presentazione progetto interculture

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presentazione progetto interculture
 CONFERENZA STAMPA
PRESENTAZIONE PROGETTO INTERCULTURE
Giovedì 25 settembre ore 11
Sala Tiepolo - sede Fondazione Cariplo
via Manin 23, Milano
Intervengono:
- Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo
- Anna Maria Dominici, Direttore Generale Ufficio Scolastico per la Lombardia
- Paola Colombo Svevo, Coordinatrice Commissione Servizi alla Persona Fondazione Cariplo
domande
segue fast lunch (in foresteria)
COMUNICATO STAMPA
SCUOLA E STRANIERI: PARTE IL PROGETTO INTERCULTURE
Classi dove gli stranieri sono la maggioranza. Una babele di lingue tra i
banchi. Integrazione e interculturalità sono necessarie per la didattica. Un
milione e 100 mila euro per iniziative nelle scuole lombarde. L’anno
scolastico appena partito rappresenta un importante test per un nuovo
modello di scuola. Anche per far fronte ai problemi della scuola di oggi:
dall’insegnamento alla fuga delle famiglie italiane..
Milano, 25 settembre 2008. Ventinove progetti sperimentali, un budget da 1.100.000 euro. L’anno
scolastico 2008/2009 si apre con una nuova iniziativa di Fondazione Cariplo: progetto Inteculture.
Obiettivo: un modello di scuola interculturale che risponda alle necessità della scuola di oggi,
caratterizzata da una forte presenza di ragazzi stranieri in aula, da un bisogno sempre più
crescente di dialogo tra le famiglie e dai problemi nella didattica, di fronte a studenti che spesso
conoscono poco la nostra lingua e che provengono da contesti culturali diversi. Ma la diversità
portata dai ragazzi stranieri, moltissimi dei quali però sono nati in Italia, spesso è una ricchezza
non un rallentamento. Garantire il diritto allo studio e scelte scolastiche consapevoli favorirà la
loro reale integrazione sociale.
Il progetto è stato avviato in partenership con l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e
vede la collaborazione di altri soggetti del territorio per la realizzazione dei progetti nelle scuole
(la Fondazione Ismu e l’Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche
Pubbliche).
Nelle prossime settimane prenderanno il via le singole iniziative sperimentali nelle scuole-pilota
selezionate lo scorso anno: si tratta di istituti delle province di Milano, Mantova e Brescia, scelte
come aree test per questa prima fase.
Come ad esempio il progetto Immagimondo, dell’ Istituto comprensivo “G. Giusti-D'Assisi” di
Milano, nel quartiere Sarpi-Garibaldi, noto come il “quartiere cinese”. La struttura di via Giusti
conta 580 studenti: 240 ragazzi stranieri, di cui 135 di origine cinese. Tra gli obiettivi del progetto:
migliorare le relazioni con le famiglie straniere: creare una mentalità interculturale in tutto il
personale della scuola e le condizioni per una migliore comunicazione e accoglienza; favorire una
maggiore partecipazione dei genitori stranieri alla vita scolastica (cinesi in particolare); rendere i
docenti più disponibili nella comunicazione, favorendo una didattica interculturale nella scuola.
E ancora il progetto “Tante storie, un nuovo racconto” della direzione didattica “C. Battisti”,
sempre a Milano, periferia sud della città. Qui alcune zone sono reputate a “rischio sicurezza” e
COMUNICATO STAMPA
caratterizzate da una situazione di emergente disagio sociale, che ha portato nel tempo a un
progressivo allontanamento delle famiglie italiane.
Alla “C. Battisti”, in via Palmieri, dove il 50% dei bambini che frequenta la scuola ha origini
straniere, si intende promuovere un percorso di continuità educativa e didattica tra ordini di
scuola (dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola primaria a quella secondaria
di primo grado) Le attività laboratoriali valorizzeranno le risorse di ciascun alunno in un'ottica di
promozione del successo formativo e di partecipazione attiva delle famiglie alla vita della scuola e
al percorso educativo dei propri figli. Buona l'apertura al territorio della scuola, che coinvolgerà
nella realizzazione del progetto altri quattro istituti del quartiere.
A Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, parte Integr..azioni promosso dall’Istituto comprensivo:
qui sono presenti 254 alunni stranieri provenienti da più di trenta stati. Tra gli altri problemi, la
scuola ha a che fare con l’avvio di un fenomeno di assenze prolungate durante l’anno scolastico
per vacanza/soggiorno nei paesi di origine e il ripresentarsi, dopo decenni, del fenomeno di
evasione dell’obbligo scolastico sia riferito a casi di alunni stranieri, in particolare femmine, che
di alunni italiani (nel segmento di scuola secondaria). Tra le iniziative di Integr…azioni: lo sviluppo
di una funzione di tutoraggio per gli alunni stranieri per ridurre l'insuccesso scolasticoe la
formazione di un gruppo di genitori per le attività di supporto linguistico e culturale a scuola e
nella comunità locale.
All’ Istituto comprensivo “Thouar-Gonzaga” di Milano lanciano invece Il Giorn@lino, un’attività
didattica plurilingue e interdisciplinare che valorizza le diverse lingue e culture di origine presenti
nell’istituto. La scuola infatti è caratterizzata da: un’alta eterogeneità delle provenienze (18 paesi
d’origine) e delle lingue (13 diverse lingue madri), da una maggioranza di seconde generazioni e
dal calo del fenomeno dei neoarrivati; dalla fuga degli studenti italiani verso scuole con una
minore percentuale di iscritti stranieri e dai frequenti trasferimenti di una parte delle famiglie
immigrate in zone più periferiche con costi abitativi più bassi. Per creare integrazione hanno
pensato a una redazione che promuova i temi di interesse (diritti del bambino, esperienze
significative realizzate dalla scuola, iniziative promosse dal territorio, informazioni per le
comunità straniere); il giornalino verrà tradotto in 4 lingue (inglese, cinese, arabo, spagnolo), con
l’aiuto di genitori, familiari e studenti.
C’è poi il progetto Colibrì dell’Istituto comprensivo “Casa del Sole”, sempre a Milano, dove i
bambini stranieri e rom sono il 50% degli alunni.
Qui si punta a sviluppare atteggiamenti di fiducia, a facilitare i processi di integrazione e
d'interazione sociale tra le famiglie italiane e straniere, a superare situazioni di disagio
psicologico con l'intervento coordinato e integrato di esperti. L’intento è quello di costruire una
convivenza fondata sul dialogo, sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.
COMUNICATO STAMPA
All’istituto Pitentino di Mantova, nel corso degli ultimi anni i ragazzi stranieri sono quadruplicati:
ecco dunque partire il progetto Interculture al Pitentino.
Per attivare procedure di accoglienza, l’insegnamento dell’italiano come lingua per la
comunicazione e come lingua per lo studio, il supporto nelle singole discipline per gli alunni
stranieri con difficoltà dovute alla lingua o studenti - anche italiani - con generiche difficoltà di
apprendimento, un percorso formativo per gli insegnanti e, in generale, del personale della
scuola nell’ottica di un aggiornamento dei saperi e degli atteggiamenti in prospettiva
interculturale.
Da segnalare anche la Direzione didattica IV circolo di Brescia, dove gli alunni con cittadinanza
non italiana sono 224 (29%); significativa risulta essere anche la presenza di alunni rom (24
bambini) insediati nel campo nomadi di Via Orzinuovi. Interessante osservare, tuttavia, che il 39%
degli alunni stranieri della scuola primaria sono nati in Italia e che il 42% ha frequentato la scuola
dell’infanzia, mentre addirittura il 90% degli alunni stranieri della scuola dell’infanzia è nato in
Italia. Qui si punta sull’educazione alla cittadinanza attiva come impegno educativo condiviso tra
scuola e famiglia.
La sfida del futuro, infatti, è proprio l’educazione alla cittadinanza, rivolta a tutti gli alunni e
attenta a valorizzare la diversità nell’ottica della coesione sociale.
Per info: Dario Bolis, Responsabile comunicazione e relazioni esterne
026239285 — 3346240971 [email protected]
CONFERENZA STAMPA
SINTESI DEL PROGETTO
La Fondazione Cariplo - all’interno del Piano di azione “Promuovere il
miglioramento dei processi educativi per la crescita della persona nella
comunità” — promuove e sviluppa un progetto finalizzato a migliorare
l’integrazione scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana; il
progetto punta a individuare, sperimentare, valutare e valorizzare le buone
pratiche nel mondo della scuola, in particolare quelle che promuovono il
lavoro in rete tra istituzioni, scuole e organizzazioni del privato sociale.
Perché un progetto nell’ambito dell’educazione interculturale?
9
Presenza stabile e sempre maggiore di studenti stranieri nelle scuole lombarde e necessità per il
sistema scolastico di aprirsi alle esigenze di una scuola multiculturale.
9
Convinzione che l’educazione interculturale sia strettamente legata alla creazione di un contesto di
reale integrazione per gli alunni stranieri e le loro famiglie.
9 Mancanza di prassi consolidate sul tema.
Finalità generali
9
Garantire possibilità di integrazione e pari opportunità per gli alunni stranieri, sostenendo la scuola nel
loro accompagnamento verso l’acquisizione dello status di cittadini.
9
Favorire percorsi di comprensione e conoscenza reciproca tra studenti italiani e stranieri e tra le loro
famiglie, valorizzando le reti informali già esistenti e stimolando la collaborazione tra le diverse risorse
del territorio.
Le fasi
Fase 1 (aprile 2007 — aprile 2008)
Progettazione partecipata di percorsi di accoglienza e integrazione in 30 scuole pilota delle province di
Brescia, Mantova, Milano, selezionate tra quelle candidatesi.
Fase 2 (maggio 2008 — settembre 2009)
Sperimentazione e valutazione dei percorsi di accoglienza e integrazione progettati nella fase precedente.
Fase 3 (a partire da ottobre 2009)
Diffusione su scala più ampia dei percorsi di accoglienza e integrazione sperimentati con esiti positivi
(bando).
CONFERENZA STAMPA
Quali sono i soggetti coinvolti?
9
La Fondazione Cariplo, che promuove, sviluppa, coordina e finanzia il progetto Interculture,
garantendone le finalità generali e le modalità di realizzazione;
9
L’Ufficio Scolastico Regionale e gli Uffici Scolastici provinciali quali partner istituzionali;
9
Un gruppo di docenti universitari con una lunga esperienza sui temi dell’integrazione e dell’educazione
interculturale;
9
La Fondazione Ismu;
9
L’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS);
9
L’Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche (ASVAPP).
Cosa ci aspettiamo dal Progetto Interculture?
Ideare, sperimentare, valutare e validare un “modello” possibile di accoglienza e integrazione scolastica
che abbia caratteri di sistematicità attraverso:
-
la sperimentazione e il monitoraggio di alcune esperienze emblematiche nelle province di Brescia,
Mantova e Milano;
-
la valutazione degli esperimenti attuati e la definizione di “modelli di successo” (buona pratica);
-
la diffusione dei “modelli di successo” di educazione interculturale attraverso un bando.
Cosa ci aspettiamo dalle scuole?
L’ideazione e la sperimentazione di progetti che realizzino miglioramenti delle procedure e delle strategie
finalizzate all’integrazione degli alunni stranieri, attraverso la sistematizzazione delle esperienze esistenti o
l’individuazione di nuovi strumenti che favoriscano l’integrazione degli alunni immigrati e delle loro famiglie
a scuola e, più in generale, nella società.
Il cambiamento atteso riguarda sia i percorsi di accoglienza sia il metodo di progettazione. Al fine di
facilitare tale processo di miglioramento, alle scuole selezionate verrà messa a disposizione da parte della
Fondazione Cariplo:
1.
l’assistenza di operatori esperti nell’ideazione e nella progettazione degli interventi (fase 1), secondo la
metodologia della progettazione;
2.
la supervisione nello svolgimento del progetto (fase 2);
3.
i fondi per la realizzazione dei progetti;
4.
il supporto alla creazione di una rete tra le scuole impegnate nel progetto Interculture (comunità di
pratica).
Per informazioni:
Mariapia Chiappiniello - 02 6239313 - [email protected]
CONFERENZA STAMPA
FONDAZIONE CARIPLO: CROCEVIA DI NOTIZIE,
ESPERIENZE, TESTIMONIANZE
Dal 1991 ad oggi la Fondazione ha sostenuto 20 mila progetti, con erogazioni
per un importo complessivo di quasi 1,5 miliardi di Euro
La Fondazione Cariplo è sorta ufficialmente nel dicembre 1991, a seguito del processo di
ristrutturazione dettato dalla legge “Amato” e finalizzato ad avviare un ampio processo di
razionalizzazione e di privatizzazione del sistema creditizio italiano.
Da allora, la Fondazione è cresciuta e si è evoluta in relazione alla continua diversificazione dei
bisogni del territorio, cercando nuove metodologie di intervento e nuove strategie.
In questi diciassette anni di vita, la Fondazione ha sostenuto 20 mila progetti, con erogazioni per
un importo complessivo di circa 1,2 miliardi di Euro. E’ uno dei principali operatori filantropici a
livello mondiale: recenti studi hanno infatti collocato la Fondazione al settimo posto nel mondo.
Tutto ciò a fronte di un grande impegno della Fondazione a favore di enti non profit nei diversi
settori di intervento: ai Servizi alla persona sono andati in questi primi quindici anni il 35,89% dei
contributi; all’Arte e cultura il 35,78%, alla Ricerca Scientifica il 8,63 %, all’Ambiente il 2,12%; il
13,90% alla per la Filantropia e il Volontariato, il 3,69% ad “altri settori”.
Per tradizione la Fondazione Cariplo ha sostenuto progetti e enti che operano sul territorio
lombardo, e nelle province di Novara e Verbania, ma da qualche tempo si è spinta oltre i confini,
sia regionali che nazionali, pur mantenendo radicata in Lombardia la principale area di intervento.
CONFERENZA STAMPA
Progetto Interculture
I PROGETTI FINANZIATI
CONFERENZA STAMPA
ELENCO DEI PROGETTI FINANZIATI
Brescia
DD IV CIRCOLO
“L'educazione alla cittadinanza attiva come impegno educativo
condiviso tra scuola e famiglia”
BRESCIA
DD XI CIRCOLO
“Il qui e l'altrove”
BRESCIA
DD MANERBIO
“Chi è straniero in classe?”
MANERBIO
IC BAGNOLO MELLA
“Integr… azioni”
BAGNOLO MELLA
IC RUDIANO
“T'ien Ti”
RUDIANO
IS LUNARDI
“Dalle sponde di un unico mare”
BRESCIA
IS CAPIROLA
“Diverse note per una sinfonia interculturale”
LENO
ITC ABBA-BALLINI (rete Abitar)
“Sperimentazione di laboratori multidisciplinari di italiano L2”
BRESCIA
Mantova
DD SAN BENEDETTO PO
“Riannodare i fili”
SAN BENEDETTO PO
IC CASTIGLIONE UNO
“Con - Vivendo”
CASTIGLIONE d/STIVIERE
IC CURTATONE
“Facciamo posto”
BUSCOLDO
CURTATONE
SCUOLA MEDIA BERTAZZOLO
“La scuola come ponte per una comunità in viaggio”
MANTOVA
IS GREGGIATI
“Culture in rete”
OSTIGLIA
IS MANZONI
“Sunana”
SUZZARA
ITC PITENTINO
“Interculture al Pitentino”
MANTOVA
Milano
DD BATTISTI
“Tante storie, un nuovo racconto. Linee di continuità educativa
e didattica nella scuola interculturale”
MILANO
DD RADICE
“A. C. E. - Accogliere, Comunicare, Esprimere”
MILANO
DD RUSSO — PIMENTEL
“In viaggio nel mondo che siamo”
MILANO
DD III CIRCOLO (rete scuole Monza)
“Un mondo nella rete”
MONZA
IC MORO
“Tante lingue… una musica”
CORBETTA
IC BUSCAGLIA
“Borgomisto - Percorsi pedagogici interculturali”
CINISELLO
BALSAMO
IC CASA DEL SOLE —RINALDI
“Colibrì”
MILANO
IC GIUSTI — D’ASSISI
“Imparamondo”
MILANO
IC THOUAR — GONZAGA
“Il Giorn@lino”
MILANO
SCUOLA MEDIA MAFFUCCI-PAVONI
“Capirsi Diversi”
MILANO
IST MAGISTRALE AGNESI
“Una Scuola per il Mondo”
MILANO
IST PROFESSIONALE CAVALIERI
“Tutti i mondi del Cavalieri”
MILANO
IS CREMONA
“La trama e l'ordito: insieme per una società in dialogo e
solidale”
MILANO
IS TORNO
“Il mondo InTorno”
CASTANO PRIMO
DI
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
L'educazione alla cittadinanza attiva
Direzione didattica IV circolo
La scuola si trova nella zona sud-ovest della città di Brescia, caratterizzata da una complessità socioeconomica che pone problematiche profonde in tema di convivenza civile e capacità delle istituzioni nel
fornire risposte adeguate. Il IV Circolo è composto da una scuola dell'infanzia (Chizzolini) e tre plessi di
scuola primaria (Crispi, Deledda, Marcolini). Gli alunni con cittadinanza non italiana sono 224 (29%). Le
percentuali variano a seconda della scuola: Chizzolini 36%; Crispi (36%); Deledda 35%; Marcolini 16%.
Significativa risulta essere anche la presenza di alunni Rom (24 bambini) insediati nel campo nomadi di Via
Orzinuovi. Altro dato significativo risulta essere il numero di alunni seguiti dai Servizi Sociali, molti dei quali
con educativa domiciliare, che rappresentano il 4,5% (36 alunni) della popolazione scolastica. Infine, su un
totale di 21 alunni con certificazione di disabilità, ben 15 sono alunni stranieri (71%).
OBIETTIVI
Incrementare le relazioni all'interno della scuola tra tutti i soggetti della comunità: alunni, docenti, genitori.
Ciascuno dovrà misurarsi nel mettere in atto regole comuni (tema dell'autonomia), rendere sostenibile la
diversità (tema della responsabilità), utilizzare l'esperienza dell'altro per scoprire le proprie specificità
(tema dell'identità).
STRATEGIE
Prima fase: seminario iniziale per il Collegio dei docenti, coordinato da un consulente esperto (Agenzia
Metodi, Milano), per definire il percorso di ricerca-azione, condividere una proposta formativa per tutte le
classi, identificare un Gruppo di lavoro in grado di coordinare la progettazione, documentarla e, sugli esiti
della ricerca, elaborare la proposta di curricolo.
Seconda fase: predisposizione di un calendario di incontri con le associazioni, i comitati e i rappresentanti
dei genitori per un confronto sul curricolo elaborato; programmazione di assemblee di classe con i genitori
per una condivisione critica più allargata; assunzione del curricolo di educazione alla cittadinanza attiva da
parte del Consiglio di Istituto, come testo condiviso e riconosciuto nel Circolo.
Terza fase: pubblicazione del testo del curricolo e presentazione congiunta scuola-famiglia alle agenzie del
territorio con le quali la scuola collabora; individuazione di linee di sviluppo future.
Contributo di fondazione Cariplo: 37.500 euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Il qui e l’altrove
Direzione didattica XI circolo
La scuola si trova nella zona ovest della città di Brescia e opera in un'area molto ampia della città, con
quartieri eterogenei ma caratterizzati da un generale fenomeno di aumento di famiglie straniere, spesso
arrivate in città in seguito al ricongiungimento con il capofamiglia. Dall'analisi del contesto emerge il senso
di vulnerabilità e inadeguatezza che la scuola e i docenti hanno vissuto rispetto ai cambiamenti in atto
(necessità di adeguare la didattica, crisi del ruolo professionale, scarsità delle risorse, etc.). L’istituto è
capofila del IX centro territoriale per l'intercultura e partecipa alle attività promosse dall'ufficio scolastico
di Brescia e dal Comune.
OBIETTIVI
- Costruire il curricolo della scuola in ottica interculturale e di educazione alla cittadinanza.
- Formare i docenti in una prospettiva di inclusione e valorizzazione della ricerca in educazione.
- Creare un clima cooperativo nei contesti scolastici e nelle relazioni con le famiglie.
STRATEGIE
Azione 1: Elaborazione di un curricolo in ottica interculturale e di educazione alla cittadinanza da
insegnanti esterni rivolto a tutto il collegio docenti, al fine di rivedere le linee epistemologiche disciplinari
relative alle aree: - linguistica espressiva - matematica scientifica - storico geografico e sociale. Attività di
raccordo tra i coordinatori di gruppo, con la guida di un supervisore Cem Mondialità, per la sintesi finale e
restituzione del lavoro svolto al Collegio docenti; documentazione in rete per condivisione del lavoro svolto
con le famiglie e il territorio.
Azione 2: Comunicazione e relazione attraverso la formazione di tutto il collegio docenti della scuola
primaria e dell’infanzia sull’ importanza della comunicazione e della relazione scuola-famiglia; il contesto
della comunicazione; il colloquio come dispositivo di mediazione per la rilevazione e la lettura dei bisogni
relazionali, affettivi, cognitivi degli alunni e dei genitori; i contesti della relazione e gli stili relazionali; la
gestione delle dinamiche del gruppo classe e del gruppo docenti; la gestione del conflitto nella relazione
interpersonale ed il colloquio con il bambino e la famiglia.
Contributo di fondazione Cariplo: 30mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Chi è straniero in classe
Direzione didattica di Manerbio
La direzione didattica di Manerbio è composta da quattro plessi collocati in altrettanti comuni (Manerbio,
Bassano, Offlaga, Cigole). La scuola, al cui interno ha un numero di stranieri in costante crescita (dal 7%
dell'anno scolastico 2000- 01 al 23% attuale), sta lavorando da tempo intorno alle tematiche interculturali e
ha sperimentato diversi progetti. L'istituto è sede e capofila del II Centro territoriale per l'intercultura della
provincia ed è punto di riferimento per diverse scuole del territorio.
OBIETTIVI
Migliorare le politiche di accoglienza potenziando la qualità interculturale attraverso azioni che favoriscano:
la qualificazione dei rapporti con le famiglie; le relazioni e lo scambio interculturale;la realizzazione del
successo scolastico; la valorizzazione della cultura e della lingua d’origine; l’accompagnamento nella
costruzione dello status di cittadino; l’incremento delle competenze degli insegnanti e degli operatori della
scuola; la collaborazione tra le diverse risorse del territorio valorizzando le reti formali e informali esistenti.
STRATEGIE
Fase 1: progettazione di esperienze didattiche interculturali (percorso formativo per i docenti del circolo).
Fase 2: sperimentazione di un percorso di didattica dell’italiano come L2 a partire dal progetto "Hocus and
lotus" (approccio metodologico del format narrativo per l'apprendimento precoce delle lingue straniere).
Fase 3: promozione di attività per favorire l’incontro fra genitori italiani e stranieri: (costruzione di storie
comuni a partire dalle proprie narrazioni).
Fase 4: valorizzazione della lingua e della cultura d’origine con il progetto "Orizzonti vicini" (ampliamento
dell'offerta formativa per due settimane dopo la chiusura della scuola).
Fase 5: potenziamento del progetto "Ludoteca al castello" con l’aiuto di genitori volontari e coinvolgimento
dei genitori stranieri.
Contributo di Fondazione Cariplo: 35mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Integr… azioni
Istituto Comprensivo Bagnolo Mella (BS)
L’istituto comprensivo di Bagnolo Mella, nato nel 2003, è composto da due plessi di scuola dell’infanzia, due
plessi di scuola primaria, un plesso di scuola secondaria di primo grado ed è sede di un centro di
Educazione per gli Adulti (frequentato anche da molti genitori degli alunni). L’Istituto comprensivo di
Bagnolo Mella conta una popolazione scolastica di 1.260 unità in cui sono presenti 254 alunni stranieri
provenienti da più di trenta stati; i gruppi più numerosi sono di origine indiana (51), marocchina (48),
pakistana (27) e albanese (24). Oltre la metà di alunni stranieri è nata in Italia (57,48% - il 90% dei bambini
che frequentano la scuola dell'infanzia), il che conferma il progressivo stabilizzarsi della popolazione
straniera. La scuola ha a che fare con l’avvio di un fenomeno di assenze prolungate durante l’anno
scolastico per vacanza/soggiorno nei paesi di origine; un incremento costante di alunni riconosciuti come
diversamente abili; il ripresentarsi, dopo decenni, del fenomeno di evasione dell’obbligo scolastico sia
riferito a casi di alunni stranieri, in particolare femmine, che di alunni italiani (nel segmento di scuola
secondaria)
OBIETTIVI
progettazione e sviluppo della funzione di tutoraggio per alunni stranieri; riduzione dell'insuccesso
scolastico per gli alunni di cittadinanza non italiana; formazione di un gruppo di genitori per attività di
supporto linguistico e culturale a scuola e per i servizi sociali.
STRATEGIE
Successo scolastico: revisione delle modalità di accoglienza e modifiche del Protocollo, prevedendo per gli
alunni provenienti direttamente dall’estero nel primo anno scolastico azioni innovative quali: assegnazione di un docente con compiti di tutoraggio individuale, soprattutto per gli inserimenti nella
scuola secondaria - promozione di interventi di accoglienza con forme di cooperazione da parte dei
compagni di sezione/classe - formazione di un gruppo esperto di docenti e personale ATA con compiti di
analisi/consulenza/intervento riguardanti la fase iniziale di accoglienza/inserimento - utilizzo di strumenti
in grado di definire con maggior precisione i livelli iniziali di competenza di tipo linguistico e matematico.
Revisione del curricolo in prospettiva interculturale: - confronto e condivisione da parte del Collegio docenti
dei caratteri fondamentali dell’educazione interculturale, con il supporto di iniziative di formazione -avvio
CONFERENZA STAMPA
della revisione della programmazione curricolare annuale in senso interculturale - sperimentazione in
classi pilota.
Promozione del valore della "cittadinanza attiva" a scuola e nella comunità locale attraverso : a. attivazione
di iniziative nell’Istituto: per il confronto e la condivisione del concetto di "cittadinanza attiva",
l'individuazione delle relazioni fra l’obiettivo della "cittadinanza attiva" e le indicazioni presenti nei curricoli
d’Istituto di storia/geografia/educazione civica; b. iniziative con le famiglie degli alunni: sperimentazione di
forme di "facilitazione linguistica e culturale" all’interno della scuola con la cooperazione di genitori di
alunni stranieri, formazione di un gruppo di lavoro fra scuola, genitori degli alunni, Amministrazione
comunale e associazioni locali per l’analisi dei temi dell’integrazione sociale, interazione culturale e
"cittadinanza attiva" con esame della "Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione". Il gruppo di
progettazione viene mantenuto con la stessa composizione per tutta la durata del progetto, nelle fasi di
monitoraggio, riesame e valutazione in modo da garantire un percorso unitario nell’attuazione. I
componenti del gruppo iniziale, al momento dell’implementazione delle singole macro-azioni del progetto,
si suddivideranno in tre sottogruppi (gruppo Progetto tutor, gruppo Intercultura e gruppo Cittadinanza
attiva) che, arricchiti di altre risorse di personale (interne o esterne), attueranno le singole azioni.
Contributo di Fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
T’ien Ti (Cielo e Terra)
Istituto comprensivo di Rudiano
Nel corso degli anni l’istituto ha accumulato una riconosciuta esperienza nel campo dell’intercultura. Sono
stati portati avanti molti progetti innovativi, anche se molto spesso legati a una situazione contingente ed
emergenziale (per es. Rudipedia interculturale, che mette in rete i docenti sul sito della scuola partendo da
dubbi e problemi riscontrati nell’esperienza quotidiana).
OBIETTIVI
- Promuovere una politica scolastica di accoglienza sistematica e integrazione.
- Organizzare percorsi formativi regolari e continuativi per gli alunni stranieri.
- Favorire la conoscenza reciproca di diverse culture e sostenere la partecipazione delle famiglie alla vita
scolastica.
- Assicurare forme di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio in grado di
fornire risposte efficaci ai bisogni degli alunni stranieri e delle loro famiglie.
STRATEGIE
FORMAZIONE INTERCULTURALE: formazione/informazione agli insegnanti e ai genitori.
ACCOGLIENZA: percorso per la conoscenza dell'alunno, stesura del piano personalizzato; percorsi di
alfabetizzazione, accompagnamento insegnanti e alle famiglie. espressivo-operativi.
INSEGNAMENTO ITALIANO L2: laboratori linguistici ed espressivo-operativi per livelli in orario
scolastico/extrascolastico con organizzazione di percorsi di apprendimento fruibili in autonomia
dall'alunno.
MANTENIMENTO LINGUA D'ORIGINE: corsi extrascolastici L1 (arabo, albanese, hindi) e raccolta di
materiali e libri in lingua d'origine fruibili dagli alunni.
DIDATTICA INTERCULTURALE: raccolta di percorsi orientati all'intercultura, individuazione contenuti che
facilitino lo scambio interculturale e la raccolta di esperienze significative.
AZIONI VOLTE ALL'INTERCULTURALITA' SUL TERRITORIO: coinvolgimento delle biblioteche,
organizzazione eventi
Contributo di Fondazione Cariplo: 35mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Dalle sponde di un unico mare
Istituto superiore A. Lunardi
L’istituto Lunardi si distingue nel panorama bresciano delle scuole superiori per la specificità dell’indirizzo
di studi, avendo maturato una significativa esperienza nella sperimentazione del Progetto E.R.I.C.A,
caratterizzato da una curricolo fondato sullo studio di tre lingue straniere, e titolare di numerose scambi
culturali con Cina, Russia, Canada e vari altri paesi europei. Considerato l’aumento costante del numero
degli studenti non italofoni, il progetto si propone di creare strutture e competenze in grado di rispondere in
modo flessibile e proficuo alle mutate esigenze con attenzione all’accoglienza, all’inserimento e
all’insegnamento/apprendimento dell’italiano come L2. Inoltre, il progetto, nella prospettiva interculturale,
dell’ampliamento di segmenti di curricolo, in particolare di storia e di letteratura.
OBIETTIVI
- Fine del progetto è la creazione di un ambiente interculturale didatticamente adeguato in grado di
accogliere gli studenti stranieri, attento alle relazioni interpersonali e favorevole a dinamiche proficue e
socialmente educative.
- Formare e aggiornare un gruppo di insegnanti di discipline diverse, in grado di progettare e gestire
curricoli interculturali ponendo al centro lo studente (italiano e straniero) in situazione di apprendimento.
- Riconoscere e valorizzare le competenze pregresse dell’alunno straniero, con coinvolgimento dell’intero
consiglio di classe nella progettazione del programma personalizzato più idoneo.
- Rivedere in chiave interculturale segmenti di curricolo, da rendere disponibili anche in altre lingue
straniere.
STRATEGIE
Azione 1. Accoglienza studenti stranieri neo-arrivati proponendo percorsi didattici personalizzati attraverso
lezioni individualizzate, accompagnamento e affiancamento dell’alunno straniero con un alunno-tutor,
adeguatamente preparato, di classi superiori, allo scopo di creare un’interazione non formale in grado di
agire anche dal punto di vista motivazionale.
Azione 2. Valorizzazione del pluriliguismo e laboratori didattico-formativi rivolti ai docenti: consolidamento
e ampliamento della sperimentazione didattica CLIL (Content and Language Integrated Learning), secondo
una metodologia che prevede lezioni in lingua da parte di insegnanti di disciplina, generalmente affiancati
dall’esperto di lingua straniera. L’attività di aggiornamento allargata a tutti docenti, prevede anche l’
elaborazione e adeguamento di materiali pluridisciplinari nelle lingue straniere da proporre anche agli
alunni del biennio.
Contributo Fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Diverse “note” per una “sinfonia” interculturale
Istituto superiore V. Capirola - Leno
La scuola si trova nella Bassa Bresciana, in una zona prevalentemente agricola e con industrializzazione
basata su medie e piccole industrie; l’economia agricola attira soprattutto stranieri dediti all’allevamento
(spesso indiani e pakistani che poi attuano il ricongiungimento con la famiglia); sono in aumento gli alunni
di origine cinese, che hanno costituito una comunità significativa nella zona di Ghedi.
L’istituto presenta i corsi di ragioniere amministrativo (progetto IGEA), ragioniere programmatore (progetto
Mercurio), geometra (progetto Cinque), perito aziendale e corrispondente in lingue estere (Progetto Erica),
corso di liceo scientifico tradizionale, corso di qualifica professionale triennale Operatore per i servizi
d’impresa e corso serale per ragionieri amministrativi (Progetto Sirio). Nella sede presso il Comune di
Ghedi sono presenti i corsi di Liceo Scientifico tradizionale e con doppia lingua e il Liceo delle scienze
sociali. L’istituto ha circa 1611 alunni e 175 docenti. A marzo 2008 gli alunni stranieri presenti erano 174
(15%), di cui 120 nel biennio e 54 nel triennio. Dei 120 del biennio circa 40 non avevano nessuna conoscenza
dell'italiano al momento dell'inserimento.
OBIETTIVI
- Coinvolgere adulti e genitori stranieri nella lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica dei giovani
immigrati, rafforzando il ruolo della scuola come agenzia educativa in grado di promuovere dialogo
culturale e un'integrazione positiva.
- Garantire il diritto allo studio e alla partecipazione alla vita scolastica di tutti gli alunni, italiani e
stranieri; contrastare il rischio della marginalità degli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano,
provocato dalle loro insufficienze linguistiche
- Promuovere la prospettiva interculturale nelle relazioni tra pari nelle attività curriculari ed
extracurriculari; fare della scuola il motore di formazione e aggregazione sociale per alunni e genitori
stranieri.
STRATEGIE
Apprendimento dell’italiano L2 e valorizzazione del bilinguismo: a) attivazione di moduli di base di italiano
L2 articolati per livelli A1, A2, B1 (quadro europeo); interventi didattici mirati per rilevare e valorizzare il
percorso scolastico pregresso, le abilità di base e le conoscenze acquisite; definizione di percorsi per livello
di competenza; organizzazione flessibile dei gruppi delle classi d’inserimento e realizzazione intergruppo di
L2 con diversi livelli; attivazione di sportelli disciplinari per avviare/sviluppare la lingua dello studio. b) corsi
di base in lingue straniere non presenti nei curricula di ordinamento, dando priorità alle lingue degli alunni
iscritti a scuola; laboratori interculturali per favorire, attraverso attività espressive, il dialogo interculturale
CONFERENZA STAMPA
(per ora la scuola ha fatto alcune ipotesi: drammatizzazioni e giochi di ruolo, analisi filmica e/o produzione
guidata di materiali audiovisivi, attivazione di uno sport che rappresenta molti degli alunni stranieri
frequentanti la scuola - progetto cricket).
Formazione docenti e innovazione didattica: modalità/strumenti del colloquio conoscitivo; approcci
metodologici innovativi per insegnamento dell'italiano L2 e altre discipline con utilizzo di strumenti didattici
adeguati ai diversi livelli linguistici; predisposizione di curricoli del biennio comune fondati su strategie
facilitanti di insegnamento apprendimento (individuazione dei nuclei tematici essenziali per il biennio
dell’obbligo scolastico); attivazione di gruppi disciplinari per la strutturazione di lezioni e materiali
facilitanti.
Rapporti con il territorio: rete tra scuole ed enti del territorio per condividere risorse e pratiche di
accoglienza e mediazione linguistico-culturale; corso di italiano L2 per le famiglie degli alunni stranieri,
predisponendo percorsi di educazione alla cittadinanza e alla salute.
Contributo di Fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
BRESCIA
Laboratori multidisciplinari di italiano L2
Istituto tecnico commerciale Abba-Ballini (rete)
La rete ABITAR è composta da: ITC. Abba-Ballini capofila di rete, ITG. Tartaglia, ITIS. Castelli.
L'Istituto Tecnico Commerciale Abba-Ballini ha due percorsi di studio: Ragioniere e Perito Commerciale e
Programmatore. Nell’anno scolastico 2007-08, su un totale di 757 alunni al diurno e 200 al serale, erano
iscritti 91 studenti stranieri al diurno e 36 al serale (pari rispettivamente al 12,02 % e al 18% degli alunni
dell'istituto). Nell'Istituto Tecnico per Geometri Tartaglia nell’anno scolastico 2007-08 il corso diurno è
frequentato da 48 alunni stranieri su 882 frequentanti, pari al 5,5% circa; l’incidenza aumenta nel corso
serale: 23 alunni su 146 frequentanti, circa il 16% e nel corso attivo presso la Casa Circondariale: 6 alunni
su 27, cioè il 22%. L'Istituto professionale Castelli ha 146 alunni stranieri su 1471 del diurno e 67 su 259 del
serale; su un totale di 1730 alunni, dunque, 213 (12,3%) sono stranieri.
OBIETTIVI
Rafforzare i rapporti fra i docenti della classe di iscrizione e quelli dei laboratori multidisciplinari, favorendo
l’inserimento attivo dell’alunno straniero e la costruzione di nuove modalità didattiche da sperimentare:
attivare laboratori di italiano articolati per livelli, a seconda delle competenze linguistiche dei ragazzi,
finalizzati alla comunicazione interpersonale nel contesto scolastico (compagni, insegnanti, personale non
docente) e alle competenze linguistiche necessarie per affrontare lo studio disciplinare.
STRATEGIE
Attivazione di laboratori di italiano L2 articolati per livelli, a seconda delle competenze linguistiche rilevate
in ingresso. Programmazione di moduli di insegnamento-apprendimento dell’italiano L2, articolati per fasi,
dalla lingua per comunicare alla lingua per studiare, finalizzati alla comunicazione interpersonale nel
contesto scolastico (compagni, insegnanti, personale non docente) e alle competenze linguistiche
necessarie per affrontare lo studio disciplinare. Acquisizione di dati relativi alla storia scolastica dell’allievo
in documenti formalizzati, comuni agli istituti in Rete e creazione di una banca dati. Organizzazione di
attività di formazione docenti per la circolazione delle esperienze e l’acquisizione di metodologie nuove per
la didattica disciplinare; attività di aggiornamento del personale non docente sulle procedure di inserimento
alunni. Condivisione e monitoraggio a livello Rete dei criteri operativi e di valutazione.
Contributo di Fondazione Cariplo: 45mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Riannodare i fili
Direzione didattica di san Benedetto Po
Il territorio di riferimento (San Benedetto Po e Pegognaga) ha subito veloci trasformazioni che negli ultimi
anni mutato lo scenario sociale di riferimento. Il forte incremento di nuclei familiari stranieri residenti ha
visto raddoppiare il numero di ragazzi di origine non italiana che frequentano le scuole dell'istituto (dal 10%
della fine degli anni '90 al 22% del 2007), facendo emergere in maniera sempre più evidente la necessità di
prevedere strumenti e forme di accoglienza adeguate. Le nazionalità rappresentate sono 17, con una netta
prevalenza di indiani e bengalesi.
OBIETTIVI
- Promuovere la comunicazione interculturale garantendo il diritto allo studio e le pari opportunità nei
percorsi di istruzione.
- Favorire l'integrazione della popolazione straniera migliorandone le relazioni con l'Istituzione scolastica e
promuovere strumenti e tecniche efficaci per la didattica (italiano come lingua seconda), concorrendo alla
diffusione sul territorio delle competenze professionali nella didattica.
STRATEGIE
Prima fase: formazione dei docenti per l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda attraverso un
percorso laboratoriale per i docenti e sperimentazione degli apprendimenti nei corsi di alfabetizzazione
realizzabili nella scuola.
Seconda fase: formazione sulla comunicazione interculturale degli operatori dei servizi scolastici,
extrascolastici e dei genitori stranieri, in particolare delle mamme degli alunni frequentanti la scuola
dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1°grado.
Terza fase: convegno conclusivo per rendere visibile l'esperienza e diffondere i primi risultati attraverso
strategie di comunicazione interna (illustrazione delle azioni progettuali nel Collegio dei docenti e nel
Consiglio di Istituto)ed esterna (inserimento del progetto nel sito della scuola; pubblicazione e diffusione
mirata di locandine tradotte nelle lingue straniere più diffuse nelle scuole e presso altri enti pubblici).
Metodologia di lavoro basata sulla stretta collaborazione tra la scuola, gli enti locali e l'agenzia che eroga la
formazione (European Council for Intercultural Education and Training), il gruppo di formatori e i docenti
che partecipano ai corsi.
Contributo di fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Con-Vivendo
Istituto comprensivo 1 - Castiglione delle Stiviere
Il progetto si propone di rispondere alla complessità culturale socio-educativa attraverso l’acquisizione di
un pensiero comune e condiviso tra scuola e territorio e l’implementazione di pratiche interculturali.
OBIETTIVI
- Sviluppare capacità di tipo metodologico e didattico nelle diverse discipline; approfondire le competenze
di didattica interculturale, in particolare dell’italiano L2.
- Acquisire la capacità di progettare ed elaborare materiali didattici e strumenti mirati e valutarne
l'efficacia; apprendere nuove modalità di valutazione dell’apprendimento dell’alunno straniero; favorire la
comunicazione e la metacognizione degli alunni.
- Promuovere la collaborazione fra gli istituti scolastici del territorio, acquisendo le buone pratiche
dell’accoglienza a tutti i livelli, anche per il personale amministrativo e ausiliario della scuola.
STRATEGIE
FORMAZIONE 1. Docenti: insegnamento dell’italiano L2 nei tre ordini di scuola, costruzione di testi
semplificati per la primaria e la secondaria, didattica interculturale, la mediazione culturale e principi di
antropologia dell’educazione, la valutazione, l’accoglienza, la costruzione di curricoli interculturali, la
costituzione di una classe di "accoglienza" per le scuole di base del territorio. Per il personale non docente:
corso sul tema dell’accoglienza. 2. Alunni: attività di animazione interculturale all’interno delle classi
(prime e seconde) e delle sezioni, spazio-ascolto psicopedagogico/etnoclinico a scelta individuale o su
segnalazione dei docenti, laboratori educativi di narrazione su storie di vita e percorsi migratori (in
particolare per le classi terze). 3. Genitori: accompagnamento delle famiglie straniere neoarrivate in un
percorso di formazione sul sistema scolastico italiano e sui compiti educativi e collaborativi richiesti dalla
scuola, spazio-ascolto psicopedagogico, incontri sulle tematiche educative e sulla prevenzione del disagio.
FAMIGLIE E RETI LOCALI: tavolo di confronto e coordinamento tra agenzie educative del territorio (per es.,
protocolli di intesa per una più equa distribuzione degli alunni, sistematizzazione degli incontri di prima
accoglienza per le famiglie gestiti da scuola ed enti del territorio), coinvolgimento dei Consigli di Istituto e
delle associazioni culturali del territorio, incontri di conoscenza per le famiglie del territorio sulle tematiche
educative , percorsi di orientamento sulla scelta delle scuole al momento dell’accoglienza delle famiglie
neoarrivate e percorsi di accoglienza per le madri nella scuola dell’infanzia, attivazione di uno sportello
Informagiovani presso la sede dell'Associazione Equatore.
Contributo di Fondazione Cariplo: 39mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Facciamo posto
Istituto comprensivo di Curtatone
L’Istituto ha quasi 1.200 alunni tra i tre e i quattordici anni (5 scuole dell’infanzia, 4 scuole primarie, 1
scuola secondaria di 1° grado). Gli alunni stranieri sono il 6% del totale, con una distribuzione disomogenea
sulle scuole dell’Istituto. Nell’anno scolastico 2007-08 erano presenti circa 70 alunni di 12 nazionalità
(indiana, cinese, nigeriana, albanese, brasiliana, marocchina, polacca, eritrea, ghanese, senegalese,
rumena, moldava).
OBIETTIVI
- Potenziare le competenze dei docenti in relazione alla didattica interculturale
- Migliorare la partecipazione attiva delle famiglie straniere nel percorso scolastico dei propri figli
- Migliorare le competenze degli alunni stranieri, relativamente all’apprendimento della lingua per lo
studio e alle relazioni interpersonali
STRATEGIE
Revisione curricoli: corso di formazione per tutti i docenti; gruppi di docenti per ricerca-azione intorno a:
rivisitazione delle discipline curricolari in senso interculturale; progettazione di laboratori. Coinvolgimento
delle famiglie: potenziamento delle conoscenza delle famiglie straniere e coinvolgimento nell’offerta
formativa della scuola; condivisione del progetto pedagogico della scuola attraverso la presenza di
mediatori culturali che incontrano le famiglie con gli insegnanti nei momenti dell’inserimento e della
valutazione intermedia finale; corsi di alfabetizzazione per i genitori: di primo livello, per migliorare la
comunicazione; di secondo livello, per migliorare la conoscenza del linguaggio scolastico e poter
condividere il percorso dei propri figli. Prevenzione delle discriminazioni: interventi rivolti al gruppo-classe
(progetto Skolé di Sinergo). Attività di alfabetizzazione: attivazione di percorsi di prima alfabetizzazione in
presenza di mediatori/facilitatori linguistici a integrazione di quelli esistenti; corso di formazione per i
docenti sulla didattica per lo studio; costituzione di gruppi di ricerca-azione relativamente a: comprensione
e interpretazione del testo scritto; pratiche di restituzione e schemi di memorizzazione.
Contributo di Fondazione Cariplo: 40milaeuro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
La scuola come ponte per una comunità di viaggio
Scuola secondaria di primo grado G. Bertazzolo
Nell’istituto sono presenti 61 alunni stranieri (10%), di cui 54 ricongiunti e 15 nati in Italia. All'interno della
scuola opera anche il Centro Territoriale Permanente per l'educazione degli adulti, che ha 238 utenti, di cui
27 iscritti alla scuola media. Finalità ultima del progetto è promuovere una scuola capace di accogliere le
differenti visioni del mondo e rispondere alle domande di una nuova società interculturale.
OBIETTIVI
- Condividere il progetto Interculture nell'Istituto perché diventi la base culturale che ispira le azioni dell’
istituzione scolastica
- Migliorare e potenziare le pratiche d’accoglienza in corso d’anno attraverso la valorizzazione del
plurilinguismo
- Acquisire l’italiano come lingua dello studio in una prospettiva interculturale dei saperi e delle
competenze
STRATEGIE
CONDIVISIONE DEL PROGETTO INTERCULTURE NELL’ISTITUTO: a) la commissione intercultura
predispone il materiale informativo relativo al progetto da sottoporre ai docenti, al personale
amministrativo e ai collaboratori scolastici; b) il collegio docenti viene allargato al personale non docente
per illustrare la progettualità con particolare riferimento al tipo di coinvolgimento richiesto ai singoli attori;
c) diffusione sul territorio del progetto: brochure informative, articoli su stampa locale, inserimento nei siti
delle scuole patner di una pagina dedicata al progetto e di tutti i materiali prodotti nelle diverse fasi di
lavoro; bacheca della scuola aggiornata; installazione permanente nell’atrio della scuola di un televisore e
videoproiettore che a ciclo continuo mostri le sequenze del progetto in atto; seminario di tipo
interistituzionale.
VALORIZZAZIONE DEL PLURINGUISMO: a) fase informativa e di diffusione dei documenti prodotti; b)
ridefinizione delle procedure e degli strumenti relativi al protocollo d'accoglienza (prove di valutazione
all’ingresso, individuazione di tutor per facilitare l'inserimento, alfabetizzazione primaria); c) istituzione di
uno sportello informativo presso gli istituti in giorni diversi (ascolto, informazione, gestione dei tempi
extrascolastici); corsi di alfabetizzazione primaria per i familiari degli alunni degli istituti da svolgersi in
orario scolastico o extrascolastico; mantenimento e avvicinamento alla lingua d'origine attraverso:
conversazioni in lingua madre con mediatore, corsi modulari per l’apprendimento delle lingue più
rappresentate all’interno degli istituti.
ACQUISIZIONE DELL’ITALIANO COME LINGUA DI STUDIO: a) revisione ed elaborazione dei curricoli
disciplinari in continuità scuola media-secondaria: percorso di formazione sulla glottodidattica per docenti
di discipline linguistiche; b) predisposizione materiali didattici; c) sperimentazione dei prodotti in alcune
classi degli istituti coinvolti.
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Culture in rete
Istituto superiore G. Greggiati
L’Istituto Greggiati, con le sue due sedi distaccate di Poggio Rusco e Sermide, opera su una vasta area del
Basso Mantovano, caratterizzata da un forte flusso migratorio che negli ultimi anni ha modificato il tessuto
socio-culturale della zona. La scuola ha visto un notevole incremento della presenza degli alunni stranieri e
ha dovuto rivedere la sua tradizionale impostazione scolastica per adeguarsi ai bisogni di una nuova realtà
multiculturale. Il Greggiati è un istituto professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e della Pubblicità,
Alberghiero e della Ristorazione Industria e Artigianato. Gli alunni attualmente iscritti sono 554 (Ostiglia
198, Sermide 38, Poggio Rusco 318); nell’Istituto sono presenti 76 alunni stranieri, di cui 6 ragazzi nati in
Italia. I paesi maggiormente rappresentati sono il Marocco, la Cina, l'Albania.
OBIETTIVI
- Istituire buone pratiche interculturali condividendo risorse tecniche, materiali e umane.
- Migliorare il benessere e l'integrazione degli alunni italiani e stranieri.
- Facilitare l'apprendimento della lingua italiana e dei linguaggi specifici delle discipline per favorire il
successo scolastico.
- Favorire percorsi di comprensione e conoscenza reciproca tra studenti italiani e stranieri e tra le loro
famiglie stimolando la collaborazione tra le diverse risorse del territorio; - motivare la partecipazione
scolastica e l'apprendimento degli studenti certificando le competenze acquisite spendibili nel mondo del
lavoro.
STRATEGIE
PRATICHE DI ACCOGLIENZA E DI INSERIMENTO NELLA SCUOLA: sportello immigrazione per studenti e
famiglie: ascolto delle necessità, informazione sulle normative sull’immigrazione e sulle opportunità offerte
dal territorio; contributo alla conoscenza della funzione e dei tempi della scuola ; facilitazione
dell'inserimento dei ragazzi neoarrivati attraverso peer education e intermediazione linguistica;
condivisione dei Protocolli di accoglienza tra le scuole in Rete.
ITALIANO LINGUA SECONDA: corsi di italiano L2 (con personale esterno e interno); certificazione delle
competenze: convenzione con il centro EDA (educazione adulti) per il conseguimento della certificazione del
livello di conoscenza della lingua italiana secondo il quadro di riferimento europeo (CILS), necessario per
alcune attività lavorative; sostegno nello studio delle discipline e raccolta materiali utilizzati.
PROSPETTIVE INTERCULTURALI NEI SAPERI: corso di cucina etnica per studenti e famiglie (Istituto
Alberghiero) e realizzazione di un banchetto durante la giornata interculturale; realizzazione di un video
documentario delle attività delle scuole della Rete.
FORMAZIONE: corso di formazione per i docenti degli istituti dei territori, promozione delle attività
realizzate nella scuola e nel territorio sul sito dell’Istituto.
COLLABORAZIONE TRA ISTITUTI SCOLASTICI: progetti con le scuole della Rete: Sermide (mostra e
laboratorio teatrale), Poggio Rusco (laboratorio di teatro interculturale) e Quistello (progetto Acqua).
Contributo di Fondazione Cariplo: 34mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Sunana
Istituto superiore A. Manzoni - Suzzara
L'Istituto Manzoni, polo unico di istruzione superiore a Suzzara, comprende diversi indirizzi di studio: liceo
scientifico, scientifico tecnologico, istruzione tecnica (IGEA e MERCURIO), l’indirizzo linguistico e quello
delle scienze sociali. Nell'anno scolastico 2007-08 erano iscritti 82 alunni stranieri (10%); la maggior parte
degli alunni è di nazionalità indiana.
OBIETTIVI
Il progetto intende attivare pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola sia per gli alunni che per le
famiglie straniere; potenziando l'organizzazione dei percorsi di apprendimento di L2 formando innanzitutto,
docenti per la gestione di classi multietniche e il personale amministrativo per le procedure di
accoglienza,attraverso attività interculturali in rete.
STRATEGIE
Fase 1: accoglienza ed inserimento nella scuola: costituzione della Commissione Intercultura,
comunicazione con le famiglie straniere; traduzione modulistica nelle lingue maggiormente rappresentate;
strutturazione test d’ingresso per individuazione del livello di conoscenza nelle seguenti discipline: Italiano,
Matematica, Inglese e Italiano lingua seconda.
Fase 2: formazione dei docenti sul cooperative learning (metodologia di insegnamento attraverso la quale
gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del
reciproco percorso).
Fase 3: promozione di attività interculturali in collaborazione con il territorio: raccolta di narrazioni popolari
italiane e straniere; registrazione e analisi dei testi raccolti; letture nelle lingue d’origine degli alunni
stranieri.
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MANTOVA
Interculture al Pitentino
Istituto tecnico commerciale A. Pitentino
L'Istituto tecnico commerciale Pitentino ha 71 alunni stranieri, di cui 55 ai corsi diurni (10,54%) e 16 al
serale (23,19%). Nel corso degli ultimi anni i ragazzi stranieri sono quadruplicati: dal 3,4% del 2002-03 (24
ragazzi) al 12% nel 2007-08 (71 ragazzi). Gli alunni stranieri hanno percentuali di ritardo e bocciatura più
alte rispetto ai compagni italiani, ma comunque i risultati sono abbastanza positivi (percentuale di
promozione intorno al 70-80%). Molti gli stati di provenienza, ma prevalgono India, Romania, Marocco,
Albania, Brasile.
OBIETTIVI
Agevolare l’inserimento dei nuovi studenti stranieri nell’Istituto, promuovendo una loro reale integrazione
nella scuola Incrementare il successo scolastico degli studenti stranieri Realizzare una pedagogia e una
didattica interculturali. Migliorare il grado di partecipazione delle famiglie degli studenti stranieri alla vita
della scuola.
STRATEGIE
ITALIANO LINGUA SECONDA: procedure di accoglienza, insegnamento dell’italiano L2 come lingua per la
comunicazione e come lingua per lo studio; supporto nelle singole discipline per gli alunni stranieri con
difficoltà dovute alla lingua o studenti - anche italiani - con generiche difficoltà di apprendimento: sportello
didattico educativo aperto 3gg/settimana per 2h (quest'iniziativa, denominata Scuola aperta, è già attiva da
diverso tempo).
FORMAZIONE: percorso formativo degli insegnanti e, in generale, del personale della scuola nell’ottica di
un aggiornamento dei saperi e degli atteggiamenti in prospettiva interculturale (agenzia di formazione
esterna: Cooperativa sociale Pegaso).
PROMOZIONE INCONTRO TRA PARI E CULTURE: di momenti di aggregazione all’interno del contesto
scolastico: revisione, aggiornamento e ampliamento del fascicolo di accoglienza degli alunni stranieri neo
arrivati redatto con la collaborazione degli alunni stessi nell’a.s. 2006/07; organizzazione di attività di
tutoraggio da parte degli studenti stranieri già inseriti nella scuola per i neo arrivati; attività ricreative e di
aggregazione per gli studenti stranieri e italiani, da realizzarsi in orario extracurricolare (per es. uscite sul
territorio di Mantova e provincia), collaborazione alla stesura del periodico "Smarties" realizzato dagli
studenti dell’Istituto professionale "Bonomi-Mazzolari".
COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE: Incontro iniziale con la famiglia dell’alunno neoarrivato, anche al fine
di redigere la scheda sulla biografia linguistica e sul percorso scolastico della studente; incontri periodici
con le famiglie, eventualmente alla presenza di mediatori culturali. Gli incontri hanno lo scopo di
raccogliere domande o richieste da parte delle famiglie e di fornire risposte e chiarimenti
sull’organizzazione scolastica e sulle problematiche legate all’inserimento dei ragazzi stranieri nell’Istituto;
redazione di un estratto del POF in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, russo, indi, arabo) da
distribuire alle famiglie.
Contributo di Fondazione Cariplo: 35mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Tante storie, un nuovo racconto
Direzione didattica C. Battisti
La scuola si trova nella periferia sud della città di Milano e comprende tre plessi: una scuola dell'infanzia
(via Cassoni, 42% di alunni stranieri) e due scuole primarie (via Palmieri, 53,8% di alunni stranieri e via San
Giacomo, 17,3% di alunni stranieri). Pur in presenza di una generale riqualificazione dei quartieri, i plessi di
primaria sono collocati in due “contesti sociali” che si differenziano in modo significativo. Nella primaria di
via Palmieri affluisce un’elevata percentuale di famiglie straniere (soprattutto di origine filippina e latinoamericana), provenienti dall’ampio quartiere di case ALER; la connotazione negativa attribuita al quartiere,
reputato a “rischio sicurezza” e caratterizzato da una situazione di emergente disagio sociale, ha portato
nel tempo a un progressivo allontanamento delle famiglie italiane. Nel plesso di via San Giacomo, invece, la
condizione socio-economica e abitativa delle famiglie è decisamente migliore. Il minori numero di stranieri
e il contesto sociale più elevato del quartiere fanno preferire questo plesso al precedente, orientando qui le
richieste di iscrizione delle famiglie italiane.
OBIETTIVI
I due ambiti in cui la scuola ritiene maggiormente necessario intervenire riguardano i momenti di
passaggio da un ordine di scuola a quello superiore (la cosiddetta continuità verticale: dalla scuola
dell’infanzia alla scuola primaria, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado) e il
ripensamento in prospettiva interculturale delle discipline.
STRATEGIE
- Continuità in ingresso: costituzione di una cabina di regia con i coordinatori delle scuole dell'infanzia,
attivazione di 4 laboratori sperimentali di italiano L2 per gli alunni di 5 anni delle scuole dell'infanzia
coinvolte e le relative famiglie (in particolare percorsi per le mamme coordinati da mediatrici culturali),
creazione di un polo laboratoriale permanente aperto a tutte le scuole dell'infanzia, alle prime classi della
primaria e alle associazioni del territorio che collaborano con le scuole, per facilitare lo sviluppo del
plurilinguismo e sostenere i percorsi che vengono programmati dai docenti per l'alfabetizzazione in Italiano
L2 con materiali strutturati e multimediali, pubblicazione di materiale informativo multilingue. L’azione di
promozione della continuità in ingresso coinvolgerà complessivamente le 4 scuole materne del territorio
(via Cassoni e le scuole dell’infanzia comunali di via Barrili, via Pescarenico, via San Giacomo) e avrà come
beneficiari diretti dell’intervento 50-60 alunni e stranieri e 50-60 genitori.
CONFERENZA STAMPA
- Continuità in uscita: costituzione di una cabina di regia fra la scuola primaria e la secondaria di primo
grado (Scuola Arcadia-Pertini), attivazione di 3 laboratori mirati allo sviluppo di metodi e di competenze per
lo studio delle discipline per gruppi congiunti di studenti stranieri di V^ elementare e di I^ media, con
momenti di affiancamento alle figure genitoriali nel sostegno al lavoro dei figli (coinvolgimento di
mediatori). Ogni laboratorio sarà gestito in compresenza da parte di un docente delle primarie e un docente
della secondaria, al fine di promuovere la continuità verticale. L’intervento sulla continuità in uscita
coinvolgerà nelle attività laboratoriali 35 alunni della scuola primaria C. Battisti e circa 25 alunni della
scuola secondaria di I grado Pertini, mentre, per quanto riguarda il lavoro di accompagnamento delle
famiglie, si prevede di coinvolgere circa 20 genitori disponibili ad attivarsi su un lavoro di affiancamento allo
studio.
- Continuità interna: attività di formazione per il corpo docente finalizzato alla formulazione di un curricolo
con prospettiva interculturale e attività di approfondimento in ambito linguistico e nell'area espressivomotoria, produzione di documentazione utile all'estensione della sperimentazione e sviluppo di processi di
valutazione dei percorsi didattici. Per le attività di formazione la scuola si avvarrà di formatori esterni.
Destinatari di tale azione saranno i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria: circa 75 per le
attività di formazione di base e 20—25 per le attività di formazione di approfondimento
Contributo di Fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
A.C.E. - Accogliere, Comunicare, Esprimere
Direzione didattica G.L. Radice
La scuola gravita in un’area territoriale abbastanza eterogenea (zona S.Siro), che rende la situazione dei
due plessi di cui è composta molto diversificata. Da un lato il plesso di via Paravia, che ha come bacino di
utenza e come ambienti di riferimento l’area di case popolari, abitato da famiglie italiane con problematiche
socio-economiche e da immigrati, in maggioranza di origine maghrebina. Dall’altra, la realtà del territorio a
cui fa riferimento la scuola di via Monte Baldo, con differenti tipologie abitative, dalle lussuose case di via
Ippodromo e Tesio, alle case popolari. La disomogeneità tra i plessi nella distribuzione degli alunni stranieri
crea in questa scuola un livello di concentrazione di bambini stranieri preoccupante e mette in gioco diversi
problemi riguardanti l'integrazione: la scuola, la casa e il quartiere, il disagio diffuso.
OBIETTIVI
- Promuovere un approccio interculturale dall’accoglienza alla definizione dei curricoli, che divenga base
dell’attività didattica e dell’offerta formativa.
- Elaborare procedure che consentano di gestire in modo competente ed efficace l’inserimento di ciascun
bambino e di supportare la famiglia nel processo di conoscenza e inserimento nella realtà scolastica.
- Attivare un percorso di formazione interculturale per i docenti.
STRATEGIE
Azione 1. Promozione di un approccio interculturale attraverso la condivisione e la sperimentazione di
modalità di lavoro comuni; costituzione della Commissione intercultura; definizione del protocollo di
accoglienza; supporto alle famiglie degli alunni nel processo di adattamento alla realtà scolastica e sociale
fornendo informazioni basilari sui servizi e sulle opportunità offerte loro dal territorio.
Azione 2. Gestione dell’accoglienza per i bambini neo-arrivati in corso d’anno: un docente per l’accoglienza,
laboratori linguistici mirati, affiancamento educativo del bambino da parte di un educatore della cooperativa
"Un mondo a scuola".
Azione 3. Revisione dei curricoli in prospettiva interculturale relativi ai linguaggi non verbali per
promuovere uno scambio comunicativo e paritetico coinvolgendo tutti gli insegnanti ad incontri mensili di
programmazione.
Azione 4. Visibilità della scuola sul territorio: organizzazione di un evento aperto al pubblico - genitori e
residenti nella zona - per presentare i lavori svolti nelle varie attività.
Contributo Fondazione Cariplo: 32mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
In viaggio nel mondo che siamo
Direzione didattica "Russo-Pimentel”
La scuola si trova nella periferia nord-est di Milano, nella zona adiacente via Padova. Nell'istituto, che
accoglie bambini stranieri e Rom sin dai primi anni '90, sono presenti oltre 20 nazionalità diverse.
Il progetto intende potenziare le attività progettuali orientate al successo formativo verso gli alunni Rom e
stranieri rivedendo i curricoli in chiave interculturale al fine di rendere l’attività didattica di classe adeguata
all’eterogeneità dell’utenza e promuovendo il superamento della visione etnocentrica della proposta
educativa.
OBIETTIVI
Rivedere i curricoli in chiave interculturale, per rendere l’insegnamento più efficace sia in termini di
raggiungimento degli obiettivi educativo didattici per gli alunni, sia in termini di ottimizzazione del tempo di
insegnamento di ciascun docente.
STRATEGIE
Fase 1: informativa rivolta a tutto il collegio docenti per creare le basi comuni necessarie per condividere
l’esperienza della sperimentazione (seminario di due incontri con una taglio storico-antropologico);
Fase 2: riqualificazione della professionalità dei docenti e acquisizione di nuovi strumenti didattici
attraverso il metodo della ricerca-azione; il percorso sperimentale nelle sue fasi fondamentali sarà
supportato da dei tutor qualificati , per creare un clima collaborativo e favorire lo scambio e la condivisione
tra i docenti su standard innovativi e interculturali.
Fase 3: realizzazione di uno sportello di orientamento per i giovani italiani e stranieri del CTP; itinerari
didattici per l’alfabetizzazione socio-culturale del territorio in favore degli utenti del CTP e degli alunni e
genitori del futuro istituto comprensivo.
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Un mondo nella rete
Direzione didattica III circolo (rete scuole di Monza)
Monza
OBIETTIVI
Finalità generale del progetto è quella di ottimizzare le azioni in corso volte all'integrazione e alla
interazione tra i soggetti con culture diverse, in una logica di rete che valorizza la specificità delle azioni
promosse e la condivisione e accettazione di linee pedagogiche ed educative comuni. In particolare, il
progetto mira a: 1. sviluppare la professionalità della scuola in relazione agli aspetti integrativi posti dagli
alunni stranieri; 2. garantire la partecipazione alla vita scolastica di tutti gli alunni italiani e stranieri; 3.
contrastare il rischio della marginalità che spesso caratterizza parte degli alunni stranieri che frequentano
le scuole; 4. attivare azioni di confronto con il territorio per mettere a sistema le buone pratiche esistenti in
molti istituti operanti sul territorio.
STRATEGIE
Area 1. accoglienza: raccolta e analisi dei protocolli d’accoglienza in uso nelle 10 istituzioni scolastiche
della rete per l’individuazione delle procedure; definizione di un protocollo di accoglienza cittadino;
predisposizione materiali e traduzione; stesura vademecum per docenti e personale ATA ed elenco
associazioni del territorio che operano nell'ambito dell'intercultura.
Area 2. formazione dei docenti e personale ATA: formazione di base per tutto il personale; formazione di un
gruppo di 30 docenti di riferimento (tutor); formazione effettuata dai tutor ai colleghi.
Area 3. laboratori di facilitazione: progettazione dei laboratori in tutte le scuole della rete; predisposizione
di strumenti comuni per tutte le scuole della rete e realizzazione dei laboratori.
Area 4. rapporti col territorio e con le famiglie: corsi di italiano per donne straniere (2 corsi di 45h l'uno 2
volte la settimana); allestimento di uno spazio per la cura dei figli delle donne che frequentano i corsi;
potenziamento e gestione dello sportello CREI (per es. incontri con i genitori, informazione e
documentazione, etc).
Contributo di Fondazione Cariplo: 60mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Tante lingue… una musica
Istituto comprensivo A. Moro - Corbetta
L’istituto è in una realtà complessa (composta da 5 scuole) che da diversi anni si misura con la presenza
consistente di alunni stranieri e rom (nella zona sono presenti sei campi stanziali), mettendo in atto
strategie articolate per affrontare la situazione anche in regime di scarsità di risorse. L’inserimento
scolastico di alunni rom ha rappresentato una conquista per il territorio e quasi una scommessa a favore
della interazione con queste comunità con cui la relazione richiede modalità e attenzioni, non sempre
assimilabili a quelle attuate verso gli stranieri. (significativo l'aumento di iscrizioni alla scuola dell'infanzia
di bambini rom). La scuola ha sviluppato negli anni numerosi progetti, attivando significative collaborazioni
con l’ente pubblico locale, con altri enti e organizzazioni del territorio e con le altre scuole del magentino.
OBIETTIVI
- Impostare percorsi di alfabetizzazione strutturati ed efficaci (formazione per gli insegnanti dell’Istituto,
affinché stimolino costantemente e in modo efficace l’uso della lingua e propongano materiali funzionali
all’apprendimento).
- Favorire la realizzazione di percorsi interculturali da parte dei docenti che ne condividono la
progettazione interculturale e non solo la collaborazione pluridisciplinare.
- Accrescere il coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola, affinché si favoriscano i percorsi di
integrazione e di interazione sociale.
STRATEGIE
Azione 1. Realizzazione di percorsi di alfabetizzazione specializzati da parte degli di formazione per
programmazione corsi L2 e tutoraggio a sostegno di docenti della scuola primaria; formazione L2 italstudio nella secondaria; laboratori estivi di potenziamento L2.
Azione 2. Progettazione e realizzazione di percorsi interculturali tra il maggior numero possibile di docenti
(compresa scuola dell'infanzia): formazione sulla progettazione di curricoli interculturali per aree
disciplinari; potenziamento del laboratorio di musicale per i ragazzi della secondaria di primo grado
(acquisto di strumenti musicali diversi da quelli abituali).
Azione 3. Potenziare il coinvolgimento delle famiglie, predisponendo la modulistica necessaria per una più
agevole comunicazione tra scuola-famiglia e con l’aiuto di mediatori facilitare gli incontri tra genitori e
docenti dando la possibilità alle famiglie di utilizzare i mediatori anche nella fase di accoglienza nella
scuola dell'infanzia.
Contributo di Fondazione Cariplo: 33mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Borgomisto
Istituto comprensivo C. E. Buscaglia - Cinisello Balsamo
Il comprensivo Buscaglia è formato da: 2 scuole dell’infanzia, 1 scuola primaria e 1 scuola secondaria di 1°
grado, per un totale di 785 alunni, dei quali 166 di nazionalità non italiana (media del 21%, ma si va dal 13%
a 29% a seconda dei plessi e delle classi). La scuola ha buoni rapporti con le organizzazioni del territorio, in
particolare con l'ente locale, che opera attraverso il servizio Ci.Co (la sigla deriva dall’abbreviazione dei
nomi dei primi due Comuni che hanno avviato il servizio per l’Accoglienza e l’Integrazione degli Stranieri: i
Comuni di Cinisello Balsamo e di Cormano) e con il quale l'istituto ha potuto realizzare numerose e positive
esperienze di accoglienza.
OBIETTIVI
- Migliorare la pratica di programmare secondo obiettivi condivisi, utilizzando tecniche e strumenti idonei
e promuovendo il lavoro di gruppo tra i docenti per integrare e valorizzare le competenze esistenti nella
scuola.
- Potenziare la programmazione di curricoli verticali, attraverso una programmazione didattico-educativa
più integrata tra i diversi ordini di scuola; migliorare le azioni orientative anche per gli alunni non italiani.
- Rafforzare l’identità dell’istituto come erogatore di un servizio aperto sul territorio; migliorare
l’autonomia nelle decisioni e nella ricerca inserita in una programmazione condivisa.
STRATEGIE
Area 1. Miglioramento delle procedure di accoglienza e di inserimento e formazione dei docenti, con il
supporto di formatori esterni o di personale interno già formato.
Area 2. Costruzione di un curricolo verticale, in linea con le Indicazioni per il Curricolo dalla scuola
dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado. All’interno di questa area, il progetto procede secondo due
linee: 2.1 Approfondimento di alcuni aspetti delle singole culture presenti a scuola utilizzando la tecnica
della biografia; 2.2. Autobiografie e Orientamento, di applicazione e sperimentazione dell’autobiografia
come strumento di racconto delle esperienze della vita dei singoli, utili anche per migliorare i percorsi
orientativi.
Area 3. Musical Borgomisto story, che concretizza attraverso la realizzazione di attività laboratoriali i
percorsi autobiografici che verranno portati all’esterno sotto la forma di: canzoni, musiche, poesie,
rappresentazioni teatrali, rassegna di cucina multietnica. Anche questa area si sviluppa secondo due linee:
3.1 laboratori annuali finalizzati alla realizzazione del musical; 3.2 allestimento e realizzazione dell’evento.
Area 4. Avvio e realizzazione di un archivio delle esperienze realizzate nell’ambito dell’intercultura e, in
particolare, dei contenuti del progetto Borgomisto.
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Colibrì
Istituto comprensivo Casa del Sole
L'Istituto comprensivo Casa del Sole è costituito da due plessi: il primo -“Casa del Sole” -è situato
all’interno del parco Trotter e comprende una scuola primaria e una secondaria di primo grado; il secondo
-“Rinaldi”-, a ridosso della ferrovia e adiacente al parco, ospita solo la scuola secondaria di primo grado. Su
un totale di circa 950 alunni, 450 circa sono stranieri e rom (circa il 50%).
OBIETTIVI
- Sviluppo di atteggiamenti di fiducia da parte degli alunni e delle famiglie straniere verso la nuova realtà;
facilitazione dei processi di integrazione e d'interazione sociale.
- Acquisizione dell'italiano da parte degli alunni e delle famiglie per favorire l'inserimento e la
partecipazione nel nuovo contesto.
- Incremento della professionalità dei docenti; sviluppo di competenze di coprogettazione e di coesione per
migliorare le sinergie tra scuola e territorio
STRATEGIE
INTEGRAZIONE
Area Accoglienza/Orientamento: costituzione di una Commissione di Accoglienza come sottogruppo della
Commissione Intercultura e ridefinizione dei ruoli della stessa per una maggiore condivisione e messa a
sistema delle procedure di accoglienza e per un inserimento più mirato degli allievi; implementazione e
catalogazione degli strumenti per la rilevazione delle competenze in ingresso (test per rilevazione
competenze in lingua madre, traduzione materiale didattico); sportello di mediazione linguistico-culturale e
psico-sociale per facilitare la comunicazione e la collaborazione tra scuola e famiglia (materiale
plurilingue, mediatori, psicologa della Cooperativa Tempo per l'infanzia); supporto agli allievi e alle famiglie
nella scelta della scuola secondaria di 2° grado (incontri programmati in classe, momenti formativi
organizzati dalle scuole superiori).
INTERAZIONE INTERCULTURALE
Area Linguistica /Italiano L2: potenziamento dei laboratori di Italbase e Italstudio, sperimentazione di una
interclasse per la stesura e la predisposizione di materiale facilitato.
Area Formazione/Revisione dei curricoli in chiave interculturale: 3 incontri collegiali finalizzati ad acquisire
un quadro teorico generale (intercultura e saperi, didattica interculturale, approcci metodologici), laboratori
CONFERENZA STAMPA
disciplinari per declinare il curricolo in prospettiva interculturale, 3 incontri seminariali specifici per aree
disciplinari (Collegio suddiviso in sottogruppi).
Area Relazioni a scuola e nel tempo extra-scolastico: progettazione e realizzazione di un Centro
multiculturale come spazio riconosciuto e condiviso dalla scuola, dalle famiglie e dalle associazioni del
territorio (Associazioni “Città del Sole e Amici del Parco Trotter”, “F.Ghilardotti”, “ Cittadini di Fatto”;
Cooperative: “Comin” e “Tempo per l’ Infanzia”). Alcune attività del Centro: sostegno all’apprendimento
della lingua italiana, laboratorio linguistico per le mamme, supporto allo studio, realizzazione di una
segnaletica plurilingue, con il coinvolgimento degli studenti per quanto riguarda l’ipotesi grafica, da
collocare nella struttura scolastica e nel parco, laboratorio teatrale interculturale, borsa di studio per
facilitare la prosecuzione degli studi (Assoc. "Fiorella Ghilardotti"), presenza di un tutor per ciascuno
studente (volontari).
Contributo di Fondazione Cariplo: 40mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Imparamondo
Istituto comprensivo G. Giusti-D'Assisi
L’Istituto è composto di tre plessi, due situati nel quartiere Sarpi, noto come il “quartiere cinese”, l’altro nel
quartiere Garibaldi. Gli alunni della scuola primaria sono 682, quelli della scuola secondaria 220. La
struttura di via Giusti ha complessivamente 580 studenti: 240 ragazzi stranieri, di cui 135 di origine cinese.
OBIETTIVI
- Migliorare le relazioni con le famiglie straniere: creare una mentalità interculturale in tutto il personale
della scuola e le condizioni per una migliore comunicazione e accoglienza; favorire una maggiore
partecipazione dei genitori stranieri alla vita scolastica (cinesi in particolare); rendere i docenti più
disponibili nella comunicazione.
- Promuovere un atteggiamento e una conoscenza interculturale in tutti gli alunni: sviluppare sentimenti di
curiosità verso culture altre e divenire consapevoli dell’esistenza di culture diverse; acquisire migliori
competenze linguistiche (alunni stranieri: uso di testi semplificati, lessico specifico delle varie discipline);
favorire la didattica interculturale nella scuola (docenti).
STRATEGIE
RELAZIONE CON LE FAMIGLIE: corso di formazione sulla comunicazione interculturale finalizzato a
migliorare le strategie di accoglienza e di comunicazione da parte dei docenti e del personale di segreteria;
strategie finalizzate alla facilitazione della comunicazione con i genitori stranieri, in particolare cinesi:
mappatura, revisione e integrazione della modulistica tradotta esistente; revisione e riprogrammazione del
protocollo di accoglienza e delle modalità di iscrizione degli alunni stranieri; stesura e traduzione di un
documento di sintesi di presentazione della scuola; progettazione di spazi dedicati per l’accoglienza di e tra
genitori cinesi (sportello con mediatore culturale); attuazione di un orario flessibile di ricevimento con la
presenza di un mediatore; costruzione di una rete di contatti e relazioni con le famiglie cinesi del territorio
per riuscire ad arrivare, “uscendo da scuola”, nelle case dei genitori che più faticano a relazionarsi con la
scuola (1 referente per plesso e supporto del mediatore).
DIDATTICA: raccolta e revisione dei materiali prodotti per l'insegnamento dell'italiano L2 e per attività di
didattica interculturale; progettazione di percorsi didattici per la revisione dei curriculi in chiave
interculturale (8 docenti tra elementari e medie e supporto di 2 formatori esterni); realizzazione di un
archivio informatico a uso interno della scuola e da diffondere sul territorio (tra scuole e attraverso web).
Contributo di Fondazione Cariplo: 30mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Il Giorn@lino
Istituto comprensivo Thouar-Gonzaga
L'Istituto opera nell'area sud della città e comprende un’area di ampie dimensioni caratterizzata da: un’alta
eterogeneità delle provenienze (18 paesi d’origine) e delle lingue (13 diverse lingue madri); maggioranza di
seconde generazioni e calo del fenomeno dei neoarrivati; fuga degli studenti italiani verso scuole con una
minore percentuale di iscritti stranieri; frequenti trasferimenti di una parte delle famiglie
immigrate in zone più periferiche con costi abitativi più bassi.
OBIETTIVI
- Promuovere un’attività didattica innovativa, plurilingue e interdisciplinare, valorizzando le culture e la
lingua d’origine degli alunni con cittadinanza non italiana presenti nell'istituto.
- Migliorare il successo di tutti gli alunni nei percorsi formativi; acquisire abilità di cooperative-learning;
migliorare le competenze comunicative.
- Stabilire e migliorare relazioni di dialogo e confronto tra le culture presenti a scuola, le famiglie e il
territorio.
STRATEGIE
1. Costituzione di una redazione con funzione di promozione dei temi di interesse (es. diritti del bambino,
esperienze significative realizzate dalla scuola, uscite particolari, iniziative del territorio o informazioni
rilevanti per le comunità straniere), raccolta dei materiali prodotti dalle scuole, selezione materiali e
composizione giornalino (10 docenti referenti e 30 alunni delle primarie e secondarie, italiani e stranieri,
che varieranno nell’arco dell’anno).
2. Formazione/aggiornamento dei docenti coinvolti nel progetto (lavori di gruppo per l'individuazione del
comitato di redazione, cooperative learning); formazione tecnica per l’acquisizione delle competenze
informatiche necessarie per la produzione del giornalino (utilizzo dei software di editing e di grafica per
l’impaginazione).
3. Promozione del giornalino e coinvolgimento (interclasse/consiglio di classe; comitato genitori; collegio
docenti e comitati esterni territoriali) rispetto al valore educativo e didattico. Sono presenti genitori
professionisti che sono disponibili a un coinvolgimento.
4. Traduzione del giornalino in 4 lingue (inglese, cinese, arabo, spagnolo), con l’aiuto di genitori,familiari e
studenti; impaginazione e stampa (3 edizioni l'anno); distribuzione e pubblicizzazione (collegio docenti e
consiglio di istituto, work-shop finale). Il coinvolgimento e la presenza di strutture e organizzazioni locali
renderanno più facile la pubblicizzazione sul territorio attraverso manifesti e volantini, distribuiti dagli
stessi alunni; i genitori, gli altri alunni della scuola e gli insegnanti riceveranno periodicamente un foglio
informativo. I momenti più significativi del progetto saranno registrati con videocamera e macchina
fotografica digitale, riportati su cassetta e cd rom e inseriti sul sito web.
Contributo di Fondazione Cariplo: 37mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Capirsi Diversi
Scuola secondaria di primo grado Via Maffucci-Pavoni
La scuola secondaria di primo grado Via Maffucci — Pavoni è nata nel settembre 2000 e ha portato
all’accorpamento tra la scuola “Zelasco-Marelli” di via Maffucci e la scuola “Ludovico Pavoni” di via B.
Crespi. Presso il plesso di via Pavoni è presente un Centro Territoriale Permanente (CTP) per l’educazione
degli adulti; il CTP organizza corsi di alfabetizzazione, per il conseguimento della licenza media nonché
corsi di informatica e di lingue straniere. Gli alunni stranieri sono 284 (42,6%), di cui 32 iscritti all’indirizzo
musicale (22%).
OBIETTIVI
Offrire un'accoglienza attenta alle esigenze specifiche degli alunni stranieri e non; ridefinire le competenze
della Commissione Intercultura; facilitare le capacità di accoglienza e costruzione di relazioni all'interno
del contesto scolastico.
Facilitare il lavoro dei docenti fornendo strumenti e metodologie innovative condivise; acquisire e
condividere una prospettiva interculturale rispetto ai saperi.
Sostenere gli alunni e le famiglie italiane e non in situazione di disagio; superare resistenze e paure rispetto
ai processi di cambiamento; creare e consolidare rapporti di collaborazione con enti esterni.
STRATEGIE
INTEGRAZIONE: pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola (ridefinizione protocollo di
accoglienza, predisposizione della modulistica in lingua, valutazione e certificazione delle competenze),
italiano L2 (potenziamento dei laboratori, allestimento di un centro di documentazione multiculturale e
mutimediale nelle aule dedicati ai laboratori di L2).
INTERAZIONE INTERCULTURALE: relazioni a scuola e nel tempo extra-scolastico (serie di piccoli progetti
che dovrebbero migliorare le relazioni, seminario di formazione per i docenti sull'apprendimento
cooperativo, consulenza psicologica ai docenti - Cooperativa Tempo per l'infanzia); prospettive interculturali
nei saperi e nelle competenze (formazione sul tema del curricolo interculturale, in particolare rispetto
all'area delle scienze sociali).
ATTORI E RISORSE: potenziamento della rete territoriale: individuazione di 2 insegnanti di ruolo - uno per
plesso - referenti per i rapporti con l'esterno, creazione di una banca dati delle realtà che operano sul
territorio, percorso guidato alla scoperta del quartiere rivolto a 15 ragazzi italiani e stranieri (progetto "Il
tuo quartiere in 5 scatti" - cooperativa Diapason e comitato di genitori e docenti), organizzazione di un
evento-seminario al termine del progetto e progettazione delle giornate di scuola aperta in chiave
interculturale, corso di italiano L2 per i genitori degli alunni stranieri. Il progetto diventerà parte integrante
del POF della scuola.
Contributo di Fondazione Cariplo: 35mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Una scuola per il mondo
Istituto magistrale G. Agnesi
Nella scuola la presenza di alunni stranieri è ancora contenuta (4,4%), tuttavia nel corso degli anni l'istituto
ha sviluppato una certa sensibilità verso l'interculturalità e ha avviato alcune iniziative: stage/tirocini degli
studenti dell'Agnesi presso scuole elementari e medie del territorio per il sostegno all’inserimento e
all’alfabetizzazione degli alunni stranieri; esperienze di volontariato degli studenti presso enti esterni
(l’Agnesi è sede di uno Sportello Volontariato); pratiche di accoglienza, inserimento e laboratorio L2; scambi
culturali con paesi africani e sudamericani, in collaborazione con i Missionari della Consolata.
OBIETTIVI
- Sensibilizzare e coinvolgere un numero sempre maggiore di docenti e personale ausiliario verso
tematiche e pratiche interculturali per iniziative di formazione (italiano L2, didattica interculturale).
- Sistematizzare le procedure di accoglienza e orientamento degli studenti stranieri, potenziando il ruolo
degli studenti tutor per l’accoglienza dei nuovi iscritti, ottimizzando i servizi di segreteria, rivolti a studenti
stranieri e rispettive famiglie.
- Promuovere l’educazione alla mondialità e gli scambi interculturali come naturale evoluzione
dell’educazione alla cittadinanza europea, promuovendo la solidarietà e il volontariato e implementando le
esperienze di stage di alternanza scuola-lavoro.
STRATEGIE
Fase 1: ideare azioni per superare la diffusa delega ai referenti intercultura da parte dei docenti, attraverso
la sistematizzazione e la condivisione di alcune buone prassi sperimentate negli ultimi anni.
Fase 2: rendere gli studenti italiani e stranieri protagonisti delle attività di accoglienza attraverso: il
sostegno allo studio e l'orientamento sul territorio degli studenti stranieri neo arrivati (insegnamento
italiano L2, modulistica plurilingue, allestimento laboratorio interculturale per studenti italiani e stranieri),
interventi di tutoring tra pari (percorso di formazione e di accompagnamento all’attività).
Fase 3: approcci e saperi rivisitati per percorsi di educazione alla mondialità e il coinvolgimento nella
formazione tutti i soggetti della scuola (comprese le famiglie e il personale ATA).
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Tutti i mondi del Cavalieri
Istituto professionale B. Cavalieri
L’Istituto B. Cavalieri è specializzato nell’istruzione professionale (settore commerciale): corsi triennali di
qualifica professionale e corsi biennali post-qualifica per conseguire i diplomi di tecnico della gestione
aziendale, tecnico dell’impresa turistica e tecnico dei servizi sociali. Ha due sedi, una in via Olona (zona
centrale della città) e una succursale in via Curiel (periferia verso Rozzano). L’istituto ha più di 1000
studenti, dei quali circa il 30% stranieri. La partecipazione al progetto Interculture costituisce per l’Istituto
un’occasione importante per arricchire la propria offerta formativa introducendo innovazioni significative al
fine di consolidare la propria esperienza.
OBIETTIVI
- Sensibilizzare i docenti all’approccio multiculturale per promuovere un clima di accoglienza,
incrementando le competenze per insegnamento e l'apprendimento dell'italiano L2 per lo studio,
orientando gli studenti in base alle loro attitudini.
- Favorire l’interazione tra studenti di culture diverse, coinvolgendoli nella programmazione
personalizzata; promuovendo la socializzazione, l’interazione e l’aggregazione tra ragazzi italiani stranieri.
STRATEGIE
Azione 1. Potenziamento della collaborazione tra i docenti dei corsi di italiano L2 e gli insegnanti delle
classi di appartenenza.
Azione 2. Istituzione della figura del tutor di materia per l'attività di revisione del curriculo stranieri,
gestione dei conflitti in classe, aggiornamento su culture e sistemi scolastici dei paesi d’origine degli
studenti per docenti e personale amministrativo.
Azione 3. Laboratori pomeridiani di aiuto allo studio e di orientamento rivolti a tutti gli studenti; laboratori
creativi in orario scolastico ed extrascolastico per tutti; corsi di L2 per comunicare e studiare (un
coordinatore per plesso).
Azione 4. Attività di orientamento con ente esterno in convenzione per riorientare tempestivamente gli
studenti del biennio che hanno evidenziato problemi relativi alla scelta del percorso scolastico; orientare gli
studenti in uscita dopo il quinto anno per il proseguimento degli studi universitari o l’inserimento nel
mondo del lavoro.
Azione 5. Peer tutoring: formazione di gruppi di genitori stranieri neoarrivati attraverso corsi serali (corso
base uso pc, italiano L2, elementi base di diritto).
Contributo di Fondazione Cariplo: 35mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
La trama e l’ordito
Istituto superiore L. Cremona
Nell’anno scolastico 2007-08 risultavano iscritti 1.242 studenti, di cui 162 (13%) con cittadinanza straniera
(12 arrivati in Italia negli ultimi due anni). Gli alunni stranieri al liceo sono 37 (il 4%, di cui il 3% nati
all’estero), mentre all’istituto commerciale sono 125 (il 30%, di cui il 20% nati all’estero). Sono
rappresentati 25 paesi stranieri; la maggior presenza è di ragazzi cinesi (4,51%), seguiti da filippini e da
sudamericani provenienti da stati diversi. Sono presenti 135 docenti, di cui 109 di ruolo (81%).
OBIETTIVI
1. Agevolare l’inserimento scolastico degli studenti stranieri e favorirne una proficua partecipazione
all’attività didattica. 2. Potenziare le competenze dei docenti di italiano L2 e far acquisire agli studenti
stranieri la padronanza della lingua della comunicazione e dello studio. 3. Far acquisire competenze
professionali nella lingua di origine, migliorare la padronanza della lingua madre degli studenti stranieri e
aprire la scuola al territorio (in particolare alla comunità cinese). 4. Acquisire competenze di analisi
disciplinare in chiave interculturale, progettare percorsi didattici in prospettiva interculturale e valutarne
l’efficacia; sperimentare con gli studenti percorsi di rivisitazione dei curricoli in chiave interculturale. 5.
Rafforzare l’efficacia dei percorsi curricolari in sperimentazione e fornire stimoli per sviluppare capacità di
lettura critica della realtà in chiave interculturale.
STRATEGIE
1. Ridefinizione del protocollo di accoglienza in termini di procedure e strumenti e condivisione del nuovo
protocollo con tutti i docenti.
2. Formazione specifica di glottodidattica per i docenti e riprogettazione dell’allestimento dei laboratori
italiano L2 nel setting pedagogico e nella predisposizione di materiali per l’apprendimento.
3. Corso di cinese di livello intermedio di 20 ore e corso di cinese commerciale di 50 ore aperti anche a
partecipanti esterni alla scuola per promuovere la conoscenza e l'interesse verso la comunità cinese
(prevalente nella scuola).
4. Corso di formazione e laboratorio di ricerca-azione rivolto a docenti di diverse discipline per la
progettazione dei programmi e la successiva valutazione dell’efficacia della sperimentazione;
sperimentazione dei percorsi curricolari in alcune classi.
5. Realizzazione di un laboratorio di cinema e di un laboratorio di fotografia su tematiche interculturali;
realizzazione di un corso di cinese rivolto a principianti aperto anche a partecipanti esterni all’istituto.
Contributo di Fondazione Cariplo: 38mila euro
CONFERENZA STAMPA
MILANO
Il mondo InTorno
Istituto superiore G. Torno - Castano Primo
L’Istituto Torno comprende: un Istituto Tecnico Sperimentale, composto da un biennio comune e 3 indirizzi
specifici: 1) chimico-biologico 2) linguistico-giuridico-economico 3) costruttivo; un indirizzo Amministrativo
Igea; un Liceo Scientifico e un Liceo delle Scienze Sociali attivato nel 2003. Per la scuola è molto forte la
necessità di: - coinvolgere i docenti di tutti gli indirizzi, liceo scientifico compreso, pur non essendo questi
ultimi rappresentati a livello di gruppo di progetto; - utilizzare la presenza di indirizzi diversi, mirati al
raggiungimento di specifiche professionalità, per progettare azioni che permettano agli studenti di
costruirsi competenze specifiche anche in tema di intercultura (con particolare riguardo agli studenti degli
indirizzi linguistico e sociale). Gli studenti stranieri che frequentano sono 35, di 11 diverse cittadinanze, di
cui 5 neo-arrivati, provenienti dal Punjab, dalla Cina e dell’ Albania.
OBIETTIVI
1. Aumentare la professionalità dei docenti e dei non docenti rispetto all'integrazione e alla necessità di
sviluppare il dialogo interculturale. 2. Creare le condizioni per l'accoglienza degli studenti stranieri e delle
loro famiglie all'interno dell'istituto. 3 Adottare una modalità sistematica di approccio interculturale alle
attività scolastiche. 4 Coordinare tutti i progetti dell'Istituto, valorizzandone le valenze interculturali. 5 Dare
visibilità al tema dell'intercultura e garantire adeguati spazi per il laboratorio, la documentazione e la
raccolta dei materiali. 6 Avviare a livello territoriale un lavoro di rete per ottimizzare le risorse a
disposizione.
STRATEGIE
INTEGRAZIONE: adozione di un Protocollo istituzionalizzato di accoglienza e ridefinizione dei compiti e del
ruolo della Commissione intercultura; progettazione di un laboratorio permanente di Italiano L2;
certificazione per la lingua italiana (studio di fattibilità); vademecum intercultura per docenti.
INTERAZIONE: progetto pilota per la rivisitazione delle discipline curricolari in ottica interculturale;
incremento delle occasioni di dialogo interculturale attraverso le iniziative: "Vi insegno la mia lingua"
(valorizzazione lingue di origine studenti stranieri), "Un ponte verso il mondo" (volontariato), "Cinema
atTorno al mondo" (queste iniziative rientreranno nelle settimane di interruzione della normale attività
didattica).
ATTORI E RISORSE: piano di formazione per docenti e non docenti; allestimento di uno spazio intercultura
multifunzionale interno alla scuola, uno "Spazio Millemondi" per laboratorio Italiano L2, colloqui di
accoglienza, tutoring, archivio documentale, biblioteca specializzata; coordinamento del progetto
Interculture con gli altri progetti interni della scuola; coordinamento con il territorio: avvio di un Tavolo
Territoriale (scuole, enti locali, associazioni terzo settore) per la condivisione di interventi di mediazione e
facilitazione linguistica, orientamento; avvio di una collaborazione istituzionalizzata con i Centri Informa
giovani del territorio (eventuale apertura di un punto Informa giovani all’interno della scuola); mappatura
delle risorse territoriali.
Contributo di Fondazione Cariplo: 34mila euro
ww
ww.fondazio
onecariplo.it/intercultu
ure