I costi di una linea di montagna
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I costi di una linea di montagna
editoriale solutions for intermodal logistics www.hupac.ch Dicembre 2007 I costi di una linea di montagna Nel corso del 2006, attraverso le Alpi svizzere sono transitati su rotaia 25 milioni di tonnellate di merci, di cui 17 milioni nel trasporto combinato. Il grosso viaggia sulla linea del Gottardo che quest’anno ha festeggiato il suo 125° anniversario. Al Convegno Alptransit a Locarno, il direttore di Hupac Bernhard Kunz è intervenuto in merito alle esigenze e prospettive del trasporto combinato attraverso la Svizzera. all’anno, Hupac ritiene che siano indispensabili investimenti nell’ordine dei 2 miliardi di CHF. “È circa il 12% in meno rispetto ad oggi”, ha illustrato Kunz. “In realtà i contributi per spedizione diminuiscono in modo molto più massiccio dal momento che l’aumento del traf fico – con tassi fino al 20% – comprime automaticamente i finanziamenti per singola spedizione”. Hupac copre il disavanzo tra i contributi alla gestione in diminuzione e i costi ferroviari in aumento grazie agli incrementi di produttività. Le tratte montane, tuttavia, limitano notevolmente gli sforzi. La chiesetta di Wassen, ammantata di rosso per le celebrazioni dell’anniversario del Gottardo, saltava immediatamente agli occhi dei passeggeri. La macchia di colore appariva prima a sinistra, poi a destra, dapprima da un lato della riva del Reuss Bernhard Kunz e poi dall’altro. In Direttore del prossimità di Wassen, Gruppo Hupac attraverso gallerie elicoidali e ripide rampe, la linea del Gottardo supera un dislivello di trecento metri: un’opera magistrale dal punto di vista della tecnica ferroviaria, un fattore di costo rilevante dal punto di vista della gestione. I treni si inerpicano per circa 650 metri fino al traforo del Gottardo, per poi frenare dall’altro lato su un dislivello di 850 metri. “Il fatto che questa linea con i suoi 125 anni sia ancora efficiente e capace di sviluppo è quasi un miracolo”, ha sottolineato il direttore di Hupac, Bernhard Kunz, in occasione del Convegno internazionale sul transito alpino per il 125° anniver sario del Gottardo che si è tenuto a Locarno a metà ottobre. La tratta del Gottardo ha un costo elevato. I pesanti treni merci superano la montagna solo grazie a locomotive di spinta. In base al peso e alla lunghezza dei convogli, vengono agganciati uno o due locomotori a Erstfeld a nord e a Bellinzona a sud. La trazione multipla fa salire i costi ferroviari. “E questa situazione non cambierà fino all’apertura del tunnel di base fra una decina di anni”, ha spiegato Kunz. Sulla linea ferroviaria di pianura, in futuro potranno transitare treni più pesanti del 25% che richiedono addirittura una locomotiva in meno. In questo modo la produttività aumenta e si creano i presupposti per prezzi ferroviari più bassi. Fino a quel momento, il trasporto combinato transalpino avrà bisogno dei contributi d’esercizio concessi dalla Confederazione Svizzera per ridurre i costi ferroviari a un livello sostenibile per il mercato, rendendo il trasporto combinato concorrenziale rispetto a quello su strada. “Non è assolutamente vero che il trasporto combinato richiede sempre e comunque sovvenzioni”, ha precisato Kunz. “Nel trasporto non transalpino, ad esempio tra l’Europa Orientale e il Belgio, da anni gestiamo i trasporti in modo autonomo ottenendo elevati tassi di crescita”. L’entità degli aiuti è una questione fondamentale nelle consultazioni sulla nuova Legge sul trasporto merci 2011-2018. Per raggiungere l’obiettivo di una riduzione dei transiti stradali a 650.000 camion Kunz ha giudicato in modo positivo l’apertura del mercato ferroviario che procede molto bene sul corridoio del Gottardo, con riscontri positivi in termini di maggiore produttività e flessibilità. È necessario, tuttavia, superare i limiti sistemici ferroviari che determinano costi elevati e impediscono il processo di liberalizzazione. Anche la carenza di infrastrutture per i terminal rappresenta un problema. “Un fattore sensibile che ha ripercussioni dirette sulle opportunità di mercato del trasporto combinato”, ha ammonito Kunz. Con un lead time per nuovi terminal dai cinque ai dieci anni, è urgente intervenire oggi per garantire le capacità del domani. “Siamo fiduciosi di trovare in tempi brevi, insieme alla Regione Lombardia e a RFI, delle soluzioni per terminal a est di Milano. Molto critica invece si prospetta la situazione in Germania e in Olanda”. Autunno caldo Non si era mai vista un’ondata così massiccia di scioperi nel traffico merci ferroviario. Per giorni e giorni, a più riprese durante tutto l’autunno, i macchinisti di imprese ferroviarie statali hanno incrociato le braccia: in Germania, in Francia e in Italia. Tuttavia siamo fiduciosi. Gli scioperi sono segnali di un cambiamento in atto: le ferrovie statali stanno cogliendo la sfida del mer cato liberalizzato – un processo certamente non facile che richiede coraggio, determinazione e lungimiranza. Hupac è stata in grado di contenere gli effetti negativi degli scioperi. Grazie alla stretta collabo razione con diverse imprese ferroviarie private abbiamo trovato soluzioni per fare viaggiare comunque i nostri treni. E nonostante registriamo mancate effettuazioni del 20% per i treni via Francia e del 5% per quelli via Germania, i nostri clienti apprezzano i nostri sforzi. Ancora una volta, quindi, si è rivelata vincente la nostra strategia di cogliere le opportunità offerte dall’apertura del mercato ferroviario, iniziata già una decina d’anni fa quando abbiamo scelto di investire in soluzioni alternative diversificando i rischi. Oggi possiamo offrire un servizio che, pur con soluzioni di emergenza, funziona anche in periodi di crisi come quello degli scioperi di quest’autunno. Salvaguardare il buon funzionamento della rete di traffico è per noi un impegno strategico. Stiamo effettuando investimenti rilevanti per garantire la stabilità e l’affidabilità dei nostri servizi inter modali. Perché dobbiamo tutelare il nostro patrimonio più grande, che è la fiducia dei nostri clienti che giorno dopo giorno ci affidano le loro spedizioni. Alessandro Valenti Business Manager Shuttle Net di Hupac Intermodal News Shuttle Net: nuovi prodotti Con circa 100 treni al giorno, la rete Shuttle Net di Hupac è uno dei maggiori network di trasporto combinato. Anche in autunno Hupac ha introdotto numerosi nuovi collegamenti. Hub di Duisburg Posizione centrale nella regione della Ruhr, buoni collegamenti da e per Rotterdam: queste caratte ristiche fanno del terminal di Duisburg una piattaforma sempre più importante per la rete Shuttle Net di Hupac. A settembre è stato introdotto un nuovo treno shuttle Duisburg D Buna/Schwarzheide, con il quale Hupac ha creato nuovi collegamenti intermodali tra le zone industriali della Germania Orientale e la regione della Ruhr o Rotterdam. L’hub di Duisburg diventa interessante anche per il traffico import/export svizzero: da novembre un treno shuttle transita ogni giorno tra Duisburg e Wiler. Rotterdam D Frankfurt A settembre 2007 Hupac ha intro dotto un nuovo treno shuttle giornaliero tra Rotterdam Botlek/RSC e Francoforte sul Meno. A Francoforte ci sono collegamenti giornalieri per Busto; dall’hub lombardo si può proseguire per tutta l’Italia. Network Francia/Spagna Da settembre esiste un nuovo collegamento tra Anversa e Hendaye nell’area economica emergente nel sudovest della Francia, al confine con la Spagna. Con tre corse alla settimana Hupac potenzia quindi l’offerta tra il Benelux e l’area Francia meridionale/Spagna che comprende già un collegamento Anversa D Perpignan. Entro la fine del 2007 è previsto un ulteriore collegamento Basilea D Perpignan. Gateway Italia Sempre a novembre è stato attivato un nuovo collegamento giornaliero tra Piacenza e Busto via Oleggio, che consente di collegare Zeebrugge alla rete italiana via Busto e Piacenza alla rete internazionale da/per Busto. In settembre Hupac ha potenziato l’offerta tra l’hub di Busto Arsizio e le regioni Emilia-Romagna/Lazio. Orari e ulteriori informazioni sul sito www.hupac.ch Il trasporto combinato protegge il clima Crescere nonostante la scarsità di risorse? Ai convegni dei clienti di Hupac il tema centrale sono state le carenze di risorse nel settore dei trasporti. hanno delle emissioni di biossido di carbonio inferiori grazie all’elevata percentuale di energia idroelettrica utilizzata per la produzione di corrente ferroviaria (100%). } Consumo energetico Il para metro più importante è il rapporto tra carico netto e peso complessivo. I convogli lunghi, pesanti e caricati al massimo utilizzano l’energia impiegata in modo particolarmente efficiente. Altri fattori dall’effetto positivo sono le scarse pendenze della tratta, la centralità dei terminal e il basso fabbisogno di manovra. Hupac e i suoi clienti apportano quindi un chiaro contributo alla tutela del clima se si considera il numero elevato di spedizioni che transitano ogni anno sulle rotte del trasporto combinato. Lo studio è consultabile in Internet sotto www.hupac.chGruppo HupacAmbiente domanda, saranno spesso disponi bili solo a partire dall’anno prossimo. Customer A causa della rapida crescita del mercato, il settore dei trasporti – che sia su strada, rotaia o acqua – deve lottare con notevoli difficoltà relative alle risorse. Anche nel settore ferroviario attualmente domanda e offerta divergono, con conseguenze talvolta negative per la qualità e la flessibilità dei servizi. Ai convegni annuali dei clienti che si sono tenuti a ottobre e novembre a Rotterdam, Anversa, Busto Arsizio, Copenhagen, Colonia e Singen, sono stati affrontati anche i problemi d’attualità per il trasporto combinato. Come causa dell’odierna scarsità di risorse ferroviarie, i dirigenti Hupac hanno indicato i tempi lunghi per l’approvvigionamento delle stesse: oltre dodici mesi per i vagoni ferroviari, diciotto mesi per Il trasporto combinato di una spedizione tra Colonia e Milano riduce le emissioni di CO2 del 67% rispetto al trasporto tuttostrada. Questo è il risultato di uno studio della UIRR sulla riduzione di CO2 del trasporto combinato su tratte selezionate in Europa e sulla base di dati d’esercizio concreti. In media, la catena del trasporto combinato riduce le emissioni di CO2 del 55%, ma il bilancio si rivela particolarmente favorevole sul corridoio Colonia-Milano. Le imprese di trasporto che utilizzano lo shuttle Hupac Colonia D Busto, per ogni spedizione risparmiano all’ambiente circa 1.000 kg di biossido di carbonio dannoso per il clima. Tali risparmi risultano soprattutto dai seguenti fattori: } Mix energetico Il tipo di produzione di corrente specifico del paese (energia idroelettrica, nucleare, fossile) ha un notevole influsso sull’esito. I trasporti combinati attraverso la Svizzera le locomotive, fino a due anni per la formazione di macchinisti. Di conseguenza, le risorse ordinate a partire dal 2006 sull’onda della spinta della “Anche quest’anno, tuttavia, siamo riusciti, insieme ai nostri clienti, ad ottenere una crescita del 15% fino a settembre”, ha sottolineato il direttore Bernhard Kunz. Nel primo semestre 2007 anche il livello di qualità misurato in base alla puntualità dei treni è leggermente miglio rato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente il 73% dei treni Shuttle Net sono arrivati puntualmente, contro il 71% dell’anno scorso. “Valutiamo tutte le possibilità per migliorare lo sfruttamento dei nostri treni e le presta zioni di percorrenza dei vagoni”, ha precisato Kunz. “E nonostante la scarsità di risorse abbiamo intro dotto nuovi collegamenti insieme ai nostri partner ferroviari: questo è il nostro contributo per un mercato dei trasporti in crescita”. News Ricertificazione La Protezione Civile si allena a Busto e le forze intervenute si sono ritenute È un tranquillo sabato mattina. Nei del Gruppo soddisfatte. “è andata bene”, rac pressi del terminal di Busto Arsizio si conta Crespi, “la nostra squadra di verifica un incidente tra due camion: Hupac A ottobre Bureau Veritas ha sottoposto il sistema di gestione del Gruppo Hupac ad un’accurata verifica. Al termine della revisione conclusasi con esito positivo, Bureau Veritas si è congratulata per l’eccellente integrazione delle norme ISO nella complessa attività aziendale. Il Gruppo Hupac ha quindi ottenuto la certificazione per altri tre anni. Con la certificazione ISO 9001 e ISO 140001, e la relativa verifica ad opera di periti esterni, Hupac dimostra di saper riconoscere le esigenze dei clienti, dei partner e dell’ambiente e di fornire risposte adeguate con un livello di qualità costante. dalla cisterna di uno dei due inizia a uscire un liquido probabilmente tossico, si sviluppa un principio d’incendio, ci sono due feriti di cui uno privo di sensi intrappolato nella cabina. Fortunatamente non è la cronaca di una tragedia della strada, bensì di un’esercitazione voluta dall’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio che ha coinvolto Vigili del Fuoco, Polizia, Croce Rossa, Protezione Civile con lo scopo di verificare le modalità di coordinamento delle forze di soccorso. “Noi abbiamo messo a disposizione le nostre strutture, raccogliendo l’invito dell’Amministrazione Comunale”, commenta Sergio Crespi, direttore generale di Hupac SpA. L’esercitazione ha dato esito positivo, tutte le procedure hanno funzionato al meglio. L’Amministrazione Comunale emergenza è intervenuta con efficacia, il coordinamento con le forze di soccorso è stato eccellente”. Già nel 1998 Hupac aveva collaborato con la Regione Lombardia e la Protezione Civile in occasione dell’esercitazione “Malpensa 98”. Negli ultimi anni, esercizi con vigili del fuoco e autorità locali hanno interessato anche altri impianti quali Singen e Aarau e la stazione ferroviaria di Luino. “Ci mettiamo volentieri a disposizione per esercitazioni di questo tipo”, sottolinea Onorato Zanini, responsabile sicurezza del Gruppo Hupac. “Sono occasioni imperdibili per testare sul campo la tenuta delle nostre procedure in caso di emergenza. Noi dobbiamo essere sempre pronti per ogni evenienza”. Le forze di soccorso locali testano le modalità di coordinamento in caso di emergenza. Il terminal di Busto-Gallarate compie due anni Con 250.000 m2 di superficie e dodici gru a portale, il terminal di Busto Arsizio-Gallarate è uno degli scali intermodali più grandi e moderni d’Europa. Due anni dopo la messa in esercizio dell’ampliamento di Gallarate Hupac traccia un bilancio. La sfida tecnologica e ambientale La sfida operativa e gestionale Giorgio Pennacchi Francesco Crivelli e Sergio Crespi sporto e offre la disponibilità in rete della diagnostica di funzionamento. Oggi il terminal di Busto Arsizio-Gallarate è un impianto intermodale all’avanguardia in Europa, tra i primi ad essere progettato secondo i criteri di sostenibilità. Sono stati rispettati tutti gli impegni assunti con le Autorità Pubbliche per quanto riguarda l’impatto ambientale: } monitoraggi del clima acustico prima e dopo la messa in esercizio } monitoraggi periodici con indicatori ecologici per la valutazione delle alterazioni ecosistemiche nell’area propria e limitrofa } analisi semestrali dei Giorgio Pennacchi Direttore Engineering del Gruppo Hupac componenti chimici delle acque sotterranee. zone operative ben ripartite ed equiliInoltre sono state eseguite le numebrate, con itinerari ferroviari, stradali rose opere mitigative, compensative e pedonali separati, a tutela della ed urbanizzative. A fronte della sicurezza e dell’affidabilità dell’imtrasformazione di una parte di terripianto. Le reti impiantistiche sono torio, Hupac si è assunto l’impegno funzionali e facilmente accessibili. di migliorare la situazione ambientale Consentono di operare ininterrottapreesistente. La singolarità del termimente, in condizioni di sicurezza, nal proviene quindi dal sapiente conanche in caso di incidenti. Il comannubio tra tecnica e rispetto dell’amdo ed il controllo elettronico remoto biente. Un esempio ne sono i biotopi della circolazione ferroviaria, delle all’interno del terminal – specchi d’acgru elettriche a portale e di tutti gli qua naturalistici che offrono ambiente impianti di piazzale, aumenta la proidoneo per la sosta e l’alimentazione duttività ed agevola la gestione. di uccelli e animali selvatici. Il tipo di gru prescelto è sicuramenA ottobre del 2007 è entrata in te il più innovativo oggi sul mercato servizio la dodicesima gru, miglioin termini di leggerezza strutturale, rando ulteriormente il servizio alla prestazioni ed efficienza energetica clientela. A gennaio 2008 partigrazie al recupero di corrente in ranno i lavori di risanamento della fase di frenatura e di abbassamento parte storica del terminal di Busto del carico. Un altro punto a favore Arsizio-Gallarate, nonché l’attesissiè l’interfacciabilità informatica con il ma ridefinizione dell’area di check-in sistema Goal che consente la trache renderà più veloce e più snello smissione delle coordinate di collol’accesso dei veicoli stradali al camento delle singole unità di traterminal. Il terminal ha risposto in maniera soddisfacente alle aspettative operative. Le scelte progettuali e le soluzioni tecniche adottate si sono rivelate corrette. L’area è suddivisa in A due anni dall’inaugurazione del terminal di Gallarate come ampliamento di quello già esistente di Busto Arsizio, Hupac SpA e i suoi dipendenti possono dire con orgoglio di avere vinto la sfida che li attendeva, quella di far decollare uno dei terminal più importanti d’Europa. mazione dei turni } l’introduzione di un sistema a coordinate su tutto il piazzale per accelerare la consegna e il ritiro delle unità di carico mese, pari a una crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Nonostante il forte aumento, i tempi medi di ritiro sono in calo: dai 37 minuti nel 2005 si è passati a Il giorno dell’inaugurazione il ministro svizzero dei trasporti Moritz Leuenberger esordì definendo questa nuova struttura “il più grande terminal europeo a sud delle Alpi… l’ombelico del mondo”, e come lui anche le altre autorità presenti evidenziarono il contributo che il terminal avrebbe dato all’economia dell’Alto milanese. Oggi Hupac SpA dà lavoro a 235 persone, di cui 228 sono in servizio presso il ter minal Busto Arsizio-Gallarate, e anche nei prossimi anni si prevede una crescita costante. Inoltre il terminal genera un indotto di circa 15.000 posti di lavoro. Dopo due anni si può dire che il terminal non è solo tra i più grandi ma anche tra i più efficienti ed attenti alle esigenze della clientela. è una grande soddisfazione per l’azienda, che ha gestito una crescita da otto coppie di treni al giorno nel 1989, alle attuali venticinque coppie di treni. Dopo la messa in esercizio del nuovo terminal, Hupac ha dovuto affrontare numerosi problemi come la nuova tecnologia da introdurre, il personale da inserire e formare, il forte aumento del traffico da gestire. Tra i provvedimenti più importanti si ricordano: } il miglioramento dei colli di bottiglia (check-in, ufficio operativo, fascio Hupac) } la copertura 24/24 ore del servizio con una nuova program- Hupac SpA rappresentata da Davide Muzio, Maurizio Tronchi, Francesco Crivelli, Sergio Crespi (da sinistra a destra) } il miglioramento tecnico delle attrezzature } le iniziative atte a migliorare il rapporto fra autisti e operatori teminalistici Oggi sul terminal di Busto ArsizioGallarate vengono movimentate dalle 35.000 alle 40.000 unità al una media di 33 minuti nel 2007, un risultato importante sia per i clienti che per la produttività dell’impianto. Un altro dato di rilievo è l’aumento della puntualità dei treni in uscita: oggi l’85% dei treni partono puntuali, ovvero con un ritardo inferiore ai 60 minuti, contro il 77% dell’anno precedente. Carrello Leila: un auspicio per il debutto sul mercato Il rumore ferroviario potrebbe avere i giorni contati. La tecnologia è disponibile e attende la costruzione in serie. Il debutto sul mercato, tuttavia, deve essere accelerato da interventi a livello politico. Posizioni dal Simposio sul rumore ferroviario del 28 agosto a Olten. Leila, leggero e a bassa emissione fonica: così si chiama il carrello per carro merci che la Josef Meyer AG di Rheinfelden ha sviluppato in collaborazione con la Technische Universität di Berlino. Il professor Hecht ha illustrato le caratteristiche della “sua” invenzione: “Il carrello Leila ha misure standard, ma al posto dei freni a ceppo ha dei freni a disco e, grazie alla regolabilità radiale ottenuta con un sistema di ancoraggio a croce, effettua le curve con un attrito molto ridotto. È indicato per viaggi ad alta velocità (fino a 140 km/h) agevolando così la circolazione su tratte molto trafficate. Rispetto ad un treno con i vecchi freni a ceppi, un carrello che frena con suole sintetiche produce un rumore inferiore di 9 decibel. Un treno con carrello Leila produce addirittura un rumore inferiore di 18 decibel”. Ciò significa che 64 vagoni equipaggiati con carrelli Leila non producono più rumore di un singolo carro dotato dei vecchi freni a ceppi. Sono valori da sogno con effetti diretti sulla qualità della vita di milioni di persone che abitano in prossimità delle linee ferroviarie. Nell’estate del 2006, durante le corse di prova e misurazione effettuate con un vagone Hupac, sono state testate, e successivamente ottimizzate, le caratteristiche di questo carrello rivoluzionario. “La produzione in serie del carrello Leila è prevista per l’autunno 2008”, ha spiegato Dominik Suter, CEO della Josef Meyer. Tuttavia il nuovo carrello avrà successo solo “se le imprese ferroviarie e i proprietari dei carri merci saranno disposti a pagare oltre il doppio per carrelli al passo con i tempi”. Proprio qui sta il problema, ha sottolineato il rappresentante di Hupac, Erasmo Simoncelli. Come tutti gli operatori del trasporto combinato, anche Hupac orienta la sua politica dei prezzi al mercato, quindi alla concorrenza con il trasporto su strada e gli altri operatori del combinato. Se si intende diffondere il carrello Leila sul mercato, i costi supplementari per la riduzione dell’inquinamento acustico devono essere compensati. “Fino a quando carrelli più economici ma a forte inquinamento acustico sferraglieranno attraverso l’Europa, questo carrello resterà ai margini. Qui è necessaria anche l’azione politica”, ha puntualizzato Simoncelli. La riduzione delle emissioni foniche in ambito ferroviario rappresenta un aspetto fondamentale per la tutela dell’ambiente; la Confederazione accorda un lieve sconto ai treni dotati di freni con suole sintetiche, ma lo sviluppo in tal senso è troppo lento. “È arrivato il momento di prevedere delle disposizioni come nel traffico stradale”, ha sottolineato Simoncelli, “chi inquina maggiormente l’ambiente, in questo caso in senso acustico, paga di più, in particolare nel traffico transalpino. Anche per il traffico aereo le tasse di atterraggio variano a seconda delle emissioni”. La riduzione dell’inquinamento acustico in ambito ferroviario ha una rilevanza politica strategica al fine di incrementare l’accettazione del trasporto merci su rotaia da parte della popolazione interessata, come ha confermato la consigliera nazionale del Partito Socialista per il Cantone Basilea Campagna, Susanne Leutenegger Oberholzer, che da anni si adopera per l’applicazione coerente della protezione dai rumori. “Abbiamo bisogno di un sistema di prezzi per le tracce ferroviarie che, con un sistema di bonus/malus, tenga opportunamente conto anche dell’inquinamento acustico nella formulazione dei prezzi per i treni merci”, richiede la consigliera. “Chi transita producendo più rumore, deve pagare di più. Questa misura crea un incentivo per la modernizzazione dei vecchi carri merci”. Il rappresentante di Hupac, Erasmo Simoncelli, vede nel carrello Leila un ulteriore motivo per la revisione del sistema dei prezzi per le tracce. “Il carrello Leila riduce la resistenza al rotolamento e quindi l’usura dei binari. In tal modo si invalida l’argomento sostenuto dai gestori delle infrastrutture per cui occorre richiedere prezzi di traccia più elevati per il trasporto merci rispetto al trasporto passeggeri. Con Leila potremmo richiedere non solo gli stessi prezzi, ma addirittura prezzi di traccia più bassi rispetto al trasporto passeggeri”. Hupac 1967-2007 “Ti ricordi?” I pionieri di Hupac hanno festeggiato l’anniversario dei 40 anni con un festoso pranzo a Lugano. “Ti ricordi?” è stata una delle frasi più ricorrenti al pranzo d’anniversario “I pionieri della Hupac” che si è tenuto il 30 maggio all’Hotel De la Paix a Lugano. All’anniversario sono intervenuti tutti i reduci della generazione fondatrice, accolti con calore dal direttore Bernhard Kunz. Hans Bertschi, dai capelli bianchi e più attivo che mai, che dopo aver ricevuto una prima risposta negativa da parte dei potenti delle FFS non ha rinunciato alla sua idea del trasporto impianti ferroviari di tutta Europa in modo tale da rendere possibile il trasporto combinato internazionale: “Per la misurazione dei profili utilizzavamo un apposito carro dotato di asticelle tese. Se le asticelle non si rompevano sapevamo che il profilo era sufficiente”. L’adeguamento dei profili è costato 50 milioni alle FFS, non una cosa da nulla, bensì una forte dichiarazione a favore del trasporto combinato. Cuno Amiet, ex dirigente operativo delle FFS: “Mi ricordo ancora Materiale rotabile in mostra per l’anniversario del Gottardo Giampietro Arrigoni 125 anni del Gottardo, 40 anni di Hupac: con una mostra di materiale rotabile in occasione dell’evento di Biasca sono stati festeggiati entrambi gli anniversari. Carro tasca T5 Mega II questo modello, in servizio presso imprese ferroviarie private. Il modello di carro merci più all’avanguardia è il carro tasca T4.2 che consente il carico di semirimorchi codificati (P) 386 con altezza interna sino a 2,77 m, guadagnando 7 preziosi centimetri rispetto al modello precedente grazie all’abbassamento del longherone in prossimità delle prese per pinze dell’unità di carico. “Questo carro estende le possibilità di accesso al trasporto combinato a una nuova fetta di mercato del traffico stradale”, ha spiegato Contrafatto. Il carro tasca T4.2 presenta una tara ridotta di 1,5 tonnellate rispetto alle precedenti versioni. “La riduzione della tara è una direttiva Carro pianale per container di 60 piedi importante per lo sviluppo dei nostri carri”, ha illustrato ancora Contrafatto. “I nuovi carri ultraleggeri contribuiscono all’utilizzo efficiente delle scarse risorse ferroviarie e all’ottimizzazione della disponibilità e gestione del materiale rotabile”. Carro tasca T4.2 ha dovuto rispondere a numerose domande. “È incredibile quanto sia grande l’interesse della popolazione per il trasferimento del traffico”, ha affermato il tecnico. L’attrattiva per il pubblico è stata l’argentea locomotiva ES 64 U2, un locomotore elettrico bicorrente a quattro assi di seconda generazione della famiglia EuroSprinter. La locomotiva è equipaggiata con i sistemi di trazione, sicurezza e di protezione automatica dei treni in uso in Svizzera e in Germania. Hupac possiede tre locomotive di Anche il carro pianale per container di 60 piedi introdotto nel 2005 presenta una tara ridotta di 2,6 tonnellate rispetto a un carro standard. Consente di caricare fino a quattro unità di carico in più per treno a parità di peso complessivo. Come tutti i vagoni Hupac di nuova costruzione, il carro pianale di 60 piedi è dotato di suole sintetiche che riducono le emissioni foniche, in conformità alla politica della Confederazione Svizzera tesa a ridurre l’inquinamento acustico in ambito ferroviario. È stato possibile visitare anche il carro doppio ribassato Mega II. Introdotto nel 2003, è un carro di quasi 37 metri di lunghezza, attualmente in servizio su tutte le relazioni Shuttle Net di Hupac, che consente il trasporto di trailer standard e mega con un’altezza interna utile compresa tra i 2,55 e i 3,0 metri a seconda del profilo della linea ferroviaria. Il piano di carico ribassato rispetto ad un vagone standard consente il trasporto di casse mobili jumbo codificate C 70-400 via Gottardo fino al nord Italia e di container high cube fino al sud Italia. Polivalenza e flessibilità sono le caratteristiche salienti del nuovo carro tasca T5. È indicato per il trasporto di semirimorchi mega e standard con un’altezza interna che varia da 2,55 a 3,0 metri. Ripiegando le piastre di blocco, il carro tasca si trasforma in un carro pianale per container di peso elevato fino a un carico massimo di 68,5 tonnellate. “Il carro tasca T5 consente una maggiore flessibilità nella composizione dei treni e migliora la disponibilità per le più disparate unità di carico”, sottolinea Contrafatto. Tra le innovazioni tecniche si ricorda il cavalletto di nuova generazione posizionabile a tre diverse altezze che consente di assicurare il perno del semirimorchio senza l'ausilio di cunei all'interno della tasca. Il cavalletto è dotato di crash element in grado di salvaguardare il perno del semirimorchio in caso di urti durante l’esercizio ferroviario. Ulteriori informazioni sul materiale rotabile di Hupac sono disponibili sul sito www.hupac.chGruppo HupacMateriale rotabile dialogo Hans Bertschi, Theo Allemann combinato per ripresentarla ancora alle ferrovie dello stato dopo l’avvicendamento del direttore, mostra trionfante la foto in bianco e nero del primo treno huckepack nella storia dei trasporti svizzeri. Dr. Luciano Camponovo Samuel Ruggli È venuto anche il dott. Luciano Camponovo, direttore commerciale delle FFS dopo Franz Hegner, promotore degli esordi. Sul pranzo dei ricordi incombevano dolorose assenze: Pietro Ris, direttore generale presso la Danzas e uno dei fondatori, è deceduto pochi mesi fa, e anche i co-fondatori Franz Hegner, Sandro Bernasconi e Ueli Maeder non sono più tra noi. Samuel Ruggli, classe 1946 e il più giovane a tavola, responsabile commerciale presso le FFS, riassume in due parole: “Sportività e slancio hanno caratterizzato la collaborazione delle FFS con Hupac!” I pionieri ripercorrono con orgoglio il cammino percorso. Hans Staub, uno dei protagonisti della prima ora, attivo nel settore operativo delle FFS, ricorda la domanda che agli esordi gli rivolse il consigliere federale Ritschard: “Lei crede che questo trasporto combinato avrà un futuro?” Staub ricorda come Ritschard insistesse sempre su questo punto. “Ebbi la sensazione che avesse colto in anticipo il potenziale del trasporto combinato”. Theo Stucki, dirigente FFS del settore tecnico, racconta dei problemi incontrati nell’unificare i profili di tunnel e altri Theo Stucki Cuno Amiet come elaboravamo gli orari con riga e inchiostro di china... inimmaginabile nell'epoca dei computer”. All’interno di una commissione internazionale si è anche dibattuto sui nuovi tipi di carri e, a tal proposito, il rappresentante di una ferrovia estera aveva sostenuto in tutta serietà, come ricorda Theo Stucki, che i costruttori di autocarri avrebbero dovuto adeguarsi alle dimensioni esistenti dei carri ferroviari. Presso la festeggiata invece si impose la cultura dei servizi, in collaborazione con Hupac i tecnici delle FFS hanno continuato a sviluppare generazioni di carri per rispondere alle molteplici esigenze dei clienti. Anche Giampietro Arrigoni, che alle FFS in collaborazione con Hupac ha imparato il mestiere dalla gavetta, ha molto da raccontare. Tutti concordano nel definire Theo Allemann, direttore di Hupac fino al 2003, come un elemento fondamentale nel processo di costruzione del l’azienda grazie al suo atteggiamento ottimistico e proiettato nel futuro. Alleman risponde con modestia: “Solo lavorando in team ci siamo riusciti”. Werner Catrina Inviare il coupon al fax +41 91 6952801 Per favore inviatemi i prossimi numeri di Moving. Nome Azienda Indirizzo CAP/Località Tel. Fax E-mail Desidero ricevere Moving in italiano tedesco inglese solutions for intermodal logistics All’evento per il pubblico dell’8 e 9 settembre a Biasca, centinaia di appassionati delle ferrovie hanno potuto ammirare gli ultimi vagoni ferroviari Hupac. Anche i profani hanno potuto osservare da vicino un treno del trasporto combinato. Il coordinatore Hupac per il materiale rotabile, Fabio Contrafatto, Hans Staub impressum Hupac SA Viale R. Manzoni 6 CH-6830 Chiasso Tel. +41 91 6952800 Fax +41 91 6952801 E-mail: [email protected] Redazione: Irmtraut Tonndorf Foto: René Steinegger, SBB Cargo, Alina van Meggelen, Giorgio Mombelli Impaginazione: Sestosenso srl Stampato su carta ecologica certificata FSC Mixed Sources (CQ-COC 000010) e Ecolabel (Rif. IT/011/04)