“Ponte di solidarietà”: - Missione Cattolica Italiana di Parigi

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“Ponte di solidarietà”: - Missione Cattolica Italiana di Parigi
“Ponte di solidarietà”:
gli Italiani che affrontano l’indifferenza creando “reti di solidarietà”
Una proposta ed un invito per tutti (operatori economici e candidati al lavoro), ma
soprattutto per te “a fare qualcosa”
Da diversi mesi, ma in maniera costante durante tutto l’anno, arrivano numerosi giovani
italiani a Parigi e, alcuni, anche alla Missione cattolica italiana.
Accanto a quelli che si accontenterebbero di trovare un lavoro qualsiasi, molti sono i
giovani qualificati e con curricula apprezzabili.
Come Missione italiana, con la collaborazione del Consolato di Parigi e di quanti sono
sensibili ad un dovere di solidarietà, non vogliamo ignorare il disagio sociale, economico e
psicologico che si insinua gradualmente nella vita di molti giovani connazionali.
Ci proponiamo e vi proponiamo di creare una rete/ponte tra imprenditori, operatori
economici, manager e firme italiane e i tanti giovani in cerca di reali opportunità di vita e di
lavoro a Parigi e dintorni per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, favorendo l’invio e
l’esame di curricula e l’incontro tra giovani meritevoli e possibili sbocchi professionali...
La costituzione della rete di imprenditori/manager di buona volontà vede due fasi previe:
- la prima è proprio questo appello che vi rivolgiamo al fine di ricevere inizialmente
un’adesione di principio;
- la seconda è l’organizzazione di un “fine giornata” (18-20 ore) per un primo “incontro
conoscitivo” tra imprenditori/operatori economici che avranno risposto all’appello e
che vogliono scambiarsi idee e strategie utili alla nascita e al consolidamento di
questo “ponte di solidarietà” che può permettere ai giovani di intravvedere un futuro
migliore e agli imprenditori di beneficiare di nuove competenze e disponibilità.
Questa iniziativa non va letta come la creazione di un ulteriore ufficio di collocamento, nè
la fabbrica di raccomandazioni facili e arbitrarie. Restano per noi chiare e imprescindibili
motivazioni e obiettivi. Seguendo l’invito dell’annuncio gioioso del Vangelo, proviamo - come
persone di fede - a rispondere con atti concreti al monito di San Giacomo (2,14-17): <<A che
serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un
fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro:
“Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa
serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta”>>.
p. Lorenzo Prencipe, rettore della MCI di Parigi ([email protected])
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Se siete disposti a portare il vostro contributo alla costruzione del “ponte della
solidarietà”, compila e mandaci al più presto via mail questo tagliando.
IO.............................................................................................................................................
Operatore economico nel settore :.......................................................................................
Sono favorevole all’iniziativa e disposto a partecipare ad un “incontro conoscitivo”
con altri colleghi.
Firma e mail
Missione Cattolica Italiana - Missionari di San Carlo – Scalabriniani
24, rue de Chaillot - 75116 Parigi
Tel. +33 (0)1.42.25.61.84 / Fax : +33 (0)1.42.25.61.80 / @ : [email protected] / www.mciparis.fr
Il contesto generale che viviamo e che ci spinge ad operare
Secondo l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire) del Ministero
dell’Interno al 1° gennaio 2013 gli italiani presenti in Francia sono 373.145.
Di questi 373.145 italiani iscritti all’AIRE in Francia, di cui il 47,5% è composto da
donne (177.186), circa 140.000 sono registrati nella circoscrizione consolare di Parigi.
Il 2,8% è in Francia da 1 anno (10.448); 5,2% da meno di 3 anni (19.404); 5,7% da
meno di 5 anni (21.269). Per quanto riguarda la circoscrizione consolare di Parigi si
registrano annualmente circa 5.000 nuove iscrizioni.
Secondo l’Istat, il flusso degli italiani verso l’estero negli ultimi dieci anni è più che
raddoppiato: 68.000mila italiani nel 2012, in crescita del 26% sull’anno precedente
(circa 50.000) e del 115% rispetto al 2002.
Tra le destinazioni, la Germania si conferma primo paese di preferenza (14,9%),
seguita dal Regno Unito (12,4%) e dalla Francia (10%, che rappresentano i circa
6/7.000 italiani che ogni anno scelgono di vivere in Francia).
Si tratta, allora, di un fenomeno in crescita che tocca diverse professioni: non solo
“cervelli in fuga”, ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, direttivi e
quadri), impiegati (35,6%), operai specializzati, lavoratori del settore gastronomico
L’emigrante contemporaneo è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80%
meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del
Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi).
E’ inoltre un’emigrazione qualificata: il 56,4% degli espatriati possiede una laurea; il
17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifica professionale. Allo stesso tempo, in un clima
di recessione economica con l’aumento dei tassi di disoccupazione in Italia e del disagio
economico e sociale, molti giovani decidono di spostarsi all’estero anche prima di aver
finito l’università, una sorta di emigrazione del “semi-lavorato” dall’Italia che finisce
con l’essere “effettivamente plasmato” fuori dai confini nazionali.
Missione Cattolica Italiana - Missionari di San Carlo – Scalabriniani
24, rue de Chaillot - 75116 Parigi
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