Riconversione Videocon, spunta un nuovo gruppo
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Riconversione Videocon, spunta un nuovo gruppo
Martedì 17 22 Novembre 2009 Sulla strada provinciale Anagni-Ferentino Perde il controllo e finisce contro un’altra auto, donna finisce in ospedale AREA ncidente stradale ieri pomeriggio ad Anagni sulla strada Provinciale Anagni-Ferentino, meglio nota come ex via Muraglione. È accaduto alle ore 15,45 quando una donna di origini straniere, Imentre percorreva l’ultimo dei quattro tornanti a salire, ha perso il controllo della Opel Corsa che guidava. Dopo un testacoda ha invaso l’altra carreggiata finendo per impattare contro una Fiat Uno che marciava in direzione opposta, verso il quartiere Tufano. Ferita alla testa la donna a bordo della Fiat Uno, impiegata presso le poste di via della Peschiera e residente proprio nel quartiere Tufano, che poco dopo è stata trasportata presso l’ospedale di Anagni. (Fa. Ta.) NORD REDAZIONE FIUGGI VIA DI PIAZZA SPADA, 9 TEL. 0775/506328 FAX 0775/506328 ANAGNI Area dell’ex polveriera Anagni Viva favorevole all’acquisto Anche l’azienda Ergenesco Solare Spa è tra le società interessate a un nuovo piano industriale della Vdc ttraverso un comunicato l’assoA ciazione Anagni Viva accoglie favorevolmente l’acquisto dell’ex polveriera da parte dell’amministrazione comunale, sottolineando le dichiarazione rese dal sindaco Carlo Noto circa la “pubblica utilità del progetto”: «Il sindaco – si legge - ha espresso la volontà di destinare l’ex deposito militare alla realizzazione di un Dipartimento-Facoltà di Scienze Agrarie e di Veterinaria, collegati con una Università del Lazio. “Anagni Viva” esprime la sua soddisfazione in quanto, di fatto, è stato accolto il progetto di un Centro Studi Universitario, al quale destinare l’area. Progetto che l’Associazione aveva proposto nel settembre 2001 e che negli anni successivi non aveva mai cessato di presentare, anzitutto ai rettori delle Università del Lazio, ricevendone attenzione ed interesse dal Preside della Facoltà di Agraria dell’ Università della Tuscia, prof. Bruno Ronchi. La decisione di acquistare il terreno è pertanto determinante per la fattibilità del progetto in questione, inoltre l’area, una volta diventata di proprietà pubblica, dovrà essere destinata ad usi che siano di provata pubblica utilità. Anagni Viva – conclude la nota - ritiene che occorra avere il coraggio di scelte difficili e la responsabilità di assumersene l’onere; quello derivante dall’ impegno finanziario e quello , non secondario, che riguarda la destinazione che si intenderà dare all’intera area. Naturalmente “Anagni Viva” si opporrà ad ogni destinazione d’uso che comporti forme di speculazione». Fabrizio Tagliaboschi Riconversione Videocon, spunta un nuovo gruppo nche l’azienda Ergenesco Solare Spa è tra le società interessate a un A nuovo piano industriale di riconversione per la Videocon Technologies di Anagni. L’azienda Energesco che opera nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico, ha sviluppato un progetto di duecentoventidue impianti da un megawatt che coinvolge vari comuni italiani. Dopo un’attenta considerazione sulle possibilità di realizzare impianti fotovoltaici nelle regione, la società si è detta disponibile ad E’ disponibile ad acquisire il sito industriale anagnino in diritto di superficie per venti anni o tramite acquisto acquisire il sito industriale anagnino in diritto di superficie per almeno venti anni o tramite acquisto. Energesco dispone dei fondi necessari alla realizzazione di circa cento impianti, per un totale di oltre quattrocento cinquanta milioni di euro. Tre le unità lavorative per ciascun impianto cui verrebbe affidata la gestione Abbruzzese: «Stiamo percorrendo tutte le strade a disposizione» ario Abbruzzese, capogruppo del Pdl della Provincia, rassicura sul grande interessamento dell’amministrazione provinciale alle vicende M dei lavoratori della Videocon di Anagni. «Stiamo percorrendo tutte le strade per definire, coinvolgendo imprenditori locali e non, insieme alle istituzioni di tutti i livelli, un piano industriale per lo stabilimento che salvaguardi l’occupazione dei 1.400 dipendenti. La situazione drammatica che si è determinata per i 1400 lavoratori della Videocon è frutto di molta leggerezza nel gestire la vicenda. Al quarto anno di cassa integrazione le forze dei dipendenti sono allo stremo, molte famiglie vivono con 600-700 euro al mese e devono ricorrere a prestiti per poter onorare mutui e sostenere le spese quotidiane. Mentre il Governo sta tamponando con la cassa integrazione straordinaria una situazione ormai insostenibile». Continua Abbruzzese: «Di sicuro non consentiremo che centinaia di lavoratori perdano il lavoro. Sappiamo bene che il licenziamento definitivo determinerebbe una situazione difficilissima per molte famiglie e per l’intero territorio, disperderebbe in maniera irrimediabile professionalità e sprecherebbe finanziamenti pubblici. Mi auguro che una volta individuata una soluzione industriale degna di questo nome la vicenda Vdc sia da monito per esigere da aziende multinazionali il rispetto degli accordi, la salvaguardia del nostro territorio e dei livelli occupazionali». dello stesso per un numero complessivo di trecento unità lavorative. I posti di lavoro avrebbero una durata garantita non inferiore a venti anni in quanto correlati alla vita minima utile degli impianti. La proposta della Energesco avvallerebbe una soluzione già prospettata più volte dalle istituzioni provinciali e regionali riguardo alla risoluzione della crisi Vdc di Anagni. Al momento l’azienda non è l’unica società offerente: sembra, infatti, che stia prendendo forma anche un nuovo progetto, sempre ovviamente finalizzato alla riconversione del sito Videocon, di tipo locale e che per le sue peculiarità volge alla valorizzazione delle esperienze e delle attuali specializzazioni del personale dell’azienda. Bisognerà dunque attendere gli esiti dell’incontro di oggi tra l’azienda, le parti sociali e i rappresentanti istituzionali che si terrà presso il ministero dello Sviluppo economico per «verificare la possibilità di individuare un potenziale “erede” , candidato alla reindustrializzazione dello stabilimento di Anagni ». Secondo il protocollo firmato dalle parti il sette ottobre oggi si procederà all’analisi delle proposte avanzate da diverse aziende candidate all’acquisizione del sito industriale. Si ricorda che il ministero ha chiarito una serie di requisiti dei candidati i quali «devono dimostrare di avere una storia industriale, un progetto attuale, un piano di ricollocazione compatibile ed infine di poter disporre di capitali necessari a sostenere gli investimenti previsti nel progetto».