Del “Giro da Paura” che dire? Bella gara! Non pensavo di trovare tanta gente mentre ero sicuro che … sarebbero stati tutti veloci. Impeccabile l’organizzazione. Ristoro ottimo ed abbondante. La scelta del percorso di corsa è stata un’idea semplice e geniale! “Naturalmente” chiuso al traffico, segnalato ogni 200m; tutti i servizi disponibili in loco senza grossi sforzi. Cari “Atleti da Paura “ siete proprio … dei bei volpini! Come premio una salvietta. Meno male! Credevo proprio che il 2009 fosse stato dichiarato l’anno mondiale della “maglietta tecnica”… A ghò giamò ‘pienì ‘l casetùn dal comò! Ma cari miei l’anno prossimo non so se mi vedrete ancora ai nastri di partenza. O mi promettete di iscrivere anche qualche bella tapasciona di quelle col culo largo oppure … a pòdi minga sèmper danàm l’anima cume ièr sira!