Bottarelli senza limiti: «Maratona? Mai dire mai
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Bottarelli senza limiti: «Maratona? Mai dire mai
53 GIORNALE DI BRESCIA · Venerdì 7 ottobre 2016 > SPORT ATLETICA APPUNTAMENTI Maratonina a Bedizzole, «Kilometro Vertical» in Valchiavenna TORNA LA TRADIZIONALE CINQUE CASTELLI Mario Nicoliello S In Valcamonica. La Bottarelli alla «Breno-Darfo» di domenica scorsa Podio. Sara, vincente, con la Cherono Bottarelli senza limiti: «Maratona? Mai dire mai» ca in una scuola a Marcheno, ora sono in attesa di essere chiamata. Nel frattempo insegno anche ginnastica artistica a Sarezzo, dove vivo con la mia famiglia». Quanto tempo dedica all’allenamento? «Sei giorni alla settimana. Cinque faccio corsa, uno nuoto. Di solito corro la mattina, perché in pausa pranzo o la semontagna». ra non ho tempo libero». La ispira la maratona? Dove si allena? «Penso che sia ancora pre«Attorno a Sarezzo, facendo sto, ma se i tendini me lo permetteranno nei prossimi anni dai 10 ai 15 chilometri al giorno. Non seguo tabelle rigide, potrei tentare». Le fa specie non avere avver- ma preferisco ascoltare il mio corpo. Quando sono stanca do sarie nelle gare di provincia? «Ultimamente ho gareggia- al mio fisico il tempo di recupeto poco in provincia, perciò mi rare. Prima della Breno-Darfo sono fronteggiata con atlete ho fatto due giorni di riposo asforti. Alla partenza non penso soluto». Come mai ha scelto la Free di essere una spanna sopra le altre. Non patisco l’assenza di Zone? «Sono cresciuta nell’Unione avversarie, ma quando battaAtletica Val Tromglio fino alla fine sopia, ma quando sono più soddisfat- Insegnante no arrivata all’alto ta». in attesa livello ho preferito Come mai l’età di chiamata, cambiare. Alla Free media delle prime si allena 6 giorni Zone ho rimborsi classificate nelle a settimana: per le gare nazionagare su strada provinciali si sta alzan- «Iniziare da Junior li e una tabella prela mia fortuna» mi precisa. Tutti mi do? seguono attenta«Per due ragioni. Primo perché molte giovani la- mente e mi trovo davvero besciano l’atletica perché non ne». Quali persone le sono più vihanno più voglia di faticare. Secondo perché le più giovani cine? «L’allenatore Walter Bassi e preferiscono la pista e le distanze brevi e lasciano da parte la il fisioterapista Paolo Messina». strada». Domani compirà 26 anni, Quando ha cominciato a quale sarà il suo regalo di comcorrere? «Seriamente solo da Junior pleanno? «Una cena a Chiavenna con ed è stata la mia fortuna. Da piccola i tecnici non mi hanno mia zia, un’ex atleta che è stata spremuta, ma mi hanno lascia- sempre il mio punto di riferito divertire senza impormi alle- mento insieme a mio padre. Domenica in quelle zone mi namenti tirati». aspetta una gara di chilometro Cosa fa nella vita? «Sono laureata magistrale in verticale dove cercherò di miScienze motorie, fino a giugno gliorare il mio tempo nella proho insegnato Educazione fisi- va di sola salita». // La triumplina, vittoriosa nel 2016 su varie superfici e più distanze: «Ma amo soprattutto la montagna» L’intervista Mario Nicoliello BRESCIA. Domenica scorsa, vin- cendo la mezza maratona della Valle Camonica, ha stabilito il suo primato con 1h13’40’’. Ennesima chicca di una stagione in cui Sara Bottarelli ha vinto su tutte le superfici e su qualsiasi distanza. Sara, sta tenendo il conto delle vittorie? «No, perché i numeri non mi piacciono. L’emozione più bella del 2016 l’ho provata vincendo il tricolore lunghe distanze a Casto». Si aspettava di correre così veloce la Breno-Darfo? «Sapevo di stare bene, perché il week-end precedente in una gara in salita ero andata forte. Non mi aspettavo però di abbassare il primato di quasi due minuti e mezzo». Qual è il suo terreno preferito? «Quello morbido della montagna. Mi trovo bene sui percorsi ondulati con salite, discese e curve. Preferisco la montagna perché la strada mi logora a livello muscolare». Nel suo futuro cosa intravede? «Non escludo nulla. Potrei forse dedicarmi di più alla strada, ma non abbandonerò la 9NBOFDWyV7L39CSjxWJvc1nKkxoPARqU6z/XVqMhYA8= ara Bottarelli e Valentina Belotti saranno le stelle made in Brescia del «Kilometro Vertical Chiavenna Lagünc» che domenica, oltre a decretare i vincitori del circuito Kombi Vertikal, potrebbe anche andare a ritoccare le migliori prestazioni cronometriche mondiali. La lista dei partenti maschile conta una parata di stelle, tra le quali spiccano l’eritreo Petro Mamo, il neozelandese Jonathan Wyatt, i gemelli Bernard e Martin Dematteis (entrambi della scuderia camuna Corrintime) e gli altri azzurri della corsa in montagna Emanuele Manzi, Francesco Puppi, Luca Cagnati, Alex Baldaccini, Davide Magnini. Al femminile confermata la presenza della camuna Valentina Belotti, della valtrumplina Sara Bottarelli e anche di Antonella Confortola, Alice Gaggi, Denisa Dragomir, Alba De Silvestro, Giulia Compagnoni e Arianna Oregioni. Grandi campioni, ma anche il popolo della corsa in montagna per quella che vuole essere una bella festa di fine stagione non vuol essere da meno. Domenica mattina, all’altezza della chiesa di Loreto, alle 9.15 partirà il primo concorrente. Ad attendere gli eroi del Kilometro verticale, una sfida con il cronometro su un sentiero naturale unico al mondo, dove una lunga serie di gradini di differente altezza porta i concorrenti a dovere gestire nel migliore dei modi gambe e fiato: 3.298 metri da correre con il cuore in gola, con partenza posta ai 352 metri della chiesa di Loreto e arrivo ai 1352 metri di Lagünc. Domenica di corsa anche a Bedizzole, sede di partenza e arrivo della ventesima edizione della «Cinque Castelli Half Marathon». Organizzata dall’Atletica Nel 2015. Riecco la «Cinque Castelli Half Marathon» Bedizzole, la mezza maratona di rilievo regionale scatterà alle 9.30. Lasciatosi alle spalle in partenza il castello di Bedizzole, i corridori costeggeranno la rocca di Drugolo, quindi osserveranno i castelli di Padenghe e Soiano e infine saliranno verso il castello di Carzago. Infine, buona notizia per il movimento provinciale con l’ottavo posto finale del Club Sportivo San Rocchino nella classifica finale del Campionato italiano di corsa per società. La graduatoria è data dalla somma dei punteggi conseguiti nelle quattro prove nazionali previste: corsa campestre, maratonina, 10.000 su pista e societari. Nonostante la partecipazione a solo tre gare su quattro, il San Rocchino ha conseguito un importante risultato che la consolida tra le prime dieci società di corsa a livello nazionale (nel 2015 si era piazzata al sesto posto assoluto) confermandosi come miglior società della Lombardia. A portare i punti decisivi sono stati Abdellatif Batel, Davide Raineri, Simone Pessina e Simone Faustini nella campestre, Lukas Maniyka Maguhe nella maratonina e Raineri, Maguhe, Batel e Faustini nei 10.000. A Cles nel weekend Italiani individuali e per regioni Free Zone. Sophia Favalli a Cles sarà impegnata nei 1.000 metri Cadetti e Ragazzi Domenica a Nave la selezione bresciana ha chiuso seconda nel Trofeo Province CLES (Trento). Domani e domenica Cadetti in pista per i Campionati italiani individuali e per regioni a Cles (Trento). La Lombardia ha conquistato per 24 volte il titolo italiano, l’ultima a Borgo Valsugana nel 2014: dal 2000 in poi i lombardi si sono imposti in 11 edizioni su 16. Nel 2015 a Sulmona vinse il Veneto. Sei i bresciani protagonisti, tutti accreditati di ottime prestazioni. Tra i Cadetti ci sarà spazio negli 80 metri piani per Nicola Cavalli (GS Atletica Rezzato), nell’alto per Samuel Shahaj (Atletica Chiari 1964) e nel lungo per Ion Soltan (Atletica Concesio 2009). Tra le cadette nei 1000 metri gareggerà Sophia Favalli (Free Zone), nei 2000 metri Elisa Ducoli (Free Zone) e negli 80 metri ostacoli Joan Adu (Virtus Castenedolo). Passando alla categoria Ragazzi, grande spettacolo dome- nica scorsa a Nave nel Trofeo Province, con un ottimo secondo posto della rappresentativa bresciana. Ad imporsi è stata la squadra milanese con 404 punti, 19 in più della selezione A di Brescia (385), seconda con solo mezzo punto di margine sul team misto Como/Lecco (384,5). Ai piedi del podio hanno chiuso Bergamo (371) e Varese (370) in una giornata che ha visto in gara 10 selezioni, ben tre in più dell’edizione 2015. In una mattinata iniziata con la pioggia e chiusa con il sole Milano ha trionfato con cinque vittorie, quattro seconde piazze e sei terzi posti. Brescia «A» di vittorie invece ne ha portate a casa addirittura sei. A infiammare Nave è stata Alessia Seramondi, portacolori dell’Audaces di casa, vincitrice del lungo con la misura di 4,79 e poi ultima frazionista di una 4x100 impostasi anche con l’apporto di Giulia Mariotti, Elisa Gilberti e Martina Cottali (52"65). La formazione bresciana al maschile ha fatto poker, vincendo il lungo con Marco Belotti (Atletica Chiari 1964) a 5.11, il peso con Ibrahim Younis (Atletica Carpenedolo) a 13.42, il vortex con Mattia Bona (Robur Barbarano) a 60.26 e la 4x100 (Gianluca Cornali con gli stessi Belotti, Bona e Younis) in 49’’29. La stagione dei Ragazzi e delle Ragazze si chiuderà domenica con il Trofeo delle Province riservato alle prove multiple a Saronno. // M. NIC.